DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE - Liceo scientifico Gobetti 15... · l’inserimento di una nuova...

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1 LICEO SCIENTIFICO STATALE “PIERO GOBETTI” Via Maria Vittoria n. 39/bis 10123 Torino Tel. 011/817.41.57 Suc. Via. Giulia di Barolo 33 – 10124 Torino Tel: 011/817.23.25 Suc. C.so Alberto Picco, 14 – 10131 Torino Tel: 011/8194533 e-mail: [email protected] PEC: [email protected] Sito: www.lsgobettitorino.gov.it Esame di stato DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE VB Anno scolastico 2016-2017 MATERIA INSEGNANTE FIRMA RELIGIONE Maurizio Biancotti ITALIANO Cinzia Botta LATINO Maria Giuseppina Pisanu LINGUA STRANIERA INGLESE Filippo Spallino STORIA Barbara Maffiodo FILOSOFIA Barbara Maffiodo MATEMATICA Silvio Genta FISICA Silvio Genta SCIENZE Ilaria Palaia DISEGNO E STORIA DELL’ARTE Renzo Indiogia EDUCAZIONE FISICA Paola Torchia

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LICEO SCIENTIFICO STATALE “PIERO GOBETTI” Via Maria Vittoria n. 39/bis – 10123 Torino Tel. 011/817.41.57

Suc. Via. Giulia di Barolo 33 – 10124 Torino Tel: 011/817.23.25

Suc. C.so Alberto Picco, 14 – 10131 Torino Tel: 011/8194533

e-mail: [email protected]

PEC: [email protected]

Sito: www.lsgobettitorino.gov.it

Esame di stato

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

CLASSE VB

Anno scolastico 2016-2017

MATERIA INSEGNANTE FIRMA

RELIGIONE Maurizio Biancotti

ITALIANO Cinzia Botta

LATINO Maria Giuseppina Pisanu

LINGUA STRANIERA INGLESE Filippo Spallino

STORIA Barbara Maffiodo

FILOSOFIA Barbara Maffiodo

MATEMATICA Silvio Genta

FISICA Silvio Genta

SCIENZE Ilaria Palaia

DISEGNO E STORIA DELL’ARTE Renzo Indiogia

EDUCAZIONE FISICA Paola Torchia

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1. PROFILO DELL’INDIRIZZO

L’indirizzo Scientifico presenta un forte legame tra la componente scientifica e umanistica del sapere e

contribuisce a sviluppare la consapevolezza dell’importanza delle scienze e della tecnologia sul progresso

di crescita culturale, civile e sociale dell’individuo. L’obiettivo del curricolo del Liceo Scientifico

“Gobetti”, è inoltre quello di definire un percorso formativo e un profilo culturale completo in grado di

favorire e agevolare l’ingresso nel mondo del lavoro, nei corsi di specializzazione post-secondaria o il

proseguimento degli studi universitari.

Il Liceo Scientifico Gobetti si caratterizza per una didattica che coniuga il patrimonio delle discipline

tradizionali con modalità di trasmissione vicine al mondo e alla sensibilità “tecnologica” delle nuove

generazioni. La strumentazione multimediale in dotazione alla scuola consente ai docenti di attivare

strategie di insegnamento flessibili e diversificate in cui il testo scritto e la lingua si legano in modo

sinergico ai suoni e alle immagini.

2. STORIA DELLA CLASSE

La classe VB è attualmente composta da 17 allievi, di cui 9 maschi e 8 femmine. Due studenti iscritti ad

inizio anno scolastico, provenienti da altri percorsi formativi, si sono ritirati nel corso dell’anno; un terzo

(non ammesso lo scorso anno a sostenere l’esame di stato) proviene da altra sezione dell’istituto.

In terza, la classe si è ridotta di 8 unità, tra respinti e ritirati.

In quarta, uno studente si è trasferito in America per completare il suo ciclo di studi ed è avvenuto

l’inserimento di una nuova studentessa proveniente dal Liceo Scientifico “Pascal” di Giaveno.

2.1 INSEGNANTI

MATERIA 3a 4a 5a

RELIGIONE

Paola Giani Biancotti Maurizio Biancotti Maurizio

ITALIANO

Cinzia Botta Cinzia Botta Cinzia Botta

LATINO

Maria Giuseppina

Pisanu

Maria Giuseppina

Pisanu

Maria Giuseppina

Pisanu

INGLESE

Carla Lagori Filippo Spallino Filippo Spallino

FILOSOFIA

Barbara Maffiodo Barbara Maffiodo Barbara Maffiodo

STORIA

Barbara Maffiodo Barbara Maffiodo Barbara Maffiodo

MATEMATICA

Silvio Genta Silvio Genta Silvio Genta

FISICA

Silvio Genta Silvio Genta Silvio Genta

SCIENZE

Ilaria Palaia Ilaria Palaia Ilaria Palaia

DISEGNO E STORIA

DELL’ARTE Renzo Indiogia Renzo Indiogia Renzo Indiogia

EDUCAZIONE FISICA

Paola Torchia Paola Torchia Paola Torchia

3

2.2 STUDENTI

STUDENTI

inizio anno fine anno

da classe precedente

Ripetenti TOTALE

Promossi Non

promossi Ritirati Senza

sospensione del

giudizio

con sospensione

del giudizio 3a 24 / 24 13 6 7 1

4a 16 / 16 13 3 /

5a 18 1 19 2

Pertanto la classe V B risulta formata dai sottoelencati allievi

N° d’ordine Allievo

1 Battaglini Sofia

2 Boni Tommaso

3 Bozzetto Sara

4 Bussi Luca

5 Catalani Sara

6 Da Rin Vidal Filippo

7 Eftime George Florin

8 Galli Federica

9 Garofalo Marco

10 Jalla Micol

11 Magnati Alessio

12 Nale Simone

13 Navone Alessandro

14 Palmisciano Vanessa

15 Pavone Martina

16 Santiano Francesca

17 Ventura Ettore

2.3 ATTIVITÀ DI RECUPERO NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI CON SOSPENSIONE

DEL GIUDIZIO

MATERIA MODALITA’ DI RECUPERO 2014-2015 studio individuale corso di recupero (in gruppo)

Matematica X X

Fisica X X

Disegno e

Storia dell’arte

X

MATERIA MODALITA’ DI RECUPERO 2015-2016 studio individuale corso di recupero (in gruppo)

Matematica X X

Disegno e

Storia dell’arte

X

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3. ATTIVITÀ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE CON LA CLASSE

NELL’A.S. 2016/2017

3.1 PARTECIPAZIONE AD ATTIVITÀ CULTURALI

Il “Progetto ARPA 2016-2017” ha avuto come finalità principale quella di approfondire alcuni temi a

carattere geologico e geomorfologico utili per gli studenti al fine di una migliore comprensione di

tematiche imprescindibili da un’attività in campo. Il progetto è stato guidato dai due geologi dell’ARPA

PIEMONTE, il dott. Luca Paro e la dott.ssa Ilaria Prinzi, che lavorano nel dipartimento geologia e

dissesto dell’ARPA.

Il progetto ha compreso due moduli, uno di petrografia e geologia regionale ed uno di geomorfologia.

Ciascun modulo è stato strutturato in una lezione frontale in laboratorio nel mese di Gennaio: il primo

modulo è stato centrato sul riconoscimento delle rocce utilizzando i campioni e le slide; mentre il secondo

modulo di geomorfologia si è svolto con una lezione con una presentazione frontale (con filmati, slide ed

altri supporti didattici) e attività svolta direttamente dai ragazzi. L’escursione in campo, con attività di

rilevamento geomorfologico svolto a gruppi, è prevista per il 23 maggio in Alta Valle di Susa.

Durante queste attività gli allievi hanno partecipato in modo attivo, con grande attenzione e vivo interesse.

Si ritiene che questo progetto sia stato anche utile per l’orientamento di possibili scelte universitarie,

sensibilizzando gli allievi a problemi ambientali di gestione dei dissesti territoriali (frane).

Progetto "Fondamenti di Economia e Finanza pubblica", modulo 2:

Fondamenti d'economia degli intermediari finanziari (3 ore in orario curricolare, gennaio 2017) a cura

della prof.ssa Marica Ceravolo (Dipartimento di storia e filosofia).

Incontro di 2 ore con Enrico Manera e Barbara Berruti (Istoreto) su "Donne e deportazione a Torino e in

Piemonte" (8 febbraio 2017)

Progetto "Attualità dell'economia politica. Le incognite della globalizzazione" (Dipartimento di storia e

filosofia), tre incontri pomeridiani con Giuseppe Bonfratello del Centro di Documentazione Antonio

Labriola di Torino (partecipazione facoltativa):

- Il mondo dopo Lehman Brothers (30/11/2016)

- Trump e le culture politiche americane (25/1/2017

- Guerra ed economia nel XXI secolo (2/3/2017)

Adesione della classe al FAI (Fondo Ambiente Italiano) e visita a Torino Liberty con la delegazione Fai

di Torino.

3.2 VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE/SCAMBI (in Italia e/o all’estero)

Viaggio d’istruzione in Sicilia “100% Antimafia” proposto dall’associazione Addio Pizzo di Palermo

(accompagnatori: proff. Maffiodo e Spallino). L’obiettivo del viaggio è di presentare agli studenti le diverse

realtà impegnate quotidianamente nella lotta per la legalità. Hanno contribuito a fornire valore altamente

formativo gli incontri con protagonisti delle attività educative per la legalità e con testimoni oculari di stragi

di mafia. (Dal 4 al 9 aprile 2017). Gli studenti hanno tutti partecipato con profondo interesse e notevole

coinvolgimento alle attività proposte.

3.3 ATTIVITA’ CLIL

Per mancanza di docenti con adeguata certificazione della conoscenza della lingua inglese non sono stati

svolti moduli tematici.

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3.4 TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO

DISCIPLINA Ore previste fino al 15/5/2017 Ore effettivamente svolte

fino al 15/5/2017

RELIGIONE 33 28

ITALIANO 132 116

LATINO 99 88

LINGUA STRANIERA INGLESE 99 81

FILOSOFIA 99 80

STORIA 66 61

MATEMATICA 132 110

FISICA 99 88

SCIENZE 99 80

DISEGNO E STORIA DELL’ARTE 66 57

EDUCAZIONE FISICA 66 43

TOTALE 990 832

4. CREDITO SCOLASTICO DELLA CLASSE TERZA (A.S. 2014/15) E DELLA CLASSE

QUARTA (A.S. 2015/16)

ALUNNI NO D’ORDINE

CREDITO SCOLASTICO III ANNO CREDITO SCOLASTICO IV ANNO

1. 4 5

2. 5 5

3. 7 7

4. 7 7

5. 6 6

6. 5 5

7. 5 6

8. 7 6

9. 4 4

10. 8 8

11. 6 7

12. 5 5

13. 7 7

14. 6 7

15. 6 6

16. 6 6

17. 6 6

6

5. VALUTAZIONE

5.1 CRITERI ADOTTATI DAL COLLEGIO DOCENTI

Premessa voto di profitto

Nella scuola secondaria superiore le indicazioni del DM 122/2009 relative al sistema di valutazione del

profitto degli studenti e studentesse hanno sostanzialmente confermato il sistema vigente.

La valutazione del profitto è espressa con voto in decimi con individuazione del valore insufficiente al di

sotto del voto di sei decimi.

Il Collegio dei Docenti, sulla base delle norme vigenti, ha deliberato i criteri generali per l’attribuzione

del voto di profitto in decimi.

Le corrispondenze tra voti numerici e livelli raggiunti nei vari descrittori sono sintetizzati nella seguente

griglia di valutazione:

5.2 GRIGLIA VALUTAZIONE PROFITTO

Voto Giudizio Descrittori – Indicatori

9≤ x ≤10 ECCELLENTE Conoscenza approfondita dei contenuti disciplinari, anche con

capacità notevoli di rielaborazione critica; buona o completa

padronanza della metodologia disciplinare; ottime capacità di

trasferire le conoscenze maturate; ottima o brillante capacità

espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici.

8≤ x <9 BUONO Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle

conoscenze; comprensione e padronanza della metodologia

disciplinare; capacità di operare collegamenti tra i saperi se guidato;

chiarezza espositiva e proprietà lessicali; utilizzo preciso e adeguato

di linguaggi specifici.

7≤ x <8 DISCRETO Conoscenza di gran parte dei contenuti; discreta rielaborazione delle

conoscenze; buon possesso delle conoscenze non correlato alla

capacità di operare collegamenti tra le stesse; capacità di risolvere

semplici problemi; adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei

linguaggi specifici.

6≤ x <7 SUFFICIENTE Conoscenza degli elementi basilari del lessico specifico, padronanza

delle conoscenze essenziali, capacità di riconoscere / risolvere

problemi fondamentali, sufficiente proprietà espositiva.

4< x <6 INSUFFICIENTE Conoscenza lacunosa dei contenuti; scarsa capacità di individuazione

/risoluzione di problemi; incerta capacità espositiva e uso di un

linguaggio impreciso.

2< x ≤4 GRAVEMENTE

INSUFFICIENTE

Conoscenza al più frammentaria dei contenuti; incapacità di

riconoscere semplici questioni; scarsa o nulla capacità espositiva;

assenza di un linguaggio adeguato.

1≤ x ≤2 NULLO Conoscenze ed abilità nulle o non verificabili per ripetuto rifiuto del

momento valutativo.

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5.3 PARAMETRI PER I VOTI DI CONDOTTA

Vedi PTOF d’Istituto.

5.4 CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO/FORMATIVO

Riferimenti normativi fondamentali

CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Decreto Ministeriale 16 dicembre 2009, n. 99 TABELLA A

MEDIA DEI VOTI attribuzione credito scolastico in punti

3° anno 4° anno 5° anno

M = 6 3 - 4 3 - 4 4 -5

6 < M ≤ 7 4 -5 4 -5 5 – 6

7 < M ≤ 8 5 - 6 5 - 6 6 - 7

8 < M ≤ 9 6 - 7 6 - 7 7 - 8

9 < M ≤ 10 7 - 8 7 - 8 8 - 9

M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.

Criteri di attribuzione dei punteggi: istruzioni per l’uso

Criteri di attribuzione dei punteggi: istruzioni per l’uso

Se la media dei voti risulta pari o superiore al decimale 0,5 si attribuisce il punteggio più alto della

banda di appartenenza; se la media dei voti è inferiore al decimale 0,5 si attribuisce il punteggio più basso

della banda di appartenenza; il Consiglio di classe può incrementare, nei limiti previsti dalla banda di

oscillazione di appartenenza, il punteggio minimo previsto dalla banda in presenza di una o più delle

seguenti condizioni:

• partecipazione con interesse e impegno alle attività didattiche o ad attività integrative dell’Offerta

Formativa;

• presenza di documentate esperienze formative, acquisite al di fuori della scuola di appartenenza

(CREDITO FORMATIVO), e da cui derivano competenze coerenti con le finalità didattiche ed educative

previste dal POF, che vadano ad aggiungersi rispetto all’attività curricolare.

5.5 CREDITO FORMATIVO Riferimenti normativi fondamentali

Criteri di valutazione delle esperienze

Le esperienze, al fine di una valutazione per il credito formativo, devono contribuire a migliorare la preparazione

dell’alunno attraverso l’acquisizione di competenze ritenute coerenti con gli obiettivi del corso di studi seguito in

relazione all’omogeneità con i contenuti tematici del corso alle finalità educative della scuola o al loro

approfondimento o al loro ampliamento o alla loro concreta attuazione.

Perché l’esperienza sia qualificata deve avere carattere di continuità ed essere realizzata presso enti, associazioni,

istituzioni, società legalmente costituite e riconosciute, che siano titolate a svolgere quella tipologia di attività. Lo

studente deve partecipare all’esperienza con un ruolo attivo e non limitarsi ad assistervi.

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6. VERIFICHE SOMMATIVE SVOLTE DURANTE L’ANNO

Materia N° verifiche

orali N° verifiche

scritte Tipologie di prove

prevalentemente usate

RELIGIONE

/ /

ITALIANO

6 5 1,3

LATINO

3 4 1,2,4,19*

LINGUA STRANIERA INGLESE

4 5 2,18

FILOSOFIA

3 4 1,8,10,11,18,19**

STORIA

2 5 1,3,7,10,11,12,18

MATEMATICA

2 7 1,14,15

FISICA

2 7 1,15,18

SCIENZE

2 6 1,11,12,15,18

DISEGNO E STORIA DELL’ARTE

1 1 19***

EDUCAZIONE FISICA

4 19****

1. Interrogazione

2. Interrogazione semistrutturata con obiettivi predefiniti

3. Tema

4. Traduzione da lingua classica/straniera in italiano

5. Traduzione in lingua straniera

6. Dettato

7. Relazione

8. Analisi di testi

9. Saggio breve

10. Quesiti vero/falso

11. Quesiti a scelta multipla

12. Integrazioni/completamenti

13. Corrispondenze

14. Problema

15. Esercizi

16. Analisi di casi

17. Progetto

18. Quesiti a risposta aperta (tipologia B della terza prova)

19. Altro (specificare)

19* Traduzione contrastiva

19** Lezioni gestite dagli studenti

19*** Tipologie miste 10, 11, 12

19**** Prove pratiche

9

7. PROVE SCRITTE SECONDO LE TIPOLOGIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA

D’ESAME GIÀ EFFETTUATE ENTRO IL 15. 5. 2017

Materia

(prove effettuate in singole materie)

T

o

t

a

l

e numero prove

A partire da un testo di

riferimento

Trattazione sintetica di argomenti

(Tipologia A)

Quesiti a risposta

singola (Tipologia B)

Quesiti a scelta multipla

(Tipologia C)

Problemi a soluzione

rapida

RELIGIONE / ITALIANO / LATINO 1 X LING. STR. INGLESE 2 X FILOSOFIA 3 3 1 STORIA 4 4 3 MATEMATICA / FISICA 3 X SCIENZE 2 X STORIA DELL’ARTE 1 X EDUCAZIONE FISICA /

7.1 PROVE SCRITTE PREVISTE SECONDO LE TIPOLOGIE PER LA TERZA

PROVA D’ESAME DOPO IL 15.5.2017

Materia

(prove effettuate in singole materie)

T

o

t

a

l

e numero prove

A partire da un testo di

riferimento

Trattazione sintetica di argomenti

(Tipologia A)

Quesiti a risposta

singola (Tipologia B)

Quesiti a scelta multipla

(Tipologia C)

Problemi a soluzione

rapida

RELIGIONE ITALIANO LATINO LING. STR. INGLESE FILOSOFIA 1 X X STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE 1 X STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA

8. ATTIVITÀ DIDATTICHE DISCIPLINARI

Si rimanda agli allegati contenenti la relazione finale e il programma analitico di ogni singola disciplina.

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9. PROFILO DELLA CLASSE

Nel corso del triennio la maggior parte dei docenti ha avuto la continuità didattica sulla classe. Fanno

eccezione i professori: Spallino (inglese) e Biancotti (religione), che sono subentrati ai loro colleghi in

classe quarta. In particolare matematica, fisica, italiano e latino hanno accompagnato nella loro formazione

gli studenti per l’intero ciclo di studi.

La classe si è distinta per la disponibilità al dialogo e per il buon livello di partecipazione alle attività

didattiche; gli studenti hanno risposto alle sollecitazioni culturali con serietà, senso di responsabilità e

maturità.

Complessivamente il gruppo classe ha dimostrato di aver raggiunto i principali obiettivi individuati in sede

di programmazione, di aver assimilato le fondamentali strategie metacognitive e di possedere le risorse

cognitive e operative necessarie ad affrontare l’Esame di Stato conclusivo.

Una componente rilevante della classe ha raggiunto una preparazione buona/discreta in quasi tutte le

discipline e una soddisfacente autonomia organizzativa, mentre per pochi studenti il profitto è più che

sufficiente. Solo uno studente ha una situazione incerta, evidenziando impegno limitato, un metodo di

studio dispersivo e poco organizzato e abilità e conoscenze solo parzialmente acquisite.

A completamento del quadro delineato, si osserva infine che due studenti, nel corso dell’intero triennio,

hanno collaborato attivamente con contributi personali, analisi critica e rielaborazione delle attività svolte,

conseguendo risultati di alto livello in termini di competenze e conoscenze, in tutti gli ambiti disciplinari.

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10. RELAZIONE FINALE E PROGRAMMA ANALITICO DI OGNI SINGOLA MATERIA

RELIGIONE - Prof. Maurizio Biancotti

Relazione della classe Gli allievi che frequentano l’ora di religione sono solo sei quindi la classe risulta essere esigua ma molto

motivata.

Dato l’interesse al dato religioso della civiltà attuale il lavoro in classe si è svolto lo studio e la ricerca delle

diverse forme religiose presenti sul territorio torinese. La teoria dell’economia religiosa, riassunta nel libro

di Rodney Stark e Massimo Introvigne Dio è tornato (2003) insiste sulla tesi secondo cui i processi di

modernizzazione non sono affatto incompatibili con una presenza sia di credenze, sia di pratiche religiose.

Per quanto riguarda i temi di morale sono stati affrontati con lezioni di etica di inizio e di fine vita.

L’uso di brevi romanzi o parti di libri sono serviti per introdurre e affrontare il tema della morte e della

malattia e della ricerca della propria personalità e della propria identità culturale, religiosa e sessuale.

L’uso di brevi filmati presi dalla rete e di spezzoni di film fanno parte di una didattica più coinvolgente

rispetto alle classiche lezioni ex cathedra.

Per la valutazione si è tenuto conto dell’attenzione durante le ore di lezione.

Tutti gli allievi hanno superato la normale ritrosia a mettersi in gioco partecipando in modo sempre più

attivo e personale.

Gli allievi si sono dimostrati sempre molto entusiasti del metodo di lavoro.

Il giudizio globale è più che soddisfacente.

Programma analitico - Forme religiose presenti sul territorio.

- Economia religiosa.

- Etica di inizio e fine vita.

Libro di testo

F.Pajer- Religione autore vol. unico SEI

Torino, 15 maggio 2017

Il docente I rappresentanti

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ITALIANO - Prof.ssa Cinzia Botta

Relazione della classe Sono stata per cinque anni l’insegnante d’italiano di 11 dei 17 allievi che presentiamo all’Esame di Stato.

Il gruppo classe si è infatti modificato nel tempo in svariate occasioni (in modo più consistente nel passaggio

dalla seconda alla terza), come ben risulta dalla storia generale presentata all’inizio del documento. Il

dialogo educativo non è mai stato problematico, dato che l’insieme degli allievi è in grado di mantenere un

livello di attenzione e di compostezza adatti a svolgere lezioni frontali anche lunghe e impegnative. Si sono

verificati, singolarmente, casi di significativa maturazione, quanto a spirito critico e autonomia di lavoro,

che si manifestano preferenzialmente a livello individuale, in occasione di interrogazioni o verifiche scritte.

Tutti, comunque, hanno raggiunto livelli da buoni a discreti o sufficienti di preparazione.

Programma analitico - Della Divina commedia, Paradiso, sono stati letti e commentati integralmente i canti I, III, VI, XI, XV,

XVII, XXXIII.

- Dal volume 4 della Letteratura: Presentazione dei Dolori del giovane Werther, pp. 52-56; Foscolo,

dalle Ultime lettere di Jacopo Ortis, pp. 99-114 (Colloquio con Parini, Lettera da Ventimiglia, La

sepoltura lacrimata, Illusioni e mondo classico); Carme dei Sepolcri, pp. 139-156;

Manzoni, Adelchi, Morte di Adelchi, p. 426; dai Promessi sposi, La conclusione del romanzo: paradiso

domestico e promozione sociale, p. 479: Leopardi, dallo Zibaldone, Teoria del piacere, Vago e

indefinito, L'antico, pp. 517-522, Parole poetiche, Ricordanza e poesia, pp. 525; dai Canti: L'infinito,

L'ultimo canto di Saffo, Il Canto notturno di un pastore errante dell'Asia, La ginestra; dalle Operette

morali, Il dialogo della Natura e di un Islandese, Cantico del Gallo silvestre, Dialogo di Tristano e di

un amico.

- Dal volume 5 della Letteratura: Arrigo Boito, Dualismo, p. 40; Giovanni Verga, da Vita dei

campi, Fantasticheria, Rosso Malpelo, da I Malavoglia, La conclusione del romanzo: l'addio al mondo

premoderno, p. 259; da Novelle rusticane, La roba, p. 275, da Mastro-don Gesualdo, La morte di

Mastro-don Gesualdo, p. 292. Carducci, da Rime nuove, Il comune rustico; Gabriele

D'Annunzio, dal Piacere, Il ritratto allo specchio, p. 434; da Le laudi, La sera fielsolana, La pioggia

nel pineto, Meriggio; Giovanni Pascoli, da Myricae, Arano, X Agosto, Novembre; da I poemetti,

Digitale purpurea, da I canti di Castelvecchio, Il gelsomino notturno, da I poemi conviviali, L'ultimo

viaggio (non presente sul testo in uso: cfr. fotocopie allegate del Vero e di Calypso.

- Dal volume 6 della Letteratura: Italo Svevo, da Senilità, Il ritratto dell’inetto e La trasfigurazione di

Angiolina, da La coscienza di Zeno, La morte del padre, La salute “malata” di Augusta e La profezia

di un’apocalisse cosmica; Luigi Pirandello, dalle Novelle per un anno, La trappola, da Il fu Mattia

Pascal, Lo strappo nel cielo di carta e la lanterninosofia, da Uno, nessuno e centomila, “Nessun nome”,

da L’ultimo Pirandello narratore, C’è qualcuno che ride, da Sei personaggi in cerca d’autore, La

rappresentazione teatrale tradisce il personaggio; Filippo Tommaso Marinetti, Il manifesto del

futurismo; Aldo Palazzeschi, E lasciatemi divertire; Guido Gozzano, La signorina Felicita ovvero la

felicità.

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Argomenti da svolgersi dopo il 15 maggio

- Salvatore Quasimodo, da Acque e terre, Ed è subito sera, Alle fronte dei salici; Eugenio Montale, da

Ossi di seppia, I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere

ho incontrato, Cigola la carrucola del pozzo; da La bufera e altro, L’anguilla.

- Dal vol. 7 della Letteratura, Pavese, Levi, Pasolini.

Libro di testo: Baldi, Giusso, Razetti, Zaccaria, La letteratura, volumi 4,5,6,7

Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso (ognuno ha il suo testo).

Ho introdotto come strumento didattico, all’inizio del quinquennio, un blog di classe

(https://gobettiib.blogspot.it/), sul quale ho inserito nel tempo svariati materiali di supporto allo studio o di

approfondimento, nonché modelli di lavori svolti da me o da allievi.

Torino, 15 maggio 2017

La docente I rappresentanti

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LATINO - Prof.ssa Maria Giuseppina Pisanu

Relazione della classe La classe V B è stata da me seguita, per l’insegnamento del latino, sin dalla prima. La continuità didattica

ha consentito l’acquisizione di un metodo di lavoro proficuo e di linguaggi comuni che sono andati

potenziandosi nel corso del triennio. La motivazione allo studio non è mai venuta meno nel gruppo classe,

anzi, in alcuni elementi è andata crescendo, sino a diventare vivo interesse per la disciplina. Sono state

potenziate le competenze morfosintattiche, di analisi testuale e di lettura critica dei testi letterari. I

riferimenti alla letteratura greca classica ed ellenistica, sin dalla terza, sono stati di supporto allo studio dei

generi letterari e hanno favorito una maggiore consapevolezza del panorama letterario dell’antichità.

Soprattutto per i testi poetici si è iniziata, già dalla fine della quarta, un’attività di confronto tra diverse

traduzioni d’autore, che i ragazzi hanno mostrato di apprezzare e di saper gestire con buoni risultati. La

traduzione contrastiva, accanto a quella tradizionale, ha rappresentato una delle modalità di verifica anche

per quest’anno.

Allieve e allievi hanno avuto modo di distinguersi ciascuno per le proprie peculiarità: chi per costante

impegno e serietà, chi per una naturale inclinazione al ritmo e alla lettura metrica, chi per la capacità di

effettuare significativi approfondimenti anche extrascolastici. Si segnala la tendenza del gruppo ad

apprezzare e seguire i modelli positivi al suo interno, cosa che ha favorito una crescita non solo culturale,

ma anche umana e relazionale.

Il lavoro svolto durante l’anno ha portato a un profitto mediamente buono con alcune evidenti eccellenze.

Programma analitico (Storia della letteratura)

L’età dei Giulio-Claudi. La successione ad Augusto. I principati di Tiberio, Caligola e Claudio. Il principato

assolutistico di Nerone e la fine della dinastia. Vita culturale e attività letteraria: intellettuali e potere.

La storiografia nell’età di Tiberio: esaltazione del regime e storiografia di tendenza repubblicana. La

vicenda di Cremuzio Cordo e il rogo dei libri.

La favola: Fedro. Dati biografici e cronologia dell’opera. Il modello e il genere “favola”. I contenuti e le

caratteristiche dell’opera.

Da Caligola a Nerone

Seneca. La vita. I Dialogi. Le tre Consolationes. I trattati. Le Epistole a Lucilio. Lo stile della prosa

senecana. Le tragedie. L’Apokolokyntosis.

Intellettuali e principato da Virgilio a Tacito. La clementia come qualità del buon principe evidenziata da

Seneca. Dall’elogio del buon principe al ritratto del tiranno. Il furor del tiranno nelle tragedie di Seneca, in

particolare nel Tieste. Il modello negativo di Tiberio e di Nerone in Tacito.

La poesia nell’età di Nerone.

L’epica: Lucano. Dati biografici essenziali. Il Bellum Civile come esempio di epica antivirgiliana: l’assenza

dell’eroe e dell’intento celebrativo, l’assenza della mitologia pagana tradizionale, la presenza del magico e

dei sortilegi; il compiacimento del macabro; la visione non provvidenzialistica della storia e l’importanza

della tyche. I personaggi del poema. Il linguaggio poetico di Lucano. Giulio Cesare come Nerone. La guerra

empia di Lucano.

Il “barocco” ante litteram dell’età neroniana: Seneca e Lucano a confronto. Analogie nello stile della poesia

di entrambi.

Il ruolo, la formazione, la posizione ideologica dei due intellettuali.

La morte di Seneca e la morte di Lucano secondo il racconto di Tacito.

La satira: Persio. Dati biografici. La poetica della satira e del vero. I contenuti. Forma e stile delle satire.

15

Petronio. La questione dell’autore del Satyricon e del Petronio di Tacito. Il genere letterario. Il Satyricon

come raffinato pastiche e i generi letterari di riferimento: satura Menippea, fabula Milesia, mimo,

commedia, satira oraziana, romanzo antico. Il contenuto dell’opera. Lo stile e le tracce di sermo vulgaris. I

limiti del realismo petroniano secondo Auerbach (da Mimesis. Il realismo nella letteratura occidentale,

cap. II).

Lettura in traduzione italiana del ritratto di Petronio in Tacito, Annales, XVI, 18-19

L’età dei Flavi

L’anno dei tre imperatori (69 d.C.) e l’affermazione di Vespasiano.

Tito e Domiziano: tra conservazione e autocrazia.

Vita culturale e attività letteraria nell’età dei Flavi. Il classicismo.

La poesia nell’età dei Flavi.

L’epigramma: Marziale. Dati biografici e cronologia delle opere. La poetica. Le prime raccolte. Gli

Epigrammata: precedenti letterari e tecnica compositiva. I temi: il filone comico-realistico. Gli altri filoni.

Forma e lingua degli epigrammi.

La prosa nella seconda metà del I secolo.

Quintiliano. Dati biografici essenziali. L’arrivo a Roma al seguito di Galba. La vicinanza ai Flavi. L’opera

perduta De causis corruptae eloquentiae. L’Institutio oratoria. L’importanza del primo e del decimo libro

rispettivamente per la pedagogia e per la critica letteraria sugli autori latini e greci.

Le cause della decadenza dell’oratoria secondo Quintiliano e secondo il Dialogus de oratoribus di Tacito.

Lo stile di Quintiliano: modello ciceroniano e tracce di modernismo.

L’età di Traiano e Adriano.

La satira: Giovenale. Dati biografici e cronologici. La poetica di Giovenale. Le satire dell’indignatio. La

finalità di denuncia. Espressionismo, forma e stile delle satire. L’invettiva contro le donne della sesta satira.

La storiografia: Tacito. Dati biografici essenziali. La concezione storiografica di Tacito. La prassi

storiografica. Le Historiae. L’andamento annalistico e lo stato dell’opera. Il pathos e l’attenzione all’azione

degli eserciti nell’annus opimus casibus. Il giudizio pessimistico sull’impero.

La dichiarazione di imparzialità nel proemio delle Historiae e la necessità dell’impero.

Gli Annales.

La Germania e l’Agricola.

Il Dialogus de oratoribus con particolare riferimento alla figura di Curiazio Materno e di Marco Apro.

Argomenti da svolgersi dopo il 15 maggio

Apuleio.

L’asino d’oro

Testi degli autori Lettura, commento, analisi stilistica e morfosintattica dei seguenti brani:

Seneca, Epistulae ad Lucilium,1 Solo il tempo ci appartiene

Seneca, De brevitate vitae, 3, 2-4 Il bilancio della propria esistenza (fornito in fotocopia)

Seneca, Epistulae ad Lucilium, 47, 1- 4 Come trattare gli schiavi

Satyricon, 37, 1 – 10 e 38, 1 – 5 La presentazione dei padroni di casa

Quintiliano, Institutio oratoria, I, 2, 1-2 Due modelli di educazione a confronto: istruzione individuale e

collettiva

16

Quintiliano, Institutio oratoria, I, 2, 11-13; 18-20 I vantaggi dell’insegnamento collettivo

Marziale, IX, 81 e X,1 Dichiarazioni di poetica

Tacito, Germania, 1 I confini della Germania

Tacito, Germania, 4 Caratteri fisici e morali dei Germani

Tacito, Germania, 9 Le divinità dei Germani

Tacito, Germania,11-12 Le assemblee e l’amministrazione della giustizia

Tacito, Germania, 16 I villaggi, le case, i rifugi

Tacito, Annales, XV, 38 L’incendio di Roma

Tacito, Annales, XV, 39 Il ritorno di Nerone nella capitale in preda alle fiamme

Tacito, Annales, XV, 44 La persecuzione contro i cristiani

Lettura in traduzione italiana di Tacito, Agricola 1 Un’epoca senza virtù

Lettura in traduzione italiana di Tacito, Agricola, 30, 1; 31, 3 Il discorso di Calgaco

Lettura in traduzione italiana di Tacito, Historiae, I, 1 Il proemio

Lettura in traduzione italiana di Tacito, Historiae, I, 16 La scelta del migliore.

Lettura integrale in traduzione italiana del Satyricon

Visione della prima parte del Fellini Satyricon

Libro di testo:

G. Garbarino, Opera, vol. III, Paravia

.

Torino, 15 maggio 2017

La docente I rappresentanti

17

INGLESE - Prof. Filippo Spallino

Relazione della classe Ho conosciuto l’attuale classe 5°B nell’anno scolastico 2015-2016. Fin dall’inizio mi hanno colpito la

correttezza, la serietà, l’alto livello di maturità e il senso di responsabilità di allievi e allieve. Alcune

difficoltà iniziali, dovute al cambiamento di insegnante avvenuto tra il terzo e il quarto anno, sono state

superate grazie al sereno clima di collaborazione che ha sempre regnato nella classe, anche perché erano

tutti consapevoli di una certa fragilità nelle competenze sia linguistiche sia di analisi e riflessione letteraria.

In questi due anni hanno tutti seguito le attività proposte con puntualità e – nella maggior parte dei casi –

con vivo interesse. Si segnala la presenza di alcune punte di eccellenza, soprattutto per quanto riguarda la

capacità di riflessione e di rielaborazione nell’affrontare diverse tematiche letterarie. Certo, non tutti hanno

raggiunto la sicurezza espressiva e la scorrevolezza comunicativa auspicate, ma il livello complessivo, dopo

progressivi miglioramenti, è sicuramente buono.

Sia quest’anno sia l’anno scorso sono stato accompagnatore della classe nel viaggio di istruzione (Marzo

2016: Vienna e Mauthausen; Aprile 2017: Palermo). In entrambi i casi il comportamento, la partecipazione,

l’interessamento alle attività proposte – peraltro decisamente impegnative – sono stati esemplari.

Programma analitico 1) The Victorian Age

- The Victorian Compromise; Victorian Values; Utilitarianism; Darwinism;

- The Pre-Raphaelite Brotherhood

The Victorian Novel:

- Ch. Brontë: passages from Jane Eyre (p. A331-A334)

- Ch. Dickens: from Hard Times (P. A343, + photocopy ‘Coketown’)

from Oliver Twist (p. A339-A340)

- Aestheticism and Decadence:

- O. Wilde: - The Picture of Dorian Gray (p. A355-A359)

- some famous aphorisms (photocopy)

- passages from “De Profundis” (photocopy)

- R. L. Stevenson: - Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde (complete reading in Italian,

selected passages in English, p. A375-A376): the themes of double, good and evil;

- passages from An Apology for Idlers (photocopy)

2) An American Poet: Walt Whitman’s Leaves of Grass. Reading and analysis of the poems Body and

Soul (p. A276) and I Hear America Singing (photocopy)

3) The Twentieth Century

- Characteristics of Modernism: Anxiety and Rebellion; a deep cultural crisis; Freud’s

influence; the Theory of Relativity; External time vs. Internal time; Individual vs. Society;

The Stream of Consciousness and the Interior Monologue.

- J. Conrad Heart of Darkness (reading of passages, p. B153)

- Three ‘War poems’: R. Brooke The Soldier (p. B61)

W. Owen Dulce et Decorum Est (p. B63)

S. Sasson They (p. B66)

- J. Joyce: - Dublin and Trieste; the theme of paralysis; narrative technique; the concept of

epiphany;

- reading of Eveline (p. B44-B45) and The Dead (detailed analysis of the final

pages: photocopy) from Dubliners.

- Ulysses: the structure of the novel, the language, the narrative technique; the

mythical symbols; reading of a passage from Episode IV (pp. B50-B51)

18

- V. Woolf: - Mrs Dalloway (passages from the beginning and the end of the novel, pp. B35-

B39)

- The importance of A Room of one’s own and Three Guineas

- T. S. Eliot: reading and analysis of The love song of J. Alfred Prufrock (p. B24-27)

- Dystopian novels

G. Orwell: Animal Farm; 1984 (reading of passages p. B79-B82)

Argomenti svolti dopo il 15 maggio

4) The theme of discrimination and Civil rights:

- W.H. Auden and committed poetry: Refugee Blues (B74-B75)

- M.L. King’s speech “I have a dream” (photocopy)

Libri di testo G. Lorenzoni, B. Pellati Past and Present - Black Cat

Torino, 15 maggio 2017

Il docente I rappresentanti

19

STORIA E FILOSOFIA - Prof.ssa Barbara Maffiodo

Relazione della classe Il lavoro con la 5B, che conosco dalla terza e che nel passaggio al quarto anno ha subito un forte

ridimensionamento sul piano numerico, è stato, in un crescendo negli ultimi due anni, coinvolgente e

costruttivo: abbiamo lavorato molto e bene, in un clima sereno e spesso decisamente piacevole. All'inizio

della quinta sono stati introdotti tre nuovi studenti, due dei quali, con un percorso scolastico molto

accidentato e che hanno richiesto da parte mia e dei colleghi un notevole impegno per il recupero di

competenze e contenuti mancanti, hanno tuttavia scelto di ritirarsi, uno a dicembre e l'altro a metà marzo.

E'una classe che, nel complesso, spicca per la serietà dell'impegno e per atteggiamenti sempre rispettosi e

direi confidenti nei confronti dell'insegnante. Il viaggio di istruzione a Palermo nei luoghi della violenza

mafiosa e della resistenza civile, svoltosi ad aprile, ha confermato in pieno il giudizio più che positivo sul

livello di maturità e sulle capacità relazionali delle studentesse e degli studenti della 5B.

Anche se il livello di attenzione e di attiva partecipazione alle lezioni non ha riguardato tutti in ugual

misura, l’effetto trainante di quanti si sono segnalati da questo punto di vista è stato sicuramente positivo

sull'intera classe; lo stesso discorso vale per l’impegno nello studio individuale che ha prodotto in molti

casi, nel corso del triennio e di quest'ultimo anno in particolare, un miglioramento complessivo del

rendimento scolastico, grazie alla serietà dell'approccio agli argomenti affrontati, all'attenzione in aula e

alla buona motivazione allo studio che ha ridotto al minimo la necessità di interventi per il recupero delle

insufficienze. Questi elementi, combinati ad un'azione didattica piuttosto strutturata, mi hanno consentito

di completare i programmi previsti nonostante il mio orario cattedra sia stato non poco penalizzato dalle

molte attività della classe e, soprattutto, da interruzioni varie legate alle ricadute del calendario scolastico

sul mio orario settimanale.

La lezione frontale è stata finalizzata a fornire, accanto a un'analisi dei contenuti specifici, le coordinate

generali in cui collocare autori e opere filosofiche, eventi e processi storici, con un taglio il più possibile

problematico e aperto alla contemporaneità e a una prospettiva di tipo pluridisciplinare; è stata integrata

dalla lettura e da frequenti riferimenti a fonti e documenti, dalla visione di videoconferenze in filosofia

(Givone, Vattimo) e da qualche filmato in storia, da interventi di esperti su temi di particolare rilievo anche

per l'Educazione alla cittadinanza (il referendum costituzionale, la deportazione femminile durante la

seconda guerra mondiale, l'economia e la finanza pubblica); in particolare per filosofia, è stata affiancata

da attività sui testi svolte dagli studenti in piccoli gruppi secondo alcune tecniche del cooperative learning

e da approfondimenti su brani antologici o opere lette integralmente, elaborati e presentati ai compagni da

una parte degli studenti stessi.

Le verifiche scritte e orali sono state programmate con ampio anticipo e, per gli scritti, i tempi di correzione

sono stati sempre rapidi per avviare tempestivamente l’eventuale recupero in itinere. Per la valutazione

delle prove orali, basata sulla griglia del Dipartimento consegnata all'inizio della terza, ho continuato ad

avvalermi della collaborazione di un paio di studenti che a turno assistevano alle interrogazioni dei

compagni, una pratica il cui valore, anche in termini di autovalutazione, mi pare sia stato pienamente

condiviso dagli studenti. Anche gli approfondimenti di gruppo o individuali sono stati oggetto di

valutazione; in sede di valutazione finale terrò in debita considerazione l’impegno a migliorare il

rendimento scolastico.

Il profitto è positivo per tutti: una componente, decisamente maggioritaria, ha maturato una preparazione

complessiva buona o ottima in filosofia, fra il discreto e il buono o più che buono in storia; solo una esigua

minoranza, pur complessivamente sufficiente, rivela ancora qualche difficoltà a organizzare proficuamente

i materiali dello studio, soprattutto nella produzione scritta.

20

Programma analitico di Storia

1. L’Occidente e l’Italia alla vigilia della prima guerra mondiale. - Economia, società, politica. La seconda rivoluzione industriale e le trasformazioni del capitalismo:

innovazioni tecnologiche, nuovi settori trainanti e nuove potenze industriali (Germania, Stati Uniti e

Giappone), concentrazioni industriali e finanziarie; fordismo e taylorismo; la svolta protezionistica dei

governi; imperialismo e colonialismo: la politica di potenza, la spartizione coloniale del mondo. [La

conoscenza di questi argomenti, affrontati in quarta, resta un quadro di riferimento generale

imprescindibile per la storia del Novecento]

- Le origini della società di massa. Urbanizzazione, nuove stratificazioni sociali, democratizzazione della

vita politica. Le correnti ideologiche: il nazionalismo antidemocratico e antisemita, la Francia e il caso

Dreyfus; la Seconda Internazionale e le correnti del socialismo (riformisti, revisionisti, sindacalisti

rivoluzionari), la Rerum novarum e il movimento cattolico; Le Bon e la nascita della “psicologia delle

folle”.

- Le relazioni internazionali dal Congresso di Berlino (1878) alla costruzione di due blocchi di potenze

contrapposte; le crisi marocchine e le guerre balcaniche.

- L’Italia giolittiana: la crisi di fine secolo e il programma liberal-democratico di Giolitti; il primo decollo

industriale italiano e le sue contraddizioni (nord-sud, l’emigrazione); le riforme di Giolitti e il rapporto

con socialisti e cattolici; guerra di Libia, suffragio universale maschile, crisi del sistema giolittiano.

2. Guerra e rivoluzione. Il Novecento come categoria storiografica.

- La “Grande guerra”: lo scoppio della prima guerra mondiale; le caratteristiche del conflitto come guerra

totale (mobilitazione complessiva dell’economia, armamenti e morte di massa, coinvolgimento della

popolazione civile, ruolo della politica e dell’ideologia); l'Italia dalla neutralità all' intervento; gli eventi

principali anno per anno; i “14 punti di Wilson”; la disfatta degli Imperi, i trattati di pace e la nuova

carta d’Europa.

- La rivoluzione russa. Il 1917: la Russia prima della rivoluzione; dalla rivoluzione “borghese” alla

rivoluzione bolscevica; i soviet e la concezione politica di Lenin. La nascita della Terza Internazionale.

Dittatura, guerra civile e comunismo di guerra. La Nep. L’ascesa di Stalin.

3. Europa e mondo fra le due guerre. L’età della grande crisi e dei totalitarismi. - Il totalitarismo come categoria storiografica (H. Arendt). L’eclissi della democrazia in Europa negli anni

fra le due guerre.

- L’URRS di Stalin: pianificazione economica e industrializzazione forzata, l’eliminazione dei kulaki, le

grandi purghe e il sistema dei Gulag.

- Il dopoguerra in Italia; l’avvento del fascismo e la costruzione del regime. Il biennio rosso e la crescita

dei partiti di massa: cattolici e socialisti; la “vittoria mutilata” e l’impresa fiumana; la nascita del

movimento fascista e il fenomeno dello squadrismo; Giolitti, l’occupazione delle fabbriche e la nascita

del partito comunista; la crisi delle istituzioni liberali e la marcia su Roma; dal delitto Matteotti alle

“leggi fascistissime”. La costruzione dello Stato fascista fra repressione dell’antifascismo e

organizzazione del consenso, i limiti del totalitarismo fascista; il Concordato con la Chiesa cattolica; la

politica economica e il corporativismo.

- La Germania dalla Repubblica di Weimar al Terzo Reich: crisi politica e sociale nella Germania degli

anni Venti; la crisi della Ruhr e il piano Dawes; l'ideologia e il programma politico hitleriani.

L’avvento al potere del nazionalsocialismo e la formazione del regime. Le tappe della politica

antiebraica e della costruzione del sistema concentrazionario fino alla “soluzione finale”.

- La crisi del 1929. Dal crollo di Wall Street alla crisi mondiale. Le risposte alla crisi: New Deal e teorie

keynesiane, capitalismo diretto.

- Le relazioni internazionali fra le due guerre. Le tappe del fallimento della Società delle nazioni: dal

riarmo tedesco al patto nazi-sovietico. La politica estera italiana, la guerra d'Etiopia e la creazione

dell’Impero, l’avvicinamento alla Germania hitleriana e le leggi razziali. La terza Internazionale dalla

lotta al “socialfascismo” alla politica dei fronti popolari. La guerra di Spagna. -

21

4. La seconda guerra mondiale.

- Una guerra totale. Dal crollo della Polonia alla caduta della Francia; l’Italia in guerra e il fallimento

della guerra “parallela”; la battaglia d’Inghilterra; l’attacco tedesco all’URSS, il “nuovo ordine"

europeo, collaborazionismo e Resistenza; la Shoah; l’aggressione giapponese, l’intervento degli Stati

Uniti e il nuovo ordine asiatico; La svolta bellica del 1942-43 a favore degli Alleati, la sconfitta delle

potenze dell’Asse. Gli ultimi atti della “grande alleanza”: i processi di Norimberga e la nascita

dell’ONU.

- L’Italia dalla caduta del fascismo alla liberazione: la fine del fascismo, il governo Badoglio e il

riemergere dei partiti politici; l’annuncio dell'armistizio dell'8 settembre 1943 e le sue conseguenze:

due eserciti di occupazione e tre autorità politiche (Regno del Sud, Repubblica di Salò, Cln e Clnai).

Resistenza e guerra civile; i contrasti interni al C.L.N., la “svolta di Salerno”, Togliatti e la democrazia

progressiva; dalla liberazione di Roma alla liberazione del Nord Italia. La ripresa dell'azione collettiva

al Sud (le leggi Gullo e il ruolo della CGIL).

- Fine della centralità europea e nascita delle “superpotenze”. Gli ultimi atti della “grande alleanza”: il

processo di Norimberga e la nascita dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

5. La nascita dell’Italia repubblicana.

- Il dissesto economico e sociale, i governi dopo la liberazione e la DC di De Gasperi; il referendum e le

elezioni del 2 giugno 1946. L’Assemblea costituente: l’antifascismo e il valore della persona come basi

di un compromesso virtuoso fra modelli politici e ideologici diversi (liberalismo, cattolicesimo,

socialismo) (Zagrebelsky, pp. 114-120); i principi fondamentali e il carattere programmatico (la

democrazia sociale) e rigido (le garanzie dei diritti del cittadino) della Costituzione della Repubblica

italiana. L'estromissione delle sinistre dal governo; la vittoria della DC alle elezioni del 1948, l’adesione

alla NATO.

6. Il mondo nell’età del bipolarismo e della decolonizzazione (attraverso percorsi didattici di sintesi).

- Gli inizi della “guerra fredda”. il sistema dei Blocchi e i rispettivi strumenti di integrazione in campo

economico, politico e militare; il nuovo assetto geo-politico dell’Europa, la nascita delle democrazie

popolari nell’Europa dell’Est e la divisione della Germania; il blocco di Berlino. Il sistema economico

di Bretton Woods, l’”età dell’oro” del capitalismo e il welfare state; le ragioni dell’europeismo e le

prime tappe dell’integrazione europea. La guerra di Corea.

- Verso la coesistenza pacifica: Chruscev e la destalinizzazione; l’invasione dell’Ungheria; la crisi di

Suez; la costruzione del muro di Berlino; la nascita del regime di Castro e la crisi di Cuba.

- La fine della centralità europea e la decolonizzazione. I fattori favorenti, le ideologie, i modi e le fasi

della decolonizzazione. La conferenza di Bandung e la nascita del Terzo Mondo. Il caso del Vietnam:

dalla proclamazione dell'indipendenza (1945) alla riunificazione del 1975; la nascita di Israele.

- Dalla distensione alla crisi del sistema sovietico. Gli anni Sessanta e Settanta e la localizzazione dei

conflitti in Medio Oriente e Asia sud-orientale (guerra del Vietnam e guerre arabo-israeliane, 1948-

1973); la Cina dal “grande balzo in avanti” alla “rivoluzione culturale” e alla demaoizzazione; la

primavera di Praga e la repressione sovietica. Il Sessantotto: le ragioni della contestazione negli Stati

Uniti e in Europa occidentale. La crisi del modello sovietico nell’età di Breznev; la guerra in

Afghanistan.

- Gli anni Ottanta: la svolta di Gorbačëv (perestroika e glasnost), l’implosione dei regimi comunisti,

la dissoluzione dell’URSS.

7. Aspetti della storia italiana fra gli anni Cinquanta e Settanta.

- I governi a guida DC dal centrismo al centro-sinistra: riforme e limiti. Il “miracolo economico” italiano:

condizioni preparatorie, settori trainanti e fattori di squilibrio, la rivoluzione dei costumi. Il Sessantotto

e la contestazione studentesca e operaia. La battaglia delle donne per il riconoscimento dei diritti

costituzionali, il divorzio e la riforma del diritto di famiglia. La strategia della tensione.

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Argomenti svolti dopo il 15 maggio

Alla data del 15 maggio sarà in fase di conclusione la trattazione del punto 7 del programma.

Libro di testo:

F.M.Feltri , Chiaroscuro. Dal Novecento ai giorni nostri, 3, SEI

Testo consigliato: G. Zagrebelsky, Questa Repubblica, Cittadinanza e Costituzione. Nuova edizione, Le

Monnier

Programma analitico di Filosofia

1. La filosofia dopo Hegel

Critica e rottura del sistema hegeliano: Schopenhauer e Kierkegaard.

- Schopenhauer: il mondo fenomenico come "rappresentazione" e la scoperta della via d’accesso alla

cosa in sé; il mondo noumenico come volontà: caratteristiche e gradi di oggettivazione della “volontà

di vivere”; la realtà come conflitto permanente e la natura negativa della felicità umana; l'antihegelismo

e la critica dell'ottimismo storico; Le vie di liberazione dal dolore e il concetto di noluntas.

- Kierkegaard: l'esistenza come singolarità e possibilità; libertà e angoscia come tratti costitutivi

dell'uomo; il rifiuto dell'hegelismo. Gli stadi dell'esistenza: la vita estetica e la vita etica; la vita religiosa

e il carattere paradossale della fede e del cristianesimo.

Dallo spirito all’uomo concreto: Feuerbach e Marx. - La destra e la sinistra hegeliane.

- Feuerbach: il rovesciamento dell’hegelismo e il primato dell'antropologia; l'origine antropologica della

religione e il concetto di alienazione; l'umanismo naturalistico e filantropismo.

- Marx: la filosofia della prassi; la critica a Hegel e il rovesciamento del metodo dialettico; il distacco

da Feuerbach e il concetto di lavoro alienato. La concezione materialistica della storia: struttura e

sovrastruttura, il primato dell'economia sulla politica; la cultura come ideologia; la storia come lotta di

classe. La critica all’economia politica classica; “Il Capitale”: merce, lavoro e plus-valore; tendenze e

contraddizioni dell'economia capitalistica; il comunismo.

2. Scienza e progresso nella società dell'Ottocento

- Caratteri generali e fasi del Positivismo.

- Comte: lo sviluppo delle scienze e la legge dei tre stadi, l'unità del sapere e la classificazione delle

scienze; la scienza della società: natura e compito della sociologia.

- J. S. Mill: il positivismo fenomenista; la logica empirista e il problema dell'induzione; il rapporto con

l'utilitarismo di Bentham e la difesa della libertà individuale; la difesa dei diritti delle donne.

- Spencer: scienza, religione e filosofia; l'assolutizzazione della teoria darwiniana dell'evoluzione, l'etica

gradualista e il conservatorismo politico.

3. Pensiero della crisi e rivoluzioni epistemologiche tra XIX e XX secolo.

- Nietzsche e la crisi delle certezze nella filosofia: la vita, le opere, le modalità della scrittura. La

reinterpretazione della grecità e la concezione dell’arte in Nascita della tragedia; storia e vita (la

Seconda Inattuale). Il periodo illuministico: il metodo critico-genealogico, la critica della cultura e la

fine delle illusioni metafisiche. Il periodo di Zarathustra e l’ultimo Nietzsche: la morte di Dio e la teoria

dell’Oltreuomo, la "trasvalutazione di tutti i valori", l’eterno ritorno, la volontà di potenza; la

dissoluzione del platonismo (“Come il mondo vero diventò una favola”); il nichilismo e il suo

superamento; il prospettivismo.

- Freud e la rivoluzione psicoanalitica: dagli studi sull’isteria alla psicoanalisi; la prima “topica

psicologica” e le vie d’accesso all’inconscio; il determinismo psichico; la psiche come unità

23

“complessa” e la frantumazione del soggetto razionale: Es, Io e Super-io. L’interpretazione dei sogni.

La teoria della sessualità. La civiltà e i suoi costi; la riflessione sulla guerra.

- Bergson, lo spiritualismo e la reazione antipositivistica. La filosofia come registrazione dei dati

immediati della coscienza, il tempo della vita come "durata". Materia e memoria. La metafisica

evolutiva: la reinterpretazione della realtà come evoluzione creatrice e slancio vitale; istinto e

intelligenza, l’anti-intellettualismo e la nuova metafisica dell’intuizione. Società chiuse e società aperte.

- Weber: la definizione della metodologia delle scienze storico-sociali: avalutatività, spiegazione

causale, ideal-tipi. Modernità e disincantamento del mondo”.

4. Itinerari filosofici del Novecento

- La nascita dell’epistemologia contemporanea.

Il Neopositivismo: caratteri generali. Il Circolo di Vienna, la concezione scientifica del mondo, il

principio di verificazione empirica e l'influenza di Wittgenstein, l’attacco alla metafisica.

Popper: la critica al verificazionismo e la falsificabilità come criterio di demarcazione fra scienza e

non-scienza; la riabilitazione della metafisica; la critica epistemologica al marxismo e alla psicoanalisi.

Il fallibilismo, la genesi delle teorie scientifiche e il metodo per “congetture e confutazioni”; la mente

come “faro” che illumina e l’impossibilità dell’induzione. Dall’epistemologia alla filosofia politica: la

società aperta e la teoria della democrazia.

Kuhn: la teoria dei paradigmi scientifici. [argomento eventuale]

- Il primo Heidegger e l'esistenzialismo. Heidegger: metodo fenomenologico, problema ontologico e analitica esistenziale in Essere e tempo;

l'Esserci come progetto gettato e essere-nel-mondo, il mondo come totalità di strumenti e significati;

comprensione e interpretazione; esistenza inautentica e esistenza autentica.

- La Scuola di Francoforte e la teoria critica della società.

La razionalizzazione tecnica come dominio e la critica della società tecnologica nella Dialettica

dell’Illuminismo di Horkheimer e Adorno. Horkheimer: Dio come nostalgia e speranza. Adorno: la

dialettica negativa e la critica dell’”industria culturale”. Marcuse: civiltà, "repressione addizionale"

degli istinti e “principio di prestazione”, il ruolo liberatorio dell’arte (Eros e civiltà); la critica del

Sistema: le illusioni della libertà e la “desublimazione repressiva”; gli esclusi come nuovi soggetti

rivoluzionari (L’uomo a una dimensione).

Lo svolgimento del programma è stato integrato dalla lettura di brani scelti e da un testo, a scelta tra i

seguenti, letto integralmente dagli studenti durante le vacanze estive: S. FREUD, Psicoanalisi.

Esposizione divulgativa in cinque conferenze, Tascabili economici Newton (o altra edizione economica);

G. Brianese (a cura di), “Congetture e confutazioni” di Popper e il dibattito epistemologico post-

popperiano, Paravia.

Alla data del 15 maggio il programma è stato completato.

Testo adottato:

Geymonat, La realtà e il pensiero. La ricerca filosofica e scientifica, vol. 3, Garzanti

Torino, 15 maggio 2017

La docente I rappresentanti

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MATEMATICA - Prof. Silvio Genta

Relazione della classe Nella classe, che ho seguito per tutto il quinquennio, sia di matematica sia di fisica, sono presenti studenti

con ottime capacità, in alcuni casi sostenute da motivazioni profonde allo studio e all'impegno e da interessi

spiccati nelle discipline scientifiche. La maggior parte degli alunni ha profuso un impegno coerente con gli

obiettivi e con le finalità del liceo scientifico, interessandosi anche ad approfondimenti che nel corso degli

anni sono stati proposti.

Solo per pochi studenti l’apprendimento è stato più mnemonico o meccanico, senza che si siano sempre

comprese pienamente le motivazioni che determinano l’utilizzo di una procedura o di una strategia

risolutiva.

Due/tre alunni appaio più in difficoltà: uno studente per applicazione non adeguata e gli altri due per una

limitata attitudine alla disciplina supportata però da un impegno costante.

La maggior parte della classe ha raggiunto un livello di apprendimento medio, in alcuni casi più che

soddisfacente e per quattro studenti d’eccellenza.

Metodi Nella scelta della metodologia di lavoro, sono stati presi in considerazione sia gli aspetti relativi alle

caratteristiche del piano di studi, sia quelli legati alle caratteristiche della classe.

Nello svolgimento del programma è stato privilegiato un primo approccio intuitivo e concreto agli

argomenti, facendo il più possibile riferimento agli aspetti grafici; a tale fase è seguita quella della

formalizzazione, che ha avuto come finalità l'acquisizione di un linguaggio preciso e la costruzione dei

nessi di causalità. Alla lezione frontale è seguita sempre la risoluzione di esercizi, in primo luogo di tipo

puramente applicativo e, successivamente, di livello più complesso, nei quali individuare le migliori

strategie risolutive a cui collegare i diversi argomenti e le procedure precedentemente acquisite.

Durante tutto l’anno sono stati assegnati esercizi da svolgere a casa, corretti in classe su richiesta degli

studenti, inoltre in orario extrascolastico, si sono svolte forme di recupero e approfondimenti in genere

rivolte a piccoli gruppi di allievi.

In alcune occasioni sono stati ripassati argomenti relativi agli anni precedenti in modo da facilitare la

costruzione dei nessi fra parti diverse del sapere matematico.

Modalità di valutazione Per la valutazione, si sono utilizzati diversi strumenti, in modo da verificare conoscenze competenze ed

abilità degli studenti:

- prove scritte con esercizi e problemi più complessi, anche a scelta fra una serie di proposte

- prove semistrutturate con domande aperte

- interrogazioni classiche

- domande sugli argomenti spiegati nella lezione precedente

Nessi interdisciplinari Legami con gli argomenti trattati in fisica, legati competenze di calcolo e di procedure matematiche come

strumento indispensabile per la risoluzione di un problema o la formulazione di una teoria a livello formale

o ancora la costruzione di una’pparato logico e sintattico adatto a rendere una sintesi dei fenomeni

analizzati.

25

Obiettivi Gli obiettivi didattici conseguiti possono essere individuati tra i seguenti:

Conoscenze:

- saper definire tutti gli enti trattati nel corso dell’anno e conoscere le loro principali proprietà

- saper enunciare i teoremi affrontati nel corso dell’anno e riportare la dimostrazione di quelli

fondamentali

- saper applicare le tecniche di calcolo apprese durante l’anno con la consapevolezza dei passaggi

logici e della loro motivazione

Competenze:

- passare rapidamente dalle proprietà e dai teoremi relativi alle funzioni al loro significato grafico e

viceversa

- saper costruire il grafico di una funzione e saper ricavare da esso informazioni sulla funzione

stessa

- interpretare in modo completo e corretto le richieste dei problemi e il risultato a cui si perviene

- saper mettere in relazione fra loro i risultati parziali e le sotto fasi di un processo complesso

- controllare la validità dell’applicazione di un teorema e di una procedura, ricordando le ipotesi

sottostanti all’enunciato

Capacità:

- saper costruire modelli per matematizzare situazioni problematiche di varia complessità;

- comprendere i concetti trasversali della disciplina e cogliere analogie di strutture tra ambiti

diversi;

- conoscere i metodi di ragionamento di tipo induttivo e deduttivo e utilizzarli come strategie

risolutive

- saper scomporre un problema nelle sue fasi più semplici, senza però dimenticare di mettere tutto

in relazione con la sua totalità

- utilizzare il linguaggio specifico della disciplina ai fini di una esposizione sempre più rigorosa ed

essenziale

- cogliere nessi fra argomenti diversi della matematica e di altre discipline, con la consapevolezza

dei limiti entro cui ogni considerazione deve essere fatta, ma anche con l’apertura a nuove

interpretazioni

Libri di testo: Leonardo Sasso - Nuova Matematica a colori Vol. 5 e Vol.4 – Petrini

I contenuti in dettaglio e l’indicazione delle pagine del libro compaiono nella tabella seguente, Gli studenti

per la maggior parte degli argomenti trattati devono fare riferimento altresì agli appunti delle lezioni.

26

Programma analitico

MODULO ARGOMENTO RIF. TESTO

(pagg.) DIMOSTRAZIONE

FUNZIONI (DERIVAZIONE)

Continuità di una funzione in un

punto e in un intervallo.

189-191 -

Classificazione delle

discontinuità di una funzione.

192-196 -

Teoremi dell'esistenza degli zeri,

di Bolzano-Weierstrass e di

Darboux per le funzioni continue

197-202 NO

Definizione di derivata.

258-261 -

Relazione fra derivabilità e

continuità di una funzione in un

punto. (Teorema derivabilità e

continuità).

262 SI

Derivata destra e sinistra.

263 -

Esempi di funzioni non

derivabili e classificazione dei

punti di non derivabilità.

279-283 -

La funzione derivata prima. E

funzioni derivate di ordine

superiore.

263-264 -

Calcolo della derivata delle

funzioni elementari.

264-268 -

Retta tangente al grafico di una

funzione in un punto e tangenza

tra due curve.

284-285 -

La velocità come derivata dello

spazio percorso in funzione del

tempo.

286-287 -

Teoremi della derivata della

somma, del prodotto, del

quoziente di due funzioni

derivabili.

269-272 SI

Derivata della composizione di

due funzioni derivabili.

274 -

27

MODULO ARGOMENTO RIF. TESTO

(pagg.) DIMOSTRAZIONE

FUNZIONI (DERIVAZIONE)

Derivata dell’inversa di una

funzione derivabile.

275-277 -

Elenco delle derivate delle

funzioni composte delle funzioni

elementari e delle loro inverse.

278 -

Differenziale di una funzione e

suo significato geometrico

289-291 -

Massimi, minimi e punti

stazionari di una funzione.

334-335 -

Teorema di Fermat, di Lagrange

e teorema di Rolle.

336-340 SI

Relazioni fra la monotonia di una

funzione derivabile e il segno

della sua derivata.

343 -

Teorema di De l’Hôpital.

363 NO

Andamento qualitativo del

grafico della derivata noto il

grafico di una funzione e

viceversa.

376-377 -

Risoluzione di problemi che

richiedono di determinare

massimo o minimo di grandezze

rappresentabili mediante

funzioni derivabili di variabile

reale.

349-351 -

Comportamento della derivata

seconda e informazione sui punti

di flesso, di convessità e

concavità del grafico di una

funzione.

356-360 -

FUNZIONI (INTEGRAZIONE)

Integrazione indefinita e definita.

512

569-573 -

Primitiva di una funzione e

nozione d’integrale indefinito.

510-511 -

Primitive delle funzioni

elementari.

514 -

28

MODULO ARGOMENTO

RIF. TESTO

(pagg.) DIMOSTRAZIONE

FUNZIONI (INTEGRAZIONE)

Primo teorema fondamentale del

calcolo integrale.

574-575 SI

Integrazione per sostituzione e

per parti.

516-522 -

Primitive delle funzioni

polinomiali intere e di alcune

funzioni razionali.

523-529 -

Interpretazione dell’integrale

definito di una funzione come

area con segno dell'insieme di

punti del piano compreso fra il

suo grafico e l'asse delle ascisse.

Calcolo di aree.

577-579

-

Calcolo del volume di solidi (ad

es. di rotazione), dell’area di

superfici e della lunghezza di una

curva.

580-585 -

Valor medio di una funzione e

Teorema del valore medio.

589-590 NO

Integrali impropri. 591-594

Funzione integrale e secondo

teorema fondamentale del

calcolo integrale.

597-598 NO

FUNZIONI (CALCOLO DIFFERENZIALE)

Concetto di equazione

differenziale e sua utilizzazione

per la descrizione e

modellizzazione di fenomeni

fisici o di altra natura. Problema

di Cauchy.

655-656 -

Equazioni differenziali del primo

ordine che si risolvono con

integrazione diretta o a variabili

separabili.

658-659 -

Equazioni differenziali lineari

del primo ordine.

656-658 -

Equazioni differenziali lineari

del secondo ordine a coefficienti

costanti.

661-664 -

29

MODULO ARGOMENTO RIF. TESTO

(pagg.) DIMOSTRAZIONE

PROBABILITA′

Distribuzioni discrete di

probabilità, valor medio e

deviazione standard di una

variabile aleatoria

700-702 -

Giochi equi. 703 -

Variabile binomiale e di Poisson

e loro applicazioni.

704-708 -

Variabili aleatorie continue e la

funzione densità di probabilità.

710-712 -

Variabili aleatorie uniforme ed

esponenziale.

714-715 -

Distribuzione normale e sue

applicazioni.

717,721 -

Operazione di standardizzazione:

sua importanza nel confronto e

studio di distribuzioni statistiche

e di probabilità e per l'utilizzo in

modo corretto delle tavole della

distribuzione normale

standardizzata (della densità e

della funzione di ripartizione).

718-720 -

GEOMETRIA ANALITICA

NELLO SPAZIO

Coordinate cartesiane di punti e

vettori nello spazio.

548,550 -

Distanza tra due punti nello

spazio e punto medio di un

segmento.

549 -

Equazione di un piano nello

spazio.

552-553 -

Equazioni cartesiane e

parametriche di una retta nello

spazio.

555-556 -

Mutue posizioni fra due piani e

fra un piano e una retta nello

spazio: condizioni di

parallelismo, incidenza,

perpendicolarità

554,558-559 -

30

MODULO ARGOMENTO

RIF. TESTO

(pagg.) DIMOSTRAZIONE

GEOMETRIA ANALITICA

NELLO SPAZIO

Mutua posizione di due rette

nello spazio.

557 -

Equazione di una sfera e della

sua superficie.

561-562 -

Torino, 15 maggio 2017

Il docente I rappresentanti

31

FISICA - Prof. Genta Silvio

Relazione della classe Anche per la fisica, il profilo della classe ricalca quello evidenziato in matematica. Le incertezze più

radicate si sono rilevate nella risoluzione di esercizi su cui, per programmazione e in vista di un’eventuale

seconda prova all’Esame di Stato, ci si è concentrati soprattutto nel primo periodo didattico. Per mancanza

di tempo nello svolgimento del programma, sono stati affrontati solo alcuni aspetti della fisica delle

particelle inerenti il modulo di fisica moderna.

La situazione complessiva della classe è pienamente sufficiente: gli allievi che hanno avuto maggiori

difficoltà negli scritti, hanno cercato quasi sempre di sopperire alle loro lacune con lo studio della parte

teorica. Un buon gruppo di studenti ha sempre manifestato un spiccato interesse per le tematiche trattate e

questo atteggiamento positivo ha portato a risultati buoni e in certi casi anche ottimi. Solo uno studente ha

attualmente una situazione incerta.

Metodi Per l’insegnamento della fisica, le scelte metodologiche attuate hanno avuto come obiettivo, il far cogliere

agli studenti la bellezza di una disciplina che è in grado di spiegare i fenomeni che governano il mondo in

cui viviamo. I vari argomenti sono stati trattati partendo da una presentazione dei fenomeni di tipo

descrittivo, con l’introduzione in un secondo momento delle leggi e del saper più formalizzato, visto

comunque sempre come sintesi di quanto compreso nel momento introduttivo.

Tenendo presente l’indirizzo spiccatamente scientifico del corso di studi, non è stata trascurata la cura del

linguaggio specifico e della correttezza formale nel calcolo, ritenuta indispensabile alla completa

comprensione delle tematiche affrontate.

Il libro di testo è stato seguito solo parzialmente per cui gli studenti devono fare riferimento anche agli

appunti delle lezioni. Anche per la natura degli argomenti trattati si è fatto poco uso del laboratorio..

Modalità di valutazione Per la valutazione, si sono utilizzati diversi strumenti, in modo da verificare diversi obiettivi e abilità degli

studenti:

- prove scritte con esercizi applicativi

- interrogazioni classiche

- simulazioni di terza prova

Nessi interdisciplinari Gli unici legami più stretti sono stati quelli con la matematica, che si colloca come strumento principale per

la elaborazione di leggi, per la sua capacità di sintetizzare in un’unica equazione più caratteristiche di un

fenomeno. La fisica si manifesta come campo applicativo d’elezione per la matematica, facendo assaporare

agli studenti le possibilità derivanti dall’interazione di queste due discipline.

Obiettivi Gli obiettivi didattici conseguiti possono essere individuati nei seguenti:

Conoscenze:

- saper definire le grandezze fisiche fondamentali analizzate nel programma dell’anno, spiegare in

quali fenomeni esse intervengono ed esporre le loro proprietà principali

- saper enunciare le leggi fisiche inerenti gli argomenti elencati nei contenuti con la consapevolezza

dei loro limiti di applicazione

- conoscere con sicurezza il sistema delle unità di misura e il legame fra le diverse grandezze fisiche

fondamentali

32

Competenze:

- saper applicare le formule studiate nei corretti contesti, valutando con precisione la situazione in

cui si opera

- comprendere le richieste di un problema e saper interpretare i risultati ottenuti

- saper reperire ed elaborare informazioni, comunicandole con un linguaggio scientifico

- saper esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle e grafici

- utilizzare in modo corretto il linguaggio specifico della disciplina

Capacità:

- saper utilizzare correttamente il linguaggio matematico come strumento della descrizione del

mondo

- acquisire il procedimento proprio dell'analisi scientifica in un continuo rapporto tra costruzione

teorica ed attività sperimentale

- possedere un insieme organico di metodi e contenuti acquisiti

- acquisire abitudine all'approfondimento, alla riflessione individuale ed all'organizzazione del

lavoro personale

- saper inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, riconoscendo analogie e

differenze e applicando in contesti diversi le conoscenze acquisite

Libro di testo::

James Walker – FISICA 3 Modelli teorici e problem solving– Pearson

I contenuti in dettaglio e l’indicazione delle pagine del libro compaiono nella tabella seguente.

Gli studenti per la maggior parte degli argomenti trattati devono fare riferimento anche agli appunti delle

lezioni.

33

Programma analitico

MODULO ARGOMENTO RIF. TESTO

(pagg.)

ELETTROMAGNETISMO (INDUZIONE

ELETTROMAGNETICA)

Induzione elettromagnetica:

esperienza di Faraday

2-4

Il fenomeno dell’induzione

elettromagnetica: la forza

elettromotrice indotta e sua

origine.

6

Legge di Faraday-Neumann-

Lenz.

9

Le correnti indotte in circuiti ed

effetti della forza elettromotrice.

10-15

Il fenomeno della autoinduzione

e il concetto di induttanza.

Circuiti RL

20-24

Energia associata a un campo

magnetico

26-27

L'alternatore e la creazione di

corrente alternata.

17-19

Trasformatori.

28-29

ELETTROMAGNETISMO (EQUAZIONI DI

MAXWELL E ONDE

ELETTROMAGNETICHE)

Relazione tra campi elettrici e

magnetici variabili.

96-100

La corrente di spostamento

Sintesi dell’elettromagnetismo: le

equazioni di Maxwell.

101-105

Onde elettromagnetiche piane e

loro proprietà.

106-108

La polarizzazione delle onde

elettromagnetiche.

119-126

L’energia e quantità di moto

trasportato da un’onda

elettromagnetica.

110-113

Cenni sulla propagazione della

luce nei mezzi isolanti, costante

dielettrica e indice di rifrazione.

-

Lo spettro delle onde

elettromagnetiche.

115-117

34

MODULO ARGOMENTO

RIF. TESTO

(pagg.)

RELATIVITA′

Dalla relatività galileiana alla

relatività ristretta. Postulati.

148-150

Dilatazione dei tempi e

contrazione delle lunghezze

151-161

Evidenze sperimentali degli

effetti relativistici:

trasformazioni di Lorentz

162-163

Relatività della simultaneità degli

eventi

164

Legge di addizione relativistica

delle velocità

165-166

Effetto Doppler per le onde

elettromagnetiche

168

L’ invariante relativistico

𝑠2 − 𝑐2𝑡2

170-171

La quantità di moto relativistica

172

Massa ed energia in relatività

174-179

FISICA QUANTISTICA

Esperienza di Thomson e la

misura del rapporto carica massa.

204-207

Esperienza di Millikan 209-210

Raggi X e loro diffrazione da

parte dei cristalli.

214-215

I modelli atomici di Thomson e

Rutherford

217-219

L’emissione di corpo nero e

l’ipotesi di Planck

229-233

L’esperimento di Lenard e la

spiegazione di Einstein

dell’effetto fotoelettrico

234-239

35

MODULO ARGOMENTO RIF. TESTO

(pagg.)

FISICA QUANTISTICA

L’effetto Compton

242-245

Modello dell'atomo di Bohr e

interpretazione degli spettri

atomici

211-213,

246-252,257

Lunghezza d’onda di De Broglie.

253-254

Dualismo onda-particella:

l’esperimento della doppia

fenditura.

256

L’equazione di Schrodinger e la

funzione d’onda.

259-261

Il principio di indeterminazione

Appunti

269-270

Argomenti da svolgersi dopo il 15 maggio

MODULO ARGOMENTO RIF. TESTO

(pagg.)

FISICA MODERNA (STRUTTURA DEL NUCLEO)

Costituenti e struttura del nucleo 329-333

L’antimateria 333-336

La radioattività 337-338

I decadimenti α,β,γ 339-347

Torino, 15 maggio 2017

Il docente I rappresentanti

36

SCIENZE - Prof.ssa Ilaria Palaia

Relazione della classe Conosco la classe dal terzo anno di Liceo e la sua composizione ha subito variazioni in questi tre anni fino

a giungere agli attuali 17 studenti.

In generale gli allievi si son sempre dimostrati partecipi, vivaci, interessati e si è instaurato un buon dialogo.

Le attività in classe son state seguite con attenzione e l’impegno profuso in attività di approfondimento

svolto a gruppi è stato molto buono. Anche le attività di laboratorio sono state seguite e condotte con

partecipazione attiva e senso di responsabilità.

La maggioranza degli allievi si è impegnata con serietà e costanza, e soprattutto in questo ultimo anno

anche gli studenti il cui impegno di solito si era rivelato discontinuo, hanno comunque dimostrato un

atteggiamento più partecipe e consapevole del lavoro da svolgere.

Relativamente agli obiettivi un buon numero ha raggiunto risultati eccellenti, evidenziando un’ottima

capacità di rielaborare i contenuti in modo autonomo, ottime capacità e competenze, mentre un piccolo

numero si è attestato su livelli buoni e i restanti si sono fermati agli obiettivi minimi. Si segnala un solo

caso di non raggiungimento della sufficienza nei moduli affrontati.

Il programma di questo anno ha comunque affrontato argomenti differenti nei contenuti e nelle metodologie

di studio ; il modulo della geologia ha occupato buona parte della programmazione, in quanto collegata al

“Progetto ARPA Piemonte”, relativo a un percorso di approfondimento della geologia, condotto tramite

due incontri in classe , una visita svolta in mattinata ai laboratori dell’ARPA Piemonte e un’escursione in

campo in alta Val di Susa ( si rimanda all’allegato relativo alle iniziative culturali della classe).

Programma analitico Scienze della Terra

Il sistema Terra

Metodi d’indagine delle scienze della Terra

Composizione della Terra

I minerali e le rocce

- I minerali e il reticolo cristallino

- Le proprietà fisiche dei minerali – Isomorfismo e polimorfismo

- Classificazione dei minerali e dei silicati

- Ciclo litogenetico

- Le rocce ignee effusive e intrusive

- Plutoni e batoliti

- Genesi dei magmi

- Cristallizzazione magmatica e differenziazione

- Rocce sedimentarie: processo sedimentario e rocce sedimentarie

- Fenomeni vulcanici, il meccanismo eruttivo, i tipi di attività vulcanica, le manifestazioni gassose

- Dinamica dei processi sedimentari: deposizione e meccanismi di trasporto dei sedimenti, facies e ambienti

di sedimentazione

- Rocce metamorfiche e processi di metamorfismo

Alla ricerca di un modello per la struttura interna della Terra

- Le onde sismiche strumenti di indagine della struttura interna della Terra

- Caratteristiche fisiche e chimiche degli strati della Terra

- La litosfera e l’astenosfera

- Crosta terrestre e oceanica a confronto

- Origine del calore interno della Terra

37

-Il magnetismo terrestre ed ipotesi sulla sua origine

- I terremoti: le onde sismiche, la teoria del rimbalzo elastico, misurazione delle vibrazioni sismiche, energia

ed intensità dei terremoti, distribuzione dei sismi sulla superficie terrestre.

La dinamica della Terra solida

- Storia del pensiero geologico: ipotesi mobiliste e contrazioniste a confronto

- La deriva dei continenti: teoria di Wegener e le prove a sostegno

- Geologia dei fondali oceanici: dorsali e fosse

- Teoria di Hess

- Prove dell’espansione dei fondali oceanici

- Tettonica delle placche: una visione d’insieme

- Classificazione dei margini delle placche

- I punti caldi

- Ipotesi interpretative sulle cause del moto delle placche

- Le sequenze ofiolitiche

- L’orogenesi e la tettonica delle placche

- La struttura dei continenti e degli orogeni

Chimica organica

Premesse: la teoria del legame di valenza e gli orbitali ibridi

Il carbonio

- Il carbonio e l’ibridazione dei suoi orbitali

- La rappresentazione dei composti organici

- L’isomeria di struttura, geometrica ed ottica

Alcani e cicloalcani

- Caratteristiche generali

- Nomenclatura

- Proprietà fisiche e chimiche

- La reattività: ossidazione ed alogenazione

Alcheni-alchini

- Caratteristiche generali

- Nomenclatura

- Isomeria geometrica: cis-trans

- Le reazioni di addizione elettrofila

Idrocarburi aromatici

- Caratteristiche generali

- Nomenclatura

- Benzene e la teoria della risonanza

- La sostituzione elettrofila aromatica

- I composti aromatici: utilizzo e tossicità

- Le principali classi di composti e relativi gruppi funzionali

Metabolismo terminale e produzione di energia

- Catabolismo e anabolismo

- Metabolismo e vie metaboliche

- Il catabolismo dei carboidrati: la glicolisi

38

Argomenti svolti dopo il 15 maggio

-Il metabolismo terminale

-Le vie fermentative

-Il metabolismo differenziato delle cellule dell’organismo

-La fotosintesi

Libri di testo D. Sadava et al. – Il carbonio, gli enzimi, il DNA-Chimica organica, biochimica e biotecnologie - Zanichelli

Scienze della Terra: A. Bosellini – Dagli oceani perduti alle catene montuose– Bovolenta Editore

Chimica: G. Valitutti - Dal carbonio agli OGM PLUS, chimica organica, biochimica e biotecnologie.

G. Valitutti, Chimica, concetti e realtà – Zanichelli

Torino, 15 maggio 2017

La docente I rappresentanti

39

DISEGNO E STORIA DELL’ARTE - Prof. Renzo Indiogia

Relazione della classe Analisi della situazione.

Lo svolgimento dell’anno scolastico è stato caratterizzato, all’inizio d’anno, dall’inserimento di 3 nuovi

allievi provenienti 2 da istituti di altre città italiane ed 1 ripetente lo stesso istituto. Di questi i primi 2 si

sono ritirati durante l’anno scolastico mentre il terzo, pur con alti e bassi, sembra riuscito a completare il

suo percorso.

Questa situazione ha richiesto un periodo di adattamento e di amalgama del gruppo classe che ha causato

qualche rallentamento nello svolgimento del programma.

Strumenti didattici, metodologie e verifiche.

Il testo adottato non è stato quello previsto erroneamente nell’elenco dei libri di testo, ossia Bona Castellotti,

Nella storia dell’arte, vol.5, ed. Electa scuola, prezzo 19,10, ma si è deciso di provare sperimentalmente,

per la storia dell’arte, l’utilizzo del materiale presente sul web anche in relazione ad un corso di

aggiornamento sostenuto dal docente nello scorso anno sulla metodologia della “didattica capovolta”.

Il sito di riferimento per la storia dell’arte è stato: www.didatticarte.it mentre per il disegno si sono usati

materiali tratti dal testo Greppi Lacchia, Disegno A, B, C della casa editrice Capitello in dotazione ad altre

classi dell’istituto.

Le metodologie didattiche hanno riguardato sia lezioni frontali, con l’ausilio di lavagna

tradizionale e Lim di classe, che lezioni in “Cooperative Learning” di gruppo.

Gli argomenti oggetto di studio hanno privilegiato come strumento di indagine l’analisi e la lettura

dell’opera d’arte.

Le verifiche del lavoro svolto hanno riguardato sia interrogazioni orali singole, che prove scritte per la

storia dell’arte, oltre che la simulazione della terza prova utilizzata come verifica, mentre per il disegno

prove grafiche individuali. Le prove di storia dell’arte, che hanno previsto domande con vero / falso, scelta

multipla, integrazioni e completamento, quesiti a risposta aperta, sono state corrette in comune con gli

allievi evidenziando i criteri di valutazione e correggendo gli errori.

Anche i criteri e parametri di valutazione sia di disegno che di storia dell’arte sono stati indicati agli allievi

in quanto decisi dal dipartimento.

La consegna puntuale degli elaborati era stata una richiesta di inizio d’anno così come la necessità di

prendere i dovuti appunti sia di disegno che di storia dell’arte, cosa che non tutti gli allievi hanno rispettato.

Rispetto alle attività svolte la classe ha aderito al FAI (Fondo Ambiente Italiano) svolgendo un’attività

didattica con tema Torino Liberty proposta dalla delegazione torinese del Fai.

Obiettivi conseguiti Rispetto agli obiettivi formativi, alcuni allievi hanno mantenuto la loro partecipazione alle lezioni, la loro

capacità di concentrazione ed il loro rendimento nel lavoro a casa. Altri invece hanno spesso tenuto

atteggiamenti poco partecipativi e non svolto del tutto i compiti assegnati. Sono stati nel complesso

abbastanza rispettosi dei regolamenti scolastici, delle attrezzature, personale scolastico ed insegnante.

Per quel che riguarda gli obiettivi didattici nella storia dell’arte alcuni allievi hanno dimostrato un buon

interesse verso gli stimoli artistici provenienti dalla realtà culturale; una discreta ed a volte buona

conoscenza dei contenuti che hanno esposto utilizzando un buon numero di termini specifici dimostrando

la conoscenza di alcuni movimenti artistici e di varie opere d’arte delle quali sono in grado di farne la lettura

con l’utilizzo di un metodo specifico; altri con il loro atteggiamento poco partecipativo non hanno ottenuto

grandi miglioramenti. Nel disegno gli allievi globalmente hanno acquisito conoscenze del linguaggio del

disegno artistico sapendo realizzare un disegno dal vero con il metodo della struttura geometrica e

chiaroscuro utilizzando la tecnica della matita. Hanno dimostrato di sapere rilevare semplici volumi

architettonici e di essere in grado di rappresentarli attraverso la restituzione grafica con la tecnica della

china. Conoscono il disegno architettonico e vari elementi caratterizzanti l’architettura quali le strutture di

fabbrica e quelle portanti.

40

Attività didattiche Il programma svolto è stato leggermente ridotto rispetto a quello previsto anche a causa del problema dei

nuovi inserimenti nella classe e della necessità di recupero di alcuni argomenti non svolti nel precedente

anno.

Riguardo alle attività di recupero queste sono state svolte in itinere anche se hanno riguardato un solo

allievo e non hanno avuto esito particolarmente positivo.

Programma analitico Definizione delle conoscenze

Per quanto riguarda i contenuti disciplinari, questi sono stati fondamentalmente in linea con le indicazioni

curricolari generali del dipartimento di Disegno e storia dell’arte. Il docente però, come previsto, ha

organizzato il proprio percorso con variazioni, integrazioni ed approfondimenti, anche in itinere, secondo

la didattica più adeguata al contesto di apprendimento della classe ed in relazione a specifiche esigenze e

situazioni.

STORIA DELL’ARTE

Come specificato nella relazione finale, per lo studio della storia dell’arte si sono utilizzati alcuni siti quali

“Didatticarte.it” e “Ovo.com”. Si sono svolti i seguenti argomenti:

Cenni alle inquietudini preromantiche; Il Romanticismo in Inghilterra con il paesaggio in età romantica e

la poetica del “pittoresco e sublime”.

Cenni al romanticismo in Germania, Francia e Italia.

Le conseguenze della Rivoluzione industriale; la nuova architettura del ferro in Europa, la città borghese e

le grandi ristrutturazioni urbanistiche.

La pittura del Realismo e l’Impressionismo in Francia.

( questi argomenti non si sono riusciti a svolgere nello scorso anno scolastico).

Segue il secondo Ottocento con le tendenze postimpressioniste in Europa;

Segue l’arte tra Ottocento e Novecento con il fenomeno Art Nouveau in Europa; il Liberty in Italia e cenni

alle realizzazioni di Torino.

Le avanguardie europee del primo Novecento con l’opera di Picasso, gli astrattisti, il Futurismo, il

“Dada”, il Surrealismo con alcune delle più importanti opere e protagonisti;

L’architettura europea e lo sviluppo del disegno industriale con l’opera di W. Gropius ed il Bauhaus ; il

funzionalismo; l’Organicismo, l’opera di Le Corbusier.

Cenni alla percezione e comunicazione visiva; il metodo della lettura dell’opera d’arte ed applicazioni ad

opere di pittura, scultura ed architettoniche.

DISEGNO

Il disegno tecnico architettonico: caratteri, l’analisi strutturale e funzionale della architettura; l’ambiente

costruito ed il suo rilievo.

Il disegno dal vero e del rilievo a mano libera in architettura.

Realizzazione di elaborati, quali schizzi dal vero, rilievo grafico ed esecutivi realizzati secondo i metodi di

rappresentazione.

Metodologie e strumenti per l’insegnamento

Anche per questi si è fatto riferimento a quanto previsto nel piano di lavoro di dipartimento effettuando

variazioni necessarie durante il corso dell’anno.

L’insegnante inoltre ha proposto agli allievi i contenuti di storia dell’arte con la metodologia della “Flipped

classroom”, attraverso l’utilizzo di materiali tratti dal Web/Internet e del “Cooperative Learning” per

innovare e migliorare la didattica perseguendo ulteriori obiettivi trasversali.

Per il disegno si sono utilizzati materiali tratti da un altro testo di disegno in uso nell’istituto, con esercizi

pratici spiegati in classe e completati a casa.

41

Libri di testo: Nessun supporto cartaceo per Storia dell’arte ma risorse in rete reperibili dal sito di riferimento

www.didatticarte.it

Per il disegno Greppi Lacchia, Disegno A, B, C – Capitello.

Torino, 15 maggio 2017

Il docente I rappresentanti

42

EDUCAZIONE FISICA - Prof.ssa Paola Torchia

Relazione della classe Classe formata da ottimi elementi, ai quali ho avuto il piacere di insegnare per tutti i cinque anni del corso

di studi. Gli allievi si sono sempre comportati in modo corretto ed educato, hanno sempre partecipato con

impegno ed entusiasmo a tutte le attività proposte, evidenziando delle capacità più che buone che, nel corso

degli anni, hanno via via migliorato, permettendo loro di raggiungere ottimi risultati.

Il giudizio sulla classe è ottimo.

Programma analitico

Esercizi a corpo libero – di miglioramento delle capacità respiratorie e cardio-circolatorie

– di miglioramento della resistenza, della velocità, della forza e della

coordinazione

– di potenziamento della muscolatura degli arti superiori ed inferiori, addominali

e dorsali

– di scioltezza articolare e di allungamento

Giochi sportivi – pallavolo

– basket

– calcetto

– hitball

– dodgeball

– tennis

– ping pong

Libro di testo:

Nessuna adozione.

Torino, 15 maggio 2017

La docente I rappresentanti

43

11. SIMULAZIONE PROVE D’ESAME

Per la terza prova, le simulazioni hanno coinvolto quattro discipline diverse che si sono uniformate alla

tipologia B (tre quesiti, risposta in 10 righe) e in ognuna delle prove si è provveduto accertamento della

lingua inglese.

Vista la difficoltà di individuare un nucleo tematico adatto a un autentico approfondimento interdisciplinare

i singoli insegnanti hanno deciso di sondare l’acquisizione dei contenuti su specifici argomenti fondanti

delle singole discipline al fine di valutare la capacità di utilizzare e riorganizzare le conoscenze e

competenze apprese.

Le due simulazioni di terza prova scritta si sono svolte: il 18 gennaio 2017 e il 4 aprile 2017.

La prima simulazione è stata strutturata inserendo le seguenti discipline: Scienze, Inglese, Latino e Storia.

La seconda è stata strutturata inserendo le seguenti discipline: Filosofia, Storia dell’arte, Inglese e Fisica.

Per lo svolgimento della prova sono state assegnate tre ore.

44

11.1 TESTI DELLE SIMULAZIONI DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA

11.1.1 PRIMA PROVA

Anno scolastico 2016-2017

Simulazione di I prova – 11 maggio 2017

ANALISI DEL TESTO

Cercavo te nelle stelle

Cercavo te nelle stelle

quando le interrogavo bambino.

Ho chiesto te alle montagne,

ma non mi diedero che poche volte

solitudine e breve pace.

Perché mancavi, nelle lunghe sere

meditai la bestemmia insensata

che il mondo era uno sbaglio di Dio,

io uno sbaglio del mondo.

E quando, davanti alla morte,

ho gridato di no da ogni fibra,

che non avevo ancora finito,

che troppo ancora dovevo fare,

era perché mi stavi davanti,

tu con me accanto, come oggi avviene,

un uomo una donna sotto il sole.

Sono tornato perché c’eri tu.

Questa poesia di Primo Levi, scritta nel febbraio 1946, è dedicata a Luisa Morpurgo, che lo scrittore sposerà l’anno

successivo, e che sopravviverà alla morte dello scrittore, avvenuta nel 1987, fino al 2009.

COMPRENSIONE

Riassumi il contenuto comunicativo della lirica di Levi.

ANALISI

Analizza stilistiamente il componimento, soffermandoti sulle scelte sintattiche e ritmiche compiute dall’Autore, in

modo da ricavarne contributi significativi all’intendimento.

INTEREPRETAZIONE COMPLESSIVA E APPROFONDIMENTI

Primo Levi è universalmente noto per la testimonanianza resa dell’esperienza diretta dei campi di concentramento.

Questo componimento offre una prospettiva sulla medesima esperienza, declinata in modo differente: conduci

l’interpretazione del testo in modo da rilevarne la specificità.

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TIPOLOGIA B – ARTICOLO DI GIORNALE O SAGGIO BREVE

CONSEGNE

Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e

confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche

con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se

vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di

giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare

cinque colonne di metà di foglio protocollo.

B1 - AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

Argomento: la metamorfosi come fonte di ispirazione e come principio compositivo

DOCUMENTI

«C’è in alto nel cielo una via, che si vede quand’è sereno. Lattea si chiama, e spicca proprio per il suo candore.

Di qui passano gli dei per recarsi alla dimora del gran Tonante, alla reggia. A destra e a sinistra, con le porte aperte,

sono gli atrii degli dei nobili, sempre affollati. La plebe abita sparsa da altre parti. Gli dei più potenti e illustri hanno

stabilito qui il loro domicilio, sul davanti. Se l’espressione non sembrasse irriverente, oserei dire che questo luogo è

il Palatino del grande cielo». (Publio Ovidio Nasone, Metamorphoseon liber I, vv. 168-176, trad. L. Koch)

“ [...] siamo in un universo in cui le forme riempiono fittamente lo spazio scambiandosi continuamente qualità

e dimensioni, e il fluire del tempo è riempito da un proliferare di racconti e di cicli di racconti. Le forme e le storie

terrestri ripetono forme e storie celesti ma le une e le altre s’avvalgono a vicenda di una doppia spirale. La contiguità

tra dei e esseri umani – imparentati agli dei e oggetto dei loro amori compulsivi – è uno dei temi dominanti delle

Metamorfosi, ma non è che un caso particolare della contiguità tra tutte le figure o forme dell’esistente, antropomorfe

o meno. Fauna, flora, regno minerale, firmamento inglobano nella loro comune sostanza ciò che usiamo considerare

umano come insieme di qualità corporee e psicologiche e morali. La poesia delle Metamorfosi mette radice

soprattutto su questi indistinti confini tra mondi diversi, e già nel libro II trova un’occasione straordinaria nel mito di

Fetonte che osa mettersi alla guida del carro del Sole. Il cielo vi appare come spazio assoluto, geometria astratta e

insieme come teatro d’un’avventura umana resa con tale precisione di dettagli da non farci perdere il filo neppure

per un secondo, portando il coinvolgimento emotivo fino allo spasimo (I. Calvino Gli indistinti confini, in Le

Metamorfosi, a cura di Piero Bernardini Marzolla, Einaudi, Torino 1987)

Uomini fummo, e or siam fatti sterpi:

ben dovrebb’esser la tua man più pia,

se state fossimo anime di serpi". 39

Come d’un stizzo verde ch’arso sia

da l’un de’ capi, che da l’altro geme

e cigola per vento che va via, 42

sì de la scheggia rotta usciva insieme

parole e sangue; ond’io lasciai la cima

cadere, e stetti come l’uom che teme. 45 (Dante Alighieri, Divina commedia, Inferno, XIII, vv. 37-45)

Stanca, anelante a la paterna riva,

qual suol cervetta affaticata in caccia,

correa piangendo e con smarrita faccia

la vergine ritrosa e fuggitiva.

E già l’acceso Dio che la seguiva,

giunta omai del suo corso avea la traccia,

quando fermar le piante, alzar le braccia

ratto la vide, in quel ch’ella fuggiva.

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Vede il bel piè radice, e vede (ahi fato!)

che rozza scorza i vaghi membri asconde,

e l’ombra verdeggiar del crine aurato.

Allor l’abbraccia e bacia, e, de le bionde

chiome fregio novel, dal tronco amato

almen, se’l frutto no, coglie le fronde. (Giambattista Marino, Trasformazione di Dafne in lauro, 1610 circa)

Ardo, riluco.

E non ho più nome.

100E l’alpi e l’isole e i golfi

e i capi e i fari e i boschi

e le foci ch’io nomai

non han più l’usato nome

che suona in labbra umane.

105Non ho più nome né sorte

tra gli uomini; ma il mio nome

è Meriggio. In tutto io vivo

tacito come la Morte. (G. D’Annunzio, Alcyone, Meriggio, vv. 98-107)

Gianlorenzo Bernini, Apollo e Dafne¸ 1622-1625 René Magritte, L’invenzione collettiva, 1935

Marx Ernst, Europa dopo la pioggia, 1940

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B2 - AMBITO SOCIO - ECONOMICO

Argomento: organizzazione economico-sociale e meritocrazia

DOCUMENTI

Il termine “meritocrazia” fu coniato dal sociologo ed economista inglese Michael Young in un vecchio libro del

1958, oggi riproposto dalle Edizioni di comunità: L’avvento della meritocrazia. In una sorta di saggio romanzato

distopico Young (importante e dimenticato intellettuale laburista del dopoguerra) immaginò una Gran Bretagna del

2033 interamente retta da criteri meritocratici. O meglio: un paese in cui l’avvento della meritocrazia avrebbe

prodotto un regime illiberale governato da una nuova upper class.

L’io narrante del libro è uno “bravo” del 2033 che difende il sistema in cui è nato. Nella ricostruzione distopica di

Young (che, come detto, scrive nel 1958) è la trasformazione della scuola “negli anni ottanta del secolo scorso” ad

aver gettato le basi del nuovo corso. Il merito viene stabilito da test di intelligenza sempre più raffinati e applicati a

una età sempre più bassa: non solo ai bambini, anche ai feti. Per i migliori, poi, ci saranno scuole diverse, separate

da tutti gli altri.

Tuttavia sono due i tarli della società meritocratica del futuro. Il primo è che l’unica l’intelligenza ammessa è quella

funzionale. Ogni forma di intelligenza critica o autocritica è bandita, tanto che il merito diventa una forma di autismo.

Il secondo è che anche una società siffatta non è esente da forme di cooptazione e nepotismo. Pure per i geni i

figli so‘ piezz‘e core da infilare nei posti chiave – anche quando sono un po’ meno geni dei padri. (Minima&Moralia

un blog di approfondimento culturale, Alessandro Leogrande, febbraio 2015, La nuova retorica del merito)

Che cos’è la meritocrazia? Licenziare i “fannulloni” nel settore pubblico? Eliminare le

raccomandazioni? Nulla di tutto ciò. Licenziare i “fannulloni” è sacrosanto, ma cosa fare dei milioni che

non sono fannulloni e che bisogna valorizzare? Negli USA, patria della meritocrazia, le

“recommendations” portano a riempire un posto di lavoro su due. Si tratta però di “raccomandazioni”

molto diverse dalle nostre. Chi segnala qualcuno particolarmente bravo e adatto per un posto di lavoro lo

fa con grande cautela, perché mette in gioco la propria stessa reputazione e risponderà moralmente della

performance della persona segnalata; da noi, invece, si raccomandano con leggerezza persone che non si

conoscono (dal punto di vista delle capacità professionali) per posti di lavoro che non si conoscono.

Meritocrazia è un sistema di valori che valorizza l’eccellenza indipendentemente dalla provenienza,

dove “provenienza” indica un’etnia, un partito politico, l’essere uomo o donna; ma in Italia “provenienza”

significa soprattutto la famiglia di origine.

In Italia il sistema di valori è molto meno meritocratico di quello di altre società, come quella nord-

americana e scandinava, molto più capaci di assicurarsi che la classe dirigente (il top 1 per cento o 10 per

cento, a seconda delle definizioni) sia la migliore possibile. (Roger Abravanel, Cos’è la meritocrazia¸

sito www.meritocrazia.com)

“Posso permettermi di farle una domanda?...Poi gliene farò altre, di altra natura...Nei componimenti

d’italiano lei mi assegnava sempre un tre, perché copiavo. Ma una volta mi ha dato un cinque: perché?

“Perché aveva copiato da un autore più intelligente.”

Il magistrato scoppiò a ridere. “L’italiano. Ero piuttosto debole in italiano. Ma, come vede, non è poi

stato un gran guaio: sono qui, procuratore della Repubblica...”

“L’italiano non è l’italiano: è il ragionare” disse il professore. “Con meno italiano, lei sarebbe ancora

più in alto.” (Leonardo Sciascia, Una storia semplice)

Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.

La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della

persona stessa.

Una persona è stupida se causa un danno a un'altra persona o ad un gruppo di persone senza realizzare

alcun vantaggio per sé o addirittura subendo un danno.

Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide; dimenticano

costantemente che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare o associarsi con individui

stupidi costituisce infallibilmente un costoso errore.

La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.

Il potere politico o economico o burocratico accresce il potenziale nocivo di una persona stupida. (Carlo

Maria Cipolla, Allegro ma non troppo, Storia della stupidità umana, passim)

48

B3 - AMBITO STORICO - POLITICO

Argomento: Il novecento e la storiografia – diverse letture di un secolo

Doc.1) Il Secolo breve

Come possiamo attribuire un significato al Secolo breve, cioè agli anni che vanno dall’esplosione della prima

guerra mondiale[1914] fino al collasso dell’URSS [1991], i quali, retrospettivamente, formano un periodo storico

coerente che è giunto al termine? Noi non sappiamo cosa verrà dopo e come sarà il terzo millennio, sebbene possiamo

essere sicuri che il Secolo breve l’avrà formato […] A un’età della catastrofe, che va dal 1914 fino ai postumi della

seconda guerra mondiale,hanno fatto seguito una trentina d’anni di straordinaria crescita economica e di

trasformazione sociale, che probabilmente hanno modificato la società umana più profondamente di qualunque altro

periodo di analoga brevità. Guardando indietro quegli anni possono essere considerati una specie di Età dell’oro, e

così furono visti appena giunsero al termine all’inizio degli anni ’70.

L’ultima parte del secolo è stata una nuova epoca di decomposizione, di incertezza e di crisi […]

E’ un’ironia della storia di questo strano secolo che il risultato più duraturo della Rivoluzione d’Ottobre,il cui

obiettivo era il rovesciamento del capitalismo su scala planetaria, sia stato quello di salvare i propri nemici, sia nella

guerra con la vittoria militare sulle armate hitleriane, sia nella pace, procurando al capitalismo dopo la seconda guerra

mondiale l’incentivo e la paura che lo portarono ad autoriformarsi.[E.J. Hobsbwan, Il Secolo breve (1914-1991),

Rizzoli, Milano 1995]

Doc.2) Il Secolo della catastrofe

Novecento come secolo breve? E’ un’invenzione che non regge[…]Se abbiamo bisogno di due effigi simboliche

per inaugurare il Novecento, ci soccorrono i busti di Sigmund Freud, autore nel 1900 di Le interpretazioni dei sogni,

e di Friedrich Nietzsche, morto in quello stesso anno. Entrambi incarnano il significato fondamentale del nuovo

secolo: la consapevolezza che la modernità è per sua essenza apocalittica, proprio perché sintesi di concezioni opposte

e incompatibili dell' uomo e della vita».[….] Catastrofe è una parola chiave del Novecento. In fondo tutto il secolo è

segnato da una reiterata catastrofe. Il 1901 è l' anno in cui scompare la regina Vittoria: con lei comincia il declino

dell' universo di teste coronate. Ma il laboratorio del conflitto novecentesco è più che altrove l' Italia. Al regicidio di

Umberto I che dà avvio al secolo segue non un' involuzione reazionaria ma la più lunga stagione liberale che però si

conclude con la settimana rossa, periodo tra i più rivoluzionari in Europa alla vigilia della Grande Guerra». Se anche

per la storia esistesse la rubrica del "chi sale chi scende", nel 1912 declina Giolitti settantenne e comincia la sua

ascesa un esuberante socialista romagnolo non ancora trentenne. Si brinda al Novecento con le parole d' ordine del

positivismo razionalistico e dopo pochi anni le nuove generazioni sono conquistate dal furore futurista e nazionalista.

La democrazia produce noia, e la noia provoca ribellione. «S' afferma una generazione che sogna la guerra e la

rivoluzione, mentre condanna la stabilità come fattore di noia e putrefazione. L' antiparlamentarismo nasce anche da

lì, e attraversa tutta la cultura dell' epoca. Da Prezzolini ad Amendola e Salvemini, esplodono gli umori dell'

antipolitica, in qualche caso per avere una democrazia più funzionante. Una sensibilità vicina a fenomeni

contemporanei: la rinuncia alla libertà della razionalità e il ritorno all' autorità della fede. La storia è come una giostra

in cui non cambiano i cavalli ma chi li cavalca. Tutti sono convinti di andare da qualche parte, ma tornano sempre al

punto di partenza.[Emilio Gentile in Simonetta Fiori, Il Secolo breve? Hobsbawm sbaglia. Catastrofe è una

parola chiave del Novecento. La Repubblica 10/11/ 2007]

Doc.3) Secolo corto o Epoca lunga?

Intendo sostenere la rilevanza storica di un’epoca lunga, più che di un secolo breve: un’epoca che ha avuto inizio

alla fine degli anni Cinquanta dell’Ottocento ed è terminata all’incirca tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli

anni Ottanta del Novecento. [...] Di esso ha fatto parte l’epoca della tecnologia delle ciminiere: un ordine industriale

fondato sull’acciaio e la chimica e sul movimento fisico di persone e merci. [...] [Un uomo] che si fosse addormentato

nel 1910 e si fosse svegliato nel 1995 (senza leggere libri di storia al suo risveglio) avrebbe potuto facilmente decidere

che in ottant’anni non era successo nulla di straordinario. [...] Se ci fosse stato dato il compito di istruire rapidamente

[quest’uomo] sulle novità del mondo, avremmo dovuto parlargli subito del fascismo e del comunismo e delle due

guerre mondiali? Penso di no. Non era più in questi eventi che andava cercato il cambiamento. Nondimeno,

[quest’uomo] si sarebbe trovato in una nuova epoca. Avrebbe dovuto apprendere nozioni sui computer, i microchip

e la biologia molecolare. Egli sarebbe stato ibernato in un periodo in cui gli Stati avanzavano rivendicazioni

territoriali, in cui la produzione di acciaio e la velocità di movimento di persone e merci erano preminenti indici di

progresso, in cui gli impegni pubblici e le preoccupazioni private rimanevano entro sfere distinte, e in cui essere di

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razza bianca e di sesso maschile sembravano proprietà necessarie per partecipare alla vita pubblica. E si sarebbe

svegliato in un’epoca in cui nessuna di queste condizioni sembrava ancora persistere, o stava perdendo rapidamente

di significato. [Charles S. Mayer, Secolo corto o epoca lunga? L’unità storica dell’età industriale e le

trasformazioni della territorialità, in Novecento. I tempi della storia, a cura di C. Pavone, Donzelli, Milano

1997, pp. 45-52]

Doc.4) Il Secolo delle masse

Il secolo delle masse Il XX secolo è [...] il secolo delle masse, mentre tutti quelli che lo hanno preceduto sono

stati i secoli delle élites. [...] Le masse di cui parliamo non sono semplicemente una grande quantità di popolazione

che entra in movimento: sono una complessa costruzione storica risultato dell’intreccio di almeno cinque fattori

fondamentali: – la crescita sorprendente della popolazione – l’urbanizzazione – il taylorismo – la diffusione dei

consumi a soglie sociali sempre più basse – l’alfabetizzazione. Le masse quindi sono un agglomerato di individui

scolarizzati, che si muove nello spazio sociale ed economico della città, a cui si apre per la prima volta l’accesso ai

consumi e che sono coinvolti nella nuova organizzazione del lavoro fordista. Dentro le masse stanno uomini e donne

e, in quanto parte integrante di questo agglomerato, sono entrambi sottoposti a processi di differenziazione e di

omologazione che ne rimodellano i ruoli e i rapporti. [Alberto De Bernardi, Il secolo delle masse, in

http://www.novecento.org/descrnov.htm, sito dell’Insmli, Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di

Liberazione in Italia]

Doc.5) Il Secolo delle donne

“secolo delle donne” non significa che solo nel Novecento le donne sono presenti nella vita sociale, economica,

culturale. Infatti, come afferma la storica Gianna Pomata, è stata la storiografia positivista a cancellare le donne dalla

scena della Storia, sia come autrici che come attrici. Non significa neppure che solo in questo secolo sia stato posto

il problema della partecipazione delle donne alla vita politica. [...] [Ma solo] nel Novecento un insieme di pratiche e

riflessioni di donne, il Femminismo, ha generato la diffusa consapevolezza della necessità della libertà femminile nel

mondo. [Adriana Perrotta Rabissi e Luciana Tavernini, Il secolo delle donne, sul sito web

http://www.url.it/donnestoria/testi/percorso_900/secolo.htm]

B4 - AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO

ARGOMENTO: Conoscenza scientifica e riflessione esistenziale: fino a che punto la scienza è in grado di

rispondere ai grandi interrogativi sulla realtà che ci circonda, su noi stessi e sul senso della vita?

DOCUMENTI

«La filosofia è scritta in questo grandissimo libro che continuamente ci sta aperto innanzi a gli occhi (io dico

l’universo), ma non si può intendere se prima non s’impara a intender la lingua, e conoscer i caratteri, ne’ quali è

scritto. Egli è scritto in lingua matematica, e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali

mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto.»

G. GALILEI, Il Saggiatore, 1623

«Dagli scritti lasciati dallo stesso Einstein sappiamo che egli nutrì una singolarissima riserva sulla "verità" della

matematica. Nel 1922 scriveva: «Nella misura in cui le leggi della matematica si riferiscono alla realtà, esse non sono

certe; e nella misura in cui sono certe, esse non si riferiscono alla realtà» (citato in Abraham Pais – Einstein è vissuto

qui - Bollati Boringhieri). C'è in tali parole un esplicito riconoscimento che, sebbene la natura sia scritta in linguaggio

matematico, come credevano gli antichi pitagorici e come ribadì Galileo in modo diverso e certamente più razionale,

essa contiene un "di più" che non è riducibile alla sola matematica e nemmeno alla sola logica, che sono costruzioni

umane soggettive, anche se, dati certi presupposti, si possono ricavare le più straordinarie conquiste della scienza

oggettiva. Forse, c'è una "mistica" della natura che non è "incomprensibile" ed "indicibile", ma solo richiede di

abbandonare determinate categorie di pensiero che crediamo eterne ed immutabili, e che in realtà sono un ostacolo

alla comprensione. Uno di questi ostacoli fu chiaramente individuato da Einstein quando scrisse che nessuno

scienziato pensa in formule e, forse, nemmeno in parole, anche se le idee si esprimono con parole e frasi costruite

con i materiali del linguaggio ordinario, cioè il linguaggio che nomina gli esistenti e "battezza" i concetti».

R. GRASSANO, Alla scoperta dell’universo: Einstein, MOSES, libera associazione filosofica online

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DOCUMENTO 3. «Le mere scienze di fatti creano meri uomini di fatto…Nella miseria della nostra vita – si sente

dire – questa scienza non ha niente da dirci. Essa esclude di principio proprio quei problemi che sono i più scottanti

per l’uomo, il quale, nei nostri tempi tormentati, si sente in balìa del destino; i problemi del senso o del non-senso

dell’esistenza umana nel suo complesso…concernono l’uomo nel suo comportamento di fronte al mondo circostante

umano ed extra-umano, l’uomo che deve liberamente scegliere, l’uomo che è libero di plasmare razionalmente se

stesso e il mondo che lo circonda. Che cos’ha da dire questa scienza sulla ragione e sulla non-ragione, che cos’ha da

dire su noi uomini in quanto soggetti di questa libertà?…La verità scientifica obiettiva è esclusivamente una

constatazione di ciò che il mondo, sia il mondo psichico sia il mondo spirituale, di fatto è. Ma in realtà, il mondo e

l’esistenza umana possono avere un senso se le scienze ammettono come valido e come vero soltanto ciò che è

obiettivamente constatabile, se la storia non ha altro da insegnare se non che tutte le forme del mondo spirituale, tutti

i legami di vita, gli ideali, le norme che volta per volta hanno fornito una direzione agli uomini, si formano e poi si

dissolvono come onde fuggenti, che così è sempre stato e sempre sarà, che la ragione è destinata a trasformarsi sempre

di nuovo in non-senso, gli atti provvidi in flagelli? Possiamo accontentarci di ciò, possiamo vivere in questo mondo

in cui il divenire storico non è altro che una catena incessante di slanci illusori e di amare delusioni? »

E. HUSSERL, La crisi delle scienze europee, ed. post. 1959, § 2, passim

DOCUMENTO 4 «I progressi della scienza sono un capitolo tra i più affascinanti nella storia del nostro tempo. I

suoi enormi successi sono stati raggiunti, peraltro, attraverso una delimitazione metodica. Ci si è limitati strettamente

e del tutto consapevolmente a ricercare soltanto ciò che poteva essere misurato e contato. Ma ogni delimitazione

comporta anche dei confini e dunque sono “rimaste fuori” tutte le questioni che riguardano il perché dell’esistenza,

da dove veniamo, dove andiamo». Quindi? «Se gli scienziati affermassero che quanto hanno scoperto esaurisce tutta

la realtà, si avrebbe un superamento dei limiti. E allora si deve replicare, non tanto per motivi di fede ma per motivi

di ragione: “Questo è troppo poco”. L’intelligenza umana va oltre il misurabile e l’enumerabile. Arriva anche alle

grandi questioni metafisiche, alla domanda di senso»

Da un’intervista a Ch. Schoenborn, in M. POLITI, C’è un Disegno nell’universo, LA REPUBBLICA,

6/11/2005

DOCUMENTO 5 «Viviamo in un mondo che ci disorienta con la sua complessità. Vogliamo comprendere ciò che

vediamo attorno a noi e chiederci: Qual è la natura dell’universo? Qual è il nostro posto in esso? Da che cosa ha

avuto origine l’universo e da dove veniamo noi?…quand’anche ci fosse una sola teoria unificata possibile, essa

sarebbe solo un insieme di regole e di equazioni. Che cos’è che infonde vita nelle equazioni e che costruisce un

universo che possa essere descritto da esse? L’approccio consueto della scienza, consistente nel costruire un modello

matematico, non può rispondere alle domande del perché dovrebbe esserci un universo reale descrivibile da quel

modello. Perché l’universo si dà la pena di esistere?...Se però perverremo a scoprire una teoria completa, essa

dovrebbe essere col tempo comprensibile a tutti nei suoi principi generali, e non solo a pochi scienziati. Noi tutti -

filosofi, scienziati e gente comune - dovremmo allora essere in grado di partecipare alla discussione del problema del

perché noi e l’universo esistiamo. Se riusciremo a trovare la risposta a questa domanda, decreteremo il trionfo

definitivo della ragione umana: giacché allora conosceremmo la mente di Dio»

S. HAWKING, Dal Big Bang ai buchi neri, 1988

DOCUMENTO 6 «Come l’arte, anche la scienza non è affatto semplicemente una attività culturale dell’uomo. La

scienza è un modo, e un modo decisivo, in cui si presenta a noi tutto ciò che è. Per questo dobbiamo dire che la realtà,

entro la quale l’uomo odierno si muove e si sforza di mantenersi, è codeterminata in misura crescente nei suoi tratti

fondamentali da ciò che si usa chiamare la scienza occidentale o la scienza europea. Se riflettiamo su questo processo,

vediamo che la scienza, nel mondo occidentale e nelle varie epoche della storia di questo, ha sviluppato una potenza

mai prima conosciuta sulla terra ed è sul punto di estendere conclusivamente questa potenza su tutto il globo terrestre.

Si può dire che la scienza sia solo un prodotto dell’uomo sviluppatosi fino a questo livello di dominio, così che ci si

potrebbe aspettare che un giorno…sia anche possibile rovesciare questo suo dominio? Oppure qui domina un destino

di più ampia portata? Forse nella scienza c’è qualcos’altro che domina, oltre al puro voler-sapere dell’uomo? In effetti

è proprio così. C’è qualcos’altro che qui domina. Ma questo altro ci si nasconde, fino a che rimaniamo attaccati alle

rappresentazioni correnti della scienza»

M. HEIDEGGER, Scienza e meditazione, Conferenza tenuta a Monaco il 4/8/1953, ora in Saggi e

discorsi, 1957

51

TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO

La contrapposizione tra i due blocchi successiva alla seconda guerra mondiale non rispose soltanto ad

esigenze di controllo delle reciproche aree di influenza e a ragioni di carattere militare, ma anche a specifiche

esigenze di carattere economico, a due diversi modelli di organizzazione della società e dello Stato. Facendo

riferimento al tipo di sistema economico, alla concezione della società e dello Stato propri di ciascun blocco, spiega

attraverso quali iniziative e misure fu attuata la ricostruzione delle due Europe.

TIPOLOGIA D – TEMA A CARATTERE GENERALE

Insegnandoci un nuovo codice visivo, le fotografie alterano e ampliano le nostre nozioni di ciò che val

la pena guardare e di ciò che abbiamo il diritto di osservare. Sono una grammatica e, cosa ancor più importante,

un’etica della visione. (Susan Sontag, Sulla fotografia, 1977)

Quando il bambino era bambino, | se ne andava a braccia appese, | voleva che il ruscello fosse un fiume,

| il fiume un torrente, | e questa pozza, il mare. || Quando il bambino era bambino, | non sapeva d'essere un

bambino, | per lui tutto aveva un'anima | e tutte le anime eran tutt'uno. || Quando il bambino era bambino, | su

niente aveva un'opinione, | non aveva abitudini, | sedeva spesso a gambe incrociate, | e di colpo sgusciava via,

| aveva un vortice tra i capelli | e non faceva facce da fotografo (citazione da Peter Handke, in Wim

Wenders, Il cielo sopra Berlino, film del 1987).

Vedere, guardare, osservare o fare facce da fotografo come altrettanti modi di stare al mondo. Come lo

sguardo può diventare etica.

52

11.1.2 SECONDA PROVA

La simulazione della seconda prova si svolgerà il 22 maggio

53

11.1.3 TERZA PROVA

SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI SCIENZE

1.Spiega perché il modello della struttura interna della Terra è stato elaborato grazie allo studio delle

onde sismiche. (max 10 righe)

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2. Illustra quali sono le caratteristiche chimiche-fisiche di un magma e quale la sua genesi . (max 10

righe)

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3. Descrivi i tipi di strutture metamorfiche, correlandoli ai tipi di metamorfismo.

(max 10 righe)

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI STORIA DELL’ARTE

(Si risponda con un max di 10 righe e tolleranza di +/-10%)

1. Tratta dell’opera proposta individuandone i dati essenziali e le differenze con dipinti

immediatamente precedenti aventi lo stesso tema.

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2. Gli Impressionisti ed il loro rapporto con la fotografia e la luce ne “La cattedrale di Rouen”.

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3. Si illustrino le differenze ed i punti di contatto tra le poetiche dei pittori postimpressionisti P.

Gauguin e V. Van Gogh.

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI INGLESE

Prima simulazione

1) THE CONCEPT OF “DOUBLE” IN STEVENSON’S AND WILDE’S NOVELS

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2) DESCRIBE THE CHARACTER BASIL HALLWARD.

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3) ART AND BEAUTY IN OSCAR WILDE, AS OPPOSED TO VICTORIAN CULTURE

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Seconda simulazione

1) Modernism

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2) Epiphanies and Moments of Being

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3) Virginia Woolf and the War.

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI FILOSOFIA

Terza prova- Filosofia. Quesiti a risposta singola (max 10 righe).

1) Per quale metodo d’indagine comune allo spiritualismo francese e, più in generale, per quali

aspetti del suo pensiero Bergson può essere considerato una delle voci significative della reazione

antipositivistica e anti-intellettualistica di fine Ottocento?

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2) Spiega in che senso la centralità dell’inconscio, nella concezione della vita psichica di Freud, ha

rivoluzionato l’autorappresentazione dell’uomo e delle sue capacità razionali tramandata dal

pensiero filosofico moderno (da Cartesio a Hegel al positivismo).

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3) Confronta la posizione assunta nei confronti della metafisica dai neopositivisti e da Popper.

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI STORIA

Terza prova- Storia. Quesiti a risposta singola (max 10 righe).

1. Delinea le principali tappe che, dopo il Congresso di Berlino del 1878, portarono le potenze europee

a schierarsi in due blocchi contrapposti e al deterioramento delle relazioni internazionali, chiarendo

gli specifici motivi di contrasto tra gli stati coinvolti nello scoppio della prima guerra mondiale.

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2. Per quali caratteristiche, nel saggio pubblicato nel 1932 in collaborazione col filosofo Giovanni

Gentile, Mussolini rivendicava l'assoluta originalità della concezione dello stato fascista e la sua

Irriducibile diversità rispetto allo stato liberale e ai regimi autoritari del passato?

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3. Illustra la svolta operata da Stalin nell’economia sovietica alla fine degli anni Venti del Novecento,

spiegando perché si trattò di una svolta, e mettine in luce gli scopi e le ripercussioni sul piano

economico e sociale.

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La valutazione (in quindicesimi) si baserà sui seguenti elementi:

a) pertinenza, correttezza e completezza dei contenuti max p. 6

b) capacità di sintesi; chiarezza, precisione e coerenza nell’organizzazione del discorso max p. 5

c) uso appropriato del linguaggio disciplinare max p.4

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI FISICA

Simulazione di terza prova 2016-17 (TIPOLOGIA B)

Rispondi in massimo 10 righe alle domande.

1. Esplicita il contenuto della legge di Ampere e applicalo qualitativamente ai tre percorsi in figura

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2. Una spira circolare di filo giace sul pavimento della stanza in cui vi trovate. Attraverso essa scorre una

corrente i in senso orario guardandola dall’alto. Cosa s’intende per momento di dipolo magnetico della

spira? Come risulta diretto in questo caso e quali effetti determina sulla spira?

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3. E’ possibile che un oggetto assorba energia luminosa senza che ad esso venga trasferita quantità di moto?

Discutere la questione.

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SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI LATINO

Simulazione di terza prova 18 gennaio 2017

Spiega in sintesi perché Lucano, in riferimento alla Pharsalia, può essere definito l’“anti-Virgilio”

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Spiega la concezione di Seneca sul tempo, quale emerge nei testi da te letti e con esplicito riferimento ad

essi.

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Ricostruisci, attraverso l’ambiente ritratto e lo stile linguistico della Cena Trimalchionis, l’atteggiamento

ideologico-culturale dell’autore del Satyricon.

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12. ESEMPI DI PROVE DISCIPLINARI ASSEGNATE DURANTE L’ANNO

LSS “P. Gobetti” Classe VB 28 ottobre 2016

VERIFICA DI STORIA. Nome e cognome: ...................................................

Dalla fine dell’Ottocento alla prima guerra mondiale

A. Quesiti a risposta multipla, esercizi di completamento, risposte brevi

1. Individua le affermazioni riferibili alla società occidentale negli anni della seconda rivoluzione

industriale: (5) [p.1,5]

a. le grandi banche acquisiscono il controllo di molte imprese investendo nei nuovi settori industriali;

b. si mantiene il liberismo in politica economica;

c. il taylorismo favorisce una produzione élitaria;

d. le teorie tayloriste, su cui Ford costruisce il suo impero automobilistico a Detroit, collegano aumento

della produttività e incentivi salariali;

e. la forte crescita demografica è legata anche ai miglioramenti in campo medico e dell’igiene

pubblica;

f. in tutti i paesi europei di riducono drasticamente i flussi migratori verso l’estero grazie ai progressi

dell’industrializzazione;

g. le legislazioni restrittive dei governi, a partire da quello tedesco, bloccano la nascita di forti partiti

socialisti;

h. la crescita industriale favorisce l’urbanizzazione;

i. ampliamento del diritto di voto in molti stati.

2. Quale intuizione di fondo riguardo ai cambiamenti che stavano avvenendo nei modi di fare politica

spiega il successo dell’opera di Le Bon su La psicologia delle folle? [1p.]

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3. Individua le affermazioni coerenti con la pratica di governo di Giolitti: (3) [p.1]

a) accentuazione del trasformismo per assicurarsi una forte maggioranza parlamentare;

b) sostegno alla borghesia industriale e al proletariato organizzato;

c) liberismo economico in contrasto con la politica protezionista avviata dalla Sinistra storica;

d) sostegno alla corrente democratica del cattolicesimo italiano di Romolo Murri, intenzionato a dar vita a

un partito autonomo dalla Chiesa benché ispirato ai valori della solidarietà cristiana;

e) neutralità dello Stato nei conflitti di natura sindacale in netto contrasto con le politiche ottocentesche

dello "Stato gendarme", schierato in difesa dei ceti proprietari;

f) suffragio universale maschile per una graduale trasformazione della società in senso socialista.

4. Durante l’età giolittiana il movimento socialista italiano fu caratterizzato da (3): [1p]

a) la costante presenza dei riformisti di Turati alla guida del PSI;

b) l’alternanza della corrente riformista e di quella rivoluzionaria nella direzione del partito;

c) l’adesione della Cgil al sindacalismo rivoluzionario;

d) una forte crescita delle organizzazioni sindacali sia nell’industria, sia nell’agricoltura;

e) l’espulsione dal PSI degli esponenti revisionisti che avevano appoggiato la guerra di Libia;

f) una drastica riduzione degli scioperi dovuta alla politica repressiva del governo.

70

5. In Italia erano ostili alla guerra di Libia (1): [0,5 p.]

a) la quasi totalità dei socialisti; b) i principali giornali che ispiravano l’opinione pubblica borghese;

c) l’Associazione nazionalista italiana; d) il Vaticano.

6. Che cosa sancì il cosiddetto Patto Gentiloni? (1) [0,5p]

a) la rimozione del non expedit in funziona antisocialista;

b) il divieto per i cattolici di partecipare alle elezioni politiche;

c) la scelta di costituire un partito cattolico che si contrapponesse a quello liberale;

d) l’accordo fra Stato e Vaticano per la guerra di Libia.

7. Individua l’affermazione errata. I sostenitori di Dreyfus in Francia: [p.0,5]

a) si identificavano nei valori del nazionalismo e del tradizionalismo;

b) erano numerosi fra i socialisti e i radicali;

c) ebbero l’appoggio pubblico del grande scrittore Emile Zola;

d) difendevano i valori della repubblica, della laicità e della democrazia.

8. 1. Negli anni immediatamente precedenti al primo conflitto mondiale i principali motivi di

tensione tra i due blocchi di potenze europee erano rappresentati: (3) [1 p]

a) dalle due crisi marocchine che peggiorarono l’ormai precario rapporto fra Francia e Germania;

b) dalla competizione tra Francia e Gran Bretagna per la superiorità navale;

c) dalla crisi dell’Impero ottomano; d) dalla rivalità austro-russa nei Balcani;

e) dalla fuoriuscita dell’Italia dalla Triplice Alleanza;

f) dall’alleanza tra Impero austro-ungarico e Serbia in vista di una ridefinizione degli equilibri nei Balcani.

8.2. Giustifica la tua scelta rispetto alla lett. b.: [1p.]

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........................................................................................................................................................................................

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9. Con quali stati l’Italia aveva firmato la Triplice Alleanza?

..................................................................................................................................... [0,5 p.]

10. Da quali accordi bilaterali precedenti derivò la Triplice Intesa? [1 p.]

.....................................................................................................................................

.....................................................................................................................................

11. Quale fra i seguenti paesi fu annesso all’Impero austroungarico nel 1908?

[0,5 p.] a. Romania, b. Bulgaria, c. Macedonia, d. Serbia, e. Bosnia Erzegovina

12. Indica schematicamente la catena di azioni e reazioni che portarono allo scoppio della guerra dopo

l’assassinio di Sarajevo: [1,5p.]

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13. Chiarisci di quali sentimenti diffusi, non solo in Germania, è espressione l’affermazione del kaiser

Gugliemo II allo scoppio della guerra: “Non vedo più partiti. Vedo solo tedeschi”. [1,5p.]

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14. Individua le affermazioni riferibili correttamente al patto di Londra del 1915: (2) [1p.]

a) fissava le clausole per l’entrata dell’Italia in guerra secondo gli accordi fissati dalla Triplice Alleanza;

b) impegnava l’Italia a entrare in guerra entro un mese dalla firma del patto;

c) recepiva le rivendicazioni del governo italiano, che erano sia di natura imperialistica sia relative al

completamento dell’unità nazionale;

d) riconosceva all’Italia il solo diritto ad annettere le terre “irredente” occupate dall’Austria-Ungheria.

15. Nell’Italia del 1914-1915 erano favorevoli all’intervento in guerra: (4) [1 p.]

a) il re e il governo; b) la maggioranza parlamentare giolittiana;

c) il movimento “irredentista”; d) i nazionalisti; e) i socialisti riformisti di Turati;

f) la maggioranza dei cattolici; g) parte dei sindacalisti rivoluzionari.

16. Inserisci nel cronogramma in basso i seguenti avvenimenti: [1,5p.]

a) patto di Londra; b)pace di Brest Litovsk; c)disfatta di Caporetto;

d) “Quattordici punti” di Wilson; e) intervento dell’Italia nel conflitto; f) battaglia di Verdun;

g) prima battaglia della Marna; h) ingresso in guerra degli USA;

i) spedizione punitiva dell’Austria contro l’Italia; l) vittoria italiana a Vittorio Veneto.

1914 1915 1916 1917 1918

17. Individua le affermazioni correttamente riferibili alla situazione in Russia tra la rivoluzione di

febbraio e la rivoluzione di ottobre: (3) [1p.]

a) nel febbraio 1917 il fronte russo crollò e il regime zarista fu abbattuto dal partito bolscevico guidato da

Lenin;

b) obiettivi dichiarati del governo provvisorio nato dalla rivoluzione di febbraio erano l’occidentalizzazione

del paese e la prosecuzione della guerra a fianco dell’Intesa;

c) si formò di fatto un dualismo di poteri: il governo provvisorio e i soviet;

d) con le “tesi di aprile” Lenin riaffermò la teoria marxista ortodossa sostenendo la necessità di una

fase capitalistico-borghese in Russia prima della presa del potere da parte del proletariato;

e) con le tesi di aprile Lenin affermò la possibilità di una immediata rivoluzione comunista con il passaggio

di tutto il potere ai soviet, l'uscita della Russia dalla guerra e l'avvio di una riforma agraria.

18.1. Quali nuove nazioni si formarono grazie al disfacimento dell’Impero austro-ungarico? [1p.]

.........................................................................................................................................................................................

18.2. Che cosa si stabilì alla Conferenza di pace di Parigi riguardo al destino politico dell’Austria? Per

quali ragioni e contro quale principio affermato nei “14 punti” di Wilson? [1p.]

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…………………………………………………………………………………………………. 19. Indica le

principali clausole imposte alla Germania dal trattato di Versailles in ambito: [1,5p]

territoriale: ................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................

militare: .....................................................................................................................................................

....................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................

economico: ................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................

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B. Quesiti a risposta singola

20. Illustra le differenti posizioni politiche che si confrontarono all’interno dei partiti socialisti negli anni

della Seconda Internazionale socialista. [3 p.]

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21. Il primo conflitto mondiale è stato la prima grande guerra industriale della storia. Spiega come questo

fatto ha cambiato le modalità della guerra e i rapporti fra la politica (l'azione dei governi) e l'economia.

[3p.]

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22. Spiega perché il 1917 fu un anno cruciale sia per il corso degli eventi militari e l’esito del conflitto, sia in

relazione all’atteggiamento verso la guerra dei soldati e delle popolazioni civili. [3 p.]

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Elementi valutati: pertinenza, precisione e ricchezza dei contenuti, completezza, chiarezza e coerenza espressiva.

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LSS “P. Gobetti”. Classe VB 17/10/2016 Cognome e nome: ............................................. VERIFICA DI FILOSOFIA. Quesiti a risposta singola (max 10 righe).

1. Alla luce della sua teoria della conoscenza, definisci la realtà fenomenica dal punto di vista di

Schopenhauer e chiarisci il significato che essa assume nella sua concezione complessiva del mondo.

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2. Per Kierkegaard il concetto di esistenza definisce la specifica condizione dell’uomo nel mondo.

Illustrane alcuni caratteri costitutivi, evidenziando anche la distanza fra la prospettiva kierkegaardiana e

quella di Hegel.

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3. Esiste Dio? Se sì, la sua esistenza può essere dimostrata razionalmente? Confronta le posizioni

di Schopenhauer e Kierkegaard al riguardo.

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Criteri di valutazione:

conoscenza e comprensione dell'argomento (da 1 a 5: gravemente insuff- insuff -suff- buono-ottimo)

sintesi e coerenza interna dell'elaborato (da 1 a 3: insuff-suff-buono)

precisione nell'uso del linguaggio specifico (da 0 a 2: insuff-suff-buono)

76

NAME 5B English Test OCT 11th 2016

1) Positive and negative aspects of the Victorian Age

2) Describe one of the characters of the novel Hard Times

3) How can the novel Oliver Twist be connected to the Poor Law of 1834?

77

NAME 5B English Test NOV 23rd 2016

1) Romantic and Victorian elements in Charlotte Brontë’s Jane Eyre

2) The relationship between Stevenson’s works and his age

3) How is the theme of double presented in the novella Strange Case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde?

78

NAME 5B English Test MAR 11th 2017

1) Dublin, a ‘paralyzed’ city

2) The concept of Epiphany (make examples)

3) Ulysses as a Modernist novel

79

Liceo scientifico “ Gobetti ”- To Allievo………………………………

Anno scolastico 2016/ 17 Classe 5° B Data…………….....

PROVA 1 - STORIA DELL’ ARTE - Punti totali ……/100 VOTO ........ /10

Non è permesso correggere le risposte chiuse. Per ogni domanda: il punteggio massimo è quello tra

parentesi; la risposta errata vale 0 punti; quella senza riposta vale 2/10 del punteggio massimo.

1) Completa il brano sottostante utilizzando alcune delle parole elencate sotto. (P.18) (.….)

Nel XVIII secolo i pensatori illuministi sottopongono ad un’………………………………… anche l’arte

alla quale vengono affidate nuove ………………….. tra le quali non più imitare la natura ma analizzare la

…………….. in modo scientifico.

Tuttavia ai primi decenni del ‘700 il gusto prevalente è quello …………………. che privilegia l’aspetto

scenografico e le decorazioni preziose

Il ……………………….. .. del 1815 riporta i confini degli stati europei alla situazione precedente le

conquiste napoleoniche ed il periodo è conosciuto come ……………………..in seguito a cui si diffondono

gli ideali patriottici ed il concetto di ………………….. mentre , successivamente alle insurrezioni del

……………… nascono nuovi stati nazionali.

A partire dal 1840 nasce in …………………….. il Realismo i cui esponenti si dedicano allo

approfondimento dei …………………………………… .

Questi artisti riproducono oggettivamente la …………………… senza alcuna aggiunta emotiva e senza

interpretazioni …………………………. .

Inghilterra; Restauro; Rococò; indagine razionale; Congresso di Vienna; Nazione; Internazionalismo;

1816; religione; funzioni; temi dell’industria; Francia; analisi approfondita; Trattato di Campoformio;

letterarie; Restaurazione; Barocco; realtà; prospettive; fatti del loro tempo; fantasia; 1848; nazione;

personali.

2) Analizza il dipinto fornendo i dati di seguito richiesti (P 18) (…..)

Autore: …………………………………………………………..

Titolo: ……………………………………………………………

Tecnica e dimensioni: …………………………………………....

Data e luogo: ……………………………………………………..

Descrizione……………..……………………………………………………………………………………

…………………………………………………………………………………………………………… ….

……………………………………………………………………….…………………………………….…

……………………………………………….………………………………………………………….……

………………………...…………………………………………………………………...…………………

………………………………………………………………………………………………………………

……….………………………………………………………………..…..………………………………...

……………….…………………..…………………………..………………...…………………………….

3) Associa ad ogni autore l’opera corrispondente (P.8) (.….)

A) G. Courbet; B) T. Géricault; C) F.Hayez; D)F. Goya.

1)L’origine du monde; 2) Maja desnuda; 3) Il bacio; 4) La zattera della Medusa.

…………………………………………………………………………………………………………….

80

4) Si tratti dello scultore A. Canova e di una delle sue più importanti opere. (P.14) (…..)

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…..….………….……….…………………………………………………………………………………..

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………………………………………..….………………………………..….…………………………….

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5) Indicare con V(vero) o F(falso) le seguenti affermazioni: (P.10) (…..)

Il pittore J.L.David…… Non è mai stato in Italia;

Ne “L’assassinio di Marat” rappresenta il momento culminante dell’uccisione del rivoluzionario

W. Turner …… E’ un esponente del Romanticismo inglese; Nell’opera “Vapore durante

una tempesta di mare” la nave è rappresentata in modo dettagliato e realistico;

L’opera “La libertà guida il popolo”.……. E’ una realizzazione di Eugene Delacroix;

Viene rappresentata la Rivoluzione Francese del 1789;

La zattera della Medusa …. E’ un’opera del 1819; Racconta un episodio di fantasia.

J.D.Ingres….. E’ un esponente del Realismo; Rappresenta una bellezza ideale.

6) Analizza l’opera proposta fornendo i dati di seguito richiesti ( P. 18 ) (…..)

Autore: ……………………………………………………….

Titolo: ………………………………………………………...

Tecnica e dimensioni: ………………………………………..

Data e luogo: ……….…………………………………………

Descrizione dell’opera: ……………………………………….

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………………………………………………………………………………………………………………

………………………………………………………………………………………………………………

……………………………………………………………………….……………………………………...

………………………………..………………….………………………………………………………….

………………………………………………………………………………………………………………

7) Si tratti in 10 righe dell’architettura del Romanticismo facendo almeno 2 esempi (P.14) (…..)

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81

Liceo Scientifico Gobetti Cognome Nome

VERIFICA DI SCIENZE

1. Le rocce sedimentarie più comuni sono…………………………………………………………………

2. Spiega cosa si intende per diagenesi e approfondisci le due fasi più importanti del processo di

litificazione.

3. Le proprietà fondamentali di una roccia sedimentaria sono:

a. la composizione, la tessitura, la struttura b.la densità, la tessitura, la composizione

c. la densità, la durezza, le dimensioni d. il tipo, la forma, il modo di accumulo dei grani

4. Quali sono i due tipi fondamentali di sedimenti carbonatici? Correla la definizione ad almeno un

esempio.

5. Per quali motivi lo studio delle rocce sedimentarie riveste una particolare importanza?

6. Come si è formata la Formazione gessoso-solfifera in Italia? E in quale luoghi affiora?

7. Per quale regione i carboni più antichi hanno maggiore potere calorico? E in quale modo si originarono?

8. Nell’ambiente di piana abissale si accumulano………………………………con formazione di ………

…………….……..………che si depositano sul fondo oceanico trasformandosi nel tempo in ……………

9. Spiega la seguente affermazione relativa alle rocce sedimentaria “I vari tipi di stratificazione dipendono

in gran parte dal tipo di flusso”.Cosa studia la paleogeografia e quale elemento geomorfologico è alla base

di questa disciplina?

10. Il travertino è una roccia:

a. terrigena a grana fine b. carbonatica di origine detritica c. carbonatica di deposito chimico d.

silicea

11. Le lateriti:

a. sono composte da carbonato di calcio b. sono depositi di ossidi e idrossidi di ferro e alluminio

c. si formano in clima caldo umido d. sono originate per un processo di degradazione chimica delle rocce

12. Quando un minerale si può considerare un buon minerale indice?

13. Le rocce che appartengono alla stessa facies metamorfica devono avere la stessa origine e

composizione? Spiega.

14. Nel metamorfismo cataclastico la presenza dei fluidi magmatici facilita:

a. è un fenomeno molto localizzato b. non causa mai la completa scomparsa della struttura originaria

c. dipende esclusivamente dalla temperatura d. è legato ad attriti tra masse rocciose in movimento

15. Come si origina la struttura scistosa? In quali tipi di roccia si osserva?

16. Spiega perché il metamorfismo è un processo che avviene a livello delle radici delle catene montuose.

17. Cosa si intende per metamorfismo e come si definiscono le rocce metamorfiche?

18. Osserva il campione di roccia descrivendo le sue caratteristiche e indicando il processo che ha portato

alla sua formazione.

82

13/5/2017

Verifica di Fisica Nome e Cognome …………………………

Rispondi alle domande in un massimo di 10 righe

a) Discuti il concetto di dualità onda-particella alla luce dei dati sperimentali ottenuti da Davisson e Germer.

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...………………………………………………………………………………………………………….

...………………………………………………………………………………………………………….

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...………………………………………………………………………………………………………….

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b) Descrivi i principali concetti legati all’equazione di Schrodinger e al significato della funzione d’onda.

...………………………………………………………………………………………………………….

...………………………………………………………………………………………………………….

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...………………………………………………………………………………………………………….

...………………………………………………………………………………………………………….

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83

d) Discuti l’espressione analitica che permette di calcolare l’energia totale dell’elettrone nell’atomo d’idrogeno

secondo il modello atomico proposto da Bohr.

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...………………………………………………………………………………………………………….

...………………………………………………………………………………………………………….

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84

Verifica di Fisica 15/3/2017

Rispondi in massimo 15 righe alle domande.

Con la storica memoria dal titolo Teoria della legge di distribuzione dell'energia dello spettro normale,

presentata all'Accademia delle Scienze di Berlino il 14 dicembre 1900, Max Planck introdusse il concetto di

quantizzazione dell'energia, presentando una formula matematica che forniva risultati coerenti con i dati

sperimentali, ricavati dall'analisi dello spettro del corpo nero. Prendendo spunto dai risultati teorici di Planck,

Einstein riuscì a spiegare il fenomeno dell'effetto fotoelettrico che appariva incomprensibile, utilizzando la

teoria elettromagnetica di Maxwell.

c) Spiega che cosa s'intende per corpo nero e descrivi sinteticamente le deduzioni teoriche di Planck.

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d) Descrivi il fenomeno dell'effetto fotoelettrico, come oggi lo conosciamo grazie a Einstein.

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85

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Risolvi il problema.

c) Sopra una lastra di metallo fotosensibile incide un'onda elettromagnetica con lunghezza d'onda ) =200 nm

e sugli elettroni estratti per effetto fotoelettrico agisce un campo magnetico caratterizzato da un vettore induzione

magnetica di modulo B = 25∙ 10-6 T, perpendicolare alla loro direzione di propagazione. Risentendo l'effetto del

campo magnetico, gli elettroni si muovono su una traiettoria circolare con un raggio massimo di 20 cm.

Calcola, in eV, il lavoro di estrazione da questo metallo ed esprimi poi la tua opinione sulla possibilità di ottenere

l'effetto fotoelettrico utilizzando con lo stesso metallo un'onda elettromagnetica con lunghezza d'onda =400

nm. Trascura gli effetti relativistici. Considera: velocità della luce c = 2,998∙108 m/s; costante di Planck

h = 6,63∙10-34 J s; massa a riposo dell'elettrone me=9,108∙10-31 kg; carica dell'elettrone e=1,602∙10-19 C.

86

d) Che cosa si intende con l'espressione intervallo di tempo proprio?

In che modo lo studio dei muoni rappresenta una verifica sperimentale al fenomeno relativistico della

dilatazione dei tempi?

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87

Verifica di Fisica RECUPERO

Rispondi in massimo 15 righe alle domande.

All'inizio del secolo scorso, il fisico tedesco Max Planck interpretò i risultati sperimentali relativi alla radiazione

del corpo nero introducendo l'ipotesi della quantizzazione dell'energia. Questa ipotesi, intesa inizialmente solo

come uno stratagemma matematico utile per far coincidere i risultati teorici e quelli sperimentali, apparve invece

come una realtà fisica pochi anni dopo, con l'interpretazione dell'effetto fotoelettrico, fatta da Einstein e con la

successiva conferma dovuta all'effetto Compton.

a) Spiega che cosa si intende per corpo nero e come lo studio della sua radiazione ha portato Planck ad avanzare

l'ipotesi dei quanti di energia.

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b) Descrivi il fenomeno fisici dell'effetto Compton e anche le leggi che permettono di interpretarne i risultati

sperimentali.

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c) Risolvi il problema.

Un fotone, con energia 0,1 MeV, interagisce con un elettrone la cui velocità può essere considerata trascurabile.

Calcola, sempre in MeV, l'energia finale del fotone, sapendo che il suo angolo di deviazione dovuto all'effetto

Compton è 30°. Commenta il risultato ottenuto. Ricorda che l'elettrone ha carica elettrica negativa

e=1,602∙10-19 C e massa me=9,108∙10-31 kg. Inoltre, i valori della costante di Planck e della velocità della luce

sono h = 6,63∙10-34 J s c = 2,998∙108 m/s.

89

d) In che cosa consiste l'effetto Doppler relativistico?

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90

Verifica di latino per la classe V B 10 0ttobre 2016

Allievo/a _____________________________

Leggi bene tutto il questionario prima di rispondere alle singole domande.

Indica gli estremi cronologici degli imperatori dell’età giulio-claudia

_____________________________________________________________________________________

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Spiega perché si chiama età giulio-claudia

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Spiega il perché della repressione neroniana del 65-66, indica la principale fonte storiografica di questo

evento e i tre illustri uomini di lettere che ne furono vittima

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A quale linea politica si può ricondurre il governo autocratico di Nerone? Riesci a trovarne l’origine in

personaggi storici precedenti ben definiti?

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Spiega il significato del titolo Satyricon, individuandone, se riesci, due diverse sfumature

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Indica il terminus ante quem per la datazione del Satyricon, spiegandone la ragione

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Indica il terminus post quem per la datazione del Satyricon, spiegandone le ragioni

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Indica gli argomenti a favore dell’identificazione dell’autore del Satyricon con il Petronio di cui parla

Tacito nel XVI libro degli Annales

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91

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Definisci il pubblico del Satyricon ed interpreta il valore ideologico, il significato e l’intento dell’opera

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Definisci la tipologia strutturale del narratore del Satyricon, quale emerge dalle parti a noi pervenute;

indicane il nome e le caratteristiche socio-antropologiche

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Spiega, nell’ordine, in base a quali caratteristiche il Satyricon si possa definire una satira menippea e in

che cosa invece se ne discosti.

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Di che cosa è autore il Publilio nominato nel Satyricon e comicamente considerato da Trimalchione più

elegante di Cicerone? Prova a spiegare l’importanza di questo riferimento

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Commenta le seguenti parole di Luca Canali tratte dalla sua introduzione all’edizione BUR del 1981 del

Satyricon: “Qualunque sia stata l’ampiezza dell’opera, il signore della vicenda petroniana, il tiranno

tracotante, generoso e funereo come veramente deve essere un tiranno, il campione dei ceti sociali vittoriosi

(…) è Trimalchione. Tutti i personaggi, prima e dopo il grande frammento della Cena, ignoti e peregrini al

solenne liberto, ruotano ugualmente nella sua orbita, ne sono condizionati come da un’ubiqua presenza, da

una pietra di paragone, da un misuratore di vitalità e di poesia”.

92

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Spiega perché si possa considerare Petronio il primo autore “verista” della letteratura occidentale e in che

cosa consistano i limiti del suo realismo secondo Auerbach

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Spiega, nell’ordine, chi siano i seguenti personaggi: Agamennone, Ascilto, Gitone, Quartilla, Eumolpo,

Lica, Trifena, Circe

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In quale città è ambientata l’ultima parte dell’opera? Di quale regione odierna fa parte? Che caratteristica

ha nel romanzo la gran parte dei suoi abitanti?

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Riesci a spiegare il brano di seguito citato, indicando quale dei personaggi pronunci queste parole, a che

proposito e a che punto della storia? “Tutti coloro che saranno designati eredi nel mio testamento, a

eccezione dei miei liberti, potranno entrare in possesso dei rispettivi lasciti solo a condizione che taglino

a pezzi il mio cadavere e se lo mangino in pubblico”. Spiega a chi si riferisca chi parla con l’espressione

“miei liberti”.

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In che cosa consiste l’importanza storico-linguistica del Satyricon? Cos’ha in comune con i graffiti di

Pompei?

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Cos’è un hapax legomenon?

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Traduci il brano sotto riportato e analizzalo sottolineando le espressioni proverbiali, la tendenza alla

paratassi, le tracce di lessico quotidiano, l’hapax legomenon, il significato e l’origine del sostantivo topanta.

Specifica la tipologia della proposizione subordinata quae esset mulier illa, indica la sua reggente, di’ se è

rispettata la consecutio temporum, quale sia il tempo verbale usato e quale relazione temporale esprima.

Spiega la presenza del congiuntivo nella relativa quae huc atque illuc discurreret.

Soffermati infine sulle caratteristiche positive del personaggio descritto.

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94

Verifica di latino per la classe V B 06/03/2017

Allievo/a _____________________________

Leggi l’epigramma I, 15 di Marziale prima in latino e poi nelle due traduzioni italiane d’autore.

Rispondi quindi alle domande.

Per il compleanno di un amico

Metro: distici elegiaci

O mihi post nullos, Iuli, memorande sodales,

si quid longa fides canaque iura valent,

bis iam paene tibi consul tricesimus instat,

et numerat paucos vix tua vita dies.

5 Non bene distuleris videas quae posse negari,

et solum hoc ducas, quod fuit, esse tuum.

Expectant curaeque catenatique labores,

gaudia non remanent, sed fugitiva volant.

Haec utraque manu complexuque adsere toto:

10 saepe fluunt imo sic quoque lapsa sinu.

Non est, crede mihi, sapientis dicere “Vivam”:

sera nimis vita est crastina: vive hodie.

O Giulio, ch’io non potrei posporre ad alcuno dei miei amici, se una lunga confidenza e gli inveterati diritti

contano qualcosa, ormai quasi s’approssima per te il sessantesimo console e la tua vita conta appena un

pugno di giorni. Sbagli a rinviare le cose che, lo vedi, potresti non avere mai iù; considera tuo solo quello

che hai già avuto. Ti aspettano affanni e una sfilza di travagli, i piaceri non durano, si dileguano in un

lampo. Coglili con tutt’e due le mani e stringendoli fra le braccia: spesso anche così sgusciano via

sottraendosi alla nostra stretta. Non è del saggio, credimi, dire “Vivrò”, è troppo tardi vivere domani: vivi

oggi. (trad. Mario Scandola)

O Giulio, amico degno di essere ricordato da me prima di ogni altro, se hanno qualche valore la lunga

confidenza e i diritti di una vecchia amicizia, ormai ti è quasi vicino il sessantesimo console, e la tua vita

può contare appena pochi giorni realmente vissuti. Faresti male a rimandare quei piaceri che, come vedi, ti

95

possono essere negati; stima tuo solo il piacere che hai già provato. Le preoccupazioni e i continui affanni

li hai sempre addosso. Le gioie non restano ferme, ma fuggono e volano. Afferrale con ambedue le mani

e con tutta la forza delle tue braccia: spesso, anche strette così esse ci sfuggono, scivolando lungo il basso

petto. Non è da uomo saggio, credimi, dire: “Godrò”; arriva troppo tardi il piacere di domani: godi oggi.

(trad. G. Norcio)

Quale dei due autori è stato più fedele alla sintassi originale del v. 1? Motiva la tua risposta.

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Spiega la morfosintassi della parola cana (v. 10) e la sua traduzione da parte dell’uno e dell’altro autore.

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Perché al v. 3 si nomina il consul?

_____________________________________________________________________________________

Al v. 5 si segnalano una figura retorica di significato e una figura retorica di posizione. Quali sono? Spiega

in che cosa consistano, indicando le due parole coinvolte per l’una e per l’altra.

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________________________________________________________________________________

Sempre in relazione al v. 5, come hanno reso i due traduttori le due figure retoriche di cui sopra? Spiega

con particolare chiarezza la resa della figura retorica di posizione, indicando quale cambiamento sintattico

ha generato nell’una e nell’altra versione.

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_____________________________________________________________________________________

In riferimento al v. 7, quale delle due traduzioni è più fedele all’originale? Quale delle due è preferibile?

Motiva le tue risposte.

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Al v. 8, come hanno reso i due traduttori le parole fugitiva volant e il loro soggetto?

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Quali parole latine corrispondono a “e con tutta la forza delle tue braccia” di G. Norcio? Quali sono le

parole corrispondenti di Mario Scandola? Quale dei due autori mantiene la stessa sintassi del periodo

dell’originale?

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Fai l’analisi completa, morfologica e sintattica, della parola lapsa del v. 10 (indica anche il lemma,

aiutandoti con il vocabolario). Indica chiaramente quale sia l’elemento a cui si riferisce e con cui concorda.

Commenta quindi le due scelte di traduzione dei due autori in relazione a tutto il v.10, evidenziando

l’iperbato presente nell’originale.

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Fornisci la traduzione letterale dei vv. 4, 6, 11, 12; confrontala con quella dei due autori, valutando, con le

dovute motivazioni, quale, di volta in volta, sia per te preferibile. Commenta poi il messaggio trasmesso in

questi versi, anche con opportuni riferimenti ad altri testi e ad altri autori a te noti. (Utilizza lo spazio a

tergo)

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97

Cognome .................................................... Nome ……………………………………Classe ….…...

Verifica di Matematica

Quesito obbligatorio (a scelta tra 1 e 2)

1. Determina l’integrale generale e l’integrale particolare passante per il punto a fianco indicato

dell’equazione differenziale a variabili separabili:

xe

xyy

2

'

2

1,0Q

2. Determina l’integrale generale dell’equazione differenziale del 2° ordine lineare a coefficienti

costanti non omogenea.

322'3'' 2 xyyy

Quesito obbligatorio

3. Fissato nello spazio un sistema di riferimento ortogonale monometrico Oxyz, si considerino i

punti A (1; 0; 0), B (1; 1; 4) e C (−1 ; 1; 1).

a. Mostrare che A, B e C non sono allineati.

b. Determinare l’equazione del piano ABC.

c. Determinare, in forma parametrica, le equazioni della retta passante per A e perpendicolare al

piano ABC.

Quesito obbligatorio (a scelta tra 4 e 5)

4. Il tronco di un albero, che possiamo approssimare con un cilindro, aumenta di diametro nel tempo

formando ogni anno due nuovi anelli. La crescita è più veloce in annate di piogge abbondanti,

meno veloce in periodi più secchi. In una certa zona l’andamento delle piogge è ciclico, e

possiamo descrivere la velocità di accrescimento, variabile nel tempo, del raggio del tronco di un

albero di una data specie con la funzione periodica 𝒗(𝒕) = 𝒉 + 𝑨 𝒔𝒊𝒏 𝝎𝒕, dove v è la velocità di

accrescimento in cm/anno e t il tempo in anni.

a. Sapendo che il periodo del ciclo delle piogge è di 10 anni, e che la velocità di accrescimento

oscilla tra un minimo di 0,5 cm/anno e un massimo di 2,5 cm/anno, determinare 𝒉, 𝑨 e 𝝎.

b. Determinare la legge che esprime il raggio del tronco in funzione del tempo, se per t = 0 il

raggio misura 10 cm.

c. Calcolare il raggio del tronco dell’albero per t = 10.

5. Questione di concentrazione Un farmaco somministrato per via intramuscolare prima viene iniettato

nel muscolo e poi passa nel sangue. La sua concentrazione aumenta inizialmente fino a raggiungere

il valore massimo, pari a 1 mg/L, poi decresce riducendosi progressivamente a zero. La legge che

la descrive, in funzione del tempo misurato in ore, è del tipo

𝒄(𝒕) = 𝟒(𝟐−𝒌𝒕 − 𝟐−𝟐𝒌𝒕), 𝒄𝒐𝒏 𝒌 ∈ 𝑹+ a. Verifica che tale legge descrive bene il modello: la concentrazione è inizialmente nulla, assume

solo valori positivi per t> 0 e tende ad annullarsi al passare del tempo.

b. Determina il valore del parametro k in modo che la concentrazione massima si raggiunga dopo

5 ore.

Quesito obbligatorio (a scelta tra 6 e 7)

6. La tromba di Gabriele La tromba di Torricelli, o di Gabriele, è un solido ottenuto con una

rotazione completa intorno all’asse x della curva di equazione 𝒚 =𝟏

𝒙 per x≥1. Ha la particolarità

di avere una superficie infinita ma volume finito. Quanto misura il volume?

98

7. Calcola il volume del solido ottenuto dalla rotazione completa del grafico della funzione xey

attorno all’asse delle ascisse sull’intervallo ,0 dopo aver dimostrato, mediante l’uso di un

criterio di convergenza, che tale integrale converge e successivamente rappresenta graficamente tale

volume di rotazione.

Quesiti a scelta

8. La funzione f ha il grafico in figura. Se 𝒈(𝒙) = ∫ 𝒇(𝒕)𝒅𝒕 𝒙

𝟎 , per quale valore positivo di x , g ha

un minimo? Si illustri il ragionamento seguito.

9. Si considerino, nel piano cartesiano, i punti A( 2; −1) e B (− 6; − 8). Si determini l’equazione

della retta passante per B e avente distanza massima da A.

10. Lasciando raffreddare a temperatura ambiente (T0 = 20°C) una sostanza, si rilevano le seguenti

temperature.

Riportando le temperature sull’asse y e il tempo sull’asse x si ottiene il seguente grafico.

99

Individua tra le seguenti equazioni differenziali, quella la cui soluzione ha un andamento del tipo

del grafico riportato sopra. Spiega le ragioni della tua scelta e il motivo per cui escludi le altre.

1) y' = T0y

2) y' = T0 + y

3) y' = T0 − y

4) y' = y + t

b. Secondo la legge del raffreddamento di Newton, la velocità di raffreddamento è direttamente

proporzionale alla differenza tra la temperatura ambiente T0 (che si suppone costante) e la

temperatura della sostanza. Scrivi l’equazione differenziale che descrive il problema motivando il

ragionamento (indica con k la costante di proporzionalità che esprime il coefficiente di

raffreddamento). Risolvi poi l’equazione differenziale trovata con la condizione iniziale indicata

nella tabella.

100

13. PROPOSTE DI GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA, SECONDA E TERZA

PROVA

GIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA

Griglia di valutazione con uso di descrittori

Fascia

Valutazione analitica

Punteggio

0 - 5

REALIZZAZIONE LINGUISTICA E CORRETTEZZA

Correttezza ortografica, morfosintattica e sintattica; coesione

testuale; coerente e lineare organizzazione dell’esposizione e

delle argomentazioni; proprietà lessicale.

Ottimo 5

Buono 4

Sufficiente 3

Scarso 2

Insufficiente 1

0 - 4

ADEGUATEZZA ALLA FORMA TESTUALE E ALLA

CONSEGNA

Capacità di pianificazione: struttura complessiva, articolazione

del testo in parti; presenza di modalità discorsive, di un registro

e di linguaggi settoriali appropriati alla forma testuale, al

contenuto e allo scopo (parafrasi e citazioni nelle prime due

tipologie); complessiva aderenza all’insieme delle consegne

date.

Buono 4

Sufficiente 3

Scarso 2

Insufficiente 1

0 - 6

CONTROLLO DEI CONTENUTI

Ampiezza, padronanza, ricchezza, uso adeguato dei contenuti

in funzione delle diverse tipologie di prove e dell’impiego dei

materiali forniti.

Per tutte le tipologie: significatività e problematicità degli

elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni.

Tipologia A: comprensione, interpretazione del testo proposto,

coerenza degli elementi di contestualizzazione.

Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo

coerente ed efficace.

Tipologie C e D: coerente esposizione delle conoscenze in

proprio possesso in rapporto al tema dato, complessiva capacità

di collocare il tema assegnato nel relativo contesto culturale.

Ottimo 6

Buono 5

Sufficiente 4

Scarso 3

Insufficiente 2

Punteggio finale

/15

101

GIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA

ISTRUZIONI per la compilazione

La griglia si compone di due parti, una (sezione A) relativa alla valutazione dei problemi, e una

(sezione B) relativa alla valutazione dei dieci quesiti.

Gli indicatori della griglia della sezione A sono descritti in quattro livelli; a ciascun livello sono assegnati

dei punteggi, il valor massimo del punteggio della sezione A è 75. Nel problema è richiesto allo studente

di rispondere a 4 quesiti che rappresentano le evidenze rispetto alle quali si applicano i quattro indicatori

di valutazione:

1. lo studente comprende il problema e ne identifica ed interpreta i dati significativi; riesce, inoltre, ad

effettuare collegamenti e ad adoperare i codici grafico-simbolici necessari, secondo 4 livelli di

prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia;

2. lo studente individua le strategie risolutive più adatte alle richieste secondo 4 livelli di prestazione (L1,

L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia;

3. lo studente porta a termine i processi risolutivi ed i calcoli per ottenere il risultato di ogni singola

richiesta secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine crescente) ai quali è assegnato un

punteggio all’interno della fascia;

4. lo studente giustifica le scelte che ha adottato secondo 4 livelli di prestazione (L1, L2, L3, L4 in ordine

crescente) ai quali è assegnato un punteggio all’interno della fascia.

La colonna evidenze individua quale/i dei 4 quesiti del problema sia/siano direttamente connesso/i

all’indicatore; un quesito può afferire a più indicatori.

La griglia della sezione B ha indicatori che afferiscono alla sfera della conoscenza, dell’abilità di

applicazione e di calcolo e permette di valutare i dieci quesiti.

Per ciascuno dei dieci quesiti è stabilita la fascia di punteggio per ogni indicatore. Il totale del punteggio

per ogni quesito è 15, e dovendone lo studente risolvere cinque su dieci, il punteggio massimo relativo ai

quesiti è 75.

Infine è fornita la scala di conversione dal punteggio (max 150) al voto in quindicesimi (max 15/15).

102

Sezione A: Valutazione PROBLEMA

INDICATORI LIVELLO DESCRITTORI Evidenze Punti

Comprendere

Analizzare la situazione problematica,

identificare i dati ed interpretarli.

L1

(0-4)

Non comprende le richieste o le recepisce in maniera inesatta o parziale, non

riuscendo a riconoscere i concetti chiave e le informazioni essenziali, o, pur

avendone individuati alcuni, non li interpreta correttamente. Non stabilisce gli opportuni collegamenti tra le informazioni. Non utilizza i codici matematici

grafico-simbolici.

L2 (5-9)

Analizza ed interpreta le richieste in maniera parziale, riuscendo a selezionare solo alcuni dei concetti chiave e delle informazioni essenziali, o, pur avendoli

individuati tutti, commette qualche errore nell’interpretarne alcuni e nello

stabilire i collegamenti. Utilizza parzialmente i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze e/o errori.

L3

(10-15)

Analizza in modo adeguato la situazione problematica, individuando e

interpretando correttamente i concetti chiave, le informazioni e le relazioni tra

queste; utilizza con adeguata padronanza i codici matematici grafico-simbolici, nonostante lievi inesattezze.

L4

(16-18)

Analizza ed interpreta in modo completo e pertinente i concetti chiave, le

informazioni essenziali e le relazioni tra queste; utilizza i codici matematici grafico–simbolici con buona padronanza e precisione.

Individuare

Mettere in campo strategie risolutive e

individuare la strategia più adatta.

L1

(0-4)

Non individua strategie di lavoro o ne individua di non adeguate Non è in grado

di individuare relazioni tra le variabili in gioco. Non si coglie alcuno spunto

nell'individuare il procedimento risolutivo. Non individua gli strumenti formali opportuni.

L2

(5-10)

Individua strategie di lavoro poco efficaci, talora sviluppandole in modo poco

coerente; ed usa con una certa difficoltà le relazioni tra le variabili. Non riesce ad impostare correttamente le varie fasi del lavoro. Individua con difficoltà e

qualche errore gli strumenti formali opportuni.

L3

(11-16)

Sa individuare delle strategie risolutive, anche se non sempre le più adeguate

ed efficienti. Dimostra di conoscere le procedure consuete ed le possibili relazioni tra le variabili e le utilizza in modo adeguato. Individua gli strumenti

di lavoro formali opportuni anche se con qualche incertezza.

L4 (17-21)

Attraverso congetture effettua, con padronanza, chiari collegamenti logici. Individua strategie di lavoro adeguate ed efficienti. Utilizza nel modo migliore

le relazioni matematiche note. Dimostra padronanza nell'impostare le varie fasi

di lavoro. Individua con cura e precisione le procedure ottimali anche non standard.

Sviluppare il processo risolutivo

Risolvere la situazione problematica in

maniera coerente, completa e corretta, applicando le regole ed eseguendo i

calcoli necessari.

L1

(0-4)

Non applica le strategie scelte o le applica in maniera non corretta. Non

sviluppa il processo risolutivo o lo sviluppa in modo incompleto e/o errato.

Non è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo errato e/o con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta non è coerente con il

problema.

L2

(5-10)

Applica le strategie scelte in maniera parziale e non sempre appropriata.

Sviluppa il processo risolutivo in modo incompleto. Non sempre è in grado di utilizzare procedure e/o teoremi o li applica in modo parzialmente corretto e/o

con numerosi errori nei calcoli. La soluzione ottenuta è coerente solo in parte con il problema.

L3

(11-16)

Applica le strategie scelte in maniera corretta pur con qualche imprecisione.

Sviluppa il processo risolutivo quasi completamente. È in grado di utilizzare

procedure e/o teoremi o regole e li applica quasi sempre in modo corretto e appropriato. Commette qualche errore nei calcoli. La soluzione ottenuta è

generalmente coerente con il problema.

L4 (17-21)

Applica le strategie scelte in maniera corretta supportandole anche con l’uso di modelli e/o diagrammi e/o simboli. Sviluppa il processo risolutivo in modo

analitico, completo, chiaro e corretto. Applica procedure e/o teoremi o regole

in modo corretto e appropriato, con abilità e con spunti di originalità. Esegue i calcoli in modo accurato, la soluzione è ragionevole e coerente con il problema.

Argomentare Commentare e giustificare

opportunamente la scelta della

strategia applicata, i passaggi fondamentali del processo esecutivo e

la coerenza dei risultati.

L1 (0-3)

Non argomenta o argomenta in modo errato la strategia/procedura risolutiva e la fase di verifica, utilizzando un linguaggio matematico non appropriato o

molto impreciso.

L2 (4-7)

Argomenta in maniera frammentaria e/o non sempre coerente la strategia/procedura esecutiva o la fase di verifica. Utilizza un linguaggio

matematico per lo più appropriato, ma non sempre rigoroso.

L3 (8-11)

Argomenta in modo coerente ma incompleto la procedura esecutiva e la fase di verifica. Spiega la risposta, ma non le strategie risolutive adottate (o

viceversa). Utilizza un linguaggio matematico pertinente ma con qualche

incertezza.

L4

(12-15)

Argomenta in modo coerente, preciso e accurato, approfondito ed esaustivo

tanto le strategie adottate quanto la soluzione ottenuta. Mostra un’ottima

padronanza nell’utilizzo del linguaggio scientifico.

TOTALE

103

Sezione B: QUESITI

Calcolo del punteggio Totale

PUNTEGGIO SEZIONE A

(PROBLEMA)

PUNTEGGIO SEZIONE B

(QUESITI)

PUNTEGGIO TOTALE

Tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi

Punti 0-4 5-10 11-18 19-26 27-34 35-43 44-53 54-63 64-74 75-85 86-97 98-109 110-123 124-137 138-150

Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15

Voto assegnato ____ /15

CRITERI

Quesiti

(Valore massimo attribuibile 75/150 = 15x5)

P.T.

Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 Q6 Q7 Q8 Q9 Q10

COMPRENSIONE e CONOSCENZA

Comprensione della richiesta.

Conoscenza dei contenuti matematici.

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-5)

___

(0-5)

___

(0-4)

___

(0-3)

___

(0-3)

___

(0-5)

___

(0-4)

___

ABILITA' LOGICHE e RISOLUTIVE

Abilità di analisi.

Uso di linguaggio appropriato.

Scelta di strategie risolutive adeguate.

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-5)

___

(0-4)

___

(0-5)

___

CORRETTEZZA dello SVOLGIMENTO

Correttezza nei calcoli.

Correttezza nell'applicazione di Tecniche e Procedure

anche grafiche.

(0-5)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

(0-5)

___

(0-4)

___

(0-4)

___

ARGOMENTAZIONE

Giustificazione e Commento delle scelte effettuate.

(0-2)

___

(0-3)

___

(0-3)

___

(0-2)

___

(0-2)

___

(0-2)

___

(0-4)

___

(0-2)

___

(0-2)

___

(0-2)

___

Punteggio totale quesiti

Il docente

___________________________

104

GIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA

Candidato: ___________________________________________

Livello Valutazione Punti Conoscenza

dell’argomento

Conosce e comprende in modo

approfondito i contenuti Ottimo

6

Conosce e comprende in modo

corretto e adeguato i contenuti.

Buono 5

Conosce i contenuti pur con

qualche lacuna e imprecisione. Sufficiente 4

Conosce solo parzialmente i

contenuti Insufficiente 3

Conosce e comprende solo in

minima parte i contenuti richiesti. Gravemente

insufficiente 1/2

Sintesi ed

organizzazione

dell’elaborato

Si esprime in modo sicuro,

coerente ed efficace. Ottimo 5

Si esprime in modo corretto e

complessivamente coerente. Buono 4

Si esprime in modo lineare, pur

con qualche imprecisione. Sufficiente 3

Si esprime con errori formali e

presenta difficoltà a coordinare i

dati in modo coerente.

Insufficiente 1/2

Uso del linguaggio

specifico

Usa in modo sicuro ed

appropriato il linguaggio Buono/Ottimo 4

Pur con qualche imprecisione, usa

in modo complessivamente

corretto il linguaggio

Sufficiente 3

Il linguaggio risulta carente e/o

con qualche errore formale. Insufficiente 2

Il linguaggio presenta gravi

improprietà terminologiche e

formali.

Gravemente

insufficiente 1

TOTALE PUNTEGGIO /15

Qualora la prova non presentasse alcuna risposta il punteggio complessivo da attribuire è 1

105

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA – INGLESE

Per ciascuno dei tre quesiti max 5 punti, così suddivisi

0,5 1 1,5 2 2,5

Correttezza

formale

MAX 2,5

Lessico povero

ed errori di

grammatica di

vario tipo non

consentono la

comprensione

completa della

risposta.

Difficoltà

espressive di

vario tipo ed

errori di

grammatica

rendono molto

difficoltosa la

comprensione

del testo

Alcuni errori

rendono

talvolta

difficoltosa la

comprensione

L’efficacia del

testo non è

compromessa

da qualche

imperfezione

Ottima

padronanza del

lessico e delle

strutture

morfosintattiche

Conoscenza dei

contenuti

storico-letterari

e capacità di

rielaborazione

MAX 2,5

Trattazione

parziale o

decisamente

incompleta

Trattazione

frettolosa e

incompleta

Sufficiente

conoscenza dei

contenuti;

trattazione non

approfondita

Buona

conoscenza

degli

argomenti,

presentati in

modo chiaro

Conoscenza

completa e

approfondita

degli argomenti;

buona capacità

di rielaborazione

delle tematiche

affrontate

106

ESAMI DI STATO 201.. - Commissione:

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO CANDIDATO ____________________________________

PARAMETRI DESCRITTORI LIVELLI

GIUDIZIO MISURA PUNTI

A)

PRESENTAZIONE

DELL’ARGOMENTO

SCELTO DALLA/O

STUDENTE

Originalità d’impostazione; buona capacità di

interpretare e mettere in relazione dati, fatti, problemi

A

Ottimo 6

Impegno personale di ricerca; discreta capacità di

interpretare e coordinare dati, fatti, problemi

B

Discreto

Buono

5

Documentazione corretta, ma poco personale C

Sufficiente 4

Documentazione approssimativa, con errori di varia

entità

D

Insuffic. 3/2

B)

CONOSCENZE

DISCIPLINARI

Padronanza dell’argomento esauriente e approfondita A

Ottimo 10

Informazioni corrette e ben assimilate

B

Discreto

Buono

9

Informazioni disomogenee, ma complessivamente

accettabili

C

Sufficiente 8/7

Informazioni lacunose e sommarie D

Insuffic. 6/5

Informazioni scarse, non adeguate E

Grav. Insuf. 4/2

C)

CAPACITÀ LOGICO-

ARGOMENTATIVE E

DI COLLEGAMENTO

Articolazione del pensiero ordinata e conseguente; uso

di categorie logico-interpretative funzionali; buone

capacità di collegamento fra dati e discipline

accompagnate da capacità di elaborazione critica

personale

A

Molto

positivo

6

Articolazione del pensiero ordinata e conseguente; uso

di categorie logico-interpretative funzionali; buone

capacità di collegamento fra dati e discipline

B

Positivo 5

Sufficiente coordinazione logica; uso di categorie quasi

sempre funzionali, discreta capacità di collegamento

C

Sufficiente 4/3

Scarsa articolazione del discorso D

Negativo 2/1

D)

PROPRIETA’ DI

LINGUAGGIO

Esposizione appropriata

A

Molto

positivo

6

Esposizione per lo più corretta B

Positivo 5-4

Esposizione poco appropriata o incerta C

Negativo 3

E)

DISCUSSIONE

ELABORATI

Chiarimento o correzione soddisfacente B

Positivo 2

Chiarimento o correzione non soddisfacente

(Gli errori di almeno una prova non vengono corretti)

C

Negativo 1

PUNTEGGIO TOTALE= VALUTAZIONE /30