Dit d- · caloriche: a basso contenuto digrassi, di carboidrati ea basso indice glicemico. Ebbene,...

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Dit d- C'È LA DIETA PREISTORICA E QUELLA DEL PH. POI L'ANTlAGE, LA MEDITERRANEA, LA DUKAN ••• ECCO COME PERDERE PESO SENZA RIMETTERCIIN SALUTE A CURA DI DANIELA MINERVA

Transcript of Dit d- · caloriche: a basso contenuto digrassi, di carboidrati ea basso indice glicemico. Ebbene,...

Dit d-C'È LA DIETA PREISTORICA E QUELLA DEL PH. POI

L'ANTlAGE, LA MEDITERRANEA, LA DUKAN ••• ECCO COMEPERDERE PESO SENZA RIMETTERCIIN SALUTE

A CURA DI DANIELA MINERVA

Speciale Diete Le nuove regole

Le proprietà dei legumi.Ilruccbi dell'acqua. La sceltadei grassi giusti. Ma ancheIuHa la verità su intolleranze,esercizio fisico e pasta. Studiscientifici alla mano, ecco cosapropongono i nutrizionisti perrimeHerci in formaDI LETIZIA GABAGLIO

mmancabile, arriva ogni anno, come l'influenza, tragennaio e febbraio, dopo i banchetti delle feste, ladieta. La primavera che scopre il corpo è lontana, mase si vuole dimagrire con successo è questo il tempo dipensare a una strategia. Ma per quanti guru consultia-mo, la medicina, quella seria, ha in serbo una sola ri-cetta, noiosa e pedante: limitare dolci e farinacei,

mangiare molta frutta e verdura, preferire l'olio al burro, nonsaltare i pasti, muoversi ogni giorno. L'ultima conferma vieneda un grande studio condotto da David S.Ludwig del Children'sHospital di Boston, apparso su "Jama", la Bibbia della medici-na americana. Lo studioso ha messo a confronto tre diete ipo-caloriche: a basso contenuto di grassi, di carboidrati e a bassoindice glicemico. Ebbene, a parità di calorie ingerite, i risultatidimostrano che per perdere peso e mantenerlo la strategia mi-gliore è quella che ci porta in tavola cereali non molto raffinati,verdura, frutta, legumi e grassi insaturi (quelli contenuti nelpesce, nelle noci o nell'olio extra vergine d'oliva).

Ma a furia di scandagliare la rete tra alimentazione, stiledi vita e peso corporeo, i nutrizionisti hanno messo le manisu una serie quasi infinita di comportamenti e trucchi che,ferma restando la ricetta di base, riscrivono le regole del di-magrimento. Eccole.

COUS COUS ALLA MEDITERRANEA Cominciamo dalla pasta edal pane. Nessuno vuole rinunciarci. E la Dieta Mediterraneal'ha definitivamente sdoganata anche per quelli che voglionoperdere qualche chilo. Una dieta bilanciata da 1.200 calorie puòprevedere un apporto di pane o pasta sia a pranzo sia a cena,purché non si superino i 40 grammi a pasto; scegliendo prodot-ti integrali si può aumentare un po' il dosaggio, ma non dimolto. Se non si riesce a rinunciare a un buon piatto di pasta,allora bisognerà rinunciare al pane al pasto successivo. I carboi-drati complessi non vanno eliminati dall'alimentazione perchéforniscono energia immediata e perché l'organismo in deficit ~

981 u:spresso 124 gennaio 2013 .

Speciale Diete

proteine, il consumo quotidianodi crusca d'avena e dell'attivitàfisica, anche moderata.

Va' dove ti porta la moda ~~_~.~_~_~_~ __~~Sono molti i regimi alimentariproposti da nutrizionìstì,più o meno attendibili. E ognianno ne spuntano di nuovi.Ecco i più gettonati.DUKAN. Chi non ne ha maisentito parlare, alzi la mano.È la dieta più famosa degli ultimitempi, quella che contanumerose celebrityfra i suoiseguaci, e che ha sollevato peròanche le più aspre polemiche.Tanto che il suo promulgatore,Pierre Dukan, è stato radiatodall'albo dei medici francese,o meglio ha ottenuto lacancellazione dopo averlachiesta lui stesso nel tentativo disottrarsi a possibili procedimentidisciplinari. Eppure il regimedrasticamente ipocalorico eiperproteico propugnato dalnutrizionista francese nonaccenna a passare di moda.D'altronde che si dimagriscavelocemente è vero, ma il rischio,

eliminando totalmente icarboidrati, è che ad andarsenesia l'acqua e non il grassosuperfluo. In più, una dieta cosìricca di proteine, come quella checaratterizza il primo periodo dellaDukan, rischia di mettere a duraprova i reni e il fegato. Ma cosaprevede questo metodo didimagramento? Una prima fase,detta di attacco, in cui si possonomangiare solo 72 alimenti abase di proteine pure; il secondoperiodo si chiama "crociera" eprevede di atternare giornate diproteine pure a giornate diproteine accompagnate da 28verdure raccomandate. A questopunto si dovrebbe raggiungere ilpeso stabilito e inizia la fase diconsolidamento, che dura 10giomi per chilo perso, in cui siritoma progressivamente a unaalimentazione libera. Infine, lastabilizzazione che prevede ungiorno a settimana di sole

PietroMigiacciOEcco l'antiage

È possibile contrastare il passare degli anni grazieall'alimentazione? La risposta è sì, anche se da solo il cibonon basta: è d'obbligo non fumare, bere con moderazionee fare attività fisica. Tuttavia a tavola possiamo dawero farela differenza e aiutare l'organismo a rallentare i processi diinvecchiamento. Una settimana tipo di dieta antì-agìng prevedealmeno due giornate dedicate al pesce, una ai legumi, unavegetariana, due equilibrate, e per finire un giorno di libertà.Il lunedì e il giovedì si pranza e si cena con spigola, gamberio calamari, verdure e un po' di pane; il martedì fagioli, cecio lenticchie per i pasti principali, insieme a pasta o pane inmisura moderata; mercoledì e sabato alimentazione bilanciataa base di carne bianca e formaggi light e poco pane,preferibilmente integrale; venerdì solo verdure, soia, e panee pasta suddivisi tra i due pasti principali; domenica libertànelle quantità di proteine e verdure, ma non nei condimenti,e modesta quantità di farinacei. Completano le giornatecolazioni a base di te verde o latte parzialmente scremato,spuntini con yogurt o frutta fresca. Seguendo le indicazioni suipesi degli alimenti ci si mantiene ogni giorno intono alle 1350calorie: dimagramento e salute sono assicurati.

100 IllQspresso 124 gennaio 2013

QUELLJ aE IL PH. Reminiscenzescolastiche alla mano, il pH è lamisura dell'acidità di unasoluzione. Cosa c'entra questocon il dimagrimento? Secondoalcuni il pH del sangue è un buonindicatore del nostro stato disalute, sovrappeso incluso.Se è troppo acido le cosenon funzionano: si rischia diingrassare, si innescano processiinfiammatori, aumenta lastanchezza e l'umore non negiova. Ad acidificare il nostroorganismo sono i cibi, inparticolare le proteine animali,gli zuccheri semplici e i cerealiraffinati, di cui è riccal'alimentazione occidentale.La soluzione è allora quelladi ingerire più alimenti basici,o alcalinizzanti, come frutta,

verdura, ma anche patate,avocado, olive, latte e formaggifreschi. O cibi già equilibrati comepasta o pane integrale, l'olio extravergine di oliva o lo zuccherogrezzo. L'obiettivo è quello diriportare il valore a quel fatidico 7,all'equilibrio. La teoria acido-basenon si esaurisce con la dieta, maprevede anche dell'attività fisica,

di questi nutrienti tende a bruciare la massa muscolare per ot-tenere il carburante di cui ha bisogno. Risultato: si perde dellamassa magra enon si dimagrisce al meglio. Non scordiamo, poi,che anche la pasta contiene una percenruale di proteine, fra il10 e il 13 per cento. Ciò di cui è priva, invece, ono i grassi.Alla fine della giornata, è quindi il condimento che si decide diusare a fare la grande differenza in termini di grassi ingeriti ecalorie consumate.

Ma se siete stanchi di pasta e verdure, sappiate che in questoregime alimentare entrano abbondanti anche i legumi. Fagioli,lenticchie o ceci: i nutrizionisti sono tutti d'accordo nel dire chein una buona dieta non dovrebbero mancare. Sono ricchi divitamine, di antiossidanti, di fibre e sali minerali e contengonoproteine che, anche se diverse perché di origine vegetale, posso-no in parte sostituire quelle apportate da carne e pesce.

E lo dimostrano diversi studi. Secondo i ricercatori dell'U-niversità di Toronto, per esempio, mangiare fagioli e simili c

nell'ambito di un regime ipocalorico aiuta i pazienti affetti da Idiabete di tipo 2 a controllare i livelli di glicernia. I loro risul- ~rari, pubblicati su "Archives of Internai Medicine", dimostra- ~

eno che i legumi non solo non ingrassano, come invece spesso ~si crede, ma hanno benefici importanti sulla salute. Sempre ,gsullo stesso giornale, ma qualche mese prima, un gruppo di ~ricercatori di Harvard aveva dimostrato che sostituire le pro- ~teine derivate da carne rossa con quelle provenienti da legumi ~e pesce diminuisce la mortalità legata a problemi cardiovasco- ~lari e ai tumori. Ispirandosi a questi risultati scientifici, c'è t-allora chi propone un regime ricco di ceci, lenticchie, piselli e ~

praticata soprattutto nelle primeore della giomata e in manieramoderata, perché anchel'eccessivo affaticamentoe lo stress contribuisconoall'acidificazione dell'organismo.

ZONA. Conosciuta anche comela dieta 40-30-30 (dove i numeristanno a indicare le percentuali

di carboidrati, proteine e grassidi cui si deve comporre ognipasto, spuntini compresi) ladieta Zona è diventata famosagrazie ad attori e sportivi che nehanno fatto una filosofia di vita:da Brad Pitta Elisa Di Francisca,la fiorettista medaglia d'oro alleOlimpiadi di Londra, tanto perfare due nomi. La strategiaalimentare proposta dalla Zonapromette di mantenersi in forma- dimagrire per chi deve, maanche aumentare la massamagra -, avere maggiore energia,più lucidità, maggiore efficienzafisica e mentale. L'occhio non ètanto alle calorie, ma allastimolazione ormonale indottadagli alimenti: il bilanciamentodei nutrienti, così come propostodalla Zona, garantisce l'effetto.Che a seconda dello schemascelto si trasforma anchein successo sulla bilancia.Mangiare a Zona vuoi dire

fagioli - da mangiare almeno quattro volte a settimana - perottenere una forma invidia bile e soprattutto la pancia piatta:le fibre di cui sono ricchi questi alimenti, infatti, favorisce iltransito intestinale.

CHI DORME PERDE PESO Tutti sanno che non si può dimagri-re restando seduti, ma non tutti quanto bisogna muoversi. Ebenpochi, invece, sanno che riposare fa perdere peso.

Cominciamo col dire, quindi, che per per-dere peso si consiglia un'ora di attività fisicaaerobica moderata almeno tre volte allasettimana; per restare in forma, invece, ba-stano 30 minuti di esercizio anche blando ali__giorno. E vabbé. Ma una delle scoperte più

. intere santi che la scienza ha fatto a propo-i sito della propensione di alcune persone a.§ ingrassare più di altre è che più si dorme, più~ si dimagrisce. O meglio, che chi non riesce a$l riposare ha più probabilità di ingrassare.~ Tanto che dormire un numero adeguato di~ ore (dalle 7 alle 9) è considerato uno dei pi-~ lastri del dimagramento, insieme a un regime~ alimentare ipocaloricoe a una discreta quan-t tità di esercizio fisico. «Sempre più prove scientifiche suggeri-~ scono che le abitudini di riposo non possono essere sottovalu-;o. tate quando si prescrive un programma di riduzione del peso aj un paziente obeso», hanno scritto, sul "Canadian MedicaI As-:i sociation Journal", jean-Phillippe Chaput, del Children's Ho-~ spiral of Eastern Ontario Research Institute di Ottawa, e Ange-

bandire quasi del tutto pastae pane, ma abbondare in frutta,verdura e pesce; eliminare ilburro, ma non dover penaretroppo a misurare l'olio extravergine d'oliva.Si riscoprono noci, mandorle,anacardi; l'esercizio fisicodiventa parte dello stile di vitae si mangia 6 volte al giorno,preferibilmente senza lasciarepassare più di 4-5 ore fraun pasto e l'altro. Non solocolazione, pranzo e cena, maanche i tre spuntini (mattina,pomeriggio e sera) devonoessere bilanciati, contenere cioèla giusta quantità di carboidrati,proteine e grassi. Un particolareche può rendere difficilemantenere la Zona sempree ovunque.Si può owiare con il latte o loyogurt parzialmente scremati,alimenti completi e bilanciati, maanche con apposite barrette.

NEANDERTHAL. Gli uominiprimitivi non erano certo obesi.Su questo semplice assunto sibasa l'idea che un'alimentazionea base di came - quella che inostri progenitori cacciavano amani più o meno nude - verdure,preferibilmente crude, e frutta,soprattutto frutti di bosco ebacche varie, possa garantireuna forma smagliante.Completamente messi al bandotutti gli alimenti raffinati edelaborati: niente farine, zuccheroo sale. Facile a immaginarsi,facendo a meno di tutti ifarinacei, dei dolci, degli alcolicidimagrire non è certo difficile.Attenzione però: la paleo-dietaha il beneficio di eliminarealimenti confezionati, surgelati,precotti, ma è sostanzialmenteiperproteica e a lungo andarepuò provocare danniall'organismo.

L. G.

lo Tremblay, della Lavai University in Québec. Riposare bene ea lungo è fondamentale non solo per gli obesi. NathanielWatson, neurologo dell'University ofWashington di Seattle, hastudiato le abitudini di 1.088 coppie di gemelli scoprendo che ifratelli o le sorelle che dormono meno di 7 ore per notte sonopiù grassi e hanno maggiori problemi a mantenere sotto con-trollo il proprio peso di quelli che riposano più di 9 ore. Anche

a parità di predisposizione genetica, quindi,il riposo fa la differenza sulla bilancia.

BUGIE E CALORIE Non riuscite a dimagri-re nonostante diete ed esercizio fisico?Colpa di un'intolleranza alimentare. Èquesta una teoria oggi molto di moda, mache mette in allarme la maggior parte deglispecialisti. Soprattutto perché le intolle-ranze alimentari sono praticamente impos-sibili da identificare: possono essere indi-viduate in maniera certa solo quelle dovu-te a difetti enzimatici come quella allatto-sio, per le quali esiste il test del respiro(breath test). Nonostante questo sonomolto diffusi, e venduti soprattutto on line,

altri tipi di esami (alcuni anche fai-da-te), come quello delcapello, che cercano di cavalcare la moda ma che non hannovalidità scientifica. Guarda caso questi test individuanosempre come colpevoli alimenti molto calorici, per esempiolatticini, insaccati o frutta secca, la cui eliminazione dalladieta permette naturalmente di perdere qualche chilo. li ~

24gennaio 2013jllillspresso 1101

Speciale Diete

ri chio, però, è che i più incauti comincino a seguire regimialimentari squilibrati e dannosi per la salute.

Neanche i grassi vanno demonizza ti, ma conosciuti. È impor-tante, infatti, che provengano dai grassi circa il 30 per centodelle calorie giornaliere. A fare la differenza sulla bilancia, però,è la loro qualità. Ce ne sono di buoni e di cattivi, e la nostratradizione culinaria in questo ci aiuta. Fra tutti i condimenti,infatti, l'olio extra vergine d'oliva è sicuramente il più salutare,ricco di omega3, da preferire a crudo, per condire una riccainsalata, le verdure cotte al vapore o della carne. Sono invece daevitare i grassi di origine animale, come burro, strutto, panna olardo, ricchi di colesterolo. Si tratta dei cosiddetti grassi saturi,di cui sono ricchi gli alimenti industriali, che caratterizzano ladieta occidentale e numerosi studi hanno associato in manieralampante con l'aumento del numero di per one obese.

Come se non bastasse, la dieta ricca di grassi saturi e carboi-drati raffinati è associata anche con effetti cognitivi deleteri.«Sulla base dei risultati ottenuti su modelli animali e degli studiche svelano in che modo questo tipo di regime alimentare puòinfluire negativamente sulle funzioni cerebrali, suggeriamo checi sia un legame di causa effetto fra una dieta del genere e ildeclino delle funzioni cognitive negli umani, e che questa ali-mentazione contribuisca allo sviluppo di condizioni neurode-generative», hanno scritto sul numero di gennaio di "Appetite"i ricercatori dell'Università Macquarie in Australia. Insomma,oltre a renderei pingui, mangiare solo cibi industriali, raffinatie confezionati, ci rende anche stupidi. Nella lista delle cose daeliminare, non c'è dubbio quindi che vengano per primi.

Non si può fare a meno, invece, neanche se si è a dieta dellafrutta, a volte accusata di contenere troppi zuccheri o di gonfia-re e quindi non favorire il dimagrimento. Certo bisogna dimen-ticarsi banane, uva e fichi, e abbondare invece con mele, pere,kiwi, fragole, arance, ananas, melone o frutti di bosco. Lafrutta è dolce, soddisfa quindi il palato, ha poche calorie ed èricca di vitamine e antiossidanti. E si può mangiare a fine pasto,al posto del dessert, oppure come spuntino, per nOI1arrivaretroppo affamati all'appuntamento con il pranzo o la cena. In-somma, un vero alleato per chi sta a dieta. È falso, poi, chemangiata dopo i pasti gonfi o appesantisca. AI contrario, le fibree l'acqua di cui è ricca aiutano il transito intestinale, e in piùaiuta ad assorbire meglio il ferro contenuto nelle verdure.

INDOVINA COSA C'È NEllO SNACKStare a dieta e rimanere fedeli alle tabelle di marcia è spesso

difficile, non solo per la fame ma anche per la logistica: in ufficio,in viaggio, in vacanza, non sempre è possibile non sgarrare. Perquesto farmacie e supermercati sono pieni di snack, beveroni eogni tipo di pasto sostitutivo. Quelli giusti, ovvero equilibrati,se usa ti saltuariamente non fanno male. TIproblema, però, è chenon saziano a lungo: uno studio uscito su "Current Nutritionaod Food Science", per esempio, ha calcolato in meno di tre orel'effetto saziante di uno specifico beverone sostitutivo. È facile,quindi, aggiungere alla barretta qualcos'altro, oppure mangiar-ne due, finendo per assumere più calorie del previ to. In più isapori disponibili sono pochi e poco gustosi, e visto che ancheil palato vuole la sua parte, anche quando. si è a dieta, è facileandare alla ricerca di qualcosa di più saporito. Pochi, poi, sonogli studi clinici eseguiti in modo da capire se si tratti effettiva-

1.021 Ulspresso 124 gennaio 2013

Nicola SorrentinoA ciascunoil suo pasto

Non è la qualità, ma la quantità a determinare se un alimentofaccia ingrassare o meno. Il nostro organismo per stare benedeve introdurre giornalmente nelle giuste proporzioni proteine,grassi, zuccheri, vitamine, sali minerali, fibre vegetali ed acqua.Per oltre 15 anni le indicazioni nutrizionali che avevamo a nostradisposizione sono rimaste invariate senza alcun aggiornamento,finalmente da pochi mesi abbiamo delle nuove Linee Guida.Indicazioni che personalizzano la dieta dell'individuo eintroducono nuovi parametri di percentuali dei nutrienti. Trale varie indicazioni si evidenzia l'aumento delle dosi consigliatedi alcune vitamine, ma anche l'importanza dell'attività fisica,dell'Indice Glicemico (velocità di aumento della concentrazionedi zucchero nel sangue determinata dagli alimenti),dell'assunzione della fibra alimentare e della stessa acqua,mai considerata come un vero nutriente. Le dosi consigliated'acqua sono di un grammo per ogni caloria ingerita, prendendoin considerazione anche i liquidi contenuti negli alimenti. Percapirei, in una normale dieta da 2 mila calorie circa al giornosono necessari 2 litri di acqua.Il modello alimentare che, nel corso degli anni, si è venutoa delineare come il più appropriato per stare bene è quelloMediterraneo, povero di acidi grassi saturi e di proteine animali,ricco di carboidrati, fibre e antiossidanti naturali, fatto deiprodotti della tradizione mediterranea: cereali (pane, pasta,polenta), latte e derivati, pesce,frutta, ortaggi, legumi e oliod'oliva. Alimenti ricchi di antiossidanti, antiradicali liberie di grassi soprattutto insaturi, ideali per tenere a bada i livellidi colesterolo, la pressione arteriosa, la gllcemia e permantenere in salute cuore, cervello, arterie e vene.Il cibo, però non va visto solo come fabbisogno energeticoo di soprawivenza, ma anche come "convivialità", intesa comemanifestazione d'affetto, di comunicazione, di aggregazione:e allora niente sensi di colpa se saltuariamente mangiamouna salsiccia q una fetta di torta. Un pranzo di nozze o uncompleanno non possono fare male o rovinare una dieta.Ben diverso è festeggiare tutti i giorni. In questo senso,la quantità conta: va modificato lo stile di vita e l'approcciometodologico alla giornata.

mente di una strategia di dirnagramento che ha effetti duraturi.I pasti sostitutivi hanno però anche dei vantaggi: in viaggio o

quando si approfitta della pausa pranzo per fare sport permet-tono di non saltare W1 pasto, abitudine sconsigliata a chi vuoiperdere peso. La tabella di marcia ideale per chi vuole dimagri-re, infatti, prevede tre pasti principali e due o tre spuntini. Maisaltare colazione, pranzo e cena, dicono i dierologi. Ma neanchepensare di arrivare tutti di un fiato a questi tre appuntamentisembra essere una strategia vincente: spezzare la fame a metàmattina, metà pomeriggio e, c'è anche chi sostiene, prima diandare a letto, aiuta a non arrivare troppo "affamati" ai pasti,

Alla ricerca deU'om~9a3 COLLOQ!JIO CON BARRY SEARS

Quella di Barry Sears per gli omega 3 è unapassione, vera. Perché affonda le radicinella sua vita personale .• Quando miopadre, giocatore di basket a livelloprofessionale, morì di infarto a poco piùdi cinquant'anni, capii che anche il miodestino probabilmente sarebbe statoquello. Non potevo certo cambiare i mieigeni, ma potevo provare a modificarnel'espressione», ci racconta il fondatoredella Inflammation Research Foundation. Ècosì che ha iniziato a studiare gli acidigrassi - contenuti in grande misura nelpesce azzurro, nel salmone, nello sgombro,ma anche nelle noci e nell'olio di lino - e illoro ruolo nei processi infiammatori, inprimis quelli legati al cuore.Professor Sears, perché è fondamentaleassumere omega 3?"Perché l'industria alimentare haprofondamente cambiato il nostro rapportocon il cibo e l'organismo umano ne risentepesantemente. Fra i due tipi di acidi grassi -omega 3 e ornega 6 - ci deve essereequilibrio, perché da questo bilancia mentodipende il grado di infiammazione nelnostro corpo. Ora, da quando circa

quarant'anni fa abbiamo cominciato amangiare più prodotti industriali la quota diornega 6 nella nostra dieta è andata via viacrescendo: questi grassi, principalmenteoli vegetali, sono infatti gustosi e poco cari.Un processo iniziato negli Stati Uniti chepoi si è diffuso in tutto il mondo, propriocome l'epidemia di obesità che ne è figlia.Ristabilendo l'equilibrio perdiamo peso,preveniamo le malattie infiammatorie

. e invecchiamo più lentamente".

e quindi a ingerire meno calorie. In più, si evitano picchi nega-tivi di glicernia che poi verrebbero contro bilanciati da risaliterepentine nei valori di zuccheri nel sangue al momento di alzar-si da tavola. Mantenere la gLicemiacostante, infatti, contrasta imeccanismi di infiammazione alla base dello sviluppo di diabe-te di tipo 2, cosi come di molte altre malattiecroniche. Lo spuntino ideale è quello a basedi frutta, magari accompagnata da un pez-zetto di formaggio, oppure uno yogurt, mava bene anche un cappuccino. Da evitaredolci e merendine.

AMBIGUI ALLA META Per dimagrire biso-gnerebbe bere almeno 2 litri di acqua algiorno, così da drenare iLiquidiin eccesso. Dicerto c'è che bere prima dei pasti aiuta acalmare il senso di fame perché "inganna" ilcervello: la distensione delle pareti dellostomaco, infarti.manda dei segnali di sazietà.Risultato: simangia dimeno. Lo hanno visto,dati alla mano, i ricercatori del dipartimentodi Nutrizione umana della Virginia Tech, università americana.Come scrivono su "Obesiry", bere almeno mezzo litro di acquaprima dei pasti ha consentito a lLl1 campione di volontari sotto-posti a regime ipocalorico di perdere più peso rispetto al grup-po che non beveva. L'ideale poi è far seguire all'acqua le verdu-re, e solo dopo le proteine. Lo stomaco si dilata ancora di più ela sazietà di breve termine è assicurata; carne, pesce o uova

Tutti quindi dovrebbero assumere omega 3?«Sl, perché il nostro organismo ne habisogno e non può produrli. Non importaessere a dieta o meno, l'assunzione diomega 3 è cruciale perché tutti soffriamodi qualche forma di infiammazione. Unapersona normopeso e senza alcunamalattia particolare ha bisogno di circa 2,5grammi al giorno, il minimo. Ma se chi è insovrappeso, ha il diabete ° soffre di cuorene deve prendere di più». L. G.

serviranno invece a garantire quella di lungo termine, allonta-nando la sensazione di fame.

Un altro trucco è quello di masticare lentamente e far durarepiù a lungo ogni boccone, almeno 30 secondi prima di degluti-re. A dirlo una ricerca dell'Univer ità di Birmingham apparso

proprio fra Natale e Capodanno sulle paginedi "Appetite". A sovraintendere la sensazio-ne di appetito è la serotonina, una sostanzanaturalmente prodotta dal nostro organi-smo che è fondamentale per molti meccani-smi, tra cui la regolazione dell'umore. Tantoè vero che alcuni dei farmaci per combatterela depressione agiscono proprio su questasostanza. Pasta, pane, zuccheri, ne aumenta-no i Livellied ecco quindi perché mettersi adieta non è mai facile, costa fatica e mette dicattivo umore. Per questo la ricerca fanna-cologica ha provato a varie riprese a metterea punto una pillola che agisse proprio suquesto meccanismo, attivando artificialmen-

te cioè i recettori della serotonina. L'inganno però non sempreriesce, e soprattutto non è mai senza conseguenze: gli effetticollaterali sul cuore hanno portato al ritiro dal mercato delprimo farmaco anti-fame che agiva sulla serotoni.na già nel1997. A breve però ne arriverà un altro, approvato la scorsaestate negli Stati Uniti dalla Food and Drug Adminisrration.

ha collaborato Caterina Visco

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