Distretto 2041 Bollettino n. 11 - Giugno 2015
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La Lettera del Governatore Ugo Gatta
Bollettino n. 11 - Giugno 2015 Anno Rotariano 2014/2015
Rotary Club Milano Naviglio Grande San Carlo
Distretto 2041
Bollettino n. 11 - Giugno 2015 Responsabile: Alberto Cravero
… (sono) un modo ancora più selettivo
per incontrarsi e lavorare. Dove
“selezione” è termine affatto diverso da
un elitario snobistico porsi di contro agli
altri. Anzi, rappresenta una scelta oculata
che consente di formare un gruppo dal
gruppo.
Nei Club rotariani, considerata l’operosa
colleganza che li anima, sorgono scambi
frequenti, visitazioni e confronti.
Allora è proficuo che emergano passioni
e conoscenze tali da consentire il formar-
si di un “circolo”, senza indebolire il lega-
me per così dire, tradizionale, con il Club
di appartenenza. …..
E cosi, tra quello che passa e quello che
resta, si avanza, schivando le difficoltà e
alla fine si procede con principi e com-
portamenti definitivamente fissati nella
mente e nei comportamenti.
Ugo Gatta
(stralcio – versione integrale nel nostro sito)
Governatore: I Circoli
Rotariani.
SOMMARIO:
La Lettera del Gover-
natore Ugo Gatta
Vita e anagrafe del
Club (effettivo Soci,
notizie, ricorrenze
ecc.)
La ruota gira:
Il passaggio delle
consegne
l’Organigramma del
Club
Le riunioni del mese :
08 giugno: Visita
alla Mostra “ Dai
Visconti agli Sforza”
09 giugno: Due
psicologhe spiegano
come “combattere”
le dipendenze
16 giugno: Consi-
glio Direttivo
16 giugno: Docu-
mentazione We-
gner del Genocidio
Armeno (M. Ma-
vian)
24 giugno: Lo sport
a Milano, luci ed
ombre (C. Bisconti)
Ieri, oggi e domani;
Il Laboratorio tea-
trale e musicale per
il Carcere di Bollate
I Giardini del Rota-
ract
10 Raccomandazio-
ni 10 (un Rotary
d’altri tempi)
Uno sguardo sul ter-
zo settore: VIDAS
onlus
Costume: baci e ab-
bracci
Vita ed anagrafe del Club
Effettivo Soci
Eravamo sessantaquattro un anno fa e il
numero è rimasto invariato per effetto di
tre entrate e di tre uscite.
Nell’ultimo mese si è dimesso Enrico
Carozzi, che ce lo ha comunicato “con
vivo rincrescimento e commozione, dopo
tanti anni di appartenenza al Rotary, sia in
Italia che in attività internazionali, perché
trasferito a Rapallo per ragioni di salute”.
Il problema dell’effettivo è diffuso, più
volte richiamato anche a livello distret-
tuale. Non possiamo allentare l’attenzio-
ne, ci dovremo impegnare di più, è co-
munque confortante che la diminuzione
sia stata bloccata.
Effettivo Soci: 64 (invariato)
Compleanni di giugno
1 giugno Roberto Colletti
8 giugno Uberto Zucchini
15 giugno Marina Mavian
19 giugno Tommaso Caraceni
20 giugno Eros Tavernar
Compleanni di luglio
10 luglio Claudio Galli
13 luglio Anna Sanfilippo
16 luglio Piera Bariatti
16 luglio Sergio Paci
25 luglio Giancarlo Jared Crivelli
27 luglio Gabriella Borsatti
Ricorrenze
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La Ruota gira
Lo scambio delle consegne tra Alberto
Sbarra e Sergio Paci è avvenuto mer-
coledì 1° luglio presso l’Hotel dei Cava-
lieri, preceduto da un festoso aperitivo
nella “calda” terrazza all’ultimo piano.
Apprezzata la presenza dell’Assistente
del Governatore Franz Müller, del
Socio onorario Prof. Silvio Garatti-
ni, della Presidente Inner Wheel Ele-
na Briguglio e dell’ormai Past Presi-
dent Rotaract Raul Casadio. Assente
purtroppo, per sopraggiunti impegni, Pa-
dre Maurizio Annoni. Partecipazione
numerosa, com’è d’abitudine per l’impor-
tanza dell’occasione.
Alberto Sbarra ha sviluppato una esau-
riente relazione sulle principali iniziative
dell’anno sociale affidato alla sua respon-
sabilità, durante la quale è stato ricorda-
to il trentennale della costituzione del
Club.
Ha conferito la PHF a Gianfranco Bos-
si e Lilo Stefani, attestando l’apprezza-
mento per la collaborazione di Giusep-
pe Castellini, Mauro Delle Chiaie,
Anna Sanfilippo e Rossella Spinosa.
Una PHF gli è stata consegnata da Ser-
gio Paci, tradizionale segno di ringrazia-
mento del Club per l’intenso lavoro svol-
to nell’anno rotariano.
Ha poi preso la parola il neo Presidente
Sergio Paci, che con arguzia ha tratteg-
giato il significato della “ruota” e ricorda-
to che dietro l'angolo di una "breve esta-
te" ci aspetta una ripresa immediata in
settembre per la visita del Governatore,
l’incontro in Bocconi e la messa a punto
dei nostri programmi.
Ma sul resoconto della serata torneremo
nel prossimo Bollettino di luglio, prima
che l’avvicinarsi delle vacanze estive ci
distragga dalle nostre vicende.
Il Passaggio delle Consegne
Staffetta:
da
Alberto Sbarra
a
Sergio Paci
Presenti:
45 Soci, 32 Ospiti
Assiduità: 70,31%
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Organigramma del nostro Club
La squadra
2015-2016
del
Rotary Club
Milano Naviglio
Grande
San Carlo
Le Riunioni del mese
Lunedì 8 giugno – Palazzo Reale
Visita alla Mostra “Dai Visconti agli Sforza”
Presenti:
9 Soci, 11 Ospiti
“Arte Lombarda dai Visconti agli
Sforza” ha offerto ai visitatori un ricco
percorso attraverso i secoli considerati
“l’età dell’Oro” di Milano e della Lombar-
dia, dall’inizio del Trecento, quando Az-
zone Visconti prende stabilmente il pote-
re, fino al momento in cui l’invasione
francese mette fine all’autonomia del du-
cato sforzesco.
2014-2015 2015-2016
Presidente Alberto Sbarra Sergio Paci
Vice presidente Claudio Galli Maurizio Pellicano
Segretario Alberto Servienti Alberto Servienti
Prefetto Ugo Patti Ugo Patti
Tesoriere Uberto Zucchini Uberto Zucchini
Past President Antonio Calabrese Alberto Sbarra
Presidente Eletto Sergio Paci Alberto Servienti
Consiglieri Giuseppe Castellini Gabriella Borsatti
Roberto Colletti Marino Ercolani
Mauro Delle Chiaie Rosario Lo Po
Stefano Marselli Ugo Muller
Rossella Spinosa Marco Zucchini
Presidenti di Commissione
Amministrazione Alberto Cravero Alberto Cravero
Effettivo soci Maurizio Pellicano Roberto Colletti
Fondazione Rotary Giovanni Sangalli Giovanni Sangalli
Nuove Generazioni Giuseppe de Vecchi Giuseppe de Vecchi
Progetti di Servizio Anna Sanfilippo Mauro Delle Chiaie
Pubbliche Relazioni Ersilio Stefani Ersilio Stefani
… e per memoria
Presidente Inner Wheel
Maria Megale Sangalli Elena Basile Briguglio
Presidente Rotaract Club Milano
Raul Casadio Giorgio Edoardo Mariani
Visita non
sostitutiva di
conviviale
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Sono presenti alcuni Presidenti e diversi
Soci dei Club del Gruppo 6 che hanno
sostenuto il Global Grant. Ha introdotto
Nazzareno Pettinari, autorevole Pre-
sidente di AIDD, onlus sostenuta da
Rotary e Lions, cui si dedica da molti an-
ni.
Come premessa, va ricordato che la sov-
venzione R.F. per il Global Grant Distret-
to 2041 Milano e 4895 Buenos Aires
(organizzazione cooperante) a favore di
AIDD è stata approvata.
Hanno partecipato 69 classi di quattro
Istituti scolastici: Scialoia, Pisacane e Poe-
rio, Tolstoj, Cardarelli-Massaua. 24 classi
primarie, 45 secondarie. Alla data del 5
giugno erano stati coinvolti 1550 studen-
ti, 210 docenti, 715 genitori, 65 rotariani,
per complessive 480 ore formative.
Due delle tre psicologhe del progetto
(Patrizia Riccò e Manuela Ponti),
hanno illustrato come si svolge la loro
collaborazione, che soprattutto consiste
in una serie di incontri con studenti di
singole classi elementari e soprattutto
medie, di scuole della zona 6 di Milano.
Già da diversi mesi hanno iniziato a lavo-
rare presso le scuole, caratterizzando i
rispettivi interventi con approcci differen-
ziati secondo l’età dei ragazzi, le caratte-
ristiche ambientali e così via.
Patrizia Riccò, laureata in pedagogia colla-
bora con AIDD da lungo tempo; è con-
sulente esperta in progetti di prevenzione
del disagio, formazione e supervisione di
insegnanti, formazione genitori ecc. men-
tre Manuela Ponti, laureata in psicologia,
collabora anch’essa con AIDD per l’atti-
vazione di interventi a sostegno dei mino-
ri nelle scuole per la prevenzione di com-
portamenti trasgressivi e devianti. Una
terza operatrice, assente questa sera, si
occupa di stimolare il dialogo tra ragazzi
per evitare l’isolamento che sovente
porta al bullismo.
La prima si occupa dei limiti morali e del-
le regole per l'utilizzo di strumenti infor-
matici, video giochi, facebook ed internet;
la seconda si propone di rafforzare l'au-
tostima e la consapevolezza di se stessi
degli studenti, per contrastare le figure
devianti.
Relazioni appassionate e competenti, as-
sai apprezzate.
Il progetto proseguirà sino ad ottobre
prossimo.
Martedì 9 giugno - Hotel dei Cavalieri
Global Grant contro le dipendenze: testimonianze (due
psicologhe illustrano il progetto)
Interclub con i Club del Gruppo 6
E’ la civiltà delle signorie, particolarmente
fiorente nell’Italia settentrionale, a Vero-
na, Padova e in tante altre città grandi e
piccole: tra esse quella di Milano fu bril-
lantissima, aperta ai contatti con l’Europa,
meta ricercata degli artisti a caccia di fa-
coltosi committenti.
I più di 250 oggetti riuniti nelle sale com-
pongono un affresco storico, scandito dal
riferimento al nome del signore al pote-
re. I tragitti artistici non sempre coinci-
dono con quelli storici, né il riferimento
al signore in carica basta a spiegare tutta
la complessità della produzione artistica e
degli intrecci del gusto, ma la sottolinea-
tura del ruolo della committenza mette
in piena evidenza il ruolo della corte, cro-
giolo di elaborazione di modelli e incro-
cio di artisti locali e di maestri forestieri.
Presenti:
28 Soci, 5 Ospite
Assiduità: 43,08%
Conviviale
in sede con
relatrici esterne.
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A proposito dell’Asta di Beneficenza, Il
Presidente Alberto Sbarra ha riferito
che OSF ha lamentato l’onerosità dell’a-
genzia Comunicazioni Sociali e del cate-
ring (cui abbiamo contribuito per 1.500
euro), che hanno largamente superato il
ricavo dell’asta, molto più contenuto di
quanto sperato. I costi sostenuti da OSF
a proprio carico non rientravano negli
accordi intervenuti in fase preparatoria.
Un successivo incontro del nostro Presi-
dente e di Anna Sanfilippo con Padre
Maurizio Annoni ha ripercorso le ra-
gioni delle reciproche dispiacenze, assor-
bite da un clima di consolidata amicizia.
Ci rivedremo il 1° luglio in occasione del
passaggio delle consegne, al quale Padre
Maurizio Annoni è stato invitato.
I Progetti di servizio sono tutti in fase di
completamento. La consegna del premio
Spazio Cultura è fissata per il 29/9
presso il Teatro Ringhiera (via Boifava 17,
zona Chiesa Rossa, un quartiere alla ri-
cerca di una riqualificazione), vincitore di
questa edizione, con cui abbiamo già di-
scusso ipotesi di collaborazione che po-
trebbero coinvolgere il progetto riguar-
dante il Carcere di Bollate.
Sono stati esaminati la prima nota e il
bilancio consuntivo al 15 giugno, rinvian-
do all’inizio del nuovo anno sociale, dopo
il passaggio delle consegne, l’esame dell’e-
satta disponibilità, conteggiata secondo il
principio di competenza.
Martedì 16 giugno - Hotel dei Cavalieri
Consiglio Direttivo
Marina Mavian ha ricordato Armin
Wegner, militare paramedico tedesco
nella Prima Guerra Mondiale che, stanzia-
to nell’Impero Ottomano, è stato un te-
stimone diretto del massacro del popolo
armeno (1915-1916). Con la macchina da
presa e con i suoi scritti ha avuto modo
di documentare le drammatiche vicende,
lasciando ai posteri “il nucleo della testi-
monianza delle immagini del genocidio".
Spirito indomito, fiero oppositore del
regime nazista, per il suo impegno è rico-
nosciuto come uno dei “Giusti tra la Na-
zioni”.
Pittrice iconografa, la nostra Socia - che
presiede l’Associazione Italia Armenia -
ha ripercorso la tragica storia del massa-
cro, che a suo tempo ha colpito anche la
sua famiglia. Avvalendosi dell’ampia docu-
mentazione, ha ripercorso la persecuzio-
ne contro l’élite armena di Costantinopo-
li, proseguita con arresti e deportazioni
compiute in massima parte dai “Giovani
Turchi”, che coinvolsero oltre un milione
di persone, molte delle quali morte per
fame, malattia o sfinimenti durante le de-
portazioni dalle zone d’origine.
I motivi? Probabilmente un progetto poli-
tico mirante alla creazione in Anatolia di
uno stato turco etnicamente omogeneo,
nel quadro del progetto di creazione del-
la Grande Turchia. Responsabilità diffuse
e condivise, minimizzate nel convulso
periodo storico in cui sono avvenute.
Contro ogni evidenza e con motivazioni
speciose, il governo turco rifiuta tuttora
di riconoscere il “genocidio”, storicamen-
te accertato e ufficialmente riconosciuto
da molti Paesi tra cui l’Unione Europea.
L’esatto numero dei morti è controver-
so, ma il totale di 1.200.000 è quello più
diffuso e comunemente accettato.
Il negazionismo è diventato un atteggia-
mento storico culturale in cui gli interessi
politici concreti prevalgono su quelli cul-
turali, utilizzando vari espedienti dialettici
per mantenere il silenzio, minimizzare il
numero degli uccisi, presentare le circo-
stanze come necessità di difesa.
Testimonianza viva, esposizione vibrante.
Conviviale in
sede con
testimonianza di
una consocia
Martedì 16 giugno - Hotel dei Cavalieri
Il Genocidio Armeno : la figura di Armin Wegner (Marina
Mavian)
Presenti:
25 Soci, 3 Ospiti
Assiduità: 38,46%
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Ieri, oggi, domani
12 giugno - Laboratorio Teatrale e Musicale per il Carcere
Nel Carcere di Bollate è stata rappresen-
tata “Antologia di Spoon River”, uno
spettacolo basato sul noto libro di Edgar
Lee Master, promosso dal RC Milano San
Siro. E’ stato il momento conclusivo di un
progetto formativo dei Rotary Club San
Siro, Aquileia, Milano, Milano Manzoni
Studium, Naviglio Grande San Carlo.
A compimento di un progetto rotariano
di arte e cultura, un gruppo di detenuti
ha seguito un percorso di recitazione e
canto, sfociato in uno spettacolo teatra-
le, recitato e cantato dai partecipanti al
progetto, alla presenza dell’ormai prossi-
mo Governatore Tomaso Quattrin e
del Direttore del Carcere Massimo Pa-
risi.
Laureata alla Bocconi, quarantaquattro
anni e tre figli, era Responsabile Risorse
Umane in San Pellegrino (gruppo Nestlé),
senza un passato politico di rilievo, quan-
do con altre cinque donne è stata chia-
mata a fare parte della Giunta Pisapia con
delega al Benessere, alla Qualità della vita
ed allo Sport Ha accettato con entusia-
smo e con una carica che ancora oggi
traspare dalle sue parole.
La sua sfida è di cercare di innovare la
nostra città in un settore fondamentale
per la qualità della vita, applicando gli
stessi criteri che ha utilizzato nell’attività
lavorativa. Tra i punti forti del suo pro-
gramma, più sport per tutti e più aiuto
alle donne sovraccariche di impegni per-
ché, ha affermato, la dilatazione dei tempi
di lavoro nuoce alla creatività, alla pro-
duttività e all’esistenza stessa delle perso-
ne.
Proprio oggi è rinato il Palazzetto dello
Sport Iseo (Paliseo), distrutto qualche
anno fa da un attentato mafioso. Con
l’odierna inaugurazione, dedicata allo
sport e alle disabilità, dopo averlo strap-
pato alle cosche, è stato restituito alla
nostra città un impianto completamente
rinnovato.
Nelle ultime settimane la relatrice è stata
all’onore delle cronache grazie alla sua
proposta di erigere in Piazzale Loreto, un
“albero della vita”, simbolo di Expo 2015,
motivando l’iniziativa con l’intendimento
di “cancellare un momento storico con-
troverso con un inno sulla vita”. L’iniziati-
va ha suscitato un bel po’ di polemiche e,
di fatto, è stata accantonata.
Nelle foto a lato: L’Assessore al Co-
mune di Milano
Chiara Bisconti
Martedì 24 giugno - Hotel dei Cavalieri
Lo sport a Milano, luci ed ombre (Chiara Bisconti)
Interclub con il Rotary Club Milano Sud Ovest
Presenti:
18 Soci, 4 Ospiti
Assiduità: 38,46%
Conviviale
interclub
in sede
organizzato
con il RC Milano
Sud Ovest
Spettacolo
Teatrale nel
Carcere di
Bollate.
Pagina 7 Bollettino n. 11 - Giugno 2015
Sabato 27 giugno - I giardini del Rotaract
Alla Cascina della Balossa, nel Parco
Nord Milano, dopo una lunga preparazio-
ne si è tenuta la cerimonia di avvio del
progetto “I Giardini del Rotaract”.
Durante l’inaugurazione, sono stati trac-
ciati i confini delle aree dedicate alle varie
attività (aggregativa, coltivazione, persone
disabili, frutteto) e alla descrizione di co-
me il progetto è stato strutturato e di
come sarà sviluppato nella sua interezza.
Il teatro musicale in carcere è cultura e
diventa occasione di cambiamento in un
luogo in cui il detenuto può rivedersi e
sperimentare un modo nuovo e positivo
di relazionarsi attraverso un percorso di
riconciliazione, che rende il carcere me-
no segregante, avviando così un effettivo
processo di riabilitazione.
La serata si è conclusa con una cena con-
viviale e con la prospettiva di alimentare
forme nuove di collaborazione di sensibi-
le contenuto umano.
Hanno
partecipato 6
Soci
10 raccomandazioni 10 (un Rotary d’altri tempi)
Dall’archivio di Giuseppe Castellini è
affiorato un minuscolo opuscolo edito dal
Rotary Club Milano Centro, conte-
nente alcune raccomandazioni rivolte ai
neo soci. Correva l’anno 1961, erano
soltanto 5 i club attivi nell’operosa Milano
che, uscita dal periodo bellico, aveva per-
corso con passo spedito il cammino della
ricostruzione. E’ passato tanto tempo, le
cose sono cambiate, altre mantengono
intatta la loro validità. Ci piace offrirne il
contenuto alla comune attenzione.
La prima raccomandazione riguarda le
relazioni post conviviali, attività fondamen-
tale del club: non leggete ma parlate. Il
Rotary non è un’accademia né un con-
gresso scientifico, ma una tavolata di ami-
ci e vuole “conversazioni”, non lezioni o
conferenze. Non preoccupatevi eccessiva-
mente dell’oratoria. Tanto meglio se siete
dotati di naturale eloquenza (e il nostro
club vanta esempi famosi); ma se non lo
siete, non importa, parlate con naturalez-
za e semplicità, come quando, anziché al
microfono siete al vostro tavolo. I consoci
preferiscono una chiacchierata alla buona
su argomenti concreti che la declamazio-
ne modulata o peggio ancora la lettura
monotona di un pacchetto di elaboratissi-
mi fogli dattiloscritti.
Evitate soprattutto la retorica, cioè i
preamboli, le incensature, le circonlocuzio-
ni, i finali ampollosi che allungano inutil-
mente la conversazione. Nei 20 minuti a
disposizione – se ben impiegati – si può
svolgere e rendere interessante e piacevo-
le qualunque argomento: con un supple-
mento massimo di 5 minuti si può arrivare
a spiegare la relatività, la partenogenesi o
la cibernetica; ma superare senza necessi-
tà questi limiti è poco riguardoso per gli
ascoltatori. Il "sarò breve" che viene spes-
so usato come allettante preambolo, spo-
statelo alla fine “cari consoci, come vede-
te, sono stato breve” (riceverete applausi).
Parlate preferibilmente di argomenti stret-
tamente aderenti alla vostra professione,
disciplina o esperienza rotariana. Ha torto
chi dice “ma ciò non interesserebbe nessu-
no”; queste sono, anzi le relazioni più
gradite e applaudite.
Se eccezionalmente volete evadere dal
vostro campo di lavoro o di studio, evitate
argomenti troppo generali, astratti o risa-
puti, che spesso sono già oggetto di artico-
li di stampa o di discorsi pubblici. Scegliete
argomenti vivi, attuali, anche polemici se
volete.
Correva
l’anno
1961
Pagina 8 Bollettino n. 11 - Giugno 2015
5. Il Rotary è per sua natura aperto a tutti i
problemi, a tutte le opinioni serie e co-
struttive. Nello scegliere e nel trattare i
vostri temi siate sempre sereni, obiettivi,
animati da senso sociale, così da smenti-
re l'opinione di chi ritiene il Rotary una
casta chiusa di geronti o di plutocrati.
6. Come vi sono gli “zeristi” della frequen-
za, vi sono purtroppo alcuni “zeristi” del
microfono. Ciò è male. Al Rotary tutti
devono parlare. Dopo quello, primordiale
e assoluto, di applaudire, il parlare alme-
no una volta è dovere inderogabile di
ogni buon rotariano. Non fatevi quindi
troppo pregare, non siate pigri, schivi,
eccessivamente modesti. Ma non cadete
nell’eccesso opposto …
7. Collaborate con interesse e prontezza
alle “attualità” e alle discussioni promos-
se dalla Presidenza in alcune riunioni:
rappresentano la migliore espressione di
vitalità del Rotary. Gli interventi in discus-
sione siano vivaci, pertinenti, concisi.
8. Proponete alla presidenza iniziative e
temi di relazione e di discussione, sia per
le nostre riunioni che per quelle inter-
club: in questo caso, temi di vasto inte-
resse cittadino. I club hanno “ugole d’o-
ro” per qualunque partitura.
9. Soci e non soci chiedono talora di usare
il nostro microfono per fare appello al
proverbiale buon cuore dei rotariani a
favore di iniziative sempre generose e
umanitarie ma frequenti e disparate!
Siate discreti nel farvi eco di questi ap-
pelli, peraltro nobilissimi. Non dimentica-
te che il Rotary patrocina già importanti
iniziative assistenziali e culturali proprie
e di largo respiro. E i singoli soci sono già
quotidianamente assillati in privato da
richieste e petizioni da ogni parte: fate
che almeno l’ora della colazione rotaria-
na rappresenti una tregua serena.
10. Strettamente confidenziale: leggete dalla
prima all’ultima parola i bollettini; non
sedete sempre allo stesso tavolo con gli
stessi colleghi, siate parchi, bevete poco,
non fate tintinnare le posate mentre
parla il presidente, non chiacchierate,
non dormite, non andatevene mentre
parla l’oratore, disapprovate solo in casi
eccezionali e con moderazione, invece
applaudite, sempre e calorosamente.
Uno sguardo sul terzo settore: VIDAS onlus
Vidas è un’Associazione non profit, apar-
titica e aconfessionale, fondata a Milano
nel 1982 da Giovanna Cavazzoni, che
offre assistenza socio sanitaria completa
e gratuita ai malati terminali, a domicilio e
nell’hospice Casa Vidas.
Sono 30 mila i pazienti assistiti in quasi 33
anni a Milano e provincia, con équipe di
medici, infermieri, operatori per l’igiene
personale, psicologi, fisioterapisti, esperti
in terapia del dolore e cure palliative,
tutti retribuiti dall’Associazione, affiancati
da generosi volontari selezionati e forma-
ti.
L’hospice Casa Vidas, aperto nel 2006,
garantisce, sempre gratuitamente, un ri-
covero protetto a quegli assistiti che vi-
vono soli o in condizioni socio ambientali
critiche, spesso drammatiche, tali da ren-
dere la loro casa un luogo inadeguato di
cura. Ma la Fondazione Vidas promuove
anche un’intensa attività culturale, per
sensibilizzare un pubblico sempre più
vasto alla filosofia ispiratrice di Vidas: re-
stituire diritti e dignità alla persona mala-
ta fino alla fine.
Da qualche settimana la fondatrice Gio-
vanna Cavezzoni ha passato il testimo-
ne a Ferruccio De Bortoli, già Diretto-
re del Corriere della Sera.
ll rendiconto della gestione 2014 ha evi-
denziato:
raccolta fondi: 3.5 milioni
contributi 5 per mille: 1.3 milioni
proventi da attività accreditate:
3.4 milioni
lasciti testamentari e donazioni:
2.5 milioni.
Vidas:
la dignità della
vita sino
all’ultimo
istante.
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Bollettino
ORGANIGRAMMA
DEL CLUB
Presidente:
Alberto Sbarra
Vice-Presidente:
Claudio Galli
Presidente eletto:
Sergio Paci
Past President:
Antonio Calabrese
Segretario:
Alberto Servienti
Tesoriere:
Uberto Zucchini
Prefetto:
Ugo Patti
Consiglieri:
Giuseppe Castellini
Roberto Colletti
Mauro Delle Chiaie
Stefano Marselli
Rossella Spinosa
ROTARY CLUB
Milano
Naviglio Grande San Carlo
Riunioni rotariane:
1°, 2°, 3°, 4° martedì
del mese
alle ore 20:00
presso
Hotel dei Cavalieri
Piazza Missori, 1
Milano
PRESIDENTI DI
COMMISSIONE
Amministrazione:
Alberto Cravero
Effettivo Soci:
Maurizio Pellicano
Nuove Generazioni:
Giuseppe de Vecchi
Progetti di Servizio:
Anna Sanfilippo
Pubbliche Relazioni:
Ersilio Stefani
Rotary Foundation:
Giovanni Sangalli
Redazione:
Alberto Cravero (Responsabile)
Giuseppe Castellini
Segreteria
Alberto Servienti
Via Caduti in Missione di Pace, 3
20134 - Milano
Telefono: 02/26.41.53.10
Cellulare: 348/40.62.958
Indirizzo e-mail:
Sito web:
www.minavigliograndesancarlo.org
Lay-out, impaginazione e contributi vari:
Alberto Servienti
Soltanto il 6% dei proventi è assorbito da
spese generali e un altro 12% da spese di
autofinanziamento e promozione.
Sono più di trentamila coloro che nel 5
per mille hanno scelto Vidas, donandole
il 16° posto tra gli enti beneficiari.
Nei numeri precedenti:
febbraio: Associazione Libera – Associa-
zione Naga
marzo: San Patrignano
aprile: Fondazione Don Gnocchi
maggio: Opera Cardinal Ferrari
Costume: Baci e Abbracci
Un tempo rari e destinati a pochi intimi,
questi contatti fisici oggi non sono negati
quasi a nessuno, anche in maniera platea-
le. Leader politici e capi di Stato si rap-
portano in modo meno formale, persino
Papa Francesco li promuove e tra i ra-
gazzi la tendenza è così diffusa che alcu-
ne autorità scolastiche (americane) li
stanno addirittura vietando.
Fino a qualche decennio fa, effusioni co-
me baci e abbracci, specialmente maschili
e in presenza di estranei, erano destinate
a pochi intimi, generalmente compresi
nella cerchia degli affetti più cari.
Oggi che si tende a manifestare maggior-
mente le proprie emozioni, il contatto
fisico non si nega a nessuno o quasi, al-
meno nella cultura occidentale, anche in
maniera plateale. Secondo alcuni psicolo-
gi, si sta “perdendo la spontaneità del
gesto”, con il risultato di sminuirne il
reale valore. Molti leader politici e capi
di stato si stanno rapportando tra loro in
modo decisamente meno formale che in
passato, eccezion fatta per i caduti regimi
comunisti, dove tra dittatori ci si salutava
con il bacio sulle labbra.
Certo un’eccessiva informalità può dare
luogo a inconvenienti e contrasti. In rete
proliferano consigli, guide e siti dai nomi
eloquenti. Insomma ognuno per la sua
strada.
Nel frattempo la propensione agli ab-
bracci parrebbe ben diffusa … tra i ma-
cachi, che sembrerebbero consolarsi
amichevolmente nel momento del biso-
gno, riducendo lo stress e migliorando
rapidamente il loro stato emotivo.