Domare il Tempo! - gestionedeltempo.com il Tempo.pdf · E di conseguenza, essendo io stesso una...

Distribuito da: Miglioriamo.it (“Miglioriamo il mondo in salute, prosperità e saggezza”)

e

Presentano

Italo Cillo

"Domare il Tempo!"


www.miglioriamo.it - Salute, Prosperità e Saggezza.

www.cerchiaristretta.it : una membership mensile per approfondire

tutti gli aspetti della costruzione di un business basato

sul nuovo internet marketing


Questo materiale è interamente proprietà intellettuale di Italo Cillo.

Tutti i diritti riservati.

E’ vietata ogni riproduzione totale o parziale del contenuto su qualunque supporto non

espressamente approvata dall'autore.

© Italo Cillo – Miglioriamo.it, 2007

Sommario

______________________________________________________


Sommario

Introduzione ........................................................................ 5 Parte Prima ........................................................................ 10 Gestione del tempo ............................................................ 11 I 10 killer della produttività ............................................... 19 1. Killer della produttività n. 1: la mancanza di obiettivi .............. 21 2. Killer della produttività n. 2: troppi obiettivi

contemporaneamente. ............................................................. 27 3. Killer della produttività n. 3: il sovraccarico di informazioni .... 29 4. Killer della produttività n. 4: Il sovraccarico di comunicazione 34

Telefono e telefonino ......................................................... 36 La e-mail............................................................................ 37 La messaggeria istantanea ................................................ 38 La meditazione .................................................................. 39

5. Killer della produttività n. 5: emergenze, imprevisti, problemi 40 6. Killer della produttività n. 6: fissazione/ossessione ................. 44 7. Killer della produttività n. 7: il condizionamento da parte degli

altri .......................................................................................... 46 8. Killer della produttività n. 8: la mancanza di controllo sulle

circostanze .............................................................................. 49 9. Killer della produttività n. 9: il fenomeno della “continua

attenzione parziale” ................................................................. 51 10. Killer della produttività n. 10: la mancanza di routine .............. 55

Parte seconda .................................................................... 59 Il sistema in 9 fasi per la gestione del tempo ..................... 60 1. Fase n. 1: conoscere il valore del tuo tempo ............................ 60 2. Fase n. 2: identificare le Attività Generatrici di Reddito) .......... 64 3. Fase n. 3: usare un metodo SEMPLICE di gestione del tempo .. 65

Lista delle attività .............................................................. 72 Il DreamCatcher ................................................................ 73 La cassaforte ..................................................................... 74

4. Fase n. 4: bloccare i periodi di tempo dedicati alle AGR ........... 75 6. Fase n. 6: usare un timer con conto alla rovescia ..................... 81 7. Fase n. 7: FERMATI!... e rilascia la tua attenzione .................... 83 8. Fase n. 8: registrare le tue idee in formato digitale ................. 85 9. Fase n. 9: lavorare con un partner ........................................... 86

Riferimenti ......................................................................... 90 Gli altri info-prodotti di Italo Cillo .......................................................... 90 Software e siti web ............................................................................. 90

Introduzione

______________________________________________________

Domare il Tempo! Distribuito da: Miglioriamo.it (“Miglioriamo il mondo in salute, prosperità e saggezza”) - Pagina 5 di 90

Introduzione

omare il Tempo!

Parleremo di tante cose.

Parleremo dei 10 killer della produttività.

Parleremo de “Il sistema in 9 fasi per la gestione del

tempo” e saranno tutte indicazioni estremamente pratiche, e

da “mettere in pratica” fin dal giorno dopo aver ascoltato questa

tele-conferenza, per cambiare davvero in meglio la propria

vita.

Renderla più efficiente, più organizzata e soprattutto

renderci più in grado di realizzare gli obiettivi che noi stessi ci

siamo posti.

Quindi: prendete nota! ☺☺☺☺

Come nasce tutto questo?

E perché io, Italo Cillo, dovrei essere qualificato a parlarvi di

time management – gestione del tempo?

Il background di questa tele-conferenza sono diversi fattori.

Il primo è probabilmente quello che io sono nato nel segno

della vergine ☺.

E, come voi sapete, quelli del segno della vergine hanno una

tendenza ad essere precisi, pur non essendo uno di quei tipi di

“vergine” super-precisi.

Anzi ☺: ho una smodata inclinazione ad improvvisare.

Improvvisare mi piace da morire.

Non so se ve ne state già accorgendo da questa sera.

Ciao a tutti. Benvenuti.

Introduzione

______________________________________________________


Avere un

piano

Stare nel

presente

Sistemi di

gestione del

tempo

Di solito mi piace moltissimo improvvisare e fare le cose

sull’onda della spontaneità e del momento.

Però, nel corso della mia vita ho scoperto che è molto più

facile, da una parte, improvvisare ed essere spontanei quando

hai un piano sottostante alla tua spontaneità e alla tua

improvvisazione.

Dall’altra parte è anche una questione di spazio nel hard disk

della tua mente.

Se tu stai sempre li a pensare “Che cosa devo fare adesso,

dopo di questo?”, non usi prendere appunti, o quando prendi

appunti non sai dove li hai messi ☺, e per questo stai sempre li

a chiederti cosa devi fare, in che direzione devi andare, questo

ti distoglie dal presente.

Perché tu sei sempre “nella testa”, a pensare a ciò che tu

dovrai fare dopo.

E se stai nella testa a pensare a ciò che dovrai fare dopo, per

definizione, non puoi “stare nel presente”, non puoi goderti il

presente, non puoi, come dicono i mistici, essere nel “qui e

ora”.

Personalmente, ho scoperto che è molto più facile essere nel

“qui e ora”, spontanei, naturali e rilassati, e anche improvvisare

come piace a me, quando hai un piano, un programma

sottostante.

Quando c’è un metodo nella tua follia. ☺

Questo è il primo fattore.

Fa parte di una mia ricerca personale di decenni.

Sono stato e sono una specie di time-management freak,

un “fanatico” della gestione del tempo.

Non esisteva ancora Internet quando io mi facevo arrivare

quelle prime agende “Time System” che si ordinavano dalla

Norvegia o dalla Finlandia, agende super-tecnologiche con

Introduzione

______________________________________________________


incluso corso di formazione, sistema ultra-“alla avanguardia”

della gestione del tempo.

Quando questa stessa ditta scandinava, “Time System”, ha

fatto uscire, e credo che fossero i primi anni ’90, il suo primo

CD-ROM, che si installava sui primi computer e quindi si creava

il primo software on-line per la gestione del tempo, io credo di

essere stato fra i primissimi acquirenti di questo sistema.

Poi sono passato ai primi Microsoft Outlook e poi tutto quello

che c’era da studiare in questo campo, francamente parlando,

l’ho sempre divorato.

A cominciare dal famoso Stephen Covey, “I sette pilastri del

successo”.

Poi non so se sapete che dal lavoro di Stephen Covey è

uscita fuori questa azienda americana, la “Franklin-Covey”, che

si occupa soltanto di commercializzare prodotti per la gestione

del tempo, fra cui il famoso “PlanPlusTM”, che ho usato per

alcuni anni, che si integra con Microsoft Outlook ed è un

sistema all’avanguardia di gestione del proprio tempo.

Ovviamente ho studiato tutte le cose di Tony Robbins, che

poi nel corso degli anni ha cambiato nome.

Mi sembra che non si decideva mai come si doveva chiamare

questo sistema: una volta lo chiamava OPA, poi l’ha chiamato

RPM o viceversa.

Anche questi erano accompagnati da software, oltre che da

corsi di formazione e anche questi li ho studiati ed utilizzati.

Insomma, sono uno di quei fanatici del time management, e

questo va avanti da alcuni decenni, e spero che presto o tardi si

esaurirà ☺.

Diciamo che, oltre a queste motivazioni che vi ho dato

finora, bisogna anche dire che sono una persona,

intrinsecamente dinamica.

Introduzione

______________________________________________________


Di solito mia moglie si diverte a raccontare agli amici, o agli

estranei ☺, cosa sono in grado di fare nell’arco di una giornata.

Questo è un “cavallo di battaglia” di mia moglie: “Voi non

immaginate cosa fa Italo nell’arco di una giornata!”

E un altro suo “cavallo di battaglia” è dire agli amici: “Non ho

mai visto, in vita mia, Italo stare senza fare niente”.

Tenete conto che io adesso ho 45 anni e sono fidanzato con

mia moglie da quando ne avevamo, lei 14 e io 15 o 16.

I miei figli hanno probabilmente preso da me, perché non ho

mai visto i miei figli in poltrona o in divano. Anche perché a

casa mia, e questo è un altro simbolo, non esistono poltrone,

non esistono divani.

Questa è una casa in cui si fa sempre qualcosa, quindi ci

sono sedie, tavoli, postazioni di lavoro, ovviamente c’è il nostro

tavolo della cucina, in cui ci si riunisce la sera tutti insieme, si

cena insieme e si chiacchiera, vedendo il meno possibile

televisione.

Però divani e poltrone nella nostra casa attuale non esistono.

D’altra parte i miei figli non hanno mai visto me in divano o

in poltrona in vita loro.

Quindi probabilmente non hanno assimilato questo modello.

E di conseguenza, essendo io stesso una persona,

essenzialmente dinamica, per me la questione della gestione

del tempo è sempre stata una profonda esigenza personale.

Quindi uno studia per tanti anni e poi uno assimila i principi

fondamentali e finisce anche che se ne dimentica.

Perché molti di questi processi alla fine sono diventati una

parte di me inconscia, che io utilizzo quasi senza più

rendermene conto.

Però ho creato una mia sintesi di tutti questi programmi di

gestione del tempo e con questa ho fatto recentemente un tele-

Introduzione

______________________________________________________


training sulla gestione del tempo per i miei allievi, studenti e

amici di “Cerchia Ristretta”.

In CerchiaRistretta.it insegno a guadagnare con Internet.

E i miei studenti mi hanno scritto personalmente per dire che

è stato eccezionale, una roba molto, molto, molto interessante.

La più interessante che abbiano mai sentito in materia di

gestione del tempo.

E addirittura un caro studente, che ringrazio e che saluto,

Michele, grazie di tutto quello che hai fatto, è stato talmente

ispirato dalla mia sintesi sul time-management, dal sistema che

ho esposto di gestione del tempo, che ha costruito un intero

sistema di gestione del tempo, un software basato sulle

indicazioni che ho dato in questo tele-training riservato ai

membri di “Cerchia Ristretta.it”.

E adesso lo sta mettendo a disposizione del pubblico con il

nome di TimeGest (www.gestionedeltempo.com), che come

sapete è collegato a questo tele-training.

Così adesso è venuto il momento per me di condividere

queste mie insane o malsane ☺ simpatie verso la gestione del

tempo con un pubblico più ampio, in maniera tale che anche

altri possano trarre un qualche beneficio dalla mia forma di

organizzazione interiore.

Parte Prima Gestione del tempo

I 10 killer della produttività personale

______________________________________________________

Domare il Tempo! Parte Prima - Gestione del tempo - I 10 killer della produttività personale

Distribuito da: Miglioriamo.it (“Miglioriamo il mondo in salute, prosperità e saggezza”) - Pagina 10 di 90

Parte Prima

Gestione del tempo

I 10 killer della produttività personale

Gestione del tempo

______________________________________________________



Gestione del tempo

ediamo un po’ quali sono le premesse di questo

sistema di gestione del tempo che voglio

condividere con voi.

Una premessa fondamentale è che, e questo dobbiamo

ricordarcelo, la “gestione del tempo” non è altro che la

“gestione della nostra vita”.

Gestire bene, saggiamente il nostro tempo significa gestire

bene e saggiamente la nostra vita.

E spesso qualcuno si dimentica di fare questa piccola

equazione che è fondamentale.

1. Il tempo che sprechiamo è parte significativa

della nostra vita.

2. Il tempo di tutte le incredibili, preziosissime

risorse di cui amiamo circondarci in questa vita, è

l’unica risorsa che non può essere rimpiazzata.

Quando hai perso tutto il denaro, tutte le proprietà, gli

affetti: queste cose possono essere ricostruite.

Quando, per esempio, perdi tutti i tuoi siti Internet, come è

capitato a me questa sera.

Non più di 10 minuti prima di cominciare questa tele-

conferenza ho scoperto di aver perso praticamente tutti i siti

Internet, e che quindi sono ufficialmente nullatenente,

ricomincio da zero ☺.

Queste cose possono essere ricostruite.

Ci vuole tempo, bisogna rimboccarsi le maniche, ci vuole

pazienza, bisogna mantenere un’attitudine positiva, ma può

essere fatto.

L’unica risorsa che non può essere rimpiazzata è il tempo.

Gestione del tempo

______________________________________________________



Cose urgenti

e cose

importanti

Il tempo non può essere rimpiazzato.

Quando passi una giornata, dovresti chiederti cosa hai fatto

nel arco di quella giornata.

Perché alla fine di quella giornata, e quando vai a dormire,

sarai una giornata più vicino al momento della tua morte.

Scusa se te lo dico così brutalmente, ma questa è la pura e

semplice verità delle cose.

Quindi il tempo è una risorsa preziosa che non può essere

rimpiazzata.

Gestire il nostro tempo e imparare a gestirlo saggiamente, in

ultima analisi, determina tutto ciò che realizziamo nel corso di

questa vita.

Determina le direzioni che prendiamo e i risultati che

raggiungiamo.

A questo proposito uno dei contributi secondo me più grandi,

più preziosi, più significativi nel campo della gestione del tempo

è una piccola idea che molti di voi già probabilmente

conosceranno, per esempio quelli di voi che sono familiari con

Stephen Covey.

Covey ha fatto un libro che un tempo era tradotto in italiano,

col titolo di “I 7 pilastri del successo”, che si occupa anche, in

grande misura, di gestione del tempo ed uno dei suoi grandi

contributi ed è una di quelle piccole idee che possono fare una

grandissima differenza, possono veramente cambiare una vita,

se uno ci si sofferma a riflettere.

Questa idea è la distinzione fra cose urgenti e cose

importanti.

L’agenda della nostre attività quotidiane, se ci pensi

accuratamente, è controllata da cose che sono urgenti, ma

non sono importanti.

Gestione del tempo

______________________________________________________



Noi, il nostro tempo, cioè le nostre vite, sono costantemente

controllate da cose che sono urgenti ma non sono importanti.

Sono urgenti perché altri si aspettano che noi facciamo così,

altri si aspettano che noi facciamo colà, oppure sono urgenti

perché ho combinato casini in precedenza, e quindi adesso devo

andare a rimediare ai casini che ho fatto nel frattempo.

Diventano urgenti perché non sono stato capace di

pianificare e organizzarmi per bene.

Ma queste attività non sono importanti.

Laddove importante significa: quei progetti a lungo

termine, a lunga scadenza, che sono in grado di migliorare

drasticamente, significativamente la mia vita.

Quelle sono veramente le cose importanti.

E le cose veramente importanti, questo è importantissimo, di

solito non sono urgenti.

Supponiamo che tu stai facendo un lavoro che non ti piace,

in cui non ti riconosci, non ti senti rappresentato, neppure

guadagni tanto quanto vorresti, sei infelice, non ti trovi a tuo

agio, ecc.

E quindi non fai altro che lamentarti di questa tua situazione

insoddisfacente nel mondo del lavoro.

Nel frattempo tu però continui col tran tran quotidiano di

cose urgenti.

Alcune di queste sono il lavoro, altre sono la casa, la

famiglia, le relazioni, andare a fare la spesa, ecc.

Ma, nella tua vita, in quel momento, quale sarebbe l’unica

cosa veramente importante?

L’unica cosa veramente importante sarebbe che tu,

gradualmente, piano, piano, giorno dopo giorno, ti crei

un’alternativa di lavoro, magari, per esempio, ti costruisci un

Gestione del tempo

______________________________________________________



Cose

importanti

ma non

urgenti

Sistema di

gestione del

tempo

lavoro diverso, tuo, personale, in proprio, creato da te, con le

tue mani.

In maniera tale che un giorno, da questa nuova attività che

hai realizzato, guadagni talmente tanto più di quanto non facevi

con il lavoro che non ti piaceva, che puoi permetterti di lasciare

il vecchio lavoro e continuare a tempo pieno nel nuovo.

Questo, per te, in questo caso, diventa importante.

Cioè questo progetto a lungo termine, a lunga scadenza.

Però, indovina cosa succede?

Che questo non è urgente!

È importante ma non è urgente.

Allora tu non trovi mai la motivazione di rimboccarti le

maniche e di metterti a farlo.

Ciò che per definizione può trasformare in

meglio la nostra vita è sempre importante

ma non urgente.

Se noi riusciamo a comprendere questo allora riusciamo a

comprendere il modo in cui tipicamente noi sprechiamo il nostro

tempo, possiamo prendere una decisione diversa, rimboccarci le

maniche e dare davvero una direzione che è significativa per la

nostra vita.

Cosa è un “sistema di gestione del tempo”?

SISTEMA – a lettere MAIUSCOLE – è qualcosa che ti forza, ti

costringe a lasciare spazio, nella tua agenda quotidiana degli

impegni, alle cose che sono importanti ma non urgenti e ti

costringe a programmarle e effettivamente a svolgere queste

attività.

Un’altra cosa che ho scoperto, utilizzando così tanti sistemi

di gestione del tempo nella mia vita – diversi tipi di agenda,

Gestione del tempo

______________________________________________________



Mentalità

imprenditoriale

software, di sistemi, ecc – è che la stragrande maggioranza

dei normali sistemi di gestione del tempo sono rivolti,

probabilmente concepiti, per funzionare per dipendenti di

grosse aziende.

Che hanno l’ossessione della pianificazione, della

“rendicontazione”.

Perché devono poi, alla fine della giornata, rendere conto di

quello che hanno fatto, a se stessi e agli altri.

Però, tutto sommato, nell’arco di una giornata, finisce che

fanno poche cose.

E questo l’ho sempre notato nella maggior parte dei sistemi

di “time management”.

Innanzitutto sono un pochino concepiti per persone che

fanno poche cose, che le fanno in maniera sequenziale, in

ordine, una dopo l’altra, e che hanno tutto sommato un sistema

rigido di organizzazione della giornata.

Cioè: poco flessibile, non elastico.

Per quanto riguarda il fare le cose in ordine sequenziale, una

dopo l’altra, questa è un’attività tipica di un lavoratore

dipendente.

Il lavoratore dipendente riceve istruzioni e sa che deve fare:

prima il numero 1, poi il numero 2, poi il numero 3 …

E fa le cose spensieratamente in ordine sequenziale.

Mentre è tipico dell’imprenditore, o della persona che pensa

in maniera imprenditoriale, fare il contrario, cioè pensare a

tante cose contemporaneamente.

Un imprenditore ha un’esigenza vitale di fare tante cose

contemporaneamente.

E quindi ho già notato che, da questo punto di vista, molti

sistemi di “time management” zoppicano.

Mi è capitato più e più volte di verificarlo.

Gestione del tempo

______________________________________________________



Anche perché nella mia vita sono stato dipendente così

poche volte - di solito ho sempre inventato qualcosa in proprio -

che ho notato questa dissonanza.

I sistemi normali, correnti, di gestione del tempo, sono

molto poco dinamici.

Spesso sono anche noiosi da utilizzare.

Gli esempi che farò in questo tele-training, quando ci sarà

bisogno di fare degli esempi concreti, tipicamente saranno

rivolti o a un tipo di persona che è un imprenditore, oppure ad

un tipo di persona che gestisce la propria vita con una mentalità

di tipo imprenditoriale.

Perché questo?

Perché sono profondamente convinto che presto o tardi

DEVI cominciare a pensare da imprenditore.

Cioè da persona che dispone del proprio tempo e delle

proprie attività.

Ripeto: DEVI!

Entrare nell’ordine di idee di pensare da imprenditore.

Perché, con i cambiamenti che sono in corso nella nostra

società, siamo tutti quanti destinati a diventare imprenditori,

presto o tardi.

Per amore o per forza.

E per imprenditore intendo una persona che in larga misura

è responsabile del proprio tempo e delle proprie attività.

L’esplosione di Internet, che abbiamo in questo momento,

farà in modo che passi da Internet una percentuale enorme di

transazioni di qualsiasi tipo, commerciali, interpersonali, ecc.

Questo significa che tanti processi, prima ancora che

commerciali, procedure lavorative, off-line, che non passano da

Internet, scompariranno.

Stanno già scomparendo sotto i nostri occhi.

Gestione del tempo

______________________________________________________



Quindi abbiamo 2 problemi.

Chi ha le aziende e ha bisogno di manodopera non li viene

certo ad assumere in Italia.

Perché un programmatore pakistano non è meno preparato

di un programmatore italiano.

E oggi un programmatore rumeno è mediamente, varie volte

più preparato di un programmatore italiano.

Però lo stipendio che ti chiede un programmatore pakistano

o rumeno è la metà della metà della metà di quello che ti

chiede un programmatore italiano. Questo significa che tante

posizioni lavorative off-line, anche se adesso ho fatto un

esempio on-line, stanno tendendo a sparire. Quindi oggi come

oggi dire: ho lo stipendio fisso e dire “continuerò così per i

prossimi dieci anni della mia vita”, comincia ad essere un

ragionamento molto rischioso.

Un tempo si diceva che lo stipendio fisso era la sicurezza e il

lavoro in proprio era rischioso.

Oggi sempre più sta diventando il contrario.

Lo stipendio fisso tende ad essere rischioso, o c’è un

ragionamento di tipo rischioso, perché oggi c’è e domani non è

detto che ci sia.

E invece inizia a diventare importante non dico diventare

imprenditori, ma, come minimo, iniziare a pensare da

imprenditori: cioè persone responsabili del proprio tempo e

delle proprie attività.

E responsabile del denaro che guadagnano, che non gli viene

esclusivamente dal fare qualcosa per qualcun altro.

Gestione del tempo

______________________________________________________



Scenario

Molte attività

contemporan

eamente

Per riassumere questa predica: i due migliori consigli che si

possono dare, se avete dei figli o se siete giovani o persone con

un futuro lavorativo ancora davanti a voi, sono:

1. Impara, comincia a pensare da imprenditore.

2. Impara ad usare Internet per guadagnare.

Perché ben presto queste due necessità diventeranno

straordinariamente preziose.

Anzi, già lo sono.

Quindi gli esempi che farò nel corso di questo tele-training

sono tutti quanti compatibili con questo scenario.

Lo scenario di una persona che fa diverse attività, pensa da

imprenditore, dispone delle proprie attività e del proprio tempo.

Spesso deve fare molte attività contemporaneamente.

L’imprenditore non si deve occupare solo delle vendite.

L’imprenditore si deve occupare della produzione, della

vendita, del marketing, di tante cose contemporaneamente.

Sono compatibili anche con lo scenario di una persona che

usa Internet per guadagnare, e comunque, a prescindere da

questo, Internet sta sempre entrando nelle nostre vite e

conviene non stare troppo indietro.

NOTE

I 10 killer della produttività

______________________________________________________




aria dalla sala conferenze virtuale mi domanda:

“E se a qualcuno non piace lavorare al

computer?”.

Questo è un bene, non è necessariamente un male.

Persone diverse hanno inclinazioni diverse, e non c’è nulla di

male.

E se qualcuno non ama affatto il computer, svilupperà altre

abilità.

In questo caso è importante che sviluppi abilità di carattere

relazionale, cioè che impari a relazionarsi con le persone off-

line, nella vita reale, e a tessere delle giuste connessioni.

Abilità come la capacità di comunicare e creare amicizie,

network, in maniera tale da avere sempre la possibilità di

essere importanti.

Alla fin fine tutto si riduce a questo: bisogna imparare ad

essere importanti nel ruolo che si svolge.

Per esempio: ho parlato di agire da imprenditori.

E se uno non si sente portato in assoluto a fare

l’imprenditore?

Ugualmente: va bene!

Persone diverse hanno inclinazioni diverse.

Allora la persona che è più portata a fare il lavoratore

dipendente, dovrà però cercare di fare il lavoratore dipendente

in maniera tale da dare davvero un contributo fattivo

all’azienda in cui lavora.

L’ideale sarebbe: in maniera tale da diventare

insostituibile.

Questo è lo scenario ideale per un dipendente.


______________________________________________________



Realizzazione

personale

Soprattutto in un periodo “rischioso” come questo.

Diventare indispensabile, insostituibile.

Come si fa a diventare insostituibile?

Non certo creando delle scatole nere, che soltanto tu sai

come funzionano mentre il resto delle persone nel tuo lavoro

non lo sanno.

Così soltanto tu ci puoi mettere le mani.

Questo è disonesto.

Non è corretto e alla fine comunque ti porta male.

Diventare insostituibili significa che tu attivamente,

propositivamente, proponi dei miglioramenti tali, con la tua

premura, col tuo desiderio di fare, tale che la tua partecipazione

alla azienda rende, è importante e tu vieni giudicato

insostituibile.

Questa è la migliore polizza di assicurazione per chi decide di

restare sul percorso del dipendente.

Procediamo con i 10 killer della produttività.

In un primo tempo avevo scelto come titolo “I 10 killer della

produttività”.

Poi nella lettera di presentazione ho sbarrato la parola

produttività e ho scritto “I 10 killer della realizzazione”.

Perché “produttività” a volte rischia di sembrare un termine

po’ troppo arido.

Noi non siamo dei robot, che siamo fatti per produrre e

basta.

Siamo anche esseri umani fatti per realizzare tanti sogni,

visioni, missioni, tante cose che consideriamo importanti per noi

stessi e per il resto del genere umano.

E non tutto questo va ridotto a produttività in senso stretto,

che “puzza” un po’ di “aziendale”.

Però alla fin fine il concetto è quello.


______________________________________________________



Non avere

una direzione

Vuoto di

direzione

Se non ti piace la parola “produttività”, questi sono i 10 killer

della tua “realizzazione personale”.

Cioè in senso lato, di ciò che tu riesci a realizzare nella tua

vita, con il tuo tempo e con le tue attività.

Quindi vediamo quali sono questi “10 killer della produttività”

e vediamo come neutralizzarli e sconfiggerli.

1. Killer della produttività n. 1: la

mancanza di obiettivi

“Nooo! Italo.. Non dirmi questo!” ☺

“Non avevo mai sentito parlare di questo ☺.“

“Che bisogna darsi degli obiettivi ☺.”

Italo, hai fatto una grande scoperta!”

OK! ☺

Tutti parlano del fatto che è importante darsi obiettivi nella

nostra vita.

Anche perché se non ce li diamo noi gli obiettivi, finisce che

sono gli altri a darli a noi e la nostra vita vaga su binari che non

siamo stati noi a scegliere.

L’aspetto però su cui voglio attirare la vostra attenzione, a

proposito della mancanza di obiettivi è questo: quando noi non

abbiamo un obiettivo, per definizione, non abbiamo una

direzione.

E’ come se stiamo vagando in una condizione di estrema

vulnerabilità, in uno spazio sconosciuto, nella giungla, dove non

sappiamo quello che ci accade, non sappiamo dove stiamo

andando.

Si viene a creare nella nostra vita un vuoto, che è un vuoto

di direzione, e ciò su cui voglio farti riflettere è questo: il

vuoto, in un certo senso è contro natura.


______________________________________________________



Esperienze

riempitive

Lo spazio vuoto tende ad attirare in se la materia,

caratteristiche visibili, ecc.

Quando la nostra vita diventa un vuoto a perdere, da

riempire, tende ad attirare esperienze riempitive.

Di qualsiasi tipo.

Se la nostra vita è vuota, scialba e noiosa, iniziamo a

prendere le banalità, le stupidità, le fesserie, le piccole minuzie

della vita di tutti i giorni e iniziamo ad ingigantirle in problemi.

Nella nostra vita il vuoto non ci può essere.

Per cui: o ci diamo obiettivi che sono veramente importanti o

altrimenti, in assenza di obiettivi, saranno le fesserie a

sembrarci importanti.

Questo è il primo argomento di riflessione che voglio darti.

Il secondo argomento di riflessione è il seguente.

Questo spazio vuoto tende ad attirare esperienze riempitive

da cui tu poi ti senti gratificato perché comunque riempiono e

danno un senso alla tua vita.

Ad un certo punto finisce che tu ti ci attacchi a queste

esperienze.

E queste includono banalità e stupidaggini, come ho detto

prima, e includono anche problemi.

La nostra macchina, cioè la nostra mente e il nostro corpo,

l’essere umano intero, non ama tanto il vuoto, il piattume.

Tutto il nostro essere ama coinvolgersi in qualcosa anche

emotivamente.

Per cui se non c’è nulla di coinvolgente emotivamente che

noi abbiamo scelto, finiremo per coinvolgerci emotivamente non

solo in banalità ma anche in problemi.

Anzi, per dirla tutta, inizieremo ad attirare problemi.

Perché la nostra mente non sa stare senza far niente.


______________________________________________________



Piuttosto che stare senza far niente preferisce aver a che

fare con dei problemi.

E se sta proprio completamente senza far niente, addirittura

preferisce avere a che fare con problemi gravi, piuttosto che

restare in questo spazio vuoto e indefinito.

Perché la nostra mente funziona così.

I problemi gravi ti fanno sentire vivo.

E ti ci attacchi.

E vedete come questo accade spessissimo anche con le

malattie.

Ebbene si: anche con le malattie.

Lo spazio vuoto nella nostra vita tende anche ad attirare i

malanni e, se per questo, tende anche ad attirare le tragedie.

Adesso ho detto tutto quello che ti volevo dire.

Come funziona con le malattie?

Il malato, e se tu ci fai caso, nella tua vita tendi ad attirare

malattie proprio in un periodo di transizione fra un vecchio

progetto che non c’è più e una nuova situazione di vita che

ancora non ha preso forma.

Nel momento in cui ti trovi in quel limbo intermedio dove ce

una parte della tua vita…

Schiocc!

Hai sentito? Ho schioccato le dita!

In quel momento tu ti trovi a prenderti una malattia.

Può essere anche il virus dell’influenza che circola

correntemente.

Ma perché tu te lo sei preso e altre 100 persone non se lo

sono preso?

Il malanno ti si attacca per riempire un vuoto della tua vita.

Quando sei tu a lasciare questo spazio vuoto, perché non ti

sei dato obiettivi, non ti sei dato direzioni.


______________________________________________________



E questo vale per le piccole malattie, come per l’esempio

dell’influenza che ho appena fatto, ma può valere anche per le

grandi malattie.

E se vi capita, facciamo le corna, di stare vicino ad una

persona cara, a cui ci tenete, malata, anche gravemente

malata, osservate molto attentamente come quella persona sta

attaccandosi a quella malattia con tutte le sue forze e non la

lascia andare.

E quindi prendere la medicina diventa un rituale.

Prendere la medicina diventa importante per lui perché

comunque va a riempire un vuoto nella sua vita.

L’attenzione degli altri che lo vengono a trovare in letto di

malattia, si interessano di lui, gli telefonano: “Stai meglio?”,

“Come stai?”, “Poverino…”, “Ho pensato a te che stai male…”

Questa situazione di attenzione degli altri verso noi stessi,

del prendere le medicine e di tutto ciò che è collegato, viene

talmente a riempire la nostra vita in un momento di vuoto che

non riusciamo più a staccarcene.

Non abbiamo più una vera motivazione positiva per guarire.

Perché, se guarissimo, cosa faremmo?

Neanche noi sappiamo rispondere a questa domanda.

E allora non guariamo.

È doloroso ed è triste dire questo.

Se avete modo di seguire persone avanti negli anni,

pensionate, anziani che si abbandonano progressivamente alla

malattia, ciò che vedete accadere in loro è esattamente questo.

Il vuoto della loro vita è stato rimpiazzato da qualcosa di cui

occuparsi, cioè dalla malattia che prende il nome xyz.

A seconda dei casi prende nomi diversi ma la malattia alla fin

fine è sempre una.

Quindi attenzione a questo.


______________________________________________________



La vita ideale

È molto importante.

Quando non abbiamo una direzione verso cui andare

sono i problemi a venire da noi.

Sono le tragedie, le disgrazie e anche le malattie a venire da

noi.

E, facci caso, questo l’ho notato per la prima volta molti,

molti, molti anni fa: nel momento in cui hai qualcosa da fare,

non ti ammali: neanche se dovessi buttarti raffreddato, nudo in

un lago ghiacciato.

Se hai una cosa davanti a te a cui tieni, non ti ammalerai.

La soluzione a questo quale è?

Come contrastiamo il killer della produttività chiamato

“mancanza di obiettivi”?

Lo contrastiamo disegnando la nostra vita ideale.

Progettando la vita che vorremmo.

Disegnando il nostro obiettivo ultimo: la nostra vita ideale.

Un passo molto importante nel “sistema in 9 fasi per la

gestione del tempo” che vi insegnerò stasera è quello del

disegnare l’aspetto della nostra vita ideale.

Come è fatta la nostra vita ideale: partire da li per disegnare

tutto il resto della nostra vita.

In mancanza di questo tutta la nostra vita diventa una specie

di tran tran monotono e ripetitivo.

E fai attenzione: tran tran è diverso da routine.

“Routine” può essere invece qualcosa di grande forza, di

grande potere, una routine sana.

Tran tran è qualcosa per definizione monotono.


______________________________________________________



La

pianificazione

inversa

Minimo: disegnare la nostra vita ideale o minimo, se la

parola vita ideale ci spaventa, ci non ci sentiamo all’altezza di

questo, guardarci in faccia, allo specchio e chiederci:

“Qual è quel minimo passo avanti che voglio fare nella mia

vita tale che se io lo facessi, questo accrescerebbe la mia stima

di me stesso, mi farebbe stare meglio con me stesso, tale che

io sarei fiero. Quale è quel piccolo progresso che potrei fare e

che mi farebbe essere fiero di me stesso? Darmi una pacca

nelle spalle, avere più stima di me, ecc”.

Questo è il minimo che dobbiamo fare.

Dopodichè, questi obiettivi a lungo termine mano, mano li

trasformiamo in obiettivi a medio e breve termine col sistema

della pianificazione inversa di cui parlerò nel corso de “Il

sistema in 9 fasi per la gestione del tempo”.

Senza questa direzione, che sono i nostri obiettivi, siamo

come un guerriero che va in battaglia e non ha la corazza o il

giubbotto anti-proiettile.

È totalmente indifeso ed è totalmente vulnerabile.

E il campo di battaglia è la vita: dove noi vaghiamo senza

costrutto perché non abbiamo una direzione.

Poi c’è il mito, completamente sballato, della spontaneità.

“Nella mia vita non mi piace avere obiettivi, non mi piace

programmare, mi piace essere spontaneo”

E io stesso ho detto che sono uno dei primi a cui piace

essere in questa maniera… PERÒ…il mito della spontaneità è

ampiamente sopravvalutato.

E spesso è la scusa di una persona perdente, che non ha

realizzato alcunché.

Pianificare aiuta ad essere spontanei.

Quando hai programmato una direzione, allora, lungo quel

percorso tu puoi avere tutta la spontaneità che vuoi, ma l’una,


______________________________________________________



Scegliere

cioè la spontaneità, senza l’altra, cioè un minimo di

programmazione, non funziona.

2. Killer della produttività n. 2: troppi

obiettivi contemporaneamente.

Non puoi avere troppi obiettivi contemporaneamente.

Perché se fai questo non ne realizzerai nessuno.

Questa è apparentemente una cosa teorica.

Per me questa è un’esperienza di vita, un insight, una

intuizione potentissima.

È qualcosa che ha letteralmente trasformato la mia vita

dall’oggi al domani.

Perché?

Perché per decenni ho avuto tanti obiettivi

contemporaneamente.

Con la conseguenza che nessuna delle tante cose che facevo,

la facevo bene.

Devo dire che ancora un po’ la mia tendenza è questa ☺.

Però, col passare degli anni, la cosa che ho imparato è:

ridurre anziché aumentare.

E alla fin fine, se vuoi veramente realizzare qualcosa, devi

scegliere uno dei tuoi tanti obiettivi.

E gli obiettivi più importanti che ho realizzato nella mia vita,

sono frutto, come tutte le cose importanti della mia vita, di una

decisione molto importante.

Una decisione di questo tipo: “Questo per me è talmente

importante che, per realizzarlo, sacrificherei anche questo,

questo e quest’altro?”.

Uno di queste è questa attività che sto svolgendo adesso,

con Miglioriamo.it e tutti i siti ad esso collegati.


______________________________________________________



E quando inizi a fare questo inventario strategico di tutti i

“capricci” che tu vorresti realizzare, ti rendi conto che è

materialmente impossibile, per un essere umano, realizzare

tutte le cose che tu stai cercando di realizzare, se sei una di

quelle persone che si danno molti obiettivi.

E che è molto più sensato deciderne uno.

Un giorno ti metti con un foglio di carta davanti, butti giù

tutti gli obiettivi di vita più importanti e decidi quale, unico e

solo di questi, sei talmente disposto a perseguirlo e a

realizzarlo che saresti disposto a sacrificare gli altri.

E in quel momento, ti posso assicurare, che cominciano le

scelte amare e difficili.

E non ci credi, e non puoi credere ai tuoi occhi e dire:

“Quindi se voglio realizzare questo devo sacrificare anche

questo?”

Si, anche “questo”!

Sono tante le cose che dobbiamo sacrificare, a cominciare

dagli hobby, dai passatempi.

Noi vogliamo diventare ricchi, economicamente indipendenti

e poi vogliamo continuare a sapere tutto di cinema, di musica,

di televisione, di passatempi, di discoteca, di questo e di

quell’altro, e non siamo in grado di sacrificare uno solo dei

nostri capricci per ottenere un obiettivo più grande.

Ci sono delle cose che devi necessariamente lasciare

andare se vuoi realizzare un obiettivo grande o che per te è

importante.

Il passo numero 1 è sicuramente decidere, rispetto a quale

obiettivo principale sei disposto a sacrificare tutti gli altri.

Il passo numero 2 è probabilmente quello di lasciare andare

l’attaccamento alle opinioni degli altri, cioè quello che gli altri

penseranno della tua decisione.


______________________________________________________



Era

dell’attenzion

e

Perché gli altri sono sempre di solito coinvolti nelle nostre

decisioni.

Ma questo diventa tutto un altro capitolo.

Avere troppi obiettivi contemporaneamente non funziona:

devi sceglierne uno e sacrificare gli altri.

3. Killer della produttività n. 3: il

sovraccarico di informazioni

La cosiddetta “era dell’informazione” è morta per sempre.

Negli anni ’80-’90 si diceva: “Il più grande potere è

nell’informazione”.

Adesso si dice: “Siamo nell’era dell’informazione”.

Ma cosa significa “era dell’informazione”?

Significa che informazione è potere.

E più ne hai, più sei potente, più sei avanti rispetto agli altri

e hai più opportunità.

Oggi la disponibilità di informazione che così è esplosa

negli anni ’80-’90 e poi nell’”era di Internet”, è diventata un

sovraccarico di informazione.

Fino al punto che oggi non siamo più nell’”era

dell’informazione” ma siamo nell’”era dell’attenzione”.

In cui la nostra attenzione è letteralmente “rubata” da un

pazzesco sovraccarico di informazioni.

Perché basta che un giorno tu ti affacci su Internet e puoi

ricavare, di ogni più piccolo aspetto dello scibile umano, non

una informazione, non le informazioni che ti servono, ma

miliardi e miliardi di informazioni.

Informazioni utili, inutili, compatibili fra di loro, totalmente in

conflitto le une con le altre.

E questa attitudine a cercare informazioni per fare qualcosa

che ci sta a cuore diventa una droga.


______________________________________________________



Presa la prima informazione poi vogliamo la seconda.

E poi la terza, la quarta, la quinta e così via all’infinito.

E continuiamo a bere informazioni.

E poiché le informazioni, oggi come oggi, vengono prodotte

alla velocità della luce, ogni pochi giorni le informazioni

disponibili in questo mondo raddoppiano.

Sapete cosa significa?

Significa che questo pianeta sta producendo una quantità di

informazioni mostruosa, che nessuno sarà mai in grado di

assorbire.

E poiché queste aumentano continuamente tu non ne hai

mai abbastanza - un po’ come accade con le droghe.

Quindi non ti basta avere 100 informazioni - di cui non ne

hai messa in pratica neanche una .

Hai bisogno di averne 1000, 10.000, 100.000.

Oggi il problema è il sovraccarico di informazioni.

E questo ammazza la nostra capacità di gestire il tempo, di

essere produttivi, di agire, di applicare concretamente questa

informazione.

Quindi nell’”era dell’informazione” vinceva colui che acquisiva

tanta informazione.

Nell’”era dell’attenzione” vince colui che seleziona

spietatamente l’informazione e quelle poche informazioni che

assume le mette spietatamente in pratica.

Quindi la soluzione a questo problema oggi non è avere

più informazione.

La soluzione è: meno informazione.

Diminuire l’ingresso, l’INPUT di informazioni e aumentare

l’OUTPUT, l’implementazione, la “messa in pratica” di almeno

alcune di queste informazioni.


______________________________________________________



Usare i tempi

morti

Se vuoi superare questo killer dell’informazione devi

diminuire l’input e aumentare l’output.

Scriviti un foglio grande, a caratteri cubitali, appiccicatelo

vicino al monitor del tuo computer o nella stanza più importante

della tua casa:

Diminuire l’INPUT – Aumentare l’OUTPUT

Oggi è l’unica possibilità per sopravvivere al sovraccarico di

informazioni che ci travolge.

E questo è la prima tecnica.

La seconda tecnica è quella di usare, per formarti, i tempi

morti.

Perché le informazioni continuano ad essere importanti,anzi,

continuano ad essere essenziali.

Oggi nessuno, che voglia progredire e fare qualcosa nella

propria vita, si può permettere di fare mezz’ora al giorno di

spostamento per andare a lavorare senza fare niente.

Sia che ci vada in macchina, in bicicletta, in treno, in

autobus, in metropolitana.

Nessuno può più permettersi questo lusso, nell’”era della

post-informazione”, cioè nell’”era dell’attenzione”.

Se impieghi tutti i giorni mezz’ora, per andare a lavorare,

comprati un benedetto I-pod, un lettore mp3, inizia a metterci

dentro tutte le tele-conferenze di Miglioriamo.it, tanto per

cominciare ☺, e inizia ad ascoltare audio-corsi, video-corsi.

Usa i tempi morti per formati.

Io faccio sempre così.

Per esempio, ho appena detto che in CerchiaRistretta.it

insegno ai miei studenti a guadagnare con Internet.


______________________________________________________



Punti forti

La formazione che produco non è in forma scritta, ma audio.

Perché:

1) Io non ho il tempo di creare prodotti in forma scritta.

Ci vogliono mesi per mettere giù qualcosa di sensato

per iscritto.

2) E sono convinto che i miei studenti oggi non hanno il

tempo di sedersi a leggere un libro. Chi è che oggi

ha il tempo di sedersi a leggere un libro o un e-book?

Quindi i prodotti che io faccio in CerchiaRistretta.it sono

audio.

I miei studenti hanno una mappa mentale che riepiloga i

punti principali di questo insegnamento, di questa tecnica, di

questa strategia, dopodichè hanno un audio mp3 che si possono

ascoltare, ri-ascoltare più e più volte nel corso della giornata.

E se gli piace leggere hanno anche la trascrizione.

E tutto questo perché oggi bisogna fare leva sui tempi

morti.

Altro punto importante è che quando vogliamo formarci,

irrobustire noi stessi e la nostra formazione, dobbiamo fare

leva sui nostri punti forti, non sui punti deboli.

Se c’è qualcosa in cui siamo completamente “asini” e invece

c’è qualcosa in cui siamo già abbastanza forti, abbiamo cioè già

delle inclinazioni e capacità che ci possono fruttare qualcosa,

facciamo leva su quelle.

Non andiamoci a formare ed educare solo sulle cose di cui

non sappiamo niente.

Ma anzi formiamoci ed educhiamoci su quelli che sono già i

nostri punti forti.

Questo non è intuitivo.


______________________________________________________



Mappe

mentali

A meno che i punti deboli non abbiano a che fare, per

esempio, con possibilità nuove – la possibilità di guadagnare

con Internet – e questo diventa importante al giorno d’oggi.

È una deformazione mentale tipica dei periodi della scuola.

Se la matematica ci faceva schifo, per esempio, ci

costringevano a studiare matematica.

E questa mentalità, che a mio parere è totalmente “non-

senso”, che nella vita è sbagliata e anzi è perdente, ci

condiziona ancora oggi.

Per cui pensiamo che se non sappiamo nulla, o siamo degli

asini in un certo campo dobbiamo lavorare su quello.

Invece no!

Se siamo già bravini in un campo, sviluppiamo quello,

sviluppiamo i nostri punti forti!

Un altro consiglio per combattere il sovraccarico di

informazioni: creiamoci mappe mentali.

Man mano che assimiliamo informazione, e assumere

informazione è un processo ininterrotto, se vogliamo davvero

specializzarci in qualcosa riassumiamolo in mappe mentali.

C’è un software stupendo che trovate all’indirizzo:

www.freemind.com.

È un software gratuito.

Freemind è un software che ti fa tracciare mappe mentali in

cui, con grande facilità disegni tutto ciò che hai bisogno di

ricordarti.


______________________________________________________



4. Killer della produttività n. 4: Il

sovraccarico di comunicazione

Che significa “sovraccarico di comunicazione”?

Significa che fondamentalmente siamo accessibili agli

altri ininterrottamente.

E questo non è mai capitato nella storia intera dell’umanità.

I cambiamenti tecnologici vanno veloci, ma i nostri geni alla

fin fine sono sempre quelli.

La solitudine non esiste più a questo mondo.

Anzi esiste, esistono altri tipi di solitudine, ancora più

profondi e tragici di quelli che esistevano una volta.

Però la capacità di starcene per i fatti nostri, soprattutto

nella nostra generazione che ha familiarità con Internet è

gravemente minacciata.

A metà degli anni ’80, quando uscì la notizia che presto

sarebbero stati inventati e creati dei telefonini, ricordo il

commento che facevo con gli amici.

Dicevo: “Veramente! Allora saremo raggiungibili sempre. Ti

immagini? Tu stai a fare la spesa al supermercato e in quel

momento ti squilla il telefono e uno ti raggiunge. Ci pensi che

assurdità?”.

Erano queste le cose che dicevamo negli anni ’80.

Questo oggi è diventato realtà.

Tu oggi sei al supermercato, fai la spesa, ti squilla il cellulare

nella borsa, rispondi e ti sembra la cosa più normale del mondo.

Ciò che a me faceva trasalire 20 anni fa.

Siamo ininterrottamente accessibili e questo ci sembra

naturale, ma probabilmente non è tanto naturale.


______________________________________________________



La solitudine

La solitudine, o come minimo la capacità di renderci “non

accessibili”agli altri, e di concentrarci sulle nostre visioni è

importante.

O meglio, tutte le visioni e i sogni nascono dalla

solitudine.

Anche quando parlavo prima di realizzare la tua “vita ideale”.

Scoprire quale è il tuo obiettivo ultimo, il tuo stile di vita

ultimo ideale e gli obiettivi ultimi di questa vita.

Non rispondi a queste domande chattando on-line o facendo

100 cose contemporaneamente.

Rispondi a queste domande isolandoti, andando a cercare

un luogo, se possibile, quieto, e ti parlo da persona che ha

esperienza diretta di questo, e ha ricevuto enormi, immensi

benefici dal praticare quello di cui sto parlando in questo

momento.

Tantissime qualità positive sorgono dalla solitudine.

Quando sei confuso, quando non sai che direzione prendere,

quando sei subissato dalle esigenze degli altri, sei subissato

dalle aspettative degli altri, ti senti senza spazio, di non avere

tempo, quello è il momento di cercare un tempo e un

luogo in cui puoi stare totalmente da solo.

Per me, spessissimo, è stato in strettissimo contatto con la

natura, a costo di prendermi una tenda, un fornellino da campo

e andarmene per un mese in cima ad una montagna – cosa che

ho fatto per davvero.

Senza mai vedere un essere vivente e senza mai parlare per

un mese con essere vivente.

Fra l’altro questa è una cosa che ha detto Aldo Bottura, nella

sua bellissima e interessantissima tele-conferenza su

Miglioriamo.it.


______________________________________________________



Dice: “Quando tu hai un problema e lo vuoi risolvere, e vuoi

prendere una decisione importante è semplice: prendi un

blocchetto, una penna, vai da solo sotto un albero, e decidi

quello che vuoi fare della tua vita.”

Alla fin fine ha dato la stessa risposta che ti sto dando io

adesso.

E dalla solitudine che scaturisce la visione ed è dalla

solitudine che scaturisce la chiarezza.

Nella nostra vita, la solitudine ha sempre avuto uno spazio

importante.

E oggi non ce l’ha più.

E questo non è un bene.

Morale della favola: se non vuoi fare come me, cioè prendere

la tenda e andartene in cima ad una montagna per un mese

senza mai vedere nessuno, almeno comincia a non renderti

indiscriminatamente e ininterrottamente accessibile.

Telefono e telefonino

Inizia a non portarti sempre appresso quel benedetto

telefonino.

Inizia a non pensare più che quando il telefono di casa tua

squilla tu devi rispondere per forza.

Perché esiste questo strano, bizzarro concetto, per cui

pensiamo che quando il telefono squilla io devo rispondere e

questo non sta scritto ne in cielo ne in terra.

Oppure esiste questo concetto che quando c’è l’e-mail tu

devi rispondere immediatamente.

Oppure c’è questo bizzarro concetto per cui la messaggeria

istantanea, che è una delle peggiori invenzioni di questo pianeta

dopo il semaforo rosso, che probabilmente è una invenzione


______________________________________________________



altamente nefasta, dove tu stai continuamente a perdere tempo

e a chattare con qualcuno.

Ovviamente questo funge da antidoto alla solitudine, e allora

il cerchio si chiude.

Però, se tu cominci a renderti conto che un killer importante

della tua produttività e della tua realizzazione è il fatto di essere

costantemente accessibile alla perdita di tempo creata dal

telefono, dal telefonino, dalla e-mail, che è un’altra bestia

feroce, che deve essere domata.

La e-mail

La e-mail, nella nostra vita sta diventando una bestia feroce

che deve essere messa sotto controllo e domata, altrimenti è lei

a domare noi.

Le persone che lavorano on-line, e siamo tutti noi, finisce

che quando appena per un attimo, la nostra concentrazione cala

andiamo a vedere l’e-mail.

E poi dopo un minuto, torniamo a vedere la e-mail.

E dopo 3 minuti torniamo a rivedere la e-mail.

Entriamo in un circuito vizioso dove non facciamo niente e

dopo 3 ore ci siamo accorti che abbiamo passato 3 ore e non

abbiamo fatto altro che tornare e ritornare ripetutamente sulla

e-mail per vedere se c’erano novità nella nostra vita che

arrivavano sotto forma di e-mail, nella nostra casella postale.

E questo è probabilmente da psicoanalizzare.

E si ricollega al discorso di prima: che quando non hai una

direzione speri sempre che una direzione ti venga dagli altri o

dalle e-mail che ricevi.

O si ricollega anche a quello che dicevo che in quanto esseri

umani abbiamo bisogno di stimoli emotivi e allora ce li

cerchiamo nelle e-mail che gli altri ci scrivono e andiamo li a


______________________________________________________



pregare e sperare che qualcuno ci abbia scritto qualcosa di

interessante su cui poter meditare.

La messaggeria istantanea

La messaggeria istantanea è una pessima invenzione.

Dovresti dare al minor numero possibile di persone il tuo

riferimento di messaggeria istantanea o il tuo riferimento

skype.

E anche queste persone educarle a non essere

indiscriminatamente interrotto.

Per non parlare delle visite inattese di persone che bussano

alla tua porta non annunciate.

Spero che tu non abbia questa pessima abitudine di educare

le altre persone a venirti a trovare in casa quando vogliono, in

qualsiasi momento del giorno e della notte.

Per non parlare dei familiari, compresi i familiari stretti.

Con i quali esiste questo concetto che noi non possiamo

avere il nostro spazio e il nostro tempo per realizzare i nostri

sogni, le nostre visioni.

Questo è molto doloroso per gli uomini, che sono fortemente

indirizzati a realizzare qualcosa nella loro vita, quando non

hanno il loro spazio privato, la loro caverna, come dice

qualcuno, in cui ritirarsi e non essere disturbati da nessuno,

comprese le mogli e i figli.

Questa è per un uomo una necessità vitale, e purtroppo

poche donne lo capiscono.

Lo stesso identico ragionamento vale anche per le donne.

Hanno bisogno di avere il loro tempo e il loro spazio privato

rispetto alle esigenze, spesso seccanti, dei loro mariti e dei loro

figli.


______________________________________________________



Per qualsiasi essere umano, a prescindere dal sesso, è molto

importante ritagliarsi questi spazi in cui o stiamo per i fatti

nostri o semplicemente lavoriamo, produciamo, pensiamo ai

nostri progetti e li mettiamo in pratica e li realizziamo.

La meditazione

Infine, non potrò mai sottolineare abbastanza quanto è

importante, anzi essenziale, la meditazione, per la mia vita e

per la vita di tantissimi amici e studenti che conosco.

Cioè quei momenti di quiete, di solitudine.

Se uno conosce una pratica di meditazione, tanto meglio.

Quei momenti in cui la nostra attenzione, anziché essere

dispersa in diecimila rivoli separati contemporaneamente, ha

modo invece di ri-aggregarsi e di creare anche una forma di

distacco rispetto al pensare frenetico del presente, dei pensieri

del passato e di quelli del futuro.

E la mente ha la possibilità di sedimentarsi, di rafforzarsi, di

diventare limpida, cristallina.

Attraverso la meditazione si viene a creare spazio nella

nostra mente.

Questo è un addestramento che per noi dovrebbe essere

quotidiano.

Per me è quotidiano.

Molte persone si stupiscono quando mi vedono alle 7 del

mattino che sono già su skype o su Internet.

Quello che non sanno è che in realtà a quell’ora ho già fatto

un’ora di meditazione abbondante, la mattina prestissimo.

Non riesco ad immaginare cosa sarebbe la mia vita senza

questo.

A prescindere dalla pratica spirituale, perché per me è una

pratica spirituale, e quindi a prescindere anche dalle


______________________________________________________



convinzioni spirituali o più o meno religiose che ciascuno di noi

ha, dal punto di vista strettamente obiettivo e concreto – cioè

connesso al funzionamento della nostra mente – la meditazione

ha un’importanza insostituibile.

La meditazione è importantissima, la meditazione è

essenziale.

Questa parte importante della mia vita è anche testimoniata

dal sito www.meditazioneguidata.it ed è una cosa di cui mi

occupo anche con grande passione.

5. Killer della produttività n. 5: emergenze,

imprevisti, problemi

Intendiamoci: questi nella vita di una persona, sono

inevitabili.

Ci sono e ci saranno sempre.

Sono una presenza costante.

Qualcuno dice: “Sono il sale della vita”.

Sono inevitabili.

Però…

Se tu, al minimo imprevisto, al minimo cambiamento di

programma, alla minima “emergenza”, abbandoni

completamente il tuo piano e quella che era la tua direzione, il

programma che avevi per quel giorno e ti lasci costantemente

prendere da questo, poi da questo, poi da quest’altro, ecc. tu

vaghi sempre senza costrutto.

Senza contare che se tu hai un piano e lo abbandoni per un

imprevisto non stai facendo altro che trasmettere un messaggio

molto preciso alla tua mente.


______________________________________________________



Il messaggio che, in fondo, basta qualsiasi cosa, anche poco,

per disorganizzarti, per distoglierti da ciò che ti eri prefisso.

Quando hai un programma devi cercare di mantenerlo a tutti

i costi.

Certo se hai deciso di dedicare un’ora di lavoro a qualcosa di

solido e concreto e tuo figlio si rompe la testa nella stanza

affianco e inizia a sanguinare da tutte le parti è ovvio che tu

interrompi e lo porti direttamente al pronto soccorso.

Ma, altrimenti, se è una cosa che può aspettare, e tu in quel

momento hai deciso di dedicare un’ora no-stop alla

realizzazione di una tua visione, non lasciare che venga

continuamente interrotta, per esempio, dalle telefonate degli

altri.

Perché tu dai alla tua mente il messaggio che il tuo lavoro

non è importante, se lasci che venga interrotto da una

telefonata.

Quando tu decidi di fare un’ora di lavoro, quell’ora deve

essere ininterrotta.

Il tuo telefonino deve essere spento, il telefono deve essere

disattivato, perché il tuo lavoro è importante.

Altrimenti sei tu stesso a comunicare a te stesso che il tuo

lavoro non è importante.

Non solo.

Ma se tu permetti al tuo lavoro di essere costantemente

interrotto dalle “emergenze” educhi la tua mente a pensare, o

meglio, dai il permesso alle emergenze di entrare in tutti i

campi.

Anche nel campo del tuo stesso lavoro.


______________________________________________________



Compartimenti

stagni La capacità di mettere dei compartimenti stagni nelle

tue attività e nella tua vita, è una capacità straordinariamente

importante e preziosa.

E devo dire che, per qualche bizzarro motivo, io stesso, in

questa, sto diventando abbastanza bravino.

E la dimostrazione forse è proprio questa serata.

Perché oggi ho avuto un crollo totale del mio server.

Credo di aver perso il database praticamente di tutti i miei

siti.

Quegli “animali” ☺ del servizio di hosting mi hanno risposto

che il backup che da contratto dovevano fare ogni 24 ore, non

l’hanno fatto, non si sa perché.

Quindi mancano i backup di database che sono, non solo

importanti, ma essenziali per far funzionare tutti i miei siti.

Probabilmente parliamo di un danno, quando sarà

quantificato, di migliaia e migliaia di euro.

Quindi diciamo che questa sera, poco prima di cominciare

questa tele-conferenza, è stata sicuramente una emergenza, un

imprevisto, un problema.

Però questa sera, per me, nei miei piani, c’era di fare questa

tele-conferenza.

Quindi mentre il resto del mondo crollava, cioè i miei siti

crollavano e il mio server si rivelava irrimediabilmente bruciato,

alle 19 ho abbandonato tutto quanto, sono andato a mangiare

un boccone e alle 19:30 sono uscito di casa a fare una lunga

passeggiata per svuotare la mente da tutte le preoccupazioni

della giornata.

Una lunga passeggiata di un’ora.

Sono tornato giusto alle 20:30 giusto per cambiarmi e per

sedermi davanti al computer.


______________________________________________________



La capacità di “compartimentalizzare” è la capacità di

dividere le cose, di portare avanti questo impegno adesso.

A quest’altro ci si penserà domani, quando avrò pianificato di

pensarci.

Non è che ogni minima “scorreggia” degli eventi, scusate la

volgarità, debba cambiare totalmente i miei piani e devo

iniziare a fare quello che gli eventi mi comandano di fare.

NO! Adesso ho pianificato di fare questo, domani pianificherò

di occuparmi di quest’altro.

E così la nostra mente funziona meglio, è più chiara, è più

lucida, in ogni momento possiamo essere nel presente, sereni,

spontanei, rilassati, perché sappiamo che: “Adesso sto facendo

questo”.

Invece siamo abituati al fatto che andiamo a letto e

pensiamo ai debiti.

La mattina ci alziamo e pensiamo a quello che dovevamo

fare quando eravamo a letto, cioè a dormire, e siamo pieni di

sonno.

Pensiamo alle cose quando non è il momento pensarle.

Invece la capacità di “compartimentalizzare” – “Adesso è il

momento di risolvere il problema”, “Adesso è il momento di non

pensare a niente e di fare una passeggiata all’aria aperta ”,

“Adesso è il momento di fare la tele-conferenza / lavorare /

divertirsi”.

E, soprattutto, questa è una capacità importante: di non

farsi distrarre dall’emergenza.

E questa è una cosa che noi abbiamo perso nella nostra

società contemporanea, perché siamo diventati un pochettino

troppo rammolliti.

Il contadino, che viveva delle mucche, quando la notte la

moglie moriva, la mattina dopo doveva mungere.


______________________________________________________



Vita

equilibrata

Bada bene.

Quando la notte la moglie muore, il contadino la mattina

dopo deve mungere.

Perché altrimenti la sua vita va a pezzi.

La sua vita dipende dalle mucche.

E noi questo lo abbiamo perso.

E facciamo tragedia anche delle sciocchezze.

Ricorda: devi imparare a mettere da parte le emergenze, gli

imprevisti e i problemi e occupartene soltanto quando tu avrai

deciso di occupartene.

Non fare mai in modo che le emergenze siano loro a

decidere quando tu devi occuparti di loro.

Le emergenze arrivano ma tu dici: “STOP! Ho altro da fare!

Mi occuperò di voi quando sarò libero.”

Un famoso uomo di stato, forse Kissinger, diceva: “Questa

settimana non può esserci nessuna crisi politica nel medio

oriente, perché la mia agenda è completamente piena!” ☺

6. Killer della produttività n. 6:

fissazione/ossessione

Questo significa che ti sei dato un obiettivo, e questo è un

po’ l’estremo opposto, e sei ossessionato giorno e notte da

quell’obiettivo.

Per esempio: vuoi diventare milionario e non fai altro che

occuparti di questo, dalla mattina alla sera, trascurando tutto il

resto, prendendo a male parole tua moglie e i tuoi figli, ecc.

Una vita equilibrata, in tutti i suoi vari campi ti aiuta a fare

meglio tutto.

Quindi c’è il momento del lavoro, c’è quello di realizzare gli

obiettivi, quello di sorridere al/alla tuo/a compagno/a, quello


______________________________________________________



Miglioramento

del mondo

Spiritualità

per le relazioni, quello per divertirsi, del cinema, degli hobby,

dell’amicizia, ecc.

Il mirare al successo, ammesso che significhi qualcosa, come

riempitivo di una vita che di per se è vuota, comunque è una

forma di fallimento, anche quando raggiungi quel successo

che tu vuoi.

È una forma di fallimento perché è una forma di nevrosi.

Quindi il successo da una parte, ma ricordarti anche della

famiglia, degli affetti, delle relazioni, degli hobby, degli

interessi, e anche degli interessi più profondi.

Per esempio contribuire al miglioramento di questa società.

E’ bello che ciascuno di noi, sul posto di lavoro, possa

svolgere una missione che in qualche modo migliora il mondo e

spero che questo sia il tuo caso.

Sforzati di far questo, perché raramente esiste un lavoro in

cui tu non possa aiutare gli altri in qualcosa.

Migliorare il mondo o almeno donare un sorriso, donare la

tua gentilezza, la tua disponibilità.

Se sei in un settore di servizi, rendere bene questo servizio

verso i tuoi clienti, renderli contenti della loro esperienza con te,

ecc. e così dare un contributo agli altri.

Se questo non è il tuo caso in assoluto trovati degli ambiti

nella tua vita dove il tuo contributo possa trovare spazio, che

siano associazioni, volontariato, o un’attività di natura spirituale

o religiosa.

Trovati degli ambiti in cui puoi essere di beneficio per gli

altri.

E poi ho menzionato la spiritualità, appunto.

Questo dovrebbe essere un aspetto importante della vita di

tutti noi.


______________________________________________________



Influenze

negative

Il progresso spirituale, la meditazione, e comunque tutti

quegli interessi che, non so quali sono le tue convinzioni

personali, ma che, secondo le mie convinzioni, tutti quegli

interessi che durano più di questa vita, che non finiscono con il

giorno della nostra morte.

Qualcuno pensa, stranamente, che il giorno della nostra

morte tutto finisce e non c’è più nulla, una specie di black-out.

Invece non è così.

Ci sono interessi che tu dovresti coltivare perché le capacità

della nostra mente di avere esperienze certamente non cessa il

giorno della nostra morte.

E di questo se ne stanno sempre di più occupando anche

testi di natura scientifica.

7. Killer della produttività n. 7: il

condizionamento da parte degli altri

Questo è un po’ come le emergenze e gli imprevisti di prima.

Dare ai condizionamenti altrui l’autorità di influire sui tuoi

progetti e sui tuoi impegni.

Come antidoto bisognerebbe, innanzitutto ridurre al minimo

le influenze negative.

Frequentare il meno possibile persone ipercritiche,

ipernegative.

Nel rapporto di coppia, che tu sia uomo o donna, vale allo

stesso modo per entrambi, cerca di ritagliarti il tuo spazio.

Non fare in modo che il tuo partner invada o condizioni col

suo giudizio ogni aspetto della tua vita.

Ognuno di noi ha bisogno di un ambito in cui non sentire

addosso il fiato degli altri.


______________________________________________________



Io e mia moglie forse un giorno faremo un training solo su

questo, perché abbiamo molte cose da raccontare, dopo tanti

anni di vita trascorsi insieme.

Gli uomini hanno perso la capacità di prendersi il loro spazio.

Magari e donne sarebbero istintivamente portante a non

concederglielo, e gli uomini hanno perso la capacità di

prenderselo.

E questo è fonte di molta sofferenza nelle coppie e

soprattutto è fonte di grande sofferenza nelle donne.

Perché ogni donna vorrebbe al suo fianco un uomo forte, e

però poi la donna impedisce al suo uomo di essere forte,

standogli continuamente con il fiato sul collo e giudicandolo e

impedendogli di prendere i suoi spazi.

Un ragionamento parallelo può essere fatto per la donna.

Ci sono dei momenti in cui devi prenderti il tuo spazio e SE

a volte prenderti il tuo spazio è doloroso, segui il tuo cuore e

impara a prendertelo ugualmente, a costo di sembrare

scorbutico o di creare una crisi momentanea nel tuo rapporto di

coppia.

Dopo, se con quel tempo che ti sei preso hai realizzato

qualcosa di positivo, sarai più stimato di prima dal tuo

compagno/a.

All’inizio è difficile prenderti spazio, ma se tu ti prendi spazio

con le unghie e con i denti, e poi con quello spazio ci realizzi

qualcosa di buono, dopo sarai stimato di più.

E questo è qualcosa che pochissimi comprendono.

La maggior parte delle persone, quando sono nel rapporto di

coppia, si fermano al dolore di dover litigare per prendersi

spazio, e quindi non vanno avanti.

Invece no.


______________________________________________________



Persone

sanguisuga

Critici non

qualificati

Dopo il dolore del dover litigare per prendersi spazio, dopo

c’è la ricompensa.

Verrai stimato di più e il rapporto varrà di più, perché tu

stesso varrai di più.

Il condizionamento da parte degli altri riguarda anche

l’incapacità di dire di no agli altri, il prendere decisioni

affrettate, ecc.

In questo impara ad evitare, innanzitutto, le persone e i

progetti sanguisuga ☺☺☺☺.

Non fare cose o attività in cui non credi.

Non lasciarti coinvolgere per entusiasmo degli altri in cose

che non appartengono a te.

Altrimenti quelle attività ti succhieranno tutto il tempo e la

tua energia.

Evita persone-sanguisuga e le persone con cui non ti trovi

necessariamente a tuo agio.

E soprattutto ignora i critici non qualificati.

Perché quasi sempre quelli che ti criticano sono non

qualificati.

Di solito quelli che pretendono di dare consigli economici

sono persone squattrinate ☺.

Fai attenzione a questo interessantissimo meccanismo

umano per cui i critici, di solito, sono persone non qualificate.

Le persone qualificate solitamente non criticano, ma, al

limite, consigliano su richiesta.

Questo è un altro consiglio: impara da coloro che hanno

realizzato qualcosa di simile a ciò che tu vuoi realizzare.

E ignora i critici che a stento sanno ciò di cui parlano.


______________________________________________________



Circostanze

favorevoli

Opportunità e

preparazione

8. Killer della produttività n. 8: la mancanza di

controllo sulle circostanze

Della mancanza di controllo sulle circostanze negative ne

abbiamo parlato abbastanza: imprevisti, emergenze e problemi.

Ma c’è anche un altro aspetto importante di questo: la

mancanza di controllo sulle circostanze favorevoli.

Nella nostra vita ogni tanto, e sono certo che sia

un’esperienza non solo mia ma anche di qualcun altro,

ciclicamente fa capolino nella nostra vita quella cosa chiamata

fortuna.

Non sappiano neanche noi bene da cosa dipende, però

stranamente, a periodi di solito neri, dopo un po’ arrivano dei

periodi rosa.

Periodi belli, felici, fortunati.

Però, come dicono i saggi, se analizziamo che cosa è la

fortuna, questa è quel fenomeno in cui una opportunità

esterna incontra la tua preparazione interiore.

Laddove l’opportunità e la preparazione si incontrano, quello

gli sciocchi, la chiamano fortuna.

L’opportunità è uno “strano animale”.

Arriva nella nostra vita ciclicamente.

Arriva e se ne va.

Non possiamo davvero controllare le opportunità, decidere

quando le opportunità arrivano.

Però possiamo essere certi che nella vita di ogni essere

vivente le opportunità arrivano.

Di questo possiamo assolutamente essere certi.

Non solo arrivano, ma arrivano abbondanti,

continuamente e ciclicamente.

Sono d’accordo che ci sono cicli negativi e cicli positivi, ma i

cicli positivi arrivano e arrivano sempre e arrivano per tutti.


______________________________________________________



In quel momento arrivano le opportunità.

E, in quel momento, l’unica differenza è: tu sei preparato o

non sei preparato?

Perché se non sei preparato, può essere anche che non te ne

accorgi, o anche se non te ne accorgi se non sei preparato non

riesci ad afferrarla.

Riassumendo: l’opportunità non puoi controllarla ma la

preparazione SI.

Quindi se vogliamo diventare fortunati, e avere controllo

sulle circostanze favorevoli alla nostra vita, dobbiamo essere

preparati.

Cioè dirigere la nostra mente, come dicevamo prima,

attraverso i nostri obiettivi, verso una certa direzione e un

piano d’azione, tale per cui quando l’opportunità capita noi

siamo pronti e ci balziamo sopra.

E in quel caso esplode uno di quei periodi fortunati che uno

dei miei mentori di marketing più importanti, chiamato Dan

Kennedy, chiama “il fenomeno”.

“Il fenomeno si verifica quando tu, in qualcosa che ti sta a

cuore, in 12 mesi realizzi più di quanto non avevi realizzato nei

precedenti 12 anni.”

Può essere, ad esempio, il progresso economico, lavorativo,

la tua carriera, il progredire verso i tuoi successi.

Dan Kennedy chiama questo “il fenomeno”.

E io da buon studente di Dan Kennedy ho potuto constatare

questo nella mia vita più volte.

Ho potuto notarlo in maniera forte in 3-4 circostanze della

mia vita, fra l’altro il “fenomeno” lo sto vivendo in questo

preciso momento della mia vita.


______________________________________________________



Dopo il lavoro

E probabilmente credo che se uno aumenta la propria

preparazione, può essere anche in grado di stiracchiare questo

fenomeno e farlo durare più a lungo.

Questo è un fenomeno molto interessante che meriterebbe

anche questo approfondimento.

La preparazione è importante.

Essere preparato, determinato e buttarti senza paura quando

arriva l’opportunità.

Non lasciartela sfuggire l’opportunità perché quando passa

non sai quando ritornerà nella tua vita.

Inoltre, altra cosa molto importante di cui ho parlato nel

tele-training “Le 8 leggi della prosperità”, che ti raccomando di

scaricare (www.miglioriamo.it/leottoleggi) perché è essenziale:

non è tanto ciò che fai per lavoro che ti conduce verso il

successo, la realizzazione, la libertà economica, ecc.

Conta molto di più ciò che fai dopo il lavoro.

Cosa fai quando torni a casa dopo l’orario di lavoro?

È li che si decide tutto quanto e si vede se perdi tempo o se

costruisci il tuo futuro dedicandoti ad attività che sono

importanti ma non urgenti.

9. Killer della produttività n. 9: il fenomeno

della “continua attenzione parziale”

Non so neppure chi l’ha chiamata così, ma sicuramente deve

essere una persona geniale.

Questa è una cosa molto importante nell’attuale “Era

dell’attenzione”.

Oggi viviamo cronicamente in una condizione che qualcuno

ha saggiamente definito: “continua attenzione parziale”.

Cioè noi non siamo mai, ne veramente attenti a qualcosa, ne

mai veramente disattenti e rilassati.


______________________________________________________



Siamo continuamente “attenti a metà”.

Cioè siamo attenti a tante piccole cose: siamo attenti al pop-

up della messaggeria istantanea, siamo attenti alle mail che ci

arrivano, a quello che ci dice quell’altro, alla televisione, alla

radio, al telefonino che squilla in continuazione e non ci lascia

mai in pace.

Uno dei miei obiettivi di vita, se volete sapere quale è, è di

distruggere il mio telefonino nell’arco dei prossimi mesi e non

utilizzarlo mai più, anche perché è dannoso.

La “continua attenzione parziale è” parente di un’altra

pessima invenzione che sarebbe il multitasking, cioè fare

tante cose contemporaneamente.

Leggere e scrivere le e-mail sul nostro blackberry e

rispondere contemporaneamente mentre stiamo leggendo un

articolo sul nostro quotidiano e nel frattempo stiamo discutendo

di filosofia con la persona che ci sta accanto.

Questa nostra abitudine di fare 10.000 cose

contemporaneamente.

E ci sentiamo bravi, importanti, che riusciamo a farlo.

Diciamo: “Io sono capace di fare multitasking, tante cose

contemporaneamente”.

Lo prendiamo come un argomento di vanto quando, leggevo

poco fa, di un esperimento scientifico in cui è stato dimostrato

che il multitasking, il fare tante cose contemporaneamente,

quindi con attenzione parziale a tante cose contemporanee,

in pratica diminuisce il quoziente intellettivo più dell’uso della

marjunana.

La marijuana è un erba ricreativa spontanea, sicuramente è

rilassante e rende le esperienze di vita piacevoli, ma è anche

provato scientificamente che non fa un gran che bene al tuo

quoziente intellettivo.


______________________________________________________



Il fare tante cose contemporaneamente è ancora più nocivo

per il tuo quoziente intellettivo rispetto a questa nota erba

ricreativa chiamata marjuana.

La continua attenzione parziale significa anche che noi

stiamo davanti al computer e facciamo questo, poi scriviamo o

controlliamo l’e-mail, poi continuiamo a scrivere l’articolo che

dovevamo scrivere, ecc.

E passiamo continuamente da una cosa all’altra senza mai

fare una pausa nella nostra attenzione.

Questo da una parte si lega al discorso della meditazione.

E’ diventato veramente essenziale, oggi più che mai,

imparare i rudimenti della meditazione.

Ma mentre prima lo era solo per la nostra realizzazione

spirituale, oggi credo che la meditazione sia importante anche

ai fini della nostra produttività.

Dobbiamo diventare capaci di coinvolgerci e di stare

completamente attenti, concentrati e focalizzati su una

cosa sola, trascurando tutto il resto e non fare tante cose

contemporaneamente.

Fare una sola cosa con tutta la totalità non divisa della

nostra attenzione, da una parte.

E poi dobbiamo imparare a fare il contrario.

Cioè rilassarci completamente.

Mollare tutto, qualsiasi strumento tecnologico, e andare a

fare una passeggiata di minimo tre quarti d’ora – anche se

abitiamo in città: ci facciamo 3 o 4 giri dell’isolato del nostro

quartiere.

Staccare completamente.

Meditare, fare yoga, andare a fare corsa all’aria aperta,

andare in palestra e fare qualche attività fisica.


______________________________________________________



Zona grigia

Però fare qualcosa che consista in uno stacco completo da

tutto il resto che facciamo.

Quando facciamo questo, miracolo dei miracoli, quando

ritorniamo a fare qualcosa che richiede la nostra attenzione, la

nostra produttività decuplica.

Aumenta in maniera straordinaria.

Questo è il problema della “continua attenzione parziale”.

Che siamo sempre in una specie di zona grigia, che

significa non essere ne completamente concentrati e ne

completamente rilassati.

Ma siamo sempre con questa tensione a metà.

E questo ci esaurisce.

Arriviamo a fine giornata e siamo veramente svuotati,

esausti.

Sarebbe molto meglio se invece decidiamo, come spiego

adesso, ne “Il sistema in 9 fasi per la gestione del tempo”, di

buttarci completamente a fare qualcosa, immergerci con la

totalità di noi stessi a fare una sola cosa, abbandonando

telefoni, telefonini e così via, e dopo, quando abbiamo finito,

fare una pausa completa.

Concentrarsi totalmente o rilassarsi totalmente.

O bianco o nero.

O totalmente coinvolto o totalmente rilassato.

Non grigio.

Non costantemente in questa zona grigia di impegno

parziale.

Questo svuota la nostra mente e a lungo andare ci rende

inefficaci, inefficienti e stupidi.

Questo è molto, molto importante ed è un aspetto molto

importante de “Il sistema in 9 fasi per la gestione del tempo”.


______________________________________________________



Rituali

potenzianti

10. Killer della produttività n. 10: la

mancanza di routine

Prima ho detto che tran tran è negativo mentre routine è

positivo.

Si, in un certo senso è così.

La routine è molto importante.

Qualsiasi persona di successo, qualsiasi cosa “successo”

significhi per te, segue fedelmente, quotidianamente,

religiosamente, alcuni rituali.

La persona di successo nella “realizzazione spirituale”, per

esempio, medita regolarmente, quotidianamente e per lui quello

è diventato un rituale, una routine.

L’imprenditore di successo pianifica ed esegue in maniera

routinaria, dedicando delle specifiche, sacre, ore al giorno, per

fare solo quello.

Il musicista di successo ha una routine infallibile dove suona

uno strumento per ore e ore, sempre nella stessa ora del

giorno.

Se incomincia a fare cose creative si perde il flusso

dell’addestramento.

Tutte le persone di successo, nei più disparati campi della

nostra vita, hanno in comune questo: la capacità di creare

rituali potenzianti nella propria vita, la capacità di piazzare

questi rituali potenzianti in ben specifiche ore della giornata e

dedicare religiosamente queste ore della giornata ai propri

rituali.

E in più, ho notato, che un tratto che contraddistingue tutte

le persone di veramente di successo è quello di collocare questi

rituali importanti nelle primissime ore della giornata.


______________________________________________________



Quando i perditempo dormono, le persone di successo sono

già in piedi a fare le cose che ritengono essere più importanti

nella loro vita.

Questo è un tratto che ho notato in tantissime persone di

successo.

Beniamino Franklin diceva: “Early to bed and early to rise

make a man healthy, wealthy and wise”

Che si potrebbe tradurre nel modo seguente: “Andare a letto

presto, la sera, e svegliarsi presto al mattino fanno diventare un

uomo sano, ricco e saggio”

Salute, prosperità e saggezza dipendono dall’andare a letto

presto la sera e svegliarsi presto la mattina.

In base ai miei rituali abitudinari, adesso sono le 23, e sono

già ampiamente fuori tempo massimo.

A quest’ora io già dormo abbondantemente o questa è l’ora

massima in cui io vado a letto.

Domani alle 5:30 sono già ampiamente in piedi e al lavoro,

quando il resto dei poltroni dormono.

Per me le ore più preziose del giorno sono quelle del mattino

presto.

Il modo in cui io personalmente le ritualizzo è il seguente.

Il mio rituale è la meditazione mattutina e poi una bella

tazza di acqua calda.

Questo è il mio rituale personale.

Ciascuno di noi dovrebbe avere un rituale potenziante per le

primissime ore della giornata.

Provalo! Te lo consiglio.

E poi mi verrai a raccontare cosa significa prenderti una bella

tazza di acqua calda al mattino presto.

Se riesci anche a fare meditazione, magari cerca qualche

istruzione su www.meditazioneguidata.it, oppure


______________________________________________________



semplicemente siediti, segui un attimo il respiro, svuota la

mente e qualsiasi pensiero ti viene in mente, lascialo andare,

non lo seguire, non ti ci identificare, ci lascia spazio nella tua

mente.

Questo è il mio rituale.

Non te lo voglio imporre.

Magari tu sei una persona profondamente diversa, per

temperamento, e allora la mattina presto vuoi fare pesi,

ginnastica, hai la tua palestra casalinga e vuoi fare esercizio

fisico.

Ben venga.

È importante iniziare la giornata con un rituale potenziante.

Diciamo che invece hai a cuore un progetto importante, per

trasformare la tua vita, ad esempio un progetto lavorativo, che

però non è urgente.

Per esempio tu vuoi realizzare il tuo primo e-book e poi vuoi

vendere questo e-book on-line, per imparare a guadagnare on-

line.

È ovvio che questo è un progetto importante, perché può

cambiare la tua vita.

È altrettanto ovvio che non è urgente.

Le attività importanti ma non urgenti dovremo tutte metterle

nelle primissime ore della giornata.

Quindi se vuoi veramente cambiare la tua vita e c’è un sogno

nel cassetto, un progetto che non riesci a realizzare da tanti

anni, sai cosa devi fare?

È semplicissimo.

Vai a dormire un pochino prima la sera e punta la sveglia 1

ora prima.

E quella ora dedicala religiosamente a realizzare il progetto

più importante della tua vita.


______________________________________________________



Se vuoi scrivere un libro, o le tue memorie, o il tuo

testamento scrivi questo.

Se vuoi progettare un cambiamento significativo alla tua vita

fallo in quelle ore.

Quelle ore sono le migliori e sono il momento in cui la mente

è più lucida rispetto a qualsiasi altro momento..

NOTE

.

Parte Seconda Il sistema in 9 fasi per la gestione del tempo

______________________________________________________

Domare il tempo! Parte Seconda – Il sistema in 9 fasi per la gestione del tempo


Parte seconda

Il sistema in 9 fasi per la gestione del tempo


______________________________________________________




Misure

obiettive

Valore

monetario

opo aver visto i 10 killer della produttività adesso

arriviamo alla parte pratica.

Adesso vediamo concretamente come organizzare

il nostro tempo con “Il sistema in 9 fasi per la gestione del

tempo”.

Questa è la ricetta, la cura per la malattia.

1. Fase n. 1: conoscere il valore del tuo

tempo

Questa è soprattutto una rivoluzione nel tuo modo di

pensare.

Non perché uno voglia ridurre tutto quanto al denaro.

Però bisogna dire che tempo e denaro sono delle buone

misure obiettive dei risultati che riusciamo a realizzare in

questa vita.

È importante per la nostra stessa forma mentis e per il modo

in cui prendiamo le decisioni nella vita quotidiana

comprendere il valore del nostro tempo.

E, sissignore, intendo proprio dire il valore monetario.

Scoprire quale è il valore monetario del proprio tempo in

base agli obiettivi che tu ti sei prefisso di realizzare.

Anche perché, nel mondo in cui oggi viviamo, gli obiettivi di

vita, non importa quanto astratti, ideali e poetici essi siano,

sono sempre collegati a obiettivi economici.

Con rarissime eccezioni.


______________________________________________________



Quindi questo rende automaticamente utile e di beneficio per

la tua mente se tu impari a collegare mentalmente il tuo tempo

al valore del tuo tempo.

Compreso il valore economico, monetario del tuo tempo.

E questo ti da già qualche idea su come utilizzi il tuo tempo e

inizia a dare qualche intuizione preziosissima su come sprechi il

tuo tempo.

In un anno ci sono 365 giorni.

Supponiamo che, esclusi i week-end e i giorni festivi, restino

220 giorni lavorativi.

Supponiamo che in un giorno lavorativo tu lavori 8 ore.

8 ore/giorno x 220 giorni fa 1760 ore all’anno.

Tu lavori 1760 ore all’anno.

Il tuo obiettivo di reddito annuo, per questo anno, quale è?

Perché è importante avere un obiettivo di reddito annuo.

Progredire anche in questo senso.

Supponiamo che il tuo obiettivo di reddito per il 2008 è di

100.000 euro, cioè vuoi guadagnare 100.000 euro.

100.000 euro/anno / 1760 ore/anno = 57 euro/ora

Ci avevi mai pensato?

Quindi una tua ora deve avere il valore, deve meritare,

essere degna di 57 euro.

Però, il punto è un altro.

Di queste ore lavorative, quante sono veramente produttive?

Quante hai speso a guardare le e-mail, rispondere al

telefono, a risolvere emergenze, a fare indagini di mercato

navigando su Internet senza costrutto?

Se sei bravissimo, un super-man, diciamo che 1/3 delle tue

ore sono veramente produttive.

E le statistiche dicono molto, molto, molto peggio.

Gli altri 2/3 sono sprecati.


______________________________________________________



Leve

Le statistiche dicono che un manager di una grande azienda

è produttivo soltanto per 5 minuti al giorno, per il resto non fa

altro che rispondere alle lagne e alle lamentele degli altri: dei

dipendenti, del proprio team, dei clienti.

Facciamo conto che tu non sei un manager, che sei

bravissimo, che 1/3 di queste 8 ore sono veramente produttive.

Ciò significa che devi moltiplicare il tuo valore orario per 3.

Quindi: 57 euro/ora x 3 = 170 euro.

Se il tuo obiettivo è di guadagnare 100.000 euro l’anno, una

tua ora deve valere 170 euro.

E tu questo devi saperlo.

Perché se hai un obiettivo, questo obiettivo non è astratto.

Non può essere astratto, campato per aria.

Ma anche la tua ora deve valere 170 euro.

Conoscere questo numero, il numero magico della tua ora,

ha delle conseguenze molto importanti sul tuo atteggiamento

mentale.

Bada bene.

Questo numero non tiene conto di cose molto importanti.

Questo numero non tiene conto delle leve e della

scalabilità.

Cosa significa?

Le leve sono per esempio il tempo e il lavoro degli altri.

Queste sono le leve.

Se tu hai la possibilità di farti aiutare da altri, il loro tempo e

il loro lavoro costituisce una leva.

Di questo, nel valore orario, non ne teniamo conto.

Oppure se tu hai una mailing list di 1500 persone, che si

occupano del tuo stesso hobby, supponiamo che sia “il ciclismo

subacqueo” e crei un e-book sul “ciclismo subacqueo” e un


______________________________________________________



Scalabilità

giorno invii una sola e-mail alla tua mailing list e 500 persone

comprano in un solo colpo, in un’ora o in una giornata, il tuo e-

book, tu in quel momento hai una forza di leva enorme.

E questa non è tenuta in considerazione dal tuo valore annuo

calcolato in questa maniera.

E poi c’è la possibilità di scalabilità del tuo tempo.

Per esempio, se ci sono delle procedure lavorative che

possono essere riciclate.

Adesso io sto facendo questa tele-conferenza dal vivo, però

posso anche registrarla, e in effetti la sto registrando e posso

farne un prodotto audio.

Poi posso anche trascriverla e posso farne un prodotto

scritto.

Cioè un e-book.

E poi posso anche inventarmi qualcos’altro e questo

significa: scalabilità.

Posso usarla per più cose diverse.

Benché non tenga conto di leve e scalabilità, questo numero

magico è comunque importante mentalmente.

Perché ti aiuta a proteggere il tuo tempo.

Ti aiuta a capire a cosa stai dedicando il tuo tempo.

Ti aiuta a capire che quella mezz’ora di telefonata con quel

perditempo del tuo amico ti è appena costata 75 euro.

E ti aiuta a dare il giusto peso alle cose.

Ti aiuta anche ad abolire o delegare le attività che valgono di

meno del valore della tua ora.

Se tu vuoi guadagnare 100.000 euro l’anno e la tua ora

lavorativa deve valere 170 euro.

Se un’attività lavorativa, per esempio costruire il tuo sito

web, puoi ottenerla per 20 euro l’ora, sicuramente ti conviene

farla fare a qualcun altro.


______________________________________________________



Aree cruciali

di business

E tu ti dedichi a creare il tuo e-book e a commercializzarlo e

ad attività più importanti.

Ed è importante perché di dovrebbe spronare a circondarti di

persone che comprendono e rispettano il valore del tuo tempo.

Non renderti accessibile indiscriminatamente.

Circondati di persone che comprendono che per te il tempo

ha un valore.

Faglielo capire, faglielo pesare.

Quando ti telefonano 10 volte, fagli capire che per te 2 sono

già più che sufficienti.

Mostra alle persone che tu sei una persona indaffarata,

rendilo ovvio, rendilo evidente e fai in modo che le persone

rispettino il tuo tempo.

2. Fase n. 2: identificare le Attività

Generatrici di Reddito (A.G.R.)

Le Attività Generatrici di Reddito [da qui in poi AGR –

N.d.T.] sono quelle che servono per farti progredire verso

l’indipendenza economica o verso quelli che sono i tuoi

obiettivi personali, di vita e/o economici.

Sono le attività che ho definito “importanti ma non urgenti”.

Per esempio, supponiamo che fra i tuoi progetti c’è: scrivere

un e-book.

Questa per te è una AGR.

Poi mettere su il sito Internet, commercializzarlo.

Diciamo che, nella maggior parte dei business, le aree

cruciali sono sempre le stesse 5 che elenco di seguito:

1) Sviluppare un prodotto

2) Raggiungere i potenziali clienti


______________________________________________________



3) Convertirli in clienti effettivi

4) Accrescere la frequenza dei loro acquisti

5) Accrescere la quantità di denaro che spendono per

ciascun acquisto

Le altre attività sono perdite di tempo.

Quindi in breve le potremmo riassumere in: creare prodotti e

venderli.

Queste sono attività generatrici di reddito, le altre non sono

attività generatrici di reddito.

Infine, se tu non sei un imprenditore, o non hai il “pallino”

dell’imprenditore o quello dell’ “Info-marketing”, in seno ad una

azienda un’attività generatrice di reddito può essere quella che

tu sai che ti fa guadagnare.

Un rappresentante, un venditore questo lo sa bene: per lui

una AGR è visitare tanti clienti.

Se sei dipendente di un’azienda: renderti insostituibile.

Per te diventa una AGR fare di più per la tua azienda,

renderti utile, renderti insostituibile, forse fino al punto tale che

tu possa andare dal tuo principale e dirgli se ti concede un

aumento o addirittura una percentuale sulle tue idee.

Questo sarebbe lo scenario ideale.

In base a quello che è il tuo obiettivo e progetto, identifica

quindi le AGR, cioè cosa ti prende veramente denaro e genera

reddito.

3. Fase n. 3: usare un metodo SEMPLICE di

gestione del tempo

E questo è il clou, il cuore del nostro tele-training.

Abbiamo bisogno di usare un metodo di gestione del tempo

che sia:

1) Efficace


______________________________________________________



TimeGest

Cominciare

della fine

2) Dinamico e flessibile

3) Semplice da usare

E non quei complicatissimi e sconclusionati sistemi di Time

Management che ci sono in circolazione che ci vuole una laurea

soltanto per capire come funzionano.

Io te lo comincio a spiegare ed introdurre teoricamente, ma

questo sistema che ti sto spiegando adesso è messo in pratica

concretamente con questo sistema chiamato TimeGest, creato

dall’ottimo Michele, mio studente di CerchiaRistretta.it, che,

ispirato da questa mia spiegazione, ha creato un software che

funziona esattamente nel modo che sto per spiegarti.

Quindi ti rende facile e possibile fare tutto questo.

La prima cosa di cui ho bisogno per un efficace metodo di

gestione del tempo è quello che dicevo all’inizio, cioè

cominciare avendo in mente il fine, cioè una tua visione di

vita ideale.

Vai in un luogo solitario, unisciti alla solitudine, alla natura,

se possibile esci di casa, dai soliti punti di riferimento che fanno

funzionare la tua mente sempre nel solito modo, esci da questi

schemi e genera una visione di quale vuoi che sia la tua vita

ideale.

In questo sistema quello che ci domandiamo è:

1) Essere: cosa è che tu vuoi essere?

2) Avere: cosa vuoi avere?

3) Fare: cosa vuoi fare?

E funziona riempiendo i puntini di sospensione.


______________________________________________________



Essere: chi vuoi essere?

Avere: cosa vuoi avere?

Fare: cosa vuoi fare?

Figura 2 Se vuoi puoi compilare i campi rispondendo alle domande

1) Se io fossi …allora sarei veramente felice e soddisfatto.

2) Se io avessi … allora sarei veramente felice e soddisfatto.

3) Se io facessi … allora sarei veramente felice e soddisfatto.

Quale è il tuo ideale di essere-fare-avere?

Questi verbi non sono tutto nella vita ma sono uno splendido

sistema per addestrare la nostra mente e farci decidere quale è

la nostra visione della nostra vita ideale.


______________________________________________________



Lungo

termine E pensa a lungo termine.

Non pensare cosa vorrai essere, avere e fare adesso che hai

vent’anni.

Pensa a cosa vorrai essere, avere e fare quando sarai ultra

sessantenne e oltre.

Bisogna pensare a lungo termine, in questa vita, perché il

tempo passa rapidamente.

Bisogna essere lungimiranti, pensare a lungo termine e

questo ha anche degli altri benefici.

Perché se tu pensi in questo modo stai dando un preciso

messaggio alla tua mente e al tuo inconscio.

Che la tua vita è destinata a migliorare negli anni a venire.

Non è che diventi solo più vecchio, stanco e malato.

Ma diventi più vecchio, più anziano, più saggio e più felice.

E questo che dobbiamo riuscire a fare.

Diventare più vecchi, saggi e felici e realizzati.

Cosa è che voglio essere, avere e fare?

Anche quando sarò più avanti negli anni.

È adesso che dobbiamo iniziare a pensare questo.

Altrimenti poi siamo impreparati, si crea il vuoto nella nostra

vita, diventiamo i tipici pensionati che non fanno niente e quello

spazio vuoto lascia tutto lo spazio alle malattie.

Avete notato che i pensionati super-attivi sono quelli che si

ammalano di meno?

Cosa viene prima, l’uovo o la gallina?

Qual’è la causa, e qual è l’effetto.

Sono attivi perché non si ammalano mai o non si ammalano

mai perché si mantengono sempre attivi?


______________________________________________________



Pianificazione

inversa

Io penso che mantenersi sempre attivi sia una delle cause

principali di salute e di longevità.

Ma tutto questo deve partire dalla nostra visione di vita

ideale.

Ho già preparato un esauriente video-tutorial che ti spiega

passo dopo passo come funziona questo software.

Quindi alla fin fine è veramente di una semplicità

imbarazzante.

Vedi questo video tutorial di 20-25 minuti e alla fine capisci

tutto quello che c’è da capire.

Nel software TimeGest tu riempi questi spazi vuoti.

Dopo di che prendi queste dichiarazioni su te stesso e sulla

tua vita e inizi un processo di pianificazione inversa.

Parti dalla fine.

Quello che voglio ottenere è questo.

Ma per ottenere questo cosa è che devo avere ottenuto un

attimo prima?

La pianificazione inversa è qualcosa di molto, molto utilizzato

dai militari, nell’alta strategia militare.

Per esempio i militari dicono: “Dobbiamo liberare gli

ostaggi”.

Il nostro stato desiderato finale è: “liberare gli ostaggi”

Un attimo prima di liberare gli ostaggi cosa dobbiamo fare?

“È importante che noi facciamo irruzione quando nessuno se

l’aspetta.”

Ok.

Un attimo prima di fare irruzione senza che nessuno se

l’aspetta cosa dobbiamo fare?

“Dobbiamo paracadutarci silenziosamente nel cuore della

notte.”

Per fare questo, un attimo prima cosa dobbiamo fare?


______________________________________________________



Lungo

termine

“Dobbiamo imbarcarci sull’aereo con tutta l’attrezzatura che

ci serve per conquistare il villaggio in cui tengono prigionieri i

nostri.”

E così via.

Questo significa pianificazione inversa.

Ed è uno strumento strategicamente eccellente.

Quindi parti dalla fine.

Se tu hai deciso che il tuo stile di vita ideale vuole essere:

fare “questo”, avere “questo”, essere “questo” torni a ritroso

nel tempo verso il presente, verso il punto in cui ti trovi adesso

e scrivi gli obiettivi intermedi che ti occorre realizzare per

riuscire a far quello.

Questo è il punto numero 1: la visione.

Fra questi obiettivi che sono i pezzi della tua pianificazione

inversa, e che quindi vanno a ritroso nel tempo venendo verso

di te, ne prendi uno e lo fai diventare il tuo obiettivo a lungo

termine.

E nel software TimeGest c’è un’apposita sezione del software

che si chiama obiettivi a lungo termine.

Lungo termine che cosa significa? Per me, quando ho iniziato

ad utilizzare questo sistema, lungo termine significava: “Io fra

dieci anni voglio essere “libero di volare””.

Questo per me era pianificazione a lungo termine.

No, sbagliato!

Pianificazione a lungo termine significa, massimo 3-6 mesi.

Idealmente 3, massimo 6 mesi.

Questo significa “a lungo termine”.

“Lungo termine” significa ragionare in termini di “prossimo

trimestre” o, massimo, semestre.

Qui ti concentri su questo obiettivo a lungo termine.

Uno alla volta.


______________________________________________________



Medio

termine

Breve

termine

Come dicevo prima, bisogna avere un grande obiettivo e

sacrificare gli altri piccoli obiettivi che sono meno significativi.

Quindi grazie a questo software anche questa filosofia viene

poi coerentemente messa in pratica.

Prendi un obiettivo a lungo termine e quello diventa il tuo

punto di riferimento principale per il prossimo trimestre.

Ovviamente se lo realizzi prima tanto meglio.

Lo sostituisci con un altro.

In ogni dato momento della tua vita tu sai quale è il tuo

obiettivo principale a lungo termine.

Ovviamente questo non significa che non puoi lavorare

anche su altre cose, contemporaneamente.

È ovvio che tu possa.

Però, in ogni dato momento della tua vita tu sai che c’è un

principale obiettivo a lungo termine.

Questo obiettivo a lungo termine viene a sua volta suddiviso

in tante tappe intermedie, sempre con il sistema della

pianificazione inversa, vai a ritroso per vedere tutto ciò che

occorre.

E alla fine uno di questi diventa il tuo obiettivo a medio

termine.

Cioè un mese.

E nel software c’è lo spazio apposito per obiettivi a medio

termine.

Anche questi li suddividi in azioni e attività specifiche,

sempre con il sistema della pianificazione inversa e infine avrai

un obiettivo a breve termine, cioè una settimana.

Quindi questo è quello che tu utilizzerai nella tua lista delle

attività settimanali.

Quindi abbiamo: una visione, tre obiettivi, lungo, medio e

breve termine.


______________________________________________________



Infine abbiamo tre liste.

Il software lavora con tre tipi di liste.

1) Lista attività

2) Lista “DreamCatcher” – “Cattura-sogni”

3) Lista “Cassaforte”

Lista delle attività

La lista delle attività è la schermata principale del software in

cui tu hai davanti a te le attività di ogni giorno.

Anzi, hai davanti a te tutte le attività della settimana.

E ovviamente te le organizzi trascinandole con estrema

facilità perché il software ti permette di trascinarle col mouse,

di cambiarle di ordine in qualsiasi momento molto rapidamente.

Hai davanti a te la liste delle attività che ti tocca completare

in quel giorno.

Se poi il tuo lavoro è “per strada” perché sei un

rappresentante, te le trascrivi e le sbarri manualmente, man

mano che le completi.

Se invece lavori davanti ad un computer entri nel tuo

software ed elimini le voci man mano che le realizzi.

Alla fine della giornata quelle che sono rimaste, le passi al

giorno successivo.

Ogni giorno, religiosamente, riguardi tutte le attività che ti

sono rimaste da completare per quel giorno e te le organizzi in

ordine di priorità.

La lista delle attività è praticamente il pannello di controllo

della tua giornata.


______________________________________________________



Il DreamCatcher

Durante la giornata ti verranno delle idee, estemporanee su

qualcosa che può riguardare il futuro più o meno vicino o

distante.

Quelle idee, anziché metterle nella lista delle attività, le

metti in un unico spazio che è anche una sezione del software

chiamato “DreamCatcher”.

Appena ti viene un’idea la scrivi e te la dimentichi.

Ovviamente potete utilizzare questo stesso sistema che vi

sto spiegando con dei fogli di carta.

È solo un po’ più complicato.

Appena ti viene un’idea la scrivi e te la dimentichi.

Perché? Perché l’hai messa per iscritto.

Se non fai questo devi stare continuamente a pensare: “Cosa

mi è venuto in mente quel giorno?”

“Devo sforzarmi di non dimenticare questo e quell’altro...”

E sei sempre nella testa.

E se sei nella testa non puoi goderti la vita.

Non puoi goderti il momento presente.

Quindi: scrivi e dimentica.

E a questo che serve il Dreamcatcher.

Ogni giorno, religiosamente, alla fine di ogni giornata, apri il

tuo Dreamcatcher, vedi cosa è che ci hai messo dentro e decidi

se metterlo nella lista delle attività per il giorno dopo, oppure di

metterlo in cassaforte.

Nella lista delle attività ci saranno tutte le attività che tu

dovrai svolgere in quella settimana.

Ricordati: questo sta nel software ed è spiegato nel video-

tutorial.

Nella cassaforte ci sono tutte le cose che penserai in futuro,

quando arriverà il momento.


______________________________________________________



Però le metti in cassaforte perché non vuoi dimenticartene.

E così sei anche tranquillo che le hai messe in cassaforte e

dunque non vanno perdute e tu sei libero di pensare ad altro.

In quel momento, quando hai fatto questo, il Dreamcatcher

si azzera.

Diventa vuoto.

Ogni giorno il catturasogni diventa vuoto, pronto per il

giorno dopo.

La cassaforte

La cassaforte è fatta apposta per scriverci le attività e

dimenticarle.

Io ci scrivo anche le cose a lunghissima distanza.

Per esempio mi devo ricordare che il tagliano della mia

macchina ce l’ho fra tot migliaia di km.

Oppure scrivo le cose che non appartengono a questa

settimana.

Una volta alla settimana, personalmente, la Domenica, mi

trovo quei 20 minuti in cui apro la mia cassaforte, me la guardo

tutta quanta e decido quale attività lasciare in cassaforte e

quale attività prendere e spostare nella lista delle attività.

Che riguarda tutte le attività che io completerò in quella

settimana.

Dopodichè nel pannello della lista attività me le ordino in

ordine di giorno e di priorità.

Tutto questo da gestire con una semplicità estrema.

Con questa piattaforma on-line chiamata TimeGest a cui

molti di voi hanno già avuto accesso.


______________________________________________________



Guadagnare

con Internet:

due vie

Con i video-tutorial potrete usare con estrema semplicità e

velocità questo sistema della visione, dei tre obiettivi e delle 3

liste.

4. Fase n. 4: bloccare i periodi di tempo dedicati

alle AGR

Prima abbiamo identificato le AGR, e questo è il passo

numero 2.

Poi ci siamo impadroniti di un semplice metodo di gestione

del tempo.

Adesso dobbiamo bloccare i periodi destinati a svolgere

le AGR.

Se lavori in proprio, off-line, magari sei un rappresentante,

un venditore, questo già lo fai.

Blocchi i periodi di tempo destinati ad andare a trovare i tuoi

clienti.

Ovviamente quando andiamo a bloccare i periodi di tempo

dedicati alle AGR, questo deve includere i progetti che sono

“importanti ma non urgenti”.

Ciò che ti serve è costruirti un’alternativa importante a lungo

termine.

Per esempio tu vuoi imparare a guadagnare con Internet.

Questo è un progetto a lungo termine.

Diciamo che per guadagnare con Internet ci sono due vie.

Una è quella di creare un prodotto proprio.

Per esempio, se a te piace scrivere o ti piace parlare,

registrare e così via, un domani vorrai creare un info-prodotto

tuo, in maniera tale da venderlo.

Oppure un software, o un prodotto tipo una registrazione

audio, un e-book.


______________________________________________________



Affiliazione

Se tu un giorno vuoi creare un e-book segui la strada del

creare un prodotto in proprio e di metterlo in vendita.

E se già sai che per adesso non hai ne voglia ne tempo, ne

modo, ne le capacità di creare un prodotto tuo puoi guadagnare

con Internet seguendo la seconda strada, cioè: vendendo da

affiliato i prodotti di qualcun altro.

E su questo devo dire la mia pubblicità gratuita:

www.miglioriamo.it/affiliazionevincente è lo strumento di

Marco De Veglia e Giulio Marsala che, oggi come oggi, è la

bibbia in Italia per guadagnare in Internet con le

affiliazioni.

Quindi compra questo e-book, perché ti spiega come si fa a

guadagnare con le affiliazioni:

www.miglioriamo.it/affiliazionevincente .

Oppure anche una combinazione di questi due metodi è

possibile.

Inizi a vendere da affiliato i prodotti degli altri in cambio di

una commissione e poi magari un domani crei un prodotto tuo.

Questo è un esempio che io sono bravo a fare perché è il

mio lavoro.

Il tuo progetto a lungo termine è questo: imparare a

guadagnare con Internet.

Inizi con 55 minuti ininterrotti di lavoro su questo.

Per esempio: finire di scrivere il tuo e-book.

Trova dove inserire nella tua giornata un blocco ininterrotto

di 55 minuti di tempo, dove il telefonino è spento, il telefono lo

hai distrutto, il programma di posta elettronica l’hai distrutto.

La porta della tua stanza è chiusa.

Tua moglie o tuo marito, i tuoi figli e i seccatori non sono

autorizzati ad entrare nella tua stanza.


______________________________________________________



Rendi noto al resto del mondo che quei 55 minuti sono

ininterrotti per te.

Inizia con 50-55 minuti e fai in modo che siano produttivi al

100%.

Senza distrazioni, senza nient’altro.

Senza altri mezzi di comunicazione.

55 minuti totalmente immerso nella tua attività generatrice

di reddito.

Fai questo e poi domandati: quanti periodi come questo tu

riesci a svolgere in un giorno?

55 minuti – 1 ora sembrano pochi.

Come faccio a cambiare la mia vita con un ora al giorno?

Ma invece, quando tu impari a lavorare ininterrottamente,

indisturbato, senza interruzioni, senza e-mail, senza telefono,

ma facendo solo quello e poi interrompendo, per la mia

esperienza personale, questi possono cambiare la tua vita.

Per la mia esperienza personale, 3 soli periodi come questo

di 50 minuti al giorno, hanno trasformato la mia vita in pochi

mesi.

Perché prima facevo un altro lavoro che mi occupava

parecchio tempo e non potevo fare più di 3 periodi di 50 minuti

al giorno.

3 soli periodi di 50 minuti al giorno hanno cambiato la mia

vita fino al punto che ho lasciato quel lavoro che facevo prima e

adesso sono in grado di fare tanti periodi di questi quanti

voglio, perché sono padrone della mia giornata.

Guadagno con il mio lavoro on-line su Internet.

Però prima di passare a tempo pieno in Internet avevo anche

io un lavoro come tutti comuni mortali, e questo lavoro mi

lasciava la libertà di fare soltanto 3 periodi da 55 minuti l’uno.


______________________________________________________



La mattina

presto

Ma poiché li facevo ininterrottamente in pochi mesi ho

realizzato Miglioriamo.it, le tele-conferenze, CerchiaRistretta.it,

gli info-prodotti a pagamento, per cui alla fine, dopo qualche

mese, ho lasciato il vecchio lavoro e adesso faccio solo questo.

Questa io la definirei: “una trasformazione radicale della mia

vita”.

E questa trasformazione io l’ho fatta con soli 3 periodi da 55

minuti di lavoro ininterrotto al giorno.

Quindi immagino che se ci sono riuscito io ci puoi riuscire

anche tu.

Te ne bastano 3 di queste ore ininterrotte di lavoro ogni

giorno.

Soprattutto se usi il periodo migliore della giornata: la

mattina prestissimo.

Ormai lo sai.

Almeno uno di questi 3 la mattina prestissimo.

Alzati all’alba e fai un ora di lavoro ininterrotto.

La gente sciagurata, che siamo noi, la mattina si alza,

accende il computer e guarda le e-mail.

Che è l’attività più succhia-energie che esista.

Perché tu cosa fai?

Fai in modo che la tua vita e l’inizio della tua giornata sia

condizionata dalle emergenze, dalle esigenze e dai capricci degli

altri.

Invece in quell’ora così importante e così preziosa tu fai il

sacrificio di mettere la sveglia un’ora prima, ti svegli all’alba e

fai un’ora ininterrotta di lavoro sul progetto che per te è più

importante per cambiare la tua vita.

Importante ma non urgente.

Ecco perché vuoi farlo immediatamente.

Dopodichè le altre due ore le fai nel corso della giornata.


______________________________________________________



Fai come ti dico e presto o tardi la tua vita non sarà più la

stessa.

Bloccare i periodi di tempo dedicati alle AGR significa che

quello slot di tempo bloccato non è più disponibile per

nient’altro.

Niente chiacchiere, visite, hobby e passatempi, e-mail,

telefono, interruzioni.

Niente porta aperta.

Bensì porta chiusa.

5. Passo n. 5: suddividere il tempo destinato alle

AGR

Questa è la pianificazione più standard, come la conosciamo

nei sistemi di Time Management.

Nel passo n. 2 hai identificato le AGR.

Nel passo n. 5 le devi suddividere.

L’impiegato fa le cose in modo sequenziale.

L’imprenditore deve fare le cose tutte insieme.

E tu devi imparare a pensare come un imprenditore.

Per esempio,se tu sei un aspirante info-marketer che vuole

imparare a creare e vendere il proprio e-book devi:

1) Creare prodotti.

2) Interessarti del traffico verso il tuo sito web

3) Creare conversione – cioè occuparti del tuo sito web, del

linguaggio che utilizzi sul tuo sito, delle lettere di

presentazione, ecc.

4) Occuparti della frequenza con cui i tuoi visitatori

comprano i tuoi prodotti.

Ci sono insomma tutta una serie di attività che di cui devi

occuparti.


______________________________________________________



AGR di un

info-marketer

Mini-giornate

Quindi suddividere equamente o in base alle esigenze il

tempo fra queste attività.

Queste, per me che sono un info-marketer, i mattoni

principali sono questi:

1) creazione dei prodotti

2) traffico

3) conversione

4) manutenzione dei siti

5) frequenza

6) back-end

Io svolgo una di queste attività al giorno.

Cioè ho, come si dice, delle giornate monotematiche.

Delle giornate esclusivamente dedicate ad una sola cosa.

Perché in questo modo riesco ad essere totalmente

concentrato su quella cosa e a completarla.

A volte invece, e questa è una strategia eccezionale, creo

delle mini-giornate.

Per esempio: un intera mattinata è dedicata ad una mini-

giornata sul traffico, e invece un intero pomeriggio è una intera

mini-giornata dedicata alla creazione di info-prodotti.

L’essenza è questa: identificare quali sono i tuoi mattoni

della costruzione del tuo edificio e suddividerli nei vari

momenti della giornata che ti è possibile avere.

e-mail?

Per me l’e-mail è una delle peggiori bestie da domare.

Quindi la mia disciplina personale: apro le e-mail solo un’ora

al giorno, sempre più o meno nella stessa ora.

Non dedico mai più di un’ora benché riceva centinaia di mail,

ovviamente sono aiutato in questo a rispondere alle e-mail,

altrimenti sarei già impazzito.


______________________________________________________



In un’ora non riesco non solo a rispondere ma neanche a

leggere tutte le e-mail che ricevo.

Quindi quelle che riesco le leggo e rispondo.

Cerco di capire quali sono quelle urgentissime e rispondo.

E le altre, semplicemente, le ignoro.

Lascio che si accumulino e quando arriva il Sabato e la

Domenica cerco di rispondere a tutte quelle arretrate.

Questa è una pessima disciplina, perché il Sabato e la

Domenica invece dovresti rilassarti, passarlo con la famiglia,

fare altro, un pic-nic all’aria aperta e così via.

Io il Sabato e la Domenica, ovviamente non per tutta la

giornata, cerco di sbrigare tutta la posta arretrata.

E questo non è un bene ma è meglio che dedicare tutta la

giornata, a casaccio, alle e-mail.

6. Fase n. 6: usare un timer con conto alla

rovescia

Dove lo trovi?

Ti do una risorsa gratuita dove ottenerlo proprio adesso:

www.timeleft.info .

Ed è, udite, udite, un software gratuito.

Quindi tu vai sul sito e clicchi su download gratuito.

Tu lo installi sul computer e non devi fare altro che attivare

la funzione countdown.

TimeLeft ha diverse funzioni.

Ma di queste, francamente io non ne uso nessuna.


______________________________________________________



Conto alla

rovescia

Figura 1 la home page di TimeLeft

Uso solo la funzione, utilissima e preziosissima che si chiama

countdown, cioè il “conto alla rovescia”.

TimeLeft ti fa un quadratino piccolo, piccolo, te lo mette in

un angolo del monitor, io lo metto in alto a destra, nell’estremo

angolo del monitor.

E il conto alla rovescia mi da la pressione del tempo che

passa.

E serve proprio a questo: a ricordarti che il tempo sta

passando, come si dice: “Ricordati che devi morire!” ☺

Serve a ricordarti che tu hai destinato 55 minuti del tempo

ad un’attività generatrice di reddito e che questo tempo sta

passando.

Ogni volta che gli lanci un’occhiata ti mette addosso quella

pressione tale per cui riesci ad impegnarti veramente senza

interruzioni.

Il mio consiglio è quello di aumentare progressivamente

il countdown da 55 minuti, progressivamente.

Io adesso sono a 80 minuti.

Credo che superata l’ora e un quarto l’attenzione umana ha

un ciclo naturale per cui comincia a decadere.


______________________________________________________



Quindi io ti sconsiglio, assolutamente di superare i 75-80

minuti di lavoro ininterrotto.

Arrivati agli 80 minuti di lavoro ininterrotto, il tuo timer ti

apre una finestrella nel centro del tuo monitor e ti fa un suono.

In questo modo ti dice che il tempo è scaduto.

Quando questo accade, ciò che devi fare è…

7. Fase n. 7: FERMATI!... e rilascia la tua

attenzione

Smetti di lavorare dovunque tu sia arrivato.

Cosa è che vogliamo fare qui?

Vogliamo evitare la famosa zona grigia della continua

attenzione parziale.

Ti sei dedicato completamente, con la totalità della tua

attenzione a questa attività, adesso che finisce: FERMATI!

Appena il segnale del countdown scocca: FERMATI!

E questo è il passo numero 7: rilasciare la tua attenzione.

Focus e non focus.

Totalmente concentrato e totalmente deconcentrato.

Evita la zona grigia ma bensì fai uno stacco netto, muoviti

fisicamente, vai a bere una bella tazza di acqua calda, te lo

consiglio a tutte le ore della giornata – fa benissimo.

Muoviti fisicamente – come faccio io che lavoro tante ore al

computer.

Faccio centinaia di piegamenti sulle gambe, decine di

flessioni sulle braccia, faccio tanto movimento fisico fin quando

non ho il fiatone.

Perché la vita sedentaria non fa bene.

Anzi, la vita sedentaria fa male.

Non fa bene neanche alla mente.


______________________________________________________



Quindi quando fai queste pause approfittane per far pompare

il tuo benedetto muscolo cardiaco.

A tutta forza, fino a che non ti viene il fiatone.

Il fiatone è una cosa molto buona.

Aumenta la tua capacità cardiaca e respiratoria.

Dovremmo fare attività brevi e molto intense per suscitare il

fiatone, perché è molto buono per la nostra salute.

Altrimenti distraiti, lascia vagare la mente, vai a vedere i tuoi

familiari, che vivono nel resto della casa.

Esci all’aria aperta.

Dedica minimo 20 minuti per fare una pausa completa.

Non tornare a guardare le e-mail in quel quarto d’ora di

pausa.

In quel quarto d’ora di pausa devi essere completamente

distaccato dal computer e da ciò che costituisce l’oggetto

principale del tuo lavoro.

Più completamente riesci a distaccarti, più quando ritorni sul

posto di lavoro la tua produttività aumenta.

Provalo: è un vero miracolo.

La tua produttività decuplica quando hai fatto un vero stacco

degno di questo nome.

Rilasciare l’attenzione completamente per almeno 20 minuti.

La mia agenda quotidiana dice di dedicare 20 minuti di

esercizio fisico duro.

Poi vado a chiacchierare con mia moglie e i miei figli.

Cosa che è sempre molto piacevole.

Vado a bere una tazza d’acqua calda dopodichè ritorno al

lavoro.

Se poi fai una pausa più lunga, il che va anche bene, allora è

importante…


______________________________________________________



8. Fase n. 8: registrare le tue idee in formato

digitale

Perché questo?

Perché quando tu fai uno stacco completo rispetto al lavoro e

lasci che la tua mente vaghi in uno stato di rilassamento non

focalizzato – il che è un bene – riesci a immaginare cosa

succede in quel momento?

Miracolo dei miracoli: in quel momento hai un sacco di idee

geniali su ciò a cui stavi lavorando.

La mente funziona così, stranamente: quando sei

forzatamente concentrato non ti vengono le idee.

Quando sei rilassato e totalmente deconcentrato, per

miracolo e per magia, ti vengono tutte le idee geniali del

mondo.

Ti vengono tutte le idee più importanti: per il tuo business, il

tuo lavoro, per il tuo futuro di vita, le idee geniali a cui non

avevi assolutamente pensato.

Quelle ti vengono quando sei rilassato.

Quindi abbi sempre con te il tuo registratore digitale.

Se non hai ancora buttato alle ortiche il tuo telefonino, cerca

almeno di usare un telefonino che abbia un registratore digitale

incorporato.

Io, mentre sono in macchina e mi viene un’idea, premo un

bottone del registratore digitale, sembra che io sto parlando al

telefono, quindi non faccio neanche la figura del cretino, e detto

le idee che mi vengono in mente al registratore digitale interno

al mio telefonino.

Perché il mantra, cioè l’idea di fondo è sempre quella:

registra e dimentica.

La tua mente non deve stare continuamente a pensare,

pensare, pensare.


______________________________________________________



MasterMind

Devi cercare di pensare e poi staccare, cioè smettere di

pensare.

Per riuscire a fare questo devi registrare le tue idee.

Quindi registratele sul registratore digitale che ti porti

sempre appresso, se devi fare un viaggio in macchina, se

cammini per strada.

Qualsiasi cosa che tu debba fare, ricordati che in quei

momenti che ti vengono le idee.

Registrale, torna a casa, e mettile in cassaforte.

La cassaforte è una sezione del tuo software.

O se preferisci è un foglio del sistema che utilizzi per gestire

il tempo – un foglio che si chiama cassaforte.

Col sistema TimeGest di gestione del tempo è facilissimo

perché c’è una sezione che si chiama cassaforte.

Tu lo metti li dentro, lo conservi li dentro e puoi avere la

certezza che non lo dimenticherai perché è in cassaforte.

Ogni settimana tu apri la tua brava cassaforte ed esamini

tutte le idee dalle più importanti alle più bizzarre.

9. Fase n. 9: lavorare con un partner

Questa è un’idea bonus, omaggio che ti do rispetto alle altre.

È un’idea in più, parzialmente scollegata, ma a mio parere

altamente preziosa.

Lavorare con un partner che significa?

Significa: scambiare le idee.

Se tu hai un progetto scambiare le idee con qualcuno che

abbia un progetto simile al tuo.

In America questo è un fatto utilizzatissimo.

Lo chiamano: MasterMind.

Cioè: alleanza di cervelli.


______________________________________________________



Quando due persone che hanno obiettivi analoghi si

incontrano fisicamente o telefonicamente, una volta al mese o

una volta alla settimana e fanno una specie di MasterMind, cioè

si aiutano l’uno con l’altro a realizzare i propri obiettivi.

Io consiglio te e tu consigli me.

Noi italiani siamo parecchio più individualisti, e qui devo dirlo

nel senso peggiore del termine: non ci fidiamo tanto gli uni

degli altri.

Siamo scettici, diffidenti, pensiamo che gli altri ci possano

fregare.

Sicuramente questo ha origini storiche, nella vicenda

italiana, così suddivisa, depredata per secoli e millenni.

Non ci fidiamo tanto del nostro prossimo.

E questo è l’atteggiamento mentale prevalente degli italiani.

Ecco perché la parola “MasterMind” in America è di uso

corrente, mentre l’equivalente italiano è pressoché sconosciuto.

E invece sarebbe una sacrosanta cosa.

Se tu hai un obiettivo, per esempio vuoi imparare a

guadagnare con Internet, crei un’alleanza, un gruppo

MasterMind con da 1 a 5 altre persone che vogliono imparare a

guadagnare con Internet.

Per esempio in CerchiaRistretta.it io favorisco questo, che i

miei studenti si incontrino in gruppi di 2, 3, 4 o 5 e si

organizzino questi MasterMind.

Se possibile anche localmente.

In base alle zone in cui abitano, si incontrano periodicamente

e fanno dei MasterMind dal vivo in cui cercano di buttar giù le

idee.

Ognuno parla dei propri progetti che ha in corso di

svolgimento e tutti gli altri ascoltano e contribuiscono .

Quindi ognuno riceve consiglio da tutti gli altri.


______________________________________________________



Un altro tipo di partner può essere un coaching partner.

Immaginiamo che tu ti occupi di guadagnare con Internet e

che sei bravo nello scrivere info-prodotti.

Invece il tuo amico è bravo nel creare siti web.

Fate i coaching partner.

Io insegno a te a scrivere e tu insegni a me a creare un sito.

In questo caso ti consiglio di farlo a tempo ben determinato.

Fate una specie di contratto verbale: “Ci incontriamo 3 volte

per 3 settimane per un’ora a settimana? Io insegno tutto quello

che so a te e tu insegni tutto quello che sai a me.”

E fate questa specie di scambio reciproco di mutua

assistenza.

NOTE

Saluti Finali

______________________________________________________



Saluti finali

Il mio augurio e il mio auspicio è che tutto quanto è stato detto sia di

beneficio e vi sprono, se, come penso e spero, avete trovato idee valide, a

metterle in pratica.

Prendi una o due idee e mettile subito in pratica.

Riguardati i 10 killer della produttività, prendine uno e metti l’antidoto

subito in pratica, perché ciò che cambia la vita è la “messa in pratica” delle

idee, non l’accumulare informazioni.

Dopodichè comincia ad usare il sistema in 9 fasi per la gestione del tempo.

Puoi farlo anche con i semplici fogli di carta.

Però se stai ascoltando questa registrazione probabilmente hai già avuto il

tuo accesso gratuito al sistema TimeGest per 45 giorni, che rende tutto

semplicissimo.

Il mio augurio è che tutto questo possa essere utile per te e cambiare la tua

vita in meglio e farti realizzare le tue visioni, i tuoi sogni, i tuoi progetti.

Una delle ragioni per cui siamo al mondo è proprio questa: per lasciare un

contributo anche realizzando i nostri progetti.

Questo è l’augurio che ti faccio: di realizzare tutto ciò che ti sta a cuore, con

i miei saluti più cordiali e affettuosi.

A presto.

Ciao

Italo

Riferimenti

______________________________________________________

Domare il tempo! Distribuito da: Miglioriamo.it (“Miglioriamo il mondo in salute, prosperità e saggezza”) - Pagina 90 di 90

Riferimenti

Gli altri info-prodotti di Italo Cillo (presto disponibili al pubblico)

1. Italo Cillo - Il Grande Piano - “Cerchia Ristretta.it”

2. Italo Cillo – La Formula Segreta - “Cerchia Ristretta.it”

3. Italo Cillo – Il sistema in 10 passi per creare il tuo info-prodotto di

successo – “Cerchia Ristretta.it”

4. Italo Cillo – La programmazione è tutto – “Cerchia Ristretta.it”

5. Italo Cillo - Domare il Web – video-corso – “Cerchia Ristretta.it”

Risorse sul guadagnare on-line

• Marco DeVeglia e Giulio Marsale – Affiliazione Vincente –

www.miglioriamo.it/affiliazionevincente

Software e siti web

• MindManager – www.mindjet.com • FreeMind – http://freemind.sourceforge.net • CMap – cmap.ihmc.us • TimeGest - www.gestionedeltempo.com - sistema on-line di Time Management • TimeLeft – www.timeleft.info

Domare il Tempo! - gestionedeltempo.com il Tempo.pdf · E di conseguenza, essendo io stesso una...

Documents

Transcript of Domare il Tempo! - gestionedeltempo.com il Tempo.pdf · E di conseguenza, essendo io stesso una...