Dispensa N.6 Cogenerazione e trigenerazione: dai principi ... · Produzione combinata di ... Il...
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Dispensa N.6
Università degli Studi di Napoli Federico II
D.E.TE.C. - Dipartimento di Energetica, TErmofluidodinamica
applicata e Condizionamenti ambientali
Dispensa N.6
Cogenerazione e trigenerazione:
dai principi generali alle applicazioni
Gestione delle Risorse Energetiche
A.A. 2012/2013
Sommario
1. Principi generali
2. Tecnologie
3. Progettazione ed analisi di fattibilità tecnico-economica
4. Esempi di applicazione
Riferimenti bibliografici
2
La cogenerazione (Combined Heat and Power, CHP)
� Produzione combinata di
due diverse forme di
energia mediante un unico
processo di conversione.
� Abitualmente vengono
prodotte:
• energia elettrica (e/o
meccanica);meccanica);
• energia termica (e/o
frigorifera).
� Un’applicazione molto
comune:
4
Moto
re p
rim
o
100
40
Sistema di Cogenerazione
Energia elettrica
Centrale termoel.
40
Sistema Tradizionale
100
Efficienza energetica nella cogenerazione
Utenza
Moto
re p
rim
o
50 Energia termica
Gen. di calore50 55
A parità di energia utile, il S.T. usa 55 unità di energia in più (Risparmio di Energia Primaria = 35%)
5
Efficienza energetica nella cogenerazione
Moto
re p
rim
o
Ec =100
Ee =40
Et =50
Sistema di Cogenerazione
Energia elettrica
Energia termica
CentraleEe =40
Sistema Tradizionale (rif.)
Gen. di caloreEt =50 Ec,t= 55
Ec,e = 100
Utenza
Rendimenti
40%ee
c
E
Eη = =
,,
40%ee rif
c e
E
Eη = =
RendimenticE
50%tt
c
E
Eη = =
90%e ttot
c
E ECUC
Eη += = =
,c eE
,,
90%tt rif
c t
E
Eη = =
,, ,
58%e ttot rif rif
c e c t
E ECUC
E Eη += = =
+
,,
/ 1- 1- 35%p rifp p rif
p rif
E CUCE E
E CUC∆ = = ≈REP =
6
Il ruolo della domanda di energia termica
� In ogni centrale termoelettrica il 50% ca. dell’energia primaria in ingresso
non viene convertito in en. elettrica ed è teoricamente disponibile per
cogenerazione
� Per l’enorme potenza termica disponibile, questo potenziale può essere
sfruttato molto di rado:
– centrali termoelettriche realizzate in aree con forte presenza industriale
– reti di teleriscaldamento (complesse e costose)
Soluzione: produzione di energia elettrica localizzata dove è presente anche
una significativa domanda di energia termica => cogenerazione “diffusa”
7
Potenziali vantaggi
� Riduzione del fabbisogno di energia primaria rispetto alla produzione
separata:
• utilizzo di reflui termici normalmente dispersi in ambiente
• riduzione delle perdite elettriche di trasporto e distribuzione
� Riduzione dell’impatto ambientale (N.B.: non sempre, a livello locale!)
� Risparmio sull’ammontare complessivo delle fatture per l’acquisto di
energia (aumento fattura combustibili, forte riduzione fattura energia energia (aumento fattura combustibili, forte riduzione fattura energia
elettrica)
9
Rendimenti e risparmio di energia
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
IRE
(%)
0,1
RE
P (
%)
-20,00
-10,00
0,00
0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 0,45 0,50
Rendimento elettrico
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5Rendimento termico
REP = risparmio di energia primaria rispetto alla produzione separata
RE
P (
%)
10
Riduzione delle emissioni di gas serra
500
600
700
Fattori di emissione di gas serra
(grammi di CO2 equivalente per kWhe)
0
100
200
300
400
Media parcotermoelettrico
Ciclo combinato agas
Cogenerazionead alta efficienza
11
Requisiti per una corretta applicazione della tecnologia
� Utenze con carichi elettrici e termo-frigoriferi:
• contemporanei
• stabili per almeno 3.000÷4.000 h/anno
� Approfondita analisi di fattibilità e corretta progettazione:
• valutazione delle richieste energetiche dell’utenza (diagrammi di
carico, curve di durata, ….)carico, curve di durata, ….)
• dimensionamento ottimale
� Gestione e manutenzione accurate
12
Requisiti per una corretta applicazione della tecnologia:
diagrammi di carico
0
200
400
600
800
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23
Ora
Richiesta termica (kW)
Richiesta elettrica (kW)
SI’ (carichi termici ed
elettrici “in fase”)
0
100
200
300
400
500
600
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23
Ora
Richiesta termica (kW)
Richiesta elettrica (kW)
NO (carichi termici ed
elettrici “sfasati”:
sarebbero necessari
accumuli, complessi e
costosi)
13
0
200
400
600
800
0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8760
Ore / anno
Durata del carico termico (kW)
Richiesta elettrica contemporanea (kW)
Durata del carico termico (kW)
SI’ (carichi elettrici e soprattutto
termici caratterizzati da una
durata annua significativa: ad
ex., per 4000 h/anno la potenza
termica richiesta è superiore a
300 kW circa, pari al 43% del
picco…..)
Requisiti per una corretta applicazione della tecnologia:
curve di durata (*)
0
100
200
300
400
500
600
0 1000 2000 3000 4000 5000 6000 7000 8760
Ore / anno
Durata del carico termico (kW)
Richiesta elettrica contemporanea (kW)
NO (il carico termico dopo 2000
h/anno è già quasi nullo….)
(*) Per non perdere le necessarie informazioni sulla contemporaneità dei carichi, abitualmente per uno dei carichi (nell’ex., quello
termico) si riporta la curva di durata, per l’altro (nell’ex., quello elettrico) si riportano le potenze richieste contemporaneamente a
ciascun valore di carico della curva di durata: per esempio, considerando la figura in alto, quando la potenza termica richiesta è di
600 kW quella el. è di circa 400 kW; quando la potenza termica è di 400 kW, quella el. è di circa 300 kW, etc. etc. 14
Requisiti per una corretta applicazione della tecnologia (IV)
Tra le utenze più idonee:
� ospedali
� industrie (pastifici, cartiere, laterizi, settore chimico, alimentare, etc.)
� grandi centri sportivi polifunzionali (palestre, piscine,…)
� alberghi (medio-grandi, profilo di apertura annuale, elevato fattore di � alberghi (medio-grandi, profilo di apertura annuale, elevato fattore di
occupazione)
� grandi centri commerciali polifunzionali
� teleriscaldamento di aree urbane di nuova edificazione
� …….
15
I principali ostacoli alla diffusione
della cogenerazione
� Investimenti e costi di manutenzione/gestione elevati (difficoltà per
utenze con poche ore di utilizzo annuale della potenza installata)
� Barriere amministrative (autorizzazioni, iter burocratici, scarsità di
iniziative nel settore pubblico, quadro normativo troppo complesso)
� Barriere culturali (diffidenza da parte di utenti e progettisti, anche a
causa di progetti falliti)
� Barriere tecnologiche per gli impianti di piccola e media taglia: la
tecnologia è caratterizzata da forti economie di scala (il costo specifico
degli impianti, in €/kWe, cresce al diminuire della potenza nominale,
mentre l’efficienza elettrica diminuisce) => necessità di sostegno alla
micro-cogenerazione, e di sforzi in R&D su nuove tecnolgie (Fuel Cell?)
16
Le principali tecnologie disponibili
� Motori alternativi a combustione interna (MA)
� Turbine a gas (TG)
� Turbine a vapore (TV)
� Cicli combinati (CC)
� Motori alternativi a vapore (MV)
� Gasolio, gas naturale
� Gasolio, gas naturale
� Qualsiasi combustibile
� Gas naturale
� Qualsiasi combustibile
Combustibile
� Motori alternativi a vapore (MV)
In futuro (attualmente in fase di R&D):
� Celle a combustibile (Fuel Cells, FC)
� Qualsiasi combustibile
18
Motori alternativi a combustione interna (MA)
Recupero termico disponibile a vari livelli di
temperatura:
- BT=> olio e eventuale intercooler: Tmax ≅ 60/70 °C;
acqua di raffreddamento: Tmax ≅ 85/90 °C;
- AT=> fumi: T max 180/200 °C (possibile la
produzione di vapore BP).
N.B.: l’aliquota AT è tipicamente compresa tra il 30%
e il 50% della potenza termica totale, a seconda del
livello di temperatura (alta/media/bassa) a cui viene
effettivamente utilizzata
19
Motori alternativi a combustione interna (MA)
95 °C
87 °C
Fonte: GE Jenbacher
Schema con scambiatori in serie sull’acqua di raffreddamento e sui fumi
produzione di acqua calda fino a 90÷95 °C
80 °C
20
Motori alternativi a combustione interna (MA)
95 °C
87 °C
Fonte: GE Jenbacher
Schema con scambiatori sull’acqua in serie di raffreddamento e sui fumi
produzione di acqua calda fino a 90÷95 °C ed alimentazione di un gruppo frigorifero
ad assorbimento, in alternativa o in parallelo rispetto all’utenza termica
80 °C
21
Motori alternativi a combustione interna (MA)
Esempio di bilancio termico per motore da 1.000 kWe,
sovralimentato (con doppio stadio di intercooling).
22
Motori alternativi a combustione interna (MA): gradi di libertà nel piano potenza elettrica (E) – potenza termica (Qu)
P = condizioni di progettoSR = Scambiatori a Recupero
La potenza termica disponibile è univocamente legata alla potenza elettrica; parzializzando il
motore, si riducono entrambi i flussi di energia in uscita => sistemi ad un grado di libertà
Fonte: Macchi, Lozza. Cogenerazione Industriale. www.treccani.it25
Parzializzazione
Motori alternativi a combustione interna (MA)
VANTAGGI:
� vasta disponibilità commerciale (da pochi kW
a 20 MW)
�elevata efficienza elettrica (35÷45%, a seconda
della taglia)
� buon comportamento a carico parziale (fino al
50% della potenza nominale)
� costo di investimento relativamente contenuto
(1.500÷2.000 €/kWe, a seconda della taglia)
� possibilità di funzionamento intermittente
INCONVENIENTI:
� taglia max < 20 MWe
�50÷70% dei reflui termici disponibili a
bassa temperatura (max 90/80 °C; con
recupero in serie da motore e fumi max
95/80 °C)
�basso rapporto calore/potenza (l’inverso
dell’indice elettrico)
� costi di manutenzione piuttosto elevati
(≅ 15 €/MWhe)� possibilità di funzionamento intermittente
(accensioni e spegnimenti giornalieri)
� indice elettrico (rapporto tra energia elettrica
ed energia termica disponibili) elevato (≅ 0,80
÷ 1,0)
(≅ 15 €/MWhe)
�emissioni non trascurabili (CO, NOx, anche
particolato nei motori Diesel…)
Tecnologia leader per la piccola e media cogenerazione (fino a 10÷20 MWe), in
presenza di richieste termiche (anche) a bassa temperatura
26
Turbine a gas (TG): gradi di libertà nel piano potenza elettrica (E) –potenza termica (Qu)
P = condizioni di progetto
La potenza termica disponibile è univocamente legata alla potenza elettrica; parzializzando il
motore, si riducono entrambi i flussi di energia in uscita => sistemi ad un grado di libertà
Fonte: Macchi, Lozza. Cogenerazione Industriale.
www.treccani.it 29
Parzializzazione
Turbine a gas (TG): prestazioni in funzione della temperatura di ingresso al compressore
All’aumentare della temperatura ambiente, la potenza elettrica resa diminuisce sensibilmente
(per la minore portata massica aspirata), anche se il rendimento (“heat rate”) migliora.
Fonte: Do Santos et al. World Academy of Science, Engineering and Technology 61 2012. Comparison of Different Gas Turbine
Inlet Air Cooling Methods. 30
Turbine a gas con post-combustione e iniezione di vapore: gradi di libertà nel piano potenza elettrica (E) – potenza termica (Qu)
P = condizioni
di progetto
PCPC + Iniezione
Vapore
PC + parzializzazione
� La potenza termica disponibile può essere aumentata, rispetto a quella recuperabile dai fumi,
mediante la post-combustione (=> rendim. della combustione ≅ 100% grazie all’impiego di aria
comburente già ad elevata temperatura e ancora ricca di O2 per l’elevato eccesso d’aria).
� Parte del vapore prodotto può essere iniettata in CC => controllo Nox + aumento produzione
elettrica
Fonte: Macchi, Lozza. Cogenerazione Industriale.
www.treccani.it
Sistemi a due gradi di libertà (è possibile scegliere indipendentemente i valori di E e Qu)
31
Parzializzazione
Iniezione Vapore
Turbine a gas (TG)
VANTAGGI:
� vasta disponibilità commerciale (da microTG
con Pe compresa tra 30 kW e 200 kW fino a
250 MW ed oltre)
�elevato rapporto potenza/peso
� grande affidabilità
�elevato rapporto calore/potenza
� reflui termici disponibili interamente ad alta
temperatura (≅ 500 °C) => assenza di
limitazioni nell’uso del calore recuperato
�costi relativamente contenuti (1.000÷1.500
INCONVENIENTI:
� impossibilità di funzionamento intermittente
(con accensioni e spegnimenti giornalieri):
utilizzabili solo per periodi di funzionamento
prolungati (> 5.000 h/anno)
�per impianti di piccola e media taglia (fino a
10 MWe), efficienza elettrica modesta
(25÷30%; solo in modelli a rigenerazione si
può raggiungere il 35÷38%)
�scarsa efficienza a carico parziale
� forte sensibilità delle prestazioni alla �costi relativamente contenuti (1.000÷1.500
€/kWe, ma solo per taglie multi-MW: gli
impianti più piccoli hanno ancora costi molto
elevati, > 2.000 €/kWe)
�costi di manutenzione relativamente contenuti
(≅ 10 €/MWhe)
� forte sensibilità delle prestazioni alla
temperatura esterna (resa ed efficienza
decadono all’aumentare di T ambiente)
� indice elettrico basso (≅ 0,60 ÷ 0,70)
�può essere necessaria la compressione del
metano per l’immissione in CC =>
penalizzazione dell’efficienza elettrica
Tecnologia di riferimento per applicazioni multi-MW (da 5÷10 MWe), ed in
competizione con i MA anche per taglie inferiori, in presenza di richieste
termiche esclusivamente o prevalentemente ad alta temperatura
32
Confronto tra le caratteristiche di parzializzazione di motori
alternativi (MA) e turbogas (TG)
80
85
90
95
100R
en
dim
en
to e
l. /
Re
nd
ime
nto
el.
a p
ien
o c
ari
co (
%)
60
65
70
75
80
50 60 70 80 90 100Re
nd
ime
nto
el.
/ R
en
dim
en
to e
l. a
pie
no
ca
rico
(%
)
Frazione del carico (%)
MA
TG (< 1 MW)
TG (> 10 MW)
34
Turbine a vapore (TV): gradi di libertà nel piano potenza elettrica (E) – potenza termica (Qu)
� Sistemi a un grado di
libertà
� L’uso del vapore riduce
l’efficienza elettrica, in
misura tanto maggiore
quanto più alta è la
temperatura a cui si
deve erogare il vapore
P = condizioni
di progetto
Parzializzazione
deve erogare il vapore
36
P = condizioni
di progetto
Parzializzazione
Minore vapore spillato
� Sistemi a due gradi di
libertà
� Si può variare il rapporto
termico/elettrico agendo
separatamente sulla
portata complessiva di
vapore (e quindi sul fuel)
e sulla portata spillata
Turbine a vapore (TV)
VANTAGGI:
� vasta disponibilità commerciale (da 0,5 MW e
decine di MW)
�elevato rapporto calore/potenza
� reflui termici disponibili anche ad alta
temperatura
�costi contenuti (600÷1.000 €/kWe)
�costi di manutenzione bassi (≅ 5 €/MWhe)
�possibilità di utilizzare qualsiasi combustibile
(combustione esterna) e cascami termici
INCONVENIENTI:
�basso rapporto potenza/peso
� impossibilità di funzionamento intermittente
(con accensioni e spegnimenti giornalieri):
utilizzabili solo per periodi di funzionamento
prolungati (> 5.000 h/anno)
�efficienza elettrica molto modesta (10÷20%)
�scarsa efficienza a carico parziale
� indice elettrico molto basso (≅ 0,10 ÷ 0,20)
Tecnologia utilizzata prevalentemente in campo industriale:
- in presenza di importanti usi tecnologici del vapore, come “bottoming cycle”
(produzione di vapore a pressione più alta di quella richiesta per gli usi termici,
con sfruttamento del salto di pressione per la produz. elettrica) oppure come
“topping cycle” (produzione elettrica a valle degli usi termici), ad ex.: cartiere,
petrolchimico, …)
- in cicli combinati TG-TV (o anche, più raramente, MA-TV)
38
Ciclo combinato (TG-TV)
• Combustibile: gas naturale
• Rendimento elettrico > 50÷55% (con punte vicine al 61 % per taglie di circa 600 MW)
• Impianto complesso e costoso, di norma utilizzato solo per Pe
> 50 MW
• Recentemente sono comparse applicazioni (a biomassa) con MA accoppiate a piccole TV
a “Ciclo Rankine Organico” (ORC), con Pe,tot
anche inferiori a 10 MW
39
Ciclo combinato (TG-TV), con post-combustione: gradi di libertà nel piano potenza elettrica (E) – potenza termica (Qu)
� Sistemi a due gradi di libertà
(in presenza di post-
combustione)
� L’uso del vapore riduce
l’efficienza elettrica
complessiva (in particolare,
viene influenzato l’apporto
della TV), in misura tanto
maggiore quanto più alta è la
temperatura a cui si deve temperatura a cui si deve
erogare il vapore
40
Quadro riepilogativo delle tecnologie:
rendimento elettrico
Fonte: E. Macchi. La microcogenerazione a gas naturale.42
10,00
20,00
30,00
40,00
50,00
IRE
(%)
0,1
T.V.*
T.G. M.A.
Rendimenti e risparmio energetico
M.A.
RE
P (
%)
-20,00
-10,00
0,00
0,20 0,25 0,30 0,35 0,40 0,45 0,50
Rendimento elettrico
0,1
0,2
0,3
0,4
0,5Rendimento termico
* TV a spillamento e condensazione; la TV a contropressione hanno abitualmente efficienze
elettriche inferiori al 20%
43
Quadro riepilogativo delle tecnologie:
costi di investimento
1.000
1.200
1.400
1.600
1.800
2.000C
ost
o s
pe
cifi
co (€
/k
W) C.C.T.G.
0
200
400
600
800
1 10 100 1.000
Co
sto
sp
eci
fico
(
Potenza elettrica (MW)
M.A.
T.V.
44
Quadro di sintesi
Microturbine a gas Turbine a gas Motori alternativi Turbina a vaporeCiclo combinato
TG-TVRange di potenza (tipico)
30 - 250 kW 0,25 - 250 MW 0,01 MW - 20 MW 0,5 MW - 200 MW 5 MW - 350 MW
Rendimento elettrico
20% - 30% 25% - 40% 30% - 45% 10% -35% * 40% - 55% *
Rendimento complessivo
80% - 90% 75% - 85% 75% - 80% 80% - 85% 70% - 80%
CombustibileMetano o
combustibile gassoso
Metano, gpl,
gasolio
Metano, gpl, biogas, gasolio, dual
fuel (gasolio e gas)
Qualsiasi combustibile, calore di
recupero
Metano o combustibile
gassoso
Vantaggi
Recupero termico ad alta temperatura, elevato rapporto
potenza/peso, alta ffidabilità
Recupero termico ad alta temperatura, elevato rapporto
potenza/peso, alta affidabilità
Alta flessibilità, possibilità di arresto
giornaliero, costi contenuti, rend. el.
elevati anche a carico parziale
Possibilità di recupero di cascami termici ad
alta temperatura (vapore), costi
contenuti
Elevato rendimento elettrico, discreta
flessibilità nel modulare pot. el. e
pot. termica
LimitiRendimenti medio-bassi, costi elevati
Rendimenti medio-bassi, scarsa flessibilità
di esercizio, alimentazione da GN a 15-20 bar, costi
elevati
>50% del recupero termico disponibile a bassa temperatura,
rapporto potenza/peso inferiore rispetto alle TG
Rendimenti elettrici modesti
Costi elevati
* Il valore più alto si ottiene in caso di sola produzione di elettricità
45
“Trigenerazione”
� Accoppiamento tra un sistema di cogenerazione ed una macchina
frigorifera ad attivazione termica (tipicamente ad assorbimento)
� Vantaggi: maggiori possibilità di utilizzo dei reflui termici, in particolare
nella stagione estiva
� Inconvenienti: impianto più costoso e complesso
46
3. Progettazione ed analisi di fattibilità
tecnico-economica*tecnico-economica*
* Nel seguito si farà essenzialmente riferimento ad impianti alimentati a gas
naturale; per sistemi alimentati con fonti rinnovabili, la redditività è meno
influenzata dall’utilizzo dei reflui termici, per cui la progettazione e l’analisi di
fattibilità sono principalmente orientate alla produzione elettrica
48
Il costo dell’energia elettrica prodotta: stime preliminari
,
,
:
cos to del combustibile per il cogeneratore (€/kWh)*
cos to del combustibile per il gen. di calore di riferimento (€/kWh)*
= rendimento termico effettivo del cogeneratore
= rendimen
c
c rif
t
t rif
con
c
c
ηη
==
to termico del gen. di calore di riferimento
,,
tc c rif
t rifkWhe
e
c c
c M
ηηη
−≈ +
,t rif
M = oneri medi di manutenzione e gestione (€/kWh)
costo dell'energia el. prodotta dal cogeneratore,
al netto dei benefici del recupero termikWhec =
3
3
co (€/kWh)
* . . : il costo in (€/kWh) è calcolato a partire da quello in (€/m ) oppure in (€/kg)
divindendo per il PCI, espresso in (kWh/m ) oppure in (kWh/kg), rispettivamente
N B
* *N.B.: il costo viene calcolato al netto delle imposte di autoconsumo, peraltro identiche a quelle di consumo,
almeno nel caso di impianti alimentati da fonte convenzionale; pertanto, nel confronto con il costo del kWh
acquistato sul mercato, anche quest’utlimo andrà calcolato al netto delle imposte49
Il costo dell’energia elettrica prodotta: stime preliminari
(in caso di trigenerazione)
,,
,
(1 ) c rif ASSc t ass ass kWhe rif
t rif rif
kWhee
c COPc f f c
COPc M
ηη
η
− − +
≈ +
,
:
frazione del recupero termico utilizzata per l'assorbitore
c costo dell'energia elettrica prelevata da rete (€/kWh)
COP del gruppo frigorifero ad assorbimento
COP del
ass
kWhe rif
ASS
rif
con
f
COP
COP
==
== gruppo frigorifero elettrico di riferimento
50
Redditività dell’investimento: stime preliminari
, kWhe e,cog eq CE ( - c ) × P × H
Pay Back Semplice (SPB) I/∆CE
Valore Attuale Netto (NPV o VAN) CE FA - I
kWhe rifc• ∆ =
• ≈• ≈ ∆ ×
eq e,cog e,cog
:
CE risparmio economico annuale
H (ore equivalenti) = E /P
I = invesimento complessivo richiesto
1 1FA fattore di annualità = 1
(1 )N
con
a a
∆ =
= × − +
51
Esempio 1: utenza civile, costo dell’impianto: 1.000 €/kWe -ηe = 0,30, ηt,rif= 0,90
7
8
9
10
Pa
y-B
ack
(a
nni)
0,1
0,2
0,3
0,4
Rendimento termico
Esempi di calcolo semplificato (I)
0
1
2
3
4
5
6
2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000
Ore annue di esercizio (ore equivalenti a pieno carico)
Pa
y-B
ack
(a
nni) 0,4
0,5
52
6
7
8
9
10P
ay-
Ba
ck (
ann
i)0,1
0,2
0,3
0,4
0,5
Rendimento termico
Esempio 2: utenza industriale o assimilata, costo dell’impianto: 1.000 €/kWe - ηe = 0,30, ηt,rif= 0,90
Esempi di calcolo semplificato (II)
0
1
2
3
4
5
2000 3000 4000 5000 6000 7000 8000
Ore annue di esercizio (ore equivalenti a pieno carico)
Pa
y-B
ack
(a
nni)
0,5
53
L’analisi di fattibilità: tipici flussi di energia
per il sistema di cogenerazione
Ec Ee,integrazioni
Et
Ee,autoconsumo
Ee,eccedenze
Caldaie di integrazione
Gruppi adassorbimento
UTENZA
Et
Ef
Gruppi el. di integrazione
54
L’analisi di fattibilità: tipici flussi di energia per
il sistema convenzionale di riferimento
Ec Ee
Ee,netta
Gruppi frigoelettrici
Caldaie
UTENZA
Et
elettrici
Ef
55
L’analisi di fattibilità: elementi del cash-flow
Sistema di cogenerazione Sistema di riferimento
COSTI FISSI (INVESTIMENTO, I), al netto di
eventuali incentivi in conto capitale
COSTI VARIABILI (A)
• Fornitura di combustibile
• Fornitura di energia elettrica di
integrazione
• Imposte di autoconsumo
• Oneri di manutenzione e gestione
COSTI (C)
• Fornitura di combustibile
• Fornitura di energia elettrica di
integrazione
• Oneri di manutenzione e gestione
Oneri di manutenzione e gestione
RICAVI (B)
• Cessione di eventuali eccedenze
elettriche
• Cessione di eventuali eccedenze
termofrigorifere a terzi
• Eventuali incentivi
Risparmio (prima delle imposte), ∆∆∆∆CE = Costi (C) – [Costi (A) – Ricavi (B)]
Calcolo indici di redditività
(ad ex.: SPB = I/∆∆∆∆CE, VAN = ∆∆∆∆CE×FA – I, IP = VAN/I, TIR)
56
I principali fattori critici
� Utilizzo effettivo dei reflui termici
� Ore di esercizio annue e giornaliere (periodi con buona contemporaneità
dei carichi)
� Eventuali eccedenze elettriche
� Costo del combustibile e dell’energia elettrica (sia per la soluzione
cogenerativa che per quella di riferimento)
Indispensabile un’accurata analisi dell’utenza:
� diagrammi di carico e curve di durata
� livelli di temperatura delle richieste di energia termica
� contratti di fornitura dei vettori energetici
57
Le principali variabili progettuali
Scelta delle modalità di esercizio:
- isola/parallelo
- punto fisso/pilotaggio
termico/pilotaggio elettrico
Dimensionamento, scelta delle
tecnologie e delle possibili
configurazioni (taglie, presenza
o meno dell’assorbitore, orari di
funzionamento, sistemi di
integrazione…..)
Analisi energetica ed economica delle
N soluzioni possibili
+
Analisi di sensibilità
Identificazione della soluzione ottimale58
Possibili modalità di esercizio (I)
� Funzionamento in isola
• vantaggi: indipendenza da fornitore e distributore, riduzione disturbi di
rete
• inconvenienti: rigidità nel dimensionamento (necessariamente Pe,cog
= Pe, picco) e nell’esercizio (necessariamente Ee,cog = Ee,richiesta),
minore livello di sicurezza nell’approvvigionamento
� Funzionamento in parallelo con la rete esterna
• vantaggi: maggiore flessibilità nel dimensionamento e nell’esercizio,
possibilità di utilizzo della rete esterna come sistema di accumulo e di
back-up
• inconvenienti: necessità di stabilire rapporti con fornitori e gestore
della rete
… ormai molto raro!
… decisamente preferibile, di norma!59
Possibili modalità di esercizio (II)
Funzionamento a pieno carico (o a punto fisso):
• vantaggi: semplicità di regolazione, massima efficienza (rendimento elettrico elevato e pari al
valore nominale)
• inconvenienti: possibilità di eccedenze (termiche e/o elettriche)
800
1000
Pt richiesta (kW)
Pt cogenerata (kW) Integrazioni da
caldaia Eccedenze
termiche
Gruppo
fermo
0
200
400
600
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23
Ora
fermo
60
Funzionamento a pilotaggio termico:
• Pt,cog ≤ Pt richiesta
• vantaggi: massima efficienza (rendimento termico elevato)
• inconvenienti: regolazione più complessa, rendimento elettrico inferiore, possibilità di eccedenze
elettriche (poco rilevante: attualmente le eccedenze possono essere collocate sul mercato senza
eccessivi problemi ai prezzi di borsa; tuttavia, per piccole e medie taglie le eccedenze non dovrebbero
superare il 30÷40%, in linea di massima, perché il prezzo di vendita è comunque inferiore al costo
evitato dell’autoconsumo, e quindi un livello di eccedenze troppo alto può incidere negativamente sulla
redditività
1000
Pt richiesta (kW)
Pt cogenerata (kW)Integrazioni da
caldaia
Possibili modalità di esercizio (III)
0
200
400
600
800
1000
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23
Ora
caldaiaGruppo
fermo
Parzializzazione
61
400
500
Pe richiesta (kW) Pe cogenerata (kW)
Funzionamento a pilotaggio elettrico:
• Pe,cog ≤ Pe richiesta
• vantaggi: autoconsumo totale dell’energia el. (nell’attuale quadro normativo e tariffario, non molto
rilevante)
• inconvenienti: regolazione più complessa, rendimento elettrico inferiore (funzionamento a carico
parziale), possibilità di eccedenze termiche
Integrazioni da rete
esterna
Gruppo
fermo
Possibili modalità di esercizio (IV)
0
100
200
300
1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23
Ora
fermo
Parzializzazione
62
Sintesi dei principali obiettivi progettuali da peseguire nel
dimensionamento del sistema
� La taglia ottimale è, di norma, la più alta (in modo da ottenere rendimenti elettrici più alti, e
sfruttare le economie di scala per ridurre l’investimento specifico, I/Pe) che sia compatibile
con le seguenti esigenze:
� Funzionamento per almeno 3.000/4.000 h/anno, possibilmente a pieno carico
� Limitate eccedenze termiche (orientativamente, max valore medio: 40÷50% per MA,
15÷20% per TG di piccola/media taglia)
� Limitate eccedenze elettriche, soprattutto in F3 (orientativamente, max valore su base
annuale: 30/40%)
Progettazione preliminare ed analisi di fattibilità:
sintesi delle principali fasi operative
1. Analisi dell’utenza (curve di durata e di carico)
2. Ipotesi su taglia e della tecnologia => più soluzioni!
3. Analisi di fattibilità => identificazione della soluzione ottimale
63
Progettazione preliminare e fattibilità: analisi dell’utenza
� Analisi delle curve di durata dei carcihi su base annuale, a partire da quella
del carico termico; quando necessario (ad ex.: carichi termici stagionali, per
poche ore/anno), può essere considerato anche il carico frigorifero
(configurazione con gruppo ad assorbimento)
� Verifica di dettaglio (orari di funzionamento, contemporaneità, continuità di
esercizio, etc.) attraverso i diagrammi di carico giornalieri (nei giorni-tipo
dell’anno: ad ex., feriale e festivo invernale, feriale e festivo estivo, feriale edell’anno: ad ex., feriale e festivo invernale, feriale e festivo estivo, feriale e
festivo mezze stagioni)
IPOTESI SULLA TAGLIA E
SULLA TECNOLOGIA DA IMPIEGARE
(anche in relazione al livello di temperatura dell’utenza termica)
INDIVIDUAZIONE DELLE VARIE SOLUZIONI TECNICAMENTE PROPONIBILI64
� Per la scelta della tecnologia, tipicamente:
• livelli di T bassi (max 90°C) o richieste “miste” (in parte a bassa T – fino
a 90÷95°C, in parte a T superiori), piccole/medie taglie (fino a 8/10
MWe) e/o funzionamento “intermittente” (on/off giornalieri) => MA;
• in altri casi, possono diventare competitive le TG:
- per taglie medio/grandi, rendim. elettrico e costi sono confrontabili con
MA, la manutenz. è meno costosa, la macchina è più affidabile per il servizio
Progettazione preliminare e fattibilità:
ipotesi su taglia e tecnologia
MA, la manutenz. è meno costosa, la macchina è più affidabile per il servizio
continuo, il rapporto peso/potenza è più basso, le emissioni minori;
- va comunque ricordato che è sconsigliabile (se non tecnicamente
impossibile, soprattutto per le grandi taglie), il funzionamento
“intermittente”, a causa degli stress termici conseguenti a spegnimenti e
riaccensioni frequenti;
• solo in applicazioni industriali, in presenza di consistenti richieste di
vapore: TV
65
� Per ciascuna delle possibili configurazioni individuate:
• confronto tra costi di esercizio (con e senza
cogenerazione)
• stima dell’investimento richiesto
• calcolo degli indici di redditività
Progettazione preliminare e fattibilità: analisi di fattibilità
economica e confronti
• calcolo degli indici di redditività
• analisi di sensibilità
• identificazione della soluzione ottimale (se esiste!)
68
Esempi di dimensionamento e analisi tecnico-economica di impianti CHP:
utenza industriale, energia termica richiesta sotto forma di vapore a 10 bar (180 °C)
3.000
4.000
5.000
6.000
Pot
enze
ric
hies
te (k
W)
Richiesta termica
Richiesta frigorifera
Richiesta elettrica (inclusa alimentazione gruppi frigo)
Curva cumulata del carico termico e curva dei carichi elettrico e
frigorifero contemporanei
0
1.000
2.000
3.000
0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000
Pot
enze
ric
hies
te (k
W)
Ore/anno
70
Diagrammi di carico per giorno tipo
feriale invernale (in alto) ed estivo
(in basso)
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24
P (
kW
)
Ora del giorno
Elettrico
Termico AT
0
500
1000
1500
2000
2500
0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24
P (
kW
)
Ora del giorno
Elettrico
Termico AT
Frigo
71
… scelta di una possibile configurazione…
Le potenze elettriche e termiche in gioco suggeriscono l’adozione di una soluzione con
motore alternativo, in cui i reflui a bassa temperatura potranno essere utilizzati per un
assorbitore a singolo effetto, mentre quelli ad alta temperatura (fumi) saranno utilizzati
per produrre vapore (prevalentemente; in caso di bassa richiesta da parte dell’utenza
termica, possono essere in linea di principio impiegati per produrre altra acqua calda utile
per l’alimentazione dell’assorbitore), ad esempio (soluzione 1: MA da 1.000 kWe):
DESCRIZIONE QUALITATIVA DELLA CENTRALE
Numero gruppi: 1 17.000
Tecnologia: Motore alternativo 0,90Rendimento gen. calore integrazione:
Potenza termica gen. di calore integrazione (kW):
Potenza elettrica netta gruppi (kW): 1.000 0,90
Potenza termica gruppi (kW): 1.200 Potenza frigorifera gruppi elettrici di integrazione (kW): 1.200
di cui A.T.* 600 5,00
B.T. 600 3,00
Rendimento elettrico gruppi:
100%: 0,400 Poteza termica pompe di calore (kW): 0
75%: 0,390 4,00
50%: 0,380 5,00
Numero gruppi frigo ad assorbimento: 1
Potenza frigorifera assorbitori (kW): 700 0
Tecnologia assorbitori: singolo effetto 0,010
Alimentazione assorbitori: acqua calda Stima investimento complessivo (€): 1.550.000
COP medio assorbitori: 0,70 Eventuale finanziamento a fondo perduto (%): 30* Utilizzata per la produzione di vapore a media pressione
Rendimento gen. calore integrazione AT:
COP gruppi frigo elettrici integrazione (inverno):
COP gruppi frigo elettrici integrazione (estate):
COP pompe di calore (inverno):
Maggiori oneri personale (€/anno):
COP pompe di calore (estate):
Incidenza oneri manutenzione (€/kWhe):
72
Utenza industriale, soluzione 1 (MA da 1.000 kWe)
1.000
1.200
1.400
1.600
1.800
2.000P
oten
ze ri
chie
ste
(kW
)Richiesta elettrica con cogen. (inclusa alimentazione gruppi frigo)
Produzione en. elettrica in cogen.
Curva cumulata del carico elettrico e copertura CHP
0
200
400
600
800
0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000
Pot
enze
rich
iest
e (k
W)
Ore/anno
73
Utenza industriale, soluzione 1 (MA da 1.000 kWe)
3.000
4.000
5.000
6.000P
oten
ze ri
chie
ste
(kW
)Richiesta termica
Richiesta frigorifera
Produzione en. termica cogen.
Produzione en. frigo in cogen.
Curva cumulata del carico termico, carico frigo contemporaneo
e copertura CHP
0
1.000
2.000
0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000
Pot
enze
rich
iest
e (k
W)
Ore/anno
74
Utenza industriale, soluzione 1 (MA da 1.000 kWe)
MESE
Energia elettrica richiesta (kWh)
Energia termica richiesta (kWh)
Energia frigo richiesta (kWh)
Consumi gas naturale (Smc)
GENNAIO 655.797 2.202.023 0 254.864FEBBRAIO 580.141 2.027.516 0 234.666MARZO 638.705 2.008.087 0 232.417APRILE 607.549 1.120.516 0 129.689MAGGIO 659.500 964.644 118.969 111.649GIUGNO 869.264 650.137 221.493 75.247LUGLIO 924.513 597.404 322.288 69.144AGOSTO 943.379 479.102 277.493 55.452
SISTEMA DI RIFERIMENTO - ENERGIA RICHIESTA E FORNITA
AGOSTO 943.379 479.102 277.493 55.452SETTEMBRE 785.380 586.025 223.212 67.827OTTOBRE 634.811 1.380.031 0 159.726NOVEMBRE 643.006 1.703.652 0 197.182DICEMBRE 681.838 1.679.536 0 194.391
TOTALE ANNO 8.623.882 15.398.673 1.163.456 1.782.254
3.084
7.526
SISTEMA DI RIFERIMENTO - FABBISOGNO DI ENERGIA PRIMARIA (tep/anno)
SISTEMA DI RIFERIMENTO - EMISSIONI DI GAS SERRA (t/anno di CO2 equivalente)
75
Utenza industriale, soluzione 1 (MA da 1.000 kWe)
1
MESE
Energia elettrica erogata in cogen. (kWh)
Energia elettrica autoconsumata (kWh)
Energia elettrica in eccedenza (kWh)
Energia elettrica da rete (kWh)
Energia termica erogata in cogen.
(kWh)
Energia frigo erogata in cogen. (kWh)
Consumi gas cogen. (Smc)
Consumi gas gen. calore
integrazione (Smc)
Consumi gas totali (Smc)
GENNAIO 580.000 510.023 69.977 145.774 348.000 0 151.042 214.875 365.917FEBBRAIO 675.000 570.832 104.168 9.309 405.000 0 175.781 187.791 363.572
MARZO 744.000 628.389 115.611 10.316 446.400 0 193.750 180.722 374.472 APRILE 720.000 599.236 120.764 8.313 432.000 0 187.500 79.559 267.059MAGGIO 744.000 609.703 134.297 10.080 276.187 119.149 193.750 79.683 273.433 GIUGNO 718.000 702.000 16.000 95.221 127.196 212.523 186.979 60.460 247.439LUGLIO 743.000 729.165 13.835 101.732 84.265 253.075 193.490 59.380 252.870AGOSTO 423.000 416.670 6.330 462.360 57.856 136.906 110.156 48.747 158.904
SETTEMBRE 719.000 676.172 42.828 36.786 126.354 213.442 187.240 53.156 240.396OTTOBRE 744.000 624.935 119.065 9.876 446.400 0 193.750 108.241 301.991
NOVEMBRE 720.000 628.597 91.403 14.409 432.000 0 187.500 147.231 334.731DICEMBRE 744.000 661.805 82.195 18.668 446.400 0 193.750 142.666 336.416
TOTALE ANNO 8.274.000 7.357.526 916.474 922.845 3.628.058 935.094 2.154.687 1.362.513 3.517.201
F1 F2 F3 F4 Tot
283.835 189.456 443.182 0 916.474
ENERGIA RICHIESTA E FORNITASISTEMA DI COGENERAZIONE - SOLUZ. N.
Energia elettrica ceduta alla rete (kWh/anno)
Commento: fattibilità condizionata alla disponibilità di
finanziamenti; la soluzione è penalizzata soprattutto
dall’impossibilità di utilizzare integralmente i recuperi a bassa
temperatura, nonché dalla presenza di un assorbitore con poche ore
di esercizio annue
(calcoli economici basati su tariffe 2009, omessi per brevità: esempi
completi saranno forniti in seguito)
283.835 189.456 443.182 0 916.474
3.076
3.255
179 5,5%
7.126
7.966
840 10,5%
FABBISOGNO EN. PRIMARIA SIST. DI RIF. CORRETTO CON ECCEDENZE (tep/anno)
EMISSIONI DI GAS SERRA SISTEMA DI COG. (t/anno di CO2 equiv.)
EMISSIONI EVITATE DI GAS SERRA SISTEMA DI COGEN. (t/anno di CO2 equiv)
Energia elettrica ceduta alla rete (kWh/anno)
FABBISOGNO EN. PRIMARIA SISTEMA DI COG. (tep/anno)
EMISSIONI DI GAS SERRA SISTEMA DI RIF. CORRETTO CON ECCEDENZE (t/anno di CO2 equiv.)
RISPARMIO DI EN. PRIMARIA SIST. DI COGEN. (tep/anno)
SISTEMA DI COGENERAZIONE - SOLUZ. N. 1
Caso baseCon finanziamento a fondo perduto
(30%)
Investimento complessivo (€)1.550.000 1.085.000
Pay-Back semplice (anni)8,7 6,1
Valore Attuale Netto, tasso = 5%, 10 anni (€)-178.513 286.487
Indice di Profitto = VAN/Investimento-0,115 0,264
INDICI DI REDDITIVITA' DELL'INVESTIMENTO
76
Utenza industriale, soluzione 2 (MA da 1.400 kWe)
DESCRIZIONE QUALITATIVA DELLA CENTRALE
Numero gruppi: 1 17.000
Tecnologia: Motore alternativo 0,90
Potenza elettrica netta gruppi (kW): 1.500 0,90
Potenza termica gruppi (kW): 1.600 Potenza frigorifera gruppi elettrici di integrazione (kW): 1.200
di cui A.T.* 800 5,00
B.T. 800 3,00
Rendimento elettrico gruppi:
100%: 0,420 Poteza termica pompe di calore (kW): 0
Rendimento gen. calore integrazione AT:
COP gruppi frigo elettrici integrazione (inverno):
Rendimento gen. calore integrazione:
Potenza termica gen. di calore integrazione (kW):
COP gruppi frigo elettrici integrazione (estate):
100%: 0,420 Poteza termica pompe di calore (kW): 0
75%: 0,405 4,00
50%: 0,390 5,00
Numero gruppi frigo ad assorbimento: 1
Potenza frigorifera assorbitori (kW): 700 0
Tecnologia assorbitori: singolo effetto 0,010
Alimentazione assorbitori: acqua calda Stima investimento complessivo (€): 1.850.000
COP medio assorbitori: 0,70 Eventuale finanziamento a fondo perduto (%): 30* Utilizzata per la produzione di vapore a media pressione
COP pompe di calore (inverno):
Maggiori oneri personale (€/anno):
COP pompe di calore (estate):
Incidenza oneri manutenzione (€/kWhe):
77
Utenza industriale, soluzione 2 (MA da 1.400 kWe)
1.000
1.200
1.400
1.600
1.800
2.000P
oten
ze ri
chie
ste
(kW
)Richiesta elettrica con cogen. (inclusa alimentazione gruppi frigo)
Produzione en. elettrica in cogen.
Curva cumulata del carico elettrico e copertura CHP
0
200
400
600
800
0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000
Pot
enze
rich
iest
e (k
W)
Ore/anno
78
3.000
4.000
5.000
6.000P
oten
ze ri
chie
ste
(kW
)Richiesta termica
Richiesta frigorifera
Produzione en. termica cogen.
Produzione en. frigo in cogen.
Utenza industriale, soluzione 2 (MA da 1.400 kWe)
Curva cumulata del carico termico, carico frigo contemporaneo
e copertura CHP
0
1.000
2.000
0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000 7.000 8.000 9.000
Pot
enze
rich
iest
e (k
W)
Ore/anno
79
2
MESE
Energia elettrica erogata in cogen. (kWh)
Energia elettrica autoconsumata (kWh)
Energia elettrica in eccedenza (kWh)
Energia elettrica da rete (kWh)
Energia termica erogata in cogen.
(kWh)
Energia frigo erogata in cogen. (kWh)
Consumi gas cogen. (Smc)
Consumi gas gen. calore
integrazione (Smc)
Consumi gas totali (Smc)
GENNAIO 870.000 522.273 347.727 133.524 464.000 0 215.774 201.449 417.223FEBBRAIO 1.012.500 580.141 432.359 0 540.000 0 251.116 172.166 423.282 MARZO 1.116.000 638.705 477.295 0 595.200 0 276.786 163.500 440.285 APRILE 1.080.000 607.549 472.451 0 576.000 0 267.857 62.892 330.750MAGGIO 1.116.000 619.783 496.217 0 420.839 119.149 276.786 62.940 339.726 GIUGNO 1.077.000 791.788 285.212 3.630 251.352 221.538 267.113 46.090 313.203LUGLIO 1.114.500 817.205 297.295 3.957 159.144 301.753 276.414 50.714 327.128AGOSTO 634.500 478.269 156.231 396.759 101.790 156.915 157.366 43.662 201.029
SETTEMBRE 1.078.500 711.046 367.454 0 242.679 223.002 267.485 39.693 307.178OTTOBRE 1.116.000 634.811 481.189 0 595.200 0 276.786 91.019 367.805
NOVEMBRE 1.080.000 643.006 436.994 0 576.000 0 267.857 130.564 398.422DICEMBRE 1.116.000 680.473 435.527 0 595.200 0 276.786 125.444 402.230
TOTALE ANNO 12.411.000 7.725.049 4.685.951 537.870 5.117.404 1.022.357 3.078.125 1.190.135 4.268.260
F1 F2 F3 F4 Tot
1.435.327 1.083.617 2.167.008 0 4.685.951
ENERGIA RICHIESTA E FORNITASISTEMA DI COGENERAZIONE - SOLUZ. N.
Energia elettrica ceduta alla rete (kWh/anno)
Utenza industriale, soluzione 2 (MA da 1.400 kWe)
3.624
3.960
335 8,5%
8.368
9.775
1.407 14,4%
FABBISOGNO EN. PRIMARIA SIST. DI RIF. CORRETTO CON ECCEDENZE (tep/anno)
EMISSIONI DI GAS SERRA SISTEMA DI COG. (t/anno di CO2 equiv.)
EMISSIONI EVITATE DI GAS SERRA SISTEMA DI COGEN. (t/anno di CO2 equiv)
FABBISOGNO EN. PRIMARIA SISTEMA DI COG. (tep/anno)
EMISSIONI DI GAS SERRA SISTEMA DI RIF. CORRETTO CON ECCEDENZE (t/anno di CO2 equiv.)
RISPARMIO DI EN. PRIMARIA SIST. DI COGEN. (tep/anno)
SISTEMA DI COGENERAZIONE - SOLUZ. N. 2
Caso baseCon finanziamento
a fondo perduto (30%)
Investimento complessivo (€)1.850.000 1.295.000
Pay-Back semplice (anni)6,3 4,4
Valore Attuale Netto, tasso = 5%, 10 anni (€)406.829 961.829
Indice di Profitto = VAN/Investimento0,220 0,743
INDICI DI REDDITIVITA' DELL'INVESTIMENTO
Commento: gli indici economici migliorano, grazie alla maggiore
efficienza elettrica e al minore costo specifico del gruppo.
N.B.: RIPETENDO LE SIMULAZIONI NELL’IPOTESI DI CARICHI TERMICI
A BASSA TEMPERATURA, si ottiene un SPB di 4,0 anni (2,8 anni con
finanziamenti)
(calcoli economici basati su tariffe 2009, omessi per brevità: esempi
completi saranno forniti in seguito) 80
Obiettivo: dimensionare in modo ragionevole un impianto CHP a servizio di una
prefissata utenza, di cui siano note le curve di durata annuale dei carichi (saranno
omessi, per brevità, i diagrammi di carico nei giorni tipo), e stimare il risparmio
energetico ed economico conseguibile rispetto alla produzione separata.
Ipotesi comuni e criteri da adottare
1) Obiettivo: individuare un gruppo (MA oppure TG), di taglia significativa rispetto alle richieste
energetiche dell’utenza (ovvero, in grado di coprire almeno il 20÷30% delle richieste
termiche), che possa funzionare per almeno 4.000 h/anno (meglio se ancora più a lungo!)
possibilmente senza produrre più del 30÷40% di eccedenze termiche (20% per TG) e più del
Esempi di dimensionamento e analisi tecnico-economica di impianti CHP
possibilmente senza produrre più del 30÷40% di eccedenze termiche (20% per TG) e più del
30% di eccedenze elettriche (20% per TG)
2) Selezionare il modello (MA oppure TG) tra quelli riportati in Appendice; per i costi di
investimento, si faccia riferimento anche in questo caso a quanto riportato in Appendice; per
la manutenzione, si ipotizzerà un extra-costo di 0,015 €/kWhe per MA e 0,010 €/kWhe per TG)
3) Funzionamento a punto fisso (ipotizzando per semplicità rendimenti elettrici costanti, anche
per TG)
4) Soluzione di riferimento per la produzione separata:
• rete elettrica pubblica per l’energia elettrica (rendim. el. convenzionale = 0,46);
• caldaie con rendimento = 0,90 per l’energia termica;
• chiller elettrici con COP medio = 3,0 per l’energia frigorifera.
81
6) Fattori di emissione di gas serra (CO2 equiv.): 0,20 kg/kWh per l’energia primaria da gas
naturale; 0,48 kg/kWhe per l’energia elettrica prelevata da rete
7) Utilizzare preferibilmente:
• MA, in presenza di una richiesta termica almeno in parte a bassa temperatura
(max 95 °C) e per potenze elettriche fino a 6÷8 MW
• TG, in presenza di richieste termiche esclusivamente ad alta temperatura (> 95 °C)
e/o per potenze elettriche superiori a 8÷10 MW (*)
8) Formulare varie ipotesi di dimensionamento:
• preferibilmente senza prevedere l’accoppiamento con gruppi frigo ad
assorbimento (salvo utilizzarli in caso di dimensionamento non soddisfacente)
Esercizi sul dimensionamento e l’analisi preliminare di impianti CHP
assorbimento (salvo utilizzarli in caso di dimensionamento non soddisfacente)
• partendo dal gradino più basso della curva di durata del carico elettrico, per poi
eventualmente aumentare la taglia di tentativo
9) Nel caso sia previsto l’inserimento di un gruppo ad assorbimento, ipotizzare per
semplicità che sia destinato a coprire interamente il fabbisogno frigorifero dell’utenza,
prevedendo quindi anche la possibilità di alimnetarlo mediante energia termica
prodotta in caldaia (e non solo mediante i reflui termici del cogeneratore) => eliminare
dalla configurazione proposta i gruppi frigo elettrici presenti in quella di riferimento.
10) Per l’eventuale assorbitore, assumere COP = 0,70 per singolo effetto, 1,20 per doppio
effetto.
(*) Anche se, per brevità, negli esempi non si considerano tra i dati di input i diagrammi di carico giornalieri, va ricordato che le TG non
dovrebbero mai essere gestite in funzionamento intermittente (ON/OFF giornalieri), per cui , soprattutto per questa tecnologia,
andrebbe effettuata anche una verifica sugli orari giornalieri di esercizio del gruppo 82
11) Nelle analisi economiche, tener conto del fatto che il combustibile usato per produrre
energia elettrica, calcolato convenzionalmente in proporzione ai flussi di en. el. (Ee) e
termica (Et) erogati, è defiscalizzato:
fraz. del consumo di combustibile del cogeneratore attribuito alla produz.
di energia elettrica e quindi defiscalizzata, fdef = Ee/(Ee + Et) = ηe/(ηe + ηt)
12) Per il costo delle forniture elettriche e gas e i prezzi di cessione eccedenze el., utilizzare I
valori riportati in Appendice (per i costi dell’energia elettrica, assumere per semplicità che il
consumo mensile sia uniforme per 12 mesi, e che lo stesso valga per il picco mensile della
potenza prelevata)
13) In particolare, per le imposte gas:
Esercizi sul dimensionamento e l’analisi preliminare di impianti CHP
13) In particolare, per le imposte gas:
• per il sistema di cogenerazione (da applicare solo alla fraz. non defiscalizzata):
� se Ee,cog/Ec,totale ≥ 0,10 => assumere il valore di 0,0187 €/Sm3 (*)
� in caso contrario, il regime fiscale è quello civile
• per il sistema di rif.:
� nel caso di utenze con regime fiscale civile => a scaglioni (≅ 0,181 € /Sm3)
� nel caso di utenze con regime fiscale industriale (e quindi anche alberghi, centri
commerciali, centri sportivi gestiti senza fini di lucro, etc.) => 0,0187 € /Sm3
(*) Se l’energia elettrica prodotta in cog. è almeno pari al 10% del consumo totale di gas naturale presso la
centrale (comprese le caldaie integrative), la centrale cogenerativa, per quanto riguarda la fiscalità sul gas, viene
considerata come utenza di tipo industriale, purché il gestore della stessa sia diverso dall’utente finale
dell’energia (ipotesi che si assumerà valida per default) => v. “Quadro normativo e incentivazioni”) 83
14) Una volta scelta (tra le varie possibili) la soluzione da analizzare, verificare IN VIA
PRELIMINARE che, nelle ore di fascia 3 (*), il costo dell’energia prodotta sia inferiore a
quello dell’energia acquistabile dalla rete pubblica; quest’ultimo, on base alle tariffe
elettriche di riferimento per gli esempi, potrà essere ipotizzato pari a 0,075 €/kWh, al
netto delle imposte.
Nel caso ci siano anche eccedenze da vendere al mercato, il valore di riferimento con cui
confrontarsi andrà calcolato come media pesata tra il prezzo di acquisto
precedentemente fissato (0,075 €/kWh) e quello di cessione, che si ipotizzerà pari a
0,064 €/kWh. In questa analisi, inoltre, adottare i seguenti valori (indicativi) del costo del
gas naturale:
Esercizi sul dimensionamento e l’analisi preliminare di impianti CHP
gas naturale:
• prezzo totale del combustibile, compresi servizi di rete (al netto delle imposte) ≅0,43 €/Sm3
• imposte gas per il sistema di cogenerazione ≅ (1 – fdef)⋅0,0187 €/Sm3
(dove ηt,corrente è il rendimento termico riferito alle specifiche ore di fascia F3 per le
quali si sta effettuando l’analisi; il valore tiene conto del fatto che il comb. “usato
per produrre en. elettrica” è defiscalizzato)
(*) La verifica può essere effettuata, con modalità analoghe, anche nelle altre fasce, soprattutto quando, a
causa di un basso rendimento termico, si ha il dubbio che il costo dell’energia prodotta in cogenerazione
possa essere eccessivo; negli esempi presentati, queste analisi saranno però omesse, per brevità.84
Esempio N. 1 – Utenza Ospedaliera
Diagrammi di carico
Considerazioni preliminari:
• carichi a bassa temperatura => MA
• carico termico significativo e di buona
durata annua => non necessario chiller ad
assorbimento
85
Ipotesi N. 1
In base al “gradino” più basso del diagramma
di carico termico => Pt ≅ 600 kW (8760 h/anno)
MA Jenbacher 312
Pe ≅ 600 kW
Esempio N. 1 – Utenza Ospedaliera
Ipotesi 1
Pe ≅ 600 kW
Pt ≅ 730 kW
ηe = 38,9%
Pi ≅ 600/0,389 = 1540 kW
86
In base al secondo “gradino” del diagramma di
carico termico => Pt ≅ 1000/1200 kW
(presumibilmente per 5500 h/anno: dopo le
dissipazioni termiche diventerebbero significative; in
ogni caso, l’eventuale esercizio dopo le le 5500
h/anno sarà valutato)
Esempio N. 1 – Utenza Ospedaliera
Ipotesi 2
MA Jenbacher 320
Pe ≅ 1060 kW
Pt ≅ 1250 kW
ηe = 39,9%
Pi ≅ 1060/0,399 = 2650 kW
87
In base all’ulteriore “gradino” del diagramma
di carico termico => Pt ≅ 1600/1800 kW
(presumibilmente per 5000/5500 h/anno: dopo
le dissipazioni termiche diventerebbero
significative)
MA Jenbacher 612 (oppure 420…..)
Esempio N. 1 – Utenza Ospedaliera
Ipotesi 3
MA Jenbacher 612 (oppure 420…..)
Pe ≅ 1860 kW
Pt ≅ 1800 kW
ηe = 42,2%
Pi ≅ 1860/0,422 = 4408 kW
Le eccedenze elettriche sono considerevoli!
Anche le dissipazioni di calore sono suignificative.
Possibile miglioramento (per ridurre le dissipazioni
di energia termica; quelle elettriche
aumenteranno): gruppo frigo ad assorbimento =>
ipotesi N. 488
MA Jenbacher 612
Pe ≅ 1860 kW
Pt ≅ 1800 kW
ηe = 42,2%
Pi ≅ 1860/0,422 = 4408 kW
+
Gruppo frigorifero ad assorbimento a singolo effetto
(teoricamente utilizzabile anche un doppio effetto:
sarebbe però necessaria la produzione di vapore solo
per questo scopo, con aggravio di costi e complicazioni
Esempio N. 1 – Utenza Ospedaliera
Ipotesi 4
per questo scopo, con aggravio di costi e complicazioni
impiantistiche…); COPASS = 0,70.
Nell’ipotesi di lavoro che debba coprire comunque tutto
il carico frigorifero (ovviamente nella realtà andrebbe
verificata la convenienza effettiva di questa scelta),
sarà un gruppo da 900 kWf.
Grazie a questa stessa ipotesi, diventa indifferente la
scelta di usare il reflui termici prioritariamente per
l’utenza calore (ipotesi adottata nell’esempio) o
piuttosto per alimentare il chiller ad assorbimento.
N.B.: il carico elettrico per il sistema proposto
CAMBIERA’, rispetto a quello di partenza, per la
scomparsa dei chiller elettrici (ovviamente si trascura
il consumo el. dell’assorbitore)89
Esempio N. 1 – Utenza Ospedaliera
Ipotesi 4Ulteriori dettagli sull’ipotesi N. 4
1) Correzione del carico elettrico: nelle ore in cui è presente richiesta frigorifera, va sottratto al consumo
elettrico complessivo quello dei chiller elettrici, non più presenti nel sistema proposto.
Ad esempio, tra 500 e 1500 h/anno I chiller elettrici richiedevano una potenza pari a:
Pf/COP = 900/3,0 = 300 kW
2) Calcolo dell’energia frigorifera producibile da chiller ad assorbimento alimentato dai reflui termici del
cogeneratore: nell’ipotesi di priorità al termico, si deve calcolare la potenza frigo disponibile come
prodotto della potenza temrica del cogeneratore non richiesta dall’utenza termica per il COP prodotto della potenza temrica del cogeneratore non richiesta dall’utenza termica per il COP
dell’assorbitore: il valore minimo tra questo valore e la richiesta frigorifera effettiva darà la potenza
frigo effettivamente erogata dal chiller ad assorbimento in assetto cogenerativo.
Ad esempio, tra 500 e 1500 h/anno c’è una potenza termica CHP non utilizzata dall’utenza termica
pari a:
(1860-1200) = 660 kW
E’ quindi disponibile una potenza frigo mediante uso dei recuperi termici pari a:
660 ⋅ 0,70 ≅ 460 kWf
Tale potenza, nell’intervallo temporale considerato, è interamente utilizzabile, perché la richiesta
effettiva dell’utenza è superiore….
90
Esempio N. 1 – Utenza Ospedaliera
Ipotesi 2 - Analisi ore F3
A titolo di esempio, si analizza l’Ipotesi N. 2, a partire dall’analisi preliminare sull’eventuale funzionamento
in fascia F3.
Analisi F3
� I intervallo: 2000-2800 h/anno:
in queste ore, il rendimento termico (potenza termica utile recuperata/potenza immessa) è:
Pt,cog/Pimmessa = MIN[Pt_cog,Pt_richiesta]/Pimmessa = 1200/2650 = 0,469 =>
=> fdef = 0,399 / (0,399 + 0,469) =0,460 =>
[ ] ( )M
icifc
cGNu
tesenzaimposGNu
rift
tGNudef
tesenzaimposGNu
cog
)1( ,,,
,,
=++⋅−⋅−+
=ηη
( ) ( )kWh
MIPC
ce
riftcogkWh
/€ 069,0015,0399,059,9
0187,043,090,0469,0
0187,054,043,0
,
=+⋅
+⋅−⋅+=
=+⋅
=η
L’energia elettrica è integralmente autoconsumata, quindi il valore va confrontato con il prezzo di
acquisto della stessa energia (ipotizzato pari a 0,075 €/kWh).
Il margine di risparmio, per quanto molto esiguo, può considerarsi accettabile (anche se l’opzione di
spegnimento del gruppo in queste ore andrebbe presa in considerazione).
91
Esempio N. 1 – Utenza Ospedaliera
Ipotesi 2 - Analisi ore F3Analisi F3
� II intervallo: 5500-8760 h/anno:
in queste ore, il rendimento termico (potenza termica utile recuperata/potenza immessa) è:
Pt,cog/Pimmessa = Min(Pt_cog,Pt_richiesta)/Pimmessa = 600/2650 = 0,226=>
=> fdef = 0,399 / (0,399 + 0,226) =0,638 =>
[ ] ( )
( ) ( )
MIPC
icifc
ce
GNutesenzaimpos
GNurift
tGNudef
tesenzaimposGNu
cogkWh
0187,043,0226,0
0187,0362,043,0
)1( ,,,
,,
+⋅−⋅+
=+⋅
+⋅−⋅−+=
ηηη
( ) ( )kWh/€ 0997,0015,0
399,059,9
0187,043,090,0226,0
0187,0362,043,0=+
⋅
+⋅−⋅+=
L’energia elettrica è autoconsumata al 30%, quindi il valore ottenuto va confrontato con la media pesata tra il
prezzo di acquisto della stessa energia (0,075 €/kWh) e il prezzo di cessione delle eccedenze (ipotizzato pari a
0,060 €/kWh):
Prezzo medio di rif. = 0,30⋅0,075+0,70 ⋅ 0,064= 0,067 €/kWh .
Il costo di produzione è largamente superiore a quello di riferimento (acquisto/cessione), quindi l’impianto
andrà spento => ipotesi: esercizio limitato alle prime 5500 h/anno
F1 2600
F2 2100
F3 800
TOT 5500
Ore annue funzionamento
92
Esempio N. 1 – Utenza Ospedaliera: Risultati
(Flussi di Energia Sistema Proposto)
6,64
3,54
10,18 (1)
3,93 (A)
Bilancio Energia Termica
Recuperata dai gruppi di cogenerazione
Fornita da caldaie
TOTALE
ENERGIA RESA (10^6 kWh)
ENERGIA UTILIZZATA (solo caldaie) (10^6 kWh)
Consumo Caldaie
Bilancio Energia Frigorifera
ENERGIA RESA (10^6 kWh)
F1 F2 F3 TOT
Erogata 2,76 2,23 0,85 5,83
Autocons. 2,51 1,27 0,80 4,58
Eccedenze 0,25 0,96 0,05 1,25 (Ecc)
Integraz. 0,51 0,00 0,99 1,50
0,74
6,59 (3)Resa all'utenza (EE erogata + integrazioni - EE per frigo el.)
EE per frigo el. (E frigo / COPel)
Bilancio Energia Elettrica
ENERGIA RESA (10^6 kWh)
ENERGIA UTILIZZATA (10^6 kWh)
93
(Consumo gas caldaie + consumo gas ass. + consumo gruppi
cog.)⋅0,20 + EE integraz.⋅ 0,48 = 4429 t
0,00
0,00
2,22
2,22 (2)
0,00 (B)
Ass. al imentati da recuperi
Ass. al imentati da caldaia
Gruppi frig. Elettrici
ENERGIA RESA (10^6 kWh)
TOTALE
ENERGIA UTILIZZATA (solo combustibili) (10^6 kWh)
Consumo gas ass. da caldaia
Consumo gruppi cogen. 14,61
Consumo centrale el. rif. per integrazioni 3,26
17,87 ( C )
18,99 10^6 kWh
21,81 10^6 kWh
0,871
4429 t
TOTALE
BILANCIO COMPLESSIVO
Energia resa (1+2+3)
Energia primaria consumata (A+B+C)
CUC sistema proposto
Emissioni CO2
ENERGIA UTILIZZATA (10^6 kWh)
Esempio N. 1 – Utenza
Ospedaliera: Risultati
(Flussi di Energia Sistema
di Rif. e confronti)
10,18 (1')
11,31 (A')
2,22 (2')
F1 F2 F3 TOT
TOTALE 3,02 1,27 1,79 6,08 (EE tot)
5,34 (3')
Bilancio Energia Elettrica
ENERGIA RESA (10^6 kWh)
Resa all 'utenza (EE tot- EE per frigo el. = EE tot - Efrigo/COPel)
ENERGIA UTILIZZATA (10^6 kWh)
Consumo Caldaie
Bilancio Energia Frigorifera
Gruppi frig. Elettrici
SISTEMA DI RIFERIMENTO
Bilancio Energia Termica
ENERGIA RESA (10^6 kWh)
Fornita da caldaia
ENERGIA RESA (10^6 kWh)
94
Consumo centrale rif. = EE tot/rendim. el . rif. 13,22 (C')
17,74 10^6 kWh
24,53 10^6 kWh
18,99 10^6 kWh
0,697
5781 t
CONFRONTO
S. Proposto S. Riferimento Differenza Risp. %
EP (tep) 21,81 27,25 5,44 20,0%
CO2 (t) 4429 5781 1352 23,4%
Energia resa (1'+2'+3')
Energia primaria consumata (A'+C')
Emissioni CO2
En. Resa corretta con ecced. S.P. (1'+2'+3' +Ecc)
CUC sistema di rif. (corretto con le eccedenze del SP)
En. primaria corretta con consumo per eccedenze S.P.
(A'+C'+Ecc/ηηηηel,rif) 27,25 10^6 kWh
ENERGIA UTILIZZATA (10^6 kWh)
BILANCIO COMPLESSIVO
1.933.771 Smc
Tariffa Vendita Metano
Regime imposte gas => rapporto EE/EC = 0,314 =>Industriale
Fattore Defiscalizzazione CHP 0,468
Consumo CHP defiscalizzato 712.327
Materia prima 676.820€
Uso delle reti 200.377€
Imposte 22.712€
PARZIALE 899.909€ (1)
Autoconsumata 4,58 10^6 kWh
5,83 10^6 kWh
0,015 €/kWh
87.450€ (2)
F1 F2 F3 TOT
0,51 0,00 0,99 1,50Da rete (kWh*10^6)
Consumo Annuo di Metano
Oneri Manutenzione
EE DI INTEGRAZIONE
METANO
ENERGIA ELETTRICA
Prodotta
Esempio N. 1 – Utenza
Ospedaliera: Risultati
(Flussi Economici Sistema
Proposto)
= [(A) + (B) + Consumo CHP]/PCI =
= (3,93+0+14,61)⋅106/9,59
0,51 0,00 0,99 1,50
Potenza impegnata 340 kW
Corrispettivo Potenza 10.200€
Corrispettivo Energia 145.650€
Parziale senza imposte 155.850€ (3)
Consumo Mensile 0,51 10^6 kWh
46.208€ (4)
TOTALE COSTI EE (3+4) 202.058€
F1 F2 F3 TOT
Venduta (10^6 kWh) 0,25 0,96 0,05 1,25
Prezzo (e/kWh) 0,090 0,080 0,064
Ricavi 22.140€ 76.480€ 3.072€ 101.692€ (5)
1.087.725€ COSTO NETTO (1+2+3+4-5)
Da rete (kWh*10^6)
Benefici Cessione
Imposte Autoconsumo e integrazioni
95
fDEF= Ee,cog/(Ee,cog+ Et,cog+ Ef,cog/COPASS)=
=5,83/(5,83+6,64+0)
Consumo CHP def. = (consumo CHP/PCI)⋅fDEF== (14,61 ⋅106/9,59) ⋅0,468
Esempio N. 1 – Utenza
Ospedaliera: Risultati
(Flussi Economici Sistema di Rif. e
Confronto)
1.179.469 Smc
Regime imposte gas Civile
Materia prima 412.814€
Uso delle reti 123.983€
Imposte 176.866€
PARZIALE 713.663€ (1')
F1 F2 F3 Tot
Prelievo 3,02 1,27 1,79 6,08
Potenza Impegnata 1400 kW
Corrispettivo Potenza 42.000€
METANO
ENERGIA ELETTRICA (GWh)
Consumo Annuo di Metano
96
Corrispettivo Potenza 42.000€
Corrispettivo Energia 696.750€
Parziale senza imposte 738.750€ (2')
Consumo Mensile 0,507 10^6 kWh
46.208€ (3')
TOTALE COSTI EE (3'+4') 784.958€
COSTO NETTO (1'+2'+3') 1.498.621€
Imposte
410.896€
1.252.626€
3,05
€ 1.919.493
1,53
RISPARMIO ANNUO SOLUZIONE PROPOSTA
INVESTIMENTO COMPLESSIVO
PAY-BACK SEMPLICE
VAN
INDICE DI PROFITTO
3,0
3,2
3,4
3,6
SP
B (
ann
i)
Prezzo del gas naturale
Prezzo dell'energia elettrica
Energia termica effettivamente richiesta ed erogata
Energia elettrica effettivamente richiesta ed erogata
Esempio N. 1 –
Utenza
Ospedaliera: Analisi
di sensibilità
2,6
2,8
-10 -5 0 5 10
Variazione della grandezza considerata rispetto al caso di rif. (%)
Da osservare:
1) variazioni dei costi di combustibile ed energia elettrica hanno effetti opposti sulla redditività della
cogenerazione
2) nel caso in esame, si può ritenere comunque il risultato piuttosto “robusto”, ovvero poco sensibile
alle principali variabili di influenza
97
Esempio N. 1 – Utenza Ospedaliera: alcune osservazioni sul procedimento di calcolo
I valori dei vari flussi di energia resa all’utenza sono banalmente ottenuti calcolando, a partire dai diagrammi di carico,
le aree di volta in volta corrispondenti.
Ad esempio:
Bilancio di energia termica S.P.:
- energia resa in cogenerazione = (1250⋅ 500 + 1200 ⋅ 1500 + ….. + 1000 ⋅ 500 ) = 6,64 GWh
- energia termica totale richiesta = (2100 ⋅ 500 + 1200 ⋅ 1500 +…. +600 ⋅ 3260) = 10,18 GWh
- energia di integrazione mediante caldaia = per differenza tra il totale richiesto e l’energia resa dal cogen.
- l’energia termica resa in cogen. può considerarsi gratuita (attribuiremo convenzionalmente il consumo del motore
alla produzione elettrica), quindi il consumo di energia primaria in questo bilancio è solo quello delle eventuali caldaie
di integrazione
Bilancio di energia frigorifera S.P.:
si procede analogamente; l’energia elettrica consumata dai chiller elettrici (se presenti) verrà contabilizzata nel si procede analogamente; l’energia elettrica consumata dai chiller elettrici (se presenti) verrà contabilizzata nel
bilancio dell’energia elettrica, per cui gli eventuali consumi da attribuire alla produzione di energia frigo saranno solo
quelli associati alla presenza di gruppi frigo ad assorbimento da alimentare mediante caldaie.
Bilancio di energia elettrica S.P.:
si procede analogamente; come energia elettrica resa, si dovrà considerare tutta quella prodotta dal cogeneratore,
più quella di integrazione prelevata dalla rete; a tale valore, andranno però sottratti I consumi degli eventuali chiller
elettrici (Efrigo/COP), in quanto non rappresentano un consumo finale (viene contabilizzata come energia resa quella
frigo).
Bilanci per il S.R..:
si procede analogamente (e rapidamente: le energie rese sono uguali a quelle del S.P., con la sola eccezione di quella
elettrica, che può essere diversa in presenza di eccedenze prodotte dal sistema di cogenerazione; in questo caso, il
valore di energia resa calcolato per il S.R. va “corretto” sommando tali eccedenza (che, pur non essendo erogate
all’utenza, sono comunque utilmente prodotte e saranno consumate da terzi), così coem il consumo di energia
primaria andrà corretto sommando al valore effettivo del S.R. i consumi del parco termoelettrico necessari per
ottenere un’energia pari alle eccedenze elettriche del cogeneratore.98
Esempio N. 1 – Utenza Ospedaliera: alcune osservazioni sul procedimento di calcolo
Per il calcolo dei flussi economici, vanno applicate le tariffe gas ed energia elettrica ipotizzate e riportate in
appendice.
Va solo osservato che, ai fini del calcolo delle imposte elettriche:
1) l’energia autoconsumata e quella integrata dalla rete, nel sistema proposto, si sommano, essendo del tutto
equivalenti ai fini fiscali;
2) in mancanza dei dati relativi ai consumi mensili, si è proceduto con il seguente calcolo approssimato:
a. Ee,mese = Ee,anno/12
b. Se Ee,mese ≤ 200.000 kWh => tutto il consumo viene pagato all’aliquota massimab. Se Ee,mese ≤ 200.000 kWh => tutto il consumo viene pagato all’aliquota massima
c. Se Ee,mese > 200.000 kWh:
Accise =[ (Ee,mese-200.000)⋅ (aliquota minima) + 200.000 ⋅ (aliquota massima) ] ⋅ 12
Inoltre, come già specificato tra le ipotesi di lavoro, si ipotizza che il picco mensile di potenza elettrica sia
costante nei 12 mesi, e pari al picco annuale.
99
Esempio N. 1 – Utenza Ospedaliera: alcune osservazioni sul procedimento di calcolo
Esercizi da svolgere autonomamente:
1) ripetere i calcoli per il modello JE 320, prevedendo che l’impianto CHP non funzioni
neanche nelle ore F3 tra 2.000 e 2.800 h/anno (=> SPB ≅ 3,2 anni)
2) ripetere i calcoli per il modello JE 320, prevedendo la presenza di un gruppo ad
assorbimento a singolo effetto (=> SPB ≅ 4,7 anni)
3) ripetere i calcoli per MA di taglia minore (ad ex: JE 312 da 600 kWe => SPB ≅ 2,6 anni,
oppure Jolly 200 => SPB ≅ 11,6 anni ) e maggiore (ad ex., JE 420 => SPB ≅ 3,7 anni)
Soluzione penalizzata dal
mancato accesso al regime
fiscale industriale (Ee
prodotta troppo piccola)
100
Esempio N. 2 – Utenza Industriale
Diagrammi di carico
Considerazioni preliminari:
• carichi ad alta temperatura, elevati e di
durata annua significativa => TG
• carico termico con forte stagionalità,
importante carico frigorifero => opportuno
chiller ad assorbimento (a doppio effetto,
vista la disponibilità di reflui ad alta
temperatura)temperatura)
101
Per brevità, si considera un’unica ipotesi
TG Mercury 50
Pe ≅ 4.600 kW
Pt ≅ 4.700 kW
ηe = 38,5%
Pi ≅ 4.600/0,389 = 11.950 kW
Esempio N. 2 – Utenza Industriale
Pi ≅ 4.600/0,389 = 11.950 kW
+ gruppo ad assorbimento a doppio effetto
da 9.000 kWf
Esempio di copertura carichi nell’ipotesi che i
reflui termici alimentino prioritariamente i
gruppi ad assorbimento (si escludono
senz’altro le ore di esercizio successive a 7000
h/anno, caratterizzate dall’assenza di carichi
termici)
102
Esempio N. 2 – Utenza Industriale
Analisi ore F3
Analisi F3
� I intervallo: 500-700 e 6000-7000 h/anno:
in queste ore, il rendimento termico (potenza termica utile recuperata/potenza immessa) è:
Pt,cog/Pimmessa = valore nominale = 0,393 =>
=> fdef = 0,385 / (0,385 + 0,393) =0,495 =>
[ ] ( )M
IPC
icifc
ce
GNutesenzaimpos
GNurift
tGNudef
tesenzaimposGNu
cogkWh
)1( ,,,
,,
=+⋅
+⋅−⋅−+=
ηηη
( ) ( )kWh/€ 076,0010,0
385,059,9
0187,043,090,0393,0
0187,0505,043,0=+
⋅
+⋅−⋅+=
Tra 500 e 700 h/anno, l’energia elettrica è integralmente autoconsumata, quindi il valore va confrontato con il
prezzo di acquisto della stessa energia (ipotizzato pari a 0,075 €/kWh).
Il costo di produzione è leggermente superiore a quello di acquisto dalla rete => gruppo spento (a meno di
problemi di intermittenza, nel qual caso, dato il limitato numeor di ore, il funzionamento è tollerabile).
A maggior ragione l’esercizio va escluso nell’intervallo tra 6000 e 7000 h/anno, in cui parte dell’energia
(3600/4600 = 78,2%) sarebbe ceduta alla rete, per cui il valore economico per il confronto sarebbe:
(0,782 ⋅ 0,075 + 0,218 ⋅ 0,064) = 0,073 €/kWh
103
Esempio N. 2 – Utenza Industriale
Analisi ore F3Analisi F3
� II intervallo: 5000-6000 h/anno:
in queste ore, il rendimento termico (potenza termica utile recuperata/potenza immessa) è:
(Pt,cog + Pf,cog/COPass)/Pimmessa = (1600 + 3600/1,20)/11.950 = 0,385=>
=> fdef = 0,385 / (0,385 + 0,385) =0,500 =>
[ ] ( )
( ) ( )
MIPC
icifc
ce
GNutesenzaimpos
GNurift
tGNudef
tesenzaimposGNu
cogkWh
0187,043,0385,0
0187,0500,043,0
)1( ,,,
,,
+⋅−⋅+
=+⋅
+⋅−⋅−+=
ηηη
Il costo di produzione è largamente superiore a quello di riferime nto, quindi l’impianto andrà spento => ipotesi:
esercizio limitato alle ore F1 e F2, quindi le prime 5000 h/anno (con esclusione di quelle comprese tra 500 e
700 h/anno) => 4800 h/anno
( ) ( )kWh/€ 077,0010,0
385,059,9
0187,043,090,0385,0
0187,0500,043,0=+
⋅
+⋅−⋅+=
F1 2800
F2 2000
F3 0
TOT 4800
Ore annue funzionamento
104
Esempio N. 2 – Utenza Industriale: Risultati
(Flussi di Energia Sistema Proposto)
7,99
18,89
26,88 (1)
20,99 (A)
17,48
13,12
Bilancio Energia Termica
Recuperata dai gruppi di cogenerazione
Fornita da caldaia
TOTALE
ENERGIA RESA (10^6 kWh)
ENERGIA UTILIZZATA (solo caldaie) (10^6 kWh)
Consumo Caldaie
Bilancio Energia Frigorifera
Ass. al imentati da recuperi
Ass. al imentati da caldaia
ENERGIA RESA (10^6 kWh)
F1 F2 F3 TOT
Erogata 12,88 9,20 0,00 22,08
Autocons. 12,88 9,20 0,00 22,08
Eccedenze 0,00 0,00 0,00 0,00 (Ecc)
Integraz. 6,50 1,00 11,99 19,49
0,00
41,57 (3)
Consumo gruppi cogen. 57,35
Consumo centrale el. rif. per integrazioni 42,37
Bilancio Energia Elettrica
ENERGIA RESA (10^6 kWh)
ENERGIA UTILIZZATA (10^6 kWh)
Resa all'utenza (EE erogata + integrazioni - EE per frigo el.)
EE per frigo el. (E frigo / COPel)
106
13,12
0
30,60 (2)
12,14 (B)
Ass. al imentati da caldaia
Gruppi frig. Elettrici
TOTALE
ENERGIA UTILIZZATA (solo combustibili) (10^6 kWh)
Consumo gas ass. da caldaia
Consumo centrale el. rif. per integrazioni 42,37
99,72 ( C )
99,05 10^6 kWh
132,85 10^6 kWh
0,746
27451 tEmissioni CO2
BILANCIO COMPLESSIVO
Energia resa (1+2+3)
Energia primaria consumata (A+B+C)
CUC sistema proposto
TOTALE
Esempio N. 2 – Utenza
Industriale: Risultati
(Flussi di Energia Sistema
di Rif. e Confronti)
26,88 (1')
29,87 (A')
30,60 (2')
F1 F2 F3 TOT
TOTALE 22,68 15,30 13,79 51,77 (EE tot)
41,57 (3')
ENERGIA RESA (10^6 kWh)
SISTEMA DI RIFERIMENTO
Bilancio Energia Termica
ENERGIA RESA (10^6 kWh)
Fornita da caldaia
ENERGIA UTILIZZATA (10^6 kWh)
Consumo Caldaie
Bilancio Energia Frigorifera
Gruppi frig. Elettrici
Bilancio Energia Elettrica
ENERGIA RESA (10^6 kWh)
Resa all 'utenza (EE tot- EE per frigo el. = EE tot - Efrigo/COPel)
107
Consumo centrale rif. = EE tot/rendim. el. rif. 112,54 (C')
99,05 10^6 kWh
142,41 10^6 kWh
99,05 10^6 kWh
0,696
30822 t
CONFRONTO
S. Proposto S. Riferimento Differenza Risp. %
EP (tep) 132,85 142,41 9,56 6,7%
CO2 (t) 27451 30822 3371 10,9%
ENERGIA UTILIZZATA (10^6 kWh)
BILANCIO COMPLESSIVO
Energia resa (1'+2'+3')
Energia primaria consumata (A'+C')
Emissioni CO2
En. Resa corretta con ecced. S.P. (1'+2'+3' +Ecc)
CUC sistema di rif. (corretto con le eccedenze del SP)
En. primaria corretta con consumo per eccedenze S.P.
(A'+C'+Ecc/ηηηηel,rif) 142,41 10^6 kWh
Esempio N. 2 – Utenza
Industriale: Risultati
(Flussi Economici Sistema
Proposto)
9.435.243 Smc
Tariffa Vendita Metano
Regime imposte gas => rapporto EE/EC = 0,24 =>Industriale
Fattore Defiscal izzazione CHP 0,4946
Consumo CHP defiscal izzato 2.957.976
Materia prima 3.302.335€
Uso del le reti 960.111€
Imposte 89.461€
PARZIALE 4.351.908€ (1)
Autoconsumata 22,08 10^6 kWh
22,08 10^6 kWh
0,010 €/kWh
220.800€ (2)
F1 F2 F3 TOT
6,50 1,00 11,99 19,49Da rete (kWh*10^6)
Consumo Annuo di Metano
Oneri Manutenzione
EE DI INTEGRAZIONE
METANO
ENERGIA ELETTRICA
Prodotta
108
6,50 1,00 11,99 19,49
Tariffa MTA3
Potenza impegnata 5100 kW
Corrispettivo Potenza 153.000€
Corrispettivo Energia 1.919.100€
Parziale senza imposte 2.072.100€ (3)
Consumo Mensi le 3,46 10^6 kWh
22.320€ (4)
TOTALE COSTI EE (3+4) 2.094.420€
F1 F2 F3 TOT
Venduta (10^6 kWh) 0,00 0,00 0,00 0,00
Prezzo (€/kWh) 0,090 0,080 0,064
Ricavi -€ -€ -€ -€ (5)
6.667.128€ COSTO NETTO (1+2+3+4-5)
Da rete (kWh*10^6)
Benefici Cessione
Imposte Autoconsumo e integrazioni
Esempio N. 2 – Utenza
Industriale: Risultati
(Flussi Economici Sistema di Rif. e
Confronto)
.. soluzione penalizzata dal costo di
investimento elevato, dalla presenza
dell’assorbitore (con integrazioni da
caldaia), dalle poche ore di esercizio,
dal basso costo dell’en. el. e dal
fatto che il regime fiscale per il sist.
di rif. è industriale, anche senza
3.114.355 Smc
Regime imposte gas Industriale
Materia prima 1.090.024€
Uso delle reti 319.944€
Imposte 46.752€
PARZIALE 1.456.721€ (1')
F1 F2 F3 Tot
Prelievo 22,68 15,30 13,79 51,77
Tariffa MTA3
Potenza Impegnata 9000 kW
Corrispettivo Potenza 270.000€
Corrispettivo Energia 5.892.300€
METANO
ENERGIA ELETTRICA (GWh)
Consumo Annuo di Metano
Esercizi da svolgere
autonomamente:
1) Ripetere i calcoli con
ipotesi di funzionamento
per le prime 7000 h/anno
2) Ripetere i calcoli per MA
accoppiati a gruppo frigo a
singolo effetto (di varia
taglia)
109
di rif. è industriale, anche senza
cogenerazione.Parziale senza imposte 6.162.300€ (2')
Consumo Mensile 3,464 10^6 kWh
22.320€ (3')
TOTALE COSTI EE (3'+4') 6.184.620€
COSTO NETTO (1'+2'+3') 7.641.341€
Imposte
974.213€
6.826.295€
7,01
€ 694.632
0,10
RISPARMIO ANNUO SOLUZIONE PROPOSTA
INVESTIMENTO COMPLESSIVO
PAY-BACK SEMPLICE
VAN
INDICE DI PROFITTO
Alcuni riferimenti bibliografici
Siti internet
� www.autorita.energia.it
� www.gsel.it
� www.fire-italia.it
� www.energy.saving.it
Testi
� Cogenerazione industriale. E. Macchi, S.
Lozza. www.treccani.it.
� La microcogenerazione a gas naturale. E.
Macchi, S. Campanari, P. Silva, Edizioni
Polipress, Milano, 2005. www.energy.saving.it
� www.cpl.it
� www.ge-energy.com
� www.cat.com
� www.cogen.org
� Impianti di cogenerazione. M. Vio, Editoriale
Delfino, 2007. Nota: include SW per la
valutazione economica ed energetica.
� Il gas naturale nella climatizzazione e nella
cogenerazione: stato dell'arte, analisi e
prospettive. F. Calise, M. Dentice d’Accadia,
R. Vanoli, CUEN, Napoli, 2005.
110
APPENDICE ACaratteristiche tecniche di alcuni gruppi di cogenerazione con motore
alternativo e turbina a gas – MA Jenbacher
MA JENBACHER
MODELLO Pe (kW) rend. el. Pt (kW) rend. ter. rend. tot.
JE
208 330 0,380 360 0,415 0,795
312 600 0,389 730 0,473 0,862
316 800 0,390 970 0,473 0,863
320 1.060 0,399 1.250 0,471 0,870
420 1.420 0,420 1.490 0,441 0,861420 1.420 0,420 1.490 0,441 0,861
612 1.800 0,422 1.860 0,436 0,858
616 2.390 0,422 2.450 0,433 0,855
620 3.000 0,416 3.100 0,430 0,846
N.B.: per calcolare l’aliquota ad alta temperatura, se necessario, si assuma che stessa sia pari
al 40% del totale per produzione di acqua surriscaldata o vapore a bassa pressione (120÷140
°C), e al 30% del totale per produzione di vapore a 150÷180 °C (a parità di potenza termica
totale recuperata) (*)
(*) Ipotesi verosimile, a condizione che i reflui termici siano comunque sfruttati in modo ottimale, con opportuni economizzatori
in grado di utilizzare per utenze a bassa temperatura anche l’energia dei fumi non impiegabile per quelle a media/alta
temperatura; in caso contrario, ovviamente anche la potenza termica totale recuperata si riduce (tipicamente del 10÷15%)
111
APPENDICE ACaratteristiche tecniche di alcuni gruppi di cogenerazione con motore
alternativo e turbina a gas – MA AB Energy (gamma Ecomax)
Ridurre del Ridurre del
25% ca., in
caso di usi a
media/alta
temperatura
112
APPENDICE ACaratteristiche tecniche di alcuni gruppi di cogenerazione con motore
alternativo e turbina a gas – MA Berica
113
APPENDICE ACaratteristiche tecniche di alcuni gruppi di cogenerazione con motore
alternativo e turbina a gas – TG Caterpillar (serie Solar)
114
APPENDICE BTariffe utilizzate negli esempi numerici
Corrispettivi di potenza 2,70 €/kW/mese
Corr. Energia, F1 0,150 €/kWh
Corr. Energia, F2 0,120 €/kWh
Corr. Energia, F3 0,090 €/kWh
Accise 0,0121 €/kWh
Cessione
F1 0,090 €/kWh
Gas naturale
Energia elettricaServizi Servizi
di vendita di rete
Quota energia
(€/Sm3)
Sm3/anno: da 0 a 120 0,049341 0,3993
da121 a 480 0,224672 0,5747
da 481 a 1.560 0,197103 0,5471
da 1.561 a 5.000 0,192703 0,5427
da 5.001 a 80.000 0,155578 0,5056
CLIENTI NON DOMESTICI
TOTALE
0,3500
IMPOSTE GAS
Usi civili
Fascia di consumo annuo
fino a 120 m3 da 120 a 480 m3
da 480 a 1.560
m3 oltre 1.560 m3
ACCISA 0,038 0,135 0,12 0,15
ADDIZIONALE
REGIONALE 0,019 0,031 0,031 0,031
TOT 0,057 0,166 0,151 0,181
Usi industriali
TOT 0,0187 fino a 1.200.000 m3/mese
0,0127 oltre 1.200.000 m3/mese
F1 0,090 €/kWh
F2 0,080 €/kWh
F3 0,070 €/kWh
da 5.001 a 80.000 0,155578 0,5056
da 80.001a 200.000 0,101278 0,4513
Quota fissa (€/anno) 55,4 34,88 90,28
115