Don Orione, il profeta della carità...Don Gianni Castignoli A ANNUALE DEGLI EX ALLIEVI A 13...

4
Attenzione in caso di mancato recapito restituire al mittente (Uff. Post. di Borgonovo V.T.) che si impegna a corrispondere il diretto fisso di € 0,13. Fondatore PADRE PAOLO LIGUTTI 2020 - N. 2 Quadr. Dir. e Amm.: 29011 Borgonovo V.T. (PC) Via Sarmato, 14 - Tel. 0523/862527 c.c.p. 13103296 - Poste Italiane - Sp. in A. P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 Comma 2, DCB Piacenza - Anno 119 Don Orione, il profeta della carità Leggendo l’Enciclica di Benedetto XVI “Deus caritas est” risalta sempre più nella mia mente quel fuoco che è divampato nel cuore di Don Orione e ha scaldato la vita di tanti fratelli che vivevano nel freddo invernale della storia. “Dio è amore e chi dimora nell’amore dimora in Dio, e Dio in Lui” (1Gv.4,16) Nel suo cammino di crescita l’eros purificato proietta il giovane Orione verso Dio con un senso di totalità che lascia senza fiato. Don Orione sperimenta personal- mente che Dio è amore e per amore ci dona il suo Figlio per inserirci nella sua famiglia trinitaria. La sua vita è un continuo “inabissarsi nell’oceano di Dio, un perdersi in Dio dove la ca- rità si identifica con l’umiltà più pro- fonda…” I suoi atteggiamenti, le sue scelte rivelano con molta chiarezza di far parte della famiglia di Dio. L’agape diventa in lui partecipazione alla vita divina provocando quel fascino per le anime e quella grande “capacità ca- ritativa” pronta a coniugare sempre nella sua storia azione e contempla- zione. Don Orione accoglie con gioia il grande dono di Dio, lo gusta e lo sperimenta come sorgente ine- sauribile al quale abbeverarsi e dilatare il cuore carico di sentimenti e di tenerezza verso tutti e in partico- lare verso i piccoli… Un Cristiano come lui, che fa espe- rienza di grazia e dona il suo cuore a Cristo, annun- cia con le sue scel- te il regno di Dio e può sperimentare una forte sete data dall’arsura che sente in un mondo dove c’è acqua molto inquina- ta. Un Santo assetato come Don Orione in- contra nella carità un torrente che scorre di- rettamente dal cuore di Dio e si riversa nel cam- po del suo apostolato. La sua ricerca a volte è impegnativa, sofferta, ma sempre viva e piena di zelo. Il grande obiet- tivo rimane sempre quello di collaborare al pro- getto di Dio che prepara nella storia un banchetto sul quale i suoi figli possono trovare abbon- danza di grazia. La vita di Don Orione diventa “agape” capace di unificare tutto in Gesù dove “la misu- ra dell’amore è amare senza misura”. In questo spirito accoglie il messaggio evangelico “sine glossa”, lo vive con tutte le sue forze e lo inculca nel cuo- re dei fratelli. La carità diventa quel “foco” che egli fa ardere vivo e vigo- roso in tutte le anime, ma il suo grande desiderio è che arda nella vita dei suoi figli e nelle sue case. Il fuoco della carità diventa quel va- sto torrente attraverso il quale si ren- de concreto l’amore di Dio nelle varie opere che accolgono fratelli nel dolore e segnati dalla malattia. Don Orione abbraccia col suo sguar- do il mondo intero, la sua carità non conosce confini, vive, condivide le gio- ie e i dolori di tutti e soffre per i mali che affliggono una società colpita dai rigori del freddo dell’indifferenza. I suoi affetti, i suoi sentimenti eviden- ziano l’angoscia per i mali sociali e vuole trasfondere la sua sensibilità in tutte le persone che gli vivono accan- to. Le sue parole infuocate rivelano sempre i palpiti di un cuore che non sa darsi pace di fronte ai mali che af- fliggono l’uomo: “...La violenza ha per- duto il mondo, ma la carità lo salverà. Dobbiamo gettare via le opere delle tenebre e rivestirci della armi della luce e poi fare il bene, del bene a tutti senza distinzione di classe e di parte; fare del bene sempre fino al sacrificio di noi stessi… E’ una rivelazione di Dio e un poema mirabile di carità e una luce nuova che penetra il mondo e fa della carità la grande legge di vita degli uomini...” (Nel Nome..., 68-69) Oggi nel nostro mondo ci sono tante povertà che richiedono accoglienza, aiuto, comprensione di fronte a per- sone che, a volte, rasentano la disperazione quando non dispongono i mezzi necessa- ri per vivere. Ci sono anche i poveri nella fede e nello spirito, coloro che si affanna- no a cercare un po’ di pace o l’appagamento della loro in- consapevole sete di Dio, ma la cercano sovente là dove mai potranno trovarla. Molteplici sono le occasioni nelle quali Don Orione ci invita oggi a intervenire per manifestare e an- nunciare l’amore di Dio, per comunicare quel senso di speranza che sa allargare il cuore di tanti fratelli nella sofferenza o nell’an- goscia. Ci sono gesti semplici di carità che penetrano nel profondo, perché si collegano a quel torrente che scende dal cuore di Dio. E’ la strategia della ca- rità che Don Orione continua ad inse- gnarci: portare Dio alle anime, portare le anime a Dio, mediante la carità. Don Gianni Castignoli LA TRADIZIONALE FESTA ANNUALE DEGLI EX ALLIEVI DI BORGONOVO PREVISTA PER DOMENICA 13 SETTEMBRE SI SVOLGERÀ IN FORMA RIDIMENSIONATA E NEL RISPETTO DELLE NORMATIVE SANITARIE VIGENTI PER IL COVID 19. PROGRAMMA: Ore 10 S. Messa celebrata dal sacerdote dell’Opera Don Alessandro D’Accunto A seguire breve richiamo sul tema formativo dell’anno 2020 “La famiglia umana: benessere primario da difendere” Ore 11 Piccolo ristoro con il classico “CAFFÈ DI DON ORIONE” (È obbligo indossare la mascherina) Don Orione e alcune benefattrici dell’Opera

Transcript of Don Orione, il profeta della carità...Don Gianni Castignoli A ANNUALE DEGLI EX ALLIEVI A 13...

Page 1: Don Orione, il profeta della carità...Don Gianni Castignoli A ANNUALE DEGLI EX ALLIEVI A 13 SETTEMBRE A E NEL VID 19. O gramma : o e 10 S. m ’ a Accunto o a anno 2020 ” o e 11

Attenzionein caso di mancato recapito restituire al mittente(Uff. Post. di Borgonovo V.T.) che si impegna acorrispondere il diretto fisso di € 0,13. Fondatore PAdre PAolo ligUTTi

2020 - N. 2 Quadr. Dir. e Amm.: 29011 Borgonovo V.T. (PC) Via Sarmato, 14 - Tel. 0523/862527 c.c.p. 13103296 - Poste Italiane - Sp. in A. P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 Comma 2, DCB Piacenza - Anno 119

Don Orione, il profeta della caritàLeggendo l’Enciclica di Benedetto

XVI “Deus caritas est” risalta sempre più nella mia mente quel fuoco che è divampato nel cuore di Don Orione e ha scaldato la vita di tanti fratelli che vivevano nel freddo invernale della storia. “Dio è amore e chi dimora nell’amore dimora in Dio, e Dio in Lui” (1Gv.4,16)

Nel suo cammino di crescita l’eros purificato proietta il giovane Orione verso Dio con un senso di totalità che lascia senza fiato.

Don Orione sperimenta personal-mente che Dio è amore e per amore ci dona il suo Figlio per inserirci nella sua famiglia trinitaria. La sua vita è un continuo “inabissarsi nell’oceano di Dio, un perdersi in Dio dove la ca-rità si identifica con l’umiltà più pro-fonda…” I suoi atteggiamenti, le sue scelte rivelano con molta chiarezza di far parte della famiglia di Dio. L’agape diventa in lui partecipazione alla vita divina provocando quel fascino per le anime e quella grande “capacità ca-ritativa” pronta a coniugare sempre nella sua storia azione e contempla-zione. Don Orione accoglie con gioia il grande dono di Dio, lo gusta e lo sperimenta come sorgente ine-sauribile al quale abbeverarsi e dilatare il cuore carico di sentimenti e di tenerezza verso tutti e in partico-lare verso i piccoli… Un Cristiano come lui, che fa espe-rienza di grazia e dona il suo cuore a Cristo, annun-cia con le sue scel-te il regno di Dio e può sperimentare una forte sete data dall’arsura che sente in un mondo dove c’è acqua molto inquina-ta. Un Santo assetato come Don Orione in-contra nella carità un torrente che scorre di-rettamente dal cuore di Dio e si riversa nel cam-po del suo apostolato. La sua ricerca a volte è impegnativa, sofferta, ma sempre viva e piena di zelo. Il grande obiet-tivo rimane sempre quello di collaborare al pro-getto di Dio che prepara nella storia un banchetto sul quale i suoi figli possono trovare abbon-danza di grazia. La vita di Don Orione diventa “agape” capace di

unificare tutto in Gesù dove “la misu-ra dell’amore è amare senza misura”.

In questo spirito accoglie il messaggio evangelico “sine glossa”, lo vive con tutte le sue forze e lo inculca nel cuo-re dei fratelli. La carità diventa quel “foco” che egli fa ardere vivo e vigo-

roso in tutte le anime, ma il suo grande desiderio è che

arda nella

vita dei suoi figli e nelle sue case. Il fuoco della carità diventa quel va-

sto torrente attraverso il quale si ren-de concreto l’amore di Dio nelle varie opere che accolgono fratelli nel dolore e segnati dalla malattia.

Don Orione abbraccia col suo sguar-do il mondo intero, la sua carità non conosce confini, vive, condivide le gio-ie e i dolori di tutti e soffre per i mali che affliggono una società colpita dai rigori del freddo dell’indifferenza. I suoi affetti, i suoi sentimenti eviden-ziano l’angoscia per i mali sociali e vuole trasfondere la sua sensibilità in tutte le persone che gli vivono accan-to. Le sue parole infuocate rivelano sempre i palpiti di un cuore che non sa darsi pace di fronte ai mali che af-fliggono l’uomo: “...La violenza ha per-duto il mondo, ma la carità lo salverà. Dobbiamo gettare via le opere delle tenebre e rivestirci della armi della luce e poi fare il bene, del bene a tutti senza distinzione di classe e di parte; fare del bene sempre fino al sacrificio di noi stessi… E’ una rivelazione di Dio e un poema mirabile di carità e una luce nuova che penetra il mondo e fa della carità la grande legge di vita degli uomini...” (Nel Nome..., 68-69)

Oggi nel nostro mondo ci sono tante povertà che richiedono accoglien za, aiuto, comprensione di fronte a per-

sone che, a volte, rasentano la disperazione quando non dispongono i mezzi necessa-ri per vivere. Ci sono anche i poveri nella fede e nello spirito, coloro che si affanna-no a cercare un po’ di pace o l’appagamento della loro in-consapevole sete di Dio, ma la cercano sovente là dove mai potranno trovarla. Molteplici sono le occasioni nelle quali Don Orione ci invita oggi a intervenire per manifestare e an-nunciare l’amore di Dio, per comunicare quel senso di speranza che sa allargare il cuore di tanti fratelli nella sofferenza o nell’an-goscia. Ci sono gesti semplici di carità che penetrano nel profondo, perché si collegano a quel

torrente che scende dal cuore di Dio. E’ la strategia della ca-rità che Don Orione continua ad inse-gnarci: portare Dio alle anime, portare le anime a Dio, mediante la carità.

Don Gianni Castignoli

LA TRADIZIONALE FESTA ANNUALE DEGLI EX ALLIEVIDI BORGONOVO PREVISTA PER DOMENICA 13 SETTEMBRE

SI SVOLGERÀ IN FORMA RIDIMENSIONATA E NEL RISPETTODELLE NORMATIVE SANITARIE VIGENTI PER IL COVID 19. Programma: ore 10 S. messa celebrata dal sacerdote dell’opera Don Alessandro D’Accunto a seguire breve richiamo sul tema formativo dell’anno 2020

“La famiglia umana: benessere primario da difendere”

ore 11 Piccolo ristoro con il classico

“CAFFÈ DI DON ORIONE”(È obbligo indossare la mascherina)

Don Orione e alcune benefattrici dell’Opera

Page 2: Don Orione, il profeta della carità...Don Gianni Castignoli A ANNUALE DEGLI EX ALLIEVI A 13 SETTEMBRE A E NEL VID 19. O gramma : o e 10 S. m ’ a Accunto o a anno 2020 ” o e 11

il giovane italiano agosto 20202

Le ultime attività degli Ex AllieviÈ stata fatta la donazione in denaro,

come Ex allievi di Borgonovo alle suore (PSmC) di Tortona per il grave disagio che hanno subito anche con diversi lut-ti provocati dalla pandemia Covid-19.- È stato donato un contenitore da 20

lt. di gel disinfettante al Club dei piccoli rIo TorTo di Borgonovo per attivare il centro estivo.

- È stato deciso dai dirigenti Ex allie-vi, di concerto con il Comune di Bor-gonovo, l’acquisto e la successiva posa in opera di una nuova altalena a norme di sicurezza per i bambini che frequentano il Campo giochi dedicato a San Luigi orione.

- In accordo con gli amici di Don orio-ne, gli Ex allievi hanno programma-to la celebrazione della S. messa della seconda domenica del mese anche per LUgLIo e agoSTo, a dif-ferenza degli anni passati.

Giovanni Botteri

V o c e d a i g r u p p i d e l m o V i m e n t o l a i c a l e o r i o n i n o

Chiedo scusa, ma questo non è un articolo. O perlomeno non è il classico articolo che vi potreste aspettare, che racconta, descrive o commenta avve-nimenti. Queste sono soprattutto sen-sazioni, con qualche notiziola.

Il mio compito è quello di raccon-tare quello che succede all’interno del Gruppo Musicale Orione, ormai la cosa è nota. Fatto sta che, come in molti settori, il Gruppo Musicale non può svolgere i suoi servizi, non può esercitarsi come di solito nei locali chiusi, non può esibirsi, ancora non lo può fare. Quindi grandi novità non ce ne sono. Oddio, il 25 aprile non è passato completamente inosservato: la Festa della Liberazione è stata fe-steggiata anche quest’anno. Ma sulla piazza della Rocca c’era soltanto il Maestro Marco Cotti con la sua trom-ba, impeccabile in divisa, a rappresen-

DAL GRUPPO MUSICALE ORIONE

tare l’intero gruppo musicale, insieme alle maggiori rappresentanze della cittadinanza.

E comunque, il 13 luglio, il Maestro ha ripreso a fare lezione di musica con i ragazzi della Banda, in pochi, con i do-vuti distanziamenti. Cotti ha spiegato a quali regole di sicurezza ci si deve attenere; a metà luglio sono riprese anche le prove serali. Nella speranza che la situazione si normalizzi ulterior-mente e si possa fare qualcosa di più.

Il Maestro ha comunque sempre suonato a casa, insieme a suo figlio Manuel, come molti dei suoi allievi, che lui ha saputo motivare anche in tempi di clausura. Ha infatti inviato loro gli spartiti, ha dato consigli per l’esecuzione delle parti e su come eser-citarsi al meglio.

Un poco triste il Maestro Cotti per non poter fare esibire il Gruppo, ma

anche speranzoso, combattivo, deside-roso di dar fiato a tanti strumenti a fiato e di percuotere quelli a percus-sione.

Un poco tristi anche gli altri musi-canti, forse anche le majorettes. Cam-minando per Borgonovo per sbrigare delle commissioni, ho incontrato un suonatore, qualche settimana fa, era seduto al bar e mi ha riconosciuto at-traverso la mascherina. Dopo un rapi-do saluto, la prima cosa che ha espres-so è stato il suo profondo rammarico perché da mesi non si incontrava con gli altri a suonare, a provare, magari anche a far quattro chiacchiere. La vita senza musica è una tristezza. Bisogna suonare, suonare insieme, o anche ascoltare. Ascoltare, sognare e raccogliere le sensazioni che la musica trasmette.

Rita Garrè

SEnSAziOni

Anno davvero molto diffici-le questo 2020! In questa crisi planetaria, in questa pandemia mondiale COVID nessuno di noi è stato risparmiato, soprattutto i più fragili, i più deboli, le persone già in difficoltà.

La Cooperativa LE NUVOLE DON ORIONE Borgonovo, all’in-terno della propria missione educativa, non ha comunque mai smesso di credere che da questa prova potesse nascere qualcosa di bello e qualcosa di grande, a moltiplicare i pani e i pesci.

La crisi non solo non ci ha fer-mato, ma ci ha dato nuova linfa per poter rilanciare progetti in aiuto alla popolazione del terri-torio:- Progetto spesa a domicilio: con

la Coop di Castel San Giovanni

abbiamo gestito un servizio di spesa a domicilio, traspor-tando nelle case di persone in difficoltà non solo i prodotti di prima necessità, ma anche due chiacchiere e un sorriso ai più soli.

- Progetto mozzarella: mozza-relle regalateci dalla Valcolat-te sono state consegnate alla Croce Rossa Italiana, suppor-tando in questo modo il grande aiuto che stavano dando alla popolazione italiana.Il tempo dei bilanci deve an-

cora venire, piccoli semi, piccoli gesti, forse questa emergenza Covid ha potuto insegnarci qual-cosa, sicuramente a essere tutti più uniti e più fratelli, come ci ha insegnato Don Orione.

Dott. Matteo Bolzoni

Considerazioni dalla comunità educativa “Le nuvole”

L’emergenza del Coronavirus che molto profondamente ha colpito noi italiani incidendo profondamente sui nostri affetti più cari e su molte per-sone a noi vicine, ci ha consentito di riflettere molto sul significato della nostra esistenza in questa terra risco-prendo il significato della solidarietà.

Solidarietà che per noi figli, del ramo laico della Congregazione di S. Luigi Orione, si declina con la “Carità”.

“Solo la Carità Salverà il Mondo”. Quante volte questa affermazione

del Santo l’abbiamo letta e sentita ri-petere dai sui figli.

La Carità: pietra d’angolo su cui si fonda la missione della Congregazione e che tutti sono chiamati ad esercita-re, soprattutto noi che ci siamo stati formati nei diversi istituti voluti da Don Orione.

Alle sofferenze ed ai dolori dei gior-ni dello smarrimento abbiamo reagito affidandoci alla fede che a Dio ci ricon-duce per trovare forza, consolazione e perseveranza nel cammino di noi po-veri in terra.

Queste riflessioni sono state le mo-tivazioni che hanno spinto la Giunta di Presidenza del Consiglio Cen-trale degli Ex Allievi di Don Orio-ne, che mi onoro di presiedere, a farci carico della richiesta di aiuto che il ramo femminile della Congregazione, rappresentato dalle “Piccole Suore Missionarie della Carità di Don Orio-ne” così duramente provata nei giorni cruciali della pandemia, diffusa nella

Casa di Tortona.E così siamo “…Usciti dalle Sacre-

stie” per farci anche noi carico di que-ste reali necessità che provenivano da coloro a cui Don Orione si rivolgeva indicando la loro missione: “Voi suore siete fatte per curare dei poveri di Gesù

Cristo e dovete di questo spirito di ca-rità imbevervi bene per curare i poveri malati, quelli che non sono ricevuti da altre parti, le donne, i vecchi anche brontoloni, i fanciulli. Ecco il vostro scopo: fate tutto ciò che è umile nella carità del Signore”.

All’appello di aiuto da noi diffuso per la raccolta di offerte hanno così risposto la stragrande maggioranza delle realtà associative territoriali degli Ex Allievi diffuse in tutt’Italia, singoli Ex Allievi, ma anche semplici cittadini che hanno voluto così rappre-sentare con le loro offerte la loro since-ra vicinanza alle Suore di Don Orione riconoscendo di fatto il loro orionino impegno profuso per i più deboli che si incarna nella città di Tortona con il Piccolo Cottolengo.

Giunti al termine di questa iniziati-va noi Ex Allievi abbiamo la soddisfa-zione di poter dire, ancora una volta, che dove la Carità ci chiama, sappia-mo rispondere con slancio e senso pra-tico, raccogliendo il consenso di chi ci è vicino.

Il seme gettato dai ns. educatori per formarci buoni cristiani e buoni citta-dini, ha trovato anche per questa cir-costanza “Terreno fertile”, non caden-do “Lungo la strada”, ne su “Terreno sassoso”, ne “sui rovi”.

La somma raccolta, con la bontà del-le persone che di cuore ringraziamo, sfiora infatti i 9.000 euro, che saranno consegnati alla Superiora Generale, segno tangibile dell’impegno profuso da noi appartenenti alla grande fami-glia degli Ex Allievi di Don Orione che ci vede impegnati nel quotidiano nella promozione del suo Carisma.

Ave Maria e Avanti.Il Presidente Nazionale

Ing. Mauro Sala

Gli Ex Allievi nell’emergenza Covid-19 sono solidali alla richiesta di aiuto delle “Piccole Suore Missionarie della Carità di Don Orione”

“Don Orione ci chiama all’esercizio della Carità. noi Ex Allievi rispondiamo: Eccoci!”

Page 3: Don Orione, il profeta della carità...Don Gianni Castignoli A ANNUALE DEGLI EX ALLIEVI A 13 SETTEMBRE A E NEL VID 19. O gramma : o e 10 S. m ’ a Accunto o a anno 2020 ” o e 11

il giovane italiano 3Agosto 2020

V o c e d a i g r u p p i d e l m o V i m e n t o l a i c a l e o r i o n i n o

Devo ammettere che è stata una fatica scrivere questo articolo, e Gio-vanni Botteri lo sa, perchè sono or-mai più di 6 mesi che me lo chiede... La fatica non stava nel non saper cosa scrivere, e nemmeno nel trovare il tempo per farlo, ma più dall’essere costretto a far mente locale su tutto quello che è accaduto negli ultimi mesi (e sorridere - diciamo così - sulle tempistiche del mio subentro a Diret-tore del Centro…), a quello che sta accadendo oggi e a quello che acca-drà, anche se questo sforzo è in ogni caso necessario, al di là del doverlo scrivere per altri, anche per cercare di mantenersi lucidi.

In momenti di sconforto, sarei quin-di partito scrivendo di quanto sia grande il senso di inadeguatezza… ed il dubbio di non essere all’altezza per questo ruolo, sotto tanti punti di vista, che ho avuto da subito, anzi da prima ancora di diventarlo (è probabilmente la poca consapevolezza di quel che ti aspetta, più che il senso di responsa-bilità, ti spinge a dire sì). Poi la situa-zione di emergenza che si è presentata lo ha sicuramente amplificato, il senso di inadeguatezza, e di smarrimento. Mi vengono le vertigini a pensare alla storia di questo Centro (anche se un pezzetto di questa storia già mi appar-tiene, nei quasi 15 anni da quando ho iniziato a lavorarci), insieme al fatto che non mi vedo capace, se devo basar-mi sulle mie forze, di vedere più in là dell’oggi. Poi ci si affida, si sbaglia, si cresce, si va avanti giorno dopo giorno, come per tutte le cose.

CORSI ISTRUZIONE EFORMAZIONE PROFESSIONALE:

Dopo mesi di tribolazione dovuti alla pandemia, il centro, attenendo-si ai protocolli, ha riaperto i battenti a giugno ed anche i nostri allievi dei corsi IeFP sono tornati alla normali-tà per quanto riguarda le lezioni ed in piccoli gruppi hanno svolto attivi-tà prevalentemente nei laboratori; i più grandi sono stati anche ospita-ti da aziende del territorio e stanno completando il loro percorso di stage interrotto a febbraio. L’esame di qua-lifica è stato posticipato ad ottobre, mentre gli allievi più piccoli riprende-ranno con la nuova annualità a metà settembre.

Per quanto concerne invece le iscri-zioni all’a.s. 2020/2021 si ricorda che i corsi, per chi proviene dalla scuola se-condaria di II grado (Superiori) sono biennali e durano 2000 ore, mentre per chi proviene dalla scuola secon-

Centro di Formazione di Borgonovo

Il momento di emergenza cha abbia-mo dovuto affrontare ci ha trovati, dal punto di vista didattico, abbastanza pronti per affrontare l’insegnamento a distanza: da diversi anni ormai, e an-cora oggi che è in pensione, Giovanni Bigoni ci indica la strada da percorre-re, le metodologie e le tecnologie sulle quali puntare e nelle quali continua-re a migliorarsi e a crescere, tenendo sempre centrale la formazione anche per chi lavora al Centro (imparare ad imparare vale per tutti, anche per noi formatori).

Anche se personalmente mi sono trovato molto sbilanciato nel dover gestire aspetti nuovi per me e lonta-ni dal rapporto diretto con i ragazzi e gli utenti in generale, ho fatto poche videolezioni e non ho fatto colloqui a distanza, dal confronto con i colleghi emerge con evidenza come sia la re-lazione buona il cardine dell’azione educativa e la forza del nostro Centro EndoFap: ci permette di capire dove dovremo collocarci, come ente sul ter-ritorio, nel futuro prossimo a venire: i tempi cambiano, come cambiano le difficoltà, ma una costante rimane nei momenti di crisi sono i più fragi-li ed i più deboli che hanno più bisogno, da subito, sono i primi che abbandonano e sono i primi che dobbiamo andare a cercare e affiancare. Stare vicino ai ragazzi giovani e agli adulti, farsi prossimi, soprattutto a quelli che sono già in situazioni di smarrimento e difficoltà nella quotidianità, a quelli che non hanno punti di riferimento anche fuo-

disinteresse dei ragazzi, ma lo stimo-lare la curiosità, aiutare i ragazzi a trovare soluzioni nuove, trovare nuovi modi per risolvere i problemi, prende-re consapevolezza delle potenzialità che hanno le nuove tecnologie, questo è un aspetto sul quale vale la pena puntare e lavorare. La strada è lunga, ma questa è, per la scuola, “una crisi da non sprecare: partire, invece che ri-partire”, per citare una frase di Rober-to Franchini (Presidente di EndoFap Nazionale).

Non ho ancora focalizzato qual è il centro che vorrei, non che sia facile, soprattutto non è una cosa che posso fare da solo, ma sarà una realtà che costruiremo insieme con tutti quel-li che lavorano e lavoreranno al Don Orione con impegno e passione, che tanto hanno dato in questi mesi dif-ficili, ma di una cosa sono certo: l’im-portanza di dare segni di speranza tra messaggi di disperazione plurimi, praticamente in ogni ambito (la fami-glia è in crisi, la scuola è in crisi, la Chiesa è in crisi, la crisi economica, la crisi climatica, ecc…). Una speranza, però, che non si realizza con un “an-drà tutto bene”, perchè a mio parere suona di vano, remissivo e anche un po’ paternalistico: “vedrai che andrà tutto bene” per me non è consolatorio, perchè rimette ad altri la responsabi-lità di provarci ed è un modo per na-scondere i problemi. Mi piace di più pensare ad un messaggio come “Ave Maria e avanti”: affidiamoci a Dio, e rimbocchiamoci le maniche.

Ing. Paolo Zacconi

Gli allievi nel laboratorio di torneria

Il nuovo Direttore Ing. Paolo Zacconi

ri dall’emergenza, rimane la missione del Don Orione.

La sfida educativa aumenta, e con essa deve crescere la nostra capacità di rispondere ai bisogni: per esempio l’emergenza ci ha dato l’opportunità di crescere e di iniziare a sperimentare un modo nuovo di fare scuola che non è quello della videolezione, né della mera didattica a distanza, perchè sia-mo consapevoli che le nuove metodolo-gie e le tecnologie da sole non bastano per affrontare la crisi educativa e il

il nuovo Direttore del Centro di Formazione scrive …

daria di I grado (Medie) in ritardo di un anno, sono triennali e durano 3000 ore. Il via in data 15 settembre.

A Borgonovo saranno attivi il corso per Operatore Meccanico ed Opera-tore di Sistemi Elettrici-Elettronici, mentre a Piacenza il corso per Ope-ratore Grafico.

TIROCINI E CORSOOPERATORE SOCIO SANITARIO

A partire da maggio sono stati ri-attivati i vari di tipi di tirocini pro-mossi dal Centro ed anche il corso OSS è ripartito con la prosecuzione degli stages per gli allievi che sono stati ospitati nelle strutture socio-sanitarie del territorio. Ad ottobre in-vece riprenderanno le lezioni teoriche presso il centro con l’auspicio di poter andar avanti con più continuità e di terminare il percorso entro la fine del 2020 con l’esame di qualifica.

Prof. Francesco Sartori

Page 4: Don Orione, il profeta della carità...Don Gianni Castignoli A ANNUALE DEGLI EX ALLIEVI A 13 SETTEMBRE A E NEL VID 19. O gramma : o e 10 S. m ’ a Accunto o a anno 2020 ” o e 11

il giovane italiano agosto 20204

La pace del Signore sia sempre con noi. Il magnifico opu-scolo di cui avete curato la stampa, mentre mi conferma una volta di più il grande amore onde è circondato il Picco-lo Cottolengo Milanese, permetterà alla umile istituzione di farsi conoscere in veste veramente degna.

Lasciate dunque che vi rin-grazi di cuore né solo per la pre-sente pubblicazione, ma anche, e soprattutto per la intelligenza, lo zelo e il disinteresse che avete portato allo studio del progetto.

Non vi trasfondo, egregio, e caro Sig. Architetto, che, di fronte a così imponente complesso di co-struzione, son rimasto soprappen-siero: se una sola opera dovesse trovare vita da soli mezzi umani, se non fosse completamente ab-bandonata nella Divina Provviden-za, credete avrei ben motivo per temere di essa.

Apprezzo daltronde le vostre giu-ste osservazioni, e le ragioni che vi hanno indotto dopo lunghi studi ad una soluzione unitaria, la quale se appare così grandiosa, ha però il vantaggio di sfruttare al massimo il terreno e di ridurre sensibilmente, sveltendole come le spese di esercizio, così l’assistenza ai nostri cari poveri.

Pertanto non posso a meno dal com-piacermi con voi, caro Sig. Architetto e Amico, che un af-fetto davvero maestoso avete saputo ottenere pur avendo

eliminato tutto ciò che poteva essere superfluo, decorativo.Questa Casa, che sorge per i fratelli nostri più abbando-

nati, vuole essere povera, ma di una povertà lieta e serena: a ciò voi avete contribuito in parte non piccola mediante

una linea architettonica chiara e gioconda.

Or a me non rimane che pregare il Signore affinchè quanto è stato così sapientemente ideato possa, al più presto mutarsi in viva re-alizzazione.

E’ in questa dolce speranza che guardo al vostro lavoro, chiamo Architetto e mentre vi rinnovo il mio fervido ringraziamento, in-voco umilmente, da Dio ogni più ampia ricompensa e benedizione su di voi, su la impresa costrut-trice “Figli di Pietro Castelli” come su tutti gli amici e bene-fattori del Piccolo Cottolengo Milanese.

Con grande animoVostro dev.mo

Don OrioneP.S. Mi permetto accluder-

vi un elenco dei generosi che ci sono venuti incontro in que-sti primi anni, e alcune noti-

zie intorno a il Piccolo Cottolengo Milanese. Vedete voi se convenga raccoglierle in un fascicoletto a parte da unire all’opuscolo che intendesse diffondere. E Deo gratias.

Una notizia storica dallaProf.ssa ELEnA POiSETTi di Piacenza

Ecco il contenuto della lettera

r i c e V i a m o e p u b b l i c h i a m o

Direttore Responsabile Matteo LunniAut. del Tribunale di Piacenza N. 14 del 11-9-1948

Stampa: Tipolitografia Costa s.a.s. - Borgonovo V.T. 0523.862726

Chi volesse mandare la propria esperienza/testimonianza può inviare il materiale a:Sez. Ex Allievi - Via Sarmato, 14 - 29011 Borgonovo V.T. (PC)

e-mail: [email protected]

Conto Corrente Postale N° 13103296 ï per donazioni ð IBAN IT27S0623065200000030182218

Milano, 7 Dicembre 1939 - XVIIISant’Ambrogio

Chiar.mo Sign. Architetto Mario Bacciocchi - Milano

La sig.ra Elena, Ex Allieva delle Orso-line, nipote dell’Arch. MARIO BACCIOC-CHI nato a Fiorenzuola nel 1902 e grande amico di Don Orione nell’ultimo periodo della sua vita, ci ha inviato una lettera autografa (naturalmente in copia), scritta dal Santo Fondatore indirizzata all’Archi-tetto Bacciocchi che si definiva “il mano-vale di Don Orione”.

Il documento autentico di Don Orione porta la data del 7 dicembre 1939 ed espri-me la sua gratitudine per il progetto del nuovo Piccolo Cottolengo di Milano pre-disposto gratuitamente con zelo e disin-teresse, dall’Architetto, poi realizzato ed ancora oggi istituto di grande importanza per l’Opera e per il Capoluogo lombardo.

Giovanni Botteri

Si sono ricordati di noiBigoni Annateresa; Biscotti Da-

nilo; Chiesa Maria Luisa; Chiesa natalino; Dallagiovanna Ercole; Frassinetti Lucia; Lunni Sergio; Malagoli Fernando; Panelli Sergio; Patelli Mariuccia; Scafardi Guido; Tiribinto Rosario.

APPUNTAMENTIDomenica 13 settembre62ª Festa eX aLLieVi

Nell’Istituto di via Sarmato a Borgonovo(vedi invito in prima pagina)

Da mercoLeDì 23a Domenica 27 settembreesercizi spirituali del mLo

per laici e religiosiTenuti da Don Giovanni Carollo

a Materdomini (AV)

2ª Domenica Di tutti i mesiOre 10:

Presso Cappella Istituto Borgonovo

s. messa raDuno amici e caffè di Don orione

Architetto Mario Bacciocchi