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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ( Regolamento, art. 5) Sistema Gestione Qualità D2-11 Revisione n.2 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (Regolamento, art. 5) CLASSE 5AZ TSS INDIRIZZO Servizi Sociosanitari ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Coordinatore di Classe Prof.ssa Maria Pia Sergio 1) Presentazione sintetica della classe a) Storia del biennio conclusivo del corso di studi b) Continuità didattica nel biennio c) Situazione di partenza della classe nell’anno scolastico in corso a) La classe nel corso dell’A.S. si è ridotta da ventisette a ventidue allievi a causa di cinque ritiri entro il 15 marzo 2015 (Lora Serena, LazicTanja, Moresco Sabrina, Perlotto Alice e Ramirez Silvia). È formata da sei maschi e sedici femmine. Quattro studenti (Barbiero, Durante, Guido e Lazzari) si sono aggiunti alla classe all’inizio della quinta, provenendo da percorsi diversi: una dal corso diurno (Barbiero) e tre da altre scuole (Durante, Guido e Lazzari). Tutti gli altri allievi provengono dalla quarta dell’A.S. 2013/2014. Quasi tutti gli allievi frequentano regolarmente le lezioni e dimostrano mediamente di possedere buone motivazioni allo studio, seguendo con discreta curiosità ed interesse, partecipando al percorso formativo in modo responsabile. b) Gli allievi hanno goduto della continuità didattica durante il biennio conclusivo nelle seguenti discipline: Cultura medica e Psicologia. c) Dal punto di vista comportamentale non si segnalano particolari problemi; la maggior parte degli alunni è sempre stata disciplinata, motivata all’apprendimento, impegnata e la partecipazione attiva alle lezioni è stata apprezzabile. Pur nell’eterogeneità del gruppo classe, determinata dai successivi inserimenti avvenuti nei diversi anni scolastici, gli studenti, nel complesso, hanno raggiunto gli obiettivi educativi e formativi previsti, sviluppando un percorso personale di crescita culturale e professionale. Quasi tutti gli studenti della classe hanno frequentato con regolarità le lezioni compatibilmente con gli impegni legati all’attività lavorativa, formativa e famigliare. Gli studenti hanno dimostrato interesse per le discipline oggetto del corso di studi, riuscendo a compensare la scarsa disponibilità di tempo per lo studio e l’approfondimento individuale con la motivazione alla formazione e alla riqualificazione professionale. 2) Obiettivi generali (Educativi e formativi) Dal punto di vista formativo ed educativo la classe si è attivata per realizzare un dialogo e un confronto costruttivi tra studenti e con i docenti. Gli studenti hanno migliorato il loro metodo di studio e sviluppato discrete capacità di approfondimento. La maggior parte degli studenti, pur partendo da livelli e motivazioni diverse, ha migliorato e potenziato la capacità di: - comprendere ed interpretare i principali aspetti della vita sociale; - trasferire le competenze acquisite nei contesti lavorativi al corso di studi; - elaborare riflessioni autonome sui problemi attinenti al corso di studi; 1

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

( Regolamento, art. 5)

Sistema Gestione Qualità

D2-11 Revisione n.2

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

(Regolamento, art. 5)

CLASSE 5AZ TSS INDIRIZZO Servizi Sociosanitari

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

Coordinatore di Classe Prof.ssa Maria Pia Sergio

1) Presentazione sintetica della classe

a) Storia del biennio conclusivo del corso di studi

b) Continuità didattica nel biennio

c) Situazione di partenza della classe nell’anno scolastico in corso

a) La classe nel corso dell’A.S. si è ridotta da ventisette a ventidue allievi a causa di cinque ritiri entro il 15marzo 2015 (Lora Serena, LazicTanja, Moresco Sabrina, Perlotto Alice e Ramirez Silvia). È formata da seimaschi e sedici femmine. Quattro studenti (Barbiero, Durante, Guido e Lazzari) si sono aggiunti alla classeall’inizio della quinta, provenendo da percorsi diversi: una dal corso diurno (Barbiero) e tre da altre scuole(Durante, Guido e Lazzari). Tutti gli altri allievi provengono dalla quarta dell’A.S. 2013/2014. Quasi tutti gliallievi frequentano regolarmente le lezioni e dimostrano mediamente di possedere buone motivazioni allostudio, seguendo con discreta curiosità ed interesse, partecipando al percorso formativo in modoresponsabile.

b) Gli allievi hanno goduto della continuità didattica durante il biennio conclusivo nelle seguenti discipline:Cultura medica e Psicologia.

c) Dal punto di vista comportamentale non si segnalano particolari problemi; la maggior parte degli alunni èsempre stata disciplinata, motivata all’apprendimento, impegnata e la partecipazione attiva alle lezioni è stataapprezzabile. Pur nell’eterogeneità del gruppo classe, determinata dai successivi inserimenti avvenuti neidiversi anni scolastici, gli studenti, nel complesso, hanno raggiunto gli obiettivi educativi e formativiprevisti, sviluppando un percorso personale di crescita culturale e professionale.

Quasi tutti gli studenti della classe hanno frequentato con regolarità le lezioni compatibilmente con gliimpegni legati all’attività lavorativa, formativa e famigliare. Gli studenti hanno dimostrato interesse per lediscipline oggetto del corso di studi, riuscendo a compensare la scarsa disponibilità di tempo per lo studio el’approfondimento individuale con la motivazione alla formazione e alla riqualificazione professionale.

2) Obiettivi generali (Educativi e formativi)Dal punto di vista formativo ed educativo la classe si è attivata per realizzare un dialogo e un confrontocostruttivi tra studenti e con i docenti. Gli studenti hanno migliorato il loro metodo di studio e sviluppatodiscrete capacità di approfondimento.La maggior parte degli studenti, pur partendo da livelli e motivazioni diverse, ha migliorato e potenziato lacapacità di:- comprendere ed interpretare i principali aspetti della vita sociale;- trasferire le competenze acquisite nei contesti lavorativi al corso di studi;- elaborare riflessioni autonome sui problemi attinenti al corso di studi;

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- cogliere i nodi fondamentali di una situazione problematica e proporre eventuali soluzioni e strategie.

3) Conoscenze, competenze e capacitàa) Per ogni singola disciplina si rimanda all’allegato A predisposto da ciascun docente;b) Per i percorsi pluridisciplinari si rimanda all’allegato B;c) Mediamente la classe è in grado di relazionare su interventi e attività, discutendo degliargomenti inerenti al percorso di studi con sufficiente chiarezza espositiva e corretto utilizzo dellaterminologia specifica.Oltre alle conoscenze delle singole discipline la maggior parte degli studenti ha acquisito o rafforzato leseguenti competenze e capacità:- ricercare e selezionare informazioni;- utilizzare gli strumenti informatici;- gestire autonomamente tempi e metodi del percorso formativo

4) Attività extra, para, inter curricolaria. Due alunni hanno effettuato un percorso di Alternanza Scuola Lavoro di circa 100 ore di tirocinio presso strutture del settore educativo e assistenziale, preceduto dal corso sulla sicurezza generale e specifico del settore. c. La classe ha partecipato alle seguenti uscite didattiche e attività extracurriculari:26/09/2014 Incontro formativo con CUAM Medici per l’Africa13/03/2015 Incontro con Beppino Englaro

5) Criteri e strumenti della misurazione e della valutazione approvati dal Consiglio di ClasseLa valutazione è basata su prove e verifiche come questionari, interrogazioni, prove strutturate esemistrutturate, prove pratiche, verifiche a tema e domande aperte. Nella valutazione si è tenuto conto della conoscenza dei contenuti disciplinari, della correttezza espositiva,dei progressi riscontrati nel corso dell’anno in relazione alla situazione iniziale, dell’impegno dimostratonell’elaborazione personale, del livello generale di rendimento.Per le verifiche a domande aperte o a tema sono state utilizzate le tabelle di valutazione di ogni dipartimentodisciplinare, per le prove strutturate o semi-strutturate si è utilizzata la tabella dell’Istituto.Sono state effettuate due simulazioni della prima prova scritta d’esame, con il seguente calendario: - 20 marzo 2015 (tipologia A), - 24 aprile 2015 (tipologia A). In tutte le due simulazioni si sono proposti agli allievi testi degli esami di Stato degli anni precedenti.Sono state effettuate due simulazioni della seconda prova scritta d’esame di Psicologia in data- 23 febbraio 2015; - 16 aprile 2015.Sono state effettuate due simulazioni di terza prova in data:- 11 marzo 2015: tipologia B; materie coinvolte: Cultura medica, Lingua straniera (inglese), 2^LinguaStraniera (francese) e Matematica;- 28 aprile 2015: tipologia B; materie coinvolte: Diritto ed economia, Lingua straniera (inglese), Culturamedica e Matematica. Entrambe le simulazioni hanno avuto durata di tre ore con l'utilizzo del Codice Civile non commentato néannotato e del dizionario bilingue di Inglese. Il tempo concesso è stato sufficiente.È prevista per il giorno 28/05/2015 la simulazione del colloquio.

Vicenza, 06 maggio 2015

Firma del coordinatore Firma del Preside

_____________________________ ____________________________

In allegato: n. 7 All. A – n. 1 All. BElenco alunniElenco docenti del C.d.C

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MATERIA ITALIANO

Prof. CELEGATO MASSIMO

classe e indirizzo VA SERALE anno scolastico 2014715

CONOSCENZE Linee della storia letteraria italiana ed europea nel XIX e nel XX secolo (correnti, movimenti autori e opere)

COMPETENZE Saper far interagire i diversi momenti sincronismatici contestualizzandoli nella specificità della singola nazione, cogliendone le peculiarità intrinseche e le differenze estrinseche

CAPACITÀ RELATIVAMENTE AL LIVELLO RAGGIUNTO, LA GAMMA DELLE CAPACITÀSI SPIEGA DA UNA PERCENTUALE DI SUFFICIENZA, CHE SI ATTESTA SULL'ORDINE DEL 70%, A UNA DISCRETA (25%) E ,INFINE, A UNA BUONA (5%). NON SONO STATI RAGGIUNTI LIVELLI DI ECCELLENZA.

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ALL. A

2) CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Unità didattiche UD 1 La letteratura del XIX secolo

UD 2 La letteratura del XX secolo

UD 3 Sintassi dell’ enunciato, della proposizione, del periodo.

UD 1 La letteratura del XIX secolo

MOD 1 La letteratura del XIX secolo Il primo Ottocento ottobre – dicembre

Il Romanticismo e i suoi esponenti in:

ITALIA: Manzoni, Nievo, Pellico,Mercantini, Fusinato, letteratura garibaldina ( ottobre-novembre).

Contenuti: Il 5 maggio – Contro i poetastri. – Marzo 1821 – Adelchi: cori. – Ritratto di se stesso. – La spigolatrice di Sapri – L’ultima ora di Venezia

FRANCIA Balzac, Hugo ( novembre-dicembre)

Contenuti La comédie humaine Père Goriot – Les Misérables - Notre-Dame de Paris Les Djins -

INGHILTERRA Dickens, (dicembre-gennaio)

Contenuti: The Adventures of Oliver Twist - David Copperfield

AMERICA Poe

Contenuti antologia di racconti

MOD 2 La letteratura del XIX secolo Il secondo Ottocento ( gennaio – aprile)

La letteratura tardoromantica italiana ed europea nel XIX

ITALIA La Scapigliatura e suoi esponenti. Rovani, Praga, Tarchetti, Arrighi, f.lli Boito, Salgari gennaio. Verga Capuana e il Verismo

Contenuti: La lupa – Cavalleria rusticana – Rosso Malpelo

Contenuti: La Scapigliatura e il 6 febbraio

FRANCIA Il Realismo e i suoi esponenti .Flaubert , Maupassant, Zola febbraio

Contenuti: Madame Bovary - Boule de suif

INGHILTERRA Stevenson, Wilde febbraio

Contenuti: The Strange Case of Dr. Jekyll and Mr Hyde - Treasure Island - The Black Arrow. A Tale of the Two Roses - The Canterville Ghost The Picture of Dorian Gray De profundis The Happy Prince and Other Tales

RUSSIA Tolstoj (dicembre-gennaio)

Contenuti: Guerra e pace

UD 2 La letteratura del XX secolo

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MOD 1 il primo Novecento. Sintesi delle correnti principali e delle personalità. maggio - giugno

UD 3 Sintassi

MOD 1 dell’ enunciato (ottobre-dicembre)

Contenut: verbo e argomenti stile no9minale e stile verbale di un enunciato sintagmi e relazioni polisintagmatiche trasformazione dalla sintagmatica verbale alla nominale e viceversa

MOD 2 della proposizione (gennaio – marzo)

Contenuti: dai sintagmi alle proposizioni. Principale coordinata e subordinata. Soggettiva, oggettiva, causale, temporale, finale, consecutiva, concessiva, ipotetica e interrogativa indiretta nerlle forme esplicite e implicite.

U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento Periodo

I Bohémiens Le opere di Verga al cinema e al teatro : La lupa - Cavalleria rusticana Pirandello: l’uomo e l’opera

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 124

3) METODOLOGIE lezione frontale gruppi di lavoro individuali sulle specifiche tematiche

3 MATERIALI DIDATTICI

LIM – appunti e schemi riassuntivi dell'insegnante, materrilai audiovisivi e bibliografci specifici (BOMPS, atlanti sincronismatici, cronologie universali)

4) TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

prove scritte due prove di simulazione – due prove sulle conoscenze storicoculturali – numerosi test grammaticali onde precisare, consolidare e potenziare le conoscenze morfologiche e sintattiche di base.

Sono allegati al documento del Consiglio di classe i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate:

- Sessione ordinaria esami di stato 2005

Firma del docente

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data 12/05/2015

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MATERIA STORIA

Prof. CELEGATO MASSIMO

classe e indirizzo VA SERALE anno scolastico 2014/15

CONOSCENZE Linee della storia italiana ed europea nel XIX e nel XX secolo (correnti, movimenti autori e opere)

COMPETENZE Saper far interagire i diversi momenti sincronismatici contestualizzandoli nella specificità della singola nazione, cogliendone le peculiarità intrinseche e le differenze estrinseche

CAPACITÀ RELATIVAMENTE AL LIVELLO RAGGIUNTO, LA GAMMA DELLE CAPACITÀSI SPIEGA DA UNA PERCENTUALE DI SUFFICIENZA, CHE SI ATTESTA SULL'ORDINE DEL 70%, A UNA DISCRETA (25%) E ,INFINE, A UNA BUONA (5%). NON SONO STATI RAGGIUNTI LIVELLI DI ECCELLENZA.

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Unità didattiche UD 1 La storia dell’Italia dal XIX al XX secolo

UD 2 La storia dell’ Europa dal XIX al XX secolo

UD 3 La storia extrauropea dal XIX al XX secolo

UD 1 La storia dell’Italia dal XIX al XX secolo

Quadro storico politico del XIX e del XX secolo .

MOD 1 Dalla Restaurazione ai moti carbonari (ottobre)

MOD 2 La rivoluzione del '48 (novembre)

MOD 3 Le guerre di indipendenza (novembre – dicembre)

MOD 4 L'unità d'Italia – Problemi legati all'unità d'Italia affrontati dalla destra e dalla sinistra storiche. (dicembre – gennaio)

MOD 5 La questione del Mezzogiorno. (gennaio)

MOD 6 La questione del Veneto (gennaqio)

MOD 7 La questione della colonizzazione (ottobre – dicembre)

MOD 8 La prima guerra mondiale (maggio – giugno)

MOD 9 La fase tra le due guerre e il sorgere del fascismo ( maggio – giugno)

MOD 10 La seconda guerra mondiale ( maggio – giugno)

MOD 11 La fase postbellica. (maggio – giugno)

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UD 2 La storia dell’ Europa dal XIX al XX secolo

MOD 1 Dalla Restaurazione ai moti carbonari (ottobre)

MOD 2 La rivoluzione del '48 (novembre)

MOD 3 La questione della colonizzazione. Le guerre di Crimea, franco – prussiana. (ottobre – dicembre)

MOD 4 La posizione della Chiesa e le encicliche (gennaio – maggio)

UD 3 La storia extrauropea dal XIX al XX secolo

MOD 1 La guerra civile americana. (aprile)

MOD 2 le guerre boere, ispano americana, russo americana (aprile maggio)

MOD 3 La rivoluzione russa e la rivoluzione sovietica (maggio)

MOD 4 La prima guerra mondiale (maggio – giugno)

MOD 5 La fase tra le due guerre e il sorgere dei totalitarismi nazionalsocialista (maggio – giugno)

MOD 6 La seconda guerra mondiale (maggio – giugno)

MOD 7 La fase postbellica. (maggio – giugno)

U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento Periodo

Quadro sociale ed economico. La seconda rivoluzione industriale – La formazione delle associazioni sindacali – Le crisi demografiche – Lo scandalo della Banca di Roma – Processi inflattivi e deflattivi – Le invenzioni e la Belle Epoque – Liberiso e protezionismo economico.

Quadro filosofico e culturale. Ideali independentistici e unitarii. Dal nazionalismo al colonialismo. Il totalitarismo. Il razzismo americano, l'antisemitismo e l'apartheid. Il nichilismo.

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 74

4 METODOLOGIE lezione frontale gruppi di lavoro individuali sulle specifiche tematiche

3 MATERIALI DIDATTICI

LIM – appunti e schemi riassuntivi dell'insegnante, materrilai audiovisivi e bibliografci specifici (BOMPS, atlanti sincronismatici, cronologie universali)

5) TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

prove scritte due prove di simulazione – due prove sulle conoscenze storicoculturali – numerosi test grammaticali onde precisare, consolidare e potenziare le conoscenze morfologiche e sintattiche di base.

Firma del docente

data 12/05/2015 ____________________

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RELAZIONE FINALE DELDOCENTE

Sistema Gestione Qualità

D2-11/a Revisione n.2

MATERIA : PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

Prof.ssa Sergio Maria Pia

classe e indirizzo V AZ SERVIZI SOCIOSANITARI Corso serale anno scolastico 2014/2015

CONOSCENZE

La classe ha raggiunto un sufficiente grado di conoscenza dei contenuti e dei temi inerenti alla psicologia contemporanea discriminando le diverse scuole di pensiero nelle loro linee generali; è in grado di riconoscerele varie tipologie di disabilità e di considerare le problematiche psicologiche relative al minore e all'anziano.

COMPETENZE

Gli alunni sono in grado di interpretare in modo adeguato le situazioni di disagio e di difficoltà, di osservare ed effettuare un'analisi della situazione problematica elaborando gli interventi idonei per conseguire lo scopo.

CAPACITÀ

La maggior parte degli alunni ha raggiunto un adeguato livello di capacità espositiva dei contenuti;

è in grado di operare sintesi significative con proprietà terminologica.

E' inoltre in grado di organizzare lo studio e la riflessione personale con metodo, collegando i diversi orientamenti di pensiero.

Sa analizzare e confrontare con un buon senso critico le conoscenze acquisite dimostrando un discreto interesse per la disciplina.

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CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

MODULO 1: ASSISTENZA ALLA PERSONA DISABILE Settembre - Ottobre Classificazioni secondo l’OMS (1980, 2001) Principali cause di disabilità fisiche e psichiche Tipologie di disabilità: sensoriale, motoria Concetto di ritardo mentale La sindrome di Down Problemi connessi alle situazioni di disabilità: forme di intervento Forme di intervento per l’integrazione scolastica – sociale – lavorativa Comunità e strutture per disabili

MODULO 2: L'APPROCCIO UMANISTICO A. Maslow e la tendenza all'autoattualizzazione Novembre La gerarchia dei bisogni: bisogni da carenza e di crescita C. R. Rogers e la teoria del sé Il colloquio di aiuto: l'ascolto empatico e le tecniche di riformulazione La relazione di aiuto

MODULO 3: ELEMENTI DI PSICOLOGIA APPLICATA Nevrosi e psicosi: caratteristiche distintive generali Psicosi: autismo e schizofrenia La legge 180 Il Servizio Dipartimentale di Salute Mentale, Day hospital, Centri diurni,

strutture residenziali, i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura. I principali meccanismi di difesa: rimozione, regressione, fissazione, proiezione,

identificazione, sublimazione. Dicembre - Gennaio Morte ed elaborazione del lutto L'assistenza al malato terminale: competenze richieste all'operatore L'assistenza all'anziano: caratteristiche generali della condizione dell'anziano Aspetti psicosociali dell'invecchiamento L’assistenza dell’anziano in famiglia Febbraio Il ricovero dell'anziano Problemi assistenziali con l'anziano malato di Parkinson: obiettivi e strategie Problemi assistenziali con l'anziano demente: obiettivi e strategie Problemi assistenziali con l'anziano depresso: obiettivi e strategie

MODULO 4: IL DISAGIO MINORILE Il bambino trascurato e maltrattato Il bullismo Marzo - Aprile Disagio e devianza

Minori stranieri e integrazione

Interventi di sostegno alla genitorialità

Interventi e servizi per i minori

MODULO 5: LA TEORIA DELL'ATTACCAMENTO DI JOHN BOWLBY L’etologia: le ricerche di Lorenz e Harlow Maggio

L'attaccamento nella specie umana: J. Bowlby e l'attaccamento biologico

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Il concetto di “base sicura”

I vari tipi di attaccamento secondo Mary Ainsworth

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 125

METODOLOGIE (lezione frontale, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.):

Le lezioni si sono svolte prevalentemente in forma frontale cercando di stimolare gli alunni al confronto e alla discussione.

Le attività di recupero si sono svolte in itinere come momenti di chiarimento e approfondimento per tutta la classe.

MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, testi per approfondimenti, attrezzature, spazi, biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):

Il testo adottato è il seguente: “Psicologia generale e applicata” di E. Clemente, R. Danieli, A. Como - ed. Paravia

Limitatamente agli argomenti trattati l'insegnante ha fornito agli studenti materiale ritenuto utile ad integrare il testo adottato ( appunti, sintesi, articoli, consigli di letture).

Bibliografia essenziale per la fornitura del succitato materiale:

“Psicologia per il Tecnico dei Servizi Sociali” di Bernardi - Condolf ed. CLITT

“Psicologia generale e applicata” di L. D'Isa ed. Hoepli

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, ecc.):

Le verifiche del processo di apprendimento, consistenti in elaborati liberi inerenti agli argomenti affrontati nel corso dell'anno, si sono svolte in forma prevalentemente scritta.

Sono allegati al documento del Consiglio di classe i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate:

- le due simulazioni di seconda prova.

Firma del docente

Maria Pia Sergio

Vicenza, 8 maggio 2015

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I.P.S.S.S. “B. MONTAGNA” – VICENZA

1^ SIMULAZIONE di SECONDA PROVA SCRITTA

Tema di: PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

COGNOME E NOME____________________________________________ CLASSE 5^ TSSDATA:____________________________

Il candidato svolga, a sua scelta, uno dei seguenti argomenti:

I «Le professioni di aiuto si sono sviluppate in stretto rapporto con la costruzione del nostro sistema di welfare. Curare e prendersi cura non sono la stessa cosa, ma ancora oggi questa differenza non è facile da comprendere e praticare, genera incomprensioni, alimenta conflitti tra capacità e competenze. Lo spazio di azione unitario è di natura «sociale», mentre le competenze professionali entrano nel merito dell’aiuto possibile, che è di natura più specifica: non solo sociale ma anche sociosanitario, sanitario, educativo… Il denominatore comune sono le persone e non solo l’ambiente in cui avviene l’incontro, l’ascolto, l’aiuto ad aiutarsi» (Tiziano VECCHIATO, Presentazione, in Servizio sociale e lavoro sociale: questioni disciplinari e professionali, a cura di M. Diomede Canevini e A. Campanini, il Mulino, Bologna 2013).

Esponi le tue riflessioni sul testo sopra riportato e focalizza l’attenzione sui seguenti punti: - “curare” e “prendersi cura”;

- caratteri specifici del “servizio sociosanitario”;

- la centralità della persona. Ipotizza, inoltre, uno o più casi di persone che richiedono il “lavoro di aiuto” e soffermati su interventi attuabili dal Tecnico dei servizi sociosanitari.

II

«Mentre Francesco presiedeva la Via Crucis al Colosseo, l’elemosiniere del Papa, monsignor Konrad Krajewski, e monsignor Diego Ravelli, cerimoniere pontificio, si sono recati nelle zone intorno alla Stazione Termini, Santa Maria Maggiore e Ostiense, per portare ai senza fissa dimora una busta con gli auguri di Pasqua del Pontefice e un aiuto finanziario, grazie al ricavato delle pergamene per le Benedizioni. Nelle buste con gli auguri, con loro grande gioia e sorpresa, i clochard che si apprestavano a passare la notte all’addiaccio hanno trovato banconote da 50 euro» (“www.corriere.it” del 19 aprile 2014).

Esponi le tue riflessioni sul testo sopra riportato e focalizza l’attenzione sui seguenti punti:

- problematiche relative alle persone “senza fissa dimora” (o “senza casa” o “clochard/homeless”);

- posti di rifugio per le persone “senza fissa dimora”;

- altri servizi per le persone “senza fissa dimora”. Ipotizza, inoltre, uno o più casi di persone “senza fissa dimora” e soffermati su interventi attuabili dal Tecnico dei servizi socio-sanitari.

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I.P.S.S.S. “B. MONTAGNA” – VICENZA

2^ SIMULAZIONE di SECONDA PROVA SCRITTA

Tema di: PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATA

COGNOME E NOME____________________________________________ CLASSE 5^ TSSDATA:____________________________

Il candidato svolga, a sua scelta, uno dei seguenti argomenti:

I

Il disagio minorile si presenta oggi in forme complesse e differenziate. In ogni caso, è molto importante, per spiegare il disagio, la dimensione familiare.

Prendendo spunto dalla considerazione sopra esposta, poni in evidenza:- caratteristiche e cause del disagio minorile;- insufficienze familiari in rapporto all’insorgenza del disagio minorile;- funzione e ruolo della famiglia nella costruzione della personalità e nella socializzazione.

Ipotizza inoltre uno o più casi di disagio minorile e soffermati sugli interventi attuabili dal Tecnico dei servizi sociosanitari.

II

Il candidato, in qualità di tecnico dei servizi sociosanitari, dimostri di:- conoscere la varietà dei settori applicativi della psicologia;- conoscere, con particolare riferimento alla psicologia applicata, le modalità di intervento in relazione

alle diverse patologie, quali nevrosi, psicosi, anoressia, bulimia;- conoscere alcune delle terapie di gruppo finalizzate al superamento dei disturbi del comportamento e

del disagio mentale;- saper mettere in relazione gli aspetti teorici con l’esperienza personale.

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO

PSICOLOGIA GENERALE ED APPLICATACandidato/a____________________________________________ Classe 5^

Anno scolastico______________ Data__________________

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI

Pertinenza allatraccia

Completamente fuori traccia

Completamente fuori traccia

Aderente nelle linee essenziali

Pertinente in tutti i punti richiesti

0

1

2

3

Conoscenza dei contenuti dal punto di vista teorico e applicativo

Trattazione nulla o molto carente di contenuti e con dati gravemente scorretti

Trattazione lacunosa e frammentaria

Trattazione limitata e superficiale

Trattazione essenziale dei contenuti, e/o con qualche errore

Trattazione lineare e corretta nei contenuti, pur con alcune imprecisioni e lievi carenze concettuali

Trattazione lineare, completa e corretta

Trattazione ben articolata, organica e supportata da riferimenti a teorieo autori e/o esperienze operative

1/2

3

4

5

6

7

8

Uso del linguaggio tecnico ed efficacia espositiva

NulloForma espositiva poco corretta e con lessico specifico inadeguato

Forma espositiva parzialmente corretta, con lessico specifico con alcune imprecisioni

Forma espositiva corretta, con uso appropriato di lessico specifico

0

1 / 2

3

4

PUNTEGGIO TOTALE IN QUINDICESIMI /15

N.B. Descrittori e punti in grassetto indicano il livello di sufficienza per ogni indicatore. La loro somma equivale a 10/15.

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MATERIA : LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

Prof.ssa NOVELLO ELISA

Classe e indirizzo 5 AZ (SERVIZI SOCIALI – CORSO SERALE)

Anno scolastico 2014 - 2015

CONOSCENZE

Lo studio della lingua nella classe 5^ si focalizza sulla microlingua specifica del settore di specializzazione.Considerata tuttavia la situazione della classe e tenendo conto delle esigenze e del livello di competenzalinguistica degli allievi, si è scelto di affiancare allo studio della microlingua specifica del settore dispecializzazione un programma di civiltà con l’obiettivo di fornire alcune conoscenze di base sul RegnoUnito. Il programma è stato comunque preceduto da un ripasso linguistico e grammaticale e affiancato ad unapprofondimento di alcune strutture non trattate nel corso degli anni precedenti. Le principali strutture grammaticali e sintattiche della lingua così come il linguaggio specifico da impiegarein contesti tecnici sono stati assimilati in maniera disomogenea dal gruppo classe. Alcuni allievi sono inpossesso di una conoscenza buona nell'ambito grammaticale e di microlingua, altri invece denotano unaconoscenza da sufficiente/discreta ad appena sufficiente.

COMPETENZE

Per quanto riguarda la lingua orale, quasi tutti gli allievi sono in grado di:- sostenere una semplice conversazione su argomenti noti e di rispondere (pur con qualche difficoltà difluency ed accuracy) a domande lineari, inerenti un brano o un argomento specifico trattato in classe;- esprimersi con una pronuncia accettabile (che permette la comprensione del messaggio) su argomenti dicarattere generale in modo semplice ma comunque efficace ed adeguato al contesto, anche se non sempre deltutto corretto dal punto di vista grammaticale;- presentare un argomento approfondito a loro scelta esponendolo in maniera comprensibile esufficientemente esaustiva.Nella lingua scritta, gli studenti sono in grado di- rispondere a domande aperte producendo brevi testi, in relazione al programma svolto e ai brani esaminatiin classe, di carattere generale e/o tecnico;- mettere in relazione quanto studiato nelle materie specifiche di indirizzo con gli argomenti svolti in inglese;- inferire il significato di semplici vocaboli nuovi da un contesto noto.

CAPACITA’

Gli obiettivi definiti all'inizio dell'anno scolastico sono stati raggiunti in modo disomogeneo dagli studenti.All’interno della classe sussistono gruppi la cui conoscenza della lingua si differenzia notevolmente.Nell'ambito di comprensione e produzione scritta, alcuni alunni hanno capacità comunicative basate suconoscenze morfologiche e sintattiche e su un bagaglio lessicale abbastanza esteso; costoro sono in grado dicomprendere perfettamente e di rielaborare in maniera critica testi riguardanti il mondo in cui vivono e i lorointeressi. Altri riescono a comprendere e a rielaborare parzialmente fonti scritte.Le stesse differenze si riscontrano nell'ambito della produzione orale: alcuni alunni riescono ad esprimersi inmaniera buona/ottima sia dal punto di vista della fluency che dell'accuracy, mentre altri si esprimono inmodo parzialmente/sufficientemente corretto se guidati dall'insegnante.

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CONTENUTI DISCIPLINARI

Modulo Contenuti

Module 1

Ripasso grammaticale (materialefornito in fotocopia)

Wh-words, Adverbs of frequency, Prepositions, Personal Pronouns, Possessive Adjectives, Spelling, Numbers, Dates, Simple Present, Present continuous, Simple Past, Modal verbs, Comparatives and Superlatives.

Module2Talking about the future

(Horizons 2)

Future Tenses: Present Simple, Present Continuous, Will, Be going to

Module3Talking about obligation

Giving advice(Horizons 2)

Must vs have to; mustn’t vs don’t have to

Should

Module 4Giving information

(Horizons 2)

Defining and non-defining relative clauses (cenni)

Module 5Talking about conditions

(Horizons 2)

First conditional; second conditional.

Module 6Passive forms (Horizons 2)

Present simple passive; Past simple passive

Module 7The British identity

(microlingua) (fotocopie)

The UK and the British IslesWales, Scotland and IrelandThe Union Jack

Module 8People with special needs

(microlingua) (fotocopie)

Down syndrome Autism

15

Module 9Alternative therapies

(microlingua) (fotocopie)

Chicken Shed Music Therapy, Clown Therapy, Pet Therapy

Module 10Vocabulary

(microlingua) (fotocopie)

Disability The qualities of a carer

METODOLOGIE

Si è privilegiata la lezione frontale con discussione sui vari argomenti proposti e sono state svolte attività dilavoro a coppie e di gruppo.Per quanto riguarda i brani relativi all’indirizzo di studi, gli studenti sono stati incoraggiati, dopo una primalettura e la traduzione assistite dall’insegnante, al lavoro di comprensione e rielaborazione individuale. Sonostati stimolati costantemente a stabilire collegamenti interdisciplinari, in particolare con le seguentidiscipline: letteratura italiana, storia, psicologia, cultura medicaSi è svolto in itinere un lavoro di recupero, con costante ripasso degli argomenti di base della grammatica.

Nello sviluppo dei nuovi argomenti si sono sempre ripresi – all’inizio – i contenuti collegati trattati inprecedenza (costituenti quindi i prerequisiti), effettuando così un costante ripasso.

MATERIALI DIDATTICI

Testi in adozione:Lingua: D Simonetti, P. Radley, Horizons 2, ed. OxfordI testi di microlingua e parte dei testi di civiltà sono stati forniti dall’insegnante mediante fotocopia. Peralcuni argomenti, si sono visionati dei video online.

TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

In entrambi i quadrimestri sono state svolte due prove scritte e due orali. Per quanto riguarda lo scritto, nel primo quadrimestre sono state svolte prove con esercizi di grammatica divarie tipologie mentre nel secondo quadrimestre sono state svolte prove a domande aperte (tipologia B) sugliargomenti di civiltà e/o di microlingua precedentemente affrontati in classe.Le verifiche orali hanno avuto lo scopo di valutare la comprensione e l’assimilazione dei testi proposti , lacapacità di analisi e di collegamento tra i vari argomenti e hanno inoltre teso a sviluppare negli studenti lacapacità espressiva e il miglioramento della pronuncia. Si è trattato sempre di esercizi di conversazioneguidata su brani precedentemente affrontati in classe riferiti alla civiltà o alla micro lingua, partendo da unargomento a scelta.

Sono allegati al documento del Consiglio di classe i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuatecon la griglia di valutazione approvata dal Dipartimento di Lingue dell’Istituto.

Simulazione della terza prova scritta del 11/03/2015

Simulazione della terza prova scritta del 28/04/2015

Griglia di valutazione della prova scritta

Firma del docente

Elisa NovelloData: Vicenza, 10 maggio 2015

16

SIMULAZIONE 3°PROVA: INGLESE

CLASS 5°AZ A.S. 2014/15NAME _________________________ DATE_________________

TOTAL______/45 SCORE________________

1)Speak about Ireland (between 6 and 8 lines)________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

___/15

2) Speak about Down Syndrome (between 6 and 8 lines)________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

___/15

3) Speak about Wales (between 6 and 8 lines)________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

___/15

The use of bilingual dictionary is allowed.

17

SIMULAZIONE 3°PROVA: INGLESE

CLASS 5°AZ A.S. 2014/15NAME _________________________ DATE_________________

TOTAL______/45 SCORE________________

1) Speak about British identity (between 6 and 8 lines)________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

___/15

2) Speak about Down Syndrome (between 6 and 8 lines)________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

___/15

3) Speak about Chicken Shed (between 6 and 8 lines)________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

___/15

The use of bilingual dictionary is allowed.

18

Candidato/a ………………………………………. Classe 5^ ____

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA LINGUA STRANIERA

Tipologia B (quesiti o testo + quesiti) - Esame di Stato a.s2014/15

Indicatori Descrittori

1° quesito

2° quesito

3° quesito

Comprensione, pertinenza, organizzazione

e conoscenza

dei contenuti

Mancata rispostaGravemente insufficienteInsufficienteNon del tutto sufficiente

Sufficiente

DiscretoBuonoOttimo

12345678

1234567

8

12345678

Competenza grammaticale, sintattica e lessicale

ScarsoGravemente insufficienteInsufficienteNon del tutto insufficiente

Sufficiente

Discreto Buono

1234567

1 2

34567

1234567

TOTALE punti

……… / 15

Indicatori e descrittori:1. Comprensione, pertinenza, organizzazione e conoscenza dei contenuti: Gravemente insufficiente: fraintende quasi completamente le informazioni esplicite/dimostra conoscenza

frammentaria o superficiale dell’argomento Insufficiente: coglie le informazioni in modo parziale o ridondante/risponde in modo troppo aderente al

testo e dimostra una conoscenza parziale dell’argomento Non del tutto sufficiente: coglie le informazioni in modo parziale e poco coerente/dimostra una cono-

scenza essenziale degli argomenti che espone in modo incoerente o incompleto Sufficiente: coglie e collega le informazioni essenziali/dimostra di conoscere gli elementi essenziali del-

l’argomento che espone in modo chiaro ma sintetico Discreto: coglie e collega le informazioni esplicite in modo pertinente/dimostra conoscenze sicure del -

l’argomento che espone in modo coerente Buono: dimostra di cogliere la totalità delle informazioni richieste con coerenza /dimostra conoscenze

approfondite che espone in modo chiaro, e parzialmente personale. Ottimo: dimostra originalità nell’esposizione dei contenuti / dimostra conoscenze ricche che espone in

modo preciso e personale.

19

2. Competenza grammaticale, sintattica e lessicale Scarso: la risposta risulta incomprensibile. Gravemente insufficiente: si esprime con numerosi e/o gravi errori che compromettono la comprensibili-

tà Insufficiente: si esprime in modo spesso scorretto e usa un lessico limitato e/o non sempre corretto Non del tutto sufficiente: si esprime in modo comprensibile ma non sempre corretto/usa un lessico ripeti-

tivo o ripreso dal testo Sufficiente: si esprime con strutture semplici ma sostanzialmente corrette; usa un lessico pertinente Discreto: si esprime in modo scorrevole pur con qualche inesattezza formale; usa un lessico semplice ma

appropriato Buono: si esprime con correttezza formale e in modo scorrevole; usa un lessico appropriato al registro

linguistico

20

MATERIA _____FRANCESE________________________________________________

Prof. ____DEBORAH BATTIGELLI_______________________________________

classe e indirizzo___5^AZ SERALE_____________________ anno scolastico__2014/2015_

CONOSCENZE

Lo studio della lingua è stato affrontato in termini sia strutturali che comunicativi.In proporzione e modo diverso, gli allievi possiedono le seguenti conoscenze della lingua francese:

Conoscenza di un lessico specifico relativo ad argomenti di civiltà francese quotidiani e di attualità.

Conoscenza di un lessico specifico relativo alla microlingua dell’ambito sociale e assistenziale.

Conoscenza di alcune figure lavorative specifiche dell’ambito sociale e socio sanitario e delle principalipatologie legate all’anziano.

COMPETENZE

A livello generale, gli alunni hanno acquisito una competenza linguistica finalizzata alla comprensione eproduzione scritta ed orale adeguata ai contesti quotidiani affrontati. Essi sono in grado di elaborare in modo autonomo dei periodi semplici in lingua straniera, anche sepermangono in alcuni delle difficoltà dovute ad una mancata continuità didattica negli anni e ad una classeestremamente eterogenea.

CAPACITÀ

Lo studio della lingua è stato affrontato in termini sia strutturali che comunicativi.In proporzione e modo diverso, gli allievi possiedono le seguenti conoscenze della lingua francese:

Comprensione e interpretazione di testi di attualità e della vita quotidiana francese.

Comprensione e interpretazione di testi scritti relativi alle principali figure lavorative dell’ambito socialee delle principali patologie legate all’anziano.

Capacità di cogliere eventuali aspetti pluridisciplinari dell’argomento trattato.

21

ALL. A

1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Contenuti Periodo

Ripasso del passé composé : formation et accord avec l’auxiliaire être ou avoir Settembre

L’assistant de serve social

Les activités de l’assistance sociale, les difficultés économiques

Ripasso dell’imparfait

Le psychologue en structure sociale

Le futur simple

Ottobre

Visione film Intouchables Lavoro di analisi e discussione sul film

Novembre

Les services sociaux parisiens

Le conseiller conjugal et familial

Dicembre

Le conditionnel Le chef de service social

Gennaio

Ripasso del conditionnel e del future

Simulazione terza prova d’esame

Febbraio

L’aide médico-psychologique L’Alzheimer

Marzo

L’assistant familialAprile

Le Parkinson L’autisme

MaggioGiugno

22

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 62

2. METODOLOGIE (lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-so-stegno e integrazione, ecc.):

Lezione frontale con partecipazione attiva e discussione orale

Gruppi di lavoro

Lavoro autonomo e a coppie

3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblio-teca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):

Pour bien faire, L. Potì, ed. Hoepli, 2014

Materiale in fotocopia fornito dall’insegnante

Visione di video esplicativi per la parte di microlingua

4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.):

Prove scritte di comprensione

Verifiche orali

Simulazione di terza prova

Sono allegati al documento del Consiglio di classe i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate:

Verifica di comprensione

Simulazione di terza prova

Firma del docente

Deborah Battigelli

data____09/05/2015____

23

IPSS MONTAGNASERVIZI SOCIO SANITARI

ANNO SCOLASTICO 2014/2015

TERZA PROVA

Candidato ______________________________________

LINGUA FRANCESE

1. Avec quelles personnes le psychologue travaille-t-il dans une maison de retraite? Quel est l'aide qu’il apporte?

____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________2. Par rapport au film ''Intouchables'' décrivez les deux personnages Driss et Philippe et leurs amitié.______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________3. Quelles sont les activités aux quelles l'assistant de service social doit faire face?______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

24

Candidato/a ………………………………………. Classe 5^ ____

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA LINGUA STRANIERA

Tipologia B (quesiti o testo + quesiti) - Esame di Stato a.s2014/15

Indicatori Descrittori

1° quesito

2° quesito

3° quesito

Comprensione, pertinenza, organizzazione

e conoscenza

dei contenuti

Mancata rispostaGravemente insufficienteInsufficienteNon del tutto sufficiente

Sufficiente

DiscretoBuonoOttimo

12345678

1234567

8

12345678

Competenza grammaticale, sintattica e lessicale

ScarsoGravemente insufficienteInsufficienteNon del tutto insufficiente

Sufficiente

Discreto Buono

1234567

1 2

34567

1234567

TOTALE punti

……… / 15

Indicatori e descrittori:1. Comprensione, pertinenza, organizzazione e conoscenza dei contenuti: Gravemente insufficiente: fraintende quasi completamente le informazioni esplicite/dimostra conoscenza

frammentaria o superficiale dell’argomento Insufficiente: coglie le informazioni in modo parziale o ridondante/risponde in modo troppo aderente al

testo e dimostra una conoscenza parziale dell’argomento Non del tutto sufficiente: coglie le informazioni in modo parziale e poco coerente/dimostra una cono-

scenza essenziale degli argomenti che espone in modo incoerente o incompleto Sufficiente: coglie e collega le informazioni essenziali/dimostra di conoscere gli elementi essenziali del-

l’argomento che espone in modo chiaro ma sintetico Discreto: coglie e collega le informazioni esplicite in modo pertinente/dimostra conoscenze sicure del -

l’argomento che espone in modo coerente Buono: dimostra di cogliere la totalità delle informazioni richieste con coerenza /dimostra conoscenze

approfondite che espone in modo chiaro, e parzialmente personale. Ottimo: dimostra originalità nell’esposizione dei contenuti / dimostra conoscenze ricche che espone in

modo preciso e personale.

25

2. Competenza grammaticale, sintattica e lessicale Scarso: la risposta risulta incomprensibile. Gravemente insufficiente: si esprime con numerosi e/o gravi errori che compromettono la comprensibili-

tà Insufficiente: si esprime in modo spesso scorretto e usa un lessico limitato e/o non sempre corretto Non del tutto sufficiente: si esprime in modo comprensibile ma non sempre corretto/usa un lessico ripeti-

tivo o ripreso dal testo Sufficiente: si esprime con strutture semplici ma sostanzialmente corrette; usa un lessico pertinente Discreto: si esprime in modo scorrevole pur con qualche inesattezza formale; usa un lessico semplice ma

appropriato Buono: si esprime con correttezza formale e in modo scorrevole; usa un lessico appropriato al registro

linguistico

26

RELAZIONE FINALE DELDOCENTE

Sistema Gestione Qualità

D2-11/a Revisione n.2

MATERIA MATEMATICA

Prof. FERRANTE FRANCESCO

classe e indirizzo 5AZ socio sanitario anno scolastico 2014/2015

CONOSCENZE

il concetto di disequazione di primo o di secondo grado, intera o fratta

il concetto di dominio di una funzione razionale

il concetto di segno di una funzione

il concetto di intersezione della funzione con gli assi cartesiani

il concetto di funzione crescente/decrescente e di funzione pari/dispari

Il concetto di limite di funzione

Il concetto di asintoto

Il concetto di derivata

Il concetto di concavità

Il concetto di lettura di un grafico

COMPETENZE

• saper calcolare la soluzione di una disequazione di primo o secondo grado,

intera o fratta

• saper determinare il dominio di una funzione razionale

• saper leggere il dominio e il codominio dal grafico di una funzione qualunque

• saper studiare il segno di una funzione razionale

• saper leggere il segno dal grafico di una funzione qualunque

• saper determinare le intersezioni con gli assi di una funzione razionale

• saper leggere le intersezioni con gli assi cartesiani dal grafico di una

funzione qualunque

• saper calcolare il limite anche all’infinito di una funzione razionale.

• saper calcolare gli asintoti verticali, orizzontali o obliqui per una funzione

• saper calcolare la derivata di funzioni polinomiali e fratte

• saper interpretare dal grafico di una funzione qualunque, gli asintoti per la

27

ALL. A

funzione stessa, sia verticali, che orizzontali, che obliqui, conoscendone due

punti (di cui uno sull’asse y)

• saper rappresentare in un diagramma cartesiano i risultati algebrici dello studio

del dominio e segno di una funzione.

CAPACITA’

• saper esprimere un pensiero in modo chiaro e comprensibile

• saper usare in modo corretto la simbologia e la terminologia specifiche

• saper riferire in modo corretto una definizione o una regola

• saper organizzare un percorso, mentale o di calcolo, per arrivare ad un risultato.

5. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE :

Modulo 1 : RIPASSO DISEQUAZIONI Settembre-

Disequazioni e sistemi di primo e secondo grado Disequazioni fratte

Modulo 2: FUNZIONE REALE DI VARIABILE REALE Ottobre

Dominio e codominio e grafico di una funzione Intersezione di una funzione con gli assi e studio del segno di una funzione razionale fratta Analisi del grafico di una funzione e relativa individuazione di : segno, annullamento, intervalli di

crescenza e decrescenza Rappresentazione grafica di funzioni polinomiali e fratte Funzioni pari e dispari

Modulo 3 : LIMITI Novembre-

Concetto di limite finito di una funzione in un punto attraverso approssimazione . Limite destro e sinistro. Concetto di limite infinito in un punto attraverso esempi Concetto di limite di una funzione per la variabile indipendente che tende ad infinito, attraverso

esempi Alcune forme indeterminate (infinito su infinito, infinito meno infinito, cenni alla forma zero su zero

in maggio) relativamente a funzioni fratte Accenno al concetto di continuità

Modulo 4: ASINTOTI Dicembre

Gli asintoti verticali e orizzontali per una funzione razionale e loro rappresentazione grafica Gli asintoti obliqui per una funzione razionale e loro rappresentazione grafica

Modulo 5: DERIVATA Gennaio Febbraio

Concetto di rapporto incrementale. Concetto di limite infinito in un punto attraverso esempi

28

Concetto di limite di una funzione per la variabile indipendente che tende ad infinito, attraverso esempi

Modulo 6: MASSIMI E MINIMI E CONCAVITA’ : Febbraio-Marzo-Aprile

Concetto di funzione crescente e decrescente. Concetto di massimo e minimo relativo ed assoluto Concetto di flesso orizzontale Studio di esempi Concetto di concavità in termini geometrici

Modulo 7: LETTURA DI GRAFICI : Aprile-Maggio

Esercizi di lettura di grafici.

Modulo 8: STATISTICA Maggio

Accenni agli indici di posizione centrale e di variabilità. Grafici.

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 98

6. METODOLOGIE (lezione frontale, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.):

Il percorso didattico è stato organizzato cercando di coinvolgere attivamente gli studenti nell’apprendimento. Ogni argomento è stato introdotto precisandone gli obiettivi con un’attenzione particolare a una forma intuitiva piuttosto che rigidamente teorica.

L’attività di presentazione degli argomenti è stata svolta mediante lezioni frontali.

7. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, biblio-teca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):

Bergamini-Trifone –Barozzi , Moduli di matematica , Modulo S : Le disequazioni e le funzioni

Bergamini-Trifone –Barozzi , Moduli di matematica , Modulo U : I limiti

Appunti dalle lezioni per quanto riguarda le derivate, i massimi ed i minimi.

8. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Specificare: (prove scritte, verifiche orali, ecc.):

In prevalenza prove scritte e qualche interrogazione orale.

Sono allegati al documento del Consiglio di classe i testi delle due simulazioni della terza prova.

29

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA n. 1

30

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA n. 2

31

32

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA (Tipologia B) Materia: MATEMATICA PUNTEGGIO DELLA PROVA: ______ /15

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO1°

PUNTEGGIO2°

PUNTEGGIO3°

Conoscenza degli argomentie/o delle procedurecorrettezza dei calcoli se presenti

Nullo Carente Gravemente insuffic. Insufficiente SufficienteDiscreto Buono Ottimo

12345678

12345678

12345678

Correttezza formale(uso corretto di terminologia e simbologia)

Nullo Carente Insufficiente Sufficiente Discreto/buono

01234

01234

01234

Capacità di analisiNullo Insufficiente Sufficiente Discreto/buono

0123

0123

0123

TOTALE /15 /15 /15

Si puntualizzano e si definiscono gli indicatori nel seguente modo: Indicatore: Conoscenza degli argomenti e delle procedure; correttezza dei calcoli

Descrittori: Nullo (1): elaborato in bianco; Carente(2): sono presenti minimi cenni risolutivi errati; Gravemente insufficiente(3): sono presenti minimi cenni risolutivi corretti, oppure la risoluzione contiene gravi errori nelle procedure e/o nei calcoli; Insufficiente(4): risoluzione incompleta ma corretta oppure completa ma con qualche errore nei calcoli o nelle procedure; Sufficiente(5): risoluzione completa, con qualche errore non grave nei calcoli; Discreto(6): risoluzione completa, con qualche imperfezione nei calcoli; Buono(7): risoluzione completa con una imperfezione nei calcoli; Ottimo(8): risoluzione completa e corretta

Indicatore: Correttezza formale (uso corretto di terminologia e simbologia)

Descrittori: Nullo (0): compito in bianco; Carente(1): uso improprio di terminologia e/o simbologia o scarso sviluppo dell’elaborato; Insufficiente(2): uso non del tutto appropriato di terminologia e simbologia ; Sufficiente(3): uso sostanzialmente corretto di terminologia e simbologia : qualche imperfezione; Discreto/Buono(4) : uso corretto di terminologia e simbologia

Indicatore: Capacità di analisi

Descrittori:Nullo (0): compito in bianco; Insufficiente(1): nessuna conclusione corretta nei passaggi effettuati; Sufficiente(2) : sono presenti conclusioni corrette ma imprecise; Discreto/Buono(3): sono presenti conclusioni corrette e precise.

Firma del docente

________________________________

Data 08/05/2015

33

ALL. A

DIRITTO E LEGISLAZIONE SOCIO SANITARIA

MATERIA _________________________________________________________________________

Prof. _PULETTI STEFANO______________________________________________________________

classe e indirizzo________5az______________________________ anno scolastico__2014/2015

CONOSCENZE

conoscere

i requisiti per l'acquisto di qualità di imprenditore, di imprenditore agricolo, imprenditore commer-ciale I collaboratori subordinati dell'imprenditore.

la disciplina del trasferimento d'azienda.

gli elementi essenziali del contratto di società

la disciplina giuridica delle società cooperative, il concetto di mutualità prevalente

il passaggio dal Welfare state al Welfare mix. le cooperative sociali,

il contratto, il negozio giuridico I tipi di forma che il contratto può assumere.

le cause di nullità del contratto, cause di annullabilità del contratto, caratteri dell'azione di nullità, i caratteri di annullabilità.

il contratto di leasing, il contratto di appalto, il contratto di vendita.

l'art. 117 della Cost.

Principio autonomista, i tipi di autonomia riconosciute agli enti territoriali.

La riforma dei servizi pubblici locali del 2001. gli organi istituzionali del Comune, le funzioni ammini-strative del Comune. Gli organi e le funzioni della Provincia, La Regione e gli organi fondamentali da cui è composta.

la competenza legislativa in materia di protezione sociale, l'organizzazione del sistema integrato di in-terventi e servizi sociali. sapere cos'è il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali, significato di Terzo Settore.

Le reti sociali, la carta dei servizi.

Definire l'impresa sociale, le organizzazioni di volontariato,, le associazioni di promozione sociale, Le organizzazioni non governative,

Le fondazioni, Le IPAB, le ONLUS, le cooperative sociali.

il modello organizzativo di Welfare State della legge n° 328 del 2000 e

Il ruolo dei Comuni nella realizzazione del sistema integrato dei servizi e degli interventi sociali. la re-gionalizzazione della materia dei servizi sociali.

il finanziamento del sistema sociale pubblico, il finanziamento del terzo settore.

l'Istituto di accreditamento

l'etica del lavoro sociale. i concetti di trattamento dati, dati personali, dati sensibili e dati sanitari. i soggetti della disciplina della privacy, il Garante

COMPETENZE

34

Saper cogliere la differenza tra azienda e impresa, Sapere distinguere tra i concetti di ditta, insegna, marchi, concetti di opere dell'ingegno: creazioni in ambito culturale (diritto d'autore) e in ambito della tecnica e del-l'industria (brevetti) ,cogliere la differenza tra società di persone e società di capitali , distinguere tra concetti di scopo mutualistico interno ed esterno, distinguere le diverse tipologie di soci nelle società cooperative, sa-per riconoscere gli organi sociali delle cooperative nella struttura tradizionale, le cooperative di tipo a e le cooperative di tipo b. gli strumenti giuridici per l'affidamento dei servizi pubblici. la differenza tra contratti tipici a atipici. gli elementi accidentali del contratto, gli elementi essenziali del contratto, la differenza tra re-scissione e risoluzione del contratto, gli effetti della nullità e dell'annullabilità, la differenza tra il leasing operativo e finanziario,la garanzia della evizione e quella dei vizi. sussidiarietà verticale e orizzontale, le cause della crisi dello Stato sociale, distinguere le figure professionali socio – sanitarie, le figure professiona-li sociali, le figure professionali dell'integrazione socio – sanitaria.

CAPACITà

comprendere la complessità del fenomeno societario, comprendere la collocazione delle società mutualisti-che, comprendere lo scopo delle cooperative sociali, comprendere la relazione tra autonomia contrattuale e contratti atipici, la relazione tra la crisi del welfare state, il nuovo modello di welfare, la riforma degli enti lo-cali e lo sviluppo del terzo settore.

1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER:

Unità didattiche e/o

Moduli e/o

Percorsi formativi ed

Eventuali approfondimenti

U.D. – Modulo – Percorso Formativo - approfondimento Periodo

L'ATTIVITA' DI IMPRESA E LE CATEGORIE DI IMPRENDITORI (settembre-ottobre)

1. i requisiti necessari per l'acquisto di qualità di imprenditore art. 2082

2. le attività esercitabili per l'acquisto della qualità di imprenditore agricolo art. 2135

3. le attività esercitabili dall'imprenditore commerciale art. 2195

4. lo statuto dell'imprenditore commerciale.

5. I collaboratori subordinati dell'imprenditore.

35

L'AZIENDA (ottobre)

1. differenza tra azienda e impresa.

2. i concetti di ditta, insegna, marchio.

3. concetti di opere dell'ingegno: creazioni in ambito culturale (diritto d'autore) e in ambito della tecnica e dell'industria (brevetti)

4. la disciplina del trasferimento d'azienda.

LA SOCIETA' IN GENERALE (novembre-dicembre)

1. gli elementi essenziali del contratto di società 2247

LE SOCIETA' DI PERSONE E LE SOCIETA' DI CAPITALI (dicembre-gennaio)

1. differenza tra società di persone e società di capitali in relazione ad autonomia patrimoniale respon-sabilità soci, amministrazione, trasferimento della qualità di socio

LE SOCIETA' COOPERATIVE (gennaio)

1. la disciplina giuridica delle società cooperative.

2. i concetti di scopo mutualistico interno ed esterno.

3. il concetto di mutualità prevalente

4. le diverse tipologie di soci nelle società cooperative.

5. gli organi sociali delle cooperative nella struttura tradizionale.

6. le caratteristiche delle mutue assicurazioni.

LE COOPERATIVE SOCIALI (febbraio)

1. il passaggio dal Welfare state al Welfare mix.

2. le cooperative sociali, le cooperative di tipo A e le cooperative di tipo B.

3. Gli strumenti giuridici per l'affidamento dei servizi pubblici.

IL CONTRATTO IN GENERALE (febbraio)

1. il contratto, il negozio giuridico

2. la differenza tra contratti tipici a atipici.

3. gli elementi essenziali del contratto.

4. I tipi di forma che il contratto può assumere.

5. Gli elementi accidentali del contratto.

6. gli effetti della nullità e dell'annullabilità

7. le cause di nullità del contratto.

8. cause di annullabilità del contratto.

9. caratteri dell'azione di nullità.

10. i caratteri di annullabilità.

11. la differenza tra rescissione e risoluzione del contratto.

36

I CONTRATTI (marzo)

1. il contratto di leasing, la differenza tra il leasing operativo e finanziario

2. il contratto di appalto, le obbligazioni del committente e dell'appaltatore.

3. il contratto di vendita, la garanzia della evizione e quella dei vizi.

LA LEGGE COSTITUZIONALE N. 3/2001 (marzo)

1. il principio di sussidiarietà, sussidiarietà verticale e orizzontale

2. la competenza legislativa enunciata dall'art. 117 della Cost.

AUTONOMIE (aprile)

1. Principio autonomista, autonomie locali.

2. i tipi di autonomia riconosciute agli enti territoriali.

LE AUTONOMIE TERRITORIALI NELLA RIFORMA COSTITUZIONALE (aprile)

1. il principio autonomista dell'art. 5 della Costituzione.

2. La riforma dei servizi pubblici locali del 2001.

3. l'autonomia degli enti territoriali.

4. gli organi istituzionali del Comune, i servizi di competenza statale delegati al Sindaco.

5. le funzioni amministrative del Comune.

6. Che cos'è la Provincia? Da chi è composta? Quali sono le funzioni fondamentali della Provin-cia?

7. La Regione e gli organi fondamentali da cui è composta , differenza tra gli Statuti ordinari e gliStatuti speciali.

LE FUNZIONI DEL BENESSERE E LO SVILUPPO DEL SETTORE NON PROFIT (aprile)

1. la competenza legislativa in materia di protezione sociale come si evince dall'art. 117 della Co-stituzione.

2. l'organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.

3. Che cos'è il Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali?

4. la crisi dello Stato sociale.

5. significato di Terzo Settore.

6. Le reti sociali, la carta dei servizi.

L'IMPRESA SOCIALE E LE TIPOLOGIE DI FORME ASSOCIATIVE (aprile)

1. Cos'è l'impresa sociale?

2. la differenza tra associazioni riconosciute e associazioni non riconosciute.

3. le organizzazioni di volontariato, ii caratteri tipici dell'attività di volontariato.

4. le associazioni di promozione sociale, i requisiti fondamentali

5. Le organizzazioni non governative, i requisiti per il riconoscimento di idoneità e le risorse umane.

37

6. Le fondazioni, le varie tipologie.

7. Le IPAB, i concetti di pubblicizzazione e de-pubblicizzazione.

8. le ONLUS

9. le cooperative sociali.

LA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE PER LA SALUTE E IL BENESSERE (maggio)

1. la legge n° 328 del 2000 e il modello organizzativo di Welfare State.

2. Il ruolo dei Comuni nella realizzazione del sistema integrato dei servizi e degli interventi socia-li.

3. le diverse forme di gestione dei servizi socio-sanitari.

4. gli strumenti della programmazione sociale.

5. la regionalizzazione della materia dei servizi sociali conseguente la riforma costituzionale del 2001.

6. il finanziamento del sistema sociale

7. il finanziamento del terzo settore.

LE QUALITA' DELL'ASSISTENZA E LE MODALITA' DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI (maggio)

1. l'Istituto di accreditamento, i diversi compiti della Regione e del Comune.

2. la procedura di valutazione per l'affidamento dei servizi sociali alle organizzazioni non profit.

IL RUOLO E I PRINCIPI ETICI DELLE PROFESSIONI SOCIALI E SOCIO – SANITARIE(maggio)

1. Differenza tra i servizi di prima, seconda e terza generazione.

2. l'etica del lavoro sociale.

3. il codice deontologico dell'assistente sociale.

4. le figure professionali socio – sanitarie.

5. le figure professionali sociali.

6. le figure professionali dell'integrazione socio – sanitaria.

LE LEGGI SULLA PRIVACY E IL TRATTAMENTO DEI DATI (maggio)

1. la legge sulla privacy l. 31 dicembre 1996 n° 675 , D.Lgs. 30 giugno 2003 n° 196 (Testo Unico)

2. i concetti di trattamento dati, dati personali, dati sensibili e dati sanitari.

3. i soggetti della disciplina della privacy

4. il ruolo del Garante ed i suoi compiti

5. il segreto professionale

6. il diritto alla riservatezza dei minori.

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 51

38

2. METODOLOGIE lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e integrazione, ecc.

3. MATERIALI DIDATTICI (Testo adottato, orario settimanale di laboratorio, attrezzature, spazi, bi-blioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc.):

libro di testo “Percorsi di diritto e legislazione socio sanitaria”- Messori-Razzoli

laboratorio di informatica - piattaforma e-learning Moodle

4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Specificare: (prove scritte, verifiche orali, test oggettivi, prove grafiche, prove di laboratorio, ecc.):

prove di laboratorio nel primo quadrimestre

verifiche a domande aperte nel secondo quadrimestre

Sono allegati al documento del Consiglio di classe i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate:

simulazione terza prova

Firma del docente

___Stefano Puletti___

data_____11/05/2015_______

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA

MATERIA: DIRITTO

CLASSE: 5 AZ

DATA …../...../.......... ALUNNO..........................................................................

39

1) Illustri il candidato le cause di annullabilità del contratto.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

2) Dopo aver spiegato il significato del principio di sussidiarietà il candidato si soffermi sul principio di sussidiarietà orizzontale

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

3) Dopo aver illustrato il principio autonomista, il candidato definisca le autonomie locali.

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

________________________________________________________________________________

_______________________________________________________________________________

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA TIP. B

DIRITTO

CANDIDATO/A__________________________________ CLASSE V TSS SEZ. _____________

40

Indicatori Descrittori Punteggio1^ domanda

Punteggio2^ domanda

Punteggio 3^ domanda

Conoscenze degliargomenti

NulloScarsoGravemente insufficienteInsufficienteMediocreSufficienteDiscretoBuonoMolto buonoOttimo

12345678910

12345678910

123456789

10Esposizione e lessico

specificoImproprio e/o poveroSostanzialmente corretto, ma limitatoCorretto e pertinente

12

3

12

3

12

3Rielaborazione e sintesi Confusa e/o disorganica

Lineare e comprensibile12

12

12

Totale punti ……………/15

Definizione dei descrittori: 1. Nullo: non risponde alla domanda2. Scarso: non conosce per nulla l’argomento e la pertinenza delle risposte ai quesiti è praticamente nulla3. Gravemente insufficiente: conosce in modo frammentario e lacunoso l’argomento e le risposte non risultano

pertinenti4. Insufficiente: dimostra conoscenze carenti e le risposte risultano poco pertinenti5. Mediocre: dimostra conoscenze piuttosto superficiali e non del tutto pertinenti6. Sufficiente: ha delle conoscenze essenziali e si evidenzia un’accettabile pertinenza delle risposte7. Discreto: conosce gli argomenti proposti in modo pertinente anche se evidenzia lievi carenze8. Buono: dimostra di conoscere gli argomenti pur con qualche imperfezione9. Molto buono: dimostra di conoscere gli argomenti in modo completo e corretto10. Ottimo: dimostra di conoscere in maniera approfondita e pertinente gli argomenti e sa scegliere i percorsi

esplicativi più idonei

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Sistema Gestione Qualità

D2-11/a Revisione n.2

41

MATERIA Cultura Medica

Prof.ssa Ramon Patrizia

classe e indirizzo: V^AZ Tecnico Servizi Sociali anno scolastico 2014/2015

Nel complesso, la classe ha raggiunto una discreta conoscenza delle varie patologie e problematiche inerenti soprattutto a situazioni di carattere professionale.

Il profitto, nel complesso sufficiente, è stato favorito dalla buona partecipazione alle lezioni di quasi tutti gli studenti e da un impegno quasi costante.

CONOSCENZE

- Importanza del valore della salute e del diritto alla salute.- Conoscenza della terminologia anatomica e medica.- Individuazione e classificazione degli eventi patologici relativi all’infanzia, all’handicap,e alla sene-

scenza.- Conoscenza dei metodi riabilitativi più utilizzati per il soggetto disabile e anziano..- Conoscenza dell’Organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e delle strutture e servizi socio-sa-

nitari, reti formali e informali.- Conoscere i ruoli e le competenze delle diverse figure professionali in ambito socio-sanitario.

COMPETENZE

- Riconoscere i sintomi e le cause di alcune malattie del bambino, dell’anziano e di alcune disabilità. - Essere in grado di dare informazioni di carattere sanitario e suggerire norme di comportamento agli

utenti, usando una terminologia appropriata.- Essere in grado di rilevare i bisogni, di individuare le risposte e di tracciare un percorso di recupero

relativo a soggetti in difficoltà, in particolari minori, anziani e disabili psichici e fisici.- Orientarsi all’interno delle strutture e dei servizi socio-sanitari e fornire assistenza per l’accesso ai

servizi socio-sanitari ai soggetti anziani, disabili e alle loro famiglie.- Realizzare una comunicazione efficace e saper prestare l’assistenza alle persone secondo il proprio

ruolo.

CAPACITÀ’

- Indicare i principi su cui si basa il S.S.N..

- Descrivere i principali servizi forniti dalle ASL:

- Spiegare come si accede alle prestazioni sanitarie.

- Riconoscere e distinguere i ruoli; le mansioni e le competenze delle diverse figure professionali

che operano all’interno delle strutture dei servizi socio-sanitari.

9. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER

- Moduli e/o- Unità didattiche e/o- Percorsi formativi ed - eventuali approfondimenti

Modulo 1 – Anatomia e fisiologia.

Ripasso continuo degli argomenti correlati al presente programma..SettembreMaggio

42

ALL. A

Modulo 2 – Normalità e disabilità nell’età evolutiva.

- L’età evolutiva e le sue suddivisioni.- Cenni di auxologia.- Modificazioni anatomo-funzionali durante l’accrescimento.- Alterazioni dell’accrescimento postnatale.- Disabilità nell’età evolutiva.- Sindrome di Down.- Fenilchetinuria-Ipotiroidismo congenito-Fibrosi cistica.- Principali patologie del bambino: malattie del S.N.C. e Distrofia Muscolare

di Duchenne.- Interventi abilitativi e riabilitativi.

Ottobre

Modulo 3 – Disabilità e riabilitazione nell’anziano.

- Modificazioni anatomiche e funzionali dell’anziano.- L’anziano fragile.- La riabilitazione dell’anziano.- La demenza.- Morbo di Parkinson e suo trattamento.- Morbo di Alzheimer e suo trattamento..

Modulo 4 –Bisogni socio-sanitari dell’utenza e della comunità.

- Il concetto di bisogno.- I bisogni socio-sanitari dell’utenza.

L’analisi dei bisogni.Come attuare l’analisi dei bisogni.

- Dai bisogni alle risposte: l’offerta dei servizi e come valutare la soddisfazio-ne e l’efficienza del servizio.

Novembre

Dicembre

Modulo 4 – Organizzazione dei servizi socio-sanitari e delle reti informali.

- Il Servizio Sanitario Nazionale.- Le Unità Sanitarie Locali.- L’accesso alle prestazioni sanitarie: la scelta del medico di fiducia, le visite

mediche ambulatoriali e a domicilio, le visite urgenti, l’assistenza speciali-stica, i ricoveri ospedalieri, gli incidenti e altre cause d’emergenza, la pre-scrizione dei farmaci.

Gennaio

Modulo 5 – Progetti d’intervento per minori, anziani, soggetti con disabilità e disagio psichico.

- Elaborare un progetto: le fasi- Intervento su minori disabili affetti da Paralisi Cerebrale Infantile.

Quadro clinico e complicanze della PCI – Il progetto d’intervento integrato nelle PCI – Le modalità di approccio – Il Profilo Dinamico Funzionale – Gliambiti d’intervento – La metodologia operativa.

- Progetto d’intervento integrato su soggetti affetti da demenza (Morbo di Alzheimer in particolare).

- La demenza e la relazione paziente –caregiver – gli operatori coinvolti.

Febbraio

Modulo 6 – Rilevazione dei bisogni, delle patologie e delle risorse dell’utenza e del territorio.

Febbraio

- Le principali fonti di dati. L’Istat. Altre fonti di dati – Il Nuovo Sistema in-

43

formativo Sanitario (NSIS).

Modulo 7 – Figure professionali in ambito socio sanitario.

- Figure professionali in ambito socio-sanitari: l’assistente sociale – l’assi-stente sanitario – il fisioterapista - il logopedista – l’infermiere professiona-le – l’operatore socio-sanitario – l’ausiliario socio assistenziale (ASA) – l’e-ducatore professionale – l’addetto all’assistenza di base – altre figure profes-sionali.

Marzo

Modulo 8 – Metodologia sanitaria e sociale.

- Il lavoro sociale e sanitario.- La relazione di aiuto: caratteristiche della relazione d’aiuto – gli attori del si-

stema curante.- La metodologia del lavoro socio-sanitario: le caratteristiche degli obiettivi-

condizioni per la realizzazione del metodo per obiettivi – le fasi del metodo di lavoro per obiettivi.

- La comunicazione: la comunicazione verbale, non verbale, e paraverbale – la comunicazione efficace.

- Il colloquio: il contesto del colloquio – le modalità di conduzione del collo-quio – i tipi di colloquio – le fasi del colloquio.

Aprile

Modulo 9 – Educazione alla salute.

- Che cosa si intende per educazione.- Progettare un intervento di educazione sanitaria: identificazione dei bisogni

– identificazione dei destinatari-definizione delle finalità educative-formula-zione degli obiettivi-selezione dei contenuti, dei metodi, degli strumenti e dei sussidi-definizione dei tempi, dei luoghi e delle risorse-verifica e valuta-zione dei risultati-interventi educativi sul paziente-elaborazione di un pro-getto di educazione alla salute.

Maggio

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico. 116

10. METODOLOGIE

La trattazione degli argomenti è stata proposta con lezioni frontali, durante le quali è stato lasciato lo spazioal dialogo e alla discussione con gli allievi. Allo scopo di rendere completa la trattazione dei moduli, si èfatto ricorso all’analisi degli elementi di osservazione emersi durante le esperienze realizzate dagli allievi inambito professionale

11. MATERIALI DIDATTICI

Testo in adozione (Igiene e cultura medico-sanitaria di S. Barbone e M.R. Castiello – Igiene e culturamedico-sanitaria di S. Barbone e P. Alborino – editore Franco Lucisano). Appunti presi da altri testi.

12. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Gli alunni sono stati valutati attraverso prove scritte (aperte e semistrutturate) e verifiche orali, entrambe tesead accertare le conoscenze-competenze acquisite, ossia conoscenza e comprensione degli argomenti, utilizzodi un linguaggio scientifico appropriato, rielaborazione personale dei contenuti disciplinari. Nellavalutazione si è tenuta, inoltre, in considerazione la capacità di operare collegamenti interdisciplinari, lapartecipazione e l’interesse in classe.

Per quanto riguarda le simulazioni di terza prova dell’Esame di Stato, sono state formulate con tipologiaaperta e semistrutturata.

44

Per la valutazione delle prove scritte annuali è stata utilizzata una scala da 0 a 10, mentre nelle simulazioni ilvoto è stato espresso in quindicesimi.

Firma del docente

Patrizia Ramon

Vicenza, 15 Maggio 2015

Nome…………………………... Vicenza, 11 marzo 2015 Cognome………………………..

45

Simulazione 3^ Prova di Cultura Medica

1. Come viene attuata l’analisi dei bisogni?

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

2. Che cosa sono i LEAS e quando sono stati istituiti?

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................

3. Cos’è la Paralisi Cerebrale Infantile e quali possono essere le cause della sua insorgenza?

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Nome…………………………... Vicenza, ……………

Cognome………………………..

Simulazione 3^Prova di CULTURA MEDICA

Anno scolastico 2014/15

46

4. Che cos’è la Distrofia Muscolare di Duchenne?

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

5. Che cos’è il Morbo di Parkinson e come può essere trattato?

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................

6. Quando è stato istituito il Servizio Sanitario Nazionale e quali novità ha portato in campo assistenziale?

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………………………

GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA TIP. B

CULTURA MEDICO-SANITARIA

47

CANDIDATO/A__________________________________ CLASSE V TSS SEZ. _____________

Indicatori Descrittori Punteggio1^ domanda

Punteggio2^ domanda

Punteggio 3^ domanda

Conoscenze degliargomenti

NulloScarsoGravemente insufficienteInsufficienteMediocreSufficienteDiscretoBuonoMolto buonoOttimo

12345678910

12345678910

123456789

10Esposizione e lessico

specificoImproprio e/o poveroSostanzialmente corretto, ma limitatoCorretto e pertinente

12

3

12

3

12

3Rielaborazione e sintesi Confusa e/o disorganica

Lineare e comprensibile12

12

12

Totale punti ……………/15

Definizione dei descrittori: 11. Nullo: non risponde alla domanda12. Scarso: non conosce per nulla l’argomento e la pertinenza delle risposte ai quesiti è praticamente nulla13. Gravemente insufficiente: conosce in modo frammentario e lacunoso l’argomento e le risposte non risultano

pertinenti14. Insufficiente: dimostra conoscenze carenti e le risposte risultano poco pertinenti15. Mediocre: dimostra conoscenze piuttosto superficiali e non del tutto pertinenti16. Sufficiente: ha delle conoscenze essenziali e si evidenzia un’accettabile pertinenza delle risposte17. Discreto: conosce gli argomenti proposti in modo pertinente anche se evidenzia lievi carenze18. Buono: dimostra di conoscere gli argomenti pur con qualche imperfezione19. Molto buono: dimostra di conoscere gli argomenti in modo completo e corretto20. Ottimo: dimostra di conoscere in maniera approfondita e pertinente gli argomenti e sa scegliere i percorsi

esplicativi più idonei

MATERIA TECNICA AMMINISTRATIVA

Prof. PERAZZOLO ANNAMARIA

classe e indirizzo 5 AZ anno scolastico 2014/2015

48

ALL. A

ABILITA'

analizzare la struttura patrimoniale e finanziaria dell'azienda riconoscere la competenza economica dei costi e ricavi e determinare il reddito d'esercizio indicare il funzionamento di alcuni conti con riguardo a semplici situazioni concrete commentare, in situazioni semplificate, lo stato patrimoniale e il conto economico riconoscere le finalità e i requisiti delle aziende non profit analizzare la gestione nell'aspetto finanziario ed economico riconoscere le finalità e i requisiti delle aziende non profit analizzare la gestione nell'aspetto finanziario ed economico comprendere i bilanci di previsione e il rendiconto delle aziende non profit comprendere le finalità del bilancio delle aziende non profit e del bilancio sociale compilare assegni bancari individuare i soggetti del sistema finanziario individuare le funzioni delle principali operazioni bancarie distinguere le diverse tipologie di rapporti di lavoro riconoscere il ruolo dello Stato e del Terzo Settore privato in economia

COMPETENZE

interpretare la gestione aziendale nei suoi processi e flussi di informazioni riconoscere la funzione del sistema finanziario e delle principali operazioni finanziarie riconoscere gli elementi di complessità della gestione delle risorse umane

CONOSCENZE

le operazioni di gestione le aree della gestione aziendale il fabbisogno finanziario e le fonti di finanziamento aspetto finanziario ed economico della gestione aspetto qualitativo e quantitativo del patrimonio analisi della struttura finanziaria e patrimoniale l'inventario il risultato economico globale il reddito d'esercizio l'economicità della gestione cenni al metodo della partita doppia il bilancio d'esercizio economia sociale e mondo non profit le associazioni le fondazioni i comitati le onlus, elementi di gestione e contabilità degli enti non profit i mezzi di pagamento i titoli di credito caratteristiche cambiale pagherò vaglia cambiario la scadenza e gli elementi della cambiale l'assegno bancario e circolare clausole relative agli assegni il sistema finanziario la classificazione delle operazioni bancarie operazioni di raccolta e impiego il conto corrente bancario il lavoro subordinato l'amministrazione del personale la retribuzione ed il costo del lavoro

49

6) CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

periodo

LA GESTIONE AZIENDALE ED I SUOI RISULTATI

Le operazioni digestione

Gestione interna ed esterna. Flussi reali e flussi monetari Settembre/

Dicembre

Le aree della gestioneaziendale

La gestione caratteristica, finanziaria, patrimoniale e fiscale.

Il fabbisognofinanziario e le fonti di

finanziamento

Fabbisogno finanziario e fonti di finanziamento

L'aspetto finanziario el'aspetto

economico dellagestione

L'aspetto finanziario, l'equilibrio monetario, l'aspetto economico e il sistema costi-ricavi, le altre variazioni del capitale proprio, l'equilibrio economico.

Il patrimonio aziendale:l'aspetto

qualitativo

Immobilizzazioni e attivo circolante. Capitale proprio e capitale di terzi.

Il patrimonio aziendale:l'aspetto

quantitativo

Valori finanziari e valori economici. I criteri di valutazione. Le attivitàe le passività. Il patrimonio netto.

L'analisi della strutturafinanziaria epatrimoniale

L'equilibrio finanziario e patrimoniale: rapporti di composizione degli impieghi e dei finanziamenti. Situazione finanziaria e patrimoniale equilibrata e in disequilibrio

Inventario Significato e composizione dell'inventario

Il risultato economicoglobale della

gestione

Il procedimento sintetico ed il procedimento analitico di determinazione del risultato economico della gestione

La determinazione delreddito diesercizio.

Economicità

I costi ed i ricavi di competenza. Extraprofitto per determinare l'economicità della gestione.

50

della gestione

LA GESTIONE DEL PERSONALE

Ruolo delle risorseumane e tecniche di

gestione del personale

Il fattore umano come risorsa strategica nel settore no profit. Le tecniche di gestione del personale. La ricerca del personale. La selezione e le sue fasi. Assunzione, accoglienza, inserimento. Formazione e sistema incentivante

Dicembre/Gennaio

Il rapporto di lavorosubordinato

Il contratto di lavoro subordinato. Tipi di contratti.

L'amministrazione deirapporti di lavoro. Irapporti con gli enti

previdenziali eassistenziali.

Contabilità del personale. Libri obbligatori. INPS. INAIL.

La retribuzione e ilcosto del lavoro

Le forme e gli elementi della retribuzione. La retribuzione corrente e differita.

periodo

MEZZI DI PAGAMENTO E TITOLI DI CREDITO

51

I mezzi di pagamentocartacei edelettronici

I mezzi di pagamento cartacei. Il bonifico bancario. Le procedure elettroniche di incasso. Assegni turistici. Carte di credito e carte di debito.

Gennaio-Febbraio

I titoli di credito:tipologie e

caratteristiche

Classificazione dei titoli di credito, caratteristiche fondamentali dei titoli di credito

La cambiale: il pagheròe il vaglia

cambiario. Lacambiale tratta

I requisiti della cambiale. Il pagherò. La tratta a tre soggetti. La scadenza egli altri elementi della cambiale.

L'assegno bancario el'assegnocircolare

Assegno bancario e assegno circolare. Pagamento e mancato pagamento. Clausole particolari relative agli assegni.

periodo

ECONOMIA SOCIALE E SISTEMA ECONOMICO-FINANZIARIO

Stato sociale.Economiasociale dimercato

Recenti dottrine economiche in tema di intervento dello Stato in Economia. Scuola Keynesiana e scuola monetarista. Ruolo del sistema finanziario. Il terzo settore privato.

Marzo-Giugno

Associazioni, fondazioni, comitati e gli altri enti no profit

Caratteristiche degli enti no profit

Gestione e contabilità delle aziende no profit

Cenni alla contabilità ed al bilancio delle aziende no profit

Il sistema bancario e le principali operazioni bancarie

Il ruolo del sistema bancario nel funzionamento del sistema economico generale. Il credito e le funzioni della banca. Principali operazioni bancarie.

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 83

OBIETTIVI RAGGIUNTI

La disciplina in esame è stata proposta agli allievi nel quarto e nel quinto anno del loro percorso scolastico.La disciplina ha finalità prevalentemente di tipo operativo e tecnico. Gli allievi, al termine del quinto anno,dimostrano di aver maturato conoscenze e competenze specie in ambito organizzativo relativamente al qualerisultano consapevoli:

52

che l’attività economica si esplica attraverso la corretta individuazione dei bisogni, dalla loro prioritàe una conseguente allocazione delle risorse;

che l'esercizio di un'attività economica richiede la risoluzione di problemi concreti della praticaamministrativa-commerciale (operazioni di compravendita, gestione del personale, amministrazionedel patrimonio aziendale con relativi adempimenti anche fiscali, esecuzione di operazionistrettamente finanziarie).

La classe si è dimostrata in generale attenta e partecipe durante le lezioni.

3. METODOLOGIE

E' stata privilegiata la lezione frontale, con il coinvolgimento attivo degli allievi. Si è inoltre fatto ricorso aproduzioni multimediali e ad esercitazioni pratiche in classe.

MATERIALI DIDATTICI

Libro di testo: Scuola & Azienda Tecnica Amministrativa ed Economia Sociale P. Ghigini C Robecchi F.Dal Carobbo

Strumenti multimediali. Calcolatrice.

5. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Sono state proposte verifiche sommative al termine delle diverse U.D.. Si è trattato di test a domanda aperta edi test di comprensione.

Si allegano a titolo di esempio due prove somministrate nel corso dell'anno scolastico.

Firma del docente

Vicenza 15 maggio 2015 Annamaria Perazzolo

allegati: verifica del 7 novembre 2014 verifica del 12 dicembre 2014

53

VERIFICA DI TECNICA AMMINISTRATIVA DEL 7-11-2014

CLASSE V Z SERALE

ALLIEVO ________________________________

Cosa riguarda l'aspetto finanziario della gestione?

Da cosa sono costituite le variazioni finanziarie attive e quelle passive?

Cosa riguarda l'aspetto economico della gestione?

Che differenza c'è tra equilibrio finanziario ed equilibrio economico? Si può avere un

equilibrio economico e contemporaneamente un disequilibrio finanziario?

Cosa si intende per patrimonio aziendale sotto l'aspetto qualitativo?

Quali sono i componenti del patrimonio aziendale sotto l'aspetto qualitativo?

Cosa si intende per patrimonio aziendale sotto l'aspetto quantitativo?

Quali elementi compongono il patrimonio aziendale sotto l'aspetto quantitativo?

Qual è la principale caratteristica dei valori economici?

Che cos'è il Patrimonio Netto e quale valore può assumere?

54

VERIFICA DI TECNICA AMMINISTRATIVA DEL 12-12-2014

CLASSE V Z SERALE

ALLIEVO ________________________________

Quando si può affermare che la struttura finanziaria e patrimoniale di un'impresa è

equilibrata?

Se il totale impieghi è pari a 200 e le immobilizzazioni sono pari a 150, come potrebbero

risultare i rapporti di composizione in ipotesi di equilibrio finanziario e patrimoniale?

Cos'è l'inventario?

Da cosa è costituito?

Trovare il risultato economico globale e dell'esercizio n. 3 tenuto conto dei dati che seguono,

secondo il metodo analitico:

Se il patrimonio netto finale dopo il quinto anno è di euro 3000 e nei cinque anni non ci fossero

stati prelievi o nuovi apporti, quale sarebbe stato il patrimonio netto iniziale?

Perchè la vita di un'azienda viene frazionata in periodi amministrativi?

Perchè c'é bisogno di specificare i costi ed i ricavi indicando che si tratta di costi e ricavi di

competenza?

Quali oneri figurativi deve coprire il reddito di esercizio?

55

ricavi costiAnno 1 1000 1500Anno 2 2000 2500Anno 3 1500 800Anno 4 5000 4000Anno 5 7000 5000

RELAZIONE FINALE DELDOCENTE

Sistema Gestione Qualità

D2-11/a Revisione n.1

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

MATERIA Educazione Fisica Prof.ssa Elisabetta Greselin

Classe 5 AZ Anno Scolastico 2014/2015

CONOSCENZE

Conosce le tecniche di base della pallavolo

Conosce le regole della pallavolo

Conosce le tecniche di base di alcune specialità dell’atletica leggera

Conosce i metodi di attivazione cardiorespiratoria, articolare e muscolare

Conosce le tecniche di base di semplici coreografie con musica

Conosce le tecniche di base dell’uso della fit ball

COMPETENZE

Sa applicare i principi fondamentali di tecniche della pallavolo

Sa arbitrare, in modo adeguato, una partita di pallavolo

Sa applicare i principi fondamentali di tecniche dell’atletica leggera

Sa gestire autonomamente la fase di attivazione cardiorespiratoria, articolare e muscolare

Sa applicare i principi fondamentali di semplici coreografie con musica

Sa applicare i principi fondamentali di tecniche dell’uso della fit ball

CAPACITÀ’

Di tipo generale :

a) apprendimento motorio b) controllo motorio c) adattamento e trasformazione del movimento

Di tipo speciale :

a) Spazio – Tempo

b) Ritmizzazione

c) Equilibrio

d) Differenziazione dinamica

e) Resistenza

f) Rapidità

g) Forza

h) Mobilità articolare ed elasticità muscolare

56

ALL. A

13. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE :

1) Potenziamento fisiologico attraverso lo sviluppo delle capacità condizionali

- Test sulle capacità condizionali (Settembre/Ottobre)- Esercitazioni di tipo aerobico (corsa prolungata a vari ritmi) (Tutto l'anno)- Esercitazioni di tipo anaerobico (andature, scatti, etc) (Tutto l'anno) - Esercitazioni di potenziamento a carico naturale (Tutto l'anno) - Esercitazioni a coppie anche con l'utilizzo di piccoli attrezzi (Tutto l'anno) - Esercitazioni di mobilità articolare (Tutto l'anno)- Esercitazioni di stretching (Tutto l'anno)

2) Consolidamento degli schemi motori di base e delle capacità coordinative

- Esercitazioni di equilibrio statico e dinamico (Tutto l'anno)- Esercitazioni di coordinazione segmentaria e generale (Tutto l'anno)

3) Conoscenza e pratica delle varie discipline sportive

- Campestre (preparazione) (Settembre/Ottobre)- Coreografie con musica (Ottobre)- Uso della fit ball (Novembre/Dicembre/Gennaio)- Pallavolo (Aprile/Maggio)-Atletica leggera (Aprile)

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 29

14. METODOLOGIE

Lezioni frontali praticheMetodologia globaleMetodologia a gruppi di lavoro (stazioni)Metodologia individualizzata con interventi di tipo analitico in casi particolari

15. MATERIALI DIDATTICI

PalestraAttrezzatura tipica da Educazione Fisica

16. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE

Prove praticheOsservazione sistematicaProve su campo di garaLe valutazioni si sono basate sulle competenze acquisite, sui progressi ottenuti in riferimento al livello dipartenza, alla partecipazione, all’impegno e all’interesse

Sono allegati al documento del Consiglio di Classe i seguenti esempi di prove e verifiche effettuate:

Nessuna

Firma del docente

________________________________

Vicenza, 15 Maggio 2015

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RELAZIONE SU ATTIVITA’PLURIDISCIPLINARI

Sistema Gestione Qualità

D2-11/b Revisione n.2

ALL. B

CLASSE E INDIRIZZO 5 AZ TECNICO SERVIZI SOCIOSANITARI ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Per una completa visione dei contenuti delle singole discipline si fa riferimento alle relazioni dei singolidocenti (all. A)

ARGOMENTI PLURIDISCIPLINARI MATERIE COINVOLTE

HANDICAP: sindrome di Down; Assistenza al disabile. Cultura medica; Psicologia;

Inglese; Francese.

ANZIANO: L’anziano affetto dal morbo di Parkinson edemente. L’autismo.

Cultura medica; Psicologia; Inglese

Presso la segreteria didattica sono a disposizione della commissione esempi delle prove e delle simulazioni effettuate.

Data 06 maggio 2015

Firma dei docenti

Puletti Stefano ______________________________

Greselin Elisabetta ______________________________

Celegato Massimo ______________________________

Ferrante Francesco ______________________________

Perazzolo Anna Maria ______________________________

Ramon Patrizia ______________________________

Sergio Maria Pia ______________________________

Novello Elisa ______________________________

Battigelli Deborah ______________________________

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