Domande MOD II

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Modulo II Lezione 1 Definire il concetto di impresa, spiegandone le caratteristiche (max 15 righe in Word) L'impresa il mattone di base del sistema economico-finanziario e motore primo del suo sviluppo qualitativo e quantitativo. Essa un attivit economica professionalmente organizzata al fine della produzione e allo scambio di beni e servizi. Cos essa, per definizione, un attivit posta in essere in modo stabile(professionale) con l'obbiettivo di creare ricchezza(economica). Esaminando le sue caratteristiche principali notiamo intanto che l'impresa nasce da un idea di business, il soggetto o le persone che la che la costituiscono hanno bisogno di un capitale iniziale che pu essere proprio o proveniente da terzi. La sua ossatura formata dai fattori di produzione siano essi risorse umane, fattori pluriennali e di esercizio. Per iniziare la realizzazione del prodotto finale abbiamo bisogno di un processo produttivo che pu essere fisico(beni materiali) o economico(beni immateriali). Una volta realizzato il prodotto finale esso viene piazzato nei mercati di sbocco. Il processo aziendale non si esaurisce in un solo ciclo ma il progetto deve prevedere la longevit aziendale. L'impresa quindi un sistema complesso, poich formato da elementi eterogenei, e aperto, dato che interagisce con organismi esterni ad essa. Essa ha una natura economica perch soddisfa bisogni impiegando risorse limitate e il suo fine quello di creare ricchezza. Illustrare il concetto di soggetto economico e perch si arrivati ad una definizione 'allargata' Il soggetto economico costituito dalla persona o dal gruppo di persone che di fatto esercita il potere decisionale nell'impresa. Questa definizione non per sufficiente infatti considerando che un'impresa pu avere numerosi azionisti e considerando che un sistema aperto e quindi soggetta a influenze esterne si ritenuto necessario allargare l'appellativo di soggetto economico a tutti i portatori di interesse nei confronti dell'azienda. Sono quindi soggetti economici Soci: di maggioranza/di minoranza. Manager. Fornitori. Lavoratori. Finanziatori. Stato. Clienti. Concorrenti. Comunit sociale. Spiegare qual il fine dellimpresa [argomentare la risposta: non sufficiente dire il fine la creazione di valore. Stop! L'impresa un insieme di beni e persone accomunati da una ragione d'essere unitaria, realizzare un prodotto che pu essere materiale o immateriale. La ragione della realizzazione del prodotto nella capacit del prodotto stesso di soddisfare un bisogno di qualcuno. Un prodotto in grado di soddisfare un bisogno un prodotto che possiede un valore, cio un prodotto per il quale un soggetto disposto a pagare un certo prezzo. L'impresa esiste quindi per creare ricchezza ovvero per realizzare un prodotto(output) che possiede un valore superiore a quello delle risorse utilizzate per ottenerlo(input) e garantire durevolmente, nel tempo, questa situazione. In altri termini si dice che l'impresa persegue l'economicit.Perch la comunit sociale considerata uno stakeholder?

Con il termine stakeholder si intende un qualunque soggetto che porta interesse nei confronti

dell'azienda. La comunit sociale considerata stakeholder per un motivo abbastanza semplice. Generalmente le imprese hanno un responsabilit sociale, con questo termine si intende l'integrazione di preoccupazioni di natura etica all'interno della visione strategica d'impresa: una manifestazione della volont delle grandi, piccole e medie imprese di gestire efficacemente le problematiche d'impatto sociale ed etico al loro interno e nelle zone di attivit. Quindi la comunit sociale ha interesse nei confronti dell'impresa. Cosa significa che nell'impresa i sottosistemi hanno obiettivi gerarchicamente dipendenti dallobiettivo complessivo ? L'impresa un sistema a obbiettivi propri che possono non coincidere necessariamente con quelli dei partecipanti. Ad esempio consideriamo i relativi direttori di tre aree dell'impresa: direttore produzione, direttore marketing e direttore vendite. Se astraiamo i loro compiti notiamo che il primo ha l'obbiettivo di aumentare la produzione dell'impresa, il secondo di migliorare l'immagine e il terzo di aumentare le vendite. Nel contesto aziendale i loro lavori sono accuratamente mediati per raggiungere l'obbiettivo finale: produrre ricchezza. Il medesimo discorso pu essere fatto per tutti i sottoinsiemi aziendali che pur avendo obiettivi apparentemente distanti operano per la medesima causa. Spiegare l'affermazione seguente: "l'impresa permette, sotto condizioni generali, una maggiore ricchezza all'imprenditore ed una maggior ricchezza al sistema economico" L'impresa nasce come ente che ha come obbiettivo primario quello di creare ricchezza e conseguentemente di remunerare in maniera congrua l'imprenditore che ha messo a disposizione i mezzi economici per avviare l'attivit. Come spiega Adam Smith ne La ricchezza delle nazioni, individui orientati al perseguimento dell'interesse personale producono un'allocazione delle risorse sensibile all'interesse sociale. Infatti l'impresa aiuta la comunit producendo beni che soddisfano un bisogno e per mezzo delle imposte rimpingua le casse dell'erario. Perch nel concetto di valore d'impresa entra in gioco il fattore tempo? L'impresa esiste per creare ricchezza, ovvero per realizzare un prodotto(output) che abbia un valore superiore al valore delle risorse impiegate per ottenerlo(input) e garantire durevolmente questa situazione. Il fattore tempo fondamentale in quanto questa differenza positiva potrebbe essere ottenuta oggi a discapito della possibilit di poterla ottenere anche in futuro. Per questo motivo si dice che l'impresa persegue l'economicit, in quanto essa condizione necessaria per garantire durabilit e autonomia. Quali criticit derivano dal considerare la creazione di valore per l'azionista come obiettivo dell'impresa? L'impresa nasce si con l'obiettivo di creare valore per l'azionista, ma non solo. L'impresa un entit che genera ricchezza a tutto il sistema economico, infatti tutti gli stakeholder traggono vantaggio dall'esistenza dell'impresa. L'impresa,inoltre, per creare valore realizza dei beni e servizi utili alla comunit partecipando a una efficiente allocazione delle risorse scarse.Spiegare in dettaglio la slide n. 22

La slide 22 propone un sunto analitico dell'obiettivo dell impresa. Come possiamo notare il tema centrale realizzare un output con un valore maggiore degli input utilizzati. Gli azionisti sono coloro che investono il capitale iniziale per dare vita all'impresa e che hanno diritto a una futura

remunerazione. Per capire il funzionamento generale dell'impresa possiamo assimilarla ad una trasformazione algebrica che fa corrispondere un vettore di output per ogni n vettori di input. L'output ha un valore maggiore degli input e ci rende possibile un adeguata remunerazione agli azionisti. Lezione 2 Perch il profitto non un valore oggettivo? Il profitto costituito dalla differenza del valore dell'output e del valore dell'input. Generalmente l'impresa ha come obbiettivo la creazione di ricchezza quindi di realizzare un prodotto(output) che abbia un valore superiore alla somma dei valori degli elementi utilizzati(input). Tuttavia riferendoci solo al profitto incapperemmo in qualche problema, non dobbiamo infatti dimenticarci della dimensione temporale e della dimensione relazionale dell'impresa. Bisogna quindi precisare che questa differenza positiva deve essere perseguita durevolmente nel tempo in quanto l'impresa ricerca l'economicit , e che l'azienda, intesa come unit semplice che si muove in un sistema aperto, deve sempre rapportarsi con l'esterno avendo cura di rispettare l'equilibrio economico e l'equilibrio finanziario. Commentare la slide 2 del MOD_II Questa slide pone delle domande sul bilancio aziendale. Detto che il bilancio misura lo stato di salute dell'azienda lecito chiedere come e quando fare questa misurazione. Come ipotetiche soluzioni del primo quesito la slide ci offre: Il profitto I soldi in cassa Il valore delle azioni Tutte e tre queste alternative prese singolarmente sono inefficienti ai fini di interpretare l'andamento aziendale. Il primo, ovvero il profitto, da intendersi come differenza tra valore di output e valore di input alquanto soggettivo. I soldi in cassa neanche sono un buon metodo dato che l'obbiettivo dell'impresa quello di creare e non di accumulare ricchezza. L'ultima alternativa, il valore delle azioni, non abbastanza affidabile poich dipende dall'andamento del mercato. Perch non si prende come misura dello stato di salute l'esistena di denaro in cassa? Come si pu notare da una breve disamina degli obbiettivi dell'impresa il fine non quello di accumulare ricchezza ma quello di creare ricchezza. Un'azienda pu anche avere il denaro in cassa prossimo allo zero ma vivere in un perfetto stato di economicit. Qual' la differenza tra gestione ed esercizio? La gestione definibile come l'insieme delle operazioni che le persone operanti in impresa compiono, mediante i beni a loro disposizione, al fine di svolgere l'attivit di produzione caratteristica dell'impresa stessa. Considerando la componente temporale possiamo dividere la vita dell'impresa in numerosi periodi amministrativi. Definiamo quindi l'esercizio come la parte di gestione svolta durante un periodo amministrativo. In cosa differisce la fase di funzionamento dalla fase di cessazione?

La fase di funzionamento rappresenta la fase di ordinaria gestione dell'impresa, dove viene quindi svolta l' attivit per la quale l'impresa era stata istituita. La fase di cessazione fa' invece parte delle cosiddette operazioni di gestione straordinarie in particolare essa comporta o la vendita in blocco dellimpresa, limprenditore trasferisce ad altri la propria impresa, o un suo ramo, contro un corrispettivo che pu essere stabilito in denaro o in quote o azioni di societ. A seguito della cessione, limpresa continua a vivere in capo ad un nuovo soggetto. Che cosa significa che il bilancio(d'esercizio) redatto in ipotesi di funzionamento? Nel bilancio di esercizio si ipotizza di fermare la gestione presupponendo congiuntamente che la stessa continui nel periodo successivo. L'ipotesi di funzionamento consiste quindi nel prevedere che il processo aziendale continui nell'immediato futuro. In che senso il periodo amministrativo costituisce una finzione? Il periodo amministrativo costituisce una finzione nel senso che nella realt la vita aziendale continua e incessante, e non divisa in intervalli separati. Esiste tuttavia l'esigenza da parte del soggetto economico e di altri portatori di interesse a comprenderne l'andamento. Quindi si fa una finzione ipotizzando di poter fermare la vita aziendale per poterne studiare l'andamento presupponendo, nello stesso tempo, che essa continui nell'immediato futuro. Lezione 3 Perch il bilancio d'esercizio si riferisce solo alla gestione ordinaria? Il bilancio uno documento di cui si serve il management per sintetizzare l'andamento aziendale. Per definizione esso si riferisce solo ad un esercizio e tratta solamente le operazioni di gestione esterna. Esso uno strumento di sintesi di una realt dinamica, infatti viene redatto esclusivamente nella fase di funzionamento. Per questo motivo non pu che riferirsi alla gestione ordinaria, proprio per questo motivo per quanto riguarda la gestione straordinaria esistono altri tipi di bilancio, i bilanci speciali. Qual' la differenza tra scorporo e scissione? Nella scissione si attua mediante trasferimento dellintero patrimonio di una societ a pi societ o con il trasferimento di parte del suo patrimonio ad una o pi societ; tali societ possono essere preesistenti o di nuova costituzione e le azioni o quote da esse emesse vengono assegnate ai soci della prima. Nello scorporo una societ preesistente, che continua ad esistere, conferisce la propria impresa, o un ramo di essa, in una nuova societ appositamente costituita o in unaltra societ gi esistente, ricevendo come contropartita azioni o quote. Quindi la principale differenza sta nel fatto che le quote dalla nuova o nuove societ nella scissione vengono distribuite ai soci della prima societ, nello scorporo vengono assegnate alla societ originaria. Illustrare le fonti del capitale finanziario. L'operazione attraverso cui l'impresa viene dotata di dei mezzi monetari (capitale di finanziamento) necessari per lo svolgimento della sua attivit detta finanziamento attinto. Il capitale di finanziamento pu essere apportato dal proprietario, in caso di impresa individuale, o dai soci, in

caso di societ, tale capitale denominato capitale di rischio, nel linguaggio contabile si parla di capitale netto nell'impresa individuale e di capitale sociale nelle societ. La maggior parte delle volte il capitale di rischio non sufficiente quindi risulta necessario richiedere un prestito ad istituti di credito, tale capitale viene detto capitale di credito. Nel linguaggio contabile si parla di debiti di finanziamento. Le due tipologie di finanziamento da cui derivano le due configurazioni di capitale, capitale di richio e capitale di credito, vengono remunerate in modo differente. Nel primo caso la remunerazione avviene mediante l'utile conseguito dalla gestione, nel secondo caso rappresentata dall'interesse. Perch le operazioni di gestione interna non vengono contabilizzate (=analizzate dal modello contabile di bilancio)? Il bilancio d'esercizio un documento contabile che determina da una parte il risultato economico d'esercizio e dall'altra la situazione patrimoniale e finanziaria dell'impresa alla fine dell'esercizio stesso. Il bilancio quindi deve misurare le variazioni economiche e finanziarie , ovvero i movimenti finanziari del capitale e i costi e ricavi, cio tutte le operazioni che mettono in contatto l'impresa con terze economie. Non utile allo scopo del bilancio quindi analizzare le operazioni di gestione interna dato che non vi sono operazioni economiche e/o finanziarie. Che significa che il diritto sulle attivit dei portatori di capitale proprio un diritto residuale? Il diritto sulle attivit dei portatori di capitale proprio un diritto residuale significa che ogni attivit sul quale non vantano diritti i creditori sar rivendicata dai detentori del capitale. In altri termini, in caso di liquidazione, operazione che comporta la dissoluzione del vincolo di complementarit tra gli elementi del patrimonio, tutte le attivit vengono vengono riconvertite in denaro attraverso la vendita o la riscossione, le passivit sono estinte mediante il pagamento dei debiti e quanto eventualmente rimane viene assegnato al proprietario o eventualmente ripartito tra i soci. Illustrare la differenza tra fattori pluriennali e fattori d'esercizio [spiegare perch i fattori pluriennali sono correlati all'economia di tutti i prodotti] L'impresa pu investire le proprie risorse finanziarie nell'acquisto di beni e servizi utili allo svolgimento dell'attivit produttiva per cui, l'impresa stessa, stata istituita. Tali risorse sono chiamati fattori produttivi, la loro acquisizione avviene attraverso i mercati di incetta, e possono essere prevalentemente di due tipologie. Distinguiamo fattori pluriennali e fattori di esercizio. I primi possono essere materiali e immateriali e vengono detti pluriennali perch rendono la propria utilit in pi cicli produttivi senza perdere le loro caratteristiche di fattori produttivi. Siccome partecipano all'economia di tutti i prodotti vengono detti anche fattori a fecondit ripetuta. I fattori di esercizio, invece, cedono la propria utilit in un unico ciclo produttivo, cessando di esistere come fattori produttivi alla fine di esso. Dato che partecipando all'economia di un solo prodotto vengono anche detto fattori a fecondit semplice. Definire il concetto di capitale Il capitale dell'impresa costituito dal complesso dei beni materiali e immateriale ad essa assegnati , dai mezzi finanziari a disposizione e dal complesso delle obbligazioni che l'impresa ha assunto verso terzi. Spiegare i due aspetti del capitale.

Il capitale dell'impresa non un entit omogenea, bens costituito da vari elementi diversi per tipologia e forma. A seconda del punto di vista da cui osserviamo il capitale derivano due aspetti di esso: aspetto concreto e aspetto derivato. Nel primo caso il capitale dell'impresa pu essere considerato come l'insieme dei beni economici materiali e immateriali, strettamente collegati tra loro e al lavoro umano di cui l'impresa dispone e dal complesso delle obbligazioni assunte verso terzi. In questo caso viene messo in risalto l'aspetto reale del capitale, esso viene detto capitale di funzionamento. L'aspetto astratto del capitale sintetizza in un unica unit di misura l'aspetto concreto del capitale. In altri termini esso rappresenta ,attraverso il capitale netto, l'insieme dei componenti positivi al netto delle obbligazioni assunte dall'impresa verso terzi. Perch nel bilancio sono riportati solo i fatti che possono essere espressi in termini monetari? Nella redazione del bilancio di esercizio viene analizzata la gestione aziendale facendo riferimento ai dati quantitativi che si originano osservando la dinamica dei valori che scaturisce dall'insieme delle operazioni messe in atto. Questo modello rappresenta quindi un'astrazione della realt che cerca di mettere in evidenza certi aspetti di particolare interesse. C' la necessita quindi di convertire la grande variet delle operazioni aziendali secondo una unit omogenea. Questa unit di misura non pu non essere la moneta dato il contesto in cui ci muoviamo. Quindi pregio e difetto del bilancio il poter utilizzare solo le operazioni espresse in termini monetari. Perch il capitale netto viene inserito nella sezione di destra di SP se non una passivit? Inserire il capitale netto nella sezione di destra dello SP comporta due vantaggi.Il primo che a fronte della sezione di sinistra che rappresenta gli impieghi del capitale quella di destra mette in risalto la provenienza del capitale. In secondo luogo le due sezioni risultano bilancianti, esso il principio del duplice aspetto: il valore del totale delle attivit necessariamente uguale a quello delle passivit + quello del capitale netto Attivit = Passivit + Capitale Netto Perch la sezione di sinistra denominata anche 'Impieghi' e quella di destra 'Fonti'? La sezione di sinistra dello SP detta anche degli impieghi perch in essa figurano i beni materiali e immateriali in possesso dell'impresa, ovvero come il capitale stato utilizzato. La sezione di destra dello SP detta anche delle fonti perch visualizza la provenienza del capitale, ovvero i diritti vantati da terzi e dai soci sulle attivit dell'impresa. Cosa rappresenta il totale delle Passivit + il Capitale Netto? Tale elemento rappresenta sia le fonti del capitale dell'impresa sia i diritti vantati da terzi creditori e dagli azionisti sul capitale. Perch il capitale netto un concetto derivato ed astratto? Il capitale netto un concetto derivato perch risulta come differenza tra attivit e passivit e astratto perch non si identifica con specifici elementi del capitale di funzionamento Perch Attivo = Passivo + CN un'identit contabile?

Essa un identit contabile perch sempre verificata, per definizione, a prescindere dal valore assunto dalle variabili che figurano in essa. Lezione 4 Perch Attivo = Passivo + CN un'identit contabile? Vedi domanda 14 lezione 3 Quali informazioni si possono avere confrontando Stati Patrimoniali di 2 momenti successivi? Se confrontiamo due differenti SP otteniamo due tipi di informazioni: - Com mutato il capitale nellaspetto concreto, sia qualitativo che quantitativo; - Com variato il capitale nellaspetto astratto-unitario (+/- capitale netto). Detto confronto, tuttavia, non ci mostra le cause della variazione del capitale. Sappiamo che il capitale si modifica in presenza di un fatto modificativo: in particolare, aumenta per i conferimenti della propriet (in sede di costituzione dellimpresa oppure successivamente i cosiddetti aumenti di capitale -) cio, nelle imprese collettive, a seguito di aumenti di capitale sociale - oppure a seguito di utile; diminuisce per restituzioni di capitale alla propriet (i cosiddetti rimborsi di capitale) oppure a seguito di perdite (se il prezzo di vendita delle merci fosse stato inferiore al prezzo di acquisto, la differenza perdita conseguita avrebbe intaccato il capitale netto). In sintesi, le variazioni del capitale netto se non sono attribuibili ad aumenti o rimborsi di capitale, sono imputabili al conseguimento di utili o di perdite e, dunque, allo svolgimento della gestione. Lutile e la perdita, nel linguaggio del bilancio, costituiscono il reddito. Tale reddito rappresenta il risultato economico della gestione: se positivo denominato utile (o profitto), se negativo chiamato perdita. Il confronto tra due SP, tuttavia, non indica COME si formato il risultato. Questo perch ci sfuggita la dinamica. Quali informazioni non si possono ottenere? Perche`? Il confronto tra due SP non indica COME si formato il risultato. Questo perch ci sfuggita la dinamica. A tale scopo e non solo, viene redatta la nota integrativa, un documento che illustra le decisioni prese dagli amministratori dellimpresa nel redigere il bilancio, in modo da favorirne lintelligibilit, spiegando dettagliatamente le voci inserite nello SP (Stato Patrimoniale) e nel CE (Conto Economico). Perch c' la necessit di spiegare le cause di formazione del risultato d'esercizio? La conoscenza dellee cause della formazione del risultato d'esercizio necessaria per poter analizzare i fatti di gestione anche nell'aspetto derivato. Tale compito affidato al Conto economico, un prospetto che spiega come si generato l'utile/perdita. La comprensione della

dinamicit dell'impresa e del reddito, che rappresenta il risultato economico della gestione sono i motivi della creazione di tale prospetto. Cosa significa 'gestione caratteristica' ? Per gestione caratteristica si intende il complesso di operazioni in cui l'impresa tipicamente impegnata. Spiegare come viene registrata l`operazione del 10.02 della slide n. 22 (giustificare la risposta) In questa operazione vengono vendute la merce X1 acquistata in data 20/01 al prezzo di 80 con riscossione a 30gg dalla fattura. + + + Crediti Comm.li V.F.P. 96 D Iva ns. Debito V.F.N. 16 A Vendita PF V.E.P. 80 A

Lezione 5 Spiegare la differenza tra debiti/crediti di funzionamento e debiti/crediti di finanziamento I debiti/crediti di funzionamento sorgono nel momento in cui avviene lo scambio e servono per acquisire/cedere l'oggetto di negoziazione. Essi sono quindi elementi sostituiti momentaneamente al denaro, sono caratterizzati da scadenze entro cui versare la cifra del debito/credito e da un interesse implicito. I debiti/crediti di finanziamento sorgono invece in seguito ad una decisione di indebitamento e l'oggetto di negoziazione il denaro. Infatti l'impresa riceve liquidit in cambio si impegna a versare una certa somma con delle scadenze prefissate. Essi sono caratterizzati da un tasso di interesse esplicito. Perche` si dice che i crediti/debiti di funzionamento scaturiscono in maniera automatica dalla gestione? Perch essi sorgono automaticamente nel processo di acquisto/vendita al momento della fatturazione. Infatti al momento della fatturazione vengono momentaneamente sostituiti al denaro, successivamente, alla scadenza, vengono saldati. Spiegare perch i costi di acquisizione di fattori d'esercizio ed i ricavi di vendita riguardano l'aspetto derivato del capitale Ogni operazione di gestione esterna rilevata da una movimentazione finanziaria, essa rappresenta l'aspetto concreto della variazione del capitale. Se tale operazione viene bilanciata da un'operazione finanziaria di senso opposto non viene rilevata nessuna variazione nella quantit del capitale e il fatto di gestione che ha provocato queste operazioni viene detto permutativo. Se invece il fatto di gestione viene detto modificativo, ovvero successivamente alla variazione finanziaria vi un variazione economica dello stesso segno, vi una variazione nel capitale netto e quindi nell'aspetto derivato del capitale. I costi e i ricavi essendo fatti di gestione modificativi, dato che vengono rilevati da una variazione economica e apportano variazioni al capitale netto, riguardano l'aspetto derivato del capitale. Perch non tutte le operazioni di gestione ordinaria esterna non modificano la ricchezza?

Le operazioni di gestione ordinaria esterna che modificano la ricchezza, ovvero il capitale netto, sono dette fatti di gestione modificativi. Tuttavia esistono operazioni di gestione ordinaria esterna che non modificano la ricchezza in quanto si risolvono in una compensazione tra gli elementi dello stato patrimoniale,esse vengono dette fatti di gestione permutativi. Spiegare la differenza tra aspetto monetario ed aspetto finanziario L'aspetto monetario rileva tutte le operazioni che modificano i mezzi monetari dell'impresa, ovvero i flussi in entrata e in uscita di mezzi monetari. L'aspetto finanziario rileva tutte le variazioni che modificano l'aspetto concreto del capitale. In cosa consiste l`aspetto economico? Come nasce? L'aspetto economico nasce dall'esigenza di analizzare e rilevare i fatti di gestione che modificano l'aspetto derivato del capitale, ovvero come si formato il risultato d'esercizio. Tutte le variazioni economica vengono configurate come costi o come ricavi e successivamente sintetizzate nel Conto Economico, un rendiconto che ci spiega come si generato l'utile o la perdita d'esercizio. Perch aspetto monetario e finanziario sono aspetti 'originari', mentre l'aspetto economico 'derivato'? L'aspetto monetario e finanziario sono aspetti originari perch rilevano operazioni che apportano variazioni all'aspetto concreto del capitale, l'aspetto economico invece rileva operazioni che apportano variazioni al risultato d'esercizio e quindi al capitale netto, essendo esso il soggetto dell'aspetto derivato, anche l'aspetto economico un aspetto derivato. Qual la differenza tra capitale e patrimonio? Il patrimonio un insieme di beni, ciascuno dei quali pu dare singolarmente un proprio reddito. Il capitale, invece, un insieme di beni strettamente collegati tra loro e con il lavoro umano per svolgere un processo di produzione unitario e dare un reddito unitario. Spiegare nel dettaglio la slide n. 38 La slide n.38 fa' una sintesi sui criteri di registrazione. Essa ci rende noto che l'aspetto finanziario (originario) rileva le entrate/uscite di denaro, ovvero l'aspetto monetario, e i crediti debiti di finanziamento/funzionamento, e che l'aspetto economico (derivato) rileva i costi relativi all'acquisizione dei fattori produttivi, i ricavi relativi alla vendita dei prodotti e le variazioni del capitale proprio. Detto ci ci riassume ancora che un fatto di gestione rilevato innanzitutto da un movimento finanziario, esso poi pu essere compensato da una variazione finanziaria dello stesso segno o da un movimento economico dello stesso segno. Nel primo caso la compensazione avviene tra elementi dello SP, nel secondo caso la compensazione avviene incidendo sul conto economico con un costo o un ricavo. Perche` gli importi di `Cassa` e `Reddito d`esercizio` possono non corrispondere? I conti 'Cassa' e 'Reddito d'esercizio' sono due conti che rilevano due diversi tipi di operazioni quindi possono non corrispondere. In particolare il conto 'Cassa' rileva le variazioni monetarie, invece il conto 'Reddito d'esercizio' rileva le variazioni economiche, come ben sappiamo, i due tipi di variazioni, monetarie e economiche, sono diverse tra loro.

Lezione 6 Spiegare in 3 righe i concetti di costo e di ricavo Il costo definito come la quantit di denaro che deve essere ceduta per ottenere una definita quantit di fattori produttivi. Il ricavo definito come la quantit di denaro ottenuta vendendo una determinata quantit del prodotto generato dalla combinazione produttiva. Qual la differenza tra costo pluriennale e costo d'esercizio e quali le implicazioni ai fini del bilancio? Un costo pluriennale un costo sostenuto per l'acquisizione di un fattore pluriennale esso viene rilevato nel conto economico solo per la parte di competenza e figura nello stato patrimoniale per il valore residuo. Un costo d' esercizio un costo sostenuto per l'acquisizione di fattori d'esercizio e figura completamente nel conto economico. Definire il reddito d'esercizio Il reddito d'esercizio rappresenta il risultato economico della gestione ed calcolato la differenza tra ricavi e costi d'esercizio. Se positivo detto utile se negativo perdita. Che differenza c' tra una variazione economica di reddito ed una variazione economica di capitale? Le variazioni economiche di capitale si riferiscono alle voci della zona del capitale netto (capitale sociale, riserve di utili, risultato d'esercizio), mentre le variazioni economiche di reddito riguardano tutto il resto (costi d'esercizio, ricavi d'esercizio ecc.). E' vero che il reddito deriva dalla differenza tra valori economici positivi e valori economici negativi? Il reddito il risultato economico della gestione ed calcolato periodicamente con il bilancio d'esercizio. Esso risultante dal conto economico in cui figurano costi e ricavi di competenza. Quindi si il reddito deriva dalla differenza tra valori economici positivi e valori economici negativi, purch essi si riferiscano a ricavi e costi di periodo. Perch il primo movimento di un'operazione di gestione sempre finanziario? Il modello contabile di bilancio registra tutte le operazioni di gestione esterna, quindi qualunque sia la natura della rilevazione avverr a seguito di un'operazione di tal tipo. Per definizione il verificarsi di un rapporto con una controparte incider sul campo finanziario, perci la prima registrazione non pu non essere finanziaria. Spiegare la differenza tra sistema contabile e metodo contabile Un sistema di conti o sistema contabile un insieme coordinato di conti che raccoglie scritture tra loro collegate riguardanti un oggetto complesso. Un metodo di scritture o metodo contabile , invece, l'insieme delle norme che regolano la forma, l'ordine e le modalit con le quali le scritture vengono composte. Il sistema riguarda il contenuto delle scritture, il metodo detta le regole di forma e procedura delle rilevazioni.

Illustrare con uno schema le regole di funzionamento dei conti Con il metodo della partita doppia applicato al sistema contabile del bilancio si rilevano tutte le operazioni poste in essere con terze economie. Ogni operazione deve essere analizzata sotto un duplice punto di vista, ovvero ponendo in evidenza le variazioni che essa provoca al risultato di periodo e al capitale di esercizio. Ogni operazione viene rilevata mediante dei conti, ognuno di essi segue un particolare oggetto. Tuttavia le variazioni dei conti non devono essere analizzate in modo isolato, infatti bisogna avere un occhio di riguardo alle loro relazioni e alle variazioni che determinano nell'oggetto complesso. In particolare enucleiamo le regole della partita doppia: I conti sono raccolti nel libro mastro e ogni conto raccoglie nelle opposte sezioni variazioni di segno opposto relative al medesimo oggetto (funzionamento antitetico delle sezioni dei conti). Ogni fatto di gestione deve essere osservabile contemporaneamente sotto due aspetti: l'aspetto originario e l'aspetto derivato (duplicit dell'aspetto di osservazione) I conti appartenenti a due classi diverse funzionano in modo antitetico (funzionamento antitetico delle classi di conti) Da ci consegue che, in ogni momento, il totale degli importi iscritti in Dare uguale al totale degli importi iscritti in Avere. Perch nello Stato Patrimoniale si trovano anche i costi? E' errato affermare che nello Stato Patrimoniale troviamo anche i costi. I costi vengono tuttavia utilizzati per valorizzare le rimanenze. Tutto ci che di natura economica e non completamente consumato o erogato nel periodo in esame deve essere rinviato a periodi futuri e trova collocazione nello Stato Patrimoniale. E` corretto sostenere che il CE riporta solo i valori economici di reddito ? Sostenere che il conto economico riporta solo i valori economici di reddito corretto, tuttavia bisogna precisare che esso riporta solo i valori economici di reddito di periodo. Lezione 7 Spiegare la frase "Lo SP del bilancio d'esercizio rappresenta il capitale di funzionamento" Il capitale di funzionamento conincide con l'aspetto concreto del capitale: il complesso dei beni economici strettamente collegati tra loro e con il lavoro umano di cui l'impresa dispone per lo svolgimento di un'attivit produttiva unitaria e dal complesso delle obbligazioni che l'impresa ha assunto verso terzi. Questa configurazione del capitale di funzionamento equivalente a dire: l'insieme degli investimenti effettuati con il capitale dell'impresa e l'insieme delle fonti di esso. Questa espressione molto simile a ci che rappresenta lo SP, esso infatti ci indica sulla sinistra l'insieme delle attivit dell'impresa e sulla destra le passivit + CN. Essendo le attivit l'insieme degli investimenti effettuati dall'impresa, le passivit le fonti esterne e il CN le fonti interne del capitale possiamo concludere che lo SP rappresenta il capitale di funzionamento. Spiegare la slide n. 49

La slide 49 ci riepiloga i tratti salienti del modello contabile. Esso prendendo in considerazione la parte di gestione svolta in un periodo amministrativo, un esercizio, rileva tutte le operazioni di gestione esterna con un occhio di riguardo per le movimentazioni finanziarie. Il suo fine quello rappresentare l'andamento complessivo dell'impresa mediante un sistema di valori che sintetizza l'effetto delle operazioni di gestione ordinaria sul capitale e sul reddito. In particolare, esso redatto in prospettiva di funzionamento, ovvero il valore attribuito a ciascun elemento tiene conto del fatto che l'indomani l'impresa continua ad esistere ed operare. In questa slide anche evidenziata la differenza tra il metodo reddituale, in uso in italia, e il metodo patrimoniale in uso nei paesi anglosassoni. Quali differenze esistono tra le tipologie di bilanci? Esistono diverse tipologie di bilanci a seconda delle esigenze e degli scopi che ne causano la redazione. -Bilancio d'Esercizio. Il bilancio d'esercizio quello fondamentale, esso un documento contabile redatto dagli amministratori alla fine di ogni periodo amministrativo ed finalizzato alla rappresentazione del capitale e del risultato conseguito nel periodo amministrativo. Qualora l'impresa sia di tipo collettivo, detto bilancio soggetto ad appovazione dei soci e, nelle societ di capitali, anche all'obbligo di pubblicazione -Bilancio Speciale. I bilanci speciali si riferiscono a particolari tipi di gestione di imprese (es. Societ di gestione di fondi comuni), all' accertamento di irregolarit amministrative pregresse oppure a trasferimenti mortis causa di imprese. -Bilancio Straordinario. I bilanci straordinari sono redatti in occasioni di decisioni particolari e per scopi e con criteri diversi dal bilancio d'esercizio. Che differenza esiste tra il bilancio d'esercizio ed il bilancio semestrale? Il bilancio semestrale viene redatto con i criteri stabiliti dalla legge per il bilancio d'esercizio, tuttavia prende in considerazione la gestione di un solo semestre. Se redatto regolarmente viene detto ordinario, in caso contrario straordinario. Perch la redazione del bilancio d'esercizio obbligatoria per legge? La redazione del bilancio d'esercizio obbligatoria per legge principalmente per due motivi: -Civilistici: lobiettivo del legislatore civilistico quello di tutelare ciascun soggetto che possa avere rapporti con limpresa affinch questi non sia tratto in inganno da incrementi patrimoniali o reddituali fittizi. -Fiscali: lobiettivo del legislatore fiscale quello di evitare che, attraverso manovre, elusive limpresa minimizzi il proprio risultato desercizio al fine di ottenere un risparmio di imposta.

Che differenze di interessi esistono tra il legislatore civilistico ed il legislatore fiscale? Il legislatore civilistico intende tutelare i creditori da possibili comportamenti scorretti dell'impresa, invece il legislatore fiscale tende a tutelare lo stato nell'evitare comportamenti elusivi d'imposta dell'impresa. Spiegare la frase "Non esiste un unico bilancio" Questa frase tende ad enfatizzare la componente prospettica del bilancio, infatti possono esistere n diversi bilanci per n diverse motivazioni, con conseguenti n diversi risultati di esercizio. Il bilancio quindi non unico e universale, ma relativo agli scopi che ne causano la redazione. Illustrare l'Imposta sul Valore Aggiunto, spiegando perch colpisce solo il consumatore finale L'iva (imposta sul valore aggiunto) l'imposta in vigore in tutti i paesi della Unione Europea (UE) per assoggettare a tassazione il consumo dei beni e dei servizi. L'onere dell'IVA viene di fatto sostenuto dai consumatori come componente del prezzo dei beni e dei servizi che sono ad essa soggetti. Nel ciclo produttivo commerciale , tuttavia, l'IVA viene anticipata dai Soggetti Passivi di diritto dell'imposta che sono le imprese, le societ, gli enti, gli esercenti arti e professioni. Nelle operazioni soggette all'IVA, l'IVA viene addebitata, dai soggetti passivi di diritto, come componente del prezzo dei beni o dei servizi alle controparti contrattuali, con obbligo di rivalsa. L'IVA addebitata dai soggetti passivi anche se non viene incassata deve essere liquidata e versata periodicamente all'Ufficio IVA, al netto dell'IVA assolta sugli acquisti e sulle importazioni fatte dai soggetti passivi stessi. I soggetti passivi di diritto non sopportano quindi, di regola, il costo dell'IVA, salvi i casi di indeducibilit totale o parziale, dell'IVA pagata sull'acquisizione di alcune categorie di beni e servizi. I soggetti passivi, oltre al costo dell'IVA pagata sugli acquisti con IVA indeducibile, sopportano il costo della complessa gestione amministrativa dell'imposta, l'onere finanziario dell'anticipazione dell'imposta, e se si trovano a credito, l'onere finanziario ed il costo della procedura del rimborso.

Cosa il piano dei conti? Il piano dei conti rappresenta lelenco di tutti i conti impiegati dallazienda per le rilevazioni in partita doppia. Il piano dei conti formato da un elenco di conti di natura economica, patrimoniale e dordine gestiti in modo da permettere un analisi dettagliata di ogni fatto amministrativo dellazienda e laggregazione della totalit dei fatti economici. E' di obbligo costruire in ogni azienda un piano dei conti nel rispetto dellanormativa vigente, in maniera tale da rendere il pi agevole possibile la compilazione del bilancio desercizio e la redazione della dichiarazione dei redditi. Le voci sono solitamente organizzate in strutture gerarchiche di tre o pi livelli chiamati comunemente mastri, conti e sottoconti o gruppo, conto e sottoconto. La sua impostazione teoricamente libera, ma in pratica si tende a seguire uno schema di bilancio predefinito a seconda del tipo di azienda da gestire, soprattutto per semplificare le operazioni di trasferimento dei valori per la redazione del bilancio secondo la direttiva CEE.

Spiegare le differenze tra i seguenti strumenti di pagamento: assegno bancario, assegno circolare, ri.ba, cambiale tratta. La cambiale tratta o, pi semplicemente tratta, un ordine di pagamento: un soggetto (traente) ordina ad un altro (trattario) di pagare la somma di denaro indicata ad un altro soggetto (beneficiario), che pu anche coincidere con il traente. Il trattario, apponendovi la firma, pu accettare la tratta e diviene, cos, il debitore principale; se il trattario non accetta la tratta, il titolo di credito comunque valido e il debitore principale il traente. Le cambiali sono titoli di credito, documenti in base ai quali un soggetto tenuto ad effettuare una prestazione (tipicamente, versare denaro) a chi li presenta, essendone legittimamente in possesso. Il diritto del possessore ad ottenere la prestazione prescinde dalla dimostrazione delle ragioni che hanno generato il diritto stesso: sufficiente il possesso del titolo per avere diritto alla prestazione indicata, senza dover dimostrare le ragioni giuridiche ed economiche che hanno fatto sorgere il credito. Perch siano validi, i titoli di credito devono rispettare alcuni requisiti formali indicati puntualmente dalla legge. Le ricevute bancarie (ri.ba.) sono documenti che, riferendosi ad un credito, ne indicano lammontare, il debitore, la scadenza e si presentano alla banca perch questa ne curi lincasso. Le ricevute bancarie non sono titoli di credito e quindi non presentano le medesime caratteristiche delle cambiali: non possono essere girate, se non per lincasso, non danno il diritto allincasso a prescindere dal rapporto commerciale sottostante, non possibile effettuare il protesto, n adire lazione cambiaria in caso di mancato pagamento, ecc. Inoltre, per le ri.ba. non prevista limposta di bollo; a questa caratteristica distintiva, in particolare, attribuibile la grande diffusione delle ricevute bancarie. Tipicamente, dellincasso delle ricevute bancarie si occupa la banca: la ri.ba. viene presentata alla banca dal creditore affinch questa ne curi lincasso. Ad incasso avvenuto (al dopo incasso), la banca accredita il conto corrente del debitore dellimporto corrispondente, al netto di una commissione di incasso. Lassegno bancario un titolo di credito con cui il cliente, proprietario di un conto corrente, ordina alla banca di pagare una certa somma di denaro a favore di un terzo oppure di s medesimo. Nellassegno bancario sono coinvolti, fondamentalmente, tre soggetti: - il cliente (traente) che ordina alla banca di effettuare il pagamento; - la banca (trattario) che ha lobbligo di pagare al momento della presentazione dellassegno, qualora il cliente abbia effettivamente la necessaria disponibilit monetaria; - il beneficiario che, presentando lassegno alla banca, ha diritto ad ottenere la somma di danaro indicata. Lassegno bancario ha una struttura simile alla cambiale tratta. Il beneficiario dellassegno, ottenuto il titolo in sostituzione di una somma di denaro contante, assume il rischio che lassegno sia stato emesso allo scoperto o a vuoto, ossia senza che presso la banca sia effettivamente presente una somma disponibile sufficiente. In questo caso, infatti, la banca non tenuta ad ottemperare allordine di pagamento ricevuto. Il beneficiario, allora, dovr rivalersi direttamente con il traente attraverso gli strumenti di tutela previsti dalla legge (protesto, pignoramento, ecc.). Il beneficiario di un assegno, piuttosto che incassarlo presso la banca, pu a sua volta utilizzarlo per pagare un altro soggetto, girandoglielo. La girata una dichiarazione scritta sullassegno con cui il girante (beneficiario) ordina alla banca di pagare contro la presentazione dellassegno ad un altro soggetto, il giratario. Effettuando la girata, il girante diventa a sua volta un obbligato cambiario Qualora la banca non provveda al pagamento, poich lassegno scoperto, infatti, il giratario pu rivalersi legalmente anche contro di lui. Simile allassegno bancario, ma differente soprattutto quanto al profilo del rischio lassegno circolare. Lassegno circolare un titolo di credito con cui la banca si impegna a pagare una certa somma al beneficiario indicato. Per ottenere lemissione di assegni circolari generalmente necessario

provvedere al versamento della somma, o al prelevamento della stessa da un conto corrente. La banca, infatti, si impegna irrevocabilmente ad effettuare il pagamento allatto della presentazione. Per il beneficiario, quindi, lassegno circolare molto meno rischioso dellassegno bancario, in quanto il suo pagamento non legato alla disponibilit di denaro sul conto del traente. Come lassegno bancario, anche lassegno circolare pu essere girato, a meno che non sia emesso con la clausola non trasferibile. Lassegno circolare ha una struttura simile al pagher cambiario. Perch non ha senso confrontare, durante la vita dell'impresa, l'insieme dei ricavi con l'insieme dei costi, mentre ha senso farlo solo al termine della vita d'impresa? Confrontare l'insieme dei ricavi con l'isieme dei costi molto diverso se fatto alla fine della vita dell'impresa o in un qualsiasi arco temporale t. Nel primo caso un operazione sensata dato che tutte le operazioni aziendali saranno concluse, tutti i ricavi concretizzati e tutti i costi manifestati. Avremo quindi che Reddito Totale = Ricavi Costi. Nel secondo caso l'operazione perde di significato dato che vi saranno operazioni non ancora concluse, i ricavi non tutti concretizzati e i costi non tutti manifestati. Calcolare il Reddito Totale in un intervallo t non ha senso, tuttavia possibile calcolare il reddito di periodo che tiene conto dei costi e ricavi di competenza. Lezione 8 Alla fine del periodo amministrativo perch limporto della Cassa pu non coincidere con il valore dellUtile desercizio? Al termine del periodo amministrativo l'importo della Cassa pu non conincidere con il valore dell'utile perch, come sappiamo, la contabilit non in fase con la realt (peccato originale della contabilit). Infatti al termine del periodo amministrativo ci saranno operazioni iniziate che non hanno ancora avuto una manifestazione finanziaria e operazioni non ancora completate che hanno gi avuto la loro manifestazione finanziaria. Detto ci risulta evidente che una certa corrispondenza si avr solo al termine della vita dell'impresa prendendo in considerazione Cassa e Utile Totale. Spiegare cosa significa quanto statuito dallart. 2423bis c.c. L'art. 2423bis statuisce che "...si deve tener conto dei rischi e delle perdite di competenza dell'esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo". Questo va' a rafforzare il principio della prudenza, in particolare precisa che vi la necessit di stimare rischi futuri derivabili da operazioni di competenza dell'esercizio in corso, e quindi di dover contabilizzare una possibile e incerta perdita facendola partecipare al risultato dell'esercizio di competenza. In cosa consiste il peccato originale del modello contabile? Il 'peccato originale' del modello contabile risiede nella finzione alla base del bilancio. La finzione consiste nella pretesa di poter arrestare la gestione al termine dell'esercizio al fine di poter attuare le operazioni di assestamento atte a riportare la contabilit in fase con la realt. Illustrare, in max 5 righe, in principio di realizzazione

Il principio di realizzazione stabilisce il criterio di rilevazione dei ricavi di periodo. Esso decreta che un ricavo contabilizzato nel periodo in cui si realizza, cio quando: avvenuto lo scambio con l'esterno e l'impresa ha ricevuto il corrispettivo; l'impresa ha fatto quanto doveva per aver diritto al ricavo. Dare una definizione di risultato economico desercizio Il risultato economico d'esercio pu essere definito come l'incremento, se positivo, o il decremento, se negativo, del Capitale Netto dell'impresa al netto di eventuali incrementi o decrementi di capitale sociale Spiegare perch un costo di competenza un costo sostenuto per conseguire un ricavo dellesercizio Il principio di competenza sancisce che devono essere considerati costi di competenza i costi sostenuti per conseguire i ricavi realizzati nell'esercizio. Questa relazione di causa-effetto essenziale al fine di stabilire correttamente il risultato dell'esercizio, infatti, dato che la contabilit non in fase con la realt, necessario correlare ai ricavi d'esercizio i costi sostenuti per realizzarli. Illustrare loperazione relativa alle costruzioni in economia e spiegare perch necessario contabilizzare un ricavo La contabilizzazione delle immobilizzazioni costruite internamente configura una operazione di capitalizzazione dei costi. Infatti, i costi dei fattori produttivi impiegati nel corso dell'esercizio vengono normalmente considerati di competenza dell' esercizio stesso, poich si presume che il loro impiego metta fine alla possibilit di contribuire alla formazione di redditi futuri. Tuttavia una parte dei fattori stata utilizzata per produrre un'immobilizzazione materiale o immateriale, diventa perci necessario capitalizzarla in modo che possa partecipare attraverso le quote di ammortamento alla realizzazione dei redditi dei futuri esercizi nei quali l' immobilizzazione verr utilizzata. Si rileva, cos, inzialmente un costo relativo ai fattori utilizzati (Variazione Economica Negativa) e successivamente un ricavo relativo all'acquisizione di valore dell'immobilizzazione (Variazione Economica Positiva). Tale costo e tale ricavo devono essere della stessa entit. Nel caso di fattori desercizio, perch il relativo costo di acquisizione si considera subito come costo desercizio, senza tenere conto del principio di realizzazione dei ricavi? Perch questo non si applica anche ai fattori pluriennali? Risulta conveniente considerare nell'immediato i costi relativi ai fattori di esercizio come costi di periodo poich alla chiusura dell'esercizio verrano relazionati alle esistenze iniziali e alle rimanenze finali per rilvare quanto stato effettivamente utilizzato nel corso dell'esercizio. Per i fattori pluriennali il discorso ben diverso. Essi, essendo fattori a fecondit ripetuta, partecipano all'economia tutti i prodotti per pi esercizi, quindi non possono essere considerati come costi di competenza di un solo esercizio. E' pi conveniente far partecipare i costi dei fattori pluriennali al risultato di periodo per quote di ammortamento. Spiegare la differenza tra spesa e costo

La spesa l'espressione contabile del sostenimento da parte di un impresa di un costo d'acquisto. Si manifesta con il decremento di un attivit o l'incremento di una passivit e non modifica il CN. Il costo la componente negativa che concorre alla formazione del risultato di periodo e quindi modifica il CN. Perch non si registra alcun ricavo nel caso di un anticipo da clienti? In caso di anticipo da clienti non si registra alcun ricavo poich i ricavi vengono rilevati quando vengono realizzati. In caso di anticipo da clienti viene contabilizzato un incremento delle attivit a seguito dell'incasso ma non un incremento del CN, dato che si verificher solo dopo la rilevazione del ricavo. Perch utile distinguere costi e ricavi di CE in aree della gestione? Distinguere costi e ricavi di CE in aree della gestione utile per meglio identificare le cause del risultato economico e analizzarne le determinanti. Qual la differenza tra costo di prodotto e costo di periodo? I costi di periodo sono i costi relativi alle risorse utilizzate per rendere possibile lo svolgimento dell'attivit (costi amministrativi, costi commerciali, costi generali...) I costi di prodotto fanno riferimento al costo dei beni consegnati nel periodo e quindi correlati ai ricavi realizzati. Sotto quali ipotesi la differenza tra costi e ricavi globali (= riferiti alla vita dell'impresa) evidenzia il reddito conseguito dall'attivit d'impresa? Le ipotesi sotto le quali la differenza tra ricavi e costi globali evidenzia il reddito conseguito dall'impresa sono: L'attivit dell'impresa completamente cessata: ci significa che 1)tutti i fattori produttivi sono stati completamente utilizzati per l'attivit produttiva o, se non utilizzati, sono venduti per stralcio; 2) tutti i processi produttivi sono stati ultimati e tutti i prodotti venduti. Il potere d'acquisto della moneta non ha subito variazioni. Tutti i crediti sono stati incassati e tutti i debiti pagati. Non ci sia pi alcun rischio in corso. Durante l'intero arco di vita dell'impresa non sono stati effettuati altri conferimenti, n rimborsi di capitale di propriet e non stato operato alcun prelievo di reddito. Spiegare la slide n. 61 La slide n. 61 focalizza la nostra attenzione sulla distinzione tra costi di prodotto e costi di periodo. In particolare, distingue tra i costi di prodotto quelli dei fattori pluriennali e quelli dei fattori di esercizio. I fattori pluriennali sono valorizzati nello SP al valore d'acquisto, tuttavia cedendo in pi esercizi la loro utilit, una parte del loro costo deve partecipare alla formazione del risultato d'esercizio. Tale quota detta quota di ammortamento e viene calcolata stimando la vita

utile del fattore. I fattori d'esercizio invece al momento dell'acquisto vengono rilevati come costi d'esercizio, tuttavia non avendo certezze sull'effettiva utilizzazione degli stessi a fine periodo le materie utilizzate vengono rettificate in base alle esistenze iniziali e le rimanenze. I costi di periodo, invece, sono relativi alle risorse utilizzate nel periodo per rendere possibile la gestione. Lezione 9 e 10 Illustrare il principio del costo storico Il principio del costo storico un criterio di valutazione per le immobilizzazioni facenti parte del patrimonio aziendale. In particolare, con questo metodo le immobilizzazioni vengono valorizzate al costo storico, ovvero al costo d'acquisto. Nel costo storico possono essere compresi altri costi o oneri relativi all'immobilizzazione. Perch c' un differente trattamento per fattori pluriennali e fattori d'esercizio? La differenza nel trattamento per i fattori pluriennali e fattori d'esercizio risiede nella diversit di utilizzo dei beni stessi. I fattori pluriennali, essendo beni a fecondit ripetuta, cedono la propria utilit a pi esercizi, quindi devono partecipare al risultato di pi periodi amministrativi. I fattori di esercizio, essendo beni a fecondit semplice, cedono la propria utilit in un unico processo produttivo e di conseguenza partecipano al risultato di un solo periodo amministrativo. Quando e perch il costo di acquisizione diventa costo di utilizzazione? Il costo di acquisizione (uscita che si avuta nel periodo per procurarsi la disponibilit di un fattore produttivo) diventa costo di utilizzazione (valore dei fattori produttivi che sono stati impiegati nei processi) quando tale fattore viene utilizzato nel ciclo produttivo cos da generare ricavi d'esercizio. Spiegare il differente trattamento di costi di prodotti e costi di periodo ai fini della competenza Un costo di prodotto di competenza se legato da un rapporto di causa-effetto a un prodotto realizzato nel corso dell'esercizio. Un costo di periodo relativo alle risorse utilizzate per rendere possibile lo svolgimento dell'attivit, quindi di competenza. Perch le rimanenze finali di materie vengono inserite nel CE con il segno ' - ' ? Le rimanenze finali di materie vengono inserite nel CE con il segno '-' perch sono una rettifica di costo. Essendo risorse rilevate come costi di periodo ma che non sono correlate ai ricavi realizzati, poich non utilizzate, devono essere eliminate dal CE e, facendo parte del capitale di funzionamento, figurano nello SP. Illustrare il processo di assestamento Si definisce assestamento l'insieme delle operazioni contabili necessarie affinch la contabilit sia in fase con il principio di competenza. Tali operazioni sono di inserimento e di rettifica. Le operazioni di inserimento hanno l'obiettivo di inserire costi e ricavi di competenza del periodo ma non ancora registrati in contabilit, distinguiamo:

Operazioni di completamento: riguardano costi e ricavi di competenza le cui manifestazioni finanziarie maturano completamente solo a fine periodo. Operazioni di integrazione: riguardano costi e ricavi di competenza le cui manifestazioni finanziarie non sono ancora completamente maturate alla fine del periodo; riguardano inoltre, costi e ricavi che nascono in sede di valutazione a fine periodo. Operazioni di ammortamento: ripartizione in quote dei costi pluriennali relativi a fattori produttivi a fecondit ripetuta. Le operazioni di rettifica hanno il compito di stornare quote di costi e ricavi che, avendo gi avuto manifestazione finanziaria, sono registrati in contabilit ma non sono di competenza del periodo in esame, bens di quelli successivi. Denominiamo rimanenze tali quote di costi e ricavi. Occorre distinguere due tipi di rimanenze: Rimanenze contabili. Rimanenze di merci. Individuare le aree della gestione e spiegare la loro importanza La forma scalare del conto economico consente di esporre risultati progressivi, evidenziando la contribuzione al risultato di esercizio delle varie aree della gestione. Di quest'ultime distinguiamo innanzitutto le due principali: 1) Gestione Caratteristica: comprende i ricavi e i costi della gestione tipica dell'azienda, l'attivit volta a realizzare l'oggetto dell'impresa. In primo luogo, si considerano i ricavi per vendite o prestazione di servizi, ai quali vanno sottratti i costi di produzione e le spese commerciali, amministrative e generali. 2) Gestione non Caratteristica: rientrano in questa categoria tutti quei fenomeni che non fanno parte della gestione caratteristica. Distinguiamo: Gestione patrimoniale: detta anche gestione accessoria, fanno parte di questa categoria tutte le operazioni estranee alla gestione tipica ma che si verificano e si svolgono con continuit nel corso dell'esercizio. Gestione finanziaria: l'attivit di gestione volta al reperimento dei mezzi finanziari necessari all'attivit dell'impresa e all'impiego delle risorse eccedenti. Gestione straordinaria: i componenti relativi a quest'area di gestione, detti straordinari, si distinguono dagli altri, detti ordinari, perch conseguenti ad eventi non influenzabili dall'impresa. Gestione fiscale: quest'area di gestione relativa alle imposte fiscali derivanti dalla normativa tributaria. Definire il concetto di rateo e spiegare perch figura in SP Il rateo uno strumento utilizzato per anticipare l'effetto finanziario di operazioni che, pur essendo gi iniziate nell'esercizio, avranno una completa manifestazione finanziari solo in un esercizio successivo. Il rateo un elemento di natura finanziaria e, come tale, trova collocazione nello stato patrimoniale. Illustrare la differenza tra fondi spese e fondi rischi I fondi spese misurano costi di competenza dell'esercizio per i quali incerto l'importo e la data di manifestazione. I fondi rischi, invece, imputano all'esercizio componenti negativi di reddito con futura ed incerta manifestazione finanziaria. In altri termini, i fondi spese misurano costi per i quali

incerto l'importo e la data di manifestazione, ma non la manifestazione stessa; i fondi rischi misurano costi di cui anche la manifestazione incerta. Cosa significa dire che con la svalutazione dei crediti l'impresa si prepara contabilmente ad un evento negativo? Secondo quanto dispone il codice civile, i crediti devono essere iscritti in bilancio al presunto valore di realizzo. Risulta quindi necessario identificare una posta rettificativa del conto 'Crediti'. Tale posta rappresentata dal 'fondo svalutazione crediti', che come ben sappiamo, un fondo rischi. Il 'fondo svalutazione crediti' il conto che raccoglie tutte le 'quote di svalutazione crediti' che contabilmente sono rilevate come un costo d'esercizio. In altri termini, le quote di svalutazione crediti sono contabilizzate come un costo di esercizio, da ci quando il credito verr dichiarato inesigibile non dovremmo rilevare un costo. Cos il costo del credito inesigibile peser sull'esercizio di competenza. Il costo della liquidazione al dipendente su quale esercizio grava e perch La liquidazione di ogni dipendente raccolta in un conto denominato 'Fondo TFR'. Esso un fondo spese e raccoglie le 'Quote TFR' di ogni esercizio, infatti non tutta la retribuzione guadagnata da un dipendente viene da questi percepita. Oltre alle ritenute fiscali e a quelle relative alla previdenza sociale, un ulteriore quota di retribuzione trattenuta per legge dall'impresa e accumulata progressivamente nel tempo, fino a quando il dipendente cesser il proprio rapporto di lavoro. Quindi il costo della liquidazione al dipendente grava su tutti gli esercizi ai quali, con il suo lavoro, contribuisce e nei quali guadagna una retribuzione, infatti le quote TFR vengono contabilizzate ongi anno come costo di periodo. Spiegare il concetto di ammortamento L'ammortamento nasce dalla necessit di dover ripartire il costo di un fattore pluriennale su tutti gli esercizi in cui cede la propria utilit. I fattori a fecondit ripetuta hanno una vita economica limitata, alla fine della quale diventano inutilizzabili e, quindi, non possono pi essere considerati un'attivit. Il recupero dei mezzi monetari investiti per l'acquisizione di un fattore a fecondit ripetuta, pertanto, affidato al complesso dei ricavi derivanti dalla vendita di tutti i prodotti ottenuti da tutti i cicli produttivi ai quali il fattore ha partecipato, cedendo dosi di utilit economica. Qual la differenza tra ammortamento, quota di ammortamento e fondo ammortamento? L'ammortamento il processo di attribuzione di una quota del costo storico (costo storico = costo d'acquisto) di un bene a utilizzo pluriennale a ciascuno degli anni della sua vita utile. La quota di ammortamento quella parte di costo pluriennale trasformata in costo di competenza dell'esercizio. Il fondo di ammortamento rappresentato dalla cumulata delle quote di ammortamento. Illustrare in dettaglio le determinanti della quota di ammortamento Per determinare la quota di ammortamento dobbiamo valutare tre variabili fondamentali: Vita Utile: tempo durante il quale si prevede che un'attivit possa avere utilit per l'azienda. L'utilit economica dei fattori a fecondit ripetuta diminuisce per logorio tecnico (senescenza) ed economico (obsolescenza). La vita utile deve quindi essere determinata come la minore tra vita tecnica e vita economica.

Valore da Ammortizzare: per determinare il valore da sottoporre ad ammortamento bisogna considerare il costo storico ed un aventuale valore di recupero, quest'ultimo, anche se spesso nullo, viene identificato come la somma che si pensa di incassare rivendendo il fattore al termine della vita utile. Modalit di Ripartizione: Esistono diversi metodi per calcolare la quota di ammortamento in relazione ai diversi anni che costituiscono la vita utile del bene. Ci sono piani di ammortamento a percentuali con quote costanti o quote variabili. La percentuale del costo che si ammortizza in ogni periodo denominata coefficiente di ammortamento. Qual il vantaggio di un ammortamento a quote decrescenti?

Un piano di ammortamento a quote decrescenti prevede quote di ammortamento pi elevate nella prima parte della vita utile del fattore e quote pi basse negli ultimi anni. Secondo questa logica le quote pi alte sarebbero da imputarsi al primo periodo data l'elevata efficienza dell'immobilizzazione. Il vantaggio di un piano di ammortamento a quote decrescenti consiste nella preparazione all'obsolescenza, ovvero ammortizzando nella prima parte della vita utile gran parte del valore del fattore una precoce dismissione dello stesso non avrebbe grosse ripercussioni sui piani aziendali. Tuttavia dato che il fattore non arriva subito a regime di produzione questa tipologia di ammortamento non in linea con i ricavi. Spiegare quali sono le funzioni dell'ammortamento L'ammortamento ha tre funzioni principali: 1) Funzione Economica: ripartisce il costo di un fattore pluriennale secondo il principio di competenza. 2) Funzione Patrimoniale: l'utilizzo deteriora il bene, l'ammortamento consente di misurare la perdita di valore e di rettificare il valore a bilancio 3) Funzione Finanziaria: essendo l'ammortamento un costo non cash, esso espone l'azienda a costi cui non corrisponde un flusso finanziario consentendo il reintegro delle risorse finanziarie negli anni. Spiegare con un esempio la seguente affermazione: "L'esposizione di costi cui non corrisponde un flusso finanziario consente il reintegro di risorse finanziarie negli anni" Abbiamo pagato al tempo t = 0 pagato 100, decidiamo di ammortizzarlo a quote costanti per un tempo t = 10. Quindi inizialmente abbiamo un flusso di cassa in uscita di 100 e nessun costo. Al tempo t = n con n = 1, 2, ..., 10 avremo invece un costo pari a 10 ma nessun flusso di cassa. Questi costi a cui non corrisponde nessun flusso di cassa in uscita possono essere intesi come dei ricavi dato che partecipano come componenti negative al reddito di esercizio ma effettivamente non vi stato alcun cash flow. Riepilogando, nell' intervallo tra i tempi t = 10 e t = 0 avremo i seguenti flussi di cassa - 100 + 10 + 10 + 10 + 10 + 10 + 10 + 10 + 10 + 10 + 10 = 0 Ci comporta il reintgro delle risorse utilizzate per l'acquisto del bene. Illustrare il concetto di risconto, spiegando le differenze rispetto al concetto di rateo I risconti rettificano quote di costi o di ricavi non di competenza dell'esercizio che sono misurati da manifestazioni finanziarie avvenute nell'esercizio e proporzionali al tempo. Quindi il risconto lo

strumento speculare al rateo. Il rateo inserisce quote di costi e ricavi, invece il risconto li storna; il rateo tratta operazioni che devono ancora avere manifestazione finanziaria, invece il risconto tratta operazioni che hanno gi avuto manifestazione finanziaria; infine, il rateo ha natura finanziaria, invece il risconto ha natura economica. Perch le configurazioni di CE a valore della produzione ed a costo del venduto portano allo stesso risultato d'esercizio? Nel conto economico a valore della produzione il ricavo contabilizzato quando il prodotto realizzato, ovvero vengono considerati come ricavi: 1) i ricavi di vendita; 2) l'incremento di prodotti finiti. Per quanto riguarda i costi vale il principio di competenza. Nel conto economico a costo del venduto il ricavo rilevato secondo il principio di realizzazione. Per quanto riguarda i costi viene rispettato il principio di competenza, considerando tra i costi il decremento delle rimanenze dei prodotti finiti. Dato che considerare tra i ricavi l'incremento dei prodotti finiti o tra i costi il decremento dei prodotti finiti porta allo stesso risultato possiamo concludere che il risultato d'esercizio non cambia. Per quale ragione un decremento di materie figura tra i costi della produzione con il segno '+' ? I costi per le materie concorrono alla formazione del risultato di periodo in quanto fattori a fecondit semplice, tuttavia bisogna rispettare il principio di competenza. Rilevando ogni nuovo acquisto di materie come costo di periodo non sappiamo quali materie sono state effettivamente utilizzate e che, quindi, devono risultare come costi. Bisogna perci, in sede di chiusura di bilancio, rettificare tali valori servendoci delle rimanenze materie a fine periodo e delle esistenze iniziali. In particolare, Materie utilizzate = E.I. + Materie acquistate - R.F. Da cui Materie utilizzate Materie acquistate = E.I. - R.F. Quindi se risulta esserci un decremento delle scorte di meterie, ovvero E.I. > R.F. , vuol dire che oltre alle materie acquistate stata utilizzata anche una parte delle esistenze iniziali. Quindi E.I. - R.F. > 0 ---> Materie utilizzate Materie acquistate > 0 Il decremento delle scorte di materie comporta un ulteriore costo e quindi un incremento dei costi di competenza. Quali sono le differenti tipologie di materie? E quelle di prodotti? Le materie sono fattori a fecondit semplice e si distinguono in: Materie prime: principali materiali impiegati direttamente nella produzione. Materie sussidiarie: altri materiali usati direttamente nella produzione, ma di minor rilevanza. Materie di consumo: materiali usati indirettamente nella produzione, non incorporati nei prodotti finiti. I prodotti sono il risultato delle lavorazioni effettuate sulle materie, distinguiamo:

Prodotti in corso di lavorazione: materiali in fase di trasformazione, senza una precisa identit fisica. Semilavorati: parti finite da incorporare nei prodotti, che possono essere prodotte internamente o acquistate. Prodotti finiti: beni che derivano dall'attivit di trasformazione compiuta all'interno dell'impresa. Qual la differenza tra valore di recupero e prezzo di vendita? Nel calcolo del valore da ammortizzare il valore di recupero la somma che si ipotizza di incassare rivendendo il fattore pluriennale al termine della vita utile. Il prezzo di vendita l'effettivo valore che si incassa rivendendo il fattore dismesso. Spiegare il concetto di obsolescenza e dire perche` tale effetto e` cresciuto negli anni L'obsolescenza definita come il logorio economico o scadimento di valore subito da un fattore a fecondit ripetuta per effetto del progresso tecnico che rende superato il bene stesso nonostante esso sia funzionante sotto il profilo tecnologico e capace di generare effetti giuridici. Il fenomeno ha aumentato nel corso del tempo la sua portata diventando la causa prima della dismissione dei beni capitali. Le cause di tale avvenimento sono da ricercarsi nella sempre pi elevata competitivit e nell'intenso progresso tecnologico. Lezione 11 e 12 Quali sono i metodi per la valorizzazione delle rimanenze fisiche? Spiegarli Quando i costi unitari di acquisto o di produzione delle giacenze si modificano nel tempo, la determinazione del costo d'acquisto o di produzione dei beni in rimanenza presupporrebbe l'individuazione dei costi specificatamente sostenuti per le singole unit fisica in rimanenza. Spesso ci non facilmente attuabile, a causa dell'entit delle rimanenze e della loro veloce movimentazione. Pertanto, dal punto di vista pratico vengono fatte delle assunzioni sul flusso delle rimanenze e dei costi cui corrispondono altrettanti criteri alternativi di determinazione del costo. Il Codice civile dispone che il costo dei beni fungibili pu essere calcolato col metodo della media ponderata o con quelli del FIFO o del LIFO. Con il metodo della media ponderata le quantitacquistate o fabbricate non sono pi individualmente identificabili e fanno parte di un insieme di cui i beni sono ugualmente disponibili e di uguale costo, calcolato in base alla media ponderata dei costi di approvigionamento. Con il metodo del FIFO si assume che le quantit acquistate o fabbricate meno recentemente siano le prime a essere utilizzate in produzione o a essere vendute, per cui restano in magazzino le quantit entrate per ultime. Con il metodo del LIFO si assume che le quantit acquistate o fabbricate pi recentemente siano le prime a essere utilizzate in produzione o a essere vendute, per cui restano in magazzino le quantit pi vecchie. Cosa afferma il principio di prudenza? Per quale ragione? Il principio della prudenza afferma che: "Si possono indicare esclusivamente gli utili realizzati alla data di chiusura dell'esercizio. Si deve tenere conto dei rischi e delle perdite di competenza dell'esercizio, anche se conosciuti dopo la chiusura di questo." Pertanto, il principio della prudenza

deve rappresentare non l'arbitraria riduzione di redditi e di patrimonio, bens quella qualit di giudizi a cui deve informarsi il procedimento valutativo di formazione del bilancio; ci sopratutto nella valutazione delle incertezze e dei rischi connessi con l'andamento operativo aziendale al fine di assicurare che ragionevoli stanziamenti vengano effettuati in previsione di perdite potenziali da sostenersi nel realizzo dell'attivo di bilancio e nella definizione di passivit reali e potenziali. Ciclo monetario, operativo ed economico: quali le differenze? Il ciclo operativo l'intervallo di tempo che intercorre tra il ricevimento dei materiali e l'incasso dei crediti. Il ciclo monetario il periodo temporale che va dal pagamento dei fornitori all'incasso dei crediti. Il ciclo economico l'intervallo di tempo che va dal ricevimento dei materiali alla vendita ai clienti. Spiegare la slide n. 95 Illustrare i documenti a corredo del bilancio Il bilancio deve essere corredato da: Relazione sulla gestione, redatta dagli amministratori in merito alla situazione della societ, allandamento della gestione nel suo complesso. Relazione dei sindaci, redatta dal collegio sindacale in merito ai risultati dell'esercizio sociale e sulla tenuta della contabilit. Relazione di certificazione, se obbligatoria, rilasciata dalla societ di revisione a ci incaricata. Quali sono le normative di riferimento per il bilancio d`esercizio? La forma del bilancio d'esercizio quella richiesta dai principi nazionali contenuti nel codice civile italiano e utilizzata dalla grande maggioranza delle isociet italiane. L'Unione Europea, con il regolamento n. 1606 del 2002, ha tuttavia introdotto l'obbligo di utilizzare i principi contabili internazionali, noti come IFRS, evoluzione degli standard IAS, con i quali tuttora coesistono, tanto che gli standard effettivamente in uso sono denominati IAS/IFRS. Tale obbligo entrato in vigore con i bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2005 per i bilanci delle banche, delle societ di assicurazione, delle societ finanziarie e per i bilanci consolidati di tutte le societ per azioni quotate in Borsa. L'obbligo si esteso anche ai bilanci di esercizio delle societ quotate con i bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2006. L'intento di introduzione di quest'obbligo quello di rendere pi facilmente confrontabili i bilanci delle societ quotate dello stesso settore di diversi paesi ed anche con le societ americane. Cosa sono i ricavi anticipati e dove devono essere inseriti? I ricavi anticipati sono dei ricavi che hanno gi avuto manifestazione finanziaria ma sono di competenza di un esercizio successivo. Essi vengono valutati come rimanenza contabile e figurano nelle passivit dello stato patrimoniale alla voce risconti passivi.

Quale e` la struttura dello SP? Come e` cambiata con i principi IAS-IFRS? Lo stato patrimoniale ha una struttura a due colonne, sulla destra figurano le passivit e il capitale netto, invece, sulla sinistra troviamo le attivit. In particolare, il legislatore civilistico sancisce che le poste dello SP sono precedute da codici alfabetici e numerici, i quali hanno questo significato: lettere maiuscole: indicano le macroclassi delle voci che caratterizzano la struttura del documento; numeri romani: indicano le singole classi che formano le macroclassi; numeri arabi: indicano le singole voci, talvolta suddivise in sottovoci codificate da lettere minuscole. Il criterio di classificazione dell'attivo misto: il criterio generalmente utilizzato quello finanziario della liquidit, tuttavia si tiene conto anche della natura degli elementi patrimoniali attivi. Per quanto riguarda la classificazione del passivo, il criterio finanziario completamente abbandonato. La struttura del passivo quindi caratterizzata dai due principali raggruppamenti, fondi per rischi e oneri e debiti, ed completata dal TFR e dai ratei e risconti. Relativamente alla classificazione del patrimonio netto c' da dire che non titolato come per le passivit e le attivit, tuttavia sistemato e isolato dalle passivit. Con la nuova normativa IAS-IFRS si hanno dei cambiamenti. In particolare, lo SP presentato distinguendo tra quote correnti e quote non correnti di attivit e passivit. La distinzione tra attivit correnti e non correnti fatta con riguardo al ciclo operativo dell'impresa, definito come il tempo che intercorre tra l'acuisizione di beni per il processo produttivo e la loro realizzazione in disponibilit liquide o mezzi equivalenti. Quando una risorsa puo` essere considerata una attivita`? Affinch una risorsa possa essere considerata un'attivit, deve soddisfare tre requisiti: 1) Controllo. L'impresa deve avere il controllo della risorsa; tipicamente questo significa che esiste un vincolo di propriet. Un'eccezione costituita dal leasing. 2) Valore. L'impresa deve attribuire alla risorsa un certo valore. 3) Costo quantificabile. La risorsa deve essere stata acquistata ad un certo costo oggettivamente quantificabile. Cosa e` l`avviamento? Il coordinamento funzionale dei beni aziendali pu determinare un aumento di valore dei beni medesimi, presi nel loro insieme, rispetto all'utilit che avrebbero presi singolarmente. Tale maggior valore si riflette in un maggior costo, per l'acquirente in caso di trasferimento dell'azienda, ci dovuto alla capacit dell'azienda di produrre redditi superiori al minimo richiesto per remunerare il capitale. Che differenza esiste tra societa` controllata e societa` collegata? Si parla di societ controllate in tre ipotesi distinte: nel caso di controllo di diritto, ovvero qualora una societ dispone della maggioranza dei voti esercitabili nellassemblea ordinaria di unaltra societ. nel caso di controllo di fatto, ovvero qualora una societ, pur non avendo la maggioranza assoluta del capitale di unaltra societ, possiede un numero di voti sufficienti per esercitare uninfluenza dominante nellassemblea ordinaria. nel caso di controllo contrattuale, ovvero quando una societ sotto linfluenza dominante di unaltra societ in virt di particolari vincoli contrattuali con essa.

Si parla, invece, di societ collegate nel caso in cui una societ esercita uninfluenza notevole su unaltra. Linfluenza notevole si presume per legge quando pu essere esercitato: almeno 1/5 dei voti nell'assemblea ordinaria; almeno 1/10 dei voti nell'assemblea ordinaria se la societ quotata in borsa. Spiegare perche` le costruzioni in economia figurano tra il Valore della produzione La contabilizzazione delle immobilizzazioni costruite internamente configura una operazione di capitalizzazione dei costi. Infatti, i costi dei fattori produttivi impiegati nel corso dell'esercizio vengono normalmente considerati di competenza dell'esercizio stesso, poich si presume che il loro impiego metta fine alla possibilit di contribuire alla formazione di redditi futuri. In realt una parte del costo del lavoro utilizzato durante l'esercizio potrebbe essere stato impiegato per la produzione di immobilizzazioni di tipo materiale o di tipo immateriale. In questi casi i costi devono essere stornati dall'esercizio in cui sono stati sostenuti e quindi capitalizzati. In tal modo essi parteciperanno attraverso le quote di ammortamento alla formazione dei redditi dei futuri esercizi, nei quali quelle immobilizzazioni verranno utilizzate. La normativa civilistica ha previsto che la rilevazione dei costi da capitalizzare non sia operata attraverso la rettifica di ogni singola voce di costo, ma utilizzando un unico conto da epilogare nel 'Valore della produzione' nel conto economico, con la funzione di rettificare in modo indiretto e indistinto tutti i costi dei fattori produttivi che hanno contribuito alla costruzione e/o a rendere idonee all'utilizzo le immobilizzazioni maeriali e immateriali. Dove devono essere inseriti i titoli in bilancio? Perche`? I titoli devono essere inseriti nell'Attivo dello Stato Patrimoniale sotto la voce 'Attivit finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni', ci perch i titoli sono dei documenti destinati alla circolazione che attribuiscono il diritto ad una determinata prestazione, quindi, possono essere trasformati in liquido nel breve termine. Che differenza esiste tra le riserve di utili e le riserve di capitale? Le riserve di utili sono formate dagli utili non distribuiti e accantonati a riserva nei vari esercizi passati. Le riserve di capitale hanno un origine pi variegata e derivano da elementi patrimoniali diversi dagli utili netti, cos possono essere costituite in sede di ulteriori apporti dei soci o di conversione di obbligazioni in azioni, di rivalutazione monetaria, di donazioni da parte dei soci o di rinuncia dei crediti da parte dei soci e di rilevazione di differenze di fusione. Come nasce la riserva soprapprezzo azioni? Il valore di nuove azioni da sottoscrivere pu essere fissato a un valore superiore a quello nominale; tale parte incrementale prende il nome di sovrapprezzo. In caso di sottoscrizione da parte di nuovi soci , giusto che essi paghino un sovrapprezzo che connesso al maggior valore del patrimonio aziendale rispetto al valore nominale del suo capitale sociale, sia perch esistono riserve che rendono il capitale netto aziendale superiore al capitale sociale, sia per la considerazione che nel momento dell'aumento del capitale sociale l'azienda si presenta come un complesso operante che ha maturato nel tempo un avviamento conseguente alla sua attitudine a produrre redditi. Quale e` la normativa prevista per la riserva legale?

Il trattenimento di utili in riserve rappresenta anche una garanzia per i creditori dell'azienda, a seguito del rafforzamento del patrimonio che esso determina. Per questo la legge obbliga le societ di capitali a effettuare, in presenza di utili, un accantonamento a una 'riserva legale' pari al 5% degli utili fino al raggiungimento del 20% del capitale sociale. Si tratta di una riserva obbligatoria, in quanto imposta dalla legge, e indistruttibile, in quanto non libera per altri utilizzi, se non nella parte che eccede il minimo legale. Quale e` la parte auto-prodotta dei mezzi propri? La parte auto-prodotta dei mezzi propri quella formatasi con la gestione, in condizione di equilibrio economico, in seguito alla copertura dei costi con i ricavi; essa corrisponde ai vari tipi di riserve di utili. Illustrare le aree della gestione di CE 1) Gestione Caratteristica: riguarda le operazioni del ciclo acquisto-trasformazione-vendita, mette in risalto, attraverso il risultato caratteristico, la validit economica della combinazione produttiva. 2) Gestione Patrimoniale: relativa a investimenti accessori e patrimoniali non collegati all'attivit tipica, ma derivanti da decisioni finalizzate ad ottenere proventi aggiuntivi. Riguarda proventi o perdite da investimenti finanziari e/o immobiliari. 3) Gestione Finanziaria: riguarda costi derivanti dalla struttura finanziaria aziendale. 4) Gestione Straordinaria: relativa a costi e ricavi originati esternamente e conseguenti ad eventi non influenzabili dall'impresa. 5) Gestione Fiscale: imposte fiscali derivanti dalla normativa tributaria. 1) 2) 3) 4) 5) R C = Risultato Operativo Risultato Operativo + Proventi Accessori = Risultato Operativo (Globale) Risultato Operativo (Globale) -Oneri Finanziari = Risultato Lordo (o ordinario) Risultato Ordinario +/- Componenti Straordinari = Risultato Ante Imposte Risultato Ante Imposte Imposte sul reddito = Risultato Netto

A cosa serve la relazione degli amministratori? E quella di certificazione? La relazione sulla gestione un documento informativo sull'andamento della gestione e sulla situazione della societ, redatto dagli amministratori della societ, che deve essere allegato al bilancio d'esercizio. La relazione deve indicare i settori in cui ha operato la societ, con riferimento ai costi, ai ricavi e agli investimenti. La relazione di certificazione rilasciata dalla societ di revisione a ci incaricata e serve a verificare la correttezza e la veridicit delle poste del bilancio d'esercizio.