Do Hit numero 0

32

description

La rivista ufficiale della Federazione Italiana Hit Ball. In questo numero l'intervista al più grande hitter di sempre, Mirko Violetto, e l'inizio della nuova stagione agonistica.

Transcript of Do Hit numero 0

Page 1: Do Hit numero 0
Page 2: Do Hit numero 0
Page 3: Do Hit numero 0

3

Novembre - Dicembre 2011

Anno 01 Numero 0 Novembre - Dicembre 2011

Direttore Responsabile Patrizia Cascino [email protected]

Hanno collaborato a questo numero:Enzo AntimiGiacomo CatellaniGiovanni De NichiloEnrico RolandoGianluca Zanetti

Reg. Tribunale di Torinon° 72 del 02/12/2011

PeriodicitàBimestrale

Grafica e ImpaginazioneSerena [email protected]

Contributo fotograficoManuela AgnelloDario DusioValentina DelvecchioEnrico RolandoFederico SolinasGianluca Zanetti

StampaByblos s.r.l.

Copyright ©, tutti i diritti riservati. E’vietata la riproduzione totale o parziale di testi, foto, disegni pubblicati su Do Hit, con qualsiasi mezzo, salvo espressa autorizzazione dell’ Editore. L’editore non risponde dell’opinione espressa dagli autori.

Per collaborare con noi scrivi a:[email protected]

Questo editoriale era stato pensato diversamente, ma dopo che il campione dei Red Devils, Marco Dolfin, l’11 ottobre scorso, ha avuto un brutto incidente in moto e ha fatto stare col fiato sospeso per qualche giorno tutta la nostra grande famiglia che è la Federazione Italiana Hit Ball, non si può non dedicare un immenso “IN BOCCA AL LUPO” per la lunga riabilitazione che dovrà sopportare per poi tornare ancor più agguerrito di prima sui campi per divertirsi e far divertire il pubblico. Forza Marco, noi tutti siamo con te e a chi si può dedicare se non proprio a te questo numero zero della nuova avventura? La mia idea nasce un mattino che sembra come tutti gli altri. Ti alzi, vai al lavoro e, incrociando sulla scrivania di un tuo collega una rivista di sport, vieni folgorata da un’intuizione: e se creassi una rivista cartacea dedicata all’Hit Ball? Già, ma da dove iniziare? Cinque anni di giornalismo in redazioni e uffici stampa qualcosa avranno pur insegnato e poi che bello sarebbe! Inizia così un progetto editoriale che tratta del nostro sport e che, almeno nelle mie intenzioni, va a colmare un vuoto che io sentivo di uno strumento cartaceo che potesse diffondere la nostra passione anche al di fuori del

Editoriale

pag. 5 Lettera del Presidentepag. 7 Mirko Violetto: la nuova sfidapag. 12 Un nuovo gruppo di lavoro: nasce la Commissione Comunicazione e Marketingpag. 13 Hitball e controllo dell’aggressività:

uno sport vincentepag. 16 2° Torneo Centro-Sudpag. 18 Accordo FIHB - Generali: finalmente realtà

Patrizia Cascino

pag. 19 In riva al lago: un weekend a Leccopag. 21 Coppa Hitalia 2011pag. 22 Serie A1pag. 23 Serie A2pag. 25 Serie B1pag. 26 Serie B2pag. 27 Serie Cpag. 29 Tutte le Associazioni affiliate FIHBpag. 30 Fantahitball: edizione 2012pag. 31 Un mondo di corsi

Palahit e dei suoi tesserati. Voglio ringraziare Enrico Rolando che ha appoggiato emotivamente e professionalmente da subito quest’idea e Serena Romio che si è lasciata contagiare dal nostro entusiasmo e che ha deciso di buttarsi a capo fitto in questo progetto dedicandosi all’impaginazione grafica.Chiedo a tutti quelli che vorranno collaborare con noi mandandoci materiale fotografico sia storico sia nuovo, in alta risoluzione, di contattarmi all’indirizzo e- mail pat.hitball@gmailcom

Buona lettura a tutti!!

Page 4: Do Hit numero 0
Page 5: Do Hit numero 0

5

Un ventennale ricco di appuntamenti

Saluto con grande favore l’iniziativa dei giocatori tes-serati Patrizia Cascino e Enrico Rolando (Hit Dogs) at-traverso la quale si intende realizzare la rivista ufficiale della Federazione Italiana Hit Ball. Sono certo che sap-ranno informare con professionalità e competenza e a loro va la mia personale fiducia e stima.

La rivista ufficiale FIHB sarà uno strumento utilissimo capace di alimentare e sostenere la diffusione in atto del nostro sport e nel contempo contribuirà a qualifi-care ulteriormente l’immagine della nostra disciplina.

Anche grazie a questo progetto la Ventesima edizione del campionato di hit ball che sta per cominciare non sarà sicuramente ricordata come un’edizione come tutte le altre.

Le numerose iniziative in corso per celebrare il ven-tennale della FIHB e i progetti che sono in corso di elaborazione per arricchire ulteriormente il program-ma accompagneranno infatti le 600 partite ufficiali del “Campionato del Ventennale”.

Tra le iniziative già realizzate (o già programmate) segnalo il torneo interregionale (con la partecipazione della rappresentativa di Arzano Napoli) a Collevec-chio (Rieti) nel maggio scorso, il seminario di studi a Milano del 15 giugno, la manifestazione sportiva con il gonfiabile a Lecco (26 giugno) e quelle più recenti a SAN CARLO Canavese (To) e a Chieri (To). La prossima manifestazione con il gonfiabile sarà ad ASTI (dove ad ottobre è previsto un corso di aggiornamento) e infine la presentazione dell’hit ball di ieri presso il Provveditorato agli Studi di Vercelli.Sempre ad ottobre ci sarà la presentazione del nos-tro sport a PERUGIA da parte del Prof. Enzo Antimi presso il locale IUSM per far conoscere agli studenti (e futuri professori di Scienze Motorie) dell’Umbria la nostra disciplina sportiva.

Tra i progetti per il futuro segnalo il secondo Palahit a Torino, l’avvio della categoria C2, il primo impianto outdoor, una web tv presso il primo o il secondo Pala-hit, una pubblicazione didattica, la rivista ufficiale

FIHB, la realizzazione di un video spot pubblici-tario, un convegno a To-rino nel mese di marzo 2012 e la partecipazione al Wellness festival di Rimini nel mese di mag-gio.

Sono solamente al-cune delle cose che si potrebbero e si vorreb-bero fare. Non so quante tra queste potranno effet-tivamente essere realizzate nel corso dell’anno che terminerà il 26 marzo 2012. Confido nel sostegno di ognuno per realizzarle tutte e al meglio.

Di certo ci daremo da fare come sempre e ci bat-teremo tutti insieme (vedi petizione per il secondo Palahit) per affermare il pieno diritto della nostra at-tività sportiva ad essere equiparata a pieno titolo alle altre discipline sportive a loro volta degne di stima, rispetto e considerazione istituzionale anche se nate altrove e solo successivamente importate nel nostro Paese a differenza della nostra.

Buon divertimento e cordiali sportivissimi saluti.

Luigi Gigante

Page 6: Do Hit numero 0

76

la nuova sfida!

A detta di molti è stato ed è tutt’ora uno dei migliori giocatori di Hit Ball. Con i suoi 9700 hit in carriera, 6 scudetti, innumerevoli premi personali tra cui 16

volte miglior giocatore di A1, è sicuramente il miglior hit-ter di tutti i tempi e nell’ultimo campionato ha tenuto una media di quasi 31 hit a partita. Abbiamo incontrato Mirko Violetto che ha voluto condividere con noi la sua storia e la sua carriera, che poi ripercorrono anche la storia di tutto il nostro sport, ma anche le cause e le aspettative della scelta chiamata Sinombre.

Intervista - Come ha inizio l’avventura di Mirko Violetto nell’Hit Ball?

Raffaele Francone e Lele Enria erano miei compagni alle superiori e, avendo loro fatto le medie alla Nigra con Luigi Gigante, giocavano a questo sport. Quan-do mancava qualcuno mi chiamavano per giocare con loro ed essendo tutti noi abbastanza atletici, Gigi ci “usava” per fare esperimenti di gioco e di-mostrazioni.Io praticavo allora lo squash a livello nazionale, ma ero stufo perché mi richiedevano 6 allenamenti a settimana e quindi conoscere un nuovo sport che mi piaceva, da fare con i miei amici e con un bellissimo gruppo che andava formandosi, in un momento in cui cercavo alternative allo squash, è stato molto probabilmente determinante.All’inizio andavo con dritto e rovescio, poi, poco alla volta, ho dovuto rinunciare al rovescio per iniziare ad usare il braccio sinistro. Avevo un ottimo rove-scio!

- La prima squadra e il primo campionato, quan-do e con chi?

La prima squadra era praticamente una squadra della scuola e nonostante vincessimo ogni tipo di campionato non siamo mai riusciti a vincere gli stu-denteschi perché arrivavano sempre le altre scuole con squadre di pallavolisti che immancabilmente ci distruggevano.Io, Raffaele, Lele, un nostro compagno di classe e altri amici abbiamo partecipato al primissimo campi-onato che credo non fosse neanche ancora ufficiale. Se non ricordo male era il 1991/1992 e le squadre era-no proprio poche: c’erano Piccolo Club, Somellier, la nostra, una squadra di Tony Giordano e una di Gigi.

- Quindi il Piccolo Club esiste fin dall’inizio? Il Piccolo Club c’era già perché era un club di ten-nis di Pino Torinese di cui il papà di Gigi era socio e quindi era stato proprio là che, in un campo molto grezzo, i soci del club avevano iniziato a giocare tra loro formando una squadra.

Page 7: Do Hit numero 0

76

la nuova sfida!

A detta di molti è stato ed è tutt’ora uno dei migliori giocatori di Hit Ball. Con i suoi 9700 hit in carriera, 6 scudetti, innumerevoli premi personali tra cui 16

volte miglior giocatore di A1, è sicuramente il miglior hit-ter di tutti i tempi e nell’ultimo campionato ha tenuto una media di quasi 31 hit a partita. Abbiamo incontrato Mirko Violetto che ha voluto condividere con noi la sua storia e la sua carriera, che poi ripercorrono anche la storia di tutto il nostro sport, ma anche le cause e le aspettative della scelta chiamata Sinombre.

Intervista - Come ha inizio l’avventura di Mirko Violetto nell’Hit Ball?

Raffaele Francone e Lele Enria erano miei compagni alle superiori e, avendo loro fatto le medie alla Nigra con Luigi Gigante, giocavano a questo sport. Quan-do mancava qualcuno mi chiamavano per giocare con loro ed essendo tutti noi abbastanza atletici, Gigi ci “usava” per fare esperimenti di gioco e di-mostrazioni.Io praticavo allora lo squash a livello nazionale, ma ero stufo perché mi richiedevano 6 allenamenti a settimana e quindi conoscere un nuovo sport che mi piaceva, da fare con i miei amici e con un bellissimo gruppo che andava formandosi, in un momento in cui cercavo alternative allo squash, è stato molto probabilmente determinante.All’inizio andavo con dritto e rovescio, poi, poco alla volta, ho dovuto rinunciare al rovescio per iniziare ad usare il braccio sinistro. Avevo un ottimo rove-scio!

- La prima squadra e il primo campionato, quan-do e con chi?

La prima squadra era praticamente una squadra della scuola e nonostante vincessimo ogni tipo di campionato non siamo mai riusciti a vincere gli stu-denteschi perché arrivavano sempre le altre scuole con squadre di pallavolisti che immancabilmente ci distruggevano.Io, Raffaele, Lele, un nostro compagno di classe e altri amici abbiamo partecipato al primissimo campi-onato che credo non fosse neanche ancora ufficiale. Se non ricordo male era il 1991/1992 e le squadre era-no proprio poche: c’erano Piccolo Club, Somellier, la nostra, una squadra di Tony Giordano e una di Gigi.

- Quindi il Piccolo Club esiste fin dall’inizio? Il Piccolo Club c’era già perché era un club di ten-nis di Pino Torinese di cui il papà di Gigi era socio e quindi era stato proprio là che, in un campo molto grezzo, i soci del club avevano iniziato a giocare tra loro formando una squadra.

Page 8: Do Hit numero 0

9

giovani e, se prima riuscivo a fare in campo più o meno ciò che volevo, ora faccio sicuramente molta più fatica.

- Avere il peso di tutto o quasi l’attacco della propria squadra sulle spalle credo sia un onore non indifferente. Com’è sentirsi l’àncora a cui i tuoi compagni si aggrappano nei momenti di difficoltà contando sul fatto che sicuramente tu risolleverai la situazione?

Diciamo che nel cambiamento di adesso c’è in re-altà un voler capire, anche per me, tutta una serie di cose, a partire dal tipo di allenamento e dalla mia idea di Hit Ball, che i risultati degli ultimi anni dicono non essere poi così giusta. Anche se abbia-mo raggiunto la finale rimane il fatto di non averla vinta. Inoltre c’è il discorso che tutti o quasi sono dell’avviso che il Piccolo era il Piccolo perché c’era Mirko, non è neanche detto che Mirko fosse Mirko perché c’era il Piccolo, nel senso che gente come Roberto, Luca, Daniele, ti fanno giocare bene. Magari mettono in risalto, per loro caratteristiche e per la loro disponibilità, più gli altri che loro stes-si, e ti permettono di fare certi risultati. Quindi il discorso è che non per forza il peso era tutto sulle mie spalle. Lo era quello offensivo, ma quello difen-sivo non lo è mai stato, diciamo che ognuno aveva il suo compito.

- Avrà quindi inizio per te quest’anno una nuo-va avventura nei Sinombre. Cosa ti aspetti?

Beh, quest’anno sarà sicuramente una scoperta per tutti. Per me sarà interessante scoprire se, cam-biando il modo di giocare e i compagni continuo ad essere ancora uno bravo a giocare oppure sono calato. In realtà il cambiamento è dovuto anche al fatto che credo che ogni cosa abbia un suo percor-so. Io personalmente negli ultimi anni ho pensato che ogni anno potesse essere l’anno della svolta per molti miei compagni, per la squadra e per me, e invece ogni anno alla fine mancava sempre qual-cosa. Forse era il nostro modo di giocare o forse altro. Io come allenatore penso di aver fatto tutto ciò che potevo, oltre poteva esserci solo o cambi-are tutto dalle fondamenta, cambiare compagni per cambiare degli equilibri ormai consolidati da dieci anni di gioco insieme o cambiare io squadra. Come dissi l’anno scorso ai miei compagni, bisog-nava mettere un punto per capire anche noi cosa non andava più. Ormai iniziava ad esserci anche parecchia differenza nelle singole disponibilità personali con cambi di lavoro e di orari.

8

- Torniamo a te, il secondo anno, che poi sarà il primo ufficiale, hai continuato con i tuoi compagni o hai preso altre strade?

L’anno successivo sono entrato nell’HB Time e sono rimasto lì anche nella stagione 1993/1994. Poi mi hanno chiesto di andare nella squadra che stavano formando Mario Marino e Sonia Bertin, i nuovi Sunandmoon. Era un tentativo di scalzare il Piccolo Club che aveva già vinto i primi due campionati. Il primo anno abbiamo giocato la bella, ma non ci siamo riusciti. Solo nel 1995/96 abbiamo interrotto la leadership di Pino. Ho fatto poi ancora un anno nel Sunand-moon senza Mario e Sonia che avevano voluto prendersi un anno di pausa lasciando la squadra a me. Nella stagione successiva Mario e Sonia sono rientrati e io mi sono spostato, con quasi tutti i miei compagni, nel Piccolo Club, forman-do, insieme ad Alessandro Vendrame, l’unico rimasto del gruppo di tennisti, una squadra che giocava propriamente ad Hit Ball e non più a tennis o a pallavolo. La formazione di allora era composta, oltre che da noi due, da Daniele Brognara, Francesca Parigi, Stefania Cauda e altri giocatori che poi hanno smesso. Ma son stati moltissimi i giocatori e amici che sono en-trati e usciti dalla squadra. Solo per citare col-oro che sono stati con noi per un po’ di anni: Assad Naber, Sabrina Fissore, Simone Guiducci, Roberto Villa, Luca Minetola.

- Ha inizio così il felice e duraturo connubio Piccolo Club – Mirko Violetto. Quali sod-disfazioni e quante emozioni in quattordici anni di maglia numero 8?

Dopo due anni senza sconfitte nei Sunandmoon, il primo anno del “nuovo” Piccolo Club poteva contare su quella che credo fosse una squadra in-arrivabile composta, a parte me, dai migliori gio-catori dell’epoca: Tony, Raffaele, Simone e Ma-rio. Io poi quell’anno mi sono dovuto operare al ginocchio e quindi ero un po’ a mezzo servizio e non siamo riusciti a vincere. Negli anni successivi, però, con qualche cambio di formazione – sono entrati Assad e Simone – siamo riusciti a toglierci grandi soddisfazioni conquistando il campionato un anno sì ed uno no per tre anni. Era una squadra completa sotto ogni aspetto: avevamo un ottimo apparato difensivo con Assad (miglior defender incontrastato per anni n.d.r.) e in attacco sapeva-mo dire la nostra. Poi, pian piano, io soprattutto, ho dovuto confrontarmi con dei ragazzi più

Page 9: Do Hit numero 0

9

giovani e, se prima riuscivo a fare in campo più o meno ciò che volevo, ora faccio sicuramente molta più fatica.

- Avere il peso di tutto o quasi l’attacco della propria squadra sulle spalle credo sia un onore non indifferente. Com’è sentirsi l’àncora a cui i tuoi compagni si aggrappano nei momenti di difficoltà contando sul fatto che sicuramente tu risolleverai la situazione?

Diciamo che nel cambiamento di adesso c’è in re-altà un voler capire, anche per me, tutta una serie di cose, a partire dal tipo di allenamento e dalla mia idea di Hit Ball, che i risultati degli ultimi anni dicono non essere poi così giusta. Anche se abbia-mo raggiunto la finale rimane il fatto di non averla vinta. Inoltre c’è il discorso che tutti o quasi sono dell’avviso che il Piccolo era il Piccolo perché c’era Mirko, non è neanche detto che Mirko fosse Mirko perché c’era il Piccolo, nel senso che gente come Roberto, Luca, Daniele, ti fanno giocare bene. Magari mettono in risalto, per loro caratteristiche e per la loro disponibilità, più gli altri che loro stes-si, e ti permettono di fare certi risultati. Quindi il discorso è che non per forza il peso era tutto sulle mie spalle. Lo era quello offensivo, ma quello difen-sivo non lo è mai stato, diciamo che ognuno aveva il suo compito.

- Avrà quindi inizio per te quest’anno una nuo-va avventura nei Sinombre. Cosa ti aspetti?

Beh, quest’anno sarà sicuramente una scoperta per tutti. Per me sarà interessante scoprire se, cam-biando il modo di giocare e i compagni continuo ad essere ancora uno bravo a giocare oppure sono calato. In realtà il cambiamento è dovuto anche al fatto che credo che ogni cosa abbia un suo percor-so. Io personalmente negli ultimi anni ho pensato che ogni anno potesse essere l’anno della svolta per molti miei compagni, per la squadra e per me, e invece ogni anno alla fine mancava sempre qual-cosa. Forse era il nostro modo di giocare o forse altro. Io come allenatore penso di aver fatto tutto ciò che potevo, oltre poteva esserci solo o cambi-are tutto dalle fondamenta, cambiare compagni per cambiare degli equilibri ormai consolidati da dieci anni di gioco insieme o cambiare io squadra. Come dissi l’anno scorso ai miei compagni, bisog-nava mettere un punto per capire anche noi cosa non andava più. Ormai iniziava ad esserci anche parecchia differenza nelle singole disponibilità personali con cambi di lavoro e di orari.

8

- Torniamo a te, il secondo anno, che poi sarà il primo ufficiale, hai continuato con i tuoi compagni o hai preso altre strade?

L’anno successivo sono entrato nell’HB Time e sono rimasto lì anche nella stagione 1993/1994. Poi mi hanno chiesto di andare nella squadra che stavano formando Mario Marino e Sonia Bertin, i nuovi Sunandmoon. Era un tentativo di scalzare il Piccolo Club che aveva già vinto i primi due campionati. Il primo anno abbiamo giocato la bella, ma non ci siamo riusciti. Solo nel 1995/96 abbiamo interrotto la leadership di Pino. Ho fatto poi ancora un anno nel Sunand-moon senza Mario e Sonia che avevano voluto prendersi un anno di pausa lasciando la squadra a me. Nella stagione successiva Mario e Sonia sono rientrati e io mi sono spostato, con quasi tutti i miei compagni, nel Piccolo Club, forman-do, insieme ad Alessandro Vendrame, l’unico rimasto del gruppo di tennisti, una squadra che giocava propriamente ad Hit Ball e non più a tennis o a pallavolo. La formazione di allora era composta, oltre che da noi due, da Daniele Brognara, Francesca Parigi, Stefania Cauda e altri giocatori che poi hanno smesso. Ma son stati moltissimi i giocatori e amici che sono en-trati e usciti dalla squadra. Solo per citare col-oro che sono stati con noi per un po’ di anni: Assad Naber, Sabrina Fissore, Simone Guiducci, Roberto Villa, Luca Minetola.

- Ha inizio così il felice e duraturo connubio Piccolo Club – Mirko Violetto. Quali sod-disfazioni e quante emozioni in quattordici anni di maglia numero 8?

Dopo due anni senza sconfitte nei Sunandmoon, il primo anno del “nuovo” Piccolo Club poteva contare su quella che credo fosse una squadra in-arrivabile composta, a parte me, dai migliori gio-catori dell’epoca: Tony, Raffaele, Simone e Ma-rio. Io poi quell’anno mi sono dovuto operare al ginocchio e quindi ero un po’ a mezzo servizio e non siamo riusciti a vincere. Negli anni successivi, però, con qualche cambio di formazione – sono entrati Assad e Simone – siamo riusciti a toglierci grandi soddisfazioni conquistando il campionato un anno sì ed uno no per tre anni. Era una squadra completa sotto ogni aspetto: avevamo un ottimo apparato difensivo con Assad (miglior defender incontrastato per anni n.d.r.) e in attacco sapeva-mo dire la nostra. Poi, pian piano, io soprattutto, ho dovuto confrontarmi con dei ragazzi più

Page 10: Do Hit numero 0

10

E quindi si prova una cosa nuova, provo a fare il semplice giocatore senza più la gestione della squadra in testa, anche perché, soprattutto l’ultimo anno in otto, era diventato un incubo. Finivo per rinunciare a certe parti di giocatore per capire chi e quando cambiare e non avevo neanche più la visione chiara di quan-do uscire io e quando no, perché la squadra era impostata in un certo modo e se fossi uscito io gli equilibri potevano spezzarsi. Sarà probabil-mente per me difficile subire gli or-dini di altri perché per mio carattere sono sempre stato il leader delle mie squa-dre, per quan-to ogni anno rimettevo in d i s c u s s i o n e questo ruolo, ma voglio pro-prio provare a fare ciò che mi dicono e basta, senza più do-ver pensare ad altro che non sia giocare.

- 6 scudetti, innumerevoli premi di squadra e premi personali, ma dove li fai stare tutti? Hai adibito una vetrinetta o addirittura una stanza per contenerli tutti?

Una volta mi sarebbe piaciuto, adesso un po’ per la quantità, un po’ perché occuperebbero troppo posto ricoprendosi solo di polvere

e creando liti in casa, ho ridotto di molto l’esposizione.

- Per tanti anni hai fatto anche l’allenatore. Quanto differisce la visione del giocatore da quella dell’allenatore?

In realtà ho quasi sempre solo al-lenato il Piccolo. Ho avuto solo un’esperienza in una scuola di Pino con dei ragazzi bravissimi che ai tempi se l’erano giocata alla pari con i coetanei Sotomayor che poi sappi-amo chi sono diventati. In ogni caso

io non sono bravo ad in-segnare a chi non è por-tato. Ci sono allenatori che riescono a far migliorare ra-gazzi anche che non sono portati, io no, devo avere la pietra già mezza forma-ta. Poi credo

d’esser bravo a levigarla bene, ma se non ha già una forma di suo non riesco a farla migliorare. Penso che questo possa essere dovuto al fat-to che io sono arrivato nell’Hit Ball all’inizio, forse addirittura qualche colpo potrebbe essersi formato pro-prio su di me, e di conseguenza ci sono dei colpi che non so spiegare. Non ho subito una didattica e quindi

“Sarà probabilmente per me difficile subire gli ordini di altri, ma

voglio provare a fare ciò che mi dicono e basta,

senza più dover pensare ad altro che non sia

giocare!”

11

non saprei quali sono le difficoltà dell’esecuzione dei colpi. Un anno ho allenato i New Little, la seconda squadra del Piccolo, portandoli in finale ai danni proprio del Piccolo dimostrando in quel caso di essere più bravo come allenatore che come giocatore. Ma rimane comunque il ruolo che prediligo meno, non sono sicuramente un allenatore puro. Forse il mio ruolo migliore sarebbe il capitano anche se non l’ho mai fatto proprio per il discorso che avevamo prima della leadership.

- Secondo te chi potrebbe essere un tuo ipotetico erede nel raggi-ungimento e magari nel supera-mento di tutti i traguardi che hai raggiunto tu, compresi record di hit in carriera e premi personali?

Sono già almeno cinque anni che dico che Daniel Guzzafame è il miglior giocatore sulla piazza. E’ un giocatore parecchio più completo di me e sa far giocare bene i suoi com-pagni. Dentro di me sono convinto, per come stavo giocando, che se la mia schiena non si fosse messa a far male in finale, quest’anno sarei rius-cito a tenergli testa, ma così non è stato e onore ai vincitori. Il premio come miglior giocatore, secondo me, sarebbe dovuto spettare sem-pre a lui negli ultimi cinque anni. Ho imparato però una cosa: fino ai ven-ticinque/trent’anni il premio è im-portantissimo, poi, probabilmente perché da un lato uno diventa più maturo, dall’altro comunque ha già

vinto qualcosa, perde un po’ di va-lore. Inoltre ti accorgi che in fondo ha ragione sempre e solo chi vince perché nell’Hit Ball non ho mai visto vincere ingiustamente. Chi vince ha sempre un motivo valido per por-tarsi a casa quel premio e questa è la cosa più importante.

- Per concludere cosa vorresti dire alle nuove leve di ragazzini che si stanno man mano avvicinando al nostro sport e che vorrebbero crescere in esso?

Mi piacerebbe tanto vedere dei ra-gazzini che sacrificano due o tre anni per fare l’ottavo in A1 invece che giocare con i loro amichetti in B2 e rimanere fino a venticinque anni dei giocatori di B2. Secondo me il più grosso limite che ha l’Hit Ball in questo momento è che non c’è una mentalità di sacrificio. Ora il concetto è che l’importante sia giocare almeno due tempi e piut-tosto di giocare due tempi, anche chi può crescere, sta dietro e si limi-ta. Questo è il motivo per cui siamo sempre gli stessi a giocare l’All Star Game di A1 e per cui non c’è rinno-vo nella massima serie. Se si tratta di prendere un giocatore piuttosto di un altro perché si adatta meglio allo spirito di squadra va benissimo, ma non crescere per paura di stare fuori dal campo troppo tempo non è giusto e non fa bene, né allo sport né alla persona.

Page 11: Do Hit numero 0

10

E quindi si prova una cosa nuova, provo a fare il semplice giocatore senza più la gestione della squadra in testa, anche perché, soprattutto l’ultimo anno in otto, era diventato un incubo. Finivo per rinunciare a certe parti di giocatore per capire chi e quando cambiare e non avevo neanche più la visione chiara di quan-do uscire io e quando no, perché la squadra era impostata in un certo modo e se fossi uscito io gli equilibri potevano spezzarsi. Sarà probabil-mente per me difficile subire gli or-dini di altri perché per mio carattere sono sempre stato il leader delle mie squa-dre, per quan-to ogni anno rimettevo in d i s c u s s i o n e questo ruolo, ma voglio pro-prio provare a fare ciò che mi dicono e basta, senza più do-ver pensare ad altro che non sia giocare.

- 6 scudetti, innumerevoli premi di squadra e premi personali, ma dove li fai stare tutti? Hai adibito una vetrinetta o addirittura una stanza per contenerli tutti?

Una volta mi sarebbe piaciuto, adesso un po’ per la quantità, un po’ perché occuperebbero troppo posto ricoprendosi solo di polvere

e creando liti in casa, ho ridotto di molto l’esposizione.

- Per tanti anni hai fatto anche l’allenatore. Quanto differisce la visione del giocatore da quella dell’allenatore?

In realtà ho quasi sempre solo al-lenato il Piccolo. Ho avuto solo un’esperienza in una scuola di Pino con dei ragazzi bravissimi che ai tempi se l’erano giocata alla pari con i coetanei Sotomayor che poi sappi-amo chi sono diventati. In ogni caso

io non sono bravo ad in-segnare a chi non è por-tato. Ci sono allenatori che riescono a far migliorare ra-gazzi anche che non sono portati, io no, devo avere la pietra già mezza forma-ta. Poi credo

d’esser bravo a levigarla bene, ma se non ha già una forma di suo non riesco a farla migliorare. Penso che questo possa essere dovuto al fat-to che io sono arrivato nell’Hit Ball all’inizio, forse addirittura qualche colpo potrebbe essersi formato pro-prio su di me, e di conseguenza ci sono dei colpi che non so spiegare. Non ho subito una didattica e quindi

“Sarà probabilmente per me difficile subire gli ordini di altri, ma

voglio provare a fare ciò che mi dicono e basta,

senza più dover pensare ad altro che non sia

giocare!”

11

non saprei quali sono le difficoltà dell’esecuzione dei colpi. Un anno ho allenato i New Little, la seconda squadra del Piccolo, portandoli in finale ai danni proprio del Piccolo dimostrando in quel caso di essere più bravo come allenatore che come giocatore. Ma rimane comunque il ruolo che prediligo meno, non sono sicuramente un allenatore puro. Forse il mio ruolo migliore sarebbe il capitano anche se non l’ho mai fatto proprio per il discorso che avevamo prima della leadership.

- Secondo te chi potrebbe essere un tuo ipotetico erede nel raggi-ungimento e magari nel supera-mento di tutti i traguardi che hai raggiunto tu, compresi record di hit in carriera e premi personali?

Sono già almeno cinque anni che dico che Daniel Guzzafame è il miglior giocatore sulla piazza. E’ un giocatore parecchio più completo di me e sa far giocare bene i suoi com-pagni. Dentro di me sono convinto, per come stavo giocando, che se la mia schiena non si fosse messa a far male in finale, quest’anno sarei rius-cito a tenergli testa, ma così non è stato e onore ai vincitori. Il premio come miglior giocatore, secondo me, sarebbe dovuto spettare sem-pre a lui negli ultimi cinque anni. Ho imparato però una cosa: fino ai ven-ticinque/trent’anni il premio è im-portantissimo, poi, probabilmente perché da un lato uno diventa più maturo, dall’altro comunque ha già

vinto qualcosa, perde un po’ di va-lore. Inoltre ti accorgi che in fondo ha ragione sempre e solo chi vince perché nell’Hit Ball non ho mai visto vincere ingiustamente. Chi vince ha sempre un motivo valido per por-tarsi a casa quel premio e questa è la cosa più importante.

- Per concludere cosa vorresti dire alle nuove leve di ragazzini che si stanno man mano avvicinando al nostro sport e che vorrebbero crescere in esso?

Mi piacerebbe tanto vedere dei ra-gazzini che sacrificano due o tre anni per fare l’ottavo in A1 invece che giocare con i loro amichetti in B2 e rimanere fino a venticinque anni dei giocatori di B2. Secondo me il più grosso limite che ha l’Hit Ball in questo momento è che non c’è una mentalità di sacrificio. Ora il concetto è che l’importante sia giocare almeno due tempi e piut-tosto di giocare due tempi, anche chi può crescere, sta dietro e si limi-ta. Questo è il motivo per cui siamo sempre gli stessi a giocare l’All Star Game di A1 e per cui non c’è rinno-vo nella massima serie. Se si tratta di prendere un giocatore piuttosto di un altro perché si adatta meglio allo spirito di squadra va benissimo, ma non crescere per paura di stare fuori dal campo troppo tempo non è giusto e non fa bene, né allo sport né alla persona.

Page 12: Do Hit numero 0

uando si parla di ragazzi che commettono reati o tras-grediscono le regole sociali, si usano i termini “devianza”

e “delinquenza”. La nozione di “de-vianza”, introdotta negli Stati Uniti all’inizio degli anni ‘30, indica quelle condotte che violano norme sociali o che negano valori riconosciuti validi e fondanti in un dato momento storico ed in un dato contesto sociale. Il termine “delinquenza” indica, invece, le infrazioni al codice penale. Così, come la devianza presup-pone l’esistenza di un consenso su un sistema di valori e di regole, allo stesso modo la delin-quenza presuppone l’esistenza di norme codifi-cate le quali definiscano un comportamento come reato e vi ricolleghino una pena (Di Nuovo, 2008; Speltini, 2005). Desta preoccupazi-one il fatto che un sempre maggior numero di adolescenti, anche quando non arriva ad avere con-dotte criminali o ad essere protago-nista di episodi di delinquenza, mani-festi un disagio importante, che può essere rilevato in comportamenti quali l’aggressività, il bullismo, il nichilismo, che in altri casi sfocia nei disturbi dell’apprendimento ed ali-mentari, nei conflitti all’interno del gruppo dei pari e nella società, nell’abuso di sostanze, nell’alcolismo

HITBALL E CONTROLLO DELL’AGGRESSIVITA’:UNO SPORT VINCENTEA cura della dott.ssa Paola Sacchettino

“Se un uomo non tiene il passo con i compagni, forse questo accade perché ode un diverso tamburo. Lasciatelo camminare secondo la musica che sente, quale che sia il suo ritmo o per quanto sia lontana”

Henry David Thoreau, Walden

e oggi in maniera non più così in-frequente, nel suicidio (Bara, 2006; Bonino, 2005).

L’aggressività: presupposti del comportamento prepotente

Gli studi che si sono occupati dei fattori socio-cognitivi correlati con il comportamento aggres-

sivo, hanno formulato l’ipotesi che i bambini, nell’osservare e nel porre in atto comportamenti pre-varicanti, acquisiscano progressi-vamente un insieme di credenze e attese, le quali promuovono e legittimano tali comportamenti nel tempo (Costa, 2008). Boldizar, Perry e Perry hanno riscontrato nei bambini aggressivi aspettative elevate di benefici psicologici con-seguenti al controllo ed alla domi-nanza dei pari: obiettivi rilevanti non solo per i ragazzi aggressivi in

generale, ma soprattutto per coloro che operano prepotenze, cercando di raggiungere e mantenere uno sta-tus di superiorità nel gruppo, medi-ante tali comportamenti (Menesini, 1999). Un importante contributo all’indagine sugli aspetti del fenom-eno dell’aggressività, in un’ottica socio-cognitiva e morale integrata,

potrebbe essere costitu-ito dalla teoria del pensi-ero e dell’azione morale di Bandura ed in particolare dal costrutto del disim-pegno morale. Secondo Bandura, il rapporto tra principi morali interioriz-zati e condotta è mediato da un sistema di meccan-ismi di autoregolazione, da sanzioni interne (quali il senso di colpa, il biasimo e l’autoriprovazione), che anticipano e prevengono il comportamento immo-rale. Sono questi meccan-

ismi interni a mantenere in sintonia la condotta e le norme morali inte-riorizzate. L’acquisizione ed il pos-sesso di un sistema di autoregolazi-one interno non ne garantiscono un funzionamento efficace e continuo (Bandura, 1990) . E’ noto che i com-portamenti violenti siano più larga-mente più frequenti nei maschi che nelle femmine. Si può ipotizzare che lo sviluppo delle competenze comu-nicative e del livello di empatia tipico delle femmine è un fattore protet-tivo rispetto all’impulsività violenta.

Psicologia

“La ragione diventa tanto più forte quanto si è in grado di coinvolgerla attivamente

nel mondo delle passioni, dei valori, dei sentimenti e dei

desideri, inquadrando la sua logica in un ordine superiore.”

13

Abbiate cura dei mezzi e i fini si realizzeranno da soli. (Gandhi)

12

Durante il Consiglio Federale del 24 settembre, tra gli altri argomenti trattati, sono stati presentati due progetti: uno è quello di questa rivista che vuole far conoscere a più persone possibili il nostro sport, l’altro, presentato da Giovanni De Nichilo, era di un possibile marketing riguardo il marchio Hit Ball e la ricerca di eventuali sponsor che ci aiutino a costruire il secondo impianto e a migliorare quello già esistente. Nel mese di ottobre si è dunque deciso di accorpare la comunicazione – costituita dall’ufficio stampa diretto da Michele Segreto e la rivista diretta da Patrizia Cascino e Enrico Rolando – e il settore

NEW ENTRY

Nasce la Commissione Comunicazione e Marketing

marketing, gestito da Giovanni De Nichilo, in un’unica commissione federale con l’intento di promuovere a 360° l’immagine della FIHB. E’ nata così la Commissione Comunicazione e Marketing che si incarica, attraverso un’opera congiunta con il Presidente Luigi Gigante, di ricercare fondi da sponsor privati e di far crescere a livello di visibilità uno sport che dopo vent’anni merita il giusto interesse.Nel prossimo numero verrà pubblicato l’organigramma completo e aggiornato di tutte le commissioni che attualmente compongono la Federazione Italiana Hit Ball.

Per la tua pubblicità rivolgiti aDo Hit. Diamo visibilità alla tua attività

E’ il partner che fa per te

Page 13: Do Hit numero 0

uando si parla di ragazzi che commettono reati o tras-grediscono le regole sociali, si usano i termini “devianza”

e “delinquenza”. La nozione di “de-vianza”, introdotta negli Stati Uniti all’inizio degli anni ‘30, indica quelle condotte che violano norme sociali o che negano valori riconosciuti validi e fondanti in un dato momento storico ed in un dato contesto sociale. Il termine “delinquenza” indica, invece, le infrazioni al codice penale. Così, come la devianza presup-pone l’esistenza di un consenso su un sistema di valori e di regole, allo stesso modo la delin-quenza presuppone l’esistenza di norme codifi-cate le quali definiscano un comportamento come reato e vi ricolleghino una pena (Di Nuovo, 2008; Speltini, 2005). Desta preoccupazi-one il fatto che un sempre maggior numero di adolescenti, anche quando non arriva ad avere con-dotte criminali o ad essere protago-nista di episodi di delinquenza, mani-festi un disagio importante, che può essere rilevato in comportamenti quali l’aggressività, il bullismo, il nichilismo, che in altri casi sfocia nei disturbi dell’apprendimento ed ali-mentari, nei conflitti all’interno del gruppo dei pari e nella società, nell’abuso di sostanze, nell’alcolismo

HITBALL E CONTROLLO DELL’AGGRESSIVITA’:UNO SPORT VINCENTEA cura della dott.ssa Paola Sacchettino

“Se un uomo non tiene il passo con i compagni, forse questo accade perché ode un diverso tamburo. Lasciatelo camminare secondo la musica che sente, quale che sia il suo ritmo o per quanto sia lontana”

Henry David Thoreau, Walden

e oggi in maniera non più così in-frequente, nel suicidio (Bara, 2006; Bonino, 2005).

L’aggressività: presupposti del comportamento prepotente

Gli studi che si sono occupati dei fattori socio-cognitivi correlati con il comportamento aggres-

sivo, hanno formulato l’ipotesi che i bambini, nell’osservare e nel porre in atto comportamenti pre-varicanti, acquisiscano progressi-vamente un insieme di credenze e attese, le quali promuovono e legittimano tali comportamenti nel tempo (Costa, 2008). Boldizar, Perry e Perry hanno riscontrato nei bambini aggressivi aspettative elevate di benefici psicologici con-seguenti al controllo ed alla domi-nanza dei pari: obiettivi rilevanti non solo per i ragazzi aggressivi in

generale, ma soprattutto per coloro che operano prepotenze, cercando di raggiungere e mantenere uno sta-tus di superiorità nel gruppo, medi-ante tali comportamenti (Menesini, 1999). Un importante contributo all’indagine sugli aspetti del fenom-eno dell’aggressività, in un’ottica socio-cognitiva e morale integrata,

potrebbe essere costitu-ito dalla teoria del pensi-ero e dell’azione morale di Bandura ed in particolare dal costrutto del disim-pegno morale. Secondo Bandura, il rapporto tra principi morali interioriz-zati e condotta è mediato da un sistema di meccan-ismi di autoregolazione, da sanzioni interne (quali il senso di colpa, il biasimo e l’autoriprovazione), che anticipano e prevengono il comportamento immo-rale. Sono questi meccan-

ismi interni a mantenere in sintonia la condotta e le norme morali inte-riorizzate. L’acquisizione ed il pos-sesso di un sistema di autoregolazi-one interno non ne garantiscono un funzionamento efficace e continuo (Bandura, 1990) . E’ noto che i com-portamenti violenti siano più larga-mente più frequenti nei maschi che nelle femmine. Si può ipotizzare che lo sviluppo delle competenze comu-nicative e del livello di empatia tipico delle femmine è un fattore protet-tivo rispetto all’impulsività violenta.

Psicologia

“La ragione diventa tanto più forte quanto si è in grado di coinvolgerla attivamente

nel mondo delle passioni, dei valori, dei sentimenti e dei

desideri, inquadrando la sua logica in un ordine superiore.”

13

Abbiate cura dei mezzi e i fini si realizzeranno da soli. (Gandhi)

12

Durante il Consiglio Federale del 24 settembre, tra gli altri argomenti trattati, sono stati presentati due progetti: uno è quello di questa rivista che vuole far conoscere a più persone possibili il nostro sport, l’altro, presentato da Giovanni De Nichilo, era di un possibile marketing riguardo il marchio Hit Ball e la ricerca di eventuali sponsor che ci aiutino a costruire il secondo impianto e a migliorare quello già esistente. Nel mese di ottobre si è dunque deciso di accorpare la comunicazione – costituita dall’ufficio stampa diretto da Michele Segreto e la rivista diretta da Patrizia Cascino e Enrico Rolando – e il settore

NEW ENTRY

Nasce la Commissione Comunicazione e Marketing

marketing, gestito da Giovanni De Nichilo, in un’unica commissione federale con l’intento di promuovere a 360° l’immagine della FIHB. E’ nata così la Commissione Comunicazione e Marketing che si incarica, attraverso un’opera congiunta con il Presidente Luigi Gigante, di ricercare fondi da sponsor privati e di far crescere a livello di visibilità uno sport che dopo vent’anni merita il giusto interesse.Nel prossimo numero verrà pubblicato l’organigramma completo e aggiornato di tutte le commissioni che attualmente compongono la Federazione Italiana Hit Ball.

Per la tua pubblicità rivolgiti aDo Hit. Diamo visibilità alla tua attività

E’ il partner che fa per te

Page 14: Do Hit numero 0

14 15

Al contrario i maschi mostrano più facilmente carenza di empatia e conseguente capacità di immedesi-marsi nella sofferenza provata dai propri simili; ciò favorisce lo svi-luppo di comportamenti aggressivi (Muratori, 2005).

Due tipologie di aggressivitàNel comportamento animale sono state individuate due tipologie di-verse di aggressività: una di tipo predatorio, nella quale l’animale è silenzioso ed ha pieno controllo dei suoi movimenti ed un’altra affet-tiva, nella quale l’animale evidenzia un alto grado di eccitazione, con er-ezione pilifera ed emissioni sonore. La prima è un’aggressività offensiva con l’obiettivo di ottenere un risulta-to positivo da parte dell’animale; la seconda è di tipo reattivo/difensivo per paura di giungere ad un risultato negativo.

Gli studi etologici danno indicazioni utili all’interpretazione del com-portamento umano nel quale si possonodifferenziare due tipi di aggressività:

una impulsiva, associata ad instabilità

a f -fettiva di tipo esplo-sivo, noncontrollata ed alcune volte ri-volta verso se stessi, accompa-gnata da rabbia e paura; l’altra

programmata,agita con coscienza e lucidità, di tipo proattivo e strumentale (Muratori, 2005; Halfon, 2002; Bonino eSaglione, 1978).

La prevenzione socialePrevenire significa anticipare, pre-cedere, arrivare prima; quindi la pre-venzione consiste in ogni azione di un singolo o di un gruppo (privato o pubblico), che abbia l’intento di impedire il verificarsi od il dif-f o n d e r s i di eventi considera-ti dannosi o non de-s i d e r a t i . Un miglio-r a m e n t o delle con-d i z i o n i sociali di una comunità, una zona abitativa, un ambiente scolastico o lavorativo può dunque agire come fattore di prevenzione sociale, ren-dendo meno probabile che le per-sone commettano reati o tengano comportamenti antisociali, attenu-

ando od annullando l’influenza dei fattori di rischio. La prevenzione sociale ha come obiettivo di migliorare la socializ-

zazione e l’integrazione di soggetti marginali, contrastando con i com-portamenti devianti ed asociali (Barbagalli e Gatti 2005). E’ stato dimostra-to dagli studi condotti su adolescenti che vivono in condizioni di rischio partico-larmente grave, che un ad-eguato sostegno sociale può

permettere loro di divenire adulti responsabili e capaci di un inserimento produttivo nella società (Bonino, 2005). La nozione di senso comune, è stata sostituita da quella di

sostegno sociale, che è diventata oggi un riferimento chiave dei pro-grammi di intervento di politica so-ciale.

L’ambiente scolastico e sportivo

sono considerati i terreni ideali per la prevenzione: gli interventi sono effettuati in un ambiente struttura-to ed organizzato, sotto la guida di professionisti preparati e sensibili ai problemi educativi. In tale contesto, il sostegno sociale può essere garan-tito dalla presenza di adeguate ed efficienti reti sociali (Fuligni e Romi-to, 2002). Esistono diverse tipologie di reti sociali che possono offrire un

supporto o c o s t i t u i r e un ostacolo per lo svi-luppo di un adolescen-te. Gli effet-ti migliori sono otte-nuti dalle reti che considera-no insieme i

genitori e i figli, tenendo conto del fatto che questi sono inseriti in una serie complessa di rapporti più ampi. E’ fondamentale avere presente che: -reti sociali stabili e aperte, car-atterizzate da relazioni durature e contraddistinte da un forte sosteg-no emotivo, fa reti di sostegno; -reti sociali stabili e chiuse, contrad-distinte dalla volontà degli adulti di avere rari contatti con amici e da relazioni sommarie e poco gratifi-canti, si correlano con uno stile rela-tivamente negligente delle famiglie nel prendersi cura dei propri figli; -reti sociali aperte ma instabili, fatte di amicizie fuggevoli e di contatti frequenti con amici o parenti che alternano momenti di aiuto molto intrusivo ad altri di natura molto superficiale, si correlano frequente-mente ad episodi di maltrattamento dei più giovani. In questo intreccio, il contributo che può essere dato, al di là di quello della famiglia, da altri adulti (insegnanti, educatori e psicologi in genere) e dai coetanei (amici e gruppo dei pari) è, nella situazione culturale in cui viviamo, particolarmente rilevante (Palmo-nari, 2001).“Se cercheremo di aumentare l’autoconsapevolezza, di control-

“Nasce l’idea che il gioco dell’Hitball possa essere un ot-timo strumento di prevenzione

del disagio adolescenziale e della gestione dei conflitti”

lare più efficacemente i nostri sen-timenti negativi, di conservare il nostro ottimismo, di essere perse-veranti nonostante le frustrazioni, di aumentare la nostra capacità di essere empatici e di curarci degli al-tri, di cooperare e di stabilire legami sociali — in altre parole, se presteremo attenzione in modo più sistematico all’intelligenza emotiva — potremo sperare in un futuro più sereno”. (Gole-man, 1996)

Le abilità emozionali

c o m p r e n d o n o l ’autoconsapevolezza, identificare, esprimere e controllare i sentimenti, frenare gli impulsi e riman-dare la gratificazione, controllare la tensione e l’ansia. Un’abilita fonda-mentale nel trattenere gli impulsi, sta nel conoscere la differenza tra sentimenti ed azioni e nell’apprendere a migliorare le proprie deci-sioni emozionali. Ciò è possibile, fre-nando prima l’impulso ad agire e poi identificando le azioni alternative e le relative conseguenze. Molte com-petenze sono interpersonali: deci-frare i segnali sociali ed emozionali, ascoltare, essere in grado di resist-ere alle influenze negative, mettersi dal punto di vista dell’altro e capire quale comportamento sia accetta-bile in ogni determinata situazione. (Goleman, 1996).

La ragione e le emozioni non devono essere viste come estranee e nemi-che, anzi: la ragione diventa tanto più forte quanto si è in grado di co-involgerla attivamente nel mondo delle passioni, dei valori, dei senti-menti e dei desideri, inquadrando la sua logica in un ordine superiore.

Su questi presupposti nasce l’idea che il gioco dell’Hitball possa essere un ottimo strumento di prevenzione del disagio adolescenziale e della gestione dei conflitti, nel momento in cui i ragazzi imparano a sfogare la propria aggressività all’interno del

gioco stesso, riuscendo a contestu-alizzarla e gestirla durante la partita (ed in un momento precedente nel corso degli allenamenti), evitando di portarla al di fuori e sfogarla su se stessi o sulle persone con le quali hanno giocato (compagni di squadra

ed avversari). In un sec-ondo tempo, l’acquisizione di tale maturità emotiva sarà esportabile nei diversi ambiti della vita person-ale e scolastica/professionale, con risvolti positivi per quanto riguarda il sopracitato intervento di prevenzi-one e trattamento dell’aggressività stessa e, più in generale, del disagio e dei comportamenti antisociali.

Page 15: Do Hit numero 0

14 15

Al contrario i maschi mostrano più facilmente carenza di empatia e conseguente capacità di immedesi-marsi nella sofferenza provata dai propri simili; ciò favorisce lo svi-luppo di comportamenti aggressivi (Muratori, 2005).

Due tipologie di aggressivitàNel comportamento animale sono state individuate due tipologie di-verse di aggressività: una di tipo predatorio, nella quale l’animale è silenzioso ed ha pieno controllo dei suoi movimenti ed un’altra affet-tiva, nella quale l’animale evidenzia un alto grado di eccitazione, con er-ezione pilifera ed emissioni sonore. La prima è un’aggressività offensiva con l’obiettivo di ottenere un risulta-to positivo da parte dell’animale; la seconda è di tipo reattivo/difensivo per paura di giungere ad un risultato negativo.

Gli studi etologici danno indicazioni utili all’interpretazione del com-portamento umano nel quale si possonodifferenziare due tipi di aggressività:

una impulsiva, associata ad instabilità

a f -fettiva di tipo esplo-sivo, noncontrollata ed alcune volte ri-volta verso se stessi, accompa-gnata da rabbia e paura; l’altra

programmata,agita con coscienza e lucidità, di tipo proattivo e strumentale (Muratori, 2005; Halfon, 2002; Bonino eSaglione, 1978).

La prevenzione socialePrevenire significa anticipare, pre-cedere, arrivare prima; quindi la pre-venzione consiste in ogni azione di un singolo o di un gruppo (privato o pubblico), che abbia l’intento di impedire il verificarsi od il dif-f o n d e r s i di eventi considera-ti dannosi o non de-s i d e r a t i . Un miglio-r a m e n t o delle con-d i z i o n i sociali di una comunità, una zona abitativa, un ambiente scolastico o lavorativo può dunque agire come fattore di prevenzione sociale, ren-dendo meno probabile che le per-sone commettano reati o tengano comportamenti antisociali, attenu-

ando od annullando l’influenza dei fattori di rischio. La prevenzione sociale ha come obiettivo di migliorare la socializ-

zazione e l’integrazione di soggetti marginali, contrastando con i com-portamenti devianti ed asociali (Barbagalli e Gatti 2005). E’ stato dimostra-to dagli studi condotti su adolescenti che vivono in condizioni di rischio partico-larmente grave, che un ad-eguato sostegno sociale può

permettere loro di divenire adulti responsabili e capaci di un inserimento produttivo nella società (Bonino, 2005). La nozione di senso comune, è stata sostituita da quella di

sostegno sociale, che è diventata oggi un riferimento chiave dei pro-grammi di intervento di politica so-ciale.

L’ambiente scolastico e sportivo

sono considerati i terreni ideali per la prevenzione: gli interventi sono effettuati in un ambiente struttura-to ed organizzato, sotto la guida di professionisti preparati e sensibili ai problemi educativi. In tale contesto, il sostegno sociale può essere garan-tito dalla presenza di adeguate ed efficienti reti sociali (Fuligni e Romi-to, 2002). Esistono diverse tipologie di reti sociali che possono offrire un

supporto o c o s t i t u i r e un ostacolo per lo svi-luppo di un adolescen-te. Gli effet-ti migliori sono otte-nuti dalle reti che considera-no insieme i

genitori e i figli, tenendo conto del fatto che questi sono inseriti in una serie complessa di rapporti più ampi. E’ fondamentale avere presente che: -reti sociali stabili e aperte, car-atterizzate da relazioni durature e contraddistinte da un forte sosteg-no emotivo, fa reti di sostegno; -reti sociali stabili e chiuse, contrad-distinte dalla volontà degli adulti di avere rari contatti con amici e da relazioni sommarie e poco gratifi-canti, si correlano con uno stile rela-tivamente negligente delle famiglie nel prendersi cura dei propri figli; -reti sociali aperte ma instabili, fatte di amicizie fuggevoli e di contatti frequenti con amici o parenti che alternano momenti di aiuto molto intrusivo ad altri di natura molto superficiale, si correlano frequente-mente ad episodi di maltrattamento dei più giovani. In questo intreccio, il contributo che può essere dato, al di là di quello della famiglia, da altri adulti (insegnanti, educatori e psicologi in genere) e dai coetanei (amici e gruppo dei pari) è, nella situazione culturale in cui viviamo, particolarmente rilevante (Palmo-nari, 2001).“Se cercheremo di aumentare l’autoconsapevolezza, di control-

“Nasce l’idea che il gioco dell’Hitball possa essere un ot-timo strumento di prevenzione

del disagio adolescenziale e della gestione dei conflitti”

lare più efficacemente i nostri sen-timenti negativi, di conservare il nostro ottimismo, di essere perse-veranti nonostante le frustrazioni, di aumentare la nostra capacità di essere empatici e di curarci degli al-tri, di cooperare e di stabilire legami sociali — in altre parole, se presteremo attenzione in modo più sistematico all’intelligenza emotiva — potremo sperare in un futuro più sereno”. (Gole-man, 1996)

Le abilità emozionali

c o m p r e n d o n o l ’autoconsapevolezza, identificare, esprimere e controllare i sentimenti, frenare gli impulsi e riman-dare la gratificazione, controllare la tensione e l’ansia. Un’abilita fonda-mentale nel trattenere gli impulsi, sta nel conoscere la differenza tra sentimenti ed azioni e nell’apprendere a migliorare le proprie deci-sioni emozionali. Ciò è possibile, fre-nando prima l’impulso ad agire e poi identificando le azioni alternative e le relative conseguenze. Molte com-petenze sono interpersonali: deci-frare i segnali sociali ed emozionali, ascoltare, essere in grado di resist-ere alle influenze negative, mettersi dal punto di vista dell’altro e capire quale comportamento sia accetta-bile in ogni determinata situazione. (Goleman, 1996).

La ragione e le emozioni non devono essere viste come estranee e nemi-che, anzi: la ragione diventa tanto più forte quanto si è in grado di co-involgerla attivamente nel mondo delle passioni, dei valori, dei senti-menti e dei desideri, inquadrando la sua logica in un ordine superiore.

Su questi presupposti nasce l’idea che il gioco dell’Hitball possa essere un ottimo strumento di prevenzione del disagio adolescenziale e della gestione dei conflitti, nel momento in cui i ragazzi imparano a sfogare la propria aggressività all’interno del

gioco stesso, riuscendo a contestu-alizzarla e gestirla durante la partita (ed in un momento precedente nel corso degli allenamenti), evitando di portarla al di fuori e sfogarla su se stessi o sulle persone con le quali hanno giocato (compagni di squadra

ed avversari). In un sec-ondo tempo, l’acquisizione di tale maturità emotiva sarà esportabile nei diversi ambiti della vita person-ale e scolastica/professionale, con risvolti positivi per quanto riguarda il sopracitato intervento di prevenzi-one e trattamento dell’aggressività stessa e, più in generale, del disagio e dei comportamenti antisociali.

Page 16: Do Hit numero 0

17

Un ringraziamento e un affettuoso saluto agli amici di Arzano che hanno affrontato la lunga trasferta per in-contrare i sabini nello spirito sportivo ...... quello vero.

16

Dopo il saluto del Sindaco di Collevecchio a tutti gli Atle-ti e la lettura del messaggio del Coordinatore di Educa-zione Fisica della provincia di Rieti impossibilitato ad in-tervenire per un impegno urgente dell’ultimo momento inerente alla propria funzione, è iniziata alle ore 10.30 la fase agonistica della manifestazione con la prima semi-finale in cui le due squadre campane hanno dato vita ad un incontro combattutissimo, risolto, solo dopo l’extra time, a favore dei COBRAS sui TIGERS.

La seconda semifinale ha visto i ROSSI SABINI prevalere sui BLU HIT per 18 a 12. Successivamente si è svolta la finalina per il terzo posto, e i TIGERS hanno avuto facil-mente ragione dei BLU HIT aggiudicandosi l’incontro per 19 a 8.

La finale per il primo posto è stata di nuovo combattuta e, dopo un dominio dei campani per i primi due tempi, nella terza fase di gioco, grazie ad una rimonta travol-gente, i SABINI hanno scavalcato gli avversari e vinto l’incontro per 19 a 16.

Tutti i ragazzi hanno dato prova di lealtà e sportività, interpretando correttamente il senso della manifes-tazione e più in generale riconoscendosi nello spirito dell’hitball.

Entusiastici i commenti sullo sport emergente da parte del pubblico che si è avvicendato in palestra, giunto an-che solo casualmente, nel corso della manifestazione.

1. ROSSI SABINI Collevecchio (Ri) 2. COBRAS Arzano (Na) 3. TIGERS Arzano (Na) 4. BLU HIT Magliano Sabina (Ri)

I risultati finali

Page 17: Do Hit numero 0

17

Un ringraziamento e un affettuoso saluto agli amici di Arzano che hanno affrontato la lunga trasferta per in-contrare i sabini nello spirito sportivo ...... quello vero.

16

Dopo il saluto del Sindaco di Collevecchio a tutti gli Atle-ti e la lettura del messaggio del Coordinatore di Educa-zione Fisica della provincia di Rieti impossibilitato ad in-tervenire per un impegno urgente dell’ultimo momento inerente alla propria funzione, è iniziata alle ore 10.30 la fase agonistica della manifestazione con la prima semi-finale in cui le due squadre campane hanno dato vita ad un incontro combattutissimo, risolto, solo dopo l’extra time, a favore dei COBRAS sui TIGERS.

La seconda semifinale ha visto i ROSSI SABINI prevalere sui BLU HIT per 18 a 12. Successivamente si è svolta la finalina per il terzo posto, e i TIGERS hanno avuto facil-mente ragione dei BLU HIT aggiudicandosi l’incontro per 19 a 8.

La finale per il primo posto è stata di nuovo combattuta e, dopo un dominio dei campani per i primi due tempi, nella terza fase di gioco, grazie ad una rimonta travol-gente, i SABINI hanno scavalcato gli avversari e vinto l’incontro per 19 a 16.

Tutti i ragazzi hanno dato prova di lealtà e sportività, interpretando correttamente il senso della manifes-tazione e più in generale riconoscendosi nello spirito dell’hitball.

Entusiastici i commenti sullo sport emergente da parte del pubblico che si è avvicendato in palestra, giunto an-che solo casualmente, nel corso della manifestazione.

1. ROSSI SABINI Collevecchio (Ri) 2. COBRAS Arzano (Na) 3. TIGERS Arzano (Na) 4. BLU HIT Magliano Sabina (Ri)

I risultati finali

Page 18: Do Hit numero 0

18

Finalmente realta’

Partnership

A marzo, su interessamento di Mario Chalp, capitano della squadra Sunandmoon di A2, è stato possibile concretizzare un’idea che già da tempo si discuteva: la necessità di avere una Società Assicurativa che offrisse condizioni vantaggiose ad iscritti e associazioni affiliate. Il nostro movimento, sempre più numeroso, inizia ad essere allettante anche per grandi Aziende che vogliono aumentare il loro bacino d’utenza sul territorio piemontese. La Società Generali ha inviato una proposta molto interessante nella quale offre servizi e agevolazioni per tutti i tesserati FIHB e i loro familiari, che si concretizzano in sconti vantaggiosi su varie tipologie di polizze assicurative.

Si tratta di un’iniziativa promossa dall’Agenzia di Lungo Po Armando Diaz, nella quale lavora Mario, che si è esposto in prima persona credendo fermamente in questo accordo. Entrando nello specifico l’offerta prevede sia consulenze gratuite relativamente alla situazione previdenziale – argomento in questo periodo molto attuale e importante – sia l’applicazione di condizioni particolari per la stipula di contratti assicurativi.Per maggiore chiarezza parliamo di:

rami Incendio, Furto, •Responsabilità Civile, Tutela Legale: sconto 20%Polizze Multirischio (es. Valore •

Agricoltura, Valore Ufficio, Valore Commercio, Genera Impresa, Globale Fabbricati, etc..): sconto 20%ramo Infortuni: sconto 15%•ramo Malattie: sconto 5%•abbuono totale dei diritti di •emissione sulle Polizze Vita.Polizze Auto: possibilità di •agevolazioni in funzione della classe di merito.

Un’ottima proposta con motivazioni legate soprattutto alla passione per l’Hit Ball. “Vorrei offrire – commenta Chalp – un servizio a chi pratica uno sport che sento mio sia per le emozioni che mi trasmette, sia per gli ideali di sportività che lo contraddistinguono”. Ora che la nostra realtà va ingrandendosi e sono ormai molte le associazioni sportive affiliate con istruttori e organico magari da assicurare, perché non chiedere a Mario, in base alle proprie necessità, anche private, la soluzione migliore? Validi sconti e un nome che è sinonimo di garanzia come il Gruppo Generali, è un’alternativa che varrebbe la pena tener presente.

Le consulenze (assolutamente esenti da vincoli) possono essere concordate presso la propria abitazione/ufficio o presso il Pa-laHit durante gli orari di apertura pomeridiani contattando Mario Chalp al n. 333.239.77.23 o all’indi-rizzo di posta elettronica: [email protected] .

Page 19: Do Hit numero 0

19

Si è tenuta domenica 26 giugno una manifestazione

promozionale di Hit Ball a Lecco in piazza Garibaldi, organizzata dall’Associazione Sportiva Aurora San Francesco con la preziosa collaborazione degli istruttori federali Gianluca Zanetti, Sonia Bertin e Mario Marino, questi ultimi a capo dell’Associazione affiliata FIHB Sunandmoon Biella). Con l’aiuto anche di Manuel Arnaudo e Mauro Pompili moltissimi sportivi di ogni età hanno potuto provare a giocare nell’impianto a struttura gonfiabile. Da segnalare importanti e significative presenze di insegnati che, ormai da molto tempo, tengono corsi di Hit Ball in alcune scuole della provincia.Un ringraziamento particolare va indubbiamente alla Prof.ssa Silvia Cirillo, ma anche al Presidente dell’associazione Aurora Fabrizio Arrigoni, al Comune di Lecco, alla Provincia di Lecco e alla Confcommercio di Lecco che hanno patrocinato l’iniziativa.

Manifestazioni

Page 20: Do Hit numero 0

Si è conclusa il 30 settembre la Coppa Hitalia edizione 2011 con una vittoria strappata all’ultimo secondo dai Sine Nomine a

discapito degli altrettanto agguerritissimi HdS. Il risultato finale di 46 a 45 la dice lunga sull’andamento di questa finale: giocata punto a punto per tutti i quarantacinque minuti ha regalato emozioni fortissime al notevole pubblico assiepato intorno alle pareti in plexiglass.

Le squadre, già in forma campionato, hanno proposto il meglio di sé e Mirko Violetto ancora una volta decisivo con i suoi 28 punti a referto è stato ben coadiuvato dai nuovi compagni: Arnaudo 6 – che si aggiudica il premio come miglior marcatore di Coppa –, Rattalino 4, Saragnese 3, Cuffaro 2, Piscopiello 2, Boretto e Rabufo 0. Per gli HdS, invece, 16 punti di Garino, 8 di Potenza, 6 per Balbi e Beccaris, Sbrolli 5, Accornero e Bonaudi 2, Maia 0.

Ma questa partita è stata solo la punta di un iceberg lungo tre mesi (giugno, luglio e settembre), composto da 29 squadre, 221 giocatori e 80 partite disputate. Un torneo estivo che ormai è diventato consuetudine per un gran numero di giocatori già iscritti alla regular season, ma anche un modo per provare nuove squadre o per formarne ad hoc con gruppi di neofiti che vogliono provare l’emozione della partita. La formula è sempre la stessa e consente ad ogni squadra, forte o meno che sia, di disputare almeno quattro o cinque partite. Quest’anno, ad esempio, sono stati istituiti sei gironi (cinque da cinque squadre e uno da quattro) ciascuno con partite di sola andata. Si sono qualificate automaticamente alla fase successiva solo le prime due per ogni girone e le quattro migliori terze andando a formare un tabellone a sedici squadre con eliminazione diretta. Da qui si sale man mano verso la finale che, come già detto, ha dato sfoggio di grande preparazione e grinta agonistica.

Si chiude quindi un’edizione entusiasmante che sottolinea come l’interesse, nonostante il periodo torrido in cui si gioca, sia forte anche al di fuori della regular season, sia per il pubblico sia per il numero di giocatori partecipanti.

2120

Page 21: Do Hit numero 0

Si è conclusa il 30 settembre la Coppa Hitalia edizione 2011 con una vittoria strappata all’ultimo secondo dai Sine Nomine a

discapito degli altrettanto agguerritissimi HdS. Il risultato finale di 46 a 45 la dice lunga sull’andamento di questa finale: giocata punto a punto per tutti i quarantacinque minuti ha regalato emozioni fortissime al notevole pubblico assiepato intorno alle pareti in plexiglass.

Le squadre, già in forma campionato, hanno proposto il meglio di sé e Mirko Violetto ancora una volta decisivo con i suoi 28 punti a referto è stato ben coadiuvato dai nuovi compagni: Arnaudo 6 – che si aggiudica il premio come miglior marcatore di Coppa –, Rattalino 4, Saragnese 3, Cuffaro 2, Piscopiello 2, Boretto e Rabufo 0. Per gli HdS, invece, 16 punti di Garino, 8 di Potenza, 6 per Balbi e Beccaris, Sbrolli 5, Accornero e Bonaudi 2, Maia 0.

Ma questa partita è stata solo la punta di un iceberg lungo tre mesi (giugno, luglio e settembre), composto da 29 squadre, 221 giocatori e 80 partite disputate. Un torneo estivo che ormai è diventato consuetudine per un gran numero di giocatori già iscritti alla regular season, ma anche un modo per provare nuove squadre o per formarne ad hoc con gruppi di neofiti che vogliono provare l’emozione della partita. La formula è sempre la stessa e consente ad ogni squadra, forte o meno che sia, di disputare almeno quattro o cinque partite. Quest’anno, ad esempio, sono stati istituiti sei gironi (cinque da cinque squadre e uno da quattro) ciascuno con partite di sola andata. Si sono qualificate automaticamente alla fase successiva solo le prime due per ogni girone e le quattro migliori terze andando a formare un tabellone a sedici squadre con eliminazione diretta. Da qui si sale man mano verso la finale che, come già detto, ha dato sfoggio di grande preparazione e grinta agonistica.

Si chiude quindi un’edizione entusiasmante che sottolinea come l’interesse, nonostante il periodo torrido in cui si gioca, sia forte anche al di fuori della regular season, sia per il pubblico sia per il numero di giocatori partecipanti.

2120

Page 22: Do Hit numero 0

RIVOLUZIONI SOMMENessuna certezza

A1Re

gula

r Se

ason

22

E’ giunto ormai alla sesta giornata il Campionato Nazionale FIHB 2011-2012.

E c’è già una buona notizia: la serie A1 è più giovane. Grazie all’arrivo dei LabToHit (classe 88-89) e agli innesti di Simini, Zuniga e Belcastro (tutti sotto i 25 anni), il massimo campionato cambia volto. E poco importa se i primi dieci in classifica marcatori sono sempre gli stessi. Le novità quest’anno non mancano.Si era capito fin della prime notizie a giugno: “Guzzafame abbandona, Violetto cambia casa”. Due dei più devastanti giocatori di sempre si spostano. E quando il sole cambia orbita, i pianeti orbitanti non possono che fare altrettanto. Ecco allora i Sunknights recuperare Villa e sottrarre Torelli alle Iene, i Sinombre rifarsi l’abbronzatura con la consa-pevolezza di essersi accaparrati il miglior hitter di sempre, il Piccolo collassare su se stesso, divorare tre quarti dei Sunbeam, aggiungendo Gentile e Fontana; i Revelation ag-giudicarsi Sbrolli; i Red Devils acco-gliere Minetola e Santarsia profughi dal Piccolo e i Sunbeam trasformarsi da gigante gassoso in asteroide in cerca di una identità.Era difficile fare pronostici, ma la curiosità suscitata era enorme. Ora, a distanza di sei giornate, sono divenuti chiari alcuni punti: il “nuovo” Piccolo Club sembra inarrestabile, unica squadra ancora a pieni punti. Dietro cercano di tenergli testa Sotomayor, Sunknights e Sunbeam. Questi ultimi, ripartiti dai fratelli Spagnolini, dopo essersi giocati la finale lo scorso anno, sembravano destinati a giocarsi la salvezza ed invece hanno stupito inanellando tre vittorie e portandosi ad una tranquilla metà classifica. I Sinombre, pur con

il colpo di mercato, sono a 6 punti e non riescono ad ingranare. Partiti bene vincendo contro i Red Devils, si sono dovuti subito risvegliare dal sogno perdendo la seconda giornata contro i Sunbeam e ora mantengono una quinta posizione già molto distante dal primo posto. Li accompagnano a pari punti i Red Devils, che, orfani del capitano Dolfin – cui rinnoviamo gli auguri di una pronta guarigione – sembrano non trovare la concentrazione giusta per porsi al livello degli scorsi anni. I Revelation, dopo aver vinto contro Iene e LabToHit, arrancano a 4 punti ad un passo dai Sunnenbun ancora a quota 2 punti. I Lab To Hit, new entry, si sono difesi portando a casa i primi punti contro Le Iene e dimostrando che, anche se sono i più giovani, possono competere benissimo con gli altri. Chiudono la classifica le Iene che, nonostante gli hits di Zuniga, rimangono ancora a secco e alla caccia dei primi due punti. Una novità di quest’anno è vedere Violetto, nella sua nuova maglia, faticare per stare in cima alla classifica marcatori anche perché non mancano avversari agguerriti e decisi a contendergli il primato.

Regu

lar

Seas

on

A2

23

PREVISIONI E SORPRESENessuno e’ al sicuro

Nei mesi estivi dell’A2 è successo un po’ di tutto. Smashers Venaria,

Hammers e Akuna Matata hanno monopolizzato il mercato mentre il Pinerolo HBC ufficializzava il suo scioglimento: capitan Ponte appende i bracciali al muro prima del tempo, Picotto passa agli Hammers, Morgera alle Iene, Morano alla squadra di Asti in B1.A causa proprio di questo buco lasciato dal Pinerolo vengono ripescati i Sunandmoon, secondi in B1 lo scorso anno e sconfitti agli spareggi dai Lighting Bugs, che hanno cercato e trovato forze fresche per rinnovare la squadra. Chalp e compagni, dopo aver tesserato Luca Ricciardi, ex Slimers, Elisa Bagatti,

al rientro dalla maternità, e tre neofiti, cercano ora di raggiungere la salvezza con tre quarti di squadra completamente nuovi. Salvezza che si stanno giocando con i Lighting Bugs, ancora a zero punti. Infatti la squadra dell’Arcadia perde Zuniga, passato alle Iene, e Marino che approda agli Hammers. Per quanto riguarda il Cielo Grande affrontano questo campionato in sei contati riconfermando sostanzialmente la rosa dello scorso anno.Dopo sei giornate sono I Gadan a guidare la classifica. Ormai considerati da tutti i favoriti per la vittoria finale stanno dimostrando di avere un attacco solido e una difesa efficace. Trascinati da Maggia e Carrer, hanno già vinto alcuni scontri diretti contro Smasher Venaria e Akuna Matata.Ma entrambe queste squadre incalzano da vicino: Smasher secondi a due punti seguiti da un terzetto pericolosissimo composto da Akuna Matata, Blue Red e Torino Warriors. Queste ultime due nonostante siano formazioni giovani sembrano tenere stabilmente la parte alta della classifica. I Blue Red, neo promossi in A2, stanno dimostrando quanto il bene detto su di loro sia vero: due partite perse di poco contro Smasher e Akuna e vittoria contro i Torino Warriors. Deludenti, invece, gli Hammers, con soli 4 punti, che fin’ora non hanno trovato la quadra con i nuovi inserimenti ed hanno perso tutti gli scontri diretti.A pari punti c’è il Cielo Grande che, come negli ultimi anni, è in lotta per la salvezza, ma sta comunque portando a casa punti utili. A quota 4 troviamo i Baraonda, privi di Garrone, che lottano con le unghie e con i denti creando il solito gioco imprevedibile e piacevole.

Page 23: Do Hit numero 0

RIVOLUZIONI SOMMENessuna certezza

A1

Regu

lar

Seas

on

22

E’ giunto ormai alla sesta giornata il Campionato Nazionale FIHB 2011-2012.

E c’è già una buona notizia: la serie A1 è più giovane. Grazie all’arrivo dei LabToHit (classe 88-89) e agli innesti di Simini, Zuniga e Belcastro (tutti sotto i 25 anni), il massimo campionato cambia volto. E poco importa se i primi dieci in classifica marcatori sono sempre gli stessi. Le novità quest’anno non mancano.Si era capito fin della prime notizie a giugno: “Guzzafame abbandona, Violetto cambia casa”. Due dei più devastanti giocatori di sempre si spostano. E quando il sole cambia orbita, i pianeti orbitanti non possono che fare altrettanto. Ecco allora i Sunknights recuperare Villa e sottrarre Torelli alle Iene, i Sinombre rifarsi l’abbronzatura con la consa-pevolezza di essersi accaparrati il miglior hitter di sempre, il Piccolo collassare su se stesso, divorare tre quarti dei Sunbeam, aggiungendo Gentile e Fontana; i Revelation ag-giudicarsi Sbrolli; i Red Devils acco-gliere Minetola e Santarsia profughi dal Piccolo e i Sunbeam trasformarsi da gigante gassoso in asteroide in cerca di una identità.Era difficile fare pronostici, ma la curiosità suscitata era enorme. Ora, a distanza di sei giornate, sono divenuti chiari alcuni punti: il “nuovo” Piccolo Club sembra inarrestabile, unica squadra ancora a pieni punti. Dietro cercano di tenergli testa Sotomayor, Sunknights e Sunbeam. Questi ultimi, ripartiti dai fratelli Spagnolini, dopo essersi giocati la finale lo scorso anno, sembravano destinati a giocarsi la salvezza ed invece hanno stupito inanellando tre vittorie e portandosi ad una tranquilla metà classifica. I Sinombre, pur con

il colpo di mercato, sono a 6 punti e non riescono ad ingranare. Partiti bene vincendo contro i Red Devils, si sono dovuti subito risvegliare dal sogno perdendo la seconda giornata contro i Sunbeam e ora mantengono una quinta posizione già molto distante dal primo posto. Li accompagnano a pari punti i Red Devils, che, orfani del capitano Dolfin – cui rinnoviamo gli auguri di una pronta guarigione – sembrano non trovare la concentrazione giusta per porsi al livello degli scorsi anni. I Revelation, dopo aver vinto contro Iene e LabToHit, arrancano a 4 punti ad un passo dai Sunnenbun ancora a quota 2 punti. I Lab To Hit, new entry, si sono difesi portando a casa i primi punti contro Le Iene e dimostrando che, anche se sono i più giovani, possono competere benissimo con gli altri. Chiudono la classifica le Iene che, nonostante gli hits di Zuniga, rimangono ancora a secco e alla caccia dei primi due punti. Una novità di quest’anno è vedere Violetto, nella sua nuova maglia, faticare per stare in cima alla classifica marcatori anche perché non mancano avversari agguerriti e decisi a contendergli il primato.

Regu

lar

Seas

on

A2

23

PREVISIONI E SORPRESENessuno e’ al sicuro

Nei mesi estivi dell’A2 è successo un po’ di tutto. Smashers Venaria,

Hammers e Akuna Matata hanno monopolizzato il mercato mentre il Pinerolo HBC ufficializzava il suo scioglimento: capitan Ponte appende i bracciali al muro prima del tempo, Picotto passa agli Hammers, Morgera alle Iene, Morano alla squadra di Asti in B1.A causa proprio di questo buco lasciato dal Pinerolo vengono ripescati i Sunandmoon, secondi in B1 lo scorso anno e sconfitti agli spareggi dai Lighting Bugs, che hanno cercato e trovato forze fresche per rinnovare la squadra. Chalp e compagni, dopo aver tesserato Luca Ricciardi, ex Slimers, Elisa Bagatti,

al rientro dalla maternità, e tre neofiti, cercano ora di raggiungere la salvezza con tre quarti di squadra completamente nuovi. Salvezza che si stanno giocando con i Lighting Bugs, ancora a zero punti. Infatti la squadra dell’Arcadia perde Zuniga, passato alle Iene, e Marino che approda agli Hammers. Per quanto riguarda il Cielo Grande affrontano questo campionato in sei contati riconfermando sostanzialmente la rosa dello scorso anno.Dopo sei giornate sono I Gadan a guidare la classifica. Ormai considerati da tutti i favoriti per la vittoria finale stanno dimostrando di avere un attacco solido e una difesa efficace. Trascinati da Maggia e Carrer, hanno già vinto alcuni scontri diretti contro Smasher Venaria e Akuna Matata.Ma entrambe queste squadre incalzano da vicino: Smasher secondi a due punti seguiti da un terzetto pericolosissimo composto da Akuna Matata, Blue Red e Torino Warriors. Queste ultime due nonostante siano formazioni giovani sembrano tenere stabilmente la parte alta della classifica. I Blue Red, neo promossi in A2, stanno dimostrando quanto il bene detto su di loro sia vero: due partite perse di poco contro Smasher e Akuna e vittoria contro i Torino Warriors. Deludenti, invece, gli Hammers, con soli 4 punti, che fin’ora non hanno trovato la quadra con i nuovi inserimenti ed hanno perso tutti gli scontri diretti.A pari punti c’è il Cielo Grande che, come negli ultimi anni, è in lotta per la salvezza, ma sta comunque portando a casa punti utili. A quota 4 troviamo i Baraonda, privi di Garrone, che lottano con le unghie e con i denti creando il solito gioco imprevedibile e piacevole.

Page 24: Do Hit numero 0

B1

Regu

lar

Seas

on

DIECI SQUADRE, TRE POSTI

Equilibrio instabile

25foto by Dario Dusio

La stagione 2011/2012 vede una serie B1 agguerritissima perché il livello espresso dalle

dieci squadre iscritte è in molti casi equivalente. Molti sono stati i cambiamenti: gli RDJ hanno fatto il loro ingresso scendendo dalla A2, i Sunandmoon, secondi lo scorso anno, sono riusciti invece a raggiungere i Blue Red, già promossi al termine della regular season, grazie allo scioglimento del Pinerolo HBC, e per lo stesso motivo i Rolling Balls – quarti di B2 lo scorso anno – sono approdati in B1; le tre squadre

retrocesse (Umpa Lumpa, Neon e Slimers) hanno lasciato il posto ad altrettante squadre giovani e giovanissime (Vikings, Sonics e Blue Snakes) che hanno già espresso nelle prime partite una notevole grinta agonistica ed un’ottima forma fisica.Non solo, dopo sei giornate, i neo promossi Sonics comandano la classifica insieme agli Evolution. Gli Hit Dogs, dopo aver perso contro Rolling Balls e Vikings, occupano la terza posizione accompagnati a pari merito proprio dagli stessi Vikings, che si conquistano sul campo il podio virtuale. I Blue Snakes a 6 punti, come gli ex compagni di B2, stanno dimostrando di avere i numeri sufficienti per creare scompiglio e mettere paura anche alle capoliste. Con Pazzeschi e RDJ formano un terzetto pronto ad azzannare i primi quattro posti raggiungibilissimi al primo passo falso. I Rolling Balls, a 4 punti, occupano la terzultima posizione, ma va detto che, oltre alla vittoria stra-meritata contro gli Hit Dogs hanno perso per un solo punto la partita contro gli Evolution. Chiudono Baraonda Rockets a 2 punti e Asti ancora a zero. Fin dalla primissima giornata si era già intuito come certezze quest’anno non ce ne fossero per nessuno. Ogni scontro è apertissimo a qualunque risultato e, come prevedibile, ci sono sette squadre in 4 punti a contendersi il podio finale e la possibilità della promozione: ogni passo falso è difficilmente recuperabile.

La nostra ditta e' titolare dei diritti in esclusiva relativi alla produzione e vendita degli

articoli da hitball

I nostri articoli

BraccialiPalloniTraverse omologateKit scuolaVideo didattici

Tutto l’hit ball in esclusiva dal 1991 Fornitore ufficiale e Sponsor dal 1992

Hit Ball Promotion sas di Nesti Vanna - Via Piedicavallo 37 - 10145 TORINO - CELL 3406418033 -

TEL 011/7712323 - Fax 011/7712912

Page 25: Do Hit numero 0

B1

Regu

lar

Seas

on

DIECI SQUADRE, TRE POSTI

Equilibrio instabile

25foto by Dario Dusio

La stagione 2011/2012 vede una serie B1 agguerritissima perché il livello espresso dalle

dieci squadre iscritte è in molti casi equivalente. Molti sono stati i cambiamenti: gli RDJ hanno fatto il loro ingresso scendendo dalla A2, i Sunandmoon, secondi lo scorso anno, sono riusciti invece a raggiungere i Blue Red, già promossi al termine della regular season, grazie allo scioglimento del Pinerolo HBC, e per lo stesso motivo i Rolling Balls – quarti di B2 lo scorso anno – sono approdati in B1; le tre squadre

retrocesse (Umpa Lumpa, Neon e Slimers) hanno lasciato il posto ad altrettante squadre giovani e giovanissime (Vikings, Sonics e Blue Snakes) che hanno già espresso nelle prime partite una notevole grinta agonistica ed un’ottima forma fisica.Non solo, dopo sei giornate, i neo promossi Sonics comandano la classifica insieme agli Evolution. Gli Hit Dogs, dopo aver perso contro Rolling Balls e Vikings, occupano la terza posizione accompagnati a pari merito proprio dagli stessi Vikings, che si conquistano sul campo il podio virtuale. I Blue Snakes a 6 punti, come gli ex compagni di B2, stanno dimostrando di avere i numeri sufficienti per creare scompiglio e mettere paura anche alle capoliste. Con Pazzeschi e RDJ formano un terzetto pronto ad azzannare i primi quattro posti raggiungibilissimi al primo passo falso. I Rolling Balls, a 4 punti, occupano la terzultima posizione, ma va detto che, oltre alla vittoria stra-meritata contro gli Hit Dogs hanno perso per un solo punto la partita contro gli Evolution. Chiudono Baraonda Rockets a 2 punti e Asti ancora a zero. Fin dalla primissima giornata si era già intuito come certezze quest’anno non ce ne fossero per nessuno. Ogni scontro è apertissimo a qualunque risultato e, come prevedibile, ci sono sette squadre in 4 punti a contendersi il podio finale e la possibilità della promozione: ogni passo falso è difficilmente recuperabile.

La nostra ditta e' titolare dei diritti in esclusiva relativi alla produzione e vendita degli

articoli da hitball

I nostri articoli

BraccialiPalloniTraverse omologateKit scuolaVideo didattici

Tutto l’hit ball in esclusiva dal 1991 Fornitore ufficiale e Sponsor dal 1992

Hit Ball Promotion sas di Nesti Vanna - Via Piedicavallo 37 - 10145 TORINO - CELL 3406418033 -

TEL 011/7712323 - Fax 011/7712912

Page 26: Do Hit numero 0

B2Re

gula

r Se

ason

Scontro fra generazioni

Alla conclusione della scorsa stagione gli spostamenti nella B2 erano stati

sostanzialmente in cima alla classifica perché le prime tre squadre, Vikings, Sonics e Blue Snakes avevano ottenuto la promozione lasciando il posto a Slimers, Umpa Lumpa e Neon. In basso, retrocedendo i Bombears, poi sciolti, erano approdati gli Skit (lo scorso anno noti come S-Hit), mentre gli scontri promozione non avevano mutato le posizioni perché Triggers e Citmabun non erano riusciti a vincere gli spareggi.Poi al rientro dalle vacanze, con gli scioglimenti di Pinerolo HBC, Bombears e Die Hard, Triggers e Citmabun si scoprono a giocare un po’ più su della serie C in cui pensavano di trovarsi. Ecco allora che ci si trova di fronte a squadre come Sporting Team, Decepticon, Gunners e Gears, veterani della serie, e neoacquisti come quelli già citati. Il dato che però salta agli occhi guardando i giocatori iscritti è che tra Gunners – Citmabun e soprattutto Neon – Umpa Lumpa – Slimers passano circa venticinque anni anagrafici. Infatti le prime due squadre sono classe 1996/’97, mentre le altre girano attorno agli anni 1977/’78. Ora la domanda, come sempre in queste situazioni, è: vincerà la gioventù e la maggior freschezza dei riflessi, o l’esperienza e la mira curata in lunghi anni di gioco? Giunti ora alla quinta giornata emergono già alcuni dati e sono quasi tutti in favore dei giovani: i tre retrocessi occupano le ultime tre posizioni della classifica, mentre i tre neo promossi si sono attestati ad una altezza medio alta. Comandano, per il momento incontrastati, gli Sporting Team

che hanno rinforzato la squadra con l’acquisto di Garrone proprio in funzione della promozione diretta. Seguono a distanza ravvicinata i Gears, quest’anno finalmente pronti per giocarsi la promozione. Triggers, Gunners e Decepticon compongono un bel terzetto agguerritissimo che rimane sornione a giocarsi il gradino più basso del podio in attesa magari di un passo falso delle prime due. Citmabun e Skit, a 4 punti, incamerano vittorie fondamentali per non rimanere invischiati nelle sabbie mobili da cui Umpa Lumpa, Neon e Slimers non sembrano riuscire a divincolarsi.

26

Regu

lar

Seas

on

27

Cfinalmente

serie cArrivata l’equiparazione

Da quest’anno si affianca alle quattro serie già consolidate la categoria C che fino allo

scorso anno aveva la formula del torneo, ben diversa da un campionato con andata e ritorno. Sono nove le squadre iscritte a causa di un paio di defezioni dell’ultimo momento, ma in ogni caso ogni formazione gioca sedici partite (otto andata e otto ritorno), invece delle undici solo andata dello scorso anno e, essendo in numero dispari, per ogni turno riposa una squadra.Delle dodici squadre iscritte lo scorso anno sono sopravvissute, mantenendo lo stesso nome, solamente quattro: Buccaneers,

Surgelati, Invictus e Crysis. Skit (ex S-Hit), Triggers e Citmabun hanno ottenuto la promozione, i primi già al termine della scorsa stagione, gli altri quest’anno in seguito a vari scioglimenti di formazioni. Le squadre della Polisportiva Venaria hanno mutato entrambe il nome in Frhitti e Panati Venaria e Skål Venaria, emulati dai Bunmacit che ora si chiamano Black Mamba. I due nuovi acquisti, però, sono delle vere perle. La squadra delle Giovani Marmotte è composta in buona parte da genitori di giocatori che a forza di vedere le partite da dietro la rete sgolandosi per incitare i figli, hanno deciso di mettersi in gioco e vedere se è poi così facile come sembra colpire la palla. Coadiuvati da giocatori esperti e neofiti cercheranno di far tacere i figli con i quali è già ovviamente partita la sfida a distanza. L’altra new entry sono le Tantoxgiocà, una squadra totalmente al femminile che, come dice il nome stesso, partono soprattutto per divertirsi, ma l’affiatamento e, per alcune, l’esperienza di gioco, potrebbe regalarle anche delle belle soddisfazioni. In qualunque caso vinceranno sicuramente la loro partita morale, dimostrando che con un po’ di coraggio ed un pizzico di follia si possono fare belle cose. Nelle prime partite si è già potuto apprezzare un buon gioco da parte di alcune squadre come i Black Mamba, che comandano la classifica ancora a pieni punti, tallonati da Frhitti e Panati Venaria, a 8 punti, e Invictus a 6. Giovani Marmotte, Crysis, Buccaneers e Skål, a 4 punti, compongono un quartetto pronto a combinare qualche scherzo ai primi tre; chiudono Surgelati e Tantoxgiocà, ancora a secco.Si prospettano ancora belle sfide fra giovanissimi e meno giovani che però, forse, sono ancor più motivati a far bene.

Page 27: Do Hit numero 0

B2

Regu

lar

Seas

on

Scontro fra generazioni

Alla conclusione della scorsa stagione gli spostamenti nella B2 erano stati

sostanzialmente in cima alla classifica perché le prime tre squadre, Vikings, Sonics e Blue Snakes avevano ottenuto la promozione lasciando il posto a Slimers, Umpa Lumpa e Neon. In basso, retrocedendo i Bombears, poi sciolti, erano approdati gli Skit (lo scorso anno noti come S-Hit), mentre gli scontri promozione non avevano mutato le posizioni perché Triggers e Citmabun non erano riusciti a vincere gli spareggi.Poi al rientro dalle vacanze, con gli scioglimenti di Pinerolo HBC, Bombears e Die Hard, Triggers e Citmabun si scoprono a giocare un po’ più su della serie C in cui pensavano di trovarsi. Ecco allora che ci si trova di fronte a squadre come Sporting Team, Decepticon, Gunners e Gears, veterani della serie, e neoacquisti come quelli già citati. Il dato che però salta agli occhi guardando i giocatori iscritti è che tra Gunners – Citmabun e soprattutto Neon – Umpa Lumpa – Slimers passano circa venticinque anni anagrafici. Infatti le prime due squadre sono classe 1996/’97, mentre le altre girano attorno agli anni 1977/’78. Ora la domanda, come sempre in queste situazioni, è: vincerà la gioventù e la maggior freschezza dei riflessi, o l’esperienza e la mira curata in lunghi anni di gioco? Giunti ora alla quinta giornata emergono già alcuni dati e sono quasi tutti in favore dei giovani: i tre retrocessi occupano le ultime tre posizioni della classifica, mentre i tre neo promossi si sono attestati ad una altezza medio alta. Comandano, per il momento incontrastati, gli Sporting Team

che hanno rinforzato la squadra con l’acquisto di Garrone proprio in funzione della promozione diretta. Seguono a distanza ravvicinata i Gears, quest’anno finalmente pronti per giocarsi la promozione. Triggers, Gunners e Decepticon compongono un bel terzetto agguerritissimo che rimane sornione a giocarsi il gradino più basso del podio in attesa magari di un passo falso delle prime due. Citmabun e Skit, a 4 punti, incamerano vittorie fondamentali per non rimanere invischiati nelle sabbie mobili da cui Umpa Lumpa, Neon e Slimers non sembrano riuscire a divincolarsi.

26

Regu

lar

Seas

on

27

Cfinalmente

serie cArrivata l’equiparazione

Da quest’anno si affianca alle quattro serie già consolidate la categoria C che fino allo

scorso anno aveva la formula del torneo, ben diversa da un campionato con andata e ritorno. Sono nove le squadre iscritte a causa di un paio di defezioni dell’ultimo momento, ma in ogni caso ogni formazione gioca sedici partite (otto andata e otto ritorno), invece delle undici solo andata dello scorso anno e, essendo in numero dispari, per ogni turno riposa una squadra.Delle dodici squadre iscritte lo scorso anno sono sopravvissute, mantenendo lo stesso nome, solamente quattro: Buccaneers,

Surgelati, Invictus e Crysis. Skit (ex S-Hit), Triggers e Citmabun hanno ottenuto la promozione, i primi già al termine della scorsa stagione, gli altri quest’anno in seguito a vari scioglimenti di formazioni. Le squadre della Polisportiva Venaria hanno mutato entrambe il nome in Frhitti e Panati Venaria e Skål Venaria, emulati dai Bunmacit che ora si chiamano Black Mamba. I due nuovi acquisti, però, sono delle vere perle. La squadra delle Giovani Marmotte è composta in buona parte da genitori di giocatori che a forza di vedere le partite da dietro la rete sgolandosi per incitare i figli, hanno deciso di mettersi in gioco e vedere se è poi così facile come sembra colpire la palla. Coadiuvati da giocatori esperti e neofiti cercheranno di far tacere i figli con i quali è già ovviamente partita la sfida a distanza. L’altra new entry sono le Tantoxgiocà, una squadra totalmente al femminile che, come dice il nome stesso, partono soprattutto per divertirsi, ma l’affiatamento e, per alcune, l’esperienza di gioco, potrebbe regalarle anche delle belle soddisfazioni. In qualunque caso vinceranno sicuramente la loro partita morale, dimostrando che con un po’ di coraggio ed un pizzico di follia si possono fare belle cose. Nelle prime partite si è già potuto apprezzare un buon gioco da parte di alcune squadre come i Black Mamba, che comandano la classifica ancora a pieni punti, tallonati da Frhitti e Panati Venaria, a 8 punti, e Invictus a 6. Giovani Marmotte, Crysis, Buccaneers e Skål, a 4 punti, compongono un quartetto pronto a combinare qualche scherzo ai primi tre; chiudono Surgelati e Tantoxgiocà, ancora a secco.Si prospettano ancora belle sfide fra giovanissimi e meno giovani che però, forse, sono ancor più motivati a far bene.

Page 28: Do Hit numero 0

29

Associazioni

ARCADIA [email protected] (A1)Lighting Bugs (A2)Hammers (A2)Sonics (B1)Slimers (B2)

FOREVER HIT

FREE TIME

HIT DOGS [email protected] Dogs (B1)Blue Snakes (B1)Crysis (C1)Giovani Marmotte (C1)Buccaneers (C1)

POLISPORTIVA [email protected] Venaria (A2)Triggers Venaria (B2)Skal Venaria (C1)Frhitti e panati (C1)Dinners Team (Femm.)

[email protected] Sunbeam (A1)Vikings (B1)Le Incredibili (Femm.)

ALTRE SQUADRE:

Piccolo Club (A1)[email protected]

Sunknights (A1)[email protected]

Le Iene (A1)[email protected]

Akuna Matata (A2)[email protected]

I Gadan (A2)[email protected]

Cielo Grande (A2)Grande [email protected]

RDJ (B1)[email protected]

Neon (B2)[email protected]

Tantoxgiocà (C1)[email protected]

HIT BALL TORINO [email protected]

Red Devils (A1)Sotomayor (A1)Sunnenbun (A1)Torino Warriors (A2)Evolution (B1)Pazzeschi (B1)Decepticon (B2)Gunners (B2)Citmabun (B2)Black Mamba (C1)Six Hit (Femm.)

SPORTING [email protected]

Sporting Team (B2)Umpa Lumpa (B2)

[email protected] (A1)Gears (B2)Skit (B2)

TOGHETHER SPORT [email protected] (A1)Blue Red (A2)Rolling Balls (B1)Invictus (C1)Surgelati (C1)Le Surgelate (Femm.)

AST’HIT

[email protected]

BARAONDABaraonda (A2)Baraonda Rockets (B1)

FANTASTICLUB [email protected] (B1)

SUNANDMOON BIELLA [email protected] (A2)

Page 29: Do Hit numero 0

29

Associazioni

ARCADIA [email protected] (A1)Lighting Bugs (A2)Hammers (A2)Sonics (B1)Slimers (B2)

FOREVER HIT

FREE TIME

HIT DOGS [email protected] Dogs (B1)Blue Snakes (B1)Crysis (C1)Giovani Marmotte (C1)Buccaneers (C1)

POLISPORTIVA [email protected] Venaria (A2)Triggers Venaria (B2)Skal Venaria (C1)Frhitti e panati (C1)Dinners Team (Femm.)

[email protected] Sunbeam (A1)Vikings (B1)Le Incredibili (Femm.)

ALTRE SQUADRE:

Piccolo Club (A1)[email protected]

Sunknights (A1)[email protected]

Le Iene (A1)[email protected]

Akuna Matata (A2)[email protected]

I Gadan (A2)[email protected]

Cielo Grande (A2)Grande [email protected]

RDJ (B1)[email protected]

Neon (B2)[email protected]

Tantoxgiocà (C1)[email protected]

HIT BALL TORINO [email protected]

Red Devils (A1)Sotomayor (A1)Sunnenbun (A1)Torino Warriors (A2)Evolution (B1)Pazzeschi (B1)Decepticon (B2)Gunners (B2)Citmabun (B2)Black Mamba (C1)Six Hit (Femm.)

SPORTING [email protected]

Sporting Team (B2)Umpa Lumpa (B2)

[email protected] (A1)Gears (B2)Skit (B2)

TOGHETHER SPORT [email protected] (A1)Blue Red (A2)Rolling Balls (B1)Invictus (C1)Surgelati (C1)Le Surgelate (Femm.)

AST’HIT

[email protected]

BARAONDABaraonda (A2)Baraonda Rockets (B1)

FANTASTICLUB [email protected] (B1)

SUNANDMOON BIELLA [email protected] (A2)

Page 30: Do Hit numero 0

30

FANTA HIT BALL 2012

Dopo il primo anno di sperimentazione, anche nel 2012 ci sarà il Fanta-Hitball. Visto il buon suc-cesso della passata stagione, il team di sviluppo del gioco ha continuato a lavorare. E il risultato è il FANTAHIT 2, un sistema di gioco nuovo e molto più dinamico.Nonostante un impianto di gioco volutamente rimasto lo stesso (si tratta pur sempre di com-prare e schierare fanta-giocatori), numerose sono le novità: il regolamento è più snello e meglio studiato, prevede due ruoli nuovi (il bomber e il regista) e un limite alle cessioni.Ma gli sforzi degli sviluppatori si sono concen-trati soprattutto sul rendere il più possibile interattivo e piacevole il gioco. Quest’anno i giocatori potranno avere accesso diretto a tutte le statistiche del Fanta-Hitball, potranno organizzare e ordinare i dati importanti, vedere giornata per giornata il rendimento dei propri giocatori e i prezzi in continuo aggiornamento. E saranno aiutati e assistiti, per tutto il tempo, da un nuovo personaggio apparso nel gioco: la segretaria Assunta Puntigliosa, che diligente-mente guiderà gli utenti all’interno dei mecca-nismi del gioco, ricordando loro le scadenze e aiutandoli a gestire la loro società.Se il FANTAHIT 1 poteva meritare un 6, la nuova versione guadagna senza dubbio un bel 7, e consentirà a tutti gli amanti dell’hit ball ore e ore di gioco e divertimento.

Seguite allora tutti gli aggiornamenti diretta-mente su: http://www.facebook.com/FANTA-HIT

31

Corsi FIHB

HITBALL TORINOPer qualsiasi informazione rivolgersi a: Cauda Stefania tel. 333.9857264 oppure via e-mail [email protected]

Mercoledì ore 18.00-19.30 (under 14) Scuola elementare Gobetti via Romita 19 (via Guido Reni) Martedì ore 18.30-20.00 (under 18) S.M.S. Palazzeschi via Lancia 140 A.S.D. SINOMBREPer qualsiasi informazione rivolgersi a: Catellani Giacomo tel. 349.6696358 oppure via e-mail [email protected]

A Torino:Lunedì ore 20.00-22.00 Istituto Avogadro c.so San Maurizio 8Lunedì ore 20.00-22.00 S.M.S. Alberti via Tolmino 40Mercoledì ore 20.00-22.00 S.M.S. Palazzeschi via Lancia 140b

In Provincia:Sabato ore 15.00-17.00 via XX settembre, Rondissone

FANTASTICLUB ASTIPer qualsiasi informazione rivolgersi a: Pellitteri Francesco tel. 338.3736759 oppure via e-mail [email protected]

Lunedì ore 21.30-23.00 Via de Amicis 10 – Asti (all’interno del parcheggio di Via Natta)

A.S.D. HIT DOGSPer qualsiasi informazione rivolgersi a: Rolando Enrico tel. 339.2431430 oppure via e-mail [email protected]

Di seguito vengono descritti tutti i corsi tenuti attualmente dalle varie Associazioni affiliate

con le rispettive sedi ed orari.

Lunedì ore 17.30-19.30 S.M.S. Maritano Via Marsigli 25Martedì ore 20.00-22.00 S.M.S. Ada Negri Via Ada Negri 23Martedì ore 22.00-24.00 Palahit Via Sansovino 130/bGiovedì ore 17.30-19.30 Palahit Via Sansovino 130/bVenerdì ore 18.30-20.30 S.M.S. Casalegno Via Acciarini 20

TOGETHER SPORTPer qualsiasi informazione rivolgersi a: Zanetti Gianluca tel. 339.4510123 oppure via e-mail [email protected]

Martedì ore 17.30-19.00 Palahit Via Sansovino 130/bMercoledì ore 17.30-19.00 Palahit Via Sansovino 130/b

Page 31: Do Hit numero 0

30

FANTA HIT BALL 2012

Dopo il primo anno di sperimentazione, anche nel 2012 ci sarà il Fanta-Hitball. Visto il buon suc-cesso della passata stagione, il team di sviluppo del gioco ha continuato a lavorare. E il risultato è il FANTAHIT 2, un sistema di gioco nuovo e molto più dinamico.Nonostante un impianto di gioco volutamente rimasto lo stesso (si tratta pur sempre di com-prare e schierare fanta-giocatori), numerose sono le novità: il regolamento è più snello e meglio studiato, prevede due ruoli nuovi (il bomber e il regista) e un limite alle cessioni.Ma gli sforzi degli sviluppatori si sono concen-trati soprattutto sul rendere il più possibile interattivo e piacevole il gioco. Quest’anno i giocatori potranno avere accesso diretto a tutte le statistiche del Fanta-Hitball, potranno organizzare e ordinare i dati importanti, vedere giornata per giornata il rendimento dei propri giocatori e i prezzi in continuo aggiornamento. E saranno aiutati e assistiti, per tutto il tempo, da un nuovo personaggio apparso nel gioco: la segretaria Assunta Puntigliosa, che diligente-mente guiderà gli utenti all’interno dei mecca-nismi del gioco, ricordando loro le scadenze e aiutandoli a gestire la loro società.Se il FANTAHIT 1 poteva meritare un 6, la nuova versione guadagna senza dubbio un bel 7, e consentirà a tutti gli amanti dell’hit ball ore e ore di gioco e divertimento.

Seguite allora tutti gli aggiornamenti diretta-mente su: http://www.facebook.com/FANTA-HIT

31

Corsi FIHB

HITBALL TORINOPer qualsiasi informazione rivolgersi a: Cauda Stefania tel. 333.9857264 oppure via e-mail [email protected]

Mercoledì ore 18.00-19.30 (under 14) Scuola elementare Gobetti via Romita 19 (via Guido Reni) Martedì ore 18.30-20.00 (under 18) S.M.S. Palazzeschi via Lancia 140 A.S.D. SINOMBREPer qualsiasi informazione rivolgersi a: Catellani Giacomo tel. 349.6696358 oppure via e-mail [email protected]

A Torino:Lunedì ore 20.00-22.00 Istituto Avogadro c.so San Maurizio 8Lunedì ore 20.00-22.00 S.M.S. Alberti via Tolmino 40Mercoledì ore 20.00-22.00 S.M.S. Palazzeschi via Lancia 140b

In Provincia:Sabato ore 15.00-17.00 via XX settembre, Rondissone

FANTASTICLUB ASTIPer qualsiasi informazione rivolgersi a: Pellitteri Francesco tel. 338.3736759 oppure via e-mail [email protected]

Lunedì ore 21.30-23.00 Via de Amicis 10 – Asti (all’interno del parcheggio di Via Natta)

A.S.D. HIT DOGSPer qualsiasi informazione rivolgersi a: Rolando Enrico tel. 339.2431430 oppure via e-mail [email protected]

Di seguito vengono descritti tutti i corsi tenuti attualmente dalle varie Associazioni affiliate

con le rispettive sedi ed orari.

Lunedì ore 17.30-19.30 S.M.S. Maritano Via Marsigli 25Martedì ore 20.00-22.00 S.M.S. Ada Negri Via Ada Negri 23Martedì ore 22.00-24.00 Palahit Via Sansovino 130/bGiovedì ore 17.30-19.30 Palahit Via Sansovino 130/bVenerdì ore 18.30-20.30 S.M.S. Casalegno Via Acciarini 20

TOGETHER SPORTPer qualsiasi informazione rivolgersi a: Zanetti Gianluca tel. 339.4510123 oppure via e-mail [email protected]

Martedì ore 17.30-19.00 Palahit Via Sansovino 130/bMercoledì ore 17.30-19.00 Palahit Via Sansovino 130/b

Page 32: Do Hit numero 0