DM-E03-Bozza-Disassemblaggio-trapano-da-banco.pdf
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DISASSEMBLAGGIO TRAPANO A COLONNA
DA BANCO
In seguito al montaggio, secondo istruzioni,della macchina si è passato al
suo deassemblaggio rimuovendo ogni particolare e valutandone la relativa
progettazione.
Il primo passo è stato la rimozione degli interruttori e dei cablaggi elettrici
Tramite la rimozione di 4 viti si è potuto smontare il gruppo interruttori
All’ interno di sono potuti osservare i vari collegamenti elettrici tra
alimentazione,motore e micron di sicurezza posizionato nel vano pulegge.
Al di sotto del quadro dei pulsanti si è osservato l`attacco dei cavi di
terra
Dopo aver rimosso il cablaggio elettrico ed il micron di sicurezza si è
passato alla rimozione della cinghia trapezoidale e delle
pulegge.
Si è subito notata la scarsità dell`accoppiamento tra puleggia motrice e
albero motore, il quale era assicurato esclusivamente da un grano filettato
inserito nella quarta cava che agiva su un piatto ricavato grossolanamente
sull`albero motore. Si è notata anche l`assenza di una battuta che regoli
l`altezza di posizionamento della puleggia motrice.
Per la separazione della puleggia condotta dal canotto porta mandrino si è
dovuto ricorrere ad un
estrattore.
Una volta rimossa la puleggia si sono potuti osservare il piatto per il grano
e un anello elastico che aveva la funzione di battuta di
posizione.
Avendo eliminato il gruppo di trasmissione si è potuto passare alla
rimozione del carter superiore che era fissato tramite quattro viti, una delle
quali fissava anche il micron di
sicurezza.
Dopo aver tolto il carter di protezione si è potuto osservare il telaio
centrale,ricavato da una fusione, e il sistema rocchetto cremagliera che
garantisce l’avanzamento del
mandrino.
All’interno del telaio si è osservato anche la sezione della colonna portante,
ricavata da un semplice elettrosaldato lucidato, e una spina elastica con la
funzione di fermo del telaio che si è subito rotta al primo
montaggio.
Il passo successivo è stato la rimozione del riparo del mandrino .
Al quale è fissato il prigioniero che ha la funzione di fondo corsa.
Per la rimozione del riparo si è dovuta svitare una vite che agiva su di un
taglio applicato su riparo.
Una volta rimosso il riparo si è potuto osservare meglio il canotto porta
mandrino sul quale sono state ricavate la cremagliera e la scanalatura della
linguetta che ne blocca la rotazione. Un anello di gomma e posizionato al
di sopra di una battuta con la funzione di
ammortizzatore.
Per rimuovere la linguetta anti rotazione è bastato svitare il grano su cui era
stata ricavata e che era tenuto in posizione da un
dado.
Dopo aver rimosso il grano si è passato allo smontaggio del sistema di
avanzamento del canotto.
Per prima cosa si è svitato il dado che bloccava l’alloggiamento della molla
di ritorno
.
In questo modo si è potuto estrarre l’intero
gruppo
e osservare che la molla andava ad agire su di un taglio ricavato
sull’estremità filettata dell’albero del
rocchetto.
avendo rimosso la molla e il suo alloggiamento è si è potuto estrarre il
rocchetto e il canotto porta
mandrino.
Una volta separati i componenti si è potuto osservare meglio il sistema di
trasmissione del moto tra puleggia condotta l’albero del mandrino, il quale
agiva su di un quadro ricavato sull’albero ed una corrispettiva sede ottenuta
sul mozzo al quale era fissata la
puleggia.
L’ultimo passo è stato spiantare i cuscinetti dall’ albero e dal
telaio.