Domani - L'Orafoglio 08 06

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6 Un ringraziamento particolare, oltre che a tutti gli adolescenti che hanno partecipato al nostro progetto, va a Davide “Cesareo” Civaschi, chitarrista degli Elio e le Storie Tese, per l’aiuto nel riarrangiamento del brano, e a Luca “Angus” Tragella, che ci ha prestato il suo preziosissimo aiuto durante le prove. A breve il brano sarà inciso da noi su CD e venduto per finanziare la ricostruzione in Abruzzo! L’unione fa la forza, dicevano, e l’unione di 56 tra i più grandi artisti della musica italiana non poteva deluderci. È la solida- rietà a unirli tutti, la solidarietà verso le vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile. scorso Così nasce DOMANI 21/04.2009, da un’idea dell’ex PFM Mauro Pagani, elaborata insieme a Lorenzo “Jovanotti” Cherubini e a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Una canzone piena di cantanti, di voci diverse, di speranze comuni: un inno alla vita che si riallaccia alla statunitense We are the world. Il progetto è semplice: raccogliere la maggiore quantità di fondi possibile per finanziare la ricostruzione del Conservatorio e del Teatro Stabile dell’Aquila, devolvendo il ricavato della vendita del brano. Nessuno, né artisti, né produttori, né tecnici, ci guadagnerà niente: ognuno ha messo i propri mezzi a disposizione gratuita del progetto. L’unica pecca è rappresentata, come spesso accade, dalla SIAE, che tratterrà parte del ricavato, facendo sì che su 5€ solo circa la metà arrivi immediatamente a destinazione. Musicalmente, il risultato è valido: la canzone è un adattamento di un brano di Pagani del 2003, riarrangiato per fare spazio a ogni artista. Ognuno con il suo sound diverso, va a coprire una piccola fetta della canzone, spesso anche meno di una frase, dando vita a un variegatissimo collage di musica e voci dall’impatto piacevole. Un progetto che per la prima volta in Italia ha riunito insieme così tanti nomi famosi (chi più, chi meno…), è un bel passo in avanti sia per la nostra musica che per la solidarietà, e speriamo proprio che non venga dimenticato troppo facilmente. L’idea di Elena ci piace subito moltissimo, e in pochi giorni viene a formarsi una crew di voci e strumenti abbastanza numerosa per potercela fare. Il tempo è pochissimo: due setti- mane di tempo per essere pronti all’esibizione. La prima settimana scorre rapida tra prove di arrangiamento, sofferte sostituzioni nella crew strumentale, qualche prova ascoltando la canzone. Qualcuno comincia a disperare. La seconda settimana è una full-immersion: tutti i giorni si prova dalle 21 alle 22.30, qualche volta anche oltre; si torna a casa stanchissimi, magari anche un po’ arrabbiati perché la parte non viene come si vorrebbe, ma questo spirito com- petitivo con se stessi, questa voglia di mettersi in gioco e di farcela anche se i risultati non sembrano arrivare, è ciò che ci ha portato fin qui. Fino a un risultato che, fatte le dovute proporzioni, non ha niente da invidiare a Pagani&co. Arriva domenica, dopo il Campanellino d’Oro. Finalmente tocca a noi. In mezzo all’emozione, qualcuno si dimentica le parole, qualcuno non accorda la chitarra… ma il risultato c’è, ed è come piace a noi. Non saranno il vento o i larsen a rovinare la nostra canzone; non ci interessa se l’emozione del momento ci fa scordare le parole: non si può guardare la meta prescindendo dalla strada. E la nostra, di strada, è stata senz’altro faticosa, senza dubbio difficile, innegabilmente stancante. Nulla di più bello, se percorsa insieme. Se ce l’hanno fatta loro, ci siamo detti, perché non possiamo riuscirci anche noi? Il progetto è ambizioso: raccogliere tutti gli adolescenti disponibili e presentare la nostra cover di DOMANI 21/04.2009 alla Festa dell’Oratorio. testi di Filippo Rossi

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Un ringraziamento particolare, oltre che a tutti gli adolescenti che hanno partecipato al nostro progetto, va a

Davide “Cesareo” Civaschi, chitarrista degli Elio e le Storie Tese, per l’aiuto nel riarrangiamento del brano, e a

Luca “Angus” Tragella, che ci ha prestato il suo preziosissimo aiuto durante le prove.

A breve il brano sarà inciso da noi su CD e venduto per finanziare la ricostruzione in Abruzzo!

L’unione fa la forza, dicevano, e l’unione di 56 tra i più grandi artisti della musica italiana non poteva deluderci. È la solida-rietà a unirli tutti, la solidarietà verso le vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo il 6 aprile. scorso

Così nasce DOMANI 21/04.2009, da un’idea dell’ex PFM Mauro Pagani, elaborata insieme a Lorenzo “Jovanotti” Cherubini e a Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Una canzone piena di cantanti, di voci diverse, di speranze comuni: un inno alla vita che si riallaccia alla statunitense We are the world.

Il progetto è semplice: raccogliere la maggiore quantità di fondi possibile per "nanziare la ricostruzione del Conservatorio e del Teatro Stabile dell’Aquila, devolvendo il ricavato della vendita del brano. Nessuno, né artisti, né produttori, né tecnici, ci guadagnerà niente: ognuno ha messo i propri mezzi a disposizione gratuita del progetto. L’unica pecca è rappresentata, come spesso accade, dalla SIAE, che tratterrà parte del ricavato, facendo sì che su 5€ solo circa la metà arrivi immediatamente a destinazione.

Musicalmente, il risultato è valido: la canzone è un adattamento di un brano di Pagani del 2003, riarrangiato per fare spazio a ogni artista. Ognuno con il suo sound diverso, va a coprire una piccola fetta della canzone, spesso anche meno di una frase, dando vita a un variegatissimo collage di musica e voci dall’impatto piacevole.

Un progetto che per la prima volta in Italia ha riunito insieme così tanti nomi famosi (chi più, chi meno…), è un bel passo in avanti sia per la nostra musica che per la solidarietà, e speriamo proprio che non venga dimenticato troppo facilmente.

L’idea di Elena ci piace subito moltissimo, e in pochi giorni viene a formarsi una crew di voci e strumenti abbastanza numerosa per potercela fare. Il tempo è pochissimo: due setti-mane di tempo per essere pronti all’esibizione. La prima settimana scorre rapida tra prove di arrangiamento, so%erte

sostituzioni nella crew strumentale, qualche prova ascoltando la canzone. Qualcuno comincia a disperare.

La seconda settimana è una full-immersion: tutti i giorni si prova dalle 21 alle 22.30, qualche volta anche oltre; si torna a casa stanchissimi, magari anche un po’ arrabbiati perché la parte non viene come si vorrebbe, ma questo spirito com-petitivo con se stessi, questa voglia di mettersi in gioco e di farcela anche se i risultati non sembrano arrivare, è ciò che

ci ha portato "n qui. Fino a un risultato che, fatte le dovute proporzioni, non ha niente da invidiare a Pagani&co.

Arriva domenica, dopo il Campanellino d’Oro. Finalmente tocca a noi. In mezzo all’emozione, qualcuno si dimentica le parole, qualcuno non accorda la chitarra… ma il risultato c’è, ed è come piace a noi. Non saranno il vento o i larsen a rovinare la nostra canzone; non ci interessa se l’emozione del momento ci fa scordare le parole: non si può guardare la

meta prescindendo dalla strada.

E la nostra, di strada, è stata senz’altro faticosa, senza dubbio di+cile, innegabilmente stancante. Nulla di più bello, se percorsa insieme.

Se ce l’hanno fatta loro, ci siamo detti, perché non possiamo riuscirci anche noi? Il progetto è ambizioso: raccogliere tutti gli adolescenti disponibili e presentare la nostra cover di

DOMANI 21/04.2009 alla Festa dell’Oratorio.

testi di Filippo Rossi