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DON CAMILLO (Le petit monde de Don Camillo, 1952)

di Julien Duvivier - Sceneggiatura: Julien Duvivier, René Barjavel (dai romanzi di Giovanni Guare- schi) - Fotografia: Nicolas Hayer - Musica: Alessandro Cicognini - Interpreti: Fernandel (Don Ca-

millo), Gino Cervi (Peppone), Leda Gloria, Franco Interlenghi, Saro Urzì - Italia/ Francia - 100'

Fedelissimo, nella storia e nello spi-rito, al romanzo di Giovanni Gua-reschi Don Camillo narra le indi-menticabili scaramucce tra un par-roco e un esponente comunista, sul-lo sfondo della provincia parmense (il paese dove si svolgono le vicende si chiama Brecello). Gli anni cin-quanta rappresentarono certamen-te uno dei periodi più cupi della sto-ria mondiale. La divisione in bloc-chi Est-Ovest condizionava pesan-temente i rapporti internazionali e nazionali. In Italia la contrapposi-zione tra la Democrazia Cristiana e il Partito Comunista era fortemente radicata. Giovanni Guareschi, per quanto indubbiamente di orienta-mento conservatore, venne certa-

mente frainteso quando decise di dare vita alle gesta di Don Camillo. In realtà, e questo grazie anche alla serie cinematografica, la rappresen-tazione schematica della contrap-posizione sociale e politica dell'Ita-lia del dopoguerra - solo apparen-temente confusa per manifestazione di qualunquismo - si dimostrò un sincero contributo alla "pacificazio-ne nazionale". Certo gli esponenti "bolscevichi" venivano rappresentati in termini fortemente caricaturali, e il terribile parroco aveva buon gioco nel gesti-re la loro rozzezza, ma alla fine ciò che emergeva era una più universale "condizione umana" che accorciava le distanze in un sincero appello alla

tolleranza. Don Camillo, interpre-tato da un impagabile Fernandel, era testardo come un mulo e dispo-sto a menar le mani, se questo era fondamentale per la "salvezza" del-le sue anime. Ma era anche capace di gesti spesso contrari al suo modo di pensare. Incontrando spesso la disapprovazione del Signore. (Una delle invenzioni più divertenti della serie è proprio data dalla pre-senza di Dio che, talvolta, fa sentire la sua voce per rimproverare il pre-te: un'idea che incontrò l'opposizio-ne dei gruppi religiosi più oltranzi-sti, che la ritenevano blasfema). Il primo film di una serie tra le più fortunate della cinematografia na-zionale.