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LICEO STATALE DELLE SCIENZE UMANE “ALBERTINA SANVITALEP.le San Sepolcro, 3 - 43121 Parma DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Classe 5 a E indirizzo Scienze Umane Anno scolastico 2017/2018 elaborato ai sensi del 2° comma dell'art. 5 del D.P.R. n° 323 del 23 luglio 1998 e dell'art. 6 dell'O.M. n. 42 del 6 maggio 2011

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LICEO STATALE DELLE SCIENZE UMANE “ALBERTINA SANVITALE” P.le San Sepolcro, 3 - 43121 Parma

DOCUMENTO DEL

CONSIGLIO DI CLASSE

Classe 5a

E

indirizzo Scienze Umane

Anno scolastico 2017/2018

elaborato ai sensi del

2° comma dell'art. 5 del D.P.R. n° 323 del 23 luglio 1998

e dell'art. 6 dell'O.M. n. 42 del 6 maggio 2011

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INDICE

INTRODUZIONE 3

IL CONSIGLIO DI CLASSE 4

PRESENTAZIONE DELLA CLASSE 5

STORIA DELLA CLASSE 6

OBIETTIVI EDUCATIVI-STUAZIONE DELLA CLASSE 6

ORARIO DIDATTICO 8

ESPERIENZE RILEVANTI DELL’ULTIMO TRIENNIO 9

ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 10

LINGUA E LETTERATURA ITALIANA 12

LINGUA E LETTERATURA LATINA 16

STORIA 18

FILOSOFIA 20

SCIENZE UMANE 22

SCIENZE NATURALI 27

LINGUA E LETTERATURA INGLESE 30

MATEMATICA 35

FISICA 37

STORIA DELL’ARTE 39

SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 41

RELIGIONE CATTOLICA 43

SIMULAZIONI PROVE SCRITTE 45

SIMULAZIONE PRIMA PROVA 45

SIMULAZIONE SECONDA PROVA 57

SIMULAZIONE TERZA PROVA 59

GRIGLIE DI VALUTAZIONE 62

ALLEGATI 66

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INTRODUZIONE

Il Liceo “A. Sanvitale” assume come proprio il profilo culturale, educativo e professionale dei

Licei proposto dal Regolamento dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei

(Allegato A del DPR n. 89 del 15.3.2010), a cui si rimanda per la parte comune a tutti i licei.

Si riportano di seguito gli obiettivi specifici di apprendimento dell’indirizzo Scienze umane.

LICEO DELLE SCIENZE UMANE

«Il percorso del liceo delle scienze umane è indirizzato allo studio delle teorie

esplicative dei fenomeni collegati alla costruzione dell’identità personale e delle

relazioni umane e sociali. Guida lo studente ad approfondire e a sviluppare le

conoscenze e le abilità e a maturare le competenze necessarie per cogliere la

complessità e la specificità dei processi formativi. Assicura la padronanza dei

linguaggi, delle metodologie e delle tecniche di indagine nel campo delle scienze

umane» (DPR n. 89/2010 art. 9 comma 1).

Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, oltre a raggiungere i risultati di

apprendimento comuni, dovranno:

● aver acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane

mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e

socio-antropologica;

● aver raggiunto, attraverso la lettura e lo studio diretto di opere e di autori significativi

del passato e contemporanei, la conoscenza delle principali tipologie educative,

relazionali e sociali proprie della cultura occidentale e il ruolo da esse svolto nella

costruzione della civiltà europea;

● saper identificare i modelli teorici e politici di convivenza, le loro ragioni storiche,

filosofiche e sociali, e i rapporti che ne scaturiscono sul piano etico-civile e

pedagogico-educativo;

● saper confrontare teorie e strumenti necessari per comprendere la varietà della realtà

sociale, con particolare attenzione ai fenomeni educativi e ai processi formativi, ai

luoghi e alle pratiche dell’educazione formale e non formale, ai servizi alla persona, al

mondo del lavoro, ai fenomeni interculturali;

possedere gli strumenti necessari per utilizzare, in maniera consapevole e critica, le principali

metodologie relazionali e comunicative, comprese quelle relative alla media education.

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IL CONSIGLIO DI CLASSE

Docente Materia

SILVIA FALZOI Lingua e letteratura italiana

CARMELINA PULLARA Lingua e cultura latina

CARMELINA PULLARA Storia

CHIARA MAZZERA Matematica

CHIARA MAZZERA Fisica

GIOVANNA MAZZIERI Scienze Umane

PATRIZIA CARINI Lingua e cultura inglese

PAOLA SILVA Filosofia

FRANCESCA FRANCESCHI Storia dell’arte

PAOLA CANALI Scienze naturali

CECILIA GRASSI Scienze motorie e sportive

ELISABETTA VIAPPIANI Religione

VINCENZO CARRANO Sostegno

STELLA STATTI Sostegno

Docente Coordinatore: PATRIZIA CARINI

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE

Storia della classe L’attuale composizione della classe, 24 studenti (21 femmine, 3 maschi), è il risultato del

percorso sottoelencato. Come si nota il profilo ha subito, nel corso del quinquennio, una

sostanziale variazione numerica. Diverse sono state le non ammissioni all’anno scolastico

successivo ma tale situazione è stata comunque controbilanciata da alcuni inserimenti di

alunni provenienti dal medesimo Istituto o da altri.

Prima (a.s. 2013-2014)

Seconda (a.s.2014-2015)

Terza (a.s. 2015-2016)

Quarta (a.s. 2016-2017)

Quinta (a.s.2017-2018)

Composizione 27 25 21 22 24

Promossi 19 18 19 22

Respinti 8 7 2

Inserimenti 4 1 1

Inserimenti

ripetenti

2 1 2

Trasferimenti

in uscita

Ritiri

Rispetto al corpo docente, la maggiore continuità si è verificata nelle seguenti materie:

Italiano (per quanto riguarda il triennio), Matematica e Fisica (con cambiamento solo

nell'ultimo anno, causa pensionamento docente precedente), Filosofia, Arte, Inglese, Scienze

Naturali, Religione cattolica.

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OBIETTIVI EDUCATIVI – SITUAZIONE DELLA CLASSE

Per quanto riguarda le finalità didattiche e culturali generali, e quelle specifiche relative

all’indirizzo LSU, si fa riferimento a quanto riportato nel P.O.F. d’Istituto. Esse, infatti, sono

state assunte come parametri dell’azione educativa collegiale e dei singoli docenti del

consiglio di classe e trovano appropriata collocazione e trattazione nelle sezioni delle singole

discipline.

Il consiglio di classe ha perseguito negli anni alcuni obiettivi fondamentali:

● favorire un clima cooperativo fra gli alunni e l’integrazione di ognuno di loro nel

gruppo-classe;

● potenziare l’utilizzo appropriato degli strumenti di lavoro e l’organizzazione dei

materiali di studio e il rispetto delle consegne;

● autocontrollo e rispetto delle norme vigenti nell’Istituto, in particolare della presenza

puntuale alle lezioni;

● stimolare ad un metodo di studio proficuo ed autonomo verso una progressiva e

graduale personalizzazione degli apprendimenti;

● potenziare la motivazione delle studio e della partecipazione attiva e controllata.

Nel corso del biennio si sono posti come obiettivi educativi e didattici:

- il rispetto delle persone e degli ambienti

- l'autocontrollo

- lo sviluppo di buone relazioni tra studenti e docenti

- l'acquisizione di un produttivo metodo di studio

- la responsabilizzazione sul piano della frequenza e del rispetto delle consegne.

All'inizio del triennio il consiglio di classe ha ritenuto di porsi come obiettivi educativi e

didattici, oltre al consolidamento dei precedenti:

- una partecipazione positiva, attiva e collaborativa alle lezioni

- la promozione della capacità di gestione autonoma e pianificazione del lavoro scolastico

- l'approfondimento delle competenze disciplinari e relative al metodo di studio

- lo sviluppo della capacità di rielaborazione personale e critica.

Attualmente la classe risulta composta da 24 studenti (21 femmine e 3 maschi) di cui due con

PDP per DSA e uno con PEI per obiettivi minimi.

All’inizio dell’attuale anno scolastico il Consiglio di Classe si è posto i seguenti obiettivi

educativi e didattici:

- consolidare il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente

- accrescere la capacità di autocontrollo e di concentrazione

- sviluppare la capacità di correlazione e di utilizzazione concreta delle nozioni apprese

nelle singole discipline

- consolidare il metodo di studio

- potenziare lo spirito critico e la capacità di rielaborazione personale.

Di seguito viene tracciato un rapido profilo del percorso scolastico della classe che, nel

quinquennio, si è modificato seguendo un processo di responsabilizzazione e maturazione .

La classe prima si è costituita nell’anno scolastico 2013-2014 con 27 alunni. Nel complesso

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la classe mostrava un buon gruppo di alunni che si impegnava raggiungendo risultati positivi,

mentre un secondo gruppo risultava meno attento e rumoroso. Questi atteggiamenti andavano

ad influenzare negativamente il rendimento scolastico. Otto studenti sono stati respinti a fine

anno.

In seconda sono stati inseriti quattro studenti provenienti da altri istituti. La situazione

didattico - disciplinare evidenziava un gruppo che si impegnava e che raggiungeva un buon

profitto. Un secondo gruppo, poco attento ed impegnato, raggiungeva un rendimento non

adeguato. Al termine dell’anno scolastico sette allievi sono stati respinti.

Nel corso del triennio la maggior parte della classe ha maturato, o consolidato, un

atteggiamento responsabile nei confronti dell'attività didattica; la partecipazione al dialogo

educativo si è mantenuta complessivamente costruttiva. La collaborazione all’interno della

classe tra gli stessi alunni si è rilevata generalmente positiva. Il rapporto tra studenti e docenti

è stato corretto e collaborativo per la quasi totalità della classe; nel complesso gli alunni

hanno dimostrato un adeguato rispetto delle regole.

Ad oggi la classe ha raggiunto, nella sua maggioranza, gli obiettivi educativi prefissati nella

loro globalità. Il rendimento scolastico complessivo è buono. Gli allievi hanno sempre

raccolto le sollecitazioni promosse dai docenti e dall'Istituto ed hanno dimostrato adeguati

interesse e partecipazione.

In alcuni studenti permangono comunque fragilità, soprattutto di natura emotiva, che possono,

talvolta, avere ricadute sul buon esito delle prove.

A livello generale è pertanto possibile tracciare i seguenti profili:

a) un gruppo di studenti ha conseguito buoni risultati grazie a potenzialità supportate da

impegno regolare, atteggiamento partecipe e propositivo.

b) un gruppo ha conseguito risultati discreti e conoscenze adeguate anche se non

particolarmente rielaborate;

c) un ulteriore gruppo di studenti evidenzia fragilità in alcune discipline per motivazioni

varie (problematiche emotive e psicologiche, mancanza di studio sistematico) sebbene

per alcuni di loro sia doveroso segnalare un apprezzabile impegno.

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ORARIO DIDATTICO

La classe ha seguito il quadro orario delle discipline così come previsto a livello ministeriale

senza variazioni dovute alla quota di autonomia .

Nella tabella è presentato il monte ore annuale delle varie discipline, considerando 33

settimane di attività il calendario scolastico.

1° biennio 2° biennio 5°

anno 1°

Anno

anno

anno

anno

Discipline Orario annuale

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132

Lingua e cultura latina 99 99 66 66 66

Storia e Geografia 99 99

Storia 66 66 66

Filosofia 99 99 99

Scienze umane1 132 132 165 165 165

Diritto ed Economia 66 66

Lingua e cultura straniera2 99 99 99 99 99

Matematica3 99 99 66 66 66

Fisica 66 66 66

Scienze naturali4 66 66 66 66 66

Storia dell’arte 66 66 66

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66

Religione cattolica/

Attività alternative 33 33 33 33 33

Totali 891 891 990 990 990

1 I BIENNIO: Psicologia, Pedagogia; II BIENNIO: Psicologia, Pedagogia, Sociologia, Antropologia; ULTIMO

ANNO: Pedagogia, Sociologia, Antropologia 2 Inglese

3 Con Informatica al primo biennio

4 Biologia, Chimica, Scienze della Terra

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ESPERIENZE RILEVANTI DELL’ULTIMO TRIENNIO

In terza:

Partecipazione al " Festival della tragedia greca" in occasione del viaggio di istruzione

a Siracusa, con visione di due rappresentazioni e visita alla Valle dei Templi di

Agrigento.

Visita EXPO a Milano.

Visione dello spettacolo teatrale "Hamlet" in lingua originale, proiettato al cinema.

In quarta:

● Spettacolo teatrale “La Locandiera”.

● Incontro LILT sul tema "Stili di vita, dipendenze e prevenzione".

● Incontro con le Associazioni di Volontariato, nell'ambito del progetto "Educare alla

Solidarietà".

● Visione dello spettacolo teatrale "Pygmalion" in lingua originale.

● Visita al Museo della Scienza e della Tecnica a Milano.

● Viaggio di istruzione a Matera e Lecce.

In quinta:

Percorso storico “Gli anni di piombo”

Progetto “il Quotidiano in Classe”

Visione dello spettacolo teatrale "The Picture of Dorian Gray" in lingua originale.

Attività di laboratorio alla Fondazione Golinelli a Bologna. (attività CLIL)

Viaggio di istruzione a Roma, durante il quale è stato svolto il progetto ASL con uno

stage nelle Scuole Montessoriane (dalla Scuola dell'Infanzia alla Scuola Primaria)

avente come scopo l'approfondimento del metodo pedagogico di Maria Montessori.

Nel pentamestre della classe quinta si sono svolte le attività CLIL nelle discipline di

Scienze Naturali (presso la Fondazione Golinelli) e Storia (Political Speeches in WWII)

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ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

In ottemperanza alla legge 107/2015 (commi 33-43), che prevede la definizione di progetti di

alternanza scuola lavoro sulla base di apposite convenzioni con enti pubblici e privati, la

nostra scuola ha promosso una pluralità di percorsi che vedono nel corrente anno scolastico la

conclusione del primo triennio orientato a questa modalità formativa.

Obiettivo dell’alternanza è la costruzione di percorsi che possano risultare coerenti con le

disposizioni ministeriali, le indicazioni europee, il piano dell’offerta formativa della scuola e,

non da ultimo, con le aspettative e le inclinazioni degli studenti.

E’ in considerazione di questo aspetto che la nostra scuola ha previsto che le attività di ASL

potessero seguire per le classi terze e quarte le seguenti modalità:

- il progetto unico definito dal consiglio di classe, dettagliato nelle competenze ma calato

sull’intero gruppo classe e coordinato dal tutor interno durante il periodo curricolare;

- progetti estivi (quindi extracurricolari) maggiormente in accordo con le disposizioni dei

singoli alunni e in espressa adesione alle scelte individuali, in grado di misurare le

competenze secondo criteri di valutazione più ampi.

Per le classi quinte si è ritenuto preferibile incoraggiare nei singoli studenti aspetti quali

orientamento, autonomia, capacità di organizzare il proprio tempo, capacità di leggere i

bisogni del territorio affinchè ognuno potesse sviluppare percorsi di alternanza in linea col

proprio percorso formativo/professionale. Non si sono escluse a priori esperienze che hanno

riproposto la formula del progetto unico anche per l’ultimo anno.

Gli ambiti coinvolti sono stati molteplici: sociale, assistenziale, economico, giuridico,

educativo, scolastico. E’ possibile affermare che dall’avvio dell’attività di ASL si è andata

perfezionando la capacità di coprogettare i percorsi formativi da parte di scuola ed enti terzi.

Il bilancio di questo primo triennio di alternanza permette, inoltre, di constatare che la quasi

totalità degli alunni ha raggiunto, e talvolta ampiamente superato, il limite delle 200 ore di

attività previsto dalla normativa per i licei e che ogni esperienza è stata corredata da una

valutazione da parte dell’ente ospitante, nonchè dall’autovalutazione di ogni singolo alunno.

Classe terza a.s. 2015-2016 Classe quarta a.s. 2016-2017

Titolo progetto Mentre insegno imparo

Focus: Lettura

Prosecuzione esperienza iniziata

nel terzo anno

Focus: Gioco

Breve

descrizione

(abstract)

Il progetto è stato rivolto alla

sperimentazione del lavoro di

insegnante, educatore,stimolatore

e facilitatore attraverso l'aiuto in

situazione scolastica degli allievi

più giovani, nel quale gli studenti

hanno avuto il ruolo di coloro che

imparano ad imparare attraverso

l'insegnamento.

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Obiettivi

Il progetto ha rappresentato il

tentativo di coniugare

apprendimento personale e

collettivo degli studenti attraverso:

competenza laboratoriale,

conoscenza e realizzazione della

peer education, capacità del lavoro

in team, facilitazione di processi

evolutivi, uso ponderato e

ragionato delle moderne

tecnologie.

Enti

coinvolti/Ambito

Classi quarte e quinte della scuola

primaria; prime e seconde della

scuola secondaria. Le proposte

laboratoriali hanno coinvolto i

seguenti ambiti: linguistico

(Italiano e Inglese), scientifico

(Scienze, Matematica, Fisica),

educazione alla cittadinanza

(storia e filosofia), educazione alla

pace e all'intercultura (IRC,

Scienze Umane, Educazione

Motoria, Storia dell'arte), aiuto

nello svolgimento dei compiti.

n. ore destinate

al progetto

75 65

Nella classe quinta sono state effettuate 36 ore. Tutti gli studenti hanno seguito percorsi di

alternanza estivi o aggiuntivi che li hanno portati a superare le 200 ore. Alcuni studenti hanno

raggiunto 300 ore. Anche le studentesse inserite nel corrente anno scolastico si sono dedicate

a percorsi aggiuntivi per rendere significativa la loro esperienza di alternanza.

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LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

Docente: Prof.ssa SILVIA FALZOI

Obiettivi

• Usare la lingua italiana, orale e scritta, in forma chiara e corretta, utilizzando i termini

tecnici essenziali dei vari sottocodici e rispettando le tipologie testuali.

• Analizzare un testo nei principali aspetti contenutistici e formali

• Periodizzare i fenomeni storico-culturali e contestualizzare i testi

• Formulare giudizi critici sulla base delle conoscenze e di una rielaborazione personale

Contenuti

Il Romanticismo:

ripasso dei caratteri del romanticismo europeo e del romanticismo in Italia

G.Leopardi. Aspetti biografici ed elementi di poetica (teoria del piacere, teoria del vago e

dell’indefinito, ragioni ed evoluzione del pessimismo; le “conversioni” dall’erudizione al

bello e dal bello al vero; poetica della ricordanza). Lettura della lettera al padre Monaldo

(fuga da Recanati) e della lettere al Giordani (Il natio borgo selvaggio)

Lettura, analisi e commento di:

Dagli Idilli

• L’infinito

• La sera del dì di festa

• A Silvia

• Canto notturno di un pastore errante dell’Asia

• La Ginestra (versi 1-7, 37-86, 111-157)

Dalle Operette morali:

• Dialogo della Natura e di un Islandese

• Dialogo di un folletto e di uno gnomo

• Un’altra operetta a scelta dello studente

Il Leopardi oggi:

• Visione di "Fuori misura- il Leopardi come non ve lo ha mai raccontato nessuno", con

Andrea Robbiano, regia di Claudio Intropido

L’età post-unitaria:

Il secondo Ottocento, caratteri di un’epoca. Il positivismo, Il realismo, il verismo. I principi di

H. Taine.

Lettura e analisi di:

• Prefazione a Germinie Lacetreux dei fratelli De Goncourt

• Il romanzo sperimentale di Emile Zola, (parte in antologia)

Verga. Cenni biografici, opere, poetica (impersonalità, regressione, straniamento).

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Lettura, analisi e commento di:

Dalle Novelle:

• Rosso Malpelo;

• La roba.

• Prefazione a l'Amante di Gramigna (Lettera a Salvatore Farina)

• Altre due novelle a scelta (elenco delle scelte di ciascuno studente in possesso

dell’insegnate)

Da I Malavoglia:

prefazione al Ciclo dei vinti (“I vinti e la fiumana del progresso”)

cap. IV (“I funerali di Bastianazzo”- I Malavoglia e la comunità del villaggio: valori

ideali e interesse economico)

Il Decadentismo:

Caratteristiche generali del movimento: manifesti, temi, contesto storico culturale.

Lettura, analisi e commento di:

- Verlaine, Languore

- Huysmans, “Il rifugio di Fontaney” (da Controcorrente)

D’Annunzio. Cenni biografici, opere, poetica, contesto storico-culturale.

Lettura, analisi e commento di:

Dal romanzo Il Piacere:

• “L’educazione di Andrea Sperelli”, (in fotocopia)

• “Elena Muti, la divina”, (in fotocopia)

• “Elena Muti, un ritratto allo Specchio”

• “Fantasia in bianco maggiore”

Da Alcyone:

• La pioggia nel pineto.

Visione del documentario "Correva l'anno- Poeta, guerriero, amante" puntata 1

Pascoli. Cenni biografici, opere, poetica, contesto storico-culturale.

Lettura, analisi e commento di:

• La digitale Purpurea

• Il gelsomino notturno

• Italy (versi antologizzati in fotocopia)

• Dialogo

• Il fanciullino (parte antologizzata dal testo)

La crisi del Primo Novecento

Elementi di crisi e di rottura rispetto alla tradizione ottocentesca, la ricerca di nuove soluzioni.

Il contesto storico culturale.

Le avanguardie. Il futurismo.

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F.T. Marinetti. Lettura, analisi e commento dei manifesti:

• Manifesto del futurismo 1909

• Manifesto tecnico della letteratura futurista 1912

• Bombardamento, da Zang Tumb Tumb.

Scrittori tra le due guerre:

Giuseppe Ungaretti. Cenni biografici, opere, poetica, contesto storico-culturale.

Lettura, analisi e commento di:

Da Vita di un uomo: In memoria, (in fotocopia)

Porto sepolto,

Veglia

Fratelli (confronto con Soldato), (in fotocopia)

Soldati

Peso (in fotocopia)

Dannazione (in fotocopia)

Tramonto (in fotocopia)

Immagini di guerra (in fotocopia)

Da Il Dolore: Non gridate più

Da Poesie e prose liriche: Dieci anni (in fotocopia)

Eugenio Montale. Cenni biografici, opere, poetica, contesto storico-culturale.

Lettura, analisi e commento di:

Da Ossi di Seppia:

• I limoni

• Spesso il male di vivere ho incontrato

• Non chiederci la parola

Da Satura:

• Piove

Percorso sulla figura femminile* - lettura e commento dei seguenti testi:

• La casa dei doganieri

• Ho sceso, dandoti il braccio (fotocopia)

• Primavera hitleriana

• Nubi color magenta (fotocopia)

* Il percorso sulla figura femminile è stato svolto dalla docente di storia, prof. Pullara, mentre

nelle ore di italiano è stato da me svolto il modulo di CLIL di argomento storico:

“Political speeches in WWII”

I maestri della modernità novecentesca:

Svevo. Cenni biografici, opere, poetica, tecniche narrative, contesto storico-culturale.

Lettura, analisi e commento di:

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Da La coscienza di Zeno: Prefazione e preambolo (in fotocopia)

Il vizio del fumo (in fotocopia)

La salute malata di Augusta

Lettera a Jahier, “Perché voler curare la nostra malattia?” (in fotocopia)

Pirandello. Cenni biografici, opere, poetica e visione del mondo, contesto storico-culturale.

Lettura, analisi e commento di:

Dalle Novelle: La signora Frola e il signor Ponza, suo genero. (in fotocopia)

Il treno ha fischiato

Dal romanzo: Uno nessuno centomila (III Con Permesso, IV Scusate ancora, V Fissazioni - in

fotocopia)

Opere teatrali: visione di “Così è (se vi pare)”, regia di Massimo Castri. Confronto con la

novella.

Divina Commedia

Introduzione alla terza cantica, lettura analisi e commento dei canti:

I, II (1-18), III, VI, XI, XVII, XXXIII

• Visione guidata di : “Benigni legge il XXXIII del Paradiso”

Alternanza:

A sostegno e integrazione del lavoro di alternanza, in accordo con la prof.Mazzieri:

• “Educare alla pace”

lettura, analisi e commento di una scelta antologica di saggi (a c. di Laboratorio

Intercultura) di Maria Montessori, tratti da Educazione e pace, tr. it., Garzanti, Milano

1970.

Tipologia delle verifiche e criteri di valutazione

• Ripasso e esercitazioni di tutte le tipologie della prima prova d’esame, anche in forme

ridotte o semplificate; i compiti in classe sono stati sempre strutturati secondo le varie

tipologie d’esame.

• Interrogazioni, esercizi di esposizione su argomenti dati

• Valutazione sistematica del lavoro domestico (sia compiti scritti che orali)

• Criteri di valutazione secondo gli obiettivi del dipartimento disciplinare

Testo in adozione

Testi adottati:

• BALDI, GIUSSO, RAZETTI, ZACCARIA, Il piacere dei testi, Pearson, vol. 5 e 6;

• ALIGHIERI DANTE, Divina Commedia (La) – Nuova edizione integrale, ac. di

Jacomuzzi, ed. SEI.

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LINGUA E LETTERATURA LATINA

Docente: Prof.ssa CARMELINA PULLARA ZAFARINO

OBIETTIVI

- Comprendere testi latini non complessi, individuando gli elementi sintattici,

morfologici, lessicali, retorici e della connessione testuale

- Riconoscere le principali caratteristiche linguistiche e stilistiche dei testi letterari in

traduzione guidata

- Confrontare autori e testi letterari sul piano dei contenuti e dell' espressione

- Contestualizzare le opere studiate

METODOLOGIA

Lezione frontale, lezione-scambio. Si è privilegiato l’aspetto contenutistico del testo rispetto

all’analisi strettamente linguistica e grammaticale, per cui la maggior parte dei brani scelti

sono stati letti e analizzati in traduzione.

CONTENUTI

Fedro

Introduzione all'autore

Testi: La vedova e il soldato

Vulpes ad personam tragicam

Ranae ad solem

Seneca

Introduzione all'autore

Lettura e commento dei seguenti testi:

L'ira (De ira, I, 1-4)

La lotta contro l'ira (De ira III, 13,1-3)

Gli eterni insoddisfatti (De tranquillitate animi 2, 6-9)

Epistola 47 (su fotocopia)

La concezione del tempo (cfr. Sant’Agostino)

Il valore del passato (De brevitate vitae 10,2-5)

La galleria degli occupati (De brevitate vitae 12, 1-7)

Riappropriarsi di sé e del proprio tempo (Epistulae ad Lucilium, 1)

L’esperienza quotidiana della morte (Epistulae ad Lucilium, 24,19-21)

Petronio

Introduzione all'autore

Il Satyricon - Lettura e commento dei seguenti testi:

Trimalchione entra in scena (32-33)

La presentazione dei padroni di casa (37-38,5)

Trimalchione fa sfoggio di cultura (50,3-7)

Il testamento di Trimalchione (71, 1-8; 11-12)

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La matrona di Efeso (110,6-112)

Apuleio

Introduzione all'autore

Le Metamorfosi - Lettura e commento dei seguenti testi:

Lucio diventa asino (III, 24-25)

Psiche, fanciulla bellissima e fiabesca (IV, 28-31)

La trasgressione di Psiche (V, 22-23)

Quintiliano

Introduzione all'autore

Dalla Institutio oratoria – lettura della parte iniziale del testo (in fotocopia):

Libro I, 1 (In che modo si debbano insegnare i primi elementi)

Libro I, 2 (Se sia più utile educare il fanciullo a casa o a scuola)

Libro I,3 (In che modo si deve indagare l’indole del fanciullo e

quali argomenti devono essere trattati)

Libro II, 2 (I costumi e i doveri del precettore)

Tacito

Introduzione all'autore

Lettura dei passi degli Annales sulla morte di Seneca (Annales XV, 63-64) e di

Petronio (Annales XVI,19)

Lettura, analisi e commento del testo La purezza della razza germanica (Germania 4)

Tacito e gli ebrei – Lettura di Historiae V, 1-6 (in fotocopia)

Sant'Agostino

Introduzione all'autore

Dalle Confessioni:

Il furto delle pere (II, 4,9);

La concezione del tempo (cfr. Seneca)

Il tempo è inafferrabile (XI, 16,21 - 17,22)

La misurazione del tempo avviene nell'anima (XI, 28,37)

VERIFICHE

Interrogazioni tradizionali, analisi di testi in traduzione con contestualizzazione, verifiche

scritte con domande a risposta aperta.

CRITERI DI VALUTAZIONE E RECUPERO

Per la valutazione sono stati seguiti i criteri inseriti nel POF d’Istituto.

Il recupero è stato effettuato sistematicamente in itinere, attraverso prove orali.

TESTO IN ADOZIONE

Garbarino-Pasquariello, Veluti flos, Paravia, Vol 2

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STORIA

Docente:Prof.ssa CARMELINA PULLARA ZAFARINO

OBIETTIVI

Analizzare e ricostruire le componenti politiche, economiche, sociali e culturali dei fatti

storici

Individuare i nuclei problematici dei periodi esaminati

Interpretare documenti storici e brani storiografici non complessi

Stabilire relazioni e confronti fra passato e presente

METODOLOGIA E STRUMENTI

Lezione frontale, lezione-scambio, analisi e discussione di problemi, analisi di documenti e

saggi critici non complessi, visione di filmati.

Gli argomenti sono stati trattati nelle linee essenziali e per nuclei tematici.

La classe ha partecipato ai seguenti progetti:

- La memoria fra storia e impegno: Laboratorio Anni Settanta (dott.ssa Cinzia

Venturoli)

- Quotidiano in classe

CONTENUTI

Introduzione al Novecento:

Il Novecento: secolo lungo o secolo breve?

La società di massa come chiave interpretativa del Novecento

La "Bella epoche” - Visione del video "La Brutta epoche?"

L'età giolittiana

Prima Guerra Mondiale

Le cause remote

Le cause prossime

Gli schieramenti in campo

L’ingresso nella guerra dell’Italia

Le fasi principali della guerra

I trattati di pace

L’età dei totalitarismi (genesi, caratteri, tappe essenziali)

Fascismo

Nazismo

Comunismo (linee generali della storia russa dalla Rivoluzione del '17 allo

stalinismo)

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La seconda guerra mondiale

Le cause remote

Le cause prossime

Gli schieramenti in campo

L’ingresso nella guerra dell’Italia

Le fasi principali della guerra

La guerra fredda

Linee generali

La propaganda

Dal colonialismo imperialista alla decolonizzazione

Linee generali

Il caso Congo

Il ’68 e gli Anni Settanta

Linee generali

Laboratorio Anni Settanta (dott.ssa Cinzia Venturoli)

CLIL (prof.ssa Silvia Falzoi)

Political speeches in WWII

CRITERI DI VALUTAZIONE E RECUPERO

Per la valutazione sono stati seguiti i criteri inseriti nel POF d’Istituto.

Il recupero è stato effettuato sistematicamente in itinere.

VERIFICHE

- Orali: rapide domande dal posto per verificare la partecipazione e la continuità nell'impegno;

interrogazioni ampie e articolate di sintesi a fine unità.

- Scritte: a risposta aperta.

TESTO IN ADOZIONE

De Luna, Meriggi, “Sulle tracce del tempo. Corso di storia, vol. 3. Il Novecento e il mondo

contemporaneo”, Paravia Pearson.

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FILOSOFIA

Docente: Prof.ssa PAOLA SILVA

Contenuti

Romanticismo e Idealismo - Caratteri generali del Romanticismo:

Il rifiuto della ragione illuministica e la ricerca di nuove vie di accesso all’assoluto: arte

e religione; il senso dell’infinito (panteismo e trascendentismo); la concezione della

Natura; la concezione della storia e l’idea di nazione.

- Hegel e l’idealismo assoluto

I capisaldi del sistema hegeliano: le tesi di fondo; Idea, Natura e Spirito; la dialettica

La Fenomenologia dello Spirito: Coscienza, Autocoscienza (le principali figure), Ragione

(cenni)

L’Enciclopedia delle scienze filosofiche: lo Spirito oggettivo (diritto, moralità, eticità),

la filosofia della storia, lo Spirito assoluto (arte, religione e filosofia)

Rifiuto e capovolgimento del sistema hegeliano - Schopenhauer

Il mondo come rappresentazione

La Volontà come forza irrazionale

Il pessimismo esistenziale, sociale e storico

La liberazione dalla Volontà: l’arte, l’etica e l’ascesi

- Destra e sinistra hegeliane: caratteri generali

- Marx e la concezione materialistica della storia

Materialismo e dialettica

Lavoro e alienazione nel sistema capitalista

Il materialismo storico e lo sviluppo storico come lotta di classe

L’analisi dell’economia capitalistica

Socialismo e comunismo: dittatura del proletariato e società comunista.

-Kierkegaard: la critica ad Hegel

Il don Giovanni, o la via estetica al superamento dell’angoscia

Il buon padre di famiglia, o la via etica al superamento dell’angoscia

La figura di Abramo e il paradosso della fede

L’istante e il singolo

Critica alla chiesa luterana del proprio tempo

La crisi dei fondamenti - Nietzsche, la fedeltà alla terra e la trasmutazione di tutti i valori

Caratteri del filosofare nietzschiano e il problema dell’interpretazione

Il periodo giovanile de La nascita della tragedia: l’apollineo e il dionisiaco, spirito

tragico e accettazione della vita, la natura metafisica dell’arte

Il periodo “illuministico”: la chimica della morale e la morte di Dio

Il periodo dello Zarathustra: l’oltreuomo e l’eterno ritorno

L’ultimo Nietzsche: la critica alla morale, il nichilismo e la volontà di potenza

- Freud e la rivoluzione psicoanalitica

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La scoperta dell’inconscio

Lo studio della sessualità

La struttura della personalità

Psicoanalisi e società

Il disagio della civiltà

La società di massa e il totalitarismo - La Scuola di Francoforte e la “teoria critica”:

Capitalismo e totalitarismo, la personalità autoritaria, e l’industria culturale

Horkheimer e Adorno: dialettica dell’Illuminismo ed eclisse della ragione

Fromm: società di massa e fuga dalla libertà ( dopo il 15 maggio)

Benjamin: la riproducibilità dell’opera d’arte

Marcuse e L’uomo a una dimensione

Arendt: totalitarismo e società di massa, gli elementi del regime totalitario, la banalità

del male, la vita activa e la vita della mente.

Criteri di valutazione

Livello di sufficienza

Conoscere e utilizzare il lessico e le categorie essenziali della filosofia

Argomentare in modo lineare e corretto anche se parzialmente autonomo

Svolgere semplici collegamenti in modo autonomo

Inserire una teoria nel suo contesto di riferimento

Livello di eccellenza

Padroneggiare e utilizzare il lessico appropriato e le categorie in modo autonomo,

efficace

Argomentare in modo rigoroso, completo e critico

Effettuare inferenze in modo critico

Contestualizzare in modo corretto ed autonomo e attualizzare le problematiche

filosofiche

Verifica

Verifiche scritte (prove a domande aperte, tipologia B per la Terza prova dell’Esame di

Stato) e commento al testo, interrogazioni orali, organizzate per sezioni di programma per

verificare il raggiungimento degli obiettivi.

Testo in adozione

Domenico Massaro, La meraviglia delle idee, vol. 3 Paravia

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SCIENZE UMANE

Docente: Prof.ssa GIOVANNA MAZZIERI

OBIETTIVI

Obiettivi a lungo termine

Consapevolezza critica;

Capacità di concettualizzarne,tematizzare, leggere fenomeni complessi del presente mondiale.

Obiettivi a medio termine

Conoscere le principali tematiche del dibattito contemporaneo e teorie relative

Essere capaci di riflessione autonoma , rielaborazione e applicazione personale dei temi del

dibattito antropologico,sociologico e padagogico del 900 e contemporaneo alla realtà attuale

Essere Consapevoli della polivalenza semantica di alcuni termini fondamentali.

Essere Capaci di accostarsi autonomamente a un testo

NOTE ESPLICATIVE E METODOLOGICHE

La classe si è cimentata in una vera e propria ricerca sociologica, per rilevare, tramite

questionario, la percezione degli adolescenti, studenti del nostro Istituto, relativamente alla

tematica su “Amore e sessualità nell’adolescenza” Tale questionario ha rispettato tutte le

formalità di tale ricerca ed è stato prodotto, somministrato ed elaborato interamente dalla

classe ,dopo lo studio sui metodi di ricerca socio-antropologica. Le verifiche e le

interrogazioni sono state orientate a cogliere contenuti , collegamenti e le opposizioni tra le

diverse teorie, dando poco spazio agli aspetti biografici o alla pura esposizione, anche se una

parte di alunni ha ancora ha difficoltà nel fare collegamenti.

Particolare importanza si è tentato di attribuire alla logicità e coerenza del discorso, nonché

alla precisione del linguaggio.

Per gli argomenti trattati si è fatto ricorso anche a qualche brano antologico del manuale,

letture integrali, autonome scelte dai ragazzi,all’interno di una rosa di titoli proposta dalla

docente .

Agli studenti è stata richiesta la comprensione e contestualizzazione dei testi, non la

memorizzazione dei loro contenuti.

CONTENUTI

ANTROPOLOGIA

DEFINIZIONI E TEMATICHE

1.1 Antropologia del mondo contemporaneo : M.Augé “l’accelerazione della storia e il

restringimento del pianeta”;il contatto ravvicinato con la diversità.

1.2 Locale e globale :le comunità immaginate;le culture transnazionali; i panorami etnici.

1.3 Media e comunicazione globale :Media, mass-media, new-media;antropologia dei media;

deterritorializzazioni;J.Meyrowitz “oltre i luoghi”

Letture:”I corrispondenti esteri” (dal testo);M.Augé,Luoghi e non luoghi; A.Appadurai,

“L’economia culturare globale”

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Film: La città della gioia

1.4 Concetti chiave relativi ai principali autori/teorie :paradigmi nella storia dell’antropologia;

l’antropologia post-moderna e il dibattito decostruzionista;le critiche al concetto di cultura;;la

dimensione individuale

METODO

L’etnografia nel mondo contemporaneo : il metodo etnografico e il suo utilizzo;il primato

dell’interazione

Intersezioni:

Antropologia e comunicazione;antropologia e arte;antropologia e sociologia;il lavoro

dell’antropologo;antropologia medica;antropologia e diritti umani;antropologia dello

sviluppo;antropologia e politiche pubbliche;antropologia e shopping .( lavoro di

approfondimento a gruppi e condivisione in power point ( desktop pc)

SOCIOLOGIA

DEFINIZIONI E TEMATICHE

La mondializzazione dei mercati: l’integrazione economica; l’unificazione culturale

lettura A.Sen e la felicità ( nel testo)

2.2. Le megalopoli delle periferie del mondo : le città;

2.3 Il multiculturalismo :il concetto di razza;il concetto di etnia;il concetto di nazione;multi

etnicità e multi nazionalità;multiculturalismo e democrazia

DOCUMENTARIO: il DNA dimostra che abbiamo origini comuni

2.4 La guerra globale

2.5 Rischio, incertezza, identità e consumi : compro dunque sono;esserci nel mondo globale.

2.6 La sociologia contemporanea

2.7 Z.Bauman: dal post-moderno alla liquidità;la liquidità come chiave di lettura del mondo

sociale; la globalizzazione e la crisi politica;le vite di scarto.

2.8 U.Beck: la società del rischio;la società mondiale del rischio; il mondo fuori

controllo;l’individualizzazione.

2.9 A.Gorz:il lavoro immateriale:oltre il capitalismo;la crisi del plus-valore;resistere contro il

capitale; una società dell’intelligenza o il post-umano?

Letture: da Z.Bauman, Amore liquido

da U.Beck, La società mondiale del rischio

2.10 TECNICHE DELLA RICERCA SOCIALE: tecniche strutturate e non strutturate

Azione: la classe ha costruito un questionario strutturato sulla Sessualità nei giovani,

prendendo come gruppo campione gli adolescenti del nostro Liceo. Il questionario scritto,

somministrato ed elaborato è allegato in pdf al documento del 15 maggio

POLITICHE SOCIALI: NASCITA ED EVOLUZIONE

3.1 Politica e politiche pubbliche:attori politici;stili decisionali.

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3.2 Il Welfare :breve storia dello Stato Sociale;breve storia del Welfare; lo stato sociale in

Italia;

il terzo e il quarto settore(schede date agli alunni)

Lettura:Lo Statuto dei lavoratori

Gli ultimi decenni e lo Stato sociale nella Globalizzazione

PEDAGOGIA

Storia dell’istituzione scolastica ( per sommi capi) fino al 2007 e alla legge 107

Lettura:da G.Giolitti, La scuola, il problema più urgente

Da G.Gentile,Unità e molteplicità del pensiero; Disciplina e libertà; Il maestro

AUTORI E TEORIE

All’origine della scuola attiva - John Dewey

ESPERIENZE DI PEDAGOGIA PROGRESSIVA IN EUROPA

7.4 NUOVI APPROCCI ALLA PEDAGOGIA E ALLA DIDATTICA

Edouard Claparède L’educazione funzionale

O. Decroly Il metodo globale

Jean Piaget Lo sviluppo cognitivo

A.Neill e la scuola di Summerhill

Lettura integrale del Testo: I ragazzi felici di Summerhill

ESPERIENZE PEDAGOGICHE INNOVATIVE IN ITALIA

8.2 Don Milani e la Scuola di Barbiana

visita alla Scuola tramite la Fondazione Don Milani

Lettura integrale del testo :Lettera a una Professoressa

8.4 Maria Montessori: pedagogia scientifica e metodo

Letture: passi tratti da M. Montessori, Educazione e pace

Da M.Montessori, la prima Casa dei bambini

Film: Maria Montessori, una vita per i bambini

AZIONE alternanza scuola-lavoro nella scuola dell’infanzia e nella primaria montessoriana

di Roma , Montesacro

DALLA PEDAGOGIA ALLE SCIENZE DELL’EDUCAZIONE

DEFINIZIONI E TEMATICHE 9.1 Dalla maieutica di Socrate alle Scienze dell’educazione

9.2 L’educazione come percorso di sviluppo e della personalità: la centralità del soggetto in

educazione (R.Massa, M.Serres)

9.3:Educazione e vissuto (E. Levinas, P.Bertolini)

9.4 Le scienze dell’educazione e i ruoli dei pedagogisti

9.6 Dopo la scuola attiva in America e in Europa - Jerome Seymor Bruner –

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TEMATICHE, INTERESSI, PROSPETTIVE DELL’EDUCAZIONE ATTUALE

10.1:società e scuola di massa; la nuova scuola media

10.2:l’handicap , la questione dell’educazione e questione sociale;la legislazione

specifica;l’integrazione sociale e culturale dei soggetti con handicap.

10.3:la dispersione scolastica

10.4:le scuole nell’europa sempre più ampia

10.5 Intercultura Didattica inclusiva; incroci fra forme espressive diverse(N.Frye ed

E.Morin);le migrazioni italiane nel mondo

10.6:Innovazioni tecnologiche ed educazione;B.Skinner e le macchine per

l’insegnamento;espansioni del costruttivismo;l’uso del blog

Lettura:da Z.Bauman,I social network e le giovani generazioni

Durante il Quinto anno, gli alunni hanno letto almeno uno dei testi proposti, oltre a

quelli obbligatori già citati:

E.Morin, La testa ben fatta

O.Sacks, L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello

N.Gordon, Medicus

Z.Bauman, Amore liquido

A.Golden, Memorie di una geisha

H. Lee, Il buio oltre la siepe

M.Hosseini, Mille splendidi soli

D.Goleman Intelligenza emotiva

R.Dahl La fabbrica del cioccolato

S. Chbosky Noi siamo infinito

P.Crepet, Imparare ad essere felici

F.Nenzioni L’arte della persuasione

Dominique Lapierre La città della gioia

M.Augé Un altro mondo è possibile

Criteri di valutazione

DESCRITTORI DEL

LIVELLO DI SUFFICIENZA

DESCRITTORI DEL LIVELLO DI ECCELLENZA

Conoscere il linguaggio

specifico e saperlo utilizzare

correttamente

Articolare con linguaggio specifico ricco e

particolareggiato una argomentazione compiuta

Riconoscere e collocare spazio

temporalmente i principali temi

affrontati , saperli descrivere

riconoscendone le teorie

Riconoscere,collegare, scomporre e ricostruire in modo

articolato e critico i diversi nuclei tematici affrontati,

alla luce delle diverse teorie

Essere autonomi nella lettura di un documento o testo

integrale di scienze umane, elaborandone i concetti

fondamentali e facendone scaturire domande

,collegamenti agli argomenti studiati ed eventuali

affermazioni critiche

Conoscere gli strumenti

metodologici adatti all’analisi

dei casi particolari

Saper confrontare metodi e modelli interpretativi per

l’analisi dei casi e delle tematiche sociali

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Per la VALUTAZIONE SOMMATIVA sono inoltre stati considerati:

- l’impegno individuale

- l’interesse e della partecipazione

- la puntualità nell’assolvimento degli impegni.

Per la VALUTAZIONE FINALE: si è tenuto conto dei progressi individuali rispetto ai livelli

di partenza.

Testo in adozione.Matera-Biscaldi, Il manuale di scienze umane, Marietti editore

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SCIENZE NATURALI

Docente: Prof.ssa PAOLA CANALI

PREMESSA

Il corso di Scienze Naturali del 5° anno prevede lo studio delle Scienze della Terra (I

principali aspetti della dinamica endogena), delle Biomolecole e di elementi di Biologia

Molecolare.

Considerato il monte ore settimanale estremamente ridotto (2 ore) e le varie attività curriculari

ed extracurricolari effettuate dalla classe, gli argomenti trattati sono stati semplificati e

sviluppati in modo schematico utilizzando il linguaggio tecnico – specifico ma essenziale.

Avendo a disposizione due diversi testi si è scelto di trattare gli argomenti laddove erano

sviluppati in modo più chiaro e semplice, al fine di agevolare gli studenti nella comprensione.

La finalità perseguita è stata quella di ottemperare agli obiettivi specifici di apprendimento

dell’indirizzo del Liceo delle Scienze Umane (profilo di uscita): la costruzione dell’identità

personale e delle relazioni umane e sociali degli studenti.

Obiettivi generali

Fornire un bagaglio di conoscenze scientifiche mirato a favorire la comprensione del

mondo attuale.

Far acquisire i fondamenti del linguaggio scientifico.

Far acquisire una corretta metodologia di indagine.

Affinare le capacità di rielaborazione personale.

Obiettivi specifici

Far cogliere i delicati equilibri del sistema Terra che oggi, ancor più del passato,

costituiscono i presupposti indispensabili per affrontare in modo razionale le molteplici

problematiche del territorio.

Stimolare gli studenti ad assumere comportamenti corretti e responsabili riguardo ai rischi

naturali ( rischio vulcanico, rischio sismico).

Illustrare le principali caratteristiche e funzioni delle biomolecole facendo emergere

l’importanza che rivestono nelle nostra alimentazione.

Far cogliere come gli esseri viventi siano guidati nel loro sviluppo e nel loro

funzionamento dall’ informazione contenuta nel codice genetico e come questa viene

conservata e trasmessa grazie agli acidi nucleici.

Fare riflettere su come le nuove tecnologie potranno avere importanti ricadute in vari

settori delle nostra vita e al tempo stesso possano anche generare perplessità e timori .

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Contenuti

SCIENZE DELLA TERRA

MODULO 1 : La litosfera (testo Viaggio nelle Scienze. Naturali 2 –Bianchi ,Levi, pag 264)

I minerali : cosa sono, come si formano.

Le loro proprietà.

La classificazione : i silicati, cenni alle altre specie mineralogiche .

Le rocce : rocce eterogenee e omogenee.

Le rocce ignee : come si formano ( il processo litogenetico magmatico ). Rocce intrusive,

effusive , vetri vulcanici. Alcuni esempi ( il granito, il basalto,l’ossidiana e la pomice ).

Classificazione dei rocce ignee in base al contenuto in silice.

Le rocce sedimentarie : come si formano ( il processo litogenetico sedimentario). Rocce

clastiche , organogene e chimiche.

Le rocce metamorfiche : come si formano ( il processo litogenetico metamorfico ).

Metamorfismo di contatto, cataclastico e regionale.

Il ciclo delle rocce

MODULO 2 : La dinamica della crosta terrestre ( testo Percorsi di scienze naturali Curtis,

Barnes, pag T 2)

Wegener e la teoria della deriva dei continenti.

L’interno della Terra.

Il flusso di calore e il campo magnetico terrestre.

I movimenti delle placche e le loro conseguenze

MODULO 3 : I fenomeni vulcanici ( testo Percorsi di scienze naturali Curtis, Barnes ,

pag T 18)

Vulcani centrali e vulcani lineari .

I vulcani e i magmi ( composizione chimica del magma, sue caratteristiche ).

I prodotti delle eruzioni vulcaniche .

Le diverse tipologie di vulcani : vulcani lineari, a scudo e stratovulcani. Altre strutture

vulcaniche : i coni di scorie e le caldere.

I tipi di eruzione vulcanica : eruzioni effusive ed esplosive.

La localizzazione dei vulcani. I principali vulcani italiani.

I fenomeni vulcanici secondari : geyser, sorgenti idrotermali,fumarole, mofete.

Il rischio vulcanico.

MODULO 4 : I fenomeni sismici ( testo Percorsi di scienze naturali Curtis, Barnes , pag

T 36)

Origine dei terremoti : il modello del rimbalzo elastico.

Ipocentro ed epicentro.

Le onde sismiche : le onde P, le onde S e le onde superficiali.

Il sismografo e il sismogramma.

La “forza di un terremoto” : la magnitudo e la scala Richter, l’ intensità e la scala MCS.

La distribuzione dei terremoti nel mondo .

Il rischio sismico in Italia.

LE BIOMOLECOLE ( testo “ Percorsi di scienze naturali” Curtis, Barnes pag 2)

MODULO 1 : Elementi di chimica organica Il ruolo centrale del C. Cenni agli idrocarburi ( saturi e insaturi ). I principali gruppi funzionali

: riconoscimento dei gruppi alcolico, aldeidico, chetonico, carbossilico, amminico).

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La chimica dei viventi . Condensazione e idrolisi

MODULO 2 : I carboidrati ( testo Percorsi di scienze naturali Curtis, Barnes, pag 22)

Caratteristiche e funzioni.

Classificazione: monosaccaridi,disaccaridi e polisaccaridi.

La glicemia .

MODULO 3 : I lipidi ( testo Percorsi di scienze naturali Curtis, Barnes, pag 26)

Classificazione dei lipidi e loro funzioni.

Trigliceridi, fosfolipidi, steroidi ( ormoni steroidei e colesterolo ).

I fosfolipidi e le membrane cellulari.

I lipidi come fonte di energia. Grassi saturi e insaturi.

MODULO 4 : Le proteine ( testo Percorsi di scienze naturali Curtis, Barnes, pag 32)

Le proteine : polimeri di aminoacidi. La struttura dell’aminoacido.

Il legame peptidico.

Le funzioni delle proteine.

Il Valore Biologico delle proteine alimentari.

La struttura delle proteine : struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria.

MODULO 5 : Gli enzimi

Proteine speciali : le loro caratteristiche

Inibizione enzimatica: inibitori competitivi e non competitivi

BIOLOGIA MOLECOLARE (testo “ Viaggio nelle sc. Naturali 2” –Bianchi ,Levi pag.2 )

Modulo 1 : Gli acidi nucleici DNA e RNA

Struttura e funzioni di DNA e RNA.

La duplicazione del DNA. ..

Dal DNA alle proteine . Il codice genetico. La sintesi proteica ( trascrizione e traduzione ).

Cenni alle mutazioni genetiche.

Modulo 2 : L’ ingegneria genetica

La tecnologia del DNA ricombinante. I plasmidi e gli enzimi di restrizione.

Come nasce un OGM.

Cenni alle applicazioni degli organismi geneticamente modificati. Piante e animali GM.

I dubbi sull’impiego di OGM.

La tecnica del DNA fingerprinting. ( Attività svolta presso i laboratori “Fondazione Golinelli)

Tipologia delle verifiche e criteri di valutazione

- Domande aperte con numero di righe imposto per la risposta

- Simulazioni di Terza Prova d'Esame di Stato secondo la tipologia B.

- Interrogazioni orali.

Per quanto riguarda i criteri di valutazione delle prove si sono seguiti criteri fissati dal

Collegio dei docenti e riportati nel P. O .F. d’ Istituto.

Testi in adozione

Testi adottati.

Viaggio nelle scienze naturali –Bianchi , Levi vol 2

Percorsi di Scienze naturali – Curtis, Barnes.

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LINGUA E LETTERATURA INGLESE

Docente: Prof.ssa PATRIZIA CARINI

Obiettivi

1. acquisire capacità critiche per analizzare un'opera letteraria abbracciando diverse

prospettive di analisi, in particolare:

a) riferite al contesto storico-letterario dell'autore

b) riferite alle diverse sensibilità con cui l'opera è letta nel tempo

c) riferite alla capacità introspettiva di ogni singolo lettore, al suo vissuto emotivo, al

contesto socio-culturale in cui vive

d) riferite all'abilità di stabilire connessioni e tracciare percorsi tematici comuni ad opere e

autori diversi

2. acquisire capacità di analisi del testo letterario individuando

a) i campi semantici presenti

b) le tecniche stilistiche utilizzate dall'autore, sapendo motivarne l'impiego

3. acquisire capacità di esposizione, rielaborazione, analisi e confronto in lingua straniera

sia in forma scritta che orale

Metodologia e strumenti

1. individuazione di percorsi letterari tematici, non necessariamente cronologici, sviluppati

attraverso:

a) scelta di particolari opere e autori

b) lettura ed analisi di testi riferiti al tema individuato

c) analisi critica comparata di autori diversi tra loro ma comuni al tema individuato

Contenuti

Si sottolinea che, per quanto riguarda la vita degli autori, sono state sottolineati nel testo

gli avvenimenti più rilevanti e significativi, destinati ad influenzare le opere letterarie

trattate.

THE ROMANTIC AGE

An age of revolutions: pag.96 (le prime tre Q&A) Industrial society. How child labour

changed the world.

Romantic Poetry

William Blake Life

Blake the Poet

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Complementary opposites, Imagination, Blake's interest in social problems

Songs of Innocence and Experience

The Lamb (fotocopia)

London

William Wordsworth

Life

The relationship with nature; the importance of the senses; recollection in tranquillity; the

poet's task.

1798, The Lyrical Ballads: the Manifesto of English Romanticism

Daffodils

Samuel Taylor Coleridge

Life

Imagination and fancy

Coleridge's view of Nature

The Rime of the Ancient Mariner: the story

The natural world

The characters

The Rime and traditional ballads

The Killing of the Albatross (Part 1, Lines 1-82)

John Keats

Life

The substance of his poetry

The role of Imagination

Beauty and Art

Negative capability

Bright Star

Romantic Novel

Mary Shelley

Life

Frankenstein or the modern Prometheus

The influence of science

The story

Literary influences

Narrative structure

Themes

The Creation of the Monster

Jane Austen

Life

The debt to the 18th -century novel

The national marriage market

Austen's treatment of love

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Pride and Prejudice

The themes in the novel

The story

Elizabeth and Darcy

Not simply a love story

Mr and Ms Bennet

THE VICTORIAN AGE

The first half of Queen Victoria's reign (pag.148, le prime tre Q&A

Life in the Victorian town

The Victorian novel

Charles Dickens

Life

Oliver Twist

Oliver wants some more

Dickens and a critique of education

Hard Times

Coketown

The Definition of a Horse

New aesthetic theories: Theòphile Gautier and "Art for Art's Sake"; the bohémien

Aestheticism: Walter Pater

Oscar Wilde

Life: the brilliant artist and Aesthete

The Picture of Dorian Gray

Main themes: the purpose of Art; the supremacy of Youth and Beauty; the superficial nature

of society; the negative consequences of influence (fotocopia)

Symbols: the Opium Dens; the Yellow Book (fotocopia)

Detailed summary of the novel (fotocopia)

Dorian's death

THE MODERN AGE

Modern poetry: tradition and experimentation

Georgian poets

Imagists Symbolists

The War Poets: different attitudes to war

Rupert Brooke

The Soldier

Wilfred Owen

Dulce et Decorum Est

Thomas Stearns Eliot

Life

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The Waste Land

Use of fragmentation, quotations, juxtaposition

The mythical method

The objective correlative

The Burial of the Dead

The Fire Sermon

A deep cultural crisis

End of the system of Victorian values

The gap between the generation of the young and the older one

The Modern Novel

The new role of the novelists

William James and Henry Bergson

The Stream of Consciousness and the Interior Monologue

James Joyce

Life

Ordinary Dublin

The funeral (from Ulysses): two levels of narration

Dubliners

The origin of the collection

The use of epiphany

A pervasive theme: paralysis

Narrative techniques

Eveline

The Dystopian Novel (pag.303)

George Orwell

Life

The artist's development

Social themes

Nineteen Eighty-Four

The story

A dystopian novel

Winston smith

Themes

Big Brother is watching you

Criteri di valutazione

- scala da 0 a 9 applicata per intero alle verifiche di tipo oggettivo (verifiche strutturate

somministrate soprattutto negli anni precedenti)

- i voti da 0 a 7/8 nelle comprensioni scritte con domande a risposta chiusa

- il voto 9 è voto dell'eccellenza per rielaborazione personale dei contenuti ed uso

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particolarmente corretto delle strutture morfosintattiche (soprattutto nelle domande a risposta

aperta , che implicano commenti più personali);

- soglia della sufficienza: 2/3 delle risposte esatte nelle prove strettamente

oggettive (prove strutturate);

- soglia della sufficienza: globale comprensione del testo, risposte non

rielaborate ma puntuali ed uso corretto delle strutture, tale da permettere la

comprensione dei messaggi; assenza di apporti personali. (nelle prove di

comprensione scritta).

N.B. Nei questionari di tipo specifico-letterario : scala da 0 a 7/8 per conoscenza dei

contenuti, risposte puntuali e pertinenti, pur con un impiego non sempre corretto delle

strutture linguistiche.

I voto 9 è la soglia dell'eccellenza per conoscenza approfondita dei contenuti,

impiego corretto ed appropriato delle strutture linguistiche ed eventuale rielaborazione

personale.

Verifica

Della produzione personale degli alunni, in particolare

1. In forma scritta: trattazione sintetica di un argomento su 2/3 quesiti.

Criteri individuati:- coerenza alla traccia- coesione e correttezza formale- ricchezza ed

elaborazione del contenuto

2. In forma orale:

capacità di esposizione (fluente, precisa e analitica) e rielaborazione dell'argomento

richiesto anche attraverso confronto di autori diversi.

capacità di analisi del testo (analisi stilistica, semantica, commento)

Testo in adozione

Spiazzi- Tavella- Layton “Compact Performer Culture & Literature” Ed. Zanichelli

FOTOCOPIE fornite dall'insegnante. (specificate nei CONTENUTI)

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MATEMATICA

Docente: Prof.ssa CHIARA MAZZERA

Obiettivi e situazione della classe

Obiettivi educativi dell’apprendimento della matematica

Sviluppare le capacità logiche e deduttive.

Sviluppare abitudine all’approfondimento e all’analisi critica.

Potenziare le capacità di astrazione.

Abituarsi alla precisione di linguaggio.

Abituarsi all’assiduità e all’impegno nello studio.

Obiettivi didattici dell’apprendimento della matematica

Saper interpretare un problema o un esercizio e individuare autonomamente la

procedura risolutiva.

Saper utilizzare consapevolmente le procedure e le tecniche di calcolo studiate.

Saper descrivere le procedure di risoluzione usando il linguaggio appropriato.

Comprendere e interpretare il linguaggio e il simbolismo della Matematica.

Cogliere analogie e differenze tra gli argomenti via via affrontati.

Tali obiettivi sono stati raggiunti dalla maggior parte degli alunni seppur dopo percorsi

scolastici disomogenei. Alcuni hanno da sempre dimostrato impegno e costanza nel lavoro a

scuola e a casa, altri hanno maturato nel tempo un interesse discreto, pochi manifestano un

approccio poco costante e a volte superficiale nei confronti della materia alternando risultati

positivi ad altri negativi nelle prove di verifica. Questi ultimi, in particolare, dimostrano le

maggiori difficoltà nelle prove scritte.

Il lavoro della docente è stato quindi rivolto a uniformare la preparazione e a favorire la

motivazione.

In questo momento si rilevano alcuni alunni con un profitto molto buono, diversi alunni con

un profitto buono o discreto, altri con una preparazione accettabile e infine pochi che, con

fatica, hanno raggiunto un livello di sufficienza.

Contenuti

Analisi infinitesimale

Funzioni- Intervalli, funzione reale di variabile reale, funzioni notevoli e loro composizione,

studio del dominio di una funzione, segno di una funzione, intersezioni con gli assi cartesiani.

Funzioni definite a tratti.

Limiti- Intorni e punti di accumulazione, concetto di limite e relative definizioni, calcolo di

limiti. Funzioni continue: definizione, tipi di discontinuità. Forme indeterminate. Principali

limiti notevoli. Asintoti di una funzione. Grafico probabile di una funzione.

Derivate- Definizione e significato geometrico, continuità e derivabilità, derivate

fondamentali, la tangente al grafico di una funzione, punti stazionari, teoremi sulle derivate,

calcolo di derivate. Teoremi fondamentali del calcolo differenziale: teoremi di Rolle,

Lagrange, de l’Hopital. Crescenza e decrescenza di una funzione, massimi e minimi relativi.

Studio del grafico di una funzione (funzioni razionali intere e fratte, semplici funzioni

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esponenziali e logaritmiche con base numero di Nepero).

Metodologia

La lezione è stata principalmente di tipo frontale ma intervallata da frequenti domande rivolte

agli studenti e volte alla promozione di un’autonoma attività di comprensione e

apprendimento. I contenuti sono stati quanto più possibile giustificati o tramite l’eventuale

significato geometrico o tramite esempi. Dei teoremi è stato fornito e chiarificato l’enunciato

ma non è stata affrontata la dimostrazione: dei teoremi, sono state invece prese in

considerazione le applicazioni agli esercizi. Tutti gli argomenti presentati sono stati

comunque giustificati come finalizzati a tracciare in modo sempre più preciso il grafico di una

funzione come strumento di interpretazione del fenomeno di cui quella funzione è modello. A

seconda della difficoltà degli argomenti via via affrontati, l’approccio è stato a volte induttivo

a volte deduttivo. Particolare importanza è stata data al corredo grafico.

Molta importanza è stata data allo svolgimento degli esercizi in classe come momento in cui

gli alunni potessero chiarire dubbi e superare le difficoltà incontrate nello studio o nella

risoluzione di esercizi.

Il libro di testo è stato utilizzato sia come fonte di esercizi sia come supporto allo studio

insieme a fotocopie di materiali fornite dall’insegnante.

Verifica

- Verifiche orali: interrogazioni alla lavagna o interventi dal posto.

- Verifiche scritte: verifiche che richiedano la risoluzione di esercizi o problemi.

Valutazione

La verifica del livello di apprendimento tenderà a verificare le conoscenze acquisite e le

competenze maturate. Per ciò che riguarda i livelli di sufficienza e di eccellenza, si fa

riferimento a quelli indicati nel P.O.F. relativamente a questa materia di insegnamento.

La valutazione sommativa finale si è basata sui seguenti criteri:

- esiti delle prove di verifica;

- progressi e/o regressi rispetto alla situazione di partenza;

- attenzione in classe e partecipazione alle lezioni;

- puntualità e costanza nel lavoro domestico;

- percorso personale e formativo di ciascuno studente.

Testo adottato

Bergamini, Trifone, Barozzi, Matematica azzurro, vol.5, Zanichelli.

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FISICA

Docente: Prof.ssa CHIARA MAZZERA

OBIETTIVI

Osservare e identificare fenomeni fisici.

Riconoscere legami tra fenomeni diversi e saperli inquadrare nell'ambito delle teorie

scientifiche relative.

Essere consapevoli dei diversi aspetti del metodo sperimentale e del ruolo dei

modelli nel pensiero scientifico.

Essere consapevoli del ruolo delle principali scoperte, delle teorie scientifiche e di

alcune realizzazioni tecnologiche nel contesto culturale e nel periodo storico a cui

sono legate.

Saper descrivere in termini scientifici fenomeni noti e (a grandi linee) il

funzionamento di strumenti di uso comune.

Saper applicare le leggi fisiche studiate alla risoluzione di problemi, utilizzando gli

strumenti matematici di cui si è in possesso.

Saper collocare storicamente le principali scoperte e le teorie scientifiche.

CONTENUTI

Cariche elettriche. Fenomeni elettrici, elettrizzazione, legge di Coulomb.

Campo elettrico. Il vettore campo elettrico, le linee di forza, l’energia potenziale elettrica, il

potenziale elettrico.

Circuiti elettrici. La forza elettromotrice, la prima legge di Ohm, i resistori in serie e in

parallelo, resistenza equivalente, leggi di Kirchhoff. La potenza elettrica ed effetto Joule.

Campo magnetico. Il magnetismo, gli effetti magnetici delle cariche in moto, l’effetto del

campo magnetico sulle cariche in moto, campi magnetici generati da corrente (filo, spira,

solenoide). Elettromagnete, motorino elettrico. La forza di Lorentz. Forza elettromotrice

indotta.

Dopo il 15 maggio. Cenni di relatività ristretta. I postulati della relatività ristretta, il

problema della simultaneità, la dilatazione della durata e la contrazione della lunghezza,

l’equivalenza massa-energia.

Metodologia

Lezioni frontali e dialogate, discussione di problemi e di aspetti non chiari, svolgimento di

esercizi guidati e commentati dall’insegnante.

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Verifiche e Valutazioni

Interrogazioni orali, verifiche scritte soprattutto su argomenti teorici.

Testo adottato

FISICA: storia, realtà modelli– Fabbri, Masini – SEI editore.

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STORIA DELL’ARTE

Docente: Prof.ssa FRANCESCA FRANCESCHI

Obiettivi

· Conoscere le caratteristiche delle correnti artistiche e dell’opera degli autori affrontati;

· Effettuare connessioni tra il linguaggio artistico e il contestuale ambiente storico ;

· Sviluppare una autonoma capacità di lettura del testo visivo;

· Operare connessioni tra opere del medesimo o di diversi autori;

· Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico ed esporre in modo logico e chiaro;

· Esprimere riflessioni autonome sull’arte e sulla propria esperienza estetica.

Contenuti

DAL 1600 al 1770

Sintesi di: Arte europea in contesto Cattolico e Protestante. Caravaggio, Carracci. Pittura di

genere, Ritrattistica, Vedutismo veneto, espressioni rococò.

………………………………………………………………………….. (dal programma di 4°)

NEOCLASSICISMO

Giovanni Piranesi, Giuseppe Piermarini, Jacques-Louis David, Jean-Auguste Ingres,

Antonio Canova, Etienne-Louis Boullee

PREROMANTICISMO E ROMANTICISMO

Francisco Goya, Caspar David Friedrich, William Turner, Theodore Gericault,

Eugene Delacroix,

SCUOLA DI BARBIZON E REALISMO

Theodore Rousseau, Charles-Francois Daubigny, Jean-Francois Millet,

Jean-Baptiste Camille Corot, Honore Daumier, Gustave Courbet, Edouard Manet

FOTOGRAFIA nascita e sviluppi

J.N.Niepce, Louis Daguerre, Hippolyte Bayard, Nadar

IMPRESSIONISMO

Claude Monet, Jean-Auguste Renoir, Edgar Degas, Camille Pissarro

POST-IMPRESSIONISMI

Georges Seurat, Paul Gauguin, Vincent Van Gogh, Henri de Tolouse-Lautrec,

Henri Rousseau, Edvard Munch

MODERNISMO in Europa

Hector Guimard, Antoni Gaudì, Gustav Klimt, Josef Hoffman

ESPRESSIONISMO TEDESCO e FAUVE

Ernst Ludvig Kirchner, Henri Matisse, Andrè Derain

CUBISMO E FUTURISMO

Pablo Picasso, Georges Braque, Giacomo Balla, Umberto Boccioni

ASTRATTISMI Die Blaue Reiter, Suprematismo e De Stijl

Vassili Kandinskij, Kazimir Malevic, Piet Mondrian

METAFISICA E DADAISMO

Giorgio De Chirico, Giorgio Morandi, Marcel Duchamp, Man Ray

Dal 15 Maggio alla fine delle lezioni si prevede di trattare:

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SURREALISMO

Salvador Dalì, Joan Mirò, Rene Magritte, Luis Bunuel

ESPRESSIONISMO ASTRATTO INFORMALE, POP ART, FLUXUS

Cenni ed alcune opere di Jackson Pollock, Mark Rothko, Jean Fautrier, Andy Warhol.

Beuys

Metodologie didattiche, tipologia delle verifiche e criteri di valutazione

Metodologie didattiche

La disciplina è affrontata:

- con lezioni frontali o più spesso partecipate: partendo dall’analisi di un’opera e

risalendo all’autore o al movimento che l’ha prodotta o, secondo un percorso inverso,

presentando i caratteri generali di uno stile o di una corrente e cercando di ritrovarne i

caratteri distintivi in opere specifiche.

- con visione e successivo commento di contenuti audiovideo

La trattazione degli argomenti ha mirato a sottolineare la rete di rapporti che lega le arti al

loro tempo storico, al loro contesto sociale e culturale e insieme a mettere in luce le specifiche

caratteristiche del linguaggio artistico attraverso l'analisi iconografica e formale delle opere.

Gli autori sono stati trattati attraverso la lettura critica di una o più opere, spesso con

informazioni biografiche minime. Il libro di testo non è stato lo strumento fondamentale in

uso: sono state spesso utilizzate fonti diverse disponibili sul web; in particolare, oltre ai

contenuti multimediali sono state utilizzate presentazioni ppt condivise dal docente e sono

state effettuate esplorazioni virtuali e ricerche nei Musei del LOUVRE di Parigi, della Gare

d’ORSAY di Parigi e del MOMA di NYC.

Tipologia delle verifiche

· prove scritte in aula con trattazione sintetica di argomenti e/o lettura critica di opere

· presentazioni orali di argomenti programmati

· relazioni scritte ed illustrazioni con approfondimenti monografici o tematici

Criteri di valutazione

Le griglie di valutazione sono state adattate alle diverse verifiche, con gamma di misurazione

da 3 a 10, considerando i parametri:

· conoscenze: acquisizione di conoscenze stabili circa i contenuti disciplinari proposti

· comunicazione: padronanza di linguaggio specifico adeguato e pertinente, chiarezza

espressiva

· competenze: capacità di lettura critica e di connessioni interdisciplinari

Nella valutazione di fine periodo è stata integrato un giudizio generale in merito ad

· impegno: applicazione adeguata, costante e partecipata all’attività didattica

Bibliografia

Testo adottato: Pescio C., Dossier Arte 3 – Dal Neoclassicismo all’arte contemporanea,

ed. Giunti Scuola, Milano 2015 ISBN 978-88-09-79626-3

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SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Docente: Prof.ssa CECILIA GRASSI

Obiettivi

Conoscere e praticare almeno due discipline individuali e due di squadra.

Migliorare le qualità fisiche (mobilità articolare,velocità,forza,resistenza)

Incrementare l'agilità e la destrezza,l'equilibrio e la coordinazione dinamica generale e

segmentaria.

Sviluppare la capacità di organizzare una lezione di Educazione Motoria per bambini

della scuola primaria e dell’infanzia

Contenuti

Attività sportive di squadra: Pallavolo, Pallacanestro, Pallatamburello, Madball, Ultimate.

Attività sportive individuali Badminton,tennis tavolo

Attività sportive individuali con i piccoli attrezzi e attrezzi per la giocoleria

Percorsi misti con l’utilizzo di piccoli e grandi attrezzi

Attività motoria di sensibilizzazione al senso del ritmo

Studio e strutturazione di unità didattiche di educazione motoria

Attività di fitness strutturata a circuiti per la tonificazione e il potenziamento muscolare con

l’uso di macchine isotoniche, elastici, fitball, manubri e cavigliere

Piccole combinazioni di step, aerobica e danze folk.

Programma teorico:

La definizione e la classificazione del movimento

Le capacità motorie

le capacità condizionali

la forza: definizione e classificazione, i regimi di contrazione

la velocità:definizione e classificazione

la resistenza: definizione e classificazione

La flessibilità: definizione e classificazione,flessibilità attiva e passiva

Le capacità coordinative Forme di coordinazione.

Le capacità coordinative generali e speciali

Tipologia delle verifiche e criteri di valutazione

Tutte le verifiche e le prove pratiche sono state effettuate in palestra.

Progressioni a corpo libero e ai grandi attrezzi

Giochi sportivi:partite,semplici azioni di attacco e difesa

Le prove di lezione sono state tenute a turno dagli studenti precedute dalla presentazione di

una breve relazione scritta

La sufficienza viene assegnata là dove si nota un miglioramento rispetto alla situazione

iniziale e dove la frequenza è costante così come la partecipazione e l'impegno.

L'eccellenza là dove compaiono: ideazione personale di sequenze motorie, capacità di trovare

soluzioni nuove, rapido apprendimento e attitudine alla collaborazione.

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Si fa comunque riferimento alla tabella di valutazione stabilita dal dipartimento

Testo adottato: G.Fiorini –S.Coretti-S.Bocchi “IN MOVIMENTO” Edizioni “Marietti

Scuola”

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RELIGIONE CATTOLICA

Docente: Prof.ssa ELISABETTA VIAPPIANI

Obiettivi

Saper riconoscere le ragioni che conducono alla convinzione dell’esistenza di un

Essere superiore trascendente.

Conoscere le diverse opzioni atee contemporanee.

Saper riconoscere la relazione tra pensiero scientifico e pensiero religioso secondo il

principio della reciproca autonomia

Conoscere la differenza tra lettura filosofica del dato cristiano e lettura teologica.

Saper riconoscere gli aspetti essenziali di alcune posizioni filosofiche contemporanee

:nichilismo, esistenzialismo,personalismo.

Sapersi confrontare con gli elementi fondamentali della morale fondamentale e sociale

della Chiesa cattolica.

Sapersi orientare con senso critico tra le varie proposte etiche contemporanee.

Conoscere alcuni elementi della dottrina sociale della Chiesa cattolica sull’evoluzione

del mondo contemporaneo.

Acquisire il concetto di autonomia –eteronomia del comportamento morale.

Saper motivare i principi di solidarietà,sussidiarietà e destinazione universale dei beni.

Contenuti

L’ATEISMO MODERNO. I FILOSOFI DEL SOSPETTO TRA ‘800 E 900.

FREUD,MARX,NIETZSCHE.

Teoria filosofica e antropologica di S.Freud. La critica alla religione

(origine,evoluzione, prospettiva storica della stessa).

Teoria filosofica e antropologia di F.Nietzsche. La critica alla religione,la morte di

Dio,il nichilismo, il Super-uomo, la volontà di potenza, l’eterno ritorno.

L’ateismo sociale di Marx (la religione come sovrastruttura, l’alienazione religiosa e

la sua evoluzione storica).

GLOBALIZZAZIONE ED ETICA

Etica ed economia. Sistemi economici,lavoro e dignità umana nella tradizione biblica.

Il valore del lavoro,il principio di solidarietà,economia e giustizia sociale. Il

fondamento teologico della morale sociale cattolica. Il bene e il

male,libertà,coscienza,legge naturale. Valori morali tra persona e società.

Il pensiero sociale della Chiesa. Le encicliche sociali, il personalismo comunitario, la

sussidiarietà, la “terza via”alternativa al capitalismo e al comunismo ateo. La Chiesa

di fronte al socialismo e al modernismo.

CHIESE CRISTIANE E NAZISMO

Radici e sviluppo dell’idea nazionalista,la posizione della chiesa Cattolica di fronte

alle guerre mondiali e ai totalitarismi, la “guerra giusta”, Chiesa e fascismo, il silenzio

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di Pio XII. Le encicliche dei Papi delle guerre mondiali ( Ad beatissimi apostolorum;

Lettera del Santo Padre ai capi delle nazioni belligeranti; Mit Brennender Sorge; Non

abbiamo bisogno).

LA LETTERATURA SAPIENZIALE VETEROTESTAMENTARIA

Il libro di Giobbe, il libro del Qoelet. La sofferenza dell’uomo, la giustizia di Dio, il

silenzio di Dio. Le questioni esistenziali dal libro di Giobbe e confronto con la

riflessione poetica di G.Leopordi. Meditazione sulla condizione umana e sul

significato della vita secondo la mistica di santa Teresa d’Avila ( Il Castello interiore)

e san Giovanni della Croce ( Opere). Il silenzio come casa della Parola( trascendente e

Altro da sé). La filosofia di Jaspers ( dal mondo verso la trascendenza) e Heidegger ( il

linguaggio come essenza dell’Uomo e dimora dell’Essere). Il silenzio di Dio nella

storia del popolo ebraico e nella riflessione teologica di H.Jonas “Il concetto di Dio

dopo Auschwitz”.

Metodologia

Si ritiene opportuno affrontare i suddetti temi con metodologie diversificate per favorire la

partecipazione attiva al processo di apprendimento.

Gli argomenti sono stati individuati per il loro contenuto esistenziale e di stimolo alla

riflessione critica della realtà culturale in cui gli allievi sono chiamati ad assumere un ruolo

attivo e partecipe.

Ad ogni lezione si è sottolineata l’esigenza di motivare le proprie affermazioni e di accedere

alle fonti documentali per ancorare a dati di fatto le proprie opinioni e conoscenze.

La metodologia utilizzata prevalentemente è stata quella del coinvolgimento personale nel

dibattito di approfondimento dei temi presentati con indicazioni bibliografiche.

Si è lavorato anche per piccoli gruppi con confronto in plenaria dei risultati del lavoro.

L’obiettivo formativo di queste attività era far acquisire agli allievi una mentalità critica,cioè

l’abitudine a riflettere a partire da un dato punto di vista,riconoscendo che ne esistono altri

,legittimi o meno,che ampliano la conoscenza che si può avere della realtà.

Di conseguenza si procede per problemi il più possibile legati alla realtà personale e collettiva

,locale e globale che gli studenti e le studentesse vivono.

Si privilegia il confronto tra le diverse posizioni e l’approccio diretto ai documenti ed in

particolare al testo biblico.

Verifica e valutazione

Il principale strumento di verifica dell’acquisizione di concetti e contenuti è stato il colloquio

in plenaria affiancato da test e questionari a domande aperte. Parametri di valutazione:

partecipazione pertinente al dialogo educativo,interesse continuo e costruttivo alla conduzione

del dialogo ed il rispetto delle opinioni dei compagni,capacità di correlazione e

interconnessione,comunicazione efficace dei contenuti appresi,analisi di testi religiosi e

argomentazione con linguaggio specifico adeguato.

Libro di testo

“Confronti 2.0” M.Contadini; A.Marcuccini; A.P. Cardinali volume unico ELLEDICI scuola.

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SIMULAZIONE PROVE SCRITTE

SIMULAZIONE PRIMA PROVA

TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO

PRIMO LEVI, Se questo è un uomo, Capitolo :"IL CANTO DI ULISSE"5

...Il canto di Ulisse. Chissà come e perché mi è venuto in mente: ma non abbiamo tempo di

scegliere, quest’ora già non è piú un’ora. Se Jean è intelligente capirà. Capirà: oggi mi sento

da tanto.

... Chi è Dante. Che cosa è la Commedia. Quale sensazione curiosa di novità si prova, se si

cerca di spiegare in breve che cosa è la Divina Commedia. Come è distribuito l’Inferno, cosa

è il contrappasso. Virgilio è la Ragione, Beatrice è la Teologia. Jean è attentissimo, ed io

comincio, lento e accurato :

Lo maggior corno della fiamma antica

cominciò a crollarsi mormorando,

pur come quella cui vento affatica.

Indi, la cima in qua e in là menando

come fosse la lingua che parlasse

mise fuori la voce, e disse : Quando...

Qui mi fermo e cerco di tradurre. Disastroso: povero Dante e povero francese! Tuttavia

l’esperienza pare prometta bene: Jean ammira la bizzarra similitudine della lingua, e mi

suggerisce il termine appropriato per rendere « antica». E dopo «Quando»? Il nulla. Un buco

nella memoria. «Prima che sí Enea la nominasse». Altro buco. Viene a galla qualche

frammento non utilizzabile: «... la piéta del vecchio padre, né ’1 debito amore che doveva

Penelope far lieta...» sarà poi esatto ?

... Ma misi me per l’alto mare aperto.

Di questo sì, di questo sono sicuro, sono in grado di spiegare a Pikolo, di distinguere perché «

misi me » non è « je me mis », è molto piú forte e piú audace, è un vincolo infranto, è

scagliare se stessi al di là di una barriera, noi conosciamo bene questo impulso. L’alto mare

aperto: Pikolo ha viaggiato per mare e sa cosa vuol dire, è quando l’orizzonte si chiude su se

stesso, libero diritto e semplice, e non c’è ormai che odore di mare: dolci cose ferocemente

lontane. Siamo arrivati al Kraftwerk6, dove lavora il Kommando dei posacavi. Ci dev’essere

l’ingegner Levi. Eccolo, si vede solo la testa fuori della trincea. Mi fa un cenno colla mano, è

un uomo in gamba, non l’ho mai visto giú di morale, non parla mai di mangiare.

« Mare aperto ». « Mare aperto ». So che rima con « diserto » : « ... quella compagna

picciola, dalla qual non fui diserto », ma non rammento piú se viene prima o dopo. E anche il

viaggio, il temerario viaggio al di là delle colonne d’Ercole, che tristezza, sono costretto a

5 In questo brano tratto da Se questo è un uomo ( 1947 ), il libro in cui Primo Levi racconta l’esperienza di

internato nel campo di sterminio nazista di Auschwitz, l’autore racconta un episodio: un compagno di prigionia,

l’ebreo francese Jean Pikolo, gli ha chiesto di insegnargli qualche parola di italiano e l’autore, mentre si stanno

dirigendo a prendere la misera zuppa da spartire con i loro compagni, decide di utilizzare i versi di Dante del

canto di Ulisse ( Inferno canto XXVI ) 6 Centrale elettrica

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raccontarlo in prosa: un sacrilegio. Non ho salvato che un verso, ma vale la pena di

fermarcisi:

.. Acciò che l’uom piú oltre non si metta. «Si metta»: dovevo venire in Lager per accorgermi

che è la stessa espressione di prima, «e misi me». Ma non ne faccio parte a Jean, non sono

sicuro che sia una osservazione importante. Quante altre cose ci sarebbero da dire, e il sole è

già alto, mezzogiorno è vicino. Ho fretta, una fretta furibonda. Ecco, attento Pikolo, apri gli

orecchi e la mente, ho bisogno che tu capisca :

Considerate la vostra semenza:

fatti non foste a viver come bruti,

ma per seguir virtute e conoscenza.

Come se anch’io lo sentissi per la prima volta: come uno squillo di tromba, come la voce di

Dio. Per un momento, ho dimenticato chi sono e dove sono.

Pikolo mi prega di ripetere. Come è buono Pikolo, si è accorto che mi sta facendo del bene. O

forse è qualcosa di piú: forse, nonostante la traduzione scialba e il commento pedestre e

frettoloso, ha ricevuto il messaggio, ha sentito che lo riguarda, che riguarda tutti gli uomini in

travaglio, e noi in specie; e che riguarda noi due, che osiamo ragionare di queste cose con le

stanghe della zuppa sulle spalle.

Li miei compagni fec’io sí acuti...

e mi sforzo, ma invano, di spiegare quante cose vuol dire questo «acuti». Qui ancora una

lacuna, questa volta irreparabile. « ... Lo lume era di sotto della luna » o qualcosa di simile ;

ma prima ?... Nessuna idea, « keine Ahnung » come si dice qui. Che Pikolo mi scusi, ho

dimenticato almeno quattro terzine.

- Ça ne fait rien, vas-y tout de même7.

Quando mi apparve una montagna, bruna

per la distanza, e parvemi alta tanto

che mai veduta non ne avevo alcuna.

Sí, sí, « alta tanto », non « molto alta », proposizione consecutiva. E le montagne, quando si

vedono di lontano... le montagne... oh Pikolo, Pikolo, di’ qualcosa, parla, non lasciarmi

pensare alle mie montagne, che comparivano nel bruno della sera quando tornavo in treno da

Milano a Torino! Basta, bisogna proseguire, queste sono cose che si pensano ma non si

dicono. Pikolo attende e mi guarda. Darei la zuppa di oggi per saper saldare « non ne avevo

alcuna » col finale. Mi sforzo di ricostruire per mezzo delle rime, chiudo gli occhi, mi mordo

le dita : ma non serve, il resto è silenzio. Mi danzano per il capo altri versi : « ... la terra

lagrimosa diede vento... » no, è un’altra cosa. È tardi, è tardi, siamo arrivati alla cucina,

bisogna concludere :

Tre volte il fe’ girar con tutte l’acque,

alla quarta levar la poppa in suso

e la prora ire in giú, come altrui piacque...

7 Francese: “Non fa niente; è lo stesso”

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Trattengo Pikolo, è assolutamente necessario e urgente che ascolti, che comprenda questo

«come altrui piacque», prima che sia troppo tardi, domani lui o io possiamo essere morti, o

non vederci mai più, devo dirgli, spiegargli del Medioevo, del così umano e necessario e pure

inaspettato anacronismo, e altro ancora, qualcosa di gigantesco che io stesso ho visto ora

soltanto, nell’intuizione di un attimo, forse il perché del nostro destino, del nostro essere oggi

qui … Siamo ormai nella fila per la zuppa, in mezzo alla folla sordida e sbrindellata dei porta-

zuppa degli altri Kommandos. I nuovi giunti ci si accalcano alle spalle. – Kraut und Rueben? -

Kraut und Rueben -. Si annunzia ufficialmente che oggi la zuppa è di cavoli e rape: - Choux et

nevets. – Kaposzta és répak.

Infin che ‘l mar fu sopra noi

richiuso.

RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE

COMPRENSIONE COMPLESSIVA

1 ) Il candidato riassuma in max. 10 righe ( 20 righe di metà foglio protocolo ) il contenuto

dell’episodio

ANALISI DEL TESTO

2 ) Quale atteggiamento ha il protagonista Primo Levi nel tentativo di ricordare il brano

dantesco? Come si colloca l’atto di recitare un testo poetico in un contesto come quello del

lager? Perché per lui e per l’amico Pikolo risulta così importante?

3 ) Al termine della descrizione del naufragio Ulisse conclude con la frase ‘Com’altrui

piacque’. Cosa significa in Dante e perché a ricordarla Levi si accorge di ‘qualcosa di

gigantesco che io stesso ho visto ora soltanto, nell’intuizione di un attimo, forse il perché del

nostro destino, del nostro essere oggi qui’?

4 ) L’autore termina il racconto dell’episodio con l’arrivo al punto di distribuzione della

misera zuppa dei deportati con il verso conclusivo del canto dantesco ‘infin che il mar fu

sovra noi rinchiuso’. Il candidato provi a spiegare il significato di questa scelta

APPROFONDIMENTO

5a ) ‘Fatti non foste a esser come bruti’: in che senso le parole di Dante sembrano parlare

direttamente alla loro condizione di prigionieri del Lager?

5b ) In che misura queste parole di Dante si rivolgono anche all’uomo di oggi? Il candidato

può fare riferimento anche a studi, conoscenze o esperienze personali

TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI ‘SAGGIO BREVE’ O ‘ARTICOLO DI GIORNALE’

Scegli uno dei quattro ambiti proposti e sviluppa il relativo argomento in forma di «saggio

breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni

opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua

trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio.

Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma

dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi

che l’articolo debba essere pubblicato.

Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.

1. AMBITO ARTISTICO – LETTERARIO

ARGOMENTO: LA FIGURA DELL’ADOLESCENTE NELL’ARTE

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Sophie Anderson ( pittrice preraffaellita; 1823-1903)

Ritratto di adolescente

Egon Schiele ( 1890-1918 ):

Ragazzo in camicia a righe, 1910

Goethe La vocazione teatrale di Wilhem Meister, 1777

L’adolescenza , credo , è meno amabile dell’infanzia perché rappresenta uno stadio intermedio ,

incompleto. L’infanzia è ancora attaccata ai ragazzi e i ragazzi all’infanzia , tuttavia questi

hanno perso, unitamente all’ingenuità di un tempo , l’affettuosa naturalezza; la loro mente li

precede, vedono innanzi a sé il giovanotto, l’uomo, e poiché quella è la loro strada ,

l’immaginazione corre avanti, i desideri si spingono oltre, e i ragazzi imitano, rappresentano ciò che non

possono nè debbono essere

LEOPARDI – RIFLESSIONI SULL’ADOLESCENZA

ZIBALDONE 195-196 ( 1820 )

L’ardor giovanile, cosa naturalissima, universale, importantissima, una volta entrava

grandemente nella considerazione degli uomini di stato. Questa materia vivissima e di sommo

peso, ora non entra più nella bilancia dei politici e dei reggitori, ma è considerata appunto

come non esistente. Frattanto ella esiste ed opera senza direzione nessuna, senza provvidenza

( guida ), senza esser posta a frutto e laddove anticamente era una materia impiegata e

ordinata alle grandi utilità pubbliche, ora questa materia ( energia ) così naturale, e

inestinguibile, divenuta estranea alla macchina ( utilità sociale ) e nociva, circola e serpeggia e

divora sordamente come un fuoco elettrico, che non si può sopire nè impiegare in bene nè

impedire che non iscoppi in temporali o in tremuoti

ZIBALDONE 2736-2739 ( 1823 )

È cosa indubitata che i giovani, almeno nel presente stato degli uomini, dello spirito umano e

delle nazioni, non solamente soffrono più che i vecchi (dico quanto all’animo), ma eziandio

(contro quello che può parere, e che si è sempre detto e si crede comunemente), s’annoiano

più che i vecchi, e sentono molto più di questi il peso della vita, e la fatica e la pena e la

difficoltà di portarlo e di strascinarlo. E questa si è una conseguenza dei principii posti nella

mia teoria del piacere. Perciocchè ne’ giovani è più vita o più vitalità che nei vecchi, cioè

maggior sentimento dell’esistenza e di se stesso; e dove è più vita, quivi è maggior grado di

amor proprio, o maggiore intensità e sentimento e stimolo e vivacità e forza del medesimo; e

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dove è maggior grado o efficacia di amor proprio, quivi è maggior desiderio e bisogno di

felicità; e dove è maggior desiderio di felicità, quivi è maggiore appetito e smania ed avidità e

fame e bisogno di piacere: e non trovandosi il piacere nelle cose umane è necessario che dove

n’è maggior desiderio quivi sia maggiore infelicità, ossia maggior sentimento dell’infelicità;

quivi maggior senso di privazione e di mancanza e di vuoto; quivi maggior noia, maggior

fastidio della vita, maggior difficoltà e pena di sopportarla, maggior disprezzo e noncuranza

della medesima.

Carlo Collodi, Pinocchio, 1881

Dialogo tra Pinocchio e il Grillo parlante

— Guai a quei ragazzi che si ribellano ai loro genitori, e che abbandonano capricciosamente

la casa paterna. Non avranno mai bene in questo mondo; e prima o poi dovranno pentirsene

amaramente.

— Canta pure, Grillo mio, come ti pare e piace: ma io so che domani, all’alba, voglio

andarmene di qui, perché se rimango qui, avverrà a me quel che avviene a tutti gli altri

ragazzi, vale a dire mi manderanno a scuola, e per amore o per forza mi toccherà a studiare; e

io, a dirtela in confidenza, di studiare non ne ho punto voglia, e mi diverto piú a correre dietro

alle farfalle e a salire su per gli alberi a prendere gli uccellini di nido.

Ma il Grillo, che era paziente e filosofo, invece di aversi a male di questa impertinenza,

continuò con lo stesso tono di voce:

— E se non ti garba di andare a scuola, perché non impari almeno un mestiere, tanto da

guadagnarti onestamente un pezzo di pane?

— Vuoi che te lo dica? — replicò Pinocchio, che cominciava a perdere la pazienza. — Fra i

mestieri del mondo non ce n’è che uno solo che veramente mi vada a genio.

— E questo mestiere sarebbe?

— Quello di mangiare, bere, dormire, divertirmi e fare dalla mattina alla sera la vita del

vagabondo.

— Per tua regola — disse il Grillo-parlante con la sua solita calma — tutti quelli che fanno

codesto mestiere, finiscono quasi sempre allo spedale o in prigione.

Stig Dagerman, Bambino bruciato, 1946

( Riflessioni del protagonista, il giovane Bengt, in seguito a una discussione con il padre dopo

aver scoperto che aveva tradito la moglie gravemente malata. Alle accuse del figlio aveva

risposto che non aveva diritto di giudicarlo perché non aveva esperienza )

"I genitori vivono una vita più impura di quella dei loro figli, perchè si perdonano tutto.

Arrivare a perdonare tutto a se stessi e praticamente niente ai propri figli è il grande vantaggio

che "l'esperienza" concede agli uomini. Quello che i genitori chiamano esperienza non è altro

che il tentativo, riuscito fino al limite del mero cinismo, di negare tutto quello che avevano

sperimentato di più puro, più giusto e più vero in gioventù. Loro stessi non si accorgono dello

spaventoso cinismo implicito in questo continuo parlare dell'"esperienza" come del massimo

obiettivo della vita. Si accorgono soltanto dell'"inesperienza" dei loro figli, cioè di quella

mancanza di esperienza che si chiama purezza e onestà, e questo li irrita. E quando sono

irritati scaricano la loro irritazione sui figli, e questo lo chiamano "educare". Perchè che cos'è

l'educazione, se non il tentativo di genitori irritati di soffocare nei figli quello che riconoscono

in se stessi? Se non sono irritati, si atteggiano a superiori, superiori perchè con ipocrita

fierezza si fanno vanto della loro grande esperienza della vita, come se ci fosse davvero

qualche motivo di rispetto e di ammirazione nell'aver distrutto la parte migliore di se stessi.

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Alberto Moravia Gli indifferenti 1929

Il personaggio di Michele

Quel giorno, mentre se ne andava passo passo lungo i marciapiedi affollati, lo colpì,

quardando in terra alle centinaia di piedi scalpiccianti nella mota, la vanità del suo

movimento: “Tutta questa gente” pensò, “sa dove va e cosa vuole, ha uno scopo, e per questo

s’affretta, si tormenta, è triste, allegra, vive, io . . . io invece nulla . . . nessuno scopo. . .se non

cammino sto seduto: fa lo stesso” Non staccava gli occhi da terra: c’era veramente in tutti

quei piedi che calpestavano il fango davanti a lui una sicurezza, una fiducia che egli non

aveva; guardava, e il disgusto che provava di se stesso aumentava; ecco, egli era dovunque

così, sfaccendato, indifferente; questa strada piovosa era la sua vita stessa, percorsa senza fede

e senza entusiasmo, con gli occhi affascinati degli splendori fallaci delle pubblicità luminose.

“Fino a quando?”

Riabbassò la testa; i piedi non cessavano il loro movimento, il fango schizzava da sotto i

tacchi, la folla camminava. “E io dove vado?” si domandò ancora; si passò un dito nel

colletto: “cosa sono? Perché non correre, non affrettarmi come tutta questa gente? Perché non

essere un uomo istintivo, sincero?

2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO

ARGOMENTO: NUOVE FORME DI ANALFABETISMO

CONTRO IL DECLINO DELL'ITALIANO A SCUOLA

Al Presidente del Consiglio

Alla Ministra dell’Istruzione

Al parlamento

È chiaro ormai da molti anni che alla fine del percorso scolastico troppi ragazzi scrivono male

in italiano, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente. Da tempo i docenti universitari

denunciano le carenze linguistiche dei loro studenti (grammatica, sintassi, lessico), con errori

appena tollerabili in terza elementare. Nel tentativo di porvi rimedio, alcuni atenei hanno

persino attivato corsi di recupero di lingua italiana.

Abbiamo invece bisogno di una scuola davvero esigente nel controllo degli apprendimenti

oltre che più efficace nella didattica, altrimenti né il generoso impegno di tanti validissimi

insegnanti né l’acquisizione di nuove metodologie saranno sufficienti. Dobbiamo dunque

porci come obiettivo urgente il raggiungimento, al termine del primo ciclo, di un sufficiente

possesso degli strumenti linguistici di base da parte della grande maggioranza degli

studenti. Siamo convinti che l’introduzione di momenti di seria verifica durante l’iter

scolastico sia una condizione indispensabile per l’acquisizione e il consolidamento delle

competenze di base. Questi momenti costituirebbero per gli allievi un incentivo a fare del

proprio meglio e un’occasione per abituarsi ad affrontare delle prove, pur senza

drammatizzarle, mentre gli insegnanti avrebbero finalmente dei chiari obiettivi comuni a tutte

le scuole a cui finalizzare una parte significativa del loro lavoro.

LETTERA APERTA DI 600 DOCENTI UNIVERSITARI (SABATO 4 FEBBRAIO

2017)

Tra i firmatari. molti nomi noti numerosi Accademici della Crusca e linguisti; i rettori di

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quattro Università e docenti di letteratura italiana

Con il termine analfabetismo funzionale si indica l’incapacità di un individuo di usare in

modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana.

Un analfabeta, ci ha ricordato l’OCSE, è anche una persona che sa scrivere il suo nome e che

magari aggiorna il suo status su Facebook, ma che non è capace “di comprendere, valutare,

usare e farsi coinvolgere con testi scritti per intervenire attivamente nella società, per

raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità”. Un

analfabeta funzionale, apparentemente, non deve chiedere aiuto a nessuno, come invece

succedeva una volta, quando esisteva una vera e propria professione – lo scrivano – per

indicare le persone che, a pagamento, leggevano e scrivevano le lettere per i parenti lontani.

Anche se apparentemente autonomo, un analfabeta funzionale non capisce però i termini di

una polizza assicurativa o il senso di un articolo pubblicato su un quotidiano, non è capace di

riassumere e di appassionarsi ad un testo scritto, non è in grado di interpretare un grafico. Non

è capace, quindi, di leggere e comprendere la società complessa nella quale si trova a vivere.

Fonte www.gbriellagiudici.it

L' analfabeta del nuovo secolo mostra caratteristiche assai diverse dal più malmesso

progenitore, che non sapeva leggere né scrivere. La versione più aggiornata può vantare una

pur minima scolarizzazione - talvolta anche molto più che minima - che però è andata

polverizzandosi nel tempo, spazzata via da crescenti difficoltà nella comprensione di un testo

elementare o nella più semplice delle operazioni. Ma se un tempo l' analfabeta assoluto era

disposto anche ad uccidere pur di nascondere la sua vergognosa condizione, l' illetterato

contemporaneo galleggia nella totale incoscienza, includendo nel proprio status categorie

sociali al di sopra di ogni sospetto, anche felicemente confortate da buoni redditi. Finita la

scuola, le competenze tendono a diminuire, specie quando non vengono avviati nuovi processi

di apprendimento legati al lavoro. E l' analfabetismo di ritorno minaccia di inghiottire le leve

più giovani, proprio quelle a cui è affidato il futuro del paese. Ma chi sono gli illetterati

italiani? E dove si concentrano? Lo zoccolo duro coinvolge le fasce anagraficamente più

elevate, distribuito soprattutto nel Mezzogiorno e nelle isole, nei piccoli centri più che nelle

grandi città. Ma le inchieste condotte da Vittoria Gallina - la studiosa che con pazienza

certosina da oltre dieci anni monitorizza il popolo italiano- ci dicono che gli analfabeti di

ritorno si annidano anche tra i piccoli imprenditori del Nord Italia. Persone che vivono come

una minaccia l' invito allo studio perché non ne avvertono la necessità. Una tendenza che

viene favorita dalla tecnologia, soccorrevole nel colmare-e dunque nel nascondere - le enormi

lacune degli italiani somari. Non siamo più in grado di leggere una mappa stradale o di fare

un calcolo? Navigatore e calcolatrice sono lì per aiutarci. «Il benessere economico ti risolve

ogni problema», sintetizza Arturo Marcello Allega, autore del documentato saggio

Analfabetismo. Il punto di non ritorno (Herald Editore).

I nuovi analfabeti – La repubblica, 29 marzo 2013

IL 70 PER CENTO DEGLI ITALIANI È ANALFABETA (LEGGE, GUARDA, ASCOLTA,

MA NON CAPISCE)

Non è affatto un titolo sparato, per impressionare; anzi, è un titolo riduttivo rispetto alla realtà,

che avvicina la cifra autentica all'80 per cento. E questo vuol dire che tra la gente che abbiamo

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attorno a noi, al caffè, negli uffici, nella metropolitana, nel bar, nel negozio sotto casa, più di 3

di loro su 4 sono analfabeti: sembrano “normali” anch'essi, discutono con noi, fanno il loro

lavoro, parlano di politica e di sport, sbrigano le loro faccende senza apparenti difficoltà, non

li distinguiamo con alcuna evidenza da quell’unico di loro che non è analfabeta, e però sono

“diversi”.

Quel è questa loro diversità? Che sono incapaci di ricostruire ciò che hanno appena ascoltato,

o letto, o guardato in tv e sul computer. Non sono certamente analfabeti “strumentali”, bene o

male sanno leggere anch’essi e – più o meno – sanno tuttora far di conto (comunque c'è un 5

per cento della popolazione italiana che ancora oggi è analfabeta strutturale, “incapace di

decifrare qualsivoglia lettera o cifra”); ma essi sono analfabeti “funzionali”, si trovano cioè in

un'area che sta al di sotto del livello minimo di comprensione nella lettura o nell'ascolto di un

testo di media difficoltà. Hanno perduto la funzione del comprendere, e spesso – quasi sempre

- non se ne rendono nemmeno conto.

Diceva Tullio De Mauro, il più noto linguista italiano, ministro anche della Pubblica

Istruzione, che più del 50 per cento degli italiani si informa (o non si informa), vota (o non

vota), lavora (o non lavora), seguendo soltanto una capacità di analisi elementare: una

capacità di analisi, quindi, che non solo sfugge le complessità, ma che anche davanti a un

evento complesso (la crisi economica, le guerre, la politica nazionale o internazionale) è

capace di una comprensione appena basilare.

Mimmo Candito - La stampa – 10/1/2017

Tavola 3.10 Percentuale di persone di 6 anni e più per numero di attività culturali svolte

negli ultimi 12 mesi (a) e gruppo sociale di appartenenza - Anni 2008 e 2016

GRUPPI SOCIALI

Nessuna

attività

culturale

1-2

attività

culturali

3 o più

attività

culturali

2008 2016 2008 2016 2008 2016

Famiglie a basso reddito con

stranieri 49,5 55,5 31,7 27,5 15,8 14,1

Famiglie a basso reddito di

soli italiani 40,9 44,4 36,2 34,1 21,5 20,0

Famiglie tradizionali della

provincia 33,6 42,3 38,5 33,3 25,8 23,4

Anziane sole e giovani

disoccupati 50,8 49,6 28,6 29,5 18,1 19,5

Famiglie degli operai in

pensione 44,3 51,3 37,1 33,8 17,3 14,1

Giovani blue-collar 33,8 35,9 38,7 37,8 26,5 25,8

Famiglie di impiegati 16,0 19,7 33,0 34,3 49,7 45,4

Pensioni d’argento 14,7 22,2 33,7 35,2 49,4 41,7

Classe dirigente 8,1 9,3 23,5 24,0 66,1 65,8

Totale 34,0 37,4 34,7 32,7 29,6 28,8

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Fonte: Istat, Indagine Aspetti della vita quotidiana

(a) Le attività culturali considerate sono: essersi recati almeno quattro volte al cinema;

almeno una volta rispettivamente a teatro, musei e/o mostre, siti archeologici, monumenti,

concerti di musica classica, opera, concerti di altra musica; aver letto un quotidiano almeno

tre volte a settimana; aver letto almeno quattro libri.

3. AMBITO STORICO – POLITICO

ARGOMENTO: LA PAURA DELLO STRANIERO

Non è necessaria una profonda cultura per sapere che il capro espiatorio e il razzismo si

alleano da sempre nei momenti più difficili. Si comincia dai più poveri, poi si arriva agli

ebrei, agli arabi, agli omosessuali, agli handicappati, ai deboli, agli intellettuali, ai dissidenti

politici. La grande forza del razzismo è la sua banalità. II razzista, lo xenofobo, non è un

mostro che popola il nostro immaginario. Come Hannah Arendt ha detto del nazismo,

evocando la banalità del male, di solito il razzista è un rispettabile padre di famiglia che, con

buone intenzioni, desidera rieducare o isolare queste frange irregolari della società che sono

"brutte, sporche e cattive", per usare il titolo di un film celebre. II maggiore storico

contemporaneo del razzismo, George Mosse, ha osservato che il razzismo tende a diventare il

punto di vista della maggioranza. E che la maggioranza tende a eliminare naturalmente la

minoranza, perché il razzismo fa credere che criminali si nasce, non si diventa.

da A. Tabucchi E’ facile dare la colpa agli zingari in "Intemazionale,,, 10-09-2010

‘La sicurezza un diritto di tutti, ed è fondamentale che le persone in fuga da situazioni di

guerra, violenza, persecuzione individuale dove sicurezza non c'è, possano poi accedere a una

procedura d'asilo e ottenere protezione’. Così Laura Boldrini, portavoce dell'Unhcr [Alto

commissariato per i rifugiati], spiega le ragioni che hanno spinto a dedicare la Giornata

mondiale del rifugiato del 20 giugno al tema "Home, un luogo sicuro per ricominciare".

Perché se ‘nell'immaginario collettivo vengono percepite come minaccia proprio queste

persone che sono vittime di conflitti e di violazioni dei diritti umani’, si tratta di ‘un equivoco

che non va alimentato’

Da Intervista di F. Miranda a Laura Boldrini in “Left” 18-06-2010

Migliaia di uzbeki in fuga dal Kirghizistan in fiamme. Colonne di profughi che premono sul

confine in cerca di aiuto e di protezione. La Croce rossa scrive di essere "impotente": ‘Non

sappiamo più come aiutarli, dateci una mano’. II governo uzbeko ha chiuso le frontiere lunedì

14 giugno, nell'impossibilità, ha dichiarato il vicepremier Aripov, di accogliere altri

fuggiaschi. E ha chiesto alla comunità internazionale di inviare aiuto umanitario alle decine di

migliaia di adulti e bambini che si accalcano nei campi. ‘Noi non siamo attrezzati’. Secondo

l'ONU ce ne sono oltre 43 milioni al mondo, di persone cosi, e solo un terzo riceve

protezione. Gli uzbeki sono solo gli ultimi di una lunga serie di profughi costretti a fuggire

dalla guerra, dalla fame, dalla persecuzione. Una condizione precaria, che sfiora il paradosso

quando i rifugiati sono costretti a tornare nella stessa terra da cui sono scappati perché quella

di accoglienza a sua volta è diventata insicura. Sembra un girone infernale, invece è un

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fenomeno frequente, che spiega perché oggi le frontiere siano i più vasti campi profughi al

mondo. In Africa, con le persone che sopravvivono nelle tende sul confine, ci si potrebbe

popolare un'intera nazione. Restano sul bordo, là dove è più facile fare i bagagli e scappare se

la situazione precipita.”

P. Miranda, Vite senza sosta, in Left", 18-06-2010

Oggi, praticare l'ospitalità appare sempre più difficile: un'antica consuetudine, presente in

tutte le culture come dovere sacro, si sta smarrendo soprattutto in quella che chiamiamo

civiltà "occidentale". Le cause di tale fenomeno sono certamente molteplici. In primo luogo, il

declino della prassi dell'ospitalità è provocato dal carattere consumistico della società

occidentale. Il mercato oggi si impadronito anche dell'ospitalità strappandola alla gratuità e

facendone un affare commerciale, un business. Bisogna inoltre mettere in conto la mutata

tipologia della presenza degli stranieri nelle nostre società. Una presenza non più sporadica o

stagionale ma consistente, stabile e - a differenza dei flussi migratori conosciuti a partire dal

XIX secolo -- "plurale": gli stranieri giungono tra di noi da paesi, culture e mondi religiosi

distanti da noi e tra di loro. Di conseguenza, molti degli "autoctoni" si sentono minacciati

nella loro identità culturale e religiosa, oltre che in termini di occupazione e di sicurezza, cosi

che gli stranieri finiscono per incutere paura. La paura di chi è diverso e il ripudio di forme

culturali, morali, religiose e sociali lontane da noi finiscono per spingerci sempre più

velocemente verso la sfera del "privato", l'isolamento, la chiusura all'altro, magari mascherati

da custodia della propria identità. Questo atteggiamento di diffidenza e di difesa tende a

inquinare tutti i nostri rapporti, al punto che finiamo per non praticare più l'ospitalità neppure

nei confronti di chi possiamo definire, letteralmente il "prossimo", cioè chi è "più vicino", chi

vive accanto a noi condividendo la stessa lingua e la stessa cultura. Così le nostre case

assomigliano sempre più a fortezze protette da serrature, porte, cancelli, sistemi di allarme,

telecamere, recinti e muri siamo diventati progressivamente succubi di una mentalità che si

restringe e si chiude a ciò che appare come "altro", sconosciuto, nuovo, diverso. Finiamo

allora per pensare l'ospitalità soltanto come indirizzata a quanti noi invitiamo: ma l'invitato

non è un ospite, né le attenzioni usate verso di lui sono ospitalità... L'altro, il vero altro, infatti,

non è colui che scegliamo di invitare in casa nostra -forse anche con il retropensiero di essere

poi a nostra volta invitati - bensì colui che emerge, non scelto, davanti a noi: è colui che

giunge a noi portato semplicemente dall'accadere degli eventi e dalla trama intessuta dal

nostro vivere, perché «l'ospitalità è crocevia di cammini». L'altro è colui che sta davanti a noi

come una presenza che chiede di essere accolta nella sua irriducibile diversità; poco importa

se appartiene a un'altra etnia, a un'altra fede, a un'altra cultura: è un essere umano, e questo

deve bastare affinché noi lo accogliamo.

da E. Bianchi, Ospitate in voi l’ospitalità, in il Sole 24 Ore", 23-05-2010

4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO

ARGOMENTO: IL PROBLEMA ENERGETICO OGGI

"Le grandi reti energetiche hanno questo in comune: configurano un nuovo mercato

dell'energia e sono fondate su sistemi tecnici esportatori di attività motrici e generatori di

bisogni nuovi ... Il prototipo di queste reti di ridistribuzione è quello del carbone britannico ...

La filiera energetica del vento, quale era stata sfruttata dal XVI al XVIII secolo, era

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certamente 'illimitata', per quanto riguardava le quantità di energia eolica captabili, ma era

limitata nello spazio dall'esistenza di venti dominanti (alisei, venti dell'ovest, ecc.) e nel tempo

dalla probabilità più o meno grande di 'periodi di bonaccia'. Al sistema tecnico del veliero si

sostituì, nel XIX secolo, un altro sistema tecnico legato alla macchina a vapore ... che,

essendo basato sul carbone, consentiva di superare i limiti spazio-temporali della navigazione

a vela. Il ruolo svolto dalla ferrovia, sul piano nazionale e globale, fu dunque

progressivamente garantito, sul piano internazionale e marittimo, dalle navi a vapore ...

Spostare il limite naturale della giornata era diventato possibile, alla fine del secolo XVIII,

grazie alla scoperta del gas illuminante. Non si trattava di una nuova energia primaria, ma di

una fonte secondaria ricavata dalla distillazione del carbone a legna o del carbon fossile ...

L'irruzione del petrolio nel sistema energetico industriale procede con l'esperienza acquisita in

fatto di gas illuminante e con il precedente del carbone."

J.C. DEBIER, Storia dell'energia, 1993

"La maggior parte del petrolio è usata dai paesi industriali dell'OCSE, i cui consumi

continuano a crescere: nel periodo 1994-98 sono passati da 39,8 a 42 milioni di barili al

giorno; ... mentre nei paesi non facenti parte dell'OCSE i consumi sono passati, nello stesso

periodo, da 28,9 ad oltre 33 milioni di barili al giorno ... Si calcola che, dall'inizio dello

sfruttamento industriale del petrolio nella seconda metà del XIX secolo, siano stati estratti

dalle riserve petrolifere mondiali all'incirca 800 miliardi di barili di greggio e che restino

ancora circa 1000 miliardi, sfruttabili nelle attuali condizioni economiche e tecnologiche ... La

stima sulla durata delle riserve si basa sull'ipotesi che agli attuali 1000 miliardi di barili se ne

possano aggiungere, con la scoperta di nuovi giacimenti, altri 550 miliardi ... In base a tale

ipotesi, le riserve totali ... si esaurirebbero completamente tra il 2036 e il 2056. "

M. DINUCCI, Il sistema globale, Bologna, Zanichelli 1998

Il quadro energetico mondiale è complicato dalle sue implicazioni geopolitiche. I combustibili

fossili non sono distribuiti in maniera uniforme nel pianeta, concentrandosi in aree

geografiche ristrette, il cui possesso è attribuito dalla storia ad alcune nazioni (come quelle

mediorientali) piuttosto che ad altre. Considerata allo stesso tempo l’estrema importanza che

essi rivestono per il funzionamento delle economie moderne, non stupisce che il tema

dell’accesso alle fonti di energia sia quindi determinante per la condotta di politica estera di

tutte le nazioni. La maggior parte dei conflitti armati degli ultimi anni ha avuto la questione

del petrolio come sottofondo, non ultime l’invasione dell’Iraq da parte degli Stati Uniti nel

2003 e la guerra in Libia del 2011. È evidente che un’economia sostenibile debba

considerare la questione energetica - la sua produzione, la gestione della sua distribuzione, le

modalità di consumo - come una sfida prioritaria per riuscire a rendere il sistema più stabile.

… L’unica soluzione di lungo periodo che pare possibile sembra essere offerta, quindi, dalle

fonti di energia rinnovabile, ovvero quelle risorse soggette a un processo di rigenerazione nel

tempo come il sole, il vento, le onde o il calore geotermico. Di questo si stanno accorgendo

sempre più i governi, che gradualmente hanno già introdotto numerose regolazioni, strumenti

fiscali e meccanismi di finanziamento volti a incentivare l’utilizzo di energie rinnovabili.

La proporzione di energia proveniente da fonti di energia rinnovabile sta aumentando, gli

investimenti sono passati da 52 miliardi di dollari nel 2004 a 243 miliardi nel 2010, dopo una

breve stasi nel 2009 dovuta alla crisi economica. Gran parte di questi proviene da paesi in via

di sviluppo, con in testa la Cina, che dal 2009 è diventata il paese che più investe in

rinnovabili

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www.pearson.it La green economy e il valore dell’ambiente, 2016

"Le windfarm (fattorie del vento) sono centrali eoliche collegate alla rete elettrica ... Gli

impianti eolici producono inquinamento acustico ... e interferenze elettromagnetiche: due

inconvenienti ai quali si può rimediare attraverso una opportuna scelta dei siti, come è stato

fatto in California installando gli aerogeneratori in zone desertiche. Occorre inoltre

considerare che una centrale eolica richiede uno spazio molto maggiore rispetto a una centrale

a combustibili fossili ... Il costo dell'energia elettrica prodotta da centrali eoliche è ancora

superiore a quello dell'energia prodotta da centrali termoelettriche a combustibili fossili, ma

sta rapidamente calando di pari passo con l'aumento dell'efficienza degli impianti. Occorre

considerare che, nel definire il costo dell'energia prodotta da centrali termoelettriche a

combustibili fossili e termonucleari, non si tiene conto del costo dell'inquinamento e dello

smaltimento delle scorie, che invece è nullo nelle centrali eoliche."

Dati dell'ENEL, 1995

TIPOLOGIA C – TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Nelle società umane la democrazia è stata una conquista lenta e travagliata. Il candidato

rifletta sul significato che questo termine ha assunto nella storia. Confrontando poi la storia

della democrazia in Italia e in Occidente con situazioni socio-politiche di altre parti del

mondo si ritiene che sia una pura e nobile aspirazione o che sia un valore traducibile, sia

pure a fatica, in realtà?

TIPOLOGIA D – TEMA DI ORDINE GENERALE

Numerosi bisogni della società trovano oggi una risposta adeguata grazie all'impegno civile e

al volontariato di persone, in particolare di giovani, che, individualmente o in forma associata

e cooperativa, realizzano interventi integrativi o compensativi di quelli adottati da Enti

istituzionali.

Quali le origini e le motivazioni profonde di tali comportamenti?

Il candidato affronti la questione con considerazioni suggerite dal percorso di studi, anche

con riferimenti al percorso di ASL, e dalle sue personali esperienze.

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SIMULAZIONE SECONDA PROVA

Simulazione di Seconda Prova dell’Esame di Stato

Tema di: SCIENZE UMANE

La dimensione interculturale della cittadinanza contemporanea

PRIMA PARTE

Il candidato, avvalendosi anche della lettura e analisi dei documenti riportati, illustri la

complessità e le implicazioni pedagogiche della cittadinanza globale.

«Il bisogno di un nuovo ethos e di una nuova politica che decanti l’esser-cittadini-del-mondo

secondo almeno tre principi chiave: il rispetto dei diritti umani, sempre e ovunque; l’esercizio

della solidarietà, come principio etico e politico, in un Mondo lacerato da orribili differenze e

da terribili contrasti; l’incremento della laicità, che è sì valore e principio tutto occidentale,

ma che solo può permetterci di abitare quello spazio nuovo della mondialità che è terreno di

differenze e da valorizzare nelle differenze; laicità poi è tolleranza, accordo, dialogo e mai

sopraffazione: pertanto è il solo criterio che può permetterci di stare nello “spazio

dell’incontro” che è, ormai, la realtà e il senso della convivenza contemporanea a livello

planetario. E anche tutto questo è processo formativo. E’ impegno educativo. E’ teorizzazione

e progettazione pedagogica». F. CAMBI, Incontro e dialogo. Prospettive della pedagogia interculturale, Roma, 2006

«L’approccio interculturale offre un modello di gestione della diversità aperto sul futuro e

propone una concezione basata sulla dignità umana di ogni individuo e sull’idea di

un’umanità e di un destino comuni. Se dobbiamo costruire un’identità europea, questa deve

poggiare su valori fondamentali condivisi, sul rispetto del nostro patrimonio comune e della

diversità culturale e sulla dignità di ogni individuo. In questo contesto, al dialogo

interculturale è assegnato un ruolo importante: da un lato esso deve prevenire le fratture di

natura etnica, religiosa, linguistica e culturale; dall’altro, deve permetterci di progredire

insieme, di riconoscere le nostre diverse identità in modo costruttivo e democratico, partendo

da valori universali condivisi».

Libro bianco sul dialogo interculturale del Consiglio d’Europa, giugno 2008

SECONDA PARTE

Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti:

1. Media e comunicazione globale

2. Globalizzazione e crisi del sociale.

3. Illustra gli aspetti di riflessione indicati da U.Beck nella “Società del Rischio”.

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4. Illustra, facendo opportuni riferimenti agli obiettivi educativi di Claparède, bisogni e

centri di interesse.

___________________________

Durata massima della prova 5 ore.

È consentito l’uso del dizionario di lingua italiana.

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SIMULAZIONI TERZE PROVE

Simulazioni terza prova scritta (TIPOLOGIA B).

Prima simulazione: 1 Marzo 2018.

Discipline: Scienze naturali, storia dell’arte, inglese, matematica.

SCIENZE NATURALI:

1) Illustra le principali caratteristiche del carbonio (max. 10 righe)

2) Descrivi i principali tipi di vulcani (max. 10 righe)

3) Descrivi la struttura interna della Terra (max. 10 righe)

STORIA DELL’ARTE:

1) Si individui e si commenti l’opera proposta, con riferimento ai caratteri generali della

poetica dell’autore. (max. 12 righe)

2 ) Attraverso l’analisi di un dipinto opportunamente scelto, si descriva una visione

romantica della natura. (max. 12 righe)

opera:……………………………………………………………………………………

LINGUA E LETTERATURA INGLESE:

1. Focus on "London" by Blake. Explain what Blake's attitude to the society of his time is.

(max 10 lines)

2. Comment on Coleridge's use of magic and realistic elements in "The Rime of the Ancient

Mariner". Give examples. (max.10 lines)

3. Explain what poetry was for Keats by referring to beauty, imagination and nature. (max.10

lines)

MATEMATICA:

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1) Dopo averne indicato il dominio, si determinino gli eventuali asintoti delle seguenti

funzioni. Alla luce delle rispettive definizioni, si motivi la non esistenza o l’esistenza dei

diversi tipi di asintoto.

a.

b.

2) Delle seguenti funzioni, si determinino il dominio e il segno. Successivamente si riportino

dominio e segno sul piano cartesiano ortogonale.

a.

b.

Seconda simulazione: 27 Aprile 2018.

Discipline: Scienze naturali, storia dell’arte, inglese, matematica.

SCIENZE NATURALI:

1) La duplicazione del DNA (max. 10 righe)

2) Il ciclo litogenetico (max. 10 righe)

STORIA DELL’ARTE:

1) Paul Cezanne disse” Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambe

devono aiutarsi tra loro”. A partire da questa citazione si descriva la ricerca e la tecnica

pittorica dell’artista. (max. 12 righe)

2) Principali caratteristiche della pittura impressionista. (max 12 righe)

3) Durante l’800 numerose opere d'arte furono rifiutate dal sistema dei "Salons" ufficiali di

Parigi. Attraverso un esempio significativo, descrivi i motivi di tale esclusione con

riferimento al contesto storico-artistico. (max 12 righe) opera:…………………………....

LINGUA E LETTERATURA INGLESE:

1. Modern poetry was influenced by Imagism and Symbolism. Explain what the main features

of the two movements were. (max 12 lines)

2. Now compare the different attitudes towards the war expressed by the War Poets you

studied making references to their works. (max.12 lines)

In entrambe le simulazioni di Lingua Inglese è stato concesso l'uso del dizionario monolingue

e / o bilingue.

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MATEMATICA:

1) Dopo averne determinato il dominio, si studino gli eventuali punti di discontinuità delle

seguenti funzioni. Si motivi ogni risposta in modo esauriente, scrivendo le definizioni della

corrispondente tipologia di discontinuità.

a. f(x) =

b.

c.

2) Si determini l’equazione della retta tangente alla funzione

nel punto P(2,3).

Successivamente, si determinino eventuali altri punti del grafico in cui la tangente è

parallela a quella precedentemente trovata.

3) Date le seguenti funzioni, se ne determini la derivata prima e si studi il dominio delle

funzioni derivate.

a. -8x

b.

c.

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62

GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA

a.s. 2017-2018 ESAME DI STATO Commissione……

Griglia di valutazione – prova scritta di Italiano

(tipologia a)

INDICATORI

Gravement

e

insufficient

e

insufficient

e

sufficiente

buono

ottimo

COMPETENZE

LINGUISTICHE

Punteggiatura

Ortografia

Morfosintassi

1

1,5

2

2,5

3

Proprietà lessicale

1

1,5

2

2,5

3

CONOSCENZE

Correttezza,

pertinenza e

approfondimento

dei contenuti

1

1,5

2

2,5

3

CAPACITA’ DI

COMPRENSIONE

,

ANALISI ED

ELABORAZIONE

LOGICO-

CRITICA

Comprensione e

analisi del testo

1

1,5

2

2,5

3

Elaborazione

personale e critica

1

1,5

2

2,5

3

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63

a.s. 2017-2018 ESAME DI STATO Commissione……

Griglia di valutazione – prova scritta di Italiano

(tipologia b)

INDICATORI

Gravement

e

insufficient

e

insufficient

e

sufficiente

buono

ottimo

COMPETENZE

LINGUISTICHE

Punteggiatura

Ortografia

Morfosintassi

1

1,5

2

2,5

3

Proprietà lessicale

1

1,5

2

2,5

3

CONOSCENZE

Correttezza e

pertinenza dei

contenuti/

Adeguatezza

rispetto alla

tipologia scelta

1

1,5

2

2,5

3

CAPACITA’ DI

COMPRENSION

E,

ANALISI ED

ELABORAZION

E

LOGICO-

CRITICA

Sviluppo e coerenza

delle

argomentazioni

1

1,5

2

2,5

3

Elaborazione

personale e critica

1

1,5

2

2,5

3

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a.s. 2017-2018 ESAME DI STATO Commissione……

Griglia di valutazione – prova scritta di Italiano

(tipologia c - d)

INDICATORI

Gravement

e

insufficient

e

insufficient

e

sufficiente

buono

ottimo

COMPETENZE

LINGUISTICHE

Punteggiatura

Ortografia

Morfosintassi

1

1,5

2

2,5

3

Proprietà lessicale

1

1,5

2

2,5

3

CONOSCENZE

Correttezza e

pertinenza dei

contenuti

1

1,5

2

2,5

3

CAPACITA’ DI

COMPRENSIONE

,

ANALISI ED

ELABORAZIONE

LOGICO-

CRITICA

Sviluppo e

coerenza delle

argomentazioni

1

1,5

2

2,5

3

Elaborazione

personale e critica

1

1,5

2

2,5

3

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Esame di Stato A.S. 2017-2018

GRIGLIA DI VALUTAZIONE

SECONDA PROVA SCRITTA

CANDIDATA/O ______________________________ CLASSE_______________

INDICATORI DESCRITTORI PUNTI Punteggio

TEMA

Punteggio

QUESITO

___

Punteggio

QUESITO

___

Aderenza alla traccia

Pertinenza della risposta

1-3

Completa 3

Essenziale 2

Lacunosa / scarsa 1

Conoscenze specifiche -

riferimento ad autori e

teorie

1-5

Precise e esaurienti 5

Corrette e ampie 4

Sufficientemente precise 3

Limitate / imprecise 2

Molto scarse 1

Coerenza-coesione

Organicità del testo

1-3

Articolata, buona 3

Lineare 2

Frammentaria, scarsa 1

Esposizione

1-4

Chiara, corretta, con buona/ottima

proprietà e ricchezza lessicale 4

Adeguata con sufficiente/discreta

proprietà lessicale 3

Imprecisa con alcuni errori ortografici

e/o lessicali 2

Scorretta, errori diffusi, lessico errato 1

Punteggio pesato

(TOT X 0,6)

(TOT X 0,2)

(TOT X 0,2)

PUNTEGGIO TOTALE

(TEMA + QUESITO + QUESITO)

________________ / 15

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GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA

CANDIDATO ____________________CLASSE __________

DISCIPLINA _________________________

INDICATORI DESCRITTORI PUNTEGGIO

Competenze

1 – 4

(suff. 2,5)

Proprietà di linguaggio

Correttezza formale

Conoscenze

1- 7

(suff. 5)

Risposte pertinenti

Contenuti disciplinari ed eventuali

agganci interdisciplinari

Capacità logico-critiche 1-4

(suff. 2,5)

Analisi e sintesi

Organicità e coesione

Capacità critica

TOTALE /15

ALLEGATI

Fascicoli riservati per studenti tutelati dalla legge 170 e dalla legge 104.

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Il Consiglio di Classe 5^E a.s. 2017/2018