ROTARY CLUB ARZIGNANO...1 DISTRETTO 2060 Veneto-Friuli Venezia Giulia-Trentino Alto Adige ROTARY...

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1 DISTRETTO 2060 Veneto-Friuli Venezia Giulia-Trentino Alto Adige R R O O T T A A R R Y Y C C L L U U B B A A R R Z Z I I G G N N A A N N O O ANNO ROTARIANO 2010-2011 BOLLETTINO N° 4 (riservato ai soci) Logo del Presidente Internazionale Ray Klinginsmith

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DISTRETTO 2060 Veneto-Friuli Venezia Giulia-Trentino Alto Adige

RROOTTAARRYY CCLLUUBB AARRZZIIGGNNAANNOO

ANNO ROTARIANO 2010-2011

BOLLETTINO N° 4 (riservato ai soci)

Logo del Presidente Internazionale Ray Klinginsmith

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Andrea Bombarda presidente “uscente”

traccia un bilancio della sua annata rotariana

Cari Soci, cari Amici,

un altro anno rotariano si conclude.

Ripercorrendo le attività e le iniziative cui il Club ha dato vita, non può che sorgere un momento di sconforto perché un

anno è troppo breve per portare tutto a compimento: ecco perché il Rotary ci chiede di pensare a programmi anche

poliennali, perché appunto - pur nell’inevitabile passaggio delle consegne tra un presidente e l’altro - le idee non

vadano disperse o si fermino ma vengano portate a complimento dal Club essendo irrilevante chi in quel momento lo

presiede.

Diamo alcuni numeri:

48 incontri durante l’anno sociale, non si può dire che non abbiamo dato impulso all’assiduità che pur con qualche

sbandamento invernale, è rimasta sopra al 60% (siamo in alta classifica) il 25% di questi è stato possibile grazie alla

generosità e squisita disponibilità di alcuni nostri Soci;

i “caminetti” infatti sono il nostro fiore all’occhiello, dove l’assiduità si coniuga felicemente con l’informalità ed il

contatto fraterno e gioviale tra i soci. Questo nostro modo di incontrarci è oggetto di molta curiosità (e perché no,

invidia) presso altri Club e di questo dobbiamo andare orgogliosi. Tutto ciò ci ha consentito di svolgere interessanti,

quanto mirati services sul territorio:

dopo aver contribuito ad alleviare (in parte, ovviamente) i disagi e le sofferenze dell’alluvione vicentina in novembre,

aver dato conforto a persone e famiglie in difficoltà con un piccolo segno natalizio, aver contribuito alla buona riuscita

dei programmi dell’associazione che si occupa di bambini “autistici”, siamo in procinto, proprio in quest’ultimo

periodo, di concretizzare un aiuto all’Ospedale di Montecchio Maggiore mediante le donazione di un apparecchio

ecografico per la Divisione Ortopedica che opera nel nostro territorio, la cui consegna avverrà in ampia luce

mediatica (perché bisogna certamente saper fare, ma anche far sapere).

Non è mancata l’attenzione alla realtà formativa ed educativa del Distretto Scolastico di Creazzo, in un periodo in cui -

si sa- le provvidenze pubbliche non sono certo generose.

Abbiamo poi aderito molto volentieri ai “services istituzionali” rotariani: il RYLA, l’Handicamp di Albarella , la

Rotary Foundation.

Grazie al fattivo quanto qualificato apporto di un nostro socio, sono state poste le basi per l’avvio, finalmente, di un

matching grant in Senegal. ottemperando così ad uno dei temi del Rotary International, il libero accesso all’acqua

potabile per tutti: ma la seconda puntata ci sarà più avanti e a chi mi succederà il compito di portarlo avanti e -se

possibile- completarlo.

L’effettivo del Club è aumentato di due unità, che ci auguriamo portino esperienze nuove e stimolanti all’interno del

nostro sodalizio.

Non va tralasciato che abbiamo lasciate aperte due nuove classifiche professionali, e questo fa si che il nostro Club

continui nell’opera di rappresentare l’eccellenza professionale ed umana nel nostro territorio.

Come ho già a suo tempo riferito, la visita al club contatto di Bad Toelz ha lasciato un profondo segno che ha permesso

di rinsaldare i rapporti con gli omologhi giovani soci del club bavarese: è già praticamente pronto il programma che a

settembre ci vedrà portare a Mantova i nostri amici tedeschi (ecco un esempio di quella continuità di intenti cui già

accennavo).

Tre visite aziendali ci hanno fatto scoprire altrettante interessanti eccellenze del nostro territorio.

E veniamo al Club: innanzitutto è doveroso che metta in risalto l’opera e l’aiuto concreto e fattivo dei Consiglieri che,

in alcuni casi ha anche sopperito ad alcune “pause” presidenziali. Grazie di cuore a Silvano, a Paolo, Emanuele, Luca,

Nereo, Franco, Alberto, Nicola, Domenico, Massimo e soprattutto a Mario. Non si può non ringraziare infine, per il suo

indefesso lavoro, il nostro “bolletTINO”, senza di Lui saremmo veramente in difficoltà.

Lavorare in gruppo, pur considerando le individualità e la particolarità di ciascun componente, consente di

raggiungere risultati che, se si facesse da soli, non ci sogneremmo neppure di pensare.

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Lo so, è una ovvietà. Ma provarlo con diretta esperienza, dà a questa constatazione un altro ben diverso e più

importante significato. E’ un invito a tutti i Soci a farsi avanti e a non sfuggire alla chiamata del Club: servirlo come

dirigente può, a mio avviso, dare le risposte a quelle domande che il Socio “comune” si pone.

La nostra associazione, ma soprattutto il nostro Club, ha immense possibilità e dipende da noi non far mancare quella

“benzina” che altro non è che la nostra disponibilità e sensibilità di mettersi al servizio del prossimo, che altro non è

che quell’amicizia che è il collante del Rotary.

Il nostro Club non ha bisogno di prediche né di stimoli a tal riguardo, perché è fondato su basi così solide di amicizia

che raramente si trovano in giro: mi permetto soltanto di dire “non mollare”, continuando decisi, questa strada sarà

ricca di soddisfazioni e di bei ricordi.

Un altro anno arriva ora: so che Massimo saprà portare avanti le nostre iniziative molto meglio di quanto io non abbia

saputo o potuto fare; a Lui va già il mio incondizionato sostegno e aiuto per supportarlo nel suo impegno.

Vi ringrazio tutti per la possibilità che mi avete data di servire il club, il Rotary.

VVii aabbbbrraacccciioo ffoorrttee..

AAnnddrreeaa

La parola al “Presidente entrante” Massimo Parlato Il motto scelto dal Presidente Internazionale 2011-2012 Kalyan Banerjee per riassumere la missione attuale del Rotary ed illustrare i significativi risultati raggiunti e’ : CONOSCI TE STESSO PER ABBRACCIARE L’UMANITA (reach within to embrice the humanity) che significa: conoscete voi stessi, per capire che tutta l’umanità ha gli stessi sogni, le stesse speranze, le stesse aspirazioni e problemi simili. Ogni Rotary Club è sovrano (ma non autonomo), deve essere affiatato, visibile e disponibile verso i bisogni della comunità locale; deve curare il rinnovamento interno aprendo a soci giovani e rappresentativi delle nuove professioni senza chiusure o arroccamenti ma promuovendo attivamente la collaborazione, l’amicizia e lo spirito di servizio sia locale che internazionale. Il nuovo Governatore Bruno Maraschin al SIPE e all’Assemblea Distrettuale ci ha ricordato le sue tre enfasi: FAMIGLIA (armonia, amore, pace) – CONTINUITA’ (servizio, Fondazione Rotary) – CAMBIAMENTO (dobbiamo diventare il cambiamento che desideriamo vedere nel mondo: GANDHI) e ci sarà per questo uno stimolo ed un supporto distrettuale. Bisogna portare a termine i services iniziati e non conclusi, concentrare le forze su poche attività, possibilmente condividerle con i Club vicini, e di forte impatto sulla comunità locale.

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Le risorse finanziarie saranno ancora disponibili seppure in misura ridotta dopo la crisi, sia da parte della Rotary Foundation sia dal Distretto. E’ opportuno perciò utilizzare per quanto possibile la nostra ONLUS, che ben si presta a supportare i nostri service raccogliendo i contributi dei nostri soci più generosi, o di sponsor con la prospettiva di un notevole risparmio fiscale.

I temi del Rotary International su cui indirizzare le iniziative dei Distretti e dei Club sono anche quest’anno: acqua per tutti, lotta alla fame, alfabetizzazione, ma quello principale è il completamento della campagna POLIOPLUS, che assorbirà notevoli risorse. Al 30 giugno 2012 la Rotary Foundation avrà contribuito con 1,2 MILIARDI DI USD (10% della spesa totale) secondo le stime attuali. Il primo obiettivo del Club sarà l’AFFIATAMENTO tra i soci (commissione: Luca, Giampietro e Lorenzo) solo così si possono attuare felicemente le ATTIVITA’ DI SERVIZIO UMANITARIE, che sono il vero scopo del Rotary (commissione progetti: Alberto, Silvano, Gianfranco) e (Commissione Rotary Foundation: Nicola, Giovanni e Michele) l’ IMMAGINE positiva del Rotary del “fare”, che è il terzo obbiettivo, (Franco, Andrea e Raffaele). FARE in autonomia di Club ma anche in sinergia con altri club, con il distretto e con il Rotary International è motto del nostro Governatore. Ringrazio i consiglieri e i soci che partecipano alle commissioni, sopra citati, e i soci con deleghe per avere accolto la richiesta del Club con spirito e partecipazione. Un grazie, grande e particolare, a Mario Lavarra, il mio vice presidente; tutti noi sappiamo con quanto impegno e dedizione partecipi attivamente alla vita di Club, oggi con impegni anche distrettuali, e con la consapevolezza che nella mia annata sarà costretto più volte a fare le mie veci. A Fabio Anversa, il nostro nuovo segretario, un giovane socio che si è subito messo al servizio dimostrando competenza e disponibilità. Grazie mille Fabio! Grazie a Claudio Brunello, il prefetto, a Emanuele Bertozzo il tesoriere, che sarà aiutato da Michele Mimmo. E come dimenticare Augusto dal Molin, il nostro infaticabile fotografo e giornalista, e Giuseppe Piccirillo il “prefetto distrettuale”, e Andrea Bombarda che mi lascia alla guida del Club (spero voglia sempre esser generoso di suggerimenti.) Infine gli auguri al nostro Incoming President Nereo Zocca: toccherà a lui sollevare le sorti del Club… dopo la mia presidenza! Lo so, dovrei e vorrei citarvi tutti per nome, per dire grazie anche per il più piccolo aiuto che vorrete darmi o solo per il sorriso e la stretta di mano alle prossime conviviali, per i caminetti, per i service o per le piccole offerte che vorrete fare al Club. Cari amici, il Rotary non può vivere solo dell’amicizia e della convivialità ma deve essere riferimento di valori nella società; deve impegnarci, con una parte del nostro prezioso tempo e con le nostra capacità, al servizio degli altri. Di questo e di molto altro discuteremo nelle prossime conviviali e nell’Assemblea del Club in programma il prossimo 11 luglio. Cominciamo da noi stessi, a condividere i nostri sogni, le nostre speranze, i problemi e le aspirazioni. Come sarebbe il mondo se fossimo tutti veri rotariani? Certamente migliore.

GGrraazziiee aannccoorraa ee uunn ggrraannddee aabbbbrraacccciioo MMaassssiimmoo

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DDiiaarriioo ddeellllee ccoonnvviivviiaallii ee ddeellllee aattttiivviittàà ddeell CClluubb aprile-maggio-giugno 2011

02 aprile Vedi la foto dei numerosi partecipanti del nostro Club all’Assemblea Distrettuale. 05 aprile Interclub affollato, con i Rotary di: Valle dell’Agno, Thiene Schio, Vicenza Nord Sandrigo; presso la locanda “Perinella” a Brogliano. Per noi sostituisce la abituale conviviale di ieri. Ospitiamo il Presidente di Federmeccanica Dott. Pier Luigi Ceccardi che svolge una relazione di particolare interesse sulla attuale, ingarbugliata situazione economica. 11 aprile Il Dott. Gianni Nizzero del Giornale di Vicenza, dona la sua recente esperienza “sul campo”, ripercorrendo tragici giorni e parlando di:“Cosa si doveva fare dal 1966 ad oggi per evitare le catastrofiche, ultime alluvioni del 2010”. 18 aprile Il Sindaco del Comune di Crespadoro, dott. Alessandro Mecenero, facendo tesoro del tradizionale affetto di famiglia per questo angolo di mondo “pedemontano” ci ha intrattenuto con una relazione su: Sviluppo del territorio attraverso la produzione di prodotti locali (trote, corgnoi ecc.). 25 aprile Conviviale annullata per festività pasquali. 02 maggio Il nostro socio Domenico Frigo presenta l’amico Aladino Tognon, con il quale ha avuto l’avventura di vivere in Senegal la posa di una “pompa” per portare acqua potabile ad una comunità locale: vedi la cronaca illustrata sul Bollettino n° 3. 09 maggio Conviviale riservata a problemi organizzativi e messa a punto dei “services”. 16 maggio Lucia Lavarra Corà è venuta a trasmetterci il suo entusiasmo, il suo amore per l’India di “Sai Saba”. Voce ed immagini intrise di commozione. (Vedi commento a pag. 13) 23 maggio Grazie al socio Fabio Anversa abbiamo avuto l’occasione speciale di visitare Villa Rosa di Tramonte, nei pressi dell’Abazia di Praglia : vedi articolo del socio Zanon, ospitato in questo Bollettino, con foto.

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30 maggio Caminetto in giardino di Paolo Corà: un altro momento di felice di vera amicizia. 07 giugno Conviviale che ha sostituito quella del 6 c.m. per visitare il Museo della Comunicazione: una interessante iniziativa del sig. Giancarlo Tibaldo; una vera sorpresa per molti. 11 giugno Numerosi soci, con il Presidente, hanno partecipano al Congresso Distrettuale di Treviso e due soci, Ceresato e Dal Molinn, in rappresentanza del Club, sono intervenuti alla cerimonia di “inizio lavori di restauro” di Casa S. Angela a Arzignano, (promessa di un futuro “service”). 13 giugno Conviviale senza relazioni. Comunicazioni interne. 20 giugno Splendido caminetto “alla trota di Ferrazza” offerto dal socio Renzo Marcigaglia, cui hanno partecipato numerose Autorità locali, essendo presente anche il socio on. sen. Alberto Filippi: una buona occasione per parlare (“in confidenza”) di problemi del territorio. 27 giugno L’ospite dott. Michele Soldà della divisione ortopedica dell’Ospedale di Montecchio Maggiore ha illustrato l’utilità di una apparecchiatura ecografica particolarmente adatta alla diagnostica specialistica, che il nostro club è in procinto di donare. ATTENZIONE nel pomeriggio di domenica 3 luglio, all’aperto, tempo permettendo, sul colle ameno di Creazzo Alto, ospite delle dimore dei soci Cinefra e Bombarda, il Club si riunirà in Assemblea per festeggiare il nuovo presidente Massimo Parlato ed Consiglio Direttivo per l’anno sociale 2011-12 e salutare con riconoscenza Andrea Bombarda e i consiglieri “scaduti”. Parteciperanno l’Inner Wheel ed il Rotaract. (La cronaca nel prossimo Bollettino).

A proposito di DROGA capitolo secondo: vedi precedente Bollettino. Prima di proseguire, come annunciato, con lo studio delle sostanze stupefacenti così dette pesanti (eroina – cocaina), nell’intendimento di rendere alla portata di tutte le tasche il linguaggio ostico ai non addetti ai lavori, relativo all’argomento, affronteremo in questo Bollettino l’altra faccia delle ”brutte abitudini” che coinvolgono un gran numero di persone, rendendole schiave di sostanze falsamente gratificanti. In questo ambito consideriamo classificabile in seconda posizione il “fumo da sigaretta”. Non sembri ciò una guerra mirata, “ad personam”, ma semplicemente un dovere civico.

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DDDaaannnnnniii dddaaa fffuuummmooo dddiii sssiiigggaaarrreeettttttaaa Tabacco è un termine con cui si fa riferimento ad un genere di piante aromatiche a foglia corta, originariamente diffuso nel nord e sud America. I popoli aborigeni, prima dello sbarco degli europei, lo usavano per procurare stati di trans (stregoni) sfruttandone gli effetti allucinogeni. L’uso del tabacco si è diffuso rapidamente in Europa dal XV secolo e attualmente è coltivato in numerose parti del mondo, Italia compresa. Le foglie essiccate, dopo vari trattamenti, liberano, con la combustione (accensione di sigarette, sigari ecc.) numerose sostanze, molte delle quali sono dannose al nostro organismo. La più nota è la nicotina, un alcaloide contenuto soprattutto nelle foglie del tabacco, che deve essere considerata una sostanza stupefacente. A basse concentrazioni essa è uno stimolante cerebrale, infatti aumenta il livello di dopamina, generando una sensazione di piacere. A dosi elevate è un potente veleno che viene assorbito dai polmoni e in sette secondi raggiunge il cervello: è un energico vasocostrittore che riduce il calibro delle piccole arterie, facilitando l’insorgenza dell’arteriosclerosi, aumentando la pressione arteriosa e la frequenza del battito cardiaco con progressivo affaticamento del cuore e del cervello. La nicotina è la causa del tabagismo, cioè della dipendenza fisica e psichica al tabacco. I sintomi dell’astinenza da nicotine sono: irritabilità, ostilità, ansia, difficoltà di concentrazione. L’accostamento di questo alcaloide alla cocaina, all’eroina e ad altre droghe, non è fuori luogo; nonostante ciò la nicotina non è la più pericolosa delle sostanze contenute nel fumo; ricordiamone altre: il catrame ed il benzopirene, sostanze in grado di sviluppare il cancro del polmone e di altri organi, l’ammoniaca, la formaldeide, la acroleina e soprattutto il monossido di carbonio (CO). Vorrei soffermarmi su quest’ultimo veleno perché esso ha un potere chimico tutto particolare: una forte affinità all’emoglobina contenuta nei globuli rossi, alla quale si fissa sostituendosi all’ossigeno dell’aria che respiriamo; attraverso la circolazione sanguigna, essa invade tutte le parti del nostro corpo, in particolare il cervello, il cuore, i reni, la cute e provoca sofferenza progressiva degli organi colpiti, come difficoltà di nutrizione del muscolo cardiaco fino all’infarto, scadimento delle facoltà psichiche, indebolimento muscolare e precoce invecchiamento della cute. Oltre agli organi citati, i polmoni risentono in modo particolare dell’azione devastante del fumo. Basti ricordare che tutto l’apparato respiratorio è rivestito di cellule, ognuna delle quali è dotata di una minuscola struttura chiamata ciglia vibratile. Sulla superficie delle ciglia è depositato uno strato di muco con il compito importantissimo di bloccare tutte le impurità e batteri che penetrano nei polmoni con la normale respirazione e che. con il loro continuo movimento dal basso verso l’alto, portano all’esterno (espettorazione) il muco con il carico di sostanze tossiche, mantenendo puliti i polmoni. Sotto l’effetto del fumo le ciglia vibratili si paralizzano, il muco ristagna con i vari germi, causando bronchiti ricorrenti fino ad arrivare all’enfisema bronco-ostruttivo irreversibile, con grave insufficienza respiratoria. Posso testimoniare di avere assistito a sofferenze indicibili per questa grave malattia. Attraverso un meccanismo complesso, è accertato che il fumo causa anche il cancro al polmone, ma anche della bocca, della mammella, della vescica.

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Altra grave conseguenza del fumo di sigaretta è la maggior frequenza di arteriosclerosi, di ictus cerebrale, di gravi difetti circolatori agli arti inferiori. Non va dimenticato poi il danno da fumo provocato al feto nelle donne gravide e ricordato che il fumo passa anche nel latte materno. Se il fumo è così dannoso, e ciò è ampiamente dimostrato, perché si inizia e si continua a fumare? Perché fumano i genitori o altri familiari? o gli amici? per sentirsi adulti, liberi e importanti? Provo molta tristezza nel vedere, lungo le strade, ragazzini e soprattutto ragazzine procedere con la sigaretta in bocca, con aria di superiorità e di sfida. Che cosa si può fare? Anche in questo campo è importante la prevenzione. Vorrei ricordare un episodio occorsomi durante l’attività professionale. Si presentò nel mio studio un giovane genitore di ventotto anni con un bambino di cinque anni affetto da una banale bronchite stagionale. Ma anche il papà soffriva di tosse ostinata ed era fumatore da oltre dieci anni. Ritenni doveroso intrattenerlo sui danni da fumo. Mi ascoltò con attenzione e alla fine del colloquio mi disse: “Ho iniziato a fumare quando ero molto giovane, non sapevo nulla dei danni da fumo; ora mi è difficile smettere; ho provato più volte senza successo, ma farò di tutto perché mio figlio non inizi a fumare.” Questo semplice episodio che non ho più dimenticato, si presta a importanti considerazioni. E’ necessario informare tempestivamente e con ogni mezzo i giovani sui danni del fumo da sigarette o equivalenti (sigari, pipa, tabacco da fiuto). Chi lo deve fare? Innanzitutto i genitori, tutti gli educatori, i medici, farmacisti, personale paramedico, sacerdoti, insegnanti. E’ ben noto che, una volta diventati fumatori abituali, è difficilissimo smettere. Mi piace pensare che quel bambino, ora adulto, non abbia mai iniziato a fumare e che il papà abbia trovato la forza di smettere. Sono convinto per altro che ai giovani interessi ben poco quello che succederà al fumatore dopo venti o trent’anni. A loro vorrei ricordare però che se non si fuma si gode, da subito, di un maggiore benessere fisico e psichico, di più elevate prestazioni sportive e sentimentali, di un maggior rendimento scolastico e, soprattutto alle ragazze, vorrei ricordare che la pelle di chi non fuma rimane più florida ed elastica mantenendosi più a lungo giovane. Normale è non fumare. La provvidenziale legge che vieta di fumare in ambienti pubblici ha fatto capire a molti la necessità di non costringere i non fumatori a vivere in vere e proprie camere a gas, con gli stessi rischi del fumatore attivo. E’ una semplice questione di civiltà e di buona educazione. Preserviamo dunque con ogni mezzo a disposizione quel bene prezioso che è la salute.

Alfredo

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TTTTTTTTTTTTrrrrrrrrrrrraaaaaaaaaaaammmmmmmmmmmmoooooooooooonnnnnnnnnnnntttttttttttteeeeeeeeeeee eeeeeeeeeeee lllllllllllleeeeeeeeeeee ssssssssssssuuuuuuuuuuuueeeeeeeeeeee vvvvvvvvvvvviiiiiiiiiiii lllllllllllllllllllllllleeeeeeeeeeee eeeeeeeeeeeedddddddddddd iiiiiiiiiiiillllllllllll ccccccccccccaaaaaaaaaaaammmmmmmmmmmmiiiiiiiiiiiinnnnnnnnnnnneeeeeeeeeeeettttttttttttttttttttttttoooooooooooo ddddddddddddiiiiiiiiiiii FFFFFFFFFFFFaaaaaaaaaaaabbbbbbbbbbbbiiiiiiiiiiiioooooooooooo AAAAAAAAAAAAnnnnnnnnnnnnvvvvvvvvvvvveeeeeeeeeeeerrrrrrrrrrrrssssssssssssaaaaaaaaaaaa

Tutto il dolce territorio collinare intorno a Padova si è prestato ad insediamenti umani fin dalla preistoria, forse anche da insediamenti neandertaliani precedenti le ultime glaciazioni così come nei dirimpettai, a tutti noi ben più noti, monti Berici. Teolo, dalla romana Titulus il toponimo che tradizione vuole, non supportata da alcuna fonte certa, quale paese natale del prestigioso storico romano Tito Livio? Altre ipotesi riguardano la posizione confinaria tra Patavini ed Atestini, arbitrata da Roma con la posa di un cippo confinario nel 141 a.C.Gli altri due colli che circondano Tramonte sono quello detto delle Are (Lonzina) e Cenghiari. Il Portenari nella sua Felicità di Padova fantasticava che questi nomi rivelassero origini romane, l'uno ricordando sacrifici pagani, l'altro ricordando nella sua forma la "siringa" di Pan. Certo è che anche Tramonte ebbe costruzioni di epoca romana, legate alle vicine terme euganee: in un fondo furono rinvenuti parecchi anni fa bronzetti votivi e affiorano ancora massi di trachite e mattoni romani. Il Portenari rammenta poi che in antico era una miniera d'oro là dove un "calto" profondo reca tutt'ora il nome di "buca dell'oro" ... E fu così che la sera la sera la sera la sera di lunedì 23 maggiodi lunedì 23 maggiodi lunedì 23 maggiodi lunedì 23 maggio ci siamo ritrovati in tanti in una conca appartata degli Euganei, adagiata sugli ultimi declivi di tre colli, Tramonte di Teolo, che, come altri paesi euganei, non si raccoglie intorno a una piazza o a una contrada, ma è formato da case e ville sparse, qua e là. E noi ? A Villa Rosa, al caminetto di FabioVilla Rosa, al caminetto di FabioVilla Rosa, al caminetto di FabioVilla Rosa, al caminetto di Fabio, ospiti della mamma, gentile Signora Vilma e del maestro cerimoniere, Conte Vittor Luigi Braga Rosa. Questa meravigliosa oasi, teatro del nostro incontro conviviale di fine maggio, già nel ‘700 era di proprietà dei Rosa ed appartenne prima ad una stirpe che ebbe pochi abati e molti uomini d'arme, quella dei Camposampiero, una delle più antiche e più illustri del territorio padovano. I Camposampiero discendevano da Tiso dei Tisi cavaliere tedesco vassallo di Berengario I (910). Stirpe fedele ai principi di libertà, nemica di Ezzelino, poco amica dei Carraresi, soffrì dai dominatori di Padova persecuzioni e confische e più tardi, vedendo malvolentieri la dominazione veneta, fu costretta all'esilio. L’ultima della famiglia a godere la villeggiatura di Tramonte fu Flaminia che andò sposa al nobile dott. Giovanni Antonio Miero. Vedova e senza figli, costei decise di ritirarsi nel monastero di San Pietro in Padova. E prima vendette i beni di Tramonte, 2000 ducati, al nobile Francesco Domenico Rosa, abitante a Padova in contrada Torricelle. Questi era pure innamorato di quel ridente recesso tra i monti, "ameno e lieto di uve, di piante, di acque e di aria soave", come diceva il Tommasini. I Rosa, famiglia arricchitasi con la mercatura, commerciavano in mercerie e granaglie ed avevano a Padova una bottega all'insegna della rosa. L’acquirente trovò la villa trascuratissima e gli parve che l'amenità del luogo valesse la pena di ampliare ed abbellire la dimora. Francesco ampliò la villa costruendo una foresteria adiacente al Palazzetto, rifacendo dalle fondamenta la chiesetta e disponendo con gusto architettonico il giardino (come la villa oggi appare al visitatore). Il palazzo è coronato da una cornice dentellata e da un frontone che racchiude nel timpano lo stemma dei Rosa, una rosa rossa in campo d'oro, e da 5 belle statue. Sia la villa sia l’attigua chiesetta ci sono state mirabilmente illustrate dal Conte Braga Rosa fin nei minimi dettagli e più ricercati particolari, con la devozione e l’amore che solo un fervido appassionato di “cose vecie” sa trasmettere al proprio uditorio. La villa attira specialmente per la varietà e l’ eleganza dei ferri battuti di ignoto artefice, di certo artista non comune, nonché per i preziosi mobili antichi, tutti perfettamente restaurati ed in uso comune, nonché – soprattutto – per alcuni quadri, incisioni e disegni - ve ne sono anche del Piazzetta - ed i quattro putti di legno intagliati attribuiti ad Andrea Brustolon. Dopo un’ora di tour nell’estasi delle antiche vestigia, ci siamo abbandonati all’estasi del cibo e della convivialità tra noi, inebriati dal profumo di asparagi e vino bianco, immersi, al contempo, in un contesto d’altri tempi. Giovanni ZanonGiovanni ZanonGiovanni ZanonGiovanni Zanon

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FOTOCRONACA DELLA VITA DEL CLUB aprile-maggio-giugno 2011

I soci intervenuti all’Assemblea Distrettuale:

da sin. Emanuele Bertozzo, Tonino Cinefra,

Andrea Bombarda, Giuseppe Piccirillo, Mario

Lavarra, Massimo Parlato, Fabio Anversa,

Claudio Brunello e Domenico Frigo.

Una panoramica dell’interclub con Valle dell’Agno, invitati anche i Club Schio-Thiene e Vicenza Nord Sandrigo.

Il nostro presidente Andrea Bombarda saluta il relatore dr. Pier Luigi.Ceccardi presidente di Federmeccanica.

Il dott. Alessandro Mecenero sindaco di Crespadoro

durante la relazione sul territorio del suo Comune:

quale sviluppo è possibile per una comunità montana?

Il nostro presidente con i signori Tognon e Frigo e

consorti, nella serata dedicata al “Senegal assetato”

vedere articolo e fotocronaca nel precedente Bollettino.

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Alcune immagini ricordo della visita a Villa Rosa di Teolo per il “caminetto di Fabio Anversa.

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Caminetto “estivo” in casa di Paolo Corà con la collaborazione preziosa di “Madame Lucia”.

Visita al Museo della comunicazione. Il titolare della “raccolta” Giancarlo Tibaldo racconta la nascita della sua

“passione”.

Il caminetto a Ferrazza, offerto dal socio Renzo Marcigaglia (a capotavola ). In primo piano il Sindaco di Arzignano,

dott. Giorgio Gentilin.

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INTERCLUB ROTARY ARZIGNANO – INNER WHEEL ARZIGNANO

Nell’Interclub Rotary – Inner Wheel di Arzignano, Lucia Corà ha portata la testimonianza dei suo viaggi in India, nei luoghi dove ha operato Sathya Sai Baba. Ha fornito un panorama delle attività di questo maestro spirituale che fin dalla giovinezza ha intrapreso numerose iniziative culminate nelle grandi opere sociali portate a termine in questi ultimi anni. Ha costruito istituti di educazione dalle scuole elementari all'università - con frequentazione completamente gratuita - e ha portato a termine, tra l’altro, due "Super Speciality Hospital" nei quali l'assistenza ai malati è completamente gratuita. Attraverso il "Progetto Acqua Potabile" ha realizzato l'approvvigionamento di acqua potabile a più di mille villaggi.Imponente è il volume di iniziative di servizio ai bisognosi da lui direttamente realizzate o intraprese dai membri dell’organizzazione “Sathya Sai" che comprende 2000 centri in 140 diverse nazioni di cui 40 in Italia e 3 nel Veneto. Il messaggio di Sai Baba, ha concluso Lucia Corà, è così sintetizzabile: C'è una sola Religione: LA RELIGIONE DELL'AMORE, c'è una sola casta: LA CASTA DELL'UMANITA', c'è un solo linguaggio: IL LINGUAGGIO DEL CUORE, c'è un solo Dio: EGLI E' ONNIPRESENTE; DIO E' DENTRO DI TE. SCOPRILO! La mia vita è il mio messaggio e il mio messaggio è AMORE. Un filmato sulle opere di Sai Baba e alcune foto dei luoghi visitati e degli ambienti creati attorno alle sue organizzazioni di servizio hanno integrato suggestivamente quanto esposto dalla relatrice.

Alcuni momenti dell’attività di volontariato a favore della comunità a Putta Parthi - India

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PREMIO CLUB SERVICE 2011PREMIO CLUB SERVICE 2011PREMIO CLUB SERVICE 2011PREMIO CLUB SERVICE 2011

Assegnato il 21° premio “Club Service” promosso dai Club Lions, Rotary, Soroptimist e Inner

Wheel della provincia di Vicenza. Si tratta di un riconoscimento che celebra l'impegno, la

solidarietà e lo spirito di servizio e viene assegnato a persone, enti e istituzioni della provincia che si

sono distinti nella realizzazione di interventi di particolare entità e di servizio alla persona.

Il riconoscimento è andato alla Fondazione ”Candida Stefani e Fratelli” onlus che offre servizi e

progetti rivolti alla promozione della salute e qualità della vita di persone disabili, con la

motivazione «per il prezioso servizio svolto con dedizione, alta professionalità e solidarietà sociale

dai suoi operatori e volontari, a sostegno di iniziative socio-assistenziali atte a favorire la qualità

della vita ed il benessere delle persone con disabilità e delle loro famiglie».

A consegnare l'attestato e il contributo in denaro nella sede degli Industriali di Vicenza a Giuseppe

Splendore, presidente della “Fondazione Candida Stefani e Fratelli Onlus”, è stato il questore

Angelo Sanna, accompagnato da Cesare Benedetti, segretario generale del Comitato del Premio,

alla presenza delle autorità e dei soci dei Club promotori.

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La Fondazione si occupa di iniziative che favoriscono la qualità della vita ed il benessere di disabili

e delle loro famiglie; presenta a Noventa Vicentina tre centri diurni quali “Via Fontana” che offre

accoglienza residenziale, temporanea o definitiva, in appartamenti-comunità alloggio e servizi

riabilitativi, “Villa Rossa” dedicato all'accoglienza, attività educative ed espressive oltre che

assistenziali e di mobilitazione e “Il Capannone”, che propone anche formazione e integrazione

socio-lavorativa.

Si aggiungono inoltre laboratori creativi che spaziano dal teatro, alle produzioni artigianali in

ceramica, carta e cartonage ad un laboratorio lavorativo per assemblaggi conto terzi e stampa a

caldo.

La Fondazione “Candida Stefani e Fratelli” mette a disposizione dei suoi ospiti un centro sportivo e

medico riabilitativo con ambulatori, un centro fisioterapico, una piscina per corsi baby, ragazzi ed

adulti ed una palestra con fitness e wellness.

Il presidente della Fondazione Candida Stefani & Fratelli riceve il Premio dal nuovo segretario

generale del Premio, Cesare Benedetti.

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Il nostro Socio

Giovanni Zanon

in visita al

Rotary Club di Venezia

Riviera del Brenta