docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai...

52
Gruppo Ministranti Anno Pastorale 2013 / 2014 Il Credo Cattolico Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 0

Transcript of docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai...

Page 1: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

Gruppo MinistrantiAnno Pastorale 2013 / 2014

Il Credo Cattolico

1° Incontro – Io Credo…

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 0

Page 2: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

Il “Credo” è chiamato anche “simbolo apostolico”: riassume, infatti, e trasmette la professione di fede degli apostoli e delle prime comunità cristiane.

Il Simbolo degli Apostoli è così chiamato perché a buon diritto è ritenuto il riassunto fedele della fede degli Apostoli. Scritti dei secoli V e VI indicando che questa preghiera, nei primi secoli della Chiesa, era considerata talmente sacra da non poter essere neppure scritta, ma soltanto memorizzata; questo spiegherebbe la mancanza di fonti scritte dirette antiche in favore di semplici allusioni o rimandi e di una tradizione orale.

Il Simbolo detto di Nicea – Costantinopoli, il quale trae la sua grande autorità dal fatto di essere frutto dei primi due Concili Ecumenici (325 e 381); è tuttora comune a tutte le grandi Chiese dell’Oriente e dell’Occidente. Rispetto al Simbolo Apostolico, il Simbolo di Nicea introduce delle verità di notevole spessore all’interno di quanto era creduto fino a prima del Concilio: Gesù è della stessa sostanza del Padre; è generato e non creato, quindi è di natura divina; è coeterno con il Padre perché generato prima di tutti i secoli.Il Simbolo della nostra Fede ci è stato consegnato il giorno del nostro Battesimo, quando tutta la nostra vita è stata affidata al Padre attraverso la comunità cristiana. Recitare con fede il Credo, significa entrare in comunione con Dio, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, ed anche con tutta la Chiesa che ci trasmette la fede e nel seno della quale noi crediamo.Nel nostro modo di parlare quotidiano questa parola può essere intesa in modi diversi.Diciamo, ad esempio: credo che tu abbia ragione, credo che domani farà bello… ed, in questo caso, la parola credere significa non avere un’idea certa. Però facciamo anche tanti atti di fede diversi: crediamo al medico, ad un esperto, ad un amico. In queste situazioni non siamo in grado di verificare come stanno esattamente le cose, ma ci fidiamo e crediamo ad una persona che sa e che ci dice la verità.Questo secondo comportamento umano può essere paragonato al credere cristiano. Le parole “io credo” significano, precisamente: mi fido di Dio che si è manifestato agli uomini per mezzo del suo Figlio, Gesù Cristo.

La Bibbia ci presenta una serie di persone per i quali la fede è stata determinante nella loro vita: Abramo, i Profeti, Maria, gli Apostoli. Tutte queste persone si sono fidate di Dio anche quando, umanamente, sarebbe stato più ragionevole non fidarsi. Per noi, oggi, ciò che ci spinge a credere è soprattutto il fatto che Gesù è risuscitato dai morti.

Per “credere” è necessario pregare. Un buon test della fede è la preghiera: anche se non è l’unico modo, la preghiera è un momento fondamentale nel quale si esprime il rapporto tra il nostro io umano ed il Tu divino. Dio stabilisce con noi questo dialogo di amicizia e vuole da noi una risposta.

Essere cristiani, credere, avere fede, oggi è difficile a causa della società in cui viviamo (anche se la fede autentica non è mai stata facile ed ogni epoca ha avuto le sue difficoltà…). Oggi si crede solo alle cose che si possono toccare con mano, che si possono vedere concretamente… E’ esattamente il contrario della fede cristiana!

StoriaTRE BAMBINI

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 1

Page 3: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

Quando fu assunto come redattore in una importante rivista nazionale, gli sembrò di toccare il cielo con un dito. Telefonò a mamma, papà e naturalmente alla dolce Monica alla quale disse semplicemente: “Ho avuto il posto! Possiamo sposarci!”.Vennero le nozze e negli anni vennero tre vispi bimbetti: Matteo, Marta e Lorenzo.Sei anni durò la felicità, poi la rivista fu costretta a chiudere. Il giovane papà si impegnò a trovare un altro posto come redattore in un giornale locale. Ma anche quel giornale durò poco. Questa volta la ricerca fu affannosa. La giovane mamma e i tre bambini guardavano il volto del papà, giorno dopo giorno sempre più rabbuiato.Una sera, durante la cena, l’uomo si sfogò amareggiato: “E’ tutto inutile! Nel mio settore non c’è più niente da fare: tutti riducono il personale, licenziano”. Monica cercava di rincuorarlo, gli parlava dei suoi sogni, delle sue indubbie capacità, di speranza Il giorno dopo, il papà si alzò dopo che i bambini erano già usciti per la scuola. Con il suo peso sul cuore, prese una tazza di caffè e si avvicinò alla scrivania dove di solito lavorava. Lo sguardo gli cadde sul cestino della carta. Alcuni grossi cocci di ceramica rosa attirarono la sua attenzione. Si accorse che erano i pezzi dei tre porcellini rosa che i bambini usavano come salvadanaio. E sul suo tavolo c’era una manciata di monetine, tanti centesimi e qualche euro e anche alcuni bottoni dorati e sotto il mucchietto di monete un foglio di carta sul quale una mano infantile aveva scritto: “Caro papà, noi crediamo in te! Matteo, Marta e Lorenzo”.Gli occhi si inumidirono, i brutti pensieri si cancellarono, il coraggio si infiammò. Il giovane papà strinse i pugni e promise: “La vostra fede non sarà delusa!”.Oggi, sulla scrivania di uno dei più importanti editori d’Europa c’è un quadretto con la cornice d’argento. L’editore lo mostra con orgoglio dicendo. “Questo è il segreto della mia forza!”. E’ solo un foglio di carta con una scritta incerta e un po’ sbiadita: “Caro papà, noi crediamo in te!”.

ORA SO CHE… Dire a qualcuno Io credo in te è una cosa molto importante. Si dice solo a chi si ama. E’

quasi come dirgli “Ricordati che tu sei tutto quello che ho”.

Domande per la riflessione Quanti di voi credono all’oroscopo? E quanti ai maghi? E quanti al destino? E perché? Perché c’è in giro tanta gente superstiziosa? Che differenza passa tra credere nei maghi, all’oroscopo, al destino e credere in Dio? Sei proprio sicuro che Fede è credere in Gesù Cristo? Nella tua vita tutti possono vedere che sei cristiano (nel vero senso della parola)? Come? Di solito, di quali persone ti fidi di più? Cose vuole dire per te Credere? È di moda costruirsi una fede “secondo i propri gusti”. Quali sono le maggiori difficoltà che

incontri oggi nel “credere”?

QUALCHE CONSIGLIOConosci bene le persone che frequenti, per sapere quanto sono affidabili e credibili.Ascolta sempre le “due campane” prima di avventurati in giudizi frettolosi.Diffida della scorciatoia del tutto e subito. Chi lo propone di solito non è un amico di cui fidarsi a occhi chiusi.Dai fiducia alle persone che vogliono il tuo bene e te lo dimostrano.Trova tre buoni motivi per cui credere è più importante del “non credere”.

PREGHIERACredo o non credo?

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 2

Page 4: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

Ho smesso di credereda quando quelli del mio giro

hanno preso a sfottermiperché andavo in chiesa.

Ho così chiuso con te, Signoreper un po' di tempo pensando

di fare il grande.Mi sono trovato invece solo.Sono stato un pollo a credereche fosse meglio non credere.Vorrei tornare a volare alto,

a fidarmi di piùdelle tue parole, Signore.Aiuta la mia incredulità.

2° Incontro – … in un solo Dio, Padre Onnipotente…Oggi la nostra società esprime diverse idee di Dio:ci sono persone che pensano che Dio sia diventato inutile, non ha più niente da fare, è stato tranquillamente superato da tutti i progressi della scienza e della tecnica;

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 3

Page 5: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

per altri Dio è solo un’illusione, qualcosa di astratto che l’uomo tira fuori nei momenti di dolore, di necessità, a volte per scappare dalle proprie responsabilità;ci sono persone che negano l’esistenza di Dio in nome della libertà dell’uomo: come a dire che se Dio esiste l’uomo non è libero, né autonomo, né responsabile;c’è anche che pensa che Dio non può esistere perché non può volere tutto il male che c’è nel mondo. C’è troppa sofferenza e Dio non può tollerare certe cose.Ci sono due categorie di persone: chi crede in Dio e chi non crede. Ma chi è questo Dio? Per noi, spesso, Dio è l’idea stessa che si siamo fatti di lui, magari perché, da piccoli, i nostri genitori che lo hanno raccontato in un certo modo, o, magari, abbiamo vaghi ricordi per come lo abbiamo conosciuto attraverso il catechismo.Praticamente però noi pretendiamo già di sapere chi è Dio, non ci serve incontrarlo o conoscerlo. Siamo davvero presuntuosi. Come facciamo a sapere con tanta presunzione chi è Dio? Come possiamo pretendere, con la nostra limitata intelligenza, di sapere già chi è Dio, per decidere poi se egli abbia o no il diritto di esistere?A proposito della ricerca di Dio la fede cristiana ha qualcosa di originale da dire. Noi, infatti, non crediamo ad una bella fiaba, al frutto di un bel racconto. Noi cristiani crediamo nel Dio che Gesù Cristo ci ha fatto conoscere venendo tra noi ad annunciare la lieta notizia del Regno di Dio.Gesù è venuto a farci conoscere un Dio che non è esattamente l’incarnazione dei nostri sogni. Ci ha fatto incontrare un Dio che sta dalla parte degli umili, degli oppressi, dei poveri, un Dio che, per amore, ha consegnato suo Figlio alla croce.Un Solo Dio. Con queste parole incomincia il Simbolo Niceno – Constantinopolitano. Sarebbe stato sufficiente dire che Crediamo che Dio esiste. Invece, quando fu formulata nel IV secolo, era ancora presente il politeismo pagano, cioè la credenza che ci fossero molti dei. La confessione dell’unicità di Dio e inseparabile da quella dell’esistenza di Dio ed è altrettanto fondamentale. Lo stesso Gesù conferma che Dio è l’unico Signore e che lo si deve amare con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente, con tutte le forze.Gesù rivela anche che Dio è un Padre. Innanzitutto Dio è il Padre di gesù, il Padre del Nostro Signore Gesù Cristo. Gesù infatti si rivolge a Dio chiamandolo Padre innumerevoli volte, e non lo invoca mai con un altro nome nel momento della preghiera.Presentandoci Dio come Padre suo, Gesù ci dice che Dio è anche padre nostro. In che senso Dio è nostro Padre? Dio è nostro padre non in virtù di una generazione biologica, ma grazie ad un rapporto libero e gratuito che Dio stesso instaura con noi. Rapporto che la Bibbia chiama con i nomi di liberazione, elezione, difesa, guida, alleanza, adorazione, amore.La paternità di Dio va intesa come una metafora ad esprimere sollecitudine, affetto, premura, vicinanza amorosa. Da questo punto di vista si potrebbe benissimo parlare di maternità di Dio, come d’altronde fa la Bibbia allorchè mette in bocca a Dio queste tenerissime espressioni: << Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece ti dimenticherò mai >> (Is. 49,15).Dio è Padre soprattutto perché gratuitamente perdona e accoglie nuovamente nella casa i figli ribelli. Bisogna meditare a lungo la parabola del Figliol Prodigo per comprendere in profondità che cosa sia la paternità di Dio. Paternità è dunque sinonimo di una straordinaria potenza d’amore e di misericordia.

StoriaL’EQUILIBRISTA

Un funambolo viveva facendo acrobazie, senza alcuna rete di salvataggio, su una fune che tendeva ad altezza vertiginosa. Una volta tese la sua fune sulla piazza del mercato di una piccola città e poi invitò con un altoparlante la gente a vedere la sua abilità. Si radunò una gran folla. L’acrobata Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 4

Page 6: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

percorse la corda, dapprima lentamente, poi di corsa, poi come se danzasse. La gente applaudiva entusiasta. L’uomo portò sulla corda una sedia, nonostante appoggiasse soltanto con due gambe, si sedette tranquillamente su di essa e aprì il giornale fingendo di leggere. Dondolò pericolosamente in avanti e indietro, strappando urla di spavento agli spettatori. Ma sempre sorridendo, l’acrobata riprendeva l’equilibrio sul sottile filo d’acciaio. A un certo punto, l’equilibrista mostrò agli spettatori una bicicletta e con il megafono si rivolse loro, ormai numerosissimi. “Percorrerò la corda avanti e indietro in sella a questa bicicletta. Pensate che possa farcela?”.“Ma certo!”, gridarono tutti, convinti. L’equilibrista sorrise: “Allora, se avete tanta fiducia nella mia abilità, uno di voi venga con me, lo porterò sulla mia bicicletta a fare un giro sulla corda”. Sulla piazza scese un profondo silenzio. Nessuno aveva tanto coraggio. Improvvisamente si fece avanti un ragazzo. “Vengo io sulla bicicletta!”, gridò. L’equilibrista gli indicò la scaletta per salire fino all’altezza della fune. Lo fece sedere sul tubo della bicicletta e cominciò tranquillamente a pedalare sul cavo d’acciaio in perfetto equilibrio, mentre la folla tratteneva il fiato.Percorse la fune due volte. Alla fine scoppiò un applauso entusiasta. Quando il ragazzino scese a terra, uno gli domandò: “Non avevi proprio paura, lassù?”. Il ragazzo sorrise: “Neanche un po’. Quell’uomo è mio padre!”.

ORA SO CHE… Credere non è un salto nel buio, sappiamo che Qualcuno, che ci ama, ci prenderà. Il nostro Dio è un padre ed è disposto a tutto per noi. Tutta l’immensità del cielo sta nel

palmo di Dio e tutta la vastità della terra è racchiusa nel suo pugno.

Domande per la riflessione Qual è il tuo Dio? Se credi, in quale Dio credi? Perché oggi c’è tanta indifferenza di fronte al problema di Dio? Perché Dio è rifiutato? Ma chi lo rifiuta, lo conosce veramente? Nella tua vita, quale posto occupa Dio? + I cristiani quale Dio testimoniano con la loro vita di Fede? Vi Piace l’idea di Dio Padre? Secondo voi, si comporta più da padre o più da padrone? Perché alcuni se la prendono tanto con lui e lo bestemmiano tranquillamente?

QUALCHE CONSIGLIOContinua l'impegno di prendersi del tempo per conoscere meglio Dio. Un modo: rileggere per intero le parole in cui Gesù parla di suo Padre (Matteo 6,9-15; Luca 10,21-24).Tira fuori il cuore quando preghi e non ripetere solo delle parole a memoria. Pensa che Lui ti ascolta veramente.Non aver paura di dire a Dio tutto, ma proprio tutto: la difficoltà di andare d'accordo con i genitori, gli amici, di riuscire a scuola. Chiedigli una mano per migliorare la situazione.Parlagli di tutti e non solo di te. Il Dio di Gesù è “nostro” ed è felice come una pasqua quando gli ricordi di voler bene a chi ti fa arrabbiare, di perdonare chi ti ha offeso, di dare una mano a quelli dimenticati da tutti.Pensa a tuo fratello maggiore, Gesù. Lui ha svelato il volto di Dio. Se vivi la sua amicizia, ti verrà più facile amare Dio come un vero papà.

PREGHIERACaro papà

Quante volte ripeto “Padre nostro...”con la testa lontana mille miglia dalle parole che dico.

Ti chiamo “papà” e poi ti tratto come un figlio capriccioso

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 5

Page 7: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

che non ti pensa e non ti obbedisce.Dico “nostro” e mi dimentico che i miei compagni sono

anche fratelli e sorelle.Provo a cambiare:

“Caro papà che sei nei cieli”...Bellissimo! Strano, ma ti sento più vicino,

più affettuoso, come se mi prendessi in braccio.Ti prego, non mollarmi mai, anche quando faccio lo stupido

o mi dimentico di chiederti come stai e se mi vuoi bene.

3° Incontro – … Creatore del Cielo e della Terra, di tutte le cose visibili e invisibili.

La Creazione è l’inizio e il fondamento di tutte le opere di Dio e di tutta la storia di salvezza. Parlare di creazione significa affrontare il problema delle origini del mondo e dell’uomo. In questo contesto, non ha senso contrapporre creazione ed evoluzione, perché non si tratta soltanto di sapere quando e come sia sorto materialmente il cosmo, né quando sia apparso l’uomo, quanto piuttosto di scoprire quale sia il senso di tale origine.Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 6

Page 8: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

Come spiegazione scientifica della nascita di un bambino non contradice l’affermazione che egli è il frutto del libero dono d’amore dei suoi genitori, così è la creazione del mondo e dell’uomo. Ogni seria spiegazione scientifica riguardo non è mai in contrasto con il dato della fede, perché confessare che Dio è << creatore del cielo e della terra >> significa affermare che l’origine del mondo e dell’uomo non è governata dal caso, da un destino cieco, da una necessità anonima, ma da un essere trascendente, intelligente e buono, che è Dio.

L’evoluzione insegnata e discussa dalla comunità scientifica non può destare nessuna paura alla teologia o alla fede cristiana. Altrettanto possiamo dire delle teorie sull’origine ed evoluzione dell’universo, e di ogni altra impresa scientifica. La Chiesa ringrazia la scienza di questo mutuo arricchimento nella ricerca della verità e del benessere dell’umanità.È significativo che nella Bibbia la creazione venga rivelata come un momento dell’alleanza di Dio con il suo popolo, come la prima e universale testimonianza dell’amore onnipotente di Dio (Gen 15,5 ; Ger 33, 19-26).

L’esistenza del mondo è il frutto della libera decisione di Dio che, in forza del suo immenso amore, ha voluto “uscire da sé” e ha così fatto esistere tutte le creature, costituendole “buone” (Gen 1, 1-31) perché partecipi del suo essere, della sua saggezza, della sua bontà.La Creazione è una relazione di dipendenza totale da un principio che non siamo noi e che non è in noi.

Nella situazione nella quale vivono oggi, i cristiani come possono proclamare e testimoniare la fede in Dio creatore del cielo e della terra? La nostra fede in Dio creatore e Padre del mondo visibile e invisibile, ci comanda di agire con tutte le nostre forze affinché sia posto termine allo sfruttamento sfrenato e alla distruzione dell'ambiente.

Il vero responsabile del male presente nel mondo è l'uomo, non Dio. Il bisogno ossessivo di dominare tutto, di arrogarsi un ruolo che non gli compete, porta l'uomo a rompere l'equilibrio armonioso di relazioni nei confronti di Dio, degli altri uomini e della natura.Ancora oggi non abbiamo finito di scoprire le meraviglie che Dio ha inventato per noi. Non ci sorprendono più perché ci siamo abituati. In compenso sciupiamo le bellezze della creazione sommergendo i prati di rifiuti, avvelenando i corsi d'acqua, surriscaldando l'atmosfera. Peggio ancora, abbiamo trasferito il “non amore” anche verso le persone. Siamo “inquinati” nei pensieri, scarichiamo i nostri problemi sugli altri, ci chiudiamo nell'”effetto serra” di chi ci dà ragione, presentiamo vistosi “buchi” nella fede. Dovremmo vivere bene nella “casa” che Dio ci ha regalato e creare legami di “buon vicinato” con gli inquilini del mondo. Mettendo la creazione nelle nostre mani, forse Dio si è fidato troppo dei suoi figli come custodi della terra. Noi la stiamo trasformando in una palla di stracci, imbottita di veleni e di esplosivi.

StoriaIL CONTO

Preoccupato del senso della vita e dell’ultimo giorno, e soprattutto del Giudizio Finale a cui prima o poi certamente sarebbe andato incontro, un uomo fece un sogno.Dopo la morte, si avvicinò titubante alla grande porta della casa di Dio. Bussò e un angelo sorridente venne ad aprire. Lo fece accomodare nella sala d’aspetto del Paradiso. L’ambiente era molto severo. Aveva il vago aspetto di un’aula di tribunale. L’uomo aspettava, sempre più

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 7

Page 9: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

intimorito. L’angelo tornò dopo un po’ con un foglio in mano su cui, in alto, campeggiava la parola “conto”. L’uomo lo prese e lesse:Luce del sole e stormire delle fronde, neve e vento, volo degli uccelli e erba. Per l’aria che abbiamo respirato e lo sguardo alle stelle, le sere e le notti… La lista era lunghissima… il sorriso dei bambini, gli occhi delle ragazze, l’acqua fresca, le mani e i piedi, il roso dei pomodori, la sabbia delle spiagge, le onde del mare… Man mano che proseguiva nella lettura, l’uomo era sempre più preoccupato. Quale sarebbe stato il conto totale? Come e con che cosa avrebbe mai potuto pagare tutte quelle cose che aveva avuto?Mentre leggeva con il batticuore, arrivò Dio. Gli batté una mano sulla spalla.“Ho offerto io”, disse ridendo, “fino ai confini della terra. E’ stato un vero piacere!”.

ORA SO CHE… Con la creazione, l’invisibile di Dio s’è reso visibile. Tutto quello che esiste è voluto da Dio, non può essere diversamente… Ogni cosa in natura è un regalo che Dio ha preparato da tempo per noi

Domande per la riflessione Che cosa vi ispirano le tante bellezze del creato? Secondo voi la natura è uno specchio di Dio? Perché? Come mai tanta gente non pensa al futuro del mondo ma si preoccupa solo di consumare le

risorse?

QUALCHE CONSIGLIOImpara a meravigliarti, a sgranare gli occhi dallo stupore per le cose belle. Per farlo osserva e ascolta ciò che c'è intorno a te. Alza gli occhi verso il cielo e ogni tanto spegni il cellulare e il computer.Non banalizzare le cose piccole. Solo chi sa apprezzare ciò che è semplice, riesce a dare il giusto valore a ciò che è grande.Riconosci l'autore. Dietro la bellezza di un'aurora, delle montagne o del mare, c'è Qualcuno che sa il fatto suo. Ogni tanto digli grazie per i tanti regali che hai ricevuto gratis.Vivi la poesia della natura. Immergiti in qualche passeggiata nel verde, in campagna o in un parco a tua disposizione. Quattro passi con calma aiutano a capire la vita.Aiuta la creazione. Non imitare chi lascia rifiuti in giro, spreca la roba, strappa i fiori e calpesta l'erba...Comportati da “signore” e “signora”...della creazione.

PREGHIERATi loda ogni creatura

Di giorno e di notte, sole e luna, cielo e stelle lodano Dio.

Dalla terra draghi e mostri, le bestie tutte lodano Dio.

Il vento, la neve, grandine e fuoco,

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 8

Page 10: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

e la nebbia lodano Dio.I monti, gli alberi e i rovi,

le piante da frutto lodano Dio.Da ogni parte sale a Dio la lode.

Ovunque il suo nome è conosciuto.Ecco dalla mia bocca il canto : “Alleluia, alleluia!”.

4° Incontro – L’uomo e la sua caduta

Nella storia dell’uomo è presente il peccato. Per comprendere ciò bisogna riconoscere il profondo legame dell’uomo con Dio, il rifiuto e l’opposizione che egli fa a Dio.

Il peccato è un abuso della libertà che Dio dona all’uomo. L’uomo ha disubbidito a Dio. In ciò è consistito il primo peccato (che vediamo nella Genesi. Adamo ed Eva disubbidiscono a Dio). Dopo questo primo peccato, il mondo è inondato da una vera invasione del peccato: l’uccisione di Abele da parte di Caino, ecc.

La natura umana non è interamente corrotta, è ferita nelle sue forze naturali, sottoposta all’ignoranza, al potere della morte e inclinata al peccato. Dopo la caduta, l’uomo non è stato abbandonato da Dio. Al contrario, Dio lo chiama e gli predice che il male sarà vinto e che l’uomo sarà sollevato dalla caduta.

Osservando il male e le miserie che ci circondano, tanto gravi quanto assurde, siamo spinti a riflettere che non può essere Dio, buono e giusto, che abbia creato tutto questo. Perciò, all’inizio, c’è stata una rottura che ha capovolto le sorti dell’umanità. Per fortuna il Signore non ci ha

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 9

Page 11: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

abbandonato. Ci ha inviato il Figlio, che ci ha redenti dal peccato, ma ci ha lasciato l’impegno di lottare, insieme a Lui contro il male e di risalire, almeno in parte, quella china che ci spinge sempre in basso.

StoriaUna fatidica mattina dell’anno 1992, la radio trasmette una notizia che agghiaccia tutti gli ascoltatori: un giovane, certo Pietro Maso di Verona, con premeditazione diabolica, aiutato da due compagni, decide di uccidere a bastonate il padre e la madre.Al giovane non manca nulla. È ben voluto dai suoi genitori che gli consentono una vita agiata, compresi gli svaghi normali per un giovane della sua età: macchina, viaggi, discoteca, ecc.L’Italia si sveglia senza fiato alla triste notizia. Nessuno vuole credere. Purtroppo, sia i giornali che gli altri mezzi di comunicazione confermano l’efferata notizia.Nello stesso anno, durante la guerra fratricida dell’Ex Jugoslavia, apprendiamo altri crudeli e incredibili delitti: vengono uccisi circa tremila bambini e centinaia di donne sono violentate solo per vendetta crudele e razziale. In questi ultimi anni, il fenomeno della droga sta facendo molte vittime, specie tra i giovani della Campania, in due mesi, si sono verificati dieci mila casi di pronto soccorso. Così pure è capitato che vari giovani del Nord Italia, dopo essersi divertiti con balli ed altri svaghi, eseguono il suicidio collettivo con gas combusto dello scappamento di auto.

ORA SO CHE… Adamo ed Eva disobbedendo a Dio, si sono allontanati dall’iniziale progetto del

Creatore. Questo peccato originale dell’uomo, insieme alle conseguenze della privazione dei doni ricevuti da Dio, è trasmesso a tutti gli uomini.

Domande per la riflessione Perché tutto questo male? L’uomo è in se tanto cattivo? È un difetto di educazione che sfocia in queste debolezze? È conseguenza delle cattive strutture sociali? Qual è la tua opinione?

QUALCHE CONSIGLIOOsservando il male e le miserie che ci circondano, tanto gravi quanto assurde, siamo spinti a riflettere che non può essere Dio, buono e giusto, che abbia creato tutto questo. Per fortuna, il Signore non ci ha abbandonato. Ci ha mandato il Figlio, che ci ha redenti dal peccato, ma ci ha lasciato l'impegno di lottare, insieme a Lui contro il male e di risalire, almeno in parte, quella china che ci spinge sempre in basso.

PREGHIERA

Signore, nostro Dio.Quando la paura ci prende, non lasciarci disperare.Quando siamo delusi, non lasciarci diventare amari.

Quando siamo caduti, non lasciarci a terra.Quando non comprendiamo più niente

e siamo allo stremo delle forze, non lasciarci perire.No, facci sentire la tua presenza e il tuo amore.

È per tutti gli uomini che è venuto il tuo Figlio diletto….Signore, destaci tutti e tienici svegli per riconoscerlo e confessarlo

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 10

Page 12: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

(Karl Barth)

5° Incontro – Credo in un solo Signore , Gesù Cristo, unigenitoFiglio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli……

La nostra fede è tutta centrata su Gesù Cristo perché essa dipende dalla svolta del tutto inedita e radicalmente innovatrice che la Pasqua di Gesù (la sua croce e la sua resurrezione da morte) ha impresso all’intera storia della salvezza e alla comprensione del mistero di Dio.

Nella sua identità più profonda e originale, la fede cristiana è “condivisione” dell’atteggiamento interiore di Gesù verso il Padre, è un “venire immedesimati” in lui e un essere resi partecipi della sua stessa vita.

Al cristiano non basta dire di credere in Dio, perché a Dio si possono dare diversi nomi. Il cristiano crede nel Dio di Gesù Cristo. È questa la richiesta che Gesù stesso rivolge ai suoi discepoli nell’ultima Cena: << Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me >>.

Noi siamo chiamati a riconoscere in questa persona, di nome Gesù, il Cristo, il Figlio di Dio, il nostro Signore.

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 11

Page 13: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

Gesù, in ebraico, significa “Dio salva”. È un nome, dunque, che dice l’identità e la missione di chi viene chiamato così. Essere il Salvatore è appunto la missione di colui che, annunciato dall’angelo Gabriele, dovrà essere chiamato “Gesù”, perché salverà il suo popolo dai suoi peccati.

Siamo così al titolo di “Cristo” con cui, nel Simbolo apostolico, professiamo la nostra fede in Gesù. Il termine Cristo è la traduzione greca della parola ebraica “Messia”, che significa “Unto”. Il riferimento è all’unzione con l’olio, che era in uso nel popolo di Israele, per consacrare i re, i sacerdoti e i profeti. E tale, cioè unto da Dio, doveva essere il Messia promesso come colui che sarebbe venuto per instaurare definitivamente il Regno di Dio. Attribuire questo appellativo a Gesù significa riconoscere che in lui si sono adempiute le promesse di Dio e sono state esaudite le attese di Israele.

Gesù è Messia in un modo tutto particolare, diverso da quello comunemente inteso dagli israeliti del suo tempo. Essi attendevano un Messia che avrebbe restaurato l’indipendenza di Israele e procurato in abbondanza tutti i beni materiali, un Messia che si sarebbe presentato come un personaggio potente e un giudice severo. Gesù, invece, è un Messia perché annuncia la Buona Novella ai poveri e, con le sue opere e i suoi prodigi, rivela e comunica a tutti la salvezza che viene da Dio, Padre misericordioso.

Dopo avere proclamato la nostra fede in Gesù Cristo, noi aggiungiamo l’espressione << suo unico Figlio >>. Affermare Gesù come Figlio di Dio significa affermare che Dio ha voluto rendersi totalmente solidale con l’umanità da inserirla, mediante Gesù, nel mistero stesso della sua realtà divina e da costituirla come “Luogo” privilegiato della sua manifestazione e della sua presenza nel mondo. Gesù è anche riconosciuto come “Nostro Signore” e con questo titolo noi affermiamo che la potenza, la gloria e l’onore dovuti a Dio Padre, convengono anche a Gesù essendo di natura Divina e che il Padre ha manifestato questa signoria di Gesù risuscitandolo dai morti ed esaltandolo nella sua gloria.

StoriaIL RITRATTO DI DIO

Un giorno l’angelo pittore, Michelangelo, decise di fare il ritratto di Dio. Era consapevole che sarebbe stata l’opera d’arte più complicata della sua vita. Dio è immenso:come si fa a farlo stare in un quadro? Si decise a schizzare qualche bozza, senza aver bene idea di quello che avrebbe disegnato. Cominciò, un foglio dopo l’altro, a tracciare qualcosa di Dio. Lavorava freneticamente e ogni volta scopriva qualcosa di nuovo, guidato da una nuova idea. Riempì milioni di fogli finché il suo studio straripò di carta. un giorno, cercando di mettere un po’ d’ordine, dimenticò la finestra aperta. Un vento birichino sparpagliò qualche milione di fogli fuori dalla finestra. “Che disastro, i miei disegni!!!”I disegni piovvero dappertutto e in gran quantità finirono anche sulla Terra. Trovandoli, gli uomini li guardarono e li studiarono, felici di scoprire finalmente com’era Dio.Poi cominciarono ad interpretare i disegni.“Dio è come il Sole”.”No, Dio è forte come un toro!”Diceva un altro.Ciascuno era convinto di aver trovato l’unica vera immagine di Dio, così cominciarono a litigare. Dio si rattristò molto per questo e decise di intervenire. “Andrò io stesso in mezzo a loro! Così mi potranno vedere, toccare, ascoltare!” Quello che decide, Dio lo fa. Nacque come un bambino in mezzo agli uomini e si chiamò Gesù. Così, oggi, è facile per tutti conoscere Dio. Basta conoscere Gesù.

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 12

Page 14: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

ORA SO CHE… Dio non è solo, in lui vivono tre persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. E’ bello avere qualcuno da amare. Dio ha mandato il suo unico figlio, aveva solo lui e lo ha mandato. Ama davvero chi dona l’unica cosa che ha, no? Ama chi dà tutto se stesso, come ha

fatto Dio.

Domande per la riflessione Chi è Gesù per la Fede di un cristiano? Che cosa ci dicono di lui gli scritti del Nuovo Testamento, e soprattutto i Vangeli? Che è per te Gesù: l’amico, il fratello, un ideale, una meta, un motivo per vivere oppure

soltanto un’idea astratta, un ricordo? Che cosa ti ha colpito di più di ciò che ci ha detto Gesù?

QUALCHE CONSIGLIOAppena ti svegli, invece di accendere subito il telefonino o correre a fare colazione, ringrazia Dio di essere al mondo e di aver sentito parlare di suo Figlio. Meglio ancora se lo fai dicendo una preghiera.Se lui fosse al posto mio? Fatti questa domanda se qualcuno ha bisogno di te o tratta male i compagni.Leggi il vangelo pagina dopo pagina. Parti con quello di Marco, un “giornalista” bravissimo nel presentare Gesù.Chiedi di parlare con qualcuno veramente amico di Gesù per risolvere qualche dubbio di fede: gli educatori, i sacerdoti.Dialoga cinque minuti al giorno con Gesù. Raccontagli la tua vita, i tuoi problemi e sogni e chiedigli di crescere nella sua amicizia e come suo “inviato” tra i tuoi compagni.

PREGHIERAIl segno della croce

Nel nome del Padresiamo fratelli

Nel nome del Figlio Gesùuniti in una sola preghiera.

Nel nome dello Spiritoabbiamo tutti gli stessi pensieri.

Se dico Padrevedo Dio onnipotente

nei cieli,se dico Figlio

credo Gesù venutosulla Terra,

se dico Spiritofisso la Tua luce.

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 13

Page 15: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

6° Incontro - …Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create…

- Francesco è proprio contento di stare sulle ginocchia di papà: sono la sedia più comoda del mondo!- Certo che mi assomigli davvero, sai!- Lo so, me lo dicono tutti … Ho i tuoi stessi occhi, papà.- E pensare che io non ho mica scelto niente di te, ti ho preso così com’eri. Non immaginavo né gli occhi, né la bocca, né la corporatura. Niente. Che sorpresa quando ti ho visto la prima volta!- Ma eri soddisfatto? Con i bambini mica c’è il “soddisfatti o rimborsati”, vero?- La prima volta che ti ho preso in braccio ho pensato che non sarei mai stato capace di lasciarti.- Io devo aver pensato, così piccolo com’ero: … e chi si muove da qui? Dove sarei potuto andare?- La tua vita dipendeva da me. Pensa se ti avessi lasciato cadere …- Tu? Proprio tu che hai ancora tutti i punti sulla patente! Se fossi caduto, tu saresti caduto con me e mi avresti protetto. Lo so!

CHI E’ VERAMENTE GESU’?Gesù non si fermava mai. Camminava e camminava. passava per villaggi e città, predicando il messaggio del Regno di Dio, guarendo i malati, incoraggiando tutti. I suoi amici arrancavano dietro

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 14

Page 16: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

di lui cercando di tenere il suo passo. Con un pensiero che li tormentava:”Ma chi è veramente Gesù?” Una sera, Gesù disse:”E’ stata una giornata faticosa. Prendiamo la barca e andiamo all’altra riva del lago”. Erano stati così impegnati che un po’ di riposo cadeva a puntino. Il lago di Galilea era così grande che sembrava un mare. L’acqua era calma, così calma che Gesù si era sdraiato sul fondo della barca e si era addormentato profondamente. La piccola barca era proprio in mezzo al lago quando il vento iniziò a soffiare. Si alzarono grandi onde che sbalzavano la barca in su e giù. Formidabili ondate si abbattevano sui fianchi facendoli scricchiolare. La barca si riempì d’acqua e iniziò ad affondare. Gesù continuava a dormire. “Svegliati! Svegliati!”, gridarono gli amici di Gesù.”Non t’importa che moriamo?”Gesù si alzò, sgridò il vento e disse all’acqua del lago:”Fa’ silenzio! Calmati!” Allora il vento si fermò e vi fu una grande calma. Poi Gesù disse ai suoi discepoli:”Perché siete tanto paurosi? Non avete ancora fede?”Essi però si spaventarono molto e dicevano fra loro:”Ma chi è dunque costui? Anche il vento e l’acqua del lago gli obbediscono!” Adesso, però, conoscevano la risposta, anche se era qualcosa di inimmaginabile: il gesto di Gesù sull’acqua ribollente era stato lo stesso gesto di Dio Creatore all’inizio del mondo sul grande caos. Ora sapevano che Gesù era Dio venuto sulla terra a terminare la sua opera creatrice.

La formula "Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre" viene inserita dopo i primi scismi del Cattolicesimo dove si decide l'"origine di Gesù". Per spiegarla in breve: prima che venissero definiti i dogmi cattolici, i cattolici si dividevano in due blocchi: alcuni rifiutavano la natura divina di Gesù ed affermavano che Gesù era stato "creato" da Dio di natura interamente umana. Altri invece definivano Gesù della stessa natura di Dio, figlio diretto della divinità e quindi esso stesso divino. Questo provocò i primi scismi e la nascita dei primissimi movimenti eretici. Per porre fine al caos venne stabilito il dogma della divinità di Gesù (facendo prevalere la seconda posizione) e quindi venne inserita la formula che specifica la natura dello stesso: "Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, NON CREATO, della stessa sostanza del Padre", quindi secondo i dogmi della fede cattolica Dio non è stato creato perchè è lui l'unico creatore.Da Dio è stato generato un altro Dio, dalla Luce è stato generato un’altra Luce.

Domande per la riflessione Ma chi è veramente Gesù? Avete Fede in Gesù? Nel momento dello sconforto la vostra fede vacilla o si rafforza?

QUALCHE CONSIGLIO"C’è bisogno di cristiani che rendano visibile agli uomini di oggi la misericordia di Dio, la sua tenerezza per ogni creatura". (Papa Francesco) 

ORA SO CHE… Gesù è Dio. E’ venuto a portata dei nostri occhi e delle nostre mani. Gesù è Dio. E’ venuto a dirci che ha cura di noi, non ci abbandona, non vuole che noi

moriamo. Gesù è Dio. E’ venuto a prenderci, a indicarci che cosa significa essere “persone

umane”.

PREGHIERA

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 15

Page 17: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

Ogni mio gesto è per te,ogni mio pensiero sale a te;è come se tutto fosse per te,

anche i miei sorrisi.Magari non me ne accorgo,

ma è così:perché il mio cuore è pieno di te.

Ti offro, Dio, i miei pensieri,i miei desideri, il mio impegno:

prendilo e moltiplicail bene che ti offro.

In te tutto quello che io facciosi colora di luce.

7° Incontro - … Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.

Gesù di Nazareth è il Messia e il Salvatore degli uomini. La sua nascita è l’avvenimento unico e decisivo che ha impresso una svolta rivoluzionaria alla storia dell’umanità. Le due affermazioni: “Fu concepito di Spirito Santo” e “Nacque da Maria Vergine” trovano fondamento e giustificazione nei testi degli evangelisti Matteo e Luca, che narrano l’infanzia di Gesù. Come all’inizio della creazione lo Spirito di Dio “aleggiava sulle acque”, così lo Spirito del Signore è sceso su Maria per dare origine alla nuova umanità, al nuovo Adamo. Lo Spirito che interviene nell’incarnazione è lo stesso Spirito che fa risorgere Gesù da morte, è lo Spirito di vita che fa nuove tutte le cose. Credere che Gesù Cristo “è stato concepito per opera dello Spirito Santo” significa credere che l’esistenza dell’uomo ha come fondamento l’amore, perché in Cristo l’uomo è nato dall’amore di Dio. L’evangelista Luca mette in risalto la verginità di Maria e mira a sottolineare il “sì” di questa creatura al progetto di Dio. I Padri della chiesa hanno visto in Maria la figura della chiesa, il modello concreto del credente che può realizzare pienamente se stesso se ha il coraggio di dire di sì al dono dell’amore di Dio. La Vergine diviene così il modello della donazione totale a Dio e ai fratelli, donazione che supera le barriere domestiche e si dilata oltre le barriere del tempo e dello spazio.

Leggendo il Nuovo Testamento, incontriamo la presenza della Madonna in diversi momenti:si mette al servizio della speranza e dell’attesa del suo popolo, con il suo sì (Lc 1,38);

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 16

Page 18: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

accompagna Gesù in alcuni momenti importanti della sua vita (Mc 3,20ss.; Lc 11,27-28; Gv 2,1-12);è presente sul Calvario, ai piedi della croce (Gv 19,25-27);dopo la Risurrezione, prega con il gruppo dei discepoli nel cenacolo, in attesa dello Spirito Santo (At 1,14).

Maria è quindi uno dei personaggi importanti della storia della salvezza. Con lei, la Chiesa ripete il Magnificat, il cantico che loda Dio per tutte le grandi azioni che ha compiuto a favore del suo popolo. Come tutti gli altri uomini, anche Maria è stata redenta da Cristo. Tuttavia, grazie al suo sì generoso, Maria occupa un posto unico nella storia della salvezza.

I Vangeli chiamano Maria la Madre di Gesù, e questo è il titolo più grande che i cristiani danno a Maria; in particolare il Vangelo di Luca la indica come madre del Figlio di Dio riferendo le parole dell’annunciazione (Lc 1,35). Naturalmente Maria non ha generato Dio in quanto Dio, ma ha generato Gesù Cristo, nella sua umanità, gli ha dato un corpo con la possibilità di essere carne per vivere tra gli uomini.

In quanto madre di Gesù, capo della Chiesa, Maria è anche Madre di tutta la Chiesa e quindi di tutti noi cristiani. Il popolo cristiano si rivolge a lei confidando nella sua maternità premurosa e sollecita. Molte preghiere, tra cui la seconda parte dell’Ave Maria, chiedono l’aiuto della Vergine Madre nei momenti difficili della vita, ma soprattutto nell’estremo passaggio della morte. Scrive Paolo VI: “Nella Vergine Maria tutto è relativo a Cristo, e tutto da lui dipende” (Marialis Cultus - n. 25). L’intercessione di Maria non è quindi un suo dono personale a noi uomini; Maria dipende continuamente dalla redenzione di Cristo, come dice anche il Concilio Vaticano II, che assegna a Maria “dopo Cristo, il posto più alto ed il più vicino a noi” (Lumen Gentium – n. 85).La verginità di Maria è citata nei racconti dell’infanzia di Gesù che troviamo nei Vangeli di Matteo e di Luca. La maternità di Maria è associata alla sua verginità per indicare che la nascita di Gesù non fu opera di un uomo e di una donna, come accade ogni volta che un bimbo viene generato. Gesù infatti, concepito e generato con la collaborazione di Maria, è opera dello Spirito Santo (Mt 1,20), perché nulla è impossibile a Dio (Lc 1,34). Pertanto, la verginità di Maria è un segno concreto della potenza creatrice di Dio che è capace di creare ogni cosa dal nulla.L’Assunzione della Madonna non è testimoniata direttamente dalla Sacra Scrittura. Non ci sono singole citazioni che ci riportano a questo, ma l’insieme del Nuovo Testamento e della tradizione associano in maniera stretta la sorte di Maria a quella del suo Figlio Gesù.Il dogma dell’Assunzione è stato proclamato, nel 1950, da Papa Pio XII con queste parole: “Maria, dopo il compimento della sua vita terrena, fu assunta nella gloria celeste con corpo ed anima”. In questo modo Maria appare ancora una volta strettamente collegata a Gesù, suo Figlio, il Crocifisso risorto. Tutti i credenti sono chiamati alla risurrezione del corpo; Maria riceve in anticipo questa glorificazione. Pertanto, insieme a Cristo ed unita a Lui, è segno della vita che trionfa sulla morte.

StoriaIL DONO MISTERIOSO

Era l’alba a Betlemme. L’ultimo pellegrino se n’era andato e la stella scomparsa. La Vergine Maria guardava dolcemente il Bambino che si era addormentato. Lentamente e cigolando, si aprì la vecchia porta della stalla. Sembrava spinta da un soffio di vento più che da una mano. Sulla soglia comparve una donna anziana, coperta di stracci. Maria sussultò, come se avesse visto una fata cattiva. Gesù continuava a dormire. L’asino e il bue strappavano bocconi di fieno e paglia da un mucchio che avevano davanti al muso e non degnarono di uno sguardo la nuova venuta. Maria la seguiva con lo sguardo. Ogni passo della sconosciuta sembrava lungo un secolo. La vecchia continuava ad avanzare, finché fu accanto alla mangiatoia. Gesù Bambino spalancò gli occhi di colpo e Maria si meravigliò vedendo brillare anche negli occhi della donna la medesima luce di speranza. La vecchia si chinò sul Bambino. Maria trattenne il fiato. La vecchi frugò nei suoi abiti

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 17

Page 19: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

stracciati, cercando qualcosa. Parve impiegare dei secoli a trovarla. Maria continuava a guardarla con inquietudine. Finalmente, dopo un tempo lunghissimo, la vecchia estrasse dai suoi stracci qualcosa, che rimase però nascosto nella sua mano, e lo affidò al Bambino. Maria osservava la vecchia, curva su Gesù. Si raddrizzò all’improvviso, come se si fosse liberata di un peso infinito che la tirava verso terra. Le sue spalle si sollevarono, il suo capo si elevò, il suo viso ritrovò miracolosamente la giovinezza, i suoi capelli ridivennero morbidi e lucenti come seta. Quando si allontanò dalla mangiatoia, per scomparire nell’oscurità da cui era venuta, Maria poté finalmente vedere il dono misterioso. Nelle piccole mani di Gesù brillava una mela rossa. Quella donna era Eva, la prima donna, la madre dei viventi, che aveva consegnato al Messia il frutto del primo peccato. Perché ora, con Gesù, era nata una Creazione nuova. E tutto poteva ricominciare.

ORA SO CHE… Gesù è Dio che viene a condividere senza finzioni la nostra umanità. Questo il punto

più importante della nostra fede. Dio si è fatto uomo; ecco, è il mistero del Natale. La sua storia è raccontata nel Vangeli. Ragazzi che storia incredibile! Dio ha creato l’uomo a sua immagine e soprattutto con la capacità di assomigliargli.

Gesù è venuto a confermarlo.

Domande per la riflessione Chi è, per te, la Vergine Maria? E’ una presenza importante nel tuo cammino di fede

cristiana? Conosci, ami, invochi nella preghiera la “Madre di Gesù”? Oppure ti ricordi di lei solo in

qualche occasione “tradizionale”? Come Maria, accogli con disponibilità la Parola di Dio? Ti impegni, ogni giorno, a cercare

di darle forma nella tua esistenza? Nei momenti di difficoltà, cedi allo scoraggiamento ed al pessimismo, oppure sai chiedere

nella preghiera, con fiducia, l’aiuto di Maria?

QUALCHE CONSIGLIO“Tic, tic, tic…passano i secondi, le ore, i giorni…”. Proibito lasciarli scorrere senza riempirli con qualcosa di utile e di buono. In altre parole non sprecare il tempo.Vivi meglio il tempo. Non basta non sciuparlo, devi riempirlo di gesti importanti. Se dici “Non ho tempo” stai cercando solo una scusa per giustificare la tua pigrizia.Parti dal piccolo. Invece di fare grandi dichiarazioni, tipo “Mamma ti voglio un sacco di bene”, aggiustati il letto, spolvera, o prepara la tavola.Non far caso agli altri che ti prendono in giro perché non salti sui banchi, non scrivi sui muri, non bestemmi, non fumi, non….Due chiacchiere con Gesù. Se c’è Uno che ti capisce quando il gioco si fa duro è proprio lui, che ha deciso di scendere nel nostro fango quotidiano.

PREGHIERA

Dio ha donato al mondo suo figlio Gesù,è nato da Maria;

è sceso sulla terra come un bambino,è cresciuto in mezzo agli uomini.Dio del cielo è venuto sulla terra;

si è fatto un vestito di carne,si è ricoperto di un corpo.

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 18

Page 20: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

Che mistero, Dio!Tu sei diventato un uomo come noi!

Io credo in tutto ciò;credo in Gesù

che è il figlio di Dio.

8° Incontro – Gesù come nostro modello

Gesù si mostra nostro modello. È l’Uomo perfetto che ci invita a diventare suoi discepoli. Gesù è nato nell’umiltà di una stalla, in una famiglia, povera. Diventare come bambini in rapporto a Dio è la condizione per entrare nel Regno. Nella vita nascosta a Nazareth permette ad ogni uomo di essere in comunione con Gesù nelle più ordinarie della vita quotidiana. Nazareth è scuola di silenzio, di vita intima, familiare, di lavoro. Il ritrovamento di Gesù al Tempio mostra la sua totale consacrazione alla missione divina. Questa consacrazione è confermata all’inizio della vita pubblica, quando riceve il battesimo da Giovannie una voce dal cielo si fa udire: << Questo è il mio Figlio prediletto, ascoltatelo >>.Col Battesimo, il cristiano è totalmente assimilato a Gesù e come Lui deve lottare contro il male e costruire il Regno di amore camminando in una vita nuova.Dopo il Battesimo Gesù comincia a predicare il Regno. Tutti gli uomini di tutte le nazioni sono chiamati ad entrare nel Regno messianico predicato da Gesù.Gesù dice che il Regno appartiene ai poveri e ai piccoli. Egli stesso condivide la vita dei poveri. Gesù si serve delle parabole per invitare a seguirlo ed entrare nel Regno. Con esse Egli invita a vendere tutto e accompagna la sua predicazione sul Regno con numerosi miracoli, prodigi e segni. I miracoli rendono più salda la fede in Colui che compie le opere del Padre suo: testimoniamo che Egli è il Figlio di Dio.Per continuare la predicazione del Regno, Gesù fin dall’inizio della sua vita pubblica sceglie alcuni uomini perché stiano con Lui e prendano parte alla sua missione; li fa partecipi della sua autorità e li manda ad annunziare il Regno di Dio e a guarire gli infermi. Restano per sempre associati al Regno di Cristo, che, per mezzo di essi, guida la Chiesa.

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 19

Page 21: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

ORA SO CHE… Gesù, uomo perfetto, è nostro modello di vita e c’invita a fare parte del suo Regno

camminando in una vita nuova.

Domande per la riflessione Un detto popolare dice: << chi si fa pecora, il lupo se lo mangia >>. Ma un detto evangelico

dice: << Beati i miti perché erediteranno la terra. Dal livello individuale su può risalire a quello sociale, politico, tra gruppi e popoli dove

troviamo i deboli oppressi e i forti, invece che spesso creano ingiustizie e oppressioni di vario genere.

Qual è la tua opinione? Beati i miti, o mettere fuori gli artigli per non essere divorati dal lupo?

QUALCHE CONSIGLIOGesù, uomo perfetto, è nostro modello di vita e c'invita a fare parte del suo Regno camminando in una vita nuova. Il nostro obiettivo è accettarlo nella nostra vita ascoltando i suoi insegnamenti,

PREGHIERA

Signore, nostro DioChe le nostre preghiere si innalzino davanti al tuo volto

Che giunga lo spiritoE che la Tua Parola  illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci

Gentile Padre Celeste, ave Padre!Venga il tuo regnosia fatta la tua volontà

Sia santificato il tuo nome sulla terra!Questo è il desiderio delle nostre anime.

E’ l’anelito costante che sperimentiamo nel mondo.Grande Signore onnipotente

Resta nella Tua volontàE ispira i cuori di tutti coloro che hai scelto

per essere chiamati dall’inizio della Tua gloria e grandezzaNostro Signore gentile

Guidaci con la tua mano misericordiosaIlluminaci perchè non ci allontaniamo dalla tua parola e non trasgrediamo alla Tua legge

Come buon pastore conducici ai verdi pascoli e alle acque calmeSei il Signore e Salvatore del mondo, noto prima di tutte le ere di luce, sei la Luce delle nostre vite

Discendi ed espandi le nostre anime, eleva i nostri spiritiRinnova i nostri cuori ed illumina le nostre menti

Perché ti possiamo glorificare ora e sempre per tutti i secoli dei secoli.

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 20

Page 22: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

9° Incontro – Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.

La passione e la risurrezione non sono realtà contrapposte, sono fatti inscindibili e complementari della vita di Cristo e costituiscono quello che la chiesa chiama “il mistero pasquale”. La risurrezione mette in evidenza che la passione di Cristo non è stata una sconfitta, ma la conseguenza logica di una vita fedele al progetto del Padre e solidale con gli uomini. La passione manifesta il volto autentico di Gesù Cristo, il testimone dell'amore del Padre. E' un avvenimento che continua a ripetersi anche oggi: Gesù Cristo continua la sua “via crucis” in tutti gli uomini che soffrono, in quanti vedono calpestarsi i loro diritti, nelle vittime dell'odio, della violenza, della fame, in chi vive la tragedia dell'emarginazione, dell'esilio, nei popoli del terzo mondo...in una parola, in tutti gli uomini che soffrono. Gesù viene crocefisso e la croce diventa per i credenti l'invito a chinarsi sulle sofferenze dei fratelli, lo stimolo a impegnarsi attivamente per eliminare le cause delle situazioni di ingiustizia e violenza. A imitazione di Cristo, i credenti devono essere disposti ad accettare le conseguenze del loro impegno, cioè a “portare la propria croce”. La morte di Gesù manifesta il progetto di amore di Dio per gli uomini. Dire che Gesù Cristo “morì, fu sepolto, discese agli inferi” equivale affermare che è veramente morto ed è stato sepolto.

E' facile dire a una persona “Ti amo”. A parole, almeno. Con i fatti è più complicato. Bisogna essere pronti a tutto, perfino a dare la propria vita. C'è chi ha questo coraggio per rendere felice una persona. Gesù l'ha fatto non per una persona soltanto, ma per tutti. Per una volta al mondo, però, la storia non è finita lì. I suoi nemici pensavano di averlo liquidato per sempre. Hanno dovuto rimangiarsi tutto quando l'hanno visto tornare vivo tre giorni dopo. Unico caso al mondo. Lui, come dicono i Vangeli, è risorto, perché figlio di Dio e come tale non poteva finire male per sempre.

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 21

Page 23: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

Quella domenica di Pasqua è diventata un nuovo punto di partenza per tutti. Un'occasione per dare un senso e un futuro alla propria vita. Letteralmente Risurrezione vuol dire “sorgere di nuovo”. Sorgere è sinonimo di destarsi. In effetti, la morte è vista come il sonno eterno da cui non ci si risveglia più. Ma sorgere è anche il verbo del sole che ogni giorno riportando la luce, sconfigge la notte con le sue minacce e paure. Gesù è il sole che fa risplendere persone e cose con quella luce speciale che viene dal mattino di Pasqua e le rende belle e nuove. Per questo, ogni persona è chiamata a “risorgere” adesso, e cioè a cambiare vita.

Credere poi che Gesù salì al cielo significa aprire il cuore e la vita alla speranza e, insieme, all’impegno della sequela. All’impegno della sequela, perché per noi la partecipazione al destino finale Gesù avviene a condizione di fare il suo stesso cammino: un cammino di affidamento al Padre fino alla estrema nudità della croce. Gesù sale al cielo non solo per se stesso, ma anche per noi, per portare noi nella gloria del Padre. Il cielo diventa il simbolo della vita liberata dal male e dalla morte e totalmente dedicata a Dio. Il cielo diventa la meta vera dell’esistenza dell’uomo sicuri che dopo questa vita è Dio stesso ad essere la nostra vera partia.

StoriaIL LAGO DORATO

C’era una volta un magnifico lago, intorno al quale era sorto un villaggio. Lì le persone vivevano felici, i campi crescevano rigogliosi; tutto sembrava scorrere per il meglio. La gente era proprio felice … Non c’era famiglia che non avesse almeno una finestra di casa affacciata sul lago; al tramonto era uno spettacolo magnifico! Così fu, finché un giorno il figlio del sindaco, giocando tra le rocce, cadde nel lago e annegò. Dopo poco tempo, anche il sindaco morì e da allora nessuno osò più avvicinarsi al lago a prendere la sua acqua. Fu proibito a tutti di pescare, di nutrirsi dei pesci di quel lago maledetto. Un giorno uno straniero fu sorpreso a pescare sulla riva del lago e fu condannato a morte. Veniva arrestato chiunque si avvicinasse alle sue rive. Venne la carestia e per tutti la colpa era del lago; ma se le piogge scendevano abbondanti inondando i campi, la gente se la prendeva ugualmente col lago. “State alla larga dal lago, porta solo morte e sciagura!”, ripetevano gli anziani del villaggio ai bambini.Così, tutti gli abitanti del villaggio cominciarono a patire la fame e la sete e dai loro volti sparì il sorriso. Un giorno la figlia del nuovo sindaco vide migliaia di salmoni risalire la corrente del fiume. Aspettava un bambino e desiderava più di ogni altra cosa tenerlo in vita. Era da giorni che non mangiava, così si decise a pescare un salmone, lo arrostì e ne mangiò la carne. Era squisito. Con la mano a conca prese un po’ di acqua e la portò alle labbra. Era fresca e gradevole. Subito dopo cominciò a sentire una gioia leggera invadere la sua anima. Non si era mai sentita così bene. Il suo bambino nacque sano e forte. A tutti lei gridava: “Non è vero, non credete che l’acqua del lago porta la morte! E’ vita e salute e gioia!”. Ora sulle rive del lago dorato vivono uomini e donne forti e felici. Il lago è tornato a essere fonte di vita.

ORA SO CHE… Gesù ha sofferto ed è morto davvero, proprio come tutti gli uomini. Avrebbe potuto salvarsi? No, Gesù non ha avuto altro modo per dimostrare quanto

Dio, suo Padre, amava gli esseri umani.

Domande per la riflessione Gesù Cristo patì come Dio o come uomo? Se Gesù Cristo è morto per la salvezza di tutti, perché non tutti si salvano? Per chi è morto Gesù Cristo? Che cosa operò Gesù Cristo sulla croce?

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 22

Page 24: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

QUALCHE CONSIGLIONon temere di bruciare tutto. Il calore che avrai dato agli altri rimarrà per sempre.Siate gentili gli uni verso gli altri, di cuore tenero, perdonandovi a vicenda.Il sorriso è l’inizio di un atto d’amore, è una parola d’amore.Saper sorridere è distribuire un po’ di gioia. Il paradiso di Dio è nel cuore dell’uomo.Domande per la riflessioneChi ti “salva” dall’errore, dall’egoismo e da ogni forma di peccato?Ritieni di essere una persona che non ha bisogno di essere salvata?Gesù morto e risorto è davvero per te l’unico Salvatore?Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse: << Veramente quest’uomo era Figlio di Dio >>. Come lo ha compreso?Perché l’avvenimento e l’annuncio della risurrezione di Gesù costituiscono il cuore della fede cristiana?Cosa significa essere risorti con Cristo?Cosa rende difficile ai cristiani di oggi essere testimoni di speranza?Come mettersi in contatto oggi con Cristo risorto?Come sappiamo se noi siamo vicini a Lui?

PREGHIERAHO SOGNATO

Ho sognato che camminavo in riva al marecon il Signore, e rivedevo sullo schermo del cielo

tutti i giorni della mia vita passata.E per ogni giorno trascorso apparivano sulla sabbia due orme:

le mie e quelle del Signore.Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma,

proprio nei giorni più difficili della mia vita.Allora ho detto: ”Signore, io ho scelto di vivere con te,e tu mi avevi promesso che saresti stato sempre con me.

Perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?”E Lui mi ha risposto: “Figlio, tu lo sai che io ti amo

e non ti ho abbandonato mai: i giorni nei qualic’è soltanto un’orma sulla sabbia sono proprio quelli

in cui ti ho portato in braccio”.Amen

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 23

Page 25: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

10° Incontro - Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo,siede alla de s tra del Padre…

E' facile dire a una persona “Ti amo”. A parole, almeno. Con i fatti è più complicato. Bisogna essere pronti a tutto, perfino a dare la propria vita. C'è chi ha questo coraggio per rendere felice una persona.Gesù l'ha fatto non per una persona soltanto, ma per tutti. Per una volta al mondo, però, la storia non è finita lì. I suoi nemici pensavano di averlo liquidato per sempre. Hanno dovuto rimangiarsi tutto quando l'hanno visto tornare vivo tre giorni dopo.Unico caso al mondo. Lui, come dicono i Vangeli, è risorto, perché figlio di Dio e come tale non poteva finire male per sempre. Quella domenica di Pasqua è diventata un nuovo punto di partenza per tutti. Un'occasione per dare un senso e un futuro alla propria vita.

Letteralmente RISURREZIONE vuol dire “sorgere di nuovo”. Sorgere è sinonimo di destarsi. In effetti, la morte è vista come il sonno eterno da cui non ci si risveglia più. Ma sorgere è anche il verbo del sole che ogni giorno riportando la luce, sconfigge la notte con le sue minacce e paure.Gesù è il sole che fa risplendere persone e cose con quella luce speciale che viene dal mattino di Pasqua e le rende belle e nuove. Per questo, ogni persona è chiamata a “risorgere” adesso, e cioè a cambiare vita.

StoriaPENSIERO MISSIONARIO

"Alla fine apparve agli undici, mentre stavano a mensa, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perchè non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risuscitato. Gesù disse loro di andare in tutto il mondo a predicare il Vangelo ad ogni creatura. Chi credeva e verrà battezzato sarà salvo. Ma chi non crederà sarà condannato. Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto un cielo e sedette alla destra del Padre. Allora essi partirono e predicarono.

Alle comunità che si interrogano come scoprire il Risorto, Luca indica tre modalità: Nel fratello che cammina accanto; Nella Parola di Dio che aiuta a leggere gli avvenimenti della vita quotidiana con spirito di

fede; Nella Comunità dei fratelli che si riunisce nello "spezzare il pane" formando "un cuor solo

ed un anima sola.

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 24

Page 26: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

Essere segni di speranza è un impegno quotidiano; la vita del cristiano è in cammino verso la resurrezione definitiva. Pregare con più fede e con più perseveranza è risuscitare. Aiutare qualcuno è risuscitare. Saper chiedere perdono, quando si offende qualcuno, è risuscitare. Sacrificare una nostra comodità, un tempo libero per gli altri è risuscitare. Ogni opera buona compiuta con amore per Dio e per il prossimo, è una forza poderosa che produce segni di resurrezione.

ORA SO CHE… Ma Gesù è Dio e perciò è risuscitato perché anche noi sapessimo che Dio è più forte

della morte. Gesù ci ha aperto la strada, così tutto è ricominciato da capo! Gesù risorto è come

saremo noi, se lo seguiremo sulla strada che ha tracciato.

QUALCHE CONSIGLIOVietato disperarsi per un brutto voto, una sgridata, un'offesa... Puoi ricominciare a prenderti la rivincita su qualsiasi sconfitta. Anche la notte più oscura si scioglie con lo spuntare della luce.Ogni azione è preziosa. Da quando Gesù è risorto, qualsiasi gesto acquista importanza per la vita di tutti i giorni e per quella che verrà alla fine di tutto. Non aver paura di chi fa il bullo, di chi, sembra, l'ha sempre vinta... Abbi il coraggio di andare controcorrente quando gli altri ti trascinano in basso.Ogni tanto rivedi la classifica delle persone che frequenti. Metti ai primi posti quelle che ti danno buoni consigli ed esempi di vita. Porta la pace. Non limitarti a non scatenare temporali attorno a te, ma aiuta gli altri ad essere più contenti.

Domande per la riflessione Come mettersi in contatto oggi con Cristo Risorto? La resurrezione è un' invenzione? Come sappiamo se noi siamo vicini a Lui? Quale significato e quale importanza viene attribuita alla Liturgia e alla Celebraziopne dei

Sacramenti?

PREGHIERAVOGLIO VIVERE A COLORI

Adoro disegnare. Da grande vorreifare il pittore con la tavolozzadai mille colori per cancellareil grigio che appiattisce la vita.Mi piacerebbe dipingere di arancionele facce scure dei miei genitoriche non sanno più riderema solo discutere.Colorerei di rosso i cuori anneritidegli anziani sempre soli e trascurati.Spruzzerei una goccia di verdenegli occhi infiammati dei compagni

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 25

Page 27: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

che fanno i prepotenti e gli spocchiosi.Darei, infine, pennellate di riflessi doratisulla mia anima perché Tu, Signore,entrando ti senta accolto come a casa tua,come un Amico che vive per me e con me.

11° Incontro – Credo nello Spirito Santo

Quando dobbiamo parlare dello Spirito Santo, ci troviamo spesso poveri di concetti e di parole, ci diventa difficile poterlo raccontare e spiegare. Forse è questo uno dei motivi per cui lo Spirito Santo è spesso “un illustre sconosciuto”. Anche le immagini che di solito usiamo per indicarlo (soffio, vento, fuoco, colomba, ecc.) rischiano di farci immaginare lo Spirito Santo come una “cosa”. Invece, queste stesse immagini, servono a dire che lo Spirito è vita, è dinamismo che fa sorgere qualcosa.

L’Antico Testamento, pur non conoscendo ancora lo Spirito Santo come realtà, parla diverse volte di lui, soprattutto come forza vitale di Dio, con la quale Dio agisce e fa agire. Quando Dio dona il suo soffio-spirito, la creazione si anima, i profeti parlano a nome di Dio, ecc. (vedi Ez 37,9b-10). Per l’Antico Testamento, quindi, lo Spirito è l’azione di Dio.Lo stesso Antico Testamento annuncia anche che il Messia sarà ripieno dello Spirito (Is 11,1-2) e che lo Spirito sarà donato a tutto il mondo (Gl 3,1-2). Alla promessa dell’Antico Testamento, segue il Nuovo Testamento, che ci presenta Gesù “ripieno di Spirito Santo”.

L’Annunciazione ci presenta l’origine di Gesù come opera dello Spirito Santo (Lc 1,35); tutti e quattro i Vangeli danno grande importanza anche al momento del Battesimo di Gesù: lo Spirito scende su Gesù in forma di colomba, lo attesta Messia e lo consacra per la missione tra gli uomini; dopo il Battesimo, incontriamo Gesù che, nel deserto, comincia la sua lotta contro Satana, con la forza dello Spirito (Lc 4,1-2); dopo le tentazioni, Gesù inizia la sua vita pubblica, sempre con la potenza dello Spirito (Lc 4,14-15); nella sinagoga di Nazaret, Gesù legge, davanti ai suoi concittadini, il passo di Is 61,1-2: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, mi ha mandato per annunciare ai poveri un lieto messaggio…”, e lo commenta dicendo: “Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi”(Lc 4,21).

La Chiesa riceve lo Spirito Santo, promesso da Gesù, nel giorno di Pentecoste (At 1,8).Questo dono è per la Chiesa ciò che il Battesimo è stato per Gesù: con la forza e l’energia dello Spirito Santo la Chiesa può iniziare la sua missione universale. Lo Spirito fa spuntare un’umanità nuova nella quale vengono superate le barriere che separano e creano incomunicabilità (vedi il racconto della Pentecoste in At 2); lo Spirito spinge gli Apostoli e tutti i credenti alla missione, all’accoglienza dei pagani (At 10); lo Spirito costituisce dei pastori nella Chiesa (At 20,28), guida la comunità ed i suoi capi, soprattutto nei momenti delle decisioni importanti e delle prove dolorose; lo Spirito dà forza alla Parola che converte, è fonte di gioia anche nelle persecuzioni. In poche parole: lo Spirito è la forza segreta della Chiesa e della sua missione nel mondo.Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 26

Page 28: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

La Chiesa è una comunità di persone che può chiamare Dio con il nome di Padre grazie al sacrificio di Cristo, alla sua morte ed alla sua risurrezione. E Gesù, a sua volta, non è un personaggio lontano, ma è vivo ed operante ancora oggi grazie allo Spirito.

Andiamo al Padre, termine ultimo della nostra storia e del disegno divino sugli uomini, mediante Cristo, che è vissuto in mezzo a noi, è morto ed è risuscitato, nello Spirito Santo, che rende presente l’azione e la persona di Cristo.L’azione dello Spirito è spesso invisibile, non riusciamo a percepirla, quindi è oggetto di fede. Ma lo Spirito Santo ha anche delle manifestazioni visibili, che noi possiamo vedere in qualche modo. Possiamo, ad esempio, toccare con mano quelli che San Paolo chiama i frutti dello Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé (Gal 5,22).Questi sono i frutti del nostro cammino cristiano!

Storia

A un padre missionario, ritornato provvisoriamente in patria mentre era di passaggio in una parrocchia, fu chiesto da una signora che si trovava in grande difficoltà economiche e familiari, avendo il marito alcolizzato, come fare per risolvere i problemi. Il padre, con molta semplicità, rispose alla signora presentandole il suo comportamento nei momenti in cui si trovava anche lui in difficoltà, sia per i problemi giornalieri che per quelli più seri. Ecco il racconto della sua esperienza:"Un giorno mi trovavo in un serio problema. Una comunità, sobillata dallo stregone, che fatturava molto lucro con le sue misture divinatorie e le sue cure, cominciò a criticare il mio operato sia perchè straniero, sia perchè stavo chiedendo l'aiuto per terminare l'asilo per bambini e costruire delle sale per la catechesi.Lo stregone sapeva che quanto più istruivo la gente, tanto più lui perdeva clienti.Ecco ciò che feci. Erano già molte notti che non riuscivo a prendere sonno. Il problema era assillante. Presi carta e penna e cominciai a scrivere quello che mi saltava in mente.Ecco: "Cosa ti sta preoccupando?" mi chiesi.Non fu difficile individuare il primo problema che mi toglieva il sonno: l'atteggiamento dello stregone e il comportamento della mia comunità.Seconda domanda: "Che cosa hai fatto per risolvere ciò?"Non avevo fatto niente. Allora misi sulla carta un piano, non di attacco, ma di chiarimento delle mie intenzioni alla comunità.Così arrivai a percepire anche che ero preoccupato per la mia reputazione, nel caso fosse sopravvenuto un fallimento.Decisi di mettere in opera il programma di chiarimento.Infine mi accorsi pure che stavo lavorando da solo. L'ultimo atto che mi diede completa serenità fu un patto con lo Spirito Santo. "Senti, gli dissi, Tu che sei la forza e il consiglio, aiutami in queste circostanze. Io farò tutto quello che le mie forze mi permettono, come se tutto dipendesse da me, il resto, però, lo farai Tu. Facciamo al 50% ciascuno".A questo punto anche il sonno venne a miti consigli.Da allora, faccio sempre così quando mi si presentano dei problemi anche grossi. Facciamo al 50% ciascuno con il divino Spirito e vi assicuro che le cose vanno molto meglio.

ORA SO CHE… Soprattutto quando l’uomo è scoraggiato, Dio viene in suo aiuto. Dio è la tua forza! Lo Spirito porta vita anche dove tutto è deserto… Lo Spirito è un dono: porta vigore, porta consolazione, porta difesa e forza. Quando si

prega bisogna sempre prima invocare lo Spirito.

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 27

Page 29: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

Quando Gesù è salito in cielo, i discepoli sono stati con gli occhi in su; invece Gesù ha detto a loro di guardarsi sempre intorno; sarebbe stato con loro per sempre. Gesù è vivo e presente in mezzo a noi.

QUALCHE CONSIGLIOMostrare l'azione dello Spirito Santo, come dinamismo dello spirito di Dio, sia nella natura che negli uomini.

Domande per la riflessione Chi è lo Spirito Santo? Agisce veramente in noi? Come? Hai qualche esperienza nella tua vita? Raccontala. Ascolti la voce dello Spirito Santo, oppure la soffochi con le tue superficialità? “Lavori” nella tua comunità cristiana, lasciandoti guidare dallo Spirito ed impegnandoti a

vivere nella fede e nella bontà? Riesci ad incarnare nella tua esistenza i “frutti dello Spirito”?

PREGHIERASOFFIA SU DI ME

Santo Spirito, mi dicono che sei come il vento:soffia, allora, dentro di me e spazza via le scorie inquinate delle parole

con cui punzecchio i compagni.Mi dicono anche che sei come il fuoco:sciogli il ghiaccio della mia indifferenza

verso chi ha bisogno di una manoe viene messo fuori gioco da tutti.

Mi dicono che sei come la colomba:smorza i miei nervi a fior di pelle

e regalami un po' di serenità.

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 28

Page 30: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

12° Incontro – Credo la Chiesa Cattolica

Il “credo” porta a professare la fede nelle tre persone della Trinità: crediamo in Dio Padre, in Gesù Cristo, nello Spirito Santo, dentro la chiesa, luogo nel quale egli agisce in modo particolare. Non crediamo “nella chiesa”, perché essa non è Dio; la chiesa siamo noi credenti e per questo diciamo: crediamo “la chiesa”. La chiesa è mezzo per andare a Dio, non è il fine ultimo dell'uomo!

La Chiesa è costituita da tutto un popolo: i suoi membri sono inseriti nel tessuto vivo della storia umana, la sua speranza è fondata sul Cristo risorto, il suo impegno è per i beni supremi dell'umanità: la liberazione, la giustizia, la pace. Con il Concilio Vaticano II si è avuto un cambiamento radicale: non è più il mondo che gira attorno alla chiesa, ma è la chiesa che gira attorno al mondo e si fa attenta ai suoi bisogni e ai suoi valori.

Le prime formule del “credo” definiscono la chiesa “una, santa, cattolica e apostolica”:l'UNITA' della chiesa è stata il desiderio ardente di Gesù Cristo, espresso nell'ultima cena; l'unità della chiesa si costruisce nella comune fedeltà al progetto del Padre, come si è manifestato in Gesù Cristo.la SANTITA' della Chiesa ci dice che tutti i credenti sono chiamati a essere santi, non solo il Papa, i Vescovi e i sacerdoti, perché con il battesimo hanno ricevuto il dono dello Spirito del Signore e appartengono alla chiesa.Essere una chiesa CATTOLICA vuol dire aprire le porte alle esperienze cristiane di altri fratelli e di entrare in comunione con altre chiese.Infine, una chiesa APOSTOLICA significa rimanere legati alla fede delle comunità dei primi tempi, al loro impegno nel conservare l'integrità del messaggio evangelico.

Storia

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 29

Page 31: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

(Rioportiamo per la Riflessione alcune opinioni ricavate da una discussione in una tavola rotonda).

Dice il primo: "Io prego in casa, perchè ci credo, ma non mi parlate di Chiesa nè di preti"."Per me - dice un altro - se mi si parla di Chiesa come organizzazione umana, posso anche ammetterlo. La mia difficoltà è la maniera di agire dei preti e dei vescovi. Essi pensano di possedere la verità. Su questo non ho mai concordato. Del resto conosciamo gli errori anche storici e culturali fatti dalla Chiesa. Quindi accetto il Vangelo, credo in Dio, ma quello che non posso accettare è il sistema autoritario della gerarchia".Un terzo aggiunge: "La Chiesa è molto contestata, perchè lei esce dal suo ambito: dovrebbe occuparsi solo delle cose spirituali; invece s'immette in molte faccende anche umane. La Chiesa, che è libera di legiferare e agire nel suo specifico che è quello spirituale, dovrebbe lasciare al laico il campo politico, amministrativo, ecc.""Quando poi si entra nelle sue prerogative - soggiunge il quarto - reputo che sia un perfetto disastro. Dicono che la Chiesa è santa, mentre abbiamo gente, anche dell'alta gerarchia (basta ricordare l'alto clero della rivoluzione francese) che ne ha fatto di cotte e di crude sia moralmente che amministrando male la giustizia. Altro che santità". L'ultimo ribadisce il concetto del secondo, e conclude che se la Chiesa oggi si vuole salvare, dev'essere democratica a cominciare dall'elezione del Papa, ma anche dei vescovi e dei sacerdoti.

ORA SO CHE… La prima cosa che Gesù ha fatto quando ha iniziato la sua missione è stata la Chiesa:

ha voluto da subito degli uomini e delle donne che stessero sempre con lui. “Quando ci sono due o tre riuniti nel mio nome, lì ci sono io”, ha detto Gesù.. Oggi

Gesù è qui, presente e vivo, nella Chiesa. E’ con noi. Nella mia comunità io tocco Dio, e nella mia comunità Dio tocca me. Nella sua comunità, Gesù ha affidato a San Pietro il compito di ‘’sostenere’’ gli altri.

Oggi questo compito è quello del Papa.

QUALCHE CONSIGLIOLa Chiesa Cattolica è istituita dallo stesso Gesù Cristo per continuare la sua opera sulla terra fino alla fine dei secoli e per questo le dà un'assistenza speciakle nel ministero che lei esercita.

Domande per la riflessione Si può fare a meno della Chiesa? La Chiesa è di origine umana? Tu che ne dici degli errori della Chiesa? Se la Chiesa esiste per evangelizzare, qual’è la missione dei cristiani? La Chiesa deve occuparsi solo delle cose spirituali?

PREGHIERAINSIEME

Caro Gesù, tu sei un tipo che ama stare

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 30

Page 32: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

insieme a grandi e piccoli.Mi piacerebbe sapere come riesci a non fare come me che dico: questo amico si, quello no.Vorrei imparare da te a vedere tutti come fratelli e sorelleanche se non siamo parenti e abbiamo caratteri diversi.Fammi capire che devo cercaresempre di più le cose che uniscono piuttosto di quelle che dividono.Dammi la forza di scrivere sulla rocciail bene che ricevo e sulla sabbia quello che dono.Ricordami sempre che anch'iosono un angelo con un'ala soltanto:riesco a volare solo abbracciato agli altri.Solo così anch'io costruisco la Chiesa.

13° Incontro – Credo nella Comunione dei Santi, la Remissione dai Peccati, nella Resurrezi o ne della Carne e la Vita Eterna

Dopo aver confessato “la santa Chiesa cattolica”, il Simbolo degli Apostoli aggiunge “la comunione dei santi”.Con l'espressione Comunione dei Santi nella dottrina della Chiesa cattolica si intende la stretta unione che esiste tra i cristiani e Gesù Cristo e conseguentemente tra di loro.Secondo questa dottrina i cristiani non sono dei singoli credenti ma un popolo, una comunità di credenti; in una parola essi formano il Corpo mistico di Gesù Cristo.Questa dottrina si fonda su vari passi del Nuovo Testamento; in particolare viene utilizzato l'esempio del corpo descritto da san Paolo nelle sue lettere:

« Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito. »   (1   Corinzi 12,12-13)

Di conseguenza san Paolo ne ricava l'intima unione tra i cristiani:

« Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte. »   (1   Corinzi 12,26-27)

Secondo questa dottrina la comunione non si interrompe con la morte ma continua anche dopo. Per questo motivo i santi possono intercedere grazie presso Dio per i cristiani che sono in terra. Invece i cristiani possono pregare, ottenere indulgenze in favore dei defunti.Inoltre la fede e le buone azioni dell'uno possono influire su tutti gli altri.

L'espressione “remissione dei peccati” pare vecchia e non dire più nulla agli uomini dei nostri giorni; al tempo di Gesù, invece, indicava il fatto più eccitante e desiderato: era una parola-chiave

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 31

Page 33: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

che esprimeva l'intervento di Dio nell'epoca messianica, intervento che avrebbe portato la pace, la gioia, la serenità.La salvezza non è soltanto liberazione “dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano”; è una liberazione che non sgorga dall'ira di un Dio vendicativo, ma dalla bontà di un Dio infinitamente misericordioso. La salvezza è superata dal perdono divino e dall'invito alla riconciliazione tra gli uomini.Vero forte non è colui che cova pensieri di vendetta, ma chi sa vincere il male con il bene, perché si mette dalla parte di Dio che non vuole la morte del peccatore, ma che egli viva.

Ogni uomo, ad un certo punto della sua vita, si domanda: che ne sarà di me? Dei miei cari? Delle persone con cui ho percorso un buon pezzo di vita? Delle mie fatiche, lotte, sofferenze, ma anche delle mie gioie e delle mie ore felici?Le nostre speranze sembrano svanire di fronte all’inesorabile realtà della morte, anzi, la nostra società occidentale sembra proprio che non sappia che farsene della morte e perciò è diventata un tabù, assieme a tutto quello che la circonda: la vecchiaia, la malattia, la sofferenza. La fede nella resurrezione è un messaggio di speranza per l'uomo del nostro tempo; nello stesso tempo per il credente la speranza nella risurrezione non è una facile scappatoia per evadere dall'impegno del presente.La resurrezione non sarà qualcosa di diametralmente opposto all'esperienza terrena; sarà il coronamento di una vita nella quale avremo saputo scoprire e, nello stesso tempo, porre segni di resurrezione.

Il Concilio Vaticano II parla della “vita eterna” come pienezza nella comunione di vita con Cristo e con i fratelli, più che di qualcosa che verrà alla fine dei tempi o dell'esistenza terrena.Ci sono parole che usiamo senza conoscerne il significato. Succede anche con quelle che si riferiscono all'aldilà. Vediamole:

Paradiso. E' una parola coniata nell'antica Persia (l'attuale Iraq): pairadez vuol dire un luogo tenuto bene, recintato, un bellissimo giardino, insomma;

Inferno. E', al contrario, un luogo in basso, inferiore appunto e quindi buio, umido, malsano. Purgatorio. Significa letteralmente “purificatoio”, dove però non manca la fatica del

purificarsi, un po' come quando si parla di una... “purga”!

Utilizziamo molte volte queste parole nella vita quotidiana: “Mi sento in paradiso!”, “Questo compito è un inferno!”... Ciò che “fa la differenza” è l'aggettivo “eterno”, composto da evum e ternus e cioè “un'età che dura tre volte”, un'espressione che equivale a infinito.Le tre condizioni (paradiso, inferno, purgatorio) diventano un modo di esistere che non avrà mai fine.

Storia

In una intervista fatta ad un gruppo di studenti, specialmente tra cattolici, si sono avute varie risposte interessanti. Eccone aklcune:- La confessione è un sacramento istituito dalla Chiesa, forse nel Medio Evo.- Io mi confesso direttamente con Dio, perchè è Lui che perdona i peccati. Il sacerdote è un uomo come me e non puó assolvermi dai peccati. - Molti cattolici oggi fanno la Comunione senza confessarsi. Dicono che gli stessi sacerdoti li autorizzano.- Il cattivo comportamento di alcuni sacerdoti non icoraggia ad aprire loro la propria coscienza.- I protestanti abolirono la confessione perchè non la ritenevano un sacramento istituito da Cristo.- Io non faccio nessun peccato grave; cosa devo dire in confessione?

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 32

Page 34: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

- Insieme a queste risposte c'è la costatazione che attualmente il sacramento della confessione non è piú richiesto dai fedeli come un tempo, durante il quale per la confessione si formano file lunghe di penitenti.

ORA SO CHE… Con ogni sacramento, Dio ti dice soprattutto che tu sei per Lui figlio unico. Nel giorno del battesimo di Gesù, Dio dal cielo lo ha chiamato:”Figlio prediletto”.

Chiama anche te così:”Mio figlio prediletto”. Il battesimo è un inno alla gratuità di Dio. Il battesimo è il dono più grande che si possa

ricevere, e senza fare nulla per ottenerlo. La salvezza era già pronta per te, prima che nascessi. Dio dona la fede quando tu

neanche sai camminare; ti dona il suo amore prima ancora che tu sappia dire grazie, e ti ragala la luce prima ancora che tu sia in grado di distinguere il giorno dalla notte.

Gesù muore in croce mentre gli uomini sono nel peccato, non aspetta che siano tutti bravi e santi per promettere loro la risurrezione! Perciò Dio perdona sempre, per amore …

QUALCHE CONSIGLIOCredo che con la morte la vita non è tolta ma trasformata per viverla con Cristo nella felicità senza limiti nè fine.

Domande per la riflessione Qual'è il tuo parere su questa problematica? Non sarebbe meglio fare una confessione comunitaria, anzichè fare confessioni individuali,

sempre "correndo" e all'ultimo momento? Ti sembra adeguato il modo di confessarsi di alcuni cristiani per qualsiasi infrazione? È vero che questo sacramento fu istituito dalla Chiesa e non da Cristo? Gesù Cristo ha ancora da dire all'uomo moderno? È possibile annunciare il Vangelo iu una società complessa e contraddittoria come la nostra? Si può parlare ancora dell'aldilà a persone che neppure si pongono il problema? E tu cosa ne

dici?

PREGHIERAINSEGNAMI IL PERDONO

E' nuvolo nel mio cuorese bisticcio con gli amici,

fa freddo se non parlo con tutti.E' buio quando non aiuto chi ha bisogno.

Tu mi perdoni sempre.E' bel tempo, nel mio cuore, se tu sei con me.

C'è tanto sole quando mi sento nuovo.Il vento è leggero, e porta di nuovo amore.

Vivo giorni felici, se perdonoe dimentico il torto subito.

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 33

Page 35: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

INDICE

1° Incontro - Io Credo pag. 1

2° Incontro - In un solo Dio, Padre Onnipotente pag. 4

3° Incontro - Creatore del Cielo e della Terra, di tutte le cose visibili e non visibili pag. 7

4° Incontro - L’uomo e la sua caduta pag. 10

5° Incontro - Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, unigenito Figlio di Dio,nato dal Padre prima di tutti i secoli pag. 12

6° Incontro - Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato non creato, della stessa sostanza del Padre; per mezzo di Lui tutte le cose sono state create pag. 15

7° Incontro - Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal Cielo, e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo pag. 17

8° Incontro - Gesù come nostro modello pag. 20

9° Incontro - Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto pag. 22

10° Incontro - Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture, è salito al cielo,siede alla destra del Padre pag. 25

11° Incontro - Credo nello Spirito Santo pag. 27

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 34

Page 36: docx · Web viewE che la Tua Parola illumini i nostri cuori per il bene dell’Amore che ci hai mandato per amarci Gentile Padre Celeste, ave Padre! Venga il tuo regnosia fatta la

12° Incontro - Credo la Chiesa Cattolica pag. 30

13° Incontro - Credo la Comunione dei Santi, la Remissione dei Peccati,nella Resurrezione della Carne e la Vita Eterna pag. 32

Gruppo Ministranti - Anno Pastorale 2013/2014 Il Credo Cattolico Pagina 35