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Documento di Valutazione dei Ri ALLEGATO C DOCUMENTO RISCH FORNITURA DI N.1 E APPARECCHIATURE MEDICALMENTE ASS OSTETRICA E GINEC UNIVERSITARIA DI S Lotto A:CIG 336391567 Lotto B: CIG 33639882 ELABORATO DA: SER pag. 1 Rev 1 ischi Interferenziali UNICO DI VALUTAZ HI INTERFERENZIAL ECOCOLORDOPPLER DIGITA E PER IL CENTRO PER PRO SISTITA DELL’UNITÀ OPERA COLOGICA DELL’AZIENDA O SASSARI. 78 2B7 (ex art. 26, c.3 D.Lgs. 81/08) RVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE A del 23 settembre 2011 ZIONE DEI LI TALE E ALTRE OCREAZIONE ATIVA CLINICA OSPEDALIERO AZIENDALE

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

ALLEGATO C

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI

FORNITURA DI N.1 ECOCOLORDOPPLER DIGITALE E ALTRE APPARECCHIATURE PER IL CENTRO PER PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA DELL’UNITÀ OPERATIVA CLINICA OSTETRICA E GINECOLOGICA DELL’AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARILotto A:CIG 3363915678 Lotto B: CIG 33639882B7

ELABORATO DA: SERVIZIO

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DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI

FORNITURA DI N.1 ECOCOLORDOPPLER DIGITALE E ALTRE APPARECCHIATURE PER IL CENTRO PER PROCREAZIONE

ASSISTITA DELL’UNITÀ OPERATIVA CLINICA OSTETRICA E GINECOLOGICA DELL’AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI .

Lotto A:CIG 3363915678 33639882B7

(ex art. 26, c.3 D.Lgs. 81/08)

SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDALE

del 23 settembre 2011

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI

FORNITURA DI N.1 ECOCOLORDOPPLER DIGITALE E ALTRE APPARECCHIATURE PER IL CENTRO PER PROCREAZIONE

ASSISTITA DELL’UNITÀ OPERATIVA CLINICA OSTETRICA E GINECOLOGICA DELL’AZIENDA OSPEDALIERO

PREVENZIONE E PROTEZIONE AZIENDALE

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

FORNITURA DI N.1 ECOCOLORDOPPLER DIGITALE E ALTRE APPARECCHIATURE PER IL CENTRO PER PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA DELL’UNITÀ OPERATIVA CLINICA OSTETRICA E GINECOLOGICA DELL’AZIENDA UNIVERSITARIA DI SASSARI.1. INTRODUZIONE ................................2. PREFAZIONE ................................3. GESTIONE DEL DUVR

3.1. Attori delle procedure3.2. Competenze e responsabilità

3.2.1. Il Committente ................................3.2.2. Il Datore di lavoro ................................

4. DOCUMENTAZIONE DI SICUREZZA E SALUTE4.1. Documenti da inviare al Committente

5. ACCETTAZIONE DEL DUVRI6. SCHEDA VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO7. DATI RELATIVI ALLE STRUTTURE

7.1 Ubicazione delle strutture8. DATI RELATIVI ALLE ATTIVITÁ IN PROGETTO

8.1 Altri dati relativi alle opere in progetto8.2 Figure di riferimento ai sensi del D. Lgs. 81/08

9. DATI RELATIVI ALL’IMPRESA APPALTANTE10. CARATTERISTICHE TECNICHE E DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÁ

10.1 Valutazione dei rischi10.1.1 Rischi per Infortunio10.1.2 Uso di sostanze chimiche10.1.3 Uso di sostanze infiammabili10.1.4 Uso di fiamme libere e smerigliatrici10.1.5 Polveri ................................10.1.6 Esposizione ad agenti infettivi10.1.7 Microclima ................................10.1.8 Stress ................................10.1.9 Rischi fisici da esposizione a fonti radioattive

11. RISCHI E MISURE CONNESSI A INTERFERENZE11.1 Analisi dei rischi e fattori che possono determinare interferenze.

a) ambiente di lavoro................................b) macchine – attrezzature –c) rischi trasmessi all’esternod) fattori d’interferenza generali per semplici forniture di apparecchiature e/o materiale vario (tecnologici, economati) ................................e) elementi essenziali da valutare nella fornitura di appalti/servizi esterni quali: produzione calore, effettuazione manutenzione agli impianti tecnologici e strutturali, effettuazione pulizie dei locali, trasporto e smaltimento rifi

11.2 Gestione dell’emergenza. Procedure di emergenza ed evacuazione nel caso di rischio di incendio. ................................

11.3 Formazione del personale11.4 Assistenza sanitaria e pronto soccorso

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INDICE

FORNITURA DI N.1 ECOCOLORDOPPLER DIGITALE E ALTRE APPARECCHIATURE PER IL CENTRO PER PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA DELL’UNITÀ OPERATIVA CLINICA OSTETRICA E GINECOLOGICA DELL’AZIENDA UNIVERSITARIA DI SASSARI. ................................................................................................

................................................................................................................................................................................................

GESTIONE DEL DUVRI ................................................................Attori delle procedure ................................................................................................Competenze e responsabilità ................................................................

................................................................................................................................................................................................

DOCUMENTAZIONE DI SICUREZZA E SALUTE ................................Documenti da inviare al Committente ................................................................ACCETTAZIONE DEL DUVRI ................................................................

A VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTODATI RELATIVI ALLE STRUTTURE ................................................................Ubicazione delle strutture ................................................................DATI RELATIVI ALLE ATTIVITÁ IN PROGETTO ................................Altri dati relativi alle opere in progetto ................................................................Figure di riferimento ai sensi del D. Lgs. 81/08 ................................DATI RELATIVI ALL’IMPRESA APPALTANTE ................................CARATTERISTICHE TECNICHE E DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÁValutazione dei rischi ................................................................................................

Rischi per Infortunio ................................................................................................Uso di sostanze chimiche ................................................................Uso di sostanze infiammabili ................................................................Uso di fiamme libere e smerigliatrici ................................................................

................................................................................................Esposizione ad agenti infettivi ................................................................

................................................................................................................................................................................................

Rischi fisici da esposizione a fonti radioattive ................................RISCHI E MISURE CONNESSI A INTERFERENZE ................................Analisi dei rischi e fattori che possono determinare interferenze. ................................

................................................................................................– impianti ................................................................

c) rischi trasmessi all’esterno ................................................................................................d) fattori d’interferenza generali per semplici forniture di apparecchiature e/o materiale vario

................................................................................................e) elementi essenziali da valutare nella fornitura di appalti/servizi esterni quali: produzione calore, effettuazione manutenzione agli impianti tecnologici e strutturali, effettuazione pulizie dei locali, trasporto e smaltimento rifiuti, servizi alla persona in genere ................................

Gestione dell’emergenza. Procedure di emergenza ed evacuazione nel caso di rischio di ................................................................................................

Formazione del personale ................................................................Assistenza sanitaria e pronto soccorso ................................................................

del 23 settembre 2011

FORNITURA DI N.1 ECOCOLORDOPPLER DIGITALE E ALTRE APPARECCHIATURE PER IL CENTRO PER PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA DELL’UNITÀ OPERATIVA CLINICA OSTETRICA E GINECOLOGICA DELL’AZIENDA OSPEDALIERO

....................................... 1 ............................................. 4

.................................................. 5 ................................................................. 5

....................................... 5 ............................................................. 5

................................................... 5 .............................................. 5

..................................................... 6 .............................................. 6

...................................................... 7 A VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO . 9

........................................ 11 ............................................................... 11

.................................................. 11 ........................................... 11

............................................................. 11

...................................................... 12 CARATTERISTICHE TECNICHE E DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÁ ................ 14

...................................... 14 .................................... 15

............................................................. 16

....................................................... 17 ........................................... 18

.......................................................... 19 ..................................................... 19 ................................................... 20

............................................................ 21

............................................................. 21

................................................. 22 .................................. 24

.................................................. 24 ........................................................ 25

..................................... 25 d) fattori d’interferenza generali per semplici forniture di apparecchiature e/o materiale vario

............................................. 26 e) elementi essenziali da valutare nella fornitura di appalti/servizi esterni quali: produzione calore, effettuazione manutenzione agli impianti tecnologici e strutturali, effettuazione pulizie

.................................. 27

Gestione dell’emergenza. Procedure di emergenza ed evacuazione nel caso di rischio di .......................................................... 28

............................................................... 29

............................................ 29

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11.5 Visite mediche preventive e periodiche11.6 Abiti di lavoro e mezzi personali di protezione11.7 Direzione, sorveglianza, organizzazione del lavoro

12. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI13. VALUTAZIONE DEL RISCHIO INTERFERENZIALE

13.1 Rischi per infortunio dovuti a cadute dall’alto, scivolamenti, elettricità, caduta di pesi.13.2 Esposizione ad agenti infettivi.13.3 Uso di sostanze chimiche13.4 Costi totali ................................

14 ANNOTAZIONI FINALI

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Visite mediche preventive e periodiche ................................................................Abiti di lavoro e mezzi personali di protezione ................................Direzione, sorveglianza, organizzazione del lavoro ................................MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALIVALUTAZIONE DEL RISCHIO INTERFERENZIALE................................Rischi per infortunio dovuti a cadute dall’alto, scivolamenti, elettricità, caduta di pesi.

agenti infettivi. ................................................................Uso di sostanze chimiche ................................................................................................

................................................................................................ANNOTAZIONI FINALI ................................................................

del 23 settembre 2011

.......................................... 29 .............................................................. 30

....................................................... 31 MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI ....................... 31

.............................................. 33 Rischi per infortunio dovuti a cadute dall’alto, scivolamenti, elettricità, caduta di pesi.33

....................................................... 33 ................................ 34

....................................................... 35 ............................................................... 35

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1. INTRODUZIONE

Le attività in oggetto sono relative allaapparecchiature per il centro per procreazione medicalmente assistita dell’Unità Operativa Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Azienda

La fornitura è articolata come dalparte integrante.

Per facilitarne la consultazione e i successivi aggiornamenti, il presente • Parte I – aspetti generali della sicurezza

informazioni di base inerenti la sicurezza nelle strutture dell’fornire un’informazione di base adelle disposizioni legislative, delle informazioni e i concetti che stanno alla base della redazione del presente elaborato e che potranno essere anche oggetto di approfondimento individuale.

• Parte II – anagrafica, identificazione dei soggetti coinvolti e descrizione delle operesezione è descritta l’anagrafica dell’AOUS e sono individuati gli attori prescritti dal D.Lgs. 81/08. Inoltre, vengono individuate le attività oggetto del presente adelle stesse. In questa parte è anche inserita l’accettazione del DUVRI: tutti i soggetti coinvolti dovranno firmare quel capitolo e andranno inserite in quelle pagine le specifiche circa le eventuali revisioni di cui fosse o

• Parte III – sintesi delle prescrizioni particolari: tabelle i vari rischi interferenziali.

Abbreviazioni utilizzate nel documentoRSPP: Responsabile del Servizio di Prevenzione e RLS: Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ai sensi dell’art. 47 del D.Lgs 81/08DPI: Dispositivi di protezione individuali

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Le attività in oggetto sono relative alla“ fornitura di n.1 ecocolordoppler digitale e altre apparecchiature per il centro per procreazione medicalmente assistita dell’Unità Operativa Clinica

dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassarime dal “Disciplinare di gara e Allegato Tecnico” di cui il presente DUVRI è

Per facilitarne la consultazione e i successivi aggiornamenti, il presente documento è suddiviso in parti:aspetti generali della sicurezza: in questa sezione sono raccolte e descritte le

informazioni di base inerenti la sicurezza nelle strutture dell’AOUS. Lo scopo di questa parte è di fornire un’informazione di base a chiunque voglia consultare il DUVRI e raccogliere l’indice delle disposizioni legislative, delle informazioni e i concetti che stanno alla base della redazione del presente elaborato e che potranno essere anche oggetto di approfondimento individuale.

anagrafica, identificazione dei soggetti coinvolti e descrizione delle operesezione è descritta l’anagrafica dell’AOUS e sono individuati gli attori prescritti dal D.Lgs. 81/08. Inoltre, vengono individuate le attività oggetto del presente appalto e le modalità esecutive delle stesse. In questa parte è anche inserita l’accettazione del DUVRI: tutti i soggetti coinvolti dovranno firmare quel capitolo e andranno inserite in quelle pagine le specifiche circa le eventuali revisioni di cui fosse oggetto il presente documento

sintesi delle prescrizioni particolari: in questa sezione sono meglio specificatitabelle i vari rischi interferenziali.

Abbreviazioni utilizzate nel documento Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs 81/08Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ai sensi dell’art. 47 del D.Lgs 81/08Dispositivi di protezione individuali

del 23 settembre 2011

fornitura di n.1 ecocolordoppler digitale e altre apparecchiature per il centro per procreazione medicalmente assistita dell’Unità Operativa Clinica

Ospedaliero Universitaria di Sassari”. Cig 000000000 di cui il presente DUVRI è

documento è suddiviso in parti: in questa sezione sono raccolte e descritte le

. Lo scopo di questa parte è di chiunque voglia consultare il DUVRI e raccogliere l’indice

delle disposizioni legislative, delle informazioni e i concetti che stanno alla base della redazione del presente elaborato e che potranno essere anche oggetto di approfondimento individuale.

anagrafica, identificazione dei soggetti coinvolti e descrizione delle opere: nella sezione è descritta l’anagrafica dell’AOUS e sono individuati gli attori prescritti dal D.Lgs.

ppalto e le modalità esecutive delle stesse. In questa parte è anche inserita l’accettazione del DUVRI: tutti i soggetti coinvolti dovranno firmare quel capitolo e andranno inserite in quelle pagine le specifiche circa le

in questa sezione sono meglio specificati in

Protezione ai sensi dell’art. 31 del D.Lgs 81/08 Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ai sensi dell’art. 47 del D.Lgs 81/08

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Parte I - aspetti generali della sicurezza

2. PREFAZIONE Il DUVRI è stato redatto in conformità a quanto previsto dall’art. 26 c.3 del D.Lgs. 81/08, relativo agli

obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione.suddetto decreto, l’elaborato comprende:

� un insieme di notizie utili al fine della comprensione del DUVRI. Si tratta di informazioni generali, di carattere contrattuale che regolano i rapporti tra Committenza e Appaltatore;

� una documentazione esecutiva che definisce le prescrizioni operative relative alle singole attivtenendo conto dei rischi interferenziali evidenziati e individuandone le relative misure di prevenzione.

Il DUVRI sarà utilizzato nell’ambito del coordinamento dell’appalto e ne rappresenterà il documento operativo di riferimento.

E’ necessario revisionare e integrare il DUVRI ogni qualvolta, durante l’esecuzione dell’appalto, si manifesti l’esigenza di modificare le indicazioni precedentemente definite. Alla fine dell’appalto, il DUVRI sarà consegnato, in originale, alla Committenza e rappresentsvolto.

3. GESTIONE DEL DUVRI

3.1. Attori delle procedure

Ai fini di una corretta attuazione del presente DUVRI, vengono di seguito definite le procedure che interessano i soggetti coinvolti nell’opera, ovvero gl

Relativamente agli attori delle procedure, nelle schede seguenti vengono illustrate le competenze, le responsabilità, le relazioni e le procedure.

3.2. Competenze e responsabilità

3.2.1. Il Committente

Il Committente è il soggetto per conto del quale viene realizzata l’appalto, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Nell’appalto in oggetto, il Committente, ai sensi del D.Lgs. 81/08, coincide con il Datore di Lavoro dell’

3.2.2. Il Datore di lavoro

Il Datore di lavoro è un soggetto pubblico o privato, titolare del rapporto di lavoro con i lavoratori e responsabile dell’impresa o dello stabilimento. Secondo il D.Lgs. 81/08 prima dell’inizio dei lavori deve provl’osservanza di quanto previsto nel piano, o direttamente o mediante preposti incaricati.

I compiti del datore di lavoro sono:� Predisporre un’organizzazione sicura del lavoro;

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aspetti generali della sicurezza

redatto in conformità a quanto previsto dall’art. 26 c.3 del D.Lgs. 81/08, relativo agli obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione. Secondo le disposizioni del suddetto decreto, l’elaborato comprende:

tili al fine della comprensione del DUVRI. Si tratta di informazioni generali, di carattere contrattuale che regolano i rapporti tra Committenza e Appaltatore;una documentazione esecutiva che definisce le prescrizioni operative relative alle singole attivtenendo conto dei rischi interferenziali evidenziati e individuandone le relative misure di

Il DUVRI sarà utilizzato nell’ambito del coordinamento dell’appalto e ne rappresenterà il documento operativo di riferimento.

revisionare e integrare il DUVRI ogni qualvolta, durante l’esecuzione dell’appalto, si manifesti l’esigenza di modificare le indicazioni precedentemente definite. Alla fine dell’appalto, il DUVRI sarà consegnato, in originale, alla Committenza e rappresenterà la certificazione del lavoro di coordinamento

GESTIONE DEL DUVRI

Attori delle procedure

Ai fini di una corretta attuazione del presente DUVRI, vengono di seguito definite le procedure che interessano i soggetti coinvolti nell’opera, ovvero gli “attori delle procedure”.

Relativamente agli attori delle procedure, nelle schede seguenti vengono illustrate le competenze, le responsabilità, le relazioni e le procedure.

Competenze e responsabilità

per conto del quale viene realizzata l’appalto, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Nell’appalto in oggetto, il Committente, ai sensi del D.Lgs. 81/08, coincide con il Datore di Lavoro dell’AOUS.

Il Datore di lavoro è un soggetto pubblico o privato, titolare del rapporto di lavoro con i lavoratori e responsabile dell’impresa o dello stabilimento. Secondo il D.Lgs. 81/08 – art. 26 c. 3 prima dell’inizio dei lavori deve provvedere alla preparazione di un DUVRI; dovrà, in seguito pretendere l’osservanza di quanto previsto nel piano, o direttamente o mediante preposti incaricati.

I compiti del datore di lavoro sono: Predisporre un’organizzazione sicura del lavoro;

del 23 settembre 2011

redatto in conformità a quanto previsto dall’art. 26 c.3 del D.Lgs. 81/08, relativo agli Secondo le disposizioni del

tili al fine della comprensione del DUVRI. Si tratta di informazioni generali, di carattere contrattuale che regolano i rapporti tra Committenza e Appaltatore; una documentazione esecutiva che definisce le prescrizioni operative relative alle singole attività tenendo conto dei rischi interferenziali evidenziati e individuandone le relative misure di

Il DUVRI sarà utilizzato nell’ambito del coordinamento dell’appalto e ne rappresenterà il

revisionare e integrare il DUVRI ogni qualvolta, durante l’esecuzione dell’appalto, si manifesti l’esigenza di modificare le indicazioni precedentemente definite. Alla fine dell’appalto, il DUVRI

erà la certificazione del lavoro di coordinamento

Ai fini di una corretta attuazione del presente DUVRI, vengono di seguito definite le procedure che

Relativamente agli attori delle procedure, nelle schede seguenti vengono illustrate le competenze, le

per conto del quale viene realizzata l’appalto, indipendentemente da eventuali frazionamenti della sua realizzazione. Nell’appalto in oggetto, il Committente, ai sensi del D.Lgs.

Il Datore di lavoro è un soggetto pubblico o privato, titolare del rapporto di lavoro con i lavoratori e art. 26 c. 3 –, il datore di lavoro,

vedere alla preparazione di un DUVRI; dovrà, in seguito pretendere l’osservanza di quanto previsto nel piano, o direttamente o mediante preposti incaricati.

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

� Valutare i rischi interferenziali;� Vigilare sull’applicazione del DUVRI;� Individuare i necessari mezzi di protezione e prevenzione;� Realizzare la massima sicurezza tecnologicamente fattibile;� Richiedere periodiche verifiche delle attrezzature in uso;� Provvedere, nei casi previsti dalla legge e secondo le modalità indicate, al controllo sanitario dei

lavoratori; � Produrre valutazioni dei rischi, dopo aver esaminato le metodologie previste per l’esecuzione dei

lavori; � Informare i lavoratori dei rischi cui sono soggetti i� Predisporre in cantiere l’opportuna cartellonistica di sicurezza;� Fissare riunioni periodiche tra lavoratori interessati alla stessa fase lavorativa

Il datore di lavoro, inoltre, ai sensi del D.Lgs. 81/08, consulta preventivamente i RappresentLavoratori per la Sicurezza, i quali possono ricevere chiarimenti sui contenuti del DUVRI e formulare proposte al riguardo. I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza sono consultati dal datore di lavoro anche in occasione di modifiche signi

4. DOCUMENTAZIONE DI SICUREZZA E SALUTE

4.1. Documenti da inviare al Committente

Prima dell’inizio dell’appalto devono essere consegnati i seguenti documenti: a) Visura Camerale aggiornata (data di emissione non superiore ai 6 b) Elenco dei dipendenti operativi con relative informazioni riguardanti:

- Nominativo; - Mansione; - Verbale di formazione; - Consegna DPI; - Orario e luogo di lavoro presso l’

c) DURC (con data di emissione non superiore ad 1 mese) da inviare ogni mese;d) Curriculum aziendale; e) Posizione INAIL/INPS; f) Elenco attrezzature e mezzi d’opera idonei alla esecuzione dell’opera;g) Elenco dei prodotti e delle schede di sicurezza;h) Numero e tipologia degli infortuni;i) Elenco e descrizione dei fattori di rischio legati alle j) Autocertificazione riguardanti gli adempimenti previsti dal D.Lgs. 81/08;k) Documentazione indicante gli oneri per la sicurezza come previsto dalla Legge n. 123 del

03/08/2007; l) Registro infortuni vidimato dall’m) Verbale informazione ai lavoratori sui rischi presenti nell’unità di produzione;n) Piano di sicurezza.

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rischi interferenziali; Vigilare sull’applicazione del DUVRI; Individuare i necessari mezzi di protezione e prevenzione; Realizzare la massima sicurezza tecnologicamente fattibile; Richiedere periodiche verifiche delle attrezzature in uso;

casi previsti dalla legge e secondo le modalità indicate, al controllo sanitario dei

Produrre valutazioni dei rischi, dopo aver esaminato le metodologie previste per l’esecuzione dei

Informare i lavoratori dei rischi cui sono soggetti in cantiere; Predisporre in cantiere l’opportuna cartellonistica di sicurezza; Fissare riunioni periodiche tra lavoratori interessati alla stessa fase lavorativa

Il datore di lavoro, inoltre, ai sensi del D.Lgs. 81/08, consulta preventivamente i RappresentLavoratori per la Sicurezza, i quali possono ricevere chiarimenti sui contenuti del DUVRI e formulare proposte al riguardo. I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza sono consultati dal datore di lavoro anche in occasione di modifiche significative da apportare al documento.

DOCUMENTAZIONE DI SICUREZZA E SALUTE

enti da inviare al Committente

Prima dell’inizio dell’appalto devono essere consegnati i seguenti documenti: Visura Camerale aggiornata (data di emissione non superiore ai 6 mesi); Elenco dei dipendenti operativi con relative informazioni riguardanti:

Orario e luogo di lavoro presso l’AOUS; DURC (con data di emissione non superiore ad 1 mese) da inviare ogni mese;

Elenco attrezzature e mezzi d’opera idonei alla esecuzione dell’opera; Elenco dei prodotti e delle schede di sicurezza; Numero e tipologia degli infortuni; Elenco e descrizione dei fattori di rischio legati alle mansioni svolte dai lavoratori/operatori;Autocertificazione riguardanti gli adempimenti previsti dal D.Lgs. 81/08; Documentazione indicante gli oneri per la sicurezza come previsto dalla Legge n. 123 del

Registro infortuni vidimato dall’ASL competente; Verbale informazione ai lavoratori sui rischi presenti nell’unità di produzione;

del 23 settembre 2011

casi previsti dalla legge e secondo le modalità indicate, al controllo sanitario dei

Produrre valutazioni dei rischi, dopo aver esaminato le metodologie previste per l’esecuzione dei

Fissare riunioni periodiche tra lavoratori interessati alla stessa fase lavorativa

Il datore di lavoro, inoltre, ai sensi del D.Lgs. 81/08, consulta preventivamente i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, i quali possono ricevere chiarimenti sui contenuti del DUVRI e formulare proposte al riguardo. I Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza sono consultati dal datore di lavoro

DOCUMENTAZIONE DI SICUREZZA E SALUTE

Prima dell’inizio dell’appalto devono essere consegnati i seguenti documenti:

DURC (con data di emissione non superiore ad 1 mese) da inviare ogni mese;

mansioni svolte dai lavoratori/operatori;

Documentazione indicante gli oneri per la sicurezza come previsto dalla Legge n. 123 del

Verbale informazione ai lavoratori sui rischi presenti nell’unità di produzione;

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

5. ACCETTAZIONE DEL DUVRI

Il presente DUVRI e gli allegati, parte integrante dello stesso, contengono: � le normative di riferimento, le indicazio

descrizione della documentazione di sicurezza e salute, la modulistica;� i dati relativi alle attività dell’� la descrizione delle caratteristiche tecniche dell’appalto, delle modalità di intervento, l’analisi dei

rischi interferenziali, la valutazione dei rischi residui; � le misure di prevenzione relativamente alle fasi lavorative e l’elenco dei dispositivi di si

individuali.

Il DUVRI deve essere sottoscritto per accettazione da tutti i soggetti interessati nelle varie fasi:

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ACCETTAZIONE DEL DUVRI

Il presente DUVRI e gli allegati, parte integrante dello stesso, contengono: le normative di riferimento, le indicazioni circa la gestione del piano e i rapporti tra gli attori, la descrizione della documentazione di sicurezza e salute, la modulistica; i dati relativi alle attività dell’AOUS, all’appalto e all’impresa appaltante; la descrizione delle caratteristiche tecniche dell’appalto, delle modalità di intervento, l’analisi dei rischi interferenziali, la valutazione dei rischi residui; le misure di prevenzione relativamente alle fasi lavorative e l’elenco dei dispositivi di si

Il DUVRI deve essere sottoscritto per accettazione da tutti i soggetti interessati nelle varie fasi:

del 23 settembre 2011

Il presente DUVRI e gli allegati, parte integrante dello stesso, contengono: ni circa la gestione del piano e i rapporti tra gli attori, la

la descrizione delle caratteristiche tecniche dell’appalto, delle modalità di intervento, l’analisi dei

le misure di prevenzione relativamente alle fasi lavorative e l’elenco dei dispositivi di sicurezza

Il DUVRI deve essere sottoscritto per accettazione da tutti i soggetti interessati nelle varie fasi:

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PRIMA FASE (Presentazione del DUVRI):Committente - Datore di Lavoro Data…………………. 2011

SECONDA FASE (Aggiudicazione dei lavori): Committente - Datore di Lavoro Data ………………………..

Datore di lavoro dell’impresa Data ……………………….. RSPP dell’impresa Data ………………………..

TERZA FASE (Prima dell’inizio dei lavori): RLS dell’impresa Data ………………………..

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PRIMA FASE (Presentazione del DUVRI):

firma..............................................

SECONDA FASE (Aggiudicazione dei lavori):

firma..............................................

firma..............................................

firma..............................................

TERZA FASE (Prima dell’inizio dei lavori):

firma..............................................

del 23 settembre 2011

firma..............................................

firma..............................................

firma..............................................

firma..............................................

firma..............................................

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

6. SCHEDA VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO

Prima dell’esecuzione dei lavori deve essere indetta apposita riunione tra le parti e redatto il verbale secondo la modalità seguente:

pag. 9

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

SCHEDA VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO

dei lavori deve essere indetta apposita riunione tra le parti e redatto il verbale

del 23 settembre 2011

SCHEDA VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E

dei lavori deve essere indetta apposita riunione tra le parti e redatto il verbale

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

SCHEDA VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E

In relazione all’incarico che l’impresa appaltatrice ha ricevuto dalla Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari (AOUS) apparecchiature per il centro per procreazione medicalmente assistita dell’Unità Operativa Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari(per L’AOUS) (per l’Az. appaltatrice) allo scopo di approfondire la conoscenza sui rischi e sui pericoli connessi all’attività di cui all’appalto e di quelli derivanti dalle attività lavorative svolte nell’ambiente di lavoro, nonché alle reciproche interferenze tra le due attività precedenti. I rischi emergenti a causa delle interferenze lavorative sono oggetto del Documento Unico di Valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI). In relazione a quanto sopra premesso è stato evidenziato:.............................................................................................................................................................................................................................................................................................. Rischi da interferenze emersi in sede di coordinamento ulteriori a quelli indicati nel DUVRI:.......................................................................................................................................................................................................................... In relazione a quanto sopra riportato si concorda di adottare le seguenti misure di prevenzione /protezione ad integrazione di quelle già indicate nel DUVRI:................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................ Sassari, lì 23 settembre 2011.- Responsabile Gestione Contratto/RUP Per la Direzione Committente RSPP AOUS Esperto Qualificato AOU/ASL Esperto Qualificato dell’Impresa Rappresentante dell’Azienda Appaltatrice in loco RSPP dell’Impresa

Il DUVRI deve essere sottoscritto per accettazione da tutti i soggetti interessati nelle varie fasi:TABELLA DEGLI AGGIORNAMENTIN. Varianti Pagine

Ogni copia di aggiornamento sostituisce in modo completo quella precedente. L’aggiornamento è identificato nell’intestazione di pagina dal numero progressivo di Revisione (Rev.).

pag. 10

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VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO (art. 26 comma 2 D.Lgs 81/2008)

In relazione all’incarico che l’impresa appaltatrice ha ricevuto dalla Azienda Ospedaliero Sassari (AOUS) relativo alla “fornitura di n.1 ecocolordoppler digitale e altre

apparecchiature per il centro per procreazione medicalmente assistita dell’Unità Operativa Clinica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari

allo scopo di approfondire la conoscenza sui rischi e sui pericoli connessi all’attività di cui all’appalto e di quelli derivanti dalle attività lavorative svolte nell’ambiente di lavoro, nonché alle reciproche interferenze tra

I rischi emergenti a causa delle interferenze lavorative sono oggetto del Documento Unico di Valutazione

In relazione a quanto sopra premesso è stato evidenziato: .............................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................

Rischi da interferenze emersi in sede di coordinamento ulteriori a quelli indicati nel DUVRI:...................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

In relazione a quanto sopra riportato si concorda di adottare le seguenti misure di prevenzione /protezione ad integrazione di quelle già indicate nel DUVRI:

............................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Responsabile Gestione Contratto/RUP

Rappresentante dell’Azienda Appaltatrice in loco

Il DUVRI deve essere sottoscritto per accettazione da tutti i soggetti interessati nelle varie fasi:TABELLA DEGLI AGGIORNAMENTI

Pagine Data Firma

Ogni copia di aggiornamento sostituisce in modo completo quella precedente. L’aggiornamento è identificato nell’intestazione di pagina dal numero progressivo di Revisione (Rev.).

del 23 settembre 2011

VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E

In relazione all’incarico che l’impresa appaltatrice ha ricevuto dalla Azienda Ospedaliero fornitura di n.1 ecocolordoppler digitale e altre

apparecchiature per il centro per procreazione medicalmente assistita dell’Unità Operativa Clinica dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari”. Cig 000000000

allo scopo di approfondire la conoscenza sui rischi e sui pericoli connessi all’attività di cui all’appalto e di quelli derivanti dalle attività lavorative svolte nell’ambiente di lavoro, nonché alle reciproche interferenze tra

I rischi emergenti a causa delle interferenze lavorative sono oggetto del Documento Unico di Valutazione

.......................................................................................................................................................................................................................

Rischi da interferenze emersi in sede di coordinamento ulteriori a quelli indicati nel DUVRI: ............................................................................................................

..................................................

In relazione a quanto sopra riportato si concorda di adottare le seguenti misure di prevenzione /protezione ad

.....................................................................................................................................................................................

Il DUVRI deve essere sottoscritto per accettazione da tutti i soggetti interessati nelle varie fasi:

Firma

Ogni copia di aggiornamento sostituisce in modo completo quella precedente. L’aggiornamento è

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Parte II - anagrafica, identificazione dei soggetti coinvolti e descrizione dell’appalto

7. DATI RELATIVI AL

7.1 Ubicazione delle strutture

Le strutture dell’AOUS, oggetto del presente appalto, sono elencate

8. DATI RELATIVI ALLE ATTIVITÁ IN PROGETTO

COMMITTENTE Ragione sociale

AZIENDA OSPEDALIERO

Via

CAP – Città

Tel.:

Datore di lavoro

Natura dell’appalto

8.1 Altri dati relativi alle opere in progetto

Ammontare complessivo del servizio

8.2 Figure di riferimento ai sensi del D.

Datore di lavoro Dr. Alessandro

RSPP Dr. Antonio Piga

Medico Competente Dott. Gian

RLS Bellu M. Sabina, Bosca Rita, Demontis M.Vittoria, Tolu Roberto

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anagrafica, identificazione dei soggetti coinvolti e ell’appalto

DATI RELATIVI AL LE STRUTTURE

Ubicazione delle strutture

, oggetto del presente appalto, sono elencate nel “Disciplinare di gara

DATI RELATIVI ALLE ATTIVITÁ IN PROGETTOAZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA DI SASSARI

Via Coppino 26

07100 Sassari (SS)

079 2830630

Dr. Alessandro C. Cattani

Altri dati relativi alle opere in progetto

Ammontare complessivo del servizio €.

Figure di riferimento ai sensi del D. Lgs. 81/08

COMMITTENTE

Dr. Alessandro C. Cattani

Dr. Antonio Piga

Dott. Gianni Pala

Bellu M. Sabina, Bosca Rita, Demontis M.Vittoria, Tolu Roberto

del 23 settembre 2011

anagrafica, identificazione dei soggetti coinvolti e

Disciplinare di gara”

DATI RELATIVI ALLE ATTIVITÁ IN PROGETTO UNIVERSITARIA DI SASSARI

Bellu M. Sabina, Bosca Rita, Demontis M.Vittoria, Tolu Roberto

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9. DATI RELATIVI ALL’IMPRESA APPALTANTE

Ragione sociale:

DATI GENERALI DELL’IMPRESA

Sede Legale: Via e n.ro

CAP Città Prov.

Telefono / Fax

Tipologia ditta

N.ro iscrizione INAIL

N.ro iscrizione CCIAA/ Tribunale

Associazione di categoria di appartenenza

Anno inizio attività

Settore produttivo e attività

Categoria (codice ISTAT)

QUALIFICA COGNOME E NOME TELEFONO

Datore di lavoro (art. 2/81) ( persona fisica)

Dirigenti (art. 2/81) ( persona fisica)

Preposti (art. 2/81) ( persona fisica)

Responsabile SPP (art. 31/81) (nei casi previsti dalla legge)

Rapp. Lavoratori per la sicurezza (art. 47/81)

(nei casi previsti dalla legge)

pag. 12

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DATI RELATIVI ALL’IMPRESA APPALTANTE

DATI GENERALI DELL’IMPRESA

REFERENTI PER LA SICUREZZA

COGNOME E NOME TELEFONO

( persona fisica)

( persona fisica)

( persona fisica)

nei casi previsti dalla legge)

(nei casi previsti dalla legge)

del 23 settembre 2011

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Lavoratori per la gestione emergenze (art. 18/81)

(nei casi previsti dalla legge)

Medico competente (art. 18/81)

(nei casi previsti dalla legge)

DIPENDENTI

N° totale dipendenti

Dirigenti

Quadri

Impiegati

Operai

DATI DELL’APPALTO

Importo opera appaltata Euro

Data inizio lavori

Data fine lavori

pag. 13

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(nei casi previsti dalla legge)

(nei casi previsti dalla legge)

di cui:

di cui:

di cui:

di cui:

di cui:

Euro 80.000 (ottantamila) lotti A e B

del 23 settembre 2011

M F

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

10. CARATTERISTICHE TECNICHE E DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÁ

a) Premessa

Fermo restando quanto descritto nel Disciplinare di garaambienti descritti nel “Disciplinare di gara

LOTTO A :

1. Ecocolordoppler digitale;

LOTTO B :

1. Sistema di crioconservazione programmabile

2. Sistema di monitoraggio per laboratorio di P.M.A.

Sistema di monitoraggio per Laboratorio di Procreazione Medicalmente Assistitaspecifici dell’attività oggetto dell’appalto(vedi art. 11)

b) Tipologia dei diversi servizi espletati

Lavorazioni e attrezzature previste:Movimentazione manuale di carichi Movimentazione tramite carrelli o altri ausili c) Sostanze utilizzate Come da Disciplinare di gara--

10.1 Valutazione dei rischi

In linea di massima, per le diverse presentano rischi di ordine generale, legati ad operazioni fisico, chimico, biologico.

pag. 14

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CARATTERISTICHE TECNICHE E DESCRIZIONE DELLE

nel Disciplinare di gara, le attività eseguite presso la Disciplinare di gara” e sono così riassunte:

Sistema di crioconservazione programmabile,

Sistema di monitoraggio per laboratorio di P.M.A.

Sistema di monitoraggio per Laboratorio di Procreazione Medicalmente Assistitadell’appalto sussistono in ogni modo i rischi derivanti dalle attività dell’AOU

si servizi espletati

Lavorazioni e attrezzature previste: Movimentazione manuale di carichi Movimentazione tramite carrelli o altri ausili a norma

diverse figure professionali “tipiche di ognuna delle attività sopraelencatepresentano rischi di ordine generale, legati ad operazioni in ambienti generici e rischi specifici, di ordine

del 23 settembre 2011

CARATTERISTICHE TECNICHE E DESCRIZIONE DELLE

e attività eseguite presso la AOUS riguardano gli

Sistema di monitoraggio per Laboratorio di Procreazione Medicalmente Assistita Oltre ai rischi sussistono in ogni modo i rischi derivanti dalle attività dell’AOU

tipiche di ognuna delle attività sopraelencate” si ambienti generici e rischi specifici, di ordine

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Mansione Trasportatori, tecnici istallatori, informatici

10.1.1 Rischi per Infortunio

In questo settore si registra una frequenza notevole di infortuni, ma con danni di solito non particolarmente gravi, causati prevalentemente da disattenzione o inesperienza.

I rischi per infortunio più frequenti sono: � Cadute, con conseguenti distorsioni, fratture...

Sono spesso causate da sostanze scivolose, ma possono avvenire anche per lavorazioni da una certa altezza (per esempio per la manutenzione di impianti su tetti e facciate...)

� Folgorazioni elettriche ed incendio� Tagli , con conseguenti ferite ed eventuali infezioni.� Caduta di pesi � Movimentazione dei carichi pesanti, con conseguenti strappi muscolari, er

colonna vertebrale.

SOLUZIONI Prioritaria è un'azione di informazione e formazione

grado di conoscere ed usare correttamente gli strumenti ed i materiali di lavoro, nonché protezione individuale).

Solo un'azione del genere - comportamenti non sicuri.

Oltre a questo, le principali indicazioni preventive relative a questo genere di rischi� uso di vestiti pratici, con le maniche strette ai polsi e privi di parti che si possano impigliare

facilmente

pag. 15

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Attività svolta Montaggio di arredi vari e

accessori - Rischi per infortunio e relative

soluzioni- Rischi connessi con l'uso di

sostanzesoluzioni

- Rischi da polveri e relative soluzioni

- Rischi agenti infettivi e relative soluzioni

- Rischi da microclima e relative soluzioni

- Rischi per stress e relative soluzioni

- Rischi fisici da esposizione a fonti radioattive

Rischi per Infortunio

In questo settore si registra una frequenza notevole di infortuni, ma con danni di solito non causati prevalentemente da disattenzione o inesperienza.

I rischi per infortunio più frequenti sono: , con conseguenti distorsioni, fratture...

Sono spesso causate da sostanze scivolose, ma possono avvenire anche per lavorazioni da una certa altezza (per esempio per la manutenzione di impianti su tetti e facciate...) Folgorazioni elettriche ed incendio Tagli , con conseguenti ferite ed eventuali infezioni.

Movimentazione dei carichi pesanti, con conseguenti strappi muscolari, ernie, artrosi e malattie alla

Prioritaria è un'azione di informazione e formazione concordata con l'azienda per mettere i lavoratori in grado di conoscere ed usare correttamente gli strumenti ed i materiali di lavoro, nonché

rigorosa e puntuale - può evitare una sottovalutazione dei rischi e

Oltre a questo, le principali indicazioni preventive relative a questo genere di rischiuso di vestiti pratici, con le maniche strette ai polsi e privi di parti che si possano impigliare

del 23 settembre 2011

Rischi Rischi per infortunio e relative soluzioni Rischi connessi con l'uso di sostanze chimiche e relative soluzioni Rischi da polveri e relative soluzioni Rischi per esposizione ad agenti infettivi e relative soluzioni Rischi da microclima e relative soluzioni Rischi per stress e relative soluzioni

Rischi fisici da esposizione a fonti radioattive

In questo settore si registra una frequenza notevole di infortuni, ma con danni di solito non

Sono spesso causate da sostanze scivolose, ma possono avvenire anche per lavorazioni da una certa

nie, artrosi e malattie alla

concordata con l'azienda per mettere i lavoratori in grado di conoscere ed usare correttamente gli strumenti ed i materiali di lavoro, nonché i DPI (dispositivi di

può evitare una sottovalutazione dei rischi e

Oltre a questo, le principali indicazioni preventive relative a questo genere di rischi sono: uso di vestiti pratici, con le maniche strette ai polsi e privi di parti che si possano impigliare

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

� uso di scarpe chiuse e di pelle impermeabile o di gomma, non di stoffa � uso di cinture e imbracature di sicurezza per l’accesso ai luoghi

quando possibile, usare attrezzi manovrati da terra (impalcato e/o piattaforma anche a noleggio)� uso dei DPI, in particolare dei guanti, per evitare tagli, dispositivi anticaduta per lavori in quota etc� uso di apparecchiature e impianti elettrici a norma CEE, seguite con regolare ed accurata

manutenzione e dotate di dichiarazione di conformità. Vanno evitati i cavi volanti.� uso di impianti "salvavita" e a "doppio isolamento" � abitudine a non lasciare inseriti apparecchi ele� abitudine ad evitare comportamenti a rischio, come il gettare mozziconi accesi di sigarette nel

cestino dei rifiuti � uso di cartelli indicanti il rischio specifico� organizzazione del lavoro mirata alla riduzione

rotazione nelle mansioni, riduca i carichi, i percorsi e la frequenza degli spostamenti.� Ove possibile, vanno usate le attrezzature meccaniche.

NORMATIVA

� CEE 89/655, attrezzature da lavoro � CEE 89/656, sui dispositivi di protezione individuale � CEE 90/269, sulla movimentazione carichi � CEE 90/679, sugli agenti biologici � D.Lgs 81/08 � Norme UNI 7562 (cinture di sicurezza) � DPR 432/76 (fanciulli) art. da 1 a 9 � L 23.10.60, n.1369, art.3 (appalti) � L. 5.3.90, n. 46 (Norme per la sicurezza degli impianti) � L.19.3.90, n.55, art.18 (Legge Antimafia Rognoni � D.Lgs 493/96, con allegati I, II e IV

10.1.2 Uso di sostanze chimiche

Gran parte dei prodotti rientra tra le sostanze nocive. A maggior ragione se mescolate a sostanze radiogene. I rischi più frequenti riguardano l'apparato cutaneo. Le malattie della pelle più comuni sono:

� dermatiti irritative ( brucioreSono spesso provocate da: a) dal contatto con sostanze detergenti, che asportano lo strato superficiale protettivo idrolipidico

indebolendo le difese naturali della pelle (come il sapone) o da sostanze che sono direttamenirritanti

b) per immersione prolungata nell'acqua.� dermatiti allergiche da contatto

Sono provocate prevalentemente dal contatto con:a) metalli (nichel, cromo, cobalto)b) additivi della gomma spesso contenuti in mezzi protettivi, come i guanti di gommac) principi attivi o additivi contenuti nei detergenti, nei disinfettanti o nei profumi.

� Altri danni comuni sono: a) infiammazioni e irritazioni agli occhi ed all'apparato respiratorio (asma, rinite, congiuntivite...)b) intossicazioni per ingestioni accidentali

pag. 16

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

uso di scarpe chiuse e di pelle impermeabile o di gomma, non di stoffa uso di cinture e imbracature di sicurezza per l’accesso ai luoghi elevati. E' comunque preferibile, quando possibile, usare attrezzi manovrati da terra (impalcato e/o piattaforma anche a noleggio)uso dei DPI, in particolare dei guanti, per evitare tagli, dispositivi anticaduta per lavori in quota etc

ure e impianti elettrici a norma CEE, seguite con regolare ed accurata manutenzione e dotate di dichiarazione di conformità. Vanno evitati i cavi volanti.uso di impianti "salvavita" e a "doppio isolamento" abitudine a non lasciare inseriti apparecchi elettrici per evitare il loro surriscaldamento abitudine ad evitare comportamenti a rischio, come il gettare mozziconi accesi di sigarette nel

uso di cartelli indicanti il rischio specifico organizzazione del lavoro mirata alla riduzione dei rischi, che preveda cioè pause negli orari, rotazione nelle mansioni, riduca i carichi, i percorsi e la frequenza degli spostamenti.Ove possibile, vanno usate le attrezzature meccaniche.

CEE 89/655, attrezzature da lavoro , sui dispositivi di protezione individuale , sulla movimentazione carichi , sugli agenti biologici

Norme UNI 7562 (cinture di sicurezza) DPR 432/76 (fanciulli) art. da 1 a 9 L 23.10.60, n.1369, art.3 (appalti) L. 5.3.90, n. 46 (Norme per la sicurezza degli impianti)

t.18 (Legge Antimafia Rognoni - La Torre) allegati I, II e IV (segnaletica)

di sostanze chimiche

Gran parte dei prodotti rientra tra le sostanze nocive. A maggior ragione se mescolate a sostanze radiogene. I rischi più frequenti riguardano l'apparato cutaneo. Le malattie della pelle più comuni sono:

dermatiti irritative ( bruciore, prurito, ragadi, macchie, eritemi).

dal contatto con sostanze detergenti, che asportano lo strato superficiale protettivo idrolipidico indebolendo le difese naturali della pelle (come il sapone) o da sostanze che sono direttamen

per immersione prolungata nell'acqua. dermatiti allergiche da contatto Sono provocate prevalentemente dal contatto con:

metalli (nichel, cromo, cobalto) additivi della gomma spesso contenuti in mezzi protettivi, come i guanti di gomma

attivi o additivi contenuti nei detergenti, nei disinfettanti o nei profumi.

infiammazioni e irritazioni agli occhi ed all'apparato respiratorio (asma, rinite, congiuntivite...)intossicazioni per ingestioni accidentali

del 23 settembre 2011

elevati. E' comunque preferibile, quando possibile, usare attrezzi manovrati da terra (impalcato e/o piattaforma anche a noleggio) uso dei DPI, in particolare dei guanti, per evitare tagli, dispositivi anticaduta per lavori in quota etc

ure e impianti elettrici a norma CEE, seguite con regolare ed accurata manutenzione e dotate di dichiarazione di conformità. Vanno evitati i cavi volanti.

ttrici per evitare il loro surriscaldamento abitudine ad evitare comportamenti a rischio, come il gettare mozziconi accesi di sigarette nel

dei rischi, che preveda cioè pause negli orari, rotazione nelle mansioni, riduca i carichi, i percorsi e la frequenza degli spostamenti.

Gran parte dei prodotti rientra tra le sostanze nocive. A maggior ragione se mescolate a sostanze radiogene. I rischi più frequenti riguardano l'apparato cutaneo. Le malattie della pelle più comuni sono:

dal contatto con sostanze detergenti, che asportano lo strato superficiale protettivo idrolipidico indebolendo le difese naturali della pelle (come il sapone) o da sostanze che sono direttamente

additivi della gomma spesso contenuti in mezzi protettivi, come i guanti di gomma attivi o additivi contenuti nei detergenti, nei disinfettanti o nei profumi.

infiammazioni e irritazioni agli occhi ed all'apparato respiratorio (asma, rinite, congiuntivite...)

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

c) cefalea

SOLUZIONI Le principali indicazioni preventive in questo genere di rischi sono: � un'azione - prioritaria - di informazione e addestramento per mettere i lavoratori in grado di

conoscere ed usare le sostanze chimiche ed i loro effetti a breve, medio e lungo� informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

incidente � segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi; attenta lettura e rispetto delle indicazioni

contenute nelle etichette previste dalla appo� dotazione ed uso, con relativo addestramento, dei DPI (dispositivi di protezione individuale): per

esempio guanti monouso o mascherine� effettuazione di visite mediche periodiche obbligatorie per gli addetti alla manipolazione ed all'uso di

sostanze contenute nei prodotti lubrificanti � prove allergometriche � lavaggio immediato ed abbondante in caso di contatto accidentale � buona aerazione degli ambienti di lavoro ed eventuale adeguamento con sistemi di aspirazione e/o

aerazione � accurata pulizia a fine turno sia personale che degli attrezzi da lavoro � eliminazione dei vestiti impregnati eventualmente di prodotti nocivi in appositi contenitori � attenzione ai travasi; è preferibile evitarli, se possibile � chiusura dei contenitori con tappi � attenzione ad evitare l'utilizzazione di bottiglie destinate di solito ad altri usi, specie se alimentari � rispetto del divieto di non fumare per evitare rischi d'incendio, essendo spesso i prodotti

infiammabili NORMATIVA D.M.. 3.12.85 e D.M . 28.1.92: regolano l'etichettatura delle sostanze pericolose.D.Lgs 493/96, art. 6 CEE 90/394 su agenti cancerogeni CEE 78/319 su sostanze tossiche e nocive CEE 89/656 ( DPI) D.Lgs 81/08, DPR 915/82 (elenco sostanze tossiche e nocive)

10.1.3 Uso di sostanze infiammabili

Parte dei prodotti che rientra anche tra le sostanze (vedi sopra) è anche infiammabile. E’ obbligatorio prima dell’uso o in caso di sversamenti accidentali consultare le relative schede di sicurezza. L'uso, anche in quantitativi modesti, di sostanze infiecc., deve essere effettuato con la massima attenzione, lontano da fiamme libere, da apparecchi elettrici (possibili produttori di scintille), e da apparecchi che possono dar luogo a surriscalda mento.

I recipienti contenenti dette sostanze devono essere conservati in armadi metallici e lontano da materiali combustibili e comburenti. Ininfiammabili come alcol, etere, disinfettanti alcolici asIdrogeno).

pag. 17

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Le principali indicazioni preventive in questo genere di rischi sono: di informazione e addestramento per mettere i lavoratori in grado di

conoscere ed usare le sostanze chimiche ed i loro effetti a breve, medio e lungoinformazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi; attenta lettura e rispetto delle indicazioni contenute nelle etichette previste dalla apposita normativa dotazione ed uso, con relativo addestramento, dei DPI (dispositivi di protezione individuale): per esempio guanti monouso o mascherine effettuazione di visite mediche periodiche obbligatorie per gli addetti alla manipolazione ed all'uso di sostanze contenute nei prodotti lubrificanti

lavaggio immediato ed abbondante in caso di contatto accidentale buona aerazione degli ambienti di lavoro ed eventuale adeguamento con sistemi di aspirazione e/o

zia a fine turno sia personale che degli attrezzi da lavoro eliminazione dei vestiti impregnati eventualmente di prodotti nocivi in appositi contenitori attenzione ai travasi; è preferibile evitarli, se possibile chiusura dei contenitori con tappi

nzione ad evitare l'utilizzazione di bottiglie destinate di solito ad altri usi, specie se alimentari rispetto del divieto di non fumare per evitare rischi d'incendio, essendo spesso i prodotti

regolano l'etichettatura delle sostanze pericolose.

su agenti cancerogeni su sostanze tossiche e nocive

(elenco sostanze tossiche e nocive)

Uso di sostanze infiammabili

Parte dei prodotti che rientra anche tra le sostanze (vedi sopra) è anche infiammabile.

E’ obbligatorio prima dell’uso o in caso di sversamenti accidentali consultare le relative schede di

L'uso, anche in quantitativi modesti, di sostanze infiammabili quali: etere, benzina rettificata, alcool, ecc., deve essere effettuato con la massima attenzione, lontano da fiamme libere, da apparecchi elettrici (possibili produttori di scintille), e da apparecchi che possono dar luogo a surriscalda mento.

I recipienti contenenti dette sostanze devono essere conservati in armadi metallici e lontano da materiali In particolare occorre non detenere nel medesimo armadio liquidi

infiammabili come alcol, etere, disinfettanti alcolici assieme ad Acqua Ossigenata (Perossido di

del 23 settembre 2011

di informazione e addestramento per mettere i lavoratori in grado di conoscere ed usare le sostanze chimiche ed i loro effetti a breve, medio e lungo termine informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi; attenta lettura e rispetto delle indicazioni

dotazione ed uso, con relativo addestramento, dei DPI (dispositivi di protezione individuale): per

effettuazione di visite mediche periodiche obbligatorie per gli addetti alla manipolazione ed all'uso di

buona aerazione degli ambienti di lavoro ed eventuale adeguamento con sistemi di aspirazione e/o

eliminazione dei vestiti impregnati eventualmente di prodotti nocivi in appositi contenitori

nzione ad evitare l'utilizzazione di bottiglie destinate di solito ad altri usi, specie se alimentari rispetto del divieto di non fumare per evitare rischi d'incendio, essendo spesso i prodotti

Parte dei prodotti che rientra anche tra le sostanze (vedi sopra) è anche infiammabile.

E’ obbligatorio prima dell’uso o in caso di sversamenti accidentali consultare le relative schede di

ammabili quali: etere, benzina rettificata, alcool, ecc., deve essere effettuato con la massima attenzione, lontano da fiamme libere, da apparecchi elettrici (possibili produttori di scintille), e da apparecchi che possono dar luogo a surriscalda mento.

I recipienti contenenti dette sostanze devono essere conservati in armadi metallici e lontano da materiali particolare occorre non detenere nel medesimo armadio liquidi

sieme ad Acqua Ossigenata (Perossido di

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Nell'impiego di sostanze infiammabili, i lavoratori devono indossare abiti tali da non dar luogo a fonti di innesco. Di norma quindi vanno evitati gli abiti da lavoro in fibre sintetiche. Eventuali sversamenti di prodotti infiammabili devono essere assorbiti e asportati immediatamente, il materiale utilizzato a tale scopo deve essere gettato in recipienti per rifiuti. Per le sostanze caratterizzate da elevata volatilità è inoltre indispensabile aerare imm Chiunque, per qualsiasi ragione, debba effettuare lavorazioni nei locali (di norma segnalati con appositi pittogrammi) dove sono in uso o semplicemente conservate sostanze infiammabili deve seguire scrupolosamente le stesse indicazio SOLUZIONI Le principali indicazioni preventive in questo genere di rischi sono: � un'azione - prioritaria - di informazione e addestramento per mettere i lavoratori in grado di

conoscere ed usare le sostanze infiammabili ed i rischi relati� informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

incidente � segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi; attenta lettura e rispetto delle indicazioni

contenute nelle etichette previste dalla apposita normativa � dotazione ed uso, con relativo addestramento, dei DPI (dispositivi di protezione individuale): per

esempio guanti monouso o mascherine� effettuazione di visite mediche periodiche obbligatorie per gli addetti alla manipolazi

sostanze infiammabili � lavaggio immediato ed abbondante in caso di contatto accidentale � buona aerazione degli ambienti di lavoro ed eventuale adeguamento con sistemi di aspirazione e/o

aerazione � accurata pulizia a fine turno sia personale che degli attrezzi da lavoro � eliminazione dei vestiti impregnati eventualmente di prodotti nocivi in appositi contenitori � attenzione ai travasi; è preferibile evitarli, se possibile � chiusura dei contenitori con tappi � attenzione ad evitare l'utilizzazione di bottiglie destinate di solito ad altri usi, specie se alimentari � rispetto del divieto di non fumare per evitare rischi d'incendio

NORMATIVA D.M.. 3.12.85 e D.M . 28.1.92: regolano l'etichettatura delle D.Lgs 493/96, art. 6 CEE 90/394 su agenti cancerogeni CEE 78/319 su sostanze tossiche e nocive CEE 89/656 ( DPI) D.Lgs 81/08, e s.m.i. DPR 915/82 (elenco sostanze tossiche e nocive)

10.1.4 Uso di fiamme libere e smerigliatrici

La tipologia delle lavorazioni

ambienti confinati, poco illuminati e scarsamente arieggiati.La possibilità di provocare incendio eI danni alle persone o cose possono essere importanti.

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Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Nell'impiego di sostanze infiammabili, i lavoratori devono indossare abiti tali da non dar luogo a fonti di innesco. Di norma quindi vanno evitati gli abiti da lavoro in fibre sintetiche.

amenti di prodotti infiammabili devono essere assorbiti e asportati immediatamente, il materiale utilizzato a tale scopo deve essere gettato in recipienti per rifiuti. Per le sostanze caratterizzate da elevata volatilità è inoltre indispensabile aerare immediatamente i locali.

Chiunque, per qualsiasi ragione, debba effettuare lavorazioni nei locali (di norma segnalati con appositi pittogrammi) dove sono in uso o semplicemente conservate sostanze infiammabili deve seguire

le stesse indicazioni di cui sopra.

Le principali indicazioni preventive in questo genere di rischi sono: di informazione e addestramento per mettere i lavoratori in grado di

conoscere ed usare le sostanze infiammabili ed i rischi relativi alla loro manipolazioneinformazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi; attenta lettura e rispetto delle indicazioni reviste dalla apposita normativa

dotazione ed uso, con relativo addestramento, dei DPI (dispositivi di protezione individuale): per esempio guanti monouso o mascherine effettuazione di visite mediche periodiche obbligatorie per gli addetti alla manipolazi

lavaggio immediato ed abbondante in caso di contatto accidentale buona aerazione degli ambienti di lavoro ed eventuale adeguamento con sistemi di aspirazione e/o

accurata pulizia a fine turno sia personale che degli attrezzi da lavoro eliminazione dei vestiti impregnati eventualmente di prodotti nocivi in appositi contenitori attenzione ai travasi; è preferibile evitarli, se possibile

n tappi attenzione ad evitare l'utilizzazione di bottiglie destinate di solito ad altri usi, specie se alimentari rispetto del divieto di non fumare per evitare rischi d'incendio

: regolano l'etichettatura delle sostanze pericolose.

su agenti cancerogeni su sostanze tossiche e nocive

(elenco sostanze tossiche e nocive)

Uso di fiamme libere e smerigliatrici

La tipologia delle lavorazioni richiede attenzioni particolari soprattutto in presenza di combustibili in ambienti confinati, poco illuminati e scarsamente arieggiati.

di provocare incendio e\o esplosioni va seriamente presa in consideraziossono essere importanti..

del 23 settembre 2011

Nell'impiego di sostanze infiammabili, i lavoratori devono indossare abiti tali da non dar luogo a fonti di

amenti di prodotti infiammabili devono essere assorbiti e asportati immediatamente, il materiale utilizzato a tale scopo deve essere gettato in recipienti per rifiuti. Per le sostanze caratterizzate

Chiunque, per qualsiasi ragione, debba effettuare lavorazioni nei locali (di norma segnalati con appositi pittogrammi) dove sono in uso o semplicemente conservate sostanze infiammabili deve seguire

di informazione e addestramento per mettere i lavoratori in grado di vi alla loro manipolazione

informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi; attenta lettura e rispetto delle indicazioni

dotazione ed uso, con relativo addestramento, dei DPI (dispositivi di protezione individuale): per

effettuazione di visite mediche periodiche obbligatorie per gli addetti alla manipolazione ed all'uso di

buona aerazione degli ambienti di lavoro ed eventuale adeguamento con sistemi di aspirazione e/o

eliminazione dei vestiti impregnati eventualmente di prodotti nocivi in appositi contenitori

attenzione ad evitare l'utilizzazione di bottiglie destinate di solito ad altri usi, specie se alimentari

richiede attenzioni particolari soprattutto in presenza di combustibili in

seriamente presa in considerazione

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

SOLUZIONI

Il datore di lavoro deve valutare opportunamente tali eventualità ed attuare un’opportuna riduzione dei rischi. Valutare sempre, prima d’iniziare, l’assenza negli stessi locali di sostanze infiammabili (vedi sopra) Le lavorazioni più a rischio devono prevedere la presenzaaddetto alle emergenze.

NORMATIVA D.Lgs 81/08 e s.m.i. D.Lgs. n. 106 del 3 agosto 2009 D.P.R. n. 689 del 26 maggio 1959 D.M. (Interni) 16 febbraio 1982 D.P.R. 12 gennaio 1998, n. 37 D.M. 10/03/1998 D.P.R. n.302 del 19.3.1956, art.14D.P.R. 547 del 27.4.1955 art.14

10.1.5 Polveri

La provenienza può essere varia : dalle polveri sollevate nel corso delle operazioni di pulizia a quelle prodotte dalle lavorazioni, a quelle prodotte da condizionatori.

I danni più frequenti sono: infiammazioni o irritazioni agli occhi ed all'apparato respiratoriorinite, congiuntivite in soggetti allergici.

E’ indispensabile attenersi alle disposizioni del “Protocollo Sanitario per la prevenzione delle polveri….” Di cui all’allegato

SOLUZIONI E' prioritaria un'azione di informazione e formazione, per rendere i lav

evitare i rischi connessi con le polveri.

Le principali indicazioni preventive, oltre la suddetta, sono:

� l'uso di aspirapolveri � l'asportazione manuale delle polveri con stracci umidi � conoscenza delle componenti delle polv� l'uso di DPI (dispositivi individuali di protezione), quando necessario, in particolare delle mascherine

filtranti � accurata manutenzione degli impianti di condizionamento e ventilazione.

NORMATIVA CEE 89/655 e allegati I e II (attrezzature da lavoro) CEE 89/656 con allegati (DPI) CEE 90/679 con allegati (agenti biologici) D.Lgs 81/08 e s.m.i.

10.1.6 Esposizione ad agenti infettivi

pag. 19

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Il datore di lavoro deve valutare opportunamente tali eventualità ed attuare un’opportuna riduzione dei Valutare sempre, prima d’iniziare, l’assenza negli stessi locali di sostanze infiammabili (vedi sopra)

lavorazioni più a rischio devono prevedere la presenza contemporanea di più operato

agosto 2009 – Decreto Correttivo 81/08. D.P.R. n. 689 del 26 maggio 1959 D.M. (Interni) 16 febbraio 1982

D.P.R. n.302 del 19.3.1956, art.14 D.P.R. 547 del 27.4.1955 art.14

essere varia : dalle polveri sollevate nel corso delle operazioni di pulizia a quelle prodotte dalle lavorazioni, a quelle prodotte da condizionatori.

infiammazioni o irritazioni agli occhi ed all'apparato respiratoriorinite, congiuntivite in soggetti allergici.

E’ indispensabile attenersi alle disposizioni del “Protocollo Sanitario per la prevenzione delle

E' prioritaria un'azione di informazione e formazione, per rendere i lavoratori in grado di conoscere ed evitare i rischi connessi con le polveri.

Le principali indicazioni preventive, oltre la suddetta, sono:

l'asportazione manuale delle polveri con stracci umidi conoscenza delle componenti delle polveri prodotte dalle lavorazioni per evitarne i rischi l'uso di DPI (dispositivi individuali di protezione), quando necessario, in particolare delle mascherine

accurata manutenzione degli impianti di condizionamento e ventilazione.

e allegati I e II (attrezzature da lavoro)

con allegati (agenti biologici)

Esposizione ad agenti infettivi

del 23 settembre 2011

Il datore di lavoro deve valutare opportunamente tali eventualità ed attuare un’opportuna riduzione dei Valutare sempre, prima d’iniziare, l’assenza negli stessi locali di sostanze infiammabili (vedi sopra)

contemporanea di più operato di cui almeno uno

essere varia : dalle polveri sollevate nel corso delle operazioni di pulizia a quelle

infiammazioni o irritazioni agli occhi ed all'apparato respiratorio: asma,

E’ indispensabile attenersi alle disposizioni del “Protocollo Sanitario per la prevenzione delle

oratori in grado di conoscere ed

eri prodotte dalle lavorazioni per evitarne i rischi l'uso di DPI (dispositivi individuali di protezione), quando necessario, in particolare delle mascherine

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Sono presenti soprattutto nell'ambito sanitario anche al di fuori degli interventi sugli impianti idrosanitari e di condizionamento. Le infezioni più comuni sono l'epatite B e C, il tetano, la tubercolosi, l' AIDS.

SOLUZIONI Questo genere di rischi è prevalente negli a

come le mense e l'industria alimentare. � Prioritaria è un'azione di informazione e formazione concordata con l'azienda per mettere i lavoratori

in grado di conoscere i rischi connessi con gli agent� Segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi biologici � Vaccinazione, in particolare contro l'epatite B ed il tetano � Contro l'epatite C e l'AIDS vanno evitati contatti con sangue e materiale infetto. Si devono usare

pertanto guanti antinfortunistici e contenitori adatti per i rifiuti. � Accortezza e massima attenzione nei confronti di oggetti taglienti ed appuntiti, come

provette, vetrini � Informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

incidente � Effettuazione, quando è previsto, di visite mediche periodiche obbligatorie ai lavoratori che svolgono

i generi di lavoro più esposti � Prove allergometriche � Eliminazione dei vestiti infettati in appositi contenitori

NORMATIVA D.M.. 3.12.85 e D.M . 28.1.92: regolano l'etichettatura delle sostanze pericolose.CEE 90/679 con allegati (agenti biologici) CEE 78/319 su sostanze tossiche e nocive CEE 89/656 con allegati ( DPI) D.Lgs 81/08 D.M. Ministero Ambiente 25.5.89solidi urbani) DPR 915/82 (elenco rifiuti tossici e nocivi)

10.1.7 Microclima

I rischi di questo tipo si presentano quando si passa continuamente da un ambiente caldo ad uno freddo

e viceversa, oppure quando il tasso di umidità dell'aria è inferiore o superiore al 40 I danni più comuni sono naturalmente le

ma anche dolori muscolo - scheletrici

SOLUZIONI E' prioritaria un'azione di informazione e formazione concordata con l'azienda, per mettere i lavoratori

in grado di conoscere ed evitare i rischi connessi col microclima. Le principali indicazioni preventive riguardano:

� l'uso di indumenti da lavoro adeguat

pag. 20

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

soprattutto nell'ambito sanitario anche al di fuori degli interventi sugli impianti

Le infezioni più comuni sono l'epatite B e C, il tetano, la tubercolosi, l' AIDS.

Questo genere di rischi è prevalente negli ambienti sanitari, ma si ritrova anche in ambienti diversi, come le mense e l'industria alimentare.

Prioritaria è un'azione di informazione e formazione concordata con l'azienda per mettere i lavoratori in grado di conoscere i rischi connessi con gli agenti infettivi e di usare i DPI Segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi biologici Vaccinazione, in particolare contro l'epatite B ed il tetano Contro l'epatite C e l'AIDS vanno evitati contatti con sangue e materiale infetto. Si devono usare pertanto guanti antinfortunistici e contenitori adatti per i rifiuti. Accortezza e massima attenzione nei confronti di oggetti taglienti ed appuntiti, come

Informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

Effettuazione, quando è previsto, di visite mediche periodiche obbligatorie ai lavoratori che svolgono esposti

Eliminazione dei vestiti infettati in appositi contenitori

: regolano l'etichettatura delle sostanze pericolose. con allegati (agenti biologici)

ossiche e nocive

D.M. Ministero Ambiente 25.5.89 ( Individuazione dei rifiuti ospedalieri da qualificare come assimilabili ai rifiuti

(elenco rifiuti tossici e nocivi)

I rischi di questo tipo si presentano quando si passa continuamente da un ambiente caldo ad uno freddo viceversa, oppure quando il tasso di umidità dell'aria è inferiore o superiore al 40 -60 %.

I danni più comuni sono naturalmente le malattie dell'apparato respiratorio (faringiti, tonsilliti, riniti...), scheletrici.

prioritaria un'azione di informazione e formazione concordata con l'azienda, per mettere i lavoratori in grado di conoscere ed evitare i rischi connessi col microclima. Le principali indicazioni preventive riguardano:

l'uso di indumenti da lavoro adeguati alle condizioni climatiche

del 23 settembre 2011

soprattutto nell'ambito sanitario anche al di fuori degli interventi sugli impianti

mbienti sanitari, ma si ritrova anche in ambienti diversi,

Prioritaria è un'azione di informazione e formazione concordata con l'azienda per mettere i lavoratori i infettivi e di usare i DPI

Contro l'epatite C e l'AIDS vanno evitati contatti con sangue e materiale infetto. Si devono usare

Accortezza e massima attenzione nei confronti di oggetti taglienti ed appuntiti, come siringhe,

Informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

Effettuazione, quando è previsto, di visite mediche periodiche obbligatorie ai lavoratori che svolgono

iduazione dei rifiuti ospedalieri da qualificare come assimilabili ai rifiuti

I rischi di questo tipo si presentano quando si passa continuamente da un ambiente caldo ad uno freddo 60 %.

(faringiti, tonsilliti, riniti...),

prioritaria un'azione di informazione e formazione concordata con l'azienda, per mettere i lavoratori

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

� dotazione di sistemi di riscaldamento, di ventilazione o di condizionamento, con provvedimenti tecnici automatici che controllino il tasso di umidità dell'aria

� effettuazione di verifiche periodiche e regolare manutenzione deglattenzione alla pulizia dei filtri

� introduzione di una organizzazione del lavoro che limiti la durata di permanenza del lavoratore negli ambienti troppo caldi o troppo freddi

� rispetto di alcuni parametri microclimatici:

- numero adeguato di ricambi d'aria- temperatura interna invernale oscillante tra 18° - umidità relativa invernale compresa tra 40 - temperatura interna estiva inferiore all'esterna di non più 7 °C- umidità relativa estiva compresa tra 40 - velocità dell'aria inferiore a 0,15 m/sec.

NORMATIVA D.Lgs 81/08 e s.m.i. DPR 242/96, art.16 Decreto Ministero Sanità 18.5.76 LEGGE 13 agosto 2010, n. 136

10.1.8 Stress

Spesso le demolizioni si fanno in ambienti confinati, poco illuminati e scarsamente arieggiati.Le conseguenze negative possono riguardare sia la vita sociale di tali lavoratori, sia i rischi

all'isolamento in caso di pericolo o di bisogno di aiuto.I danni più comuni sono l'insonnia e problemi all'apparato gastroenterico.

SOLUZIONI

Il datore di lavoro deve intervenire opportunamente sull'organizzazione del lavoro, mirata alla riduzione dei rischi, con particolare attenzione alle rotazioni ed agli orari di lavoro

NORMATIVA

CEE 89/391 (direttiva quadro)

10.1.9 Rischi fisici da esposizione a fonti radioattive

L’installazione di apparecchiature radiogene, così come il loro utilizzo di routine, prevede esposizione a rischi da radiazioni che devono essere tipologia di rischio, posti all’attenzione di un Medico Autorizzato dal momento che i danni alle persone possono essere importanti.

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Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

dotazione di sistemi di riscaldamento, di ventilazione o di condizionamento, con provvedimenti tecnici automatici che controllino il tasso di umidità dell'aria effettuazione di verifiche periodiche e regolare manutenzione degli impianti, con particolare attenzione alla pulizia dei filtri introduzione di una organizzazione del lavoro che limiti la durata di permanenza del lavoratore negli ambienti troppo caldi o troppo freddi rispetto di alcuni parametri microclimatici:

adeguato di ricambi d'aria temperatura interna invernale oscillante tra 18° - 20° C umidità relativa invernale compresa tra 40 - 60 % temperatura interna estiva inferiore all'esterna di non più 7 °C umidità relativa estiva compresa tra 40 - 50 %

dell'aria inferiore a 0,15 m/sec.

si fanno in ambienti confinati, poco illuminati e scarsamente arieggiati.Le conseguenze negative possono riguardare sia la vita sociale di tali lavoratori, sia i rischi

all'isolamento in caso di pericolo o di bisogno di aiuto. l'insonnia e problemi all'apparato gastroenterico.

Il datore di lavoro deve intervenire opportunamente sull'organizzazione del lavoro, mirata alla riduzione dei rischi, con particolare attenzione alle rotazioni ed agli orari di lavoro

Rischi fisici da esposizione a fonti radioattive

L’installazione di apparecchiature radiogene, così come il loro utilizzo di routine, prevede esposizione a rischi da radiazioni che devono essere supervisionati dall’Esperto Qualificato e, sempre per la particolare tipologia di rischio, posti all’attenzione di un Medico Autorizzato dal momento che i danni alle persone

del 23 settembre 2011

dotazione di sistemi di riscaldamento, di ventilazione o di condizionamento, con provvedimenti

i impianti, con particolare

introduzione di una organizzazione del lavoro che limiti la durata di permanenza del lavoratore negli

si fanno in ambienti confinati, poco illuminati e scarsamente arieggiati. Le conseguenze negative possono riguardare sia la vita sociale di tali lavoratori, sia i rischi legati

Il datore di lavoro deve intervenire opportunamente sull'organizzazione del lavoro, mirata alla

L’installazione di apparecchiature radiogene, così come il loro utilizzo di routine, prevede esposizione a supervisionati dall’Esperto Qualificato e, sempre per la particolare

tipologia di rischio, posti all’attenzione di un Medico Autorizzato dal momento che i danni alle persone

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Le attività riguardanti l’appalto in oggetto verrannoMedicina Nucleare. Analizzando tali attività, per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti, si possono identificare i seguenti rischi:

• Esposizione per prossimità locali dove si eseguono indagini diagnostici• Esposizione per prossimità pazienti sottoposti ad indagini diagnostici medico• Presenza di reflui radioattivi

SOLUZIONI I locali dove è presente il rischio radiologico sono contrassegnati da appositi segnali. L’accesso in tali zone è consentito esclusivamente previa autorizzazione dell’Esperto Qualificato Responsabile. Prima dell’inizio dei lavori il personale esterno al Servizio di Medicina Nucleare, dovrà ricevere informazioni sulle modalità di accesso alle Zone Sorvegliate esmi), sulle procedure di controllo di contaminazione e sulle procedure di decontaminazione. Si dovrà concordare con il RSPP e l’Esperto Qualificato le modalità e gli orari di accesso per effettuare i lavori in assenza rischio.Particolare attenzione dovrà essere eseguita prima di ogni intervento sulle condutture dei reflui radioattivi e dovrà essere programmata insieme all’Esperto Qualificato.

NORMATIVA DLgs. 17/3/95, n.230, modificato da: DLgs. 241/00, DLgs. 257/01, D39/02 Decreto Ministero Sanità 11 giugno 2001, n. 488Circolare 5/2001 del Ministero del Lavoro e P.SD.Lgs 81/08 e s.m.i. D.Lgs. n. 106 del 3 agosto 2009

11. RISCHI E MISURE CONNESSI A INTERFERENZENOTA: Poiché per una corretta descrizione dei tempi e dei metodi di lavoro è importante conoscere la reale organizzazione delle ditte partecipanti, generale. Si evidenzia, inoltre, che ditta appaltante, almeno 15 GIORNI PRIMA DELL’INIZIO DELLE FASI LAVORATIVE, i tempi, analizzando gli eventuali rischi derivanti dalla contemporaneità degli interventi e dalle modalità di esecuzione, consentendo, in tal modo, l’aggiornamento del presente DUVRI.

In questo paragrafo, per maggior chiarezza vengono riassunte le misure di prevenzione e

rischi derivanti dalla presenza contemporanea di più imprese. Nel caso le interferenze fossero solo temporali e non spaziali, e le conseguenze di eventuali incidenti non possano coinvolgere locali adiacenti, le potranno avvenire contemporaneamente. Lsensibilizzare i loro lavoratori in merito. POS dovrà prendere in considerazione il fattovisitatori esterni. Le azioni di coordinamento sono contenute, per ogni successivi e sono di seguito riassunte:

pag. 22

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Le attività riguardanti l’appalto in oggetto verranno svolte in contiguità con locali del Servizio di

Analizzando tali attività, per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti, si possono identificare i

Esposizione per prossimità locali dove si eseguono indagini diagnosticiEsposizione per prossimità pazienti sottoposti ad indagini diagnostici medicoPresenza di reflui radioattivi

I locali dove è presente il rischio radiologico sono contrassegnati da appositi segnali. L’accesso in zone è consentito esclusivamente previa autorizzazione dell’Esperto Qualificato Responsabile.

Prima dell’inizio dei lavori il personale esterno al Servizio di Medicina Nucleare, dovrà ricevere informazioni sulle modalità di accesso alle Zone Sorvegliate e Zone Controllate (D.Lgs. 230/95 e smi), sulle procedure di controllo di contaminazione e sulle procedure di decontaminazione.

Si dovrà concordare con il RSPP e l’Esperto Qualificato le modalità e gli orari di accesso per ischio.

Particolare attenzione dovrà essere eseguita prima di ogni intervento sulle condutture dei reflui radioattivi e dovrà essere programmata insieme all’Esperto Qualificato.

DLgs. 17/3/95, n.230, modificato da: DLgs. 241/00, DLgs. 257/01, D

Decreto Ministero Sanità 11 giugno 2001, n. 488 Circolare 5/2001 del Ministero del Lavoro e P.S

n. 106 del 3 agosto 2009 – Decreto Correttivo 81/08.

RISCHI E MISURE CONNESSI A INTERFERENZE: Poiché per una corretta descrizione dei tempi e dei metodi di lavoro è importante conoscere la reale

delle ditte partecipanti, il presente DUVRI, prevede tempi ed analisi della sicurezza in forma Si evidenzia, inoltre, che il datore di lavoro della ditta aggiudicataria dovrà concordare con la

ditta appaltante, almeno 15 GIORNI PRIMA DELL’INIZIO DELLE FASI LAVORATIVE, do gli eventuali rischi derivanti dalla contemporaneità degli interventi e dalle modalità di

esecuzione, consentendo, in tal modo, l’aggiornamento del presente DUVRI.

In questo paragrafo, per maggior chiarezza vengono riassunte le misure di prevenzione e rischi derivanti dalla presenza contemporanea di più imprese. Nel caso le interferenze fossero solo temporali e non spaziali, e le conseguenze di eventuali incidenti non possano coinvolgere locali adiacenti, le potranno avvenire contemporaneamente. La ditta aggiudicataria dovrà porre particolare attenzione e sensibilizzare i loro lavoratori in merito. La ditta aggiudicataria dovrà, inoltre, considerare che il POS dovrà prendere in considerazione il fatto di lavorare in ambienti di lavoro in parte occupati da visitatori esterni. Le azioni di coordinamento sono contenute, per ogni attività, all’interno dei capitoli

seguito riassunte:

del 23 settembre 2011

svolte in contiguità con locali del Servizio di

Analizzando tali attività, per quanto riguarda le radiazioni ionizzanti, si possono identificare i

Esposizione per prossimità locali dove si eseguono indagini diagnostici medico-nucleari Esposizione per prossimità pazienti sottoposti ad indagini diagnostici medico-nucleari

I locali dove è presente il rischio radiologico sono contrassegnati da appositi segnali. L’accesso in zone è consentito esclusivamente previa autorizzazione dell’Esperto Qualificato Responsabile.

Prima dell’inizio dei lavori il personale esterno al Servizio di Medicina Nucleare, dovrà ricevere Zone Controllate (D.Lgs. 230/95 e

smi), sulle procedure di controllo di contaminazione e sulle procedure di decontaminazione.

Si dovrà concordare con il RSPP e l’Esperto Qualificato le modalità e gli orari di accesso per

Particolare attenzione dovrà essere eseguita prima di ogni intervento sulle condutture dei reflui

DLgs. 17/3/95, n.230, modificato da: DLgs. 241/00, DLgs. 257/01, DLgs. 151/01, Legge

RISCHI E MISURE CONNESSI A INTERFERENZE : Poiché per una corretta descrizione dei tempi e dei metodi di lavoro è importante conoscere la reale

analisi della sicurezza in forma il datore di lavoro della ditta aggiudicataria dovrà concordare con la

ditta appaltante, almeno 15 GIORNI PRIMA DELL’INIZIO DELLE FASI LAVORATIVE, le fasi di lavoro ed do gli eventuali rischi derivanti dalla contemporaneità degli interventi e dalle modalità di

In questo paragrafo, per maggior chiarezza vengono riassunte le misure di prevenzione e protezione dei rischi derivanti dalla presenza contemporanea di più imprese. Nel caso le interferenze fossero solo temporali e non spaziali, e le conseguenze di eventuali incidenti non possano coinvolgere locali adiacenti, le attività

porre particolare attenzione e considerare che il proprio

di lavorare in ambienti di lavoro in parte occupati da pazienti e , all’interno dei capitoli

Page 23: DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI …5. ACCETTAZIONE DEL DUVRI 6. SCHED A VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO 7. DATI RELATIVI ALLE STRUTTURE 7.1 Ubicazione

Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

� evitare la presenza di operatori non addet� in caso di uso di attrezzature

la sua rispondenza alle norme di sicurezza;� qualora in corso d’opera si presenti la necessità di interferenze non previ

essere preventivamente comunicate al Datore di LavSi prevedono le seguenti attività � attività amministrativa � attività medico chirurgica � presenza di pazienti e visitator� ristorazione � pulizie � approvvigionamenti � manutenzioni (edili, di altri

pag. 23

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

evitare la presenza di operatori non addetti alle specifiche mansioni; in caso di uso di attrezzature in nolo, alla consegna ed alla restituzione della stessa si dovrà verificare

ndenza alle norme di sicurezza; ualora in corso d’opera si presenti la necessità di interferenze non previ

essere preventivamente comunicate al Datore di Lavoro Committente ed autorizzate.Si prevedono le seguenti attività o condizioni di contemporaneità:

presenza di pazienti e visitatori

impianti e generiche)

del 23 settembre 2011

, alla consegna ed alla restituzione della stessa si dovrà verificare

ualora in corso d’opera si presenti la necessità di interferenze non previste, le stesse dovranno oro Committente ed autorizzate.

Page 24: DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI …5. ACCETTAZIONE DEL DUVRI 6. SCHED A VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO 7. DATI RELATIVI ALLE STRUTTURE 7.1 Ubicazione

Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

11.1 Analisi dei rischi e fattori che possono determinare interferenze

a) ambiente di lavoro N. DESCRIZIONE DELLE POSSIBILI SITUAZIONI CHE POSSONO

DETERMINARE INTERFERENZE

1 NECESSITA’ DI ACCEDERE AD AREE DI PERTINENZA DELL’AOUS

2 ESISTONO SPAZI DEDICATI AL CARICO/SCARICO DEI MATERIALI NECESSARI ALLO SVOLGIMENTO DELL’APPALTO

3 ESISTONO PERCORSI DEDICATI PER IL TRASPORTO DI MATERIALI ATTI ALLO SVOLGIMENTO DELL’APPALTO

4 ALLESTIMENTO DI UN’AREA DEDICATA ALL’INTERNO DI EDI FICI PER LE LAVORAZIONI

5 ESECUZIONE D’ATTIVITA’ LAVORATIVE CON PRESENZA DI LAVORATORI DELL’AZIENDA SANITARIA

6 ESECUZIONE D’ATTIVITA’ LAVORATIVA CON PRESENZA D’UTENTI E PERSONALE DELL’AZIENDA SANITARIA

7 PREVISTA COMPRESENZA ATTIVITA’ LAVORATIVA D’ALTRE DITTE INERENTE L’APPALTO/FORNITURA

8 PREVISTO LAVORO NOTTURNO O FESTIVO

9 PREVISTA LA CHIUSURA DI VIE D’ESODO

10 GLI INTERVENTI COMPORTANO DELL’ACCESSIBILITA’ ALLE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI

11 L’EDIFICIO INTERESSATO E’ SOGGETTO AL CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDIO

12 L’EDIFICIO INTERESSATO E’ DOTATO DI IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE D’EMERGENZA

pag. 24

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Analisi dei rischi e fattori che possono determinare interferenze

DESCRIZIONE DELLE POSSIBILI SITUAZIONI CHE POSSONO INTERFERENZE

NECESSITA’ DI ACCEDERE AD AREE DI PERTINENZA DELL’AOUS

ESISTONO SPAZI DEDICATI AL CARICO/SCARICO DEI MATERIALI NECESSARI ALLO SVOLGIMENTO DELL’APPALTO

ESISTONO PERCORSI DEDICATI PER IL TRASPORTO DI MATERIALI SVOLGIMENTO DELL’APPALTO

ALLESTIMENTO DI UN’AREA DEDICATA ALL’INTERNO DI EDI FICI

ESECUZIONE D’ATTIVITA’ LAVORATIVE CON PRESENZA DI LAVORATORI DELL’AZIENDA SANITARIA

ESECUZIONE D’ATTIVITA’ LAVORATIVA CON PRESENZA D’UTENTI E PERSONALE DELL’AZIENDA SANITARIA

PREVISTA COMPRESENZA ATTIVITA’ LAVORATIVA D’ALTRE DITTE INERENTE L’APPALTO/FORNITURA

PREVISTO LAVORO NOTTURNO O FESTIVO

PREVISTA LA CHIUSURA DI VIE D’ESODO

GLI INTERVENTI COMPORTANO RIDUZIONE TEMPORANEA DELL’ACCESSIBILITA’ ALLE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI

L’EDIFICIO INTERESSATO E’ SOGGETTO AL CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDIO

L’EDIFICIO INTERESSATO E’ DOTATO DI IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE D’EMERGENZA

del 23 settembre 2011

Analisi dei rischi e fattori che possono determinare interferenze.

DESCRIZIONE DELLE POSSIBILI SITUAZIONI CHE POSSONO SI’ NO

NECESSITA’ DI ACCEDERE AD AREE DI PERTINENZA DELL’AOUS X

ESISTONO SPAZI DEDICATI AL CARICO/SCARICO DEI MATERIALI X

ESISTONO PERCORSI DEDICATI PER IL TRASPORTO DI MATERIALI X

ALLESTIMENTO DI UN’AREA DEDICATA ALL’INTERNO DI EDI FICI X

ESECUZIONE D’ATTIVITA’ LAVORATIVE CON PRESENZA DI X

ESECUZIONE D’ATTIVITA’ LAVORATIVA CON PRESENZA X

PREVISTA COMPRESENZA ATTIVITA’ LAVORATIVA D’ALTRE X

X

X

RIDUZIONE TEMPORANEA X

L’EDIFICIO INTERESSATO E’ SOGGETTO AL CERTIFICATO DI X

L’EDIFICIO INTERESSATO E’ DOTATO DI IMPIANTO DI X

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

b) macchine – attrezzature –

N. DESCRIZIONE DELLE POSSIBILI SITUAZIONI CHE POSSONO

DETERMINARE INTERFERENZE

13 UTILIZZO DI ATTREZZATURE DA PARTE DELLE DITTE APPALTATRICI DI PROPRIETA’ DELL’AZIENDA SANITARIA

14

UTILIZZO DI AUTOMEZZI ALL’INTERNO DELLE PERTINENZE DEL COMMITTENTE (nell’accedere ai percorsi interni fare attenzione alle indicazioni del personale preposto relativamente alle regole di circolazione e parcheggio)

15 MOVIMENTAZIONE DELLE MERCI CON ATTREZZATURE LUNGO LE PERTINENZE DEL COMMITTENTE

c) rischi trasmessi all’esternoN. DESCRIZIONE DELLE POSSIBILI INTERFERENZE

16 RISCHI DI CADUTA DALL’ALTO PER GLI UTENTI GENERATI DAI LAVORI

17 RISCHIO DI CADUTA DI MATERIALE DALL’ALTO CHE POSSONO INTERESSARE I LAVORATORI DELL’AZIENDA E GLI UTENTI

18 UTILIZZO DI SOSTANZE CHIMICHE CHE POSSONO INTERFERIRE CON LE NORMALI ATTIVITA’ IN CORSO ESTERNE AL LUOGO D’INTERVENTO

19

EMISSIONE DI RUMORE CHE ATTIVITA’ LIMITROFE IN CORSO ESTERNE ALL’INTERVENTO

In caso affermativo saranno concordate apposite procedure.

20

PRODUZIONE DI POLVERE CHE PUO’ INTERFERIRE CON LE NORMALI ATTIVITA’ IN CORSO ESTERNE ALL’INTERVENTO

In caso affermativo si raccomanda di attenersi all’apposita procedura dell’AOU.

21 TEMPORANEA DISATTIVAZIONE DELL’IMPIANTO D’ALLARME INCENDIO NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

22 TEMPORANEA DISATTIVAZIONE DELL’IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE D’EMERGENZA NEI ALL’INTERVENTO

23 INTERRUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA ANCHE TEMPORANEA NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

24 INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELL’ALIMENTAZIONE

pag. 25

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

impianti

DESCRIZIONE DELLE POSSIBILI SITUAZIONI CHE POSSONO DETERMINARE INTERFERENZE

UTILIZZO DI ATTREZZATURE DA PARTE DELLE DITTE APPALTATRICI DI PROPRIETA’ DELL’AZIENDA SANITARIA

UTILIZZO DI AUTOMEZZI DELLA DITTA APPALTATRICE ALL’INTERNO DELLE PERTINENZE DEL COMMITTENTE (nell’accedere ai percorsi interni fare attenzione alle indicazioni del personale preposto relativamente alle regole di circolazione e parcheggio)

MOVIMENTAZIONE DELLE MERCI CON ATTREZZATURE LUNGO LE PERTINENZE DEL COMMITTENTE

c) rischi trasmessi all’esterno DESCRIZIONE DELLE POSSIBILI INTERFERENZE

RISCHI DI CADUTA DALL’ALTO PER GLI UTENTI GENERATI DAI

DI CADUTA DI MATERIALE DALL’ALTO CHE POSSONO INTERESSARE I LAVORATORI DELL’AZIENDA E GLI UTENTI

UTILIZZO DI SOSTANZE CHIMICHE CHE POSSONO INTERFERIRE CON LE NORMALI ATTIVITA’ IN CORSO ESTERNE AL LUOGO

EMISSIONE DI RUMORE CHE POSSA INTERFERIRE CON LE ATTIVITA’ LIMITROFE IN CORSO ESTERNE ALL’INTERVENTO

In caso affermativo saranno concordate apposite procedure.

PRODUZIONE DI POLVERE CHE PUO’ INTERFERIRE CON LE NORMALI ATTIVITA’ IN CORSO ESTERNE ALL’INTERVENTO

affermativo si raccomanda di attenersi all’apposita procedura

TEMPORANEA DISATTIVAZIONE DELL’IMPIANTO D’ALLARME INCENDIO NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

TEMPORANEA DISATTIVAZIONE DELL’IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE D’EMERGENZA NEI LOCALI ADIACENTI

INTERRUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA ANCHE TEMPORANEA NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELL’ALIMENTAZIONE

del 23 settembre 2011

DESCRIZIONE DELLE POSSIBILI SITUAZIONI CHE POSSONO SI’ NO

UTILIZZO DI ATTREZZATURE DA PARTE DELLE DITTE X

DELLA DITTA APPALTATRICE ALL’INTERNO DELLE PERTINENZE DEL COMMITTENTE (nell’accedere ai percorsi interni fare attenzione alle indicazioni del personale X

MOVIMENTAZIONE DELLE MERCI CON ATTREZZATURE LUNGO X

SI’ NO

RISCHI DI CADUTA DALL’ALTO PER GLI UTENTI GENERATI DAI X

DI CADUTA DI MATERIALE DALL’ALTO CHE POSSONO X

UTILIZZO DI SOSTANZE CHIMICHE CHE POSSONO INTERFERIRE CON LE NORMALI ATTIVITA’ IN CORSO ESTERNE AL LUOGO X

POSSA INTERFERIRE CON LE

X

PRODUZIONE DI POLVERE CHE PUO’ INTERFERIRE CON LE

affermativo si raccomanda di attenersi all’apposita procedura X

TEMPORANEA DISATTIVAZIONE DELL’IMPIANTO D’ALLARME X

TEMPORANEA DISATTIVAZIONE DELL’IMPIANTO DI LOCALI ADIACENTI X

INTERRUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA ANCHE TEMPORANEA X

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELL’ALIMENTAZIONE X

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

IDRICA NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

25 INTERRUZIONE ANCHE COMBUSTIBILE Di CALDAIA NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

26 INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

27 INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DI GAS MEDICALI NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

28 INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELLE RETE TELEFONICA NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

29 INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELL’IMPIANTO DI VENTILAZIONE/CONDIZIONAMENTO NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

30 INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELL’IMPIANTO ANTINTRUSIONE NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

31 INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

32 I LAVORI PRODURRANO RIFIUTI CHE SUCCESSIVAMENTE L’AZIENDA POI DOVRA’ SMALTIRE

d) fattori d’interferenza generali per semplici forniture di apparecchiature e/o materiale vario (tecnologici, economati) N. DESCRIZIONE DELLE POSSIBILI INTERFERENZE

33 CONSEGNA DELLA MERCE PRESSO IL ESTERNO ALLA STRUTTURA PRINCIPALE

34 SCARICO DELLE MERCI VIENE ESEGUITO AUTONOMAMENTE DALLA DITTA APPALTATRICE

35 DISIMBALLAGGIO, INSTALLAZIONE, MESSA IN FUNZIONE ED INFINE L’ADDESTRAMENTO ALL’USO DELLE APPARECCHIATURE IN GENERE

36 SMALTIMENTO AUTONOMO DEI RIFIUTI GENERATI DAL DISIMBALLAGGIO DELLE MERCI

pag. 26

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

IDRICA NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELL’ALIMENTAZIONE COMBUSTIBILE Di CALDAIA NEI LOCALI ADIACENTI

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DI GAS MEDICALI NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELLE RETE TELEFONICA NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELL’IMPIANTO DI VENTILAZIONE/CONDIZIONAMENTO NEI LOCALI ADIACENTI

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELL’IMPIANTO ANTINTRUSIONE NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELLA RETE IDRICA ANTINCENDIO NEI LOCALI ADIACENTI ALL’INTERVENTO

I LAVORI PRODURRANO RIFIUTI CHE SUCCESSIVAMENTE L’AZIENDA POI DOVRA’ SMALTIRE

d) fattori d’interferenza generali per semplici forniture di apparecchiature e/o materiale vario (tecnologici, economati)

DESCRIZIONE DELLE POSSIBILI INTERFERENZE

CONSEGNA DELLA MERCE PRESSO IL MAGAZZINO ECONOMALE ESTERNO ALLA STRUTTURA PRINCIPALE

SCARICO DELLE MERCI VIENE ESEGUITO AUTONOMAMENTE DALLA

DISIMBALLAGGIO, INSTALLAZIONE, MESSA IN FUNZIONE ED INFINE L’ADDESTRAMENTO ALL’USO DELLE APPARECCHIATURE IN GENERE

SMALTIMENTO AUTONOMO DEI RIFIUTI GENERATI DAL DISIMBALLAGGIO DELLE MERCI

del 23 settembre 2011

TEMPORANEA DELL’ALIMENTAZIONE COMBUSTIBILE Di CALDAIA NEI LOCALI ADIACENTI X

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELL’IMPIANTO DI X

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DI GAS MEDICALI NEI X

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELLE RETE TELEFONICA X

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELL’IMPIANTO DI VENTILAZIONE/CONDIZIONAMENTO NEI LOCALI ADIACENTI X

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELL’IMPIANTO X

INTERRUZIONE ANCHE TEMPORANEA DELLA RETE IDRICA X

I LAVORI PRODURRANO RIFIUTI CHE SUCCESSIVAMENTE X

d) fattori d’interferenza generali per semplici forniture di apparecchiature e/o

SI’ NO

MAGAZZINO ECONOMALE

SCARICO DELLE MERCI VIENE ESEGUITO AUTONOMAMENTE DALLA X

DISIMBALLAGGIO, INSTALLAZIONE, MESSA IN FUNZIONE ED INFINE X

SMALTIMENTO AUTONOMO DEI RIFIUTI GENERATI DAL X

Page 27: DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI …5. ACCETTAZIONE DEL DUVRI 6. SCHED A VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO 7. DATI RELATIVI ALLE STRUTTURE 7.1 Ubicazione

Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

e) elementi essenziali da valutare nella fornitura di appalti/servizi esterni quali: produzione calore, effettuazione manutenzione agli impianti tecnologici e effettuazione pulizie dei locali, trasporto e smaltimento rifiuti, servizi alla persona in genere N. DESCRIZIONE DELLE POSSIBILI INTERFERENZE

37 LA DITTA APPALTATRICE CONOSCE GIA’ TUTTI I FUTURI AMBIENTI DI LAVORO

38 LA DITTA APPALTATRICE EFFETTUERA’ INTERVENTI SU IMPIANTI E/O ATTREZZATURE CON PRESENZA POTENZIALE RISCHIO BIOLOGICO DERIVATO DALL’ATTIVITA’ SANITARIA

39 LA DITTA APPALTATRICE EFFETTUERA’ INTERVENTI SU IMPIANTI E/O ATTREZZATURE CON PRESENZA POTENZIALE RISCHIO IMPIANTI ED ATTREZZATURE DERIVATO DALL’ATTIVITA’ SA NITARIA

40

LA DITTA APPALTATRICE EFFETTUERA’ INTERVENTI SU IMPIANTI E/O ATTREZZATURE CON PRESENZA POTENZIALE RISCHIO INCENDIO ESPOLOSIONE IN AMBIENTI, COMUNQUE SEGNALATI, DERIVATO DALL’ATTIVITA’ SANITARIA O DOVUTO ALLO STOCCAGGIO D I SOSTANZE INFIAMMABILI O FACILMENTE INFIAMMABILI

41

IN CONSIDERAZIONE DELL’USO DI FIAMME LIBERE E DI MOLE SMERIGLIO SARÀ CURA DELLA DITTA VERIFICARE IN ANTICIPO I POTENZIALI RISCHI DA INCENDIO ED LAVORI SOLO DOPO ATTENTA VERIFICA

42 LA DITTA APPALTATRICE EFFETTUERA’ INTERVENTI SU IMPIANTI E/O ATTREZZATURE CON PRESENZA POTENZIALE RISCHIO RADIAZIONI IONIZZANTI DERIVATO DALL’ATTIVITA’ SANITARIA

43 LA DITTA APPALTATRICE LAVORO

44 ALTRE DITTE ESTERNE CHE EFFETTUANO I MEDESIMI LAVORI ALL’INTERNO DELLA STAZIONE APPALTANTE E CHE DOVRANNO TRA LORO COORDINARSI

45 PREVISTO UN COORDINATORE/REFERENTE DELLA STAZIONE APPALTANTE SEMPRE IN LAVORO

46

PREVISTO UN COORDINATORE/REFERENTE DELLA STAZIONE APPALTANTE SEMPRE REPERIBILE ED IN GRADO DI DESCRIVERE LE PROBLEMATICHE RELATIVE AL SINGOLO APPALTO IN RELAZIONE ALL’AMBIENTE CIRCOSTANTE

47 NEI LAVORI IN ALTEZZA SUPERIORI AI DUE METRI È FATTO FAR INDOSSARE AI LAVORATORI DISPOSITIVI ANTICADUTA A NORMA, NONCHÈ SCALE O TRABATTELLI OMOLOGATI

pag. 27

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

) elementi essenziali da valutare nella fornitura di appalti/servizi esterni quali: produzione calore, effettuazione manutenzione agli impianti tecnologici e effettuazione pulizie dei locali, trasporto e smaltimento rifiuti, servizi alla persona in

DESCRIZIONE DELLE POSSIBILI INTERFERENZE

LA DITTA APPALTATRICE CONOSCE GIA’ TUTTI I FUTURI AMBIENTI DI

APPALTATRICE EFFETTUERA’ INTERVENTI SU IMPIANTI E/O ATTREZZATURE CON PRESENZA POTENZIALE RISCHIO BIOLOGICO DERIVATO DALL’ATTIVITA’ SANITARIA

LA DITTA APPALTATRICE EFFETTUERA’ INTERVENTI SU IMPIANTI E/O ATTREZZATURE CON PRESENZA POTENZIALE RISCHIO CHIMICO SU IMPIANTI ED ATTREZZATURE DERIVATO DALL’ATTIVITA’ SA NITARIA

LA DITTA APPALTATRICE EFFETTUERA’ INTERVENTI SU IMPIANTI E/O ATTREZZATURE CON PRESENZA POTENZIALE RISCHIO INCENDIO ESPOLOSIONE IN AMBIENTI, COMUNQUE SEGNALATI, DERIVATO DALL’ATTIVITA’ SANITARIA O DOVUTO ALLO STOCCAGGIO D I SOSTANZE INFIAMMABILI O FACILMENTE INFIAMMABILI

IN CONSIDERAZIONE DELL’USO DI FIAMME LIBERE E DI MOLE SMERIGLIO SARÀ CURA DELLA DITTA VERIFICARE IN ANTICIPO I POTENZIALI RISCHI DA INCENDIO ED ESPLOSIONE ED AVVIERÀ I LAVORI SOLO DOPO ATTENTA VERIFICA

LA DITTA APPALTATRICE EFFETTUERA’ INTERVENTI SU IMPIANTI E/O ATTREZZATURE CON PRESENZA POTENZIALE RISCHIO RADIAZIONI IONIZZANTI DERIVATO DALL’ATTIVITA’ SANITARIA

LA DITTA APPALTATRICE UTILIZZERA’ PROPRIE ATTREZZATURE DI

ALTRE DITTE ESTERNE CHE EFFETTUANO I MEDESIMI LAVORI ALL’INTERNO DELLA STAZIONE APPALTANTE E CHE DOVRANNO TRA

PREVISTO UN COORDINATORE/REFERENTE DELLA STAZIONE APPALTANTE SEMPRE IN GRADO DI DESCRIVERE L’AMBIENTE DI

PREVISTO UN COORDINATORE/REFERENTE DELLA STAZIONE APPALTANTE SEMPRE REPERIBILE ED IN GRADO DI DESCRIVERE LE PROBLEMATICHE RELATIVE AL SINGOLO APPALTO IN RELAZIONE ALL’AMBIENTE CIRCOSTANTE

NEI LAVORI IN ALTEZZA SUPERIORI AI DUE METRI È FATTO OBBLIGO FAR INDOSSARE AI LAVORATORI DISPOSITIVI ANTICADUTA A NORMA, NONCHÈ SCALE O TRABATTELLI OMOLOGATI

del 23 settembre 2011

) elementi essenziali da valutare nella fornitura di appalti/servizi esterni quali: produzione calore, effettuazione manutenzione agli impianti tecnologici e strutturali, effettuazione pulizie dei locali, trasporto e smaltimento rifiuti, servizi alla persona in

SI’ NO

LA DITTA APPALTATRICE CONOSCE GIA’ TUTTI I FUTURI AMBIENTI DI X

APPALTATRICE EFFETTUERA’ INTERVENTI SU IMPIANTI E/O ATTREZZATURE CON PRESENZA POTENZIALE RISCHIO BIOLOGICO X

LA DITTA APPALTATRICE EFFETTUERA’ INTERVENTI SU IMPIANTI E/O CHIMICO SU

X

LA DITTA APPALTATRICE EFFETTUERA’ INTERVENTI SU IMPIANTI E/O ATTREZZATURE CON PRESENZA POTENZIALE RISCHIO INCENDIO -ESPOLOSIONE IN AMBIENTI, COMUNQUE SEGNALATI, DERIVATO DALL’ATTIVITA’ SANITARIA O DOVUTO ALLO STOCCAGGIO D I

X

IN CONSIDERAZIONE DELL’USO DI FIAMME LIBERE E DI MOLE SMERIGLIO SARÀ CURA DELLA DITTA VERIFICARE IN ANTICIPO I

ESPLOSIONE ED AVVIERÀ I X

LA DITTA APPALTATRICE EFFETTUERA’ INTERVENTI SU IMPIANTI E/O ATTREZZATURE CON PRESENZA POTENZIALE RISCHIO RADIAZIONI X

UTILIZZERA’ PROPRIE ATTREZZATURE DI X

ALTRE DITTE ESTERNE CHE EFFETTUANO I MEDESIMI LAVORI ALL’INTERNO DELLA STAZIONE APPALTANTE E CHE DOVRANNO TRA X

PREVISTO UN COORDINATORE/REFERENTE DELLA STAZIONE GRADO DI DESCRIVERE L’AMBIENTE DI X

PREVISTO UN COORDINATORE/REFERENTE DELLA STAZIONE APPALTANTE SEMPRE REPERIBILE ED IN GRADO DI DESCRIVERE LE PROBLEMATICHE RELATIVE AL SINGOLO APPALTO IN RELAZIONE X

BBLIGO FAR INDOSSARE AI LAVORATORI DISPOSITIVI ANTICADUTA A NORMA, X

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

11.2 Gestione dell’emergenza. Procedure di emergenza ed evacuazione nel caso di rischio di incendio.

Tutte le strutture dell’AOUS, in funzione delle attività che vi si svolgono, sono provviste di idonea via

di fuga, sicura, sgombra da ostacoli, segnalata. Essa è utilizzabile dai lavoratori anche per il passaggio in condizioni normali ma deve essere mantenuta in condizioni di efficienza per l’emergenza. La via di fuga è adeguatamente illuminata anche in caso di guasto dell’impianto di illuminazione artificiale mediante un impianto di emergenza. Il POS della ditta aggiudicataria dovrà contenere i dell’AOUS per assicurare una rapida evacuazione dalle differenti zone di lavoro, in caso di pericolo.

Per tutti i lavoratori deve essere realizzato un programma di informazione per l’evacuazione e la lotta antincendio. Qualora se ne riscontri la necessità si devono prevedere piani di evacuazione. Questi devono includere l’attivazione del sistema di emergenza e l’evacuazione di tutte le persone dalla loro area di lavoro all’esterno o ad un luogo sicuro. IN CASO DI EVACUAZIONE

1. Evacuare i locali in modo ordinato, seguendo le istruzioni2. Non correre 3. Non usare ascensori o montacarichi 4. Non portare con se oggetti ingombranti o pericolosi5. In presenza di fumo o fiamme coprirsi la bocca e il naso con fazzoletti o panni umidi6. Respirare con i! volto verso il suolo7. Fermarsi a riprendere energie o fiato in caso si sia affaticati8. In presenza di forte calore proteggersi il capo con indumenti possibilmente bagnati evitando

assolutamente tessuti sintetici9. Giunti all'esterno portarsi in un 10. Non ostruire gli accessi allo stabile rimanendo vicini ad essi dopo essere usciti11. Nei punti di raccolta attendere istruzioni da parte del personale preposto.

Vigili del Fuoco

Pronto Intervento (Carabinieri)

Pronto Intervento (Polizia)

Emergenza Sanitaria

Pronto Intervento (Polizia Municipale)

Centro Antiveleni (Milano)

Centro Antiveleni (Roma)

ENEL (Segnalazione guasti)

Azienda OSP. UNIV. (segr.

Direttore Generale Direttore Sanitario Direttore Amministrativo

pag. 28

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Gestione dell’emergenza. Procedure di emergenza ed evacuazione nel caso

, in funzione delle attività che vi si svolgono, sono provviste di idonea via di fuga, sicura, sgombra da ostacoli, segnalata. Essa è utilizzabile dai lavoratori anche per il passaggio in

sere mantenuta in condizioni di efficienza per l’emergenza. La via di fuga è adeguatamente illuminata anche in caso di guasto dell’impianto di illuminazione artificiale mediante un impianto di emergenza. Il POS della ditta aggiudicataria dovrà contenere i piani di emergenza delle strutture

er assicurare una rapida evacuazione dalle differenti zone di lavoro, in caso di pericolo.Per tutti i lavoratori deve essere realizzato un programma di informazione per l’evacuazione e la lotta

Qualora se ne riscontri la necessità si devono prevedere piani di evacuazione. Questi devono includere l’attivazione del sistema di emergenza e l’evacuazione di tutte le persone dalla loro area di lavoro

Evacuare i locali in modo ordinato, seguendo le istruzioni

Non usare ascensori o montacarichi Non portare con se oggetti ingombranti o pericolosi In presenza di fumo o fiamme coprirsi la bocca e il naso con fazzoletti o panni umidi

rare con i! volto verso il suolo Fermarsi a riprendere energie o fiato in caso si sia affaticati In presenza di forte calore proteggersi il capo con indumenti possibilmente bagnati evitando assolutamente tessuti sintetici Giunti all'esterno portarsi in un luogo sicuro (centri di raccolta) Non ostruire gli accessi allo stabile rimanendo vicini ad essi dopo essere uscitiNei punti di raccolta attendere istruzioni da parte del personale preposto.

115

Pronto Intervento (Carabinieri) 112

Pronto Intervento (Polizia) 113

118

Pronto Intervento (Polizia Municipale) 079 274100

Centro Antiveleni (Milano) 02 66101029

Centro Antiveleni (Roma) 06 3054343

ENEL (Segnalazione guasti) 800 162280

Azienda OSP. UNIV. (segr. direz.) 079 2830630079 2830630079 2830626

Direttore Amministrativo 079 2830624

del 23 settembre 2011

Gestione dell’emergenza. Procedure di emergenza ed evacuazione nel caso

, in funzione delle attività che vi si svolgono, sono provviste di idonea via di fuga, sicura, sgombra da ostacoli, segnalata. Essa è utilizzabile dai lavoratori anche per il passaggio in

sere mantenuta in condizioni di efficienza per l’emergenza. La via di fuga è adeguatamente illuminata anche in caso di guasto dell’impianto di illuminazione artificiale mediante un

piani di emergenza delle strutture er assicurare una rapida evacuazione dalle differenti zone di lavoro, in caso di pericolo.

Per tutti i lavoratori deve essere realizzato un programma di informazione per l’evacuazione e la lotta Qualora se ne riscontri la necessità si devono prevedere piani di evacuazione. Questi devono

includere l’attivazione del sistema di emergenza e l’evacuazione di tutte le persone dalla loro area di lavoro

In presenza di fumo o fiamme coprirsi la bocca e il naso con fazzoletti o panni umidi

In presenza di forte calore proteggersi il capo con indumenti possibilmente bagnati evitando

Non ostruire gli accessi allo stabile rimanendo vicini ad essi dopo essere usciti

115

112

113

118

079 274100

02 66101029

06 3054343

800 162280

079 2830630 079 2830630 079 2830626 079 2830624

Page 29: DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI …5. ACCETTAZIONE DEL DUVRI 6. SCHED A VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO 7. DATI RELATIVI ALLE STRUTTURE 7.1 Ubicazione

Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Resp. Ufficio Tecnico Direzione di Presidio Resp Serv. Prev. e Protezione AziendaleMedico Competente Azienda AOU Sassari

11.3 Formazione del personale

Ai fini della gestione in sicurezza del complesso è indispensabile che i

appaltante abbia attuato nei confronti dei lavoratori subordinati quanto previsto dal D.Lgs leggi e regolamenti vigenti in materia di istituti relazionali di informazione, formazione, addestramento ed istruzione al fine della prevenzione dei rischi lavorativi.

La realizzazione degli istituti relazionali è possibile attraverso l’espigiene e sicurezza del lavoro da parte dei lavoratori oppure attraverso la consegna agli stessi di materiale didattico.

L’avvenuto adempimento agli istituti relazionali dovrà essere dimostrato daEnti Formatori abilitati.

A titolo esemplificativo, non esaustivo, si evidenzia che gliistituti relazionali devono essere relativi ai diritti e ai doveri dei lavoratori, l’abbigliamento e i dispositivi di protezione individuale, la segnaletica di sicurezza, i servizi igienico assistenziali, il pronto soccorso, i rischi specifici per ogni singola fase, i comportamenti da tenere ai fini della sicurezzabiologico, la prevenzione incendi ed il relativo piano di emergenza, etc.

11.4 Assistenza sanitaria e pronto soccorso

Dovrà essere predisposta a cura della ditta aggiudicataria, nei locali messi a sua disposizione, in luogo

accessibile ed adeguatamente segnalato con cartello la cassetta diL’impresa garantirà la presenza di un addetto al primo soccorso durante l’intero svolgimento dell’opera

L’addetto dovrà essere in possesso di documentazione comprovante la frequenza di un corso di primo soccorso presso strutture specializzate.

11.5 Visite mediche preventive e periodiche

Per tutti i lavoratori dell’impresa appaltante chiamati ad operare nelle strutture dell’A

accertata l’idoneità fisica mediante una visita medica e gli accertamenti diagnostici necessari, eseguiti da un medico competente. A titolo indicativo, si riportano di seguito alcune indicazioni relative ad alcuni rischi e alla necessità di espletare gli accertamenti sanitari obbligatori.

La sorveglianza sanitaria dovrà essere attuata in conformità alla legislazione vigente. Il POS dell’impresa dovrà riportare il nominativo del medico competente. Qualora l’attività non sia soggetta a sorveglianza sanitaria, si certificherà in modo puntuale nel POS la non necessità di tale verifica.

Sorveglianza sanitaria in presenza di rischio di sollevamento manuale di carichi La sorveglianza sanitaria è obbligatoria per tutti gli addetti; la periodicità delle visite mediche è stabilita

pag. 29

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

079 229183079 229067

Resp Serv. Prev. e Protezione Aziendale 079 228351 228005Medico Competente Azienda AOU Sassari 079 228000

Formazione del personale

Ai fini della gestione in sicurezza del complesso è indispensabile che il datoreabbia attuato nei confronti dei lavoratori subordinati quanto previsto dal D.Lgs

leggi e regolamenti vigenti in materia di istituti relazionali di informazione, formazione, addestramento ed istruzione al fine della prevenzione dei rischi lavorativi.

La realizzazione degli istituti relazionali è possibile attraverso l’espletamento di corsi in materia di igiene e sicurezza del lavoro da parte dei lavoratori oppure attraverso la consegna agli stessi di materiale

L’avvenuto adempimento agli istituti relazionali dovrà essere dimostrato da attestazioni rilasciate da

A titolo esemplificativo, non esaustivo, si evidenzia che gli argomenti trattati nell’espletamento degli istituti relazionali devono essere relativi ai diritti e ai doveri dei lavoratori, l’abbigliamento e i dispositivi di

one individuale, la segnaletica di sicurezza, i servizi igienico assistenziali, il pronto soccorso, i rischi specifici per ogni singola fase, i comportamenti da tenere ai fini della sicurezza, il rischio chimico, il rischio

i ed il relativo piano di emergenza, etc.

Assistenza sanitaria e pronto soccorso

Dovrà essere predisposta a cura della ditta aggiudicataria, nei locali messi a sua disposizione, in luogo accessibile ed adeguatamente segnalato con cartello la cassetta di pronto soccorso.

L’impresa garantirà la presenza di un addetto al primo soccorso durante l’intero svolgimento dell’operaL’addetto dovrà essere in possesso di documentazione comprovante la frequenza di un corso di primo

zzate.

Visite mediche preventive e periodiche

Per tutti i lavoratori dell’impresa appaltante chiamati ad operare nelle strutture dell’Aaccertata l’idoneità fisica mediante una visita medica e gli accertamenti diagnostici necessari, eseguiti da un medico competente. A titolo indicativo, si riportano di seguito alcune indicazioni relative ad alcuni rischi e

espletare gli accertamenti sanitari obbligatori. La sorveglianza sanitaria dovrà essere attuata in conformità alla legislazione vigente. Il POS

dell’impresa dovrà riportare il nominativo del medico competente. Qualora l’attività non sia soggetta a ianza sanitaria, si certificherà in modo puntuale nel POS la non necessità di tale verifica.

Sorveglianza sanitaria in presenza di rischio di sollevamento manuale di carichi La sorveglianza sanitaria è obbligatoria per tutti gli addetti; la periodicità delle visite mediche è stabilita

del 23 settembre 2011

079 229183—229983 079 229067-68-69-70

228351 228005 8000

e di lavoro dell’ impresa abbia attuato nei confronti dei lavoratori subordinati quanto previsto dal D.Lgs 81/08 e dalle altre

leggi e regolamenti vigenti in materia di istituti relazionali di informazione, formazione, addestramento ed

letamento di corsi in materia di igiene e sicurezza del lavoro da parte dei lavoratori oppure attraverso la consegna agli stessi di materiale

attestazioni rilasciate da

argomenti trattati nell’espletamento degli istituti relazionali devono essere relativi ai diritti e ai doveri dei lavoratori, l’abbigliamento e i dispositivi di

one individuale, la segnaletica di sicurezza, i servizi igienico assistenziali, il pronto soccorso, i rischi , il rischio chimico, il rischio

Dovrà essere predisposta a cura della ditta aggiudicataria, nei locali messi a sua disposizione, in luogo

L’impresa garantirà la presenza di un addetto al primo soccorso durante l’intero svolgimento dell’opera. L’addetto dovrà essere in possesso di documentazione comprovante la frequenza di un corso di primo

Per tutti i lavoratori dell’impresa appaltante chiamati ad operare nelle strutture dell’AOUS, dovrà essere accertata l’idoneità fisica mediante una visita medica e gli accertamenti diagnostici necessari, eseguiti da un medico competente. A titolo indicativo, si riportano di seguito alcune indicazioni relative ad alcuni rischi e

La sorveglianza sanitaria dovrà essere attuata in conformità alla legislazione vigente. Il POS dell’impresa dovrà riportare il nominativo del medico competente. Qualora l’attività non sia soggetta a

ianza sanitaria, si certificherà in modo puntuale nel POS la non necessità di tale verifica.

Sorveglianza sanitaria in presenza di rischio di sollevamento manuale di carichi La sorveglianza sanitaria è obbligatoria per tutti gli addetti; la periodicità delle visite mediche è stabilita

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

dal medico competente

Sorveglianza sanitaria in presenza di agenti biologici e chimici Tutti gli addetti sono sottoposti a sorveglianza sanita

eventuali vaccinazioni ritenute necessarie (ad esempio, antitetano e antiepatite). Sono sottoposti a sorveglianza sanitaria, previo parere del medico competente, tutti i soggetti che utilizzano o che si posstrovare a contatto con agenti chimici considerati pericolosi in conformità alle indicazioni contenute nell’etichetta delle sostanze impiegate, nonché gli esposti a rischio biologico.

11.6 Abiti di lavoro e mezzi personali di protezione

A tutti i lavoratori dovranno essere obbligatoriamente forniti in dotazione personale i necessari

Dispositivi di Protezione Individuali. Ferma restando l’opportunità di prevedere dei sistemi di protezione collettiva in modo preferenziale

rispetto a quelli individuali, nel POS dell’impresa appaltante dovrà essere riportato l’elenco dettagliato di tutti i DPI consegnati nominativamente ai lavoratori. Tutti i lavoratori dovranno essere adeguatamente formati e informati circa il corretto uso dei DPI loro consegnati. Si ricorda,3 è obbligatorio l’addestramento (otoporotettori, cinture di sicurezza, maschere per la protezione delle vie respiratorie).

Per quanto attiene la scelta dei mezzi personali di protezicalzature, maschere antipolvere ed apparecchi filtranti e isolanti, occhiali di sicurezza e visiere, cinture di sicurezza, indumenti protettivi particolari, vengono fornite nelle schede che si allegano alcune indicazioni circa:

- i pericoli e le situazioni pericolose per le quali occorre utilizzare il mezzo- la scelta del mezzo in funzione dell’attività- le istruzioni per gli addettiTali dispositivi di sicurezza dovranno essere rigorosamente conformi alle prescrizioni del D.Lgs 475/92

e s.m.i. e marchiati CE.

Tipo di protezione

Protezione delle vie respiratorie

Protezione dei piedi

Protezione delle mani

Protezione da cadute dall’alto

Protezione di altre parti del corpo

pag. 30

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Sorveglianza sanitaria in presenza di agenti biologici e chimici Tutti gli addetti sono sottoposti a sorveglianza sanitaria e, previo parere del medico competente, alle

eventuali vaccinazioni ritenute necessarie (ad esempio, antitetano e antiepatite). Sono sottoposti a sorveglianza sanitaria, previo parere del medico competente, tutti i soggetti che utilizzano o che si posstrovare a contatto con agenti chimici considerati pericolosi in conformità alle indicazioni contenute nell’etichetta delle sostanze impiegate, nonché gli esposti a rischio biologico.

Abiti di lavoro e mezzi personali di protezione

ri dovranno essere obbligatoriamente forniti in dotazione personale i necessari Dispositivi di Protezione Individuali.

Ferma restando l’opportunità di prevedere dei sistemi di protezione collettiva in modo preferenziale POS dell’impresa appaltante dovrà essere riportato l’elenco dettagliato di

tutti i DPI consegnati nominativamente ai lavoratori. Tutti i lavoratori dovranno essere adeguatamente formati e informati circa il corretto uso dei DPI loro consegnati. Si ricorda, infine, che per i DPI di categoria 3 è obbligatorio l’addestramento (otoporotettori, cinture di sicurezza, maschere per la protezione delle vie

Per quanto attiene la scelta dei mezzi personali di protezione con specifico riferimento acalzature, maschere antipolvere ed apparecchi filtranti e isolanti, occhiali di sicurezza e visiere, cinture di sicurezza, indumenti protettivi particolari, vengono fornite nelle schede che si allegano alcune indicazioni

i pericolose per le quali occorre utilizzare il mezzo la scelta del mezzo in funzione dell’attività le istruzioni per gli addetti

Tali dispositivi di sicurezza dovranno essere rigorosamente conformi alle prescrizioni del D.Lgs 475/92

Tipo di DPI, categoria, norme di riferimento

Mansione svolta

Maschere con filtro scelte in base all’Allegato 3 del D.M.20/8/99 Mascherine oro-nasali

Tutti i lavoratori esposti

Scarpe antinfortunistiche con o senza puntale rinforzato

Tutti i lavoratori

Guanti di protezione contro rischi chimici e biologici a norma UNI-EN 374

Addetti all’uso di prodotti chimici e alle pulizie e disinfestazioni

Imbracature UNI-EN 361 Tutti i lavoratori destinati ad operare ad altezze superiori a 2m senza parapetto

Tuta da lavoro Tute protettiva contro agenti infettanti

Tutti i lavoratori rischi biologici e chnella manipolazione di filtri e/o reflui

del 23 settembre 2011

ria e, previo parere del medico competente, alle eventuali vaccinazioni ritenute necessarie (ad esempio, antitetano e antiepatite). Sono sottoposti a sorveglianza sanitaria, previo parere del medico competente, tutti i soggetti che utilizzano o che si possono trovare a contatto con agenti chimici considerati pericolosi in conformità alle indicazioni contenute

ri dovranno essere obbligatoriamente forniti in dotazione personale i necessari

Ferma restando l’opportunità di prevedere dei sistemi di protezione collettiva in modo preferenziale POS dell’impresa appaltante dovrà essere riportato l’elenco dettagliato di

tutti i DPI consegnati nominativamente ai lavoratori. Tutti i lavoratori dovranno essere adeguatamente infine, che per i DPI di categoria

3 è obbligatorio l’addestramento (otoporotettori, cinture di sicurezza, maschere per la protezione delle vie

one con specifico riferimento a guanti, calzature, maschere antipolvere ed apparecchi filtranti e isolanti, occhiali di sicurezza e visiere, cinture di sicurezza, indumenti protettivi particolari, vengono fornite nelle schede che si allegano alcune indicazioni

Tali dispositivi di sicurezza dovranno essere rigorosamente conformi alle prescrizioni del D.Lgs 475/92

Mansione svolta

Tutti i lavoratori esposti

Tutti i lavoratori

Addetti all’uso di prodotti chimici e alle pulizie e disinfestazioni Tutti i lavoratori destinati ad operare ad altezze superiori a 2m senza

Tutti i lavoratori addetti ed esposti a rischi biologici e chimici in genere nella manipolazione di filtri e/o reflui

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

11.7 Direzione, sorveglianza,

L’organizzazione del lavoro e della sicurezza è articolata in diversi momenti di responsabilizzazione e

di formazione dei vari soggetti interessati al processo così che a fianco di chi esercisce l’attività, in ogni unità / struttura, vi sono anche le figure di coloro che dirigono le attività (dirigenti) e di coloro che le sorvegliano (preposti).

Il titolare dell’impresa dovrà:� disporre che siano attuate le misure di sicurezza relative all’igiene e all’ambiente di lavoro in modo

che siano assicurati i requisiti richiesti dalle vigenti legislazioni e dalle più aggiornate norme tecniche, mettendo a disposizione

� rendere edotti ed aggiornati i dirigenti, i preposti, i lavoratori, nell’ambito delle rispettive competenze, sulle esigenze della sicurezza aziendale e sulle normative di attuazione con riferimento alle disposizioni di legge e tecniche i

I soggetti che dirigono le attività hanno il compit� programmare le misure di sicurezza relative all’i� illustrare ai preposti i contenuti di quanto programmato rendendoli edotti dei sistemi di protezione

previsti sia collettivi che individuali in relazione ai rischi specific� rendere edotte la ditta appaltatric

previsti � rendere edotti i lavoratori dei rischi sp

essenziali di prevenzione � mettere a disposizione dei lavoratori i mezzi di protezione e disporre che i singoli lavoratori

osservino le norme di sicurezza� verificare ed esigere che siano rispet

della sicurezza collettiva ed individuale� predisporre affinché gli ambienti, gli impianti, i mezzi tecnici ed i dispositivi di sicurezza siano

mantenuti in buona condizione, provvedendo a far e I soggetti che sovrintendono le attività� attuare tutte le misure previste dal piano di sicurezza � esigere che i lavoratori osservino le norme di sicurezza e facciano uso dei

protezione � aggiornare i lavoratori sulle norme essenziali di sicurezza relative ai ri

12. MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALIIl presente piano contiene l’individuazione, l’analisi, la valutazione dei rischi e le conseguenti

procedure esecutive, gli apprestamenti di difesa e le attrezzature atte a garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela decomporta un confronto tra la fonte di pericolo che è stata individuata ed il gruppo di soggetti a rischio ad essa relativi. Nell'ottica di un processo logico rigoroso, occorre stabilire leconsentono di pervenire ad una qualche gradazione del rischio atteso, stante la necessità di ottenere una scala di priorità di intervento, a partire dai rischi più elevati. La metodologia utilizzata è quella di definire s

pag. 31

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Direzione, sorveglianza, organizzazione del lavoro

L’organizzazione del lavoro e della sicurezza è articolata in diversi momenti di responsabilizzazione e azione dei vari soggetti interessati al processo così che a fianco di chi esercisce l’attività, in ogni

, vi sono anche le figure di coloro che dirigono le attività (dirigenti) e di coloro che le

dovrà: disporre che siano attuate le misure di sicurezza relative all’igiene e all’ambiente di lavoro in modo che siano assicurati i requisiti richiesti dalle vigenti legislazioni e dalle più aggiornate norme tecniche, mettendo a disposizione i necessari mezzi rendere edotti ed aggiornati i dirigenti, i preposti, i lavoratori, nell’ambito delle rispettive competenze, sulle esigenze della sicurezza aziendale e sulle normative di attuazione con riferimento

di legge e tecniche in materia.

I soggetti che dirigono le attività hanno il compito di: programmare le misure di sicurezza relative all’igiene ed all’ambiente di lavoroillustrare ai preposti i contenuti di quanto programmato rendendoli edotti dei sistemi di protezione previsti sia collettivi che individuali in relazione ai rischi specifici cui sono esposti i lavoratori

appaltatrice sui contenuti di quanto programmato e sui

rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti e portare a loro conoscenza le norme

mettere a disposizione dei lavoratori i mezzi di protezione e disporre che i singoli lavoratori osservino le norme di sicurezza verificare ed esigere che siano rispettate le disposizioni di legge e le misure programmate ai fini

rezza collettiva ed individuale predisporre affinché gli ambienti, gli impianti, i mezzi tecnici ed i dispositivi di sicurezza siano mantenuti in buona condizione, provvedendo a far effettuare le verifiche ed i controlli previsti

I soggetti che sovrintendono le attività hanno il compito di: attuare tutte le misure previste dal piano di sicurezza esigere che i lavoratori osservino le norme di sicurezza e facciano uso dei

aggiornare i lavoratori sulle norme essenziali di sicurezza relative ai rischi specifici cui sono esposti

MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI Il presente piano contiene l’individuazione, l’analisi, la valutazione dei rischi e le conseguenti

procedure esecutive, gli apprestamenti di difesa e le attrezzature atte a garantire il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori. La valutazione dei rischi vera e propria comporta un confronto tra la fonte di pericolo che è stata individuata ed il gruppo di soggetti a rischio ad essa relativi. Nell'ottica di un processo logico rigoroso, occorre stabilire le unità di misura dei parametri che consentono di pervenire ad una qualche gradazione del rischio atteso, stante la necessità di ottenere una scala di priorità di intervento, a partire dai rischi più elevati. La metodologia utilizzata è quella di definire s

del 23 settembre 2011

L’organizzazione del lavoro e della sicurezza è articolata in diversi momenti di responsabilizzazione e azione dei vari soggetti interessati al processo così che a fianco di chi esercisce l’attività, in ogni

, vi sono anche le figure di coloro che dirigono le attività (dirigenti) e di coloro che le

disporre che siano attuate le misure di sicurezza relative all’igiene e all’ambiente di lavoro in modo che siano assicurati i requisiti richiesti dalle vigenti legislazioni e dalle più aggiornate norme

rendere edotti ed aggiornati i dirigenti, i preposti, i lavoratori, nell’ambito delle rispettive competenze, sulle esigenze della sicurezza aziendale e sulle normative di attuazione con riferimento

giene ed all’ambiente di lavoro illustrare ai preposti i contenuti di quanto programmato rendendoli edotti dei sistemi di protezione

i cui sono esposti i lavoratori sui contenuti di quanto programmato e sui sistemi di protezione

ecifici cui sono esposti e portare a loro conoscenza le norme

mettere a disposizione dei lavoratori i mezzi di protezione e disporre che i singoli lavoratori

tate le disposizioni di legge e le misure programmate ai fini

predisporre affinché gli ambienti, gli impianti, i mezzi tecnici ed i dispositivi di sicurezza siano rifiche ed i controlli previsti

esigere che i lavoratori osservino le norme di sicurezza e facciano uso dei mezzi individuali di

schi specifici cui sono esposti

MODALITÀ DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Il presente piano contiene l’individuazione, l’analisi, la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure esecutive, gli apprestamenti di difesa e le attrezzature atte a garantire il rispetto delle norme per la

lla salute dei lavoratori. La valutazione dei rischi vera e propria comporta un confronto tra la fonte di pericolo che è stata individuata ed il gruppo di soggetti a rischio ad essa

unità di misura dei parametri che consentono di pervenire ad una qualche gradazione del rischio atteso, stante la necessità di ottenere una scala di priorità di intervento, a partire dai rischi più elevati. La metodologia utilizzata è quella di definire scale

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

qualitative di valutazione, che possono dar conto in modo semplice dell'entità delle variabili in gioco. Lo strumento proposto intende anzitutto rispondere alle esigenze della fase di identificazione dei possibili rischi in conseguenza della quale gli stessi vengono valutati e sottoposti a misure correttive. La fase di identificazione dei rischi prevede di individuare le fonti potenziali di pericolo per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Allo scopo, si è utilizzato il sottostante prospetto contensicurezza e per la salute dei lavoratori.

Fattori di rischio per la sicurezza e la salute

Rischi per la sicurezza � caduta di persone dall’alto� caduta di materiale dall’alto� urti - colpi - impatti - compressioni � punture - tagli - abrasioni � scivolamenti - cadute a livello� investimento � elettricità � contatto con linee di servizi

Rischi fisici e chimici per la salute � radiazioni ionizzanti e non ionizzanti� rumore � polveri � fumi - gas - vapori � allergeni � infezioni da microrganismi� movimentazione manuale dei carichi

La fase conseguente all’individuazione dei rischi comporta l’analisi e la valutazione dei rischi stessi; in

tal senso si prevede il confronto tra laprocede ad una stima di ciascuna situazione a rischio al fine di valutarne la gravità. di ogni situazione a rischio viene esplicitata tenendo conto della specifica situazione di lprevenzione proposto. Ogni situazione di rischio viene valutata utilizzando la sottostantgravità.

SCALA QUALITATIVA DI ATTENZIONE CLASSE 1: lieve È presente esclusivamente un rischio residuo in infortuni o episodi di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile o di esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili.

CLASSE 2: significativo È presente esclusivamente un rischio residuo in pscaturire solo infortuni o episodi di esposizione acuta con inabilità reversibile o di esposizione cronica con effetti reversibili.

CLASSE 3: medio La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni o episodi di espacuta con inabilità reversibile ma di durata elevata e comunque superiore a 40 giorni o di esposizione cronica con effetti reversibili

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Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

qualitative di valutazione, che possono dar conto in modo semplice dell'entità delle variabili in gioco. Lo strumento proposto intende anzitutto rispondere alle esigenze della fase di identificazione dei possibili rischi

stessi vengono valutati e sottoposti a misure correttive. La fase di identificazione dei rischi prevede di individuare le fonti potenziali di pericolo per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Allo scopo, si è utilizzato il sottostante prospetto contenente l’elenco dei fattori di rischio per la

e per la salute dei lavoratori.

Fattori di rischio per la sicurezza e la salute

caduta di persone dall’alto caduta di materiale dall’alto

compressioni - schiacciamenti

cadute a livello

contatto con linee di servizi

ionizzanti e non ionizzanti

infezioni da microrganismi imentazione manuale dei carichi

La fase conseguente all’individuazione dei rischi comporta l’analisi e la valutazione dei rischi stessi; in tal senso si prevede il confronto tra la fonte potenziale di pericolo ed il soggetto/i esposto/i; nello specifico si procede ad una stima di ciascuna situazione a rischio al fine di valutarne la gravità. di ogni situazione a rischio viene esplicitata tenendo conto della specifica situazione di lavoro e del possibile sistema di prevenzione proposto. Ogni situazione di rischio viene valutata utilizzando la sottostant

SCALA QUALITATIVA DI ATTENZIONE CLASSE 1: lieve È presente esclusivamente un rischio residuo in presenza del quale possono scaturire soloinfortuni o episodi di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile o di esposizione cronica con

CLASSE 2: significativo È presente esclusivamente un rischio residuo in presenza del quale possono infortuni o episodi di esposizione acuta con inabilità reversibile o di esposizione cronica con

CLASSE 3: medio La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni o episodi di espinabilità reversibile ma di durata elevata e comunque superiore a 40 giorni o di esposizione cronica

del 23 settembre 2011

qualitative di valutazione, che possono dar conto in modo semplice dell'entità delle variabili in gioco. Lo strumento proposto intende anzitutto rispondere alle esigenze della fase di identificazione dei possibili rischi

stessi vengono valutati e sottoposti a misure correttive. La fase di identificazione dei rischi prevede di individuare le fonti potenziali di pericolo per la sicurezza e la salute dei

ente l’elenco dei fattori di rischio per la

La fase conseguente all’individuazione dei rischi comporta l’analisi e la valutazione dei rischi stessi; in fonte potenziale di pericolo ed il soggetto/i esposto/i; nello specifico si

procede ad una stima di ciascuna situazione a rischio al fine di valutarne la gravità. di ogni situazione a avoro e del possibile sistema di

prevenzione proposto. Ogni situazione di rischio viene valutata utilizzando la sottostante scala qualitativa di

presenza del quale possono scaturire solo infortuni o episodi di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile o di esposizione cronica con

resenza del quale possono infortuni o episodi di esposizione acuta con inabilità reversibile o di esposizione cronica con

CLASSE 3: medio La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni o episodi di esposizione inabilità reversibile ma di durata elevata e comunque superiore a 40 giorni o di esposizione cronica

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

CLASSE 4: grave La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale o di esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmenteinvalidanti

CLASSE 5: gravissimo La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni o episodi di esposizione acuta con effetti letali ototalmente invalidanti

13. VALUTAZIONE DEL RISCHIO INTERFERENZIALELe diverse attività che si espletano c/o le strutture dell’

seguito elencati.

13.1 Rischi per infortunio dovuti a cadute dall’alto, scivolamenti, elettricità, caduta di pesi.

Classe 4

Principali indicazioni preventive� uso di vestiti pratici, con le maniche strette ai polsi e privi di parti che si possano impigliare

facilmente � uso di scarpe antinfortunistiche� uso di cinture e imbracature di sicurezza

preferibile, quando possibile, usare attrezzi manovrati da terra (impalcato e/o piattaforma elevabile anche a noleggio, in funzione

� uso di cartellonistica con segnale di avvertimento di rischio scivolamento per pavimenti bagnati� uso di apparecchiature e impianti elettrici a norma CEE, seguite con regolare ed accurata

manutenzione e dotate di dichiarazione di con� uso di impianti "salvavita" e a "doppio isolamento" � abitudine a non lasciare inseriti apparecchi elettrici per evitare il loro surriscaldamento� uso di cartelli indicanti il rischio specifico� organizzazione del lavoro

rotazione nelle mansioni, riduca i carichi, i percorsi e la frequenza degli spostamenti.� organizzazione dei turni evitando il lavoro isolato� Ove possibile, vanno usate le attrezzature m

13.2 Esposizione ad agenti infettivi.

Classe 4 Principali indicazioni preventive� Azione di informazione e formazione per consentire ai lavoratori la conoscenza dei rischi connessi

con gli agenti infettivi e di usare i DPI� Segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi biologici� Vaccinazione, in particolare contro l'epatite B ed il tetano

pag. 33

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

CLASSE 4: grave La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni o episodio di esposizione con effetti di invalidità parziale o di esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente

CLASSE 5: gravissimo La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni o episodi di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale o di esposizione cronica con effetti letali e/o

VALUTAZIONE DEL RISCHIO INTERFERENZIALEche si espletano c/o le strutture dell’AOUS determinano

nfortunio dovuti a cadute dall’alto, scivolamenti, elettricità,

Principali indicazioni preventive uso di vestiti pratici, con le maniche strette ai polsi e privi di parti che si possano impigliare

scarpe antinfortunistiche uso di cinture e imbracature di sicurezza nelle operazioni in luoghi elevati. E' comunque preferibile, quando possibile, usare attrezzi manovrati da terra (impalcato e/o piattaforma elevabile

, in funzione dell’altezza di lavoro) uso di cartellonistica con segnale di avvertimento di rischio scivolamento per pavimenti bagnatiuso di apparecchiature e impianti elettrici a norma CEE, seguite con regolare ed accurata manutenzione e dotate di dichiarazione di conformità. Vanno evitati i cavi volanti.uso di impianti "salvavita" e a "doppio isolamento" abitudine a non lasciare inseriti apparecchi elettrici per evitare il loro surriscaldamentouso di cartelli indicanti il rischio specifico organizzazione del lavoro mirata alla riduzione dei rischi, che preveda cioè pause negli orari, rotazione nelle mansioni, riduca i carichi, i percorsi e la frequenza degli spostamenti.organizzazione dei turni evitando il lavoro isolato Ove possibile, vanno usate le attrezzature meccaniche.

sposizione ad agenti infettivi.

Principali indicazioni preventive Azione di informazione e formazione per consentire ai lavoratori la conoscenza dei rischi connessi con gli agenti infettivi e di usare i DPI

cartellonistica adeguata dei rischi biologici Vaccinazione, in particolare contro l'epatite B ed il tetano

del 23 settembre 2011

CLASSE 4: grave La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni o episodio di esposizione con effetti di invalidità parziale o di esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente

CLASSE 5: gravissimo La situazione a rischio può determinare l’insorgenza di infortuni o episodi di di invalidità totale o di esposizione cronica con effetti letali e/o

VALUTAZIONE DEL RISCHIO INTERFERENZIALE i rischi interferenziali di

nfortunio dovuti a cadute dall’alto, scivolamenti, elettricità,

uso di vestiti pratici, con le maniche strette ai polsi e privi di parti che si possano impigliare

luoghi elevati. E' comunque preferibile, quando possibile, usare attrezzi manovrati da terra (impalcato e/o piattaforma elevabile

uso di cartellonistica con segnale di avvertimento di rischio scivolamento per pavimenti bagnati uso di apparecchiature e impianti elettrici a norma CEE, seguite con regolare ed accurata

formità. Vanno evitati i cavi volanti.

abitudine a non lasciare inseriti apparecchi elettrici per evitare il loro surriscaldamento

mirata alla riduzione dei rischi, che preveda cioè pause negli orari, rotazione nelle mansioni, riduca i carichi, i percorsi e la frequenza degli spostamenti.

Azione di informazione e formazione per consentire ai lavoratori la conoscenza dei rischi connessi

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

� Contro l'epatite C e l'AIDS vanno evitati contatti con sangue e materiale infetto. Si devono usare pertanto guanti antinfortunistici e contenitori ad

� Accortezza e massima attenzione nei confronti di oggetti taglienti ed appuntiti, come siringhe, provette, vetrini

� Informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di incidente

� Effettuazione, quando è previsto, di visite mediche periodiche obbligatorie ai lavoratori che svolgono i generi di lavoro più esposti

� Prove allergometriche

13.3 Uso di sostanze chimiche

Classe 3

Principali indicazioni preventive� un'azione - prioritaria - di informazione e add

usare le sostanze chimiche ed i loro effetti a breve, medio e lungo termine� informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

incidente � segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi; attenta lettura e rispetto delle indicazioni

contenute nelle etichette previste dalla apposita normativa � dotazione ed uso, con relativo addestramento, dei DPI (dispositivi di protezione individuale): p

esempio guanti monouso o mascherine� effettuazione di visite mediche periodiche obbligatorie per gli addetti alla manipolazione ed all'uso di

sostanze contenute nei prodotti di � prove allergometriche � lavaggio immediato ed abbondante in caso di contatto accidentale � buona aerazione degli ambienti di lavoro ed eventuale adeguamento con sistemi di aspirazione e/o

aerazione � accurata pulizia a fine turno sia personale che degli attrezzi da lavoro � eliminazione dei vestiti impregnati eventualmente di prodotti nocivi in appositi contenitori � attenzione ai travasi; è preferibile evitarli, se possibile � chiusura dei contenitori con tappi� attenzione ad evitare l'utilizzazione di bottiglie destinate di solito ad altri usi, s� rispetto del divieto di non fumare per evitare rischi d'incendio, essendo spesso i prodotti

infiammabili

La stima degli oneri della sicurezza è stata fatta applicando i disposti della legge 123/07. Di segui

vengono dettagliate le voci: CARTELLONISTICA:

Descrizione

Cartelli segnalazione lavori

pag. 34

Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Contro l'epatite C e l'AIDS vanno evitati contatti con sangue e materiale infetto. Si devono usare pertanto guanti antinfortunistici e contenitori adatti per i rifiuti. Accortezza e massima attenzione nei confronti di oggetti taglienti ed appuntiti, come siringhe,

Informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

do è previsto, di visite mediche periodiche obbligatorie ai lavoratori che svolgono i generi di lavoro più esposti

Uso di sostanze chimiche

Principali indicazioni preventive di informazione e addestramento per consentire ai lavoratori di conoscere ed

usare le sostanze chimiche ed i loro effetti a breve, medio e lungo termine informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi; attenta lettura e rispetto delle indicazioni contenute nelle etichette previste dalla apposita normativa dotazione ed uso, con relativo addestramento, dei DPI (dispositivi di protezione individuale): pesempio guanti monouso o mascherine effettuazione di visite mediche periodiche obbligatorie per gli addetti alla manipolazione ed all'uso di sostanze contenute nei prodotti di lubrificazione, pulizia, combustibili etc

ediato ed abbondante in caso di contatto accidentale buona aerazione degli ambienti di lavoro ed eventuale adeguamento con sistemi di aspirazione e/o

accurata pulizia a fine turno sia personale che degli attrezzi da lavoro titi impregnati eventualmente di prodotti nocivi in appositi contenitori

attenzione ai travasi; è preferibile evitarli, se possibile chiusura dei contenitori con tappi attenzione ad evitare l'utilizzazione di bottiglie destinate di solito ad altri usi, srispetto del divieto di non fumare per evitare rischi d'incendio, essendo spesso i prodotti

La stima degli oneri della sicurezza è stata fatta applicando i disposti della legge 123/07. Di segui

Quantità Unità

Misura

2 €/cad

del 23 settembre 2011

Contro l'epatite C e l'AIDS vanno evitati contatti con sangue e materiale infetto. Si devono usare

Accortezza e massima attenzione nei confronti di oggetti taglienti ed appuntiti, come siringhe,

Informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

do è previsto, di visite mediche periodiche obbligatorie ai lavoratori che svolgono

estramento per consentire ai lavoratori di conoscere ed

informazione e formazione dei lavoratori sulle specifiche procedure di emergenza in caso di

segnalazione con cartellonistica adeguata dei rischi; attenta lettura e rispetto delle indicazioni

dotazione ed uso, con relativo addestramento, dei DPI (dispositivi di protezione individuale): per

effettuazione di visite mediche periodiche obbligatorie per gli addetti alla manipolazione ed all'uso di

buona aerazione degli ambienti di lavoro ed eventuale adeguamento con sistemi di aspirazione e/o

titi impregnati eventualmente di prodotti nocivi in appositi contenitori

attenzione ad evitare l'utilizzazione di bottiglie destinate di solito ad altri usi, specie se alimentari rispetto del divieto di non fumare per evitare rischi d'incendio, essendo spesso i prodotti

La stima degli oneri della sicurezza è stata fatta applicando i disposti della legge 123/07. Di seguito

Imp. Unitario

Imp. Totale

€ 10,00 € 20,00

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Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

PRESIDI SANITARI:

Descrizione

DPI .Nolo, pedane idrauliche, transpallet

ATTIVITÁ FORMATIVE:

Descrizione

Formazione del Personale

Totale (3 unità * 2 ore/anno * 1 anni * 40

SICUREZZA:

Descrizione

13.4 Costi totali

Totale dei costi relativi alla sicurezza

TOTALE EURO

14 ANNOTAZIONI FINALIA conclusione si ribadisce e si ricorda che:

1. Il personale occupato dall’Impresa appaltatrice deve essere munito d’apposita tessera di

riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro Vedi art. 5. cantieri) 1. La tessera di riconoscimento di cui all'articolo 18, comma 1,lettera u), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, deve contenere, oltre agli elementi ivi specificati, anche la data di assunzione e, in caso di subappalto, la relativa autorizzazione. Nel caso di lavoratori autonomi, la tessera di riconoscimento di cui all'articolo 21, comma 1, lettera c), del citato decreto legislativo n. 81 del 2008 deve contenere anche l'indicazione del committente.;

2. divieto di accedere ai locali ad accesso autorizzato se non specificatamente autorizzati dal responsabile della struttura con apposita autorizzazione nella quale sono indicate le misure di prevenzione e protezione;

3. divieto di intervenire sulle prove o lavorazioni in

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Rev 1 Documento di Valutazione dei Rischi Interferenziali

Quantità Unità

Misura

.Nolo, pedane idrauliche, transpallet 1 €/cad

Ore Unità

Misura

4 ore/anno h

40 €/ora)

Quantità Unità

Misura

Totale dei costi relativi alla sicurezza

ANNOTAZIONI FINALI A conclusione si ribadisce e si ricorda che:

Il personale occupato dall’Impresa appaltatrice deve essere munito d’apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro Vedi art. 5. LEGGE 13 agosto 2010, n. 136 (Identificazione degli addetti nei

) 1. La tessera di riconoscimento di cui all'articolo 18, comma 1,lettera u), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, deve contenere, oltre agli elementi ivi specificati, anche la data di

subappalto, la relativa autorizzazione. Nel caso di lavoratori autonomi, la tessera di riconoscimento di cui all'articolo 21, comma 1, lettera c), del citato decreto legislativo n. 81 del 2008 deve contenere anche l'indicazione del committente.;

accedere ai locali ad accesso autorizzato se non specificatamente autorizzati dal responsabile della struttura con apposita autorizzazione nella quale sono indicate le misure di

divieto di intervenire sulle prove o lavorazioni in atto;

del 23 settembre 2011

Imp. Unitario

Imp. Totale

€ 150,00 € 150,00

Imp. Unitario

Imp. Totale

€ 40,00

€ 160,00

Imp. Unitario

Imp. Totale

€ 330,00

Il personale occupato dall’Impresa appaltatrice deve essere munito d’apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del

icazione degli addetti nei ) 1. La tessera di riconoscimento di cui all'articolo 18, comma 1,lettera u), del decreto

legislativo 9 aprile 2008, n. 81, deve contenere, oltre agli elementi ivi specificati, anche la data di subappalto, la relativa autorizzazione. Nel caso di lavoratori autonomi, la

tessera di riconoscimento di cui all'articolo 21, comma 1, lettera c), del citato decreto legislativo n.

accedere ai locali ad accesso autorizzato se non specificatamente autorizzati dal responsabile della struttura con apposita autorizzazione nella quale sono indicate le misure di

Page 36: DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI …5. ACCETTAZIONE DEL DUVRI 6. SCHED A VERBALE DI RIUNIONE DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO 7. DATI RELATIVI ALLE STRUTTURE 7.1 Ubicazione

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4. divieto di rimuovere o manomettere in un alcun modo i dispositivi di sicurezza e/o protezioni installati su impianti o macchine;

5. divieto di compiere, di propria iniziativa, manovre ed operazioni che non siano di propria competenza e che possono perc

6. divieto di compiere lavori di saldatura, usare fiamme libere, all’interno di tutte le strutture dell’AOOUS se non prima concordate;

7. divieto di ingombrare passaggi, corridoi e uscite di sicurezza con mat8. divieto di compiere, su organi in moto, qualsiasi operazione (pulizia, lubrificazioni, riparazioni,

registrazioni, ecc.); 9. divieto di accedere, senza specifica autorizzazione, all'interno di cabine elettriche o di altri luoghi

ove esistono impianti o apparecchiature elettriche in tensione;10. divieto di permanere in luoghi diversi da quelli in cui si deve svolgere il proprio lavoro;11. divieto di apportare modifiche, di qualsiasi genere, a macchine ed impianti senza preventiva

autorizzazione; 12. divieto di usare, sul luogo di lavoro, indumenti o abbigliamento che, in relazione alla natura delle

operazioni da svolgere, possano costituire pericolo per chi li indossa;13. obbligo di rispettare i divieti e le limitazioni della segnaletica di sicure14. obbligo di richiedere l’intervento del referente dell’AOUS in caso di anomalie riscontrate

nell’ambiente di lavoro e prima di procedere con interventi in luoghi con presenza di rischi specifici;15. (se necessario) obbligo di recintare la zona di interven

in posizioni sopraelevate qualora sussistano pericoli presenti a vario titolo (scivolamento, caduta di gravi, ostacoli etc);

16. obbligo di rispettare scrupolosamente17. obbligo di usare i mezzi protettivi individuali e, ove espressamente previsto, anche gli otoprotettori;18. obbligo di impiegare macchine, attrezzi ed utensili rispondenti alle vigenti norme di legge;19. obbligo di segnalare immediatamente eventuali deficienze di

condizioni di pericolo (adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nell'ambito delle proprie competenze e possibilità, per l'eliminazione di dette deficienze o pericoli).

20. obbligo di segnalare con apposita carte/o manutenzione.

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divieto di rimuovere o manomettere in un alcun modo i dispositivi di sicurezza e/o protezioni installati su impianti o macchine; divieto di compiere, di propria iniziativa, manovre ed operazioni che non siano di propria competenza e che possono perciò compromettere anche la sicurezza di altre persone;divieto di compiere lavori di saldatura, usare fiamme libere, all’interno di tutte le strutture dell’AOOUS se non prima concordate; divieto di ingombrare passaggi, corridoi e uscite di sicurezza con materiali di qualsiasi natura;divieto di compiere, su organi in moto, qualsiasi operazione (pulizia, lubrificazioni, riparazioni,

divieto di accedere, senza specifica autorizzazione, all'interno di cabine elettriche o di altri luoghi e esistono impianti o apparecchiature elettriche in tensione;

divieto di permanere in luoghi diversi da quelli in cui si deve svolgere il proprio lavoro;divieto di apportare modifiche, di qualsiasi genere, a macchine ed impianti senza preventiva

divieto di usare, sul luogo di lavoro, indumenti o abbigliamento che, in relazione alla natura delle operazioni da svolgere, possano costituire pericolo per chi li indossa; obbligo di rispettare i divieti e le limitazioni della segnaletica di sicurezza; obbligo di richiedere l’intervento del referente dell’AOUS in caso di anomalie riscontrate nell’ambiente di lavoro e prima di procedere con interventi in luoghi con presenza di rischi specifici;(se necessario) obbligo di recintare la zona di intervento o le zone sottostanti a lavori che si svolgono in posizioni sopraelevate qualora sussistano pericoli presenti a vario titolo (scivolamento, caduta di

obbligo di rispettare scrupolosamente i cartelli di norma ammonitori; usare i mezzi protettivi individuali e, ove espressamente previsto, anche gli otoprotettori;

obbligo di impiegare macchine, attrezzi ed utensili rispondenti alle vigenti norme di legge;obbligo di segnalare immediatamente eventuali deficienze di dispositivi di sicurezza o l'esistenza di condizioni di pericolo (adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nell'ambito delle proprie competenze e possibilità, per l'eliminazione di dette deficienze o pericoli). bbligo di segnalare con apposita cartellonistica strumenti e/o elettromedicali fuori uso per interventi

del 23 settembre 2011

divieto di rimuovere o manomettere in un alcun modo i dispositivi di sicurezza e/o protezioni

divieto di compiere, di propria iniziativa, manovre ed operazioni che non siano di propria iò compromettere anche la sicurezza di altre persone;

divieto di compiere lavori di saldatura, usare fiamme libere, all’interno di tutte le strutture

eriali di qualsiasi natura; divieto di compiere, su organi in moto, qualsiasi operazione (pulizia, lubrificazioni, riparazioni,

divieto di accedere, senza specifica autorizzazione, all'interno di cabine elettriche o di altri luoghi

divieto di permanere in luoghi diversi da quelli in cui si deve svolgere il proprio lavoro; divieto di apportare modifiche, di qualsiasi genere, a macchine ed impianti senza preventiva

divieto di usare, sul luogo di lavoro, indumenti o abbigliamento che, in relazione alla natura delle

obbligo di richiedere l’intervento del referente dell’AOUS in caso di anomalie riscontrate nell’ambiente di lavoro e prima di procedere con interventi in luoghi con presenza di rischi specifici;

to o le zone sottostanti a lavori che si svolgono in posizioni sopraelevate qualora sussistano pericoli presenti a vario titolo (scivolamento, caduta di

usare i mezzi protettivi individuali e, ove espressamente previsto, anche gli otoprotettori; obbligo di impiegare macchine, attrezzi ed utensili rispondenti alle vigenti norme di legge;

dispositivi di sicurezza o l'esistenza di condizioni di pericolo (adoperandosi direttamente, in caso di urgenza e nell'ambito delle proprie

ellonistica strumenti e/o elettromedicali fuori uso per interventi