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DISCORSO DELLA MADRE GENERALE SUOR YVONNE REUNGOAT FM A AL CONSIGLIO MONDIALE DELL`ASSOCIAZIONE SALESIANI COOPERATORI 19 FEBBRAIO 2016 A ROMA Riunire 12 persone dai 5 continenti e capirci nelle diverse lingue, è certamente un segno profetico. Elaborare un programma e realizzarlo dappertutto insieme è un altro segno profetico. Quando ci incontriamo è come all’ONU. Ma con una grande differenza. Noi abbiamo uno spirito comune, un carisma comune. E questa è la forza che fa l’unione aldilà delle differenze. Questo è segno della presenza dello Spirito santo. Quando ritorneremo nei nostri paesi non saremo più gli stessi perché abbiamo aperto un altro orizzonte, un’esperienza da condividere che cambia il cuore. E quando sarete nelle vostre terre, partirete sentendovi in relazioni con tutti gli altri. E questo è importante perchè a partire dalla vostra esperienza voi accompagnate l`Associazione con lo spirito di universo: un orizzonte che è il mondo che è tutta l`Associazione di cooperatori e di cooperatrici, e anche di tutta la Famiglia Salesiana. A partire d`adesso noi non siamo più un uomo o una donna di una terra ma siamo uomini e donne del mondo. E questo è un seme di costruzione della pace nel mondo. Non è solo un segno, è un seme nella terra per il mondo. Penso che è importante coltivare molto questa visione profetica dell`Associazione. E voi siete coloro che animerete questa dimensione. Io vi ringrazio per il vostro dinamismo, il vostro entusiasmo e l`impegno per mettere oggi i colori che don Bosco aveva incominciato con la Bozza. Perchè oggi attraverso di noi il carisma salesiano dell`Associazione dei salesiani cooperatori si fà attuale per il mondo di oggi, si incultura in tutte le nostre culture. Don Bosco era stato profetico. Volere all`inizio che i salesiani cooperatori siano parte della comunità era la profezia delle nuove forme di vita religiosa oggi. In questo momento non era possibile. Però questo vuol dire la forza che don Bosco dava ai salesiani cooperatori. È la forza che devono avere le relazioni tra i Salesiani di Don

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DISCORSO DELLA MADRE GENERALE SUOR YVONNE REUNGOAT FMA

AL CONSIGLIO MONDIALE DELL`ASSOCIAZIONE SALESIANI COOPERATORI

19 FEBBRAIO 2016 A ROMA

Riunire 12 persone dai 5 continenti e capirci nelle diverse lingue, è certamente un segno profetico. Elaborare un programma e realizzarlo dappertutto insieme è un altro segno profetico. Quando ci incontriamo è come all’ONU. Ma con una grande differenza. Noi abbiamo uno spirito comune, un carisma comune. E questa è la forza che fa l’unione aldilà delle differenze. Questo è segno della presenza dello Spirito santo. Quando ritorneremo nei nostri paesi non saremo più gli stessi perché abbiamo aperto un altro orizzonte, un’esperienza da condividere che cambia il cuore. E quando sarete nelle vostre terre, partirete sentendovi in relazioni con tutti gli altri. E questo è importante perchè a partire dalla vostra esperienza voi accompagnate l`Associazione con lo spirito di universo: un orizzonte che è il mondo che è tutta l`Associazione di cooperatori e di cooperatrici, e anche di tutta la Famiglia Salesiana. A partire d`adesso noi non siamo più un uomo o una donna di una terra ma siamo uomini e donne del mondo. E questo è un seme di costruzione della pace nel mondo. Non è solo un segno, è un seme nella terra per il mondo. Penso che è importante coltivare molto questa visione profetica dell`Associazione. E voi siete coloro che animerete questa dimensione. Io vi ringrazio per il vostro dinamismo, il vostro entusiasmo e l`impegno per mettere oggi i colori che don Bosco aveva incominciato con la Bozza. Perchè oggi attraverso di noi il carisma salesiano dell`Associazione dei salesiani cooperatori si fà attuale per il mondo di oggi, si incultura in tutte le nostre culture. Don Bosco era stato profetico. Volere all`inizio che i salesiani cooperatori siano parte della comunità era la profezia delle nuove forme di vita religiosa oggi. In questo momento non era possibile. Però questo vuol dire la forza che don Bosco dava ai salesiani cooperatori. È la forza che devono avere le relazioni tra i Salesiani di Don Bosco, salesiani cooperatori e le Figlie di Maria Ausiliatrice, e certo allargato a tutta la Famiglia Salesiana. Però tra di noi deve esserci un legame speciale se vogliamo realizzare il sogno di don Bosco. In questo momento voi state vivendo un inizio. L`inizio crea una novità in tutta l`Associazione. Perchè il Signore ha scelto ognuno, ognuna di voi per coordinare ogni regione. È una missione affidata dal Signore. E quando c`è un nuovo consiglio, nasce una nuova speranza, nuove aspettative che state cercando di concretizzare insieme. Importante è credere che lo Spirito Santo vi sta accompagnando per la crescita dell`Associazione, la sua fedeltà al carisma ma anche il suo sviluppo.

Penso che il carisma salesiano ha una grande forza dinamica che è continuamente generatrice di qualcosa di nuovo e che è dentro di noi. Perchè se noi siamo qui è che abbiamo dentro di noi il carisma. Non viene dal fuori. Sta dentro. Condiviso cresce. E più condiviso è, più cresce. Penso che una responsabilità che abbiamo è che questo dono che abbiamo ricevuto, lo contagiamo a tanta gente. Ci sono molti laici che trovano una risonanza

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nello spirito salesiano. Laici, sacerdoti, vescovi, papa ;-) Il carisma ha una forza di contaggio molto forte – anche in coloro che a volte sono contro la Chiesa. Perchè don Bosco passa. E don Bosco oggi siamo noi. Per questo io penso che abbiamo una grandissima responsabilità nel mondo – nelle situazioni dove siamo: nel mondo del lavoro, nella società, nelle famiglie, nella Chiesa – in tutte le relazioni che abbiamo. Ed io vi incoraggio molto, e lo dico anche alle FMA, di far conoscere la vocazione di salesiani cooperatori, di parlarla, di invitare perchè è fatta per crescere, a partire da giovani, dai giovani del Movimento Giovanile Salesiano che crescono e diventano adulti, a tanti educatori, insegnanti, animatori negli ambienti salesiani o no, di famiglie, padre e madre di famiglia che possono conoscendo sentire questa chiamata. Anche perchè se un centro di salesiani cooperatori è un centro vivo, deve contagiare – perchè un gruppo è sempre più contagioso che una persona. Trasmettere questo, vivere la vita cristiana con il colore salesiano e nella spiritualità salesiana può essere un`irradiazione nel mondo. Io vedo l`Associazione dei salesiani cooperatori così. Di più in alcune parti, di meno in altre. Però in tutte le parti del mondo può crescere.

È importante anche farci visibili nella Chiesa come salesiani cooperatori. Perchè partecipiamo nella vita della Chiesa in quello che esiste. Però partecipiamo con uno stile speciale, speciale caratteristica. E noi abbiamo la responsabilità di rendere visibile e presente questo carisma nella Chiesa. Poi vedete: ci sono laici – Comunione e liberazione, Don Giussani che loro hanno una forza di organizzazione, si rendono visibili. E penso che i salesiani cooperatori lo stesso possono fare. Non dobbiamo avere paura di mostrarci, nostro carisma e esprimere il nostro dono nella Chiesa e nella società perchè possiamo essere presenti in luoghi dove la Chiesa non è presente. La nostra vita deve dire qualche cosa. Io incoraggio i salesiani cooperatori a crescere in questa forza del gruppo, nella comunione che può irradiare questa presenza e irradiarla nella preoccupazione dei giovani che è comune a tutta la Famiglia Salesiana. Perchè qualunque sia la nostra professione, se siamo salesiani siamo educatori perchè lo abbiamo dentro: educatori per far crescere la vita. E ci sono tante necessità dei giovani che quello che don Bosco sentiva – di creare sinergia per andare incontro a questa necessità – è vero oggi in tutto il mondo. E se pensiamo che siamo connessi in un`unica Associazione, in un`unica Famiglia in tutto il mondo questo è una forza – anche se ci sentiamo piccoli nel mondo, però è una forza d`amore che trasforma il mondo e che trasforma attirando l`attenzione di tutta la società sull`importanza dell`educazione dei giovani più poveri. Come don Bosco, lo Spirito ci invita a noi a dare la vita per la salvezza dei giovani nelle forme che sono compatibili con la nostra vita.

Una minaccia per i giovani è la guerra che aumenta la povertà. Io penso che tutti insieme possiamo contribuire a costruire un poco la pace nel mondo. E possiamo per la relazione tra di noi e la comunione far credere ai giovani che è possibile: che è possibile costruire un mondo diverso, che è possibile costruire la pace.

Oggi avete fatto il Pelegrinaggio della Misericordia. Come salesiani la misericordia la esprimiamo come Gesù Buon Pastore che si fà vicino, che si lascia toccare il cuore, che cammina in mezzo al suo popolo, che si mette davanti, che incoraggia, che anima, che così

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Egli è un segno dell`amore concreto. E questo si traduce in ognuna delle nostre relazioni con giovani ma anche nella famiglia, con i colleghi al lavoro, con la gente della parrocchia, con tutte le persone con cui siamo in contatto. E abbiamo un esempio davanti a noi che è papa Francesco che qualcosa di salesiano ha accolto nel cuore. E lui invita a creare ponti, a creare relazioni, a dialogare tra le differenze. E lui stesso dà l`esempio. E penso che come Famiglia Salesiana è una caratteristica nostra. Il sistema preventivo è questo.

Dunque in questo senso io vi incoraggio ad amare appasionatamente la vostra vocazione, ad amarla tanto che desidera comunicarla ad altri. È vero che è il Signore che chiama. Però noi siamo mediazioni della sua chiamata a vocazioni di salesiani cooperatori, a vocazioni di Salesiani di don Bosco, a vocazioni di Figlie di Maria Ausiliatrice. Perchè la questione delle vocazioni è questione di comunione tutti insieme. E questo è importante averlo dentro. Perchè noi facciamo quello che abbiamo dentro. Sempre corriamo le vie per realizzare quello in cui crediamo. Allora io vi incoraggio ad essere creativi, a proporre anche a noi, ai Salesiani, alle Figlie di Maria Ausiliatrice, cammino di più sinergia per fare fronte ad alcune situazioni qualche volta difficili, e nella complementarietà delle nostre vocazioni possiamo trovare vie. Certamente che abbiamo sempre vicino a noi Maria Ausiliatrice. E lei sempre ci spinge, ci invita a dare di più, ad amare di più. Ma anche ogni tanto ci dice che stiamo facendo bene, che è contenta. Perchè questo anche è importante per noi. E un raduno come questo ha anche questo senso di darci la forza gli uni agli altri – per darci coraggio, per andare avanti. E inventare la creatività ci viene nella preghiera. E Maria ci insegna a metterci in ascolto dello Spirito. Allora animo.

Vi auguro una buona continuazione, una buona elezione di domani – so che domani dovete votare. Noi pregheremo per voi perchè sia quello che Dio vuole. E vi auguro un buon cammino per il triennio. Io vi incoraggio molto. Io sempre dico alle Figlie di Maria Ausiliatrice che la vocazione di salesiani cooperatori è importante. E la dobbiamo fare conoscere. Grazie!

(Nella discussione: Sicuramente nelle famiglie cristiane impegnate oggi continuano a fiorire le vocazioni.)

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SPEECH OF THE GENERAL MOTHER S. YVONNE REUNGOAT FMA

TO THE WORLD COUNCIL OF THE ASSOCIATION SALESIAN COOPERATORS

FEBRUARY, 19TH 2016 IN ROME

To gather together 12 people from 5 continents and understand each other in different languages , it is certainly a prophetic sign To develop a plan and carry it everywhere together is another prophetic sign . When we meet we are like the UN. But with one big difference . We have a common spirit , a common charism . And this is the force that makes the union behind the differences This is the sign of the presence of the Holy Spirit . When we return to our countries we will never be the same because it would open the horizons, it would make a sharing experience which changes the heart. And when you will be in your countries, you will leave feeling yourself in relationships with all others. And this is important because beginning with you experience, you accompany the Association with the spirit of the universe: a horizon which is the world, which is the whole Association of co-operators, and of the whole Salesian Family. Beginning just now, we are not a man or a woman of one country but we are men and women of the world. And this is a seed of construction of peace in the world. It’s not simply a sign, it’s a seed in the earth for the world. I think that it is important to cultivate very much this prophetic vision of the Association. And you are those ones who you are going to animate this dimension. I thank you for your dynamism, your enthusiasm and effort to put today the colours which don Bosco has begun with the Draft. Because today through us, the salesian charisma of the Association of salesians cooperators is being actuated for the today`s world, it gets into all our cultures. Don Bosco has been prophetical. Wanting at the beginning that the salesians cooperators would belong to the community, was the prophecy of new forms of the today`s religious life. In that moment it was not possible. But this means the power given by don Bosco to the salesians cooperators. It is the power which the relations among Salesians of don Bosco, salesians cooperators and the Daughters of Mary Help should have, and certainly enlarged to the whole Salesian Family. But among us, a special bond should be there if we want to realize the dream of don Bosco. In this moment, you are living a beginning. The beginning creates a novelty in the whole Association. For the Lord has chosen everybody of you to coordinate every region. It is a mission entrusted you by the Lord. And when there is a new council, a new hope bears, new expectations which you are trying to make concrete together. It is important to believe that the Holy Spirit is accompanying you for the growth of the Association, for its faithfulness to the charisma but for its development, too.

I think that the salesian charisma has a great dynamic power which continuously generates something new and which is inside of us. If we are here, this is because we have inside of us the charisma. It does not come from outside. It stands inside. When shared, it grows. The

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more it is shared the more it grows. I think that a responsibility we have, is that this gift we have received, we “infect” it to many people. There are many laymen who find an echo in the salesian spirit. Laymen, priests, bishops, the pope;-) The charisma has a very strong “infecting” power – yet for those ones who sometimes are opposite to the Church. For don Bosco passes. And today, it is us who are don Bosco. For this I think that we have a very great responsibility in the world – in the situations we stay: in the world of work, in the society, in families, in the Church – in all the relations we have. And I encourage you very much, and I say it to the FMA, too, to make know the vocation of salesinan cooperators, to speak about it, to invite because it has been made to grow, starting by youthful, by youthful from the Salesian Youthful Movement who grow up and become adult, to many educators, teachers, animators in salesian or other environments, to families, mothers and fathers of families who may, when they have known it, feel this vocation. And still, because if a centre of salesian cooperators is a vivid centre, it must “infect” – because a group is every time more “infecting” than a single person. To transmit this, to live the Christian life with a salesian colour and in the salesian spirituality may be an irradiation to the world. I see the Association of the salesians co-operators this way. In some part more, in other one few. But it can grow in all parts of the world.

It is important, too, to make us visible in the Church as salesians cooperators. For we participate in the life of the Church in thing which exist. But we participate with a special style, with a special character. And we have a responsibility to make this charisma visible and present in the Church. Then you see: there are laymen – Comunione e liberazione (Communion and liberation), Father Giglio who have a power of organization, they make themselves visible. And I think that the salesian cooperators may do the same. We should not be afraid to show up ourselves, our charisma and to express our gift within the Church and in the society because we may be present in such areas where the Church is not present. Our life should say something. I encourage the salesian cooperators to grow in this power of the group, in the communion which can irradiate this presence and irradiate it in the care for youthful which is common to the whole Salesian Family. Because, whatever our occupation is, if we are salesians so we are educators because we have it inside: educators to make grow the life. And there are so many necessities of youthful that what don Bosco felt – to create synergy to head for this necessity – nowadays it is true all over the world. And if we think that we are conjoined in a unique Association, in a unique Family all over the world, this is a power – even if we feel small in he world but it is a power of love which transforms the world and which transforms by encouraging attention of the whole society on the importance of the education of the poorest youthful. As to don Bosco, the Spirit invites us to give the life for the salvation of youthful in ways which are compatible with our live.

A threat for youthful is the war for it enlarges the poverty. I think that all together we can contribute to build peace in the world. And for the relation between us and the communion, we can make believe the youthful that it is possible: that it is possible to build a different world, that it is possible to build the peace.

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Today, you have made the pilgrimage of Mercy. As salesians, we express the mercy like Jesus the Good Shepherd who makes himself near, who lets to touch his heart, who walks in the middle of his folks, who stands up ahead, who encourages, who animates who this way is a sign of a concrete love. And this gets transmitted in every of our relations with the youthful but also in the family, with colleagues in the work, with people of the parish, with all people we stay in contact with. And we have an example in front of us which is the pope Francis who has affiliated something of salesian in his heart. And he invites to create bridges, to create relations, to debate with differences. And he himself gives example. And I think that it is our character as the Salesian Family. This is the preventive system.

Therefore I encourage you in this sense to love avidly your vocation, to love it so much to desire to communicate it to others. It is true that it is the Lord who calls to. But we are mediators of his call to the vocations of salesians cooperators, to the vocations of Salesians of don Bosco, to the vocations of Daughters of Mary Help. For the question of vocations is a question of communion of all together. And it is important to have it inside. For we do what we have inside. We always run the ways to realize what we believe in. Now then, I encourage you to be creative, to propose to us, to salesians, to Daughters of Mary Help, too, a way of more synergy to face some situations which sometimes are difficult, and in the complementarity of our vocations we may find ways. We certainly have constantly near to us Mary Help. And she every time urges us, invites us to give more, to love more. But sometimes, she tells us that we are doing well, that she is content. For this is important to us, too. And a reunion like this makes sense to give the power to each other – to encourage us, to go ahead. And to find the creativity, it comes in the prayer. Mary teaches us to start listen the Spirit. So I animate.

I wish a good continuation, a good tomorrow`s election – I know that you have to vote tomorrow. We will pray for you so that it is what God wants to. And I wish you a good walking ahead for the triennial. I encourage you very much. I tell every time to the Daughters of Mary Help that the vocation of salesian cooperators is important. And we must make people to know it. Thank you!

(In the discussion: Surely, in engaged Christian families the vocations continue to flower even today.)

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DISCOURS DE MÈRE YVONNE REUNGOAT FMA

AU CONSEIL MONDIAL DE L`ASSOCIATION DES SALESIENS COOPERATEURS19 février 2016 À ROME

Réunir 12 personnes qui viennent des 5 continents et se comprendre l’un l'autre dans des langues différentes , il est certainement un signe prophétique . Élaborer un plan et le communiquer partout ensemble est un autre signe prophétique. Lorsque nous nous rencontrons nous sommes comme à l'ONU . Mais avec une grande différence . Nous avons un esprit commun , un charisme commun. Et cela est la force qui rend l'union malgré les différences. Ceci est un signe de la présence du Saint-Esprit . Quand nous reviendrons à nos pays, nous ne serons jamais les mêmes parce que nous avons ouvert un autre horizon, une expérience à partager qui change le cœur.

Et quand vous êtes dans vos pays, vous garderez les relations avec tout le monde. Et cela est important car à partir de votre expérience, vous allez accompagner l‘Association avec un esprit universel: un horizon qui embrasse tout le monde, toute l‘Association des coopérateurs et aussi toute la Famille salésienne. À partir de maintenant nous ne sommes plus un homme ou une femme d’un seul pays, mais nous sommes des hommes et des femmes du monde. Et cela est une semence de consolidation de la paix dans le monde. Il est non seulement un signe, mais une semence dans le sol pour le monde. Je pense qu'il est très important de cultiver cette vision prophétique dell`Association. Et vous êtes ceux qui vont animer cette dimension. Je vous remercie de votre dynamisme, votre enthousiasme et votre engagement aujourd'hui pour mettre les couleurs que Don Bosco avait commencé à dessiner avec son projet de vie. Parce qu'aujourd'hui à travers nous le charisme salésien dell`Association des Salésiens Coopérateurs se rend présent dans le monde d'aujourd'hui et actuel dans toutes les cultures. Don Bosco avait été prophétique.

Vouloir dès le début que les Salésiens Coopérateurs fassent partie de la communauté était la prophétie de nouvelles formes de vie religieuse. A cette époque, il n'était pas possible. Mais cela dit la force et la place que Don Bosco voulait donner aux Salésiens Coopérateurs. C‘est la force et la place que doivent avoir les relations entre les salésiens de Don Bosco, salésiens Salésiens Coopérateurs et les Filles de Marie Auxiliatrice, et certainement toute la Famille salésienne. Mais parmi nous il doit y avoir un lien spécial si nous voulons réaliser le rêve de Don Bosco. En ce moment, vous vivez un début. Le début crée une nouveauté dans toute l`Association. Parce que le Seigneur a choisi chacun, chacun d'entre vous pour coordonner chaque région. C‘ est une mission confiée par le Seigneur. Et quand il y a un nouveau conseil, naît un nouvel espoir, de nouvelles attentes que vous essayez de réaliser ensemble. La chose importante est de croire que le Saint-Esprit accompagne la croissance de l`Association, sa fidélité au charisme ainsi que son développement.

Je pense que le charisme salésien a une grande force dynamique qui génère constamment quelque chose de nouveau et ce qui est en nous. Parce que si nous sommes ici, c’est parce que avons en nous le charisme. Il ne vient pas de l'extérieur. Il est à l'intérieur. Partagé il grandit. Et plus vous le partagez, plus il grandit. Je pense que la responsabilité que nous avons est que ce don que nous avons reçu, nous le contaminons à tant de personnes. Il y a beaucoup de laïcs qui trouvent une résonance dans l'esprit salésien. Laïcs, prêtres, évêques, le pape lui même Le charisme a une force de contamination très forte - même dans ceux qui sont parfois contre l'Eglise. Parce que Don Bosco passe. Et nous sommes Don Bosco aujourd'hui. Par conséquent, je pense que nous avons une grande responsabilité dans le monde - dans les situations où nous sommes: dans le lieu de travail, dans la société, dans les familles, dans l'Eglise - dans toutes les relations que nous avons. Et je vous encourage beaucoup, et je le dis aussi aux FMA, de faire connaître la vocation des Salésiens Coopérateurs, d’en parler, pour appeler parce qu'elle doit grandir, chez les jeunes, chez les jeunes du Mouvement salésien, chez les nombreux éducateurs, enseignants, animateurs dans les milieux salésiens ou non, les familles doivent connaître cet appel. Parce que si un centre de Salésiens Coopérateurs est un centre vivant, il doit contaminer - parce qu'un groupe est toujours plus contagieux qu'une personne. Transmettre ce charisme, vivre la vie chrétienne avec les couleurs de la spiritualité salésienne peut être un rayonnement dans le monde entier. Je vois l`Association des Salésiens Coopérateurs ainsi. Plus dans certaines parties, moins dans d'autres. Mais dans toutes les parties du monde peuvent se développer.

Il est également important de nous rendre visibles dans l'Eglise comme Salésiens Coopérateurs . Parce que nous participons à la vie de l'Eglise. Mais nous participons avec un style spécial, avec une caractéristique paticulière. Et nous avons la responsabilité de la rendre visible et de présenter ce charisme dans l'Eglise. En effet, vous voyez: il y a des laïcs - Communion

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et Libération, Père Giussani qu'ils ont une organisation forte, ils sont visibles. Et je pense que les Salésiens Coopérateurs peuvent faire la même chose. Nous ne devons pas avoir peur de montrer notre charisme et d'exprimer notre don dans l'Eglise et dans la société parce que nous pouvons être présents dans les lieux où l'Eglise n‘est pas présente. Notre vie doit dire quelque chose. J'encourage les salésiens coopérateurs à se développer avec cette force du groupe, dans la communion qui peut rayonner cette présence et rayonner avec le souci des jeunes qui est commun à toute la Famille salésienne. Parce que quelle que soit notre profession si nous sommes salésiens nous sommes des éducateurs parce que nous l’avons au dedans de nous: les éducateurs font grandir la vie. Et il y a tant de besoins des jeunes. Mais ce que Don Bosco voulait c‘ètait de créer une synergie pour répondre à ce besoin. Ça c‘ est vrai aujourd'hui dans le monde entier. Et si nous pensons que nous sommes unis dans une Association, dans une Famille à travers le monde, c'est une force - même si nous nous sentons petits dans le monde, cependant, c‘est une force de d`amour qui transforme le monde et le transforme en attirant l‘attention de toute la société sur l’importance de l’èducation des jeunes, surtout les plus pauvres. Comme Don Bosco, l'Esprit nous invite à donner notre vie pour le salut des jeunes dans les formes qui sont compatibles avec nos vies. Une menace pour les jeunes est la guerre qui augmente la pauvreté. Je pense que, ensemble, nous pouvons contribuer à la construction d'une paix juste dans le monde. Et nous pouvons le faire à travers les relation entre nous et la communion. Cela dit aux jeunes qu'il est possible: il est possible de construire la paix, un monde différent est possible.

Aujourd'hui, vous avez fait le pèlerinage de la Miséricorde. Comme salésiens, nous exprimons la miséricorde comme Jésus le Bon Pasteur qui se rapproche, se laisse toucher le cœur, marchant au milieu de son peuple, qui encourage. Donne des signes d’un amour concret. Tout cela se traduit dans chacune de nos relations avec les jeunes, mais aussi dans la famille, avec les collègues de travail, avec les gens de la paroisse, avec toutes les personnes avec lesquelles nous sommes en contact. Et nous avons un exemple devant nous : c’est le Pape. Il a certainement quelque chose de « salésien » dans son cœur. Il nous invite à construire des ponts, à établir des relations, le dialogue entre les différences. Et il donne l`exemple. Et je pense que ceci est une caractéristique de la Famille salésienne. C’est le système préventif. Donc, en ce sens, je vous encourage à aimer passionnément votre vocation, à l'aimer tellement d’avoir envie de la partager avec d'autres. Il est vrai qu'il est le Seigneur qui appelle. Mais nous sommes les médiations de son appel pour d’autres vocations de Salésiens Coopérateurs, des vocations de salésiens de Don Bosco, des vocations de Filles de Marie Auxiliatrice. Parce que la question des vocations est une question de communion ensemble. Et cela est important. Parce que nous faisons ce que nous avons à l'intérieur. Nous agissons pour réaliser ce que nous croyons. Je vous encourage à être créatifs, à nous proposer, aux salésiens, aux Filles de Marie Auxiliatrice, les chemins pour plus de synergie, pour faire face à certaines situations parfois difficiles. La complémentarité de nos vocations nous donne la force de faire face aux défis. Certes, nous avons toujours près de nous Marie Auxiliatrice. Et elle nous pousse toujours, nous invite à donner plus, à aimer davantage. Mais aussi de temps en temps, il nous dit que nous travaillons bien, elle est heureuse. C’est aussi important pour nous. Une rencontre comme celle-ci nous donne la force de continuer, nous donne le courage pour aller de l'avant. N’oublions pas que la créativité nous vient de la prière. Et Marie nous apprend à nous mettre à l'écoute de l'Esprit. Courage.Je vous souhaite une bonne continuation, une bonne élection demain - je sais que demain vous devez voter. Nous prions pour vous. Et je vous souhaite un bon voyage pour les trois prochaines années. Je vous encourage beaucoup. Je dis toujours aux Filles de Marie Auxiliatrice que la vocation des Salésiens Coopérateurs est importante. Et nous devons la faire connaître. Merci!

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