DISCIPLINARE TECNICO OPERE CIVILI RETI MT / BT · ... Legge 186/68. Disposizioni ... obblighi e...

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Reti - PGE Foglio n° 1 di 18 Maggio 2008 “_________________” Servizi a rete MT/BT PROGETTO TZ.__.__ HERA MODENA S.r.l. RETI PROGETTAZIONE E GESTIONE ELETTRICITA’ DISCIPLINARE TECNICO OPERE CIVILI RETI MT / BT

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HERA MODENA S.r.l. RETI

PROGETTAZIONE E GESTIONE ELETTRICITA’

DISCIPLINARE TECNICO OPERE CIVILI RETI MT / BT

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DISCIPLINARE TECNICO parte A: Generalità GENERALITA’ Le opere debbono essere realizzate in perfetto accordo a quanto previsto dal progetto, dalle specifiche e dalle procedure richiamate dal presente Disciplinare e garantire la funzionalità prevista.

NORMATIVE E PRESCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE L’Esecutore dei lavori è tenuto ad eseguire i lavori nel pieno rispetto delle norme, leggi, prescrizioni, ecc. vigenti in materia, con particolare riferimento a: 1) DPR. 303/56 “Norme generali per l’igene del lavoro”. 2) DPR. 547/55 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”. 3) DPR 164/56 “Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro

nelle costruzioni”. 4) Legge 186/68. Disposizioni concernenti la produzione dei materiali,

apparecchiature, materiali ed impianti elettrici ed elettronici. 5) D. Lgs. 626/94 riguardante il miglioramento della sicurezza e della

salute dei lavoratori sul luogo di lavoro. 6) D. Lgs. 242/96 “Modificazione ed integrazione al decreto legislativo

19.09.1994, n. 626, recante attuazione di direttive comunitarie riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro”.

7) D. Lgs. 493/96 riguardante le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro.

8) D. Lgs. 494/96 riguardante le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili.

9) D. Lgs. 285/92 Nuovo Codice della Strada e relativi decreti attuativi.

10) L.R. 31/10/2000 n°30 "Norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell'ambiente dall'inquinamento elettromagnetico".

11) Direttiva per l'applicazione della legge regionale 31 ottobre 2000, n. 30 recante "norme per la tutela e la salvaguardia dell'ambiente dall'inquinamento elettromagnetico.

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12) Norme CEI, VVF, USL, Comunali ecc. 13) Provvedimento CIP 42/1986 “Norma in materia di contributi

d’allacciamento alle reti di distribuzione di energia elettrica”. 14) Norma CEI 64-8 “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non

superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua.

15) Norma CEI 11-4 “Esecuzione delle linee elettriche aeree esterne”. 16) Norma CEI 11-17 “Impianti di produzione, trasmissione, e

distribuzione di energia elettrica - Linee in cavo”. 17) Norma CEI 11-1 “La protezione contro i contatti indiretti negli

impianti dell’utente”. 18) CEI EN 50086 “Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche”

- Parte 1: “Prescrizioni generali”; Parte 2/4 “Prescrizioni particolari per sistemi di tubi interrati”.

19) UNI EN 124 D400 “Dispositivi di coronamento e chiusura per zone di circolazione utilizzate da pedoni e autoveicoli”.

ADEMPIMENTI DELL'ESECUTORE DEI LAVORI Oltre al rispetto delle prescrizioni di cui agli altri articoli del presente Disciplinare Tecnico, l’Esecutore dei Lavori dovrà adempiere anche ai seguenti punti: 1) Raccogliere tutte le informazioni necessarie a localizzare i servizi

(acqua, gas, elettricità, telefoni, fognature, ecc.) eseguendo ove necessario scavi preliminari di indagine per individuarne esattamente la posizione ed adottare tutti i provvedimenti per evitare l’incolumità del personale addetto ai lavori e dei terzi.

2) Preavvertire i proprietari dei terreni prima di dare corso ai lavori,

nonché l'obbligo di rispettare i limiti delle corsie di lavoro; particolare attenzione dovrà essere posta al rispetto delle proprietà private interessate dai lavori (terreni, coltivazioni, alberature, servizi, immobili, ecc.).

3) Acquisire i necessari permessi necessari per lo svolgimento dei lavori

su sedi stradali.

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4) Osservare scrupolosamente le prescrizioni di sicurezza di cui alle disposizioni di legge vigenti in materia. In particolare per i lavori di tipo elettrico od in prossimità di linee elettriche dovrà attenersi alle prescrizioni del D.P.R. 27.4.1955 n. 547, nonché alle procedure di HERA Modena srl. Oltre al disposto dell'art. 11) del D.P.R. 7.11.1956 n. 164, al riguardo di lavori in prossimità di linee elettriche aeree, sarà compito dell’Esecutore dei lavori rilevare, in relazione alla natura del lavoro e degli attrezzi impiegati, le possibilità di pericolo per vicinanza di impianti elettrici, i quali dovranno sempre considerarsi in tensione, salvo contrario asserto scritto dell'Ente proprietario dell'impianto. Particolarmente in occasione di lavori interessanti impianti in esercizio, l'Appaltatore dovrà adottare tutti i provvedimenti necessari ad evitare sospensioni od inconvenienti al servizio, prendendo accordi con HERA Modena srl per eventuali interruzioni inevitabili.

NORME GENERALI DI COLLAUDO Il collaudo comprenderà tre gruppi di operazioni distinte: a)verifiche a vista; b)prove preliminari; c)verifica della resistenza della maglia di terra (per cabine elettriche); d)collaudo definitivo con accertamento della funzionalità dell'opera

e delle parti che la costituiscono. Le operazioni di cui ai punti a), b) e c) dovranno essere effettuate, di regola, appena ultimata l’opera. In casi particolari, le verifiche possono anche essere effettuate in parte durante l'esecuzione dei lavori. L'esito delle prove preliminari non esonera l'Esecutore dai propri obblighi e dalle proprie responsabilità; pertanto qualora, sia successivamente alla effettuazione delle prove stesse che in sede di collaudo definitivo e fino allo scadere del termine di garanzia, si dovessero verificare difetti o manchevolezze di qualsiasi natura e genere, l'Esecutore dovrà procedere alla eliminazione dei difetti e delle manchevolezze riscontrate, alla rieffettuazione delle prove preliminari e di collaudo, alla rimessa in primitivo stato di quanto

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dovuto rimuovere o manomettere per eseguire le sostituzioni; l'Esecutore dovrà inoltre risarcire i danni eventuali. INFORMAZIONI RICHIESTE Il committente dovrà comunicare (lettera o fax) a HERA Modena srl: Prima dell’inizio lavori: • il nominativo del Direttore dei Lavori e i relativi riferimenti ; • il nominativo del Coordinatore per la Sicurezza; • il nominativo del Direttore di cantiere ; • i dati della Impresa Esecutrice dei lavori ; • la data di inizio lavori. Durante la realizzazione delle opere: • richiesta di verifiche in corso d’opera • la data di ultimazione dei lavori • richiesta di verifica per la collaudazione finale. DISCIPLINARE TECNICO parte B: Modalità esecutive NORMATIVE TECNICHE DI RIFERIMENTO Le principali leggi e normative tecniche di riferimento sono le seguenti: • Norma CEI 11-1 Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di

energia elettrica - Norme generali ; • Norma CEI 11-17 Linee in cavo ; • CEI EN 50086-2-4 sistemi di tubi ed accessori per installazioni

elettriche - parte 2-4, prescrizioni particolari per sistemi di tubi interrati ;

• Disciplinare Tecnico per l’esecuzione di lavori di scavo e ripristino nelle aree pubbliche o di uso pubblico del Comune di pertinenza;

• Disegni elencati;Specifiche Tecniche elencate; • Procedure di lavoro elencate.

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ESECUZIONE DI CABINE ELETTRICHE DI TRASFORMAZIONE MT/BT PREFABBRICATE Le cabine elettriche da utilizzarsi verranno di volta in volta individuate dai tecnici di HERA Modena srl nella tipologia standard raffigurata nei disegni 19-1076 e 19-1077. Eventuali realizzazioni in opera di fabbricati da adibire a cabine elettriche devono essere rispondenti alle dimensioni e caratteristiche interne, ivi compresi infissi ed accessori, e concordate con i tecnici di HERA Modena srl. Gli edifici dovranno essere costruiti conformemente ai relativi Permessi di Costruire o Denunce di Inizio Attività e alla normativa antisismica vigente. a) Fondazioni Il terreno sul quale poggerà il manufatto dovrà essere preventivamente sistemato in modo da evitare assestamenti successivi. Tale sistemazione comprenderà l'asportazione d’eventuali materiali di riporto ed il livellamento del terreno compatto ad una quota tale per cui, a cabina terminata, il marciapiede risulti normalmente circa 10 cm sopra il terreno circostante. Il carico unitario sul terreno sotto l'azione del peso proprio e dei sovraccarichi, anche accidentali, non dovrà superare 0,8 kg/cm2. La fondazione dovrà essere in calcestruzzo a struttura monolitica, a prestazione Rck 25 N/mm2, ed avere uno spessore di almeno 30 cm, con un sottofondo minimo di 10 cm nei punti sotto i cunicoli; per tutta la sua estensione dovrà essere annegata nel calcestruzzo una rete metallica elettrosaldata a maglia quadrata di cm 10x10 del diametro di 10 mm. Nel pavimento interno della cabina dovranno essere ricavate delle aperture e dei cunicoli per il passaggio di cavi elettrici aventi forme e dimensioni descritte nei disegni allegati. Il piano finito del pavimento interno della cabina dovrà essere rialzato 3 cm rispetto al marciapiede esterno onde impedire infiltrazioni d'acqua; sul piano finito del pavimento devono essere applicate due mani di vernice antipolvere (emulsione polimerica acquosa di solido a base di esteri acrilici e agenti idrorepellenti). Il cunicolo perimetrale (escluso il lato MT) dovrà essere interamente

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coperto con coperchi carrabili in Polipropilene (per dimensioni e caratteristiche vedi disegni allegati). Lo scavo dovrà essere realizzato secondo i disegni relativi, nei quali sono indicate la larghezza e la profondità dello scavo stesso. b) solaio di copertura Il solaio di copertura, ottenuto con calcestruzzo di cemento armato, dovrà essere calcolato per i sovraccarichi accidentali previsti nel territorio di pertinenza della Committente, ed essere solidamente ancorato a tutta la struttura sottostante. Nel solaio, nella posizione raffigurata nei disegni allegati, deve essere praticata un’apertura per ventilazione di circa 250 mm di diametro, ottenuta mediante l’inserimento nel getto di calcestruzzo di un idoneo tubo di PVC o altro idoneo materiale trattato contro la corrosione, corredato ad un’estremità di una rete di materiale anticorrosivo per evitare l’intrusione di piccoli animali (topi, lucertole ecc.), sul quale si installerà un estrattore di aria calda in acciaio inox ad aspirazione migliorata per mezzo di rotazione esercitata dal vento; il profilo delle pale dell’estrattore devono essere sagomate in modo da impedire qualsiasi infiltrazione di acqua o neve. Sul perimetro del solaio di copertura dovrà essere previsto un efficiente gocciolatoio per lo sgrondo delle acque. Lo sgrondo non deve avvenire dal lato della porta. Il solaio verrà impermeabilizzato con manto bituminoso a sostegno organico, di spessore minimo di 3 mm, applicato a caldo e successivamente ricoperto con mano di vernice bituminosa. Il manto bituminoso dovrà essere steso in modo tale da ricoprire anche i bordi laterali del solaio. c) Infissi ed accessori La cabina dovrà essere fornita con i seguenti infissi ed accessori montati: • portoncino in vetroresina, dimensioni 120x215 cm conforme alle

specifiche tecniche allegate; sulle ante destre devono essere installate serrature di unificazione della Committente con codice unico per cabine MT/BT, le serrature, oltre al cursore orizzontale,

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devono azionare due paletti verticali; l’anta sinistra deve essere munita del riscontro per il cursore della serratura e all’interno di due chiavistelli per il bloccaggio delle ante;

• finestrini di aerazione in resina sintetica, dimensioni 50x120 cm, completi di rete antinsetto, conformi alla specifiche tecniche allegate, posizionati come indicato nei disegni allegati.

d) Finiture La cabina dovrà essere perfettamente rifinita sia internamente sia esternamente. Gli eventuali giunti tra parete basamento e parete solaio, dovranno essere preventivamente stuccati a perfetta tenuta d'acqua. Eventuali fessurazioni residue sul perimetro delle cornici del portoncino e dei finestrini dovranno essere stuccate con applicazione di sigillante resistente nel tempo. Le pareti interne ed il soffitto dovranno essere colorati con 3 mani di tinteggiatura a tempera di tinta bianca. Il pavimento dovrà essere rifinito e lisciato a ferro con polvere di quarzo. In particolare nella zona evidenziata in pianta nella fig.1 e fig.2 del disegno 19-1076, non saranno accettati dislivelli superiori a 5 mm in senso trasversale e 10 mm in senso longitudinale. Le sagome dei cunicoli e delle feritoie per il passaggio dei cavi dovranno essere rifinite in modo da non presentare spigoli vivi, ferri sporgenti o altre rugosità, che possano danneggiare i cavi o ostacolarne lo scorrimento. Il marciapiede dovrà presentare un grado di finitura con cemento lisciato a staggia o bocciardato, privo di sbavature o spigoli vivi o ferri sporgenti; esso dovrà avere pendenza verso l'esterno. e) Maglia di terra Dovrà essere realizzata in opera con anello equipotenziale in corda di rame nuda da 35 mm2 e 4 dispersori da 2 m, come illustrato nei disegni allegati. All'interno della cabina, nel cunicolo perimetrale, dovranno essere riportati, intubati, due spezzoni di treccia nuda di rame collegate all'anello anzidetto. A detto anello dovranno inoltre essere collegate

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le armature metalliche delle strutture murarie. Qualora il valore della resistenza di terra (rilevato dalla Committente con apposita strumentazione) risulti superiore ai valori massimi ammessi, la D.L. ordinerà all’Appaltatore la realizzazione della maglia di terra ampliata, come illustrato nei richiamati disegni. SCAVI PER LINEE SOTTERRANEE Le pavimentazioni stradali eseguite in conglomerato bituminoso saranno asportate dall'area di scavo direttamente, previo taglio del conglomerato bituminoso con macchina taglia-asfalto o da fresatura quando espressamente richiesto dalla D.L., o dall’Ente proprietario della strada. La larghezza della fresatura o del taglio delle pavimentazioni dovrà essere effettuato in conformità alle prescrizioni contenute nei relativi permessi di scavo. Gli scavi dovranno presentare larghezza di fondo scavo e profondità variabile in conformità alle sezioni riportate nei disegni allegati. Il fondo ed i fianchi dello scavo dovranno risultare piani, lisci e liberi da prominenze di qualsiasi specie e da detriti; in corrispondenza dei giunti dei cavi dovranno eseguirsi tampe o camerette secondo quanto riportato nei disegni allegati. RIPRISTINI DELLE PAVIMENTAZIONI STRADALI La pavimentazione stradale dovrà essere ripristinata in modo identico a quella preesistente ed in accordo a quanto di volta in volta prescritto dall’ente proprietario della strada. Durante i ripristini, i chiusini stradali ed i coperchi delle camerette dovranno essere livellati con il piano della viabilità. In genere il ripristino della pavimentazione stradale bitumata dovrà essere eseguito come segue:

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a) esecuzione con conglomerato bituminoso (binder): • scarifica dello scavo per una profondità di 10 cm • rullatura e bagnatura della zona scarificata • stesura dell'emulsione bituminosa con un contenuto di bitume puro

non inferiore del 65%, in ragione di 0.7 kg/m2 sui lembi della scarifica e sull'asfalto preesistente

• posa del binder chiuso vagliatura 0/15-0/20 (o conglomerato bituminoso su disposizione HERA) e contenuto di bitume 5% per uno spessore minimo finito di 10 cm

• rullatura uniforme con particolare cura del raccordo della pavimentazione preesistente

• impermeabilizzazione con emulsione bituminosa con un contenuto di bitume puro non inferiore del 65%, in ragione di 0.7 kg/m2 sull'asfalto

• sabbiatura con inerte siliceo accuratamente vagliato. • il piano di ripristino in conglomerato bituminoso non dovrà

presentare variazioni altimetriche, in più o in meno a 1 cm dal piano stradale adiacente.

b) esecuzione di riprese dei ripristini stradali (tappeto): • eventuale fresatura dei bordi del ripristino preesistente e pulizia

accurata del binder posato in precedenza • stesura dell'emulsione bituminosa (0.7 kg/m2) • posa del tappeto (vagliatura 0/9 ÷ 0/12 e contenuto di bitume 6 ÷

8%) per uno spessore di 4 cm o comunque tale da adeguarsi alla sagoma stradale e garantendo la perfetta continuità con gli asfalti preesistenti

• rullatura uniforme • ulteriore trattamento emulsionante • sabbiatura con inerte siliceo accuratamente vagliato. c) esecuzione di altri tipi di pavimentazione: Ciottoli, porfido, lastra di pietra naturale, o massello prefabbricato in calcestruzzo (pavimento autobloccante), rimossi all'atto dell'esecuzione dello scavo, verranno rimessi in sito, previa scarificazione, sopra un letto di sabbia; il riempimento degli interstizi

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verrà di norma eseguito con altra sabbia e con acqua che faciliti tale operazione. Un pilonamento ripetuto e prolungato sarà eseguito fino ad ottenere un perfetto assestamento, costipamento e livellamento della pavimentazione. Il ripristino delle superfici delle banchine a margine di strade asfaltate sarà da eseguirsi con polvere di frantoio per uno spessore non inferiore a 5 cm opportunamente bagnata e costipata da posarsi sul materiale inerte usato per il riempimento. CALCESTRUZZI PER MANUFATTI I calcestruzzi vanno confezionati con inerti di frantoio puliti, privi di sostanze organiche, escluso l'impiego di materiali "tout-venant" di qualsiasi origine. Gli impasti saranno effettuati con betoniera meccanica. Il quantitativo di cemento da incorporare in ogni mc di calcestruzzo reso ed il suo titolo è precisato nei diversi articoli del presente Disciplinare e nei disegni allegati. E' consentito l'impiego di calcestruzzi preconfezionati purché rispondenti alle caratteristiche richieste, verificabili mediante opportuno certificato del Fornitore. POLIFORE PER CAVI Le polifore sono da realizzarsi entro scavi predisposti al fine di ottenere dimensioni del bauletto e disposizione delle tubazioni secondo quanto indicato nelle sezioni dei disegni allegati. Le tubazioni debbono essere eseguite con la necessaria cura al fine di ottenere la massima rettilineità e parallelismo dei tubi medesimi.

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A questo fine l'Esecutore dei Lavori dovrà utilizzare apposite sellette in ragione di una per ogni metro e mezzo di tubo ; le sellette in p.v.c., dovranno avere il diametro di serraggio perfettamente compatibile a quello dei tubi. Qualora in determinate installazioni di tubazioni per servizi multipli si dovessero utilizzare tubi di diametro inferiore a quello di serraggio delle sellette, si potranno, in accordo con HERA, utilizzare sistemi di spessoramento da individuare ed autorizzare di volta in volta. I tubi in p.v.c. da usarsi nelle tubazioni dovranno essere conformi a quanto previsto nelle relative norme CEI-EN di riferimento (50086-1 e 50086-2-4), avranno lunghezza di 3 m e diametro esterno di 140 mm, con giunto a bicchiere. I tubi vanno racchiusi in bauletto di calcestruzzo di cemento a prestazione Rck 15 N/mm2; la profondità media dello scavo risulta dalle sezioni di scavo riportate nei disegni allegati. Nell'esecuzione delle polifore vanno seguite le disposizioni seguenti: • pulizia del fondo scavo al fine di garantire la massima planarità ; • posa delle sezioni più basse delle sellette ogni 1,5 m; • posa dei tubi nelle semi sellette precedentemente posate e messa

in opera della seconda metà delle sellette medesime; • giunzione dei tubi eseguita a perfetta tenuta; • getto del calcestruzzo con le caratteristiche organolettiche dinanzi

esposte e con fluidità tale da consentirgli di avvolgere le tubazioni in ogni punto senza lasciare vuoti residui .

Nella costruzione delle polifore si dovrà inoltre tenere conto che: • i tubi nelle tratte fra le camerette od i pozzetti debbono avere lievi

pendenze e non formare culle al fine di non determinare ristagni di acqua;

• in corrispondenza degli ingressi nelle cabine, le tubazioni debbono essere, se richieste da HERA Modena srl, chiuse ermeticamente al fine di evitare infiltrazioni di gas;

• l’innesto delle polifore nelle camerette e pozzetti dovrà avvenire senza debordature oltre la faccia interna del manufatto ed

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evitando che i tubi subiscano schiacciamenti. Le tubazioni dovranno mantenere la stessa interdistanza imposta dalle sellette (avendo cura di porne una in prossimità della cameretta o pozzetto). Inoltre le polifore dovranno attestarsi al manufatto alla stessa quota garantendo l’ideale planarità delle due polifore ( a monte e a valle del manufatto). Eventuali disposizioni diverse andranno concordate con i tecnici HERA. A lavoro ultimato si dovrà effettuare la stuccatura delle pareti in corrispondenza degli innesti delle polifore.

• le tubazioni non debbono appoggiare direttamente su altri manufatti, muri, fogne, ecc.;

• in ogni foro della tubazione sarà da infilare, in opera, una corda multifilare di materiale plastico tipo seleflex a 3 poli avente diametro minimo di 6 mm e resistenza minima a trazione di 350 kg.

In caso di necessità assoluta può essere richiesto di effettuare curve mediante tubi flessibili o sagomati di lunghezza limitata, purché il raggio di curvatura non impedisca lo scorrimento del cavo. BLOCCHI DI FONDAZIONE Nell'esecuzione dei blocchi di fondazione per pali, armadi BT e simili, vanno effettuate le seguenti operazioni: • controllo ed eventuale rettifica del tracciato dei picchetti e

determinazione dell'orientamento dei blocchi; • fornitura di calcestruzzo di cemento a prestazione Rck 15 N/mm2 • confezionamento calcestruzzo a getto con impiego delle eventuali

occorrenti casserature; frattazzatura, lisciatura e intonacatura delle sommità e di tutte le eventuali parti fuori terra;

• eventuale infissione dei dispersori di terra alle profondità prescritte; • messa in opera di eventuale tubo di collegamento tra sostegni e

pozzetti ; • le fondazioni saranno da realizzare in accordo al dis. 66-18.

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POZZETTI E CAMERETTE IN CALCESTRUZZO O MURATURA I manufatti dovranno essere realizzati nel pieno rispetto di quanto segue: Pozzetto 40 x 40 • profondità media interna finita 60 cm; • sottofondo in calcestruzzo di 10 cm di cemento a prestazione Rck 15

N/mm2 e spessore della parete 12,5 cm del medesimo calcestruzzo o in muratura di mattoni a 1 testa;

• fornitura e posa di telaio in ghisa; • fornitura e posa del lapidino in ghisa; • fornitura e posa nel getto di spezzoni di tubi atti al passaggio di cavi; • conformità al dis. n° 66-182. Pozzetto 70 x 70 • profondità media interna finita 80 cm; • sottofondo in calcestruzzo di 10 cm di cemento a prestazione Rck 15

N/mm2 e spessore della parete 12,5 cm del medesimo calcestruzzo o in muratura di mattoni a 1 testa;

• chiusura mediante telaio in ghisa e botola in ghisa; • posa nel getto di spezzoni di tubi atti al passaggio di cavi; • conformità al dis. n° 66-182. Pozzetto 100 x 100 • profondità interna finita 50 o 115 cm; • sottofondo in calcestruzzo di 10 cm di cemento a prestazione Rck 15

N/mm2 e spessore della parete 12,5 cm del medesimo calcestruzzo o in muratura di mattoni a 1 testa;

• chiusura mediante lapide in c.a.v. con foro per botola in ghisa, telaio in ghisa e botola in ghisa di chiusura;

• posa nel getto di spezzoni di tubi atti al passaggio di cavi; • conformità al dis. n° 66-55 e al dis. n° 66-56.

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Camerette prefabbricate o in muratura • sottofondo in calcestruzzo di 15 cm di cemento a prestazione Rck 15

N/mm2 armato con rete elettrosaldata, dotato di un incavo per permettere l'aggottamento dell'acqua con eventuale infissione del dispersore di terra nel caso sia previsto un giunto su cavo MT;

• posa in opera di cameretta prefabbricata in c.a.v. (laddove possibile), ovvero realizzazione delle pareti mediante muratura a due teste realizzata impiegando mattoni UNI e con spessore finito di 25 cm inserendo dei tralicci tipo “Pittini” ogni due corsi di mattoni;

• profondità utile interna minima di 1.15 m o come da disegni allegati; • chiusura mediante lapidi in elementi modulari in c.a.v., telaio in

ghisa e botole in ghisa; • conformità al dis. n° 66-55 e al dis. n° 66-56. Per camerette a vasca prefabbricata quando l'altezza utile interna è maggiore di 1.15 m, saranno realizzati muri a due teste mediante l'impiego di mattoni tipo UNI e con spessore finito di 25 cm (vedere dis. 66-149) ; saranno inoltre inseriti dei tralicci tipo “Pittini” ogni due corsi di mattoni. L’eventuale elevazione per la messa in quota delle camerette sono da eseguirsi tra il bordo superiore della vasca e le lapidi modulari di c.a.v. (mai sopra a queste ultime). I dispositivi di coronamento e chiusura in ghisa dovranno essere conformi alla norma di riferimento UNI EN 124 e riportare le marcature previste dalla stessa, la classe di appartenenza dovrà essere D-400, idonea per installazione sulle carreggiate stradali e infine riportare il logo e le diciture prescritte da HERA S.p.A. conformemente al dis. n° 66-200. RINTERRI Nel caso di scavi longitudinali in sede stradale la lunghezza massima delle tratte aperte non dovrà superare i 30 m lineari. Il riempimento degli scavi all’interno del comparto oggetto dell’urbanizzazione potrà essere eseguito con materiale reimpiegabile

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e precedentemente asportato o secondo le prescrizioni di volta in volta impartite dalla direzione Lavori. Se lo scavo è in strada aperta alla circolazione e in presenza di bauletti in cemento il riempimento residuo dovrà essere il misto stabilizzato con granulometria 0/22 ; il materiale di riempimento dovrà essere bagnato con acqua, tramite botte trainata, in ragione di almeno 20 l/m² e opportunamente compattato tramite rullo compressore o piastra vibrante. In alternativa al misto stabilizzato potrà essere richiesto il rinterro con misto granulometrico di origine calcarea stabilizzato cementato, comunque in accordo con le eventuali prescrizioni autorizzate. In questo caso lo scavo non potrà restare aperto nelle ore notturne e nei giorni festivi. Sull'estradosso del bauletto sarà da posare una striscia segnaletica in plastica fornita da HERA . PROVE SUI MATERIALI Le prove sui materiali bituminosi verranno eseguiti secondo i disciplinari tecnici dei Comuni di pertinenza, in mancanza dei quali si eseguiranno secondo le indicazioni di seguito elencate. Il piano di misto granulometrico, prima della stesura del binder, dovrà presentare un modulo di deformazione > 800 kg/cm2 alla prova di carico su piastra con diametro di 30 cm, eseguita su un intervallo di carico compreso fra 1.5 e 2.5 kg/cm2. I cubetti di conglomerato bituminoso relativi agli strati di collegamento (binder) per la verifica della percentuale di bitume, riferite all'impasto e alla granulometria, dovranno rientrare nei parametri seguenti. L'equivalente in sabbia dell'aggregato fino della miscela dovrà essere non inferiore al 55%;

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La miscela degli aggregati da usarsi per lo strato di collegamento dovrà avere una composizione granulometrica contenuta nel seguente fuso:

CRIVELLI E SETACCI UNI % PASSANTE IN PESO Crivello 25 100Crivello 15 65-100Crivello 10 50- 80Crivello 5 30- 60 Setaccio 2 20- 45Setaccio 0.4 7- 25 Setaccio 0.18 5- 15 Setaccio 0.075 4- 8 Il tenore di bitume dovrà essere non inferiore al 5% del peso a secco degli aggregati. Il valore della stabilità Marshall dovrà essere non inferiore a 900 kg, quello della rigidezza Marshall non inferiore a 300. La percentuale di vuoti sui provini Marshall dovrà essere compresa fra il 3 ed il 7%. L'emulsione bituminosa dovrà avere un tenore di bitume non inferiore al 65%.

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ALLEGATI

DISEGNI DI RIFERIMENTO MATERIALI N° DISEGNO

1 Bauletti in cls per polifore 66 – 15/e 2 Fondazioni tipo per pali di linee MT/BT 66 – 18/g 3 Camerette di tipo standard 66 – 55/f 4 Copertura camerette con dispositivi di chiusura

carrabili 66 – 56/h

5 Sezione di cameretta 300x100 con raffigurazione di elevazione in muratura

66 – 149/d

6 Copertura 136-50 cm 66-167 7 Copertura 225x136 66-169 8 Copertura 108x108 66-170 9 Cameretta prefabbricata 300x100x115 -

casseratura con raffigurazione di elevazione in muratura

66 – 171

10 Pozzetti di tipo standard 40x40 - 70x70 e dispositivi di coronamento e chiusura

66 – 182/e

11 Logo HERA s.p.a. per dispositivi di chiusura settore Elettricità

66 – 200/c

15 Cabine di trasformazione MT/bt tipo box medio 19 – 1076/i 16 Cabine di trasformazione MT/bt tipo box 19 – 1077/c 17 Allegati allacciamenti BT -