Disturbi infantili e configurazioni familiari distorte [cap 4 bambino]

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DISTURBI INFANTILI E CONFIGURAZIONI FAMILIARI DISTORTE Importante cogliere le configurazioni familiari distorte per comprendere le forme di organizzazione affettiva della famiglia In tale organizzazione vanno collocati i disturbi del bambino

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DISTURBI INFANTILI E CONFIGURAZIONI FAMILIARI DISTORTE

Importante cogliere le configurazioni familiari distorte per comprendere le forme di organizzazione affettiva della famiglia

In tale organizzazione vanno collocati i disturbi delbambino

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LA DIADE DISFUNZIONALE

C'è solo un genitore Bambino rischia di diventare partner del genitore (il più delle volte madre-bambino) Il bambino attraverso un processo di identificazione distorta assume il ruolo di compagno della madre come se lo fosse realmente

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TRE ASPETTI TIPICI DELLA DIADE DISFUNZIONALE

Accudimento invertitoinversione dei ruoli, inversione della protettività; così bambino risulta più a rischio e suo processo evolutivo potrebbe essere compromesso

Rischio diventa patologico quando bambino costruisce immagine di sé come colui che deve costantemente proteggere la madre

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Sintomi infantili come “copertura” della rabbia/impotenza dei genitori bambino convoglia su di sé la tensione emotiva della madre (caregiver)

La famiglia d'origine come terzo conflittualespesso i rapporti con le famiglie d'origine sono problematici e interrotti, contatti rari e conflittuali

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OBIETTIVO TERAPEUTICO: Giocare con i sintomi infantili e valorizzarli in chiave relazionale Presentificare il terzo che non c'è Rompere il circuito della protettività Far uscire bambino dalla stanza da letto dei genitori Dall'accudimento invertito all'accudimento condiviso Curare sintomi infantili in modo indiretto Aiutare la madre ad acquisire una Posizione Io Aiutare la madre a ricostruire/trasformare i suoi legami con la famiglia d'origine Aiutare la madre a ricercare risorse sociali per accrescere l'autostima

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LA FAMIGLIA XANG Lawrence, bambino cinese di 11 anni vive con la madre da quando è nato; portato in seduta perché iperattivoIn seduta:

Madre arrabbiata perché sola; bambino come porta d'ingresso Pianto della madre attiva movimenti protettivi automatici del bambino Tentativi terapeutici di sostenere la madre per accudire il bambino Madre chiama i suoi genitori e ritrova la forza che si è sempre negata Lawrence migliorerà quando madre recupererà un'immagine di sé più competente e sicura

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IL MATRIMONIO A TRE

Quando in una famiglia il bambino nasce prima che per i genitori ci sia stata la possibilità di costruire una vera intesa

di coppia; è il bambino che “fa sposare i genitori”.

Il bambino diventa il centro dell'universo familiare

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I sintomi infantili e la tirannia del controllo sugli adulti bambino ha controllo sull'intera famiglia, tentativo di riempire i vuoti e le insicurezze degli adulti

La delega della responsabilità: gli adulti chiedono il permesso al figlio tendenza a cedere alle pretese del figlio, cosa che alimenta il suo senso di insicurezza e di onnipotenza

La fratria divisa il bambino speciale e i fratellini che non contano

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OBIETTIVO TERAPEUTICO: Giocare con i sintomi infantili e valorizzarli in chiave relazionale

Il do ut des della relazione terapeutica con il bambinoterapeuta toglie al bambino il controllo dei genitori, prendendosi cura di lui, in modo tale che il bambino torni a fare il bambino

Far riposare il genitore in seduta e definire confine tra adulti e piano dei figli

Riorganizzare i legami affettivi con le famiglie d'origine che spesso alimentano il comportamento sintomatico del figlio

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LA FAMIGLIA DOSI Il pianto di Lucia: l'inizio della complicità terapeutica sintomo: mal di pancia patto terapeutico: “rivedo i tuoi genitori se tu mi aiuti e starai meglio” restituzione del valore relazionale al sintomo

Ci si può risposare in due? - importanza del tornare in dietro per andare avanti - definizione del confine di coppia

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LA PSEUDO-SEPARAZIONE E IL BAMBINO CHE TIENE UNITI

Configurazione in cui la separazione della coppia è incompleta e bambino fa da collante

Separazione necessita l'elaborazione del lutto della rottura del legame + recupero di immagine autonoma di sé; non basta separazione fisica

Difficile spiegare ai figli che hanno ancora due genitori, ma che non sono una coppia; bambino usato dalla coppia come “braccio armato” o come “bagaglio” mettendo a rischio il suo sviluppo armonico

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Separazioni incomplete e sintomi infantili separazione evento critico per bambino, che deve essere rassicurato rispetto a fantasie di perdita e attraverso chiara definizione del non essere più una coppia

L'incastro relazionale tra il partner che scappa e il partner che insegue- uno evita l'altro insegue usando bambino come arma di ricatto- ex coniugi sono “incastrati” tanto da dimenticarsi del bambino

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Il mancato svincolo dalle famiglie d'origineimportante indagare processi di maturazione dell'adulto - chi “scappa” può aver sperimentato taglio emotivo- chi “insegue” può aver sperimentato iperdipendenzamodalità complementari di non separazione che alimentano l'incastro

Il bambino problematico sul piedistalloattenzione al sintomo, bambino estremamente visibile e potente

La seduzione di crescere come un bambino speciale che tiene unita la famigliacostruzione di un falso sé

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OBIETTIVO TERAPEUTICO E USO DELLA PROVOCAZIONEProvocazione usata per:- ridefinire i sintomi e valorizzare competenza del bambino in famiglia Nei confronti del bambino attraverso il gioco - La metafora che scotta - La ridefinizione del sintomo

Nei confronti della coppia

Il rito terapeutico del divorzio

Riorganizzare i legami affettivi con le famiglie d'origine

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La famiglia Mazzi

Obiettivo della terapia è quello di attivare una separazione completa della coppia e una ricostruzione dell'alleanza genitoriale (attenzione a non colludere)

- ridefinizione relazionale del sintomo tramite la provocazione