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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI “PAOLO TOSCANELLI” Roma Lido - XXI Distretto Via delle Rande 22 - 00122 Tel. 06 121127590 - fax 0656000338 www.itcstoscanelli.it, e-mail: [email protected], [email protected] Sede succursale via Capo Sperone 52 - 00122 Roma tel. 06121127480- fax 06 67666347 DOCUMENTO DI CLASSE Classe V, sez. E Turismo Anno scolastico 2014/2015 Composizione del Consiglio di Classe Preside Prof. ssa Maddalena Venditti Dirigente scolastico Doc. Coordinatore Pasqualina Morella Italiano e Storia Doc. Maria Gabriella Di Somma Discipline turistiche e aziendali Doc. Carla Carloni Lingua: Francese Doc. Donatella Caruso Lingua: Spagnolo Doc. Cinzia Tariciotti Lingua: Inglese Doc. Valeria Alessandrelli Geografia del turismo Doc. Maria Andreozzi Diritto e Legislazione Turistica Doc. Cristina Angelini Matematica Doc. Loredana Cerri Educazione Fisica Doc. Lucia Di Giacinto Arte e Territorio Doc. Fabrizio Vavuso Religione

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI

“PAOLO TOSCANELLI” Roma Lido - XXI Distretto

Via delle Rande 22 - 00122 Tel. 06 121127590 - fax 0656000338

www.itcstoscanelli.it, e-mail: [email protected], [email protected]

Sede succursale via Capo Sperone 52 - 00122 Roma tel. 06121127480- fax 06 67666347

DOCUMENTO DI CLASSE Classe V, sez. E Turismo

Anno scolastico 2014/2015

Composizione del Consiglio di Classe

Preside Prof. ssa Maddalena Venditti Dirigente scolastico

Doc. Coordinatore Pasqualina Morella Italiano e Storia

Doc. Maria Gabriella Di Somma Discipline turistiche e aziendali

Doc. Carla Carloni Lingua: Francese

Doc. Donatella Caruso Lingua: Spagnolo

Doc. Cinzia Tariciotti Lingua: Inglese

Doc. Valeria Alessandrelli Geografia del turismo

Doc. Maria Andreozzi Diritto e Legislazione Turistica

Doc. Cristina Angelini Matematica

Doc. Loredana Cerri Educazione Fisica

Doc. Lucia Di Giacinto Arte e Territorio

Doc. Fabrizio Vavuso Religione

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DESCRIZIONE DELL’ISTITUTO

ATTIVITÀ CONNOTANTI L’ISTITUTO

FORMATIVE

Nell'A.S. 1997/98 l'Istituto partecipa al bando per i corsi di FORMAZIONE PROFESIONALE promossi dalla Regio-

ne LAZIO e ottiene il finanziamento per l'attivazione di tre corsi relativi alla figura di "PROMOTORE

ASSICURATIVO E FINANZIARIO" della durata di 800 ore complessive.

Nell'A.S. 2004/5 l'Istituto partecipa al bando per i corsi IFTS promossi dalla PROVINCIA DI ROMA e ottiene il fi-

nanziamento per l'attivazione di un corso formativo con stage e tirocinio "ESPERTO GESTIONE SISTEMA QUA-

LITA' AZIENDALE ED AMBIENTALE" per complessive 800 ore.

Nell'A.S. 2004/’05: l'Istituto partecipa al bando per i corsi EDA promossi dalla Regione Lazio e ottiene il finanziamen-

to per cinque corsi della durata di 90 ore ciascuno.

Nell'A.S. 2005: l'Istituto partecipa al bando per i corsi “Voucher” promossi dalla Regione Lazio e ottiene il finanzia-

mento per un “corso di inglese elementary” della durata di 100 ore.

L'Istituto è partner formativo del consorzio di imprese "Mare di Roma" con cui è stata definita una convenzione per

percorsi formativi in azienda sotto forma stage e/o tirocinio.

L'Istituto è partner formativo per tirocinio della facoltà di Psicologia con cui è stata definita una specifica convenzio-

ne.

L'Istituto è sede di esame per la certificazione DELF (in lingua francese), TRINITY (inglese) e DELE (spagnolo).

L'Istituto è sede di esame Accreditato presso l'AICA e come Test Center, l'ITCG Toscanelli può organizzare Corsi di

preparazione agli esami per l'ECDL. I corsi sono rivolti sia agli studenti interni che ad utenti esterni.

CULTURALI

L'Istituto è sede di un laboratorio teatrale che ha visto la Compagnia degli studenti del Toscanelli “ I

SALTABANCHI” partecipare e vincere il Festival Teatro Scolastico Giovanile.

Dal 2004 l'Istituto è sede di corsi di FORMAZIONE SUPERIORE post-diploma per laureati, diplomati e giovani in

cerca di primo impiego.

Dal 2008 l'Istituto è sede di corsi di APPRENDISTATO.

Corso SETTORE TURISTICO

Ex ITER, Indirizzo Tecnico per il Turismo. Durata: 5 anni

PROFILO IN USCITA

Il Diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze ge-

nerali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei si-

stemi aziendali.

Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico,

paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e infor-

matiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento orga-

nizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale.

E’ in grado di:

- gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, arti-

stico, culturale, artigianale, enogastronomico del territorio;

- collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territorio e i piani di qualificazione

per lo sviluppo dell’offerta integrata;

- utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per proporre servizi turistici anche

innovativi;

- promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione multimediale;

- intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili e commerciali.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Turismo” consegue i risultati di apprendimento

di seguito specificati in termini di competenze.

1. Riconoscere e interpretare:

- le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le ripercussioni nel contesto turistico; - i macro-

fenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici dell’impresa turistica; - i cambiamenti dei sistemi eco-

nomici nella dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e nella dimensione sincronica attraverso il con-

fronto tra aree geografiche e culturali diverse.

2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare riferimento a quella del setto-

re turistico.

3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi.

4. Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni funzionali alle di-

verse tipologie.

5. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata specifici per le a-

ziende del settore Turistico.

6. Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per individu-

are strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile.

7. Contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti turistici.

8. Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici.

9. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale dell’impresa turistica.

10. Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche.

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LA CLASSE V, SEZIONE “E Turismo”

Elenco alunni

n° studenti: 18 n° maschi: 0 n° femmine: 18

1. Erika Bono 10. Francesca Gloriani

2. Veronica Canale 11. Virginia Manara

3. Joan Nicole Caparino 12. Ilaria Marai

4. Martina Capuozzo 13. Deborah Marinangeli

5. Noemi D’aversa 14. Roberta Menotti

6. Diletta Di Giandomenico 15. Virginia Toscani

7. Ingrid Michela Dumitrescu 16. Aurora Trecapelli

8. Fabiana Ferri 17. Silvia Ullah

9. Giulia Giuffrida 18. Belinda Ilonova Venetova

Presentazione della classe

La classe è composta attualmente da 18 alunne, tutte provenienti dal territorio. Le alunne che compon-

gono attualmente la classe sono insieme dalla prima, tranne una studentessa ripetente dello scorso an-

no. Il contesto socio-culturale di provenienza è abbastanza omogeneo; la maggior parte degli studenti

evidenzia un buon grado di socializzazione e corretti rapporti interpersonali, un comportamento sem-

pre corretto e rispettoso ed un apprezzabile spirito di collaborazione.

La classe non sempre ha potuto contare sulla continuità didattica, come si evince dal numero dei do-

centi cambiati nel triennio.

La maggior parte della classe si è mostrata sempre disponibile al dialogo educativo, seguendo con at-

tenzione in classe e impegnandosi con costanza e serietà nello studio; alcune studentesse si sono appli-

cate con una certa discontinuità, hanno fatto evidenziare una frequenza non molto regolare e un inte-

resse piuttosto settoriale, raggiungendo risultati comunque sufficienti. Un esiguo numero di studentes-

se, infine, a causa di lacune pregresse e difficoltà soggettive, di una frequenza e di un impegno discon-

tinui, di un metodo di studio inadeguato, presentano una preparazione un po’ disorganica in qualche

disciplina.

Tutte le studentesse hanno partecipato sempre e con interesse alle attività previste quali:

a) Orientamento Universitario presso il “Salone dello studente” alla Fiera di Roma

b) Incontri in sede con INFORMA GIOVANI del Comune di Roma

c) Incontri con il C.O.L. (Centro Orientamento al Lavoro di Ostia)

d) Incontro con NISSOLINO CORSI per partecipazione concorsi Forze Armate.

e) Partecipazione alla manifestazione FARE TURISMO (Salone delle tre Fontane a Roma)

f) Incontri con Università: ROMA 3, LA SAPIENZA, TOR VERGATA

g) Incontro con la Facoltà di Scienze Infermieristiche di Ostia

h) Incontri con esperti esterni ( Sami Modiano)

i) Partecipazione al Progetto Cinema e teatro

j) Partecipazione VIAGGI NELLA MEMORIA ad Auschwitz- Birkenau (due studentesse)

k) Incontro Progetto “Guinea, prima e dopo l’emergenza Ebola”, con Don Alfredo Micalusi l) Incontro Progetto “Il Medio Oriente fra Religioni e Geopolitica. ISIS”, con Il Padre Gesuita Lu-

ciano Larivera

m) Incontro Progetto EDUCAZIONE ALLA MONDIALITA’ con il Dott. Felix Njeumi ( Fao) n) Progetto Clil con la Prof. ssa Valeria Alessandrelli, Docente di Geografia del Turismo.

Situazione di partenza

Riferita all'anno scolastico in corso, sentito il parere degli insegnanti, la preparazione globale è apparsa

complessivamente sufficiente; alcuni allievi dimostravano di possedere strumenti per affrontare con

una certa autonomia e capacità di orientamento il lavoro scolastico; le capacità espressive risultavano

in generale abbastanza soddisfacenti; si registravano alcune lacune nella preparazione di base di alcune

materie, quali matematica, discipline turistiche aziendali, inglese scritto, diritto.

La programmazione dell'attività didattica ha tenuto conto di tale situazione, oltre al raggiungimento

degli obiettivi linguistico-professionali e al potenziamento di strumenti fondamentali all'acquisizione

di un metodo di lavoro autonomo.

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Obiettivi educativi didattici trasversali Livello educativo

- Educare alla conoscenza e al rispetto dei regolamenti inter-

ni;

- Educare alla partecipazione e collaborazione;

- Educare alla responsabilità e autocontrollo;

- Educare alla salute fisica, psichica, relazionale;

- Educare alla solidarietà.

x

x

x

x

x

Risposta della classe

Rispetto agli obiettivi concordati dal Consiglio di Classe e che ogni insegnante ha organizzato

all'interno del proprio piano di intervento individuale, si può affermare che la classe comples-

sivamente, ha risposto in modo positivo alle aspettative dei docenti: un piccolo gruppo ha

raggiunto un buon livello di preparazione in tutte le discipline; la maggior parte ha raggiunto

livelli di sufficienza; solo alcune evidenziano ancora una preparazione disorganica in qualche

disciplina.

In generale, si è riscontrato interesse, anche se un gruppo modesto ha evidenziato una fre-

quenza piuttosto discontinua, poca puntualità negli impegni scolastici, limitata disponibilità al

confronto e all'assunzione di responsabilità, quasi del tutto superate, perché tutto il corpo do-

cente si è attivato per sollecitare la partecipazione, l’interesse e l’impegno utilizzando strate-

gie diverse e coinvolgendo la classe in attività extra-scolastiche.

La maggioranza delle allieve ha raggiunto, comunque, un adeguato grado di autonomia e di

maturità personale.

Nella trattazione degli argomenti si è proceduto in modo abbastanza regolare nonostante lo

studio alterno e poco diligente di alcune che hanno, a volte, rallentato l'attività didattica.

Per quanto concerne gli specifici contenuti operativi, eseguiti e trattati nell'ambito di ogni di-

sciplina durante l'anno scolastico, si rimanda alle singole programmazioni.

Conoscenze minime programmate Conoscenze disciplinari

(secondo il piano di lavoro

individuale)

Obiettivi minimi raggiunti da:

Italiano tutti quasi tutti x molti alcuni

Storia tutti quasi tutti x molti alcuni

Arte e Territorio tutti quasi tutti x molti alcuni

Discipline Turistiche e A-

ziendali

tutti quasi tutti x molti alcuni

Diritto e Legislazione Turi-

stica

tutti quasi tutti x molti alcuni

Geografia del Turismo tutti x quasi tutti molti alcuni

Lingua Francese tutti x quasi tutti molti alcuni

Lingua Inglese tutti x quasi tutti molti alcuni

Lingua Spagnola tutti x quasi tutti molti alcuni

Matematica tutti quasi tutti x molti alcuni

Scienze Motorie tutti x quasi tutti molti alcuni

IRC tutti x quasi tutti molti alcuni

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Competenze trasversali acquisite da

saper utilizzare linguaggi

specifici/diversi

tutti quasi tutti x molti alcuni

saper ordinare sequenze

logiche temporali e causali tutti x quasi tutti molti alcuni

saper esprimersi in modo

semplice ma adeguato al

contesto

tutti x quasi tutti molti alcuni

saper collegare i vari ele-

menti di conoscenza tra le

varie materie che concor-

rono alla formazione pro-

fessionale e applicarli coe-

rentemente

tutti quasi tutti x molti alcuni

Capacità trasversali acquisite x da

capacità critiche tutti quasi tutti x molti alcuni

capacità di rielaborazione

personale

tutti quasi tutti x molti alcuni

capacità di lavorare in

forma autonoma e in grup-

po

tutti quasi tutti x molti alcuni

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ATTIVITÀ Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate le attività integrative di seguito elencate:

Orientamento Universitario presso il “Salone dello studente” alla Fiera di Roma

Orientamento INFORMAGIOVANI del Comune di Roma

Incontri con il C.O.L. ( Centro Orientamento al Lavoro di Ostia)

Partecipazione alla manifestazione FARE TURISMO( Salone delle tre Fontane a Roma)

Incontro con NISSOLINO CORSI Incontri con esperti esterni ( Sami Modiano)

Partecipazione al Progetto Cinema e teatro

Partecipazione VIAGGI NELLA MEMORIA ad Auschwitz- Birkenau (due studentesse)

Incontro Progetto “Guinea, prima e dopo l’emergenza Ebola”, con Don Alfredo Micalusi

Incontro Progetto “Il Medio Oriente fra Religioni e Geopolitica. ISIS”, con Il Padre Luciano Larivera

Incontro Progetto EDUCAZIONE ALLA MONDIALITA’ con il Dott. Felix Njeumi ( Fao)

Incontri con Università: ROMA 3, LA SAPIENZA, TOR VERGATA

Incontro con la Facoltà di Scienze Infermieristiche di Ostia Progetto Clil con La Prof. ssa Valeria Alessandrelli, Docente di Geografia del Turismo.

Criteri e strumenti di valutazione L’osservazione costante del processo di apprendimento degli alunni, ha consentito di avere un

quadro chiaro del raggiungimento o meno delle competenze di base, anche in un’ottica tra-

sversale, e si è indirizzata alla definizione quantitativa e qualitativa di che cosa ciascun allievo

ha acquisito in ordine:

- al percorso di studio attuato;

- al comportamento agito (frequenza, partecipazione, interesse);

- alle competenze personali maturate e testimoniate in precise situazioni di compito.

Le operazioni di verifica, frequenti e sistematiche, hanno avuto lo scopo di valutare e accer-

tare le conoscenze acquisite dagli alunni, la continuità del grado di apprendimento e gli ele-

menti di progresso dialettici e cognitivi. In questo modo gli alunni hanno potuto essere seguiti

nelle diverse fasi di studio ed elaborazione delle unità didattiche rilevando eventuali difficoltà

e ritardi nella preparazione. Le verifiche sono state effettuate mediante:

-osservazioni sistematiche;

-test a risposta chiusa e/o aperta, multipla;

-interrogazioni orali;

-prove scritte/elaborati eseguiti singolarmente o in gruppo;

-esercitazioni collettive e individualizzate;

-esercitazioni pratiche.

Le valutazioni sono state attribuite su scala decimale completa e formulate utilizzando gli e-

lementi di valutazione di sotto riportata e che si rifà alla griglia che uniforma i giudizi ai voti

decimali (riportata di seguito).

Elementi di valutazione:

- conoscenze minime ma consapevoli;

- aderenza delle risposte ai quesiti formulati;

- riproduzione dei contenuti oggetto di studio in forma semplice, lineare;

- uso corretto del lessico.

Per quanto riguarda le certificazioni attestanti esperienze che danno luogo a “crediti formati-

vi”, opportunamente documentate e ritenute coerenti con il corso di studi, il Consiglio di

Classe, oltre a valutarne la conformità giuridica, ha stabilito il criterio di valutarne l’opportuna

collocazione all’interno della banda di oscillazione raggiunta attraverso il credito scolastico.

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SCALA DI VALUTAZIONE

1-2 Gravemente

insufficiente /

scarso

Mancata acquisizione dei con-

tenuti disciplinari minimi e si-

stematico e totale rifiuto di par-

tecipare al dialogo educati

Nessuna

3-4

Insufficiente

Lacunosa acquisizione dei con-

tenuti disciplinari e scarsa par-

tecipazione al dialogo educativo

Scarse e frammentarie

5

Mediocre

Parziale acquisizione dei conte-

nuti disciplinari e modesta e/o

discontinua partecipazione al

dialogo educativo

Uso limitato del linguaggio speci-

fico e parziale capacità di orien-

tamento nelle discipline

6

Sufficiente

Acquisizione dei contenuti di-

sciplinari minimi e accettabile

partecipazione al dialogo educa-

tivo

Accettabile uso del linguaggio

specifico e sufficiente capacità di

orientamento nelle discipline

7

Discreto

Acquisizione dei contenuti di-

sciplinari mediamente appro-

fondita e soddisfacente parteci-

pazione al dialogo educativo

Uso pertinente del linguaggio

specifico e soddisfacente capacità

di orientamento nelle discipline

8

Buono

Approfondita acquisizione dei

contenuti disciplinari e soddi-

sfacente partecipazione al dia-

logo educativo

Uso pertinente del linguaggio

specifico e soddisfacente capacità

di orientamento nelle discipline.

Capacità di elaborazione persona-

le dei contenuti acquisiti

9

Ottimo

Approfondita e accurata acqui-

sizione dei contenuti disciplina-

ri e viva e costante partecipa-

zione al dialogo educativo

Uso pertinente del linguaggio

specifico e soddisfacente capacità

di orientamento nelle discipline.

Capacità di elaborazione persona-

le dei contenuti acquisiti. Capaci-

tà di valutazione critica

10

Eccellente

Approfondita e accurata acqui-

sizione dei contenuti disciplina-

ri e viva e costante partecipa-

zione al dialogo educativo, sup-

portata da un vivo interesse per

le discipline

Padronanza del linguaggio speci-

fico e puntuale capacità di appli-

cazione dei contenuti appresi.

Capacità di elaborazione persona-

le dei contenuti acquisiti. Capaci-

tà di valutazione critica

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SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME E AMBITI DISCIPLINARI COINVOLTI Il carattere pluridisciplinare dell'esame intende accertare le capacità, le competenze e le conoscenze

del candidato. Per questo le attività didattiche sono state organizzate per consentire agli studenti di ge-

stire l'esame nelle migliori condizioni di preparazione e nella massima chiarezza sulle modalità di

svolgimento.

L'individuazione delle aree pluridisciplinari mira a far sì che gli studenti acquisiscano capacità di or-

ganizzare e rielaborare conoscenze e competenze maturate nelle varie discipline interessate. Tali capa-

cità sono indispensabili agli studenti sia per la risoluzione della terza prova sia per l’acquisizione di

una valida metodologia da applicare nel futuro ambito del lavoro professionale.

Pertanto, il Consiglio di Classe ha predisposto due differenti simulazioni sia della II prova sia della

“III prova” che tenessero conto delle metodologie didattiche adottate dai diversi docenti e dei contenu-

ti disciplinari affrontati nel corso del presente a.s.

Le materie prese in considerazione per la III prova sono state quattro, con riferimento alla prima simu-

lazione (Arte e Territorio, Diritto e Legislazione Turistica, Discipline turistiche ed aziendali, Spagno-

lo) e quattro con riferimento alla seconda simulazione (Arte e territorio, Discipline Turistiche ed A-

ziendali, Francese, Storia).

Esaminata la programmazione dei singoli docenti, nonché i contenuti e gli obiettivi fissati nelle riu-

nioni interdisciplinari, viste le possibili affinità delle varie discipline e la loro complementarietà, il

Consiglio di Classe ha ritento più idoneo per quanto riguarda la terza prova scritta scegliere la Tipolo-

gia mista B + C (per ogni disciplina 6 risposte a scelta multipla, 2 risposte aperte).

Diario delle prove di simulazione svolte: Simulazione I prova (Italiano) giorni 25/03/15 e 18/05/15 Simulazione II prova (Lingua Inglese) giorni 27/03/15 e 8/05/15 Simulazione III prova giorni 28 /03/15 e 6/05/15

GRIGLIE DI VALUTAZIONE E TRACCE DELLE PROVE SIMULATE

Relativamente alle valutazioni inerenti le prove d'esame scritte e del colloquio, sulla base delle griglie

proposte dal Collegio Docenti, sono state apportate dal Consiglio di classe varianti alle stesse per iden-

tificare quelle più adattabili alle tipologie delle prove adottate.

Si allegano al presente documento:

Le tracce della simulazione della terza prova scritta nonché della prima e seconda prova scritta (all.

A);

Griglie di valutazione prima prova scritta (all. B);

Griglia di valutazione seconda prova scritta (all. C);

Griglia di valutazione della simulazione terza prova scritta (all. D);

Griglia di valutazione delle prove di esame (all. E).

Relazione finale dei docenti e programmi svolti (all. F)

Il Consiglio di Classe della V “E iter” Consiglio di classe Firma

Preside Prof.ssa Maddalena Venditti

Doc. Coordinatore Pasqualina Morella

Doc. Maria Gabriella Di Somma

Doc. Carla Carloni

Doc. Donatella Caruso

Doc. Cinzia Tariciotti

Doc. Valeria Alessandrelli

Doc. Maria Andreozzi

Doc. Cristina Angelini

Doc. Loredana Cerri

Doc. Lucia Di Giacinto

Doc. Fabrizio Vavuso

Roma, 15 Maggio 2015

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ALLEGATO A

Di seguito le tracce delle simulazioni della prima, seconda e terza prova scritta.

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SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESME DI STATO 2014/2015

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte TIPOLOGIA A: Analisi del testo

IL TRENO HA FISCHIATO.( L. Pirandello)

Farneticava. Principio di febbre cerebrale, avevano detto i medici; e lo ripetevano tutti i compagni d'uffi-

cio, che ritornavano a due, a tre, dall'ospizio, ov'erano stati a visitarlo.

Pareva provassero un gusto particolare a darne l'annunzio coi termini scientifici, appresi or ora dai medi-

ci, a qualche collega ritardatario che incontravano per via:

- Frenesia, frenesia.

- Encefalite.

- Infiammazione della membrana.

- Febbre cerebrale.

E volevan sembrare afflitti; ma erano in fondo cosí contenti, anche per quel dovere compiuto; nella pie-

nezza della salute, usciti da quel triste ospizio al gajo azzurro della mattinata invernale.

- Morrà? Impazzirà?

- Mah!

- Morire, pare di no...

- Ma che dice? che dice?

- Sempre la stessa cosa. Farnetica...

- Povero Belluca!

E a nessuno passava per il capo che, date le specialissime condizioni in cui quell'infelice viveva da tant'an-

ni, il suo caso poteva anche essere naturalissimo; e che tutto ciò che Belluca diceva e che pareva a tutti de-

lirio, sintomo della frenesia, poteva anche essere la spiegazione piú semplice di quel suo naturalissimo ca-

so.

Veramente, il fatto che Belluca, la sera avanti, s'era fieramente ribellato al suo capo-ufficio, e che poi,

all'aspra riprensione di questo, per poco non gli s'era scagliato addosso, dava un serio argomento alla

supposizione che si trattasse d'una vera e propria alienazione mentale.

Perché uomo piú mansueto e sottomesso, piú metodico e paziente di Belluca non si sarebbe potuto imma-

ginare.

Circoscritto... sí, chi l'aveva definito cosí? Uno dei suoi compagni d'ufficio. Circoscritto, povero Belluca,

entro i limiti angustissimi della sua arida mansione di computista, senz'altra memoria che non fosse di

partite aperte, di partite semplici o doppie o di storno, e di defalchi e prelevamenti e impostazioni; note,

librimastri, partitarii, stracciafogli e via dicendo. Casellario ambulante: o piuttosto, vecchio somaro, che

tirava zitto zitto, sempre d'un passo, sempre per la stessa strada la carretta, con tanto di paraocchi.

Orbene, cento volte questo vecchio somaro era stato frustato, fustigato senza pietà, cosí per ridere, per il

gusto di vedere se si riusciva a farlo imbizzire un po', a fargli almeno almeno drizzare un po' le orecchie

abbattute, se non a dar segno che volesse levare un piede per sparar qualche calcio. Niente! S'era prese le

frustate ingiuste e le crudeli punture in santa pace, sempre, senza neppur fiatare, come se gli toccassero, o

meglio, come se non le sentisse piú, avvezzo com'era da anni e anni alle continue solenni bastonature della

sorte.

Inconcepibile, dunque, veramente, quella ribellione in lui, se non come effetto d'una improvvisa alienazio-

ne mentale.

Tanto piú che, la sera avanti, proprio gli toccava la riprensione; proprio aveva il diritto di fargliela, il ca-

po-ufficio. Già s'era presentato, la mattina, con un'aria insolita, nuova; e – cosa veramente enorme, para-

gonabile, che so? al crollo d'una montagna - era venuto con piú di mezz'ora di ritardo e pareva che il viso,

tutt'a un tratto, gli si fosse allargato. Pareva che i paraocchi gli fossero tutt'a un tratto caduti, e gli si fosse

scoperto, spalancato d'improvviso all'intorno lo spettacolo della vita.

Pareva che gli orecchi tutt'a un tratto gli si fossero sturati e percepissero per la prima volta voci, suoni

non avvertiti mai.

Cosí ilare, d'una ilarità vaga e piena di stordimento, s'era presentato all'ufficio. E, tutto il giorno, non a-

veva combinato niente.

La sera, il capo-ufficio, entrando nella stanza di lui, esaminati i registri, le carte:

- E come mai? Che hai combinato tutt'oggi?

Belluca lo aveva guardato sorridente, quasi con un'aria d'impudenza, aprendo le mani.

- Che significa? - aveva allora esclamato il capo-ufficio, accostandoglisi e prendendolo per una spalla e

scrollandolo. - Ohé, Belluca!

- Niente, - aveva risposto Belluca, sempre con quel sorriso tra d'impudenza e d'imbecillità su le labbra. - Il

treno, signor Cavaliere.

- Il treno? Che treno?

- Ha fischiato.

- Ma che diavolo dici?

- Stanotte, signor Cavaliere. Ha fischiato. L'ho sentito fischiare...

- Il treno?

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- Sissignore. E se sapesse dove sono arrivato! In Siberia... oppure oppure... nelle foreste del Congo... Si fa

in un attimo, signor Cavaliere!

Gli altri impiegati, alle grida del capo-ufficio imbestialito, erano entrati nella stanza e, sentendo parlare

cosí Belluca, giú risate da pazzi.

Allora il capo-ufficio - che quella sera doveva essere di malumore - urtato da quelle risate, era montato su

tutte le furie e aveva malmenato la mansueta vittima di tanti suoi scherzi crudeli.

Se non che, questa volta, la vittima, con stupore e quasi con terrore di tutti, s'era ribellata, aveva inveito,

gridando sempre quella stramberia del treno che aveva fischiato, e che, perdio, ora non piú, ora ch'egli

aveva sentito fischiare il treno, non poteva piú, non voleva piú esser trattato a quel modo.

Lo avevano a viva forza preso, imbracato e trascinato all'ospizio dei matti.

Seguitava ancora, qua, a parlare di quel treno. Ne imitava il fischio. Oh, un fischio assai lamentoso, come

lontano, nella notte; accorato. E, subito dopo, soggiungeva:

- Si parte, si parte... Signori, per dove? per dove?

E guardava tutti con occhi che non erano piú i suoi. Quegli occhi, di solito cupi, senza lustro, aggrottati,

ora gli ridevano lucidissimi, come quelli d'un bambino o d'un uomo felice; e frasi senza

costrutto gli uscivano dalle labbra. Cose inaudite, espressioni poetiche, immaginose, bislacche, che

tanto piú stupivano, in quanto non si poteva in alcun modo spiegare come, per qual prodigio, fiorissero in

bocca a lui, cioè a uno che finora non s'era mai occupato d'altro che di cifre e registri e

cataloghi, rimanendo come cieco e sordo alla vita: macchinetta di computisteria. Ora parlava di azzurre

fronti di montagne nevose, levate al cielo; parlava di viscidi cetacei che, voluminosi, sul fondo dei mari,

con la coda facevan la virgola. Cose, ripeto, inaudite.

Chi venne a riferirmele insieme con la notizia dell'improvvisa alienazione mentale rimase però sconcerta-

to, non notando in me, non che meraviglia, ma neppur una lieve sorpresa.

Difatti io accolsi in silenzio la notizia.

E il mio silenzio era pieno di dolore. Tentennai il capo, con gli angoli della bocca contratti in giú, amara-

mente, e dissi:

- Belluca, signori, non è impazzito. State sicuri che non è impazzito. Qualche cosa dev'essergli accaduta;

ma naturalissima. Nessuno se la può spiegare, perché nessuno sa bene come quest'uomo ha vissuto finora.

Io che lo so, son sicuro che mi spiegherò tutto naturalissimamente, appena l'avrò veduto e avrò parlato

con lui.

Cammin facendo verso l'ospizio ove il poverino era stato ricoverato, seguitai a riflettere per conto mio:

«A un uomo che viva come Belluca finora ha vissuto, cioè una vita "impossibile", la cosa piú ovvia, l'inci-

dente piú comune, un qualunque lievissimo inciampo impreveduto, che so io, d'un ciottolo per via, posso-

no produrre effetti straordinarii, di cui nessuno si può dar la spiegazione, se non pensa appunto che la vita

di quell'uomo è "impossibile". Bisogna condurre la spiegazione là, riattaccandola a quelle condizioni di

vita impossibili, ed essa apparirà allora semplice e chiara. Chi

veda soltanto una coda, facendo astrazione dal mostro a cui essa appartiene, potrà stimarla per se stessa

mostruosa. Bisognerà riattaccarla al mostro; e allora non sembrerà piú tale; ma quale dev'essere, appar-

tenendo a quel mostro.

«Una coda naturalissima.»

Non avevo veduto mai un uomo vivere come Belluca.

Ero suo vicino di casa, e non io soltanto, ma tutti gli altri inquilini della casa si domandavano con me come

mai quell'uomo potesse resistere in quelle condizioni di vita.

Aveva con sé tre cieche, la moglie, la suocera e la sorella della suocera: queste due, vecchissime, per cata-

ratta; l'altra, la moglie, senza cataratta, cieca fissa; palpebre murate.

Tutt'e tre volevano esser servite. Strillavano dalla mattina alla sera perché nessuno le serviva.

Le due figliuole vedove, raccolte in casa dopo la morte dei mariti, l'una con quattro, l'altra con tre figliuo-

li, non avevano mai né tempo né voglia da badare ad esse; se mai, porgevano qualche ajuto alla madre sol-

tanto.

Con lo scarso provento del suo impieguccio di computista poteva Belluca dar da mangiare a tutte quelle

bocche? Si procurava altro lavoro per la sera, in casa: carte da ricopiare. E ricopiava tra gli strilli india-

volati di quelle cinque donne e di quei sette ragazzi finché essi, tutt'e dodici, non trovavan posto nei tre soli

letti della casa.

Letti ampii, matrimoniali; ma tre.

Zuffe furibonde, inseguimenti, mobili rovesciati, stoviglie rotte, pianti, urli, tonfi, perché qualcuno dei ra-

gazzi, al bujo, scappava e andava a cacciarsi fra le tre vecchie cieche, che dormivano in un letto a parte, e

che ogni sera litigavano anch'esse tra loro, perché nessuna delle tre voleva stare in mezzo e si ribellava

quando veniva la sua volta.

Alla fine, si faceva silenzio, e Belluca seguitava a ricopiare fino a tarda notte, finché la penna non gli cade-

va di mano e gli occhi non gli si chiudevano da sé.

Andava allora a buttarsi, spesso vestito, su un divanaccio sgangherato, e subito sprofondava in un sonno

di piombo, da cui ogni mattina si levava a stento, piú intontito che mai.

Ebbene, signori: a Belluca, in queste condizioni, era accaduto un fatto naturalissimo.

Quando andai a trovarlo all'ospizio, me lo raccontò lui stesso, per filo e per segno. Era, sí, ancora esaltato

un po', ma naturalissimamente, per ciò che gli era accaduto. Rideva dei medici e degli infermieri e di tutti

i suoi colleghi, che lo credevano impazzito.

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- Magari! - diceva. - Magari!

Signori, Belluca, s'era dimenticato da tanti e tanti anni - ma proprio dimenticato - che il mondo esisteva.

Assorto nel continuo tormento di quella sua sciagurata esistenza, assorto tutto il giorno nei conti del suo

ufficio, senza mai un momento di respiro, come una bestia bendata, aggiogata alla stanga d'una nòria o

d'un molino, sissignori, s'era dimenticato da anni e anni - ma proprio dimenticato - che il mondo esisteva.

Due sere avanti, buttandosi a dormire stremato su quel divanaccio, forse per l'eccessiva stanchezza, insoli-

tamente, non gli era riuscito d'addormentarsi subito. E, d'improvviso, nel silenzio profondo della notte,

aveva sentito, da lontano, fischiare un treno.

Gli era parso che gli orecchi, dopo tant'anni, chi sa come, d'improvviso gli si fossero sturati.

Il fischio di quel treno gli aveva squarciato e portato via d'un tratto la miseria di tutte quelle sue orribili

angustie, e quasi da un sepolcro scoperchiato s'era ritrovato a spaziare anelante nel vuoto arioso del mon-

do che gli si spalancava enorme tutt'intorno.

S'era tenuto istintivamente alle coperte che ogni sera si buttava addosso, ed era corso col pensiero dietro a

quel treno che s'allontanava nella notte.

C'era, ah! c'era, fuori di quella casa orrenda, fuori di tutti i suoi tormenti, c'era il mondo, tanto, tanto

mondo lontano, a cui quel treno s'avviava... Firenze, Bologna, Torino, Venezia... tante città, in cui egli da

giovine era stato e che ancora, certo, in quella notte sfavillavano di luci sulla terra. Sí, sapeva la vita che vi

si viveva! La vita che un tempo vi aveva vissuto anche lui! E seguitava, quella vita; aveva sempre seguita-

to, mentr'egli qua, come una bestia bendata, girava la stanga del molino.

Non ci aveva pensato piú! Il mondo s'era chiuso per lui, nel tormento della sua casa, nell'arida, ispida an-

gustia della sua computisteria... Ma ora, ecco, gli rientrava, come per travaso violento, nello spirito. L'at-

timo, che scoccava per lui, qua, in questa sua prigione, scorreva come un brivido elettrico per tutto il

mondo, e lui con l'immaginazione d'improvviso risvegliata poteva, ecco, poteva seguirlo per città note e

ignote, lande, montagne, foreste, mari... Questo stesso brivido, questo stesso palpito del tempo. C'erano,

mentr'egli qua viveva questa vita «impossibile», tanti e tanti milioni d'uomini sparsi su tutta la terra, che

vivevano diversamente. Ora, nel medesimo attimo ch'egli qua soffriva, c'erano le montagne solitarie nevo-

se che levavano al cielo notturno le azzurre fronti... Sí, sí, le vedeva, le vedeva, le vedeva cosí... c'erano gli

oceani... le foreste...

E, dunque, lui - ora che il mondo gli era rientrato nello spirito - poteva in qualche modo consolarsi! Sí, le-

vandosi ogni tanto dal suo tormento, per prendere con l'immaginazione una boccata d'aria nel mondo.

Gli bastava!

Naturalmente, il primo giorno, aveva ecceduto. S'era ubriacato. Tutto il mondo, dentro d'un tratto: un

cataclisma. A poco a poco, si sarebbe ricomposto. Era ancora ebro della troppa troppa aria, lo sentiva.

Sarebbe andato, appena ricomposto del tutto, a chiedere scusa al capo-ufficio, e avrebbe ripreso come

prima la sua computisteria. Soltanto il capo-ufficio ormai non doveva pretender troppo da lui come per il

passato: doveva concedergli che di tanto in tanto, tra una partita e l'altra da registrare, egli facesse una

capatina, sí, in Siberia... oppure oppure... nelle foreste del Congo:

- Si fa in un attimo, signor Cavaliere mio. Ora che il treno ha fischiato...

COMPRENSIONE

1. Riassumi il testo( max 20 righe)

2. La struttura narrativa è alquanto complessa: la novella inizia quando Belluca è già ricoverato in

ospedale e i colleghi tornano dall’avergli fatto visita. Poi c’è un flashback che ci informa di quanto

era successo il giorno prima e, finalmente, dalla voce narrante, quella di un vicino di casa del pro-

tagonista, veniamo a sapere di come si è svolta tutta la vicenda.

Ricostruisci l’ordine logico e cronologico degli avvenimenti narrati nella novella, spiegando le ra-

gioni per cui Pirandello decide di iniziare il racconto “ in medias res”.

ANALISI

1. L’impiegato “circoscritto” entro i limiti del suo lavoro di contabile improvvisamente si trasforma:

sottolinea nel testo i segni fisici di questa trasformazione.

2. “ … ora non piú, ora ch'egli aveva sentito fischiare il treno, non poteva piú, non voleva piú esser

trattato a quel modo”. Perché il fischio del treno rappresenta per Belluca un segnale di liberazio-

ne?

3. Belluca vive in un ambiente familiare opprimente e squallido. Rintraccia nel testo i passi in cui

vengono descritti i componenti della sua famiglia. Che immagine ne emerge?

4. Come è caratterizzata la voce narrante? Qual è il suo atteggiamento nei confronti di Belluca?

Perché non si comporta come tutti gli altri personaggi secondari del racconto?

5. In base a quali elementi è possibile affermare che il protagonista della novella è un tipico perso-

naggio pirandelliano?

APPROFONDIMENTI

Spiega con un breve testo scritto in che modo nella novella emerge la poetica pirandelliana dell’umorismo.

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TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o

in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle

tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi

che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO

ARGOMENTO: l'amicizia, tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella letteratura e nell'arte

DOCUMENTI

Tutti sanno che la vita non è vita senza amicizia, se,

almeno in parte, si vuole vivere da uomini liberi. [.]

Allora è vero quanto ripeteva, se non erro, Architta di

Taranto [.] Se un uomo salisse in cielo e contemplasse

la natura dell'universo e la bellezza degli astri, la me-

raviglia di tale visione non gli darebbe la gioia più in-

tensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perché

non avrebbe nessuno a cui comunicarla. Così la natura

non ama affatto l'isolamento e cerca sempre di ap-

poggiarsi, per così dire, a un sostegno, che è tanto più

dolce quanto più è caro l'amico. CICERONE, De amici-

tia

Guido, i. vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per i

incantamento e messi in un vasel, che ad ogni vento

per mare andasse al voler nostro e mio; sì che fortuna

od altro tempo rio non ci potesse dare impedimento,

anzi, vivendo sempre in un talento, di stare insieme

crescesse il disio. E monna Vanna e monna Lagia poi

con quella ch’è sul numer de le trenta con noi ponesse

il buono incantatore: e quivi ragionar sempre d'amore,

e ciascuna di lor fosse contenta, sì come io credo che

saremmo noi.

DANTE ALIGHIERI, Le Rime

.Renzo ! disse quello, esclamando insieme e interrogando. Proprio, disse Renzo; e si corsero incontro. Sei

proprio tu! disse l'amico, quando furon vicini: oh che gusto ho di vederti! Chi l'avrebbe pensato? [.] E,

dopo un’assenza di forse due anni, si trovarono a un tratto molto più amici di quello che avesser mai sapu-

to d'essere nel tempo che si vedevano quasi ogni giorno; perché all'uno e all'altro […] eran toccate di quel-

le cose che fanno conoscere che balsamo sia all'animo la benevolenza; tanto quella che si sente, quanto

quella che si trova negli altri. [.] Raccontò anche lui all'amico le sue vicende, e n’ebbe in contraccambio

cento storie, del passaggio dell'esercito, della peste, d'untori, di prodigi. Son cose brutte, disse l'amico, ac-

compagnando Renzo in una camera che il contagio aveva resa disabitata; cose che non si sarebbe mai cre-

duto di vedere; cose da levarvi l'allegria per tutta la vita; ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo.

A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. XXXIII, 1827

Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto, venuto a lavo-

rare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s'era lussato il femore, e non poteva

far più il manovale. [.] Intanto Ranocchio non guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad aver la febbre

tutti i giorni. Allora Malpelo prese dei soldi della paga della settimana, per comperargli del vino e della

minestra calda, e gli diede i suoi calzoni quasi nuovi, che lo coprivano meglio. Ma Ranocchio tossiva sem-

pre, e alcune volte sembrava soffocasse; la sera poi non c’era modo di vincere il ribrezzo della febbre, né

con sacchi, né coprendolo di paglia, né mettendolo dinanzi alla fiammata. Malpelo se ne stava zitto ed im-

mobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi occhiacci spalancati, quasi volesse

fargli il ritratto.

G. VERGA, Rosso Malpelo. Vita dei campi, 1880

Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare? E. una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare

dei legami. Creare dei legami? Certo, disse la volpe. Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino u-

guale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila

volpi. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà

diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana,

come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il

grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli

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color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà

pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano.

A. de SAINT EXUPERY, Il piccolo principe, 1943

A me piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, ai tempi della Mora, del

lavoro in cascina, lui che ha tre anni più di me sapeva già fischiare e suonare la chitarra, era cercato e a-

scoltato, ragionava coi grandi, con noi ragazzi, strizzava l'occhio alle donne. Già allora gli andavo dietro e

alle volte scappavo dai beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a caccia di nidi. Lui mi diceva

come fare per essere rispettato alla Mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina.

C. PAVESE, La luna e i falò, 1950

Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi

dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto a-

mici. Nella mia classe non c’era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo dell'amicizia,

nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di

abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. [.] Ho esitato un po’ prima di scrivere che avrei

dato volentieri la vita per un amico, ma anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non si trat-

tasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasi con

gioia.

F.UHLMAN, l'amico ritrovato, 1971

Mio vecchio amico di giorni e pensieri da quanto tempo che ci conosciamo, venticinque anni son tanti e

diciamo un po’ retorici che sembra ieri.

Invece io so che è diverso e tu sai quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato: io appena giovane sono in-

vecchiato tu forse giovane non sei stato mai.

Ma d'illusioni non ne abbiamo avute o forse si, ma nemmeno ricordo, tutte parole che si son perdute con

la realtà incontrata ogni giorno.

Quei giorni spesi a parlare di niente sdraiati al sole inseguendo la vita, come l'avessimo sempre capita,

come qualcosa capito per sempre (F. GUCCINI, Canzone per Piero, da “Stanze di vita quotidiana”, 1974 )

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO

ARGOMENTO: La ricerca della felicità.

DOCUMENTI

«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di

razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la

libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva parte-

cipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.» Articolo 3 della

Costituzione della Repubblica Italiana

«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi

sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perse-

guimento della Felicità.»

Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776

«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte

della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel

momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che sia-

no (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti

per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo

saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare –

senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo

lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così

all’altezza della sfida.

L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore

delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto,

di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale»

sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzon-

ti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.»

Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)

«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, pratica-

mente allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello

stesso periodo.

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Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dub-

bi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline

come la psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più

comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò

che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non

ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esi-

stono diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni

dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano inve-

ce che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativa-

mente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone affette da

depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e

sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?» Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e

bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003

«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le uti-

lità.

Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere feli-

ci occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine

della credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di

interazioni sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di

un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se

venissimo a sapere che quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa ac-

quisterebbe un senso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei

destinatari dell’azione. Il Chicago man – come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione

più aggiornata dell’homo oeconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si

preoccupa degli altri, dal momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue pre-

ferenze. [...] Adesso finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio

prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quel valore di legame che la messa in pratica del prin-

cipio di reciprocità potrebbe assicuragli.»

Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 200912 maggio 2003

3. AMBITO STORICO-POLITICO

ARGOMENTO: Giovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politici

DOCUMENTI

"La via della reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al servizio degli

interessi di una esigua minoranza e spingerebbe contro di esse le forze più vive e irresistibili della società

moderna, cioè l’interesse delle classi più numerose e il sentimento degli uomini più colti.

Esclusa la convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per scon-

giurare i pericoli della situazione attuale, il programma liberale che si propone di togliere, per quanto è

possibile, le cause del malcontento con un profondo e radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di

governo, quanto nella legislazione.

I metodi di governo hanno capitale importanza perché a poco giovano le ottime leggi se sono male applica-

te.

[…] Nel campo politico poi vi è un punto essenziale e di vera attualità nel quale i metodi di governo hanno

urgente bisogno di essere mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si considera go-

verno forte quello che al primo stormire di fronda proclama lo stato d’assedio, sospende la giustizia ordi-

naria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali. Questa invece non è la forza,

ma è debolezza della peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta delle co-

se."

G. GIOLITTI, Discorso agli elettori del collegio di Dronero, Busca, 20 ottobre 1899.

"[La] importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa [di Giolitti] era resa possibile

dalla fioritura economica che si osservava dappertutto nel paese e che, quantunque rispondesse a un peri-

odo di generale prosperità dell’economia mondiale e fosse aiutata dall’afflusso degli esuberanti capitali

stranieri in Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo perché, come i tecnici notavano,

nessun altro paese di Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l’Italia."

B. CROCE, Storia d’Italia dal 1871 al 1915, Laterza, Bari, 1939.

"La tattica dell’onorevole Giolitti è stata sempre quella di far l politica conservatrice per mezzo dei con-

dottieri dei partiti democratici: sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali (sia-

mo arrivati già alle nomine senatoriali) sia quando si tratti di uomini personalmente disinteressati, come

Turati e Bissolati, conquistandoli con riforme le quali non intacchino seriamente gli interessi economici e

politici dei gruppi dominanti nel governo.

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[…] Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia per chi voglia giu-

dicare senza le traveggole dell’amicizia. Li trovò e li lasciò nell’Italia settentrionale quali si andavano via

via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori nell’Italia meridionale."

G. SALVEMINI, Il ministro della malavita e altri scritti sull’Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano,

1962.

"Giolitti affermò che le questioni sociali erano ora più importanti di quelle politiche e che sarebbero state

esse in avvenire a differenziare i vari gruppi politici gli uni dagli altri. […] Egli avanzò pure la teoria del

tutto nuova che i sindacati dovevano essere benvenuti come una valvola di sicurezza contro le agitazioni

sociali in quanto le forze organizzate erano meno pericolose di quelle disorganizzate." D. MACK SMITH,

Storia d’Italia da 1861 al 1958, Laterza, Bari, 1969.

"La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta della collabora-

zione governativa con il partito della classe operaia e con i suoi uomini più rappresentativi. […] Assurdo

pretendere che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito dalla vecchia classe dirigente borghese e conserva-

trice, fosse l’araldo del rinnovamento della società italiana; non si può però negare che tra gli uomini poli-

tici della sua epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la direzione in cui la

società italiana avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo."

P. TOGLIATTI, Momenti della storia d’Italia, Editori Riuniti, Roma, 1963.

"Da buon politico egli [Giolitti] aveva avvertito che i tempi erano ormai maturi perché si addivenisse a

una convivenza nella tolleranza con la Chiesa di Roma, aveva compreso che l’anticlericalismo era ormai

una inutile frangia che si portavano i governi […]. Quando egli passò a realizzare la politica delle due pa-

rallele [Stato e Chiesa autonomi nei loro ambiti] nello stesso tempo denunciò, di fatto, la fine di un certo

tipo di anticlericalismo, provocò lo svuotamento di tutte le illusioni che la monarchia a Roma avrebbe uc-

ciso il papato, che il liberalismo avrebbe dovuto disintegrare il cattolicesimo."

G. DE ROSA, La crisi dello stato liberale in Italia, Studium, Roma, 1955.

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: "L'acqua, risorsa e fonte di vita"

DOCUMENTI

H²O UNA BIOGRAFIA DELL'ACQUA: H²O è l'unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è giusto

che sia così: l'acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, la

matrice della vita. In tutti gli antichi miti della creazione, in principio era l'acqua: nella Bibbia "lo spirito

di Dio aleggiava sulle acque"; nel Regveda, tutto "era acqua indistinta". Quando la spogliamo dei suoi

abbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l'anima, la maternità, la vita e la giovinezza;

anche quando la riduciamo ad un fenomeno da laboratorio, chimico o geologico che sia, l'acqua continua

ad affascinarci. Molecola a prima vista molto semplice, nondimeno l'acqua lancia alla scienza sfide sempre

difficili."

Ph. BALL, H²O una biografia dell'acqua, Rizzoli 2000

USI E SPRECHI: "Destino veramente strano quello dell'acqua: se un essere umano ne è privato solo per

pochi giorni, muore. Se una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni di

persone muoiono di fame. Senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette

nelle idee che ci facciamo sull'acqua e nella sacralità che spesso ancora la circonda. Allo stesso tempo, pe-

rò, l'acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale."

M. FONTANA, L'acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, Editori riuniti, 1984

ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: " Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. E'

quindi fondamentale investire per garantire la disponibilità e l'uso efficiente delle risorse idriche, in un

indispensabile contesto di salvaguardia ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello svi-

luppo autosostenibile cui tutti dobbiamo dare priorità assoluta."

Introduzione a "Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2002" da parte

del presidente del Consiglio dei Ministri

PROSPETTIVE FUTURE: "La società contemporanea si è abituata all'idea che risorse essenziali per la

vita e per le attività economiche e produttive, come l'acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre

disponibili. Non tutti sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni,

comincia anche a scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell'acqua come ele-

mento fondamentale esistente in natura e dell'acqua come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la vita,

per la salute, per le città e per le campagne, e in particolare per l'agricoltura e per una sana alimentazio-

ne... In futuro ? è ormai evidente ? l'acqua diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche

raro. Le difficoltà di approvvigionamento, il declino della qualità, la penuria, il consumo disattento, gli

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sprechi dell'acqua sono già motivo di preoccupazione… L'acqua non dovrà essere un fattore di incertezza

o, nel caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del mondo, anche nei luoghi dove il clima favore-

vole, le piogge, l'innevamento, l'alternarsi delle stagioni l'hanno resa abbondante."

Atti della Giornata mondiale per l'alimentazione 2002

È L'ANNO DELLA VITA: "E' certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare i

cinquant'anni dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all'acqua.

L'accostamento non poteva essere, comunque, più pertinente. Il Dna è, soprattutto nell'immaginario col-

lettivo, il simbolo biologico della vita, ed è un luogo non meno comune che l'acqua è una condizione indi-

spensabile per la vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Con conseguen-

ze non sempre benefiche per l'uomo: nel passaggio a una civiltà più sedentaria l'acqua ha infatti comincia-

to a rappresentare un grave rischio di morte per l'umanità, veicolando gli agenti di malattie come il tifo e

il colera o favorendo lo sviluppo di artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria. Il

rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti miti della creazione, in particolare presso quelle civiltà

che si svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio addirittura dal primo filosofo naturalista,

Talete."

G. CORBELLINI, Una molecola nell'oceano, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003

"La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di fun-

ghi e batteri e quindi di malattie e di morte: Oppure è assente del tutto. Per l'Organizzazione mondiale

della Sanità la situazione peggiora: nel 2025 l'oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre.

Urgono nuovi accordi internazionali. L'acqua è un problema globale, ma a differenza del riscaldamento

del clima, è affrontabile su scala locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi locali: in

primo luogo dalle inefficienze in agricoltura (attività per la quale utilizziamo il 70% dell'acqua), ma anche

da semplici, stupide perdite delle tubature o contaminazioni evitabili… Ma ciò che in Italia è un problema,

in Bangla Desh può diventare un dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua contami-

nata dalle fognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che basterebbe scavare i pozzi a una profondità

di 80 metri, anziché di 50 circa per eliminare il problema alle radici nel 99% dei casi."

M. MERZAGORA, Un patto sul colore dell'acqua, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003

L'EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA: "L'agricoltura italiana può con-

tare sempre meno sulle piogge… Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se si

considera che più del 50% del valore lordo della produzione agricola italiana dipende dall'irrigazione e

che i due terzi del valore delle esportazioni è costituito da prodotti che provengono da territori irrigati. Al-

la stimolazione delle piogge si lavora nei Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in nazioni,

come Israele, che hanno adottato la tecnologia italiana e si avvalgono della consulenza dei nostri esperti.

Non solo. Il convegno dell'Organizzazione meteorologica mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a Gine-

vra, il grande interesse per la stimolazione della pioggia riprendendo l'indicazione data dalla Conferenza

di Rio de Janeiro che cita questa tecnologia quale sistema di lotta alla desertificazione della terra. Cos'è la

stimolazione della pioggia? La tecnologia messa a punto da un'associazione italiana riproduce in sostanza

il processo naturale di formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei che volano alla base dei

sistemi nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di accelerare il proces-

so di condensazione trasformando il vapore in pioggia che cade al suolo."

AGRICOLTURA, marzo/aprile 2002

TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO.

Delinea i caratteri fondamentali del conflitto che permettono di definire, nella storiografia e nella memo-

ria collettiva, la prima guerra mondiale come “Grande guerra”, facendo riferimento all’allargamento dei

fronti, alla mobilitazione generale, all’impiego di nuove armi, al bilancio dei morti.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE-

«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti».

Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla

“fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria

televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).

___________________________

Durata massima della prova: 6 ore.

È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.

Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Regionale per il Lazio

Istituto Tecnico Commerciale e Geometri

“Paolo Toscanelli”

Simulazione Seconda Prova

Anno scolastico 2014/15

Classe V E iter

Materie coinvolte:

LINGUA STRANIERA: Inglese

CANDIDATO/A:………………………………………………………………………

Votazione:

Votazione: …………. ./15

DURATA DELLA PROVA SEI ORE.

E’ consentito l’uso del dizionario monolingue.

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO 2014/2015

Tema di: LINGUA STRANIERA

– LINGUA INGLESE

(comprensione e produzione in lingua straniera)

London 2012 was supposed to be the austerity Olympics. In the wake of the Beijing

spectacular of 2008 a consensus had emerged that the architectural bubble had burst.

The seductive complexity of the Bird’s Nest stadium, the massed ranks of drummers

and fake fireworks, and the closure of Beijing’s industrial plants to ameliorate the

city’s notorious counterpane of brown smog led to the kind of spectacular possible on-

ly under an authoritarian regime with plentiful cheap labour and a booming economy.

Everything that followed, it was agreed, would have to be more modest in its ambition,

more unassuming in its architecture, more about the legacy than the fleeting spectacu-

lar. London’s Olympics was going to be the greenest ever. But then a nervousness

crept in, about being seen as cheap. The cost of staging the Games exploded from an

initial estimate of £3bn to the current £9bn. London’s original plan featured a single

piece of spectacular starchitecture, the expressionistic aquatics centre by Zaha Hadid.

This was undeniably a building that London demanded, as the city had barely any

modern swimming facilities. There was also to be an economy stadium, a controversial

horse course in Greenwich Park and a smattering of demountable boxes. In the event,

the stadium cost more than half a billion, the equestrian events centre will cost an

astonishing £42m and leave nothing at all in its wake (except a churned-up park) and

there is, of course, the execrable ArcelorMittal Orbit, the biggest, ugliest work of pub-

lic art the city has ever seen.

... A look at the centrepieces, the stadia and the sports infrastructure helps us to under-

stand what the city might inherit for its £9.3bn investment. The aquatics centre re-

mains the most impressive structure. .... The idea that this should become a municipal

pool for a poor east London borough does inspire, and this is a facility that a city

starved of Olympic-standard pools genuinely needs. It is a thing worth having.

Perhaps the same cannot be said about the Olympic stadium itself. Billed as a cheap

and cheerful work of pure engineering by stadium specialist architects Populous, this

is a fine, functional stadium for a city that doesn’t need it. At more than half a billion

pounds it seems a shocking waste of money in a city littered with high-tech, high-

capacity stadia. ...

The biggest surprise is the £93m velodrome. Like the pool, this is a building type Lon-

don has lacked and the new creation by Hopkins Architects is a superb vessel. ... This

was a Games sold on its legacy and the critical question is exactly what legacy it will

leave. Football clubs bickered over the unneeded stadium but it now looks like it will

remain in sorely underused athletics mode at huge public expense. The aquatics centre

will be the most expensive-to- maintain municipal pool in this – or perhaps any other –

city. The argument for London’s taxpayers was that this was a desired development

made possible by, or at least accelerated by the Olympics: such resources would never

have been marshalled otherwise.

But, actually, what London has got is a huge park strewn with enormous chunks of

blankly impenetrable structure. It seems odd for an architecture critic to complain of

too much architecture but at a moment when buildings and facilities of real community

engagement – from libraries to sport fields – are being closed, the question needs to be

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asked whether this huge expenditure can be justified for a few brief moments of na-

tional pride. The detritus of recent Games, Beijing and Athens in particular, presents a

forbidding wasteland. Nothing looks emptier than the rusting desolation of an aban-

doned fun park. If there is to be a worthwhile legacy of London’s Olympics, the sport-

ing architecture will not be it.

(Adapted from “Legacy or lunacy?” by Edwin Heathcote, January 20, 2012, © THE

FINANCIAL TIMES LTD 2012, Printed from: http://www.ft.com/cms/s/2/0e46376c-

4071-11e1-8fcd-00144feab49a.html).

Comprehension Answer the following questions:

1. How was the London 2012 Olympic Games supposed to be different from the

Beijing one?

2. Why was it widely believed that the architectural bubble had burst?

3. What do you think the expression “more about the legacy than the fleeting

spectacular” means?

4. Why did the London Olympics organizers become nervous?

5. By how much has the initial cost increased?

6. What is meant by “a piece of spectacular starchitecture”?

7. In the author’s opinion, what is wrong with the stadium and the aquatics cen-

tre?

8. Why is the author complaining about too much architecture?

Summarize the content of the article in about 150 words.

Composition:

Comment on the title of the article and express your views on the topic. Why do

you think the Olympic Games appeals to people so much? What do you think it

represents today? Write a 300-word essay.

Durata massima della prova: 6 ore. consentito soltanto l’uso dei dizionari mo-

nolingue e bilingue. Non consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse

3 ore dalla dettatura del tema.

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Regionale per il Lazio

Istituto Tecnico Commerciale e Geometri

“Paolo Toscanelli”

Prima Simulazione Terza Prova

Anno scolastico 2014/15

Classe V E iter

Materie coinvolte:

1) Arte e Territorio 2) Diritto e Legislazione turistica 3) Discipline Turistiche Aziendali 4) Spagnolo

CANDIDATO/A:………………………………………………………………………

Votazione:

1) Arte e Territorio:………………………….../15 2) Diritto e Legislazione turistica:…............./15 3) Discipline turistiche Aziendali…………. /15 4) Spagnolo………………….………………../15

Votazione complessiva: …………. ./15

DURATA DELLA PROVA DUE ORE.

E’ consentito l’uso del dizionario Spagnolo bilingue e monolingue

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ITCS “Toscanelli”

Simulazione di terza prova, Esame di Stato aa. 2014/15

Arte e Territorio

classe VE

Studente (nome, cognome) ……………………………………………………………

Indica l’affermazione corretta (una sola opzione):

La Grande Odalisca a è un olio su tavola, firmato e datato «J. A. Ingres P.it 1814 Parigi»,

esposto dal pittore Ingres al Salon del 1818.

L’olio su tela con la Grande Odalisca di Géricault, acquistato dal Louvre nel 1824, attirò le critiche del pittore J.-A.-D. Ingres, che aveva già avuto modo di osservarlo al Salon del

1809. Nel dipingere la Grande Odalisca, J.-A.-D. Ingres riprese alcuni dettagli dalla Fornarina di

Raffaello.

La Grande Odalisca, dipinto a Roma nel 1819, e acquistato dal Louvre nel 1824, rappresen-ta una donna turca nell’harem.

Completa la frase con l’unica opzione corretta. L’Estasi di S. Teresa fu realizzata da G. L.

Bernini

tra 1646 e 1651 per la cappella della famiglia Carafa in S. Maria della Vittoria a Venezia.

tra 1646 e 1651 per la cappella di una nobile famiglia veneziana in S. Maria della Vittoria a

Roma. tra 1666 e 1671 per la cappella di una nobile famiglia romana in S. Maria della Vittoria a

Roma. tra 1666 e 1671 per la cappella della famiglia Borghese in S. Maria della Vittoria a Roma.

Completa la frase con l’opzione corretta. J.-L. David

dipinse il Giuramento degli Orazi nel 1793. deputato alla Convenzione, votò per la morte di Luigi XVI.

dipinse La morte di Marat nel 1792 come espressione delle proprie idee girondine. non vinse mai il Prix de Rome.

Individua l’opzione corretta:

I primi ritrovamenti a Ercolano risalgono al 1810. Gli scavi ripresero nel 1738. Furono da

principio condotti con il metodo delle gallerie.

I primi ritrovamenti a Ercolano risalgono al 1810. Gli scavi ripresero nel 1738. Pompei fu in-vece scoperta nel 1820. Da principio gli scavatori operarono con il metodo delle gallerie.

La scoperta di Ercolano e Pompei mise per la prima volta gli artisti e i dotti europei di fronte a opere dell’arte romana.

Ercolano fu scoperta nel 1738, Pompei nel 1748. I primi scavi furono condotti a cielo aper-

to.

Individua l’opzione corretta, relativa ai dipinti della Cappella Contarelli.

Sono affreschi eseguiti da Caravaggio tra 1599 e 1602. Si trovano nella cappella privata del Cardinal Contarelli in S. Luigi dei Francesi. Furono rea-

lizzati da Caravaggio tra il 1604 e 1607. Si trovano ora esposti ai Musei Capitolini.

Costituiscono per Caravaggio la prima importante committenza per un luogo pubblico.

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Individua l’affermazione corretta.

Nella tecnica della pittura a olio, il supporto è sempre la tela.

Nella tecnica dell’affresco, i pigmenti sono miscelati con acqua. Nella tecnica della pittura a tempera, il solvente è la trementina.

Nella tecnica della pittura a olio, il legante è la trementina.

Il candidato scelga a suo piacimento un’opera di A. Canova e la commenti in breve, senza

omettere di indicare soggetto, data, tecnica, ubicazione, committenza.

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Il candidato descriva lo stile pittorico di E. Delacroix.

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SIMULAZIONE 3 PROVA CLASSE 5E iter

MATERIA: Diritto e legislazione turistica alunno/a:

SCELTA MULTIPLA : scegli la risposta corretta tra quelle riportate

1- I viaggi programmati, prima di essere venduti, devono essere sottoposti al control-

lo:

a- del Sindaco

b- del Ministro dei trasporti

c- della Direzione generale del turismo

d- della Regione o della Provincia

2- Il numero delle agenzie di viaggio in ciascuna Regione :

a- viene stabilito dalla Regioni ed è un “numero chiuso”

b- e stato liberalizzato nel 2007

c- è stato liberalizzato nel 1997

d- è sempre stato un numero aperto, cioè senza alcuna limitazione

3- La legge prevede per le strutture ricettive un regime di prezzi :

a- liberi

b- amministrati

c- controllati

d- fissi

4- Il franchising è il contratto con il quale l’albergatore:

a- si associa a una catena alberghiera per una campagna pubblicitaria

b- si associa ad una catena alberghiera per il marketing

c- usa i segni distintivi di una catena alberghiera o di un albergo

d- affitta un albergo

5- Per migliorare la qualità del servizio nel territorio di competenza le Regioni posso-

no:

a- prevedere il rilascio di autorizzazioni preventive

b- prevedere il conseguimento di un titolo di studio specifico

c- creare sistemi di accreditamento per le guide turistiche specializzate nella conoscen-

za di siti e località

d- prevedere che le guide turistiche risiedano nelle località turistiche affermate

6- La responsabilità dell’organizzatore di un viaggio per servizi prestati in maniera in-

completa da terzi è:

a- sempre illimitata

b- sempre limitata

c- limitata se non prova di aver scelto i prestatori dei servizi con diligenza

d- concorrente

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QUESITI A RISPOSTA SINTETICA: rispondi in max 10 righe

1- Nella CCV ( Convenzione internazionale sui contratti di viaggio) firmata a Bruxelles

nel 1970 quali sono i due tipi di contratto di viaggio individuati?

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2- Come si classificano le agenzie di viaggio?

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ITCG P. TOSCANELLI

TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO 2014/15: DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI

CLASSE 5E Turismo ALUNNO/A:

1. Indica quale dei seguenti caratteri non è imputabile al full costing:

□ configurazione incompleta;

□ risente di soggettività;

□ comporta la ripartizione dei costi comuni;

□ consente di determinare l’utile.

2. La struttura dei costi comprende fra i costi tipici di un t.o.:

□ costi finanziari;

□ costi fiscali;

□ costi dei servizi;

□ costi straordinari.

3. I centri di responsabilità sono:

□ unità organizzative cui spetta il controllo della sicurezza in azienda;

□ unità organizzative con un responsabile delle entrate e delle uscite determinate dalle at-

tività svolte;

□ unità organizzative con un responsabile dei risultati economici delle attività svolte;

□ unità organizzative con un responsabile dal quale dipende l’andamento aziendale.

4. La contabilità gestionale è l’insieme delle attività che consentono il controllo della

gestione sotto l’aspetto:

□ economico;

□ monetario;

□ patrimoniale;

□ finanziario.

5. Quale dei seguenti tipi di prezzi rientrano nelle strategie di penetrazione massiccia:

□ prezzi multipli;

□ prezzi bassi;

□ prezzi last minute;

□ prezzi elevati.

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6. Indica quali delle seguenti sequenze delle fasi di vita del prodotto è giusta:

□ espansione, lancio, declino maturità, riciclo;

□ lancio, espansione, declino, riciclo, maturità;

□ lancio, espansione, maturità, declino, riciclo;

□ lancio, espansione, maturità, riciclo, declino.

A) Tratta del mark-up e soffermati sulla sua entità e sui fattori che lo influenzano.

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B) Tratta dei vantaggi e dei limiti del budget.

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Terza prova (simulata) : Spagnolo

Nome:

Cognome:

Marca con una cruz la opciòn correcta

A. Un parador es de propriedad

1. Privada

2. Estatal

3. Extranjera

4. De Barcelona

B. Rambla viene del termino arabe que significa

1. Calle ancha

2. Rio largo

3. Lecho seco de un riachuelo

4. Granvìa

C. La guerra civil espanola empezò

1. En Madrid

2. En Ceuta

3. En Melilla

4. En Barcelona

D. Si hubiera podido comprar un nuevo coche

1. Lo comprara

2. Lo comprarìa

3. Lo habrìa comprado

4. Lo comnprarè

E. Si tienes tiempo

1. Comprara el pan

2. Comprarìa el pan

3. Compra el pan

4. Hubiera compraedo

F. El artista mas representativo del modernismo en Barcelona es

1. Picasso

2. Goya

3. Gaudì

4. Velazquez

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Contestar a las preguntas (max 10 lineas)

1. Describir los monumentos mas importantes de Barcelona

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2. Cuenta lo que hiciste el verano pasado

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SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAME DI STATO

2014/2015

Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte

TIPOLOGIA A: Analisi del testo.

LA MOGLIE AUGUSTA (da “LA COSCIENZA DI ZENO” di Italo Svevo).

Nella mia vita ci furono vari periodi in cui credetti di essere avviato alla salute e alla felicità.

Mai però tale fede fu tanto forte come nel tempo in cui durò il mio viaggio di nozze eppoi

qualche settimana dopo il nostro ritorno a casa. Cominciò con una scoperta che mi stupì: io

amavo Augusta com’essa amava me. Dapprima diffidente, godevo intanto di una giornata e

m’aspettavo che la seguente fosse tutt’altra cosa. Ma una seguiva e somigliava all’altra, lumi-

nosa, tutta gentilezza di Augusta ed anche – ciò ch’era la sorpresa – mia. Ogni mattina ritro-

vavo in lei lo stesso commosso affetto e in me la stessa riconoscenza che, se non era amore, vi

somigliava molto.

Chi avrebbe potuto prevederlo quando avevo zoppicato da Ada ad Alberta per arrivare ad Au-

gusta? Scoprivo di essere stato non un bestione cieco diretto da altri, ma un uomo abilissimo.

E vedendomi stupito, Augusta mi diceva:

– Ma perché ti sorprendi? Non sapevi che il matrimonio è fatto così? Lo sapevo pur io che so-

no tanto più ignorante di te!

Non so più se dopo o prima dell’affetto, nel mio animo si formò una speranza, la grande spe-

ranza di poter finire col somigliare ad Augusta ch’era la salute personificata.

Durante il fidanzamento io non avevo neppur intravvista quella salute, perché tutto immerso a

studiare

me in primo luogo eppoi Ada e Guido. La lampada a petrolio in quel salotto non era mai arri-

vata ad illuminare gli scarsi capelli di Augusta.

Altro che il suo rossore! Quando questo sparve con la semplicità con cui i colori dell’aurora

spariscono alla luce diretta del sole, Augusta batté sicura la via per cui erano passate le sue so-

relle su questa terra, quelle sorelle che possono trovare tutto nella legge e nell’ordine o che al-

trimenti a tutto rinunziano. Per quanto la sapessi mal fondata perché basata su di me, io ama-

vo, io adoravo quella sicurezza. Di fronte ad essa io dovevo comportarmi almeno con la mo-

destia che usavo quando si

trattava di spiritismo. Questo poteva essere e poteva perciò esistere anche la fede nella vita.

Però mi sbalordiva; da ogni sua parola, da ogni suo atto risultava che in fondo essa credeva la

vita eterna. Non che la dicesse tale: si sorprese anzi che una volta io, cui gli errori ripugnava-

no prima che non avessi amati i suoi, avessi sentito il bisogno di ricordargliene la brevità.

Macché! Essa sapeva che tutti dovevano morire, ma ciò non toglieva che oramai ch’eravamo

sposati, si sarebbe rimasti insieme, insieme, insieme. Essa dunque ignorava che quando a

questo mondo ci si univa, ciò avveniva per un periodo tanto breve, breve, breve, che non

s’intendeva come si fosse arrivati a darsi del tu dopo di non essersi conosciuti per un tempo

infinito e pronti a non rivedersi mai più per un altro infinito tempo. Compresi finalmente che

cosa fosse la perfetta salute umana quando indovinai che il presente per lei era una verità tan-

gibile in cui si poteva segregarsi e starci caldi. Cercai di esservi ammesso e tentai di soggior-

narvi risoluto di non deridere me e lei, perché questo conato non poteva essere altro che la

mia malattia ed io dovevo almeno guardarmi dall’infettare chi a me s’era confidato. Anche

perciò, nello sforzo di proteggere lei, seppi per qualche tempo movermi come un uomo sano.

Essa sapeva tutte le cose che fanno disperare, ma in mano sua queste cose cambiavano di na-

tura. Se anche la terra girava non occorreva mica avere il mal di mare! Tutt’altro! La terra gi-

rava, ma tutte le altre cose restavano al loro posto. E queste cose immobili avevano

un’importanza enorme: l’anello di matrimonio, tutte le gemme e i vestiti, il verde, il nero,

quello da passeggio che andava in armadio quando si arrivava a casa e quello di sera che in

nessun caso si avrebbe potuto indossare di giorno, né quando io non m’adattavo di mettermi

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in marsina. E le ore dei pasti erano tenute rigidamente e anche quelle del sonno. Esistevano,

quelle ore, e si trovavano sempre al loro posto.

Di domenica essa andava a Messa ed io ve l’accompagnai talvolta per vedere come sopportas-

se l’immagine del dolore e della morte. Per lei non c’era, e quella visita le infondeva serenità

per tutta la settimana. Vi andava anche in certi giorni festivi ch’essa sapeva a mente. Niente di

più, mentre se io fossi stato religioso mi sarei garantita la beatitudine stando in chiesa tutto il

giorno.

C’erano un mondo di autorità anche quaggiù che la rassicuravano. Intanto quella austriaca o

italiana che provvedeva alla sicurezza sulle vie e nelle case ed io feci sempre del mio meglio

per associarmi anche a quel suo rispetto. Poi v’erano i medici, quelli che avevano fatto tutti

gli studi regolari per salvarci quando – Dio non voglia – ci avesse a toccare qualche malattia.

Io ne usavo ogni giorno di quell’autorità: lei, invece, mai. Ma perciò io sapevo il mio atroce

destino quando la malattia mortale m’avesse raggiunto, mentre lei credeva che anche allora,

appoggiata solidamente lassù e quaggiù, per

lei vi sarebbe stata la salvezza.

Io sto analizzando la sua salute, ma non ci riesco perché m’accorgo che, analizzandola, la

converto in malattia. E, scrivendone, comincio a dubitare se quella salute non avesse avuto bi-

sogno di cura o d’istruzione per guarire. Ma vivendole accanto per tanti anni, mai ebbi tale

dubbio.

COMPRENSIONE COMPLESSIVA

1.Quali sono gli aspetti “positivi” di Augusta, secondo Zeno? Perché egli vorrebbe essere co-

me lei?

2. Rintraccia nel testo tutti i passi nei quali Svevo, ricorrendo all’ironia, fa chiaramente intuire

cosa pensa Zeno della moglie.

3. In base a quali considerazioni, Zeno capovolge la positività di Augusta in negatività, la sa-

lute in malattia?

4. In che modo, secondo Zeno, l’ordine religioso e sociale possono dare un’illusione di sicu-

rezza?

GUIDA ALL’ANALISI

5. L’ironia, un tratto costitutivo dell’intero romanzo, assume un ruolo importante nel ritratto

di Augusta, un ritratto” perfido e corrosivo, che rivela diffidenza, disprezzo, irrisione ed ostili-

tà” ( G. Baldi). Rintraccia i termini e le espressioni che giustificano una tale affermazione.

6. Quale funzione volge l’accostamento delle iterazioni” insieme, insieme, insieme” (alla riga

28) e “ breve, breve, breve” ( alla riga 29)?

7. Nel passo troviamo un esempio di narrazione organizzata secondo il “tempo misto”. Sapre-

sti spiegare con quali espedienti narrativi essa viene realizzata?

RIFLESSIONI CONCLUSIVE

8. Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni col-

legamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo

spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, fa-

cendo riferimento ad opere che hai letto e studiato.

TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI

GIORNALE”

(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in

tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.

Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti

alle tue

conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.

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Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul qua-

le pensi

che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il distacco nell’esperienza ricorrente dell’esistenza umana: senso di perdita e di

straniamento, fruttuoso percorso di crescita personale.

DOCUMENTI

Dopo aver traversato terre e mari, Ma ora, così come sono, accetta queste

offerte

eccomi, con queste povere offerte agli

dèi sotterranei,

bagnate di molto pianto fraterno:

estremo dono di morte per te, fratello, le porto seguendo l’antica usanza degli

avi,

a dire vane parole alle tue ceneri mu-

te,

come dolente dono agli dèi sotterranei.

perché te, proprio te, la sorte m’ ha

portato via,

E ti saluto per sempre, fratello, addio!

infelice fratello, strappato a me così

crudelmente.

CATULLO, Dopo aver traversato terre e

mari,

trad. S. Quasimodo, Milano 1968

Da' colli Euganei, 11 Ottobre 1797

«Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non

ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscri-

zione, lo so: ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito? Consola

mia madre: vinto dalle sue lagrime le ho ubbidito, e ho lasciato Venezia per evitare le prime persecu-

zioni, e le più feroci. Or dovrò io abbandonare anche questa mia solitudine antica, dove, senza perdere

dagli occhi il mio sciagurato paese, posso ancora sperare qualche giorno di pace? Tu mi fai raccapric-

ciare, Lorenzo; quanti sono dunque gli sventurati? E noi, purtroppo, noi stessi italiani ci laviamo le

mani nel sangue degl'italiani. Per me segua che può. Poiché ho disperato e della mia patria e di me, a-

spetto tranquillamente la prigione e la morte. Il mio cadavere almeno non cadrà fra le braccia straniere;

il mio nome sarà sommessamente compianto da' pochi uomini buoni, compagni delle nostre miserie; e

le mie ossa poseranno su la terra de' miei padri». U. FOSCOLO, Ultime lettere di Jacopo Ortis,

1802

«Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e

impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distin-

gue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come

branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allonta-

na!...Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de'

passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera,

casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figu-

rava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l'animo tornò tante volte sereno,

cantando le lodi del Signore; dov'era promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore do-

veva essere solennemente benedetto, e l'amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio! Chi dava a

voi tanta giocondità è per tutto; e non turba mai la gioia de' suoi figli, se non per prepararne loro una

più certa e più grande.» A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. VIII, 1840

«Era il primo squarcio nella santità del babbo, la prima crepa nei pilastri che avevano sorretto la mia

vita infantile e che ogni uomo deve abbattere prima di diventare se stesso. La linea essenziale del no-

stro destino è fatta di queste esperienze che nessuno vede. Quello squarcio e quella crepa si richiudo-

no, si rimarginano e vengono dimenticati, ma in fondo al cuore continuano a vivere e a sanguinare.

Io stesso ebbi subito orrore di quel nuovo sentimento e avrei voluto buttarmi ai piedi di mio padre per

farmelo perdonare. Ma non si può farsi perdonare le cose essenziali: lo sente e lo sa il bambino con la

stessa profondità dell’uomo saggio.

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Sentivo il bisogno di riflettere e di trovare una via d’uscita per l’indomani, ma non vi riuscii. Tutta la

sera fui occupato ad assuefarmi alla mutata atmosfera del nostro salotto. La pendola e la tavola, la

Bibbia e lo specchio, lo scaffale e i quadri alla parete prendevano commiato da me, e col cuore sempre

più freddo ero costretto a veder sprofondare nel passato e staccarsi da me il mio mondo e la mia bella

vita felice. Ero costretto a sentire le mie nuove radici che affondavano nel buio e succhiavano un mon-

do estraneo. Per la prima volta assaggiai la morte che ha un sapore amaro perché è nascita, angoscia e

paura di un tremendo rinnovamento» H. HESSE: Demian,1919, trad. it Mondadori, 1961

«Ero partita per il Nord immaginando che la pena dell'addio si sarebbe consumata al momento dei sa-

luti. In mezzo a un mondo ricco di novità eccitanti - un mondo che aspettava solo me -, la mia nostal-

gia era destinata a sbiadire rapidamente. Così fantasticavo, e le mie fantasie di adolescente sconfina-

vano spesso nell'esaltazione.

Ma l'impatto fu atroce.

Quando, con un gesto deciso, si lacera un pezzo di stoffa, ci restano tra le mani due brandelli malinco-

nicamente sfrangiati, e occorre lavorare con minuzia e pazienza per rimediare.

Le sfilacciature rimaste dopo lo strappo dalle nostre consuetudini meridionali erano tante, e ci vollero

anni perché io e la mia famiglia potessimo restaurare i lembi delle nostre identità lacerate.

L'ansia suscitata in noi da modi di vita che ci erano estranei si manifestava sotto forma di diffidenza. E

poi c'era la nostalgia, che non voleva sbiadire. E la retorica, che la sobillava.» G. SCHELOTTO, Di-

stacchi e altri addii, Mondadori, 2003

«Siamo tutti migranti. Stiamo permanentemente abbandonando una terra per trasferirci altrove. Siamo

migranti quando lasciamo i vecchi schemi e le vecchie abitudini per aprirci a nuove circostanze di vita.

Un matrimonio, una separazione, la morte di una persona cara, un viaggio non da turisti, persino la let-

tura di un libro sono delle migrazioni interiori. Poi c'è la migrazione di chi lascia la madre terra per vi-

vere altrove: una volta gli uccelli, oggi gli uomini. Ogni migrazione esteriore a poco a poco diventa

anche interiore. Gli ostacoli possono trasformarsi in occasione di crescita. E' un processo lungo e dolo-

roso. Chi sono? Sono tutti i miei personaggi ("Madame Bovary c'est moi!" diceva Flaubert). Tutte le

mie storie hanno qualcosa di me e nascono probabilmente dai miei conflitti interni. Le mie origini so-

no portoghesi, da parte della famiglia di mio padre, e tedesche (prussiane) da parte di mia madre. Ho

vissuto l'infanzia in Brasile, la mia vera patria; penso che il mio italiano sarà sempre un po' lusofonico.

Se sono arrivata a destinazione? Fortunatamente no. Solo nel momento della mia morte potrò dire di

esserci arrivata. E anche allora penso che inizierò un nuovo viaggio. Una nuova migrazione.» Da

un’intervista di C. Collina alla scrittrice brasiliana Christiana de CALDAS BRITO, in “Legge-

re-Donna”, n. 98, Ferrara, 2002.

«Quando uno parte, si sa, dev’essere pronto a tornare o a non tornare affatto. una porta che lui apre

all’interno di una stanza buia, e che a volte si rinchiude da sola alle sue spalle.

Già emigrare – partire con un’idea chiara del non ritorno – è la radicalizzazione di questa esperienza.

rinunciare a un certo “se stesso” (e quindi accettare il lutto di vederlo prima atrofizzarsi e poi perire

per totale assenza di contiguità con i personaggi del passato), per scommettere su un futuro “se stesso”

totalmente ipotetico: un rischio assoluto. Quando la scimmia lascia il ramo dov’ appesa, per aggrap-

parsi a un altro che ha intravisto tra il fogliame, può sembrare a chi l’osserva che voglia spiccare il vo-

lo senza ali di sorta. Ma per istinto la scimmia sa benissimo che non precipiterà nel vuoto. Allo stesso

modo, qualcosa dentro al migrante sa dove si trova esattamente il ramo che lo aspetta, che aspetta le

sue mani sicure, ed è questo qualcosa che lo spinge al salto». Da un’intervista allo scrittore brasi-

liano Julio MONTEIRO MARTINS, a cura della redazione di “Voci dal silenzio – Culture e let-

teratura della migrazione”, Ferrara - Lucca, dicembre 2003.

2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: I giovani e la crisi.

DOCUMENTI

«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di gio-

vani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il

conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiac-

candone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia scesa

di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe sta-

ta addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat

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sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 mi-

lioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione

54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione

(meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in mo-

do più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario SENSINI, Crolla l’occupazione

tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012

«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il

16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media

europea pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più

bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e

il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove genera-

zioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto eco-

nomico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler

mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito

(46,5%) e Germania (35,2%). La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di an-zianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% de-gli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.»

45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011

«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso

formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lie-

ve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di du-

rata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richie-

sto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%.

D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa

svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra

titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione

delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei

laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati

in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati

in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica -

http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf

«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi

al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in In-

dia, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i

corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personal-

mente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri al-

la Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli stu-

denti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare

dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle

opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la

vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è

secondario”. » Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011

3. AMBITO STORICO - POLITICO

ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune. DOCUMENTI

«Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rap-

porto all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai

sudditi dei pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti

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l’uomo parte della società, tutto ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte

in quanto tale appartiene al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le

leggi che ripartiscono gli oneri proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi le-

gittime.» S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna

1996

«Da quanto precede consegue che la volontà generale sempre retta e tende sempre all’utilità pubbli-

ca: ma non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol

sempre il proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si in-

ganna, ed allora soltanto egli sembra volere ciò che male. V’ spesso gran differenza fra la volontà di

tutti e la volontà generale: questa non guarda che all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse pri-

vato e non è che una somma di volontà particolari […]. Ma quando si crean fazioni, associazioni par-

ziali a spese della grande, la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi

membri, e particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti uo-

mini; ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno

generale. […] Importa dunque, per aver veramente l’espressione della volontà generale, che non vi

siano società parziali nello Stato, e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. […] Finché parec-

chi uomini riuniti si considerano come un solo corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce

alla comune conservazione e al benessere generale. Allora tutte le forze motrici dello Stato sono vigo-

rose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi imbrogliati, contraddittori; il

bene comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per essere scorto. La

pace, l’unione, l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.» Jean-Jacques ROUSSEAU, Del

contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni, Firenze 1972

«Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi

d’avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […] Accanto agli uomini,

i quali concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i

quali, mossi da sentimenti diversi, hanno l’istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé;

ma spera di creare qualcosa che assicuri nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto ri-

sponde alla speranza, ché i figli amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se man-

cano i figli, l’uomo dotato dell’istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare

le fondamenta di qualcosa.» Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949

«La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola “profitto”, in pratica citata

solo nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua impor-

tanza (tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con

cui si affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del termine “bene comune”. Mi

sembrata decisiva, al riguardo, l’importanza attribuita ai “benefici immateriali che danno all’uomo un

appagamento spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l’amicizia e la pace”. Ciò rappresenta una in-

novazione che supera sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze a

valorizzare la sua dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale. E la terza decisiva acqui-

sizione quella relativa alla “centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune”, una acqui-

sizione almeno per me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci

soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci “motore

primario nella organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il motore

del creato”.» Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale,

2010

4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Catastrofi naturali: la scienza dell’uomo di fronte all’imponderabile

della Natura! DOCUMENTI «Natura! Ne siamo circondati e avvolti - incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più adden-

tro in lei. Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci tra-

scina seco, finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia. Crea forme eternamente nuo-

ve; ciò che esiste non è mai stato; ciò che fu non ritorna – tutto è nuovo, eppur sempre antico.

Viviamo in mezzo a lei, e le siamo stranieri. Essa parla continuamente con noi, e non ci tradi-

sce il suo segreto. Agiamo continuamente su di lei, e non abbiamo su di lei nessun potere.

Sembra aver puntato tutto sull’individualità, ma non sa che farsene degli individui. Costruisce

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sempre e sempre distrugge: la sua fucina inaccessibile… Il dramma che essa recita sempre

nuovo, perché crea spettatori sempre nuovi. La vita è la sua più bella scoperta, la morte, il suo

stratagemma per ottenere molta vita... Alle sue leggi si ubbidisce anche quando ci si oppone;

si collabora con lei anche quando si pretende di lavorarle contro... Non conosce passato né

avvenire; la sua eternità il presente… Non le si strappa alcuna spiegazione, non le si carpi-

sce nessun beneficio, ch’essa non dia spontaneamente… un tutto; ma non mai compiuta.

Come fa oggi, potrà fare sempre». J. W. GOETHE, Frammento sulla natura, 1792 o 1793

«Molte sono e in molti modi sono avvenute e avverranno le perdite degli uomini, le più grandi

per mezzo del fuoco e dell’acqua... Quella storia, che un giorno Fetonte, figlio del Sole, dopo

aver aggiogato il carro del padre, poiché non era capace di guidarlo lungo la strada del padre,

incendiò tutto quello che c’era sulla terra ed anch’egli morì fulminato, ha l’apparenza di una

favola, però si tratta in realtà della deviazione dei corpi celesti che girano intorno alla terra e

che determina in lunghi intervalli di tempo la distruzione, mediante una grande quantità di

fuoco, di tutto ciò che c’ sulla terra… Quando invece gli dei, purificando la terra con l’acqua,

la inondano,... coloro che abitano nelle vostre città vengono trasportati dai fiumi nel mare...

Nel tempo successivo, accaduti grandi terremoti e inondazioni, nello spazio di un giorno e di

una notte tremenda... scomparve l’isola di Atlantide assorbita dal mare; perciò ancora quel

mare impraticabile e inesplorabile, essendo d’impedimento i grandi bassifondi di fango che

formò l’isola nell’inabissarsi». PLATONE, Timeo, 22c – 25d passim

«La violenza assassina del sisma ci pone davanti alla nostra nuda condizione umana e alle no-

stre responsabilità. Inadeguatezza delle nostre conoscenze, l’insufficienza delle nostre tecno-

logie… Un punto tuttavia – tutto laico - è ineludibile: dobbiamo investire nuove energie sul

nesso tra natura e comunità umana. Energie di conoscenza, di tecnologie ma anche di solidari-

smo non genericamente umanitario, ma politicamente qualificato». G. E. RUSCONI,

L’Apocalisse e noi, LA STAMPA, 30/12/2004

«Mi fa una certa tenerezza sentire che l’asse terrestre si spostato. Mi fa tenerezza perché fa

della Terra un oggetto più tangibile e familiare. Ce la fa sentire più «casa», piccolo pianeta dal

cuore di panna, incandescente, che mentre va a spasso negli spazi infiniti insieme al Sole, gli

gira intorno, ruota su se stesso e piroetta intorno al proprio asse – un ferro da calza infilato nel

gomitolo del globo – che con la sua inclinazione di una ventina di gradi ci dà il giorno e la

notte e l’alternarsi delle stagioni. Non è male ricordarsi ogni tanto che la Terra è grande, ma

non infinita; che non vive di vita propria in mezzo al nulla, ma ha bisogno di trovarsi sempre

in buona compagnia; che non è un congegno automatico ad orologeria, ma che tutto procede

(quasi) regolarmente soltanto per una serie di combinazioni fortunate. La Terra è la nostra di-

mora, infinitamente meno fragile di noi, ma pur sempre fragile e difesa soltanto dalle leggi

della fisica e dalla improbabilità di grandi catastrofi astronomiche… Quella dello spostamento

dell’asse terrestre solo una delle tante notizie–previsioni di matrice scientifica… C’ chi di-

ce che a questo evento sismico ne seguiranno presto altri «a grappoli»... Altri infine fanno

previsioni catastrofiche sul tempo che sarà necessario per ripristinare certi ecosistemi… Ciò

avviene...perché moltissime cose le ignoriamo, soprattutto in alcune branche delle scienze del-

la Terra... La verità è che, eccetto casi particolarmente fortunati, non siamo ancora in condi-

zione di prevedere i terremoti e i maremoti». E. BONCINELLI, Dall’asse distorto ai grap-

poli sismici. Quando la scienza vuol parlare troppo, CORRIERE DELLA SERA, 2/1/2005

«Il paradosso è questo: i fattori che causano un maremoto... sono gli stessi che, ragionando in

tempi lunghi, hanno reso il nostro Pianeta un luogo privilegiato del sistema solare, dove la vi-

ta ha potuto svilupparsi ed evolvere. Partiamo da considerazioni banali: gli ingredienti di uno

tsunami o maremoto sono due: grandi masse d’acqua liquida, cio l’oceano; e, sotto

all’oceano, uno strato solido e rigido, la litosfera terrestre, che però si muove. La litosfera che

giace sotto gli oceani varia di spessore tra i 10 e gli 80 chilometri; in alcune zone particolari è

squassata periodicamente da improvvisi sussulti con spostamenti di masse che possono tra-

smettere grande energia alle acque sovrastanti e causare il maremoto. Ma perché questi sus-

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sulti, perché questa litosfera solida ma viva, vibrante, sempre in movimento...? E poi, perché

questi grandi volumi di acqua liquida che coprono i due terzi della nostra Terra?». E.

BONATTI, Ma è l’oceano che ci dà vita, IL SOLE 24 ORE, 2/1/2005

«Il XX secolo ci ha insegnato che l’universo un posto più bizzarro di quanto si immagini...

Né l’instabilità dell’atomo, né la costanza della velocità della luce si accordano allo schema

classico della fisica newtoniana. Si è aperta una frattura fra ciò che è stato osservato e quanto

gli scienziati possono invece spiegare. A livello microscopico i cambiamenti sono improvvisi

e discontinui: gli elettroni saltano da un livello energetico all’altro senza passare per stadi in-

termedi; alle alte velocità non valgono più le leggi di Newton: la relazione fra forza e accele-

razione è modificata, e così pure la massa, le dimensioni e perfino il tempo... La speranza che

tutti i fenomeni naturali possano essere spiegati in termini di materia, di forze fondamentali e

di variazioni continue è più esile di quanto si creda, anche negli ambiti di ricerca più familiari.

Ciò vale per buona parte della fisica e per alcuni aspetti della chimica, scienza che solo nel

XIX secolo è divenuta rigorosamente quantitativa, mentre è molto meno vero per la chimica

organica e per la biochimica. Scienze della Terra, come la geologia o la meteorologia, in cui

la complessità non può essere troppo idealizzata, si basano più su descrizioni e giudizi qualita-

tivi specializzati che su una vera teoria». A. VOODCKOC – M. DAVIS, La teoria delle ca-

tastrofi, Milano, 1982

«Comprendere il mondo, agire sul mondo: fuor di dubbio tali sono gli obiettivi della scienza.

In prima istanza si potrebbe pensare che questi due obiettivi siano indissolubilmente legati.

Infatti, per agire, non bisogna forse avere una buona intelligenza della situazione, e inversa-

mente, l’azione stessa non forse indispensabile per arrivare ad una buona comprensione dei

fenomeni?... Ma l’universo, nella sua immensità , e la nostra mente, nella sua debolezza sono

lontani dall’offrirci sempre un accordo così perfetto: non mancano gli esempi di situazioni che

comprendiamo perfettamente, ma in cui ci si trova ugualmente in una completa incapacità di

agire; si pensi ad un tizio la cui casa invasa da un’inondazione e che dal tetto sui cui si ri-

fugiato vede l’onda che sale o lo sommerge. Inversamente ci sono situazioni in cui si può agi-

re efficacemente senza comprenderne i motivi... quando non possiamo agire non ci resta più

che fare buon viso a cattivo gioco e accettare stoicamente il verdetto del destino... Il mondo

brulica di situazioni sulle quali visibilmente possiamo intervenire, ma senza sapere troppo be-

ne come si manifesterà l’effetto del nostro intervento». R. THOM, Modelli matematici della

morfogenesi, Torino, 1985

TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO:

Fascismo e Nazismo: due fenomeni simili e diversi.

TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE.

In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in

una fase di significativo sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica.

Premesse le profonde differenze intercorrenti fra tali Paesi, il candidato illustri gli aspet-

ti più rilevanti della moderna economia di due di essi nel corso del ventesimo secolo.

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Regionale per il Lazio

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE, TURISTICO E PER GEOMETRI

“ P. TOSCANELLI”

Sede succursale: via Capo Sperone,52

SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA

ANNO SCOLASTICO 2014/15

Classe V E TURISMO

Materia coinvolta: INGLESE

CANDIDATA:………………………………………..DATA:……………………..

Votazione complessiva: ………………. /15

DURATA DELLA PROVA 6 ORE.

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO 2014/2015

Tema di: LINGUA STRANIERA

– LINGUA INGLESE

(comprensione e produzione in lingua straniera)

The 3 Rs - ready, respectful and resilient: A school has put pupils' character formation before

exam results. For 14-year-old Laurentiu Filip, it has taught him how to channel his curiosity. He is

brimming with enthusiasm as he tries to make an etching in his art lesson. Jasmin Smith, aged 13,

thinks it has given her the self-control to persevere with tasks she has been set at school. Welcome

to the Bedford Academy, which has become the UK pioneer for a learning programme from the

United States aimed at building character among pupils.

The scheme, which has been operating in the Kipp (Knowledge is Power Programme) charter

schools in the US – on which Michael Gove, the Secretary of State for Education, partly modelled

his free school programme – eschews the "exams factory" approach in an attempt to give pupils the

character they need to battle against the odds academically in disadvantaged areas.

In the US, educators have drawn up a list of 24 characteristics which schools should develop in

their pupils. Bedford Academy has whittled the list down to a "magnificent seven" – grit, zest,

optimism, social intelligence, gratitude, curiosity and self-control. "We're looking to develop

students' characters," said Emma Orr, possibly the first deputy headteacher in the country to be

given specific responsibility for this list in her job description. "These are seven attributes that are

going to make students successful."

Each pupil is given a passport that their teachers mark if the pupil shows they have used any of the

seven attributes to good effect in lessons. They can work their way into getting bronze, silver, gold

or platinum awards in each area, thereby earning a certificate that can be presented to potential

employees. A student showing grit, for instance, would have finished a task by persisting in it and

showing resilience when things went wrong.

A mark for social intelligence would be awarded for showing an awareness of the feelings and

motives of other pupils, or an ability to reason with classmates. The scheme taps into the drive –

supported by the Confederation of British Industry and Labour's Shadow Education Secretary,

Tristram Hunt – to create more "rounded and grounded" young people capable of taking their place

in the workforce of the 21st century. It has already won praise from David Cameron's former

policy adviser James O'Shaughnessy, who said of it: "Kipp schools now provide students with

character report cards as well as reporting on their academic progress. There is nothing woolly

about the education delivered in these schools: it is rigorous schooling informed by hard-won

experience about what young people really need to get on in life." He cites Martin Luther King as

inspiration for the programme, quoting the civil rights leader's comment: "Intelligence plus

character: that is the goal of true education."

Claire Smith, the academy's principal, believes the approach is central to developing aspirations in

a school which serves one of the most disadvantaged areas of the country. The school is one of the

old-style academies set up in a deprived urban area to replace a failing secondary school. It is

sponsored by the Harpur Trust, a local charity, and by Bedford College. It will have 1,400 students

when it is fully operational. Next September it will take in 11-year-olds for the first time (Bedford

has a middle school system, in which students transfer to upper schools at 13).

Twenty-six languages are spoken in the homes of its pupils, many of whom have Bangladeshi

or Pakistani backgrounds or have come from eastern Europe. "[The scheme] helps make pu-

pils more successful in life and helps them academically," said Ms Orr. "Developing character

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should be a big part of their learning. It is a simple enough concept," added Mrs Smith.

The early signs are that the pupils have become more attentive since the programme was in-

troduced. Ofsted, the education standards watchdog, has already praised the school for adopt-

ing a wider approach to learning. "The academy's promotion of students' personal develop-

ment, including their spiritual, moral, social and cultural development, is excellent," it said.

Jake King, an art teacher at the school, said the approach had not given teachers extra work.

"You soon get used to what you're looking for," he said. "It doesn't add to my teaching work-

load. It is thinking about how you can build their skills." Mrs Smith added: "They are really

zesty children here. They have a real spark for life. I think we've got them to a place where

they believe we want to do the best for them."

Emma Orr cited the example of one pupil who, asked to assess how well they were doing,

said: "I'm really good with my self-control but I need to work on my grit and optimism." That,

certainly, is a different way of summing up a pupil's achievement than measuring their pro-

gress in the three Rs.

The Independent, 9 March 2014

Comprehension

Answer the following questions. 1. What is the purpose of the scheme the article refers to?

2. What are the ingredients in the list of Bedford Academy?

3. How is evidence of the attributes shown?

4. When could a mark for social intelligence be awarded?

5. How is the scheme linked with employability?

6. What do Kipp schools provide pupils with?

7. How are teachers reacting to the scheme introduced?

8. What is pupils’ response?

Summarize the content of the passage in about 150 words.

Composition: The programme mentioned in the article takes inspiration from Martin Luther

King. One of his comments is: "Intelligence plus character: that is the goal of true education."

Discuss your views on the topic by writing a 300-word essay.

Durata massima della prova: 6 ore. consentito soltanto l’uso dei dizionari monolingue e bilingue. Non con-

sentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.

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Ufficio Regionale per il Lazio

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE, TURISTICO E PER GEOMETRI

“ P. TOSCANELLI”

Sede succursale: via Capo Sperone, 52

Seconda simulazione

Terza Prova ANNO SCOLASTICO 2014/15

Classe V E TURISMO

Materie coinvolte:

1.ARTE E TERRITORIO 2.DISCIPLINE TURISTICHE AZIENDALI 3.FRANCESE 4.STORIA

CANDIDATO/A:………………………………………..DATA:……………………..

Votazione:

1.Arte e Territorio……………………………………../15

2.Discipline turistiche aziendali ……………………/15

3.Francese…………………………………………….../15 4.Storia………………………..…………………………/15

Votazione complessiva: ………………. /15

DURATA DELLA PROVA 2 ORE

E’ consentito solo l’uso del Vocabolario monolingue.

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ALLEGATO A

ITCG P. TOSCANELLI

SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO 2014/15: ARTE E TERRITORIO

CLASSE 5E Turismo ALUNNO/A:

1) Quale, tra queste opere, è stata realizzata da Manet?

“ Palazzo Ducale a Venezia” “ Fanciulle sulla riva della Senna” “ Colazione sull’erba” “ Pensiero malinconico”

2) “Impressione, sole nascente” è un’opera:

di C. Monet del 1872 chiamata da lui Impressione nel 1874. di E. Manet . di E. Manet e presentata nella prima esposizione del 1874. di C. Monet, presentata al Salon del 1863.

3) Quale tra queste opere è stata realizzata da Francesco Hayez:

“ Colazione sull’erba”. “Paride e i suoi portatori”. “ Il bacio” “ Cattura di un cavallo selvaggio nella campagna romana”. 4) Quale tra queste opere è stata realizzata da Delacroix nel 1822:

“La Libertà che guida il popolo”. “L’abbraccio”. “ La barca di Dante”. “Leda e il Cigno”.

5) Quale tra queste opere è stata realizzata da Manet:

“Olympia”. “Lo stagno delle ninfee”. “Palazzo Ducale a Venezia”. “Lo spaccapietre”.

6) “La Zattera della Medusa” è:

un’opera a carattere mitologico esposta al Salon del 1819. un’opera realizzata da Delacroix tra il 1816 ed il 1819. un’opera di Gericault. un’opera di Gericault esposta al Salon del 1816.

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A) La poetica romantica nella “ ZATTERA DELLA MEDUSA” di Gericault (min. 8 max 12 righe)

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B) L’Impressionismo determinerà il rinnovamento pittorico opponendosi ai dettami delle Accademie e dei Salon. Traccia un panorama del periodo citando opere, auto-ri ed eventi. (min.8 max 12 righe)

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ITCS P. TOSCANELLI

SIMULAZIONE TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO 2014/15: DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI

CLASSE 5E Iter ALUNNO/A:

1. Il responsabile di un centro di costo deve individuare:

□ I costi fissi unitari;

□ I costi speciali, sia fissi sia variabili;

□ I costi variabili unitari;

□ I costi fissi totali.

2. La provvigione percepita da un’a.d.v. per la vendita di un servizio alberghiero:

□ non deve essere fatturata;

□ deve essere fatturata con Iva al 10%;

□ non è imponibile ai fini Iva;

□ deve essere fatturata con Iva al 22% .

3. Il mark-up può contenere:

□ I costi specifici;

□ I costi comuni;

□ Una quota dei costi comuni più l’utile;

□ Una quota dei costi comuni.

4. La differenziazione dei prezzi nasce:

□ Dalla differenziazione dei costi;

□ Dalla stagionalità dei servizi;

□ Dall’imprevedibilità dei costi;

□ Dall’esigenza di differenziare la clientela.

5. Un albergo ha costi fissi per 120.000€, nella stagione vende servizi di alloggio a €60 cia-

scuno; i costi variabili ammontano a €20 per pernottamento. Indica qual’è la quantità di equilibrio:

□ 2.000 pernottamenti;

□ 3.000 pernottamenti;

□ 6.000 pernottamenti;

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□ 4.000 pernottamenti.

6. Per un albergo, con costi fissi e comuni prevalenti, il metodo di calcolo del prezzo non può essere

fatto:

□ A direct costing;

□ Partendo dal break-even point;

□ Definendo i prezzi medi;

□ Usando il full costing.

C) Date una definizione di marketing territoriale.

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D) Con riferimento alla costruzione dei budget tratta delle diverse tipologie di costo.

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TERZA PROVA LINGUA FRANCESE

CLASSE VE turismo

candidata/o ………………………………………

1) Qu’est-ce que une brochure?

a) Un programme detaillé b) Une revue d’information c) Un outil publicitaire d) Un document à lire lors du tour

2) Un circuit forfait c’est………

a) Un circuit ne comprenant que le transport b) Un circuit où tout est compris et payé c) Un circuit que les passagers paient en cours de route d) Un circuit où l’on rencontre beaucoup de personnes

3) Les activités des Tours –Operateurs:

a) Accompagner des groupes b) Concevoir et élaborer des produits touristiques c) Accueillir des groupes d) Promovoir une ville

4) Circuit découverte:

a) C’ est un circuit avec accompagnateur b) C’est un circuit où on se déplace exclusivement en car c) C’est un circuit où les hotels et les transports ne sont pas reserves à l’avance d) C’est un circuit où on accepte de sacrifier un certain comfort

5) Les chambres d’hôtes:

a) Ce sont des maisons de vacances independantes b) Ce sont des auberges économiques c) Ce sont des chambres chez l’habitant d) Ce sont des campings.

6) Cityrama :

a) Agence parisienne specialiste de l’excursion en autocar b) Office de Tourisme de Paris

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c) Syndicat d’initiative de Paris d) Gare parisienne

7) Les monuments plus importants de Paris: (min 8 max 12 righe)

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8) Les Croisières….(min 8 max 12 righe)

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SIMULAZIONE TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO 2014/15- STORIA CLASSE 5E iter

1. Giolitti nell’intento di conciliare gli interessi della borghesia con quella dei sociali-

sti:

□ represse gli scioperi con la forza pubblica e mise in atto una legislazione sociale

□ promosse un’avanzata legislazione sociale e favorì la nascente industria

□ favorì gli agrari e gli industriali

□ rafforzò la lira e portò il bilancio in pareggio

2. Perché l’Italia poté astenersi dall’intervento nel primo anno della guerra mondia-

le?

□ non le era stata promessa una contropartita conveniente

□ era considerata impreparata alla guerra dai suoi alleati

□ era vincolata ad una alleanza a solo scopo difensivo

□ non era schierata nel sistema di alleanze

3. Quali furono le cause principali della disfatta di Caporetto?

□ lo scarso coordinamento tra i comandi

□ l’impreparazione delle truppe

□ la scarsità dei rifornimenti

□ la diserzione di molti soldati e le manifestazioni di civili contro la guerra

4. Facendo leva su quale principio il presidente Wilson sperava di ricostruire alla

fine della prima guerra mondiale un clima di collaborazione a livello internazio-

nale?

□ equilibrio delle potenze

□ autodeterminazione dei popoli

□ riduzione degli armamenti

□ associazione delle forze

5. Quali misure cercò di adottare il governo Facta di fronte alla marcia su Roma:

□ sostegno all’iniziativa di Mussolini

□ richiesta al re Vittorio Emanuele III di far intervenire l’esercito

□ condanna verbale ma senza conseguenze pratiche

□ sue dimissioni volontarie

6. La secessione dell’Aventino fu la risposta liberale a quale drammatico evento

contemporaneo?

□ marcia su Roma

□ introduzione della Legge Acerbo

□ creazione del Listone fascista

□ il delitto Matteotti

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A) Parla delle condizioni imposte alla Germania dal Trattato di Versailles del 1919.

( max 10 righe)

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B) Esponi le novità del programma economico e sociale del New Deal di Roosevelt

per risolvere la crisi del 1929. ( max 10 righe)

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ALLEGATO B

Griglie di valutazione della I prova scritta

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE I PROVA SCRITTA

CANDIDATO:_________________________________

PUNTEGGIO TOTALE: /15 Data

TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO LETTERARIO

INDICATORI

Adeguatezza pragmatica Coerenza alle convenzioni della tipologia scelta;

aderenza alla consegna; efficacia complessiva

del testo

max 3

punti

Caratteristiche del

contenuto e uso del dos-

sier

Comprensione ed interpretazione del testo pro-

posto; padronanza dell‘argomento; rielaborazio-

ne critica dei contenuti; significatività e origina-

lità delle interpretazioni

max 5

punti

Organizzazione del testo Articolazione chiara e ordinata del testo; coe-

renza; continuità tra paragrafi.

max 3

punti

Correttezza ortografica e

morfosintattica

Correttezza ortografica; coesione testuale (uso

corretto dei connettivi testuali ecc.); correttezza

morfosintattica; punteggiatura.

max 2

punti

Lessico e stile Adeguatezza del registro; lessico appropriato;

ricchezza e/o lessico specifico

max 2

punti

totale

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE I PROVA SCRITTA

CANDIDATO:_________________________________

PUNTEGGIO TOTALE: /15 Data

TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE

INDICATORI

Adeguatezza pragmatica Collocazione e titolo; presenza di elementi ade-

guati alle convenzioni del genere testuale (intro-

duzione, paragrafazione, uso dei segni testuali

nella citazione)

max 3

punti

Caratteristiche del

contenuto e uso del dos-

sier

Presenza di un tema dominante e chiaramente de-

finito; adeguata utilizzazione dei diversi brani

presenti nel dossier; comprensione e pertinenza

delle fonti utilizzate rispetto al tema e utilizzazio-

ne dei dati in esse contenuti; significatività degli

elementi di conoscenza personale utilizzati in ag-

giunta alle fonti

max 5

punti

Organizzazione del testo Coerenza ed efficacia persuasiva max 3

punti

Correttezza ortografica

e morfosintattica

max 2

punti

Lessico e stile Adeguatezza del registro; lessico appropriato; ric-

chezza e/o lessico specifico

max 2

punti

totale

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE I PROVA SCRITTA

CANDIDATO:_________________________________

TIPOLOGIA C: ARTICOLO

INDICATORI

Adeguatezza pragmatica Collocazione e titolo; Presenza rilevanza della no-

tizia; Ritmo e comunicatività dell'articolo

presenza di elementi adeguati alle convenzioni

del genere testuale (incipit, dichiarazioni, uso dei

segni testuali nella citazione)

max 3

punti

Caratteristiche del

contenuto e uso del dos-

sier

Presenza di un tema dominante e chiaramente de-

finito; adeguata utilizzazione dei diversi brani

presenti nel dossier; comprensione e pertinenza

delle fonti utilizzate rispetto al tema e utilizzazio-

ne dei dati in esse contenuti; significatività degli

elementi di conoscenza personale utilizzati in ag-

giunta alle fonti

max 5

punti

Organizzazione del testo Coerenza ed efficacia persuasiva max 3

punti

Correttezza ortografica

e morfosintattica

max 2

punti

Lessico e stile Adeguatezza del registro; lessico appropriato; ric-

chezza e/o lessico specifico

max 2

punti

PUNTEGGIO TOTALE: /15 Data

totale

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE I PROVA SCRITTA

CANDIDATO:_________________________________

PUNTEGGIO TOTALE: /15 Data

TIPOLOGIA D/E : TEMA DI ARGOMENTO STORICO

E DI ORDINE GENERALE

INDICATORI

Adeguatezza pragma-

tica

Aderenza alla traccia; pertinenza

all‘argomento proposto.

max 3 punti

Caratteristiche del

contenuto e uso del

dossier

Capacità di contestualizzazione e di

argomentazione; coerente esposizio-

ne delle conoscenze in proprio pos-

sesso; ampiezza della trattazione;

padronanza dell‘argomento; signifi-

catività e originalità delle interpreta-

zioni

max 5 punti

Organizzazione del

testo

Articolazione chiara e ordinata del

testo; coerenza; continuità tra frasi e

paragrafi.

max 3 punti

Correttezza ortografi-

ca e morfosintattica

Correttezza ortografica; coesione te-

stuale (uso corretto dei connettivi te-

stuali ecc.); correttezza morfosintat-

tica; punteggiatura.

max 2 punti

Lessico e stile Adeguatezza del registro; lessico

appropriato; ricchezza e/o lessico

specifico

max 2 punti

totale

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ALLEGATO C

Griglia di valutazione della II prova scritta( Inglese)

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO –

LINGUA INGLESE

CANDIDATO CLASSE

DATA

Indicatori specifici Punti Q

ues

tio

na

rio

COMPRENSIONE TESTO dettagliata 2

parziale 1

Incoerente/errata 0

CAPACITA’ DI SINTESI logica/coerente 2

parziale 1

Incoerente/incompleta 0

Tes

to

ADERENZA E COERENZA

ALLA TRACCIA

logica/coerente 2

parziale 1

Incoerente/incompleta 0

RIELABORAZIONE

E PERSONALIZZAZIONE

DEL TESTO

personale/originale 4

buona 3

sufficientemente articolata 2

limitata 1

non rielabora 0

MORFOSINTASSI corretta 3

abbastanza corretta 2

con errori diffusi, non gravi 1

con errori diffusi e gravi (che

non pregiudicano la compren-

sione del testo)

1

con errori diffusi e gravi 0

LESSICO ricco/adeguato 2

corretto,ma ripetitivo /preso dal

testo 1

improprio 0

TOTALE PUNTEGGIO / 15

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ALLEGATO D

Griglia di valutazione della III prova

N° 6 quesiti a scelta multipla con 4 distrattori: 1 punto ogni risposta esatta. N° 2 quesi-

ti a risposta aperta con un massimo di 8-10 righe per completare la risposta: 4,50 punti

in totale da assegnare per ciascuna risposta aperta, ripartiti in base a 3 descrittori ri-

spettivamente da massimo 1,5 punti che riguardano: 1) la completezza del contenuto;

2) il linguaggio specifico; 3) la chiarezza espositiva.

PUNTEGGIO COMPLESSIVO DELLA PROVA: /15

SCALA DI VALUTAZIONE DELLE DOMANDE A RISPOSTA APERTA

Il voto della prova espresso in quindicesimi, risulterà dalla media aritmetica approssimata per

eccesso all’unità superiore in presenza di decimali pari o superiori a 0.5, dei punteggi in quin-

dicesimi dati nelle singole discipline.

* in tal modo si assicura 1 quindicesimo di default sull’intera prova nel caso venga consegnata

“in bianco”.

candidato:

Completezza

Contenuto

punti

0-1,5

Linguaggio

specifico

punti

0-1,5

Chiarezza

espositiva

punti

0-1,5

totale

Prima

domanda

a risposta

aperta

Seconda

domanda

a risposta

aperta

Quesiti a

risposta

multipla

1

2

3

4

5

6

totale

punti

Nullo punti 0.5*

Scarso punti 1

Insufficiente punti 1.5 - 2

Parziale punti 2.5 - 3

Soddisfacente punti 3.5 - 4

Pienamente soddisfacente punti 4.5

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ALLEGATO “F”

RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI

E

PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI

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ALLEGATO “F” RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

MATERIA: ITALIANO

Anno scolastico 2014/2015 - Classe 5^ sezione E Turismo

Livelli di partenza

La classe ha evidenziato dei livelli di partenza abbastanza omogenei: alcuni alunni hanno mo-

strato una buona preparazione, interesse e partecipazione, un impegno ragionato e responsabi-

le; molti hanno evidenziato livelli di partenza appena sufficienti, dovuti soprattutto ad un im-

pegno e ad uno studio poco costanti. Un numero esiguo ha fatto rilevare una preparazione

piuttosto disorganica, dovuta più che a difficoltà soggettive essenzialmente ad una partecipa-

zione e ad una frequenza discontinue.

Programmazione

Quanto previsto nella Programmazione per materia è stato svolto; è stato solo necessario ri-

durre lo studio su alcuni autori.

Obiettivi perseguiti in termini di:

Conoscenze: - Conoscere i contenuti fondamentali della disciplina.

Competenze: - Leggere e comprendere testi di vario genere; - Saper strutturare discorsi in

modo logico e coerente; - Saper operare l’analisi dei testi riconoscendone temi, strutture, ele-

menti caratterizzanti; - Saper produrre per iscritto testi coerenti e coesi di sintesi dei contenuti

fondamentali di un testo.

Capacità: - Saper rielaborare i contenuti fondamentali di un testo sia per iscritto che oralmen-

te, seppur non sempre in modo approfondito; - Saper contestualizzare i testi in relazione al pe-

riodo storico, alla corrente letteraria, alla poetica dell’autore;- Saper operare confronti tra cor-

renti e testi di autori diversi individuandone analogie e differenze;- Saper individuare il punto

di vista dell’autore in rapporto ai temi affrontati; - Saper rilevare affinità e differenze tra testi

diversi dello stesso autore

Contenuti: Storia della letteratura italiana della seconda metà dell’Ottocento e del Primo No-

vecento: il Positivismo, il Naturalismo ed il Verismo, il Decadentismo, il Futurismo, il Ro-

manzo e la poesia del primo Novecento, l’Ermetismo, il Neorealismo.

Autori trattati: Verga, Pascoli, Baudelaire, D’Annunzio, Pirandello, Svevo, Marinetti, Palaz-

zeschi, Majakovskij, Ungaretti, Montale, Saba, Quasimodo, Levi.

Lettura e commento di testi significativi degli autori oggetto di studio.

Metodologia e tecniche di insegnamento

- Lezioni frontali; - Dibattiti in classe; - Interventi liberi; - Lezione dialogata

Strumenti didattici

Libri di testo; - Fotocopie; - Visione di film; - Uso della LIM

Criteri di verifica e valutazione

Interrogazioni orali. Interventi liberi e sollecitati. Osservazioni comparative e critiche. Testi

scritti di diverse tipologie e con diverse consegne. Commenti.

Risposta della classe L’insegnamento di quest’anno stato improntato a suscitare l’interesse per lo studio, a pro-

muovere una partecipazione attiva alle lezioni con l’obiettivo di recuperare carenze pregresse

e di fornire agli studenti una preparazione adeguata a sostenere gli esami. In considerazione

della motivazione e dell’applicazione mostrate nella disciplina, si ritiene che la maggior parte

della classe abbia raggiunto in maniera sufficiente gli obiettivi; un ristretto gruppo ha conse-

guito solo gli obiettivi minimi programmati; alcuni alunni, animati dal desiderio di migliorar-

si, li hanno raggiunti pienamente, mostrando un vivo interesse ed impegnandosi costantemen-

te nello studio. L’insegnante: Prof.ssa Pasqualina Morella

Roma Lido, 15/05/15

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I.T.C.G. “P. Toscanelli” Anno scolastico 2014/15

Programma svolto

Disciplina: ITALIANO

Classe : QUINTA Sez. E

CORSO: TURISMO

Docente: Pasqualina Morella

Testo in uso: M. Magri- V. Vittorini: IL NUOVO FARE LETTERATURA- Paravia. Vol. 3A,3B

L’età del Positivismo e del Realismo: il contesto storico. Le linee generali della cultura europea: il

Naturalismo. Zolà. Il Simbolismo. Baudelaire. La Scapigliatura. Le linee generali della cultura italia-

na: il Verismo. Il romanzo verista. La letteratura popolare. La novella. Il discorso indiretto libero.

C. Baudelaire:

Da “ I fiori del male”

- “L’albatros”

E. Zolà:

- “ Il manifesto del Naturalismo”: la prefazione a “ La fortuna dei Rougon”

G. Verga: la vita. L’evoluzione poetica: il periodo pre- verista. L’adesione al Verismo. Le opere. I

Malavoglia.: la trama, le caratteristiche, i temi, la lingua.

Da “ Nedda”

- Scena dell’innamoramento” ( fotocopia)

Da “Novelle rusticane”:

- “La roba”

- “ Libertà” Da “I Malavoglia”:

- “La prefazione: i vinti nella lotta per l’esistenza”

- “ Il naufragio della Provvidenza”

- “ Ntoni si ribella”

- “ Ntoni tradisce l’ideale dell’ostrica”

L’età del Decadentismo: il contesto storico. Le linee generali della cultura europea: il Decadenti-

smo. La poetica decadente. Le linee generali del Decadentismo in Italia. L’affermarsi della cultura

di massa.

F. Nietzsche

Da “Così parlò Zaratustra”

- “La teoria del superuomo”

O. Wilde:

Da “ Il ritratto di Dorian Gray”

- “ L’artista è il creatore di cose belle”

G. Pascoli: la vita, la poetica, i temi. Lo sperimentalismo stilistico. Myricae.

Da “Il Fanciullino”:

- La poetica del “fanciullino”. Da Myricae:

- “ Lavandare” Dai “Canti di Castelvecchio”:

- “ Il gelsomino notturno” - “Nebbia

G. D’Annunzio: la vita, la poetica.

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Da “ Il piacere”

- “La filosofia del dandy”

Da Alcyone:

- “La pioggia nel pineto” - “I pastori”

L’età dell’imperialismo: il contesto storico. La scoperta dell’inconscio: Freud e la psicanalisi. Le li-

nee generali della cultura italiana. Il futurismo. Il difficile dopoguerra.

F.T. Marinetti

- Manifesto del Futurismo

- Manifesto tecnico della Letteratura futurista A. Palazzeschi

- “Lasciatemi divertire” V. Majakovskij

- “La guerra è dichiarata”

Il primo Novecento. L’età dell’ansia. L’attività letteraria e la società di massa. Il romanzo in Italia.

L. Pirandello: la biografia. La visione del mondo. La poetica dell’umorismo. Le novelle. I romanzi.Il

fu Mattia Pascal: trama, struttura, temi, stile.

Da “l’Umorismo”

- “ Il sentimento del contrario”

Da “ Novelle per un anno”

- “ Ciaula scopre la luna”

- -“ Il treno ha fischiato”

Da “Il fu Mattia Pascal”

- “Una nuova identità per Mattia”

- “ Adriano Meis non esiste: Crolla la finzione”

- “ La conclusione”

Italo Svevo: la biografia, la poetica. I romanzi. La coscienza di Zeno: il significato, i contenuti e la

struttura.

Da “La coscienza di Zeno”

- “ Il vizio del fumo”

- “ La conclusione”

Dalla “Grande crisi” al secondo dopoguerra: il contesto storico. Le linee generali della cultura ita-

liana. L’Italia nel secondo dopoguerra. Il rinnovamento della narrativa. La poesia: l’Ermetismo.

S. Quasimodo: la vita e le raccolte poetiche. Dall’Ermetismo alla poetica dell’impegno.

Da Giorno dopo giorno

- “Alle fronde dei salici”

- “ Uomo del mio tempo” ( fotocopia) Il Neorealismo tra narrativa, cronaca, memorialistica. Primo Levi. Se questo è un uomo. E la memoria dell’orrore. Da “ Se questo è un uomo”

- “ Se questo è un uomo” (poesia)

- “ Nell’inferno di Auschwitz”

Ungaretti: la vita, le raccolte poetiche, il verso libero. Le linee fondamentali della poetica.

Da “L’allegria”

- “ Veglia”, “San Martino del Carso”, “Fratelli”, “ Soldati”, Da “Il dolore”

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- “Non gridate più”

Montale: la vita, la poetica. La visione del mondo ed i temi delle prime tre raccolte poetiche. La

tecnica del correlativo oggettivo.

Da “Ossi di seppia”:

- “Spesso il male di vivere ho incontrato” - “Meriggiare pallido e assorto” - “Non chiederci la parola”

U. Saba: la vita, la poetica. Il Canzoniere: la struttura, i temi, lo stile ed il linguaggio.

Dal “Canzoniere”

- “Trieste”

- “Città vecchia”

- “A mia moglie”

Roma, 15 maggio 2015

Gli Studenti

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ALLEGATO “F”

RELAZIONE FINALE

DOCENTE: Pasqualina Morella

MATERIA: STORIA

Anno scolastico 2014/2015 Classe 5^ sezione E Turismo

Livelli di partenza La classe ha evidenziato dei livelli di partenza abbastanza omogenei. Sin dall’inizio dell’anno

scolastico una buona parte della classe ha mostrato interesse e partecipazione, un impegno ra-

gionato e responsabile; molti hanno evidenziato livelli di partenza solo sufficienti, dovuti, più

che a difficoltà soggettive, ad un impegno e ad uno studio poco costanti; un piccolo gruppo ha

fatto rilevare un interesse alle lezioni ed un impegno nello studio molto discontinui ed una

partecipazione al dialogo educativo piuttosto saltuaria.

Programmazione Quasi tutti i moduli programmati sono stati sviluppati, anche se qualcuno in maniera semplifi-

cata, sia per le difficoltà incontrate da parte di alcuni allievi sia per lo studio non sempre co-

stante.

Obiettivi perseguiti n termini di:

a) CONOSCENZE

Conoscere: - I contenuti fondamentali della disciplina; - I rapporti di causa ed effetto; - Gli e-

lementi economici, sociali e politici del periodo, gli avvenimenti principali

b) COMPETENZE

Saper esporre in forma chiara e corretta fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati; Sa-

per distinguere i molteplici aspetti di un evento e l’incidenza in esso dei diversi soggetti stori-

ci; Saper utilizzare gli strumenti concettuali che servono ad organizzare temporalmente le co-

noscenze storiche più complesse: congiuntura, ciclo, lunga durata, breve periodo; Saper uti-

lizzare concetti utili ad individuare e descrivere persistenze e mutamenti: continui-

tà/discontinuità, innovazione, rivoluzione, crisi, ecc.

c) CAPACITA’

-Comprendere i rapporti che intercorrono tra conoscenza del presente e conoscenza del passa-

to e utilizzare quella del passato per la comprensione del presente; - Saper esporre in maniera

corretta gli avvenimenti storici collegandoli tra loro; - Sapersi orientare a livello sincronico e

diacronico

Metodologia e tecniche di insegnamento

La metodologia ha teso a fare acquisire agli studenti l’abitudine al lavoro di costruzione del

sapere storico autonomo e responsabile; pertanto più che presentare la storia come una serie di

nozioni, spesso avvertita dagli alunni come estranea ai propri interessi, si è ritenuto necessario

abituare ciascun alunno a padroneggiare le tecniche e le abilità di studio più adatte alle cono-

scenze storiche. Ci si è serviti di lezioni frontali, domande guidate.

Strumenti didattici Libri di testo. Lettura di Documenti. Visione di film.

Criteri di verifica e valutazione

Verifiche orali. Test a risposta aperta. Interventi liberi e sollecitati.

Risposta della classe

La maggior parte della classe ha raggiunto in maniera sufficiente gli obiettivi programmati;

alcuni alunni li hanno raggiunti in modo ampio ed approfondito, mostrando particolare inte-

resse per la disciplina ed impegnandosi costantemente nello studio. Un piccolo gruppo, a cau-

sa di un impegno discontinuo e superficiale, evidenzia una preparazione disorganica di qual-

che argomento.

Roma Lido, 15/05/15

L’insegnante: Prof.ssa Pasqualina Morella

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I.T.C.G. “P. Toscanelli” Anno scolastico 2014/15

Programma svolto

Disciplina: STORIA

Classe : QUINTA Sez. E

CORSO: Turismo

Docente: Pasqualina Morella

Testo in uso: F.M. FELTRI- M.M. BERTAZZONI- F. NERI- LA TORRE E IL PEDONE- SEI- Voll. 2 e 3.

Dal 2° vol.

Modulo 1: Europa e mondo nel secondo 800.

La seconda Rivoluzione industriale.

I problemi del nuovo stato in Italia: il governo della Destra storica e della Sinistra.

Ragioni e caratteri dell’imperialismo.

Dal 3° vol.

Modulo 1: Tra “800 e “900: l’epoca delle masse e della velocità.

Le masse entrano in scena.

L’Italia nell’età giolittiana. La conquista della Libia.

Il secolo della fisica e della velocità.

Modulo 2: La prima guerra mondiale.

Le origini del conflitto.

Guerra di logoramento e guerra totale.

Intervento americano e sconfitta tedesca.

Modulo 3: L’Italia nella grande grande guerra.

Il problema dell’intervento.

La guerra dei generali.

Modulo 4: Il Fascismo in Italia

L’Italia dopo la prima guerra mondiale.

Il movimento fascista.

Lo stato fascista.

Modulo 5: Potenze in crisi: Germania e Stati Uniti dopo la guerra

La Repubblica di Weimar

La grande depressione negli Stati Uniti

Hitler al potere.

Modulo 6: La seconda guerra mondiale( sintesi)

Verso la guerra.

I successi tedeschi ( sintesi)

L’entrata in guerra degli Stati Uniti.

Le difficoltà della Germania

La sconfitta del Giappone.

Modulo 7: L’Italia nella seconda guerra mondiale ( sintesi)

L’occupazione tedesca e la guerra di Liberazione.

Roma, 15/05/15

Gli Studenti La Docente

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ALLEGATO “F”

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

MATERIA: Discipline turistiche e aziendali

Anno scolastico 2014/2015 Classe 5^ sezione E

Livelli di partenza: mediamente quasi sufficienti, con difficoltà nell’eseguire determinazioni

di tipo numerico-quantitativo e nell’analisi dei risultati ottenuti. Un esiguo numero ha eviden-

ziato livelli di partenza apprezzabili.

Programmazione: in linea con quella ministeriale, è stata definita nella programmazione di-

sciplinare.

Obiettivi perseguiti:

Conoscenze: conoscere il ruolo e la funzione del tour operator nel mercato turistico interna-

zionale, conoscere i vari tipi di prodotti turistici, le strategie di marketing, politica promozio-

nale, i canali distributivi e gli strumenti pubblicitari.

Competenze: saper effettuare l’analisi dei costi, applicare la break-even analysis in ambito

aziendale, calcolare il costo dei pacchetti con la metodologia del full costing e del direct co-

sting, calcolare il mark-up e il prezzo di vendita del prodotto; saper valutare preventivamente

la fattibilità economica di un prodotto turistico, accanto ad altre compatibilità.

Metodologia e tecniche di insegnamento: lezioni frontali, lezioni strutturate, studio dei casi,

problem solving, lavoro di gruppo.

Recupero: pause nella didattica, esercitazioni svolte in classe con esempi mirati al recupero

delle carenze riscontrate soprattutto nelle verifiche scritte.

Approfondimento: aggiornamento sulla normativa riguardante il settore, informazione su e-

venti e tendenze.

Strumenti didattici: libro di testo, utilizzo di Internet, documenti, grafici.

Criteri di verifica e valutazione: prove scritte a fine modulo, esercitazioni in classe, simula-

zioni III prova, verifiche orali in itinere.

Risposta della classe: gli studenti hanno risposto in modo adeguato alle lezioni, superando,

nella maggior parte dei casi, le difficoltà iniziali; tale atteggiamento ha consentito approfon-

dimenti tematici e continue esercitazioni pratiche.

L’insegnante

Prof.ssa Maria Gabriella Di Somma

Roma, 15 Maggio 2015

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PROGRAMMA DI DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI

ANNO SCOLASTICO: 2014 / 2015 CLASSE: VE Turismo

DOCENTE: MARIA GABRIELLA DI SOMMA

TESTO ADOTTATO:

TURISMO: prodotti, imprese, professioni vol.3

AUTORI: G. Batarra C. Sabatini

CASA EDITRICE: TRAMONTANA

Modulo 1: I PREZZI DEI PACCHETTI TURISTICI

- La definizione della variabile prezzo

- I metodi per la determinazione del prezzo

- Il riparto dei costi comuni attraverso il calcolo del mark-up in per-

centuale

- Il prezzo di pareggio

- Variazioni del prezzo medio

Modulo 2: IL CONTROLLO DI GESTIONE

- Le caratteristiche del controllo di gestione

- La contabilità gestionale

- La classificazione dei costi: costi diretti e indiretti

- Costi fissi, variabili e semivariabili o semifissi

- Le configurazioni di costo

- La contabilità gestionale a costi diretti

- La contabilità gestionale a costi pieni

- Il calcolo del costo pieno tramite i centri di costo

- Il calcolo del costo pieno tramite l’activity based costing

- La break-even analysis

- Gli indicatori di performance

- La pianificazione strategica, la programmazione annuale e il budget

- Il budget degli investimenti

- Il budget economico

- Le tipologie di costi inseriti nei budget dei centri di responsabilità

- Il budget finanziario

- Il budget generale d’esercizio

- Il budget nelle imprese di viaggi

- I diversi tipi di budget

- Il controllo budgetario

- L’analisi degli scostamenti

- I vantaggi e i limiti del budget

Modulo 3: STRATEGIE DI MARKETIG TURISTICO E NUOVE TECNICHE

DI COMUNICAZIONE

- Il marketing strategico e le strategie di marketing

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- La segmentazione e il targeting

- Le strategie di posizionamento

- Le strategie di marca

- Le strategie legate al ciclo di vita del prodotto

- Le nuove strategie e tecniche di marketing

- Le strategie e gli strumenti di marketing elettronico

- Il rapporto tra turismo e territorio

- Il marketing territoriale

- La destinazione turistica

Il curriculum vitae: modello europeo.

GLI STUDENTI IL DOCENTE

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

MATERIA: FRANCESE

Anno scol. 2014/15 classe 5^ E

Livelli di partenza Una buona parte della classe ha evidenziato apprezzabili livelli di partenza quanto a a conoscenza

della lingua straniera e a competenze acquisite; un piccolo gruppo si attesta su livelli di eccellenza; un

secondo piccolo gruppo, al contrario, presenta livelli di partenza molto modesti.

Programmazione La programmazione, definita in sede di dipartimento, è stata svolta tenendo sostanzialmente conto

della divisione in moduli riportata dal libro di testo di cui sono state approfondite le funzioni di con-

solidamento presentate nelle diverse unità attraverso esercizi di mise en situation.

I contenuti di natura turistica sono stati trattati anche mediante discussioni e presentazioni di gruppo

e la comprensione è stata rafforzata con la stesura di projects come itinerari turistici e brochure.

In questa fase la classe ha lavorato con materiale di varia natura.

Gli argomenti trattati sono stati oggetto di verifiche orali e scritte.

Obiettivi perseguiti Conoscenze generali di carattere linguistico: redigere un testo scritto e discutere argomenti e temati-

che di settore.

Conoscenze specifiche: aspetti di teoria e pratica turistica della civiltà francofona.

Competenze: orientarsi in modo autonomo di fronte a situazioni nuove e significativamente com-

plesse attraverso rielaborazione critica dei contenuti già conosciuti anche in modo trasversale.

Metodologia e tecniche di insegnamento Approccio funzionale-comunicativo attraverso lezioni frontali, giochi di gruppo e simulazioni.

Strumenti didattici Aula, lab.linguistico, L.I.M, libro di testo e documenti dedicati autentici.

Criteri di verifica e valutazione Interrogazioni; prove scritte basate su dissertations, comprensione di testi specifici con riela-

borazione e produzione personale, itinerari da compilare, questionari con quesiti a risposta

aperta e scelta multipla.

Risposta della classe La quasi totalità della classe ha interiorizzato adeguatamente i contenuti trattati orientandosi in

modo autonomo nella decodificazione di situazioni linguistiche diverse e professionalmente nuove.

Una piccola parte della classe è riuscita solo parzialmente in quanto su esposto nonostante una co-

stante guida e il continuo incoraggiamento.

Il docente:

Prof.ssa Carla Carloni

………………………….

Roma 12 maggio 2015

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PROGRAMMA DI LINGUA FRANCESE anno scolastico 2014-2015

Classe V E iter. Prof. Carla Carloni

Dal testo “Décryptez le tourisme”

Argomenti trattati:

- Les categories hôtelières

- Les Logis de France

-Les métiers de l’hôtellerie

-L’Office de Tourisme de Paris

-Profession guide-accompagnateur /conférencier

-Cityrama

-Les itineraries touristiques

-Le forfait

-Les brochures touristiques

-Organiser un itinéraire

-Des circuits (differents types)

-Les croisières

-La navigation de plaisance

-Les villages touristiques.

FICHES INFO 2:L’organisation du tourisme en France-les partenaires commerciaux.

-L’hôtellerie (l’hôtellerie indépendante,les chaÎnes volontaires, les chaÎnes intégrées,

-L’hébergement rural:

-les camping,

-les auberges de jeunesse

- les gites ruraux,

-les chambres d’hôte

- les agritourismes

-La restauration

-Les voyagistes ( tour operateurs)

-Les agences de voyages

FICHE INFO 4: Les principaux types de tourisme

-Le tourisme littoral

-Le tourisme montagnard

-Le tourisme fluvial

-Le tourisme social et assoc iatif

-Le tourisme culturel

-Le tourisme d’affaires et de congrès

-Le Tourisme religieux

-Le tourisme de santé

FICHE INFO 5 :Les métiers du tourisme:

-Dans les Offices de Tourisme

-Chez un TO

-Dans les agences de voyages

-Presentation d’ une ville francophone: BRUXELLES

-Présentation des villes francaises : NICE - DEAUVILLE

- PARIS ET L’ ILE DE FRANCE : ses monuments

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- les Départements et Régions d’outre-mer et les Collectivités d’ d’outre-mer

- LA POLYNÉSIE FRANÇAISE

-Vari itinerari a scelta degli alunni

La prof. Carla Carloni Gli alunni

………………………………………………….

………………………………………………….

………………………………………………..

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ALLEGATO “F”

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

MATERIA: …SPAGNOLO………

Anno scolastico 2014/2015 Classe 5^ sezione E ITER

Livelli di partenza

La classe è costituita da un gruppo di alunni con sufficiente ed in alcuni casi

ottime competenze linguistiche nella produzione scritta e orale. Caratteriz-

zate tutte da volonta ed interesse per la

Programmazione

Il programma contempla la trattazione di argomenti del settore turistico,

quali tipi di turismo, varie strutture alberghiere, tour operadores e enti del

turismo, città di interesse storico-turistico-culturale come Madrid, Barcel-

lona, itinerari di viaggio.

Obiettivi perseguiti

Conseguimento della padronanza linguistica nell’ambito di competenza del

settore turistico-culturale, la comprensione e produzione corretta del pro-

dotto in L2 e l’autonomia organizzativa rispetto alle informazioni fornite.

Metodologia e tecniche di insegnamento

Lezioni frontali, supporti visivi

Strumenti didattici

Lavagna interattiva multimediale, materiale didattico e dispense.

Criteri di verifica e valutazione

Si fa riferimento ai criteri e griglie di valutazione stabiliti da ogni singolo

consiglio di classe e deliberati dal dipartimento di lingue.

Risposta della classe

La maggioranza della classe ha risposto in maniera continua e interessata.

L’attività didattica è stata svolta in maniera regolare e costante.

L’insegnante

Prof.ssa Donatella Caruso

Roma Lido, 02/05/2015

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PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (materia Spagnolo)

GRAMATICA Preferito perfecto, indefinido y imperfecto Subjuntivo presente y imperfecto Condicional presente y pasado ORGANIZZARE UN PACCHETTO TURISTICO presentare una zona turistica( historia de una ciudad, monumen-tos,folclore); organizzare un itinerario; presentare un itinerario HISTORIA Y CULTURA DE ESPANA La guerra civil espanola El arte modernista El turismo en Espana El flamenco La corrida CIUDADES DE ESPANA Las islas Baleares Madrid Barcelona Las islas Canarias

L’insegnante Gli alunni

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RELAZIONE FINALE - MATERIA: LINGUA INGLESE Docente: Prof.ssa Cinzia Tariciotti A.S. 2014/2015 classe 5^E iter

Livelli di partenza L'esame della situazione di inizio anno si è attestata sulla base di dialoghi, interviste e brevi oral-reports per valutare la competenza comunicativa orale che ha messo in risalto alcuni li-velli di speaking ability un po' carenti nell'area lessicale. Buona parte della classe è riuscita a interagire con una certà fluidità di linguaggio, pur facendo errori di grammatica. Le abilità di scrittura valutate nella prima verifica del primo trimestre hanno invece evidenziato in alcune alunne la persistenza di errori morfosintattici, a volte anche gravi, riscontrati nella elabora-zione di testi semplici. Programmazione I contenuti didattici sono stati definiti e concordati nella prima riunione di dipartimento e successivamente in quella per materia di inizio anno scolastico e seguono la scansione mo-dulare del libro di testo. Nel mese di settembre è stata effettuata una breve revisione di al-cuni argomenti del quarto anno, in particolar modo dei contenuti sull'accomodation e sul mondo del turismo e delle sue figure professionali, temi del resto propedeutici allo studio delle mete turistiche in Italia, in Europa e nel mondo. L'analisi e la comprensione, nonchè la rielaborazione dei testi non sono state affrontate soltanto dal punto di vista prettamente tu-ristico, ma, laddove è stato possibile, anche artistico culturale. Molti di questi argomenti hanno infatti dato l'opportunità di effettuare collegamenti con la geografia turistica, la storia dell'arte e del territorio e a volte anche della letteratura italiana. Obiettivi perseguiti La classe possiede conoscenze generali, non specifiche e quindi poco approfondite della mi-cro lingua; alcune alunne invece si sono distinte nella capacità di approfondimento e nella reperibilità di informazioni. Per quanto riguarda le competenze di interazione orale non tutte sanno comunicare correttamente e utilizzare una certa varietà o ricchezza lessicale. Queste carenze tuttavia si riscontrano maggiormente nelle prove scritte dove persistono errori lega-ti alla morfosintassi ma anche al lessico, spesso ripetitivo. Poche sono le alunne che possie-dono capacità di rielaborazione dove sia presente il controllo della lingua. La lettura e quindi la comprensione del testo è affrontata in modo abbastanza soddisfacente dalla totalità della classe. Metodologia e tecniche di insegnamento Lezione frontale con la finalità di suscitare curiosità, interesse, approfondimenti 'exam-oriented'; lezione dialogata per rafforzare le speaking skills; simulazioni di vita quotidiana. Strumenti didattici Uso della Lim; risorse della rete per visionare, analizzare e comparare alcune delle località turistiche studiate; libro di testo Criteri di verifica e valutazione Ho effettuato due verifiche scritte nel I trimestre e tre verifiche scritte nel pentamestre. Di queste ultime, due sono state simulazioni dell'Esame di stato; le interrogazioni orali sono state una nel primo trimestre e due nel pentamestre, come deliberato nel Collegio dei do-centi. Risposta della classe Ho riscontrato nella classe una costante applicazione allo studio, una frequenza abbastanza assidua alle lezioni e una partecipazione attiva e calorosa da parte di alcune; non ho mai avu-to resistenze o lamentele per il lavoro svolto e tutte hanno sempre accettato le proposte di-dattiche.

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I.T.C.G. “P. Toscanelli” Programma svolto nell' anno scolastico 2014/2015 classe 5 sez. E iter

Disciplina: lingua inglese La docente: Prof.ssa Cinzia Tarciotti Libro di testo: “Travel and Tourism” ed. Pearson Longman, a cura di D. Monta-nari, R.A. Rizzo Module 1: The world of tourism

The tourism industry - From past to present: the development of tourism - Tourism today - The organisation of the tourism industry: tour operators and travel agents; package holi-days; marketing - National and international organisations: WTO, ENIT, BTA - WTO's Global Code of Ethics for Tourism Travel Abroad - Be a responsible and safe tourist - Career paths: the travel agent

Module 2: Transportation

Land and sea travel - Types of water transport - Cruising the ocean: Royal Cruise - Scotland's highlands and islands cruise 2014

Module 3: Accomodation

Serviced accomodation - From Inns to Hotels: the development of the hospitality industry Self-catering accomodation - Caravan, camping and motor home parks - Holiday homes and hostels

Module 4: Tourist Destinations in Italy

Nature and landscape - Italy in a nutshell - Exploring Riviera Romagnola - Exploring Sardinia - Describing a region: Puglia and Salento - Itinerary: Discover the enchanting Amalfi Coast and its delicious food and wines - A food and wine tour: Savoring the best of Sicily Historical cities - Exploring Rome 'The eternal city': what to see, what to do, what to eat - Exploring Florence 'The open-air museum': what to see, what to do, what to eat - Exploring Venice 'The floating city' : what to see, what to do, what to eat - Describing a painting: each student will choose a painting among the ones studied in the school year

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Module 5: Tourist Destinations in The British Isles

Three great capital cities - Exploring London 'The world's most cosmopolitan city': what to see, what to do, what to eat - Exploring Edinburgh 'The Athens of the North': what to see, what to do, what to eat; Edin-burgh festivals - Exploring Dublin 'The city of literature': what to see, what to do

Module 6: Tourist Destinations in The USA

The USA in a nutshell - Exploring Florida - Exploring California - Exploring National Parks Big American cities - Exploring New York 'The city of superlatives': what to see, what to do - Exploring San Francisco 'The city by the bay': what to see, what to do, what to eat

L'insegnante: Prof.ssa Cinzia Tariciotti

Le alunne:

_____________________

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ALLEGATO “F”

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

MATERIA: Geografia Turistica

Anno scolastico 2014/2015 Classe 5^ sezione E Iter

Livelli di partenza

La classe ha evidenziato un discreto livello di partenza, in cui diversi elementi dimostravano di avere conoscenze

e competenze adatte ad affrontare il programma ed i grandi temi di attualità dell'ultimo anno.

Programmazione

In fase di programmazione per materia è stato deciso di riformulare parzialmente i contenuti previsti dal nuovo

ordinamento degli studi. La decisione, presa di comune accordo con le altre docenti di geografia, è stata dettata

dalla sentita esigenza di trattate, durante il corso dell'ultimo anno, i grandi temi di geografia economica che an-

nualmente i ragazzi sono chiamati ad affrontare nella prima prova d'esame, il cui studio è stato invece stati rele-

gato al secondo anno nel nuovo ordinamento di studi. Si è reso dunque necessario ridurre lo studio di alcuni Sta-

ti, in relazione alle effettive ore di lezione svolte. Si deve inoltre tenere presente che circa un terzo del monte ore

del pentamestre è stato dedicato al laboratorio CLIL, il che ha comportato una inevitabile ulteriore riduzione de-

gli argomenti trattati.

Obiettivi perseguiti

Conoscenze: - Conoscere i contenuti fondamentali della disciplina.

Competenze: - Saper operare confronti fra le realtà dei diversi Stati in relazione al loro livello di sviluppo. Sape-

re individuare il fenomeno della globalizzazione nel turismo e nei vari settori economici, culturali e sociali. Sa-

per riconoscere gli elementi di sostenibilità del turismo sostenibile e quelli di criticità del turismo di massa. Sa-

pere individuare il ruolo degli USA nell’economia internazionale e nella globalizzazione del turismo. Sapere co-

gliere le diverse problematiche del continente africano. Saper riconoscere il ruolo dei paesi emergenti, e della

Cina in particolare, in campo economico e turistico. Sapere individuare le peculiarità di ciascuno stato in rela-

zione al fenomeno turistico. Sapere realizzare un itinerario turistico. Acquisire la terminologia relativa alla geo-

grafia del turismo in inglese, e sapere esporre i contenuti relativi a flussi, ricettività e risorse turistiche degli Stati

Uniti in questa lingua.

Metodologia e tecniche di insegnamento

Lezioni frontali, dibattiti in classe, interventi liberi, lezione dialogata. Lezione ed interrogazioni in lingua in-

glese.

Strumenti didattici

Libri di testo, carte geografiche, fotocopie, uso della LIM per filmati e materiale fotografico, registratori vocali.

Criteri di verifica e valutazione

Interrogazioni orali. Interventi liberi e sollecitati.

Risposta della classe

In generale la classe ha affrontato l'ultimo anno con molta serietà, impegno ed interesse. La maggior parte della

classe ha raggiunto in maniera soddisfacente gli obiettivi programmati; alcune alunne li hanno raggiunti piena-

mente. Solo alcuni elementi, a causa di un impegno discontinuo o di lacune pregresse, evidenziamo una prepara-

zione disorganica degli argomenti proposti.

In relazione al laboratorio CLIL, si evidenzia che la conoscenza di base della lingua inglese, sia dal punto di vi-

sta grammaticale che relativamente alle capacità espositive, era piuttosto disomogenea. Questo ha inevitabilmen-

te condizionato i risultati individuali raggiunti.

Programma effettivamente svolto

Fare riferimento al programma svolto allegato.

L’insegnante Prof.ssa Valeria Alessandrelli

Roma Lido 09/05/2015

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PROGRAMMA DI GEOGRAFIA TURISTICA SVOLTO NELLA CLASSE VE

A.S. 2014/2015 I.T.COMMERCIALE “ P. TOSCANELLI”

La classe quinta iter di questo anno è la prima che arriva all'esame di Stato con il nuovo ordi-

namento degli studi dettato dalla riforma. Tuttavia, in fase di programmazione per materia,

è stato deciso di riformulare parzialmente i contenuti previsti dal nuovo ordinamento. La de-

cisione, presa di comune accordo con le altre docenti di geografia, è stata dettata dalla senti-

ta esigenza di trattate, durante il corso dell'ultimo anno, i grandi temi di geografia economi-

ca che annualmente i ragazzi sono chiamati ad affrontare nella prima prova d'esame, il cui

studio è stato invece stati relegato al secondo anno nel nuovo ordinamento di studi. Si è reso

dunque necessario ridurre lo studio di alcuni Stati, in relazione alle effettive ore di lezione

svolte. Si deve inoltre tenere presente che circa un terzo del monte ore del pentamestre è

stato dedicato al laboratorio CLIL, il che ha comportato una inevitabile ulteriore riduzione

degli argomenti trattati.

Argomenti svolti:

INDICATORI ECONOMICI E SOCIALI: PIL, PPA, ISU, IPU1, IPU2, GDI, GEM.

IL SOTTOSVILUPPO: ORIGINI, CAUSE ED EFFETTI.

ANALISI DELLE CAUSE STORICHE CHE HANNO PORTATO AD UN DIVERSO GRADO DI

SVILUPPO UMANO NEI CINQUE CONTINENTI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA REALTA'

AFRICANA.

SUDDIVISIONE DEL MONDO IN AREE GEOGRAFICHE IN BASE AL GRADO DI SVILUPPO

ECONOMICO DEI SINGOLI PAESI E CARATTERISTICHE ECONOMICHE E SOCIALI DEGLI STESSI,

CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI PAESI SOTTOSVILUPPATI, NIC, BRIC, PAESI EX

COMUNISTI E PAESI SVILUPPATI.

LA GLOBALIZZAZIONE: STORIA, EVOLUZIONE, PROTAGONISTI. EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI,

SOTTO IL PROFILO ECONOMICO E SOCIALE.

L’ONU: STRUTTURA, FUNZIONI ED ORGANISMI COLLEGATI.

L’UNESCO: FUNZIONE, STRUTTURA E PATRIMONI.

LE ONG.

LA GLOBALIZZAZIONE DEL TURISMO: L'ECONOMIA DEL TURISMO, TURISMO MATURO,

TURISMO EMERGENTE, I TRASPORTI, LA RICEZIONE TURISTICA.

IL RUOLO DELLE COMPAGNIE LOW COST.

IL TURISMO SOSTENIBILE ED IL CODICE DI COMPORTAMENTO DELL'OMT.

AMERICA ANGLOSASSONE

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ASPETTI FISICI, CLIMATICI, AMBIENTALI E DEMOGRAFICI. IL NAFTA.

STATI UNITI

LINEAMENTI STORICI, FISICI, CLIMATICICO AMBIANTALI E DEMOGRAFICI. L’ECONOMIA. IL

TURISMO: RUOLO DEGLI USA NEL TURISMO MONDIALE. RICETTIVITA' E COMUNICAZIONI. LE

AREE TURISTICHE. PARTE DI QUESTA UNITA' E' STATA SVOLTA IN LINGUA INGLESE DURANTE

IL LABORATORIO CLIL. PER I DETTAGLI SUL LABORATORIO CLIL SI RIMANDA AL DOCUMENTO

SEPARATO.

L’AMERICA LATINA

CARATTERI FISICI, CULTURALI ED ECONOMICI. IL MERCOSUR.

BRASILE

IL PAESAGGIO: LINEAMENTI MORFOLOGICI ED ASPETTI CLIMATICI. ELEMENTI DEMOGRAFICI.

LA FORESTA AMAZZONICA: RISORSE E PROBLEMATICHE.

L’ECONOMIA ED I SUOI SQUILIBRI. LE FAVELAS.

IL TURISMO: AREE TURISTICHE DI RILIEVO, COMUNICAZIONI, FLUSSI, RICETTIVITA' ED

ORIENTAMENTO FUTURO.

IL CONTINENTE AFRICANO

STORIA: LE COLONIZZAZIONI E LE LORO CONSEQUENZE. PROSPETTIVE FUTURE. IL TURISMO

COME VIA DI SVILUPPO ECONOMICO. CODICE DI COMPORTAMENTO PER I TURISTI.

IL CONTINENTE ASIATICO.

RUOLO DEI PAESI EMERGENTI.

CINA

IL PAESAGGIO: LINEAMENTI MORFOLOGICI ED ASPETTI CLIMATICI. ELEMENTI DEMOGRAFICI.

RUOLO DELLA CINA NELL'ECONOMIA MONDIALE E NEL TURISMO.

IL TURISMO: AREE TURISTICHE DI RILIEVO, COMUNICAZIONI, FLUSSI, RICETTIVITA' ED

ORIENTAMENTO FUTURO.

APPROFONDIMENTI:

IL PREMIO NOBEL MALALA YOUFZAI. LA GLOBALIZZAZIONE COME STRUMENTO DI

DENUNCIA.

LA CONDIZIONE DELLA DONNA NELLE VARIE CULTURE.

LA CONDIZIONE DEI NERI D'AMERICA.

IL CONCETTO DI LIBERTA' INTESO COME POSSIBILITA' DI SVILUPPO UMANO.

IL CONCETTO DI CAPITALE UMANO.

IL FLAGELLO DELL'AIDS IN AFRICA.

Competenze acquisite:

Saper operare confronti fra le realtà dei diversi Stati in relazione al loro livello di sviluppo.

Sapere individuare il fenomeno della globalizzazione nel turismo e nei vari settori economici,

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culturali e sociali. Saper riconoscere gli elementi di sostenibilità del turismo sostenibile e

quelli di criticità del turismo di massa. Sapere individuare il ruolo degli USA nell’economia

internazionale e nella globalizzazione del turismo. Sapere cogliere le diverse problematiche

del continente africano. Saper riconoscere il ruolo dei paesi emergenti, e della Cina in parti-

colare, in campo economico e turistico. Sapere individuare le peculiarità di ciascuno stato in

relazione al fenomeno turistico. Sapere realizzare un itinerario turistico. Acquisire la termi-

nologia relativa alla geografia del turismo in inglese, e sapere esporre i contenuti relativi a

flussi, ricettività e risorse turistiche degli Stati Uniti in questa lingua.

ROMA 12/05/2015

GLI ALUNNI IL DOCENTE

ITCG PAOLO TOSCANELLI, VIA DELLE RANDE 22, LIDO DI OSTIA, ROMA

INDIRIZZO ITER

LABORATORIO CLIL DELLA CLASSE V ITER, SEZIONE E, A.S. 2014-2015

Docente: Valeria Alessandrelli

Titoli requisiti: C2

Disciplina veicolata in lingua inglese: Geografia turistica

Argomento: terminologia della geografia turistica, il turismo negli Stati Uniti.

Modulo: 10 ore

Il laboratorio CLIL è stato messo in atto per la prima volta durante il corrente anno scolastico

2014-2015. In sede collegiale si è deciso di farlo partire con un modulo sperimentale di dieci

ore.

Finalità: acquisizione della conoscenze e delle competenze relative all'unità trattata, amplia-

mento del vocabolario relativo al turismo e miglioramento delle capacità espositive in lingua

inglese. Approfondimenti grammaticali.

Metodologia: Le lezioni si sono svolte interamente in lingua inglese. Si è proceduto in prima

istanza con l'acquisizione della terminologia specifica, necessaria alla comprensione degli ar-

gomenti da trattare. Si è quindi proseguito con l'illustrazione e la spiegazione dei temi sele-

zionati. Durante questa fase le alunne hanno generalmente fatto ricorso all'uso del registratore

vocale, per poter riascoltare e rielaborare le lezioni autonomamente. Il laboratorio si è conclu-

so con le verifiche orali. Pur favorendo la fluidità dell'esposizione orale, non sono mancati

momenti di approfondimento grammaticale.

Strumenti didattici: carte geografiche, fotocopie, uso della LIM per materiale fotografico,

registratori vocali, gruppo di studio condiviso su social network.

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Argomenti svolti:

Tourism Geography: key words.

Accommodation and tourist flows in the USA. Inbound and outbound areas.

New York City: major tourist attractions from Central Park to Battery Park: The Plaza

Hotel, The Rockefeller Center, The Empire State Building, The Flatiron Building, Fi-

nancial District, Ground Zero. A show in Broadway. Skyline from the Staten Island

ferry and Brooklyn. 'Miss Liberty'. The new World Trade Centre: the Freedom Tower.

A detour to Harlem to listen to gospel choirs.

A tour in the West: Grand Canyon NP, Las Vegas, Death Valley, Sequoia NP, Yosem-

ite NP.

San Francisco: Fisherman's wharf, Pier 39, Golden Gate, Cable cars, Painted Ladies,

Lombard Street, Alcatraz, Chinatown.

Seaside tourism: Florida, California and Hawaii.

The entertainment industry: Orlando and Las Vegas.

Criteri di verifica: interrogazioni orali svolte interamente in lingua inglese.

Risposta della classe: Si evidenzia che la conoscenza di base della lingua inglese, sia dal

punto di vista grammaticale che relativamente alle capacità espositive, era piuttosto disomo-

genea. Questo ha inevitabilmente condizionato i risultati individuali raggiunti. In generale, le

alunne si sono dimostrate molte interessate e desiderose di apprendere. La quasi totalità della

classe ha raggiunto un significativo ampliamento del vocabolario. In alcuni casi si è raggiunta

la rielaborazione personale nella esposizione orale. Permangono elementi con difficoltà espo-

sitive ed alcune lacune grammaticali.

Lido, 09/05/2015

L'insegnante: Prof.ssa Valeria Alessandrelli Le Alunne

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ALLEGATO “F”

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE: Andreozzi Maria

MATERIA: DIRITTO E LEGISLAZIONE TURISTICA

Anno scolastico 2014/2015 Classe 5^ sezione E

Livelli di partenza

Livello medio-basso

Programmazione

Il programma è stato svolto nel rispetto della programmazione didattica di ma-

teria

Obiettivi perseguiti

Il percorso didattico formativo è stato finalizzato:

- allo studio dell’organizzazione Stato , delle forme di Stato e della Costi-tuzione ; analisi della storia costituzionale dello Stato italiano

- allo studio delle istituzioni politiche dello Stato italiano: Parlamento, Go-verno, Presidente della Repubblica , Corte costituzionale e Magistratura

- allo studio dell’organizzazione turistica nazionale : statale e locale - all’analisi della tutela del consumatore turista Metodologia e tecniche di insegnamento

Lezioni frontali, mappe concettuali, schemi e appunti

Strumenti didattici Libro di testo, letture di approfondimento, legislazione di settore ( Codice del consumo, leggi-quadro,

regolamenti e direttive comunitarie, Codice del Turismo) Codice civile, Costituzione

Criteri di verifica e valutazione Ai fini della valutazione si è tenuto conto della continuità ,dell’impegno, della partecipazione, della

progressività nell’apprendimento delle conoscenze nonché dell’utilizzo di un linguaggio tecnico.

Gli strumenti impiegati sono state sia verifiche orali che prove scritte nonché simulazioni.

Risposta della classe

Alcune alunne del gruppo classe hanno raggiunto una buon livello nella prepa-

razione complessiva, grazie all’impegno , all’interesse e allo studio costante.

La risposta di altre è stata più modesta per discontinuità e superficialità nella

partecipazione al dialogo didattico-educativo. Per alcuni elementi permango-

no delle difficoltà a livello espositivo.

L’insegnante

Prof.ssa Andreozzi Maria

Roma Lido…...

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PROGRAMMA DI DIRITTO E LEGISLAZIONE TURISTICA

A/S 2014- 2015

CLASSE 5 E ITER

Prof.ssa Maria Andreozzi

Modulo 1 Lo Stato e gli Stati

1 Unità- Lo Stato

- Dalla società allo Stato

- La cittadinanza

- Gli elementi dello Stato

- Le forme di Stato: Stato unitario, federale, regionale

- Le forme di governo: monarchie e repubbliche- monarchia assoluta, costituzionale,

parlamentare; repubblica presidenziale e parlamentare

2 Unità – Da sudditi a cittadini

- Lo Stato assoluto

- Lo Stato liberale: il cittadino- la divisione dei poteri e la pluralità degli organi- i diritti

politici e la sovranità popolare- l’uguaglianza formale.

- Lo Stato democratico: l’uguaglianza sostanziale- l’elettorato attivo e passivo, la tutela

della minoranza , il primato della persona

- La democrazia diretta e indiretta: il diritto di voto e i suoi caratteri, le elezioni- il refe-

rendum abrogativo, l’iniziativa legislativa popolare

3 Unità – La Costituzione Repubblicana

- Lo Statuto Albertino

- Il fascismo

- Dalla guerra alla Repubblica: il referendum istituzionale

- La nascita della Costituzione: i caratteri e la struttura

- La sua revisione

Modulo 2 Le nostre Istituzioni

1 Unità – il Parlamento

- Il bicameralismo perfetto

- Lo status giuridico dei parlamentari

- L’organizzazione delle Camere

- La funzione legislativa del Parlamento

2 Unità – il Governo

- La composizione del Governo

- La responsabilità penale dei membri del Governo

- Il procedimento di formazione del Governo

- La crisi di Governo: parlamentare ed extra parlamentare

- Le funzioni del governo: la funzione di indirizzo politico, la funzione amministrativa e

la funzione normativa

3 Unità- Le garanzie costituzionali

- La repubblica parlamentare: l’elezione del Presidente della Repubblica

- I poteri del Presidente della Repubblica

- Il giudizio penale del Presidente della Repubblica

- La composizione della Corte Costituzionale

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- Le Funzioni della Corte Costituzionale

4 Unità – La Magistratura

- La Funzione giurisdizionale

- Il processo : accusa e difesa; il doppio grado di giurisdizione, la Corte di Cassazione .

La giurisprudenza e la sentenza un giudicato

- L’amministrazione della giustizia: l’irretroattività della legge, il giudice naturale,

l’obbligo della motivazione

- La giurisdizione ordinaria: cenni sulla giurisdizione civile e penale

Modulo 3 - Il Turismo

2 Unità- La tutela del consumatore turista

- Il consumo e il consumatore

- Il ruolo delle imprese

- La normativa antitrust: il ruolo dell’Autorità Antitrust.

- Il Codice del Consumo: i diritti del consumatore, gli obblighi del produttore e del di-

stributore; le associazioni dei consumatori.

- L’e-commerce: il sito Internet, il rapporto con i consumatori, l’affidabilità , il paga-

mento.

- La Carta dei diritti del turista , con gli aggiornamenti introdotti dal Codice del turismo:

i pacchetti turistici; l’overbooking. La responsabilità per i danni alla persona . Il danno

“non patrimoniale da vacanza rovinata”.

Modulo 4- L’organizzazione turistica nazionale

1 Unità: L’organizzazione turistica centrale e locale

- Il turismo nella Costituzione: La revisione del titolo V della Costituzione

- La Corte Costituzionale e la normativa turistica : Il Codice del turismo e il ruolo dello

Stato in ambito turistico

- L’ordinamento turistico statale: Dal Ministero del turismo al Dipartimento del turi-

smo- Il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo e il Ministero sen-

za portafoglio del turismo

- Le Conferenze in materia di turismo: la Conferenza Stato- Regioni, la Conferenza Sta-

to -città e autonomie locali, la Conferenza unificata, la Conferenza nazionale del turi-

smo

- Gli enti pubblici turistici: l’ Agenzia nazionale del turismo- ENIT, l’ACI, il CAI, l’ONT

- Le Aziende di promozione turistica , le Pro loco e l’UNPLI

- I Sistemi turistici locali

Docente Rappresentanti alunne

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

MATERIA: MATEMATICA

Anno scolastico 2014/2015

Classe 5^ sezione E ITER

Livelli di partenza

Il gruppo classe, composto da 18 alunne, che ho seguito quest’anno per la prima volta,

presentava inizialmente tre livelli differenti rispetto alle conoscenze e alle competenze della

disciplina. Infatti, un primo gruppo di alunne dimostrava conoscenze incomplete e imprecise,

un secondo gruppo possedeva conoscenze generali poco approfondite con difficoltà

applicative dei contenuti, infine un terzo gruppo presentava conoscenze complete e buone

capacità di analisi e di rielaborazione personale.

Programmazione

Tenuto conto che la Matematica deve contribuire a sviluppare nell’iter formativo, culturale e

umano una mentalità logica e flessibile, nella programmazione si è cercato di ampliare i

contenuti della materia impartiti negli anni precedenti, continuando a fornire conoscenze

nell'intento di sviluppare competenze specifiche all'indirizzo di studio, privilegiando i

collegamenti con argomenti di natura economica, che oltre ad incontrare interesse e curiosità

consentono di consolidare le conoscenze dell’analisi delle funzioni di due variabili che

altrimenti risultano astratte e di difficile acquisizione.

Obiettivi perseguiti

In generale l’insegnamento della Matematica per le classi quinte mira da una parte a

sviluppare capacità per affrontare situazioni problematiche mediante l’uso di strategie e

tecniche appropriate e dall’altra a migliorare le capacità organizzative ed espositive. Questi

obiettivi fondamentali sono stati perseguiti più o meno da buona parte della classe. Per un

piccolo gruppo rimangono difficoltà forse dovute anche a lacune pregresse e ad una mancanza

nello studio metodico della materia.

Metodologia e tecniche di insegnamento

La metodologia adottata è stata sempre finalizzata a stimolare nelle alunne quella logica

deduttiva che le stimolasse a far collegamenti con le nozioni già apprese in precedenza,

favorendo la motivazione allo studio. L’insegnamento della disciplina si è sviluppato

attraverso la lezione frontale e quella partecipativa; esercitazioni collettive ed individuali;

discussioni collettive su ipotesi risolutive di situazioni problematiche con successiva

codificazione formale delle regole, dei metodi, delle soluzioni; lettura ed interpretazione di

grafici.

Strumenti didattici

Oltre al libro di testo adottato, in ausilio, per focalizzare meglio gli argomenti principali, sono

stati forniti degli appunti.

Il testo in adozione è: M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi “Matematica.rosso 5” - Ed.

Zanichelli

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Criteri di verifica e valutazione

Le verifiche sono state:

– di tipo formativo (correzione dei compiti svolti a casa e discussioni collettive guidate

di ipotesi risolutive): messe in atto durante il processo di apprendimento per avere

informazioni sul livello di apprendimento raggiunto, sull'efficacia dell'azione didattica e sulla

necessità di attivare interventi di recupero;

– di tipo sommativo realizzate soprattutto attraverso: compiti in classe, interrogazioni

individuali, interventi e domande durante attività didattiche promosse in classe, prove

oggettive.

Nella valutazione si è tenuto conto del livello delle conoscenze acquisite; nel possesso di

competenze espresse in termini di abilità applicative, e di capacità elaborative, logiche e

critiche; dalla costanza e dall'impegno profuso nello studio della materia.

Risposta della classe

Il comportamento della classe è sempre stato rispettoso ed educato. Le alunne hanno sempre

partecipato attivamente al dialogo educativo, ponendo domande e richiedendo se necessario

chiarimenti. Sicuramente inizialmente le alunne hanno risentito del cambiamento della

docente e nel ritardo nella nomina definitiva della stessa (27/10), infatti questo comporta la

necessità di un periodo di conoscenza da ambo le parti con un certo ritardo nello svolgimento

del programma.

In definiva comunque la risposta è stata soddisfacente: gli obiettivi prefissati sono stati

raggiunti ampiamente da tutte (fatta eccezione per un paio di alunne).

Il programma svolto viene allegato alla seguente relazione.

Roma, 15/05/2015

La Docente

Prof.ssa Angelini Cristina

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I.I.S. “P. Toscanelli”

Corso di Matematica Applicata –Classe 5a-sez. E turistico

Programma svolto Anno Scolastico 2014-2015 –

Prof.ssa Angelini Cristina -

Analisi delle funzioni di due variabili

Richiami sullo studio funzioni ad una variabile: dominio; ricerca delle eventuali

simmetrie; intersezioni con gli assi; studio del segno della funzione; ricerca di

eventuali asintoti; le principali regole di derivazione per la ricerca di eventuali punti di

max, min e flesso; grafico della funzioni: polinomiali e fratte.

Le disequazioni e i sistemi di disequazioni in due variabili.

Analogie tra il piano e lo spazio; il sistema di riferimento ortogonale nello spazio: le

coordinate cartesiane.

Le funzioni di due variabili e la loro rappresentazione grafica: definizione di funzione

reale di due variabili reali; il campo di esistenza delle funzioni di due variabili; il

grafico di una funzione di due variabili; le linee di livello.

Intorni; punti di accumulazione; insiemi aperti e chiusi; limiti per una funzione di due

variabili; funzioni continue.

Le derivate parziali: definizione di rapporto incrementale parziale; definizione di

derivata parziale; il significato geometrico della derivata parziale; il piano tangente a

una superficie; le derivate successive.

I massimi e minimi di una funzione di due variabili: la ricerca dei massimi e minimi

mediante le derivate parziali; punto di sella; l’Hessiano di una funzione; l’Hessiano e i

punti critici.

I massimi e minimi vincolati di una funzione di due variabili: il metodo della

sostituzione; il metodo dei moltiplicatori di Lagrange.

L’economia e le funzioni di due variabili

Le funzioni marginali; l’elasticità delle funzioni; l’elasticità incrociata.

La determinazione del massimo profitto: il massimo del profitto di un’impresa per

due beni in regime di concorrenza perfetta; il massimo del profitto di un’impresa per

due beni in regime di monopolio; il massimo del profitto di un’impresa per un bene

con due prezzi diversi.

Il consumatore e la funzione dell’utilità.

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La Ricerca Operativa

La ricerca operativa e le sue fasi.

La classificazione dei problemi di scelta.

I problemi di scelta in condizioni di certezza nel caso continuo e discreto con effetti

immediati. Problemi quando il grafico della funzione obiettivo è una retta; il

diagramma di redditività; il grafico della funzione obiettivo è una parabola; la

funzione obiettivo è espressa da più funzioni.

La scelta fra più alternative: con scelta fra funzioni dello stesso tipo e fra funzioni di

tipo diverso.

La Programmazione Lineare

Gli strumenti matematici della programmazione lineare.

I problemi della programmazione lineare in due variabili. Risoluzione dei problemi

mediante il metodo grafico.

Interpolazione. Regressione. Correlazione: cenni teorici (da svolgere entro il 31/05)

Roma, 15 Maggio 2015

Le Alunne

L’Insegnante

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

MATERIA: SCIENZE MOTORIE

Anno scolastico 2014/2015 Classe 5^ sezione E

Livelli di partenza

La classe, composta da 18alunne, nel suo complesso ha evidenziato livelli di

partenza globalmente accettabili.

Programmazione

La programmazione è stata svolta nelle sue linee essenziali e nei suoi contenuti

secondo unità didattiche tendenti al conseguimento degli obiettivi prestabiliti.

Obiettivi perseguiti

Saper effettuare esercizi miranti al miglioramento delle capacità condizionali e

coordinative; saper rielaborare schemi motori di base; saper applicare le regole

di gioco e le tecniche di base delle principali attività sportive; conoscere gli ap-

parati e i sistemi anatomo-fisiologici e gli effetti dello sport sul corpo umano;

sapersi esprimere con la corretta terminologia specifica della disciplina.

Metodologia e tecniche di insegnamento

Lezioni frontali, utilizzo di grandi e piccoli attrezzi sono serviti per attuare stra-

tegie finalizzate a far nascere e sviluppare negli alunni capacità di decisione,

giudizio e autovalutazione sia rispetto al proprio comportamento che a quello

del gruppo.

Strumenti didattici

Libro di testo, palestra, campi da gioco, piccoli e grandi attrezzi.

Criteri di verifica e valutazione

Osservazione continua dei comportamenti durante le esercitazioni delle capacità

motorie (valutazione formativa);la regolarità nella frequenza alle esercitazioni

pratiche, l’applicazione, il rispetto delle regole, la collaborazione, l’impegno,

l’interesse ( identificati come frequenza e partecipazione ) sono stati elementi

basilari per la valutazione sommativa.

Risposta della classe

La maggior parte della classe ha partecipato in modo costruttivo rispondendo

positivamente alle sollecitazioni del docente; solo un piccolo gruppo ha mostrato

una non costante continuità nel dialogo didattico-formativo. Nel complesso ha

conseguito un’accettabile preparazione.

L’insegnante

Prof.ssa Cerri Loredana

Roma Lido, 15/05/2015

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PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE A. S. 2014/2015

Prof.ssa Loredana Cerri Classe V E i-

ter

POTENZIAMENTO FISIOLOGICO

- corsa lenta e continua - esercizi di stretching per i vari distretti muscolari - esercizi di potenziamento muscolare sul posto e in traslocazione a carico naturale e con piccoli e

grandi attrezzi (bacchette, palle medicinali, spalliera, ecc.) - esercizi per lo sviluppo della velocità di esecuzione dei movimenti - esercizi di preatletica - esercizi con varie finalità eseguiti in coppia - il riscaldamento obiettivi e modalità di esecuzione

CONSOLIDAMENTO DELLO SCHEMA CORPOREO E

RIELABORAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE

- coordinazione dinamica generale: esercitazioni combinate tra gli arti sul posto e in movimento - esercitazioni con piccoli e grandi attrezzi - esercizi di destrezza - studio di combinazioni motorie a ritmo variato - utilizzo dell’attività sportiva ,individuale e di gruppo, come rielaborazione di vecchi schemi e acquisi-

zione di nuove abilità

CONOSCENZA E AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA

Pallavolo fondamentali individuali:

- il palleggio; il bagher; la battuta dal basso, tennis, float

- il muro e la schiacciata

- la difesa: schieramento a W – i ruoli

- regolamento tecnico

- compiti di arbitraggio, giuria e di organizzazione sportiva

TUTELA DELLA SALUTE E PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI

- nozioni di anatomia e fisiologia del corpo umano legati al movimento

- la postura in generale e nozioni di base per la prevenzione dei paramorfismi

- esercizi di ginnastica posturale a corpo libero e con piccoli attrezzi

- doping

- norme di comportamento per la prevenzione degli infortuni e traumi sportivi

- elementi di primo soccorso

Roma,15/05/15 Insegnante:

Loredana Cerri

Alunni:

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ALLEGATO “F”

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

MATERIA: Arte e Territorio Anno scolastico2014/ 2015 Classe 5^ sezione E

Livelli di partenza La classe si presenta eterogenea per vissuti e provenienza socio-culturale. Nell’arco del triennio il

gruppo classe ,pur mantenendo un comportamento corretto e maturo ed una partecipazione costan-

te, è maturato accrescendo abilità e competenze.

Programmazione:

Non è stato possibile attuare una programmazione in grado di abbracciare le complesse tematiche

relative a tutti i movimenti e artisti del XIX e XX secolo. Sono stati presi in esame i maggiori artisti ita-

liani e stranieri che hanno in qualche modo contribuito a ridefinire il panorama artistico.

Obiettivi perseguiti: Le alunne si esprimono correttamente sia nelle prove scritte che orali individuando nessi e cause e

operando, in molti casi ,criticamente.

Metodologia e tecniche di insegnamento: Lezioni frontali,discussioni guidate, ricerche ed esposizioni individuali sulla lim.

Strumenti didattici: Libro di testo ,documenti, materiali multimediali.

Criteri di verifica e valutazione: Interrogazioni ,mappe, schemi ,ricerche presentazioni alla lim, esercitazioni scritte, simulazioni.

Risposta della classe: I risultati sono generalmente soddisfacenti e, in molti casi decisamente buoni .Alcune alunne hanno

mantenuto nel triennio una partecipazione costante ed una proficua curiosita’ culturale.

L’insegnante

Prof.ssa Lucia Di Giacinto

Roma Lido 13 /05 /2015

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PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO

A.S. 2014/2015 CLASSE 5 E

ARTE E TERRITORIO: - Prof.ssa Lucia Di Giacinto

-libro di testo: CRICCO-DI TEODORO Itinerario nell’Arte vol. 3 edizione

verde. Zanichelli editore.

Neoclassicismo: Caratteri generali del periodo.

Introduzione al Settecento: il Prix de Rome, il Grand Tour.

Le teorie di Wilckelmann e l’Apollo del Belvedere.

Incisioni del Piranesi: Veduta del Campo Vaccino.

“Il ritratto Goethe nella campagna Romana” dipinto da Tischbein.

A. Canova: “Amore e Psiche che si abbracciano”, “ Paolina Borghese come Venere vincitri-

ce”.

G. L. David : “Maria Antonietta condotta al patibolo”, “Giuramento degli Orazi”, “Giuramen-

to della Pallacorda”, “Morte di Marat”.

D. Ingres: “Grande Odalisca”.

IL Realismo.

G. Courbet: “ Lo spaccapietre”, “ Fanciulle sulla riva della Senna”.

Il Romanticismo: Caratteri generali dell’epoca romantica.

T. Géricault: “La Zattera della Medusa” .

E. Delacroix: “ La barca di Dante”, ”La Libertà che guida il popolo”.

F. Hayez: “Atleta trionfante” , “il bacio”.

La stagione dell’Impressionismo e la Parigi della “Belle Epoque”.

E. Manet: “Olympia”.

C. Monet: “Impressione sole nascente” , “Le cattedrali” , “Lo stagno delle ninfee”.

Dal post-Impressionismo alle Avanguardie storiche: panorama generale del periodo

dell’ultimo ventennio dell’Ottocento e del primo decennio del XX secolo: Van Gogh, Picas-

so, Boccioni.

Van Gogh: “Campo di grano con volo di corvi”.

Picasso: dagli esordi a “Les Demoiselles d’Avignon”; “Guernica”

Boccioni: “Forme uniche della continuità dello spazio”;

Roma, 13/05/2015

L’Insegnante Gli alunni

Prof.ssa Lucia di Giacinto

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ALLEGATO “F”

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE FABRIZIO VAVUSO

MATERIA: RELIGIONE

Anno scolastico 2014/2015 Classe 5^ sezione E

Livelli di partenza

Buoni, la classe ha sempre rispostorisposto con un buon livello di partecipazione al dia-

logo educativo sin dagli anni precedenti

Programmazione

La programmazione è stata seguita, nei suoi elementi essenziali e negli obiettivi minimi,

così come programmato all’inizio dell’A.S.

Obiettivi perseguiti

Autonomia di giudizio.

Capacità di valutazione autonoma dell’apporto del pensiero religioso e cristiano nella

cultura contemporanea.

Metodologia e tecniche di insegnamento

Dialogo guidato.

Strumenti didattici

Video, brani musicali, riferimenti iconografici, testi.

Criteri di verifica e valutazione

Richieste in ordine alla capacità di risposta autonoma e critica alle sollecitazioni propo-

ste durante il dialogo guidato.

Risposta della classe

La classe ha nel tempo mostrato di aver compiuto un buon percorso di crescita persona-

le, umana e culturale, che ha permesso di evidenziare in tutti capacità di elaborazione

personale e soprattutto di stabilire un clima favorevole e partecipe al dialogo educativo.

Il lavoro e la riflessione sono stati caratterizzati da uno spirito collaborativo e motivato,

in alcuni casi decisamente apprezzabile. I risultati, in ordine alla crescita personale e

culturale del gruppo classe e dei singoli studenti sono stati raggiunti così come pro-

grammato all’inizio dell’a.s. Diversi studenti hanno manifestato ottime capacità critiche

e di approfondimento personali, nonché autonomia di giudizio. Il comportamento è stato

sempre adeguato al contesto, caratterizzato da maturità e responsabilità e improntato

ad un proficuo spirito di collaborazione.

PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (vedi allegato)

L’insegnante

Prof . Fabrizio Vavuso

Ostia Lido, 9/05/2015

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ANNO SCOLASTICO 2013-2014

Programma di religione classe 5 E

Prof. Fabrizio Vavuso

Fede ed etica della responsabilità.

Le questioni poste dalla complessità del mondo moderno che necessitano di una risposta coerente con

un sistema di significato. La religione e gli altri sistemi di significato.

Il Cristianesimo davanti ai problemi del lavoro, della vita associata, della modernità.

La necessità ed il valore di un orientamento autonomo e critico da parte dell’alunno.

Il Cristianesimo nella storia contemporanea

Alcuni nodi interdisciplinari(storia, italiano, storia dell’arte, diritto, geografia economica).

Il cristianesimo ed il suo confronto con la storia contemporanea. Il dialogo con altri sistemi di significato,

siano essi religiosi che non religiosi.

Prof. Fabrizio Vavuso

14/05/2014