Divinità greche

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  • 1. Gli dei dellOlimpodellantica Grecia

2.

  • ZEUS(o Giove):Dio del cielo e il signore degli dei del monte Olimpo. Secondo Omero, Zeus era il creatore, il protettore e il signore tanto degli dei olimpici quanto del genere umano, nonch il re del cielo, il dio della pioggia, il raccoglitore delle nubi e il dispensatore dei fulmini; il dio si proteggeva il petto con l'egida e veniva simboleggiato dall'aquila e dall'albero di quercia. 3. Zeus era il figlio pi giovane del titano Crono e della titanide Rea e fratello degli dei Poseidone, Ade, Estia, Demetra ed Era. Secondo un antico mito riguardante la nascita di Zeus, Crono, temendo di perdere il trono per mano di uno dei figli, li ingoiava appena nati. Quando nacque Zeus, Rea avvolse in fasce una pietra che fece ingoiare a Crono e nascose a Creta il neonato, che venne accudito dalle ninfe. Divenuto adulto, Zeus obblig Crono a restituire gli altri figli, assetati di vendetta. Nella guerra che ne segu, i titani combatterono al fianco di Crono, ma vinse Zeus con gli altri dei, mentre i titani furono gettati nel Tartaro. Zeus da quel momento domin il Cielo, i suoi fratelli Poseidone e Ade ebbero il potere rispettivamente sul mare e sugli inferi, mentre la Terra fu governata in comune da tutti e tre. Nei poemi omerici Zeus viene rappresentato come il dio della giustizia e della piet, sposo della sorella Era, con la quale ebbe Ares, dio della guerra, Ebe, dea della giovinezza, Efesto, dio del fuoco, e Ilizia, dea del parto.

Zeus 4.

  • ERA (o Giunone)La regina degli dei; figlia del titano Crono e della titanide Rea, era sorella e sposa di Zeus. Dea del matrimonio e protettrice delle donne sposate, Era gener Ares, dio della guerra; Efesto, dio del fuoco; Ebe, dea della giovinezza, e Ilizia, dea del parto. Moglie gelosa, Era perseguit spesso le amanti e i figli di Zeus; non dimenticava mai un'offesa ed era nota per la sua natura vendicativa. Adirata con il principe troiano Paride che le aveva preferito Afrodite, dea dell'amore, in una gara di bellezza, Era aiut i greci nella guerra di Troia e fu soddisfatta soltanto quando la citt venne finalmente distrutta.

Era 5.

  • ARES(o Marte)Dio della guerra e figlio di Zeus e di Era. Aggressivo e feroce, impersonava la natura brutale della guerra. Tra le divinit a lui associate c'era Afrodite, dea dell'amore, da cui ebbe dei figli, e divinit minori come Deimo (Terrore) e Fobo (Paura), che lo accompagnavano in battaglia. Per quanto ardito e battagliero, Ares non era invincibile, neppure contro i mortali. Era identificato dai romani con il dio greco della guerra, Ares. Tra le principali divinit di Roma, era considerato anche il padre del popolo romano, in quanto padre di Romolo, il leggendario fondatore della citt.

Marte 6.

  • ERMES (o Mercurio)Messaggero degli dei, figlio del dio Zeus e di Maia, figlia del titano Atlante. Messaggero particolare di Zeus, Ermes portava sandali alati, un cappello a falda larga e una verga d'oro magica (il caduceo), con serpenti intrecciati e ali; Ermes conduceva le anime dei morti nel mondo sotterraneo ( Ermes Psicopompo ), possedeva poteri magici sul sonno e i sogni, ed era il dio del commercio e dei mercanti, nonch il custode delle mandrie. Dio degli atleti, proteggeva i ginnasi e gli stadi e lo si riteneva responsabile sia della fortuna che della ricchezza. Malgrado le sue virt, Ermes era anche un nemico pericoloso, un truffatore e un ladro. Il giorno della sua nascita rub il bestiame del fratello Apollo, dio del Sole, facendo camminare all'indietro la mandria sulle proprie orme per cancellarne le tracce; posto a confronto con Apollo, Ermes neg il furto, ma i due fratelli si riconciliarono quando Ermes don ad Apollo la lira che aveva creato. Ermes veniva rappresentato nell'arte greca pi antica come un uomo barbuto e maturo; nel periodo classico divenne un giovane atletico, nudo e imberbe.

Ermes 7.

  • ATENA(o Minerva)Figlia prediletta di Zeus, Atena nacque gi adulta dalla testa del dio ,armata di uno scudo ornato con la spaventosa testa della gorgone Medusa, che pietrificava chiunque la guardasse, della sua lancia, dell'egida (una corazza di pelle caprina) e dell'elmo. Era chiamata anche Pallade oParthnos("la vergine"), e ad Atene si trovava il principale tempio a lei dedicato, il Partenone: secondo la leggenda, divenne suo come ricompensa del dono dell'ulivo che aveva fatto agli ateniesi. Atena era prima di tutto la dea delle citt greche, delle arti e dei mestieri e, nella mitologia pi tarda, della saggezza. anche la dea della guerra; tra gli dei fu la pi accanita sostenitrice dei greci durante la guerra di Troia. Dopo la caduta della citt, tuttavia, questi non rispettarono la sacralit di un altare dedicato alla dea, presso il quale si era rifugiata la profetessa troiana Cassandra. Per punirli, Atena chiese quindi a Poseidone, dio del mare, di scatenare una tempesta che distrusse la maggior parte delle navi greche sulla via del ritorno da Troia. La dea era anche protettrice dell'agricoltura e dei mestieri femminili, soprattutto della filatura e della tessitura. All'uomo, invece, dedic l'invenzione dell'aratro e del flauto e le arti di addomesticare gli animali, costruire navi e fabbricare calzature. Fu spesso associata agli uccelli, soprattutto alla civetta.

Atena 8.

  • POSEIDONE (o Nettuno)Dio del mare, ma in origine anche dei terremoti, figlio del titano Crono e di Rea, e fratello di Zeus e di Ade. 9. Poseidone era lo sposo di Anfitrite, una delle nereidi, dalla quale aveva avuto un figlio, Tritone. Poseidone, tuttavia, ebbe numerose altre storie d'amore, specialmente con ninfe di sorgenti, con le quali gener numerosi figli famosi per la loro barbarie e crudelt, tra cui il gigante Orione e il ciclope Polifemo; con la gorgone Medusa concep Pegaso, il celebre cavallo alato. Poseidone ha un ruolo di spicco in molti miti e leggende greci: lott senza successo contro Atena, dea della saggezza, per il controllo di Atene; quando, assieme ad Apollo, dio del Sole, si vide privato del compenso pattuito per avere aiutato Laomedonte, re di Troia, a costruire le mura della citt, si vendic furiosamente mandando un terribile mostro marino a devastare la regione, e durante la guerra di Troia si schier con i greci. In arte Poseidone compare come un personaggio maestoso, con la barba, che impugna un tridente, ed spesso accompagnato da un delfino. Ogni due anni, a Corinto, si tenevano in suo onore i giochi istmici, corse di cavalli e carri.

Poseidone 10.

  • ADE (o Plutone)Figlio del Titano Crono e di Rea, Ade era fratello di Zeus e Poseidone. Dopo la deposizione di Crono e la spartizione dell'universo, Ade ottenne il mondo sotterraneo, sul quale regn insieme alla ninfa Persefone, rapita dal mondo terreno; bench fosse un dio feroce e non si placasse n con sacrifici n con preghiere, non era malvagio. Era noto anche come Plutone, signore delle ricchezze, perch sia i raccolti che i metalli preziosi erano considerati appartenenti al regno degli Inferi. Il mondo sotterraneo su cui regnava, nelle lontane regioni dell'Occidente, era formato dall'Erebo, luogo dove approdavano le anime dei trapassati, e dalle profondit del Tartaro, in cui gli di avevano imprigionato i Titani. Era un luogo cupo, separato dal mondo da fiumi dall'aspetto triste e minaccioso; veniva custodito da Cerbero, un cane con tre teste e la coda di drago, mentre a un vecchio barcaiolo, Caronte, toccava il compito di traghettare le anime dei morti attraverso le loro acque. Nell'oscurit degli Inferi aveva sede il palazzo di Ade, rappresentato come una dimora fatiscente con molti cancelli, affollata di anime e popolata di fantasmi. Nelle leggende pi tarde il regno degli Inferi viene distinto in due luoghi separati: l'Elisio, luogo della ricompensa ultraterrena dei buoni, e il Tartaro, dove vengono puniti i malvagi.

Ade 11.

  • AFRODITE (o Venere)La dea dell'amore e della bellezza. Nell' Iliadedi Omero presentata come la figlia di Zeus e Dione, una delle sue consorti, ma nellaTeogoniadi Esiodo si narra che nacque dalla schiuma del mare. 12. Secondo Omero, Afrodite sposa del dio Efesto; tra i suoi amanti ebbe Ares, dio della guerra, e rivaleggi con Persefone, regina del mondo sotterraneo, per l'amore di Adone, bellissimo giovane greco; ebbe anche un figlio, Enea, da Anchise, principe troiano. La leggenda pi famosa riguardante Afrodite concerne la causa della guerra di Troia. Eris, dea della discordia, fu l'unica a non essere invitata alle nozze del re Peleo con la divinit marina Teti: risentita, la dea gett nella sala del banchetto una mela d'oro, su cui erano scritte le parole: "Alla pi bella". Quando Zeus rifiut di scegliere tra Era, Atena e Afrodite, le tre dee che ambivano alla mela, esse si rivolsero a Paride, principe di Troia. Ciascuna gli promise un dono: Era l'avrebbe reso potente, Atena gli avrebbe procurato la gloria militare e Afrodite invece gli avrebbe concesso la donna pi bella del mondo. Paride decret che la mela spettava ad Afrodite, e chiese in premio Elena, moglie del re greco Menelao. Con il rapimento di Elena, Paride scaten quindi la guerra di Troia.

Afrodite 13.

  • EFESTO (o Vulcano)Dio del fuoco e della lavorazione dei metalli, figlio del dio Zeus e della dea Era o, in alcune versioni, generato dalla sola Era. Diversamente dagli altri dei, Efesto era brutto e zoppo. Poco tempo dopo la sua nascita fu cacciato dall'Olimpo: in alcune leggende da Era, disgustata dalla sua deformit, in altre da Zeus, perch Efesto si era schierato a fianco di Era contro di lui. Nella maggior parte dei racconti, per, assurge ben presto all'Olimpo e sposa Afrodite, dea dell'amore, o Aglaia, una delle tre grazie. In quanto artigiano degli dei, Efesto fabbricava per loro corazze, armature e gioielli.

Efesto 14.

  • DEMETRA (o Cerere)Dea del grano e dei raccolti, figlia del titano Crono e di Rea. Quando sua figlia Persefone fu rapita da Ade, dio degli Inferi, Demetra ne fu cos addolorata che trascur le terre, sulle quali non crebbe pi alcuna pianta, e la carestia si abbatt sul mondo. Sconcertato dalla situazione, Zeus chiese al fratello Ade di restituire Persefone alla madre. Questi acconsent, ma prima di liberarla le fece mangiare i chicchi di una melagrana che l'avrebbero costretta a ritornare da lui quattro mesi all'anno (sei mesi in un'altra versione del mito). Felice di aver ritrovato sua figlia, in primavera Demetra faceva nascere dalla terra fiori, frutti e grano in abbondanza, ma in autunno, quando Persefone ritornava nel mondo sotterraneo, il suo dolore provocava la morte della vegetazione e apriva le porte all'inverno.

Demetra 15.

  • Dioniso , Dio del vino e della vegetazione che insegn ai mortali la viticoltura e la vinificazione. Figlio di Zeus e della mortale Semele, figlia del re di Tebe, Cadmo, Dioniso venne spesso raffigurato sui vasi attici come dio della vegetazione, con un corno per bere e tralci di vite; in seguito divenne popolare come dio del vino, e in alcune feste in suo onore gli si attribuivano "miracoli del vino". Secondo la tradizione, Dioniso moriva ogni inverno per rinascere in primavera, simboleggiando, con la rinascita ciclica e la ricomparsa dei frutti sulla terra.Dal V secolo a.C. Dioniso fu conosciuto presso i greci anche come Bacco, e baccanti erano detti i suoi seguaci che lo invocavano durante i misteri, nati probabilmente dalle feste di primavera e divenuti un'occasione per abbandonarsi al vino e alle licenziosit. Fu in questa forma che il culto di Dioniso si diffuse presso i romani, dove i suoi misteri furono chiamati, nel II secolo a.C., Baccanali, e divennero cos sfrenati da incorrere nella proibizione del senato romano nel 186 a.C. Nel I secolo d.C., tuttavia, i misteri di Dioniso erano ancora popolari, come attestano le raffigurazioni visibili sui sarcofagi greci.

Dioniso 16. CUPIDO(o Eros) , figlio di Venere, dea dell'amore, e di Vulcano, dio del fuoco. Noto soprattutto come il dio giovane e bello che si innamor di Psiche, una fanciulla bellissima. In altri racconti appare come un ragazzo dispettoso che colpisce indiscriminatamente uomini e dei con le sue frecce, facendoli innamorare perdutamente. Nelle raffigurazioni artistiche di solito Cupido appare come un bimbo nudo e alato, spesso bendato, con arco e frecce. Dio dell'amore. Nella mitologia pi antica era rappresentato come una delle prime forze della natura, figlio del Caos e personificazione dell'armonia e della potenza creativa dell'universo; ben presto, tuttavia, venne identificato con un giovane bello e affascinante, accompagnato da Foto ("bramosia") e Imero ("desiderio"). Nella mitologia pi tarda appare inseparabile dalla madre, Afrodite, dea dell'amore. Nell'arte greca Eros veniva descritto come un giovane alato, piccolo ma bellissimo, dagli occhi frequentemente bendati per simboleggiare la cecit dell'amore. A volte aveva in mano un fiore, ma pi spesso arco e frecce d'argento, con cui lanciava frecce di desiderio nel petto degli dei e degli uomini. Nell'arte e nella leggenda romane, Eros degener in un ragazzino dispettoso e fu spesso raffigurato come un paffuto fanciullino alato armato di arco e faretra. Cupido 17.

  • APOLLO Figlio del dio Zeus e di Leto, figlia di un titano. Nelle leggende omeriche Apollo era prima di tutto un dio profeta con un importante oracolo a Delfi, che concedeva talvolta il dono profetico ai mortali che amava, come la principessa troiana Cassandra. Era anche il dio della musica e della medicina, oltre che un abilissimo arciere e un grande atleta; era anche il dio dell'agricoltura e del bestiame, della luce poetica e della verit filosofica.Talvolta Apollo descritto spietato e crudele, come nell' Iliade di Omero dove si dice che rispose alle preghiere del sacerdote Crise, che implorava la liberazione di sua figlia da parte del generale greco Agamennone, lanciando frecce infuocate portatrici di peste sull'esercito greco; uccise per gelosia Coronide, che gli aveva dato il figlio Asclepio; rap e violent la giovane principessa ateniese Creusa e l'abbandon assieme al figlio con lei concepito. Nell'arte anticaApollo veniva rappresentato pi delle altre divinit,forse per la sua bellezza fisica.

Apollo