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DOCUMENTO UNICO DI

PROGRAMMAZIONE 2017 - 2019

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Indice

PREMESSA ......................................................................................................................................... 4

SEZIONE STRATEGICA ED OPERATIVA DEL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE ............................................................................................................................ 5

SEZIONE STRATEGICA ................................................................................................................... 6

SEZIONE OPERATIVA...................................................................................................................... 6

QUADRO DI RIFERIMENTO ............................................................................................................ 7

ANALISI DI CONTESTO ............................................................................................................... 7

IL CONTESTO ESTERNO ............................................................................................................ 7

VALUTAZIONE SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA DEL COMUNE ..................................... 14

CONDIZIONE SOCIO ECONOMICA DELLE FAMIGLIE ........................................................... 16

ECONOMIA INSEDIATA ................................................................................................................. 17

CONDIZIONI INTERNE ................................................................................................................... 18

SERVIZI PUBBLICI LOCALI ........................................................................................................... 18

SERVIZI DELL’ENTE ............................................................................................................................... 19

STRUTTURE ..................................................................................................................................... 20

PERSONALE ..................................................................................................................................... 21

STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA ................................................................. 24

LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE ........................................................................................ 24

SERVIZI IN CONVENZIONE / ASSOCIATI ............................................................................. 24

SITUAZIONE FINANZIARIA ........................................................................................................... 25

PARAMETRI INTERNI E MONITORAGGIO DEI FLUSSI ......................................................... 25

GRADO DI AUTONOMIA FINANZIARIA ................................................................................. 25

PRESSIONE FISCALE LOCALE E RESTITUZIONE ERARIALE PRO-CAPITE ............. 26

GRADO DI RIGIDITA’ DEL BILANCIO .................................................................................... 26

GRADO DI RIGIDITA’ PRO CAPITE ........................................................................................ 27

COSTO DEL PERSONALE ........................................................................................................ 27

PARAMETRI DI DEFICIT STRUTTURALE ............................................................................. 28

SPESA PER MISSIONI ............................................................................................................... 30

PATTO DI STABILITA’/ EQUILIBRI DI BILANCIO ...................................................................... 32

Linea programmatica di mandato : SICUREZZA ......................................................................... 36

Linea programmatica di mandato: VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO ............................. 38

Linea programmatica di mandato: SERVIZI ALLA PERSONA ............................................. 43

Linea programmatica di mandato: SERVIZI ALLA COMUNITA’ .......................................... 45

PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI 2017-2019 ............................................ 48

Il programma triennale 2017-2019 verrà rielaborato con nota di aggiornamento al DUP contestualmente all’approvazione del bilancio di previsione per il medesimo triennio. ......... 50

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ATTIVITA’ GESTIONALE ................................................................................................................ 50

CONCLUSIONI ................................................................................................................................. 51

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PREMESSA Il principio contabile applicato allegato n.4/1 al D.Lgs. 118/2011, concernente la programmazione di bilancio, disciplina il processo di programmazione dell’azione amministrativa degli enti locali. La programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per l’attuazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità amministrata. La programmazione è stata predisposta nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie, tenendo conto di eventuali possibili evoluzioni gestionali e con il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite e condivise. La stessa è stata formalizzata nelle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto ai programmi e piani futuri riferibili alle missioni di questo Comune. Attraverso l’attività di programmazione, anche questa Amministrazioni ha concorso al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione e condividendone le conseguenti responsabilità. Il sistema di programmazione e controllo di questo Comune trova le sue basi normative nel Testo Unico degli Enti Locali D.Lgs. 267/2000 e nel D.Lgs. 118/2011. Si ritiene opportuno altresì richiamare il quadro normativo in materia di anticorruzione e trasparenza così come delineato dalla L. 190/2012 e dal D.Lgs. 33/2013 e dal Piano Triennale di prevenzione della corruzione 2016/2018 approvato con delibera della Giunta Comunale n. 8 del 01/02/2016. Con riferimento alle basi regolamentari interne all’Ente, si rimanda al Regolamento di organizzazione ed al Regolamento sui controlli interni. Partendo dai diversi livelli del ciclo di pianificazione vengono individuati i documenti fondamentali che, a preventivo, definiscono la programmazione del Comune: a) Programmazione strategica: Indirizzi di governo: documento proposto dal Sindaco e

approvato dal Consiglio Comunale ad inizio legislatura e contenente le linee di mandato quinquennali;

b) Programmazione operativa: Documento Unico di Programmazione (DUP), cardine della programmazione, proposto dalla Giunta al Consiglio Comunale che lo approva, contenente tra l’altro a. nella Sezione Strategica (SeS), approvata in base alle scadenze fissate dal

legislatore per l’approvazione del DUP, gli indirizzi strategici, di durata pari al periodo del mandato;

b. nella Sezione Operativa (SeO), approvata contestualmente al bilancio di previsione, eventualmente con nota di aggiornamento del DUP, i programmi operativi di durata triennale.

c) Pianificazione operativa: Piano Esecutivo di Gestione approvato dalla Giunta nella prima seduta utile successiva all’approvazione del bilancio di previsione in Consiglio Comunale.

Nelle intenzioni, il Documento Unico di Programmazione dovrebbe conformarsi ed essere sviluppato coerentemente agli strumenti di programmazione comunitari e nazionali. I l mancato coordinamento legislativo-temporale, di fatto, impone che il documento venga redatto sulla base della normativa in vigore al momento, con la consapevolezza che, la non sempre coerente produzione normat iva e non solo in materia di Enti Locali, è oggetto di continue revisioni. Tanto premesso, il Documento Unico di Programmazione 2017-2020 del Comune di Caneva contiene e rappresenta, in continuità con la programmazione 2016-2020, i contenuti delle linee programmatiche di mandato, declinati in una programmazione con un orizzonte pari a quello del mandato stesso, per quanto riguarda la Sezione Strategica e con un orizzonte pari a quello del bilancio previs ionale, per quanto riguarda la Sezione Operativa.

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SEZIONE STRATEGICA

ED

OPERATIVA

DEL DOCUMENTO UNICO

DI PROGRAMMAZIONE

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SEZIONE STRATEGICA

La Sezione Strategica sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui all’art. 46 – c. 3 – del D.Lgs. 267/2000 e s.m.i. e individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica, le principali scelte che caratterizzano il programma dell’Amministrazione comunale da realizzare nel corso del mandato amministrativo.

E’ indispensabile evidenziare che la programmazione continua ad essere influenzata da un contesto nazionale dove la crisi economico-finanziaria sembra sia destinata a perdurare. La trasformazione del Vincolo del patto di Stabilità in Pareggio di Bilancio rappresenta una ulteriore criticità dal punto di vista della crescita (e quindi delle entrate ad esse correlate) e richiederà la scelta di concentrarsi sulle principali opere pubbliche da poter realizzare con notevole attenzione al circuito temporale dell’accertamento delle entrate e dell’impegno delle spese relative in modo da massimizzare gli investimenti. In sintesi la scelta politica dell’Amministrazione è quella di affrontare il complesso sistema dei tributi oltre che delle tariffe sui servizi non disgiunte da sistemi di contribuzione, perseguendo equità e riduzione del carico fiscale sul cittadino (in particolare per le reddittualità più basse e le famiglie con figli), impegnandosi a produrre, per le annualità considerate, ulteriori riduzioni di spesa e incrementi di entrata tali da evitare futuri aumenti del prelievo fiscale, altrimenti necessari.

La volontà resta comunque quella di dare attuazione agli obiettivi prioritari individuati nelle linee programmatiche di mandato approvate nel Consiglio Comunale a luglio 2015. Le scelte devono e dovranno necessariamente essere rimodulate alla luce del continuo proliferare di normative di finanza pubblica introdotte dal Governo centrale e Regionale che impattano sulla capacità programmatoria ed operativa degli Enti Locali. Conseguentemente la fase di programmazione per le prossime annualità sarà fortemente condizionata dagli obiettivi imposti in materia di finanza pubblica a cominciare dai vincoli imposti in materia di pareggio di bilancio introdotto con la legge finanziaria 2016 e come più sopra evidenziato. In tale ottica l’attività programmatoria è stata orientata ad una gestione sobria e rigorosa delle risorse a disposizione anche attraverso l’adozione di misure di razionalizzazione delle spese.

SEZIONE OPERATIVA

La Sezione Operativa ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella Sezione Strategica del Documento unico di programmazione. In particolare, la Sezione Operativa contiene la programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che pluriennale. Il contenuto della Sezione Operativa, predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella Sezione Strategica, costituisce guida e vincolo ai processi di redazione dei documenti contabili di previsione dell’ente. La Sezione operativa del documento unico di programmazione è redatta, per il suo contenuto finanziario, per competenza e solo per i l 1° anno per cassa, si fonda su valutazioni di natura economico-patrimoniale e copre un arco temporale pari a quello del bilancio di previsione. La Sezione operativa supporta il processo di previsione per la predisposizione della manovra di bilancio. La Sezione operativa individua, per ogni singola missione, i programmi che l’ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella Sezione Strategica.

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Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del Documento unico di programmazione, sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere. Per ogni programma sono individuati gli aspetti finanziari, sia in termini di competenza che di cassa, della manovra di bilancio. Vengono riportate, altresì, in questa sezione le risorse assegnate per l’attività gestionale dell’Ente.

QUADRO DI RIFERIMENTO Come anticipato, le linee programmatiche sono state approvate con deliberazione del Consiglio Comunale n. 27 del 27 Luglio 2015.

ANALISI DI CONTESTO Questa sezione si propone di definire il quadro strategico di riferimento all’interno del quale si inserisce l’azione di governo della nostra Amministrazione. Questa attività deve essere necessariamente svolta prendendo in considerazione: 1) lo scenario nazionale ed internazionale per i riflessi che esso ha, in particolare

dapprima con il Documento di Economia e Finanza (DEF) e poi con la Legge di Stabilità sul comparto degli Enti Locali;

2) lo scenario regionale al fine di analizzare i riflessi della programmazione regionale sul nostro Ente, anche alla luce della Legge istitutiva delle Unioni Territoriali Intercomunali;

3) lo scenario locale, inteso come analisi di contesto socio-economico e di quello finanziario dell’Ente, in cui si inserisce l’azione amministrativa.

Partendo da queste premesse, la parte che segue del documento espone le principali scelte che caratterizzeranno il programma dell’Amministrazione Comunale da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che hanno un impatto di medio – lungo periodo, le politiche di mandato che l’Ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalità istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali e gli indirizzi generali di programmazione, sempre riferiti al periodo di mandato. Gli obiettivi individuati dal governo nazionale di maggior interesse per gli enti locali condizionanti, altresì, anche a livello regionale, possono essere così sintetizzati: - sostenibilità della finanza pubblica (riduzione spesa); - sistema fiscale (riordino fiscalità locale); - efficienza della Pubblica Amministrazione (ampie riforme degli Enti Locali in materia di

Province / Unioni ecc.). L’individuazione degli obbiettivi strategici consegue ad un processo conoscitivo di analisi strategica, delle condizioni esterne all’Ente e di quelle interne, sia in termini attuali che prospettivi alla definizione di indirizzi generali di natura strategica.

IL CONTESTO ESTERNO Scenario macroeconomico mondiale e europeo riportato sulla base dell’ultimo DEF approvato. Si evidenzia che è in fase di elaborazione il DEF 2017 e che dai dati preliminari e ufficiosi emerge che l’andamento economico-finanziario previsto si discosta, in peggioramento, rispetto a quanto riportato. Lo scostamento non sembra comunque incidere sulla programmazione di questo Ente. Fonti. Banca d’Italia, Governo: DEF, Regione Friuli Venezia Giulia: DEFR.

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Analisi geo politica

L’anno 2016 è iniziato sotto il segno dell’incertezza sui mercati finanziari e di un repentino deterioramento delle prospettive di crescita, particolarmente marcato sia nelle economie emergenti che in quelle più fragili dell’Eurozona. La debolezza del commercio internazionale dovuta a fattori strutturali e criticità congiunturali rendono le previsioni di crescita assai contratte. Secondo la Banca mondiale, la crescita nel 2015 è risultata dell’1,7%, ossia poco più della metà rispetto al 2014. A complicare ulteriormente il panorama dell’economia globale sono intervenute numerose questioni geopolitiche. L’emergenza migratoria continua ad assillare l’Europa, che si prepara a ricevere nella primavera-estate flussi di rifugiati di ordini di grandezza simili, se non superiori, a quelli del 2015. L’incapacità di gestire questa crisi e le difficoltà in cui si dibattono i governi anti-austerity, intaccano l’ottimismo che induceva a considerare finalmente risolta la crisi dell’Eurozona.

Andamento europeo Nell’area dell’euro il permanere di spinte deflazionistiche – in parte dovute alle continue cadute delle quotazioni delle materie prime, in particolare il prezzo del petrolio, ma anche alla debolezza della domanda interna – ostacola la trasmissione all’economia reale delle misure eccezionalmente espansive di politica monetaria adottate dalla Banca Centrale Europea; ne risultano frenati gli investimenti, accresciuto l’onere dei debiti pubblici e privati. L’Eurozona resta inoltre caratterizzata da un’ineguale distribuzione della crescita e dell’occupazione. L’insoddisfacente processo di convergenza – anche nei comparti in cui l’integrazione sta procedendo con maggiore decisione, ad esempio nel settore bancario e della finanza – perpetua la segmentazione dell’area, ostacolando il necessario percorso di riforma strutturale delle diverse economie. L’afflusso di migranti e richiedenti asilo costituisce solo una delle nuove sfide sistemiche, di natura eccezionale, che spingono verso l’adozione di una politica coordinata e l’elaborazione di iniziative comuni.

Andamento italiano In Italia la crescita del PIL è tornata positiva dopo tre anni consecutivi di riduzione: il risultato raggiunto (0,8%) è un valore sostanzialmente in linea con le stime precedenti. Le informazioni più recenti segnalano tendenze positive per il quadro macroeconomico di inizio 2016 nel contesto, tuttavia, di una situazione internazionale ed europea di elevata difficoltà. Dopo il calo registrato negli ultimi due mesi del 2015, la produzione industriale è aumentata più delle attese in gennaio. Riguardo il settore finanziario, l’insieme di misure di politica monetaria annunciate in marzo dalla BCE ha favorito l’ulteriore discesa dei tassi a lunga scadenza ed il ritorno verso l’alto delle quotazioni nel comparto azionario. La politica monetaria espansiva favorirà un ulteriore allentamento delle condizioni di offerta essendo mirata a sostenere la crescita dei prestiti al settore privato rafforzando così l’espansione di consumi e investimenti. Riguardo al comportamento dei prezzi si prospetta una ripresa graduale dell’inflazione al consumo; è ipotizzabile che già a partire dalla seconda metà del 2016 vi sarà una graduale ripresa della dinamica dei prezzi anche per l’effetto“confronto” legato al prezzo dei beni energetici. Secondo la nuova previsione tendenziale, quest’anno il PIL crescerà del 1,2percento in termini reali e del 2,2 percento in termini nominali. La crescita del PIL reale nel 2017-2019 risulterebbe più elevata, tenendo conto di una politica fiscale ancora tesa al raggiungimento del pareggio di bilancio nel medio periodo, ma più focalizzata sulla promozione dell’attività economica e dell’occupazione. Il PIL reale crescerebbe dell’1,4 per cento nel 2017, quindi dell’1,5 percento nel 2018 ed infine dell’1,4 per cento nel 2019. La sterilizzazione della clausola di salvaguardia comporterebbe un minor carico di imposte indirette rispetto al tendenziale, un minore aumento dei prezzi al consumo; l’inflazione

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sarebbe pari a 1,3 per cento nel 2017 e 1,6 per cento nel 2018. Ne deriverebbe un aumento di spesa da parte delle famiglie con ricadute anche sugli investimenti. La maggiore vivacità della domanda interna attiverebbe più importazioni e, di conseguenza, il contributo della domanda estera netta sarebbe negativo in tutto l’arco previsivo. I dati positivi di produzione industriale registrati nei primi mesi del 2016 lasciano prefigurare una nuova accelerazione del prodotto nei prossimi trimestri. In linea con tali andamenti il DEF prevede per il 2016 un incremento del PIL pari all’1,2 per cento; nello scenario programmatico l’accelerazione della crescita proseguirebbe nel 2017 e nel 2018, anche beneficiando di una politica di bilancio orientata al sostegno dell’attività economica e dell’occupazione. Il miglioramento delle condizioni economiche si rifletterebbe sul mercato del lavoro e il tasso di disoccupazione scenderebbe a 10,6 per cento a fine periodo. Per quanto riguarda il nostro Paese, il DEF prevede per l'anno in corso una crescita programmata (+ 1,2%) identica alla previsione tendenziale, mentre nel periodo 2017-2019 è prevista una crescita programmata rispettivamente di 1,4, di 1,5 e di 1,4 punti percentuali, ovvero ad un ritmo superiore allo scenario tendenziale in ragione delle iniziative di promozione dell'attività economica e dell'occupazione. Il FMI e l'OCSE, sulla scorta delle previsioni recentemente formulate, hanno previsto al contrario un ritmo di crescita inferiore a quello stimato nel DEF 2016, prevedendo per l'anno in corso un incremento del PIL intorno all'1 per cento. Per quanto riguarda i contributi alla crescita del PIL, il Governo, per l'anno in corso e per quelli successivi, prevede una buona ripresa della domanda interna che, stante l'andamento di scorte ed export, da sola dovrebbe garantire il trend di crescita alla nostra economia ad un livello medio del 1,4 per cento nel periodo 2016-2019. Indicatore dei prezzi.

Il DEF prevede una crescita debole dell'inflazione nell'anno in corso (+0,2), mentre per gli anni successivi si assisterà ad una crescita a ritmi più elevati. Nel 2017, l'inflazione è prevista al 1,3 per cento e all’1,6 per cento nel 2018. Se tale andamento fosse rispettato, ne deriverebbe un aumento di spesa da parte delle famiglie con ricadute anche sugli investimenti. La maggiore vivacità della domanda interna attiverebbe più importazioni e, di conseguenza, il contributo della domanda estera netta sarebbe negativo in tutto l’arco previsivo. Mercato del lavoro e tasso di disoccupazione.

Il miglioramento delle condizioni economiche si rifletterebbe con effetti positivi sul mercato del lavoro e sul tasso di disoccupazione fino alla fine del periodo di riferimento. Gli occupati e il monte ore lavorate aumenterebbero e la maggiore produttività accompagnata da una moderata crescita salariale si rifletterebbe in una dinamica ancora contenuta del costo unitario del lavoro.

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Andamenti del debito pubblico al lordo dei sostegni e dei debiti della PA.

Dal 2016 inizierà una fase di inversione, con una riduzione di 0,3 punti percentuali di

debito pubblico rispetto al 2015, arrivando nell'anno in corso al 132,4 per cento. Un dato

quest'ultimo comunque superiore di 1 punto percentuale rispetto alla stima

programmatica della Nota di aggiornamento del settembre 2015, per lo più determinato

da effetti di trascinamento dell'andamento economico.

Andamento tendenziale delle spese della PA, delle entrate e della pressione fiscale.

Le entrate totali delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al PIL presentano un

percorso di diminuzione passando dal 47,9 per cento registrato nel 2015 al 47,1 per

cento nel 2019. Nel corrente anno le entrate sono previste al 47,2 per cento per poi

calare di 0,3 punti percentuali nel 2017 e risalire al 47,1 nel 2018.

Anche le spese totali registrano un percorso tendenziale di costante diminuzione

passando dal 50,5 per cento del 2015 al 46,7 per cento nel 2019. Nel 2016 le spese

diminuiscono di 0,9 punti percentuali, di ulteriori 1,2 punti percentuali nel 2017 e di

ulteriori 0,9 punti percentuali nel 2018.

La pressione fiscale diminuisce nel periodo di riferimento dello 0,6 per cento passando

dal 43,5 per cento del 2015 al 42,9 per cento del 2019, raggiungendo il livello minimo

del 42,7 per cento nel 2017.

Andamento regionale

Quest’anno la Regione adotta per la prima volta il Documento di Economia e Finanza

Regionale previsto dal decreto legislativo 118/2011, contenente la normativa in materia di

armonizzazione dei bilanci delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi. Il DEFR previsto dalla riforma dei bilanci ha chiaramente lo scopo di fornire una

indicazione delle previsioni economico - finanziarie a politiche invariate. Stime queste

che in sostanza dovrebbero servire per poter effettuare quegli aggiustamenti nel medio

periodo da programmare allo scopo di conseguire gli obiettivi previsti.

In questa ottica il DEFR del decreto legislativo 118/2011 chiede l’illustrazione del

quadro finanziario unitario di tutte le risorse disponibili per il perseguimento degli obiettivi

della programmazione unitaria.

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Nel bilancio della Regione FVG il quadro delle entrate previste nel triennio in corso

risulta quello riportato nella seguente tabella in cui le entrate sono distinte in base al

titolo di entrata:

Come è possibile osservare, le entrate del titolo 1 costituiscono il perno della finanza

regionale. Tali proventi finanziari, risolvendosi quasi esclusivamente in entrate di natura

tributaria risultano legate fondamentalmente agli andamenti delle attività economiche ed

occupazionali ed alle manovre di finanza pubblica statali, trattandosi di tributi sottratti

alla potestà impositiva regionale. L’andamento di tali risorse, in base alle numerose

variabili esogene da cui dipendono, potrebbe influire sulla realizzazione delle politiche

economiche regionali programmate.

In considerazione di ciò è stato esaminato l’andamento di dette entrate tributarie

dall’inizio dell’anno sino al mese di maggio (mese a cui si riferiscono gli ultimi dati

disponibili) e confrontato detto andamento con quello dello stesso periodo dell’anno

precedente.

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Come è possibile osservare, il gettito dell’IRPEF risulta complessivamente incrementato

del 5,84% (+4,46% l’IRPEF e+1,38% l’IRPEF derivante dalle ritenute applicate sui redditi

da pensione percepiti da soggetti residenti in Regione FVG) mentre quello dell’IRES

evidenzia una sostanziale riduzione (-90,65%). L’IRES, tuttavia, a differenza dell’IRPEF

che viene per lo più versata mensilmente attraverso le ritenute sui redditi da lavoro, viene

versata in misura consistente alle scadenze annuali dei saldi e degli acconti di giugno e

novembre. Trattandosi, quindi, di un dato non ancora disponibile, non è possibile

effettuare delle valutazioni attendibili.

Per quanto riguarda le accise sui carburanti si rileva una contrazione dell’accisa sulla

benzina (-17,21%) mentre il dato dell’accisa sul gasolio (+4,85%) risulta in rialzo.

Un consistente calo subiscono anche le imposte sostitutive che, tuttavia, essendo legate

anch’esse per lo più alle scadenze degli acconti e dei saldi, in quanto per la gran parte le

imposte sostitutive sostituiscono imposte sui redditi, non risultano ancora possedere un

buon grado di attendibilità.

Relativamente all’IRAP si osserva un incremento dell’IRAP versata dagli enti pubblici

(+3,88%) a fronte di un risultato negativo dell’IRAP versata dai privati, per quest’ultima

valgono, comunque le considerazioni effettuate sopra sulle scadenze. Risulta necessario,

tuttavia, aggiungere che a seguito dell’introduzione, a partire dal periodo d’imposta

2015, della deduzione dalla base imponibile IRAP del costo del lavoro dipendente a

tempo indeterminato, l’IRAP privata potrebbe verosimilmente registrare una significativa

flessione.

Sotto il profilo delle imposte indirette, emerge, invece, un incremento importante del gettito

dell’IVA che si attesta al 21,46%. Quest’ultima imposta risente ancora del meccanismo

dello split payment introdotto dall’art. 1 comma 629 della legge di stabilità 2015, in base al

quale gli enti pubblici versano direttamente all’erario l’IVA relativa agli acquisti di beni e alle

prestazioni di servizi di cui usufruiscono. Meccanismo che, tuttavia, comporta, dall’altro

lato, che i fornitori della Pubblica Amministrazione accumulino credito IVA che potrà

essere chiesto a rimborso o portato a compensazione.

Infine sia l’accisa sui tabacchi (+2,0%) che quella sull’energia elettrica (+14,97%)

testimoniano un aumento del gettito. In generale si può ritenere che complessivamente ci

sia una sostanziale tenuta delle entrate tributarie in riferimento al

primo periodo dell’anno. In autunno, più precisamente ad ottobre, quando verrà presentata

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la Nota di aggiornamento

del DEFR, sarà possibile, comunque, fare valutazioni più verosimili avendo a disposizione

i dati del gettito tributario relativo ai primi 9 mesi dell’anno.

1.1 Sostegno all’impresa

1.2 Sostegno alla cooperazione

1.3 Favorire l’accesso al credito

1.4 Nascita di nuove imprese

1.5 Sviluppo del turismo

1.6 Sviluppo del commercio

1.7 Rilancio dell’agricoltura

1.8 Sostegno al settore della pesca e gestione faunistico-venatoria

2.1 Contro la disoccupazione

2.2 Politiche del lavoro e formazione professionale

2.3 Rafforzamento del sistema universitario e della ricerca regionali

2.4 Rispetto dell’uguaglianza e pari opportunità

3.1 Rendere competitivo ed incrementare il trasporto delle merci

3.2 Potenziamento e integrazione delle infrastrutture

3.3 Migliorare le prestazioni del trasporto pubblico locale

3.4 Promozione della tecnologia digitale

4.1 Protezione dell’ambiente e delle foreste

4.2 Ridurre le situazioni emergenziali di rischio per la popolazione e politiche di sicurezza

4.3 Lavori pubblici ed edilizia

4.4 Pianificazione territoriale e tutela del patrimonio storico, del paesaggio urbano e rurale

4.5 Interventi per l’energia e le risorse idriche

4.6 Politiche per la montagna

5.1 Promozione della salute, prevenzione e assistenza primaria

5.2 Continuità assistenziale e rete ospedaliera

5.3 Efficienza del sistema sanitario

5.4 Promozione del benessere e della coesione sociale

5.5 Politiche per la cultura

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5.6 Politiche per la scuola e i giovani

6.1 Trasparenza

6.2 Contenimento dei costi della politica

6.3 Razionalizzazione delle spese e incremento delle risorse

6.4 Riforme istituzionali per le autonomie locali

6.5 Funzionamento della Regione ed interventi istituzionali di valutazione

VALUTAZIONE SITUAZIONE SOCIO-ECONOMICA DEL COMUNE Fatte queste premesse si rende necessaria una specifica analisi del territorio comunale, delle sue strutture, della composizione della popolazione oltre che una valutazione socio-economica

TERRITORIO

1.2.1 - Superficie in Kmq. 41,79

1.2.2 - RISORSE IDRICHE

Laghi n° 0

Fiumi e torrenti N° 10 Corsi d’acqua iscritti alle acque pubbliche

1.2.3 – STRADE

Statali Km 0

Vicinali Km 1 0

Provinciali Km 25

Autostrade Km 0

Comunali Km 66

1.2.4 - PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI

Piano regolatore adottato no

Piano regolatore approvato si

Programma di fabbricazione no

Piano edilizia economica e popolare no PIANO INSEDIAMENTO PRODUTTIVI

Industriali no

Artigianali no

Commerciali no

Se sì data ed estremi del provvedimento di approvazione Del CC 44 del 30/12/2003 Variante attualmente in vigore nr. 25 approvataDel C fon

Approvata con Del CC 14 del 30/06/2016

Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti (art. 170, comma 7, D.L.vo 267/2000) no Se SI indicare l'area della superficie fondiaria (in mq.)

P.E.E.P.

P.I.P.

AREA INTERESSATA NO NO

AREA DISPONIBILE ……………………………… ………………………………

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POPOLAZIONE

1.1.1 - Popolazione legale al 2011 N° 6.504

1.1.2 - Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente

(31/12/2014) (art.156 L.vo 267/00) di cui: maschi

femmine nuclei familiari comunità/convivenze

N° 6.430 N° 3.121 N° 3.309 N° 2.644 N° 0

1.1.3 - Popolazione all’ 01/01/2014

1.1.4 - Nati nell'anno 2014

1.1.5 - Deceduti nell'anno 2014

saldo naturale

1.1.6 - Immigrati nell'anno 2014

1.1.7 - Emigrati nell'anno 2014

saldo migratorio

1.1.8 - Popolazione al 31/12/2014

di cui:

1.1.9 - In età prescolare (0/6 anni)

1.1.10 - In età scuola obbligo (7/14 anni)

1.1.11 - In forza lavoro 1^ occupazione (15/29 anni)

1.1.12 - In età adulta (30/65 anni)

1.1.13 - In età senile (oltre 65 anni)

N° 37 N° 77

N° 190 N° 193

N° 385 N° 482 N° 836 N° 3.249 N° 1.478

N° 6.473

N° -40

N° -3 N° 6.430

1.1.14 - Tasso di natalità ultimo quinquennio: Anno 2014 2013 2012 2011 2010

Tasso 6% 9% 8% 8% 9%

1.1.15 - Tasso di mortalità ultimo quinquennio: Anno 2014 2013 2012 2011 2010

Tasso 12% 11% 11% 9% 10%

1.1.16 - Popolazione massima insediabile come da

strumento urbanistico vigente

Abitanti Entro il

N° 7.445 N° 31/12/2015

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CONDIZIONE SOCIO ECONOMICA DELLE FAMIGLIE Gli ultimi dati disponibili sono quelli del 2011. Da essi si evince che il reddito medio dei residenti del Comune è pari ad € 11.550,43 più basso rispetto al dato regionale e più basso rispetto quello provinciale. La condizione socio economica delle famiglie può quindi essere considerata di medio livello.

Redditi Irpef

Anno Dichiaranti Popolazione % pop Importo Media/Dich

. Media/Pop.

2005 3.665 6.417 57,10 66.906.824 18.256 10.426

2006 3.738 6.489 57,60 71.684.373 19.177 11.047

2007 3.782 6.516 58,00 76.880.725 20.328 11.799

2008 3.830 6.544 58,50 77.876.098 20.333 11.900

2009 3.758 6.542 57,40 76.806.110 20.438 11.740

2010 3.761 6.541 57,50 77.932.124 20.721 11.914

2011 3.779 6.492 58,20 78.078.640 20.661 12.027

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ECONOMIA INSEDIATA

La realtà produttiva del territorio è composita. Il tessuto produttivo si compone di piccole aziende, agricole, artigianali, commerciali, industriali. In base al servizio statistico regionale delle attività produttive, le imprese ivi riportate risultano così suddivise:

VICINATO: esercizi commerciali con superficie di vendita non superiore a mq.150

AREA

EXTRAURBANA

MQ.

ALIMENTARI

MQ. NON

ALIMENTARI MQ. TOTALE

LIC.

ALIMENTARI

LIC. NON

ALIM. N. ESERCIZI

Zona Urbanistica

ALTRA ZONA 0,0 39,0 39,0 0 3 3

COMMERCIALE

ISOLATO 0,0 39,0 39,0 0 3 3

Zona Urbanistica

PRODUTTIVA 30,0 0,0 30,0 1 0 1

COMMERCIALE ISOLATO

30,0 0,0 30,0 1 0 1

TOT. AREA

EXTRAURBANA 30,0 39,0 69,0 1 3 4

AREA URBANA MQ.

ALIMENTARI

MQ. NON

ALIMENTARI MQ. TOTALE

LIC.

ALIMENTARI

LIC. NON

ALIM. N. ESERCIZI

Zona Urbanistica

RESIDENZIALE 650,0 1.786,0 2.436,0 12 34 39

COMMERCIALE

ISOLATO 650,0 1.786,0 2.436,0 12 34 39

TOT. AREA

URBANA 650,0 1.786,0 2.436,0 12 34 39

Totale 680,0 1.825,0 2.505,0 13 37 43

PUBBLICI ESERCIZI: somministrazione di alimenti e bevande N. ATTIVITA' MQ. TOTALI

Tot. Zona Urbanistica ALTRA ZONA 5,00 521,50

Tot. Zona Urbanistica RESIDENZIALE 14,00 1.322,00

Totale 19,00 1.843,50

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CONDIZIONI INTERNE Come previsto dal punto 8.1 del Principio Contabile n. 1, l’analisi strategica dell’Ente deve necessariamente effettuare l’analisi della situazione di fatto, partendo proprio dalle strutture fisiche e dai servizi erogati dall’Ente. Sono quindi definiti gli indirizzi generali ed il ruolo degli organismi ed enti strumentali e delle società controllate e partecipate, con riferimento anche alla loro situazione economica e finanziaria, agli obiettivi di servizio e gestionali che devono perseguire e alle procedure di controllo di competenza dell’Ente. Verranno di seguito analizzati, al fine di delineare un quadro preciso delle condizioni interne di questo Comune:

1) I servizi e le strutture del Comune

2) Gli strumenti di programmazione negoziata adottati o da adottare

3) Le partecipazioni societarie

4) Le convenzioni

5) Le situazioni finanziarie

6) La coerenza con i vincoli del patto di stabilità.

SERVIZI PUBBLICI LOCALI

L’attività del Comune, espletata per garantire i servizi pubblici locali, viene gestita in parte direttamente con il proprio personale, in parte in associazione intercomunale/convenzione, in società volontariamente istituite ed in società che la normativa ha sancito l’obbligo di affidamento dei servizi.

Tutti gli organismi gestionali dell’Ente sono tenuti a programmare la gestione e ad assumere eventuali misure correttive, nel corso del periodo considerato, al fine di perseguire e realizzare il pareggio o l’avanzo di bilancio.

Sono altresì tenuti ad improntare la propria attività ai principi di efficienza, efficacia ed economicità.

Per quanto attiene alla rispettiva natura, sono tenuti al rispetto puntuale delle disposizioni normative vincolanti in materia di contenimento della spesa e dei vincoli di finanza pubblica.

Tali disposizioni costituiscono obiettivi strategici per gli amministratori di detti organismi.

Il ruolo del Comune negli organismi è da un lato quello civilistico, che compete ai soci e dall’altro quello amministrativo di indirizzo politico e controllo sulla gestione dei servizi affidati ai medesimi.

Per il raggiungimento degli obiettivi programmati questo Ente, oltre che come più sopra esplicitato, della collaborazione del proprio apparato organizzativo, si avvale degli organismi gestionali sotto riportati e per i quali gli obiettivi vengono individuati, in sintesi, nell’oggetto sociale descritto.

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SERVIZI DELL’ENTE

Denominazione del

servizio

Modalità di gestione

Anagrafe, stato civile, accesso agli atti, servizi elettorali diretta

Siti internet, call center, albo pretorio diretta

Archivio, biblioteca diretta

Servizi mensa Servizio in appalto

Servizio trasporto scolastico Diretta

Impianti sportivi Diretta/concessione

Servizi socio/assistenziali Ambito Socio/Assistenziale

Cimiteri Servizio in appalto

Anagrafe canina diretta

Gestione rifiuti urbani Servizio in appalto tramite delega alla Comunità Montana.

Protezione Civile diretta

Pianificazione territorio, rilascio permessi edilizia residenziale

diretta

Servizio commercio e attività produttive In associazione inter-comunale

Servizio idrico integrato In società partecipata

Gestione tributi e entrate comunali diretta

Polizia Locale diretta

Viabilità e illuminazione pubblica Servizio in appalto

Verde pubblico diretta

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STRUTTURE

TIPOLOGIA

ESERCIZIO

IN CORSO

PROGRAMMAZIONE

PLURIENNALE

Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 Anno 2019

1.3.2.1 – Asili nido Posti n° 0 Posti n° 0 Posti n° 0

Posti n° 0

1.3.2.2 - Scuole materne n° 2 Posti n° 120 Posti n° 120 Posti n° 120

Posti n° 120

1.3.2.3 - Scuole elementari n° 2 Posti n° 274 Posti n° 274 Posti n° 274 Posti n° 274

1.3.2.4 - Scuole medie n° 1.... Posti n° 160 Posti n° 160 Posti n° 160 Posti n° 160

1.3.2.5. – strutture residenziali per

anziani

Posti n° 0 Posti n° 0 Posti n° 0 Posti n° 0

1.3.2.7 - Rete fognaria in Km.

- bianca 0 0 0 0

- nera 25 25 25

- mista 0 0 0

1.3.2.8 - Esistenza depuratore Si Si Si Si

1.3.2.9 - Rete acquedotto in Km. 95 95 95 95

1.3.2.10 - Attuazione servizio idrico

Integrato Si Si Si Si

1.3.2.11 - Aree verdi, parchi, giardini n° 5 n.° 5 n.°5

Hq 5,00 Hq 5,00 Hq 5,00

,00

1.3.2.12 - Punti luce illuminaz. Pubblica N° 1338 1338 1338 1338

1.3.2.13 - Rete gas in Km. 40 40 40 40

1.3.2.14 – Raccolta rifiuti in quintali:

- civile 16400 16300 16200 16200

- racc. diff.ta SI Si Si Si

1.3.2.15 – Esistenza discarica No No No No

1.3.2.16 - Mezzi operativi N° 4 N° 4 N° 4 N° 4

1.3.2.17 – Veicoli N° 6 N°6 N° 7 N° 7

1.3.2.18 - Centro elaborazione dati NO NO NO NO

1.3.2.19 – Personal computer N° 42 N° 42 N° 42 N° 42

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PERSONALE

DOTAZIONE ORGANICA 01.01.2016

AREA AMMINISTRATIVO CONTABILE

Ufficio Affari Generali:

Categoria Profilo professionale Previsti in pianta organica

In servizio

D Funzionario amm.vo contabile 1 1

C Istruttore amm.vo contabile 2 1

C Istruttore biblioteca 1 1

B Assistente amm.vo 2 2

B Messo notificatore –

assistente amm.vo

1 1

B Autisti scuolabus 2 2

TOTALE 9 8

Personale a tempo determinato:

Categoria Profilo professionale In servizio

C Istruttore cultura 1

C Istruttore informatico 1

Ufficio Ragioneria e Tributi

Categoria Profilo professionale Previsti in pianta organica

In servizio

D Funzionario amm.vo contabile 1 1

D Funzionario Amministrativo contabile 1 0

C Istruttore amm.vo contabile 3 2

B Assistente amm.vo 1 1

TOTALE 6 4

Servizi Demografici e Statistici

Categoria Profilo professionale Previsti in pianta organica

In servizio

D Funzionario amm.vo contabile 1 1

C Istruttore amm.vo contabile 1 1

C Istruttore amm.vo contabile 83,33% 1 0

B Assistente amm.vo 1 1

TOTALE 4 3

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AREA TECNICA LL.PP. PATRIMONIO E SERVIZI

Categoria Profilo professionale Previsti in pianta organica

In servizio

D Funzionario tecnico 1 1

TOTALE 1 1

Ufficio Lavori Pubblici

Categoria Profilo professionale Previsti in pianta organica

In servizio

D Funzionario tecnico 1 1

C Istruttore amm.vo contabile 1 1

C Istruttore tecnico amministrativo 1 0

TOTALE 3 2

Ufficio Patrimonio e Sevizi

Categoria Profilo professionale Previsti in pianta organica

In servizio

C Istruttore tecnico contabile 2 2

B Operaio specializzato 4 4

A Addetto servizi manutenzione 1 1

TOTALE 7 7

AREA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E AMBIENTE

Categoria Profilo professionale Previsti in pianta organica

In servizio

D Funzionario tecnico 1 1

TOTALE 1 1

Ufficio Ambiente

Categoria Profilo professionale Previsti in pianta organica

In servizio

D Funzionario tecnico 1 1

TOTALE 1 1

Ufficio Pianificazione Territoriale

Categoria Profilo professionale Previsti in pianta organica

In servizio

C Istruttore tecnico amm.vo 1 1

B Assistente amm.vo 1 1

TOTALE 2 2

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SERVIZIO DI POLIZIA LOCALE

Categoria Profilo professionale Previsti in pianta organica

In servizio

PLA Agente di Polizia Locale 3 2 (*)

TOTALE 3 2 (*)

(*) di cui n. 1 posto ricoperto assegnato provvisoriamente all’Area Tecnica, LL.PP., Patrimonio e Servizi.

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STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA

LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE

SERVIZI IN CONVENZIONE / ASSOCIATI

Ad oggi sono gestiti in convenzione con altri Comuni i seguenti servizi

Denominazione Servizio Ente convenzionato e/o associato

Gestione economico-giuridica del personale

Comune di Porcia

Ufficio Unico gestione gare Comune di Sacile

Gestione associata sportello unico attività produttive

Comune di Sacile

Servizi Sociali Comune di Sacile (Ambito Distrettuale 6.1. – Servizio Sociale dei Comuni)

Segretario Comunale Comune di Brugnera

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SITUAZIONE FINANZIARIA

Nel contesto strutturale e legislativo proposto, si inserisce la situazione finanziaria dell’Ente. L’analisi strategica richiede anche un approfondimento sulla situazione finanziaria del nostro Comune così come è stata determinata dalla gestione degli ultimi anni. A tal fine seguono i principali parametri economico finanziari utilizzati per identificare l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici e misurare il grado di salute di questo Comune. Si deve necessariamente partire da una valutazione dei risultati delle gestioni precedenti. A tal fine, nella tabella che segue, si riportano per ciascuno degli ultimi tre esercizi: 1 – le risultanze finali della gestione complessiva dell’Ente; 2 – saldo finale di cassa; 3 – l’indicazione riguardo l’utilizzo o meno dell’anticipazione di cassa.

Descrizione 2012 2013 2014 2015

Risultanze finali gestione complessiva dell’Ente

576.558,60 €.1.473.138,06 €.1.611.015,99 €.4.511.038,43

Saldo finale di cassa 4.495.009,51 €.5.850.510,09 €.4.911.125,71 €.4.356.783,88

Utilizzo anticipazione di cassa

no no no no

PARAMETRI INTERNI E MONITORAGGIO DEI FLUSSI L’analisi dello stato strutturale del Comune è effettuato attraverso una serie di indicatori finanziari che interessano aspetti diversi della gestione dell’Ente, definendo rapporti tra valori finanziari e fisici (ad esempio la pressione tributaria per abitante, la spesa corrente per abitante) o rapporti tra valori esclusivamente finanziari (ad esempio il grado di autonomia impositiva, il grado di autonomia finanziaria). Gli indicatori generalmente utilizzati per tale analisi sono: • Grado di autonomia dell’Ente; • Pressione fiscale locale e restituzione erariale pro-capite; • Grado di rigidità del bilancio; • Grado di rigidità pro-capite; • Costo del personale; • Propensione agli investimenti.

GRADO DI AUTONOMIA FINANZIARIA Le entrate correnti costituiscono le risorse destinate alla gestione dei servizi comunali; di questo importo complessivo le entrate tributarie ed extratributarie indicano la parte direttamente o indirettamente reperita dall’ente. I trasferimenti correnti dello Stato,regione ed altri enti formano invece le entrate derivate, quali risorse di terzi destinate a finanziare parte della gestione corrente. Il grado di autonomia finanziaria rappresenta un indice della capacità dell’ente di reperire con mezzi propri le risorse necessarie al finanziamento di tutte le spese di funzionamento dell’apparato comunale, erogazione di servizi ecc… L’analisi dell’autonomia finanziaria assume una crescente rilevanza in un periodo di forte decentramento e di progressiva fiscalizzazione locale. Il sistema finanziario degli enti locali, in passato basato prevalentemente sui trasferimenti statali, è ora basato sull’autonomia

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finanziaria dei Comuni,ossia sulla capacità dell’ente di reperire, con mezzi propri, le risorse da destinare al soddisfacimento dei bisogni della collettività. L’Ente per mantenere in essere i propri servizi istituzionali e non, può contare sempre meno sui trasferimenti che gli derivano dallo Stato e da altri Enti pubblici; deve quindi focalizzare la propria attenzione sulle entrate proprie e sulla gestione di servizi in modo da realizzare il massimo delle economicità ed efficienza al fine di liberare risorse per altri servizi. I dati si riferiscono ai Conti Consuntivi 2012-2013-2014-2015 approvati.

INDICE 2012 2013 2014 2015

51,77 53,91 58,14 58,68

PRESSIONE FISCALE LOCALE E RESTITUZIONE ERARIALE PRO-CAPITE Sono indicatori che consentono di individuare l’onere che grava sul cittadino per usufruire dei servizi forniti dall’Ente.

INDICE 2012 2013 2014 2015

456,10 495,10 521,97 542,75

INDICE 2012 2013 2014 2015

276,20 294,80 314,31 381,21

GRADO DI RIGIDITA’ DEL BILANCIO L’amministrazione dell’Ente nell’utilizzo delle risorse comunali è libera nella misura in cui il bilancio non è prevalentemente vincolato da impegni di spesa a lungo termine già assunti in precedenti esercizi. Conoscere, pertanto, il grado di rigidità del bilancio permette di individuare quale sia il margine di operatività per assumere nuove decisioni o iniziative economiche e finanziarie. Le spese fisse impegnate, per prassi, sono le spese del personale, le spese per il rimborso della quota capitale e interesse dei mutui. Quanto più il valore si avvicina all’unità tanto minori sono le possibilità di manovra dell’amministrazione che si trova con gran parte delle risorse correnti già utilizzate per il finanziamento delle spese per il personale e il rimborso della quota capitale e interessi dei mutui in scadenza. In realtà, il grado di rigidità strutturale è notevolmente superiore all’indice sopra calcolato, in quanto sarebbero da considerare anche tutti i costi di funzionamento delle strutture (costi per consumo acqua,gas, energia elettrica, spese telefoniche, le imposte ecc..). Volendo scomporre il grado di rigidità strutturale complessivo sopra evidenziato nelle due voci relative al costo del personale e al costo dei mutui si possono ottenere questi ulteriori indici:

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INDICE 2012 2013 2014 2015

40,51 38,74 38,13 34,95

INDICE 2012 2013 2014 2015

25,53 23,45 23,04 20,29

GRADO DI RIGIDITA’ PRO CAPITE Come accennato precedentemente, per prassi, i principali fattori di rigidità a lungo termine sono il costo del personale ed il livello di indebitamento. Questi fattori devono essere riportati alla dimensione sociale del Comune individuandone la ricaduta diretta sul cittadino.

INDICE 2012 2013 2014 2015

356,90 355,80 342,29 323,31

INDICE 2012 2013 2014 2015

224,88 215,38 206,86 187,72

INDICE 2012 2013 2014 2015

1.208,56 1.109,00 1.034,51 949,38

COSTO DEL PERSONALE L’erogazione dei servizi è essenzialmente basata sulla struttura organizzativa dell’Ente, nella quale l’onere del personale assume un’importanza preponderante su ogni altro fattore produttivo impiegato. Il costo del personale può essere visto come: - parte del costo complessivo del totale delle spese correnti: in questo caso si evidenzia

l’incidenza del costo del personale sul totale delle spese correnti del titolo 1°. - costo medio pro-capite dato dal rapporto costo del personale/n° abitanti: - rigidità costo del personale dato dal rapporto tra il totale delle spese per il personale e il

totale delle entrate correnti; in pratica viene analizzato quanto delle entrate correnti è utilizzato per il finanziamento delle spese per il personale.

- Gli indicatori sotto riportati, analizzano la spesa per il personale negli aspetti sopradescritti.

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INDICE 2012 2013 2014 2015

27,90 25,63 25,75 22,83

INDICE 2012 2013 2014 2015

43.183,94 41.003,94 40.306,47 40.197,48

PARAMETRI DI DEFICIT STRUTTURALE I parametri di deficit strutturale, meglio individuati come indicatori di sospetta situazione di deficitarietà strutturale, sono dei particolari tipi di indice previsti dal legislatore e applicati nei confronti di tutti gli enti locali. Lo scopo di questi indici è fornire agli organi centrali un indizio, anche statistico, che riveli il grado di solidità della situazione finanziaria dell’ente, o per meglio dire, che indichi l’assenza di una condizione di pre-dissesto strutturale. Secondo la norma, infatti, sono considerati in condizioni strutturalmente deficitarie gli Enti locali che presentano gravi e incontrovertibili condizioni di squilibrio individuate dalla presenza di almeno la metà degli indicatori con un valore non coerente (fuori media) con il corrispondente dato di riferimento nazionale. L’ente non è mai risultato essere in deficit strutturale. Nei paragrafi che seguono sono riportati, con riferimento alle entrate ed alle spese, gli andamenti degli esercizi di programmazione, presentando questi valori secondo le nuove articolazioni del bilancio. Entrate L’attività di ricerca delle fonti di finanziamento, sia per la copertura delle spese correnti che per quelle d’investimento, ha costituito ed ancor più costituirà per il futuro, il primo momento dell’attività di programmazione per questo Comune.

Si prefigura il mantenimento del volume di risorse complessivamente previsto nel

pluriennale assestato 2017 e 2018 e prospetticamente da assumersi anche per il 2019.

Coerentemente con la legge di stabilità 2016 si deve prevedere il blocco della capacità

impositiva comunale in ambito tributario, con il mantenimento delle aliquote IMU e Tasi 2016.

Si provvederà all’aggiornamento dei costi della Tari con conseguente adeguamento della

relativa tariffa.

Tributi

Negli ultimi anni le entrate tributarie locali hanno presentato numerosi elementi di novità

rispetto al passato, risentendo delle continue modifiche apportate dal legislatore. Il clima di

dubbia certezza non aiuta gli enti locali nella definizione delle proprie politiche. Nei prossimi

anni, compatibilmente con gli eventuali nuovi tagli apportati dal legislatore, il Comune di

Caneva cercherà di contenere al minimo sostenibile l’imposizione fiscale in capo ai propri

contribuenti mantenendo invariata o, se possibile, riducendo la pressione tributaria.

Alla data odierna tutte le previsioni inserite nel presente documento unico di

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programmazione si basano, data l’incertezza in merito ai contenuti della prossima Legge di

stabilità, sulla politica tariffaria approvata per l’esercizio 2016.

Pertanto i riferimenti alle decisioni assunte per il 2016 devono intendersi estesi in termini

generali all’anno 2017, con diretta influenza sugli esercizi 2018 e 2019.

Il calcolo della TARI sarà impostato come lo scorso anno con l’obiettivo di copertura

del piano economico finanziario del servizio gestione rifiuti.

Servizi pubblici

In campo tariffario verrà mantenuto il tasso di partecipazione dell’utenza alle spese

dei servizi e, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto del Presidente della

Repubblica n. 159/2013 di disciplina del nuovo Indicatore della Situazione

Economica Equivalente (ISEE), verrà rivista la disciplina regolamentare con lo scopo

di aumentarne il livello di equità.

Denominazione 2017 2018 2019 Avanzo applicato 0,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00

Titolo 1:entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa

2.216.500,00 2.214.000,00 2.214.000,00

Titolo 2: trasferimenti correnti 2.427.050,00 2.507.050,00 2.507.050,00

Titolo 3: entrate extratributarie 1.332.094,00 1.328.701,00 1.328.701,00

Titolo 4: entrate in conto capitale

858.000,00 2.079.500,00 0

Titolo 5: entrate da riduzione di attività Finanziarie

0 0 0

Titolo 6: accensione prestiti 0 0 0

Titolo7: anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere

0 0 0

Titolo 9: entrate per conto terzi e partite di giro

1.372.165,00 1.372.945,00 1.372.945,00

Totale 8.205.809,00 9.502.196,00 7.422.696,00

Spesa

Le risorse acquisite e come riportate nelle tabelle che precedono sono destinate al soddisfacimento dei bisogni della collettività. Le politiche di aggiustamento del bilancio pubblico degli ultimi anni hanno comportato oneri rilevanti per le amministrazioni locali che, a fronte delle ridotte risorse disponibili, hanno dovuto far “quadrare i conti” cercando di incidere in modo minimale sui livelli quantitativi e qualitativi dei servizi rivolti al cittadino. Anche nel Comune di Caneva negli ultimi anni la spesa corrente si è sensibilmente contratta. Per il triennio 2017-2019 le politiche della spesa saranno orientate al mantenimento e qualificazione dei servizi.

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Viene di seguito riportata in tabella l’articolazione della spesa per titoli con

riferimento al triennio programmato:

Denominazione 2017 2018 2019 Titolo 1 : spese correnti 5.400.685,00 5.445.739,00 5.474.761,00

Titolo 2 : spese in conto capitale

858.000,00 2.079.500,00 0

Titolo 3 : spese per incremento attività finanziaria

0 0 0

Titolo 4 : rimborso di prestiti 574.959,00 604.012,00 574.990,00

Titolo 7: spese per conto terzi e partite di giro

1.372.165,00 1.372.945,00 1.372.945,00

Totale 8.205.809,00 9.502.196,00 7.422.696,00

SPESA PER MISSIONI La spesa complessiva, come sopra rappresentata, viene riproposta di seguito in un’ottica funzionale per missioni. Si evidenzia che le missioni definite in relazione al riparto di competenza di cui agli articoli 117 e 118 della Costituzione, anche individuate per il bilancio dello Stato, rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici delle amministrazioni pubbliche territoriali e riconducibili a quelle presenti nello schema di bilancio di previsione approvato con Decreto Legislativo n. 118/2011 così come recentemente modificato e integrato con il D.Lgs. n. 126/2014. La nuova struttura di Bilancio è infatti composta da Missioni e Programmi come meglio evidenziato e ulteriormente dettagliato nelle linee programmatico – strategiche che ricomprendono sia la sezione strategica che quella Operativa.

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Le Missioni in cui il Bilancio 2017-2019 si articola vengono di seguito riportate:

MISSIONI DENOMINAZIONE PREVISIONE

2017

PREVISIONE

2018

PREVISIONE

2019

MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali

e di gestione 2.250.960,00 2.286.566,00 2.314.588,00

MISSIONE 02 Giustizia 0 0 0

MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 111.510,00 92.110,00 92.110,00

MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 777.316,00 777.316,00 746.820,00

MISSIONE 05 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali

343.900,00 163.400,00 113.400,00

MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e

tempo libero 161.400,00 97.900,00 97.900,00

MISSIONE 07 Turismo 35.000,00 35.000,00 35.000,00

MISSIONE 08 Assetto del territorio ed

edilizia abitativa 183.950,00 183.950,00 158.950,00

MISSIONE 09

Sviluppo sostenibile e tutela

del territorio e dell'ambiente

470.400,00 475.400,00 473.400,00

MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 971.664,00 854.700,00 446.200,00

MISSIONE 11 Soccorso civile (compresa

Protezione Civile) 16.100,00 19.100,00 19.100,00

MISSIONE 12 Diritti sociali,politiche sociali e famiglia

531.000,00 555.500,00 555.500,00

MISSIONE 13 Tutela della salute 22.800,00 18.800,00 18.800,00

MISSIONE 14 Sviluppo economic e

competitività 22.035,00 22.035,00 22.035,00

MISSIONE 15 Politiche per il lavoro e la

formazione professionale 0 0 0

MISSIONE 16 Agricoltura,politiche agroalimentari e pesca

6.000,00 6.000,00 6.000,00

MISSIONE 17 Energia e diversificazione

delle fonti energetiche 0 0 0

MISSIONE 18 Relazioni con le altre

autonomie territoriali e locali 0 0 0

MISSIONE 19 Relazioni internazionali 0 0 0

MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti 125.944,00 136.407,00 136.407,00

MISSIONE 50 Debito pubblico 836.561,00 842.563,00 813.541,00

MISSIONE 99 Servizi per conto terzi 1.372.165,00 1.372.945,00 1.372.945,00

Totale

Missioni

8.205.809,00 9.502.196,00 7.422.696,00

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PATTO DI STABILITA’/ EQUILIBRI DI BILANCIO A seguito di quanto previsto dalla legge di stabilità nazionale 2016, il Patto di stabilità interno è stato sostituito dal nuovo vincolo del pareggio di bilancio limitatamente al conseguimento di un saldo non negativo tra entrate finali e spese finali in termini di sola competenza. La normativa regionale recepisce, pertanto, le disposizioni statali sopra richiamate rientranti nella potestà legislativa esclusiva dello Stato e che costituiscono principi di coordinamento della finanza locale nei confronti degli enti locali della Regione Friuli Venezia Giulia, che sono tenuti a rispettare le disposizioni in materia di pareggio di bilancio. Le Regioni possono autorizzare gli Enti Locali del proprio territorio a peggiorare il saldo per consentire esclusivamente un aumento degli impegni di spesa in conto capitale, (patto Regionalizzato), purché sia garantito l’obiettivo complessivo a livello regionale mediante un contestuale miglioramento, di pari importo, dei saldi dei restanti Enti Locali della Regione stessa.

Con la Legge 12 agosto 2016 n. 164 – Norme in materia di equilibrio dei bilanci delle Regioni e degli Enti Locali sono state introdotte delle modifiche alla legge 24 dicembre 2012 n. 243 in materia di equilibrio dei bilanci delle Regioni e degli Enti Locali.

Le principali innovazioni introdotte sono di seguito sintetizzate:

UNICO SALDO DI BILANCIO

La norma prevede un unico saldo non negativo in termini di competenza tra le entrate finali e le spese finali, sia nella fase di previsione che di rendiconto.

Sono soppressi quindi gli obblighi di pareggio per la cassa e le spese correnti.

Secondo quanto riportato nella Relazione illustrativa, l'eliminazione del vincolo di parte corrente che non incide sui saldi di finanza pubblica, ma sulla composizione della spesa, è giustificato dalla circostanza che tale saldo è disciplinato dall'ordinamento contabile (articolo 162, comma 6, del TUEL e articolo 40 del decreto legislativo n. 118 del 2011) che prevede l'obbligo di approvare il bilancio di previsione che garantisca l'equilibrio di parte corrente, compreso l'ammortamento dei prestiti, così come l'equilibrio di cassa per tutti gli enti territoriali.

Il principio della competenza finanziaria "potenziata" costituisce il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive (accertamenti e impegni). Tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive, che danno luogo a entrate e spese per l'ente, devono essere registrate nelle scritture contabili quando l'obbligazione è perfezionata, con imputazione all'esercizio in cui l'obbligazione viene a scadenza. Pertanto, tale principio avvicina il criterio della competenza a quello della cassa.

Ai fini della determinazione del saldo non negativo così come indicato al comma 1, le entrate finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1, 2, 3, 4 e 5 dello schema di bilancio previsto dal decreto legislativo n. 118 del 2011, mentre le spese finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1, 2 e 3 del medesimo schema di bilancio.

FONDO PLURIENNALE VINCOLATO

Soltanto a partire dal 2020 viene strutturalmente prevista l’inclusione del Fondo pluriennale vincolato (FPV) tra le entrate e le spese finali che compongono il saldo di finanza pubblica, escluse le quote finanziate con debito.

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Per gli anni 2017-2019, invece, la legge demanda, con una soluzione certamente insoddisfacente, la scelta sulla considerazione del FPV alla prossima legge di stabilità, “compatibilmente con gli obiettivi di finanza pubblica”, ma in ogni caso “su base triennale”.

Viene così rinviata al 2020 una scelta strutturale che avrebbe dato una soluzione positiva alla coerenza tra il nuovo vincolo di finanza pubblica (il saldo di competenza) e le regole contabili riformate con l’armonizzazione dei bilanci e che avrebbe favorito gli investimenti.

IL RICORSO ALL’INDEBITAMENTO E L’UTILIZZO DELL’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE PER INVESTIMENTI

E’ confermata la regola generale che prevede il ricorso all'indebitamento da parte delle Regioni e degli Enti Locali solo per finanziare spese di investimento e con l'obbligo di adozione di piani di ammortamento per il rimborso del debito.

La nuova disciplina stabilisce inoltre che anche le operazioni di investimento realizzate mediante l'utilizzo dell'avanzo degli esercizi precedenti siano subordinate all'acquisizione delle intese concluse in ambito regionale.

Viene così attribuita all’intesa conclusa in ambito regionale una funzione essenziale nella programmazione degli investimenti, affidando alla Regione il ruolo di “cabina di regia” nel territorio di competenza.

Qualora in sede regionale non siano possibili per gli enti locali interessati operazioni di indebitamento o di investimento, viene introdotto un ulteriore livello mediante cui inserire a favore dell'ente locale eventuali spazi finanziari a tal fine, stabilendosi che le operazioni di indebitamento e di investimento non soddisfatte dalle intese regionali sono effettuate sulla base dei patti di solidarietà nazionali.

Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, adottato d'intesa con la Conferenza Unificata, dovranno essere disciplinati criteri e modalità di attuazione della nuova normativa.

Negli ultimi anni il Comune di Caneva ha sempre rispettato l’obiettivo programmatico del Patto di Stabilità Interno e l’Amministrazione Comunale intende garantire il rispetto degli obiettivi programmatici anche per i prossimi anni, anche se trattasi di obiettivi ambiziosi. Pertanto, l’Amministrazione Comunale garantisce che nei prossimi bilanci finanziari di previsione 2017-2019 saranno iscritte previsioni di entrata e previsioni di spesa tali da consentire che venga garantito il rispetto degli obiettivi programmatici dei vincoli di finanza pubblica. Segue la tabella dimostrativa del rispetto degli obiettivi di finanza pubblica in termini di competenza per il triennio 2017-2019. La cassa sarà verificata in sede di nota di aggiornamento quando saranno meglio finiti i dati contabili di previsione.

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Si riportano di seguito i prospetti relativi:

EQUILIBRI DI BILANCIO 2017/2019

2017 2018 2019

A FPV corrente

0 0 0

AA recupero disavanzo

0 0 0

B entrate titoli 1 – 2 - 3

5.975.644,00 6.049.751,00 6.049.751,00

C entrate titolo 4.02.06

0 0 0

D spese titolo 1

5.400.685,00 5.445.739,00 5.474.761,00

E spese titolo 2.04

0 0 0

F spese titolo 4

574.959,00 604.012,00 574.990,00

G SOMMA FINALE

0 0 0

(G=A-AA+B+C-D-E-F)

0 0 0

ALTRE POSTE DIFF.LI

H utilizzo av. Amm. per spese correnti

0 0 0

I entrate capit. destinate a spese correnti

0 0 0

L entrate corr. destinate a spese investimento

0 0 0

M entrate da acc. prestiti destinate a estinz. Pres.

0 0 0

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (O=G+H+I-L+M)

0 0 0

P utilizzo avanzo per inv.

Q FPV capitale

0 0 0

R entrate titoli 4 – 5 - 6

858.000,00 2.079.500,00 0

C entrate titolo 4.02.06

0 0 0

I entrate capitale destinate a spese corr.

0 0 0

S1 entrate titolo 5.02

0 0 0

S2 entrate titolo 5.03

0 0 0

T entrate titolo 5.04

0 0 0

L entrate corr. Destinate a spese investimento

0 0 0

M entrate da acc. Prestiti destinate a estinz. Ant.

0 0 0

U spese titolo 2

858.000,00 2.079.500,00 0

V spese titolo 3.01

0 0 0

E spese titolo 2.04

0 0 0

EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE

0 0 0

(Z=P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-V+E) 0 0 0

S1 entrate titolo 5.02

0 0 0

S2 entrate titolo 5.03

0 0 0

T Altre entrate titolo 5.03

0 0 0

X1 spese titolo 3.02

0 0 0

X2 spese titolo 3.03

0 0 0

Y Altre spese titolo 3.03

0 0 0

EQUILIBRIO FINALE

0 0 0

(W=O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y) 0 0 0

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Linea programmatica di mandato : SICUREZZA

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Alla linea programmatica di mandato, come individuata, vengono assegnate le seguenti risorse per singolo programma e corrispondenti missioni che ricomprendono, come previsto dalla contabilità armonizzata, sia quelle riferire alla attività gestionale che a quelle per investimenti comprese le opere pubbliche alle quali si fa rinvio al programma stesso.

MISSIONE PROGRAMMI PREVISIONE

2017

PREVISIONE

2018

PREVISIONE

2019

3 02.sistema integrato - sicurezza 3.000,00 3.000,00 3.000,00

01.Polizia locale 108.510,00 89.110,00 89.110,00

11 01.sistema di protezione civile 16.100,00 19.100,00 19.100,00

Totali 127.610,00 111.210,00 111.210,00

8.205.809,00

127.610,00

Linea strategica sicurezza 2017

Sicurezza

9.502.196,00

111.210,00

Linea strategica sicurezza 2018

Sicurezza

7.422.696,00

111.210,00

Linea strategica sicurezza 2019

Sicurezza

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Linea programmatica di mandato: VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

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Alla linea programmatica di mandato, come individuata, vengono assegnate le seguenti risorse per singolo programma e corrispondenti missioni che ricomprendono, come previsto dalla contabilità armonizzata, sia quelle riferire alla attività gestionale che a quelle per investimenti comprese le opere pubbliche alle quali si fa rinvio al programma stesso.

MISSIONE PROGRAMMA PREVISIONE

2017

PREVISIONE

2018

PREVISIONE

2019

5 01. valorizzazione dei beni di interesse storico 262.300,00 81.800,00 31.800,00

7 01.sviluppo e valorizzazione del turismo 35.000,00 35.000,00 35.000,00

8 01.urbanistica e assetto del territorio 168.950,00 168.950,00 158.950,00

02.edilizia residenziale pubblica 15.000,00 15.000,00 0,00

9 01.difesa del suolo 12.000,0 17.000,00 15.000,00

03.rifiuti 435.000,00 435.000,00 435.000,00

05.aree protette, parchi naturali, protezione

naturalistica e forestazione

0 0 0

08.qualità dell’aria e riduzione

dell’inquinamento

0 0 0

10 05.viabilità e infrastrutture 971.664,00 854.700,00

446.200,00

14 02.commercio –reti distributive –tutela dei

consumatori

22.035,00 22.035,00 22.035,00

16 01.sviluppo del settore agricolo e del sistema

agro alimentare

6.000,00 6.000,00 6.000,00

Totali 1.927.949,00 1.635.485,00 1.149.985,00

8.205.809,00

1.927.949,00

Linea strategica valorizzazione del territorio 2017

Valorizzazione del territorio

9.502.196,00

1.635.485,00

Linea strategica valorizzazione del territorio 2018

Valorizzazione del territorio

7.422.696,00

1.149.985,00

Linea strategica valorizzazione del territorio 2019

Valorizzazione del territorio

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Linea programmatica di mandato: SERVIZI ALLA PERSONA

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Alla linea programmatica di mandato, come individuata, vengono assegnate le seguenti risorse per singolo programma e corrispondenti missioni che ricomprendono, come previsto dalla contabilità armonizzata, sia quelle riferire alla attività gestionale che a quelle per investimenti comprese le opere pubbliche alle quali si fa rinvio al programma stesso.

MISSIONE PROGRAMMA PREVISIONE

2017

PREVISIONE

2018

PREVISIONE

2019

6 01.sport e tempo libero 158.400,00 94.900,00 94.900,00

02.giovani 3.000,00 3.000,00 3.000,00

12 03.interventi per gli anziani 3.500,00 3.500,00 3.500,00

Totali 164.900,00 101.400,00 101.400,00

8.205.809,00

164.900,00

Linea strategica servizi alla persona 2017

Servizi alla persona

8.205.809,00

164.900,00

Linea strategica servizi alla persona 2018

Servizi alla persona

7.422.696,00

101.400,00

Linea strategica servizi alla persona 2019

Servizi alla persona

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Linea programmatica di mandato: SERVIZI ALLA COMUNITA’

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Alla linea programmatica di mandato, come individuata, vengono assegnate le seguenti risorse per singolo programma e corrispondenti missioni che ricomprendono, come previsto dalla contabilità armonizzata, sia quelle riferire alla attività gestionale che a quelle per investimenti comprese le opere pubbliche alle quali si fa rinvio al programma stesso.

MISSIONE PROGRAMMA PREVISIONE

2017

PREVISIONE

2018

PREVISIONE

2019

1 01.organi istituzionali 108.626,00 108.626,00 108.626,00

04.gestione delle entrate tributarie e servizi

fiscali

665.500,00 665.500,00 665.500,00

4 01.istruzione prescolastica 99.800,00 99.800,00 99.800,00

02.altri ordini di istruzione 135.700,00 1.729.000,00 136.000,00

06.servizi ausiliari 433.420,00 433.520,00 433.520,00

07.diritto allo studio 75.500,00 77.500,00 77.500,00

5 02.attività culturali e interventi diversi nel

settore culturale

81.600,00 81.600,00 81.600,00

12 08.cooperazione ed associazionismo 16.300,00 16.300,00 16.300,00

Totali 1.616.446,00 3.211.846,00 1.618.846,00

8.205.809,00

1.616.446,00

Linea strategica servizi alla comunità 2017

Servizi alla comunità

7.422.696,00

1.618.846,00

Linea strategica servizi alla comunità 2019

Servizi alla comunità

9.502.196,00

3.211.846,00

Linea strategica servizi alla comunità 2018

Servizi alla comunità

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PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI 2017-2019

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Il programma triennale 2017-2019 verrà rielaborato con nota di aggiornamento al DUP contestualmente all’approvazione del bilancio di previsione per il medesimo triennio.

ATTIVITA’ GESTIONALE

Le risorse come sotto individuate sono riferite, prettamente, all’attività gestionale dell’Ente.

MISSIONE PROGRAMMA PREVISIONE

2017

PREVISIONE

2018

PREVISIONE

2019

1 02.segreteria generale 253.385,00 252.785,00 281.807,00

03.gesione economica, finaziaria, programmazione,

provveditorato

168.985,00 168.985,00 168.985,00

05.gestione dei beni demaniali e patrimoniali 60.000,00 60.200,00 60.200,00

06.ufficio tecnico 333.540,00 334.400,00 334.400,00

07.elezioni e consultazioni popolari – anagrafe e

stato civile

129.400,00 158.260,00 158.260,00

08. statistica e sistemi informativi 11.000,00 11.000,00 11.000,00

10.risorse umane 178.400,00 178.400,00 178.400,00

11.altri servizi generali 342.124,00 348.410,00 347.410,00

9 02.tutela e valorizzazione recupero ambientale 22.000,00 22.000,00 22.000,00

04.servizio idrico integrato 1.400,00 1.400,00 1.400,00

06.tutela e valorizzazione delle risorse idriche 0 0 0

12 02.interventi per la disabilità 88.000,00 88.000,00 88.000,00

04.interventi per soggetti arischio di esclusione sociale

334.900,00 359.400,00 359.400,00

05. interventi per le famiglie 40.000,00 40.000,00 40.000,00

06.interventi per il diritto alla casa 1.000,00 1.000,00 1.000,00

07.programmazione e governo della rete dei servizi

socio sanitari e sociali

3.500,00 3.500,00 3.500,00

09.servizio necroscopico e cimiteriale 43.800,00 43.800,00 43.800,00

13 07.ulteriori spese in materia sanitaria 22.800,00 18.800,00 18.800,00

20 01.fondo di riserva 69.216,00 67.522,00 67.522,00

02.fondo crediti di dubbia esigibilità 56.728,00 68.885,00 68.885,00

50 01.quota interessi ammortamento mutui e prestiti

obbligazionari

261.602,00 238.551,00 202.344,00

02.quota capitale ammortamento mutui e prestiti

obbligazionari

574.959,00 604.012,00 611.197,00

99 01.servizi per conto terzi e partite di giro 1.372.165,00 1.372.945,00 1.372.945,00

Totali 4.368.904,00 4.446.255,00 4.441.255,00

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CONCLUSIONI

Le scelte, operate nella stesura del Documento Unico di Programmazione, rappresentano la naturale conseguenza della volontà dell’Amministrazione Comunale di raggiungere gli obiettivi strategici individuati nelle linee programmatiche di mandato pur ribadendo la situazione generale di difficoltà economiche per cittadini, famiglie, imprese e conseguentemente per l’istituzione che le rappresenta. Pur nella non sempre coerente produzione normativa, questa Amministrazione Comunale farà il possibile per utilizzare tutti gli spazi che si renderanno disponibili per esercitare pienamente e con la massima efficienza, le funzioni attribuite.