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Pag. 1 Comune di Arbus Provincia del Medio Campidano Via XX Settembre, 17 - 09031 Arbus (VS) Tel.: 0707738680 - DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di somministrazione Art. 26 del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss. mm. ii. D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 LUOGO e DATA: Arbus, 25/06/2013 REVISIONE: MOTIVAZIONE: Il Datore di Lavoro _____________________________________ (dott.ssa Alessia Aru) IL Responsabile del Procedimento _____________________________________ (dott.ssa Alessia Aru) IL DATORE DI LAVORO DITTA ESTERNA _____________________________________ ( ) CerTus-LdL by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.

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Comune di Arbus Provincia del Medio Campidano Via XX Settembre, 17 - 09031 Arbus (VS) Tel.: 0707738680 -

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DA INTERFERENZE obblighi connessi ai contratti d'appalto

o d'opera o di somministrazione

Art. 26 del D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss. mm. ii. D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106

LUOGO e DATA: Arbus, 25/06/2013

REVISIONE:

MOTIVAZIONE:

Il Datore di Lavoro

_____________________________________ (dott.ssa Alessia Aru)

IL Responsabile del Procedimento

_____________________________________ (dott.ssa Alessia Aru)

IL DATORE DI LAVORO DITTA ESTERNA

_____________________________________ ( )

CerTus-LdL by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.

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PREMESSA

Il presente documento è stato elaborato secondo quanto previsto dalla normativa nazionale: - D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, "Attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di

tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro". Testo coordinato con: - D. L. 3 giugno 2008, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla L. 2 agosto 2008, n. 129; - D. L. 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla L. 6 agosto 2008, n. 133; - D. L. 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla L. 27 febbraio 2009, n. 14; - L. 18 giugno 2009, n. 69; - L. 7 luglio 2009, n. 88; - D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106; - D. L. 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla L. 26 febbraio 2010, n. 25; - D. L. 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla L. 30 luglio 2010, n. 122; - L. 4 giugno 2010, n. 96; - L. 13 agosto 2010, n. 136; - D. L. 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni dalla L. 26 febbraio 2011, n. 10. Nei capitoli successivi sono riportate, ai sensi dell'art. 26 del sopra citato decreto, le misure adottate per eliminare o, ove ciò non sia stato possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze.

Modalità di elaborazione

Il datore di lavoro ha promosso -ai sensi dell'art. 26, comma 2, del D. Lgs. 81/2008 - la cooperazione ed il coordinamento con il datore di lavoro della ditta appaltatrice, elaborando, all'esito, il presente documento.

Contenuti del documento

Il presente documento contiene, ai sensi dell'art. 26, commi 1 e 2, del D. Lgs. 81/2008: - una descrizione delle attività oggetto di appalto; - le informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente lavorativo, in cui è destinata ad operare la ditta

esterna, e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate dalla ditta committente in relazione alla propria attività;

- un'unica relazione -evidenza della cooperazione e del coordinamento tra i datori di lavoro- indicante le misure di prevenzione e protezione attuate per l'attività oggetto di appalto, da coordinarsi con le attività lavorative interne al fine di ridurre i rischi derivanti da interferenze.

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DATI IDENTIFICATIVI AZIENDALI dati aziendali della ditta committente

Nel presente capitolo sono riportati i dati identificativi aziendali della ditta committente, ovvero la ragione sociale e le generalità del datore di lavoro.

AZIENDA Ragione sociale Comune di Arbus

Indirizzo Via XX Settembre, 17

CAP 09031

Città Arbus (VS)

Telefono 0707738680

Codice Fiscale 00456080928

Partita IVA 00456080928

Datore di Lavoro - Legale Rappresentante Nominativo dott. Francesco Atzori

Qualifica Legale Rappresentante - SINDACO

Indirizzo Via XX Settembre, 17

CAP 09031

Città Arbus (VS)

Responsabile del Procedimento Nominativo dott.ssa Alessia Aru

Qualifica Responsabile del Procedimento

Indirizzo Via XX Settembre, 17

CAP 09031

Città Arbus (VS)

Responsabile Struttura Scolastica Nominativo Istituto Comprensivo Pietro Leo - prof. Alessandro Lai

Qualifica Dirigente - Legale Rappresentante

Indirizzo Via Costituzione

CAP 09031

Città Arbus (VS)

Organo di Vigilanza Competente Denominazione ASL n. 6 SANLURI

Indirizzo Via Ungaretti, 9

CAP 09031

Città Arbus (VS)

Organo di Vigilanza Competente Denominazione ISPETTORATO PROVINCIALE DEL LAVORO

Indirizzo Via Pirastu, 1

CAP 09125

Città Arbus (VS)

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DESCRIZIONE dei LUOGHI di LAVORO individuazione e descrizione dei luoghi di lavoro

Presupposto necessario e fondamentale per la valutazione e la conseguente elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi è la rappresentazione dettagliata dei luoghi di lavoro, così come definiti dall'art. 62 del D.Lgs. 81/2008. Di seguito, pertanto, sono descritti tutti i luoghi di lavoro destinati ad ospitare posti di lavoro, ubicati all'interno dell'azienda in oggetto, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell'azienda accessibile al lavoratore nell'ambito del proprio lavoro. Ogni luogo di lavoro è individuato con i dati anagrafici, con una breve descrizione delle caratteristiche generali e strutturali e, supportato da tavole grafiche, con un dettaglio dei vari ambienti, siano essi "locali chiusi", destinati ad ospitare posti di lavoro o servizi e accessori, "zone interne" (cioè suddivisioni) dei locali chiusi, destinate ad attività lavorative di maggiore interesse o approfondimento, o "zone esterne" accessibili al lavoratore per esigenze di lavorazione. Tali luoghi di lavoro (locali chiusi, zone interne o zone esterne) sono dettagliatamente ed esaurientemente descritti con tutti gli elementi necessari per una corretta valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Luogo di lavoro - locali Scuola dell'Infanzia - Via Cavallotti Sala Mensa e Cucina della Scuola Materna

Indirizzo: Via Cavallotti

Città: Arbus (VS)

CAP: 09031

Il Comune mette a disposizione della ditta Appaltatrice, i locali dati in uso comprendenti: - centro cottura (via cavallotti) completo di elettrodomestici, con annesso locale dispensa per lo stoccaggio delle derrate, destinata alla preparazione dei pasti per gli utenti del servizio e di centro di lavaggio delle stoviglie dotati di lavastoviglie e di tutte le attrezzature necessarie alle operazioni di sanificazione e conservazione delle stoviglie;

- n. 1 refettorio dotato di tavoli e sedie in numero adeguato presso le Scuole dell’Infanzia;

- locali disimpegno e servizi igienici ad uso del personale addetto al servizio in oggetto.

- attrezzatura esistente di sua proprietà come da inventario da effettuarsi alla presenza di un

rappresentante dell’Amministrazione Comunale e di un rappresentante della ditta Appaltatrice

almeno una settimana prima dell’inizio del servizio. L’appaltatore assumerà i beni inventariati

ai soli fini inerenti il presente appalto con l’onere di assicurarne la buona conservazione. Sono a

carico dell’Appaltatore la manutenzione ordinaria di quanto consegnato, nonché le spese di

riparazione causate da incuria e/o dolo dell’appaltatore stesso. L’ Appaltatore dovrà restituire,

alla cessazione del rapporto, l’intera dotazione dei materiali efficienti e in buono stato.

Le attrezzature attualmente esistenti saranno messe a disposizione dell’ Appaltatore nello stato in cui si trovano. Ove per ragioni di miglior funzionamento l’Appaltatore ritenga necessario sostituirle o integrarle, esso provvederà a cura e spese proprie, previa autorizzazione del Comune. In caso di guasti ed inadeguatezza delle attrezzature di proprietà comunale, l’Appaltatore dovrà darne immediata comunicazione al Comune. Anche in caso di operazioni di manutenzione ordinaria l’appaltatore è tenuto a comunicare tempestivamente al Comune ogni intervento da effettuare prima dell’inizio dei lavori.

Eventuali migliorie delle attrezzature esistenti potranno essere concordate nel corso dell’appalto. L’ingresso nel locale mensa sarà riservato solo al personale dell’ Appaltatore e a quello espressamente autorizzato dal Comune. Sono a carico della ditta appaltatrice la manutenzione ordinaria di tutti gli impianti, apparecchi e

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attrezzature esistenti nella cucina, utilizzati per il servizio di ristorazione, sia di proprietà del Comune che dell’Appaltatore, in modo da assicurare, comunque, l’assoluta continuità del servizio reso all’utenza. In ogni caso il personale della ditta appaltatrice, è tenuto prima di lasciare i locali a verificare che tutte le porte e finestre siano ben chiuse, le luci spente, i rubinetti chiusi e tutto sia comunque in ordine ed in ultimo verificare che anche l’accesso di servizio sia ben chiuso. Inoltre, sono a carico della ditta appaltatrice l’acquisto delle stoviglie e di eventuali attrezzature

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DESCRIZIONE dei PROCESSI PRODUTTIVI individuazione e descrizione dei processi produttivi e delle attività aziendali

Al fine di una corretta rappresentazione delle reali condizioni di lavoro, la valutazione dei rischi è stata preceduta da un'attenta ricognizione circa le caratteristiche dei singoli processi produttivi con il dettaglio delle attività lavorative connesse. Ogni processo produttivo è individuato con una breve descrizione e con un diagramma di flusso delle attività lavorative correlate. Le singole attività lavorative sono dettagliatamente descritte, nelle rispettive parti fondamentali, con un'analisi attenta delle specifiche mansioni affidate ai lavoratori impiegati e con l'indicazione delle eventuali attrezzature di lavoro (macchine, impianti, attrezzature, utensili e apparecchiature) e delle sostanze o preparati chimici utilizzati. Per ogni attività, inoltre, è indicato il luogo di svolgimento, con il riferimento della relativa tavola grafica.

Ristorante L'azienda può essere classificata come attività di ristorazione "convenzionale". Il processo sinteticamente riassunto nel diagramma di flusso di seguito riportato, comprende attività che vanno dalla preparazione delle vivande, su ordinazione del cliente, al servizio ai tavoli.

Ricezione e stoccaggio merci

Mondatura, lavaggio, taglio cibi

Preparazione bevande e piattifreddi

Preparazione bevande e piatticaldi

Servizio bevande e pasti

ELENCO DELLE ATTIVITA': 1) Ricezione e stoccaggio delle merci; 2) Mondatura, lavaggio, taglio cibi; 3) Preparazione di piatti freddi; 4) Preparazione di piatti caldi; 5) Servizio bevande e pasti.

Ricezione e stoccaggio delle merci Questa fase del ciclo di lavoro prevede il ricevimento delle merci a fronte di un ordine di acquisto. L'addetto provvede quindi a riporre il materiale nell'apposita area, dopo aver controllato la congruità tra ordine di acquisto e merce ricevuta. Negli spazi a temperatura controllata (frigoriferi, celle frigo, freezers) vengono stoccate le merci deperibili. A seconda delle modalità di conservazione del prodotto (temperatura di conservazione) viene scelto il luogo di conservazione.

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Nei locali a temperatura ambiente e/o freschi ed asciutti, in genere opportunamente attrezzati con scaffalature, armadi e simili, vengono conservati prodotti non deperibili. In tali locali sono in genere riposti anche materiali di imballo, per la conservazione e per il confezionamento dei cibi. In appositi spazi, o comunque in posti chiaramente identificati, vengono riposti i prodotti per la pulizia e la sanificazione.

MANSIONI: 1) Addetto all'attività di "Ricezione e stoccaggio delle merci".

PER ESIGENZE DI ATTIVITA' SONO UTILIZZATI: Attrezzature, utensili e apparecchi: 1) Carrelli 2) Scale portatili

Mondatura, lavaggio, taglio cibi Gli addetti in questa fase del ciclo lavorativo si occupano della preparazione dei cibi, prima che questi vengano direttamente serviti e/o cotti, quindi, somministrati oppure conservati per essere usati in un secondo momento. Le verdure vengono mondate e lavate, quindi destinate alla fase successiva, cioè il servizio e/o la conservazione e/o la cottura. La frutta è lavata, eventualmente porzionata, quindi servita o conservata in attesa di servizio successivo. Sia la verdura che la frutta possono necessitare di essere tagliate, sbucciate, affettate prima di essere ulteriormente lavorate. In questa fase altro cibo che necessita di preparazione è il pesce che deve essere, là ove occorre, eviscerato, lavato, eventualmente sezionato, quindi conservato o destinato alla cottura.

MANSIONI: 1) Addetto all'attività di "Mondatura, lavaggio e taglio cibi".

PER ESIGENZE DI ATTIVITA' SONO UTILIZZATI: Attrezzature, utensili e apparecchi: 1) Coltelli e lame

Preparazione di piatti freddi Per preparazione di piatti freddi, ci si riferisce in genere alla preparazione di antipasti, insalate, insalate di pasta, insalate di riso, piatti freddi a base di carne o pesce, contorni freddi, macedonie. A monte ovviamente c'è la preparazione degli ingredienti che devono essere sminuzzati, affettati, tagliati (pane, salumi, verdure, ecc.). Per i piatti freddi veri e propri c'è prima la cottura di alcuni ingredienti come la pasta, il riso, le verdure, quindi il raffreddamento per poi procedere alla preparazione del piatto.

MANSIONI: 1) Addetto all'attività di "Preparazione di piatti freddi".

PER ESIGENZE DI ATTIVITA' SONO UTILIZZATI: Macchine e impianti: 1) Forno 2) Fornelli

Attrezzature, utensili e apparecchi: 1) Affettatrici 2) Utensili elettrici 3) Coltelli e lame

Preparazione di piatti caldi I piatti caldi preparati sono i più disparati, dai tradizionali primi piatti (pasta, riso, minestre, ecc.), secondi piatti (carne, pesce, ecc.), contorni (verdure cotte servite calde, patate, ecc.) alla pizza, ai supplì, calzoni, crocchette, frittelle varie, ecc. Gli ingredienti destinati alla preparazione del piatto finale sono molteplici e necessitano in genere di una preparazione preliminare dopodiché si procede alla cottura che può essere fatta sui fornelli oppure in forno.

MANSIONI:

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1) Addetto all'attività di "Preparazione di piatti caldi".

PER ESIGENZE DI ATTIVITA' SONO UTILIZZATI: Macchine e impianti: 1) Forno 2) Fornelli 3) Friggitrice

Attrezzature, utensili e apparecchi: 1) Affettatrice 2) Utensili elettrici 3) Coltelli e lame

Servizio bevande e pasti L'attività consiste nel preparare i tavoli e nel servire bevande e pietanze. Il servizio può essere svolto al banco oppure ai tavoli; nel servizio ai tavoli in genere l'addetto trasporta ciò che deve essere servito direttamente nel piatto o nel recipiente o avvalendosi di un vassoio.

MANSIONI: 1) Addetto all'attività di "Servizio bevande e pasti".

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DATI IDENTIFICATIVI DITTA ESTERNA dati aziendali della ditta esterna e oggetto dell'appalto

Nel presente capitolo sono riportati i dati identificativi aziendali della ditta appaltatrice, ovvero la ragione sociale e le generalità del datore di lavoro.

Ditta esterna

Ragione sociale DA NOMINARE

Tipo impresa Appaltatrice

Indirizzo - CAP -

Città -

Telefono -

FAX - Internet - E-mail - Codice Fiscale - Partita IVA - Datore di lavoro - Nome - Cognome -

Qualifica - Oggetto dell'appalto

Servizio Mensa Scolastica

ALTRE FIGURE AZIENDALI DELLA STRUTTURA COMUNALE Di seguito sono indicati i nominativi delle figure di cui all'art. 28, comma 2, lettera e) del D.Lgs. 81/2008, ovvero i nominativi "del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del rischio".

Medico Competente: Nome e Cognome: -

Qualifica: -

Posizione -

Sede -

Indirizzo: -

Città: -

CAP: -

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione [RSPP]:

Nome e Cognome: -

Qualifica: -

Posizione -

Sede -

Indirizzo: -

Città: -

CAP: -

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Rappresentante dei Lavoratori della Sicurezza[RLS]:

Nome e Cognome: -

Qualifica: -

Posizione -

Sede -

Indirizzo: -

Città: -

CAP: -

ADDETTI al Servizio P.P. Di seguito sono indicati i nominativi delle figure di cui all'art. 18, comma 1, lettera b), del D.Lgs. 81/2008, ovvero i nominativi "dei lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell'emergenza".

Addetti al Servizio di ANTINCENDIO:

Nome e Cognome: -

Qualifica: -

Posizione -

Sede -

Indirizzo: -

Città: -

CAP: -

Addetti al Servizio di EVACUAZIONE:

Nome e Cognome: -

Qualifica: -

Posizione -

Sede -

Indirizzo: -

Città: -

CAP: -

Addetti al Servizio di SALVATAGGIO:

Nome e Cognome: -

Qualifica: -

Posizione -

Sede -

Indirizzo: -

Città: -

CAP: -

Addetti al Servizio di PRIMO SOCCORSO:

Nome e Cognome: -

Qualifica: -

Posizione -

Sede -

Indirizzo: -

Città: -

CAP: -

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Elenco MANSIONI Le attività lavorative sono svolte dai lavoratori aventi le seguenti mansioni. 1) Addetto all'attività di "Ricezione e stoccaggio delle merci"; 2) Addetto all'attività di "Mondatura, lavaggio e taglio cibi"; 3) Addetto all'attività di "Preparazione di piatti freddi"; 4) Addetto all'attività di "Preparazione di piatti caldi"; 5) Addetto all'attività di "Servizio bevande e pasti";

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DESCRIZIONE delle ATTIVITA' descrizione delle attività svolte dalla ditta esterna

Al fine di una corretta rappresentazione delle reali condizioni di lavoro, la valutazione dei rischi da interferenze e l'indicazione delle necessarie misure di prevenzione e protezione (riportate nel capitolo "COORDINAMENTO delle INTERFERENZE") sono state precedute da un'attenta analisi circa le caratteristiche delle singole attività oggetto di appalto. Tali attività lavorative sono state dettagliatamente descritte, nelle rispettive parti fondamentali, con un'analisi attenta delle specifiche mansioni espletate dagli addetti della ditta esterna e con l'indicazione delle eventuali attrezzature di lavoro o sostanze o preparati chimici eventualmente impiegati.

Descrizione dettagliata delle attività Il Servizio di refezione scolastica è destinato agli alunni e al personale avente diritto nelle scuole dell’infanzia statale a tempo pieno o prolungato o che adottino il modulo nel quale siano previsti alcuni rientri settimanali.

Il servizio si deve svolgere secondo le seguenti modalità e obblighi: � l'appaltatore provvede all’acquisto delle derrate alimentari e di quanto necessario per la

pulizia e disinfezione dei locali adibiti alla preparazione e somministrazione dei pasti, dei macchinari e delle attrezzature e di quanto utilizzato durante il servizio. I detersivi dovranno essere adeguati alle specifiche esigenze e conformi alle norme vigenti in materia. Per le tipologie di detergenti per i quali sono stati definiti i criteri del marchio europeo di qualità ecologica ECOLABEL (Regolamento CE n. 66/2010), gli stessi dovranno rispondere ai requisiti previsti da tale marchio riguardo le caratteristiche dei prodotti e del processo produttivo. La presenza del marchio Ecolabel o altre certificazioni equivalenti rilasciate da organismi di certificazione indipendenti costituiranno prove di conformità.

� L’appaltatore provvede all’acquisto del gas di rete necessario alla cottura dei cibi; � in relazione all’acqua da somministrare durante i pasti, la soluzione è l’acqua di rete venga

somministrata in caraffe di vetro, anche al fine di contenere i consumi energetici e lo smaltimento di materie plastiche. in ogni caso, se la soluzione precedentemente indicata, per motivi accertati dai competenti organi, non è perseguibile, sarà cura dell’appaltatore fornire acqua in confezione senza che l’aggiudicatario possa chiedere ulteriori compensi;

� la preparazione dei pasti inclusa la merenda di metà mattina e/o del primo pomeriggio (es- Frutta di stagione, spremuta di agrumi, pane, yogurt e derivati del latte, miele), si specifica che la merenda deve essere garantita anche nella giornata di sabato mattina, l’eventuale fornitura di diete personalizzate, ovvero di diete speciali nei casi di comprovate situazioni patologiche (intolleranze e/o allergie alimentari) e diete per motivi religiosi;

� l’allestimento dei tavoli dei refettori; � la distribuzione con scodellamento dei pasti agli utenti; � l’assistenza ai minori della scuola dell’Infanzia durante il pranzo, provvedendo al taglio della

carne ed alla sbucciatura della frutta. � lo sbarazzo, la pulizia e sanificazione di tutti i locali sopra individuati, il ritiro dei rifiuti e dei

contenitori sporchi, il lavaggio delle stoviglie e delle attrezzature; � la fornitura degli utensili e delle attrezzature per la preparazione e distribuzione dei pasti; la

fornitura delle stoviglie e degli altri materiali necessari alla preparazione dei tavoli da pranzo negli appositi locali della scuola (piatti, posate, bicchieri, tovaglie e/o vassoi, tovaglioli, con esclusione degli arredi del refettorio).

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Le prestazioni oggetto del presente capitolato dovranno essere svolte nel plesso scolastico sotto indicati, ubicati nel territorio comunale: - Scuola dell’infanzia sita in Via Cavallotti ;

I pasti andranno somministrati agli alunni del sopra indicato plesso scolastico secondo gli orari di seguito indicati: - Scuola dell’infanzia sita in Via Cavallotti: n. 5 (cinque) giorni settimanali, dal lunedì al venerdì, alle ore 12,00, la merenda il sabato mattina;

Si prevede l’erogazione annua di n. 17.680 pasti.

Il Comune mette a disposizione della ditta Appaltatrice, i locali dati in uso comprendenti: - centro cottura (via cavallotti) completo di elettrodomestici, con annesso locale dispensa per lo stoccaggio delle derrate, destinata alla preparazione dei pasti per gli utenti del servizio e di centro di lavaggio delle stoviglie dotati di lavastoviglie e di tutte le attrezzature necessarie alle operazioni di sanificazione e conservazione delle stoviglie; - n. 1 refettorio dotato di tavoli e sedie in numero adeguato presso le Scuole

dell’Infanzia; - locali disimpegno e servizi igienici ad uso del personale addetto al servizio in oggetto. - attrezzatura esistente di sua proprietà come da inventario da effettuarsi alla presenza di

un rappresentante dell’Amministrazione Comunale e di un rappresentante della ditta Appaltatrice almeno una settimana prima dell’inizio del servizio. L’appaltatore assumerà i beni inventariati ai soli fini inerenti il presente appalto con l’onere di assicurarne la buona conservazione. Sono a carico dell’Appaltatore la manutenzione ordinaria di quanto consegnato, nonché le spese di riparazione causate da incuria e/o dolo dell’appaltatore stesso. L’ Appaltatore dovrà restituire, alla cessazione del rapporto, l’intera dotazione dei materiali efficienti e in buono stato.

Le attrezzature attualmente esistenti saranno messe a disposizione dell’ Appaltatore nello stato in cui si trovano. Ove per ragioni di miglior funzionamento l’Appaltatore ritenga necessario sostituirle o integrarle, esso provvederà a cura e spese proprie, previa autorizzazione del Comune. In caso di guasti ed inadeguatezza delle attrezzature di proprietà comunale, l’Appaltatore dovrà darne immediata comunicazione al Comune. Anche in caso di operazioni di manutenzione ordinaria l’appaltatore è tenuto a comunicare tempestivamente al Comune ogni intervento da effettuare prima dell’inizio dei lavori.

Eventuali migliorie delle attrezzature esistenti potranno essere concordate nel corso dell’appalto. L’ingresso nel locale mensa sarà riservato solo al personale dell’ Appaltatore e a quello espressamente autorizzato dal Comune. Sono a carico della ditta appaltatrice la manutenzione ordinaria di tutti gli impianti, apparecchi e attrezzature esistenti nella cucina, utilizzati per il servizio di ristorazione, sia di proprietà del Comune che dell’Appaltatore, in modo da assicurare, comunque, l’assoluta continuità del servizio reso all’utenza. In ogni caso il personale della ditta appaltatrice, è tenuto prima di lasciare i locali a verificare che tutte le porte e finestre siano ben chiuse, le luci spente, i rubinetti chiusi e tutto sia comunque in ordine ed in ultimo verificare che anche l’accesso di servizio sia ben chiuso. Inoltre, sono a carico della ditta appaltatrice l’acquisto delle stoviglie e di eventuali attrezzature mancanti o da sostituire.

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INFORMAZIONE sui RISCHI informazione sui rischi specifici esistenti nell'ambiente e sulle misure di

prevenzione e di emergenza adottate (Art. 26, comma 1, lettere b), D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. - D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

Al fine di ottemperare all'obbligo di cui all'art. 26, comma 1, lettera b), del D.Lgs. 81/2008, si è provveduto a fornire alla ditta esterna dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui è destinata ad operare e sulle misure di prevenzione ed emergenza adottate in relazione alla propria attività.

Misure di emergenza

La ditta esterna è stata adeguatamente informata sui contenuti del Piano di Emergenza e di Evacuazione (P.E.E.) adottato in azienda. In particolare sono state fornite istruzioni dettagliate in merito a: - le azioni che i lavoratori della ditta esterna devono mettere in atto in caso di incendio; - le procedure adottate per l'evacuazione del luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori

della ditta esterna, nonché dalle altre persone presenti. Inoltre, il datore di lavoro della ditta esterna e i lavoratori da lui impiegati sono stati informati, anche mediante un sopralluogo conoscitivo dei luoghi di lavoro in cui dovranno operare, in merito a: - le caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo; - il sistema di rivelazione e di allarme incendio; - il tipo, numero ed ubicazione delle attrezzature ed impianti di estinzione; - l'ubicazione degli allarmi e della centrale di controllo; - l'ubicazione dell'interruttore generale dell'alimentazione elettrica; - l'ubicazione delle valvole di intercettazione delle adduzioni idriche; - l'ubicazione delle valvole di intercettazione del gas e di altri fluidi combustibili.

Rischi specifici dell'ambiente di lavoro

Il datore di lavoro della ditta esterna, inoltre, è stato adeguatamente informato sui contenuti del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) adottato in azienda, al fine di individuare i rischi specifici dell'ambiente di lavoro in cui sono destinati ad operare i lavoratori della ditta esterna. In particolare, l'analisi dei fattori di rischio trasmissibili ai lavoratori presenti ha consentito di effettuare una valutazione consapevole dei rischi da interferenze e quindi l'adozione delle necessarie misure di prevenzione e protezione finalizzate alla loro minimizzazione.

VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI INFORMAZIONI E PROCEDURE GENERALI I rischi interferenti afferiscono, non sempre in modo univoco, a quattro differenti tipologie: A) Rischi da sovrapposizione di più attività, svolte da operatori diversi con riferimento anche all’eventuale presenza di pubblico;

B) Rischi immessi dalle attività della ditta aggiudicataria nei luoghi di lavoro del committente; C) Rischi specifici del luogo di lavoro del committente, ove è previsto che debba operare la ditta aggiudicataria, ulteriori rispetto a quelli specifici della sua attività; D) Rischi da esecuzioni particolari, qualora le Scuole o il Comune richiedano alla ditta aggiudicataria servizi che esulano dalle normali attività di quest’ultima. Con riferimento ai rischi presenti nei vari ambienti di lavoro, l’APPALTATORE/PRESTATORE D’OPERA deve adottare, oltre alle misure generali, le seguenti misure specifiche di prevenzione e protezione. 1.1. Incendio/Esplosione Non fumare o usare fiamme libere in presenza del cartello di divieto o comunque in prossimità di liquidi o altre sostanze infiammabili; non gettare mozziconi di sigaretta accesi; gli addetti devono essere formati su come intervenire in caso di emergenza dovuta allo sviluppo di un incendio; verificare sempre

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che i fornelli le manopole dei fornelli siano nella posizione corretta (gas chiuso) quando non utilizzati; aerare l’ambiente in caso venga avvertito odore di gas. 1.2. Utilizzo di fornelli ed attrezzature da cucina Verificare sempre lo stato di conservazione delle attrezzature utilizzate durante la preparazione dei pasti, specialmente se non di proprietà dell’appaltatore. Onde evitare rischi legati all’utilizzo di taglienti, evitare di lasciare incustodite tali attrezzature e riporle sempre negli alloggiamenti dedicati; evitare di muoversi tra gli ambienti con coltelli, forbici o attrezzi similari, onde ridurre la possibilità di ferirsi e/o ferire accidentalmente altre presone presenti. Utilizzare idonei dispositivi di protezione delle mani, sia per l’utilizzo di attrezzature taglienti che per la presenza di superfici calde. 1.3. Caduta di materiali dall’alto Non sostare sotto o nelle immediate vicinanze dei depositi. Verificare le condizioni di stabilità dei depositi ed adeguarle, ove necessario. 1.4 Scivolamento, cadute a livello Evitare spargimenti superflui di liquidi in zone di percorrenza e usare scarpe antisdrucciolo; porre attenzione ai pavimenti bagnati; intervenire prontamente per contenere l’eventuale sversamento di prodotti oleosi o che possano rendere scivolosa la pavimentazione. 1.5 Possibili interferenze con personale non addetto Porre la massima attenzione durante gli spostamenti da un locale all’altro della struttura, specialmente durante la movimentazione dei pasti (pentole e/o contenitori caldi; verificare che il percorso da seguire sia libero da eventuali attrezzature (giochi, materiali da cancelleria, etc.) utilizzati dalle insegnanti e/o da alunni presenti. 1.6 Ingresso pedonale L’accesso pedonale ai locali interessati all’attività in appalto avviene tramite gli ingressi normalmente utilizzati dagli utenti e dal personale scolastico nei plessi utilizzati per il servizio di refezione scolastica. 1.7 Ingresso dei veicoli e scarico merci E’ previsto l’ingresso di veicoli dell’impresa appaltatrice nei cortili dei vari plessi scolastici. I mezzi utilizzati hanno la possibilità di fermarsi e di effettuare le operazioni di scarico senza rischi in quanto gli spazi sono sufficientemente ampi. La velocità di accesso e percorrenza di mezzi di trasporto nelle aree comunali dovrà essere limitata a 10 km/h; il percorso dei mezzi riguarderà esclusivamente i percorsi indicati come carrabili. Non si rilevano particolari rischi da interferenze in quanto il transito avviene in orari diversi da quelli di normale accesso degli studenti e del personale scolastico. Occorre tuttavia transitare con cautela, fare attenzione alle condizioni dei luoghi e, occorre, durante le operazione di carico e scarico: - prestare la massima attenzione, interrompendo le attività in corso, in presenza di altri veicoli o di frequentazione di altre persone; - non lasciare incustoditi i contenitori alimentari, concordando una sorveglianza in caso di assenza degli operatori della ditta appaltatrice. 1.8 Impianti Sono presenti impianti elettrici, di riscaldamento e idraulici. Il committente provvede alla manutenzione e attua le verifiche previste dalla normativa vigente.

1.9 Gestione emergenze La Ditta appaltatrice deve prendere esame dei piani di emergenza, di evacuazione esistenti presso ogni struttura, nonché della tabella riassuntiva con elencati i vari nominativi e ruoli, mettersi in contatto con i vari responsabili dei Servizi Prevenzione e Protezione, addetti alla gestione dell’emergenza, addetti al primo soccorso ed altre figure presenti, mediante stesura di un documento unico sottoscritto dalle parti e ove ritenuto necessario con l’ aggiunta delle esperienze già acquisite da parte della stessa Ditta appaltatrice, ovvero dai propri addetti ai Servizi Prevenzione e protezione, addetti alla gestione dell’emergenza e addetti al primo soccorso. L’impresa deve altresì preventivamente prendere visione della planimetria dei locali con l’indicazione delle vie di fuga le quali devono essere mantenute costantemente in condizioni tali da garantire una facile percorribilità delle persone in caso di emergenza e devono essere sgombri da materiale

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combustibile e infiammabile, da assembramenti di persone e da ostacoli di qualsiasi genere anche se temporanei. 1.10 Smaltimento rifiuti Ogni lavorazione inerente lo svolgimento del servizio deve prevedere lo smaltimento di residui e rifiuti nei tempi tecnici strettamente necessari, la delimitazione e la segnalazione delle aree per il deposito temporaneo, il contenimento degli impatti visivi e della produzione di cattivi odori. I rifiuti solidi urbani dovranno essere raccolti in sacchetti e convogliati (dopo il consumo dei pasti presso i refettori) negli appositi contenitori per la raccolta differenziata. Le fasi di smaltimento devono avvenire secondo il Regolamento Comunale di Igiene Urbana laddove presente o comunque secondo le disposizioni impartite del committente. Le spese per il servizio di ritiro dei rifiuti e dello smaltimento sono a carico del committente. 1.11 Barriere architettoniche – presenza di ostacoli L’attuazione delle attività oggetto del servizio non devono creare barriere architettoniche o ostacoli alla percorrenza dei luoghi. L’eventuale percorso alternativo deve essere adeguatamente segnalato e sicuro per gli utenti. La collocazione di attrezzature e di materiali non devono costituire inciampo, così come il deposito non deve avvenire presso accessi, passaggi, vie di fuga; la raccolta e l’allontanamento del materiale deve essere disposta al termine delle lavorazioni. 1.12 Superfici bagnate nei luoghi di lavoro L’impresa deve segnalare, attraverso specifica segnaletica, le superfici di transito che dovessero risultare bagnate e quindi a rischio scivolamento sia per i lavoratori dell’impresa che eventualmente per il personale scolastico e comunale, il quale dovrà sempre rispettare le limitazioni poste in essere nelle zone in cui si svolgono interventi ed attenersi alle indicazioni fornite. Non devono essere rimosse le delimitazioni o la segnaletica di sicurezza poste in essere. 1.13 Utenze La fornitura di servizi da parte del committente riguarda l’acqua potabile che può essere prelevata nei locali scolastici (refettori, e servizi igienici) tramite gli appositi rubinetti e l’energia elettrica che può essere utilizzata mediante le prese ubicate nei vari locali scolastici.

Informazioni accessorie

Il datore di lavoro della ditta committente rimane a disposizione del datore di lavoro o dei lavoratori della ditta esterna per rispondere alle ulteriori ed eventuali richieste di informazioni che reputassero necessarie preliminarmente o durante lo svolgimento delle attività appaltate.

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COORDINAMENTO delle INTERFERENZE coordinamento degli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono

esposti i lavoratori (Art. 26, comma 2, lettere b), D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. - D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

Nel presente capitolo è riportato l'esito della cooperazione e del coordinamento intercorsi tra i datori di lavoro al fine di eliminare o, quantomeno, ridurre i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori -di entrambe le aziende- durante i lavori oggetto di appalto, nel rispetto dei principi di cui all'art. 26 del D.Lgs. 81/2008.

Descrizione dettagliata del coordinamento

Nel successivo paragrafo sono indicate le misure di prevenzione e protezione poste in essere dalle aziende, di comune accordo, al fine di eliminare o, ove ciò non sia stato possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze tra le attività della ditta esterna (attività esterne) -che si svolgono all'interno dei luoghi di lavoro della ditta committente- e le attività correntemente effettuate dalla ditta committente (attività interne).

Contemporaneità con l’attività del committente e della scuola I locali di proprietà comunale in cui si svolge il servizio di refezione sono situati all’interno dei locali delle scuole. In essi non vengono svolte attività scolastiche né, tanto meno, attività istituzionali del Comune. Nei momenti di esecuzione del servizi di refezione oggetto di appalto, non è di norma presente il personale comunale. Nei momenti di scodellamento e consumo del pasto sono presenti gli alunni, il personale scolastico (docenti) e, occasionalmente, componenti della commissione mensa o dipendenti comunali impiegati nelle attività di sopralluogo. Nelle fasi di pulizia e sanificazione dei locali può, occasionalmente essere presente il personale scolastico.

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Misure di prevenzione e protezione accessorie

Il datore di lavoro della ditta committente rimane a disposizione del datore di lavoro o dei lavoratori della ditta esterna per rispondere alle ulteriori ed eventuali richieste di informazioni che reputassero necessarie preliminarmente o durante lo svolgimento delle attività appaltate.

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STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA quantificazione degli oneri della sicurezza

(Art. 26 D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. - D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

Si allega Stima dei Costi della Sicurezza Dall'analisi effettuata si è valutato un costo annuo pari a € 302.40 Considerato che il contratto prevede una durata di anni pari a 3, si avrà un importo pari a € 907.20 Considerato che è ammisibile, come da capitolato, una proroga di ulteriori n. 2 anni, si avrà un importo della sicurezza al 5^ anno, pari a € 1.512.00

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Nr. TARIFFA DESIGNAZIONE DEI LAVORI

D I M E N SI

O N I Quantità I M P O R T I

par.

ug. lung. larg. H/Peso

unitario

TOTALE

1 D.0014.0001.0991

Segnale di Avviso in Polipropilene di colore giallo con indicazione di PAVIMENTO BAGNATO;

M I S U R A Z I O N I: Cartello Segnalazione Pavimento Bagnato 5,00 5,00

SOMMANO cad 5,00 30,00 150,00

2 D.0014.0006.0004

Costo per lesecuzione di riunioni di coordinamento, convocate dal Coordinatore della Sicurezza, per particolari esigenze quali, ad es- empio: illustrazione del P.S.C. con verifica ... rdinamento con il l avoratore per linformazione preliminare prima dellingresso in cantiere, prezzo per ciascuna riunione

M I S U R A Z I O N I: Riunione di Coordinamento 2,00 2,00 SOMMANO cad 2,00 21,99 43,98

3 04.13.006 Segnaletica cantieristica da parete di forma rettangolare in alluminio, dimensione mm 350x125, distanza lettura max 4 metri; costo semestrale.

M I S U R A Z I O N I: Cartelli di segnalazione 6,00 6,00 SOMMANO n.*sem. 6,00 0,52 3,12

4 04.13.010 Segnaletica cantieristica da parete di forma quadrata in alluminio, lato mm 115, distanza lettura max 4 metri; costo semestrale.

M I S U R A Z I O N I: Cartelli di segnalazione 6,00 6,00 SOMMANO n.*sem. 6,00 0,46 2,76

5 04.13.001 Segnaletica cantieristica da parete di forma triangolare in alluminio, lato mm 140 distanza lettura max 4 metri; costo semestrale.

M I S U R A Z I O N I: Cartelli di segnalazione 6,00 6,00 SOMMANO n.*sem. 6,00 0,39 2,34

6 D.0014.0005.0002

Cassette in ABS complete di presidi chirurgici e farmaceutici seondo le disposizioni del DM 28/7/1958 integrate con il DLgs 626/94 e succ. mod.ii.; da valutarsi come costo di utili ... li reintegrazioni dei presidi: b) cassetta, dimensioni 44,5 x 32 x 15 cm, completa di presidi secondo DM 15/07/03 n. 388

M I S U R A Z I O N I: Cassetta Pronto Soccorso 12,0 12,00 SOMMANO cad 12,00 8,35 100,20

T O T A L E euro € 302,40

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APPENDICE

In questa appendice sono riportati tutti quegli elementi ritenuti opportuni per una maggiore comprensione del piano.

Glossario

La terminologia utilizzata nel presente documento è quella definita all'art. 2 del D.Lgs. 81/2008 Lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell’ente stesso; l’associato in partecipazione di cui all’articolo 2549, e seguenti del Codice civile; il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all’articolo 18 della Legge 24 giugno 1997, n. 196, e di cui a specifiche disposizioni delle Leggi regionali promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; l’allievo degli istituti di istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione; i volontari del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile; il lavoratore di cui al Decreto Legislativo 1 dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni; Datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. Nelle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per datore di lavoro si intende il dirigente al quale spettano i poteri di gestione, ovvero il funzionario non avente qualifica dirigenziale, nei soli casi in cui quest’ultimo sia preposto ad un ufficio avente autonomia gestionale, individuato dall’organo di vertice delle singole amministrazioni tenendo conto dell’ubicazione e dell’ambito funzionale degli uffici nei quali viene svolta l’attività, e dotato di autonomi poteri decisionali e di spesa. In caso di omessa individuazione, o di individuazione non conforme ai criteri sopra indicati, il datore di lavoro coincide con l’organo di vertice medesimo; Azienda: il complesso della struttura organizzata dal datore di lavoro pubblico o privato; Dirigente: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa; Preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa; Responsabile del servizio di prevenzione e protezione: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Addetto al servizio di prevenzione e protezione: persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32, facente parte del servizio di prevenzione e protezione; Medico competente: medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali di cui all’articolo 38, che collabora, secondo quanto previsto all’articolo 29, comma 1, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81; Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro; Servizio di prevenzione e protezione dai rischi: insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori; Sorveglianza sanitaria: insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa; Prevenzione: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della

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popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno; Salute: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia o d’infermità; Sistema di promozione della salute e sicurezza: complesso dei soggetti istituzionali che concorrono, con la partecipazione delle parti sociali, alla realizzazione dei programmi di intervento finalizzati a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori; Valutazione dei rischi: valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza; Pericolo: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni; Rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione; Unità produttiva: stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale; Norma tecnica: specifica tecnica, approvata e pubblicata da un’organizzazione internazionale, da un organismo europeo o da un organismo nazionale di normalizzazione, la cui osservanza non sia obbligatoria; Buone prassi: soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro, elaborate e raccolte dalle Regioni, dall’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro (ISPESL), dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e dagli organismi paritetici di cui all’articolo 51, validate dalla Commissione consultiva permanente di cui all’articolo 6, previa istruttoria tecnica dell’ISPESL, che provvede a assicurarne la più ampia diffusione; Linee guida: atti di indirizzo e coordinamento per l’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza predisposti dai ministeri, dalle regioni, dall’ISPESL e dall’INAIL e approvati in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano; Formazione: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi; Informazione: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro; Addestramento: complesso delle attività dirette a fare apprendere ai lavoratori l’uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro; Modello di organizzazione e di gestione: modello organizzativo e gestionale per la definizione e l’attuazione di una politica aziendale per la salute e sicurezza, ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera a), del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, idoneo a prevenire i reati di cui agli articoli 589 e 590, terzo comma, del Codice penale, commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela della salute sul lavoro; Organismi paritetici: organismi costituiti a iniziativa di una o più associazioni dei datori e dei prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, quali sedi privilegiate per la programmazione di attività formative e l’elaborazione e la raccolta di buone prassi a fini prevenzionistici; lo sviluppo di azioni inerenti alla salute e alla sicurezza sul lavoro; la l’assistenza alle imprese finalizzata all’attuazione degli adempimenti in materia; ogni altra attività o funzione assegnata loro dalla Legge o dai Contratti collettivi di riferimento; Responsabilità sociale delle imprese: integrazione volontaria delle preoccupazioni sociali ed ecologiche delle aziende e organizzazioni nelle loro attività commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate.

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INDICE Premessa ......................................................................................................................................... pag. 2 Dati identificativi aziendali................................................................................................................ pag. 3

Dati identificativi ditta esterna .......................................................................................................... pag. 4

Descrizione dei luoghi di lavoro ...................................................................................................... pag. 5

Descrizione delle attività .................................................................................................................. pag. 11

Informazione sui rischi ..................................................................................................................... pag. 13

Coordinamento delle interferenze ................................................................................................... pag. 16

Stima dei costi della Sicurezza ....................................................................................................... pag. 18

Appendice ........................................................................................................................................ pag. 20