DOMUS MAGNA Via Arena 9Sabato 20 giugno 201520.00, 20.45, 21.30 e 22.15

Posto unico non numerato 5€ Bambini fino a 10 anni 1€Biglietti in vendita presso la Casa natale di Donizetti, il Teatro Sociale e la Domus Magna

DONIZETTI ALIVE Opera diffusa sulla vita e l’arte del compositore bergamascoDiffuse opera on the life and work of the Bergamese composer

Repliche: 21 giugno, 4 luglio, 1 agosto, 5 settembre, 3 ottobre – 20.00 e 21.30

Ogni visitatore può vagare liberamente nell’edificio, consapevole però di trovarsi nella mente del compositore, i cui pensieri passano di stanza in stanza.“Donizetti Alive” è un’opera “libera” e diffusa: a ognuno la possibilità di comporre il percorso nel quale addentrarsi, attratto da un segno, da un suono, da una luce o trasportato inconsapevolmente da una suggestione a un’altra.

Pasquale Corrado, Luigi Di Gangi Julio García Clavijo, Ugo Giacomazzi

Donizetti AliveGaetano Donizetti torna a casa

Ma che al povero TorquatoSi prepari una tempesta,Ho un sospetto nella testa,E comincio a paventar,Che sia prossima a scoppiar.

Gaetano Donizetti, Torquato Tasso, atto I - scena 1

La Fondazione MIA, ente caritatevole che ha permesso a Donizetti di studiare musica e di diventare uno dei più importanti compositori del mondo, compie 750 anni. Per questo anniversario la Congregazione della Misericordia Maggiore (MIA) apre le porte della Domus Magna per uno spettacolo ispirato alla vita del celebre artista che rivive così nella sua amatissima Bergamo, nei suoi luoghi, nel suo mondo.

Gaetano Donizetti concluse la sua vita nella totale pazzia, come alcuni dei protagonisti più famosi delle sue opere.“Donizetti Alive” è un percorso individuale nel quale ciascuno spettatore può esplorare la mente di Donizetti ormai alla fine dei suoi giorni, sconvolta dalla pazzia. Gaetano offre individualmente il grande spettacolo della sua vita: scene che risuonano tutte assieme dentro di lui, frammenti onirici ed episodi immaginari ma “autentici”, intrisi del suo spirito e del suo carattere.

La Domus Magna diventa la mente affascinante di Donizetti dentro la quale perdersi. Stanze occupate da ricordi e desideri, opere fatte, disfatte, incontri,

viaggi e molteplici “personaggi”: familiari, amici, impresari, librettisti, censori; fantasmi del passato che tornano a popolare quella mente, tutti importanti e presenti come quelli operistici.Un panorama incredibile perché ogni cellula di questa mente vibra in contemporanea, resta viva in ogni condizione.

In questo scenario la musica di Donizetti è presente ma filtrata, ricca delle suggestioni di una vita ormai trascorsa ma libera dai vincoli di un passato lontanissimo. Sequenze vocali, linee melodiche, articolazioni armoniche, a volte fedelissime a volte distorte, creano piccole e grandi perturbazioni: una collisione sonora tra ciò che è noto e ciò che è nuovo, diverso, contemporaneo.

La Domus Magna, già sede storica della MIA, della Pia Scuola di Musica e poi del Civico Istituto Musicale Donizetti, è oggi il luogo della mente di Gaetano Donizetti, in cui perdersi e in cui ritrovare frammenti, parole e musiche. Quale labirinto migliore per far rivivere i “fantasmi” della vita del grande compositore bergamasco?

Musica di  PASQUALE CORRADO

Edizione SUVINI ZERBONI

Drammaturgia e regia di JULIO GARCÍA CLAVIJOUGO GIACOMAZZI LUIGI DI GANGI

Light designerLUIGI BIONDI

Installazioni  IGOR SCALISI PALMINTERI e LUIGI DI GANGI   

Deejay  MATTEO SARTORI

Realizzazione video   SIMONA STRANCI

Assistente alla regia  ANNA MARIA PERNICIARO

Voci liriche  FRANCESCA PACILEO ALESSANDRO RAVASIOMAURIZIO LEONI  

Attori  TIZIANO FERRARI  SIMONE BALDASSARI  BARBARA ESPOSITO

Macchinista CARLO MICHELETTI

ElettricistaALESSANDRO ANDREOLI

AttrezzistaWALTER MAGNONI

SarteALESSIA BALDISSARICINZIA MASCHERONI

ParrucchiereHAIR STYLE DI ADRIANA GIUDICI  

Materiale illuminotecnico LET’SGO SOUND FASOLMUSIC/DITTA SESTANTE

Materiale fonico LET’SGO SOUND FASOLMUSIC

CostumiSARTORIA BIANCHI

Con il sostegno di:

In collaborazione con:

Con il contributo di:

Nuova commissione e produzione della Fondazione Donizetti e della Fondazione MIA

STRUMENTISTI DEL CANTIERE DONIZETTI

Alessia De Filippo violinoIrina Balta violaFlavio Bombardieri violoncelloAndrea Sala contrabbassoSonia Formenti flautoFabio Ghidotti clarinetto Paolo Casiraghi clarinetto bassoMattia Fiore sassofonoDaniele Roncelli trombaGiovanni Capelli tromboneEnrico Pelliccioli percussioniGiampietro Pisani percussioniMatteo Castagnoli organoRoberto Bacova beatboxer

CORO DONIZETTI

Maestro del coro   FABIO TARTARI

Claudia Ceruti, Eleonora Colombo, Eleonora Delzano, Ilaria Facoetti, Francesca Longa, Sonia Lubrini soprani Giuseppina Carluccio, Daniela Giazzon, Wilma Lazzarini, Ilaria Magrini, Gigliola Secomandi mezzosoprani Andrea Biscontin, Edoardo Cavalli, Roberto Medaina, Maurizio Minelli, Marco Tomasoni, Alessandro Viola tenori Mario Binetti, Marco Durizzi, PierMarco Vinas baritoni Cristian Invernizzi, Angelo Lodetti bassi

Secondo Piano Siamo al livello più alto della creatività di Donizetti. Suona un organo, quello che il padre avrebbe voluto diventasse lo strumento di Gaetano, suoni antichi, frammenti di opere, mescolate, come adorava fare lui, a nuove sonorità. Il viaggio è compiuto; passato, presente e futuro sono ora condensati in un unico punto. Un coro canta le sole parole possibili in questo momento, tratte dall’aria più celebre di Donizetti - “Una furtiva lagrima” nell’Elisir d’amore - parole dense adesso di nuovi significati, appaganti e consapevoli: “Di più non chiedo, si può morir d’amor”.

MADAME LA LUE (O) Cantanti, librettisti, impresari, censori… non esiste un farmaco per farvi tutti fuori? Quanti anni di vita mi state togliendo!Ma il perdono è la miglior vendetta.

(B)ORGIA (N)Il pensiero di morire è solo un tragico presagio!Senti, la danza invitaci.Bando a sì tristi immagini... passiam la notte in gioia.Fede a fallaci oroscopi l’anima mia non presta... Pur mio malgrado un palpito tal sovvenir mi desta.

DI PIÙ NON CHIEDO (M) La mia musica immortale mi fa sentire immortale.Si può morire adesso, si può morir d’amor.

Primo Piano Gaetano rivive la propria vita di lavoro matto e disperatissimo, il rapporto con la moglie Virginia, le angosce per la propria salute e le frenesie che lo hanno portato da una punta all’altra d’Italia e in gran parte d’Europa ininterrottamente, da Napoli a Milano, da Roma a Parigi, da Bergamo a Vienna.

ME VOGLIO FA’ NA CASA (L)Nostro figlio!? Questo piccolo Arlecchino già lo vedo.È maschio, lo sento, di sicuro.Simpatico, romantico, serio, buffo, melodrammatico.Bello da far perdere la testa.Ride fino alle punta delle ditaAlito d’aria fresca, figlio del caos.

LA FORMULA (K)Virginia è spenta!Io l’ho perduta?Son deserto sulla terra!Dove sono? Chi sono?... Wo bin ich? Wer bin ich?Posso ritrovare me stesso soltanto attraverso tutte le opere mie.

IL DILUVIO (J) Amata Virginia, da oggi il mio cuore non si sa più difendere, perché questo è amore!Ti amo e ti amerò per sempre. Piuttosto perderei la vita ma non il nostro amore.

GAETANO’S MOVIE (I) (Video di Simona Stranci)

Frammenti di luce manomessa filtrano dai miei occhi spenti o accesi da cui rivedo la musica della mia vita.

CALEIDOSCOPIO DONIZETTI (H) (Installazione di Luigi Di Gangi)

Frammenti di carte infinite si affollano nei miei spartiti in cui rileggo la musica della mia vita.

LA CHIAVE (G)Io sono un uomo pericoloso e porto un pericolo addosso. Un sospetto. Ho scritto in volto lo scompiglio del mio cuore.Senza mente, cieco io seguo il mio destino. Poter morire adesso meglio saria per me.

FUOCO VENEREO (F) (Produzione video Meg Marlisa Indemburgo, postproduzione Simona Stranci)

Ho letto che il padre sifilitico può generare un figlio infetto senza aver prima contaminato la madre. Cerco il male nuotando nel mio sangue. Se sono stato punito devo lottare contro la mala ventura. Audaces fortuna iuvat.

Piano Terra Qui abitano i primi ricordi e si ritrovano le fondamenta su cui Donizetti costruisce la propria vita di uomo e compositore: la scuola e la famiglia. Una sezione in cui si racconta non solo l’infanzia ma la fucina della mente di Gaetano Donizetti.

IL PICCOLO COMPOSITORE (E)I professori vogliono cacciarmi dalla scuola. Amato Mayr, se non fosse per te... Come una talpa resterò sotto terra o come un gufo prenderò il volo?

HIC NON IACET (D)Mai come adesso nella mia Lucia rivedo te, amata Virginia. Sul letto di nozze entrambe, insanguinate entrambe.

ARLECCHINO (C)(Installazione di Igor Scalisi Palminteri)

Papà-taglia e cuci, stracci dappertutto e fili persino nella minestra. Io qua non ci rimango a suonare l’organo della cappella. Sicür! Sicür! Io valgo di più. Mamma, leggi le linee della mia mano e dimmi che strade diventeranno e dove esse mi porteranno.Tanìn? Mé só l’Arlechì! Bergamàsch farnèticant.

BAR ELISIR (B)Brindiamo, amici, brindiamo. Il mondo mi aspetta. Ho il tabarro, le calzette di lana, le mutande. Sicché faccia pure freddo! Più tempo invan non perdere: volano i giorni e l’ore: in guerra ed in amore è fallo l’indugiar.

CERCHERÒ LONTANA TERRA (A)Varco il fiume… Madonna del Bosco, Pontida, Ponte San Pietro, il profilo di Bergamo mia: San Vigilio, il Canto Alto, Santa Maria Maggiore e i primi rintocchi delle campane. Operoso viaggiatore: Napoli, Roma, Vienna, Venezia, Milano… alla conquista di Parigi! La vita è un viaggio e io volo. Sicür!

B

C

N-O

L-J

M

IKH

G

E

D A

F

AULA

SCALE

CORRIDOIO

AULA

REFETTORIO

AULA

CORTE

AULAAULA

USCITA

INGRESSO

SCALE

SCALE

MUSEO DONIZETTIANO

SALA POLIVALENTE SALA CORO

PORTICATO

Via Arena

SALA PIATTI

Via S. Salvatore

“L’avvelenatrice madre” collage di Luigi Di Gangi ispirato all’opera “Lucrezia Borgia” di Gaetano Donizetti.

Biglietteria, prevendita e agevolazioni sul sito www.donizetti.org T. 035.4160601/602/603

Informazioni: T. 035.4160681info@donizetti.org www.donizetti.orgSeguici su FB /fondazionedonizetti

DONIZETTI ALIVE20 Giugno 2015

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