DOL - relazione finale Sozzi - scuolab.it finale...  · Web viewutilizzo dei colori naturali ......

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DOL – Isa Maria Sozzi

Descrizione di contenuti, tempi, luoghi, fasi, modalità, strumenti e protagonisti.

Descrizione della situazione di contorno.

Anche per il corrente anno scolastico, nell’Istituto Comprensivo di Brivio, si è attuata una stretta collaborazione tra le docenti incaricate di coordinare le attività delle commissioni biblioteca e multimedia. Il tema di lavoro scelto, quest’anno, è stato il colore nei suoi molteplici aspetti, dalla tecnica pittorica alla letteratura, dalla musica all’espressione corporea. Sono stati così attuati una serie di interventi ed iniziative legate al tema:- incontri con l’autore (libri gialli)- spettacolo in lingua inglese - spettacolo teatrale (L’uccellino blu)- visita a mostre d’arte (BLU- Musei Civici di Lecco- Da Rembrandt a … - Pro-loco Airuno)- utilizzo dei colori naturali (associazione Brig)- incontro con gli artisti locali (due giorni a scuola con laboratori e presentazioni di varie tecniche)- spettacolo di musica jazz- i colori del … mare (visita a Genova- Acquario e Città dei bambini e dei ragazzi) … cielo (Civico

planetario di Lecco)che hanno coinvolto tutte le classi della scuola primaria.Alla fine dell’anno scolastico, come già fatto in precedenza, è stata allestita una mostra con i lavori realizzati dagli alunni, divisa in due sezioni: “Coloriamo il mondo” con pannelli, disegni, libri illustrati dagli alunni e lavori “manuali” e “Multimedi@rte” con tutti gli elaborati informatici.La commissione multimediale, dal canto suo, ha proposto a tutti i docenti interessanti di lavorare alla realizzazione di materiali informatici legati al tema dell’immagine e del colore. Dopo un primo momento di analisi della situazione ad inizio anno, è stata effettuata una ricognizione delle ipotesi di lavoro avanzate. Si è quindi visto che la maggior parte delle classi avrebbe lavorato con strumenti di presentazione (PowerPoint, in particolare) e solo in qualche caso molto ristretto la proposta era diretta verso dei testi (word). Quindi su mia proposta, come Funzione Strumentale coordinatrice del progetto, si è deciso di proseguire sulla strada abbozzata, dando ad ogni classe/docente la massima libertà

nella scelta dell’argomento e del modo di sviluppare il tema, fermo restando la scelta di utilizzare PowerPoint, vista la possibilità, offerta dalla versione 2003, di creare un cd autoavviante. In questo modo sarebbe stato possibile esaudire la richiesta di molti genitori di poter avere una copia del materiale presentato alle mostre degli anni

precedenti e, soprattutto, ovviare ai problemi di compatibilità tra software diversi (MSOffice e OpenOffice in particolare) o versioni diverse dello stesso software, montati sulle macchine presenti nei laboratori informatici delle sei scuole dell’istituto. Per consentire una navigazione più agevole ne ho progettato l’interfaccia della struttura d’accesso e delle entità, rifacendomi agli elaboratori presentati durante il modulo 1 – Analisi e progettazione ipermediale.Con le mie due classi quinte, già nella prima fase dell’anno scolastico, avevo preparato alcune presentazioni per svolgere le esercitazioni dei moduli del DOL e, sapendo l’argomento del progetto di istituto, avevo già diretto il tiro su argomenti legati al colore. Si era così venuta a delineare un abbozzo di mappa, cui fare riferimento nella realizzazione del prodotto finale. Per realizzare in formato digitale tutto quanto ipotizzato, però, il tempo è stato insufficiente ed alcune parti sono state trattate in forma “tradizionale” oppure si è iniziato l’inserimento nelle slide di una presentazione, ma non si è fatto in tempo a completare il lavoro.

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Modulo a sceltaPower Point Avanzato

Modulo 1Analisi e progettazione ipermediale

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1 - mappa realizzata con wmap

Tempi e luoghiIl lavoro si è svolto principalmente durante le attività di laboratorio informatico. Poiché le due classi sono composte da 20 e 22 alunni, con alcuni casi problematici, in particolare per la forte presenza di alunni stranieri neo-arrivati in Italia, all’inizio dell’anno scolastico si è deciso di utilizzare alcune ore di compresenza per dividere le due classi in tre gruppi eterogenei, che avrebbero svolto a rotazione le seguenti attività:- laboratorio informatico (2 ore)- laboratorio espressivo (1ora)- laboratorio lettura (1 ora)

data Laboratorio informatico Laboratorio espressivo Laboratorio lettura

1a settimana A B C C B

2 a settimana B C A A C

3 a settimana C A B B A

La scelta di dedicare due ore al laboratorio informatico è scaturita dall’esperienza dell’anno scolastico precedente, dove la rotazione dei gruppi avveniva ogni ora. Purtroppo il tempo necessario per avviare le macchine (e eventualmente risolvere problemi lasciati dalle classi che ci avevano preceduto), ricordare le modalità di lavoro precedenti, sperimentare qualche nuovo passaggio e salvare si era rivelato insufficiente per un proficuo apprendimento. Così il blocco di due ore ogni 3 settimane ha consentito di lavorare con più calma e tranquillità e di ottenere prodotti completi o quasi, ad ogni sessione, con la possibilità di apportare piccole modifiche o perfezionamenti, lavorando coi portatili in classe durante la settimana.Da fine marzo, però, visti i tempi ristretti, e la mole di lavori iniziati si è cominciato a lavorare anche in classe con almeno un paio di computer portatili. L’utilità del portatile, che può essere comodamente trasportato, si è scontrata con il nostro budget: infatti, i 6 portatili in dotazione alla scuola primaria di Airuno, donati da un’azienda privata, hanno le batterie usurate e che danno un’autonomia di lavoro non superiore ai 30-40 minuti, se va bene. E in classe c’è una sola presa! Così si deve ricorrere a ciabatte e fili volanti, che non sono il massimo per la sicurezza di computer e bambini, e limitarne l’uso ai casi di assoluta necessità, con classi affidabili e “tranquille”. Per mia fortuna il lavoro al computer è molto gradito e quindi ho potuto sistemare almeno 3-4 bambini nell’interspazio che collega le aule delle mie classi per farli lavorare durante le ore delle altre mie materie, facendoli turnare. Nell’ultima settimana di aprile e nelle prime tre di maggio, praticamente l’utilizzo dei computer portatili è stato anche di circa 15 ore settimanali.

Fasi, modalità, strumentiLa scuola primaria di Airuno dispone di un laboratorio informatico, ormai con qualche problema “d’età”, creato nel 1996 e lentamente arricchito e completato. In tutto sono disponibili:- 5 PC Pentium 200/233 – 128 Mb RAM – 4 Gb H.D. – lettore Cd - Win 98- 2 PC Pentium IV 2.2 GHz – 256 Mb RAM – 40 Gb H.D. – combo DVD-CD RW – Win Xp H.e.- tutti i precedenti PC connessi in rete locale, con accesso ad Internet di una sola postazione (il

comune di Airuno è uno dei pochi ancora senza Adsl)- 5 PC Pentium III 800 – 128 Mb RAM – 10 Gb H.D. – lettore cd – Win 98 S.E. (attualmente non in

rete)- 1 PC portatile Pentium IV 2.8 GHz – 512 Mb RAM – 60 Gb H.D. – combo DVD – Cd RW – Win Xp

H.e. – lettore floppy esterno- 5 PC portatili Pentium III 800 – 256 Mb Ram – 20 Gb H.D. - Win 2000 – lettore DVD – no floppy- masterizzatore Cd esterno- scanner piano SCSI- scanner piano USB

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- macchine fotografiche digitali (1 Mpx e 5 Mpx)- videoproiettore (si sta sostituendo con un modello più recente)- microscopio con microcamera digitale- scheda esterna per acquisizione video da fonte analogica (videocamera 8mm)- registratore digitale mini-cd- varie stampanti ink-jet (2 A3 e 2 A4) ed una laser- discreto numero di volumi sulle NT per la formazione degli insegnanti, sia nel campo strettamente

tecnico, sia in quello didattico

Sono stati preventivati gli acquisti (fondi già disponibili, si spera che gli ordini vengano evasi entro fine giugno):- masterizzatore esterno DVD- tavoletta grafica- schede di rete wireless per portatili + router- disco rigido esterno con interfaccia di rete- abbonamenti a riviste tecniche e didattiche

Nella prima parte dell’anno scolastico è stato impostato un lavoro volto ad acquisire/sviluppare le competenze per utilizzo degli strumenti di presentazione, in particolare le funzioni riguardanti gli strumenti di disegno. Poiché sui computer del laboratorio informatico sono installati software diversi (Office 97, Office 2003 e StarOffice 7) non è stato privilegiato un solo programma, anzi ritengo molto appropriato che gli alunni si siano confrontati con le potenzialità, le differenza e le difficoltà d’uso di ciascuno.Nel mese di ottobre, sono iniziate le attività riguardanti il progetto sul colore, nelle ore di educazione all’immagine. Tutti i lavori sul tema, prodotti durante il corso dell’anno scolastico, successivamente sono stati scansiti e le immagini, ridimensionate e uniformate, sono state raggruppate in gallery, attraverso l’uso del programma ACD See 5.0. Nel frattempo, durante le ore di geometria è stato trattato l’argomento delle similitudini, attraverso anche il disegno e la composizione di varie forme. I disegni ottenuti, colorati in modo opportuno, hanno ottenuto un bell’impatto visivo e perciò hanno permesso la creazione di una serie di cartelloni, per raccogliere gli esempi più significativi. Questo lavoro è stato ripreso anche nel laboratorio di informatica. I bambini divisi a coppie, scelta dettata dal numero di computer presenti e dalla numerosità dei gruppi, hanno imparato a:- creare una presentazione vuota- inserire una diapositiva con layout vuoto- disegnare una forma a scelta tra quelle immediatamente disponibili nella barra degli strumenti

disegno- ridimensionare la figura ottenuta- disegnare forme regolari (quadrati, cerchi, ecc.)- formattare con colori di riempimento, spessore e colori di linee diversi- ruotare la figura- sovrapporre figure e, ove necessario, mutarne l’ordine di visualizzazione, portandole avanti e

indietro- duplicare una diapositiva- modificare il tipo di visualizzazione della presentazione (visualizzazione diapositive, sequenza

diapositive, presentazione)- spostare e riordinare la sequenza delle diapositive- modificare le transizioni delle diapositive, in particolare le modalità di avanzamento.

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Dopo aver sperimentato con alcune forme liberamente scelte, ho chiesto ai componenti dei tre gruppi di scegliere una forma comune e di realizzare una “copia” al computer del lavoro fatto con carta e pennarelli. Due gruppi hanno scelto il quadrato ed uno le linee rette. Quindi ogni coppia di bambini, partendo da una slide vuota, ha inserito una forma della

dimensione, colore e orientamento preferito, ha duplicato la diapositiva, ha inserito una seconda forma (in molti casi copiando, incollando e ridimensionando la prima), ne ha cambiato la formattazione e ha ripetuto le operazioni per almeno 8 volte. Parecchi bambini sono riusciti a eseguire questa sequenza di operazioni per molte volte di più. Passando nella modalità sequenza diapositive, hanno copiato ogni slide e le hanno riordinate, prima in ordine crescente e successivamente decrescente.

Applicata una transizione diapositive automatica con avanzamento dopo 0 secondi, la presentazione ha potuto essere visualizzata a tutto schermo, per consentire la successiva correzione degli errori nel riordino. In circa due ore ogni coppia di bambini ha completato la sua presentazione. Attraverso la rete tutte le presentazioni di ogni gruppo sono state raccolte e inserite in un unico file, a cui è stata aggiunta una slide di titolo ed una finale con il nome dei bambini. A questo punto sono intervenuta per modificare i tempi di visualizzazione di queste due slide, al fine di consentirne la lettura.

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2 - parte delle slide realizzate da un gruppo

Due alunni hanno imparato così bene ad usare gli strumenti di disegno che, successivamente, ho chiesto loro di riprodurre nel miglior modo possibile, l’immagine di un paesaggio coi colori caldi, presente nel libro di testo. Non credevo fosse possibile raggiungere un simile livello di accuratezza, invece il paesaggio è venuto veramente bellissimo. I bambini hanno anche imparato a selezionare più oggetti contemporaneamente e a raggrupparli. Non soddisfatta ho chiesto di rifare lo stesso paesaggio usando colori freddi. Perciò oltre a dover cambiare il colore a tutte le forme presenti, hanno dovuto anche separare e successivamente riraggruppare gli elementi, e personalmente avrei perso la pazienza! Il risultato ha sorpreso non poche insegnanti, soprattutto quelle convinte che la grafica al computer sia di pessima qualità, giudizio suscitato dalle immagini presenti su alcuni libri di testo (evidentemente elaborate tenendo conto dei bassi costi e non della qualità). Naturalmente le abilità descritte sono state “divulgate” ai compagni e molti le hanno applicate ad altri prodotti personali su argomenti non inerenti il colore.

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Immagini degli ani-mali create con gli strumenti di Drawing for children e poi copiate ed incollate

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La fase di lavoro successiva, la più lunga in termini di tempo, ha riguardato la manipolazione delle immagini. Già negli anni precedenti gli alunni avevano sviluppato gli argomenti dei colori primari e secondari e della mescolanza dei colori, con varie tecniche: dal pastello al pennarello, dal pastello a cera alle tempere, ecc. Anche in scienze si è studiata la luce, la sua composizione e si sono realizzati numerosi esperimenti, di alcuni sono presenti dei resoconti nelle slide e negli spezzoni video inseriti, realizzati con Movie Maker 2. Queste esperienze pratiche, però, permettevano di “sommare” i colori, ma cosa sarebbe successo “sottraendoli”? E’ stato possibile rispondere alla domanda usando appunto alcuni semplici strumenti di manipolazione grafica.Sui computer più datati, compreso nel pacchetto Office 97, è stato installato Ms PhotoEditor, mentre su quelli più recenti è presente il modulo Disegno di StarOffice 7. Ho quindi selezionato una serie di immagini adatte ed ho proposto a ciascuna coppia di scegliere quella preferita, per poi apportarvi molte o tutte le modifiche permesse dagli strumenti a disposizione. In particolare abbiamo provato a:- modificare i parametri di luminosità e contrasto- modificare la gamma dei colori, intervenendo prima sui singoli colori, poi su due o tre parametri- applicare alcuni degli effetti presenti, modificando anche i parametri e le impostazioni di default

Ogni modifica apportata è stata salvata in un file diverso e gli alunni che hanno usato StarOffice hanno dovuto esportare l’immagine nel formato jpg.

Immagine originale

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3 - esempi di uso degli strumenti di disegno

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Esempi di immagini ottenute manipolando l’originale

Quando ogni coppia ha avuto a disposizione un certo numero di immagini manipolate, ha dovuto predisporre una presentazione con un’immagine in ogni slide, eventualmente ridimensionata. Prendendo spunto dalle impressioni suscitate dalle immagini ottenute sono state inventate delle storie, con l’inserimento anche di clipart o immagini adeguate. Purtroppo in questa fase avevo pensato di far utilizzare un motore di ricerca per trovare le immagini desiderate, ma la ricerca che avevo effettuato per prova sui motori adatti ai bambini è stata infruttuosa e quella sui motori classici … sconsigliabile. Perciò ho preferito far utilizzare ai bambini le limitate opzioni di ricerca offerta della funzione “trova” delle clipart e ricercare personalmente in rete immagini e suoni non scovati nel modo precedente e salvarli in una cartella, poi accessibile a tutti gli alunni. Infatti, si può notare come molti elementi siano comuni a più storie. Abbiamo fatto ricorso, anche se in modo sporadico, alle immagini create con Drawing for children, copiate e incollate direttamente nelle slide.

Molti alunni hanno anche imparato ad usare la funzione “imposta colore trasparente” presente nella barra degli strumenti immagine, per inserire al meglio immagini dotate di sfondo colorato. In molti casi le immagini sono state addirittura modificate con PhotoEditor e ritoccate con molta accuratezza, per la presenza di sfondi non uniformi. E’ da sottolineare che i computer con StarOffice, solitamente meno “appetibili” sono stati disputati con qualche discussione quando si è scoperto la “bellezza” delle gif animate: infatti, gli altri pc del laboratorio hanno installato la versione 97 che non consente la visualizzazione corretta di questo tipo di immagini.

Dopo aver inserito caselle di testo ed immagini, siamo passati a completare il tutto con le animazioni, gli effetti, i suoni, ecc.Questo lavoro ha impegnato i mesi di gennaio, febbraio e marzo e, per un gruppo particolarmente sfortunato (laboratorio occupato dai nostri coinquilini della secondaria), anche aprile. Comunque alla fine sono state realizzate ben 20 storie. Per non suscitare polemiche ho poi trasferito i file sull’unico portatile con PowerPoint 2003 e ho aiutato alcuni bambini ad applicare le animazioni (uscite ecc.) non presenti nell’altra versioni e a reinserire le gif animante per vederle muovere.

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Nel mese di maggio, infine, oltre a completare e rifinire alcune presentazioni, abbiamo lavorato intensamente alla scansione dei disegni realizzati. Questo lavoro è avvenuto prevalentemente in classe con scanner USB (in aula è presente un modello SCSI) e portatile, con non pochi problemi e difficoltà. Il primo scoglio ha riguardato i disegni già incollati sui cartelloni, che non è stato possibile staccare per non romperli. A fronte di acrobazie e del computer quasi finito a terra, il lavoro è stato completato. Poi è toccata la volta dei disegni ottenuti con colori naturali. Tra gli ingredienti usati per garantire la conservazione e la stabilità dei materiali c’è il miele: per fortuna me ne sono accorta prima che venisse posizionato il disegno sul vetro dello scanner ed

ho fatto ricorso ad un foglio di acetato, da sostituire dopo alcune scansioni, altrimenti avremmo danneggiato il piano con un composto appiccicoso e difficile da togliere. Ma quelle che hanno causato più difficoltà sono state alcune figure geometriche colorate con gli evidenziatori. Non sono riuscita a capire il motivo, ma lo scanner continuava a dare un output in bianco e nero, nonostante il ripetuto controllo delle impostazioni, l’attesa per un eventuale “raffreddamento”, ecc. Alla fine abbiamo risolto scansendo questi disegni con l’altro strumento, che si è comportato in modo regolare.Tutte le immagini ottenute sono state controllate per eliminare i doppioni presenti. Non avevo mai usato ACD See, ma avendo visto un esempio di utilizzo durante una videoconferenza del DOL, sono riuscita a procurarmene una versione completa e gratuita. Non è stato difficile scoprire le funzionalità più interessanti offerte dal software ed utilizzarle in modo proficuo per realizzare le gallery dei lavori realizzati. Pertanto ho ridimensionato tutte le immagini in una sola volta, con gli stessi parametri e le ho rinominate, ancora una volta tutte insieme, con un gran risparmio di tempo e fatica rispetto a quando dovevo procedere per ogni singola immagine. Ho poi creato gli album html, anche qui in pochi secondi, seppur variando i parametri offerti di default.Infine sono stati aggiunti anche alcuni file sonori, registrati con il mini-disk e convertiti prima il file audio su cd per lettori normali e poi in wma. Manca il video registrato allo spettacolo del 10 giugno, in cui questi canti sono stati utilizzati come basi musicali per delle coreografie di movimenti e danze, create interamente dagli alunni. Purtroppo il nostro operatore ha ripreso con un’inquadratura fissa e non sono riuscita ad avere in tempo utile le cassette e i filmati registrati dai genitori presenti, tale da acquisire e montare un filmato adeguato

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Modulo video

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Numero di classi coinvolte, di insegnanti, di ragazzi che hanno partecipato alla sperimentazione.

Il prodotto presentato è il risultato del lavoro dei 42 alunni delle due classi quinte della scuola primaria di Airuno, con il team delle quattro docenti operanti sulle classi. Mentre io mi sono occupata della parte scientifica e della realizzazione pratica del prodotto multimediale, la collega di immagine ha fatto realizzare i disegni presenti nelle gallery, la collega di inglese ha insegnato la canzone “A what wonderful world” e la nomenclatura dei colori in lingua, la collega di lingua italiana mi ha supportato, specialmente nelle ultime fasi, sostituendomi in classe, quando possibile, mentre ero impegnata ad aiutare il gruppo di alunni al lavoro coi portatili nell’interspazio.

Vantaggi e svantaggi (vedi le voci del punto 1).La scelta di lavorare solo con le classi di cui sono titolare è stata un limite e insieme un vantaggio, per la mancanza di vincoli. Limite, perché non ha “obbligato” lo scambio e il potenziamento delle competenze tra docenti. Questo in parte compensato dalla diffusione del prodotto, insieme a quelli realizzati dalle altre classi, su un cd comune con la conseguente richiesta di chiarimenti, dispense e copie del software più interessante (anche da parte dei genitori!). D’altra parte ho potuto lavorare senza vincoli di tempo e di scelte, mettendo tutto quello che man mano scaturiva delle discussioni e dalla fantasia mia e degli alunni.

Eventuali difficoltà incontrate, sia tecniche che metodologico-didattiche.Tralascio le difficoltà immancabili date da blocchi di sistema, connessioni di rete impossibili

(alimentazione del router staccata!) o batterie dei portatili che non mantengono la carica. Il problema principale, verificatosi tra l’altro a metà maggio, a ridosso di una scadenza importante, è stato l’uso della funzione “pacchetto Cd” presente nella versione 2003 di Powerpoint. Nella versione 97, quella usata nella maggior parte dei casi, il collegamento di immagini, suoni e video viene

effettuato con percorsi di riferimento relativi. Gli utenti meno esperti, spesso, trasportano su cd o altri supporti rimovibili la presentazione dimenticando i “pezzi” collegati, specialmente i file audio. Bisogna invece mettere tutti questi file in una cartellina che deve sempre accompagnare la presentazione. Io, poi, di solito collego le immagini create in bozza ed inserite come segnaposto, in modo da poterle poi manipolare e sostituire senza dover toccare la presentazione (esperienza maturata con la creazione di pagine in html) ed alleggerire il file principale quando una stessa immagine deve essere utilizzata più volte. Coi bambini non ho usato questo accorgimento, per fortuna! Ma una presentazione che ho realizzato quasi interamente io (colori-mondo2.ppt) per il modulo 2 Audio digitale, conteneva delle slide con un centinaio tra suoni ed immagini collegati. Correttamente ho trasportato presentazioni, cartelle e sottocartelle su chiavetta e le ho copiate sul PC con PowerPoint 2003, insieme ad una sessantina di altri lavori delle colleghe di tutto l’istituto, tutti sistemati in una struttura di cartelle per tenere in ordine le cose e permettere il funzionamento dei due file creati come strutture di navigazione (modulo 1- Analisi e progettazione ipermediale). Prima di passare alla masterizzazione del cd, facciamo un controllo: una presentazione via l’altra (tutte

create con PP2003) non hanno i suoni. Controlliamo che i file siano stati copiati, poi pensiamo a qualche docente inesperta che ha commesso qualche errore nel percorso … insomma nel giro di un paio d’ore scopriamo con orrore che pochissime presentazioni funzionano! Dopo il panico, i tentativi e il ricorso ai consigli degli esperti,

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Modulo 2Audio digitale

Modulo a sceltaPower Point Avanzato

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ecco spiegato il motivo: il software, per evitare i disagi agli utenti meno competenti, memorizza i percorsi assoluti e che l’unico modo per “trasportare” in modo corretto la presentazione è appunto la funzione “pacchetto cd”. Però questa funzione crea degli effetti negativi secondari. I file non rimangono nelle cartelle d’origine, ma vengono copiati in un’unica cartella, modificando automaticamente percorsi ed anche nomi di file, in caso di omonimie. Il software si occupa di cercare tutti i file collegati, tramite link o collegamenti, alla presentazione selezionata, quindi copia anche documenti di testo, pagine html, ecc. Ma non va a leggere eventuali link presenti in questi documenti e non trasporta i file necessari. Quindi risolto il problema delle immagini e dei suoni spariti, mi sono trovata a dover copiare manualmente nella cartella i file delle gallery in html, le immagini e le miniature relative, intervenendo manualmente sul codice html del novanta percento dei file, per cambiare i nomi-file nei link, riprendendo quelli proposti dal software. Adesso ho trovato una scorciatoia al problema e facilitare il lavoro: invece che inserire il link alle varie gallery in una slide, inserirò un link a questa sorta di indice preparato in html e da lì, facendo aprire delle nuove finestre alle diverse cartelle delle gallery. In tal modo basta poi copiare tutte le cartelle, senza intervenire sui singoli file.Un’altra grossa difficoltà incontrata in quest’anno scolastico è stata quella logistica, non imputabile alla sperimentazione: la coabitazione nello stesso edificio della otto classi di scuola primaria e delle sei di secondaria, causata dai lavori di ristrutturazione della scuola media. Questo ha provocato un’assoluta mancanza di spazi. Pezzi di corridoio attrezzati con banconi per pittura, armadi e scaffali della biblioteca e aula di informatica diventata l’unico spazio senza una classe “fissa”. E’ stato impossibile accedere all’aula al di fuori degli orari programmati, come era mia abitudine fare, sempre che tale spazio non fosse occupato senza comunicazione preventiva da qualche docente della secondaria per navigazioni Internet, visione di dvd ecc. Anche quando l’aula era disponibile nell’orario programmato c’era sempre motivo di disturbo per l’andirivieni di persone dirette nell’interspazio confinante (senza accesso diretto dal corridoio) adibito alla fotocopiatrice, magazzino dei computer portatili delle medie e deposito del materiale didattico, perché coperto dell’impianto antifurto. Devo dire, però che gli alunni, solitamente pronti a distrarsi ad ogni minimo rumorino, quando lavorano al computer sono molto più concentrati.Dal punto di vista didattico sarebbe necessario disporre di più tempo per svolgere tutte le operazioni con calma, sia quello propriamente disciplinari che quelle extracurricolari. L’ottimale sarebbe la situazione che vede assegnati tre docenti ogni due classi, più le ore per la lingua straniera. Per quest’anno abbiamo avuto la fortuna di poter disporre ancora di alcune ore di contemporaneità delle docenti, che ci hanno permesso di formare dei gruppi, meno numerosi, a classi aperte. In futuro non avremo più questa opportunità, perché ci hanno tagliato ben 40 ore di insegnamento sulle attuali 260 e le poche ore rimaste sono vincolate allo svolgimento delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica e all’inserimento di parecchi alunni neoarrivati non di madrelingua italiana

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Abilità acquisite dagli insegnanti e dagli alunni.Gli alunni quest’anno hanno acquisito numerosissime abilità. Già in precedenza avevano utilizzato degli strumenti di presentazione, per lo più limitandosi ad inserire caselle di testo con la relativa formattazione e ad inserire nuove diapositive. Quest’anno la padronanza di questo strumento si è allargata, comprendendo tutti i punti già descritti, ma che riporto.

Strumenti di presentazione

- creare una presentazione vuota- inserire una diapositiva con layout vuoto- inserire caselle di testo con la relativa formattazione- modificare lo sfondo della slide- disegnare una forma a scelta tra quelle immediatamente disponibili nella

barra degli strumenti disegno- ridimensionare la figura ottenuta- disegnare forme regolari (quadrati, cerchi, ecc.)- formattare con colori di riempimento, spessore e colori di linee diversi- ruotare la figura- sovrapporre figure e, ove necessario, mutarne l’ordine di visualizzazione,

portandole avanti e indietro- selezionare più oggetti contemporaneamente e raggrupparli/separarli- inserire clipart - immagini adeguate- utilizzare proficuamente la funzione “trova”- utilizzare animazioni e le relative impostazioni di esecuzione, associandovi

anche dei suoni- utilizzare la barra degli strumenti immagine per impostare un colore

trasparente, se possibile- duplicare una diapositiva- modificare il tipo di visualizzazione della presentazione (visualizzazione

diapositive, sequenza diapositive, presentazione)- spostare e riordinare la sequenza delle diapositive- modificare le transizioni delle diapositive, in particolare le modalità di

avanzamento.

Semplici programmi di grafica

- modificare i parametri di luminosità e contrasto- modificare la gamma dei colori, intervenendo prima sui singoli colori, poi due

o tre parametri- applicare alcuni degli effetti presenti, modificando anche i parametri e le

impostazioni di default- impostare un colore come trasparente, utilizzando margini di tolleranza

opportuniUso del programma di montaggio video

- registrare brevi spezzoni con la macchina fotografica- inserire gli spezzoni sullo storyboard - tagliare gli spezzoni- spostare gli spezzoni- utilizzare transizioni video- inserire titoli e formattarli

Strumenti di scansione

- impostare il software dello scanner per l’acquisizione ottimale delle immagini- ridimensionare le immagini- salvare nel formato consigliato dall’insegnante

Io, invece, risolte le difficoltà col pacchetto cd, ho imparato ad usare principalmente due software che non avevo mai usato. Audacity, per quanto riguarda la manipolazione dell’audio, e ACD See per la gestione delle immagini.Per l’audio sapevo usare il registratore di suoni presente in Windows, per tagliare e salvare piccoli file audio. Con Audacity le stesse funzioni sono molto più semplici e veloci, non solo è facile convertire file in vari formati, specialmente mp3 con notevole risparmio di spazio.ACD See è stato una piacevolissima sorpresa! Con pochi passaggi automatizza lavori lunghi e noiosi, se fatti file per file, come il ridimensionamento e il cambio di nome. Non solo, crea le gallery in pochi

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secondi. Ho potuto inserire, in un cd ricordo dato ai bambini, le foto scattate durante questi cinque anni di scuola. Tutte raggruppate per occasione, proprio come un album fotografico tradizionale. Avevo promesso le foto di alcuni momenti particolari (feste, uscite, … ) ma bambini e genitori si aspettavano una cartella con i singoli file da aprire uno a uno. Invece quando hanno navigato il cd e trovato questo lavoro si sono stupidi e molti mi hanno chiesto quanto tempo abbia impiegato per una simile mole di lavoro: un pomeriggio, trascorso più a cercare nei mille cd accumulati le foto, scartando quelle venute troppo male!Un’altra funzionalità che ho trovato molto comoda e semplice è quella per catturare delle schermate o parti di finestra. Ho potuto scattare delle istantanee di alcune presentazioni per inserire un’immagine nel file di navigazione del già citato cd “Multimedi@rte”

Modalità di relazione osservate tra alunno e docente (analogie e differenze con le altre situazioni d’apprendimento.)L’uso del computer modifica notevolmente le relazioni tra alunno ed insegnante. Nelle classi dove opero, quando si va in aula informatica, gli alunni diventano più propositivi ed attivi. Qualcuno si lancia in “esplorazioni” personali dei vari menu, altri, di solito distratti e poco motivati, sembrano rianimarsi e sono molto stimolati dai buoni risultati ottenuti. Un’alunna in particolare, molto intelligente ma tanto svagata da perdersi in un mondo tutto suo, pieno di fantasticherie, ha realizzato la presentazione sui colori caldi e freddi che, a mio parere, è veramente notevole, ma non solo: ha diretto i lavori di scansione con un piglio ed una pignoleria che ha suscitato qualche lamentela da parte dei compagni, rimproverati per un foglio inserito un po’ storto o una piegolina non ritoccata. Con l’uso del software vengono messi in secondo piano i problemi relativi all’ortografia (dislessia o difficoltà legati ai problemi di letto-scrittura dei neoarrivati in Italia), segnalati e corretti con l’aiuto del software, così forse l’intervento dell’insegnante è visto come meno valutativo e più propositivo (se clicchi lì, guarda cosa succede … non vorresti mettere una decorazione così…).Solo in un caso, anche in precedenza, avevo notato che l’uso del computer genera qualche difficoltà. Un bambino che problemi di organizzazione spazio-temporale ha difficoltà nell’uso dell’interfaccia grafica, non ricorda le icone da cliccare, i percorsi a seguire ecc. Forse con questi alunni sarebbe più opportuno usare un sistema operativo a linea di comando, ma come fare per gli strumenti di grafica e disegno, tanto usati?

Modalità di relazione osservate tra alunno ed alunno (analogie, differenze …)Anche nelle relazioni tra alunni ho notato delle differenze. Prevale un rapporto di collaborazione e cooperazione. I consigli dati ad un bambino sull’uso di un particolare strumento, nel giro di pochi minuti vengono passati a tutta la classe. I più esperti vengono considerati tali, si chiedono consigli ed aiuto, ma senza recriminazioni e battutine sui saputelli ecc. di consueto usate nelle normali attività. Il clima di solito è più sereno e, nonostante gli spostamenti per vedere il lavoro degli altri e per lo scambio di suggerimenti e consigli, c’è più tranquillità e serenità del solito. Per il numero insufficiente di macchine spesso si deve lavorare a coppie. In linea di massima tutti riescono a lavorare senza litigare, turnando nei compiti.

Modalità di relazione osservate tra docente e docente (analogie e differenze …)Nella scuola elementare siamo abituate a lavorare in team. Di solito i team sono formati da tre o quattro docenti (lingua italiana, lingua straniera, matematica e scienze, area antropologica). Salvo cause di forza maggiore (pensionamenti, trasferimenti o variazioni d’organico), molte persone lavorano insieme da innumerevoli anni. Io lavoro con la collega dell’area antropologica da ben diciassette anni e con quella dell’area linguistica da dieci. Per noi è stato “pacifico” suddividerci i compiti: una per curare la parte linguistica, l’altra preparare le immagini e infine io per “passare” il tutto al computer.

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DOL – Isa Maria Sozzi

Valutazione delle tecnologie e del materiale usato

Ricchezza/correttezza/interesse contenutiPosso solo dire che questo prodotto racchiude il lavoro di un anno scolastico. Rispetto all’ipotesi di struttura fatto ad inizio d’anno, sono stati tagliati molti punti, proprio per il tempo ridotto da dedicare alla conversione in digitale. Penso tutte la parte linguistica sui generi letterari e i libri letti, di cui abbiamo iniziato la schedatura, ma che è rimasta solo in abbozzo, nella forma digitale, non nello svolgimento didattico con gli alunni. Tutti i bambini si sono impegnati al massimo per realizzarlo e completarlo e per loro è già stata una grossa soddisfazione poterlo vedere messo a confronto, senza sfigurare, con lavori fatti da ragazzi più grandi, nella mostra finale che organizziamo ogni anno presso il nostro istituto

Funzionalità didatticaOltre ad offrire uno spunto o una sorta di resoconto di quanto fatto durante l’anno scolastico, alcune parti sono diventate un modo di documentare proprio l’attività svolta in classe. Ottenute con pochissimo impegno e grande funzionalità le gallery fotografiche sono state apprezzate da moltissimi docenti che hanno già prospettato il loro uso nel prossimo anno scolastico, anche in relazione al portfolio degli studenti, sempre se si farà!

Facilità d’accesso e fruizioneLa funzione pacchetto cd ha rivelato tutta la sua utilità nella diffusione del materiale. Richiedendo solo un sistema operativo come Windows 98 S.E. o superiore è fruibile dalla stragrande maggioranza degli utenti, purtroppo non tutti. Non richiede però visualizzatori da installare nella giusta versione, né la ricerca di file particolari. Si avvia e consente l’immediata visione delle presentazioni. L’uso corretto dell’azione “collegamento a fine presentazione” su pulsanti opportunamente creati consente anche di chiudere le finestre e uscire in modo semplice e pulito. Ho notato però che sui computer più datati, con meno di 128 Mb di RAM è frequente un rallentamento del sistema tale da rendere difficoltosa la fruizione dei contenuti, ma la cosa non è sorprendente.

Valutazione dell’esperienza in termini di arricchimento professionaleQuest’anno sono molto soddisfatta. Ho sperimentato molte cose nuove ottenendo risultati positivi, anche se costati non poca fatica! Credevo di conoscere a fondo i software per le presentazioni, ma ne ho scoperto e soprattutto usato diverse funzionalità mai sperimentate prima o rispolverato quelle quasi dimenticate. Ho installato ed usato software nuovi, come Audacity, ACD See, Wmap, esplorandone le potenzialità per poi utilizzarle anche in altri contesti. Ad esempio la manipolazione dei file sonori per lo spettacolo finale (anche per colleghi di altre classi), la possibilità di acquisire schermate o parti di esse per le dispense sulla formazione, la creazione di mappe esportabili in formato html, senza perdita di formattazione, solo per citare i più importanti.

Valutazione dell’esperienza da parte dei ragazziI bambini e le bambine sono veramente entusiasti dell’esperienza. Hanno imparato tutti molte cose nuove, piccoli e grandi trucchi, anche facendo tesoro degli errori commessi. Sembrano non annoiarsi nel rivedere per l’ennesima volta i file, forse perché si rivedono e risentono all’opera. Molti, a casa, hanno messo in pratica quanto appreso, realizzando in completa autonomia delle presentazioni, incredibilmente fantasiose. In questo campo pochi genitori sono in grado di supportare i loro bambini. Tra gli adulti che sanno usare il computer, la maggior parte si limita ad usare le funzioni di base dell’elaboratore testi o al più del foglio di calcolo, con qualche competenza di navigazione e invio di e-mail. Una percentuale minima conosce gli strumenti di presentazione e i più semplici programmi di elaborazione grafica e montaggio video. Mi sono ritrovata a dover dare consulenze e spiegazioni a genitori “redarguiti” dai loro figli, sull’uso non corretto di qualche funzione presente nel software!In una piccola indagine, per la valutazione dei progetti, ho intervistato quasi quattrocento bambini e ragazzi. Ho ottenuto il 100% di soddisfazione per l’uso a scuola degli strumenti informatici e, mentre il

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70% circa dei bambini di prima e seconda ha saputo indicare come programma preferito Drawing for children, il 96% di tutti gli altri ha scelto come programma Powerpoint o un analogo software per le presentazioni.

Indicazioni circa una eventuale prosecuzione dell’esperienzaOrmai l’uso delle nuove tecnologie è diventato prassi comune in quasi tutte le classi del nostro istituto. Però in molti casi sono ancora limitate all’ora di laboratorio informatico e non sono ancora diventate sussidio da usare tutti i giorni, in tutte le discipline. Questo è il prossimo passo, ma richiede ingenti risorse, non tanto per l’acquisto di strumentazioni e/o software, quanto per la formazione degli insegnanti (oggi già praticata, ma da continuare ed arricchire) e il riconoscimento dell’impegno e del maggior carico di lavoro delle persone che si dedicano all’autoformazione ed alla sperimentazione (del tutto trascurate in ogni sede).

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