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Progetto conforme alla ISO 50001 Gestione Energia COMUNE di BIENNO PROVINCIA di BRESCIA PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO (Secondo Guida CEI 0-2) CAPITOLATO D’APPALTO IMPIANTO ELETTRICO E' VIETATA LA RIPRODUZIONE E LA CONSEGNA A TERZI DEL PRESENTE ELABORATO SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA ISCR. COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI DI BRESCIA NR.: 1075 PROFESSIONISTA ANTINCENDIO DI BRESCIA COD.: BS01075P00088 Committente : Oggetto dell’intervento: Commessa : File: Data: Elaborato N°: Rev. N°: Data Rev.: PRELIMINARE DEFINITIVO ESECUTIVO Mod: 05A Cap2016- 2016- 00 --- Titolo doc: Committente : Progettista : Timbro e firma per Timbro e firma Eseguito da: Bernazzoli Verificato da: Approvato da: Committente BERNAZZOL I Per. Ind. ENZO Via G.B. Nodari n.15 - 25040 ESINE (BS) P.I. 031651309 84 - C.F. BRNNZE71H 04D251E Tel.-Fax. : 0364.4015 2 Tel. 348.420.8 186 e-mail / sito: enzo@bern azzoli.it - www.berna zzoli.it

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Progetto conforme alla ISO 50001 Gestione Energia

COMUNE di BIENNOPROVINCIA di BRESCIA

PROGETTO IMPIANTO ELETTRICO(Secondo Guida CEI 0-2)

CAPITOLATO D’APPALTOIMPIANTO ELETTRICO

E' VIETATA LA RIPRODUZIONE E LA CONSEGNA A TERZI DEL PRESENTE ELABORATO SENZA AUTORIZZAZIONE SCRITTA

ISCR. COLLEGIO DEI PERITI INDUSTRIALI DI BRESCIA NR.: 1075PROFESSIONISTA ANTINCENDIO DI BRESCIA COD.: BS01075P00088

Committente:

Oggetto dell’intervento:

Commessa:

File: Data:

Elaborato N°:

Rev. N°: Data Rev.:

PRELIMINARE DEFINITIVO ESECUTIVO

Mod: 05ACap2016-17.doc 2016-2017

00---

Titolo doc:

Committente: Progettista:

Timbro e firma per accettazione Timbro e firma

Eseguito da:

Bernazzoli Enzo

Verificato da:

Savoldelli Milvia

Approvato da:

Committente

BERNAZZOLI Per. Ind. ENZOVia G.B. Nodari n.15 -25040 ESINE (BS)P.I. 03165130984 - C.F. BRNNZE71H04D251ETel.-Fax. : 0364.40152 Tel. 348.420.8186 e-mail / sito: [email protected] - www.bernazzoli.it

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INDICE

1 STRUTTURA CAPITOLATO 13

1.1 PARTE GENERALE 131.1.1 Oggetto dell'appalto 131.1.2 Contenuto del capitolato 131.1.3 Prescrizioni generali 131.1.3.1 Normativa generale 141.1.3.2 Normativa tecnica di settore 151.1.4 Aspetti economici 151.1.4.1 Ammontare dell’appalto 161.1.4.2 Oneri e spese 161.1.4.3 Danni 171.1.5 Responsabilità dell’appaltatore 181.1.6 Tutela dei lavoratori 181.1.7 Organizzazione dei cantieri 191.1.7.1 Figure professionali 191.1.7.2 Disciplina 201.1.7.3 Sorveglianza 201.1.8 Materiali 201.1.9 Modalità di esecuzione dell’opera 211.1.10 Varianti dei lavori in corso d’opera 211.1.11 Ultimazione dei lavori 221.1.11.1 Ritardata consegna dei lavori 221.1.11.2 Proroghe 221.1.11.3 Penali 231.1.12 Verifiche e collaudi 231.1.12.1 Verifiche iniziali 231.1.12.2 Verifiche in corso d’opera 251.1.12.3 Collaudi 251.1.13 Allegati 26

1.2 IMPIANTI 26_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 2

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1.2.1 Alimentazione dell'impianto 261.2.1.1 Prelievo energia per edificio civile 261.2.1.2 Prelievo energia per edificio scolastico 271.2.1.3 Prelievo energia per struttura commerciale 281.2.1.4 Cabina MT-BT 281.2.1.4.1 Locale cabina 301.2.1.4.2 Cavi e connessioni 321.2.1.4.3 Impianto di terra di cabina 321.2.1.4.4 Trasformatore 341.2.1.4.5 Protezione dalle sovracorrenti 361.2.1.4.6 TV-TA 371.2.1.4.7 Rifasamento 381.2.1.4.8 Impianto di ventilazione 381.2.1.5 Gruppo di misura 391.2.1.6 Alimentazione di sicurezza 401.2.1.6.1 Prescrizioni integrative per edifici scolastici 411.2.1.6.2 Prescrizioni integrative per strutture commerciali 421.2.1.7 Alimentazione di riserva 431.2.1.7.1 Prescrizioni per edifici scolastici 431.2.1.7.2 Prescrizioni per strutture commerciali 441.2.1.8 UPS 451.2.1.9 Gruppo elettrogeno 461.2.1.10 Rifasamento 481.2.2 Distribuzione 491.2.2.1 Cavi e condutture 491.2.2.2 Montante 521.2.2.3 Distribuzione con posa ad incasso 531.2.2.4 Distribuzione con posa a parete 551.2.2.5 Distribuzione nel controsoffitto 561.2.2.6 Distribuzione sotto moquette 561.2.2.7 Distribuzione con condotti sbarre prefabbricati 561.2.2.8 Distribuzione sotto il pavimento galleggiante 571.2.2.9 Impianto interrato 571.2.3 Quadro generale dei servizi comuni 591.2.4 Quadro 601.2.5 Quadro di unità abitativa 611.2.6 Protezioni 611.2.6.1 Impianto di terra 611.2.6.2 Protezione dalle sovracorrenti 641.2.6.3 Protezione contro i contatti diretti ed indiretti 661.2.6.4 Coordinamento apparecchi di protezione 721.2.6.4.1 Coordinamento selettivo 721.2.6.4.2 Protezione di sostegno (Back-up) 761.2.6.5 Protezione contro i fulmini 771.2.7 Comandi 821.2.7.1 Sezionamento e comando 821.2.7.2 Comando e arresto di emergenza 831.2.8 Centrali tecnologiche 841.2.8.1 Centrale termica 841.2.8.2 Centrale di condizionamento 891.2.8.2.1 Prescrizioni integrative per edifici scolastici 91_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 3

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1.2.8.3 Centrale idrica 911.2.8.4 Centrale di sollevamento acque nere 931.2.9 Atri-corridoi-scale 941.2.10 Struttura commerciale 961.2.10.1 Quadro 961.2.10.2 Impianto F.M. 971.2.10.3 Prescrizioni integrative per megastrutture 971.2.11 Panetteria 981.2.12 Luoghi di ristorazione 991.2.12.1 Cucina d'appartamento 991.2.12.2 Cucina 991.2.12.3 Mensa o refettorio 1021.2.12.4 Bar 1031.2.13 Area di campeggio 1041.2.14 Impianto in porto, banchina, molo 1051.2.15 Cantiere edile di piccole dimensioni 1061.2.15.1 Area di cantiere 1061.2.15.1.1 Alimentazione dell'area di cantiere 1061.2.15.1.2 Quadro 1071.2.15.1.3 Prescrizioni per l'impianto elettrico 1081.2.15.2 Aree di servizio al cantiere 1181.2.15.2.1 Alimentazione aree di servizio al cantiere 1181.2.15.2.2 Quadro 1191.2.15.2.3 Locale bagno 1201.2.15.2.4 Depositi e magazzini 1241.2.16 Cantiere edile di medie\grandi dimensioni 1261.2.16.1 Area di cantiere 1261.2.16.1.1 Alimentazione dell'area di cantiere 1261.2.16.1.2 Quadro 1261.2.16.1.3 Prescrizioni per l'impianto elettrico 1281.2.16.2 Aree di servizio al cantiere 1381.2.16.2.1 Alimentazione aree di servizio al cantiere 1381.2.16.2.2 Quadro 1391.2.16.2.3 Locale bagno 1401.2.16.2.4 Mensa o refettorio 1441.2.16.2.5 Ufficio 1451.2.16.2.5.1 Quadro per ufficio 1451.2.16.2.5.2 Locale ufficio 1461.2.16.2.6 Depositi e magazzini 1471.2.16.2.7 Autorimesse 1491.2.17 Servizi e sanitari 1521.2.17.1 Locale bagno 1521.2.17.2 Impianto aspirazione bagni ciechi 1561.2.17.3 Impianto per idromassaggio 1571.2.17.4 Lavanderia e stireria 1581.2.18 Depositi e magazzini 1581.2.19 Cantina 1601.2.20 Box 1601.2.21 Autorimessa 1611.2.22 Apricancello motorizzato 164_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 4

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1.2.23 Ufficio 1651.2.23.1 Quadro per ufficio 1651.2.23.2 Locale ufficio 1661.2.24 Impianti nei mobili 1671.2.25 Impianto temporaneo 1691.2.26 Insegna luminosa 1691.2.27 Centro Elaborazione Dati (CED) 1711.2.28 Sala videoconferenza 1731.2.29 Aule 1731.2.29.1 Aula magna 1731.2.29.2 Aula 1741.2.29.3 Aula disegno 1741.2.29.4 Aula con videoterminali 1751.2.30 Laboratori 1761.2.30.1 Laboratorio 1761.2.30.2 Laboratorio di chimica 1771.2.30.3 Laboratorio di elettrotecnica 1781.2.30.4 Laboratorio di fisica 1781.2.31 Biblioteca 1791.2.32 Asilo nido 1801.2.33 Impianto sportivo 1811.2.34 Ascensore 1831.2.35 Impianti audio e video 1851.2.35.1 Citofono e videocitofono 1851.2.35.2 Impianto telefonico 1871.2.35.3 Impianto di diffusione sonora e messaggistica 1881.2.35.3.1 Prescrizioni integrative per strutture commerciali 1891.2.36 Impianti di sicurezza e controllo 1901.2.36.1 Impianto antintrusione 1901.2.36.2 Installazione degli impianti TVCC 1921.2.36.3 Impianti di rilevazione incendi 1941.2.36.4 Rilevatori gas 1961.2.36.5 Controllo accessi 1961.2.36.6 Impianto di allarme per edificio scolastico 1971.2.37 Impianti tecnologici 1971.2.37.1 Cablaggio strutturato 1981.2.37.1.1 Prescrizioni integrative per strutture commerciali 2011.2.37.2 Sistema BUS 2011.2.38 Piscina 2021.2.39 Fontana 2061.2.40 Impianto d'antenna 2081.2.40.1 Impianto d'antenna TV 2081.2.40.2 Impianto d'antenna TV-SAT 2101.2.41 Prescrizioni per impianti di illuminazione 2121.2.41.1 Impianto di illuminazione interna 2121.2.41.1.1 Illuminazione ufficio 2131.2.41.1.2 Illuminazione edificio scolastico 2141.2.41.1.3 Illuminazione struttura commerciale 2161.2.41.2 Impianto di illuminazione esterna 2171.2.41.3 Impianto di illuminazione di sicurezza 219_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 5

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1.2.41.3.1 Prescrizioni integrative per strutture commerciali 2201.2.42 Prescrizioni per disabili 221

1.3 PRODOTTI 2241.3.1 Quadri, centralini e cassette 2241.3.1.1 Quadri e armadi di distribuzione in metallo 2241.3.1.1.1 Quadri da incasso fino a 160A 2251.3.1.1.2 Quadri da parete fino a 160A con telaio estraibile 2271.3.1.1.3 Quadri da parete e pavimento componibili fino a 630A 2291.3.1.1.4 Quadri da parete e pavimento monoblocco fino a 630A 2311.3.1.1.5 Armadi da pavimento fino a 3200A 2341.3.1.2 Quadri di distribuzione e automazione 2361.3.1.2.1 Contenitori da parete e da semi incasso 2361.3.1.2.2 Quadri stagni da parete 2371.3.1.3 Colonne d'impianto per distribuzione, domotica e dati 2391.3.1.4 Centralini di distribuzione 2401.3.1.4.1 Centralini e quadri di distribuzione da parete e stagni 2401.3.1.4.2 Centralini di distribuzione da parete stagni 2411.3.1.4.3 Centralini da parete d’arredo 2411.3.1.4.4 Centralini da parete protetti 2421.3.1.4.5 Centralini e quadri di distribuzione da incasso e protetti 2421.3.1.4.6 Centralini da incasso protetti 2421.3.1.4.7 Centralini da incasso d’arredo 2431.3.1.4.8 Centralini da incasso coordinati 2441.3.1.4.9 Centralini da incasso stagni Componibili 2441.3.1.4.10 Centralini da incasso con porta e cornice in metallo 2451.3.1.4.11 Centralino per cablaggio strutturato 2451.3.1.5 Cassette di derivazione e scatole da incasso 2451.3.1.5.1 Cassette e scatole di derivazione da parete 2461.3.1.5.2 Cassette di derivazione in alluminio 2461.3.1.5.3 Cassette di derivazione e connessione da incasso 2471.3.1.5.4 Cassette di derivazione e connessione di grande capacità da incasso

2471.3.1.5.5 Cassette modulari per derivazione e distribuzione da incasso 2481.3.1.5.6 Scatole da incasso per serie civili per pareti in muratura 2481.3.1.6 Cassette per pareti leggere e cartongesso 2491.3.1.6.1 Centralini e quadri di distribuzione per pareti leggere e cartongesso

2491.3.1.6.2 Cassette di derivazione per pareti leggere e cartongesso 2501.3.1.6.3 Cassette di grande capacità 2511.3.1.6.4 Scatole per serie modulari, dispositivi KNX e Videocitofonia 2511.3.1.6.5 Cassette per montaggio prese interbloccate 2521.3.1.7 Centralini per emergenza 2521.3.1.8 Basi di supporto polifunzionali 2521.3.1.9 Morsettiere 2531.3.1.10 Fascette 2541.3.1.11 Comandi industriali 2541.3.2 Apparecchi di protezione e misura 2551.3.2.1 Dispositivi di riarmo automatico e autodiagnosi 2P 2551.3.2.2 Dispositivi di riarmo automatico e autodiagnosi 4P 2571.3.2.3 Interruttori modulari per protezione circuiti 259_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 6

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1.3.2.3.1 Interruttori modulari magnetotermici compatti 2601.3.2.3.2 Interruttori modulari magnetotermici standard 2601.3.2.3.3 Interruttori modulari magnetotermici ad alte prestazioni 2601.3.2.4 Interruttori modulari per protezione differenziale 2601.3.2.4.1 Interruttori magnetotermici differenziali compatti 2611.3.2.5 Blocchi differenziali componibili 2611.3.2.6 Interruttori differenziali puri 2611.3.2.6.1 Interruttori differenziali puri 2611.3.2.7 Accessori per interruttori 2621.3.2.7.1 Sganciatori a lancio di corrente 2621.3.2.7.2 Contatti ausiliari 2621.3.2.7.3 Sganciatori di minima tensione 2621.3.2.8 Apparecchi di protezione 2621.3.2.8.1 Portafusibili sezionabili e Fusibili 2621.3.2.8.2 Salvamotori 2631.3.2.8.3 Apparecchi di protezione contro le sovratensioni 2631.3.2.9 Apparecchi di comando 2641.3.2.9.1 Interruttori sezionatori 2641.3.2.9.2 Interruttori di comando 2651.3.2.9.3 Contattori 2651.3.2.9.4 Rele’ gestione carichi 2661.3.2.9.5 Rele’ monostabili 2671.3.2.9.6 Rele’ passo-passo 2671.3.2.9.7 Rele’ passo-passo a comando centralizzato 2671.3.2.9.8 Disgiuntore (biointerruttore) 2671.3.2.10 Apparecchi di programmazione 2681.3.2.10.1 Temporizzatori multifunzione 2681.3.2.10.2 Temporizzatori per luce scale 2681.3.2.10.3 Interruttori astronomici 2691.3.2.10.4 Interruttori orari settimanali/giornalieri 2691.3.2.11 Apparecchi di segnalazione 2691.3.2.11.1 Pulsanti 2691.3.2.11.2 Segnalazioni luminose 2691.3.2.11.3 Pulsanti luminosi 2701.3.2.11.4 Segnalazioni acustiche 2701.3.2.12 Strumenti di misura 2701.3.2.12.1 Apparecchi analogici 2701.3.2.12.2 Apparecchi digitali 2711.3.2.12.3 Contatori di energia 2711.3.2.12.4 Accessori 2711.3.2.13 Interruttori scatolati 2721.3.2.13.1 Interruttori scatolati fino a 160A 2731.3.2.13.2 Interruttori scatolati fino a 250A 2731.3.2.13.3 Interruttori scatolati fino a 320A 2741.3.2.13.4 Interruttori scatolati fino a 630A 2741.3.2.13.5 Interruttori scatolati fino a 1000A 2751.3.2.13.6 Interruttori scatolati fino a 1600A 2761.3.2.13.7 Interruttori scatolati sezionatori fino a 1600A 2761.3.2.13.8 Interruttori sezionatori rotativi fino a 630A 2771.3.2.13.9 Commutatore automatico 160A 2771.3.3 Apparecchi e sistemi serie civili 278_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 7

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1.3.3.1 Sistema tradizionale 2781.3.3.1.1 Componenti generali 2781.3.3.1.1.1 Apparecchi di comando 2791.3.3.1.1.2 Apparecchi di protezione 2791.3.3.1.1.3 Prese a spina 2801.3.3.1.1.4 Connettori per fonia e dati 2811.3.3.1.1.5 Prese TV-SAT 2811.3.3.1.1.6 Apparecchi di segnalazione 2811.3.3.1.2 Sistema a radiofrequenza 2821.3.3.1.2.1 Apparecchi di comando e controllo a radiofrequenza 2831.3.3.1.3 Apparecchi per il controllo del clima 2831.3.3.1.3.1 Cronotermostati elettronici 2831.3.3.1.3.2 Termostati elettronici con regolazione a manopola 2841.3.3.1.3.3 Termostati elettronici per fan-coil 2841.3.3.1.4 Allarmi tecnici 230V 2851.3.3.1.4.1 Rivelatori elettronici di acqua 2851.3.3.1.5 Allarmi tecnici 12V 2851.3.3.1.5.1 Alimentatore 12V 2861.3.3.1.5.2 Rivelatori elettronici di gas 2861.3.3.2 Sistema meccatronico 2871.3.3.2.1 Centralini da incasso 2871.3.3.2.1.1 Centralini coordinati 2871.3.3.2.2 Componenti generali 2881.3.3.2.2.1 Apparecchi di comando 2881.3.3.2.2.2 Apparecchi di protezione 2891.3.3.2.2.3 Prese a spina 2901.3.3.2.2.4 Connettori per fonia e dati 2901.3.3.2.2.5 Prese TV-SAT 2911.3.3.2.2.6 Apparecchi di segnalazione 2911.3.3.2.3 Sistema a radiofrequenza 2921.3.3.2.3.1 Apparecchi di comando e controllo a radiofrequenza 2921.3.3.2.4 Apparecchi per il controllo del clima 2931.3.3.2.4.1 Cronotermostati elettronici da incasso e da parete 2931.3.3.2.4.2 Orologio - Termometro - Sveglia 2941.3.3.2.4.3 Termostati elettronici con regolazione a manopola 2941.3.3.2.5 Allarmi tecnici 2951.3.3.2.5.1 Rivelatori elettronici di gas 2951.3.3.2.5.2 Rivelatori elettronici di acqua con sensore a radiofrequenza 2951.3.3.3 Sistema antintrusione 2961.3.3.4 Bus KNX 2971.3.3.4.1 Sistema di automazione bus standard KNX - generalità 2971.3.3.4.2 Sistema di automazione bus KNX con dispositivi configurabili in

modalità Easy - Controller mode 2991.3.3.4.2.1 Dispositivi di sistema 2991.3.3.4.2.2 Dispositivi di ingresso 3001.3.3.4.2.3 Dispositivi sensori 3021.3.3.4.2.4 Dispositivi di uscita 3041.3.3.4.2.5 Controllo energia 3061.3.3.4.2.6 Dispositivi per la supervisione 3061.3.3.4.2.6.1 Pannelli touch comando e visualizzazione KNX 306

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1.3.3.4.2.6.2 Videocitofono vivavoce combinato con comando e visualizzazione KNX 306

1.3.3.4.2.7 Dispositivi per l’integrazione con altri sistemi 3071.3.3.4.3 Sistema di automazione bus KNX con dispositivi configurabili in

modalità System 3071.3.3.4.3.1 Dispositivi di sistema 3071.3.3.4.3.2 Dispositivi di ingresso 3081.3.3.4.3.3 Dispositivi combinati 3101.3.3.4.3.4 Controllo energia 3111.3.3.4.3.5 Dispositivi sensori 3111.3.3.4.3.6 Dispositivi funzione 3151.3.3.4.3.7 Dispositivi di uscita 3151.3.3.4.3.8 Dispositivi meteo 3171.3.3.4.3.9 Dispositivi per la supervisione 3181.3.3.4.3.9.1 Pannelli touch comando e visualizzazione KNX 3181.3.3.4.3.9.2 Videocitofono vivavoce combinato con comando e visualizzazione

KNX 3181.3.3.4.3.10 Dispositivi per l’integrazione con altri sistemi 3191.3.3.4.3.11 Dispositivi per la supervisione e integrazione con altri sistemi 3191.3.3.4.3.12 Sistema Alberghiero e Controllo accessi 3201.3.3.4.3.12.1 Dispositivi 3201.3.3.4.3.12.2 Software Sistema Alberghiero 3231.3.3.4.3.12.3 Software Sistema Controllo accessi 3241.3.3.5 Sistema videocitofonico 3251.3.3.5.1 Apparecchi e sistema di videocitofonia 2 Fili e IP 3251.3.3.5.1.1 Postazioni esterne 3251.3.3.5.1.1.1 Postazioni esterne citofoniche monoblocco 3251.3.3.5.1.1.2 Postazioni esterne videocitofoniche monoblocco 3251.3.3.5.1.1.3 Postazioni esterne citofoniche componibili 3251.3.3.5.1.1.4 Postazioni esterne videocitofoniche componibili 3261.3.3.5.1.1.5 Postazioni esterne videocitofoniche 3261.3.3.5.1.2 Postazioni interne 3261.3.3.5.1.2.1 Postazioni interne citofoniche 3261.3.3.5.1.2.2 Postazioni interne videocitofoniche 3271.3.3.5.1.2.2.1 Videocitofono Vivavoce con pulsanti tradizionali 3271.3.3.5.1.2.2.2 Videocitofono Vivavoce con pulsanti touch 3271.3.3.5.1.2.2.3 Centralino di portineria 3271.3.3.5.1.2.2.4 Videocitofono Vivavoce combinato con comando e visualizzazione

KNX 3281.3.3.5.1.2.2.5 Videocitofono Vivavoce con display touch screen 3281.3.3.5.1.2.2.6 Pannelli di supervisione touch screen con fuzione di videocitofono 3281.3.3.5.1.3 Componenti vari di impianto 3291.3.3.5.1.3.1 Alimentatori 3291.3.3.5.1.3.2 Distributori e amplificatori video 3291.3.3.5.1.3.3 Dispositivi di intercomunicazione 3291.3.3.5.1.3.4 Selettori video 3291.3.3.5.1.3.5 Attuatori ausiliari 3291.3.3.5.1.3.6 Interfacce di rete LAN 3291.3.3.5.1.4 Kit videocitofonici 3291.3.3.5.1.4.1 Kit videocitofonici monofamiliari con posto esterno monoblocco 3301.3.3.5.1.4.2 Kit videocitofonici monofamiliare base 330

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1.3.3.5.1.4.3 Kit videocitofonici monofamiliare evoluto 3301.3.3.5.2 Apparecchi e sistema di videocitofonia IP 3301.3.3.5.2.1 Postazioni esterne videocitofoniche 3301.3.3.5.2.2 Postazioni interne video - citofoniche 3311.3.3.5.2.2.1 Postazioni interne citofoniche 3311.3.3.5.2.2.2 Postazioni interne videocitofoniche 3311.3.3.5.2.2.2.1 Videocitofono Vivavoce 3311.3.3.5.2.2.2.2 Videocitofono integrato in un pannello touch screen 3321.3.3.5.2.3 Kit videocitofonici 3321.3.3.5.2.3.1 Kit videocitofonici monofamiliari 3321.3.3.5.2.3.2 Kit videocitofonici bifamiliari 3321.3.3.5.2.4 Componenti vari di impianto 3321.3.3.5.2.4.1 Alimentatori 3321.3.3.5.2.4.2 Switch ethernet 3331.3.3.5.2.4.3 Moduli di ripresa video da interno 3331.3.3.5.2.4.4 Selettori video 3331.3.3.5.2.4.5 Attuatori ausiliari 3331.3.3.6 Torrette a scomparsa per pavimenti flottanti o gettati 3331.3.4 Sistemi di canalizzazione 3341.3.4.1 Sistemi di tubi protettivi 3341.3.4.1.1 Tubi rigidi 3341.3.4.1.2 Accessori per installazione elettrica 3361.3.4.1.3 Tubi pieghevoli 3371.3.4.1.4 Tubi flessibili 3391.3.4.1.5 Cavidotti e pozzetti 3401.3.4.2 Sistemi di canali in PVC 3401.3.4.2.1 Canali portacavi 3401.3.4.2.2 Canali portacavi e portapparecchi 3421.3.4.3 Sistemi di canali e colonne in Alluminio 3431.3.4.3.1 Canali portacavi e portapparecchi 3431.3.4.3.2 Colonne portacavi e portapparecchi 3431.3.4.4 Sistemi di passerelle 3441.3.4.4.1 Passerelle portacavi in filo di acciaio saldato 3441.3.4.4.2 Passerelle portacavi in acciaio 3451.3.5 Prese a spina e combinati IEC 309 3461.3.5.1 Prese e spine IEC309 3461.3.5.1.1 Prese e spine IEC309 mobili diritte 63/125A 3461.3.5.1.2 Prese e spine IEC309 fisse da incasso 63/125A 3471.3.5.1.3 Prese e spine IEC309 mobili 90° e da parete 3471.3.5.1.4 Prese e spine IEC309 mobili e fisse a bassissima tensione 3471.3.5.1.5 Prese e spine IEC309 moltiplicatori ed adattatori 3481.3.5.1.6 Prese e spine IEC309 HP mobili diritte 16/32A 3481.3.5.1.7 Prese e spine IEC309 HP fisse da incasso 16/32A 3481.3.5.2 Prese IEC309 interbloccate 3491.3.5.2.1 Prese IEC309 orizzontali interbloccate 3491.3.5.2.2 Prese IEC309 verticali interbloccate 3501.3.5.2.3 Prese IEC309 verticali interbloccate per impieghi gravosi 3501.3.5.2.4 Prese IEC309 interbloccate compatte 3511.3.5.3 Quadri per prese industriali 3511.3.5.4 Quadri per cantiere 3521.3.5.5 Terminali di distribuzione energia e servizi 353_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 10

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1.3.6 Apparecchi di illuminazione 3561.3.6.1 Proiettori 3561.3.6.1.1 Proiettori innovativi a LED 3561.3.6.1.2 Nuove soluzioni urbane LED 3571.3.6.1.3 Nuove soluzioni urbane COSMOPOLIS 3581.3.6.1.4 Proiettori d'accento di piccola potenza 3601.3.6.1.5 Proiettori in tecnopolimero 3601.3.6.1.6 Proiettori polifunzionali 3611.3.6.1.7 Proiettori con corpo in alluminio pressofuso 3611.3.6.1.8 Proiettori compatti di piccola potenza 3621.3.6.1.9 Proiettori di media e grande potenza 3621.3.6.1.10 Proiettori di grande potenza 3631.3.6.1.11 Proiettori di grande potenza per grandi impianti 3631.3.6.2 Stradali 3641.3.6.2.1 Armature stradali LED 3641.3.6.2.2 Armature stradali LED di grandi dimensioni 3661.3.6.2.3 Armature stradali COSMOPOLIS 3661.3.6.2.4 Armature stradali in tecnopolimero a manutenzione semplificata 3681.3.6.2.5 Armature stradali in pressofusione di alluminio a manutenzione

semplificata 3681.3.6.2.6 Armature stradali in pressofusione di alluminio a manutenzione

semplificata 3691.3.6.2.7 Armature stradali carenate 3701.3.6.2.8 Armature stradali 3701.3.6.3 Riflettori 3701.3.6.3.1 Riflettori innovativi a LED 3701.3.6.3.2 Plafoniere innovative a LED 3711.3.6.3.3 Riflettori stagni a sospensione 400W 3711.3.6.3.4 Riflettori stagni a sospensione 250W 3721.3.6.3.5 Riflettori stagni a sospensione a fuoco variabile 3721.3.6.3.6 Riflettori a sospensione 3731.3.6.3.7 Riflettori da plafone 3731.3.6.3.8 Plafoniere stagne professionali ad elevato rendimento 3741.3.6.3.9 Plafoniere compatte stagne professionali ad elevato rendimento 3741.3.6.4 Illuminazione esterni 3741.3.6.4.1 Paletti residenziali a LED 3751.3.6.4.2 Apparecchi ed incassi a parete 3751.3.6.4.3 Incassi suolo 3751.3.6.4.4 Incassi suolo modulari 3751.3.6.4.5 Apparecchi di illuminazione polifunzionali 3761.3.6.4.6 Plafoniere per esterno protette 3761.3.6.4.7 Plafoniere per esterno stagne 3761.3.6.4.8 Apparecchi di illuminazione polifunzionali LED 3771.3.6.4.9 Globi per illuminazione di arredo residenziale e terziario 3771.3.6.4.10 Apparecchi di illuminazione da giardino 3771.3.6.5 Illuminazione interni 3781.3.6.5.1 Incassi professionali 3781.3.6.5.2 Incassi decorativi 3781.3.6.5.3 Incassi rettangolari 30x120 3791.3.6.5.4 Incassi tondi e quadrati 3791.3.6.5.5 Incassi quadrati 60x60 379_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 11

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1.3.6.5.6 Apparecchi per illuminazione d'accento 3801.3.6.5.7 Apparecchi d'arredo 3801.3.6.5.8 Plafoniere rettangolari 3801.3.6.6 Segnalazione 3811.3.6.6.1 Apparecchi per segnalazione luminosa 3811.3.6.7 Emergenza 3811.3.6.7.1 Apparecchi di emergenza a gestione centralizzata BUS-LONTALK 3811.3.6.7.2 Apparecchi di emergenza a gestione centralizzata BUS-KNX 3821.3.6.7.3 Apparecchi di emergenza con autodiagnosi locale 3821.3.6.7.4 Apparecchi di emergenza tradizionali 3831.3.6.7.5 Apparecchi elettronici per sistemi di alimentazione di emergenza

centralizzata 3831.3.6.7.6 Kit di trasformazione d'illuminazione tradizionale in emergenza 3841.3.6.7.7 Soccorritori per alimentazione centralizzata di emergenza 3841.3.7 Prodotti ATEX 3851.3.7.1 Spine standard IEC309 3851.3.7.2 Prese verticali fisse interbloccate 3861.3.7.3 Cassette di derivazione in metallo 3861.3.7.4 Interruttori sezionatori in cassetta di alluminio 3871.3.7.5 Apparecchiature di comando in cassetta 3881.3.7.6 Proiettori di media potenza 3891.3.7.7 Riflettori stagni a sospensione 3901.3.7.8 Plafoniere stagne professionali ad elevato rendimento 391

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1 STRUTTURA CAPITOLATO

1.1 PARTE GENERALE

1.1.1 Oggetto dell'appalto

L'appalto ha per oggetto la fornitura in opera di tutti i materiali e gli apparecchi necessari per la realizzazione a regola d’arte degli impianti elettrici (Art. 6 DM 37/08) comprensivi di eventuali altre opere accessorie necessarie per la realizzazione degli stessi, secondo quanto previsto dal Progetto esecutivo

redatto da in data

e tenuto conto del Piano di sicurezza e coordinamento

redatto da in data

in conformità al D.Lgs. 14 Agosto 1996 n° 494 e successive modifiche (D.Lgs. 528/99 e D.Lgs. 276/03).

La forma, le dimensioni e gli elementi costruttivi degli ambienti e degli impianti risultano dalla documentazione allegata.

1.1.2 Contenuto del capitolato

Il presente capitolato speciale d’appalto contiene le principali prescrizioni tecniche, legislative e normative, per la posa in opera, la verifica ed il collaudo degli impianti elettrici previsti nelle strutture descritte successivamente.

Le disposizioni del capitolato generale (che devono esser espressamente richiamate nel contratto di appalto) devono essere di diritto sostituite a quelle del capitolato speciale qualora da esse difformi (laddove non esistano disposizioni legislative differenti).

1.1.3 Prescrizioni generali

Gli impianti e i componenti devono essere realizzati a regola d’arte, secondo quanto prescritto dal DM 37/08 del 22 Gennaio 2008.Le caratteristiche degli impianti e dei loro componenti devono essere conformi alla normativa generale (disposizioni legislative italiane) e tecnica di settore vigente alla data di presentazione del presente capitolato, oltre che alle disposizioni impartite da enti e autorità locali (VV.FF; ENEL o in generale l’azienda distributrice dell’energia elettrica; TELECOM o altro ente che gestisce il servizio telefonico/dati).

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L’appaltatore dichiara di conoscere perfettamente tutte le norme che disciplinano il presente appalto, e di non sollevare obiezioni di alcun genere alle prescrizioni contenute nel presente Capitolato speciale d’appalto.

I principali riferimenti normativi che disciplinano il presente Capitolato sono di seguito citati.

1.1.3.1 Normativa generale

- DM 37/08 del 22 Gennaio 2008: Norme per la sicurezza degli impianti

- Legge 11 febbraio 1994, n. 109: Legge quadro in materia di lavori pubblici, modificata ed integrata dalla Legge 18 novembre 1998 n. 415 e dall’Art. 7 della Legge 1 agosto 2002, n. 166 e dalla Legge 18 aprile 2005, n. 62

- Decreto Ministeriale del 19 aprile 2000, n. 145: Capitolato Generale d’Appalto dei Lavori Pubblici

- D.P.R. 21 dicembre 1999, n. 554: Regolamento di attuazione della Legge quadro in materia di lavori pubblici 109/1994 e successive modifiche

- D. Lgs. 14 agosto 1996, n. 493: Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro, integrato e modificato dal D. Lgs. n. 528/1999 e dal D.Lgs. n. 276/2003

- D. Lgs. 14 agosto 1996, n. 494: Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili, integrato e modificato dal D. Lgs. n. 528/1999 e dal D.Lgs. n. 276/2003

- DLgs 81/08: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

- D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro

- Decreto Ministeriale dell’1 febbraio 1986: Norme di sicurezza antincendi per la costruzione e l'esercizio di autorimesse e simili

- Decreto Ministeriale 16 febbraio 1982: Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi

- Legge 791/77: attuazione della direttiva europea n°73/23/CEE - Direttiva Bassa Tensione

- Decreto legislativo 81-2008 e decreto legislativo 31 luglio 1977 n. 277, rispettivamente: Attuazione e modifica della direttiva 93/68 CEE - Marcatura CE del materiale elettrico

- Decreto legislativo 12 novembre 1996 n. 615: Attuazione della direttiva europea 89/536 CEE - Compatibilità elettromagnetica

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- DM del 15 ottobre 1993 n. 519: Regolamento recante autorizzazione dell’Istituto superiore di prevenzione e sicurezza del lavoro a esercitare attività omologative di primo o nuovo impianto per la messa a terra e la protezione delle scariche atmosferiche

- D.P.R. n° 462 del 22/10/2001: Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi

- Legge 20 marzo 1865, n. 2248 (allegato F): Legge sulle opere pubbliche

Poiché l'appalto riguarda interventi da eseguirsi sugli impianti di cui all'art. 1 del Decreto Ministeriale 22 Gennaio 2008 n. 37 una particolare attenzione dovrà essere riservata, dall'appaltatore, al pieno rispetto delle condizioni previste dal DM medesimo. Egli dovrà quindi: essere in possesso dei requisiti tecnico professionali previsti, riconosciuti ai sensi degli

articoli 3, 4 del DM medesimo per quanto attiene all'installazione, trasformazione e manutenzione degli impianti da eseguirsi;

rispettare le disposizioni di cui all'art. 5 per quanto concerne l'iter previsto per la progettazione degli impianti;

garantire l'utilizzazione di materiali costruiti a regola d'arte e comunque il rispetto delle previsioni dell'art. 6;

presentare la dichiarazione di conformità o di collaudo degli impianti così come prescritto dagli articoli 7 e 11 del DM 37/08.

1.1.3.2 Normativa tecnica di settore

NORME CEI- CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in

corrente alternata e a 1500 V in corrente continua- CEI 0-2: guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici;

Le Norme di riferimento relativamente agli impianti e ai prodotti sono citate nelle specifiche sezioni del presente capitolato speciale.

Per quanto concerne gli argomenti non trattati, o particolari non specificati, si prescrive che in conformità a quanto sopra descritto i materiali adottati e l'esecuzione dei lavori corrispondano alle norme CEI o europee di pari valore ed abbiano dimensioni unificate secondo le tabelle UNEL e DIN in vigore.

1.1.4 Aspetti economici

I prezzi unitari offerti si intendono invariabili in ogni eventualità di qualsiasi natura di conseguenza anche in caso di aumenti o diminuzioni del costo dei materiali e della manodopera, l’appalto è aggiudicato alle condizioni del capitolato e del contratto a tutto rischio dell’assuntore.

Non è ammesso procedere alla revisione dei prezzi e non si applica il primo comma dell’art. 1664 del codice Civile.

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I prezzi offerti relativi sia a parti a misura che a corpo, si intendono sempre comprensivi di fornitura, messa in servizio e collegamento delle apparecchiature, realizzati a regola d’arte e perfettamente funzionanti.

1.1.4.1 Ammontare dell’appalto

L’importo complessivo dei lavori a misura e dei lavori e oneri a corpo ammonta a€ .................................... (Euro ......................................................)

Tale importo può essere suddiviso come di seguito indicato: (ai sensi della legge 2248/1865 all. F artt. 326 e 329 e nel DPR 554/1999 Capo III del Titolo IX e Capo II del Titolo XI)

a) Lavori a misura € ........................ (Euro ...................................................)b) Lavori a corpo € ........................ (Euro ...................................................)c) Lavori in economia € ........................ (Euro ...................................................)

1.1.4.2 Oneri e spese

Si intendono comprese nel prezzo dei lavori e perciò a carico dell'appaltatore:

Contratti e assicurazioni le spese di contratto e tutti gli oneri connessi alla sua stipulazione (di bollo, di

registro, ecc.), della copia del contratto e delle copie dei documenti; l'assicurazione contro i danni dell'incendio dello scoppio del gas e del fulmine, per i

ponteggi o per il cantiere, per il materiale a piè d'opera, nonché per i lavori eseguiti, compresi gli impianti accessori fuori appalto, avvertendosi che l'assicurazione dovrà farsi col vincolo dell'indennizzo a favore della stazione appaltante fino alla concorrenza dei pagamenti già fatti e del valore degli impianti accessori già in opera e depositati nel cantiere;

le assicurazioni delle maestranze e dei propri dipendenti a norma delle vigenti leggi ed il pagamento dei contributi previdenziali, secondo quanto previsto dalla Legge 341/95 Art. 29 e successive modifiche ed integrazioni;

tutti gli oneri d'obbligo per assicurazioni infortuni, assicurazioni malattia, assicurazioni sociali.

Spese iniziali le spese per le concessioni governative occorrenti (es.: allacciamenti idrici ed

elettrici); la tassa per l'occupazione temporanea del suolo pubblico e per le relative protezioni

in generale; le spese per attrezzi e opere provvisionali e per quanto altro occorre alla

esecuzione piena e perfetta dei lavori; le spese per passaggio, per occupazioni temporanee, per depositi od estrazioni di

materiali.

Cantiere le spese per le vie di accesso, l'impianto, la manutenzione e l'illuminazione dei

cantieri;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 16

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le spese per mantenere e rendere sicuro il transito e per effettuare le segnalazioni, previste dalla legge, sulle strade e sulle aree interessate dai lavori;

le spese di adeguamento del cantiere per garantire la sicurezza degli operai, delle persone addette ai lavori e di terzi, in osservanza del Decreto Legislativo 81/2008;

la pulizia ed il rispetto di tutte le aree interessate ai lavori e/o occupate dai materiali e mezzi meccanici necessari alla costruzione dell'opera.

Materiali le spese per il trasporto di qualsiasi materiale o mezzo d'opera (comprese quelle

per sgomberare, a lavori ultimati, i materiali residuati nei magazzini o nei depositi che saranno indicati dalla direzione dei lavori);

tutti gli oneri derivanti all'appaltatore dalla fornitura dei materiali a piè d'opera, compresa ogni spesa per eventuali aperture di cave, estrazioni, trasporto da qualsiasi distanza e con qualsiasi mezzo, occupazioni temporanee e ripristino dei luoghi;

le spese inerenti alle prove sui materiali da impiegarsi, a meno delle spese supportate per il personale incaricato dall’amministrazione appaltante per assistere alle prove.

Altro le eventuali spese per la custodia e la manutenzione delle opere eseguite

(effettuata nel periodo che intercorre tra la data della loro ultimazione e il collaudo definitivo) necessarie per consegnare all'atto del collaudo le opere stesse in perfetto stato. Sono esclusi i danni prodotti da cause di forza maggiore (Legge 145/2000 Art. 24);

le spese per rilievi, tracciati, verifiche, esplorazioni, capisaldi e simili che possono occorrere, anche su motivata richiesta del direttore dei lavori o dal responsabile del procedimento o dall'organo di collaudo, dal giorno in cui comincia la consegna fino al compimento del collaudo provvisorio o all'emissione del certificato di regolare esecuzione;

le spese di trasporto, sollevamento, fissaggio, posizionamento, smantellamento, recupero o smaltimento degli impianti obsoleti.

L'Amministrazione appaltante si riserva il diritto di controllare se tali oneri siano assolti regolarmente, richiedendo agli Enti interessati la documentazione dell'avvenuto pagamento, in mancanza del quale non si addiverrà al pagamento della rata di saldo all'impresa appaltatrice.

In ogni caso, la ditta appaltatrice è responsabile in pieno delle irregolarità che fossero commesse in proposito, restando sollevata l'Amministrazione appaltante da tutte le conseguenze civili, penali e pecuniarie derivanti da dette inadempienze.

1.1.4.3 Danni

La ditta appaltatrice è pienamente responsabile degli eventuali danni arrecati, per fatto proprio e dei propri dipendenti, alle opere dell'edificio e/o a terzi.

Se durante l'esecuzione dei lavori l'impresa dovesse arrecare danni di ogni genere (tubazioni di ogni tipo e dimensione, cavi, abitazioni, manufatti o altro) resta inteso che la

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stessa è tenuta a risarcire sia l'ente danneggiato, sia il privato che si fosse trovato coinvolto e danneggiato in tale situazione.

Nei casi nei quali in Capitolato Speciale d’Appalto non escluda ogni compenso per danni cagionati da forza maggiore, o quando in esso capitolato non si stabiliscano termini maggiori, questi danni devono essere denunciati entro cinque giorni dall’avvenimento. Il compenso per quanto riguarda i danni alle opere è limitato all’importo dei lavori necessari per l’occorrente riparazione valutati ai prezzi e alle condizioni di contratto. Nessun compenso è dovuto quando a determinare il danno abbia concorso la colpa della ditta appaltatrice o delle persone delle quali essa è tenuta a rispondere.

1.1.5 Responsabilità dell’appaltatore

L’Appaltatore assume l’obbligo di portare a compimento i lavori oggetto dell’appalto anche se, in corso di esecuzione, dovessero intervenire variazioni nelle componenti dei costi.

L'appaltatore che non conduce i lavori personalmente deve conferire mandato con rappresentanza a persona fornita dei requisiti d'idoneità tecnici e morali, per l'esercizio delle attività necessarie per la esecuzione dei lavori a norma del contratto. L'appaltatore rimane responsabile dell'operato del suo rappresentante.Il mandato deve essere conferito per atto pubblico ed essere depositato presso l'amministrazione committente, che provvede a dare comunicazione all'ufficio di Direzione dei Lavori.L'appaltatore o il suo rappresentante deve, per tutta la durata dell'appalto, garantire la presenza sul luogo dei lavori.

Sono a carico dell'appaltatore i seguenti punti: dimostrazione della rispondenza dei prodotti proposti alle prescrizioni di progetto esecuzione, posizionamento e fissaggio del cartello di cantiere esecuzione di tutta la documentazione finale

L’appaltatore dovrà indicare il nominativo del Direttore di Cantiere, cui intende affidare per tutta la durata dei lavori la direzione di cantiere.

Dell'inizio di ogni fase significativa del lavoro, l'appaltatore dovrà dare tempestiva comunicazione alla Direzione dei Lavori per permettere una adeguata sorveglianza delle opere.

1.1.6 Tutela dei lavoratori

La ditta appaltatrice deve osservare nei confronti dei propri dipendenti gli obblighi, le norme e le prescrizioni stabiliti dai contratti di lavoro e dalla legislazione vigente sulla tutela, sicurezza, salute, assicurazione e assistenza dei lavoratori.

L'appaltatore può ordinare ai propri dipendenti di lavorare oltre il normale orario giornaliero, o di notte, ove consentito dagli accordi sindacali di lavoro, dandone preventiva comunicazione al direttore dei lavori.

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Il direttore dei lavori può vietare l'esercizio di tale facoltà qualora ricorrano motivati impedimenti di ordine tecnico o organizzativo (in ogni caso l'appaltatore non ha diritto ad alcun compenso oltre i prezzi contrattuali).

1.1.7 Organizzazione dei cantieri

Il cantiere temporaneo mobile è qualunque luogo in cui si effettuano lavori edili o di genio civile, il cui elenco è riportato all’allegato I del D.L. 494/96

1.1.7.1 Figure professionali

Le figure sotto accennate sono definite nel DL 494/96.

Il Committente è il soggetto per conto del quale l’intera opera viene realizzata. Egli può designare un Responsabile dei lavori per la progettazione o l’esecuzione o il controllo dell’esecuzione dell’opera, oppure svolgere lui stesso questo compito.

Il Responsabile dei lavori potrebbe essere lui stesso o designare a sua volta il Coordinatore per la progettazione e il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori. Sono di sua competenza:- il controllo della sicurezza;- la previsione della durata dei lavori;- la valutazione dei documenti redatti dal Coordinatore per la progettazione.

Il Coordinatore per la progettazione si occupa del coordinamento per quanto concerne la sicurezza e la salute durante la progettazione dell’opera. Ha il compito di redigere il “Piano di sicurezza e di coordinamento” (che è parte integrante del “Contratto di appalto”, deve essere messo a disposizione dei rappresentanti per la sicurezza almeno 10 gg prima dell’inizio dei lavori) e deve inoltre predisporre un “Fascicolo prevenzione rischi”.

Il Coordinatore per l’esecuzione dei lavori si occupa del coordinamento per quanto concerne la sicurezza e la salute durante la realizzazione dell’opera. E’ nominato dal Responsabile dei lavori e non può essere impersonato dall’appaltatore. Verifica il rispetto del “Piano di sicurezza e di coordinamento” e l’idoneità del “Piano operativo di sicurezza”. Inoltre:- adegua il “Fascicolo prevenzione rischi” e il “Piano di sicurezza e di coordinamento” in relazione all’evoluzione dei lavori e alle modifiche;- verifica che tutte le imprese esecutrici adeguino se necessario i loro piani di sicurezza;- coordina i vari datori di lavoro delle varie imprese e ne controlla la disciplina (sospende i lavori in caso di pericolo grave).

I Datori di lavoro si identificano nelle imprese che lavorano nel cantiere. Questi redigono il “Piano operativo di sicurezza” (che presentano al Coordinatore per l’esecuzione dei lavori il quale ne verifica l’efficacia e lo può accettare o far modificare).

Il Direttore di cantiere fa le veci dell’appaltatore e si occupa della disciplina e del buon ordine nel cantiere. E’ sottomesso alla Direzione Lavori.

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Nel Decreto legislativo 494/1996 sono prescritte le sanzioni (sia amministrative che penali) per le varie figure sopra citate (Artt. 20-21-22-23).

1.1.7.2 Disciplina

L'appaltatore è responsabile della disciplina e del buon ordine nel cantiere e tramite il direttore di cantiere ne assicura l'organizzazione, la gestione tecnica e la conduzione. Ha altresì l'obbligo di osservare e far osservare al proprio personale le norme di legge e di regolamento vigenti. (DM 145/00 Art. 6; D.L. 493/96 e 494/96; D.L. 81/08).

Il direttore di cantiere dovrà adottare di sua iniziativa, tutti i provvedimenti e le cautele necessarie per la custodia del cantiere e la buona riuscita delle opere, assumendosi, verso l'amministrazione, ogni responsabilità delle attività lavorative che si svolgono, di cui si rende sollevato il personale addetto alla Direzione dei lavori, il Direttore dei lavori, il personale dipendente dell'amministrazione appaltante e l'amministrazione appaltante stessa.

Il Direttore dei lavori ha il diritto, previa motivata comunicazione all'appaltatore, di esigere il cambiamento del direttore di cantiere e del personale per indisciplina, incapacità o grave negligenza.

L'appaltatore è comunque responsabile dei danni causati dall'imperizia o dalla negligenza di detti soggetti, e risponde nei confronti dell'amministrazione committente per la malafede o la frode dei medesimi nell'impiego dei materiali.

1.1.7.3 Sorveglianza

L’appaltatore è responsabile della sorveglianza dei cantieri e dei magazzini messi a sua disposizione (gestione degli accessi al cantiere, controllo e prevenzione di manomissioni dei lavori in opera, ecc.).

La stazione appaltante può mantenere sorveglianti in tutti i cantieri, sui galleggianti e sui mezzi di trasporto utilizzati dall'appaltatore.

1.1.8 Materiali

In accordo con la committenza si specifica che è fatto divieto di installare prodotti diversi da quelli indicati nel presente capitolato, nel computo metrico e /o sugli schemi elettrici e relative tavole o nell’elenco marche.

La ditta dovrà presentare, prima di ciascun intervento, a richiesta della Direzione Lavori, idonea descrizione tecnica del materiale da installare.

I materiali e i componenti devono essere conformi alle prescrizioni del presente capitolato speciale ed essere costruiti a regola d’arte (DM37/08 Art. 6).

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La Direzione Lavori potrà richiedere, ove lo ritenga necessario, la campionatura di quei materiali non specificati nella documentazione di progetto e che la ditta installatrice intende utilizzare per l’esecuzione dei lavori.Tali campioni dovranno essere accompagnati da una scheda tecnica riportante tutti i dati e le caratteristiche del prodotto, necessaria per la valutazione ed eventuale approvazione da parte della Direzione Lavori.

La Ditta appaltatrice non dovrà porre in opera materiali rifiutati dalla Direzione Lavori, provvedendo quindi ad allontanarli dal cantiere.

L'accettazione dei materiali e dei componenti è definitiva solo dopo la loro posa in opera, fermo restanti i diritti e i poteri dell’appaltante previsti sino a collaudo eseguito.

I materiali o i componenti deperiti dopo la loro introduzione in cantiere o non conformi alle specifiche indicate nei documenti allegati al contratto, possono di diritto essere rifiutati dal Direttore dei lavori in qualunque momento (qualsiasi sia la causa della non conformità o del deperimento). In caso di rifiuto, l'appaltatore ha l’obbligo di rimuoverli dal cantiere e sostituirli con altri a sue spese.

L'appaltatore deve demolire e rifare a sue spese le lavorazioni (verificate dal Direttore dei lavori) eseguite con materiali diversi da quelli prescritti contrattualmente o senza la necessaria diligenza o che abbiano rivelato (dopo la loro accettazione e messa in opera) difetti o inadeguatezze.

1.1.9 Modalità di esecuzione dell’opera

L'esecuzione dei lavori deve essere coordinata secondo le prescrizioni della Direzione dei Lavori e le esigenze che possono sorgere dalla contemporanea esecuzione di tutte le altre opere affidate ad altre Ditte.

Tutti i lavori inerenti l’appalto devono essere eseguiti secondo le migliori regole dell'arte e le prescrizioni impartite al riguardo dalla Direzione dei Lavori, in modo che gli impianti rispondano perfettamente a tutte le condizioni stabilite nel presente Capitolato Tecnico ed al Progetto.

Salvo preventive prescrizioni dell'Amministrazione appaltante, la ditta appaltatrice ha facoltà di svolgere l'esecuzione dei lavori nel modo che riterrà più opportuno per darli finiti nel termine contrattuale.

La Direzione dei Lavori potrà, però, prescrivere un diverso ordine nell'esecuzione dei lavori, salvo la facoltà della ditta appaltatrice di far presenti le proprie osservazioni e riserve nei modi e nei termini prescritti dalle leggi in vigore.

1.1.10 Varianti dei lavori in corso d’opera

Durante l’esecuzione dei lavori, l’amministrazione appaltante può ordinare un aumento o una diminuzione di opere (alle stesse condizioni del contratto) purchè non venga modificata la natura dell’appalto e non superi il valore di un quinto (in più o in meno) dell’importo del contratto stesso. Nel caso venga superato questo limite è a discrezione _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 21

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della ditta appaltatrice la recessione dal contratto col solo diritto al pagamento della parte dei lavori effettuati (valutati come da contratto).

Le variazioni saranno valutate e liquidate ai prezzi contrattuali e potrebbero richiedere una nuova data prevista per il termine dei lavori.

Nell’eventualità che vi siano da eseguire categorie di lavori non previste o si debbano impiegare materiali non presenti nel contratto, si formuleranno dei nuovi prezzi secondo le disposizioni dei regolamenti vigenti (DPR 554/1999 - Legge 145/2000).

1.1.11 Ultimazione dei lavori

I lavori dovranno essere eseguiti in modo che siano completamente ultimati in ogni loro parte, per quanto è di competenza dell'impresa, entro la data ......................................prevista dal Contratto.

L'ultimazione dei lavori deve essere comunicata per iscritto dall'appaltatore al Direttore dei lavori.

Nel caso in cui i lavori, per qualsiasi causa non imputabile alla stazione appaltante, non siano ultimati nel termine contrattuale e qualunque sia il maggior tempo impiegato, l'appaltatore non ha diritto allo scioglimento del contratto né ad alcuna indennità.

Se al termine dei lavori le opere non dovessero risultare complete e perfette e dovesse essere necessario rifare o migliorare qualche opera, l’Impresa dovrà eseguire i lavori che le verranno indicati e nel tempo prescritto. Solamente dopo l’effettivo perfezionamento delle opere si redigerà il verbale di ultimazione dei lavori.

1.1.11.1 Ritardata consegna dei lavori

Nel caso di accoglimento dell'istanza di recesso dell'appaltatore dal contratto per ritardo nella consegna dei lavori attribuibile a fatto o colpa della stazione appaltante (DPR 554/1999 Art. 129 commi 8 e 9), l'appaltatore ha diritto al rimborso delle spese contrattuali (DPR 554/1999 Art. 112), nonché delle altre spese effettivamente sostenute e documentate in misura e nelle modalità prescritte dal D.M. 145/2000 Art 9.

1.1.11.2 Proroghe

L'appaltatore che per cause a lui non imputabili non sia in grado di ultimare i lavori nel termine fissato può richiederne, con domanda motivata, proroghe che, se riconosciute giustificate, sono concesse dall’amministrazione appaltante, purché le domande pervengano con congruo anticipo rispetto alla scadenza del termine contrattuale.

1.1.11.3 Penali

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Per il maggior tempo impiegato dall'appaltatore nell'esecuzione dell'appalto oltre il termine contrattuale è applicata la penale nell'ammontare stabilito dal capitolato speciale o dal contratto e con i limiti previsti dal DPR 554/1999 Art. 117.

1.1.12 Verifiche e collaudi

Prima di iniziare le prove, il collaudatore deve verificare che le specifiche dell’alimentazione rispondano a quelle previste dal presente Capitolato speciale d’appalto, ovvero quelle per cui sono stati progettati gli impianti.Se tali condizioni non sono rispettate, le prove devono essere rinviate per un periodo massimo di 15 giorni. In caso contrario il collaudatore nell’eseguire le prove dovrà tener conto delle implicazioni a cui tali differenti condizioni danno luogo.

La strumentazione per l’esecuzione delle prove deve essere fornita dall’appaltatore senza che questi possa pretendere maggiori compensi.

Per quanto riguarda gli impianti elettrici collocati nei luoghi di lavoro, il DPR 462/01 obbliga il datore di lavoro a richiedere la verifica periodica degli impianti elettrici:- di terra in bassa ed in alta tensione;- relativi alle protezioni contro le scariche atmosferiche;- nei luoghi con pericolo di esplosione (DM 22/12/58).Nei luoghi con pericolo di esplosione la verifica riguarda l’intero impianto elettrico.

Gli impianti di terra e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere verificati ogni:- due anni nei locali ad uso medico (ospedali, case di cura, ambulatori, studi medici), nei

cantieri e nei luoghi a maggior rischio in caso d'incendio (soggetti al Certificato di Prevenzione Incendi);

- cinque anni negli altri casi.

Gli impianti elettrici nei luoghi di lavoro con pericolo di esplosione devono essere verificati ogni due anni.

In base al DPR 462/01, le verifiche degli impianti possono essere effettuate, oltre che dalle Asl/Arpa, da Organismi Abilitati dal Ministero delle Attività Produttive (non sono valide, a tale fine, le verifiche effettuate da professionisti o da imprese installatrici), ciò implica che il datore di lavoro è responsabile delle verifiche periodiche potendosi rivolgere a detti organismi che sono abilitati ad effettuare anche le verifiche straordinarie.

Il datore di lavoro che non richiede la verifica va incontro a delle responsabilità civili e penali, esso è quindi responsabile civilmente e penalmente in caso di infortunio avvenuto sull'impianto.

1.1.12.1 Verifiche iniziali

Dopo l'ultimazione dei lavori ed il rilascio dell’eventuale relativo certificato da parte della Direzione dei lavori, l'Amministrazione appaltante ha la facoltà di prendere in consegna gli impianti, anche se il collaudo definitivo degli stessi non abbia ancora avuto luogo.

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Qualora l'Amministrazione appaltante non intenda avvalersi della facoltà di prendere in consegna gli impianti ultimati prima del collaudo definitivo, può disporre affinché dopo il rilascio del certificato di ultimazione dei lavori si proceda comunque ad una Verifica Iniziale “provvisoria” degli impianti (CEI 64-8 Parte 6 Artt. 611 e 612).

La Verifica Iniziale ha lo scopo di consentire l'inizio del funzionamento degli impianti, accertando che siano in condizione di poter funzionare normalmente e realizzati conformemente alla regola dell’arte.Tale verifica riguarderà:

- la rispondenza alle disposizioni di legge;- la rispondenza alle prescrizioni dei Vigili del fuoco;- la rispondenza alle prescrizioni particolari concordate in sede di offerta;- la rispondenza alle norme CEI relative al tipo di impianto.

In particolare si verificherà che:- siano state osservate le norme tecniche generali;- gli impianti e i lavori siano corrispondenti a tutte le richieste e alle preventive

indicazioni;- gli impianti e i lavori siano in tutto corrispondenti alle indicazioni contenute nel progetto,

purché non siano state concordate delle modifiche in sede di aggiudicazione dell'appalto o nel corso dell'esecuzione dei lavori;

- gli impianti e i lavori corrispondano inoltre a tutte quelle eventuali modifiche concordate in sede di aggiudicazione dell'appalto o nel corso dell'esecuzione dei lavori;

- i materiali impiegati nell'esecuzione degli impianti siano corrispondenti alle prescrizioni e/o ai campioni presentati.

La Verifica Iniziale è ripartita in:

a) Esame a vista- Metodi di protezione contro i contatti diretti ed indiretti, ivi compresa la misura delle

distanze delle barriere ed ostacoli- Presenza di barriere tagliafiamma o altre precauzioni contro la propagazione del fuoco

e metodi di protezione contro gli effetti termici- Scelta dei conduttori per quanto concerne la loro portata e la caduta di tensione- Scelta e taratura dei dispositivi di protezione e di segnalazione- Presenza e corretta messa in opera dei dispositivi di sezionamento o di comando- Scelta dei componenti elettrici e delle misure di protezione idonei con riferimento alle

influenze esterne- Identificazione dei conduttori di neutro e di protezione- Presenza di schemi, cartelli monitori e di informazioni analoghe- Identificazione dei circuiti, dei fusibili, degli interruttori, dei morsetti ecc.- Idoneità delle connessioni dei conduttori- Agevole accessibilità dell’impianto per interventi operativi e di manutenzione

b) Prove e misure- Continuità dei conduttori di protezione e dei conduttori equipotenziali principali e

supplementari (metodo di prova art. 612.2 CEI 64-8)- Resistenza d’isolamento dell’impianto elettrico (metodo di prova art. 612.3 CEI 64-8)- Protezione per separazione dei circuiti nel caso di sistemi SELV e PELV e nel caso di

separazione elettrica (metodo di prova art. 612.4 CEI 64-8)- Resistenza di isolamento dei pavimenti e delle pareti (metodo di prova art. 612.5 CEI

64-8)

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- Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione (metodo di prova art. 612.6 CEI 64-8)

- Prove di polarità (metodo di prova art. 612.7 CEI 64-8) - Prove di funzionamento (metodo di prova art. 612.9 CEI 64-8)

A ultimazione della Verifica Iniziale verrà redatto apposito verbale e l'Amministrazione appaltante prenderà in consegna gli impianti.

1.1.12.2 Verifiche in corso d’opera

La Direzione Lavori, durante il corso dei lavori può eseguire verifiche e prove preliminari sugli impianti o su parti degli stessi, in modo da poter intervenire per tempo qualora non fossero rispettate le specifiche del presente Capitolato Speciale e del progetto.

Le verifiche potranno consistere nell'accertamento della rispondenza dei materiali impiegati con quelli stabiliti, nel controllo delle installazioni secondo le disposizioni convenute, nonché in prove parziali di isolamento e di funzionamento e in tutto quello che può essere utile allo scopo sopra accennato.

I risultati delle verifiche e delle prove potranno essere registrate a verbale.

I controlli e le verifiche eseguite dalla stazione appaltante nel corso dei lavori non escludono comunque la responsabilità dell'appaltatore per vizi, difetti e difformità dell'opera, di parte di essa, o dei materiali impiegati, né la garanzia dell'appaltatore stesso per le parti di lavoro e materiali già controllati. Tali controlli e verifiche non determinano l'insorgere di alcun diritto in capo all'appaltatore, né alcuna preclusione in capo alla stazione appaltante.

1.1.12.3 Collaudi

Il collaudo ha la principale funzione di tutelare il committente in merito alla corretta realizzazione dell’opera ed al pagamento del giusto corrispettivo all’esecutore per mezzo di un controllo che si applica non solo all’impresa appaltatrice, ma anche all’operato del direttore dei lavori.Esso consente di verificare e certificare che l’opera o il lavoro sono stati eseguiti a regola d'arte e secondo le prescrizioni tecniche prestabilite, in conformità del contratto e delle varianti debitamente approvate.

Il collaudo comprende altresì tutte le verifiche tecniche e le modalità previste dalle leggi di settore (DPR 554/1999 Titolo XII - Collaudo dei lavori; L 109/1994 Art. 37).

Il collaudo di un’opera è affidato dalla stazione appaltante ad un tecnico diverso da colui che ha progettato e diretto i lavori eseguiti e comunque secondo le condizioni riportate nella L. 109/1994 Art. 28 comma 5.

Il collaudo deve essere ultimato non oltre sei mesi dall'ultimazione dei lavori (DPR 554/1999 Art. 192).L'appaltatore, a propria cura e spesa, mette a disposizione dell’organo di collaudo gli operai e i mezzi d'opera necessari ad eseguire tutte le operazioni di collaudo._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 25

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L'organo di collaudo redige un'apposita relazione in cui formula le proprie considerazioni sul modo con cui l'impresa ha osservato le prescrizioni contrattuali e le disposizioni impartite dal direttore dei lavori.

Il certificato di collaudo emesso dall’organo di collaudo deve contenere:a) l’indicazione dei dati tecnici ed amministrativi relativi al lavoro;b) i verbali di visite con l'indicazione di tutte le verifiche effettuate;c) il certificato di collaudo.

Il certificato di collaudo viene trasmesso per la sua accettazione all’appaltatore, il quale deve firmarlo nel termine di venti giorni.

1.1.13 Allegati

Relazione tecnica Progetto illuminotecnico Schema generale a blocchi dell’impianto Progetto elettrico cabina Potenze installate Schema unifilare con dati di linee e quadri Elenco condutture Elenco componenti Scheda dati del/i quadro/i Calcolo probabilità di fulminazione Progetto dell’impianto di terra Disegni planimetrici Computo metrico estimativo Contratto Altri documenti ........................................................ Altri documenti ........................................................ Altri documenti ........................................................

1.2 IMPIANTI

1.2.1 Alimentazione dell'impianto

1.2.1.1 Prelievo energia per edificio civile

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici

utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Specifiche della fornitura

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_______________________________________________________________________________________________

L’energia elettrica viene prelevata dalla rete di distribuzione pubblica. Le caratteristiche e le condizioni della fornitura devono essere concordate per tempo con la società distributrice, in funzione delle esigenze e dei parametri dell’impianto elettrico utilizzatore.

La potenza impegnata (in base alla quale va dimensionato l’impianto) viene calcolata sulla base dei dati forniti dall’Amministrazione, oppure viene stabilita dall’Amministrazione stessa.Per la valutazione della potenza impegnata di un impianto o di una sua parte è necessario tenere conto del fattore di utilizzazione e di contemporaneità dei carichi, nonché del loro rendimento e fattore di potenza.L’affidabilità ed il corretto funzionamento dell’impianto (il non superamento dei limiti ammessi di temperatura e di caduta di tensione, efficacia delle protezioni, ecc.) sono garantiti per potenze assorbite sino al valore di quella impegnata.

L’energia elettrica può anche essere prodotta privatamente (autoproduzione).

Per la contabilizzazione dell’energia elettrica, nel caso sia prevista la realizzazione di una cabina elettrica, è necessario (in fase di progettazione edile) informarsi presso la società distributrice sulla necessità di predisporre un apposito locale da utilizzare come cabina di trasformazione, in cui alloggiare le macchine e le apparecchiature di misura (generalmente di proprietà del distributore).

1.2.1.2 Prelievo energia per edificio scolastico

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-50: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri generali

CEI 64-52: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici scolastici

DM 26/08/92: Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica

Classificazione e costituzioneSono da considerare utilizzatori alimentati da alimentazione ordinaria:- illuminazione di interni;- illuminazione di esterni;- apparecchiature dei laboratori;- centrali tecnologiche;- tutti gli altri utilizzatori ordinari.

Le alimentazioni fornite dagli enti distributori sono generalmente suddivise nei modi seguenti:- potenze ≤ 75kW;- potenze 75200kW;- potenze > 200kW.

Prescrizioni in caso di alimentazione in media tensione_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 27

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_______________________________________________________________________________________________

Se il locale cabina fa parte dell’edificio scolastico bisogna garantire:- caratteristica REI del locale 120;- accesso da spazio a cielo libero o da disimpegno aerato dall’esterno.

Se il locale cabina non fa parte dell’edificio scolastico non è indispensabile garantire caratteristiche di resistenza al fuoco.

1.2.1.3 Prelievo energia per struttura commerciale

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici

utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Specifiche della fornituraL’energia elettrica può essere fornita dalla rete di distribuzione pubblica sia in MT che in BT. Le caratteristiche e le condizioni della fornitura devono essere concordate per tempo con la società distributrice, in funzione delle esigenze e dei parametri dell’impianto elettrico utilizzatore.

Per una corretta progettazione dell’impianto elettrico è essenziale la determinazione della potenza impegnata, in base alla quale va dimensionato l’impianto.Per la valutazione della potenza impegnata di un impianto o di una sua parte, è necessario tenere conto del fattore di utilizzazione e di contemporaneità dei carichi, nonché del loro rendimento e fattore di potenza.L’affidabilità ed il corretto funzionamento dell’impianto (il non superamento dei limiti ammessi di temperatura e di caduta di tensione, efficacia delle protezioni, ecc.) sono garantiti per potenze assorbite fino al valore di quella impegnata.

L’energia elettrica può anche essere prodotta privatamente (autoproduzione).

Per la contabilizzazione dell’energia elettrica, nel caso sia prevista la realizzazione di una cabina elettrica, è necessario (in fase di progettazione edile) informarsi presso la società distributrice sulla necessità di predisporre un apposito locale da utilizzare come cabina di trasformazione, in cui alloggiare le macchine e le apparecchiature di misura (generalmente di proprietà del distributore).I trasformatori e le relative apparecchiature vanno installati in accordo con la Norma CEI 11-1.

1.2.1.4 Cabina MT-BT

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternataCEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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Page 29: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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CEI EN 62271-200 (CEI 17-6): Apparecchiatura ad alta tensione - Parte 200: Apparecchiatura prefabbricata con involucro metallico per tensioni da 1kV a 52kV

CEI EN 61330 (CEI 17-63): Sottostazioni prefabbricate ad alta tensione/bassa tensione

Le cabine MT/BT sono suddivisibili in:- cabine a giorno;- cabine con quadri prefabbricati;- cabine prefabbricate.

Cabine a giornoNelle cabine a giorno si deve provvedere a realizzare la protezione contro i contatti diretti dei componenti di MT.La suddetta protezione deve essere prevista applicando la Norma CEI 11-1 che fornisce specifiche misure di sicurezza di distanziamento e separazione dalle parti attive.

Cabina con apparecchiature prefabbricateLe cabine con apparecchiature prefabbricate assicurano la protezione contro i contatti diretti dei propri componenti.

Devono rispondere alle rispettive norme di prodotto;- quadri MT: CEI EN 62271-200;- quadri BT: CEI EN 60439-1.

Nei quadri prefabbricati MT è generalmente previsto l’interblocco tra l’interruttore, il sezionatore di linea e il sezionatore di terra.

In base al tipo di costruzione i quadri si distinguono in blindati o protetti:- Quadri blindati (generalmente utilizzati in grandi complessi industriali)

Aventi componenti ubicati in celle separate tra loro da diaframmi (IPIP2X) metallici e isole internamente in aria o SF6;

- Quadri protetti (ad accessibilità frontale)In questa tipolologia di quadro non sono richiesti diaframmi interni.

Cabina prefabbricataLa cabina prefabbricata viene fornita interamente dal costruttore in conformità alla propria norma di prodotto, Norma CEI EN 61330.Tutti i componenti devono essere conformi alle rispettive Norme di prodotto:- serie CEI 14 per i trasformatori;- CEI EN 62271-200 per l'apparecchiatura di MT;- CEI EN 60439-1 per l'apparecchiatura di BT;- CEI EN 61330 per la classe dell'involucro.I componenti devono poi essere contenuti dentro un involucro comune o in gruppi di involucri.

Prescrizioni generali per le cabineE’ consentito l’ingresso in cabina solo tramite l’utilizzo di attrezzi o chiavi.

1.2.1.4.1 Locale cabina

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 29

Page 30: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternataCEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finaleDPR 547/55: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoroUNI EN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work placet - Part 1: Indoor work places"

(Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

L’ubicazione della cabina deve essere concordata con il distributore d’energia.

Il locale cabina è così suddiviso:- locale consegna (caratteristiche stabilite dal distributore);- locale misure (caratteristiche stabilite dal distributore);- locale ricezione (locale utente);- locale trasformazione.

Il locale misure deve consentire accesso separato sia al distributore che all’utente.

Il locale ricezione contiene il sezionatore, l’interruttore generale, i relè di protezione e le partenze delle linee verso i trasformatori MT/BT.

Il cavo di collegamento tra il punto di consegna e quello di ricezione è di proprietà dell’utente e deve essere il più corto possibile al fine di evitare eventuali interventi dei dispositivi di protezione del distributore.

Le possibili ubicazioni del locale cabina possono essere:- all’esterno dell’edificio (cabina isolata, solitamente sul confine della proprietà), oppure- all’interno dell’edificio.

Il locale cabina può essere realizzato in:- mattoni pieni;- calcestruzzo armato;- blocchi di calcestruzzo semiportante;- cemento armato vibrato prefabbricato.

Le porte che danno verso l’interno dell’edificio devono essere chiuse a chiave con la possibilità in ogni caso di essere aperte dall’interno.

La resistenza al fuoco dell’edificio deve essere generalmente REI 60 eccetto per trasformatori ad olio oltre 1000kVA di tipo O1 (REI 90).

Devono essere installate barriere tagliafiamma (aventi opportuna resistenza al fuoco) attraverso i passaggi verso l’esterno del locale delle condutture.

Per trasformatori all’aperto devono essere rispettare le specifiche dettate dalla Norma CEI 11-1 che regolamenta le condizioni per l’installazione di più trasformatori attigui.

Dal punto di vista della sede per i cavi, le cabine possono suddividersi nei seguenti tipi:- cabine con vano sottoquadro praticabile (altezza minima consigliata 1,7m);

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- cabine con pavimento flottante (altezza minima consigliata 0,6m);- cabine con cunicoli;- cabine con passerelle o sistemi equivalenti (vedere CEI 11-17).

La protezione dai contatti diretti di un trasformatore (sempre necessaria per i trasformatori a secco) deve essere eseguita seguendo le prescrizioni della norma CEI 11-1.

Allo scopo di garantire la sicurezza delle persone il locale cabina deve rispettare le seguenti dimensioni:

Altezza locale cabina 200cmLarghezza passaggi 80cmLarghezza vie di fuga 50cm (1)Lunghezza vie di fuga ≤ 20m (2)

(1) Con portelle aperte o interruttori estratti(2) Dal punto più lontano della cabina all’uscita più vicina

La cabina deve disporre di un impianto elettrico di servizio per l’alimentazione di:- sorgente di energia dei servizi ausiliari;- ventilazione forzata o condizionamento (eventuali);- prese di servizio.

Prescrizioni per l’illuminazioneLa cabina deve disporre di un impianto di illuminazione artificiale realizzato in I categoria inconformità alla Norma CEI 64-8.

Il valore di illuminamento raccomandato nelle sale quadri è di 200lux.

Il DPR 547/55 prescrive inoltre una illuminazione sussidiaria, non necessariamente elettrica.

Deve essere installato un impianto di illuminazione di emergenza.

Le eventuali vie di fuga devono essere segnalate fornendo un grado di illuminamento di 1 lux mediante apparecchi di illuminazione autonoma.

SegnalazioniDevono essere esposti i seguenti cartelli con le seguenti segnalazioni:- di divieto di accesso alle persone non autorizzate (sulla porta della cabina);- di avvertimento di tensione elettrica pericolosa;- con la scritta “Alta tensione - Pericolo di morte”;- di divieto di spegnere incendi con l’utilizzo di acqua (almeno sulla porta della cabina);- lo schema elettrico (all’interno della cabina);- le istruzioni relative ai soccorsi di urgenza da prestare ai folgorati.

1.2.1.4.2 Cavi e connessioni

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continua

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 31

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CEI 11-17: Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica - Linee in cavo

I cavi di media tensione possono essere:- posati in aria;- interrati.

Lo schermo metallico dei cavi MT deve essere collegato a terra almeno alle estremità di ogni collegamento.Può essere collegata a terra una sola estremità se vengono soddisfatte le seguenti condizioni:- i collegamenti devono essere di lunghezza ≤ 1 km;- i punti di interruzione dei rivestimenti metallici del cavo accessibili siano protetti da

eventuali tensioni pericolose di contatto (CEI 11-1);- la massima tensione totale dell’impianto di terra a cui può essere soggetto il cavo sia

sopportabile dalla guaina non metallica del cavo stesso.

Vengono utilizzati per collegare il trasformatore al quadro generale BT:- cavi unipolari (Potenza apparente trasformatore ≤ 250kVA), oppure- cavi unipolari in parallelo,condotti sbarre.I cavi e i condotti devono avere corrente nominale adatta per condurre la corrente nominale secondaria del trasformatore.In aggiunta i condotti devono rispettare la seguente condizione:- Icw Icc;(Icw = corrente nominale ammissibile di breve durata; Icc = corrente di ctocto nel punto di installazione).

1.2.1.4.3 Impianto di terra di cabina

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-12: Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e

terziarioCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternataCEI 11-37: Guida per l'esecuzione degli impianti di terra nei sistemi utilizzatori di energia

alimentati a tensione maggiore di 1kVDK 5600: criteri di allacciamento di clienti alla rete MT della distribuzione

Generalmente viene installato un unico impianto di terra sia per la media che per la bassa tensione.

Solitamente le linee in media tensione sono gestite:- a neutro isolato, oppure- a neutro compensato tramite bobina di Petersen.

Al gestore devono essere richieste le seguenti informazioni:- corrente di guasto a terra (IF);- tempo di intervento delle protezioni (tF);- se la cabina del cliente è inserita in un impianto di terra globale._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 32

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Ottenuto il valore tF è possibile ricavare il valore della tensione di contatto ammissibile UTp (applicando la Norma CEI 11-1).

Per verificare che l’impianto di terra sia sicuro nei confronti di un guasto a terra deve essere verificata una delle seguenti disequazioni:- RE ≤ UTp / IF, oppure- UT ≤ UTp

RE = resistenza di terra;UT = tensione di contatto;UTp = tensione di contatto a vuoto;IF = corrente di guasto a terra.

Devono essere collegate a terra tutte le masse e le masse estranee della cabina.

Dispersore di cabinaIl dispersore di cabina è costituito da un conduttore ad anello interrato lungo il perimetro della cabina ad una profondità di 0,5m (meglio se non superiore a 0,8m).

Le disposizioni per le protezioni di terra sono date dal gestore (nel caso dell’Enel sono riportate nella disposizione DK 5600).

I dispersori devono essere in grado di resistere a:- sollecitazioni meccaniche e corrosive;- sollecitazioni termiche provocate dalla corrente di guasto a terra.

Dimensioni minime dei dispersori più comini, utilizzati nelle cabine MT/BT (Tabella estratta da CEI 11-1):

Dispersore DimensioniTipo Forma Materiale Diametro

(mm)Sezione(mm2)

Spessore(mm)

Corda - Rame nudoo stagnato

1,8 (filo elementare)

25 -

Piattina(nastro)

- Acciaio zincatoa caldo

- 90 3

Profilato Acciaio zincatoa caldo

- 90 3

Picchetto Tubo Acciaio zincatoa caldo

25 - 2

Tondomassiccio

Acciaioramato(1)

14,2 - -

(1) Spessore del deposito elettrolitico 100µm (valore medio)

Conduttori di terraI conduttori di terra devono avere caratteristiche tali da resistere a:- sollecitazioni meccaniche e corrosive;- sollecitazioni termiche provocate dalla alla corrente di guasto a terra.

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Il conduttore di terra deve avere una sezione:- 16mm2 per conduttore in rame (25mm2 nel caso il sistema sia a neutro compensato),

oppure- 50mm2 per conduttore in acciaio.

La sezione del conduttore di messa a terra del neutro del secondario del trasformatore MT/BT va stabilita in base alle regole della Norma CEI 64-8 (art. 543.1.1 e 543.1.2).

Sia il conduttore di terra che il conduttore di messa a terra del neutro possono essere nudi o se isolati devono essere di colore verde-giallo.

1.2.1.4.4 Trasformatore

Riferimenti normativiCEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finaleCEI EN 60076-1 (CEI 14-4/1): Trasformatori di potenza - Parte 1: GeneralitàCEI EN 60076-2 (CEI 14-4/2): Trasformatori di potenza - Parte 2: RiscaldamentoCEI EN 60076-3 (CEI 14-4/3): Trasformatori di potenza - Parte 3: Livelli di isolamento,

prove dielettriche e distanze isolanti in ariaCEI 14-8: Trasformatori di potenza a seccoCEI 14-12: Trasformatori trifase di distribuzione di tipo a secco 50Hz, da 100kVA a

2500kVA, con una tensione massima per il componente non superiore a 36kV - Parte 1: Prescrizioni generali e prescrizioni per trasformatori con una tensione massima per il componente non superiore a 24kV

CEI 14-13: Trasformatori trifase per distribuzione a raffreddamento naturale in olio, di potenza 50-2500kVA, 50Hz, con tensione massima Um per il componente non superiore a 36kV - Parte 1: Prescrizioni generali e prescrizioni per trasformatori con tensione massima Um per il componente non superiore a 24kV

CEI 14-15: Guida di carico per trasformatori immersi in olioCEI 14-22: Trasformatori trifase di distribuzione di tipo a secco 50Hz, da 100 a 2500kVA,

con una tensione massima per il componente non superiore a 36kV - Parte 3: Determinazione della potenza nominale equivalente di un trasformatore avente corrente di carico non sinusoidale

CEI EN 61378-1 (CEI 14-25): Trasformatori di conversione - Parte 1: Trasformatori per applicazioni industriali

I trasformatori installati nelle cabine ora prese in considerazione devono essere:- al massimo due;- potenza massima per ognuno ≤ 2500kVA.

In generale i trasformatori collegati alla rete di media dell’Enel devono avere il primario a triangolo.

Le condizioni da rispettare per collegare due trasformatori in parallelo sono le seguenti:- stesse tensioni;- stesso simbolo di collegamento;- stessa tensione di cortocircuito ucc.

Le condizioni normali di servizio di un trasformatore sono:

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- Temperatura ambiente: max 40°C;- Temperatura minima:

- trasformatori a secco: -25°C (all’esterno), -5°C (all’interno);- trasformatori in olio: -25°C (all’esterno e all’interno);

- Altitudine: fino a 1000m sul livello del mare.

I provvedimenti presi per smaltire il calore sono identificati con una sigla come prescritto nella Norma CEI 14-4/2.

La potenza nominale del trasformatore è una potenza apparente calcolata riferendosi ai valori nominali di tensione e corrente al secondario:- Sr=√3 Ur Ir

Ur = tensione nominale al secondario;Ir = tensione nominale al secondario.

Valori normali della potenza nominale dei trasformatori:50 kVA 63 kVA 100 kVA 160 kVA 200 kVA 250 kVA 315 kVA 400 kVA500 kVA 630 kVA 800 kVA 1000 kVA 1250 kVA 1600 kVA 2000 kVA 2500 kVA

A seconda del distributore di energia al quale viene allacciato l’impianto vengono stabiliti i limiti di potenza dei trasformatori che possono essere utilizzati.

Tipologie e caratteristiche principaliI trasformatori MT/BT sono generalmente costruiti per essere installati in impianti con potenza di ctocto ≤ 500MVA, tensione ≤ 30kV e possono essere di due tipologie:- trasformatori in olio, oppure- trasformatori a secco (generalmente in resina).

Trasformatori in OLIOPossono essere suddivisi a seconda che siano:- dotati di conservatore ,oppure- sigillati, oppure - a diaframma.

È ammessa una sovratemperatura rispetto alla temperatura massima dell’isolante (generalmente 105°C) di:- 65K per gli avvolgimenti (temperatura media);- 60K per l’olio (strati più caldi).

Bisogna prestare particolare attenzione nel prendere provvedimenti contro il possibile incendio dell’olio (vedi Norma CEI 11-1).

Valori di tensione di ctocto:- Ucc=4% (<630kVA);- Ucc=4% o 6% (=630kVA);- Ucc=6% (>630kVA).

Trasformatori a seccoRispetto ai trasformatori ad olio hanno un rischio di incendio minore, inoltre possono sopportare (per brevi periodi) maggiori sovraccarichi.

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I trasformatori a secco possono essere di:- tipo aperto o in aria;- tipo inglobato in resina su uno o su entrambi gli avvolgimenti.

Valori di tensione di ctocto:- Ucc= gli stessi di quelli per i trasformatori ad olio (Um=12kV);- Ucc=6% (Um=24kV).

1.2.1.4.5 Protezione dalle sovracorrenti

ApparecchiGli apparecchi di II categoria utilizzati in cabina devono essere conformi alle proprie norme di prodotto:CEI EN 62271-100 (CEI 17-1): Apparecchiatura ad alta tensione - Parte 100: Interruttori a

corrente alternata ad alta tensioneCEI EN 60282-1 (CEI 32-3): Fusibili a tensione superiore a 1000V - Parte 1: Fusibili

limitatori di correnteCEI EN 62271-102 (CEI 17-83): Apparecchiatura ad alta tensione - Parte 102: Sezionatori

e sezionatori di terra a corrente alternata per alta tensioneCEI EN 62271-105 (CEI 17-88): Apparecchiatura ad alta tensione - Parte 105: Interruttori

di manovra e interruttori di manovra-sezionatori combinati con fusibili per corrente alternata

Gli interruttori in media tensione più diffusi sono di due tipi:- interruttori in esafluoruro di zolfo (SF6) ad autocompressione o ad autogenerazione di

pressione;- interruttori sotto vuoto.

I fusibili possono essere per uso generale, combinato o integrale.

I sezionatori e gli interruttori di manovra-sezionatori possono essere:- in aria;- in SF6.

Nei quadri MT i sezionatori vengono generalmente interbloccati con gli interruttori ed inoltre devono permettere il bloccaggio in posizione di aperto e di chiuso.

I relé di protezione che possono essere impiegati sono:- relé diretti;- relé indiretti senza alimentazione ausiliaria;- relé indiretti con alimentazione ausiliaria.

Protezioni da sovracorrentiRiferimenti normativiCEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

Nel quadro MT devono essere installati:- sezionatore (omissibile nel caso venga utilizzato un interruttore generale di tipo estraibile

conforme a CEI EN 62271-200);- un interruttore generale con protezioni di sovracorrente a valle del sezionatore._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 36

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Le protezioni dell’impianto utente devono essere selettive con quelle del distributore.

I sezionatori e gli interruttori di manovra devono essere protetti dal sovraccarico, tramite:- interruttori con relé, oppure- da fusibili, oppure- interruttore generale BT a valle del trasformatore dal ctocto, tramite:

- fusibili (se combinati con i fusibili), oppure- rispettare condizioni limite riportate nella Guida CEI 11-35.

Il cavo MT alimentante un trasformatore MT/BT deve essere protetto contro il sovraccarico dall’interruttore generale BTDeve essere protetto dal ctocto, tramite:- fusibili;- un interruttore, oppure- facendo sì che la S del cavo sia scelta in modo che il cavo non superi la temperatura di

ctocto ammissibile per l’isolante.

Il trasformatore può essere protetto tramite:Protezioni interne

Nei trasformatori ad olio con conservatore:- relé buchholz;- indicatore di livello dell’olio;- termometro a contatti;- valvola di sovrapressione.

Nei trasformatori a secco:- centralina con termosonde.

Protezioni esterneProtezioni contro il sovraccarico:

- Interruttore generale automatico BT,Protezione contro il ctocto:

- fusibili associati all’interruttore di manovra-sezionatore;- relè di massima corrente che agisce sull’interruttore, oppure.

1.2.1.4.6 TV-TA

Riferimenti normativiCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternataCEI 11-27: Lavori su impianti elettriciCEI EN 60044-1 (CEI 38-1): Trasformatori di misura - Parte 1: Trasformatori di correnteCEI EN 60044-2 (CEI 38-2): Trasformatori di misura - Parte 2: Trasformari di tensione

induttiviCEI EN 60255-6 (CEI 95-1): Relè elettrici - Parte 6: Relè di misura e dispositivi di

protezione

Trasformatori di misuraI trasformatori di misura devono consentire di eseguire le seguenti operazioni senza mettere in pericolo l’incolumità dell’operatore:- controllo delle connessioni secondarie;- sostituzione in sicurezza del trasformatore._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 37

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I trasformatori di misura di tensione devono essere preferibilmente protetti:- con fusibili ad alto potere di interruzione (sul lato primario);- con fusibili o interruttori automatici (sul lato secondario).

Trasformatori di protezioneI circuiti secondari di TA e TV devono essere:- separati dal primario con uno schermo messo a terra, oppure- collegati a terra con cavo di sezione

- 2,5mm2 (con condutture protetto meccanicamente),oppure- 4mm2

1.2.1.4.7 Rifasamento

Riferimenti normativiCEI EN 60871-1: Condensatori statici di rifasamento per impianti di energia a corrente

alternata con tensione nominale superiore a 1000V - Parte 1: Generalità - Prestazioni, prove e valori nominali - Prescrizioni di sicurezza

CEI EN 61921: Condensatori di potenza - Batterie di rifasamento a bassa tensione

Il rifasamento tramite batterie di condensatori (in BT) è effettuato per compensare l’energia reattiva prelevata in eccedenza dal distributore, in modo da ottenere nel punto di consegna un cos 0,9.

Gli apparecchi per il rifasamento devono essere installate in modo da garantire la protezione contro i contatti diretti ed indiretti (Norme CEI 11-1 e CEI 64-8).

1.2.1.4.8 Impianto di ventilazione

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternataCEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT

del cliente/utente finale

Se il locale non riesce a mantenere la temperatura interna entro limiti sopportabili dalle apparecchiature in esso contenute deve essere previsto un impianto di ventilazione.

Ventilazione naturaleSi ottiene posizionando aperture dotate di griglie (che forniscano adeguato grado di protezione) sia nella parte bassa che in quella alta della cabina.

Per il calcolo della ventilazione naturale dei locali con trasformatori si può fare riferimento all’esempio riportato nella Guida CEI 11-35.

Ventilazione forzata

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Deve essere prevista nel caso la ventilazione naturale non sia in grado di smaltire la potenza termica in eccesso nella cabina.

Può essere attivata mediante:- protezioni termometriche dei trasformatori;- termostato.

Per il calcolo della ventilazione forzata dei locali con trasformatori si può fare riferimento all’esempio riportato nella Guida CEI 11-35.

Condizionamento d’ariaPer condizioni d’esercizio particolari o per certi materiali può essere necessario un condizionamento dell’aria per mantenere la temperatura e il grado di umidità della cabina entro limiti prefissati.

1.2.1.5 Gruppo di misura

Riferimenti normativiCEI 64-50+(V1): Edilizia residenziale

Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione datiCriteri generali

Provvedimento CIP 42/86: Norme in materia di contributi di allacciamento alle reti di distribuzione di energia elettrica

Prescrizioni per l’impianto elettricoI gruppi di misura sono generalmente installati in luogo liberamente accessibile al distributore di energia in uno dei seguenti luoghi:- locale gruppo di misura o armadio dotato di chiave (condomini);- all’esterno dell’edificio (in contenitori di materiale isolante).

Il locale gruppo di misura può ospitare:- il collettore principale di terra;- il quadro dei servizi comuni.

I nuovi gruppi di misura monofasi sono spesso dotati di interruttori magnetotermici differenziali (Idn=0,5A).

1.2.1.6 Alimentazione di sicurezza

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continua

Classificazione e costituzioneLo scopo dei servizi di sicurezza (costituiti da sorgente, circuiti e altri componenti elettrici) è quello di garantire l’alimentazione di apparecchi utilizzatori o di parte dell’impianto necessari per la sicurezza delle persone.

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AlimentazioneL’alimentazione deve fornire una determinata potenza, disponibile entro un determinato tempo, adatta al funzionamento previsto. Deve inoltre garantire un’adeguata affidabilità.

La sorgente di alimentazione utilizzata deve avere le seguenti caratteristiche:- garantire l’alimentazione per una certa durata;- a posa fissa;- non influenzata da guasti dell’alimentazione ordinaria;- situata in luogo o locale appropriato (opportunamente ventilato) accessibile solo a

personale addestrato (il “luogo” potrebbe essere l’interno di un quadro se chiuso a chiave);

- può essere utilizzata per l’alimentazione di riserva purché abbia potenza sufficiente per i due servizi;

- non utilizzabile per altri scopi, a meno che:- non è compromessa la disponibilità per i servizi di sicurezza;- un guasto su un circuito ordinario (non di sicurezza) non comporta l’interruzione

di nessun circuito di alimentazione dei servizi di sicurezza.

Tutti i componenti elettrici dei servizi di sicurezza che devono funzionare in caso di incendio, devono avere (per costruzione e per installazione) un’adeguata resistenza al fuoco.

Tipi di sorgenti ammesse:- batterie di accumulatori;- pile;- generatori indipendenti dall'alimentazione ordinaria (gruppo elettrogeno o di continuità);- linea di alimentazione effettivamente indipendente da quella ordinaria.

Tipi di alimentazione dei servizi di sicurezza:- automatica (messa in servizio senza intervento di un operatore);- non automatica (messa in servizio con intervento di un operatore).

Classificazione dell’alimentazione automatica in base al tempo entro cui diviene disponibile:

TIPO TEMPI [s] SORGENTI (indicative)Di continuità - Gruppi di continuità staticiAd interruzione brevissima t 0,15 Batterie di accumulatoriAd interruzione breve 0,15 < t 0,5 Gruppo elettrogenoAd interruzione media 0,5 < t 15 Gruppo elettrogenoAd interruzione lunga t > 15 Gruppo elettrogeno

Circuiti di alimentazioneI circuiti di alimentazione nei servizi di sicurezza devono avere le seguenti caratteristiche:- essere indipendenti dagli altri circuiti;- non devono attraversare luoghi con pericolo di incendio (a meno che non siano resistenti

al fuoco);- non devono in nessun caso attraversare luoghi con pericolo di esplosione.

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_______________________________________________________________________________________________

Negli impianti di illuminazione il tipo di lampada da utilizzare deve essere compatibile con la durata di commutazione dell’alimentazione, in modo da mantenere il livello di illuminazione richiesto.

ProtezioniProtezione contro i contatti indiretti: è preferibile adottare sistemi IT (non comporta l’interruzione automatica del circuito al primo guasto a terra). L’utilizzazione dei sistemi TN e TT è possibile a patto che gli impianti siano suddivisi in modo che un guasto non ne comprometta la sicurezza.Protezione contro i cortocircuiti: può essere omessa per le condutture che collegano le sorgenti (generatori, trasformatori, raddrizzatori, batterie di accumulatori) ai rispettivi quadri, se gli apparecchi di protezione sono posti su questi quadri.Protezione contro i sovraccarichi: se per la protezione contro le sovracorrenti vengono usati interruttori automatici magnetotermici, questi devono avere una corrente nominale relativamente elevata (ad esempio pari ad almeno tre volte la portata dei circuiti alimentati). E’ raccomandata l’omissione per i circuiti che alimentano dispositivi di estinzione dell’incendio (in questi casi di prevedere un dispositivo di allarme che segnali eventuali sovraccarichi). La protezione contro le sovracorrenti e contro le tensioni di contatto deve essere verificata nei confronti delle due alimentazioni (ordinaria e di sicurezza) singole o, se previsto, in parallelo.

Le Autorità competenti e prescrizioni particolari stabiliscono dove prevedere i servizi di sicurezza e quali prestazioni devono fornire.

Apparecchiature utili in caso di emergenza (diffusione sonora, prese TV, ecc.), normalmente non destinate a scopi di sicurezza, possono essere considerate come appartenenti a servizi di sicurezza: la valutazione è a carico del progettista.

1.2.1.6.1 Prescrizioni integrative per edifici scolastici

Riferimenti normativiDM 26/08/92: norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolasticaCircolare del Ministero dell’Interno n. 31 del 31/8/ 78: Norme di sicurezza per

l’installazione di motori a combustione interna, accoppiati a macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice

CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua

CEI EN 60896-11 (CEI 21-45): Batterie di accumulatori stazionari al piombo - Parte 11: Batterie del tipo aperto - Prescrizioni generali e metodi di prova

CEI EN 62040-1-1 (CEI 22-26): Sistemi statici di continuità (UPS) - Parte 1-1: Prescrizioni generali e di sicurezza per UPS utilizzati in aree accessibili all’operatore

Classificazione e costituzioneLe strutture scolastiche devono essere dotate di un’alimentazione di sicurezza da apposita sorgente, distinta da quella ordinaria.

Dall’alimentazione di sicurezza (autonomia 30min) devono essere derivati:

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 41

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_______________________________________________________________________________________________

- illuminazione di sicurezza (compresa quella indicante i passaggi, le uscite ed i percorsi delle vie di esodo che garantisca un livello di illuminazione non inferiore a 5 lx su un piano orizzontale ad 1m di altezza dal piano di calpestio);

- impianto di diffusione sonora e/o impianto di allarme.

Prescrizioni per l’impiantoDeve essere predisposto anche un comando manuale per l’inserimento dei circuiti di sicurezza.

Le sorgenti ammesse ad alimentare i circuiti di sicurezza devono essere ubicate in un apposito luogo avente caratteristiche antincendio accessibile a solo personale addestrato (eccetto il caso in cui l’illuminazione di sicurezza venga realizzata con apparecchi autonomi o con apposito armadio contenente il carica batteria avente potenza sino a 3kVA e la batteria di accumulatori sia di tipo chiuso o a bassa emissione di idrogeno).La sorgente da utilizzare deve essere una delle seguenti:- linea di alimentazione effettivamente indipendente da quella ordinaria;- batterie di accumulatori (con dispositivo di carica di tipo automatico che consente la

ricarica in 12h);- altri generatori indipendenti dall’alimentazione ordinaria.

Devono essere utilizzate condutture che siano resistenti al fuoco in relazione al tempo di funzionamento previsto di 90min., come ad esempio cavi conformi alle seguenti Norme:- CEI 20-45 FTG10(O)M1-0,6/1kV- CEI 20- 39 Tipo 500 V oppure 750V

1.2.1.6.2 Prescrizioni integrative per strutture commerciali

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-51: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per centri commerciali

Sorgente per l’alimentazione di sicurezzaDeve essere prevista un’alimentazione di sicurezza nei seguenti casi:- strutture commerciali con superficie di vendita > 1500m2;- strutture commerciali a più piani la cui altezza di gronda sia > 30m;- strutture commerciali per le quali venga imposto dai VVF.

La sorgente per l’alimentazione di sicurezza va ubicata:- in apposito locale in muratura, ben aerato, oppure- nelle medie strutture commerciali può essere ubicata in locali adibiti ad altri usi realizzati

con strutture incombustibili.

In entrambi i casi è importante che la sorgente non venga installata nei pressi della zona vendita o di depositi destinati a contenere merce infiammabile.

Si deve predisporre l’installazione di un comando ad azionamento manuale (ben segnalato) che permetta l’esclusione della sorgente._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 42

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_______________________________________________________________________________________________

Generalmente vengono scelte due sorgenti tra le seguenti:- batterie di accumulatori;- un generatore indipendente dall’alimentazione ordinaria;- una linea di alimentazione indipendente dalla linea ordinaria;- lampade incorporanti un sistema di alimentazione autonoma.

Impianto dei servizi di sicurezzaE’ raccomandata la disposizione dei seguenti circuiti:- illuminazione di sicurezza (Norma UNI EN 1838);- eventuale comando dell’apertura dell’interruttore generale;- rilevamento presenza e intercettazione di gas (derivati da una propria sorgente e

permanentemente alimentati);- diffusione sonora per l’avviso al pubblico;- rilevatori di incendio e relativi impianti di protezione attiva (derivati da una propria

sorgente e permanentemente alimentati).

Le condutture che alimentano i servizi di sicurezza devono essere resistenti al fuoco in relazione al tempo di funzionamento previsto (90 min).

1.2.1.7 Alimentazione di riserva

1.2.1.7.1 Prescrizioni per edifici scolastici

Riferimenti normativiDM 26/08/92: Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolasticaCircolare del Ministero dell’Interno n. 31 del 31/8/ 78: Norme di sicurezza per

l’installazione di motori a combustione interna, accoppiati a macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice

CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua

CEI EN 60896-11 (CEI 21-45): Batterie di accumulatori stazionari al piombo - Parte 11: Batterie del tipo aperto - Prescrizioni generali e metodi di prova

CEI EN 62040-1-1 (CEI 22-26): Sistemi statici di continuità (UPS) - Parte 1-1: Prescrizioni generali e di sicurezza per UPS utilizzati in aree accessibili all’operatore

Classificazione e costituzioneL’alimentazione di riserva è un sistema elettrico inteso a garantire l’alimentazione di apparecchi utilizzatori o di parti dell’impianto per motivi diversi dalla sicurezza delle persone.

Le sorgenti ammesse ad alimentare i circuiti di riserva devono essere ubicate in un apposito luogo avente caratteristiche antincendio accessibile a solo personale addestrato (eccetto il caso in cui l’illuminazione di sicurezza venga realizzata con apparecchi autonomi o con apposito armadio contenente il carica batteria avente potenza sino a 3kVA e la batteria di accumulatori sia di tipo chiuso o a bassa emissione di idrogeno)Sono utilizzabili le seguenti sorgenti:- linea di alimentazione effettivamente indipendente da quella ordinaria;- batterie di accumulatori (con dispositivo di carica di tipo automatico che consente la

ricarica in 12h); _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 43

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_______________________________________________________________________________________________

- altri generatori indipendenti dall’alimentazione ordinaria.

Prescrizioni per l’impiantoEsempi di possibili utilizzatori alimentabili da sorgenti di riserva sono:- ascensori;- servoscala;- impianti di chiamata del personale ausiliario posti nelle aule e nei laboratori;- le elettropompe di alimentazione della rete antincendio;- l’impianto antintrusione;- il centralino telefonico;- l’impianto citofono interno all’edificio.

Ai circuiti di riserva si applicano le prescrizioni generali della Norma CEI 64-8.

Devono essere utilizzate condutture che siano resistenti al fuoco in relazione al tempo di funzionamento previsto di 90min., come ad esempio cavi conformi alle seguenti Norme:- CEI 20-45 FTG10(O)M1-0,6/1kV- CEI 20- 39 Tipo 500 V oppure 750V

1.2.1.7.2 Prescrizioni per strutture commerciali

Riferimementi normativiCEI 64-51: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per centri commerciali

Alimentazione dei servizi di riservaDeve essere predisposta se richiesta da progetto.

Le sorgenti installabili sono:- batterie di accumulatori;- un generatore indipendente dall’alimentazione ordinaria;- una linea di alimentazione indipendente dalla linea ordinaria;- lampade incorporanti un sistema di alimentazione autonoma.

Impianto di riservaI circuiti dell’impianto di riserva possono coincidere o svilupparsi in circuiti distinti da quelli dell’alimentazione ordinaria.

La Guida CEI 64-51 raccomanda che vengano alimentate dall’impianto di riserva:- il 50% dell’impianto illuminazione area vendita, galleria ed eventuale parcheggio coperto;- il 100% dell’impianto illuminazione area deposito merci e servizi;- il 100% dell’impianto illuminazione e prese a spina per le lavorazioni;- la centrale frigorifera;- le prese a spina carica batterie carrelli elettrici;- i gruppi di continuità per l’unità centrale sistema elaborazione dati;- i registratori di cassa ed i nastri trasportatori dei mobili cassa;- le bilance elettroniche;- i forni dell’eventuale panificio;- l’eventuale impianto centrale antincendio (se non già dotato di motopompa);

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 44

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- l’eventuale impianto sollevamento acque di scarico;- le sorgenti in c.c. per l’alimentazione dei servizi di sicurezza;- l’impianto antintrusione;- il centralino telefonico;- il quadro sala ristoro;- l’impianto illuminazione notturna;- eventuali ascensori;- l’illuminazione delle vie di esodo, delle uscite di sicurezza, corridoi, scale, servizi igienici.

1.2.1.8 UPS

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI EN 62040-1-1 (CEI 22-26): Sistemi statici di continuità (UPS)

Parte 1-1: Prescrizioni generali e di sicurezza per UPS utilizzati in aree accessibili all’operatore

CEI EN 62040-1-2 (CEI 22-27): Sistemi statici di continuità (UPS)Parte 1-2: Prescrizioni generali e di sicurezza per UPS utilizzati in aree ad accesso limitato

CEI EN 62040-3 (CEI 22-24): Sistemi statici di continuità (UPS)Metodi di specifica delle prestazioni e prescrizioni di prova

CEI EN 50091-2 (CEI 22-9): Sistemi statici di continuità (UPS)Parte2: Prescrizioni di compatibilità elettromagnetica (EMC)

Classificazione e costituzioneIl gruppo di continuità statica (UPS) permette di fornire una tensione stabilizzata e non influenzata dalla possibile mancanza di alimentazione.Esistono due tipologie di UPS:- UPS off-line (utilizzato per alimentare carichi di piccola potenza);- UPS on-line (fornisce un’alimentazione priva di perturbazioni e può avere un

commutatore statico).Nel caso sia presente il commutatore statico bisogna collegare il conduttore di neutro della rete ad un polo dell’inverter.Può essere presente anche un by-pass manuale sull’UPS.

Prescrizioni per l’impiantoL’UPS deve essere dimensionato in modo che possa fornire la massima potenza richiesta in regime permanente dal carico.Per dimensionare l’UPS si deve tenere conto di due fattori:- il possibile aumento futuro dell’entità del carico;- le correnti di spunto ottenute all’inserimento del carico.

La protezione dalle sovracorrenti deve essere assicurata da un dispositivo di protezione automatico installato a monte dell’UPS.Bisognerà poi prevedere la protezione dei circuiti privilegiati indipendentemente dalla presenza dell’UPS.

Al fine della protezione contro i contatti indiretti dell’UPS è sufficiente l’installazione a monte di un interruttore differenziale di tipo A._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 45

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La possibilità di funzionamento ad isola obbliga a prevedere un dispositivo di segnalazione di primo guasto a terra (sfruttando possibilmente lo scatto dell’interruttore differenziale).

Si consiglia l’utilizzo dei seguenti interruttori differenziali:- interruttori differenziali di tipo A per UPS monofase;- interruttori differenziali di tipo regolabile per UPS trifase.

Si cerca ove possibile di ottenere coordinamento di selettività tra i dispositivi a monte e quelli a valle dell’UPS.

Il circuito a monte dell’UPS deve essere sezionato.

1.2.1.9 Gruppo elettrogeno

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI EN 60079-10 (CEI 31-30): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la

presenza di gasParte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi

CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gasParte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gasGuida all’applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi

UNI EN 12601: Gruppi elettrogeni mossi da motori alternativi a combustibile a combustione interna

Circolare MI.SA. n. 31 del 31/08/1978: Norme di sicurezza per installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice

Classificazione e costituzioneL’alimentazione dei motori e delle turbine del gruppo elettrogeno può essere:- gas di rete;- metano;- GPL;- benzina;- gasolio;- olio combustibile.

Luoghi di possibile installazione del gruppo elettrogeno sono i seguenti:- all'aperto;- locali chiusi isolati;- locali chiusi su piani fuori terra facenti parte di edifici fatta eccezione per i seguenti punti:

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 46

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- è consentita l'ubicazione al primo piano interrato per gruppi elettrogeni alimentati a gasolio, ad olio combustibile o a gas aventi densità rispetto all'aria < 0,8;

- é consentita l'installazione per gruppi alimentati a GPL solo in locali situati al piano terra;

- è vietata l’installazione di impianti di potenza ≥ 50kW entro il volume di edifici destinati ad abitazione di altezza > 30m e di edifici per altre destinazioni di altezza > 24m;Si fa eccezione per impianti alimentati a gas di rete o metano purché questi siano installati sul terrazzo più elevato dell'edificio;

- é vietata l'installazione di impianti a gas o a benzina in locali contigui o sottostanti ad ambienti destinati ad affluenza di pubblico o raggruppamento di persone o passaggio di gruppi di persone.

Devono essere rispettate le caratteristiche definite dalla circolare n. 31/78 inerenti al locale di installazione, e all’impianto del gruppo elettrogeno.

Ciascun motore deve essere dotato dei seguenti dispositivi di sicurezza:- dispositivo automatico di arresto del motore sia per eccesso di temperature dell'acqua di

raffreddamento che per caduta di pressione e/o di livello dell'olio lubrificante (il suo intervento deve anche provocare l'esclusione della corrente elettrica dei circuiti di alimentazione, eccetto quelli di illuminazione del locale);

- dispositivo automatico d'intercettazione del flusso del combustibile per arresto del motore o per mancanza di corrente elettrica.

Ai fini della protezione antincendi deve essere prevista l'installazione di estintori portatili di tipo approvato per fuochi di classe B e C con contenuto di agente estinguente non inferiore a 6Kg.Il numero di estintori portatili deve essere:- uno per installazioni di gruppi di potenza fino a 400 kW;- due per potenze fino a 800 kW;- tre per potenze fino a 1200 kW.

Prescrizioni particolari per l’impianto elettricoI gruppi elettrogeni di potenza > 25kW rientrano nell’attività n.64 del D.M. 16-02-1982 e sono dunque soggetti a controllo dei vigili del fuoco ed al rilascio del CPI (Certificato Prevenzione Incendi).

I comandi dei circuiti, esclusi quelli incorporati nel gruppo elettrogeno, devono essere centralizzati in un quadro da installare in posizione facilmente accessibile e lontano dal gruppo.Deve essere predisposto un comando di emergenza installato in posizione facilmente raggiungibile all'esterno del locale in grado di poter aprire tutti i circuiti.

Deve essere predisposto un dispositivo di interblocco per i gruppi che non devono alimentare in parallelo all’alimentazione della rete ordinaria.

I locali nei quali sono ubicati gruppi elettrogeni con alimentazione a gasolio la cui classe del compartimento antincendio è ≥ 30 devono essere trattati, al fine dell’installazione dell’impianto elettrico, come luoghi MARCI (CEI 64-8 sez. 751).

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 47

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Il pericolo di esplosione deve essere considerato per i gruppi alimentati a GPL, metano, o benzina. In questi casi l’impianto elettrico deve essere eseguito in conformità alle norme del Comitato Tecnico 31 del CEI.

La protezione contro i contatti indiretti della sezione di impianto alimentata dal gruppo elettrogeno deve essere progettata in funzione di:- stato del neutro del gruppo elettrogeno;- sistema di messa a terra dell’impianto elettrico ordinario (TN, TT, IT);- tipo di servizio che il gruppo elettrogeno svolge sull’impianto (alimentazione permanente,

di sicurezza, ecc.).

1.2.1.10 Rifasamento

Riferimenti normativiCEI EN 60831-1 (CEI 33-9) Condensatori statici di rifasamento di tipo autorigenerabile per

impianti di energia a corrente alternata con tensione nominale inferiore o uguale a 1000VParte 1: Generalità - Prestazioni, prove e valori nominali - Prescrizioni di sicurezza - Guida per l’installazione e l’esercizio

DPR 547/1955 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro

Prescrizioni generaliPer ovviare a un eventuale basso fattore di potenza (cos) dell'impianto, si deve procedere ad un adeguato rifasamento.Il calcolo della potenza in kVA delle batterie di condensatori necessari deve essere fatto tenendo presenti:- la potenza assorbita;- il fattore di potenza (cos) minimo contrattuale di 0,9 (provvedimento CIP);- l'orario di lavoro e di inserimento dei vari carichi.

Devono essere installate le seguenti protezioni:a) protezione contro i sovraccarichi e i corto circuiti;b) protezione contro i contatti indiretti;c) protezione dell'operatore da scariche residue a mezzo di apposite resistenze di scarica.

Batterie fisse di rifasamentoQuando si devono rifasare carichi quali:- trasformatori di potenza MT/BT;- carichi con repentine inserzioni/disinserzioni o variazioni d’assorbimento (ascensore, gruppo frigo ecc.),si devono utilizzare batterie fisse che si inseriscono all’avviamento del carico, in questo modo si ottiene anche il vantaggio di diminuire la corrente circolante sul circuito interessato.

Rifasamento automaticoIn aggiunta alle batterie fisse di rifasamento, per ottenere il valore di cos richiesto si dovrà installare un sistema di inserimento automatico delle batterie di condensatori al fine di modulare con continuità lo sfasamento.Sarà oggetto di accordi particolari l'ubicazione del suddetto armadio.

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1.2.2 Distribuzione

1.2.2.1 Cavi e condutture

Riferimenti normativiCEI 64-8: “Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continua”Parte 5: Scelta ed installazione dei componenti elettrici

CEI 16-4 “Individuazione dei conduttori tramite colori o codici numerici”,CEI 11-17: “Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Linee in

cavo”CEI 20-40: “Guida per l'uso di cavi a bassa tensione”CEI 20-27: “Cavi per energia e per segnalamento. Sistema di designazione”CEI-UNEL 35011: “Cavi per energia e segnalamento. Sigle di designazione”CEI-UNEL 35012: “Contrassegni e classificazione dei cavi in relazione al fuoco”CEI 20-22/2: “Prove d’incendio su cavi elettrici Parte 2: Prova di non propagazione

dell’incendio”CEI 20-22/3: “Metodi di prova comuni per cavi in condizioni di incendio - Prova di

propagazione della fiamma verticale di fili o cavi montati verticalmente a fascio”CEI-UNEL 00722: “Colori distintivi delle anime dei cavi isolati con gomma o polivinilcloruro

per energia o per comandi e segnalazioni con tensioni nominali U0/U non superiori a 0.6/1 kV”

CEI-UNEL 35024/1: “Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in c.a. e 1500 V in c.c. - Portate di corrente in regime permanente per posa in aria” (per pose fisse) (CEI 64-8 Art. 523.1.3)

CEI-UNEL 35024/2: “Cavi elettrici ad isolamento minerale per tensioni nominali non superiori a 1000 V in c.a. e a 1500 in c.c. - Portate di corrente in regime permanente per posa in aria”

CEI-UNEL 35026: “Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali di 1000 V in corrente alternata e 1500 V in corrente continua. Portate di corrente in regime permanente per posa interrata”

GeneralitàTutti i cavi impiegati nella realizzazione dell’impianto elettrico devono essere rispondenti alle norme UNEL e CEI.

Il conduttore di neutro non deve essere comune a più circuiti.

I tipi di posa delle condutture in funzione del tipo di conduttore o di cavo utilizzato e delle varie situazioni, devono essere in accordo con quanto prescritto dalla CEI 64-8 Art. 521 (Tab. 52A e Tab. 52B).

E’ consentita la posa di circuiti diversi in una sola conduttura a condizione che tutti i conduttori siano isolati per la tensione nominale presente più elevata.

Le condutture relative ai circuiti di energia e dei circuiti ausiliari devono essere separati da quelli dei circuiti telefonici.

Non è permessa la posa diretta di cavi sotto intonaco._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 49

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Le dimensioni interne dei tubi protettivi e dei relativi accessori di percorso devono essere tali da permettere di tirare i cavi dopo la messa in opera di questi tubi protettivi e relativi accessori.I cavi devono inoltre poter essere sfilati, per agevolare eventuali riparazioni o futuri ampliamenti dell’impianto.I raggi di curvatura delle condutture devono essere tali che i conduttori ed i cavi non ne risultino danneggiati.I supporti dei cavi e gli involucri non devono avere spigoli taglienti.Il rapporto tra il diametro interno del tubo (in cui sono posati i cavi) e il diametro del cerchio circoscritto ai cavi contenuti deve essere:- almeno 1,3 volte (minimo 10mm) Negli ambienti ordinari;- almeno 1,4 volte (minimo 16mm) Negli ambienti speciali.Il rapporto tra la sezione interna del canale o della passerella e l’area della sezione occupata dai cavi, deve essere almeno il doppio.

I coperchi dei canali e degli accessori devono essere asportabili per mezzo di un attrezzo, quando sono a portata di mano (CEI 64-8).

Sigle di designazioneLe condutture elettriche devono essere disposte o contrassegnate in modo tale da poter essere identificate per le ispezioni, le prove, le riparazioni o le modifiche dell’impianto.Per l’identificazione dei cavi senza guaina mediante simboli si applica la Norma CEI 16-1 “Individuazione dei conduttori isolati”.Per la siglatura dei cavi per energia, sul mercato italiano sono in vigore due norme:- CEI 20-27 (derivata da CENELEC HD 361), relativa ai cavi di energia armonizzati, di

tensione nominale fino a 450/750V o ai tipi nazionali riconosciuti (autorizzati da TC20). I cavi non più contemplati dalla Norma CEI, già in uso e normalizzati, trovano le proprie sigle di designazione nella V1 della CEI 20-27. Per le designazioni di nuovi tipi di cavi nazionali si dovrà fare riferimento alla Norma CEI-UNEL 35011;

- CEI-UNEL 35011.

Colori distintivi dei caviI conduttori devono essere distinguibili per tutta la loro lunghezza tramite il colore dell’isolante o per mezzo di marcatori colorati.

I cavi devono essere distinti tramite le seguenti colorazioni (CEI-UNEL 00722):- giallo verde per il conduttore della terra;- blu per il conduttore del neutro;- marrone, nero, grigio, per le tre fasi di potenza;- blu chiaro con marcature giallo-verde alle terminazioni oppure giallo-verde con marcature

blu chiaro alle terminazioni per il conduttore PEN;- rosso per i conduttori positivi e nero per i conduttori negativi in c.c. (ovviamente posati in

canalizzazioni differenti da quelle contenenti circuiti in c.a.).

Il colore delle guaine dei cavi è normalizzato dalla norma CEI UNEL 00721.

I conduttori di equipaggiamento elettrico delle macchine possono essere identificati con mezzi alternativi alla colorazione (CEI EN 60204-1).

Cavi per energia

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I cavi per energia, sono normati dal CT20 e le caratteristiche elettriche costruttive sono riportate nelle tabelle CEI UNEL sopra citate.

Sezione minima conduttore di fase

Tipi di conduttura Uso del circuito ConduttoreMateriale Sezione [mmq]

Condutture Cavi Circuiti di potenza Cu 1,5fisse Al 16

Circuiti di segnalazione e ausiliari di comando

Cu 0,5 (a)

Conduttori Circuiti di potenza Cu 10nudi Al 16

Circuiti di segnalazione e ausiliari di comando

Cu 4

Condutture mobili con cavi

Apparecchio utilizzatore specifico

Cu Vedere Norma specifica dell’apparecchio

flessibili Qualsiasi altra applicazione

0,75 (b)

Circuiti a bassissima tensione per applicazioni speciali

0,75

(a) per circuiti di segnalazione e comando di apparecchiature elettroniche: sez. minima 0,1mm2(b) la nota (a) si applica nel caso di cavi flessibili multipolari che contengano 7 o più anime

Sezione minima conduttori neutro

Sezione fase (Sez F) Sezione neutro (Sez N)Circuito monofase Sez F Sez N = Sez FCircuito polifase Sez F ≤ 16 mm2 (Cu) o 25 mm2(Al) Sez N = Sez FCircuito polifase Sez F > 16 mm2 (Cu) o 25 mm2(Al) Sez N = (SEZ F)/2 (*)

(*) con il minimo di 16mm2 (per conduttori in Cu) e 25 mm2 (per conduttori in Al) purché siano soddisfatte le condizioni degli artt. 522, 524.1, 524.2, 524.3, 543.1.4. delle norme CEI 64-8

Sezione minima conduttori di protezioniVedere parte del capitolato speciale riguardante l’impianto di terra.

Cadute di tensioni massime ammesseLa caduta di tensioni massima ammessa lungo l’impianto utilizzatore non deve mai superare il 4% della tensione nominale, a meno che diversamente concordato con il committente.

Prestazioni dei cavi nei confronti dell’incendioA seconda delle esigenze di resistenza al fuoco posso utilizzare le seguenti tipologie di cavi:- non propaganti la fiamma (CEI 20-35);- non propaganti l’incendio (CEI 20-22/2, CEI 20-22/3);- resistenti al fuoco (CEI 20-36);- a ridotta emissione di gas tossici e nocivi (CEI 20-37, CEI 20-38).

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1.2.2.2 Montante

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-50+(V1): Edilizia residenziale

Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione datiCriteri generali

ClassificazioneIl montante è la conduttura, a percorso generalmente verticale, che permette la posa dei cavi che collegano il punto di misura e consegna dell’energia all’impianto utilizzatore con il suo primo quadro (centralino).I montanti per l’energia devono essere separati da quelli per i servizi (compatibilità elettromagnetica).

Prescrizioni per l’impianto elettricoOgni montante deve avere una propria canalizzazione e deve transitare solamente attraverso parti comuni (caso condominio) in sedi predisposte che, ad esempio, nel caso di un palazzo di 4 piani, sono dimensionate circa 0,50m (larghezza) x 0,15m (profondità).

Nel montante possono essere collocati:- cavi multipolari con guaina senza giunzioni intermedie;- cavi unipolari suddivisi in diversi tubi protettivi per ogni montante (a meno di casi specifici

CEI 64-8 Sez. 520.1).

Il conduttore di neutro non può essere utilizzato in comune tra diversi montanti.Il conduttore di protezione può essere unico per un gruppo di montanti, purché transiti in proprie scatole e proprie tubazioni e le derivazioni siano realizzate con morsetti di tipo passante.

Il montante può essere protetto contro le sovracorrenti tramite:- limitatore del distributore di energia (contro ctocto), il quale serve anche per sezionare

l’impianto, a condizione che siano rispettate le specifiche dettate nella Norma CEI 64-8 e relativa Variante 1. In questo caso si deve proteggere il montante dal sovraccarico installando un appropriato interruttore generale nel quadro di appartamento;

- interruttore automatico installato alla partenza del montante (ovviamente dovrà garantire anche una protezione dal sovraccarico se non prevista nel quadro di appartamento).

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La protezione da contatti indiretti non è richiesta se il montante è isolato da masse esterne (in caso contrario disporre protezione differenziale alla base del montante).

1.2.2.3 Distribuzione con posa ad incasso

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-50 + (V1): Edilizia residenziale

Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

CEI EN 50086-1 (CEI 23-39): Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettricheParte 1: Prescrizioni generali

CEI EN 50086-2-2 (CEI 23-55): Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettricheParte 2-2: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi pieghevoli e accessori

Prescrizioni per distribuzione con tubi ad incassoNell'impianto previsto per la realizzazione sotto traccia i tubi protettivi devono essere in materiale termoplastico serie leggera.Il tracciato dei tubi protettivi deve consentire un andamento rettilineo orizzontale (con minima pendenza per favorire lo scarico di eventuale condensa) o verticale. Le curve

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devono essere effettuate con raccordi o piegature che non danneggino il tubo e non pregiudichino la sfilabilità dei cavi.A ogni brusca deviazione resa necessaria dalla struttura muraria dei locali, a ogni derivazione secondaria dalla linea principale e in ogni locale servito, la tubazione deve essere interrotta con cassette di derivazione.Le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite nelle cassette di derivazione impiegando opportuni morsetti e morsettiere. Dette cassette devono essere costruite in modo che nelle condizioni ordinarie di installazione non sia possibile introdurvi corpi estranei e risulti agevole la dispersione di calore in esse prodotte. Il coperchio delle cassette deve offrire buone garanzie di fissaggio ed essere apribile solo con attrezzo.I tubi protettivi dei conduttori elettrici collocati in cunicoli che ospitano altre canalizzazioni, devono essere disposti in modo da non essere soggetti a influenze dannose in relazione a sovrariscaldamenti, sgocciolamenti, formazione di condensa, ecc.Generalmente si raccomanda che:- la distanza tra due scanalature sia di 1,50m;- le scanalature siano effettuate ad una distanza di 20cm dall’intersezione di due pareti.

Distribuzione con tubi ad incasso per strutture prefabbricateI tubi protettivi annegati nel calcestruzzo devono rispondere alle prescrizioni della norma CEI 23-55.Essi devono essere inseriti nelle scatole preferibilmente con l'uso di raccordi atti a garantire una perfetta tenuta. La posa dei raccordi deve essere eseguita con la massima cura, in modo che non si creino strozzature. Allo stesso modo, i tubi devono essere uniti tra loro per mezzo di appositi manicotti di giunzione.La predisposizione dei tubi deve essere eseguita con tutti gli accorgimenti della buona tecnica, in considerazione del fatto che alle pareti prefabbricate non è in genere possibile apportare sostanziali modifiche né in fabbrica né in cantiere.Le scatole da inserire nei getti di calcestruzzo devono avere caratteristiche tali da sopportare le sollecitazioni termiche e meccaniche che si presentano in tali condizioni.In particolare, le scatole rettangolari porta-apparecchi e le scatole per i quadretti elettrici devono essere costruite in modo che il loro fissaggio sui casseri avvenga con l'uso di rivetti, viti o magneti da inserire in apposite sedi ricavate sulla membrana anteriore della scatola stessa.La serie di scatole proposta deve essere completa di tutti gli elementi necessari per la realizzazione degli impianti, comprese le scatole di riserva conduttori necessarie per le discese alle tramezze che si monteranno in un secondo tempo a getti avvenuti.

Impianti a pavimentoGeneralmente sono considerati idonei i tubi rispondenti alla Norma CEI EN 50086-1 di tipo resistente allo schiacciamento.Dopo la posa dei tubi bisogna realizzare una protezione adeguata in modo da evitare possibili danneggiamenti.

1.2.2.4 Distribuzione con posa a parete

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI EN 50086-1 (CEI 23-39): Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche

Parte 1: Prescrizioni generali_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 54

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CEI EN 50086-2-1 (CEI 23-54): Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettricheParte 2-1: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi rigidi e accessori

La distribuzione con tubi rigidi a parete dovrà essere realizzata utilizzando prodotti rispondenti alle normative CEI EN 50086-1 e CEI EN 50086-2-1 ed a marchio IMQ, completi di accessori quali collari, giunzioni, scatole di derivazione, raccordi ecc.Il grado di protezione dovrà arrivare all’IP65 ed il sistema dovrà essere completo di giunzioni ad innesto rapido.Il sistema di montaggio, la distanza di fissaggio dei supporti ed il corretto utilizzo degli accessori dovrà essere indicato dal costruttore.

Distribuzione con canali e passerelle portacaviLa distribuzione con canali e passerelle portatacavi dovrà essere realizzata utilizzando prodotti che abbiano una gamma completa entro la quale poter scegliere:- passerelle in PVC;- passerelle in filo d’acciaio saldato;- passerelle in acciaio galvanizzato con nervature trasversali;- passerelle a traversini;- canali chiusi;completi di tutti gli accessori di montaggio, distribuzione e coperchi.Il sistema di montaggio, la distanza di fissaggio dei supporti ed il corretto utilizzo degli accessori dovrà essere indicato dal costruttore.

1.2.2.5 Distribuzione nel controsoffitto

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continua

Prescrizioni per l’impiantoLa distribuzione dei cavi può essere effettuata tramite:- tubi;- canali;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 55

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- passerelle (se i cavi sono dotati di guaina);- posa diretta sul controsoffitto (se i cavi sono dotati di guaina).

Le condutture e gli apparecchi di illuminazione installati devono essere protetti contro i contatti indiretti.

I controsoffitti metallici non devono generalmente essere collegati a terra.

1.2.2.6 Distribuzione sotto moquette

Effettuata tramite cavi elettrici di forma piatta aventi le seguenti caratteristiche:- non propaganti la fiamma;- bassa emissione di gas tossici e corrosivi.

Bisogna prevedere un dispositivo differenziale di Idn ≤ 30mA.

1.2.2.7 Distribuzione con condotti sbarre prefabbricati

Riferimenti normativiCEI EN 60439-2 (CEI 17-13/2): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per

bassa tensione (quadri elettrici per bassa tensione)Parte 2: Prescrizioni particolari per i condotti sbarre

Prescrizioni per l’impianto elettricoLa distribuzione dell’energia tramite l’utilizzo dei condotti sbarra prefabbricati (comunemente denominati blindosbarra) è da utilizzarsi quando:- le derivazioni da effettuare sono molteplici;- le derivazioni alimentano carichi con assorbimenti diversi;- l’ubicazione delle derivazioni può dover essere modificata nel tempo;- la corrente da distribuire è elevata.

Il sistema di montaggio, la distanza di fissaggio dei supporti ed il corretto utilizzo degli accessori dovrà essere indicato dal costruttore.

In particolari installazioni può essere richiesto l’utilizzo di:- condotti sbarre non propaganti l’incendio (IEC 60332-3);- condotti sbarre muniti di barriere tagliafiamma (ISO 834).

1.2.2.8 Distribuzione sotto il pavimento galleggiante

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-50: Edilizia residenzialeGuida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la

predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati Criteri generali

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CostituzioneL’utilizzo dei pavimenti galleggianti è giustificato dalla necessità di rendere più agevole la posa di impianti, sia di energia che di comunicazione, che generalmente sono soggetti a continue modifiche.Gli impianti possono essere realizzati:

- con posa di cavi con guaina;- con posa di cavi senza guaina introdotti in tubi o all’interno di canali.

Prescrizioni per l’impiantoE’ consigliato un grado di protezione della canalizzazione di IP52.

Generalmente non vi è l’obbligo di collegare a terra la struttura del pavimento ma può essere utile effettuarla per eliminare i disturbi che si possono creare tra i diversi impianti.

1.2.2.9 Impianto interrato

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 11-17 Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica

Linee in cavoCEI 20-28 Connettori per cavi d'energia

Prescrizioni per l’impianto elettricoPer ragioni di affidabilità in relazione all’importanza del servizio ed alle condizioni di posa dei cavi è generalmente necessario utilizzare cavi aventi U0/U = 0,6/1kV (con guaina protettiva).

Il raggio minimo di curvatura dei cavi dipendono dal tipo di struttura del cavo (se non diversamente specificato) e possono avere valori compresi tra 1230 volte il diametro del cavo stesso (o nel caso di cavi multipolari costituiti da più cavi unipolari cordati ad elica visibile il diametro D da prendere in considerazione è quello pari a 1,5 volte il diametro esterno del cavo unipolare di maggior sezione).

Lo schermo metallico dei cavi MT deve essere collegato a terra almeno alle estremità di ogni collegamento.Può essere collegata a terra una sola estremità se vengono soddisfatte le seguenti condizioni:- i collegamenti devono essere di lunghezza ≤ 1 km;- i punti di interruzione dei rivestimenti metallici del cavo accessibili siano protetti da

eventuali tensioni pericolose di contatto (CEI 11-1);- la massima tensione totale dell’impianto di terra a cui può essere soggetto il cavo sia

sopportabile dalla guaina non metallica del cavo stesso.

Se il cavo ha più rivestimenti metallici, essi devono essere collegati in parallelo (eccetto cavi per circuiti di misura o segnalazione).

Cavi interratiCondizioni minime di posa:

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Guaina protettiva

Armatura metallica

Minime profondità di posa

Senza protezione meccanica supplemetare X X (2) 0,5m (1)

Con protezione meccanica supplementare: lastra piana X 0,5m

Con protezione meccanica supplementare: tegolo X 0,5m

(1) In circostanze eccezionali in cui non possano essere rispettate le profondità minime sopra indicate, devono essere predisposte adeguate protezioni meccaniche.(2) Rivestimento metallico adatto come protezione contro i contatti diretti (CEI 11-17 art 2.3.11 e 3.3.01).

Cavi posati in manufatti interratiCondizioni minime di posa:

Guaina protettiva

Armatura metallica

Minime profondità di posa

Cavi in condotti (1) Nessuna prescrittaCavi in tubo interrato (1) Nessuna prescrittaCavi in cunicolo interrato (1) Nessuna prescritta

(1) I componenti e i manufatti adottati per tale protezione devono essere progettati per sopportare le possibili sollecitazioni (carichi statici, attrezzi manuali di scavo)

Note:È consigliabile la segnalazione dei percorsi interrati dei cavi tramite nastri monitori posati nel terreno a non meno di 0,2m al si sopra dei cavi.Le tubazioni dovranno risultare coi singoli tratti uniti tra loro o stretti da collari o flange, onde evitare discontinuità nella loro superficie interna.

Nei cavi in tubo o in condotto il rapporto tra il diametro interno del tubo (o condotto) e il diametro del cavo (o fascio di cavi) deve essere > 1,4.

Per l'inserimento dei cavi, si dovranno prevedere adeguati pozzetti sulle tubazioni interrate e apposite cassette sulle tubazioni non interrate.Il distanziamento fra tali pozzetti e cassette verrà stabilito in rapporto alla natura e alla grandezza dei cavi da infilare, con i seguenti limiti:

- ogni 30m circa se in rettilineo;- ogni 15m circa se con interposta una curva.

In sede di appalto, verrà precisato se spetti all'Amministrazione appaltante la costituzione dei pozzetti o delle cassette. In tal caso, la Ditta appaltatrice dovrà fornire tutte le indicazioni necessarie per il loro dimensionamento, formazione, raccordi ecc.

Le tubazioni devono fare capo a pozzetti di ispezione e di inserimento con fondo perdente di adeguate dimensioni, per permettere un agevole accesso; i pozzetti devono essere dotati di robusti chiusini, specie se in aree carrabili.

Le cassette di giunzione dovranno avere un grado di protezione almeno IP44 ed è consigliabile che siano poste ad almeno 20cm dal suolo.Per evitare pericolosi fenomeni di condensa nei quadri, o nelle cassette, quando vengono allacciati con tubazioni interrate, è buona norma eseguire tamponamenti con materiali idonei nei punti di innesto.

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Le parti metalliche delle canalizzazioni sono generalmente da collegare a terra (a meno dei casi descritti nella norma CEI 11-17).

ConnessioniLe giunzioni e/o derivazioni entro pozzetti interrati vanno eseguite con materiali idonei al fine di ripristinare l’isolamento del cavo; ad esempio: giunti a resina colata, lastrature autoagglomeranti e vernici isolanti, tubi isolanti termorestringenti.(CEI 20-28).

1.2.3 Quadro generale dei servizi comuni

Riferimenti normativiCEI EN 60439-1 (CEI 17-13/1): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per

bassa tensione (quadri BT)Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)

CEI EN 60439-3 (CEI 17-13/3): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro usoQuadri di distribuzione (ASD)

CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare

Si consiglia di installare il quadro generale dei servizi comuni in prossimità:- del punto di consegna dell’energia elettrica, oppure- dell’ingresso del vano scale.

Possono essere installate le seguenti tipologie differenti di quadri:- quadri dichiarati ASD dal costruttore;- quadri ANS;- centralini e quadri conformi alla norma CEI 23-51.

Quadri dichiarati ASD dal costruttoreAdatti ad essere installati in ambienti dove possono essere utilizzati da personale non addestrato.Il grado di protezione dell’involucro deve essere IP 2XC.

Quadri non dichiarati ASD dal costruttore (ANS o conformi alla Norma CEI 23-51)Il quadro deve:- essere installato in apposito locale ove non possa aver accesso personale non

addestrato, oppure- avere sportello con chiusura a chiave.

1.2.4 Quadro

Riferimenti normativi

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CEI EN 60439-1 (CEI 17-13/1): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)

CEI EN 60439-3 (CEI 17-13/3): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso - Quadri di distribuzione (ASD)

CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare

Possono essere installate le seguenti tipologie differenti di quadri:- quadri dichiarati ASD dal costruttore;- quadri ANS;- centralini e quadri conformi alla norma CEI 23-51.

Quadri dichiarati ASD dal costruttoreAdatti ad essere installati in ambienti dove possono essere utilizzati da personale non addestrato.

Il grado di protezione dell’involucro deve essere IP 2XC.

Quadri non dichiarati ASD dal costruttoreIl quadro deve:- essere installato in apposito locale ove non possa aver accesso personale non

addestrato, oppure- avere sportello con chiusura a chiave.

1.2.5 Quadro di unità abitativa

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-53: Edilizia residenziale

Guida per l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione datiCriteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

Il quadro d’appartamento deve essere installato in luogo facilmente accessibile (generalmente all’ingresso dell’unità abitativa).Al suo interno possono essere installati:- dispositivi di sezionamento;- dispositivi di comando;- dispositivi di protezione dei circuiti contro le sovracorrenti;- dispositivi differenziali (obbligatori e generalmente con Idn ≤ 30mA).

1.2.6 Protezioni

1.2.6.1 Impianto di terra_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 60

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Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaDM 37/08 22 Gennaio 2008, n° 37 Art. 7 (Dichiarazione di conformità)CEI 64-12 - Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e

terziarioCEI 11-37 - Guida per l'esecuzione degli impianti di terra nei sistemi utilizzatori di energia

alimentati a tensione maggiore di 1kVCEI 11-1 - Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternataDPR 462/01: Regolamento di semplificazione del procedimento per la denuncia di

installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche, di dispositivi di messa a terra di impianti elettrici e di impianti elettrici pericolosi

Costituzione e prescrizioni impianto elettricoL’impianto di terra è definito come l’insieme dei dispersori, dei conduttori di terra, dei collettori (o nodi) principali di terra e dei conduttori di protezione ed equipotenziali, destinato a realizzare la messa a terra di protezione e/o di funzionamento.

Le caratteristiche dell’impianto di terra devono soddisfare le prescrizioni di sicurezza e funzionali dell’impianto elettrico, in particolare deve essere realizzato in modo da poter effettuare le verifiche periodiche previste.

DispersoriPossono essere costituiti da vari elementi metallici (ad es.: tondi, piastre, ferri delle armature nel calcestruzzo incorporato nel terreno, tubi dell’acqua).Nel caso vengano utilizzati i tubi dell’acqua, è necessario il consenso dell’esercente dell’acquedotto e un accordo che preveda che il responsabile dell’impianto elettrico venga informato sulle modifiche dell’acquedotto stesso. Tali condizioni valgono anche nel caso in cui vengano utilizzati i rivestimenti metallici di cavi non soggetti a danneggiamento per corrosione.Le tubazioni per liquido gas infiammabile non devono essere usate come dispersori.Qualora risultasse necessario una posa in acqua del dispersore (comunque sconsigliabile), è raccomandabile di installarlo a non meno di 5m di profondità sotto il livello dell’acqua o di vietare l’accesso alla zona che risultasse pericolosa.

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Conduttori di terraIl collegamento di un conduttore di terra al dispersore deve essere effettuato in modo accurato ed elettricamente soddisfacente.La parte interrata del conduttore di terra priva di isolamento e a contatto col terreno è considerata come dispersore.Il conduttore di terra deve avere le seguenti sezioni minime:

Caratteristiche di posa del conduttore

Protetti meccanicamente Non protetti meccanicamente

Protetto contro la corrosione

In accordo con sez. minime utilizzate per conduttori di protezione

16 mm2 (rame)16 mm2 (ferro zincato)

Non protetto contro 25 mm2 (rame)la corrosione 50 mm2 (ferro zincato o rivestimento equivalente)

Collettori o nodi principali di terraSono costituiti da una sbarra o da un terminale al quale si devono collegare tutti i conduttori di terra, di protezione, equipotenziali principali e, se richiesti, i conduttori funzionali.Sul conduttore di terra, in posizione accessibile, deve essere previsto un dispositivo di apertura che permetta di misurare la resistenza di terra: tale dispositivo può essere convenientemente combinato con il collettore principale di terra. Questo dispositivo deve essere apribile solo mediante attrezzo, deve essere meccanicamente robusto e deve assicurare il mantenimento della continuità elettrica.I conduttori di protezione o PEN possono essere collegati a terra in più punti.Si raccomanda che il dispositivo di apertura sia combinato con il collettore principale di terra.

Conduttori di protezioneLe sezioni dei conduttori di protezione non devono essere inferiori ai seguenti valori:

Sezione dei conduttori di fase dell’impianto S [mm2]

Sezione minima del corrispondente conduttore di protezione Sp [mm2]

S ≤ 1616 < S ≤ 35

S > 35

Sp = SSp = 16Sp = S/2

Tali valori sono utilizzabili solo in caso in cui il materiale dei conduttori di fase e di protezione sia lo stesso (in caso contrario, riferirsi alla norma CEI 64-8 Art. 543).La sezione di ogni conduttore di protezione che non faccia parte della conduttura di alimentazione, non deve essere, in ogni caso, inferiore a:

- 2,5 mm2 se è prevista una protezione meccanica;- 4 mm2 se non è prevista una protezione meccanica.

Possono essere utilizzati come conduttori di protezione, gli involucri o strutture metalliche dei quadri, i rivestimenti metallici (comprese le guaine di alcune condutture), i tubi protettivi, i canali metallici, le masse estranee, se rispondenti alle specifiche indicate nella norma CEI 64-8 Art. 543.2.Le connessioni dei conduttori di protezione devono essere accessibili per ispezioni e per prove, ad eccezione delle giunzioni di tipo miscelato o incapsulato.

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Sui conduttori di protezione non devono essere inseriti apparecchi di interruzione, ma possono esserlo dispositivi apribili mediante attrezzo ai fini delle prove.

Conduttori equipotenzialiCollegamenti elettrici che mettono diverse masse e masse estranee al medesimo potenziale.Quando le tubazioni metalliche dell’acqua sono utilizzate come conduttori di terra o di protezione, i contatori dell’acqua devono essere cortocircuitati per con un conduttore di sezione adeguata secondo la sua funzione nell’impianto di terra.Le connessioni dei conduttori di protezione devono essere accessibili per ispezioni e per prove, ad eccezione delle giunzioni di tipo miscelato o incapsulato.Sui conduttori di protezione non devono essere inseriti apparecchi di interruzione, ma possono esserlo dispositivi apribili mediante attrezzo ai fini delle prove.

Verifiche e manutenzionePer gli ambienti di lavoro, il datore di lavoro ha l’obbligo di richiedere e far eseguire le verifiche periodiche e straordinarie (a proprie spese) per gli impianti elettrici di messa a terra (DPR 462/01).La periodicità delle verifiche è di:- due anni nei locali ad uso medico (ospedali, case di cura, ambulatori, studi medici, …),

cantieri, luoghi a maggior rischio in caso d'incendio (attività soggette al Certificato di Prevenzione Incendi, …);

- cinque anni negli altri casi.Si ricorda che ai fini del DPR 462/01 le verifiche possono essere effettuate dall’Asl/Arpa o da un Organismo Abilitato dal Ministero delle Attività Produttive, per cui non sono valide, a tale fine, le verifiche effettuate da professionisti o da imprese installatrici.

Dichiarazione di conformitàPer gli edifici civili, al termine dei lavori l'impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente la dichiarazione di conformità (DM 37/08 del 22 Gennaio 2008 Art. 6) che equivale a tutti gli effetti all’omologazione dell’impianto.

Fanno eccezione gli impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione per i quali l’omologazione è effettuata dall’ASL o dall’ARPA competenti per territorio che effettuano la prima verifica.

1.2.6.2 Protezione dalle sovracorrenti

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continua

Protezione delle condutture contro le sovracorrentiI conduttori attivi devono essere protetti tramite una delle modalità seguenti:- installazione di dispositivi di protezione da sovraccarichi e cortocircuiti (CEI 64-8 Sez.

434 e Sez. 433) aventi caratteristiche tempo/corrente in accordo con quelle specificate nelle Norme CEI relative ad interruttori automatici e da fusibili di potenza, oppure

- utilizzo di un alimentazione non in grado di fornire una corrente superiore a quella sopportabile dal conduttore.

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I dispositivi che assicurano la protezione sia contro i sovraccarichi sia contro i cortocircuiti sono:- interruttori automatici provvisti di sganciatori di sovracorrente;- interruttori combinati con fusibili;- fusibili.

SovraccaricoI dispositivi che permettono protezione unicamente dai sovraccarichi hanno la caratteristica di intervento a tempo inverso e possono avere potere di interruzione inferiore alla corrente di cortocircuito presunta nel punto in cui essi sono installati (interruttori automatici con sganciatori di sovracorrente o fusibili gG/aM).Le condizioni che devono rispettare sono le seguenti:

1) IB ≤ In ≤ Iz2) If ≤ 1,45 Iz

dove:IB = corrente di impiego del circuito;Iz = portata in regime permanente della conduttura (Sezione 523);In = corrente nominale del dispositivo di protezione (Per i dispositivi di protezione regolabili

la corrente nominale In è la corrente di regolazione scelta);If = corrente che assicura l’effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il

tempo convenzionale in condizioni definite.

Si consiglia di non installare protezioni contro i sovraccarichi nei circuiti che alimentano apparecchi utilizzatori in cui l’apertura intempestiva del circuito potrebbe essere causa di pericolo.

CortocircuitoI dispositivi di protezione contro i cortocircuiti devono avere i seguenti requisiti:- potere di interruzione maggiore o uguale alla corrente di ctocto presunta nel punto di

installazione (a meno di back up);- tempo di intervento inferiore a quello necessario affinché le correnti di ctocto provochino

un innalzamento di temperatura superiore a quello ammesso dai conduttori, ovvero deve essere rispettata le relazione:

I2t ≤ K2S2

dove:t = durata in secondi;

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S = sezione in mm2;I = corrente effettiva di cortocircuito in ampere, espressa in valore efficace;K = 115 per i conduttori in rame isolati con PVC;

143 per i conduttori in rame isolati con gomma etilenpropilenica e propilene reticolato;

74 per i conduttori in alluminio isolati con PVC;87 per i conduttori in alluminio isolati con gomma etilenpropilenica o

propilene reticolato;115 corrispondente ad una temperatura di 160°C, per le giunzioni saldate a

stagno tra conduttori in rame;I 2t = integrale di Joule per la durata del cortocircuito (espresso in A2s).

La formula appena descritta è valida per i cortocircuiti di durata ≤ 5s e deve essere verificata per un cortocircuito che si produca in un punto qualsiasi della conduttura protetta.

I dispositivi di protezione contro il ctocto devono essere installati nei punti del circuito ove avviene una variazione delle caratteristiche del cavo (S, K) tali da non soddisfare la disequazione suddetta eccetto nel caso in cui il tratto di conduttura tra il punto di variazione appena citato e il dispositivo soddisfi contemporaneamente le seguenti condizioni:- lunghezza tratto ≤ 3m;- realizzato in modo che la probabilità che avvenga un ctocto sia bassissima;- non sia disposto nelle vicinanze di materiale combustibile o in luoghi a maggior rischio in

caso di incendio o di esplosione.

Il coordinamento tra la protezione contro i sovraccarichi e la protezione contro i cortocircuiti può essere ottenuta tramite:- un dispositivo di protezione contro i sovraccarichi (se rispetta le prescrizioni contenute

nella Norma CEI 64-8 Sez. 433 ed ha un potere di interruzione maggiore o uguale al valore della corrente di cortocircuito presunta nel suo punto di installazione);

- dispositivi distinti, coordinati in modo che l’energia lasciata passare dal dispositivo di protezione dal ctocto sia inferiore o uguale a quella massima sopportabile dal dispositivo di protezione dal sovraccarico.

Protezione dei conduttori di faseLa rilevazione ed interruzione delle sovracorrenti deve essere effettuata per tutti i conduttori di fase a meno delle eccezioni specificate dalla Norma CEI 64-8 Sez. 473.3.2.

Protezione del conduttore di neutroSistemi TT o TNE’ necessario prevedere la rilevazione delle sovracorrenti sul conduttore di neutro e conseguente interruzione dei conduttori di fase nel caso in cui il neutro abbia sezione minore dei conduttori di fase eccetto il caso in cui vengano soddisfatte contemporaneamente le due seguenti condizioni:- il conduttore di neutro è protetto contro i cortocircuiti dal dispositivo di protezione dei

conduttori di fase del circuito;- la massima corrente che può attraversare il conduttore di neutro in servizio ordinario è

inferiore al valore della portata di questo conduttore.

Sistema IT_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 65

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Si raccomanda di non distribuire il conduttore di neutro.Nel caso di conduttore di neutro distribuito, a meno di specifiche descritte dalla norma CEI 64-8 Sez. 473.3.2.2, si devono effettuare:- rilevazione delle sovracorrenti sul conduttore di neutro di ogni circuito;- interruzione di tutti i conduttori attivi e del conduttore di neutro (il conduttore di neutro

deve essere interrotto dopo il conduttore di fase ed aperto prima).

1.2.6.3 Protezione contro i contatti diretti ed indiretti

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaDM 37/08 (Articolo 6): Norme per la sicurezza degli impianti

Protezione contro i contatti diretti ed indiretti

Protezione mediante bassissima tensione di sicurezza e di protezione (sistemi SELV e PELV)Tensione a vuoto: ≤ 50 V in c.a. (valore efficace)

≤ 120 V in c.c.

Alimentazioni:- trasformatore di sicurezza o altra sorgente con caratteristiche di isolamento similari;- batteria;- gruppo elettrogeno.

Circuiti:Le parti attive devono essere elettricamente separate dagli altri circuiti (ovviamente anche circuiti SELV devono essere separati da quelli PELV) mediante i metodi specificati dalla Norma CEI 64-8 art. 411.1.3.2.

Prese a spina:non devono poter permettere la connessione con sistemi elettrici differenti, inoltre le prese dei sistemi SELV non devono avere un contatto per il collegamento del PE.

Prescrizioni particolari per i circuiti PELVIl circuito presenta un punto collegato a terra.La protezione dai contatti diretti deve essere ottenuta con uno dei seguenti metodi:

- utilizzando involucri o barriere aventi IP ≥ 2X (oppure IP ≥ XXB);- isolamento capace di sopportare 500V per un minuto.

Prescrizioni particolari per i circuiti SELVNon è permesso il collegamento a terra né delle parti attive, né delle masse (generalmente nemmeno delle masse estranee).

La protezione dai contatti diretti è generalmente assicurata se non vengono superati i seguenti limiti di tensione nominale: 25V in c.a., oppure 60V in c.c.Se vengono superati suddetti i limiti devono essere rispettate le condizioni dettate dalla norma CEI 64-8.

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Protezione mediante bassissima tensione di protezione funzionale (sistema FELV)Sono definiti FELV quei sistemi aventi Vn ≤ 50V in c.a. (oppure Vn ≤ 120V (c.c.)) non rispettanti, per ragioni di funzionalità, tutte le prescrizioni richieste per sistemi SELV o PELV.

La protezione dai contatti diretti ed indiretti è garantita soddisfacendo i requisiti richiesti dagli art. 471.3.2 e 471.3.3 della norma CEI 64-8.

Le prese a spina e le prese non devono essere compatibili con altri sistemi di tensione

Protezione contro i contatti diretti

Protezione totaleProtezione per mezzo di isolamento delle parti attiveQuesta protezione è ottenuta tramite isolamento completo e irremovibile (tranne che per mezzo di distruzione) delle parti attive del sistema.Protezione dalle parti attive per mezzo di involucri o barriereCaratteristiche:- IP ≥ 2X o IP ≥ IPXXB (IP ≥ 4X o IP ≥ XXD per quanto riguarda le superfici

orizzontali superiori a portata di mano);- nel caso debbano essere rimossi involucri o barriere si deve provvedere a

rispettare i requisiti minimi forniti dalla norma (ad esempio rendendo possibile l’operazione solamente tramite chiave o attrezzo).

Protezione parzialeProtezione mediante ostacoliSi devono fissare gli ostacoli in modo da impedire contatti involontari con pari attive e impedirne la rimozione accidentale.Protezione mediante distanziamentoSi deve operare affinché non possano essere a portata di mano parti attive a tensione diversa.

Protezione contro i contatti indiretti

Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 67

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Questa metodologia di protezione è richiesta se sulle masse può essere superato (in caso di guasto) il seguente valore della tensione di contatto limite:

UL > 50V in c.a. (120V in c.c.)

Si devono coordinare:- tipologia di collegamento a terra del sistema;- tipo di PE utilizzato;- tipo di dispositivi di protezione.

Si devono collegare allo stesso impianto di terra tutte le masse a cui si possa accedere simultaneamente.

Devono essere connessi al collegamento equipotenziale principale:- il conduttore di protezione;- il conduttore di terra;- il collettore principale di terra;- le masse estranee specificate all’art. 413.1.2.1.

In casi particolari definiti dalla norma può essere richiesto un collegamento equipotenziale supplementare.

Prescrizioni particolari per sistemi TN (Cabina propria, categoria I)

Questa tipologia di sistema è caratterizzata da:- messa a terra del sistema di alimentazione tramite un punto di messa a terra

(generalmente il neutro o in rari casi una fase);- collegamento di tutte le masse (se necessario anche masse estranee) al punto di

messa a terra.

Può essere utilizzato un conduttore PEN a posa fissa che funga sia da conduttore di neutro che da PE se si soddisfano le specifiche date dalla Norma CEI art 564.2:- Sez ≥ 10mm2 (rame) , oppure Sez ≥ 16mm2 (alluminio);- non abbia installato a monte un dispositivo differenziale.

Deve essere garantita la protezione dai contatti indiretti mediante interruzione automatica dell’alimentazione rispettando la seguente disequazione:

Ia ≤ U0/ZS

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Ia = valore di corrente definita dalla norma CEI 64-8 art.413.1.3.8;U0 = valore della tensione nominale tra fase e terra;Zs = impedenza anello di guasto.

Per ottenere suddetta protezione possono essere impiegati apparecchi di protezione contro le sovracorrenti o apparecchi differenziali (facendo particolare attenzione per quest’ultimi alle limitazioni di applicazione nel sistema TN).

Prescrizioni particolari per sistemi TT (senza cabina propria, categoria I)

Questa tipologia di sistema è caratterizzata da:- messa a terra del sistema di alimentazione tramite un punto di messa a terra

(generalmente il neutro o una fase);- collegamento di tutte le masse che devono essere protette da uno stesso

dispositivo ad un unico impianto di terra.

La protezione contro i contatti indiretti deve essere ottenuta mediante interruzione automatica dell’alimentazione per mezzo di dispositivi di protezione a corrente differenziale, oppure dispositivi di protezione contro le sovracorrenti purché, per entrambi, sia verificata la seguente disequazione:

RA.IA ≤ 50

RA [Ω] = resistenze dell’impianto di terra (condizioni più sfavorevole);IA [A] = corrente che provoca l’intervento del dispositivo automatico di protezione

definita nei casi specifici dalla norma.

Prescrizioni particolari per sistemi IT

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Questa tipologia di sistema è caratterizzata da:- isolamento da terra delle parti attive;- collegamento a terra delle masse (individuale, per gruppo di masse, collettivo).

E’ sconsigliata la distribuzione del neutro.

Non è necessaria interruzione dell’alimentazione al primo guasto ma si devono disporre dispositivi in grado di rilevarlo e segnalarlo in modo da poterlo eliminare nel minor tempo possibile.Deve essere verificata la seguente disequazione:

RT.Id ≤ 50

RT [Ω] = resistenza dispersore;Id [A] = corrente di primo guasto.

Avvenuta la prima condizione di guasto deve essere garantita la protezione dal secondo guasto tramite interruzione dell’alimentazione secondo le specifiche date dalla norma.

I dispositivi che possono essere utilizzati per proteggere un sistema IT sono i seguenti:- apparecchi per controllo isolamento;- apparecchi di protezione contro le sovracorrenti;- apparecchi differenziali.

Collegamento equipotenziale supplementareIl collegamento deve essere disposto tra tutte le masse e masse estranee che possono essere accessibili simultaneamente, inoltre deve essere collegato a tutti i conduttori PE dei componenti elettrici.

Protezione con impiego di componenti di classe II o con isolamento equivalenteLa protezione deve essere ottenuta tramite:

- utilizzo di componenti elettrici di calasse II e quadri rispondenti alla Norma CEI 17-13/1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT - Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS));

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- isolamento supplementare di componenti aventi il solo isolamento principale e isolamento rinforzato delle parti attive nude (entrambi ottenibili rispettando le condizioni art. 413.2 CEI 64-8).

Protezione mediante luoghi non conduttoriEvita il contatto simultaneo tra parti a potenziale differente a seguito di un guasto dell’isolamento principale.L’utilizzo di componenti di classe 0 è ammesso alle seguenti condizioni:- le masse e le masse estranee siano collocate in modo da non poter essere toccate

simultaneamente (vedi norma CEI 64-8 Articolo 413.3);- nel luogo non conduttore non devono essere distribuiti conduttori di protezione;- la resistenza dei pavimenti e delle pareti isolanti non deve essere inferiore a 50kΩ per

tensioni ≤ 500V e 100kΩ per tensioni > 500V.Questa tipologia di protezione è raramente applicabile in edifici civili e similari.

Protezione mediante collegamento equipotenziale locale non connesso a terraPermette di evitare l’insorgere di tensioni di contatto pericolose.Questa protezione è ottenuta mediante collegamento, non messo a terra tra tutte le masse e le masse estranee contemporaneamente accessibili. Tali conduttori non devono avere sezione inferiore a 2,5mm2 se protetti meccanicamente e a 4mm2 se non protetti meccanicamente.Tutte le tubazioni metalliche, di qualsiasi tipo, uscenti o entranti dal locale, devono essere isolate mediante appositi giunti per evitare la propagazione di potenziali pericolosi.Il locale deve risultare sotto sorveglianza di personale addestrato al fine di evitare l’introduzione nel locale di apparecchi collegati a terra o di masse estranee.Questa tipologia di protezione è utilizzabile in situazioni particolari e mai in edifici civili e similari oppure in luoghi destinati ad ospitare il pubblico.

Protezione mediante separazione elettricaDevono essere rispettate le condizioni descritte in art 413.5 Norma CEI 64-8.Le prescrizioni generali sono:- alimentazione del circuito tramite trasformatore di isolamento;- avere Vn [V]xL [m] ≤ 100000 con L [m] ≤ 500 e Vn [V] ≤ 500:

Vn: tensione nominale alimentazione circuito;L: lunghezza circuito;

- utilizzare condutture distinte per diversi circuiti separati;- non si devono collegare le parti attive né a terra né a nessun altro circuito;- collegare le masse del circuito tramite conduttori equipotenziali isolati.

1.2.6.4 Coordinamento apparecchi di protezione

Riferimenti normativiCEI EN 60898-1(CEI 23-3/1): Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti

per impianti domestici e similari. Parte 1: Interruttori automatici per funzionamento in corrente alternata

CEI EN 60947-2 (CEI 17- 5): Apparecchiature a bassa tensione.Parte 2: Interruttori automatici

CEI EN 61008-1 (CEI 23-42) Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari

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CEI EN 61009-1 (CEI 23-44) Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari

CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua

Il coordinamento dei dispositivi di protezione può essere di due tipi:- selettivo;- di sostegno (back-up).

1.2.6.4.1 Coordinamento selettivo

L’esigenza di ottenere selettività di intervento tra i dispositivi di protezione installati in un impianto è definita dal committente o dal progettista dell’impianto.

La mancanza di energia elettrica, anche per un breve tempo può causare danni economici e, in alcuni casi, compromettere la sicurezza delle persone. Ad esempio in alcuni impianti ove è richiesta la massima continuità di esercizio, quale:- impianti industriali a ciclo continuo;- impianti ausiliari di centrali;- reti di distribuzione civili (ospedali, banche, ecc.);- impianti di bordo,predomina sulle altre esigenze quella di garantire il più possibile la continuità di funzionamento.

Coordinamento selettivo tra dispositivi di protezione da sovracorrentiLa soluzione normalmente adottata è quella del coordinamento selettivo delle protezioni di massima corrente che consente di isolare dal sistema la parte di impianto interessata dal guasto, facendo intervenire il solo interruttore situato immediatamente a monte di esso.

Al fine di realizzare un corretto coordinamento selettivo, si devono tener presente le seguenti regole fondamentali:1) allo scopo di ridurre gli effetti di tipo termico ed elettrodinamico e contenere i tempi di

ritardo entro valori ragionevoli, il coordinamento selettivo non dovrebbe avvenire tra più di quattro interruttori in cascata;

2) ciascun interruttore deve essere in grado di stabilire, supportare ed interrompere la massima corrente di cortocircuito nel punto dove è installato;

3) per assicurarsi che gli interruttori di livello superiore non intervengano, mettendo fuori servizio anche parti di impianto non guaste, si devono adottare soglie di corrente di intervento (ed eventualmente di tempo di intervento) di valore crescente partendo dagli utilizzatori andando verso la sorgente di alimentazione;

4) per assicurare la selettività, l’intervallo dei tempi di intervento dovrebbe essere approssimativamente di 0,1-0,2 s. Il tempo massimo di intervento non dovrebbe superare i 0,5 s.

La selettività tra due interruttori in cascata, può essere totale o parziale.

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- Selettività totaleLa selettività è totale se si apre solo l’interruttore B, per tutti i valori di corrente inferiori o uguali alla massima corrente di ctocto presunta nel punto in cui è installato B.

- Selettività parziale La selettività è parziale se si apre solo l’interruttore B per valori di corrente di cortocircuito in C inferiori al valore IL oltre il quale si ha l’intervento simultaneo di A e B.

Le tipologie di selettività ottenibili sono: - cronometrica;- amperometrica;- di zona.

Selettività cronometricaPuò essere ottenuta con l’impiego di sganciatori o relé muniti di dispositivi di ritardo intenzionale dell’intervento.I ritardi vengono scelti con valori crescenti risalendo lungo l’impianto per garantire che l’intervento sia effettuato dall’interruttore immediatamente a monte del punto in cui si è verificato.L’interruttore A interviene con ritardo t rispetto all’interruttore B, nel caso che entrambi gli interruttori siano interessati a una corrente di guasto di valore superiore a Im.

L’interruttore A, ovviamente, dovrà essere in grado di sopportare le sollecitazioni dinamiche e termiche durante il tempo di ritardo.

Selettività amperometricaPuò essere ottenuta regolando la soglia di intervento istantaneo a valori di corrente diversi fra gli interruttori A e B e sfruttando la condizione favorevole del diverso valore assunto dalla corrente di cortocircuito in funzione della posizione in cui si manifesta il guasto a causa dell’impedenza dei cavi.

Per effetto della limitazione dovuta a questa impedenza in certi casi è possibile regolare l’intervento istantaneo dell’interruttore a monte del cavo ad un valore dell’intensità di

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corrente superiore a quello del massimo valore raggiungibile dalla corrente di guasto che percorre l’interruttore a valle, pur assicurando quasi completamente la protezione della parte di impianto compresa tra i due interruttori.

A seconda degli interruttori impiegati la selettività amperometrica può assumere condizioni diverse:

a) con interruttori tradizionali con breve ritardo a monte e a valle: la selettività è tanto più efficace e sicura quanto più grande è la differenza tra la corrente nominale dell’interruttore posto a monte e quella dell’interruttore posto a valle.Inoltre la selettività amperometrica generalmente risulta totale se la corrente di ctocto in C è inferiore alla corrente magnetica dell’intervento dell’interruttore A;

b) con interruttori tradizionali con breve ritardo a monte e interruttori tradizionali a valle: selettività amperometrica, per valori di corrente di ctocto elevati, può essere migliorata utilizzando interruttori a monte provvisti di relé muniti di breve ritardo (curva ”S”).La selettività è totale se l’interruttore A non si apre.La possibilità di avere interventi selettivi senza l’introduzione di ritardi intenzionali riduce le sollecitazioni termiche e dinamiche all’impianto in caso di guasto e frequentemente permette di sotto-dimensionare alcuni suoi componenti.

c) con interruttori tradizionali a monte e interruttori limitatori a valle: usando interruttori limitatori a valle e, a monte di essi, interruttori tradizionali (dotati di potere d’interruzione adeguato con sganciatori di tipo istantaneo) è possibile ottenere selettività totale.In questo caso la selettività dell’intervento si realizza grazie ai tempi di intervento estremamente ridotti dell’interruttore limitatore che riducono l’impulso di energia dovuto alla corrente di guasto a valori tanto bassi da non causare l’intervento dell’interruttore a monte.Con questo principio è possibile realizzare la selettività totale anche tra interruttori limitatori di diverso calibro fino a quei valori di corrente che non provocano l’apertura transitoria dei contatti del limitatore a monte.

Selettività energeticaÈ un tipo di selettività alla quale si ricorre quando fra due interruttori non è possibile impostare un tempo di ritardo nell’intervento.Questo sistema può consentire di ottenere un livello di selettività che va oltre il valore della soglia magnetica dell’interruttore a monte, impiegando un interruttore limitatore a valle.Nel caso si abbia a monte un interruttore del tipo B ma con Icw ≤ Icu, in funzione della limitazione effettuata dall’interruttore a valle possiamo ottenere un limite di selettività superiore al valore della soglia istantanea dell’interruttore a monte.

Per lo studio della selettività energetica non si confrontano le curve di intervento corrente/tempo dei componenti installati in serie ma le curve dell’energia specifica (I2t) _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 74

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lasciata passare dall’interruttore a valle e la curva dell’energia dell’interruttore a monte. Si ottiene la selettività energetica se le due curve non hanno punti di intersezione. L’effetto di limitazione dell’energia specifica passante è funzione del tipo di interruttore (meccanismo di apertura, contatti ecc.) mentre il livello energetico di non sgancio è legato alle caratteristiche di intervento dello sganciatore (soglia istantanea, tempo di intervento), nonché dalla soglia di repulsione dei contatti (apertura incondizionata).

Per poter realizzare in maniera ottimale una selettività energetica occorre pertanto impiegare:

- sganciatori istantanei con tempo di risposta legato alla corrente di cortocircuito e di taglia diversa;

- interruttori con una forte limitazione di corrente ed i contatti differenziati per taglia.

L’impiego di interruttori limitatori a valle permette inoltre una sensibile riduzione delle sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche alle quali è soggetto l’impianto e di contenere i ritardi intenzionali imposti agli interruttori installati a livello primario.

Selettività di zona o “accelerata”L’adozione del coordinamento selettivo delle protezioni comporta per sua natura l’allungamento dei tempi di eliminazione dei guasti man mano che ci si avvicina alla sorgente dell’energia e quindi dove il valore della corrente di guasto è maggiore.In impianti importanti, nei quali i livelli di distribuzione possono diventare molti, questi tempi potrebbero diventare inaccettabili sia per il valore elevato dell’energia specifica passante I2t ,sia per l’incompatibilità con i tempi di estinzione prescritti dall’Ente fornitore di energia.In questi casi può essere necessario adottare un sistema di selettività di zona o “accelerata”.Questa tecnica, più sofisticata, consente di accorciare i tempi determinati dalla selettività cronometrica tradizionale pur mantenendo la selettività degli interventi.Questo tipo di coordinamento si basa sulle seguenti operazioni:

- immediata individuazione dell’interruttore a cui compete l’eliminazione selettiva del guasto;

- abbreviazione del tempo di intervento di tale interruttore;- mantenimento del coordinamento selettivo degli interruttori a monte.

Il principio su cui basarsi per determinare quale sia l’interruttore più vicino al guasto consiste nell’utilizzare la corrente di guasto come unico elemento di riferimento comune per i vari interruttori e creare un interscambio di informazioni in base alle quali determinare in modo praticamente istantaneo quale parte dell’impianto deve essere tempestivamente staccata dal sistema.

Coordinamento selettivo tra dispositivi differenziali_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 75

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Questo coordinamento è ottenuto tra due dispositivi differenziali in serie se vengono soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:- l’apparecchio a monte deve aver caratteristica di funzionamento ritardata (tipo S);- il rapporto tra la corrente differenziale nominale del dispositivo a monte e la corrente

differenziale nominale del dispositivo a valle deve essere:Idnmonte ≥ 3 Idnvalle.

1.2.6.4.2 Protezione di sostegno (Back-up)

Si deve utilizzare una protezione di sostegno quando è richiesta l’apertura contemporanea dell’interruttore a monte e dell’interruttore a valle, oppure quella del solo interruttore a monte per valori della corrente di cortocircuito superiori ad un certo valore limite.Tale tipo di protezione è ammesso dalle norme CEI 64-8 e CEI EN 60947-2 A1.

Gli interruttori A e B, disposti in serie in un circuito, sono coordinati in modo tale da intervenire simultaneamente in caso di guasto in C per un valore di corrente superiore ad una prefissata soglia, detta corrente di scambio.In tal modo i due interruttori interagiscono tra loro comportandosi come fossero una sola unità con due interruzioni poste in serie che interrompono il cortocircuito.Tutto ciò conferisce all’insieme e quindi anche all’interruttore B un potere di interruzione superiore a quello che l’interruttore B stesso potrebbe fronteggiare da solo.L’impiego di interruttori limitatori a monte consente maggiori margini di sicurezza.La protezione di sostegno viene utilizzata in impianti elettrici in cui la continuità di esercizio della parte non guasta non è requisito fondamentale, ma esistono altre esigenze prioritariequali:1) la necessità di limitare gli ingombri delle apparecchiature elettriche;2) la necessità di non modificare impianti esistenti anche se non più idonei alle nuove

correnti di guasto;3) il problema tecnico-economico di contenere il dimensionamento dei componenti

dell’impianto elettrico.

La protezione di sostegno, pertanto, è applicabile quando non vi sono esigenze di selettività e consente, in particolare, di proteggere impianti sottodimensionati rispetto alla corrente di guasto presunta (ossia consente sensibili risparmi nel dimensionamento degli interruttori a valle).

Le condizioni indispensabili per la realizzazione della protezione di sostegno sono le seguenti:1) l’interruttore a monte deve avere un potere di interruzione almeno pari alla corrente di

cortocircuito presunta nel punto di installazione dell’interruttore a valle;

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2) la corrente di cortocircuito e l’energia specifica, lasciata passare di fatto nell’impianto dall’interruttore a monte non devono danneggiare l’interruttore a valle;

3) i due interruttori devono essere realmente in serie in modo da essere percorsi dalla stessa corrente in caso di guasto.

È comunque necessario, in caso di adozione della protezione di sostegno, sceglierecombinazioni di apparecchi delle quali siano state verificate dal costruttore attraverso prove pratiche, l’efficienza e le caratteristiche del complesso. Si deve infatti precisare che il valore del potere di interruzione della serie non può essere ricavato teoricamente, ma può essere definito solo con prove dirette, fatte in laboratorio.

1.2.6.5 Protezione contro i fulmini

Riferimenti normativiCEI EN 62305-1 (CEI 81-10/1): Protezione contro i fulmini - Parte 1: Principi generaliCEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2): Protezione contro i fulmini - Parte 2: Valutazione del

rischioCEI EN 62305-3 (CEI 81-10/3): Protezione contro i fulmini - Parte 3: Danno materiale alle

strutture e pericolo per le personeCEI EN 62305-4 (CEI 81-10/4): Protezione contro i fulmini - Parte 4: Impianti elettrici ed

elettronici nelle strutture

Prescrizioni particolariLa verifica di idoneità delle misure di protezione contro i fulmini è necessaria nei seguenti casi:- strutture con rischio di esplosione;- ospedali;- altre strutture in cui in caso di guasto interno si possa verificare una situazione di pericolo

immediato per una persona.

A tale scopo devono essere utilizzate le norme CEI EN 62305.

Norme specifiche devono invece essere applicate per:- sistemi ferroviari;- veicoli, navi, aerei, installazioni “offshore”;- tubazioni sotterranee ad alta pressione;- tubazioni, linee elettriche di potenza e di telecomunicazione non connesse alla struttura.

La norma CEI EN 62305-2 permette di valutare i rischi da fulminazione.

La protezione contro i fulmini può essere necessaria su:- strutture;- servizi entranti nella struttura.

Ai fini dell’utilizzo della norma CEI EN 62305-1 il fulmine deve essere considerato come una sorgente di danno che varia a seconda del punto di impatto rispetto alla struttura o al servizio da proteggere:Struttura da proteggere Servizio da proteggere- S1: fulmine sulla struttura - S1: fulmine sulla struttura servita- S2: fulmine vicino alla struttura- S3: fulmine sui servizi entranti nella struttura - S3: fulmine sul servizio entrante nella

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struttura- S4: fulmine in prossimità dei servizi entranti

nella struttura- S4: fulmine in prossimità del servizio

entrante nella struttura

Le tipologie di danno che possono essere causate dalle sorgenti di fulmine sopraelencate e che devono essere prese in considerazione sono le seguenti:

Struttura da proteggere Servizio da proteggere- D1: danni ad esseri viventi dovuto a

tensione di contatto e di passo- D2: danni materiali (incendio, esplosione,

distruzione meccanica, rilascio di sostanze chimiche)

- D2: danni materiali (incendio, esplosione, distruzione meccanica, rilascio di sostanze chimiche) dovuti agli effetti termici della corrente di fulmine

- D3: guasti agli impianti interni dovuti ad effetti elettromagnetici della corrente di fulmine (LEMP)

- D3: guasti agli impianti elettrici ed elettronici a causa delle sovratensioni

Infine sono elencate le tipologie di perdite:

Struttura da proteggere Servizio da proteggere- L1: perdita di vite umane- L2: perdita di servizio pubblico - L2: perdita di servizio pubblico- L3: perdita di patrimonio culturale

insostituibile- L4: perdita economica (struttura e suo

contenuto)- L4: perdita economica (servizi e perdita di

attività)

I rischi corrispondenti alle tipologie di perdita suddette sono i seguenti:- R1: perdita di vite umane- R2: perdita di servizio pubblico- R3: perdita di patrimonio culturale insostituibile

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Schema A

(1) Solo per strutture.(2) Solo per strutture con rischio di esplosione e per gli ospedali o altre strutture analoghe in cui la perdita degli impianti interni mette a rischio immediato la vita umana.(3) Solo per strutture in cui può verificarsi la perdita di animali.

Tramite la valutazione dei rischi, come indicato nella Norma CEI EN 62305-2, è possibile valutare la necessità di installare un sistema di protezione contro i fulmini.Devono essere considerati i rischi provocati da perdite sociali (R1, R2 ed R3) in modo che sia rispettata la seguente disequazione:

R ≤ RT

R = rischio provocato da perdite sociali (R1, R2 ed R3)RT = rischio tollerabile

Nel caso la disequazione suddetta non sia rispettata si deve procedere affinché il valore del rischio R scenda al di sotto del valore di rischio tollerabile RT.

La protezione contro il fulmine induce una convenienza economica sull’oggetto protetto se rispetta la seguente disequazione:

CRL + CPM < CL

CRL = costo residuo della perdita L4 dopo l’installazione della protezione contro il fulmineCPM = costo della protezione contro il fulmineCL = costo della perdita totale in assenza di protezione

Nel caso sia stata valutata la necessità o la convenienza economica di installare una protezione contro i fulmini quest’ultima deve essere scelta in modo che porti alla riduzione

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delle perdite e di conseguenza ai danni e rischi ad esse legati (secondo le relazioni individuate nello schema A)

Danno da ridurreStruttura

Danno da ridurre D1 - Adeguato isolamento delle parti conduttive esposte- Equipotenzializzazione del suolo per mezzo di un

dispersore di maglia (non efficace contro le tensioni di contatto)

- Barriere e cartelli ammonitori

Danno da ridurre D2 - Impianto di protezione contro il fulmine (LPS)

Danno da ridurre D3 - Impianto di protezione contro gli effetti elettromagnetici della corrente di fulmine (LEMP) ottenuto tramite i seguenti provvedimenti da utilizzare soli o congiuntamente:

Messa a terra ed equipotenzializzazione

Schermatura Percorso delle linee Sistema di Spd

Servizio

Danno da ridurre D2 - funi di guardia

Danno da ridurre D3 - limitatori di sovratensione (SPD) distribuiti lungo la linea

- cavi schermati

Le misure di protezione devono soddisfare la normativa di riferimento e devono essere progettate affinché rispettino i livelli di protezione prestabili i cui parametri sono espressi nella norma CEI EN 62305-1.

Devono essere stabilite delle zone di protezione delimitate dall’installazione di dispositivi di protezione contro i fulmini, all’interno delle quali, le caratteristiche del campo elettromagnetico siano compatibili con l’oggetto da proteggere.La norma CEI EN 62305-1 impone di rispettare i seguenti livelli minimi di protezione (LPZ):

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LPZ minimo per ridurre D1 e D2

LPZ0B

LPZ minimo per ridurre D3

LPZ1

LPZ0B = zona protetta contro la fulminazione diretta, ma dove il pericolo è l’esposizione al totale campo magnetico.

LPZ1 = zona in cui la corrente è limitata dalla suddivisione della corrente di fulmine e dalla presenza di SPD al confine della zona stessa.

I criteri per la progettazione, l’installazione e la manutenzione delle misure di protezione contro il fulmine sono considerate in due gruppi separati:

- La Norma CEI EN 62305-3 definisce i requisiti per la protezione di una struttura contro i danni materiali per mezzo di un impianto di protezione (LPS) e per la protezione contro i danni agli esseri viventi causate dalle tensioni di contatto e di passo in prossimità dell’LPS

- La Norma CEI EN 62305-4 definisce i requisiti per la protezione contro i LEMP (effetti elettromagnetici della corrente di fulmine) per gli impianti elettrici ed elettronici nelle strutture, al fine di ridurre il rischio di danni permanenti dovuti all’impulso elettromagnetico associato al fulmine.

Gli LPS utilizzati devono essere conformi ai requisiti stabiliti dalla Norma CEI EN 62305-3 e sono determinati dalla struttura che deve essere protetta e dal livello di protezione richiesto (LPZ).Sono suddivisi in due parti:- impianto di protezione esterno avente il compito di intercettare i fulmini sulla struttura e di

condurne la corrente a terra senza provocare danni.Il sistema è composto da captatori, calate, punti di misura e dispersori.Devono essere utilizzati componenti in grado di resistere ad effetti elettromagnetici della corrente di fulmine senza esserne danneggiati;

- impianto di protezione interno avente il compito di evitare l’insorgere di scariche elettriche pericolose innescate dall’LPS esterno.

Gli SPD utilizzati devono essere conformi ai requisiti stabiliti dalla Norma CEI EN 62305-4.

1.2.7 Comandi

1.2.7.1 Sezionamento e comando

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continua

Sezionamento

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Deve essere previsto il sezionamento dell’impianto elettrico, o parte di esso, tramite l’utilizzo di apposito dispositivo in modo da permettere operazioni di manutenzione, rilevazione guasti, riparazione, ecc.Il sezionamento deve essere generalmente effettuato su tutti i conduttori attivi.La posizione di aperto dei contatti deve essere visibile direttamente oppure tramite un indicatore meccanicamente vincolato ai contatti.Il dispositivo di chiusura deve essere tale da impedire manovre non intenzionali in seguito a urti, vibrazioni, falsi contatti elettrici, guasti, ecc.

Per evitare alimentazioni intempestive possono essere adottate le seguenti precauzioni:- blocchi meccanici;- scritta o altra opportuna segnaletica;- sistemazione in involucro o in locale chiuso a chiave.

L’interruttore differenziale non deve mai essere installato a monte di un conduttore PEN.

Il conduttore di terra non deve mai essere sezionato o interrotto in nessun sistema.

Non devono mai essere installati dispositivi di sezionamento e comando sul conduttore PEN in:

- sistemi TN-C;- nella parte TN-C dei sistemi TN-C-S;

Nei sistemi TN-C e nella parte TN-C dei sistemi TN-C-S, sul conduttore PEN e PE il sezionamento deve essere effettuato solo mediante dispositivo apribile con attrezzo per effettuare misure.

Comando funzionaleIl comando funzionale ha la funzione, in condizioni ordinarie, di aprire, chiudere o variare la tensione di un circuito.Possono essere utilizzate come comandi funzionali le prese aventi In ≤ 16A.

Interruzione per manutenzione non elettricaDevono essere installati apparecchi di interruzione dell’alimentazione negli impianti in cui la manutenzione non elettrica possa comportare rischi per le persone.Tali apparecchi devono essere installati in luogo permanentemente sotto controllo degli addetti alla manutenzione (quando ciò non è possibile si devono adottare provvedimenti contro la chiusura intempestiva da parte di terzi, simili a quelli prescritti per il sezionamento).

1.2.7.2 Comando e arresto di emergenza

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaDM 8/3/85 Direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzione incendi ai fini del

rilascio del nulla osta provvisorio di cui alla Legge 7 Dicembre 1984 N° 818

Prescrizioni per l’impianto elettrico

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 82

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Il comando di emergenza ha il compito di permettere la messa fuori tensione di un circuito in caso di situazione di pericolo.Deve essere facilmente individuabile e generalmente deve intervenire su tutti i conduttori attivi.Il comando di emergenza deve disalimentare solamente i circuiti ordinari e non quelli di sicurezza.Deve inoltre essere facilmente raggiungibile ed identificabile.

Le tipologie di dispositivi impiegati come comando di emergenza sono le seguenti: interruttori magnetotermici; interruttori magnetotermici e differenziali o interruttori differenziali puri; interruttori di manovra; dispositivi con comando a distanza (la cui apertura deve avvenire per

diseccitazione di bobina) agenti sul circuito dell’alimentazione.

Il comando di emergenza deve essere installato nei seguenti luoghi ed impianti (sono riportati i più comuni):

Ascensori e montacarichi; Attività soggette al controllo VVF; Attività turistico-alberghiere; Autorimesse con capacità di parcamento superiore a 9 veicoli; Cantieri; Centrali termiche a gasolio e a gas con potenzialità maggiore di 35kW; Centri commerciali; CED; Depositi di GPL; Grandi cucine; Edifici pregevoli per arte e storia; Edifici scolastici; Gruppi elettronici; Impianti automatici antincendio; Impianti di distribuzione stradale di GPL per autotrazione; Impianti sportivi; Laboratori elettrici; Lampade a scarica a catodo freddo ad alta tensione; Liquidi infiammabili; Locali di pubblico spettacolo; Luoghi con pericolo di esplosione; Luoghi di lavoro; Metropolitane; Miniere; Lavorazione , immagazzinamento, impiego, vendita e trasporto di oli minerali; Ospedali, case di cura; Sistemi di ventilazione.

1.2.8 Centrali tecnologiche

1.2.8.1 Centrale termica

Riferimenti normativi_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 83

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CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua

CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

CEI EN 60079-10 (CEI 31-30): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi

CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

CEI EN 60079-17 (CEI 31-34): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas - Guida all’applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi

CEI 31-35/A: Guida all’applicazione della Norma CEI 31-30 Classificazione dei luoghi pericolosi - Esempi di applicazione

D.M. 16/02/1982: Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi

Circ. n° 91 del 14/09/1961: Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi

D.M. 28/04/2005: Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi

D.M. 12/04/1996: Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi

EN 12464-1: Light and lighting - Lighting of work placet - Part 1: Indoor work places (Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro. Parte 1: Luoghi di lavoro interni)

Direttiva 90/396/CEE: direttiva del consiglio del 29 giugno 1990 concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di apparecchi a gas.

DPR 661/96: Regolamento per l'attuazione della direttiva 90/396/CEE concernente gli apparecchi a gas.

Direttiva ATEX 99/92/CE:direttiva del 16 dicembre 1999 del parlamento europeo e del consiglio, relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive

DLgs 233/03:Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive - Combustibile gassoso

DLgs 81/08: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

Circ. n° 73 del 29/07/1971: Impianti termici ad olio combustibile o a gasolio - Istruzioni per l'applicazione delle norme contro l'inquinamento atmosferico; disposizioni ai fini della prevenzione incendi

Classificazione

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Per centrale termica si intende un locale (o più locali comunicanti direttamente tra loro) destinato all’installazione di un impianto di produzione centralizzata del calore, la cui portata termica complessiva sia maggiore di 35kW (30000kcal/h). Le centrali termiche si differenziano a seconda del tipo di combustibile utilizzato.

Qualsiasi impianto termico di portata superiore a 116kW rientra tra le attività soggette al controllo di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco (D.M. 16/02/82) per il rilascio del CPI (Certificato di Prevenzione incendi).

Centrali termiche a combustibile gassosoPer verificare se devono essere presi provvedimenti sull’impianto elettrico ai fini della riduzione del rischio di esplosione si deve applicare:- la Norma CEI 31-35 V2 se vengono rispettate tutte le seguenti specifiche:

1) il combustibile è metano;2) la centrale è realizzata e mantenuta a regola d’arte;3) la pressione nominale di esercizio è 0,04bar (4000Pa);4) il foro di emissione per guasto è 0,04mm2;5) sono rispettate le aperture minime di ventilazione (previste dal DM 12/04/1996);

- la Norma CEI 31-30 nel caso in cui non siano rispettate le specifiche suddette.

L’impianto elettrico nelle zone con pericolo di esplosione deve essere realizzato in accordo alla Norma CEI 31-33, mentre le restanti zone possono essere trattate come ambienti ordinari.

Ai sensi del DM 37/08, se si è in presenza di una o più zone pericolose di dimensioni significative, l’impianto elettrico necessita di progetto.

Nei luoghi di lavoro, la centrale termica deve rispettare le prescrizioni dettate dal DLgs 233/03 (che introduce il titolo VIII bis, nel DLgs 81/08) se gli apparecchi dell’impianto gas utilizzati non sono conformi o soggetti al DPR 661/96.

Le centrali termiche che impiegano apparecchi dell’impianto gas soggetti al DPR 661/96, non richiedono provvedimenti sull’impianto elettrico atti a ridurre il pericolo di esplosione e di incendio, sono quindi trattabili come ambienti ordinari.

Alle centrali con potenza superiore a 35kW si applica inoltre il DM 12/4/96 (“Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione. La costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibile gassoso”).

Centrali termiche a combustibile liquidoOccorre calcolare la “Classe di compartimento” (Circ. n° 91 del 14/09/1961 e CEI 64-8 sez. 751). La classe di compartimento è un numero indicativo che esprime in minuti primi la durata minima di resistenza al fuoco da richiedere alla struttura del compartimento in esame.

- Per classe ≥ 30 si deve applicare la sezione 751 della norma CEI 64-8, relativa agli ambienti a maggior pericolo in caso di incendio (congiuntamente a quanto applicabile del resto della stessa norma); in tale caso l’ambiente è MARCIO di tipo C.

- Per classe < 30 si ricade nel caso degli ambienti ordinari per i quali è sufficiente fare riferimento alle prime 6 parti della norma CEI 64-8.

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Nel caso in cui il combustibile sia gasolio e vi sia la presenza di un rilevatore di incendio, la centrale può essere considerata un luogo ordinario ai fini del pericolo in caso di incendio.

Nel caso in cui il combustibile sia olio le prescrizioni da seguire sono dettate dalle norme del CT31, che permettono di classificare i luoghi a pericolo di esplosione e forniscono le specifiche per la progettazione, la realizzazione e le verifiche dell’impianto elettrico.

Alle centrali alimentate a combustibile liquido con potenza superiore a 35kW si applica inoltre il DM 28/04/05 (“Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi”).

Prescrizioni generali per l’impianto elettricoEsternamente al locale, in posizione segnalata ed accessibile, deve essere installato, sulla linea di alimentazione, un dispositivo di comando di emergenza manovrabile manualmente (in modo diretto), o remoto (comando elettrico a distanza con apertura per diseccitazione delle bobine) a condizione che sia assicurata l’interruzione del circuito principale (sezione 537.4.3 della Norma CEI 64-8).

In presenza di gas leggeri è sconsigliata l’installazione di impianti elettrici nella zona compresa tra il soffitto ed il limite superiore dell’apertura più alta (zona di ventilazione impedita).

E’ preferibile che i comandi dei punti luce vengano installati presso gli ingressi, mentre i punti luce devono essere installati direttamente a soffitto o a parete (alla maggiore altezza possibile, compatibilmente con l’ambiente).

Per le centrali termiche autonome di unità abitative si applicano le prescrizioni della Sezione 422 della Norma CEI 64-8.

Il Direttore Lavori, o chi ne fa le sue veci, dovrebbe indicare all’installatore termoidraulico le prescrizioni relative agli apparecchi elettrici di sua fornitura (IP, tipi di pressacavi utilizzati, ecc.).

ManutenzionePer facilitare la manutenzione del locale è opportuno prevedere un quadro contenente, oltre ai dispositivi di comando e di protezione, almeno le seguenti prese a spina:- una presa a spina 2P+T 16A 250V, a ricettività multipla P17/11 (bipasso) e, se esistono

circuiti trifase:- una presa a spina 3P+T 16A 6h 380-415V.

Prescrizioni per gli impianti elettrici nelle centrali termiche a maggior rischio in caso di incendioTutti i componenti dell’impianto devono essere installati in involucri aventi come grado di protezione almeno IP4X, ad esclusione di:- apparecchi di illuminazione;- motori;- prese a spina per uso domestico e similare;- interruttori luce e similari;- interruttori automatici magnetotermici fino a 16A e Icn=3000A.Le custodie delle morsettiere e dei collettori dei motori devono essere almeno IP4X.

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I gradi di protezione IP devono venire rispettati anche se l’apparecchiatura è alimentata da circuiti SELV con tensione non superiore a 25 V.

Le condutture passanti (che non alimentano utenze all’interno della centrale termica) non devono avere connessioni lungo il percorso a meno che tali connessioni non siano poste in involucri a prova di incendio. Ad eccezione delle condutture transitanti, è vietato l’uso del conduttore PEN.Le condutture ammesse (comprese quelle transitanti), devono esser realizzate come indicato nella sezione 751.04.2.6 della norma CEI 64-8.E’ consigliabile utilizzare, per le condutture mobili, cavi per impieghi gravosi (Guida CEI 20-40), es. H07 RN/F.

Le distanze minime da rispettare tra faretti/piccoli proiettori e corpi illuminati deve essere almeno: 0,5m (≤100W); 0,8m (da 100 a 300W), 1m (da 300 a 500W).Le lampade ad alogeni e alogenuri, devono avere lo schermo di sicurezza.

Prescrizioni per gli impianti elettrici nelle centrali termiche in luoghi con pericolo di esplosioneAl di fuori del luogo pericoloso, devono essere previsti per motivi di emergenza, uno o più dispositivi atti ad interrompere le alimentazioni elettriche del luogo pericoloso.I dispositivi di sezionamento (opportunamente identificati) devono agire su tutti i poli (compreso il conduttore di neutro), per ogni circuito o gruppo di circuiti.Le aperture inutilizzate per l’entrate dei cavi e dei tubi protettivi nelle costruzioni elettriche devono essere chiuse con elementi che ne mantengono le caratteristiche e asportabili solo tramite utensile.Quando possibile, è preferibile che i cavi installati nei luoghi pericolosi non abbiano giunzioni.Per evitare la fuoriuscita del combustibile liquido o gassoso dall’ambiente pericoloso, si devono sigillare le pareti per il passaggio delle condutture, e quando necessario è consigliabile sigillare le condutture stesse.E’ richiesta l’equalizzazione del potenziale.Nelle zone 1 o 2 i cavi per impianti fissi devono essere di tipo non propagante la fiamma, a meno che non siano posati interrati in cunicoli o condotti riempiti con sabbia o protetti in modo equivalente. Se il cavo di alimentazione degli apparecchi elettrici mobili o trasportabili è dotato di armatura o di uno schermo metallico flessibile, questo non deve essere usato come unico conduttore di protezione.Nei tubi, possono essere usati cavi unipolari senza guaina di protezione o multipolari, comunque quando il tubo protettivo contiene 3 o più cavi, la sezione totale dei cavi non deve essere maggiore del 40% la sezione del tubo.

Caldaia muraleNel caso di caldaie murali, con potenza termica inferiore a 35kW, l’installazione è regolata dalla norma UNI CIG 7129 sugli “impianti a gas per uso domestico alimentati da rete pubblica” nella quale vengono indicati i criteri di installazione, manutenzione, progettazione della parte idraulica, compresa la ventilazione del locale.L’impianto di alimentazione elettrica non richiede requisiti particolari.E’ opportuno installare in prossimità della caldaia, un interruttore automatico di protezione, comando e sezionamento per manutenzione.

Verifiche

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Per motivi di sicurezza, per tutta la durata della vita attiva di detti impianti, sia mantenuta l’integrità di tali specifiche caratteristiche; esse richiedono pertanto una verifica iniziale ed anche:a) regolari verifiche periodiche; oppureb) continua supervisione da parte di personale esperto.in accordo con la norma CEI EN 60079-17 (CEI 31- 34) e, quando necessario, alla manutenzione.L’intervallo fra le verifiche periodiche non deve superare tre anni senza sentire il parere di un esperto.

Livelli medi di illuminamento- Centrali termiche: 100 lux.

1.2.8.2 Centrale di condizionamento

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaGuida CEI 64-50 + (V1): Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli

impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

DM 12/4/96 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione. La costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibile gassoso

DM 28/04/05 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi

CEI EN 60204-1 (CEI 44-5): Sicurezza del macchinario - Equipaggiamento elettrico delle macchine - Parte 1: Regole generali

ClassificazioneL’impianto elettrico è composto da:- illuminazione e prese del locale;- alimentazione ordinaria delle macchine di condizionamento;- alimentazione di riserva delle macchine di condizionamento (ove necessaria);- alimentazione dei dispositivi di regolazione e controllo.

L’impianto di alimentazione deve essere conforme alle prescrizioni della Norma CEI 64-8 e gli impianti a bordo macchina devono essere conformi alla Norma CEI 44-5.

Nella centrale di condizionamento possono essere abitualmente installate le seguenti tipologie di macchine:- Refrigeratori di acqua;- Pompe di calore;- Macchina ad assorbimento;- Unità di trattamento dell’aria.

Alle centrali alimentate a combustibile gassoso con potenza superiore a 35 kW si applica inoltre il DM 12/4/96 (“Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la

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progettazione. La costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibile gassoso”).Alle centrali alimentate a combustibile liquido con potenza superiore a 35 kW si applica inoltre il DM 28/04/05 (“Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi”).

Solitamente nella centrale vengono installati dei macchinari molto ingombranti (pompe di calore, refrigeratori di acqua, …) che possono portare il locale a dover essere trattato come locale conduttore ristretto e dunque ad applicare le prescrizioni della sezione 706 della Norma 64-8.

Prescrizioni per l’impianto elettricoE’ consigliato almeno IP43.L’impianto elettrico è generalmente eseguito a vista.

Prescrizioni per l’equipaggiamento elettrico delle macchineL’impianto elettrico è composto da:- alimentazione ordinaria delle macchine;- alimentazione di riserva delle macchine (ove necessaria);- alimentazione dei dispositivi di regolazione e controllo.

Devono essere previsti:- dispositivi di sezionamento dell’alimentazione (in caso di due o più dispositivi è

obbligatorio l’utilizzo di interblocchi protettivi). La maniglia deve essere situata fra 0,6 e 1,9m sopra il piano di servizio (max 1,7m);

- dispositivi di prevenzione di avviamenti imprevisti;- dispositivi per il sezionamento dell’equipaggiamento elettrico.

Le chiusure non intenzionali e/o erronee del dispositivo di sezionamento devono essere prevenute mediante l’utilizzo di opportuni mezzi di blocco (in posizione di aperto), a meno che non siano posti in luogo chiuso, nel qual caso possono essere utilizzati altri mezzi (es. targhette avvertimento).La norma CEI 44-5 fornisce le eccezioni per le quali è possibile omettere tale prescrizione.

ManutenzioneNel caso di manutenzione non elettrica devono essere previsti:- dispositivi di interruzione dell’alimentazione (nel caso di possibili rischi per le persone.

CEI 64-8 463.1);- provvedimenti per evitare che le apparecchiature meccaniche alimentate elettricamente

vengano riattivate accidentalmente durante la manutenzione non elettrica (nel caso di controllo non continuo delle persone addette a tale manutenzione CEI 64-8 463.2).Esempio: - blocco meccanico sul dispositivo di interruzione; - scritte od altre opportune segnalazioni; - collocazione dei dispositivi di interruzione entro un locale o un involucro chiusi a

chiave.

Inoltre per facilitare la manutenzione si consiglia l’installazione di:- una presa a spina 2P + T 16A 250V, a ricettività multipla P17/11 (bipasso);- una presa a spina 2P + T 16 A 250V, P30 e, se esistono circuiti trifase.

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1.2.8.2.1 Prescrizioni integrative per edifici scolastici

Riferimenti normativiDM 26/08/92: Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica

È consentito il condizionamento dell'aria a mezzo di armadi condizionatori a condizione che il fluido refrigerante non sia infiammabile.

Negli impianti centralizzati di condizionamento aventi potenza superiore a 75kW i gruppi frigoriferi (che devono utilizzare fluidi frigorigeni non infiammabili) devono essere installati in locali appositi, così come le centrali di trattamento aria superiori a 50.000mc/h (portata volumetrica).

Le strutture di separazione devono presentare resistenza al fuoco non inferiore a REI 60 e le eventuali comunicazioni in esse praticate devono avvenire tramite porte di caratteristiche almeno REI 60 dotate di congegno di autochiusura.

Deve essere previsto un comando di arresto manuale dei ventilatori.Inoltre bisogna installare:- per impianti, a ricircolo di aria, di potenzialità > 20.000mc/h e ≤ 50.000mc/h; dispositivi

termostatici di arresto automatico dei ventilatori;- per impianti, a ricircolo di aria, di potenzialità > 50.000mc/h; rilevatori di fumo che

comandino l'arresto dei ventilatori.

Entrambi suddetti dispositivi non devono permettere la rimessa in marcia dei ventilatori senza l'intervento manuale dell'operatore.

Gli impianti centralizzati per la produzione di aria compressa, se di potenza superiore a 10kW, devono essere installati in locali aventi almeno una parete attestata verso l’esterno ovvero su intercapedine grigliata, muniti di superficie di sfogo non inferiore a1/15 della superficie in pianta del locale.

1.2.8.3 Centrale idrica

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici

utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

CEI EN 60204-1 (CEI 44-5): Sicurezza del macchinarioEquipaggiamento elettrico delle macchine Parte 1: Regole generali

Costituzione dell’impianto elettricoL’impianto è generalmente costituito da:- autoclave a due pompe (una di riserva all’altra con eventuale installazione di

apparecchiatura per garantirne l’alternanza automatica);_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 90

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- compressore.

Prescrizioni per l’impianto elettricoSe l’impianto elettrico è realizzato all’esterno, si consiglia come grado di protezione almeno IP43.Se l’impianto è realizzato all’interno, il grado di protezione minimo consigliato è IP40.

L’impianto elettrico è generalmente eseguito a vista.

Sono consigliate prese a spina di tipo industriale: monofase 2P+T da 16A; trifase 3P+T da 16A.

Per la protezione delle pompe antincendio:- preferire le misure che non comportano l’interruzione automatica del circuito al primo

guasto per la protezione contro i contatti indiretti:- per quanto riguarda la necessità di installare pompe antincendio, si consiglia di sentire

il parere dei Vigili del Fuoco.

Prescrizioni per l’equipaggiamento elettrico delle macchineL’impianto elettrico è composto da:- alimentazione ordinaria delle macchine;- alimentazione di riserva delle macchine (ove necessaria);- alimentazione dei dispositivi di regolazione e controllo.

Devono essere previsti:- dispositivi di sezionamento dell’alimentazione (in caso di due o più dispositivi è

obbligatorio l’utilizzo di interblocchi protettivi). La maniglia deve essere situata fra 0,6 e 1,9m sopra il piano di servizio (max 1,7m);

- dispositivi di prevenzione di avviamenti imprevisti;- dispositivi per il sezionamento dell’equipaggiamento elettrico.

Le chiusure non intenzionali e/o erronee del dispositivo di sezionamento devono essere prevenute mediante l’utilizzo di opportuni mezzi di blocco (in posizione di aperto), a meno che non siano posti in luogo chiuso, nel qual caso possono essere utilizzati altri mezzi (es. targhette avvertimento).La norma CEI 44-5 fornisce le eccezioni per le quali è possibile omettere tale prescrizione.

Prescrizioni per la manutenzioneNel caso di manutenzione non elettrica devono essere previsti:- dispositivi di interruzione dell’alimentazione (nel caso di possibili rischi per le persone.

CEI 64-8 463.1);- provvedimenti per evitare che le apparecchiature meccaniche alimentate elettricamente

vengano riattivate accidentalmente durante la manutenzione non elettrica (nel caso di controllo non continuo delle persone addette a tale manutenzione CEI 64-8 463.2.).Esempio:

- blocco meccanico sul dispositivo di interruzione;- scritte od altre opportune segnalazioni;- collocazione dei dispositivi di interruzione entro un locale;

o un involucro chiusi a chiave.

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Inoltre per facilitare la manutenzione si consiglia l’installazione di:- una presa a spina 2P + T 16A 250V, a ricettività multipla P17/11 (bipasso);- una presa a spina 2P + T 16 A 250V, P30 e, se esistono circuiti trifase.

1.2.8.4 Centrale di sollevamento acque nere

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici

utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Costituzione dell’impianto elettricoL’impianto è generalmente costituito da:- due pompe (una di riserva all’altra con eventuale installazione di apparecchiatura per

garantirne l’alternanza automatica);- compressore.

Per la parte sommersa dell’impianto (pompe, galleggianti, sensori, cavi, ecc.) va posta una particolare attenzione per i pericoli legati alla corrosione, per la penetrazione dei liquidi (mantenimento del grado IP), per i componenti esposti ad esalazioni.

Prescrizioni per l’impianto elettricoSe l’impianto elettrico è realizzato all’esterno, si consiglia come grado di protezione almeno IP43.Se l’impianto è realizzato all’interno, il grado di protezione minimo consigliato è IP40.

L’impianto elettrico è generalmente eseguito a vista.

E’ consigliato l’utilizzo e l’installazione di prese a spina di tipo industriale:- monofase 2P+T da 16A;- trifase 3P+T da 16A.

È opportuno prevedere un impianto di segnalazione del livello di guardia e di relativo allarme.

Prescrizioni per l’equipaggiamento elettrico delle macchineL’impianto elettrico è composto da:

- alimentazione ordinaria delle macchine;- alimentazione di riserva delle macchine (ove necessaria);- alimentazione dei dispositivi di regolazione e controllo.

Devono essere previsti:- dispositivi di sezionamento dell’alimentazione (in caso di due o più dispositivi è

obbligatorio l’utilizzo di interblocchi protettivi). La maniglia deve essere situata fra 0,6 e 1,9m sopra il piano di servizio (max 1,7m);

- dispositivi di prevenzione di avviamenti imprevisti;- dispositivi per il sezionamento dell’equipaggiamento elettrico.

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Le chiusure non intenzionali e/o erronee del dispositivo di sezionamento devono essere prevenute mediante l’utilizzo di opportuni mezzi di blocco (in posizione di aperto), a meno che non siano posti in luogo chiuso, nel qual caso possono essere utilizzati altri mezzi (es. targhette avvertimento).La norma CEI 44-5 fornisce le eccezioni per le quali è possibile omettere tale prescrizione.

Prescrizioni per la manutenzioneNel caso di manutenzione non elettrica devono essere previsti:

- dispositivi di interruzione dell’alimentazione (nel caso di possibili rischi per le persone. CEI 64-8 463.1);

- provvedimenti per evitare che le apparecchiature meccaniche alimentate elettricamente vengano riattivate accidentalmente durante la manutenzione non elettrica ( nel caso di controllo non continuo delle persone addette a tale manutenzione CEI 64-8 463.2).

Esempio:- blocco meccanico sul dispositivo di interruzione;- scritte od altre opportune segnalazioni;- collocazione dei dispositivi di interruzione entro un locale o un involucro chiusi a

chiave.

Inoltre per facilitare la manutenzione si consiglia l’installazione di:- una presa a spina 2P + T 16A 250V, a ricettività multipla P17/11 (bipasso);- una presa a spina 2P + T 16 A 250V, P30 e, se esistono circuiti trifase.

1.2.9 Atri-corridoi-scale

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici

utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

CEI 64-53: Edilizia residenziale - Guida per l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati - Criteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

EN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places" (Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

D.M. 16/5/87 N. 246 Norme di sicurezza per edifici di civile abitazione

Costituzione dell’impianto elettricoGli impianti da prevedere sono i seguenti:- circuiti prese (generalmente per la pulizia dei vani);- circuiti per l’illuminazione ordinaria (serale e ridotta notturna);- circuiti per l’illuminazione notturna;- circuiti per l’illuminazione di emergenza.

Prescrizioni per l’impianto elettrico

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Quadro generaleIl quadro di alimentazione dei servizi comuni deve essere generalmente munito di serratura, collocato in apposito locale e accessibile solo a personale autorizzato.

IlluminazioneSi consiglia di prevedere per ciascuna scala un proprio impianto di illuminazione, costituito da 2 circuiti luce:- serale (illuminamento normale, con comando a pulsante temporizzato);- notturno (illuminamento ridotto, con comando automatico ad interruttore crepuscolare).

Sono inoltre raccomandabili organi di comando dei circuiti luce (pulsanti, ecc.) di tipo luminoso, per una comoda localizzazione in caso di scarsa luminosità.

E’ consigliata l’installazione di punti comando luce scale:- all’inizio e alla fine di ogni rampa di scale;- nei pressi (max 1m) delle porte ascensori;- in prossimità di ogni ingresso (max 2m) dell’unità immobiliare;- in prossimità di ogni ingresso locale;- lungo i corridoi, i pianerottoli e i luoghi di passaggio (max 5m).Si raccomanda l'impiego di lampade a lunga durata e di tipo idoneo all’utilizzo.

E’ obbligatoria per gli edifici di altezza superiore a 32m, la presenza di un sistema di illuminazione di sicurezza idoneo a segnalare le vie di esodo, mentre è consigliata per quelli di altezza compresa tra 24m e 32m.Il livello di illuminamento e la sua durata devono essere tali da garantire un ordinato sfollamento (D.M. 16/5/87 N. 246). A tal fine sono consigliati (ad 1m di altezza dal piano di calpestio):- un livello non inferiore a 5 lux, in corrispondenza delle scale e delle porte;- un livello non inferiore a 2 lux, in ogni altro ambiente.

Al fine di evitare l’assenza di illuminazione in caso di mancanza di alimentazione dell’impianto, causata da intervento di protezione o a sospensione temporanea da parte dell’ente fornitore, è consigliata l’installazione di lampade ad accensione automatica (apparecchi autonomi di emergenza).

Prese a spinaE’ consigliata l’installazione di prese (una ogni 8-9m) nell’atrio e in ciascun vano scale. Tali prese potranno anche essere sezionate a mezzo di comandi con chiave (eventualmente da un unico punto centralizzato) nel caso in cui se ne volesse l’abilitazione da parte del solo personale autorizzato.

Scale all’apertoI componenti dell’impianto elettrico (interruttori, prese a spina, condutture, apparecchi di illuminazione, ecc.) installati all'esterno devono avere un grado di protezione minimo IP43 e adatti alle prevedibili condizioni ambientali (nebbia, pioggia, neve, ghiaccio, ecc.) e sollecitazioni meccaniche.

Livelli medi di illuminamento- Atri: 100 lux.- Corridoi: 100 lux (a livello del pavimento).- Scale: 150 lux.

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- Rampe: 150 lux.- Ingresso ascensori: 70 lux.- Sale di attesa: 200 lux.

1.2.10 Struttura commerciale

1.2.10.1 Quadro

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-51: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per centri commerciali

Il quadro è composto dalle seguenti sezioni:- sezione per distribuzione energia ordinaria;- sezione per distribuzione energia di riserva;- sezione destinata alla compensazione automatica dell’energia reattiva.

Deve essere ubicato:- in ambiente esterno all’area vendita (caso medie strutture commerciali);- in apposito locale in muratura non direttamente comunicante con zone frequentate dal

pubblico(caso grandi strutture commerciali).

Nel caso vengano installati quadri secondari nei locali di vendita devono avere porte apribili solo con chiave o con pannello asportabile tramite attrezzo.

Possono essere installate le seguenti tipologie differenti di quadri:- quadri dichiarati ASD dal costruttore;- quadri ANS;- centralini e quadri conformi alla norma CEI 23-51.

Quadri dichiarati ASD dal costruttoreAdatti ad essere installati in ambienti dove possono essere utilizzati da personale non addestrato.

Il grado di protezione dell’involucro deve essere IP 2XC.

Quadri non dichiarati ASD dal costruttoreIl quadro deve:- essere installato in apposito locale ove non possa aver accesso personale non

addestrato, oppure- avere sportello con chiusura a chiave.

1.2.10.2 Impianto F.M.

Riferimenti normativiCEI 23-12: Spine e prese per uso industriale_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 95

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CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua

CEI 64-51: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per centri commerciali

Prescrizioni per l’impiantoUtilizzare prese a spina per uso domestico e similare (monofasi) nelle strutture commerciali dove non è in genere previsto un servizio gravoso.In zone soggette a spruzzi d’acqua (macelleria, pescheria, ecc.) è richiesto un IP 44 mentre in zone soggette a getti d’acqua il grado di protezione deve essere IP 55.

Utilizzare prese a spina di tipo industriali quando:- sia previsto un impiego gravoso;- l’alimentazione sia monofase (2P+T) con In 16A (sempre con interruttore

generalmente interbloccato);- l’alimentazione sia trifase.

Le altezze minime di installazione sono le seguenti:- a parete: 175mm;- da canalizzazione o zoccolo: 70mm.

1.2.10.3 Prescrizioni integrative per megastrutture

Riferimementi normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-51: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per centri commerciali

Le megastrutture commerciali sono strutture caratterizzate dall’avere dimensioni superficiali maggiori di 10.000m2.

E’ consigliata l’applicazione delle prescrizioni integrative dell’allegato M della Guida CEI 64-51.

Bisogna garantire l’alimentazione di riserva disponendo apparecchiature ridondanti e valutando la possibilità di utilizzare sistemi di cogenerazione per fornire l’alimentazione ordinaria lasciando quella di riserva al gestore.

Valutare se in alcuni ambienti debba essere applicata la sez 751 della Norma CEI 64-8 con particolare riferimento all’art. 751.03.2 e 751.03.4.

Barriere di non propagazione incendiNel caso la struttura o parte di essa ricada nelle prescrizioni della Norma CEI 64.8 sez.751 devono essere disposte barriere tagliafiamma.

Inoltre, i circuiti e le condutture che attraversano gli spazi destinati alle vie di esodo e alle uscite di sicurezza, non devono costituire fonte di pericolo in tutti gli attraversamenti di _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 96

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solai o pareti che delimitano il compartimento antincendio aventi caratteristiche di resistenza al fuoco almeno pari a quelle richieste per gli elementi costruttivi del solaio o della parete in cui sono installate.

1.2.11 Panetteria

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI EN 50281-1-2 (CEI 31-36): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la

presenza di polvere combustibileParte 1-2: Costruzioni elettriche protette da custodieScelta, installazione e manutenzione

CEI EN 50281-3 (31-52): Costruzioni per atmosfere esplosive per la presenza di polvere combustibileParte 3: Classificazione dei luoghi dove sono o possono essere presenti polveri combustibili

Direttiva ATEX 99/92/CE:direttiva del 16 dicembre 1999 del parlamento europeo e del consiglio, relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive

DLgs 233/03:Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosiveCombustibile gassoso

DLgs 81/08: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

Oltre ad applicare la norma CEI 64-8 si deve verificare la possibilità e/o probabilità che si formi una atmosfera esplosiva e ripartire l’area della panetteria in zone (CEI 31-35) in base alla frequenza e alla durata della presenza di atmosfere esplosive.

Nelle zone a pericolo di esplosione gli impianti elettrici devono essere realizzati in conformità alla Norma CEI 31-36, in particolare:- le condutture utilizzate devono essere delle seguenti tipologie:

- condutture in tubo;- condutture in vista realizzate con cavi armati o con guaina continua in alluminio;- cavi ad isolamento minerale;

- i cavi devono essere disposti in percorsi lungo i quali sia meno probabile che si accumuli polvere e che evitino il passaggio in zone pericolose;

- i punti di passaggio delle condutture da un luogo ad un altro devono essere opportunamente sigillati;

- devono essere installati dispositivi che permettano il sezionamento di ogni circuito (conduttori di neutro compresi);

- gli apparecchi utilizzati dovranno essere conformi alla Direttiva Europea 94/9/CE “ATEX”.

Livelli medi di illuminamentoZona preparazione e infornatura: 300 luxZona finitura, decorazione: 500 lux

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1.2.12 Luoghi di ristorazione

1.2.12.1 Cucina d'appartamento

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici

utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Prescrizioni per l’impianto elettricoL’ambiente deve essere considerato di tipo ordinario (si applica la Norma CEI 64-8 Sezioni da 1 a 6).

Non sono necessari collegamenti equipotenziali supplementari.

E’ consigliata l’installazione di prese a spina con terra laterale e centrale ad alveoli protetti (UNEL P30), in modo da potervici inserire prese a standard italiano o tedesco.Le prese da incasso o sporgenti vanno installate ad almeno 17,5cm dal pavimento (7cm se installate su canalizzazioni o zoccoli).Per poter utilizzare elettrodomestici trasportabili è preferibile installare alcune prese ad altezza di 1,1÷1,2m dal pavimento (lontano da lavelli e piani di cottura).

Per l’alimentazione di lavastoviglie installare prese tipo P30 con terra laterale e centrale, adatte a ricevere sia spine schuko che spine a poli allineati.

Livelli medi di illuminamento- Cucine d’appartamento: 300 lux.

1.2.12.2 Cucina

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI EN 60079-10 (CEI 31-30): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la

presenza di gas - Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosiCEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la

presenza di gas - Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

CEI EN 60079-17 (CEI 31- 34): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

Guida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Guida CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas - Guida all’applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi

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Guida CEI 31-35/A: Guida all’applicazione della Norma CEI 31-30 Classificazione dei luoghi pericolosi - Esempi di applicazione

D.M. 16/02/1982: Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi.

D.M. 28/04/2005: Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi.

D.M. 12/04/1996: Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi.

EN 12464-1: Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places (Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni)

ClassificazioneUtilizzando la norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30) e la guida CEI 31-35 relative agli ambienti con pericolo legato alla presenza di gas, è possibile verificare se la cucina ricade o meno tra i luoghi ritenuti con pericolo di esplosione, evidenziandone le eventuali zone ove esiste pericolo di esplosione.

- Nel caso in cui la cucina non risultasse tra quelle classificabili ai fini del pericolo di esplosione, allora si dovranno applicare solo le regole generali (CEI 64-8 Sezioni da 1 a 6).

- In caso di presenza di tali zone, si dovrà utilizzare materiale marcato ATEX ai fini della Direttiva omonima e con una classificazione (materiale di categoria 1, 2 o 3) adatta al tipo di zona riscontrato (zona 0,1 o 2). La norma da applicare in questo caso è la CEI EN 60079-14 (CEI 31-33).

Alle cucine alimentate a combustibile gassoso con potenza superiore a 35 kW si applica inoltre il DM 12/4/96 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione. La costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibile gassoso”.

Alle cucine alimentate a combustibile liquido con potenza superiore a 35 kW si applica inoltre il DM 28/04/05 “Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi”.

Inoltre le cucine che presentano una potenza superiore a 116 kW sono soggette al rilascio del certificato di prevenzione incendi da parte dei Vigili del Fuoco (D.M. 16/02/82).

Prescrizioni per l’impianto elettricoIl quadro generale deve essere installato in un luogo facilmente accessibile (ma non esposto a fattori esterni dannosi, quali: calore, sporco, ecc.).

Per evitare gli effetti del calore proveniente da sorgenti esterne, si deve utilizzare uno o più dei seguenti metodi, oppure altri metodi parimenti efficaci, per proteggere le condutture:

- schermi di protezione;- sufficiente allontanamento dalla sorgente di calore;- scelta della conduttura tenendo conto delle sovratemperature che si possono presentare;

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- rinforzo locale o modifica del materiale isolante.

E’ consigliato l'impiego di prese a spina interbloccate (altezza consigliata: 1.3m).Le prese a spina e gli interruttori devono essere installati in involucri che abbiano almeno IP4X e non siano installate su piano di lavoro orizzontale.

Gli apparecchi di illuminazione devono avere un IPX4 minimo.

Nel locale cucina bisogna installare un comando di emergenza in posizione facilmente accessibile un (o più) comando di emergenza che interrompa l’alimentazione di tutti gli utilizzatori elettrici della cucina nel caso di pericoli imprevisti.

Ulteriori indicazioni sono riportate nella norma CEI 64-8 con particolare riferimento ai paragrafi 527 e 522.2.

Prescrizioni per gli impianti elettrici nelle cucine in luoghi con pericolo di esplosioneE’ necessario utilizzare cavi che non propaghino la fiamma (CEI 20-35) se utilizzati singolarmente o l’incendio (CEI 20-22) se usati in fascio.La conduttura deve essere di materiale non isolante oppure essere del tipo non propagante la fiamma (es. tubo di colore diverso dall’arancione).I tubi propaganti la fiamma (arancione) possono essere utilizzati solo se annegati entro materiale non combustibile.Al di fuori del luogo pericoloso, devono essere previsti per motivi di emergenza, uno o più dispositivi atti ad interrompere le alimentazioni elettriche del luogo pericoloso.I dispositivi di sezionamento (opportunamente identificati) devono agire su tutti i poli (compreso il conduttore di neutro), per ogni circuito o gruppo di circuiti.Le aperture inutilizzate per le entrate dei cavi e dei tubi protettivi nelle costruzioni elettriche, devono essere chiuse con elementi che ne mantengono le caratteristiche e asportabili solo tramite utensile.Quando possibile, è preferibile che i cavi installati nei luoghi pericolosi non abbiano giunzioni.Per evitare la fuoriuscita del combustibile liquido o gassoso dall’ambiente pericoloso, si devono sigillare le pareti per il passaggio delle condutture, e quando necessario è consigliabile sigillare le condutture stesse.E’ richiesta l’equalizzazione del potenziale.Nelle zone 1 o 2 i cavi per impianti fissi devono essere di tipo non propagante la fiamma, a meno che non siano posati interrati in cunicoli o condotti riempiti con sabbia o protetti in modo equivalente. Se il cavo di alimentazione degli apparecchi elettrici mobili o trasportabili è dotato di armatura o di uno schermo metallico flessibile, questo non deve essere usato come unico conduttore di protezione.Nei tubi, possono essere usati cavi unipolari senza guaina di protezione o multipolari, comunque quando il tubo protettivo contiene 3 o più cavi, la sezione totale dei cavi non deve essere maggiore del 40% la sezione del tubo.

Livelli medi di illuminamento- Cucina di ristoranti e alberghi: 500 lux- Cucina di edifici scolastici: 500 lux

1.2.12.3 Mensa o refettorio_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 100

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Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici

utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

CEI 64-53: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione datiCriteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

EN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places" (Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoI circuiti necessari sono:- alimentazione luci interne ed eventualmente esterne;- alimentazione prese interne ed eventualmente esterne;- alimentazione prese per le vetrinette refrigerate (se presenti).

Prescrizioni per l’impianto elettricoEssendo il locale mensa quasi sempre affiancato alla cucina, saranno disposti due circuiti separati in partenza al gruppo di misura con due quadri separati, uno per locale (a meno che la superficie dei due ambienti non sia ridotta o che non sia prevista una separazione muraria).

L’alimentazione, tipicamente monofase, necessita di un interruttore generale differenziale con Idn ≤ 30mA.

Livelli medi di illuminamento- Mensa: 200 lux- Ristorante, sala da pranzo, ambienti funzionali: l’illuminazione deve creare un atmosfera

appropriata- Ristorante self service: 200 lux- Buffet: 300 lux

1.2.12.4 Bar

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-11 Impianti elettrici nei mobiliCEI 64-15 Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica (da

utilizzare ove ve ne siano le condizioni)CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici

utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

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CEI 64-53: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione datiCriteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

Classificazione e costituzioneUn bar è tipicamente composto da:- zona destinata al pubblico;- locale deposito;- locale servizio.

L’impianto è costituito dai seguenti circuiti:- bancone (trifase);- prese a spina interne;- prese a spina esterne;- prese a spina per retro e servizi;- illuminazione per retro e servizi;- illuminazione interno;- illuminazione esterno (eventuale);- alimentazione insegna (con comando ad orologio);- alimentazione vetrine (eventuale, con comando a orologio).- registratore di cassa (possibilmente separato);- illuminazione di sicurezza;- prese telefoniche, antenna e radio.

Prescrizioni per l’impianto elettricoDeve essere installato un quadro elettrico in luogo facilmente accessibile all’operatore.Devono essere utilizzati dispositivi magnetotermici differenziali con Idn ≤ 30mA (solitamente un generale e derivati per ogni circuito).

E’ opportuna la disposizione di un impianto di illuminazione di sicurezza di autonomia 1h (lampade singole con propria sorgente autonoma).

Si consiglia di non installare prese a spina in zone ove possano essere investite da liquidi, altrimenti devono essere poste in involucri con almeno IPX4.Prese consigliate (il più possibile non accessibili al pubblico):- Punti presa 2P+T 10A, P11;- Punti presa 2P+T 16A, P17/P11,bipasso;- Punti presa 2P+T 16A, P30.

Livelli medi di illuminamento- Banco e sale: l’illuminazione deve creare un’atmosfera appropriata

1.2.13 Area di campeggio

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continua

Prescrizioni per l’impianto_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 102

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La norma a cui fare riferimento è la CEI 64-8/7 (ambienti ed applicazioni particolari), che nella sezione 708 tratta le prescrizioni sugli impianti elettrici per aree di campeggio destinati all’alimentazione di caravan ,camper e altri veicoli per il tempo libero.

La tensione nominale di alimentazione dei veicoli per tempo libero non deve superare 230/400 V.

E’ vietato l’uso del sistema TN-C.

L’impianto di distribuzione può essere:- interrato (devono essere prese le giuste precauzioni per proteggere le condutture da

picchetti per tende, schiacciamento, ecc.), oppure- aereo, se composto da cavi isolati e disposti come indicato nella tabella seguente;

Altezza dal suolo di cavi sospesiZone soggette a transito di veicoli ≥ 6mAltre zone ≥ 3,5m

Le prescrizioni base di un impianto in un campeggio sono le seguenti:

- i quadri devono essere installati in modo da non distare più di 20m dal punto di connessione dei veicoli.Le connessioni vengono effettuate tramite cavi flessibili del tipo H07 RN-F (provvisti di PE) di lunghezza 25m e Sez ≥ 2,5mm2.L’anima del conduttore di protezione deve essere di colore giallo-verde, mentre quella del conduttore di neutro blu chiaro.Devono essere utilizzate spine munite del morsetto di terra e connettori conformi alla Norma CEI 23-12;

- si deve installare almeno una presa per ogni piazzola;

- le prese devono essere conformi alla Norma CEI EN 60309-1/2 (Spine e prese per uso industriale) e con corrente nominale In ≥ 16A;

- le prese devono essere installate in modo che l'altezza dal suolo del bordo inferiore sia di 0,51,5m;

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- per ogni presa deve essere prevista una protezione contro le sovracorrenti ed una protezione differenziale avente Idn ≤ 30mA;

- i componenti elettrici installati all’esterno devono presentare almeno le seguenti caratteristiche:

Grado di protezione: IPX4 nei confronti degli spruzzi di acqua;IP3X nei confronto dei piccoli corpi solidi.

Resistenza agli urti: IK08.

1.2.14 Impianto in porto, banchina, molo

Riferimenti normativiIEC 60364-7-709: Electrical installation of buildings - Requirements for special installations

or locations - marinas and pleasure craft.

La tipologia di installazione e dispositivi scelti per l’impianto devono tenere conto del possibile rischio caratterizzato da corrosione, movimentazione e presenza di acqua.

Prescrizioni particolari per l’impianto elettricoE’ vietato l’utilizzo del sistema TN-C.

La protezione dai contatti indiretti deve essere ottenuta mediante una delle seguenti modalità:- sistema con trasformatore di isolamento conforme a EN 61558-2-4 (ogni trasformatore

deve alimentare una sola barca).In alcuni casi può essere richiesta l’installazione di interruttori differenziali con Idn non superiore a 30 mA;

- utilizzo di componenti di classe II;- installazione di interruttori differenziali Idn ≤ 30mA.

L’energia viene distribuita tramite colonnine conformi alla norma CEI 17-13/1 (o CEI 17-13/4) in grado di alimentare al massimo 6 prese.Ciascun gruppo di prese deve essere protetto contro i contatti indiretti tramite un interruttore differenziale con sensibilità di 30 mA (un differenziale al massimo per 3 prese), _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 104

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mentre la protezione dalle sovracorrenti deve essere garantita mediante un dispositivo automatico per ogni presa di corrente nominale non superiore a quella della presa da proteggere.

Le prese utilizzate devono essere conformi alla Norma EN 60309-1 e EN 60309-2.Il grado di protezione minimo delle prese in funzione dell’altezza d’installazione dal piano di calpestio è seguente:- IP44 per una altezza delle prese di oltre 1m;- IP55 per altezze comprese da un minimo di 0,3m fino a 1m (inoltre il quadro deve essere

resistente alla corrosione e agli sforzi meccanici).

Il cavo che collega le colonnine alle barche non deve avere connessioni intermedie e deve essere di lunghezza inferiore a25m.

1.2.15 Cantiere edile di piccole dimensioni

1.2.15.1 Area di cantiere

1.2.15.1.1 Alimentazione dell'area di cantiere

CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua

L’impianto di cantiere, a seconda dell’entità dell’energia da prelevare e del luogo in cui è ubicato può essere alimentato tramite:- rete BT;- rete MT (ad esempio tramite sottostazione prefabbricata in accordo alla Norma CEI EN

61330 oppure tramite cabina del committente);- autoproduzione con gruppi generatori.

L’origine dell’impianto di cantiere coincide con il punto di allacciamento della linea di alimentazione come precisato dalla tabella sottostante:

Tipo di alimentazione Origine impianto di cantiereFornitura realizzata direttamenteda un ente fornitore:

morsetti interruttore limitatore morsetti organo di misura

Alimentazione derivata daun impianto esistente:

morsetti dell’interruttore immediatamente a monte della

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linea di cantiere

Tramite presa a spina: spina della linea di alimentazione del quadro di cantiere

Altro: gruppo elettrogeno cabina elettrica

Il locale di produzione e consegna energia non ricade nelle prescrizioni a cui sono soggetti gli impianti di cantiere (CEI 64-8 Sez. 704) contrariamente a quanto deve essere fatto per la linea di cantiere che da esso preleva energia.

Se l’impianto di cantiere deve essere installato in un edificio ove è già presente il proprio impianto elettrico fisso è possibile prelevare energia dalle prese di quest’ultimo a patto che rispetti le prescrizioni di sicurezza dettate dalla norma CEI 64-8, ponendo particolare attenzione nel verificare che l’impianto preesistente sia adatto a convivere con le condizioni ambientali del cantiere e che le prese utilizzate risultino protette tramite interruttore differenziale avente Idn≤30mA.

È sconsigliato l’utilizzo del sistema IT.

1.2.15.1.2 Quadro

I quadri utilizzati nei locali accessori al cantiere possono essere conformi, a seconda delle specifiche necessità ad una delle seguenti norme:- CEI 23-51;- CEI EN 60439-3.

Deve essere previsto un quadro generale da cantiere.I quadri utilizzati nel cantiere devono essere di tipo ASC (Apparecchiature di Serie per Cantiere), quindi conformi alla norma CEI EN 60439-4.

A seconda dell’utilizzo i quadri suddetti sono suddivisibili in:- ASC mobili (spostabili senza dover togliere tensione);- ASC trasportabili (spostabili solo dopo aver tolto la tensione):

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Un’ulteriore suddivisione dettata dalla norma CEI EN 60439-4 è la seguente:- ASC di entrata: serve al collegamento sia alla rete pubblica o alla sottostazione di

trasformazione oppure al generatore di cantiere;- ASC di misura: adatto alla misura dell’energia consumata nel cantiere;- ASC di trasformazione: idoneo a fornire mezzi per la trasformazione di tensione o misure

di protezione;- ASC di distribuzione: serve per la distribuzione e la protezione dell’alimentazione. Può

essere un grande quadro (per cantieri molto grossi) oppure una cassetta con prese a spina (per piccoli cantieri di ristrutturazione o manutenzione).

Composizione quadro ASCUnità di entrata Unità di uscita- dispositivo di sezionamento- dispositivo di protezione

- dispositivi di manovra- dispositivi di protezione contro le sovracorrenti

- dispositivi di protezione contro contatti diretti e indiretti

Caratteristiche principali di questi quadri sono le seguenti:- avere in dotazione mezzi per il sollevamento e trasporto;- il grado di protezione minimo richiesto è IP44;- essere munito di targa indelebile contenente i dati specificati dalla norma di riferimento.

Il DPR 547/55 prevede che sul quadro vi sia una chiara indicazione dei circuiti che vengono alimentati dallo stesso.

1.2.15.1.3 Prescrizioni per l'impianto elettrico

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Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in

corrente alternata e a 1500 V in corrente continuaCEI 64-17: Guida all'esecuzione degli impianti elettrici nei cantieriDPR 164/56: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioniDPR 547/55: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoroDLgs 81/08: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di

tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

Per cantiere edile si intende il luogo dove si svolgono:- lavori di costruzione di nuovi edifici;- lavori di riparazione, trasformazione, ampliamento o demolizione di edifici esistenti;- costruzione di strade, viadotti, parchi, canali, teleferiche, ecc.;- opere pubbliche;- lavori di movimentazione terra;- interventi di manutenzione in banchine di costruzione navale;- lavori simili.

Ai locali di servizio dei cantieri (uffici, spogliatoi, ecc.) e alle miniere non deve essere applicate la sez.704 della Norma CEI 64-8 dedicata a cantieri di costruzione e demolizione.

L’impianto elettrico di cantiere è composto sia da una parte fissa che da una parte mobile; sono esclusi cavi e spine di eventuali apparecchi utilizzatori portatili o trasportabili.

La norma CEI 64-8/2 da le seguenti definizioni:

- Apparecchio utilizzatore trasportabile: un apparecchio utilizzatore è trasportabile se può essere spostato facilmente, perché munito di apposite maniglie per il trasporto, o perché la sua massa è limitata. Un apparecchio utilizzatore trasportabile viene denominato apparecchio utilizzatore mobile solo se deve essere spostato dall’utente per il suo funzionamento mentre è collegato al circuito di alimentazione.

- Apparecchio utilizzatore portabile: Apparecchio utilizzatore (mobile) destinato ad essere sorretto dalla mano durante il suo impiego ordinario, nel quale il motore, se esiste, è parte integrante dell’apparecchio.

- Apparecchio utilizzatore fisso: Apparecchio utilizzatore che non sia trasportabile,mobile o portatile.

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La guida CEI 64-17 definisce:- Impianto elettrico fisso di cantiere: impianto elettrico di cantiere costituito da componenti

elettrici fissati in modo rigido a parti strutturali od infrastrutturali del cantiere;- Impianto elettrico movibile di cantiere: impianto elettrico di cantiere costituito da

componenti elettrici non fissati a parti strutturali od infrastrutturali del cantiere.

ConduttureA seconda della posa utilizzata devono essere effettuate le opportune considerazioni in merito alla scelta delle condutture adeguate alle caratteristiche dell’ambiente presente nel cantiere.

Le condutture e relative pose consigliate dalla Guida CEI 64-17 sono le seguenti:

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Devono essere rispettate le temperature minime di posa definite dal costruttore.

Isolante Guaina Temperatura minima di posaTipologia PVC PVC 5°Cdi Gomma PVC 0°Cconduttura Gomma Gomma -25°C

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I cavi utilizzati per posa mobile, ossia non fissati ad elementi appartenenti alla struttura del cantiere, non devono essere isolati in PVC.

I cavi devono essere posati in modo da rispettare i raggi di curvatura minimi indicati dalla Norma CEI 20-40.

Deve essere evitata la posa attraverso luoghi di passaggio di veicoli o pedoni.

Deve essere posta particolare attenzione affinché vengano presi opportuni provvedimenti atti ad evitare il contatto del personale operante nel cantiere con eventuali impianti elettrici attivi presenti nell’area del cantiere stesso (ad esempio tramite sezionamento dell’impianto, segnalando la presenza di cavi interrati, interponendo ostacoli con eventuali linnee elettriche aeree, ecc).

È vietato eseguire lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di 5m dalla costruzione o dai ponteggi, a meno che, non si provveda a concordare con il distributore una adeguata protezione che permetta di evitare contatti accidentali o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse.

ConnessioniLe connessioni devono essere effettuate in apposite cassette aventi grado di protezione IP≥44 (IP≥55 in caso di condizioni ambientali particolarmente gravose).

Impianto di terraIl valore della resistenza di terra del dispersore unico deve risultare coordinato con le protezioni, in funzione del sistema esercito.

Nel caso di fornitura in bassa tensione con sistema di distribuzione TT si deve tener conto che il valore della tensione limite di contatto deve essere al di sotto di 25V, per cui deve essere rispettata la seguente disequazione:

RA ≤ 25/ IA

RA [Ω] = resistenza dell’impianto di terraIA [A] = corrente che provoca l’intervento del dispositivo automatico di protezione definita

nei casi specifici dalla norma.

Nel caso di fornitura a tensione maggiore di 1 kV l’impianto di terra deve essere dimensionato in accordo con la Norma CEI 11-1.

È sconsigliato l’utilizzo del sistema di distribuzione IT.

È ammesso l’utilizzo dei ferri di fondazione del cemento armato come dispersori dell’impianto di terra.

La protezione contro i fulmini deve essere valutata tramite quanto disposto nelle Norme CEI EN 62305.

Protezioni contro i contatti direttiDevono essere predisposte protezioni contro i contatti diretti tramite:

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- utilizzo di barriere o involucri, oppure- isolamento delle parti attive, oppure- distanziamento (utilizzabile solo nei confronti delle linee aeree).

Protezioni contro i contatti indirettiDevono essere predisposte protezioni contro i contatti indiretti tramite:- interruzione automatica dell’alimentazione tenendo la tensione limite di contatto a 25V

c.a. (60V nel caso di corrente continua non ondulata), oppure- componenti elettrici di classe II o isolamento equivalente, oppure- separazione elettrica (mediante trasformatore di isolamento) alla condizione di poter

alimentare una sola presa a spina per avvolgimento secondario.

Nel caso di utilizzo di dispositivi automatici ad intervento differenziale si deve tener presente che ogni interruttore può proteggere un numero massimo di prese uguale a 6.

Protezioni contro le sovracorrentiNon è consentito l’utilizzo dell’interruttore limitatore del distributore per proteggere dal cortocircuito il tratto della linea che collega il contatore di energia elettrica al quadro generale.

Devono essere installati dispositivi automatici o fusibili per garantire la protezione dalle sovracorrenti.

È consigliato l’utilizzo di dispositivi automatici di curva “C” (“D” nel caso debbano essere protetti motori).

Devono essere predisposte le necessarie protezioni nel caso nel cantiere siano presenti luoghi conduttori ristretti.

Nel caso nel cantiere vi sia la presenza di luoghi conduttori ristretti gli utensili portatili e gli apparecchi di misura trasportabili o mobili devono essere alimentati tramite:- bassissima tensione di sicurezza (SELV), oppure- separazione elettrica.

SezionamentoDevono essere previsti opportuni dispositivi di sezionamento nei seguenti punti dell’impianto:- all’origine dell’impianto di cantiere;- sul cavo di ingresso ad ogni quadro di alimentazione;- sul cavo di ingresso ad ogni quadro di distribuzione.

I dispositivi suddetti devono essere dotati di blocco tramite lucchetto in posizione di aperto, od in alternativa essere collocati in un involucro chiudibile a chiave.

È possibile sezionare più circuiti con un unico dispositivo.

Comando di emergenzaDeve essere installato un dispositivo di comando d’emergenza il cui scopo è di interrompere rapidamente l’alimentazione dell’impianto elettrico, o una sua parte, in caso di pericoli imprevisti: esso deve essere pertanto noto a tutte le maestranze, facilmente raggiungibile ed individuabile.

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Prese a spinaDevono essere utilizzate prese a spina in conformità alla norma EN 60309 aventi caratteristiche adatte a sopportare le condizioni d’utilizzo che possono presentarsi in un cantiere.

Nei piccoli cantieri e dove le condizioni ambientali lo permettano è comunque possibile l’utilizzo di prese per uso domestico e similare.

Sono ammessi gli adattatori di sistema (civile e industriale) conformi alla norma EN 50250 (solo se ad uso temporaneo).

Le prese a spina devono rispettare una delle seguenti condizioni:- essere protette da dispositivo a corrente differenziale (Idn≤30mA se la corrente nominale

delle spine è InSpina ≤32A), oppure- essere alimentate da sorgenti SELV (non intercambiabili con altre prese a spina in uso

nel cantiere), oppure- utilizzare la separazione elettrica dei circuiti.

Nel caso di utilizzo di dispositivi automatici ad intervento differenziale si deve tener presente che ogni interruttore può proteggere un numero massimo di prese uguale a 6.

Per le prese a spina di tipo mobile è consigliato l’utilizzo di prese a spina aventi grado di protezione IP67.

È bene che le prese siano protette da un interruttore automatico, o fusibile, di corrente nominale non superiore alla corrente nominale dell’interruttore stesso: la protezione può essere singola o comune a più prese.

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Per cantieri di grandi dimensioni è consigliato l’utilizzo di prese interbloccate

Gli avvolgicavo devono essere conformi alla norma CEI EN 61316, sono consigliate le seguenti lunghezze per contenere le cadute di tensione sotto il 2%:

CavoSezione (mm2)

Corrente nominale (A) Lunghezza (m)

Monofase 1,5 10 20Monofase 2,5 16 30

Trifase 2,5 16 50Trifase 6 32 60

Illuminazione di cantiere

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L’illuminazione ordinaria di cantiere diventa necessaria nel caso in cui i lavori devono essere eseguiti in ambienti chiusi o sotterranei ove la luce artificiale non è sufficiente al corretto svolgimento delle attività.

Anche la parte di cantiere nella quale i lavori vengono svolti all’aperto può risultare necessaria un’illuminazione ordinaria, come nel caso di grandi cantieri in cui sono previsti turni serali o notturni. In ogni caso il Dlgs 81/08 detta che: “...luoghi di lavoro all'aperto devono essere opportunamente illuminati con luce artificiale quando la luce del giorno non è sufficiente...”.

Le situazioni di pericolo devono essere segnalate con opportuni apparecchi di illuminazione.

Il Dlgs 81/08 detta che: “...I luoghi di lavoro nei quali i lavoratori sono particolarmente esposti a rischi in caso di guasto dell'illuminazione artificiale, devono disporre di un'illuminazione di sicurezza di sufficiente intensità...”.

La realizzazione dell’impianto di illuminazione, e in particolare della illuminazione di sicurezza deve essere eseguita tenendo ben presente le specifiche richieste dal piano di sicurezza.

Si distinguono tre tipi di impianti di illuminazione:

- fissi;

- trasportabili (230V o 24V SELV nei luoghi conduttori ristretti);

- portatili (tramite lampade potatili conformi alla Norma CEI EN 60598-2-8).

È consigliato l’utilizzo di apparecchi di illuminazione con grado di protezione IP≥44.

Si deve prestare particolare attenzione affinché l’impianto di illuminazione non sia da intralcio ai lavori e che sia protetto da urti accidentali.

1.2.15.2 Aree di servizio al cantiere

1.2.15.2.1 Alimentazione aree di servizio al cantiere

Riferimenti normativi

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CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua

CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

I locali di servizio ai cantieri (uffici, spogliatoi, ecc.) devono essere trattati come ambienti di tipo ordinario.

Specifiche della fornituraL’energia elettrica viene prelevata dalla rete di distribuzione pubblica. Le caratteristiche e le condizioni della fornitura devono essere concordate per tempo con la società distributrice, in funzione delle esigenze e dei parametri dell’impianto elettrico utilizzatore.

La potenza impegnata (in base alla quale va dimensionato l’impianto) viene calcolata sulla base dei dati forniti dall’Amministrazione, oppure viene stabilita dall’Amministrazione stessa.Per la valutazione della potenza impegnata di un impianto o di una sua parte è necessario tenere conto del fattore di utilizzazione e di contemporaneità dei carichi, nonché del loro rendimento e fattore di potenza.L’affidabilità ed il corretto funzionamento dell’impianto (il non superamento dei limiti ammessi di temperatura e di caduta di tensione, efficacia delle protezioni, ecc.) sono garantiti per potenze assorbite sino al valore di quella impegnata.

L’energia elettrica può anche essere prodotta privatamente (autoproduzione).

Per la contabilizzazione dell’energia elettrica, nel caso sia prevista la realizzazione di una cabina elettrica, è necessario (in fase di progettazione edile) informarsi presso la società distributrice sulla necessità di predisporre un apposito locale da utilizzare come cabina di trasformazione, in cui alloggiare le macchine e le apparecchiature di misura (generalmente di proprietà del distributore).

1.2.15.2.2 Quadro

Riferimenti normativiCEI EN 60439-1 (CEI 17-13/1): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per

bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)

CEI EN 60439-3 (CEI 17-13/3): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso - Quadri di distribuzione (ASD)

CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare

Possono essere installate le seguenti tipologie differenti di quadri:- quadri dichiarati ASD dal costruttore;- quadri ANS;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 118

Page 119: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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- centralini e quadri conformi alla norma CEI 23-51.

Quadri dichiarati ASD dal costruttoreAdatti ad essere installati in ambienti dove possono essere utilizzati da personale non addestrato.

Il grado di protezione dell’involucro deve essere IP 2XC.

Quadri non dichiarati ASD dal costruttoreIl quadro deve:- essere installato in apposito locale ove non possa aver accesso personale non

addestrato, oppure- avere sportello con chiusura a chiave.

1.2.15.2.3 Locale bagno

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in

corrente alternata e a 1500 V in corrente continuaCEI EN 60079-10 (CEI 31-30): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la

presenza di gas -Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosiCEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la

presenza di gas - Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Guida alla classificazione dei luoghi pericolosi

CEI 31-35/A: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas - Guida all'applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30)Classificazione dei luoghi pericolosi

Classificazione e prescrizioni per l’impianto elettricoI locali da bagno vengono divisi in 4 zone per ognuna delle quali valgono regole particolari.

Zona 0E’ il volume della vasca o del piatto doccia. In questa zona non sono ammessi:- apparecchi elettrici utilizzatori;- cassette di derivazione o di giunzione;- condutture;- dispositivi di protezione, di sezionamento e di comando.

Zona 1E’ il volume al di sopra della vasca da bagno o del piatto doccia fino all'altezza di 2,25m dal pavimento.Non sono ammessi:- dispositivi di protezione, sezionamento, comando (a meno di specifiche date dalla norma) Sono ammessi:- lo scaldabagno di tipo fisso, con la massa collegata al conduttore di protezione (il

relativo interruttore di comando deve essere posizionato fuori dalle zone 0, 1 e 2);_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 119

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- altri apparecchi utilizzatori fissi, purché alimentati a tensione non superiore a 25V;- pulsante a tirante con cordone isolante e frutto incassato ad altezza superiore a 2,25m

dal pavimento;Non sono ammesse cassette di derivazione o di giunzione.

Zona 2E’ il volume che circonda la vasca da bagno o il piatto doccia, largo 60 cm e fino all'altezza di 2,25 m dal pavimento: sono ammessi:- apparecchi di illuminazione di Classe I

a condizione che i loro circuiti di alimentazione siano protetti per mezzo di interruzione automatica dell’alimentazione usando un interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA;

- lo scaldabagno di tipo fisso, con la massa collegata al conduttore di protezione (il relativo interruttore di comando deve essere posizionato fuori dalle zone 1 e 2);

- altri apparecchi utilizzatori fissi, purché alimentati a tensione non superiore a 25V;- pulsante a tirante con cordone isolante e frutto incassato ad altezza superiore a 2,25

m dal pavimento;- prese a spina alimentate con trasformatori di isolamento di classe II di bassa potenza

(prese per rasoi);- apparecchi illuminati dotati di doppio isolamento (Classe II), per cui non è necessario il

conduttore di protezione.Non sono ammesse cassette di derivazione o di giunzione.Non sono ammessi:- dispositivi di protezione, sezionamento, comando (a meno di specifiche date dalla

norma)

Zona 3E’ il volume al di fuori della zona 2, della larghezza di 2,40 m (e quindi 3 m oltre la vasca o la doccia). Qui sono ammessi:- componenti dell'impianto elettrico protetti contro la caduta verticale di gocce di acqua

(grado di protezione IPX1), come nel caso dell'ordinario materiale elettrico da incasso, quando installati verticalmente;

- prese a spina alimentate in uno dei seguenti modi:- bassissima tensione di sicurezza con limite 50V (SELV). Le parti attive del circuito

SELV devono comunque essere protette contro i contatti diretti;- trasformatore di isolamento per ogni singola presa a spina;- interruttore differenziale a alta sensibilità, con corrente differenziale non superiore a

30mA;- l’aspiratore (di classe II e grado di protezione minimo IPX4) può essere temporizzato

(ritardato allo spegnimento), avviato dal comando luce e protetto mediante interruttore differenziale con Idn=30mA. Se l’aspiratore viene installato oltre l’altezza di 2,25m, qui la zona è ordinaria, ma viene comunque consigliato un IPX4 per la presenza di condensa nei bagni.

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Locale da bagno

Locale da bagno con riparo sulla vasca da bagno

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Dimensioni delle zone (pianta)

Condutture elettricheLe condutture (zone 1 e 2) devono essere limitate a quelle necessarie per l'alimentazione degli apparecchi installati in queste zone e devono essere incassate con tubo protettivo non metallico; gli eventuali tratti in vista necessari per il collegamento con gli apparecchi utilizzatori (ad esempio con lo scaldabagno) devono essere protetti con tubo di plastica o realizzati con cavo munito di guaina isolante.Per il collegamento dello scaldabagno, il tubo, di tipo flessibile, deve essere prolungato per coprire il tratto esterno, oppure deve essere usato un cavetto tripolare con guaina (fase + neutro + conduttore di protezione) per tutto il tratto che va dall'interruttore allo scaldabagno, uscendo, senza morsetti, da una scatoletta passa-cordone vicina allo scaldabagno stesso.

Collegamento equipotenziale supplementareE’ richiesto un conduttore equipotenziale che colleghi fra di loro tutte le masse estranee delle zone 1-2-3 (tubazioni metalliche dell'acqua, del riscaldamento, del condizionamento, del gas, ecc.) con il conduttore di protezione all'ingresso dei locali da bagno.

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Le giunzioni devono essere realizzate conformemente a quanto prescritto dalle norme CEI 64-8; in particolare, devono essere protette contro eventuali allentamenti o corrosioni ed essere impiegate fascette che stringono il metallo vivo.

Grado di protezione minimo dei componenti installati:

Gradi di protezione minimi dei componentiIPX1 IPX4 IPX5

Installazione in zona 1 XInstallazione in zona 2 XInstallazione in zona 3 (3) XInstallazione in luogo destinato a comunità o bagno pubblico (1) X

(1) Luogo in cui la pulizia prevista è effettuata tramite getto d’acqua(3) Come protezione addizionale contro i contatti indiretti si può utilizzare un interruttore differenziale ad alta

sensibilità (es. Idn ≤ 10 mA)

AlimentazionePuò essere effettuata come per il resto dell'edificio.La protezione delle prese del bagno con interruttore differenziale ad alta sensibilità può essere affidata all'interruttore differenziale generale, purché questo sia del tipo ad alta sensibilità, o a un differenziale locale, che può servire anche per diversi bagni attigui.

Altri apparecchi consentitiNegli alberghi, un telefono può essere installato anche nel bagno, ma in modo che non possa essere usato da chi si trova nella vasca o sotto la doccia.

Livelli medi di illuminamento- Bagno, toilette, gabinetto: 200 lux

1.2.15.2.4 Depositi e magazzini

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaGuida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Guida CEI 64-53: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione datiCriteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

EN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places" (Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

CEI EN 60079-10 (CEI 31-30): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi

CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

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Page 124: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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CEI EN 60079-17 (CEI 31- 34): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

Guida CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas - Guida all’applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi

Guida CEI 31-35/A: Guida all’applicazione della Norma CEI 31-30 Classificazione dei luoghi pericolosi - Esempi di applicazione

D.M. 16/02/1982: Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi.

ClassificazioneSe le merci che devono essere depositate a magazzino sono soggette a prescrizioni di sicurezza contro l’incendio occorre verificare se gli impianti elettrici e telefonici sono soggetti alla Norma CEI 64-8.Per alcune merci può essere prescritta l’installazione di impianti di rilevamento e/o spegnimento incendi.

Se le merci che devono essere depositate a magazzino sono soggette a prescrizioni di sicurezza contro l’esplosione occorre verificare se gli impianti elettrici e telefonici sono soggetti alla Norma CEI 31-30.

Verificare se il luogo ricade nel D.M. 16/02/1982 riguardante le visite di prevenzione incendi da parte dei VVFF.

Costituzione e prescrizioni impianto elettricoIl locale magazzino oltre il luogo di deposito è generalmente costituito anche da locali ausiliari (uffici, servizi igienici, ecc.).E’ consigliata l’installazione di un quadro elettrico generale (predisposto anche per alimentazione trifase) e l’esecuzione dell’impianto a vista, con prese installate ad almeno 1,5m dal pavimento.

Si raccomanda la disposizione dei comandi luce in prossimità delle uscite e di punti luce di sicurezza.

Prese consigliate (ad almeno 1,4m dal pavimento):- Punti presa 2P+T10A, P11;- Punti presa 2P+T16A, P17/P11, bipasso;- Punti presa 2P+T16A, P30.

Livelli medi di illuminamento- Archivio: 200 lux.- Magazzino per materiale didattico: 100 lux.

Magazzino con scaffali- Passaggi: 20 lux (a livello del pavimento).- Passaggi con presenza di personale: 150 lux (a livello del pavimento).- Sale di controllo: 150 lux.

Magazzino frigorifero- Magazzino e aree di stoccaggio: 100 lux.

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- Magazzino e aree di stoccaggio occupate continuamente: 200 lux.- Area di movimentazione, imballaggio, smistamento: 300 lux.

1.2.16 Cantiere edile di medie\grandi dimensioni

1.2.16.1 Area di cantiere

1.2.16.1.1 Alimentazione dell'area di cantiere

CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua

L’impianto di cantiere, a seconda dell’entità dell’energia da prelevare e del luogo in cui è ubicato può essere alimentato tramite:- rete BT;- rete MT (ad esempio tramite sottostazione prefabbricata in accordo alla Norma CEI EN

61330 oppure tramite cabina del committente);- autoproduzione con gruppi generatori.

L’origine dell’impianto di cantiere coincide con il punto di allacciamento della linea di alimentazione come precisato dalla tabella sottostante:

Tipo di alimentazione Origine impianto di cantiereFornitura realizzata direttamenteda un ente fornitore:

morsetti interruttore limitatore morsetti organo di misura

Alimentazione derivata daun impianto esistente:

morsetti dell’interruttore immediatamente a monte della linea di cantiere

Tramite presa a spina: spina della linea di alimentazione del quadro di cantiere

Altro: gruppo elettrogeno cabina elettrica

Il locale di produzione e consegna energia non ricade nelle prescrizioni a cui sono soggetti gli impianti di cantiere (CEI 64-8 Sez. 704) contrariamente a quanto deve essere fatto per la linea di cantiere che da esso preleva energia.

Se l’impianto di cantiere deve essere installato in un edificio ove è già presente il proprio impianto elettrico fisso è possibile prelevare energia dalle prese di quest’ultimo a patto che rispetti le prescrizioni di sicurezza dettate dalla norma CEI 64-8, ponendo particolare attenzione nel verificare che l’impianto preesistente sia adatto a convivere con le condizioni ambientali del cantiere e che le prese utilizzate risultino protette tramite interruttore differenziale avente Idn≤30mA.

È sconsigliato l’utilizzo del sistema IT.

1.2.16.1.2 Quadro

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I quadri utilizzati nei locali accessori al cantiere possono essere conformi, a seconda delle specifiche necessità ad una delle seguenti norme:- CEI 23-51;- CEI EN 60439-3.

Deve essere previsto un quadro generale da cantiere.I quadri utilizzati nel cantiere devono essere di tipo ASC (Apparecchiature di Serie per Cantiere), quindi conformi alla norma CEI EN 60439-4.

A seconda dell’utilizzo i quadri suddetti sono suddivisibili in:- ASC mobili (spostabili senza dover togliere tensione);- ASC trasportabili (spostabili solo dopo aver tolto la tensione):

Un’ulteriore suddivisione dettata dalla norma CEI EN 60439-4 è la seguente:- ASC di entrata: serve al collegamento sia alla rete pubblica o alla sottostazione di

trasformazione oppure al generatore di cantiere;- ASC di misura: adatto alla misura dell’energia consumata nel cantiere;- ASC di trasformazione: idoneo a fornire mezzi per la trasformazione di tensione o misure

di protezione;- ASC di distribuzione: serve per la distribuzione e la protezione dell’alimentazione. Può

essere un grande quadro (per cantieri molto grossi) oppure una cassetta con prese a spina (per piccoli cantieri di ristrutturazione o manutenzione).

Composizione quadro ASCUnità di entrata Unità di uscita- dispositivo di sezionamento- dispositivo di protezione

- dispositivi di manovra- dispositivi di protezione contro le sovracorrenti

- dispositivi di protezione contro

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contatti diretti e indiretti

Caratteristiche principali di questi quadri sono le seguenti:- avere in dotazione mezzi per il sollevamento e trasporto;- il grado di protezione minimo richiesto è IP44;- essere munito di targa indelebile contenente i dati specificati dalla norma di riferimento.

Il DPR 547/55 prevede che sul quadro vi sia una chiara indicazione dei circuiti che vengono alimentati dallo stesso.

1.2.16.1.3 Prescrizioni per l'impianto elettrico

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in

corrente alternata e a 1500 V in corrente continuaCEI 64-17: Guida all'esecuzione degli impianti elettrici nei cantieriDPR 164/56: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioniDPR 547/55: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoroDLgs 81/08: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di

tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

Per cantiere edile si intende il luogo dove si svolgono:- lavori di costruzione di nuovi edifici;- lavori di riparazione, trasformazione, ampliamento o demolizione di edifici esistenti;- costruzione di strade, viadotti, parchi, canali, teleferiche, ecc.;- opere pubbliche;- lavori di movimentazione terra;- interventi di manutenzione in banchine di costruzione navale;- lavori simili.

Ai locali di servizio dei cantieri (uffici, spogliatoi, ecc.) e alle miniere non deve essere applicate la sez.704 della Norma CEI 64-8 dedicata a cantieri di costruzione e demolizione.

L’impianto elettrico di cantiere è composto sia da una parte fissa che da una parte mobile; sono esclusi cavi e spine di eventuali apparecchi utilizzatori portatili o trasportabili.

La norma CEI 64-8/2 da le seguenti definizioni:

- Apparecchio utilizzatore trasportabile: un apparecchio utilizzatore è trasportabile se può essere spostato facilmente, perché munito di apposite maniglie per il trasporto, o perché la sua massa è limitata. Un apparecchio utilizzatore trasportabile viene denominato apparecchio utilizzatore mobile solo se deve essere spostato dall’utente per il suo funzionamento mentre è collegato al circuito di alimentazione.

- Apparecchio utilizzatore portabile: Apparecchio utilizzatore (mobile) destinato ad essere sorretto dalla mano durante il suo impiego ordinario, nel quale il motore, se esiste, è parte integrante dell’apparecchio.

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- Apparecchio utilizzatore fisso: Apparecchio utilizzatore che non sia trasportabile,mobile o portatile.

La guida CEI 64-17 definisce:- Impianto elettrico fisso di cantiere: impianto elettrico di cantiere costituito da componenti

elettrici fissati in modo rigido a parti strutturali od infrastrutturali del cantiere;- Impianto elettrico movibile di cantiere: impianto elettrico di cantiere costituito da

componenti elettrici non fissati a parti strutturali od infrastrutturali del cantiere.

ConduttureA seconda della posa utilizzata devono essere effettuate le opportune considerazioni in merito alla scelta delle condutture adeguate alle caratteristiche dell’ambiente presente nel cantiere.

Le condutture e relative pose consigliate dalla Guida CEI 64-17 sono le seguenti:

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Devono essere rispettate le temperature minime di posa definite dal costruttore.

Isolante Guaina Temperatura minima di posaTipologia PVC PVC 5°Cdi Gomma PVC 0°Cconduttura Gomma Gomma -25°C

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I cavi utilizzati per posa mobile, ossia non fissati ad elementi appartenenti alla struttura del cantiere, non devono essere isolati in PVC.

I cavi devono essere posati in modo da rispettare i raggi di curvatura minimi indicati dalla Norma CEI 20-40.

Deve essere evitata la posa attraverso luoghi di passaggio di veicoli o pedoni.

Deve essere posta particolare attenzione affinché vengano presi opportuni provvedimenti atti ad evitare il contatto del personale operante nel cantiere con eventuali impianti elettrici attivi presenti nell’area del cantiere stesso (ad esempio tramite sezionamento dell’impianto, segnalando la presenza di cavi interrati, interponendo ostacoli con eventuali linnee elettriche aeree, ecc).

È vietato eseguire lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di 5m dalla costruzione o dai ponteggi, a meno che, non si provveda a concordare con il distributore una adeguata protezione che permetta di evitare contatti accidentali o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse.

ConnessioniLe connessioni devono essere effettuate in apposite cassette aventi grado di protezione IP≥44 (IP≥55 in caso di condizioni ambientali particolarmente gravose).

Impianto di terraIl valore della resistenza di terra del dispersore unico deve risultare coordinato con le protezioni, in funzione del sistema esercito.

Nel caso di fornitura in bassa tensione con sistema di distribuzione TT si deve tener conto che il valore della tensione limite di contatto deve essere al di sotto di 25V, per cui deve essere rispettata la seguente disequazione:

RA ≤ 25/ IA

RA [Ω] = resistenza dell’impianto di terraIA [A] = corrente che provoca l’intervento del dispositivo automatico di protezione definita

nei casi specifici dalla norma.

Nel caso di fornitura a tensione maggiore di 1 kV l’impianto di terra deve essere dimensionato in accordo con la Norma CEI 11-1.

È sconsigliato l’utilizzo del sistema di distribuzione IT.

È ammesso l’utilizzo dei ferri di fondazione del cemento armato come dispersori dell’impianto di terra.

La protezione contro i fulmini deve essere valutata tramite quanto disposto nelle Norme CEI EN 62305.

Protezioni contro i contatti direttiDevono essere predisposte protezioni contro i contatti diretti tramite:

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- utilizzo di barriere o involucri, oppure- isolamento delle parti attive, oppure- distanziamento (utilizzabile solo nei confronti delle linee aeree).

Protezioni contro i contatti indirettiDevono essere predisposte protezioni contro i contatti indiretti tramite:- interruzione automatica dell’alimentazione tenendo la tensione limite di contatto a 25V

c.a. (60V nel caso di corrente continua non ondulata), oppure- componenti elettrici di classe II o isolamento equivalente, oppure- separazione elettrica (mediante trasformatore di isolamento) alla condizione di poter

alimentare una sola presa a spina per avvolgimento secondario.

Nel caso di utilizzo di dispositivi automatici ad intervento differenziale si deve tener presente che ogni interruttore può proteggere un numero massimo di prese uguale a 6.

Protezioni contro le sovracorrentiNon è consentito l’utilizzo dell’interruttore limitatore del distributore per proteggere dal cortocircuito il tratto della linea che collega il contatore di energia elettrica al quadro generale.

Devono essere installati dispositivi automatici o fusibili per garantire la protezione dalle sovracorrenti.

È consigliato l’utilizzo di dispositivi automatici di curva “C” (“D” nel caso debbano essere protetti motori).

Devono essere predisposte le necessarie protezioni nel caso nel cantiere siano presenti luoghi conduttori ristretti.

Nel caso nel cantiere vi sia la presenza di luoghi conduttori ristretti gli utensili portatili e gli apparecchi di misura trasportabili o mobili devono essere alimentati tramite:- bassissima tensione di sicurezza (SELV), oppure- separazione elettrica.

SezionamentoDevono essere previsti opportuni dispositivi di sezionamento nei seguenti punti dell’impianto:- all’origine dell’impianto di cantiere;- sul cavo di ingresso ad ogni quadro di alimentazione;- sul cavo di ingresso ad ogni quadro di distribuzione.

I dispositivi suddetti devono essere dotati di blocco tramite lucchetto in posizione di aperto, od in alternativa essere collocati in un involucro chiudibile a chiave.

È possibile sezionare più circuiti con un unico dispositivo.

Comando di emergenzaDeve essere installato un dispositivo di comando d’emergenza il cui scopo è di interrompere rapidamente l’alimentazione dell’impianto elettrico, o una sua parte, in caso di pericoli imprevisti: esso deve essere pertanto noto a tutte le maestranze, facilmente raggiungibile ed individuabile.

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Prese a spinaDevono essere utilizzate prese a spina in conformità alla norma EN 60309 aventi caratteristiche adatte a sopportare le condizioni d’utilizzo che possono presentarsi in un cantiere.

Nei piccoli cantieri e dove le condizioni ambientali lo permettano è comunque possibile l’utilizzo di prese per uso domestico e similare.

Sono ammessi gli adattatori di sistema (civile e industriale) conformi alla norma EN 50250 (solo se ad uso temporaneo).

Le prese a spina devono rispettare una delle seguenti condizioni:- essere protette da dispositivo a corrente differenziale (Idn≤30mA se la corrente nominale

delle spine è InSpina ≤32A), oppure- essere alimentate da sorgenti SELV (non intercambiabili con altre prese a spina in uso

nel cantiere), oppure- utilizzare la separazione elettrica dei circuiti.

Nel caso di utilizzo di dispositivi automatici ad intervento differenziale si deve tener presente che ogni interruttore può proteggere un numero massimo di prese uguale a 6.

Per le prese a spina di tipo mobile è consigliato l’utilizzo di prese a spina aventi grado di protezione IP67.

È bene che le prese siano protette da un interruttore automatico, o fusibile, di corrente nominale non superiore alla corrente nominale dell’interruttore stesso: la protezione può essere singola o comune a più prese.

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Per cantieri di grandi dimensioni è consigliato l’utilizzo di prese interbloccate

Gli avvolgicavo devono essere conformi alla norma CEI EN 61316, sono consigliate le seguenti lunghezze per contenere le cadute di tensione sotto il 2%:

CavoSezione (mm2)

Corrente nominale (A) Lunghezza (m)

Monofase 1,5 10 20Monofase 2,5 16 30

Trifase 2,5 16 50Trifase 6 32 60

Illuminazione di cantiere

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L’illuminazione ordinaria di cantiere diventa necessaria nel caso in cui i lavori devono essere eseguiti in ambienti chiusi o sotterranei ove la luce artificiale non è sufficiente al corretto svolgimento delle attività.

Anche la parte di cantiere nella quale i lavori vengono svolti all’aperto può risultare necessaria un’illuminazione ordinaria, come nel caso di grandi cantieri in cui sono previsti turni serali o notturni. In ogni caso il Dlgs 81/08 detta che: “...luoghi di lavoro all'aperto devono essere opportunamente illuminati con luce artificiale quando la luce del giorno non è sufficiente...”.

Le situazioni di pericolo devono essere segnalate con opportuni apparecchi di illuminazione.

Il Dlgs 81/08 detta che: “...I luoghi di lavoro nei quali i lavoratori sono particolarmente esposti a rischi in caso di guasto dell'illuminazione artificiale, devono disporre di un'illuminazione di sicurezza di sufficiente intensità...”.

La realizzazione dell’impianto di illuminazione, e in particolare della illuminazione di sicurezza deve essere eseguita tenendo ben presente le specifiche richieste dal piano di sicurezza.

Si distinguono tre tipi di impianti di illuminazione:

- fissi;

- trasportabili (230V o 24V SELV nei luoghi conduttori ristretti);

- portatili (tramite lampade potatili conformi alla Norma CEI EN 60598-2-8).

È consigliato l’utilizzo di apparecchi di illuminazione con grado di protezione IP≥44.

Si deve prestare particolare attenzione affinché l’impianto di illuminazione non sia da intralcio ai lavori e che sia protetto da urti accidentali.

1.2.16.2 Aree di servizio al cantiere

1.2.16.2.1 Alimentazione aree di servizio al cantiere

Riferimenti normativi

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Page 137: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua

CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

I locali di servizio ai cantieri (uffici, spogliatoi, ecc.) devono essere trattati come ambienti di tipo ordinario.

Specifiche della fornituraL’energia elettrica viene prelevata dalla rete di distribuzione pubblica. Le caratteristiche e le condizioni della fornitura devono essere concordate per tempo con la società distributrice, in funzione delle esigenze e dei parametri dell’impianto elettrico utilizzatore.

La potenza impegnata (in base alla quale va dimensionato l’impianto) viene calcolata sulla base dei dati forniti dall’Amministrazione, oppure viene stabilita dall’Amministrazione stessa.Per la valutazione della potenza impegnata di un impianto o di una sua parte è necessario tenere conto del fattore di utilizzazione e di contemporaneità dei carichi, nonché del loro rendimento e fattore di potenza.L’affidabilità ed il corretto funzionamento dell’impianto (il non superamento dei limiti ammessi di temperatura e di caduta di tensione, efficacia delle protezioni, ecc.) sono garantiti per potenze assorbite sino al valore di quella impegnata.

L’energia elettrica può anche essere prodotta privatamente (autoproduzione).

Per la contabilizzazione dell’energia elettrica, nel caso sia prevista la realizzazione di una cabina elettrica, è necessario (in fase di progettazione edile) informarsi presso la società distributrice sulla necessità di predisporre un apposito locale da utilizzare come cabina di trasformazione, in cui alloggiare le macchine e le apparecchiature di misura (generalmente di proprietà del distributore).

1.2.16.2.2 Quadro

Riferimenti normativiCEI EN 60439-1 (CEI 17-13/1): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per

bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)

CEI EN 60439-3 (CEI 17-13/3): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro uso - Quadri di distribuzione (ASD)

CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare

Possono essere installate le seguenti tipologie differenti di quadri:- quadri dichiarati ASD dal costruttore;- quadri ANS;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 137

Page 138: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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- centralini e quadri conformi alla norma CEI 23-51.

Quadri dichiarati ASD dal costruttoreAdatti ad essere installati in ambienti dove possono essere utilizzati da personale non addestrato.

Il grado di protezione dell’involucro deve essere IP 2XC.

Quadri non dichiarati ASD dal costruttoreIl quadro deve:- essere installato in apposito locale ove non possa aver accesso personale non

addestrato, oppure- avere sportello con chiusura a chiave.

1.2.16.2.3 Locale bagno

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in

corrente alternata e a 1500 V in corrente continuaCEI EN 60079-10 (CEI 31-30): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la

presenza di gas -Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosiCEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la

presenza di gas - Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Guida alla classificazione dei luoghi pericolosi

CEI 31-35/A: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas - Guida all'applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30)Classificazione dei luoghi pericolosi

Classificazione e prescrizioni per l’impianto elettricoI locali da bagno vengono divisi in 4 zone per ognuna delle quali valgono regole particolari.

Zona 0E’ il volume della vasca o del piatto doccia. In questa zona non sono ammessi:- apparecchi elettrici utilizzatori;- cassette di derivazione o di giunzione;- condutture;- dispositivi di protezione, di sezionamento e di comando.

Zona 1E’ il volume al di sopra della vasca da bagno o del piatto doccia fino all'altezza di 2,25m dal pavimento.Non sono ammessi:- dispositivi di protezione, sezionamento, comando (a meno di specifiche date dalla norma) Sono ammessi:- lo scaldabagno di tipo fisso, con la massa collegata al conduttore di protezione (il

relativo interruttore di comando deve essere posizionato fuori dalle zone 0, 1 e 2);_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 138

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- altri apparecchi utilizzatori fissi, purché alimentati a tensione non superiore a 25V;- pulsante a tirante con cordone isolante e frutto incassato ad altezza superiore a 2,25m

dal pavimento;Non sono ammesse cassette di derivazione o di giunzione.

Zona 2E’ il volume che circonda la vasca da bagno o il piatto doccia, largo 60 cm e fino all'altezza di 2,25 m dal pavimento: sono ammessi:- apparecchi di illuminazione di Classe I

a condizione che i loro circuiti di alimentazione siano protetti per mezzo di interruzione automatica dell’alimentazione usando un interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA;

- lo scaldabagno di tipo fisso, con la massa collegata al conduttore di protezione (il relativo interruttore di comando deve essere posizionato fuori dalle zone 1 e 2);

- altri apparecchi utilizzatori fissi, purché alimentati a tensione non superiore a 25V;- pulsante a tirante con cordone isolante e frutto incassato ad altezza superiore a 2,25

m dal pavimento;- prese a spina alimentate con trasformatori di isolamento di classe II di bassa potenza

(prese per rasoi);- apparecchi illuminati dotati di doppio isolamento (Classe II), per cui non è necessario il

conduttore di protezione.Non sono ammesse cassette di derivazione o di giunzione.Non sono ammessi:- dispositivi di protezione, sezionamento, comando (a meno di specifiche date dalla

norma)

Zona 3E’ il volume al di fuori della zona 2, della larghezza di 2,40 m (e quindi 3 m oltre la vasca o la doccia). Qui sono ammessi:- componenti dell'impianto elettrico protetti contro la caduta verticale di gocce di acqua

(grado di protezione IPX1), come nel caso dell'ordinario materiale elettrico da incasso, quando installati verticalmente;

- prese a spina alimentate in uno dei seguenti modi:- bassissima tensione di sicurezza con limite 50V (SELV). Le parti attive del circuito

SELV devono comunque essere protette contro i contatti diretti;- trasformatore di isolamento per ogni singola presa a spina;- interruttore differenziale a alta sensibilità, con corrente differenziale non superiore a

30mA;- l’aspiratore (di classe II e grado di protezione minimo IPX4) può essere temporizzato

(ritardato allo spegnimento), avviato dal comando luce e protetto mediante interruttore differenziale con Idn=30mA. Se l’aspiratore viene installato oltre l’altezza di 2,25m, qui la zona è ordinaria, ma viene comunque consigliato un IPX4 per la presenza di condensa nei bagni.

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Locale da bagno

Locale da bagno con riparo sulla vasca da bagno

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Dimensioni delle zone (pianta)

Condutture elettricheLe condutture (zone 1 e 2) devono essere limitate a quelle necessarie per l'alimentazione degli apparecchi installati in queste zone e devono essere incassate con tubo protettivo non metallico; gli eventuali tratti in vista necessari per il collegamento con gli apparecchi utilizzatori (ad esempio con lo scaldabagno) devono essere protetti con tubo di plastica o realizzati con cavo munito di guaina isolante.Per il collegamento dello scaldabagno, il tubo, di tipo flessibile, deve essere prolungato per coprire il tratto esterno, oppure deve essere usato un cavetto tripolare con guaina (fase + neutro + conduttore di protezione) per tutto il tratto che va dall'interruttore allo scaldabagno, uscendo, senza morsetti, da una scatoletta passa-cordone vicina allo scaldabagno stesso.

Collegamento equipotenziale supplementareE’ richiesto un conduttore equipotenziale che colleghi fra di loro tutte le masse estranee delle zone 1-2-3 (tubazioni metalliche dell'acqua, del riscaldamento, del condizionamento, del gas, ecc.) con il conduttore di protezione all'ingresso dei locali da bagno.

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Le giunzioni devono essere realizzate conformemente a quanto prescritto dalle norme CEI 64-8; in particolare, devono essere protette contro eventuali allentamenti o corrosioni ed essere impiegate fascette che stringono il metallo vivo.

Grado di protezione minimo dei componenti installati:

Gradi di protezione minimi dei componentiIPX1 IPX4 IPX5

Installazione in zona 1 XInstallazione in zona 2 XInstallazione in zona 3 (3) XInstallazione in luogo destinato a comunità o bagno pubblico (1) X

(1) Luogo in cui la pulizia prevista è effettuata tramite getto d’acqua(3) Come protezione addizionale contro i contatti indiretti si può utilizzare un interruttore differenziale ad alta

sensibilità (es. Idn ≤ 10 mA)

AlimentazionePuò essere effettuata come per il resto dell'edificio.La protezione delle prese del bagno con interruttore differenziale ad alta sensibilità può essere affidata all'interruttore differenziale generale, purché questo sia del tipo ad alta sensibilità, o a un differenziale locale, che può servire anche per diversi bagni attigui.

Altri apparecchi consentitiNegli alberghi, un telefono può essere installato anche nel bagno, ma in modo che non possa essere usato da chi si trova nella vasca o sotto la doccia.

Livelli medi di illuminamento- Bagno, toilette, gabinetto: 200 lux

1.2.16.2.4 Mensa o refettorio

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici

utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

CEI 64-53: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione datiCriteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

EN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places" (Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoI circuiti necessari sono:- alimentazione luci interne ed eventualmente esterne;- alimentazione prese interne ed eventualmente esterne;- alimentazione prese per le vetrinette refrigerate (se presenti).

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Prescrizioni per l’impianto elettricoEssendo il locale mensa quasi sempre affiancato alla cucina, saranno disposti due circuiti separati in partenza al gruppo di misura con due quadri separati, uno per locale (a meno che la superficie dei due ambienti non sia ridotta o che non sia prevista una separazione muraria).

L’alimentazione, tipicamente monofase, necessita di un interruttore generale differenziale con Idn ≤ 30mA.

Livelli medi di illuminamento- Mensa: 200 lux- Ristorante, sala da pranzo, ambienti funzionali: l’illuminazione deve creare un atmosfera

appropriata- Ristorante self service: 200 lux- Buffet: 300 lux

1.2.16.2.5 Ufficio

1.2.16.2.5.1 Quadro per ufficio

Riferimenti normativiCEI EN 60439-1 (CEI 17-13/1): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per

bassa tensione (quadri BT)Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)

CEI EN 60439-3 (CEI 17-13/3): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro usoQuadri di distribuzione (ASD)

CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare

Possono essere installate le seguenti tipologie differenti di quadri:- quadri dichiarati ASD dal costruttore;- quadri ANS;- centralini e quadri conformi alla norma CEI 23-51.

Quadri dichiarati ASD dal costruttoreAdatti ad essere installati in ambienti dove possono essere utilizzati da personale non addestrato.Il grado di protezione dell’involucro deve essere IP 2XC.

Quadri non dichiarati ASD dal costruttore (ANS o conformi alla Norma CEI 23-51)Il quadro deve:- essere installato in apposito locale ove non possa aver accesso personale non

addestrato, oppure- avere sportello con chiusura a chiave.

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Page 144: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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1.2.16.2.5.2 Locale ufficio

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaGuida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Guida CEI 64-53: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati - Criteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

EN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places" (Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

GUIDA CEI 306-2: Guida per il cablaggio per telecomunicazioni e distribuzione multimediale negli edifici residenziali

CEI EN 50173-1 (CEI 306-6) Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio generico - Parte 1: Requisiti generali e uffici

ClassificazioneIl locale ufficio solitamente è suddiviso in:

- ingresso;- ufficio;- corridoio;- locale servizi igienici.

Costituzione dell’impianto elettricoL’impianto elettrico è costituito da:

- circuito prese;- circuito illuminazione;- circuito citofonico,suoneria;- circuito prese TLC (collegate vicino a prese a spina).

Prescrizioni per l’impianto elettricoSono da prevedere pulsanti almeno nell’ingresso e nel bagno. Si raccomanda che le suonerie abbiano tonalità differenziate.

Il quadro elettrico è generalmente ubicato in ingresso.

In corridoio è consigliata l’installazione di punti luce a soffitto ogni 5-6m.

Per l’impianto telefonico (TLC) devono essere previsti un punto di allacciamento principale possibilmente all’ingresso (costituito da tre scatole unificate, collegate tra loro per permettere l’allacciamento alla rete esterna) e due punti in tutti gli altri ambienti di lavoro collegati al punto principale.

Si consiglia di predisporre la rete di canalizzazioni per impianti di tipo intercomunicanti (con previa consultazione della società telefonica) effettuando i collegamenti interni tramite tubi protettivi di materiale isolante tipo medio con diametro esterno 20mm._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 144

Page 145: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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Si rimanda alla GUIDA CEI 306-2 per l’installazione di un impianto telefonico interno e alla Norma CEI 64-8 (Sez. 707) nel caso si debbano adottare particolari accorgimenti di messa a terra per l’installazione di apparecchiature di elaborazione dati (corrente di dispersione >3,5mA).

Per quanto riguarda la zona destinata agli impiegati di uffici di notevoli dimensioni è consigliabile eseguire una distribuzione agli apparecchi utilizzatori a pavimento con particolari canalizzazioni sotto pavimento e torrette o canalette battiscopa e cornice.

Prese consigliate:- 2P+T 10A, P11;- 2P+T 16A, P30;- 2P+T 16A, P17/11 bipasso;- TLC presa.

Livelli medi di illuminamento- Archiviatura, copiatura: 300 lux.- Aree di circolazione: 300 lux.- Scrittura, dattilografia, lettura: 500 lux.- Elaborazione dati: 500 lux.- Disegno tecnico: 750 lux.- Postazioni CAD: 500 lux.- Sale conferenze e riunioni: 500 lux (l’illuminazione deve essere regolabile).- Archivi: 200 lux.- Reception: 300 lux.

1.2.16.2.6 Depositi e magazzini

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaGuida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Guida CEI 64-53: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione datiCriteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

EN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places" (Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

CEI EN 60079-10 (CEI 31-30): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi

CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

CEI EN 60079-17 (CEI 31- 34): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 145

Page 146: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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Guida CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas - Guida all’applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi

Guida CEI 31-35/A: Guida all’applicazione della Norma CEI 31-30 Classificazione dei luoghi pericolosi - Esempi di applicazione

D.M. 16/02/1982: Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi.

ClassificazioneSe le merci che devono essere depositate a magazzino sono soggette a prescrizioni di sicurezza contro l’incendio occorre verificare se gli impianti elettrici e telefonici sono soggetti alla Norma CEI 64-8.Per alcune merci può essere prescritta l’installazione di impianti di rilevamento e/o spegnimento incendi.

Se le merci che devono essere depositate a magazzino sono soggette a prescrizioni di sicurezza contro l’esplosione occorre verificare se gli impianti elettrici e telefonici sono soggetti alla Norma CEI 31-30.

Verificare se il luogo ricade nel D.M. 16/02/1982 riguardante le visite di prevenzione incendi da parte dei VVFF.

Costituzione e prescrizioni impianto elettricoIl locale magazzino oltre il luogo di deposito è generalmente costituito anche da locali ausiliari (uffici, servizi igienici, ecc.).E’ consigliata l’installazione di un quadro elettrico generale (predisposto anche per alimentazione trifase) e l’esecuzione dell’impianto a vista, con prese installate ad almeno 1,5m dal pavimento.

Si raccomanda la disposizione dei comandi luce in prossimità delle uscite e di punti luce di sicurezza.

Prese consigliate (ad almeno 1,4m dal pavimento):- Punti presa 2P+T10A, P11;- Punti presa 2P+T16A, P17/P11, bipasso;- Punti presa 2P+T16A, P30.

Livelli medi di illuminamento- Archivio: 200 lux.- Magazzino per materiale didattico: 100 lux.

Magazzino con scaffali- Passaggi: 20 lux (a livello del pavimento).- Passaggi con presenza di personale: 150 lux (a livello del pavimento).- Sale di controllo: 150 lux.

Magazzino frigorifero- Magazzino e aree di stoccaggio: 100 lux.- Magazzino e aree di stoccaggio occupate continuamente: 200 lux.- Area di movimentazione, imballaggio, smistamento: 300 lux.

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 146

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1.2.16.2.7 Autorimesse

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaSezione 751: Ambienti a maggior rischio in caso di incendio

Guida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

CEI EN 60079-10 (CEI 31-30): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi

CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

CEI EN 60079-17 (CEI 31- 34): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

Guida CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas - Guida all’applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi

Guida CEI 31-35/A: Guida all’applicazione della Norma CEI 31-30 Classificazione dei luoghi pericolosi - Esempi di applicazione

D.M. 16/02/1982: Elenco delle atività soggette al controllo dei vigili del fuocoD.M. 01/02/1986: Norme di sicurezza antincendi per la costruzione e l’esercizio di

autorimesse e similiEN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places"

(Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

Classificazione e costituzioneIn relazione al pericolo di incendio le autorimesse sono suddivise in- luoghi ordinari:

- autorimesse aperte;- autorimesse a box e a spazio aperto con capacità di parcamento ≤ 9;- autorimesse a box aventi accesso diretto da spazio a cielo libero (capacità di

parcamento anche maggiore di 9);- saloni di esposizione contenenti esclusivamente autoveicoli;

- luoghi generalmente a maggior rischio di incendio:- locali destinati ad autorimesse private con capacità di parcamento > di 9, anche

realizzate in box, in cui i singoli box non si affacciano su spazi a cielo libero;- autorimesse pubbliche;- autosilo.

Se le autorimesse rientrano nei luoghi ordinari non è richiesta nessuna prescrizione particolare per la realizzazione dell’impianto elettrico, è sufficiente seguire la Norma CEI 64-8 (sez. da 1 a 6).Se le autorimesse rientrano nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio deve essere applicata anche la Sez 751 della Norma CEI 64-8.

Inoltre sono soggette al controllo dei vigili del fuoco (D.M: 16-02-1982):_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 147

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officine per riparazione di autoveicoli con capienza superiore a 9 autoveicoli; officine meccaniche per lavorazioni a freddo con oltre 25 addetti;

autorimesse private con più di 9 autoveicoli, autorimesse pubbliche, ricovero natanti, ricovero automobili;

autorimesse di ditte in possesso di autorizzazione permanente al trasporto di materie fissili speciali e di materie radioattive.

Non sono considerate autorimesse le tettoie aperte almeno su due lati.

Le autorimesse o box che soddisfano le seguenti condizioni non sono considerate luoghi con pericolo di esplosione:a) il carburante utilizzato dagli autoveicoli sia:

- benzina;- gas di petrolio liquefatto (GPL);- gas naturale compresso (GNC);(Nota: si ricorda che il parcamento di autoveicoli alimentati a gas avente densità superiore a quella dell'aria è consentito soltanto nei piani fuori terra, non comunicanti con piani interrati);

b) l’unica sostanza infiammabile presente sia il carburante contenuto nei serbatoidegli autoveicoli;

c) non avvengano operazioni di riempimento e svuotamento dei serbatoi di carburante;(Nota: qualora avvengano operazioni di travaso di carburante devono essere rispettate anche le regole generali della norma CEI EN 60079-10 e quelle riguardanti i distributori di carburante);

d) non accedano autoveicoli con evidenti perdite di carburante;e) siano attuate le prescrizioni riportate nel D.M. 1 febbraio 1986 con particolare

riferimento all’efficacia della ventilazione sia naturale sia, quando richiesta, artificiale;(Nota: la presenza del certificato prevenzione incendi (CPI) garantisce, in generale, l’attuazione delle prescrizioni del D.M. di cui sopra);

f) gli autoveicoli in parcheggio, siano ordinariamente a motore spento e dispositivo d’avviamento disinserito o nella posizione di riposo;

g) gli autoveicoli siano omologati e mantenuti in efficienza (si ritengono tali gli autoveicoli sottoposti con esito positivo alle revisioni di legge).

Nel caso le condizioni sopra riportate non si ritengano soddisfatte bisogna applicare le Norme del CT 31 del CEI (in particolare CEI 31-30 per definire le zone a pericolo di esplosione e CEI 31-35 per la scelta e installazione dell’impianto elettrico).

Note:L’area di sosta, le aree destinate alla manovra, le corsie di accesso e le zone di servizio fanno parte dell’Autorimessa.

Non sono consentite autorimesse situate oltre il sesto piano interrato o il settimo fuori terra di un edificio.

Prescrizioni per l’impianto elettricoAltezza installazione comandi e prese = 1,15m.Altezza di installazione condutture ≥ 1,15m.

Box

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L’impianto deve essere installato con particolare attenzione nel posizionare ogni suo componente in zone a riparo da urti.

AutorimessaLe autorimesse devono essere munite di un sistema di aerazione naturale.

Il sistema di aerazione naturale deve essere integrato con un sistema di ventilazione meccanica nei seguenti casi:

Autorimesse sotterranee

Autorimesse fuori terra di tipo chiuso

N° veicoli 1°Piano > 125 XN° veicoli 2°Piano > 100 XN° veicoli 3°Piano > 75 XN° veicoli oltre il 3°Piano > 50 XPiani con n°veicoli > 250 X

Il comando della ventilazione meccanica deve essere ubicato nei pressi delle uscite e l’impianto deve essere indipendente per ogni piano.

Nelle autorimesse con capacità di parcamento > di 500 autoveicoli deve essere installato un doppio impianto di ventilazione meccanica (per l'immissione e per l'estrazione).

Nelle autorimesse con capacità di parcamento > di 300 autoveicoli devono essere installati impianti di illuminazione di sicurezza ad inserimento automatico e livello minimo di illuminamento di 5 lux.

Impianti elettrici in autorimesse considerate ambienti a maggior rischio in caso di incendioAll’origine dell’impianto deve essere installato un dispositivo che sezioni tutti i conduttori attivi, avente particolari accorgimenti atti ad impedirne la richiusura involontaria.Il circuito di alimentazione dell’autorimessa deve essere interrotto da un unico comando.

All’esterno dell’autorimessa (se ricadente nelle attività soggette al controllo VVF) deve essere installato un comando di emergenza costituito da:- interruttore di potenza per il comando diretto;- da un comando ausiliario a distanza (Norma CEI 64-8, art. 537.4) il cui circuito deve

essere tenuto permanentemente sotto controllo tramite una spia che ne assicuri il corretto funzionamento.

Le condutture solamente transitanti in questi luoghi non devono avere connessioni lungo il loro percorso a meno che le connessioni siano poste in involucri che soddisfino la prova contro il fuoco come definito nelle relative norme di prodotto.

È vietato l’uso di conduttori PEN (tranne per i soltanto transitanti).

Utilizzare i tipi di condutture specificati nella sez. 751 CEI 64-8.

Utilizzare condutture e involucri metallici di grado IP4X o in alternativa le altre specificate dalla norma con le relative specifiche di protezione e i relativi requisiti per evitare la possibile propagazione dell’incendio (cavi non propaganti la fiamma in conformità a CEI _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 149

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20-35 se sono installati individualmente o cavi non propaganti l’incendio se installati in fascio, oppure adottando barriere).

Illuminamento minimoBox: 20 lux (sul piano di calpestio)

Illuminamento medioParcheggi pubblici (al coperto e con illuminamento calcolato a livello del pavimento):

- rampe di ingresso/uscita(durante il giorno): 300 lux;- rampe di ingresso/uscita(durante la notte): 75 lux;- corsie: 75 lux;- aree di parcheggio: 75 lux;- biglietteria: 300 lux (prevenire l’abbagliamento dall’esterno ed evitare le riflessioni sulle

finestre).

1.2.17 Servizi e sanitari

1.2.17.1 Locale bagno

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in

corrente alternata e a 1500 V in corrente continuaCEI EN 60079-10 (CEI 31-30): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la

presenza di gas -Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosiCEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la

presenza di gas - Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Guida alla classificazione dei luoghi pericolosi

CEI 31-35/A: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas - Guida all'applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30)Classificazione dei luoghi pericolosi

Classificazione e prescrizioni per l’impianto elettricoI locali da bagno vengono divisi in 4 zone per ognuna delle quali valgono regole particolari.

Zona 0E’ il volume della vasca o del piatto doccia. In questa zona non sono ammessi:- apparecchi elettrici utilizzatori;- cassette di derivazione o di giunzione;- condutture;- dispositivi di protezione, di sezionamento e di comando.

Zona 1E’ il volume al di sopra della vasca da bagno o del piatto doccia fino all'altezza di 2,25m dal pavimento.Non sono ammessi:- dispositivi di protezione, sezionamento, comando (a meno di specifiche date dalla norma)

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 150

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Sono ammessi:- lo scaldabagno di tipo fisso, con la massa collegata al conduttore di protezione (il

relativo interruttore di comando deve essere posizionato fuori dalle zone 0, 1 e 2);- altri apparecchi utilizzatori fissi, purché alimentati a tensione non superiore a 25V;- pulsante a tirante con cordone isolante e frutto incassato ad altezza superiore a 2,25m

dal pavimento;Non sono ammesse cassette di derivazione o di giunzione.

Zona 2E’ il volume che circonda la vasca da bagno o il piatto doccia, largo 60 cm e fino all'altezza di 2,25 m dal pavimento: sono ammessi:- apparecchi di illuminazione di Classe I

a condizione che i loro circuiti di alimentazione siano protetti per mezzo di interruzione automatica dell’alimentazione usando un interruttore differenziale avente corrente differenziale nominale non superiore a 30 mA;

- lo scaldabagno di tipo fisso, con la massa collegata al conduttore di protezione (il relativo interruttore di comando deve essere posizionato fuori dalle zone 1 e 2);

- altri apparecchi utilizzatori fissi, purché alimentati a tensione non superiore a 25V;- pulsante a tirante con cordone isolante e frutto incassato ad altezza superiore a 2,25

m dal pavimento;- prese a spina alimentate con trasformatori di isolamento di classe II di bassa potenza

(prese per rasoi);- apparecchi illuminati dotati di doppio isolamento (Classe II), per cui non è necessario il

conduttore di protezione.Non sono ammesse cassette di derivazione o di giunzione.Non sono ammessi:- dispositivi di protezione, sezionamento, comando (a meno di specifiche date dalla

norma)

Zona 3E’ il volume al di fuori della zona 2, della larghezza di 2,40 m (e quindi 3 m oltre la vasca o la doccia). Qui sono ammessi:- componenti dell'impianto elettrico protetti contro la caduta verticale di gocce di acqua

(grado di protezione IPX1), come nel caso dell'ordinario materiale elettrico da incasso, quando installati verticalmente;

- prese a spina alimentate in uno dei seguenti modi:- bassissima tensione di sicurezza con limite 50V (SELV). Le parti attive del circuito

SELV devono comunque essere protette contro i contatti diretti;- trasformatore di isolamento per ogni singola presa a spina;- interruttore differenziale a alta sensibilità, con corrente differenziale non superiore a

30mA;- l’aspiratore (di classe II e grado di protezione minimo IPX4) può essere temporizzato

(ritardato allo spegnimento), avviato dal comando luce e protetto mediante interruttore differenziale con Idn=30mA. Se l’aspiratore viene installato oltre l’altezza di 2,25m, qui la zona è ordinaria, ma viene comunque consigliato un IPX4 per la presenza di condensa nei bagni.

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Locale da bagno

Locale da bagno con riparo sulla vasca da bagno

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Dimensioni delle zone (pianta)

Condutture elettricheLe condutture (zone 1 e 2) devono essere limitate a quelle necessarie per l'alimentazione degli apparecchi installati in queste zone e devono essere incassate con tubo protettivo non metallico; gli eventuali tratti in vista necessari per il collegamento con gli apparecchi utilizzatori (ad esempio con lo scaldabagno) devono essere protetti con tubo di plastica o realizzati con cavo munito di guaina isolante.Per il collegamento dello scaldabagno, il tubo, di tipo flessibile, deve essere prolungato per coprire il tratto esterno, oppure deve essere usato un cavetto tripolare con guaina (fase + neutro + conduttore di protezione) per tutto il tratto che va dall'interruttore allo scaldabagno, uscendo, senza morsetti, da una scatoletta passa-cordone vicina allo scaldabagno stesso.

Collegamento equipotenziale supplementareE’ richiesto un conduttore equipotenziale che colleghi fra di loro tutte le masse estranee delle zone 1-2-3 (tubazioni metalliche dell'acqua, del riscaldamento, del condizionamento, del gas, ecc.) con il conduttore di protezione all'ingresso dei locali da bagno.

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Le giunzioni devono essere realizzate conformemente a quanto prescritto dalle norme CEI 64-8; in particolare, devono essere protette contro eventuali allentamenti o corrosioni ed essere impiegate fascette che stringono il metallo vivo.

Grado di protezione minimo dei componenti installati:

Gradi di protezione minimi dei componentiIPX1 IPX4 IPX5

Installazione in zona 1 XInstallazione in zona 2 XInstallazione in zona 3 (3) XInstallazione in luogo destinato a comunità o bagno pubblico (1) X

(1) Luogo in cui la pulizia prevista è effettuata tramite getto d’acqua(3) Come protezione addizionale contro i contatti indiretti si può utilizzare un interruttore differenziale ad alta

sensibilità (es. Idn ≤ 10 mA)

AlimentazionePuò essere effettuata come per il resto dell'edificio.La protezione delle prese del bagno con interruttore differenziale ad alta sensibilità può essere affidata all'interruttore differenziale generale, purché questo sia del tipo ad alta sensibilità, o a un differenziale locale, che può servire anche per diversi bagni attigui.

Altri apparecchi consentitiNegli alberghi, un telefono può essere installato anche nel bagno, ma in modo che non possa essere usato da chi si trova nella vasca o sotto la doccia.

Livelli medi di illuminamento- Bagno, toilette, gabinetto: 200 lux

1.2.17.2 Impianto aspirazione bagni ciechi

Riferimenti normativiCEI EN 60335-1 (CEI 61-150): Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico e

similare - SicurezzaParte 1: Norme generali

CEI EN 60335-2-80 (CEI 61-181): Sicurezza degli apparecchi elettrici d’uso domestico e similareParte 2: Norme particolari per ventilatori

CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua

CEI 64-50: Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione datiCriteri generali

Classificazione e costituzioneLe tipologie di ventilatori utilizzabili per impianti di aspirazione bagni ciechi sono le seguenti:- ventilatori da finestra o da muro (di dimensioni 4 volte il diametro interno della presa

d’aria);- ventilatori da condotto aventi almeno grado di protezione IPX2 (la lunghezza del condotto

è di circa quattro volte il diametro del ventilatore)._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 154

Page 155: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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Prescrizioni per l’impianto elettrico

IPX1 IPX4 IPX5Installazione in zona 1 X (2)

Installazione in zona 2 X (2)

Installazione in zona 3 (3) XInstallazione in luogo destinato a comunità o bagno pubblico (1)

X

(1) Luogo in cui la pulizia prevista è effettuata tramite getto d’acqua(2) Devono essere utilizzati apparecchi ventilatori aspiratori di Classe II. Raccomandato, in

aggiunta, l’uso di interruttori differenziali con Idn ≤ 30mA(3) Come protezione addizionale contro i contatti indiretti si possono utilizzare interruttori

differenziali ad alta sensibilità (es.Idn ≤ 10mA)

Deve essere creato un collegamento equipotenziale con le eventuali masse estranee.

Nella zona 3 possono essere installate prese a spina e interruttori a condizione di utilizzare una delle seguenti protezioni:

- SELV;- interruttore differenziale avente Idn ≤ 30mA;- separazione elettrica.

Bisogna prendere precauzioni per evitare che nella stanza vi sia riflusso di gas.

Livelli medi di illuminamento- Bagno, toilette, gabinetto: 200 lux

1.2.17.3 Impianto per idromassaggio

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continua

Prescrizioni per l’impianto elettricoDevono essere rispettate le condizioni di installazione specificate per i locali bagni e docce.

Le unità per vasche da bagno per idromassaggi possono essere installate:- al di sotto della vasca, nella zona 1, se:

- sono soddisfatte le prescrizioni dell’art. 701.413.1.6 della Norma CEI 64-8;- la zona ove è installata l’unità è raggiungibile solo tramite attrezzo;

- nella zona 2, se:- il circuito di alimentazione è protetto con un dispositivo differenziale

(Idn≤30mA);- l’unità è di classe II.

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Livelli medi di illuminamento- Bagno, toilette, gabinetto: 200 lux

1.2.17.4 Lavanderia e stireria

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaEN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places"

(Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

Prescrizioni per l’impianto elettricoTenuto conto della presenza di acqua e vapore nel locale lavanderia/stireria si devono utilizzare componenti d’impianto con adeguato IP (solitamente IP4X).

Il quadro elettrico deve essere installato in luogo facilmente accessibile e al riparo da possibili spruzzi d’acqua.

Le prese a spina devono essere installate all’altezza di circa:- 1,75m (nel caso di prese a parete);- 0,70m (prese da canalizzazioni);- 0,4m (prese da torrette IP52).

E’ consigliato l’utilizzo di lampade fluorescenti ad alta resa cromatica.

Livelli medi di illuminamento di lavanderie e tintorie- Raccolta dei capi, marcatura e smistamento: 300 lux- Lavaggio e pulizia a secco: 300 lux- Stiratura: 300 lux- Ispezione e riparazione: 750 lux

1.2.18 Depositi e magazzini

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaGuida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Guida CEI 64-53: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione datiCriteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

EN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places" (Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

CEI EN 60079-10 (CEI 31-30): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 156

Page 157: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

CEI EN 60079-17 (CEI 31- 34): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

Guida CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas - Guida all’applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi

Guida CEI 31-35/A: Guida all’applicazione della Norma CEI 31-30 Classificazione dei luoghi pericolosi - Esempi di applicazione

D.M. 16/02/1982: Modificazioni del decreto ministeriale 27 settembre 1965, concernente la determinazione delle attività soggette alle visite di prevenzione incendi.

ClassificazioneSe le merci che devono essere depositate a magazzino sono soggette a prescrizioni di sicurezza contro l’incendio occorre verificare se gli impianti elettrici e telefonici sono soggetti alla Norma CEI 64-8.Per alcune merci può essere prescritta l’installazione di impianti di rilevamento e/o spegnimento incendi.

Se le merci che devono essere depositate a magazzino sono soggette a prescrizioni di sicurezza contro l’esplosione occorre verificare se gli impianti elettrici e telefonici sono soggetti alla Norma CEI 31-30.

Verificare se il luogo ricade nel D.M. 16/02/1982 riguardante le visite di prevenzione incendi da parte dei VVFF.

Costituzione e prescrizioni impianto elettricoIl locale magazzino oltre il luogo di deposito è generalmente costituito anche da locali ausiliari (uffici, servizi igienici, ecc.).E’ consigliata l’installazione di un quadro elettrico generale (predisposto anche per alimentazione trifase) e l’esecuzione dell’impianto a vista, con prese installate ad almeno 1,5m dal pavimento.

Si raccomanda la disposizione dei comandi luce in prossimità delle uscite e di punti luce di sicurezza.

Prese consigliate (ad almeno 1,4m dal pavimento):- Punti presa 2P+T10A, P11;- Punti presa 2P+T16A, P17/P11, bipasso;- Punti presa 2P+T16A, P30.

Livelli medi di illuminamento- Archivio: 200 lux.- Magazzino per materiale didattico: 100 lux.

Magazzino con scaffali- Passaggi: 20 lux (a livello del pavimento).- Passaggi con presenza di personale: 150 lux (a livello del pavimento).- Sale di controllo: 150 lux.

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Magazzino frigorifero- Magazzino e aree di stoccaggio: 100 lux.- Magazzino e aree di stoccaggio occupate continuamente: 200 lux.- Area di movimentazione, imballaggio, smistamento: 300 lux.

1.2.19 Cantina

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaGuida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Prescrizioni per l’impianto elettricoAlla partenza del montante che collega il punto di prelievo energia dell’appartamento alla cantina, deve essere installato un interruttore automatico di tipo magnetotermico differenziale (Idn=30mA).

E’ consigliabile un grado di protezione minimo IP44.

E’ consigliabile installare le prese e le tubazioni a vista ad un’altezza minima di 1,5m.

Nei corridoi delle cantine è raccomandata l’installazione di apparecchi di illuminazione (plafoniere) opportunamente distanziati tra loro (7-10m), alimentati dal quadro generale dei servizi comuni.

E’ preferibile l’utilizzo di dispositivi di comando (interruttori, pulsanti, ecc.) illuminati per una rapida localizzazione.

1.2.20 Box

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continua

Prescrizioni per l’impianto elettricoIl box è solitamente considerato un ambiente ordinario e pertanto bisogna attenersi alla norma CEI 64-8 (sez. da 1 a 6) per la realizzazione dell’impianto elettrico.

L’impianto deve essere installato con particolare attenzione nel posizionare ogni suo componente in zone a riparo da urti.Altezza installazione comandi e prese = 1,15m.Altezza di installazione condutture ≥ 1,15.

1.2.21 Autorimessa

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 158

Page 159: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaSezione 751: Ambienti a maggior rischio in caso di incendio

Guida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

CEI EN 60079-10 (CEI 31-30): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 10: Classificazione dei luoghi pericolosi

CEI EN 60079-14 (CEI 31-33): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 14: Impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

CEI EN 60079-17 (CEI 31- 34): Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas - Parte 17: Verifica e manutenzione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas (diversi dalle miniere)

Guida CEI 31-35: Costruzioni elettriche per atmosfere potenzialmente esplosive per la presenza di gas - Guida all’applicazione della Norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi pericolosi

Guida CEI 31-35/A: Guida all’applicazione della Norma CEI 31-30 Classificazione dei luoghi pericolosi - Esempi di applicazione

D.M. 16/02/1982: Elenco delle atività soggette al controllo dei vigili del fuocoD.M. 01/02/1986: Norme di sicurezza antincendi per la costruzione e l’esercizio di

autorimesse e similiEN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places"

(Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

Classificazione e costituzioneIn relazione al pericolo di incendio le autorimesse sono suddivise in- luoghi ordinari:

- autorimesse aperte;- autorimesse a box e a spazio aperto con capacità di parcamento ≤ 9;- autorimesse a box aventi accesso diretto da spazio a cielo libero (capacità di

parcamento anche maggiore di 9);- saloni di esposizione contenenti esclusivamente autoveicoli;

- luoghi generalmente a maggior rischio di incendio:- locali destinati ad autorimesse private con capacità di parcamento > di 9, anche

realizzate in box, in cui i singoli box non si affacciano su spazi a cielo libero;- autorimesse pubbliche;- autosilo.

Se le autorimesse rientrano nei luoghi ordinari non è richiesta nessuna prescrizione particolare per la realizzazione dell’impianto elettrico, è sufficiente seguire la Norma CEI 64-8 (sez. da 1 a 6).Se le autorimesse rientrano nei luoghi a maggior rischio in caso di incendio deve essere applicata anche la Sez 751 della Norma CEI 64-8.

Inoltre sono soggette al controllo dei vigili del fuoco (D.M: 16-02-1982): officine per riparazione di autoveicoli con capienza superiore a 9 autoveicoli;

officine meccaniche per lavorazioni a freddo con oltre 25 addetti;

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autorimesse private con più di 9 autoveicoli, autorimesse pubbliche, ricovero natanti, ricovero automobili;

autorimesse di ditte in possesso di autorizzazione permanente al trasporto di materie fissili speciali e di materie radioattive.

Non sono considerate autorimesse le tettoie aperte almeno su due lati.

Le autorimesse o box che soddisfano le seguenti condizioni non sono considerate luoghi con pericolo di esplosione:a) il carburante utilizzato dagli autoveicoli sia:

- benzina;- gas di petrolio liquefatto (GPL);- gas naturale compresso (GNC);(Nota: si ricorda che il parcamento di autoveicoli alimentati a gas avente densità superiore a quella dell'aria è consentito soltanto nei piani fuori terra, non comunicanti con piani interrati);

b) l’unica sostanza infiammabile presente sia il carburante contenuto nei serbatoidegli autoveicoli;

c) non avvengano operazioni di riempimento e svuotamento dei serbatoi di carburante;(Nota: qualora avvengano operazioni di travaso di carburante devono essere rispettate anche le regole generali della norma CEI EN 60079-10 e quelle riguardanti i distributori di carburante);

d) non accedano autoveicoli con evidenti perdite di carburante;e) siano attuate le prescrizioni riportate nel D.M. 1 febbraio 1986 con particolare

riferimento all’efficacia della ventilazione sia naturale sia, quando richiesta, artificiale;(Nota: la presenza del certificato prevenzione incendi (CPI) garantisce, in generale, l’attuazione delle prescrizioni del D.M. di cui sopra);

f) gli autoveicoli in parcheggio, siano ordinariamente a motore spento e dispositivo d’avviamento disinserito o nella posizione di riposo;

g) gli autoveicoli siano omologati e mantenuti in efficienza (si ritengono tali gli autoveicoli sottoposti con esito positivo alle revisioni di legge).

Nel caso le condizioni sopra riportate non si ritengano soddisfatte bisogna applicare le Norme del CT 31 del CEI (in particolare CEI 31-30 per definire le zone a pericolo di esplosione e CEI 31-35 per la scelta e installazione dell’impianto elettrico).

Note:L’area di sosta, le aree destinate alla manovra, le corsie di accesso e le zone di servizio fanno parte dell’Autorimessa.

Non sono consentite autorimesse situate oltre il sesto piano interrato o il settimo fuori terra di un edificio.

Prescrizioni per l’impianto elettricoAltezza installazione comandi e prese = 1,15m.Altezza di installazione condutture ≥ 1,15m.

BoxL’impianto deve essere installato con particolare attenzione nel posizionare ogni suo componente in zone a riparo da urti.

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AutorimessaLe autorimesse devono essere munite di un sistema di aerazione naturale.

Il sistema di aerazione naturale deve essere integrato con un sistema di ventilazione meccanica nei seguenti casi:

Autorimesse sotterranee

Autorimesse fuori terra di tipo chiuso

N° veicoli 1°Piano > 125 XN° veicoli 2°Piano > 100 XN° veicoli 3°Piano > 75 XN° veicoli oltre il 3°Piano > 50 XPiani con n°veicoli > 250 X

Il comando della ventilazione meccanica deve essere ubicato nei pressi delle uscite e l’impianto deve essere indipendente per ogni piano.

Nelle autorimesse con capacità di parcamento > di 500 autoveicoli deve essere installato un doppio impianto di ventilazione meccanica (per l'immissione e per l'estrazione).

Nelle autorimesse con capacità di parcamento > di 300 autoveicoli devono essere installati impianti di illuminazione di sicurezza ad inserimento automatico e livello minimo di illuminamento di 5 lux.

Impianti elettrici in autorimesse considerate ambienti a maggior rischio in caso di incendioAll’origine dell’impianto deve essere installato un dispositivo che sezioni tutti i conduttori attivi, avente particolari accorgimenti atti ad impedirne la richiusura involontaria.Il circuito di alimentazione dell’autorimessa deve essere interrotto da un unico comando.

All’esterno dell’autorimessa (se ricadente nelle attività soggette al controllo VVF) deve essere installato un comando di emergenza costituito da:- interruttore di potenza per il comando diretto;- da un comando ausiliario a distanza (Norma CEI 64-8, art. 537.4) il cui circuito deve

essere tenuto permanentemente sotto controllo tramite una spia che ne assicuri il corretto funzionamento.

Le condutture solamente transitanti in questi luoghi non devono avere connessioni lungo il loro percorso a meno che le connessioni siano poste in involucri che soddisfino la prova contro il fuoco come definito nelle relative norme di prodotto.

È vietato l’uso di conduttori PEN (tranne per i soltanto transitanti).

Utilizzare i tipi di condutture specificati nella sez. 751 CEI 64-8.

Utilizzare condutture e involucri metallici di grado IP4X o in alternativa le altre specificate dalla norma con le relative specifiche di protezione e i relativi requisiti per evitare la possibile propagazione dell’incendio (cavi non propaganti la fiamma in conformità a CEI 20-35 se sono installati individualmente o cavi non propaganti l’incendio se installati in fascio, oppure adottando barriere).

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Illuminamento minimoBox: 20 lux (sul piano di calpestio)

Illuminamento medioParcheggi pubblici (al coperto e con illuminamento calcolato a livello del pavimento):

- rampe di ingresso/uscita(durante il giorno): 300 lux;- rampe di ingresso/uscita(durante la notte): 75 lux;- corsie: 75 lux;- aree di parcheggio: 75 lux;- biglietteria: 300 lux (prevenire l’abbagliamento dall’esterno ed evitare le riflessioni sulle

finestre).

1.2.22 Apricancello motorizzato

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaUNI EN 12453: Porte e cancelli industriali, commerciali e da autorimessa - Sicurezza in

uso di porte motorizzate - RequisitiUNI EN 12445: Porte e cancelli industriali, commerciali e da autorimessa - Sicurezza in

uso di porte motorizzate - Metodi di prova89/392/CEE: direttiva del consiglio del 14 giugno 1989 concernente il ravvicinamento delle

legislazioni degli Stati membri relative alle macchineDPR 459/96: Regolamento per l'attuazione delle Direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE,

93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine

DLgs 81/08: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

Classificazione e costituzioneL’installatore che installa una chiusura automatizzata ha gli stessi obblighi del costruttore di una macchina.

Deve essere eseguita sulla chiusura automatizzata una analisi dei rischi e, se necessario, prevenirli seguendo le misure di sicurezza fornite dalla Norma UNI CEI 12453.

Il rischio può essere ridotto tramite:- diminuzione della probabilità che avvenga l’evento dannoso;- diminuzione dell’entità del danno.

Un cancello automatico di una abitazione affacciato su pubblica via può ad esempio avere, a seconda della tipologia del comando di attivazione installato, uno dei seguenti sistemi di protezione:

- chiusura attivata tramite un pulsante di comando (solo con presenza di persona);- limitazione della forza di impatto (dell’anta o del cancello) e fotocellule;- utilizzo di dispositivi sensibili (es. pedane) a rilevare la presenza di persone;- limitazione della forza di impatto (dell’anta o del cancello).

La protezione con la sola fotocellula non è più sufficiente.

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Per limitare il rischio di urti accidentali con il cancello in movimento è possibile utilizzare una delle seguenti precauzioni:

- limitazione della forza d’impatto al fine di garantire le persone;- distanza tra le parti in movimento in funzione dalla parte del corpo umano esposta al

pericolo;- ripari o schermi fissi di protezione.

L’impianto elettrico del cancello è suddiviso in due parti:- la prima parte comprende l’azionamento ed il motore e risponde alle specifiche date

dalla Norma CEI EN 60335-1;- la seconda parte, detta parte esterna (cablaggi, fotocellule, lampeggiante, ecc.),

risponde alle specifiche date dalla Norma CEI EN 60204-1.

Essendo il cancello automatico per uso residenziale solitamente senza sorveglianza bisogna provvedere ad installare un lampeggiatore o lampada di segnalazione.

1.2.23 Ufficio

1.2.23.1 Quadro per ufficio

Riferimenti normativiCEI EN 60439-1 (CEI 17-13/1): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per

bassa tensione (quadri BT)Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)

CEI EN 60439-3 (CEI 17-13/3): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)Parte 3: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non addestrato ha accesso al loro usoQuadri di distribuzione (ASD)

CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare

Possono essere installate le seguenti tipologie differenti di quadri:- quadri dichiarati ASD dal costruttore;- quadri ANS;- centralini e quadri conformi alla norma CEI 23-51.

Quadri dichiarati ASD dal costruttoreAdatti ad essere installati in ambienti dove possono essere utilizzati da personale non addestrato.Il grado di protezione dell’involucro deve essere IP 2XC.

Quadri non dichiarati ASD dal costruttore (ANS o conformi alla Norma CEI 23-51)Il quadro deve:- essere installato in apposito locale ove non possa aver accesso personale non

addestrato, oppure- avere sportello con chiusura a chiave.

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 163

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1.2.23.2 Locale ufficio

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaGuida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Guida CEI 64-53: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati - Criteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

EN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places" (Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

GUIDA CEI 306-2: Guida per il cablaggio per telecomunicazioni e distribuzione multimediale negli edifici residenziali

CEI EN 50173-1 (CEI 306-6) Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio generico - Parte 1: Requisiti generali e uffici

ClassificazioneIl locale ufficio solitamente è suddiviso in:

- ingresso;- ufficio;- corridoio;- locale servizi igienici.

Costituzione dell’impianto elettricoL’impianto elettrico è costituito da:

- circuito prese;- circuito illuminazione;- circuito citofonico,suoneria;- circuito prese TLC (collegate vicino a prese a spina).

Prescrizioni per l’impianto elettricoSono da prevedere pulsanti almeno nell’ingresso e nel bagno. Si raccomanda che le suonerie abbiano tonalità differenziate.

Il quadro elettrico è generalmente ubicato in ingresso.

In corridoio è consigliata l’installazione di punti luce a soffitto ogni 5-6m.

Per l’impianto telefonico (TLC) devono essere previsti un punto di allacciamento principale possibilmente all’ingresso (costituito da tre scatole unificate, collegate tra loro per permettere l’allacciamento alla rete esterna) e due punti in tutti gli altri ambienti di lavoro collegati al punto principale.

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Si consiglia di predisporre la rete di canalizzazioni per impianti di tipo intercomunicanti (con previa consultazione della società telefonica) effettuando i collegamenti interni tramite tubi protettivi di materiale isolante tipo medio con diametro esterno 20mm.

Si rimanda alla GUIDA CEI 306-2 per l’installazione di un impianto telefonico interno e alla Norma CEI 64-8 (Sez. 707) nel caso si debbano adottare particolari accorgimenti di messa a terra per l’installazione di apparecchiature di elaborazione dati (corrente di dispersione >3,5mA).

Per quanto riguarda la zona destinata agli impiegati di uffici di notevoli dimensioni è consigliabile eseguire una distribuzione agli apparecchi utilizzatori a pavimento con particolari canalizzazioni sotto pavimento e torrette o canalette battiscopa e cornice.

Prese consigliate:- 2P+T 10A, P11;- 2P+T 16A, P30;- 2P+T 16A, P17/11 bipasso;- TLC presa.

Livelli medi di illuminamento- Archiviatura, copiatura: 300 lux.- Aree di circolazione: 300 lux.- Scrittura, dattilografia, lettura: 500 lux.- Elaborazione dati: 500 lux.- Disegno tecnico: 750 lux.- Postazioni CAD: 500 lux.- Sale conferenze e riunioni: 500 lux (l’illuminazione deve essere regolabile).- Archivi: 200 lux.- Reception: 300 lux.

1.2.24 Impianti nei mobili

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-11: Impianti elettrici nei mobiliCEI EN 60598-1 (CEI 34-21): Apparecchi di illuminazione - Parte 1: Prescrizioni generali e

prove

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoLa presente Norma si applica agli impianti nei seguenti mobili:- tavoli;- letti;- armadi;- buffet;- mobili per cucina;- mobili per ufficio anche a pannelli scorrevoli;- vetrine;- mobili per bar e ristoranti;- attrezzature per negozi, per mostre e fiere;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 165

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- tramezzi e pareti mobili nei quali siano installati componenti di impianto elettrico e apparecchi utilizzatori alimentati dalla rete (come ad esempio condutture, prese a spina, interruttori, apparecchi di illuminazione).

Gli impianti elettrici in tramezzi ed armadi facenti parte della struttura edilizia devono essere conformi alla Norma CEI 64-8 (non alla CEI 64-11).

Prescrizioni generaliLe prese a spina devono essere di tipo fisso e devono essere installate alle seguenti altezze:

- prese di energia: 70mm dal piano di calpestio;- prese telefoniche: 120mm dal piano di calpestio.

Si deve fornire un coperchio addizionale di chiusura che garantisca un IP 4X alle prese installate con un angolo di inserzione inclinato rispetto all’orizzontale maggiore di 30° (verso l’alto).

Il collegamento alla rete di alimentazione può essere effettuato tramite:- cavi flessibili sotto guaina facenti capo a cassette, oppure- cavi flessibili sotto guaina e spina.

Le condutture interne ai mobili devono essere di sezione di 1,5mm2 e costituite da cavi rispondenti alla Norma CEI 20-22.

I cavi devono essere convenientemente protetti da danneggiamenti meccanici nelle modalità descritte dalla Norma CEI 64-11 e, se soggetti a movimento, devono essere flessibili e sotto guaina.

L’apertura dell’involucro che dà accesso alle parti in tensione deve richiedere l’uso di un attrezzo.

Gli apparecchi di illuminazione installati nei mobili devono essere conformi alla Norma CEI 34-21.

Se nel mobile sono installati apparecchi elettrici che possono produrre una eccessiva temperatura in uno spazio chiuso si deve assicurare l’interruzione del circuito a mobile chiuso.

Prescrizioni particolari per mobili elettrificatiPer proteggere l’impianto dalle sovracorrenti si deve procedere utilizzando:

- un interruttore automatico installato nel mobile (all’origine del circuito), oppure- un interruttore automatico installato nell’impianto fisso che alimenta il mobile.

Nel caso la protezione dai contatti diretti debba essere effettuata dalla struttura del mobile essa deve garantire un IPXXC.

1.2.25 Impianto temporaneo

Riferimenti normativi

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CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua

CEI 64-51: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per centri commerciali

PrescrizioniE’ raccomandato l’utilizzo di condutture con guaina di sezione 2,5mm2 e tensione di isolamento 450/750V.

Si deve utilizzare un interruttore differenziale avente Idn ≤ 30 mA.

Le derivazioni agli apparecchi utilizzatori non devono superare i 10m.

Gli impianti temporanei sono generalmente utilizzati per alimentare:- vetrinette mobili;- apparecchi per dimostrazioni;- luminarie natalizie.

1.2.26 Insegna luminosa

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI EN 61050 (CEI 34-39): Trasformatori per lampade a scarica tubolari con tensione

secondaria a vuoto superiore a 1000 V (trasformatori neon) - Prescrizioni generali e di sicurezza

CEI EN 61347-2-10 (CEI 34-101): Unità di alimentazione di lampadaParte 2-10: Prescrizioni particolari per invertitori e convertitori elettronici per

funzionamento in alta frequenza di lampade tubolari a scarica a catodo freddo (tubi neon)

CEI EN 50107 (CEI 34-86): Installazioni di insegne e di tubi luminosi a scarica funzionanti con tensione a vuoto superiore a 1kV ma non superiore a 10 kV - Parte 1: Prescrizioni generali

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoL’impianto di alimentazione delle insegne può essere sia mobile che fisso e deve essere installato in accordo con l’HD 384, inoltre deve fornire una tensione di 100010000V.

I trasformatori devono essere conformi alla Norma CEI EN 61050, mentre gli invertitori e i convertitori alla CEI 34-101.

In ogni punto di accesso dell’insegna luminosa devono essere installati simboli riportanti la scritta “Attenzione, rischio di scossa elettrica”.

I cavi utilizzati devono essere:- più corti possibile senza giunzioni;- idonei all’ambiente di installazione;- conformi alla Norma EN 50143.

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Page 168: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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Nel caso in cui siano sottoposti a rischio di danni di tipo meccanico devono essere protetti mediante:

- canali in materiale autoestinguente (EN 60598-1);- canali in metallo collegati a terra.

I mezzi di fissaggio dei cavi devono essere scelti in accordo a quanto specificato nella Norma EN 60598-1 e rispettare le misure di interasse specificate in tabella:

Tipo di cavo o Distanza tra i fissaggi di cavi o di conduttoriconduttore con un angolo rispetto all’orizzontale

Fino a 45° Sopra 45°Cavi con conduttore flessibile

500mm 800mm

Cavi con conduttore rigido

800mm 1250mm

Il primo mezzo di fissaggio deve essere installato a distanza ≤ 150mm.

Devono essere rispettate le distanze minime superficiali e in aria inerenti alle parti attive dell’impianto dell’insegna stabilite dalla norma CEI 34-86.

Tutte le connessioni di alta tensione ai tubi a scarica devono essere protette come specificato in tabella:

Metodi di protezioneLuogo in cui sono situate connessioni

Coprielettrodi in conformità a CEI 34-86

Involucro protezione aggiuntiva IP≥2X

Dispositivo di protezione contro il circuito aperto (EN 50107-2)

All’interno di volume accessibile

X X(1) (2) (3) X(4)

All’esterno di volume accessibile

X X(1) (2) X

(1) Eventuali parti metalliche devono essere collegate a terra Parti non metalliche devono essere certificate per uso in vicinanza di elettrodi in tubo(2) Accesso all’involucro tramite attrezzo(3) Grado IP≥2X mantenuto anche in caso di rottura del tubo luminoso(4) In alternativa alla specifica (3)

Le connessioni ai tubi luminosi devono avere le caratteristiche particolari specificate nella Norma CEI EN 50107.

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I supporti per tubi luminosi a scarica devono essere isolati da terra e avere caratteristiche di autoestinguenza come specificato nella Norma EN 60598-1.

Generalmente tutti i circuiti di alta tensione (ad esclusione di quelli alimentati da convertitori di tipo A) devono essere protetti da un dispositivo di protezione contro le correnti di dispersione conforme alla EN 50107-2.

Ai fini della protezione dai contatti indiretti si deve effettuare un collegamento equipotenziale tra tutte le parti metalliche dell’impianto, inoltre si deve provvedere a mettere a terra il collegamento appena citato.

1.2.27 Centro Elaborazione Dati (CED)

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI EN 60950 (CEI 74-2): Apparecchiature per la tecnologia dell'informazione - Sicurezza

Classificazione e costituzioneE’ consigliato l’utilizzo di cavi a bassa emissione di gas corrosivi.

E’ possibile suddividere le apparecchiature di elaborazione dati in due tipologie:- apparecchiature di tipo A (con spina di tipo domestico e corrente di dispersione ≤

3,5mA);- apparecchiature di tipo B (con spina industriale o collegamento fisso di Classe I).

Apparecchi di tipo B con correnti di dispersione > 3,5mAI collegamenti di tali apparecchiature devono essere eseguiti secondo quanto specificato dalla norma CEI 64-8/707.I collegamenti a terra devono essere effettuati prima del collegamento all’alimentazione.Si raccomanda di mantenere verificata la continuità dei conduttori di protezione.

Prescrizioni supplementari per apparecchi di tipo B con correnti di dispersione > 10mA (misura effettuata in conformità della Norma CEI 60950) e che soddisfino le specifiche riguardanti la compatibilità elettromagnetica)Deve essere adottata una delle seguenti prescrizioni:

1. Elevata affidabilità del collegamento a terra.

PE non costituente anima delcavo di alimentazione

Sez. 10mm2

Sez. 4mm2 (se si utilizzano due conduttori in parallelo con terminali indipendenti)

PE costituente anima del cavo di alimentazione

Sez. 2,5 mm2 (inoltre la somma di tutti i conduttori del cavo deve avere Sez. 10mm2)

Due PE in parallelo ciascuno installato in involucro che soddisfa 543.2.1

Sez. di ciascun conduttore 2,5mm2

Ciascun conduttore indicato nella tabella deve soddisfare le altre prescrizioni della Sezione 543 della Norma CEI 64-8.

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2. Sorveglianza della continuità del conduttore di protezione.Deve essere previsto un dispositivo che interrompa l’alimentazione delle apparecchiature nel caso in cui si verifichi una discontinuità nel conduttore di protezione.

3. Alimentazione tramite l’impiego di trasformatori.Si consiglia la connessione del secondario come sistema TN.Il collegamento equipotenziale deve soddisfare le prescrizioni date al punto 1 o 2.Esempio di collegamento con impiego di trasformatore con sistema secondario TN-S:

Prescrizioni addizionali per i sistemi TT (apparecchi tipo B)Per protegge il circuito con un interruttore differenziale si deve soddisfare la seguente relazione:

I1 In / 2 UL / (2RA)I1 = corrente di dispersione totale [A]RA = resistenza del dispersore []In = corrente differenziale nominale del dispositivo differenziale [A]

In alternativa bisogna applicare le prescrizioni del punto 3.

Prescrizioni addizionali per i sistemi IT (apparecchi tipo B)

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Si consiglia di non collegare direttamente apparecchiature con elevate correnti di dispersione ad un sistema IT ma tramite un sistema TN interfacciato all’IT per mezzo di un trasformatore.

Prescrizioni di sicurezza per il collegamento equipotenziale a basso livello di disturboLe masse delle apparecchiature di elaborazione dati devono essere collegate al conduttore di protezione.

1.2.28 Sala videoconferenza

Riferimenti normativiCEI 103-9: Specifica per la realizzazione di sale di videoconferenzaCEI 103-8: Apparato audio per sale di teleconferenza

In una sala di videoconferenza sono generalmente disposte le seguenti apparecchiature:- telecamere;- monitori video per la visualizzazione della sala remota;- monitore di servizio;- microfoni da tavola e/o a collare;- altoparlanti;- tastiera di comando;- eventuali apparecchiature ausiliarie.

Prescrizioni per l’illuminazione della salaNella sala videoconferenza deve essere fornito un valore di illuminamento in grado di:

- assicurare un buon contrasto sui monitori;- limitare il riscaldamento dell’ambiente;- non arrecare disturbi ai partecipanti alla videoconferenza;- permettere alle telecamere di operare nelle migliori condizioni.

I valori di illuminamento richiesti (misurati sul volto dei partecipanti) sono i seguenti:- 200300 lux per le riprese in b/n;- 500 lux per riprese a colori (con l’utilizzo di sorgenti luminose con temperatura di

colore circa 3200K).

L’altezza di installazione consigliata delle telecamere e dei monitori è di 1,2m.

Prescrizioni per l’impianto audioSi deve far riferimento alla Norma CEI 103-8.

1.2.29 Aule

1.2.29.1 Aula magna

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continua

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 171

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CEI 64-52: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici scolastici

Prescrizioni per l’impianto elettricoE’ consigliato l’utilizzo di apparecchi di illuminazione a flusso regolabile mediante alimentatori elettronici.

Gli apparecchi di illuminazione utilizzati generalmente sono:- ad incasso o montanti a soffitto;- con riflettori speculari parabolici;- utilizzano lampade fluorescenti schermate.

1.2.29.2 Aula

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-52: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici scolastici

Prescrizioni per l’impianto elettricoPer l’impianto d’illuminazione di un’aula scolastica bisogna scegliere una tipologia di apparecchi e di installazioni che creino la minor quantità possibile di riflessioni fastidiose.

I fattori di riflessione raccomandati per le superfici del locale sono:- soffitto: 90%;- pareti: 60%;- pavimento: 20%.

Bisogna prestare particolare attenzione a non creare riflessioni fastidiose sulla lavagna (utilizzando ad esempio apparecchi di illuminazione a distribuzione asimmetrica con lampade fluorescenti).

Prescrizioni per gli apparecchi di illuminazioneGli apparecchi di illuminazione devono essere conformi alle seguenti Norme:CEI EN 60598-1 (CEI 34-21): Apparecchi di illuminazione - Parte 1: Prescrizioni generali e

proveCEI EN 60598-2-1 (CEI 34-23): Apparecchi di illuminazione - Parte II: Prescrizioni

particolari - Apparecchi fissi per uso generaleCEI EN 60598-2-2 (CEI 34-31): Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni

particolari - Sezione 2: Apparecchi di illuminazione da incasso

1.2.29.3 Aula disegno

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continua_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 172

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CEI 64-52: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici scolastici

Prescrizioni per l’impianto elettricoPer l’impianto d’illuminazione di un’aula da disegno bisogna scegliere una tipologia di apparecchi e di installazioni che generino la minor quantità possibile di riflessioni fastidiose.

Si deve prestare attenzione al posizionamento dei tavoli da disegno rispetto agli apparecchi luminosi cercando di non ottenere riflessioni fastidiose.

Utilizzare l’alimentazione elettronica nel caso si vogliano eliminare effetti flicker o stoboscopici.

Apparecchi di illuminazione consigliati:- apparecchi con lampade fluorescenti dotati di riflettori parabolici e rifrattori.

1.2.29.4 Aula con videoterminali

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-52: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici scolastici

Prescrizioni per l’impianto elettricoPer la corretta illuminazione dell’ambiente si consiglia di predisporre le superfici delle pareti del locale in modo che risultino in uno dei due seguenti modi:

- semidiffondenti;- diffondenti ma con i seguenti fattori di riflessione:

- soffitto 6080 %;- parete 3050 %;- parete di fronte all’utilizzatore del videoterminale 2535 %;- pavimento 15-25 %.

Caratteristiche fondamentali tipiche degli apparecchi illuminanti idonei da installare:

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Gli apparecchi utilizzati per l’impianto devono essere conformi alle norme del CT 310 del CEI.

1.2.30 Laboratori

1.2.30.1 Laboratorio

Riferimenti normativiDM 26/08/1992: Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolasticaCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-52: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici scolastici

CEI EN 50191 (CEI 11-64): Installazione ed esercizio degli impianti elettrici di prova

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoI laboratori sono luoghi in cui vengono svolte attività inerenti all’ambito scolastico (prove, esercitazioni, lavori, ecc.)

L’ubicazione dei laboratori può essere:- su piani fuori terra;- al 1° piano interrato (eccetto locali ove vengono utilizzati gas combustibili con densità

superiore a 0,8).

La resistenza al fuoco dei locali e la resistenza al fuoco della porta con chiusura automatica che deve essere installata tra il locale ed il proprio deposito annesso devono avere REI 60.

A seconda della potenza installata possono essere disposti quadri di zona, di piano o specifico per il laboratorio.

E’ raccomandato l’utilizzo di un interruttore differenziale avente Idn ≤ 30mA.

In presenza di apparecchi utilizzatori di classe I composti da circuiti elettronici alimentati in corrente continua è consigliato ai fini della protezione dai contatti indiretti una delle seguenti disposizioni:_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 174

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- utilizzo di interruttori differenziali di tipo A;- protezione per separazione elettrica.

Comunque le apparecchiature di laboratorio alimentate a combustibile gassoso devono avere ciascun bruciatore dotato di dispositivo automatico di sicurezza totale che intercetti il flusso del gas in mancanza di fiamma.

Si consiglia di alimentare le postazioni destinate alle attività tramite uno dei seguenti metodi:

- proprio trasformatore di isolamento con collegamento equipotenziale tra le masse e senza collegamenti a terra;

- circuito di tipo SELV;- circuito di tipo PELV.

La norma CEI 64-8 è applicabile solo all’alimentazione degli impianti elettrici dei laboratori ma non agli impianti stessi.

Per quanto riguarda le misure di protezione contro lo shock elettrico relativo alle attività svolte in questi ambienti si applica la norma CEI 11-64.

1.2.30.2 Laboratorio di chimica

Riferimenti normativiDM 26/08/1992: Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolasticaCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-52: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici scolastici

CEI EN 50191 (CEI 11-64): Installazione ed esercizio degli impianti elettrici di prova

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoNella progettazione dell’impianto e nella scelta dei componenti da installare bisogna prestare particolare attenzione alla tipologia di processi svolti nel laboratorio (tipi di sostanza, quantità, ecc.)

Nei locali dove vengono utilizzate sostanze esplosive o infiammabili devono essere installati impianti di ventilazione (per evitare il ristagno e/o accumulo di gas e vapori) e cappe di aspirazione.

E’ raccomandata una scelta accurata del grado di protezione degli apparecchi adatto alla particolarità dell’ambiente (soprattutto data la possibile presenza di vapori acidi).

Lampade impiegate:- lampade a fluorescenza (le più utilizzate);- sorgenti a scarica (installate a distanza di 3,56m per evitare ombre fastidiose su

oggetti in lavorazione).

E’ consigliata l’alimentazione ad alta frequenza per annullare effetti stroboscopici causati dalle lampade utilizzate._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 175

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Nei laboratori chimici ove possono manifestarsi dei rischi associati alla presenza di gas o vapori infiammabili può essere applicata la Variante 3 della Norma CEI 31-35 che fornisce provvedimenti atti ad abbassare il rischio di esplosione ad un livello tale da non ritenere l’ambiente a pericolo di esplosione.I provvedimenti suddetti sono riferiti ai locali, alle attrezzature ed ai comportamenti, in particolare sono dettate le seguenti disposizioni inerenti l’impianto elettrico:- l'illuminazione sotto le cappe deve essere realizzata preferibilmente dall'esterno per

mezzo di lampade collocate in nicchie dotate di robuste lastre trasparenti a chiusura ermetica;

- occorre prevedere in ogni laboratorio un interruttore generale con un comando esterno in posizione segnalata e facilmente raggiungibile;

Sono esclusi dai provvedimenti:- laboratori dove le quantità di sostanze pericolose sono di pochi decimetri cubi - ambienti con analizzatori di processo trattati dalla Norma CEI 65-36 “Controllo dei

processi industriali – Sicurezza degli ambienti di analisi”.

Nel caso non siano seguite le indicazioni della norma CEI 31-35 deve essere applicata la norma CEI 31-30 allo scopo di verificare la presenza di zone pericolose.

Se il laboratorio è un ambiente a maggior rischio in caso d’incendio deve essere applicata la norma CEI 64-8 sez.751

1.2.30.3 Laboratorio di elettrotecnica

Riferimenti normativiDM 26/08/1992: Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolasticaCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-52: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici scolastici

CEI EN 50191 (CEI 11-64): Installazione ed esercizio degli impianti elettrici di prova

Prescrizioni particolari per i laboratori di elettrotecnicaNei laboratori ove si eseguono prove su macchine elettriche, componenti o materiali a tensione superiore a 1000V in corrente alternata si devono predisporre opportuni ripari, segregazioni e distanziamenti in modo da evitare contatti accidentali e scariche elettriche indesiderate.

Devono essere previsti comandi di emergenza (CEI 64-8 art. 464.1).

Un esempio di impianto di un laboratorio di elettrotecnica è riportato nella Guida CEI 64-52.

1.2.30.4 Laboratorio di fisica

Riferimenti normativiDM 26/08/1992: Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 176

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CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua

CEI 64-52: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici scolastici

CEI EN 50191 (CEI 11-64): Installazione ed esercizio degli impianti elettrici di prova

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoE’ raccomandata una scelta accurata del grado di protezione degli apparecchi adatto alla particolarità dell’ambiente.

Lampade impiegate:- lampade a fluorescenza (le più utilizzate);- sorgenti a scarica (installate a distanza di 3,56m per evitare ombre fastidiose su

oggetti in lavorazione).

E’ consigliata l’alimentazione ad alta frequenza per annullare effetti stroboscopici causati dalle lampade utilizzate.

1.2.31 Biblioteca

Riferimenti normativiCEI 64-15 Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artisticaCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaEN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places"

(Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

D.M.16-02-1982: Elenco delle attività soggette al controllo dei vigili del fuoco

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoPer questo locale è richiesto il controllo da parte dei vigili del fuoco (D.M.16-02-1982).

Se la classe di compartimento è 30 la biblioteca è considerata come luogo a maggior rischio in caso di incendio. In questo caso si devono applicare le specifiche date dalla Norma CEI 64-8 Sez. 751.Inoltre, nelle biblioteche con carico di incendio > 30 Kg/m2 in cui non è prevista la presenza continuativa di personale, si devono realizzare:

- impianti automatici di rivelazione incendi (per locali non interrati);- impianti automatici di estinzione ed attivazione automatica di incendi (per locali

interrati).

Si deve applicare la Norma CEI 64-15 ove applicabile.

E’ consigliato l’utilizzo delle seguenti tipologie di prese:- 2P+T 10A;- 2P+T 16A.

Prescrizioni per l’impianto elettrico di biblioteche considerate come luogo a maggior rischio in caso di incendio_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 177

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Le condutture solamente transitanti in questi luoghi non devono avere connessioni lungo il loro percorso a meno che le connessioni siano poste in involucri che soddisfino la prova contro il fuoco come definito nelle relative norme di prodotto.

E’ vietato l’uso di conduttori PEN (tranne per quelli che transitano solamente).

Utilizzare i tipi di condutture specificati nella Sez 751 CEI 64-8.

Utilizzare condutture e involucri metallici di grado IPX4 o in alternativa le altre specificate dalla norma con le relative specifiche di protezione e i relativi requisiti per evitare la possibile propagazione dell’incendio (cavi non propaganti la fiamma in conformità a CEI 20-35 se sono installati individualmente o cavi non propaganti l’incendio se installati in fascio, oppure adottando barriere).

Deve essere prestata particolare attenzione affinché l’ubicazione dei corpi illuminanti non sia troppo vicina a corpi incendiabili.Ad esempio per faretti e piccoli proiettori devono essere mantenute le seguenti distanze:

- 0,5m (≤100W)- 0,8m (100W300W)- 1m (300W500W)

Prescrizioni per l’impianto elettrico di biblioteche ricadenti tra i luoghi trattati dalla norma CEI 64-15Deve essere previsto un comando di emergenza atto a disalimentare tutto l’impianto elettrico ad eccezione della linea dei servizi di sicurezza, installato in posizione facilmente raggiungibile dall’esterno.

Generalmente la tensione di isolamento dei cavi utilizzati deve essere non inferiore a 450/750 V.

Le prese fisse devono essere installate a 40mm dal piano di calpestio.

I valori di illuminamento minimo devono essere (calcolati su un piano orizzontale ad 1m di altezza):

- in corrispondenza delle scale > di 5 lux.- in corrispondenza delle porte > di 5 lux.- in corrispondenza di ogni altro ambiente al quale abbia accesso il pubblico > di 5 lux.

Livelli medi di illuminamentoScaffali: 200 luxArea di lettura: 500 luxBanchi: 500 lux

1.2.32 Asilo nido

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continua

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 178

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CEI 64-52: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici scolastici

Prescrizioni per l’impiantoI componenti non devono mai raggiungere durante il loro servizio ordinario la temperatura di 60°C.

Le prese a spina devono essere:- installate ad una altezza 1,2m dal piano di calpestio;- ad alveoli schermati;- protette a monte del proprio circuito da un interruttore differenziale avente Idn ≤ 30

mA.

L’altezza d’installazione degli apparecchi di illuminazione deve essere > 2m.

Nella zona riposo è raccomandata l’installazione di apparecchi luminosi che forniscano un illuminamento ≤ 10 lux.

E’ raccomandata l’installazione di asciugacapelli di tipo fisso a parete e di classe II.

1.2.33 Impianto sportivo

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaGuida CEI 64-52: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli

impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per edifici scolastici

DM 18/03/96: Norme di sicurezza per la costruzione e l'esercizio di impianti sportivi

Complessi e impianti sportivi con capienza di spettatori ≤ 100 o privi di spettatoriDeve essere installato un impianto di illuminazione di sicurezza che assicuri un livello di illuminazione 5 lux ad 1m di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita.

Complessi e impianti sportivi con capienza di spettatori > 100 e nei quali si svolgono attività sportive regolate dal C.O.N.I.In particolare, ai fini della prevenzione degli incendi, gli impianti elettrici:

-non devono costituire causa primaria di incendio o di esplosione;-non devono fornire alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi;-devono essere suddivisi in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori

servizio dell'intero sistema (utenza);-devono disporre di apparecchi di manovra ubicati in posizioni "protette" e devono

riportare chiare indicazioni dei circuiti cui si riferiscono.

Il quadro elettrico generale deve essere ubicato in posizione facilmente accessibile, segnalata e protetta dall'incendio per consentire di porre fuori tensione l'impianto elettrico dell'attività.

Il sistema utenza deve disporre dei seguenti impianti di sicurezza:_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 179

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a) illuminazione;b) allarme;c) rilevazione;d) impianti di estinzione incendi.

L'alimentazione di sicurezza deve essere:

Imp. segnalazione(1) Imp. allarme(1) Imp.

illuminazione(2)Imp. idrico

antincendio(2)Alimentazione automatica ad interruzione in tempo < 0,5 sec

X X X

Alimentazione automatica ad interruzione in tempo < 15 sec

X

(1) autonomia dell’alimentazione di sicurezza 30 minuti(2) autonomia dell’alimentazione di sicurezza 60 minuti

La carica degli accumulatori deve essere fornita da un dispositivo di tipo automatico che sia in grado di consentire la ricarica completa entro 12 ore.

Devono essere dotati di un impianto di illuminazione di sicurezza i seguenti impianti:- impianti al chiuso;- impianti all’aperto per i quali è previsto l’utilizzo notturno;- ambienti interni di impianti sportivi all’aperto.

Il suddetto impianto deve assicurare un livello di illuminazione 5 lux ad 1m di altezza dal piano di calpestio lungo le vie di uscita; sono ammesse singole lampade con alimentazione autonoma che assicurino il funzionamento per almeno 1 ora.

E' vietato utilizzare elementi mobili alimentati da combustibile solido, liquido o gassoso, per il riscaldamento degli ambienti.

Nei servizi igienici deve essere installato un sistema di ventilazione artificiale (a meno che non garantisca le specifiche richieste dal DM 18/03/96).

Nei seguenti casi deve essere prevista l'installazione di un impianto fisso di rivelazione e segnalazione automatica degli incendi:

- impianti al chiuso con numero di spettatori superiore a 1.000- negli ambienti interni degli impianti all'aperto con numero di spettatori superiore a

5.000La segnalazione di allarme incendio deve avvenire nella centrale di controllo e segnalazione (ubicata in ambiente presidiato) tramite un segnale ottico e acustico.

Gli impianti al chiuso devono essere muniti di un impianto di allarme acustico in grado di avvertire i presenti delle condizioni di pericolo in caso di incendio.Il comando del funzionamento simultaneo dei dispostivi sonori deve essere posto in ambiente presidiato.Il funzionamento del sistema di allarme deve essere garantito anche in assenza di alimentazione elettrica principale, per un tempo non inferiore a 30 minuti.

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Dispositivi di controllo degli spettatori per impianti con capienza di spettatori > 20.000 in occasioni di manifestazioni calcisticheDeve essere previsto un impianto televisivo a circuito chiuso per l'osservazione della zona spettatori e dell'area di servizio annessa all'impianto e dei relativi accessi, con registrazione delle relative immagini.L'impianto deve consentire il riconoscimento del singolo spettatore anche per le manifestazioni che si tengono in orari notturni.

1.2.34 Ascensore

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in

corrente alternata e a 1500 V in corrente continuaGuida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

UNI EN 81/1 + (81/1 FA 1-89): Regole di sicurezza per la costruzione e l' installazione degli ascensori e montacarichi.Ascensori elettrici.

UNI EN 81/2 + (81/2 FA 1-94): Regole di sicurezza per la costruzione e l' installazione degli ascensori e montacarichi. Ascensori idraulici.

Direttiva 95/16/CE: direttiva 95/16/ce del parlamento europeo e del consiglio del 29 giugno 1995 per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative agli ascensori

DPR 30/04/99 n. 162 : Regolamento recante norme per l'attuazione della direttiva 95/16/CE sugli ascensori e di semplificazione dei procedimenti per la concessione del nulla osta per ascensori e montacarichi, nonché della relativa licenza di esercizio.

DM 8/3/85: direttive sulle misure più urgenti ed essenziali di prevenzioni incendi ai fini del rilascio del nullaosta provvisorio di cui alla legge 7 dicembre 1984, n.818

Costituzione dell’impianto elettricoGeneralmente l’impianto di un ascensore è costituito da:

- Quadro generale- Quadro locale macchine- Impianto FM elevatore- Impianto illuminazione elevatore -Impianto illuminazione vano corsa- Impianto illuminazione locale macchinario- Circuito prese a spina

Prescrizioni per l’impianto elettricoL’alimentazione del circuito di illuminazione (e di prese) della cabina, del vano di corsa del locale di macchinario e del locale pulegge, deve essere indipendente dall’alimentazione del macchinario, sia mediante un altro circuito, sia mediante connessione al circuito che alimenta il macchinario a monte del circuito generale.

La corrente di impiego per gli ascensori può essere fissata a seconda del tipo:- per gli ascensori elettrici da 1,5 a 1,8 volte la corrente nominale (di targa) del motore;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 181

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- per gli ascensori idraulici è sufficiente considerare Ib di valore compreso tra In e 1,2 In.In genere la corrente di impiego di un ascensore è specificata dal suo costruttore.

All’interno del locale macchinario (nei pressi dell’accesso) deve essere installato un quadro contenete le protezioni dalle sovracorrenti dei circuiti costituenti l’impianto ascensore.

Per la scelta del dispositivo di protezione dalle sovracorrenti della linea forza motrice, bisogna tenere conto della corrente di spunto dei motori che vale 3 ÷ 5 In del motore, quindi un interruttore con curva caratteristica C risulta adatto.

Nei sistemi TT l’ascensore deve essere protetto da un interruttore differenziale con soglia differenziale adatta ad evitare interventi intempestivi.

Per ciascun ascensore può essere previsto un interruttore generale del circuito F.M. (a posizione stabile di apertura e chiusura) il quale non deve assolutamente interrompere i seguenti circuiti:

- di illuminazione e ed eventuale ventilazione;- prese di corrente;- dispositivi di allarme.

Un interruttore deve permettere di interrompere l’alimentazione dei circuiti:- luce vano corsa e locale macchinario;- prese a spina;- Illuminazione cabina.

L’illuminazione locale macchinario deve essere fissa.

Nel locale cabina devono essere utilizzate almeno due lampade ad incandescenza collegate in parallelo (nel caso venga utilizzata questa fonte di illuminazione).

La protezione dai contatti diretti deve essere fornita tramite involucri con un livello di IP2X.

Le connessioni, i morsetti di collegamento e i connettori ,devono trovarsi in involucri appositamente previsti.

Più conduttori sottoposti a diverse tensioni e posati in una stessa canalizzazione devono essere isolati per la tensione più elevata presente.

L’alimentazione delle prese deve essere garantita da prese 2P+PE nei seguenti luoghi:- tetto della cabina- locale macchinario- zona pulegge

I circuiti di comando e sicurezza non devono funzionare a tensione maggiore di 250V (valore medio in continua o efficace in alternata) Deve essere previsto un alimentatore di emergenza a caricamento automatico in grado di sopperire per un’ora l’illuminazione ordinaria, alimentando almeno una lampada della potenza di 1W.

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 182

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La sezione dei conduttori elettrici di sicurezza delle porte deve essere di 0,75 mm2 .

L’eventuale installazione di condensatori deve essere effettuata tramite connessione a monte del circuito generale del circuito forza motrice.

Ogni ascensore deve avere un impianto di allarme

Deve essere prevista un interruttore di emergenza nel caso l’ascensore sia installato in edifici civili con altezza di gronda superiore a 24 m, aventi corsa sopra il piano terra superiore a 20 m (in servizio privato) o in edifici industriali.

Livelli minimi di illuminamento- in prossimità della porta di piano 50 lux (a livello del pavimento)- in cabina 50 lux (a suolo e sui comandi)- locale macchinario 200 lux (a livello del pavimento)

Livelli medi di illuminamento- Ascensori: 150 lux.- Corridoi: 100 lux.- Scale: 150 lux.- Rampe: 150 lux.- Sale di attesa: 200 lux.

1.2.35 Impianti audio e video

1.2.35.1 Citofono e videocitofono

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaGuida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Descrizione impiantoPer l’impianto citofonico sono previste due tipologie:

Impianto con portiere elettrico:- posto esterno con pulsantiera;- serratura elettrica;- apparecchio citofonico in ciascuna unità immobiliare (con comando

serratura/luci scale e/o luci esterni);- alimentatore d'impianto;

Impianto con centralino di portineria e commutazione al posto esterno:- posto esterno con pulsantiera;- serratura elettrica;- apparecchio citofonico in ciascuna unità immobiliare (con comando

serratura/luci scale e/o luci esterni);- centralino di portineria per comunicazioni con gli apparecchi sopra detti;- alimentatore d'impianto.

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 183

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L’impianto videocitofonico è composto da:- posto esterno con pulsantiera e telecamera per ripresa;- serratura elettrica;- apparecchio interno in ciascuna unità immobiliare costituito da monitor per

ricezione visiva e da apparecchio citofonico per ricezione fonica;- alimentatore d'impianto.

Consigliata per entrambe le tipologie di impianto la predisposizione di canalizzazioni (ovviamente tenendo conto delle differenti necessità di capienza vista l’esigenza di cavi coassiali per l’impianto citofonico).

Per il posto citofonico o videocitofonico esterno usare componenti (contenitori e/o apparecchiature) con grado di protezione minimo IP 44.

Prescrizioni per l’impianto condominioDevono essere previsti tubazioni, scatole e cassette indipendenti da quelle di altri impianti (in alternativa le cassette devono avere setti isolanti di separazione).I cavi da utilizzare possono essere di tipo telefonico o per l’energia e possono essere contenuti nelle stesse condutture se:

- tutti i conduttori sono isolati per la tensione più elevata presente;- ogni anima di cavo multipolare è isolata per la tensione nominale più elevata presente

nel cavo;- cavi di energia di tipo a doppio isolamento, ad esempio N1VV-K, possono coesistere

con i cavi degli impianti ausiliari isolati per la loro tensione nominale, altrimenti I cavi devono essere isolati per la tensione del loro sistema e installati in un compartimento separato di un tubo protettivo o di un canale; oppure si devono utilizzare tubi protettivi o canali separati.

Parti comuniUtilizzare tubo in PVC per collegare pulsantiera ad alimentatore.I cavi consigliati sono:

- di tipo telefonico (nei circuito di fonia);- coassiali isolati in polietilene 75 (per il segnale video);- TR o TRR (interno edificio);- TBPO o DW (posa interrata all’esterno dell’edificio).

AppartamentiIl dispositivo citofonico o videocitofonico è solitamente installato in prossimità dell’ingresso delle unità immobiliari.Utilizzare tubo di tipo pesante in PVC per collegare cassetta di piano a quella di appartamento.Gli apparecchi citofonici o videocitofonici a parete vanno posti a circa 140cm dal pavimento.

1.2.35.2 Impianto telefonico

Riferimenti normativiCEI 103-1/12: Impianti telefonici interni - Parte 12: Protezione degli impianti telefonici

interni_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 184

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CEI 103-1/14: Impianti telefonici interni - Parte 14: Collegamento alla rete in servizio pubblico

CEI 103-1/13: Impianti telefonici interni - Parte 13: Criteri di installazione e retiCEI EN 50086-2-4: Sistemi di canalizzazione per cavi - Sistemi di tubi - Parte 2-4:

Prescrizioni particolari per sistemi di tubi interratiCEI 306-2: Guida per il cablaggio per telecomunicazioni e distribuzione multimediale negli

edifici residenzialiLEGGE 28 03 1991, n.109: Nuove disposizioni in materia di allacciamenti e collaudi degli

impianti telefonici interniD.M. 23 maggio 1992, n. 314: Regolamento recante disposizioni di attuazione della legge

28 marzo 1991, n. 109, in materia di allacciamenti e collaudi degli impianti telefonici interni

Classificazione e costituzione

CondominioNelle parti comuni l’impianto telefonico è composto da:

- condutture (solitamente interrate) colleganti l’edificio alla rete telefonica (diametro 125mm posate a profondità 0,5m);

- punto per terminali della rete telefonica (canalizzazione di collegamento con tubazione PVC pesante diametro 60110mm);

- condutture dei montanti;- cassette di derivazione (installate ad altezza di 2535cm dal pavimento);- collegamento tra cassette di derivazione ed appartamenti (diametro conduttura

20mm).

AppartamentoNell’appartamento l’impianto telefonico è composto da:

- punto telefonico in ingresso costituito da tre scatole unificate da incasso adiacenti (ad altezza 2535cm dal suolo);

- tubazioni (di tipo pesante se a pavimento) cassette e scatole;- prese telefoniche (installate ad altezza dal suolo di almeno 17,5cm e non sopra una

presa di energia elettrica);- apparecchi telefonici.

Prescrizioni per l’impianto elettricoE’ fondamentale prendere accordi preliminari con l’Ente telefonico prima di progettare l’impianto.Inoltre è compito dal suddetto Ente telefonico fornire un armadietto unificato ad incasso con sportello a serratura ove disporre il punto terminale della rete telefonica esterna.L’impianto telefonico deve essere indipendente da altri impianti.Il raggio di curvatura minimo di posa della tubazione non deve essere inferiore a 6 volte il diametro esterno della tubazione stessa. (CEI 103-1/13).Si consiglia di predisporre un tubo (diametro 16mm) per consentire il collegamento delle masse dell’impianto telefonico (se previste).

1.2.35.3 Impianto di diffusione sonora e messaggistica

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 185

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corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici

utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoLa diffusione sonora è richiesta quando si vuole amplificare e distribuire segnali vocali e/o musicali in ambienti che possono essere piccoli o vasti, e che possono anche differenziarsi per la tipologia d’utilizzo, ad esempio:

- camere d’albergo;- camere di degenza;- sale riunioni;- sale consiliari;- ipermercati;- centri commerciali;- luoghi all’aperto;- uffici;- scuole.

Nel caso in cui il sistema sia utilizzato per la diffusione di segnali di allarme, il livello di tali segnali deve superare di 12dB il rumore di fondo previsto.La struttura e le dimensioni degli impianti si differenziano in base alle specifiche necessità.

Impianto di diffusione sonora tradizionaleLe apparecchiature necessarie saranno scelte nella gamma della serie modulare da incasso utilizzata nell’impianto elettrico e dovranno avere le seguenti caratteristiche:

- apparecchi modulari;- gamma comprendente sintonizzatore e preamplificatore;- selettore locale per preselezione canali;- diffusori sonori modulari;- possibilità d’utilizzo dell’impianto come interfono;- possibilità di input da sorgente esterna;- realizzazione di impianto monofonico e stereofonico.

Impianto di diffusione sonora per grandi superficiPer la diffusione sonora in grandi superfici i prodotti utilizzati dovranno essere scelti considerando la gamma del costruttore, è infatti importante la completezza della gamma che può permettere soluzioni diversificate, dovranno pertanto essere disponibili i seguenti prodotti:

- centrale multiprogramma;- preamplificatore;- modulo di comando monofonico o stereofonico;- diffusori da incasso di varie dimensioni e potenze;- diffusori da incasso modulari (3 moduli);- diffusori da parete o da tavolo;- diffusori da controsoffitto;- diffusori da esterno;- diffusori a tromba per grandi superfici;- colonne sonore da interni;- centrale microfonica;- alimentatore telecomandato;

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 186

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- basi e postazioni microfoniche;- radiomicrofoni;- microfoni da tavolo piatti;- armadi rack 19”;- mixer;- selettori di linee altoparlanti;- generatore di annunci a sintesi vocale;- soppressore di Larsen;- sintonizzatore;- lettore multi CD;- lettore/registratore a cassetta a doppia piastra.

1.2.35.3.1 Prescrizioni integrative per strutture commerciali

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-51: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per centri commerciali

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoLa dotazione minima consigliata dalla Guida CEI 64-51 è la seguente:

- un registratore/lettore per cassette di tipo professionale, composto da più elementi connessi in cascata;

- un pannello di segnalazione;- dispositivi preamplificatori;- dispositivi correttori di toni ed eventuali filtri di taglio per i toni bassi a frequenza

variabile;- dispositivo alimentatore;- “pannello” per il collegamento alla rete di alimentazione a 240 V c.a., completo di

morsettiera e di interruttore acceso-spento;- generatore di segnale di preavviso bitonale per comunicazioni al pubblico ed ai

dipendenti;- “pannello” per la filodiffusione;- una o più unità per l’uscita, costituite da dispositivi di amplificazione di potenza idonea

(complete di alimentatore), adeguate a pilotare il carico dei riproduttori.

E’ raccomandata l’installazione di sorgenti sonore in quadri di tipo modulare (Rack).

In aggiunta possono essere disposti vari apparecchi quali microfoni dinamici a diaframma cardioide con supporto da tavolo e riproduttori altoparlanti scelti attentamente in accordo all’ambiente in cui devono essere ubicati.

Nel caso si utilizzi l’impianto di diffusione sonora per inviare messaggi di emergenza (ad esempio evacuazione) si deve alimentare il sistema tramite alimentazione di sicurezza.

1.2.36 Impianti di sicurezza e controllo

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1.2.36.1 Impianto antintrusione

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 79-2 Impianti antieffrazione, antintrusione, antifurto e antiagressione - Norme

particolari per le apparecchiatureCEI 79-3 Impianti antiefrazione, antintrusione, antifurto e antiagressione - Norme

particolari per gli impianti antieffrazione e antintrusione

La Norma CEI 79-2 suddivide i dispositivi necessari per realizzare l’impianto d’allarme in tre livelli; ogni livello determina le prestazioni dei prodotti in scala crescente in modo che l’ultimo soddisfi le esigenze della maggiore classe di rischio alla quale è esposto il locale da sorvegliare.La Norma CEI 79-3 determina la classe di rischio in rapporto alle esigenze dell’utente e quindi il corrispondente livello prestazionale dell’impianto e delle apparecchiature.

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoL’obbiettivo di creare adeguatamente barriere contro l’intrusione di persone, finalizzato al furto di beni, può anche essere ottenuto attraverso l’adozione si sistemi di rivelazione ed allarme.Fermo restando la realizzazione dell’impianto alla regola dell’arte, vi sono diverse tipologie impiantistiche che forniscono diversi gradi di protezione e sicurezza, la scelta sul tipo d’impianto da realizzare deve essere effettuata considerando il luogo ed i beni da proteggere.

Prima di realizzare l’impianto antintrusione si devono considerare le seguenti fasi di sviluppo:

1 valutazione del luogo e delle zone da proteggere;2 definizione del livello di prestazione dell’impianto;3 determinazione dell’ubicazione, quantità e tipologia dei rivelatori;4 determinazione dell’ubicazione della centrale, degli organi di comando e degli

apparati di teletrasmissione;5 scelta del tipo, numero ed ubicazione dei dispositivi d’allarme.

Valutazione del luogo e delle zone da proteggereDevono essere definiti ed indicati sulla pianta topografica dell’ambiente da proteggere e dell’ambiente circostante, per poter fornire indicazioni essenziali da tener presenti nelle successive fasi di progetto.

Definizione del livello di prestazione dell’impiantoL’obiettivo di massima da raggiungere deve essere preventivamente concordato fra committente e fornitore in relazione al valore o all’importanza delle cose da proteggere (ed eventualmente alla sicurezza delle persone presenti quando l’impianto è in servizio).La determinazione del livello di prestazione incide sia sulla scelta dei componenti singoli dell’impianto, sia sulla sua architettura e conformazione.

Determinazione dell’ubicazione, quantità e tipologia dei rivelatoriLa sicurezza ottenibile per un luogo da proteggere da tentativi di intrusione dipende dal numero di barriere che è possibile realizzare (pareti, porte, cancelli ecc.) controllate da un certo numero di rivelatori di diverso tipo (puntuali, lineari, superficiali, volumetrici), in

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funzione della loro posizione e della zona affidata alla loro sorveglianza.Determinazione dell’ubicazione della centrale, degli organi di comando e degli apparati di teletrasmissioneLa centrale (l’organo di gestione dell’intero impianto) deve essere ubicata all’interno di una zona protetta o in apposito locale, anch’esso protetto. Deve inoltre essere posizionata in modo tale da permettere un’agevole manutenzione.Gli organi di comando possono essere posizionati:

- in aree non protette (se la centrale è ubicata in zona protetta);- in arre protette (i circuiti di allarme dovranno essere ritardati. Ritardo massimo 300s).

Scelta del tipo, numero ed ubicazione dei dispositivi d’allarmeGli allarmi generati dai dispositivi di segnalazione possono essere:

- segnalati localmente (avvisatori luminosi/acustici) solo se vi è la presenza di personale in grado di recepire le segnalazioni e di attivare le opportune operazioni di intervento, e/o

- trasmessi a distanza (teletrasmissione) ad un centro di controllo. Dispositivi luminosi/acustici (esterni, in posizioni ben visibili e difficilmente raggiungibili) possono essere utilizzati per agevolare la localizzazione del luogo in allarme.

Le gamme di frequenza utilizzabili nella pratica per la trasmissione di allarmi, segnalazioni e informazioni di sicurezza sono le seguenti:VHF (Very High Frequency): 30 - 300 MHzUHF (Ultra High Frequency): 300 - 3000 MHzSHF (Super High Frequency): 3 - 30 GHzIl campo di frequenze superiori ad 1 GHz è comunemente definito con il termine di microonde. I collegamenti devono comunque operare entro le bande di frequenza previste dalla legislazione vigente ed in accordo con le relative prescrizioni.

La durata delle segnalazioni acustiche esterne non dovrà superare i 10 min, (salvo diverse prescrizioni).

Le norme CEI 79-2 e 79-3 hanno introdotto la valutazione del livello dell’impianto d’allarme, a tal fine è stato elaborato un procedimento matematico che considera i più importanti fattori dai quali dipendono le prestazioni stesse. Sono presi in considerazione:

a) apparati rivelatorib) interconnessionic) correlazione tra gli apparatid) importanza dei singoli apparatie) presenza di zone non protettef) gestione e manutenzione

Impianti per ambienti normaliSe il luogo ed i beni da proteggere sono di tipo normale (per esempio un appartamento di un condominio con porta blindata all’ingresso) l’impianto antintrusione può essere semplificato e possono essere utilizzati dispositivi passivi ed attivi della stessa serie utilizzata per gli apparecchi modulari da incasso (interruttori, prese, apparecchi elettronici, ecc.) che comunque garantiscono un’ottima affidabilità e sicurezza, pur avendo costi più economici.

1.2.36.2 Installazione degli impianti TVCC

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Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI EN 50132-7 (CEI 79 -10) Impianti di allarme - Impianti di sorveglianza CCTV da

utilizzare nelle applicazioni di sicurezza - Parte 7: Guide di applicazioneCEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici

utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati - Criteri generali

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoUn impianto TVCC ha lo scopo di sorvegliare le zone nevralgiche dell’area da proteggere.

Il sistema dovrà comprendere:- telecamere a colori o in b/n con obbiettivi intercambiabili e registrazione notturna;- microtelecamere celate;- accessori per brandeggio e motorizzazione del supporto telecamera;- illuminatori ad infrarosso per interno e per esterno;- monitor a colori o in b/n con dimensioni da 9” a 20”;- custodie termostatate per ubicazioni all’esterno;- selettori ciclici sequenziali;- rivelatori video di movimento;- videoregistratori time-laps fino a 960 ore di registrazione.

L’impostazione progettuale di un impianto di televisione a circuito chiuso prevede come fasi fondamentali di sviluppo l’analisi e la determinazione di:

- zone da sorvegliare;- numero e tipo di unità di ripresa;- sorgenti luminose;- rete di interconnessione;- centri di controllo.

Zone da sorvegliareLe zone dell’area da proteggere, possono essere le seguenti:

- zona perimetrale;- punti di accesso;- zone ad alto rischio (locali corazzati, casseforti, depositi, magazzini, centri di

elaborazione dati, ecc.).

Numero e tipo di unità di ripresaUna volta fissate le zone da sorvegliare, il numero di unità di ripresa necessarie dipende dalle caratteristiche ottiche del sistema, oltre che dalla topografia dell’area da visualizzare.Fondamentale per la scelta è la riconoscibilità degli elementi estranei ripresi.Le unità di ripresa possono essere installate in ambiente interno (protetto dalle intemperie ed illuminato) o in ambiente esterno (Appendice A della Norma CEI 79-2).Per le unità di ripresa per esterni, dovranno essere prese in considerazione le condizioni atmosferiche del luogo di installazione (temperatura, nebbia, vento, ecc.).Le unità di ripresa per interni vanno installate in ambienti protetti dalle intemperie ed illuminati.

Sorgenti luminoseLe sorgenti luminose da adottare vanno scelte con uno spettro di emissione in funzione

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 190

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della curva di risposta del fotosensore dell’unità di ripresa.Il numero, il posizionamento e la potenza delle lampade delle sorgenti luminose dipendono dai seguenti parametri:

- area utile da riprendere;- fattore di riflettanza del materiale dominante la parte utile della scena;- curva fotometrica della sorgente luminosa prescelta.

L’illuminazione misurata dal punto di installazione dell’unità di ripresa, dovrà essere maggiore o uguale alla sensibilità del fotosensore adottato moltiplicata per un fattore di sicurezza pari a 3.Le sorgenti luminose dovranno essere posizionate in modo da non entrare nel campo visivo delle unità di ripresa.

Rete di interconnessioneI cavi coassiali di collegamento tra le unità di ripresa e i centri di calcolo, dovranno avere un’impedenza caratteristica di 75 ohm. Il segnale video in arrivo al centro di controllo non deve avere subito un’attenuazione superiore ai 6 dB a 5 MHz (corrispondenti a 300m di cavo RG59).In alternativa possono essere utilizzati altri mezzi trasmessivi, purché venga rispettato lo stesso parametro di attenuazione sopra riportato e siano rispettati i valori di impedenza in ingresso ed in uscita della rete di trasmissione.

Centri di controlloLe attività di sorveglianza vengono svolte da personale presente nei centri di controllo. Si possono avere più centri di controllo, il cui numero, ubicazione e composizione dipendono dalla specifica installazione.In generale è preferibile avere un unico centro di controllo, ubicato in una zona protetta, vicino agli organi di comando/segnalazione degli impianti di sicurezza.Il centro di controllo avrà un numero di monitor che dipende dal numero delle unità di ripresa installate e dal numero di operatori contemporaneamente presenti.Si consiglia di non superare 6 monitor per ogni operatore addetto.Si raccomanda la presenza di almeno un videoregistratore in ogni centro di controllo (installato in luogo protetto). La necessità di avere più di un videoregistratore, dipende dalle dimensioni dell’impianto, dalla scelta di avere cicli di registrazione continui, dalla possibilità di fuori-servizio per guasti.Le apparecchiature e le strutture di supporto dovranno essere ergonomiche, in modo tale che la posizione dell’operatore della sorveglianza sia tale da non provocare eccessivo affaticamento fisico.

Le operazioni e funzioni svolte dall’impianto TVCC devono essere per quanto possibile automatiche (in modo da limitare l’intervento dell’operatore sulle apparecchiature) e tempestive (con minimi tempi di risposta del sistema).Le varie apparecchiature (monitor, telecamere, videoregistratori, ecc.) dovranno essere costantemente alimentate in modo da evitarne l’accensione e lo spegnimento.I tempi di risposta delle varie apparecchiature dovranno essere minimi: passaggio da preaccensione ad accensione, avvio videoregistratore, segnalazione dell’evento di allarme, ecc.

1.2.36.3 Impianti di rilevazione incendi

Riferimenti normativi_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 191

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DM 10/3/98 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro

UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rilevazione e di segnalazione manuale d’incendio – Sistemi dotati di rilevatori puntiformi di fumo e calore, rilevatori ottici lineari e punti di segnalazione manuale.

UNI CEN/TS 54-14 Sistemi di rilevazione e di segnalazione d’incendio – Parte 14: linee guida per la pianificazione, la progettazione, l’installazione, la messa in servizio, l’esercizio e la manutenzione.

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoGli impianti di rivelazione incendi devono sono suddivisibili in due tipologie:

- impianti manuali (installati per es. in luoghi di lavoro con rischio di incendio basso o medio)

- impianti automatici (installati per es. in luoghi di lavoro con rischio di incendio alto o luoghi ove specificato da disposizioni di prevenzioni incendi)

L’area da sorvegliare:- deve essere suddivisa in zone;- non deve comprendere più di un piano dell’edificio;- non può coprire una superficie > di 1600m2.

Le caratteristiche limiti che una zona può avere sono specificate dalla Norma UNI 9795.

Prescrizioni per l’impianto di segnalazione manuale antincendioL’impianto di segnalazione manuale antincendio è in generale costituito da:

- centrale di controllo e segnalazione;- pulsanti di allarme manuale;- dispositivi di allarme;- linee di interconnessione.

I pulsanti di allarme manuale devono essere installati tra loro ad una distanza massima di 30m e ad un’altezza dal pavimento di 11,4m.

Prescrizioni per impianti automatici di segnalazione antincendioL’impianto automatico di rivelazione incendi è in generale costituito da:

- rilevatori di fumo:- puntiformi ottici (adatti a rilevazione fumi visibili);- puntiformi a ionizzazione (adatti a rilevazione fumi trasparenti);- lineari (adatti per rilevazioni in locali ampi);- ad aspirazione ( adatto per esempio a rilevazioni in condotti);

- rilevatori di calore:- puntiformi velocimetrici (adatti alla rilevazione di incendi a sviluppo rapido);- puntiformi statici (adatti alla rilevazione di incendi a sviluppo rapido);- lineari (utilizzabili ad es. in gallerie);

- rilevatori di fiamma:- puntiformi (adatti alla rilevazione di incendi a sviluppo rapido);- a radiazione ultravioletta (adatti per rilevazione incendi ad alto sviluppo di fumo);

- pulsanti di allarme manuale;- dispositivi di allarme ottico-acustico;- linee di interconnessione;- centrale di controllo e segnalazione.

Rilevatori

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Il numero minimo di rilevatori di fumo da installare in una zona è ottenuto tramite la seguente espressione:n = S \ AmaxS: superficie a pavimento della zonaAmax: area a pavimento che un rilevatore può osservare (dato da tabella)

Ancora da tabella si ottengono i valori di distanza massima orizzontale a soffitto per rilevatore (Dmax) che deve essere rispettata affinché la rilevazione sia efficiente.

L’altezza massima di installazione è:- 12m (rilevatori di fumo);- 8m (rilevatori di calore).

La distanza minima di installazione dalle pareti (come da materiali di deposito, macchinari,ecc.) è generalmente di 0.5m.Inoltre devono essere rispettate tutte le specifiche di installazione contenute nella norma UNI 9795.

Pulsanti di allarme manualeDeve essere prevista una segnalazione manuale d’incendio tramite almeno due pulsanti per zona.

Dispositivi di allarme ottico - acusticoI segnalatori ottico-acustico devono avere un’autonomia 30 min.

Le linee per il passaggio del segnale tra centrale di comando e segnalatori di allarme devono avere resistenza al fuoco pari a 30 min.

Linee di interconnessioneDevono essere di sezione 0,5mm2Le linee che collegano la centrale ai dispositivi di segnalazione e agli attuatori per l’emergenza devono essere resistenti al fuoco ( di 30 min).

Centrale di controllo e segnalazioneLa centrale deve essere ubicata in luogo presidiato, facilmente raggiungibile e dotato di illuminazione di sicurezza.

Alimentazione elettricaL’alimentazione della centrale deve essere indipendente dalla ordinaria con propri dispositivi di sezionamento, comando e protezione.Deve essere prevista una alimentazione di sicurezza fornita generalmente da una batteria di accumulatori.

I luoghi o le attività in cui sono richiesti impianti automatici di prevenzione incendi sono i seguenti:

- depositi di GPL;- edifici di interesse storico e artistico;- luoghi di lavoro;- strutture alberghiere;- impianti sportivi;- metropolitane;

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- locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo;- luoghi di lavoro;- miniere e cave;- ospedali e case di cura;- scuole.

1.2.36.4 Rilevatori gas

Riferimenti normativiNorma CIG/UNI-CEI 70028: Rivelatori di gas naturale e rivelatori di GPL per uso

domestico e similare

Prescrizioni per l’impianto elettricoIl Rilevatore di gas naturale deve essere installato:

- lontano da sorgenti di calore;- a 15 30cm dal soffitto;- lontano da aperture o condotti di ventilazione;- non sopra o nei pressi di apparecchiature a gas (ma al max 6m).

Il Rilevatore di GPL deve essere installato:- a distanza dal pavimento di 30cm ed ad una distanza massima di 4m

dall’apparecchiatura più utilizzata;- non in spazi chiusi (es. un armadio);- lontano da punti ventilati;- non sopra il lavandino.

1.2.36.5 Controllo accessi

Riferimenti normativiCEI 79-4: Impianti antieffrazione, antiintrusione, antifurto e antiaggressione - Norme

particolari per il controllo degli accessi

Classificazione e costituzione dell’impianto elettricoIl sistema di controllo degli accessi è costituito da componenti attivi, passivi e procedure di esercizio.I dispositivi che possono comporre l’impianto sono:

- apparecchiature periferiche per il controllo dell’accesso (in molte applicazioni possono operare autonomamente e localmente);

- mezzi di comunicazione;- apparecchiature del centro di controllo.

Le tipologie di verifiche che possono essere effettuate sono le seguenti:- verifica positiva (senza valutazione da parte di apposito personale);- verifica non positiva (con partecipazione al controllo da parte di apposito personale).

Nell’ambito del caso specifico riguardante il controllo accessi di persone, gli apparati utilizzabili sono:

- apparati atti al riconoscimento in modo indiretto del soggetto che richiede ilpassaggio (tramite codice, scheda, chiavi elettroniche, ecc.);

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- apparati atti al riconoscimento del soggetto in modo diretto (ad esempio comparazione visiva).

Nel Centro di controllo locale vengono installati in luogo protetto i seguenti dispositivi:- l’unità centrale di acquisizione ed elaborazione dati (autonomia elettrica 24h);- organi di memorizzazione degli eventi;- organi di rappresentazione in chiaro degli eventi;- organi di comando relativi agli stati di operatività del sistema;- organi di comando per particolari situazioni ai varchi controllati.

In un impianto con installazione prevista di Centro di controllo locale, nel caso dovesse avvenire un interruzione di collegamento con le proprie periferiche superiore a 30 s, queste ultime devono commutare il funzionamento in autonomo e locale.

Altre apparecchiature che possono completare l’impianto sono:- rilevatori aggiuntivi (ad es. telecamere a circuito chiuso a braccio motorizzato);- azionamenti di cancelli e portoni;- radiocomandi per cancelli e portoni.

1.2.36.6 Impianto di allarme per edificio scolastico

Riferimenti normativiDM 26/08/92: Norme di prevenzione incendi per l'edilizia scolastica

Prescrizioni per l’impiantoLe scuole devono essere munite di un sistema di allarme in grado di avvertire gli alunni ed il personale presenti in caso di pericolo.

Il sistema di allarme deve avere caratteristiche atte a segnalare il pericolo a tutti gli occupanti il complesso scolastico ed il suo comando deve essere posto in locale costantemente presidiato durante il funzionamento della scuola.

Deve essere previsto un impianto di altoparlanti ad eccezione degli edifici scolastici aventi fino a 500 presenze effettive contemporanee che possono utilizzare il normale impianto a campanelli (purché venga convenuto un particolare suono).

1.2.37 Impianti tecnologici

1.2.37.1 Cablaggio strutturato

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-53: Edilizia residenziale - Guida per l'integrazione nell'edificio degli impianti elettrici

utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati - Criteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

CEI EN 50173-1 (CEI 306-6): Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio generico - Parte 1: Requisiti generali e uffici

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CEI EN 50098-1 (CEI 306-1): Cablaggi nei locali degli utilizzatori per le tecnologie dell’informazione - Parte 1: Accesso base ISDN

CEI EN 50174-1 (CEI 306-3): Tecnologia dell'informazione - Installazione del cablaggio - Parte 1: Specifiche ed assicurazione della qualità

CEI 50174-2 (CEI 306-5): Tecnologia dell'informazione - Installazione del cablaggio - Parte 2: Pianificazione e criteri di installazione all'interno degli edifici

CEI EN 50310 (CEI 306-4): Applicazione della connesione equipotenziale e della messa a terra in edifici contenenti apparecchiature per la tecnologia dell’informazione

CEI EN 50346: Tecnologia dell'informazione - Installazione del cablaggio - Prove del cablaggio installato

ClassificazioneIl cablaggio strutturato comprende i soli componenti passivi (pannelli, prese, ecc.) necessari per connettere varie utenze (apparati elettronici di elaborazione) e permettere la conduzione di informazioni (segnali audio, dati, ...).

CostituzioneL’impianto di cablaggio strutturato può essere suddiviso nei seguenti elementi funzionali:

- distributore di insediamento;- cavo di dorsale di insediamento (collega il distributore di insediamento al distributore di

edificio e in aggiunta può anche collegare distributori di edificio fra di loro);- distributore di edificio;- cavo di dorsale di edificio (collega il distributore di edificio a un distributore di piano e

in aggiunta può anche collegare distributori di piano nello stesso edificio);- distributore di piano;- cavo orizzontale;- punto di transizione;- cavo per punto di transizione;- assieme TO multi-utente;- presa di telecomunicazioni (TO).

Legenda:BD Distributore di edificioCD Distributore di insediamentoFD Distributore di pianoCP Punto di transizioneTO Presa di telecomunicazioni

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La distribuzione del cablaggio è solitamente sviluppata con struttura di tipo gerarchica a stella:

I cavi possono essere schermati, FTP o non schermati, UTP e in rame o fibra ottica (modale o monomodale).La distribuzione mediante fibra ottica modale è economica ma quella monomodale permette un incremento delle prestazioni.Solitamente per installare un cablaggio strutturato sono utilizzati i seguenti componenti:

- pannelli di distribuzione (in varie configurazioni e normalmente installati in armadi);- armadi di permutazione;- cavo in rame a 4 coppie con impedenza caratteristica 100 (i più utilizzati);- cavo in fibra ottica;- bretelle di connessione (in rame o fibra ottica);- connettori RJ45;- parti terminali.

In ogni cavo in rame deve avere ogni coppia identificata per mezzo di numerazione e colori.

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Prescrizioni per l’impiantoClassificazione dei canali trasmissivi dei cablaggi bilanciati:

Frequenza massima Classe A 100 kHzClasse B 1 MHzClasse C 16 MHz

Classe D(1) 100 MHzClasse E 250 MHzClasse F 600 MHz

(1) Classe minima consigliata per i cablaggi orizzontali

Non è consentita l’installazione di cavi per telecomunicazioni con cavi per energia a meno che:

- i due gruppi di cavi siano separati da un adatto setto isolante;- venga garantita una opportuna distanza di installazione (coerentemente alle tensioni

di esercizio).

Il cablaggio di dorsale di insediamento può collegare direttamente il distributore di insediamento a quello di piano.

Le prescrizioni per l’alloggiamento dei distributori in sala apparati (o telecomunicazioni) sono specificate nella Norma CEI EN 50174-1.

Prese di telecomunicazioni (TO)Prescrizioni particolari per ufficiLe prese di telecomunicazioni possono presentarsi singolarmente o a gruppi e devono essere installate in ogni stanza (almeno 2 ed identificate in modo permanente).Un assieme di TO multi-utente deve essere installato in un’area di lavoro aperta (al massimo 12 aree di lavoro).

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Tra distributore di piano e TO è ammesso un solo punto di transizione.

Prescrizioni particolari luoghi residenzialiSi consiglia l’installazione di almeno una presa utente per stanza (o uno ogni 6-7m).Si consiglia l’installazione di almeno una presa di energia vicino ad ogni presa utente e ad ogni centrostella.La lunghezza per ogni ramo della stella deve essere ≤ di 100m.

La messa a terra e gli eventuali collegamenti equipotenziali devono essere eseguiti come specificato dalle Norme CEI EN 50174 e CEI EN 50310.

1.2.37.1.1 Prescrizioni integrative per strutture commerciali

Riferimenti normativiCEI 64-51: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per centri commerciali

E’ raccomandata la predisposizione di canalizzazioni per la posa dei cavi di trasmissione dati per collegare:

- elaboratore centrale-registratori di cassa- elaboratore centrale-uffici

1.2.37.2 Sistema BUS

Riferimenti normativiEN 50090: Sistemi elettronici per la casa e l’edificio (HBES)CEI 205-2: Guida ai sistemi bus su doppino per l'automazione nella casa e negli edifici,

secondo le Norme CEI EN 50090CEI 83-11: I sistemi BUS negli edifici pregevoli per rilevanza storica e artisticaDirettiva 89/336/CEE: Direttiva del Consiglio del 3 maggio 1989 per il ravvicinamento delle

legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica.D.M. 14 giugno 1989, n. 236: Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità,

l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche.

Costituzione e classificazione dell’impiantoIl sistema BUS è composto da dispositivi elettrico/elettronici comunicanti tra loro tramite un protocollo e supporto di comunicazione comuni.

Il sistema generalmente utilizzato in applicazioni civili, terziarie ed industriali è HBES(Home and Building Electronic System), ossia un sistema Bus conforme alla serie di Norme CEI EN 50090 generalmente composto da:

- elementi che hanno il compito di inviare e ricevere informazioni (individuati da un proprio indirizzo univoco);

- supporti di comunicazione (cavi metallici, a fibra ottica, etere, ecc.);- modalità di comunicazione (digitale a pacchetti).

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 199

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I dispositivi del sistema BUS possono essere collegati tramite una delle seguenti configurazioni:

- lineare;- a stella;- ad albero;- ad anello;- libera.

Il sistema di canalizzazioni è composto da:- una distribuzione principale dei servizi presenti in un edificio;- zone di interfaccia tra la distribuzione principale e sottoreti.

Prescrizioni per l’impiantoE’ consigliato l’utilizzo delle condutture indicate nella Guida CEI 205-2 per connettere tra loro le varie interfacce.

I dispositivi e relativi cablaggi del sistema BUS possono coesistere in centralini e scatole di derivazione con altri sistemi purché rispettino le rispettive prescrizioni normative.

I conduttori del sistema BUS (di tipo SELV) possono essere posati in condutture con conduttori di altri sistemi purché siano isolati per la massima tensione presente.

Devono essere utilizzai cavi con isolamenti sufficientemente elevati e protetti contro le sovratemperature.

Gli apparecchi devono essere installati in accordo con il DM del Ministero dei Lavori Pubblici del 14 giugno 1989 n. 236.

La protezione dai contatti diretti e indiretti è generalmente ottenuta mediante l’utilizzo del sistema SELV (è ovviamente vietata la messa a terra del sistema).

E’ necessario osservare una distanza sufficiente da impianti parafulmine

E’ consigliata l’installazione di entrambi i seguenti dispositivi per la protezione da sovratensioni causate da fulmini:

- uno scaricatore per la rete 230/400V;- uno scaricatore per la linea BUS.

1.2.38 Piscina

Normativa di riferimentoCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in

corrente alternata e a 1500 V in corrente continuaCEI EN 60598-2-18 (CEI 34-36): Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni

particolari - Sezione 18: Apparecchi per piscine e usi similari

Prescrizioni generaliL’ambiente in cui è situata la piscina deve essere suddiviso in 3 zone come descritto di seguito:

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- ZONA 0: da individuare nel volume interno della vasca e dell’eventuale pediluvio

- ZONA 1: da individuare nel volume delimitato verticalmente da una superficie ideale posta a 2 m dal bordo della vasca (o 1,5 m da trampolini o scivoli se presenti) ed orizzontalmente da una superficie posta a distanza di 2,50 m dal piano di calpestio (o da trampolini o scivoli se presenti).

- ZONA 2: da individuare nel volume delimitato verticalmente dalla superficie esterna della zona 1 e da una superficie posta a 1,5 m da quest’ultima.Il volume suddetto è delimitato orizzontalmente da due superfici una individuata dal piano di calpestio o sosta delle persone frequentanti la piscina e l’altra situata a 1,5 m da quest’ultima.

Le dimensioni delle zone possono essere modificati a causa di ripari o di diaframmi fissi interposti di tipologia:- isolanti- metallici collegati al collegamento equipotenziale supplementare (collegamento tra tutte

le masse estranee delle tre tipologie di zone con l’impianto di terra)

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 201

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Protezione contro i contatti diretti e indiretti

SELV Interruttore differenziale Idn ≤ 30mA

Separazione elettrica

Circuiti SELV con sorgente di sicurezza installata al di fuori delle zone 0, 1, 2

Interruzione autom. alimentazione usando dispositivo di protezione a corrente diff. Idn≤30 mA

Separazione elettrica con alimentazionedi un solo apparecchio utilizzatore e con la sorgente di alimentazione installata al di fuori delle Zone 0, 1 e 2

ZONA 0 Installazione generale

X (3) (12V c.a, 30V c.c.)

Installazione appositi utilizzatori per piscine con funzionamento in assenza di persone in zona 0

X (1) (3) (50V c.a, 120V c.c.)

X X (2)

ZONA 1 Installazione generale

X (3) (12V c.a, 30V c.c.)

Elementi elettrici fissi

X (3) (4) (25V c.a, 60V

c.c.)X (4) X (4)

ZONA 2 Installazione generale

X (1) (3) (50V c.a, 120V c.c.)

X X (2)

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 202

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Prese a spina, dispositivi di protezione , sezionamento, comando

X (1) (3) (50V c.a, 120V c.c.)

X X (2)

(1) La sorgente di sicurezza può essere installata nella zona 2 se il suo circuito di alimentazione è protetto da un differenziale avente Idn ≤ 30 mA

(2) La sorgente può essere installata nella zona 2 se il suo circuito di alimentazione è protetto da un differenziale avente Idn ≤ 30 mA

(3) Deve essere prevista la protezione contro i contatti diretti per mezzo di barriere od involucri che presentino un grado di protezione IP≥XXB, oppure un isolamento in grado di sopportare una tensione di prova di 500 V per 1 min

(4) I componenti devono:- essere installati in involucri aventi un isolamento almeno di classe II od

equivalente e che siano in grado di fornire una protezione contro gli urti meccanici di media severità.

- essere accessibili solo tramite una un portello apribile mediante chiave o attrezzo. L’apertura del portello deve provocare la interruzione di tutti i conduttori attivi.

Nella seguente tabella sono specificate le protezioni contro i contatti diretti ed indiretti permesse nel caso di piccole piscine che non hanno la zona 2:

SELV Interruttore differenziale Idn ≤ 30mA

Separazione elettrica

Circuiti SELV con sorgente di sicurezza installata al di fuori delle zone 0, 1

Interruzione autom. alimentazione usando dispositivo di protezione a corrente diff. Idn≤30 mA

Separazione elettrica con alimentazionedi un solo apparecchio utilizzatore e con la sorgente di alimentazione installata al di fuori delle Zone 0, 1

ZONA 1 Prese a spina, dispositivi di protezione , sezionamento, comando provvisti di placche non conduttrici installati ad:- altezza ≥ 0,3m- distanza da ZONA 0 ≥ 1,5m

X (1) (25V c.a, 60V c.c.)

X X

Elementi elettrici fissi installati a

X (1) (50V c.a, 120V c.c.)

X X

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distanza ≥ 1,25 m da ZONA 0

(1) Deve essere prevista la protezione contro i contatti diretti per mezzo di barriere od involucri che presentino un grado di protezione IP≥XXB, oppure un isolamento in grado di sopportare una tensione di prova di 500 V per 1 min

Le prese che hanno il compito di alimentare apparecchi utilizzatori installati in ZONA 0 ed utilizzabili solo in assenza di bagnanti devono essere opportunamente segnalate.

Gli apparecchi di illuminazione destinati ad essere utilizzati nell’acqua o in contatto con l’acqua devono essere a posa fissa e conformi alla Norma CEI EN 60598-2-18 “Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni particolari - Sezione 18: Apparecchi per piscine e usi similari”

Gradi di protezione minimi dei componenti elettrici da installare

IPX2 IPX4 IPX5 IPX8ZONA 0 XZONA 1 X (1) XZONA 2 X (2) X (3) X (4)

(1) piscina in cui non esiste la zona 2 e in cui non vi è pulizia tramite getti d’acqua(2) piscina al coperto(3) piscina all’aperto(4) piscina in cui vi è pulizia tramite getti d’acqua

È sconsigliato l’utilizzo di cavi a vista.

Deve essere effettuato un collegamento equipotenziale supplementare tra tutte le masse estranee delle zone della piscina ed il conduttore di protezione.

I pavimenti aventi resistenza di almeno 50 k sono considerati isolanti.

Nei pavimenti non isolanti si procede a collegamento equipotenziale posando sotto il pavimento stesso una rete metallica a meno che non siano in cemento armato, in questo caso è sufficiente collegare all’insieme equipotenziale i ferri del cemento armato.

1.2.39 Fontana

Normativa di riferimentoCEI 20-19/16: Cavi isolati in gomma con tensione nominale non superiore a 450/750 V

Parte 16: Cavi resistenti all'acqua sotto guaina di policloroprene o altro elastomero sintetico equivalente

CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua

CEI EN 60598-2-18 (CEI 34-36): Apparecchi di illuminazione Parte 2: Prescrizioni particolariSezione 18: Apparecchi per piscine e usi similari

CEI EN 60335-2-41: Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico e similareParte 2: Norme particolari per pompe

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Prescrizioni generaliLe fontane ricadono nelle prescrizioni previste per le piscine se persone possono accedere alla loro vasca senza l’aiuto di scale o mezzi simili.

L’ambiente in cui è situata la fontana deve essere suddiviso in 2 zone come descritto di seguito:

- ZONA 0: da individuare nel volume interno della vasca e dagli altri spazi occupati dall’acqua della fontana (ad es. cascate).Inoltre è da considerare come Zona 0 il volume sotto i getti d’acqua o sotto le cascate)

- ZONA 1: da individuare nel volume delimitato verticalmente da una superficie ideale posta a 2 m dal bordo della vasca (o 1,5 m da altri elementi, se presenti, come ad es. sculture) ed orizzontalmente da una superficie posta a distanza di 2,5 m dal piano di calpestio (o da altri elementi, se presenti, come ad es. sculture).

Protezione contro i contatti diretti e indiretti

SELV Interruttore differenziale Idn ≤ 30mA

Separazione elettrica

Circuiti SELV con sorgente di sicurezza installata al di fuori delle zone 0, 1

Interruzione autom. alimentazione usando dispositivo di protezione a corrente diff. Idn≤30 mA

Separazione elettrica con alimentazionedi un solo apparecchio utilizzatore e con la sorgente di alimentazione installata al di fuori delle Zone 0, 1

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ZONA 0 Installazione adatta per le fontane

X (1) (50 V c.a, 120V c.c.)

X X

ZONA 1 Installazione adatta per le fontane

X (1) (50 V c.a, 120 V c.c.)

X X

(3) Deve essere prevista la protezione contro i contatti diretti per mezzo di barriere od involucri che presentino un grado di protezione IP≥XXB, oppure un isolamento in grado di sopportare una tensione di prova di 500 V per 1 min

Non è ammessa l’installazione in zona 0 ed 1 di:- prese a spina, dispositivi di sezionamento, di protezione e di comando - cassette di giunzione e di derivazione (se i circuiti sono SELV sono ammesse in Zona 1)

Le pompe elettriche e gli apparecchi di illuminazione installati in zona 0 ed 1 devono essere conformi alle proprie norme di prodotto:- CEI EN 60598-2-18: Apparecchi di illuminazione - Parte 2: Prescrizioni particolari

Sezione 18: Apparecchi per piscine e usi similari- CEI EN 60335-2-41: Sicurezza degli apparecchi elettrici d'uso domestico e similare

Parte 2: Norme particolari per pompe

I componenti elettrici nelle Zone 0 ed 1 devono essere protetti meccanicamente.

Gradi di protezione minimi dei componenti elettrici da installare

IPX5 IPX8ZONA 0 XZONA 1 X

È sconsigliato l’utilizzo di cavi a vista.

I cavi da installare devono essere conformi alla Norma CEI 20-19/16 e devono essere dichiarati dal costruttore come adatti per immersione continua in acqua.

Deve essere effettuato un collegamento equipotenziale supplementare tra tutte le masse estranee delle zone della fontana ed il conduttore di protezione.

1.2.40 Impianto d'antenna

1.2.40.1 Impianto d'antenna TV

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaGuida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati

Guida CEI 64-53: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 206

Page 207: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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trasmissione dati - Criteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale

CEI EN 60728-11 (CEI 100-126): Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi, sonori e servizi interattivi - Parte 11: Sicurezza

CEI EN 50083-2 Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi, sonori e servizi interattivi - Parte 2: Compatibilità elettromagnetica per le apparecchiature

CEI EN 50083-3 Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi, sonori e servizi interattivi - Parte 3: Apparecchiature attive a larga banda per impianti con cavi coassiali

GUIDA CEI 100-7 Guida per l'applicazione delle Norme sugli impianti di ricezione televisiva

CEI 81-1 Protezione delle strutture contro i fulmini

Classificazione e costituzioneL’impianto di antenna di un condominio è suddiviso in:

Parti comuni:- sistema antenne riceventi fissate con idonei supporti protetti da corrosione (CEI

12-43);- centralino elettronico (ubicato il più vicino possibile alle antenne), alimentato con

linea a 230V posata in canalizzazioni e cassette completamente separate dalla linea di segnale;

- rete di distribuzione (in cascata o derivazione).Appartamenti:

- tubo generalmente flessibile in PVC pesante e a pavimento;- cassette di derivazione e scatole porta-prese TV indipendenti o con setti isolanti

di separazione.

L’ impianto di antenna per ricezione individuale è composto da:- antenne riceventi;- amplificatori dei canali;- rete di distribuzione.

Prescrizioni per l’impianto elettricoL’impianto di antenna deve essere separato da quello elettrico e soddisfare il criterio di funzionalità (ottenuto se agli utenti sono forniti segnali di qualità buona cioè corrispondenti al grado 4 della scala qualità CCIR) tramite:

- compatibilità elettromagnetica (efficienza di schermatura dei cavi > 75dB e banda 301000 MHz);

- qualità dei segnali distribuiti nell’impianto (dipende dalle caratteristiche elettriche dei segnali ricevuti e dalla tecnica amplificazione).

Gli impianti di distribuzione dei segnali televisivi devono essere creati in conformità con le norme della serie CEI EN 50083 (in modo da ottenere una sufficiente qualità di ricezione dei segnali).

I componenti elettrici ed elettronici devono assicurare:- elevata efficacia di schermatura (stabilita nella Norma CEI EN 50083-2);- adeguato adattamento di impedenza al fine di evitare riflessioni di segnale;- disaccoppiamento tra le varie uscite e tra più prese collegate in cascata;- funzionamento in banda di frequenza 47862 MHz.

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E’ raccomandato l’utilizzo di cavi coassiali

I tipi di prese previsti sono:- totalmente isolate;- semi-isolate;- non isolate con elemento di protezione;- non isolate senza elemento di protezione (principalmente utilizzate per alimentare

amplificatori o azionare commutatori).

L’impedenza nominale dell’antenna è:- 300 per strutture simmetriche;- 75 per strutture asimmetriche.

Si consiglia di predisporre un montante per ogni colonna di appartamenti (diametro 25mm).Per la protezione contro i contatti esterni valgono le prescrizioni della Norma CEI 64-8.

Messa a terra dell’antenna TV e collegamenti equipotenzialiIl conduttore esterno del cavo coassiale deve essere collegato all’impianto (se l’impianto non è di classe II).

Deve essere installato un collegamento equipotenziale tra i seguenti componenti:- conduttori esterni dei cavi coassiali (a meno che non utilizzano prese d’utente

totalmente isolate, punti di trasferimento o isolatore galvanico);- involucri metallici che contengono le apparecchiature facenti parete dell’impianto

d’antenna.

Per quanto riguarda il collegamento a terra del sostegno d’antenna bisogna riferirsi alla norma CEI 81-1.

Per stabilire se e come l’impianto d’antenna debba essere protetto devono essere preventivamente eseguite le seguenti valutazioni:

- esecuzione del calcolo della probabilità di fulminazione (Nd) della struttura prima che sia installata l’antenna;

- esecuzione del calcolo della probabilità di fulminazione (N’d) della struttura dopo l’installazione dell’antenna;

- scelta di un adeguato valore del numero massimo degli eventi pericolosi ammissibili (Na). Tale scelta è effettuata in base alla tipologia e alla detinazione d’uso della struttura da proteggere.

1.2.40.2 Impianto d'antenna TV-SAT

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaGUIDA CEI 100-7: Guida per l'applicazione delle Norme sugli impianti di ricezione

televisiva

Classificazione e costituzioneL’impianto di antenna per ricezione individuale è suddiviso in:_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 208

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- antenna (paraboloide);- convertitore LNC dei canali (riceve la banda dei segnali da satellite e li converte nella

banda da 950 Hz a 2.150 MHz circa). Può essere di tipo monobanda o pluribanda;- polarizzatore;- cavo coassiale di lunghezza ≤ di 30m.

Nell’impianto di antenna per ricezione comunitaria esistono diverse metodologie di distribuzione del segnale ai singoli utenti (come tramite l’inserzione del terminale di testa o altri metodi riportati in CEI 100-7).

Prescrizioni per l’impianto elettricoL’impianto di antenna deve essere separato da quello elettrico e soddisfare il criterio di funzionalità (ottenuto se sono forniti segnali di qualità buona cioè corrispondenti al grado 4 della scala qualità CCIR) tramite buoni livelli di:

- compatibilità elettromagnetica (ad esempio inserendo adeguato disaccoppiatore tra gli utenti);

- qualità dei segnali distribuiti nell’impianto (dimensionando il sistema ricevente).

Il diametro dell’antenna è dimensionabile in base al guadagno che essa presenta nella banda di frequenza scelta.Per valutare la criticità del puntamento è necessario conoscerne la direttività.La Norma CEI 100-7 fornisce gli strumenti per calcolare queste caratteristiche.

Il puntamento dell’antenna deve essere opportunamente calcolato prima della sua installazione, inoltre bisogna accertarsi che ostacoli esterni non interferiscano nella ricezione.

E’ importante fissare l’antenna in modo da impedirne possibili spostamenti ed ancorare i cavi di discesa al palo di sostegno.

Il sostegno d’antenna deve essere opportunamente effettuato secondo le prescrizioni della Norma CEI 12-43.

I tipi di prese previsti sono:- totalmente isolate;- semi-isolate;- non isolate con elemento di protezione;- non isolate senza elemento di protezione (principalmente utilizzate per alimentare

amplificatori o azionare commutatori).

Per la protezione contro i contatti esterni valgono le prescrizioni della Norma CEI 64-8.

Messa a terra dell’antenna SAT e collegamenti equipotenzialiIl conduttore esterno del cavo coassiale deve essere collegato all’impianto (se l’impianto non è di classe II).

Deve essere installato un collegamento equipotenziale tra i seguenti componenti:- conduttori esterni dei cavi coassiali (a meno che non utilizzano prese d’utente

totalmente isolate, punti di trasferimento o isolatore galvanico);- involucri metallici che contengono le apparecchiature facenti parte dell’impianto

d’antenna.

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Per quanto riguarda il collegamento a terra del sostegno d’antenna bisogna riferirsi alla norma CEI 81-1.

Per stabilire se e come l’impianto d’antenna debba essere protetto devono essere preventivamente eseguite le seguenti valutazioni:

- esecuzione del calcolo della probabilità di fulminazione (Nd) della struttura prima che sia installata l’antenna;

- esecuzione del calcolo della probabilità di fulminazione (N’d) della struttura dopo l’installazione dell’antenna;

- scelta di un adeguato valore del numero massimo degli eventi pericolosi ammissibili (Na). Tale scelta è effettuata in base alla tipologia e alla destinazione d’uso della struttura da proteggere.

1.2.41 Prescrizioni per impianti di illuminazione

1.2.41.1 Impianto di illuminazione interna

Riferimenti normativiUNI EN 12464-1“Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi

di lavoro interni” ("Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places")

CaratteristicheI principali parametri che caratterizzano l’ambiente luminoso sono:

- distribuzione delle luminanze (prestare particolare attenzione ai contrasti di luminanza e ad evitare abbagliamenti);

- illuminamento;- abbagliamento;- direzionalità della luce;- resa del colore e colore della luce;- sfarfallamento;- luce naturale.

La luminanza delle superfici è determinata da:- fattore di riflessione

fattori di riflessione per le principali superfici di interni

soffitto 0,6 ÷ 0,9pareti 0,3 ÷ 0,8piani di lavoro 0,2 ÷ 0,6pavimento 0,1 ÷ 0,5

- illuminamentoNella norma UNI EN 12464-1 sono consultabili tabelle contenenti i valori di illuminamento mantenuti sulla superficie del compito, al di sotto dei quali l’illuminamento medio per ogni compito non deve scendere (a meno di condizioni particolari).

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Scala raccomandata di illuminamento (lux):20 30 50 75 100 150 200 300 500 750 1000 1500 2000 3000 5000

Nelle zone continuamente occupate, l’illuminamento mantenuto deve essere di 200lux.

Nelle zone immediatamente circostanti al compito (almeno 0,5m intorno all’area del compito visivo e all’interno del campo visivo) è possibile ottenere un grado di illuminamento minore di quello del compito ma coerente con le specifiche contenute nelle tabelle.

PrescrizioniE’ importante limitare l’abbagliamento dovuto a luce riflessa o diretta (ad es. tramite limitazione della luminanza degli apparecchi di illuminazione, finitura delle superfici, ecc.).

Le lampade con un indice di resa del colore < di 80 non possono essere impiegate in ambienti interni dove si lavora o vi si rimane per lunghi periodi.Si devono progettare gli impianti di illuminazione in modo che non si verifichino fenomeni di sfarfallamento ed effetti stroboscopici.

1.2.41.1.1 Illuminazione ufficio

Riferimenti normativiUNI EN 12464-1: “Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro – Parte 1:

Luoghi di lavoro interni” ("Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places")

DLgs 81/08: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

Costituzione e classificazione dell’impiantoPossono essere utilizzati tre principali sistemi di illuminazione:

- diretta (utilizzata ad esempio in presenza di videoterminali);- indiretta (utilizzata ad esempio in sale ricevimento);- mista (unisce entrambi i vantaggi delle precedenti tipologie).

Sono consigliati i seguenti tipi di lampade:Tipo di Ambientelampada Ufficio Corridoio Illuminazione

d’arredoSala riunione o ricevimento

Fluorescente lineare

X X

Fluorescente compatta

X

Alogena X XAd alogenuri metallici

X X

Gli apparecchi di illuminazione sono classificati per mezzo di:- tipo di illuminazione;

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- curva fotometrica;- limitazione dell’abbagliamento (aspetto importante da considerare nell’illuminazione di

uffici).Si consiglia di installare gli apparecchi di illuminazione in posizione laterale rispetto al posto di lavoro.

Illuminazione di postazioni di lavoro dotate di schermi visivi (DSE)I posti di lavoro dotati di videoterminali devono avere caratteristiche tali da garantire la sicurezza e la salute degli operatori, riducendo in particolare l’affaticamento della vista.Nella tabella sono indicati i valori di luminanza media degli apparecchi che possono riflettersi sugli schermi dei videoterminali nelle normali direzioni di osservazione.

Classi degli schermi in accordo con la ISO 9241-7 I II IIIQualità dello schermo buona media scarsaLuminanza media degli apparecchi di illuminazione che si riflettono nello schermo

≤ 1000 cd/m2 ≤200 cd/m2

1.2.41.1.2 Illuminazione edificio scolastico

Riferimenti normativi:EN 12464-1: “Light and lighting - Lighting of work places - Part 1: Indoor work places"

(Luce e Illuminazione - Illuminazione dei luoghi di lavoro - Parte 1: Luoghi di lavoro interni”)

Si consiglia di progettare l’illuminazione sfruttando a pieno il contributo della luce naturale

Il Fattore medio di luce è il rapporto tra l’illuminamento medio dell’ambiente chiuso e l’illuminamento che si avrebbe, nelle identiche condizioni di tempo e di luogo, su una superficie orizzontale esposta all’aperto in modo da ricevere luce dall’intera volta celeste, senza irraggiamento diretto dal sole:

Fattore medio di luce0,01 0,02 0,03- scale- servizi

- palestra- refettorio

- laboratorio- aula di disegno- aula di lezione- aula di lettura- aula di studio

Prescrizioni illuminotecnicheVi sono due classi stabilite in base alla luminanza:

- Classe “A” dove le riflessioni possono essere controllate conformemente alla norma;- Classe “B” dove le riflessioni possono essere controllate solo nelle zone vicine all’area

dell’attività.

I rapporti di luminanza non devono superare i seguenti valori:

Tipologia rapporto di luminanza Valore max rapporto di luminanzaClasse A Classe B

tra il compito visivo e la zona 3:1 (1) 3:1 (1)_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 212

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immediatamente circostante 1:3 (2) 1:3 (2)tra il compito visivo e le superfici lontane più scure

10:1 20:1

tra le sorgenti di luce e le superfici ad esse adiacenti

20:1

(1) rapporto di luminanza tra compito visivo e zona circostante più scura) (2) rapporto di luminanza tra compito visivo e zona circostante più chiara

Si distinguono due tipi di abbagliamento:- abbagliamento diretto causato dalle sorgenti luminose:

i valori limite di luminanza sono rappresentati da diagrammi da leggere in funzione dell’illuminamento orizzontale e della classe di qualità;

- abbagliamento riflesso:per l’illuminazione di locali scolastici si devono utilizzare tonalità di luce bianco-calda, inferiore a 3300K, oppure bianco-neutra, da 3300 a 5300K, e resa di colore con indice generale compreso tra 80 e 90.

Per illuminamenti aventi entrambe le seguenti caratteristiche:- 150 lux e ≤1000 lux,- resa dei colori > 80,

la scelta delle sorgenti luminose può essere fatta secondo la seguente tabella:

Illuminamento(lux)

Temperatura di colore consigliata (K)

Tipo di lampade

150-300 3000 Ad alogeni, fluorescenti a tre o cinque bande di tono caldo, ad alogenuri di tono caldo

500 4000 Fluorescenti a tre o cinque bande a luce bianca neutra, ad alogenuri a luce bianca neutra

750-1000 5000 Fluorescenti a tre o a cinque bande, ad alogenuri a luce diurna

NB: la precedente tabella non può essere applicata a “laboratori artistici”.

Livelli medi di illuminamentoAsili nido e scuole materne

Aule giochi: 300 luxNido: 300 luxAule per lavoro manuale: 300 lux

Edifici scolasticiAule scolastiche: 300 lux L’illuminazione deve essere regolabileAule in scuole serali per adulti: 500 lux L’illuminazione deve essere regolabileSale lettura: 500 lux L’illuminazione deve essere regolabileLavagna: 500 lux Prevenire riflessioni speculariTavolo per dimostrazioni: 500 lux Nelle sale di lettura 750 luxAule educazione artistica: 500 luxAule educazione artistica

in scuole d’arte: 750 lux Temperatura di colore 5000 KAule per disegno tecnico: 750 luxAule educazione tecnica e

laboratori: 500 luxAule lavori artigianali: 500 luxLaboratorio insegnamento: 500 lux

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 213

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Aule musica: 300 luxLaboratori di informatica: 300 luxLaboratori linguistici: 300 luxAule di preparazione ed officine: 500 luxIngressi: 200 luxAree di circolazione e corridoi: 100 luxScale: 150 luxAule comuni e aula magna: 200 luxSale professori: 300 luxBiblioteca (scaffali): 200 luxBiblioteca (area di lettura): 500 luxMagazzini materiale didattico: 100 luxPalazzetti, palestre piscine: 300 lux Utilizzare EN 12193 per specifiche attivitàMensa: 200 luxCucina: 500 lux

1.2.41.1.3 Illuminazione struttura commerciale

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continua

Prescrizioni per l’impiantoDevono essere utilizzati apparecchi di illuminazione conformi alla norma CEI 34-21 installati alle seguenti altezze:

- > 2,5m, oppure- ≤ 2,5m (provvedendo all’installazione di opportuni schermi).

I faretti devono essere installati alle seguenti distanze da sostanze combustibili;- fino a 100 W: 0,5m- da 101 a 300 W: 0,8m- da 301 a 500 W: 1m

Prescrizioni per installazione di apparecchi luminosi nel controsoffittoL’impianto deve essere sempre protetto contro i contatti diretti anche se in condizioni ordinarie non vi è accessibilità al controsoffitto.

I sistemi a bassissima tensione di sicurezza alimentati con trasformatore di sicurezza sono ritenuti sicuri nei confronti dei contatti diretti.

Non è ammessa la posa diretta sul controsoffitto di cavi unipolari senza guaina.

E’ sconsigliato l’utilizzo di apparecchi con involucro isolante non di classe II.

Livelli medi di illuminamento- Aree vendita: 300 lux- Casse: 500 lux- Tavolo imballaggio: 500 lux

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1.2.41.2 Impianto di illuminazione esterna

Riferimenti normativiCEI 11-4: Esecuzione delle linee elettriche aeree esterneCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 81-1: Protezione delle strutture contro i fulminiCEI 81-4: Protezione delle strutture contro i fulmini - Valutazione del rischio dovuto al

fulmineCEI EN 50086-2-4: Sistemi di canalizzazione per cavi - Sistemi di tubi - Parte 2-4:

Prescrizioni particolari per sistemi di tubi interratiDM 14/06/1989 n. 236: Decreto Ministeriale Ministero dei Lavori Pubblici 14 giugno 1989,

n. 236UNI 10819: Impianti di illuminazione esterna - Requisiti per la limitazione della dispersione

verso l'alto del flusso luminosoUNI40: Pali per illuminazione pubblica

Prescrizioni per l’impiantoGli impianti all’aperto destinati all’illuminazione possono essere realizzati con punti luminosi applicati alle pareti od istallati su pali o altri sostegni.Sono suddivisi in impianti:

- in derivazione;- in serie;- indipendenti;- promiscui.

E’ consigliata l’installazione di un circuito dedicato.

Gli apparecchi da utilizzare spaziano dalla tipologia con ottica stradale alle decorative in base all’utilizzo ed alle necessità.

Devono essere rispettati i limiti di progetto illuminotecnico imposti dalla norma UNI 10819 che hanno l’obiettivo di limitare l’inquinamento luminoso, tale norma è valida solo nelle regioni sprovviste di un proprio regolamento o che hanno adottato le indicazioni UNI come normativa regionale.

Al fine di contenere i consumi energetici è fondamentale l’installazione di:- lampade con elevata efficienza luminosa;- alimentatori aventi elevato rendimento elettrico;- apparecchi caratterizzati da ottiche ad alto rendimento.

La caduta di tensione massima ammessa lungo l’impianto è del 5%.

Se l’impianto richiede l’utilizzo di pali di illuminazione devono essere installati in accordo con la norma UNI EN 40 (se necessario anche la Norma CEI 11-4) rispettando eventualmente la larghezza minima di 90cm (tra pali installati ai lati opposti del passaggio) richiesta per i passaggi pedonali (DM 14/06/1989 n. 233).Generalmente non è richiesta la protezione dei sostegni dai fulmini.

Devono essere rispettate le distanze minime fornite dalle Norme CEI tra i componenti dell’impianto di illuminazione e le linee elettriche.

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 215

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La resistenza di isolamento dell’impianto deve rispettare i valori definiti nella Norma CEI 64-8.

La protezione dai contatti diretti deve essere ottenuta tramite:- isolamento;- barriere o involucri.

L’ accessibilità agli apparecchi di illuminazione non è generalmente consentita senza precedente rimozione della protezione diretta.

Ai fini della protezione dai contatti indiretti possono essere utilizzate le seguenti metodologie di protezione:

- utilizzo di componenti di classe II;- interruzione automatica dell’alimentazione.

Non sono invece ammesse le seguenti metodologie di protezione:- luogo non conduttore;- collegamento equipotenziale locale non connesso a terra.

Il grado minimo di protezione per i componenti elettrici deve essere IP43 e può essere elevato in caso di installazioni particolarmente gravose.

Livelli medi di illuminamentoSono consigliati 1020 lux.

1.2.41.3 Impianto di illuminazione di sicurezza

Riferimenti normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaUNI EN 1838: Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza

nei luoghi di lavoroCEI EN 50171 (CEI 34-102): Sistemi di alimentazione centralizzatapr EN 50172: Emergency escape lighting systemDPR 547/55: Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 216

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DLgs 81/08: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro

Prescrizioni per l’impiantoL’illuminazione di sicurezza ha il compito di garantire la sicurezza delle persone nel caso in cui venga a mancare l’illuminazione ordinaria in modo da poter:

- prevenire il pericolo derivante dalla mancanza di luce ordinaria nei luoghi di lavoro;- evitare il panico;- permettere l’esodo.

Gli apparecchi destinati all’illuminazione di sicurezza devono essere conformi alla proprie norme di prodotto (Norma CEI 34-21 e CEI 34-22).

L’impianto di illuminazione di sicurezza può essere:- ad alimentazione centralizzata (alimentatore, UPS, batteria, gruppo elettrogeno);- ad alimentazione autonoma;- ad alimentazione centralizzata e ad alimentazione autonoma.

Illuminazione di sicurezza per l’esodoDeve permettere l’evacuazione da un locale affollato rendendo visibile e quindi facilmente percorribile il percorso di esodo fino alle uscite di sicurezza.

L’altezza di installazione degli apparecchi di sicurezza deve essere 2m.

Si può illuminare la segnaletica di sicurezza uno dei seguenti modi:- tramite fonte esterna, oppure;- tramite cartello retroilluminato.

La norma UNI EN 1838 prescrive:- i livelli minimi di illuminamento che deve essere garantito nelle vie d’esodo (a meno di

norme specifiche per ambiente);- il rapporto tra illuminamento massimo e minimo;- i tempo minimo di autonomia dell’impianto.

Per illuminare le vie di esodo deve essere predisposto un apparecchio di emergenza in corrispondenza dei punti critici del percorso (incrocio di corridoi, cambio di direzione, ecc.).

Il tempo richiesto all’illuminazione di sicurezza per l’esodo per raggiungere:- il 50% del livello minimo di illuminamento richiesto è t ≤ 5 s;- il livello di illuminamento prescritto è t ≤ 60 s.

Illuminazione antipanicoL’impianto di illuminazione antipanico viene generalmente installato in aree di superficie 60m2 occupate da un elevato numero di persone.Ha il compito di evitare l’insorgere di panico tra le persone in caso di mancanza dell’illuminazione ordinaria.

La norma UNI EN 1838 prescrive:- i livelli minimi di illuminamento che deve essere garantito nelle vie d’esodo (a meno di

norme specifiche per ambiente);- il rapporto tra illuminamento massimo e minimo;

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- i tempo minimo di autonomia dell’impianto.

L’altezza di installazione degli apparecchi di sicurezza deve essere 2m.

Il tempo richiesto all’illuminazione antipanico per raggiungere:- il 50% del livello minimo di illuminamento richiesto è t ≤ 5 s;- il livello di illuminamento prescritto è t ≤ 60 s.

Illuminazione di sicurezza nelle attività ad alto rischioL’impianto di illuminazione di sicurezza deve essere installato negli ambienti di lavoro in cui la mancanza di illuminazione ordinaria possa essere causa di pericolo per il personale dell’attività (DPR 547/55, DLgs 81/08).

La norma UNI EN 1838 prescrive:- i livelli minimi di illuminamento che deve essere garantito nelle vie d’esodo (a meno di

norme specifiche per ambiente);- il rapporto tra illuminamento massimo e minimo;- i tempo minimo di autonomia dell’impianto.

1.2.41.3.1 Prescrizioni integrative per strutture commerciali

Riferimementi normativiCEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in

corrente alternata e a 1500V in corrente continuaCEI 64-51: Edilizia ad uso residenziale e terziario - Guida per l'integrazione degli impianti

elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici - Criteri particolari per centri commerciali

L’impianto di illuminazione di sicurezza deve interessare:- locali ai quali ha accesso il pubblico- locali nei quali opera il personale- percorsi necessari per raggiungere le uscite di sicurezza e gli indicatori per la loro

individuazione.

L’impianto di illuminazione di sicurezza deve essere suddiviso in almeno due circuiti distinti per ogni locale.

L’illuminamento medio deve essere:- 5 lux (misurato su un piano orizzontale ad 1 m di altezza dal piano di calpestio, in

corrispondenza delle porte e delle scale);- 2 lux negli altri casi.

1.2.42 Prescrizioni per disabili

Riferimenti normativiD.M. 14 giugno 1989, n. 236: Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità,

l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche

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Legge n.13 del 09/01/89: Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati

Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503: Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici

CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l'esecuzione nell'edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati - Criteri generali

Il D.M. del 14 giugno 1989, n. 236 specifica quali sono le “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche”, ossia come abbattere le barriere che limitano l’utilizzo dell’impianto elettrico da parte di portatori di handicap.

Il decreto ministeriale suddetto deve essere applicato a:- edifici privati di nuova costruzione, residenziali e non residenziali (compresi quelli di

edilizia residenziale convenzionata);- edifici di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata ed agevolata, di nuova

costruzione;- ristrutturazione degli edifici privati, anche se preesistenti alla entrata in vigore del

presente decreto;- spazi esterni di pertinenza degli edifici.

Per poter abbattere le barriere architettoniche bisogna realizzare l’impianto elettrico soddisfacendo i criteri di accessibilità, visitabilità ed adattabilità richiesti dal DM 236/89 in accordo con i vari ambienti ed edifici presi in considerazione.

AccessibilitàLa definizione di accessibilità secondo il DM è la seguente:”possibilità, anche per persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di raggiungere l'edificio e le sue singole unità immobiliari e ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruirne spazi e attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia”.

Il requisito di accessibilità è richiesto per:- spazi esterni (giardino, rampe di accesso);

- parti comuni (scale, ingressi, pianerottoli);L'ascensore deve essere obbligatoriamente installato in tutti i casi in cui l'accesso alla più alta unità immobiliare è posto oltre il terzo livello (compresi eventuali livelli interrati e/o porticati);

- almeno il 5% degli alloggi previsti negli interventi di edilizia residenziale sovvenzionata, con un minimo di 1 unità immobiliare per ogni intervento;

- ambienti destinati ad attività sociali, come quelle scolastiche, sanitarie, assistenziali, culturali, sportive;

- edifici sedi di aziende o imprese soggette alla normativa sul collocamento obbligatorio.

Il DM fornisce criteri di progettazione per garantire l’accessibilità, quelli principali inerenti all’impianto elettrico sono i seguenti:

Terminali elettrici

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Gli apparecchi elettrici, i quadri generali, i regolatori degli impianti di riscaldamento e condizionamento, nonché i campanelli, pulsanti di comando e i citofoni, devono essere, per tipo e posizione planimetrica ed altimetrica, tali da permettere un uso agevole anche da parte della persona su sedia a ruote; devono, inoltre, essere facilmente individuabili anche in condizioni di scarsa visibilità ed essere protetti dal danneggiamento per urto.

Servizi igieniciIn prossimità della tazza e della vasca deve essere installato un campanello di emergenza.

CucineÈ consigliata la disposizione delle prese su di una stessa parete o pareti contigue.

ScaleDeve essere installato un impianto di illuminazione artificiale laterale, con comando individuabile al buio e disposto su ogni pianerottolo.

AscensoreLe porte di cabina e di piano devono essere del tipo automatico e di dimensioni tali da permettere l'accesso alla sedia a ruote.La bottoniera di comando interna ed esterna deve avere il comando più alto ad un'altezza adeguata alla persona su sedia a ruote ed essere idonea ad un uso agevole da parte dei non vedenti.Nell'interno della cabina devono essere posti: un citofono, un campanello d'allarme, un segnale luminoso che confermi l'avvenuta ricezione all'esterno della chiamata di allarme, una luce di emergenza (autonomia 3h).Deve essere prevista la segnalazione sonora dell'arrivo al piano e un dispositivo luminoso per segnalare ogni eventuale stato di allarme.

ServoscalaI servoscala sono consentiti in via alternativa ad ascensori e, preferibilmente, per superare differenze di quota non superiori a 4m.Sia sul servoscala che al piano devono essere previsti comandi per salita-discesa e chiamata-rimando posti ad un'altezza compresa tra 70 e 110cm.E’ consigliabile prevedere anche un collegamento per comandi volanti ad uso di un accompagnatore lungo il percorso.Sicurezze elettriche:

- tensione massima di alimentazione 220V monofase (preferibilmente 24Vcc.);- tensione del circuito ausiliario: 24V;- interruttore differenziale ad alta sensibilità (Id≤30 mA);- isolamenti in genere a norma CEI;- messa a terra di tutte le masse metalliche; negli interventi di ristrutturazione è

ammessa, in alternativa, l'adozione di doppi isolamenti.Segnaletica

Ogni situazione di pericolo deve essere resa immediatamente avvertibile anche tramite accorgimenti e mezzi riferibili sia alle percezioni acustiche che a quelle visive.

VisitabilitàLa definizione di visitabilità secondo il DM è la seguente;“possibilità, anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione (ad esempio spazi di soggiorno o pranzo dell'alloggio) e ad almeno un servizio igienico di ogni unità immobiliare”.

La visitabilità è un requisito che deve avere qualsiasi unità immobiliare tenendo conto delle precisazioni e specifiche di progetto fornite dal DM.

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NB: nei luoghi di lavoro sedi di attività non aperte al pubblico e non soggette alla normativa sul collocamento obbligatorio e negli edifici residenziali unifamiliari ed in quelli plurifamiliari privi di parti comuni, è sufficiente che sia soddisfatto il solo requisito dell'adattabilità.

AdattabilitàLa definizione di adattabilità secondo il DM è la seguente:“possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale”.

Il requisito di adattabilità deve essere soddisfatto da ogni unità immobiliare (a meno che non rispondente ad accessibilità o visibilità), qualunque sia la sua destinazione.

Il DM fornisce i criteri di progettazione di adattabilità.

Prescrizioni per l’impianto elettricoI componenti dell’impianto elettrico devono essere installati ad un’altezza facilmente accessibile anche a chi è portatore di handicap.Il DM 236/89 (ripreso anche dalla Guida CEI 64-50) fornisce le seguenti altezze di installazione:

Si ricorda che la fascia di accessibilità compresa fra i 40 e 140cm è riferita alle apparecchiature normalmente utilizzate e manovrate dall’utente fruitore del locale o degli spazi e non si riferisce ai componenti installati in funzione di scelte progettuali che migliorano la sicurezza e l’economia dell’impianto come ad esempio:

- presa per alimentazione aspiratore bagno al posto dell’uscita cavi;- prese per alimentazione delle utenze fisse in cucina o bagno;- prese per alimentazione punti luce fissi a soffitto o parete.

Gli apparecchi di comando devono essere facilmente individuabili (tramite dispositivi a segnalazione luminosa) e utilizzabili.

Il pulsante a tirante deve essere installato ad un’altezza di 2,253m (il pomello del tirante a 7090cm).

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Se gli apparecchi di comando sono installati al di sopra di mobiletti o ripiani devono distare dal bordo del mobile non più di 55cm.

1.3 PRODOTTI

1.3.1 Quadri, centralini e cassette

1.3.1.1 Quadri e armadi di distribuzione in metallo

Tutte le apparecchiature elettriche interne al quadro devono essere fissate su piastre metalliche o su telai realizzati in profilati DIN;

In tutti i quadri situati nei locali aperti al pubblico e/o ove i quadri siano accessibili anche a personale non addestrato le porte frontali devono essere in vetro fumé temperato di sicurezza. Negli altri locali sono ammesse porte frontali in lamiera;

Le protezioni elettriche devono essere realizzate con interruttori automatici magnetotermici e magnetotermici differenziali, non sono ammessi fusibili, salvo dove esplicitamente indicato sugli schemi;

Tutti gli apparecchi devono essere contrassegnati da targhette, che devono riportare le sigle indicate sugli schemi elettrici di progetto;

Le morsettiere devono essere dimensionate in funzione della sezione dei cavi elettrici, ogni morsetto un solo conduttore;

Gli apparecchi elettrici, interruttori e sezionatori, devono essere in grado di interrompere o sopportare la corrente di corto circuito nel punto dove sono installati; inoltre devono sezionare sia i conduttori attivi che il neutro;

Le carpenterie devono essere costituite da strutture portanti e involucri di tipo prefabbricato e modulare, facilmente assiemabili ed in grado di consentire la realizzazione di carpenterie diverse per forme, dimensioni e funzioni;

Le strutture portanti (come base e testata), gli involucri e gli elementi di copertura metallici (come pannelli laterali, frontali e porte) devono essere in lamiera di acciaio verniciata con polveri epossipoliestere mentre gli accessori di fissaggio e di supporto per gli apparecchi elettrici devono essere in acciaio zincato;

Deve essere garantita l'equipotenzialità degli elementi strutturali metallici della carpenteria mediante messa a terra automatica per contatto;

Le carpenterie devono essere predisposte per accogliere sistemi di cablaggio rapido (sia per apparecchi modulari che scatolati) testati e garantiti dal costruttore del sistema;

Al fine di sfruttare in modo ottimale gli spazi, di facilitare il cablaggio e di semplificare il montaggio, tutte le apparecchiature elettriche devono poter essere installate all'interno della carpenteria per mezzo di appositi kit di installazione fissati alla struttura con passo variabile di 25mm;

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La verniciatura delle lamiere deve essere realizzata con polveri epossipoliestere con finitura bucciata colore grigio RAL 7035; nelle versioni da pavimento lo zoccolo sarà verniciato con polveri epossipoliestere colore blu RAL 5003;

Al fine di avere un maggiore spazio per le leve degli organi di comando la porta frontale in vetro deve essere in vetro curvo temprato di sicurezza. Per le porte in vetro si richiede inoltre un grado di resistenza meccanica agli urti IK07.

1.3.1.1.1 Quadri da incasso fino a 160ARiferimenti normativiCEI 23-48: Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e

similari - Parte 1: Prescrizioni generaliCEI 23-49: Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e

similari - Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile

CEI EN 62208 (CEI 17-87): Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione - Prescrizioni generali

CEI EN 61439/1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione – Parte 1: Regole generali

CEI EN 61439/2: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione – Parte 2: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra di potenza

Caratteristiche generaliIl quadro elettrico di distribuzione deve essere del tipo monoblocco , fornito completo di equipaggiamento per apparecchi modulari, ed aventi le seguenti dimensioni BxH (mm):

Dimensioni funzionali Dimensioni cassa Dimensioni esterne600x600 – 96 moduli (24x4 file) 680x670 730x706600x800 – 120 moduli (24x5 file) 680x870 730x906600x1000 – 144 moduli (24x6 file) 680x1070 730x1106

Profondità max (mm):105+65 (cassa + porta vetro)105+34 (cassa + porta piena)105+25 (cassa + cornice)

Gli involucri e le porte devono essere in lamiera di acciaio verniciato con epossipoliestere grigio RAL 7035 bucciato con spessore non inferiore a 10/10 per gli involucri e 12/10 per le porte;

Il quadro deve essere provvisto di porte frontali incernierate con sistema di chiusura con chiave di tipo Yale o ad alette e con apertura reversibile;

Nel caso di porta trasparente, la finestra deve essere equipaggiata con cristallo in vetro temperato di sicurezza con spessore 4mm; al fine d'avere più spazio per le leve degli organi di comando, lo spazio utile massimo tra i pannelli frontali e la porta in vetro deve essere non inferiore a 62mm. Si richiede inoltre un grado di resistenza meccanica agli urti IK ≥ 07;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 223

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Le guide DIN devono poter essere regolabili in profondità nell'eventualità di installare sulla stessa anche interruttori scatolati fino a 160A;

Per mezzo di appositi supporti messi a disposizione del costruttore del sistema, deve essere possibile installare una canalina verticale per lato della misura di almeno 60x80mm e una orizzontale tra ogni singola guida DIN della misura di 60x80mm;

Al fine di sfruttare in modo ottimale gli spazi, di facilitare il cablaggio e di semplificare il montaggio, tutte le apparecchiature elettriche devono poter essere installate all'interno della carpenteria per mezzo di appositi kit di installazione a innesto rapido fissati alla struttura con passo variabile di 25mm;

Si richiede una profondità di incasso ≤ 105mm per l'installazione anche in pareti in cartongesso, per mezzo di specifici accessori di fissaggio messi a disposizione dal costruttore del sistema;

I pannelli frontali devono essere in materiale plastico, in modo da garantire un maggior isolamento dalle parti attive e da non richiedere messa a terra aggiuntiva; inoltre devono poter essere incernierabili indifferentemente a destra o a sinistra;

Secondo le soluzioni applicative, si richiede un grado di protezione IP30 senza porta, IP40 con porta vetro/piena; Per i quadri elettrici si richiedono le seguenti caratteristiche tecniche come requisiti minimi:

- Max corrente nominale interruttore scatolato 160A- Tensione nominale di impiego Ue 500V- Tensione nominale di isolamento Ui 500V- Tenuta ad impulso Uimp 6kV 1,2/50μs- Corrente nominale di cortocircuito Icw 10kA per 1s- Corrente max di picco Ipk 17kA

Tutti i componenti del sistema devono essere atti a realizzare quadri elettrici conformi alle Norme:

- CEI 23-51- CEI EN 61439-1- CEI EN 61439-2

Il quadro elettrico deve essere montato e cablato come da schemi elettrici di progetto, realizzato e collaudato conforme alle normative vigenti e corredato di accessori e oneri relativi per renderlo installato a regola d'arte.

1.3.1.1.2 Quadri da parete fino a 160A con telaio estraibileRiferimenti normativiCEI 23-48: Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e

similari - Parte 1: Prescrizioni generaliCEI 23-49: Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e

similari - Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una

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potenza non trascurabileCEI EN 62208 (CEI 17-87): Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e

di manovra per bassa tensione - Prescrizioni generaliCEI EN 61439/1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa

tensione – Parte 1: Regole generaliCEI EN 61439/2: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa

tensione – Parte 2: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra di potenza

Caratteristiche generaliIl quadro elettrico di distribuzione deve essere del tipo monoblocco ed aventi le seguenti dimensioni BxH (mm):

Dimensioni funzionali Dimensioni esterne600x600 700x700600x800 700x900600x1000 700x1100600x1200 700x1300

Profondità (mm):170 (senza porta o con porta piena)200 (con porta vetro)

Al fine di garantire la massima flessibilità di installazione in cantiere, il quadro elettrico deve avere l'ingresso cavi, ovvero devono essere presenti le piastre passacavi sia dall’alto che dal basso. Inoltre per facilitarne la foratura direttamente in cantiere le piastre passacavi dovranno essere in materiale plastico;

Il quadro dovrà essere di tipo monoblocco con telaio estraibile; ciò per consentire di inserire in un secondo tempo (a cantiere ultimato) il telaio cablato con gli interruttori all'interno della cassa monoblocco pre-installata in cantiere;

Gli involucri e le porte devono essere in lamiera di acciaio verniciato con epossipoliestere grigio RAL 7035 bucciato con spessore non inferiore a 10/10 per gli involucri e 12/10 per le porte;

Il quadro deve essere provvisto di porte frontali incernierate con sistema di chiusura con chiave di tipo Yale o ad alette e con apertura reversibile;

Nel caso di porta trasparente, la finestra deve essere equipaggiata con cristallo in vetro temperato di sicurezza con spessore 4mm; al fine d'avere più spazio per le leve degli organi di comando, lo spazio utile massimo tra i pannelli frontali e la porta in vetro deve essere non inferiore a 62mm. Si richiede inoltre un grado di resistenza meccanica agli urti IK ≥ 07;

I pannelli finestrati 45mm devono essere idonei all'installazione di apparecchiature modulari su guida DIN;

Le guide DIN devono poter essere regolabili in profondità nell'eventualità di installare sulla stessa anche interruttori scatolati fino a 160A;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 225

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Per mezzo di appositi supporti messi a disposizione del costruttore del sistema, deve essere possibile installare una canalina verticale per lato della misura di almeno 60x80mm e una orizzontale tra ogni singola guida DIN della misura di 60x80mm;

Al fine di sfruttare in modo ottimale gli spazi, di facilitare il cablaggio e di semplificare il montaggio, tutte le apparecchiature elettriche devono poter essere installate all'interno della carpenteria per mezzo di appositi kit di installazione a innesto rapido fissati alla struttura con passo variabile di 25mm;

I pannelli frontali devono essere in materiale plastico, in modo da garantire un maggior isolamento dalle parti attive e da non richiedere messa a terra aggiuntiva; inoltre devono poter essere incernierabili indifferentemente a destra o a sinistra;

Il sistema deve comprendere le piastre interne di fondo in lamiera zincata di spessore non inferiore a 15/10 da fissare al contenitore con passo variabile di 25mm;

Secondo le soluzioni applicative, si richiede un grado di protezione- IP30 senza porta;- IP40 con porta trasparente o con porta piena;- IP55 con porta trasparente o con porta piena;- IP65 con porta piena.

Per i quadri elettrici si richiedono le seguenti caratteristiche tecniche come requisiti minimi:

- Max corrente nominale interruttore scatolato 160A- Tensione nominale di impiego Ue 500V- Tensione nominale di isolamento Ui 500V- Tenuta ad impulso Uimp 6kV 1,2/50μs- Corrente nominale di cortocircuito Icw 10kA per 1s- Corrente max di picco Ipk 17kA

Tutti i componenti del sistema devono essere atti a realizzare quadri elettrici conformi alle Norme:

- CEI 23-51- CEI EN 61439-1- CEI EN 61439-2

Il quadro elettrico deve essere montato e cablato come da schemi elettrici di progetto, realizzato e collaudato conforme alle normative vigenti e corredato di accessori e oneri relativi per renderlo installato a regola d'arte.

1.3.1.1.3 Quadri da parete e pavimento componibili fino a 630ARiferimenti normativiCEI EN 61439/1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa

tensione – Parte 1: Regole generaliCEI EN 61439/2: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa

tensione – Parte 2: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra di potenza

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CEI EN 62208 (CEI 17-87): Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione - Prescrizioni generali

Caratteristiche generaliIl quadro elettrico di distribuzione deve essere del tipo componibile ed avere le seguenti dimensioni BxHxP (mm):

Dimensioni funzionali Dimensioni esterne (comprensive di zoccolo)600x1000x230 650x1040x237600x1200x230 650x1240x237850x1000x230 850x1040x237850x1200x230 850x1240x237600x1600x230 650x1740x237600x1800x230 650x1940x237600x2000x230 650x2140x237850x1600x230 850x1740x237850x1800x230 850x1940x237850x2000x230 850x2140x237

Forme di segregazioni ottenibili fino alla 2B;

Per facilitarne il cablaggio deve essere possibile il cablaggio a banco a struttura completamente aperta (solo fondo con telai funzionali);

Per una maggiore flessibilità deve essere consentita l’affiancabilità laterale;

Nell’involucro di larghezza funzionale 850mm deve essere possibile inserire un vano interno che, per mezzo di appositi accessori realizzati dal costruttore del sistema, possa essere utilizzato come risalita cavi, morsettiera verticale o vano barre;

Qualora nelle strutture da pavimento sia necessario uno spazio maggiore rispetto a quello disponibile nel vano cavi interno è possibile affiancare un vano cavi esterno;

Gli involucri da pavimento devono essere provvisti di zoccolo ispezionabile di altezza non inferiore a 100mm;

Al fine di garantire la massima flessibilità di installazione in cantiere, il quadro elettrico deve essere dotato di flange asportabili per l’ingresso cavi;

Nel caso di installazione nel vano cavi, dopo aver aperto la porta del quadro, le barre devono essere protette da un’ulteriore porta in metallo dotata di cerniere e chiusura tramite viti;

Gli involucri e gli elementi di copertura (pannelli laterali e porte) devono essere in lamiera di acciaio verniciato con epossipoliestere grigio RAL 7035 bucciato con spessore rispettivamente non inferiore a 12/10mm e 15/10mm;

Le porte degli involucri da pavimento devono essere complete di maniglia reversibile e dotate di quattro punti di chiusura comandabili mediante apposite aste. La chiusura deve essere effettuata da un unico blocco a chiave standard di tipo a doppia aletta oppure, secondo le necessità, da una maniglia girevole con serratura di sicurezza (tipo Yale);

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Page 228: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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Il quadro nella versione da parete deve essere provvisto di porte frontali incernierate con sistema di chiusura con chiave di tipo Yale o ad alette e con apertura reversibile;

Nel caso di porta trasparente, la finestra deve essere equipaggiata con cristallo in vetro temperato di sicurezza con spessore 4mm; al fine di avere più spazio per le leve degli organi di comando, lo spazio utile massimo tra i pannelli frontali e la porta in vetro deve essere non inferiore a 53mm. Si richiede inoltre un grado di resistenza meccanica agli urti di IK ≥ 07;

I pannelli finestrati 45mm devono essere di spessore non inferiore a 12/10mm per installazione di apparecchiature modulari su guida DIN costituita da un profilato doppio di alluminio ad alta resistenza.

Le guide DIN devono poter essere regolabili in profondità nell’eventualità di installare sulle stesse anche interruttori scatolati fino a 250A;

Deve essere possibile installare una canalina verticale per lato della misura di almeno 60x80mm e una orizzontale tra ogni singola guida DIN della misura di 60x80mm;

Al fine di sfruttare in modo ottimale gli spazi, di facilitare il cablaggio e di semplificare il montaggio, tutte le apparecchiature devono poter essere installate all’interno della carpenteria per mezzo di appositi kit di installazione fissati alla struttura con passo variabile di 25mm;

I pannelli frontali devono inoltre essere incernierabili (indifferentemente a destra o a sinistra) e dotati di sistema di messa a terra automatica per contatto;

Il sistema deve comprendere una vasta gamma di piastre interne di fondo in lamiera zincata di spessore non inferiore a 20/10mm da fissare alla struttura con passo variabile di 25mm;

Secondo le soluzioni applicative deve essere possibile trasformare il grado di protezione dei quadri elettrici, ovvero:

- IP30 nella versione senza porta- IP40 nella versione con porta vetro/piena- IP43 nella versione con porta vetro/piena e kit guarnizione IP43

Per i quadri elettrici si richiedono le seguenti caratteristiche tecniche come requisiti minimi:

- Max corrente nominale interruttore scatolato 630A- Portata di corrente massima delle sbarre 630A (IP43)- Tensione nominale di impiego Ue 690V- Tensione nominale di isolamento Ui 1000V- Tenuta ad impulso Uimp 8kV 1,2/50µs- Corrente nominale di cortocircuito Icw 35kA per 1s- Corrente max di picco Ipk 73kA

Tutti componenti del sistema devono essere atti a realizzare quadri elettrici conformi alle Norme:

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Page 229: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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- CEI EN 61439-1- CEI EN 61439-2

Il quadro elettrico deve essere montato e cablato come da schemi elettrici di progetto, realizzato e collaudato in conformità alle normative vigenti e corredato di accessori e oneri relativi per renderlo installato a regola d’arte.

1.3.1.1.4 Quadri da parete e pavimento monoblocco fino a 630ARiferimenti normativiCEI EN 61439/1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa

tensione – Parte 1: Regole generaliCEI EN 61439/2: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa

tensione – Parte 2: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra di potenza

CEI EN 62208 (CEI 17-87): Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione - Prescrizioni generali

Caratteristiche generaliIl quadro elettrico di distribuzione deve essere del tipo componibile ed avere le seguenti dimensioni BxHxP (mm):

Dimensioni funzionali Dimensioni esterne (comprensive di zoccolo)600x1000x280 701x1040x276600x1200x280 701x1240x276850x1000x280 901x1040x276850x1200x280 901x1240x276600x1600x280 701x1740x276600x1800x280 701x1940x276600x2000x280 701x2140x276850x1600x280 901x1740x276850x1800x280 901x1940x276850x2000x280 901x2140x276

Forme di segregazioni ottenibili fino alla 2B;

Per facilitarne il cablaggio deve essere possibile asportare i montanti anteriori e i pannelli laterali;

Per una maggiore flessibilità deve essere consentita l’affiancabilità laterale;

Nell’involucro di larghezza funzionale 850mm deve essere possibile inserire un vano interno che, per mezzo di appositi accessori realizzati dal costruttore del sistema, possa essere utilizzato come risalita cavi, morsettiera verticale o vano barre;

Qualora nelle strutture da pavimento sia necessario uno spazio maggiore rispetto a quello disponibile nel vano cavi interno è possibile affiancare un vano cavi esterno;

Gli involucri da pavimento devono essere provvisti di zoccolo ispezionabile di altezza non inferiore a 100mm;

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Al fine di garantire la massima flessibilità di installazione in cantiere, il quadro elettrico deve essere dotato di flange asportabili per l’ingresso cavi;

Nel caso di installazione nel vano cavi, dopo aver aperto la porta del quadro, le barre devono essere protette da un’ulteriore porta in metallo dotata di cerniere e chiusura tramite viti;

Gli involucri e gli elementi di copertura (pannelli laterali e porte) devono essere in lamiera di acciaio verniciato con epossipoliestere grigio RAL 7035 bucciato con spessore rispettivamente non inferiore a 12/10mm e 15/10mm;

Le porte degli involucri da pavimento devono essere complete di maniglia reversibile e dotate di quattro punti di chiusura comandabili mediante apposite aste. La chiusura deve essere effettuata da un unico blocco a chiave standard di tipo a doppia aletta oppure, secondo le necessità, da una maniglia girevole con serratura di sicurezza (tipo Yale);

Il quadro nella versione da parete deve essere provvisto di porte frontali incernierate con sistema di chiusura con chiave di tipo Yale o ad alette e con apertura reversibile;

Nel caso di porta trasparente, la finestra deve essere equipaggiata con cristallo in vetro temperato di sicurezza con spessore 4mm; al fine di avere più spazio per le leve degli organi di comando, lo spazio utile massimo tra i pannelli frontali e la porta in vetro deve essere non inferiore a 53mm. Si richiede inoltre un grado di resistenza meccanica agli urti di IK ≥ 07;

I pannelli finestrati 45mm devono essere di spessore non inferiore a 12/10mm per installazione di apparecchiature modulari su guida DIN costituita da un profilato doppio di alluminio ad alta resistenza.

Le guide DIN devono poter essere regolabili in profondità nell’eventualità di installare sulle stesse anche interruttori scatolati fino a 250A;

Deve essere possibile installare una canalina verticale per lato della misura di almeno 60x80mm e una orizzontale tra ogni singola guida DIN della misura di 60x80mm;

Al fine di sfruttare in modo ottimale gli spazi, di facilitare il cablaggio e di semplificare il montaggio, tutte le apparecchiature devono poter essere installate all’interno della carpenteria per mezzo di appositi kit di installazione fissati alla struttura con passo variabile di 25mm;

I pannelli frontali devono inoltre essere incernierabili (indifferentemente a destra o a sinistra) e dotati di sistema di messa a terra automatica per contatto;

Il sistema deve comprendere una vasta gamma di piastre interne di fondo in lamiera zincata di spessore non inferiore a 20/10mm da fissare alla struttura con passo variabile di 25mm;

Secondo le soluzioni applicative deve essere possibile trasformare il grado di protezione dei quadri elettrici, ovvero:

- IP30 nella versione senza porta

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- IP55 nella versione con porta vetro/piena

Per i quadri elettrici si richiedono le seguenti caratteristiche tecniche come requisiti minimi:

- Max corrente nominale interruttore scatolato 630A- Portata di corrente massima delle sbarre 630A (IP55) con barre piatte

800A (IP55) con barre sagomate- Tensione nominale di impiego Ue 690V- Tensione nominale di isolamento Ui 1000V- Tenuta ad impulso Uimp 8kV 1,2/50µs- Corrente nominale di cortocircuito Icw 35kA per 1s- Corrente max di picco Ipk 73kA

Tutti componenti del sistema devono essere atti a realizzare quadri elettrici conformi alle Norme:

- CEI EN 61439-1- CEI EN 61439-2

Il quadro elettrico deve essere montato e cablato come da schemi elettrici di progetto, realizzato e collaudato in conformità alle normative vigenti e corredato di accessori e oneri relativi per renderlo installato a regola d’arte.

1.3.1.1.5 Armadi da pavimento fino a 3200ARiferimenti normativiCEI EN 61439/1: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa

tensione – Parte 1: Regole generaliCEI EN 61439/2: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa

tensione – Parte 2: Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra di potenza

CEI EN 62208 (CEI 17-87): Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione - Prescrizioni generali

Caratteristiche generaliIl quadro elettrico di distribuzione deve essere del tipo in kit componibile con testate e montanti. In particolare:

- i montanti devono essere in lamiera di acciaio zincato preforata a passo di 25mm sia per viti autofilettanti che per dadi in gabbia e pressopiegata spessore almeno 15/10mm;

- le testate devono essere in lamiera di acciaio verniciato con epossipoliestere RAL 7035 bucciato, dotate di flange asportabili per l’ingresso cavi sia dall'alto che dal basso;

Lo zoccolo deve essere pallettizzabile, di altezza 100mm in lamiera di acciaio verniciato, formato da quattro angolari e da quattro flange di copertura di colore blu RAL 7053 in modo da consentirne l'ispezionabilità da ogni lato;

Deve essere possibile consentire la realizzazione di carpenterie aventi le seguenti dimensioni:

- altezze (mm): funzionali: 1800 - 2000;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 231

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esterne: 2031 - 2231 (comprensivo di zoccolo)

- larghezze (mm): funzionali: 400 - 600 - 850esterne: 510 - 720 - 920

- profondità (mm): funzionali: 400 - 600 - 800esterne: 323 - 598 – 798

La struttura deve poter essere equipaggiata con sistemi di barre a profilo sagomato certificati fino a 75kA e con sistemi a barre piatte certificati fino a 100kA;

Esse si devono poter installare in orizzontale ad ogni altezza della struttura e in verticale indifferentemente sul fondo o sul fianco della struttura o all’interno del vano cavi;

Nel caso d'installazione nel vano cavi, dopo aver aperto la porta del quadro, le barre devono essere protette da un’ulteriore porta in metallo dotata di blocco a chiave a doppia aletta;

La porta in lamiera d'acciaio verniciato con epossipoliestere RAL 7035 bucciato, deve essere completa di maniglia reversibile e dotata di quattro punti di chiusura comandabili mediante apposite aste. La chiusura deve essere effettuata da un unico blocco a chiave standard di tipo a doppia aletta oppure da una maniglia girevole con serratura a doppia aletta o di sicurezza (tipo Yale);

Nel caso di porta trasparente, la finestra deve essere equipaggiata con cristallo in vetro temperato di sicurezza con spessore 4mm; al fine d'avere più spazio per le leve degli organi di comando, lo spazio utile massimo tra i pannelli frontali e la porta in vetro deve essere non inferiore a 77mm. Si richiede inoltre un grado di resistenza meccanica agli urti IK07;

Per casi particolari deve essere possibile disporre anche di porte speciali con uno spazio utile tra pannelli frontali e vetro non inferiore a 114mm;

Deve essere garantita l'equipotenzialità degli elementi strutturali metallici della carpenteria mediante messa a terra automatica per contatto;

I pannelli finestrati 45mm devono essere dello spessore non inferiore ai 12-15/10mm per installazione di apparecchiature modulari su guida DIN costituita da un profilato doppio di alluminio ad alta resistenza. Quest'ultimi devono avere la possibilità di agganciare supporti della canalina, messi a disposizione dal costruttore del sistema, nella parte posteriore del profilo;

Le guide DIN devono poter essere regolabili in profondità nell'eventualità di installare sulla stessa anche interruttori scatolati fino a 250A;

Deve essere possibile installare una canalina verticale per lato della misura di almeno 60x80mm e una orizzontale tra ogni singola guida DIN della misura di 60x80mm;

Al fine di sfruttare in modo ottimale gli spazi, di facilitare il cablaggio e di semplificare il montaggio, tutte le apparecchiature elettriche devono poter essere installate all'interno della carpenteria per mezzo di appositi kit di installazione fissati alla struttura con passo

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variabile di 25mm. Inoltre secondo le necessità, i kit di installazione per apparecchi scatolati devono essere in versione fissa, rimovibile o estraibile;

I pannelli frontali devono inoltre essere incernierabili (indifferentemente a destra o a sinistra) e dotati di sistema di messa a terra automatica per contatto;

Le carpenterie devono avere la predisposizione per l'alloggiamento di sistemi di cablaggio rapido per correnti nominali testati e garantiti dallo stesso costruttore del sistema;

Il sistema deve comprendere una vasta gamma di piastre interne di fondo in lamiera zincata di spessore non inferiore a 20-25/10mm da fissare alla struttura con passo variabile di 25mm;

Il sistema deve consentire la realizzazione delle forme di segregazione menzionate dalla norma tramite opportuni kit di installazione forniti dal costruttore del sistema con segregazione fino a forma 4b;

Le segregazioni interne devono essere in lamiera di acciaio zincato preforata e pressopiegata;

Le piastre di chiusura per le segregazioni devono essere in lamiera di acciaio zincato spessore non inferiore ai 20-25/10mm;Secondo le soluzioni applicative deve essere possibile trasformare il grado di protezione dei quadri elettrici, ovvero:- fino a IP31/IP41 nella versione senza porta;- fino a IP65 nella versione con porta vetro/piena;

Secondo le necessità deve essere possibile affiancare più strutture sia lateralmente che posteriormente;

Nel caso in cui più strutture affiancate debbano essere sollevate, esse devono essere dotate di rinforzi di sollevamento realizzati e testati dal costruttore del sistema;

Per i quadri elettrici si richiedono le seguenti caratteristiche tecniche come requisiti minimi:

- Max corrente nominale interruttore scatolato 1600A- Portata di corrente massima delle sbarre 3200A (IP65)- Tensione nominale di impiego Ue 690V- Tensione nominale di isolamento Ui 1000V- Tenuta ad impulso Uimp 8kV 1,2/50μs- Corrente nominale di cortocircuito Icw 100kA per 1s- Corrente max di picco Ipk 254kA

Tutti i componenti del sistema devono essere atti a realizzare quadri elettrici conformi alle Norme:

- CEI EN 61439-1- CEI EN 61439-2

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Il quadro elettrico deve essere montato e cablato come da schemi elettrici di progetto, realizzato e collaudato conforme alle normative vigenti e corredato di accessori e oneri relativi per renderlo installato a regola d'arte.

1.3.1.2 Quadri di distribuzione e automazione

La gamma dei contenitori universali da parete, stagni, in materiale isolante Halogen Free, metallo, acciaio inox, sarà caratterizzata da una grande flessibilità di allestimento, e potrà essere predisposta sia per il montaggio di apparecchi su guide EN50022 che per inserimento di piastre di fondo a tutta altezza o parziali adatte per il fissaggio di componenti non modulari. Su una stessa intelaiatura dovranno poter essere montate sia guide che piastre ottenendo facilmente quadri misti di comando, protezione, segnalazione, automazione e misure. Dovrà inoltre prevedere contenitori adatti all’installazione a parete che contenitori adatti all’installazione a semi-incasso.Di seguito vengono elencati i principali requisiti a cui dovranno rispondere ciascuna delle tipologie di contenitori sopra elencate.

1.3.1.2.1 Contenitori da parete e da semi incasso

Riferimenti normativiEN 61439-1 (CEI 17-113): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per

bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Regole generaliEN 61439-2 (CEI 17-114): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per

bassa tensione (quadri BT) - Parte 2: Quadri di potenzaEN 60439-1 (CEI 17-13/1): Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e

Apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)EN 60670-1: Scatole e involucri per apparecchi elettrici per installazioni elettriche fisse per

usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generaliIEC 60670-24: Boxes and enclosures for electrical accessories for household and similar

fixed electrical installations - Part 24: Particular requirements for enclosures for housing protective devices and other power dissipating electrical equipment.

CEI 23-49: Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari - Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile

Caratteristiche- Capacita da 8 a 32 moduli EN50022, disposti su più file;- Disponibilità nelle versioni con porta cieca o trasparente in tecnopolimero Halogen Free e

accessoriabile con serratura di sicurezza;- Guide EN50022 regolabili in profondità e montate su telaio estraibile, così da accogliere

anche interruttori modulari fino a 125A, e piastre in lamiera o in materiale isolante per il fissaggi di apparecchi non modulari;

- Tensione nominale di impiego 750V;- Presenza nella gamma di telaio estraibile, che permette il cablaggio a banco e

successiva installazione nel contenitore;- Contenitori predisposti per alloggiamento morsettiere;- Possibilità di montaggio di strumenti di misura o pulsanti segnalatori Ø22mm

direttamente sulla porta stessa grazie al reticolo funzionale di riferimento;- Grado di protezione IP55;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 234

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- Grado di resistenza agli urti fino a IK08 secondo EN 62262;- Protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- Glow wire test 650°C;- Termopressione con biglia: 110°C.

1.3.1.2.2 Quadri stagni da parete

Riferimenti normativiEN 60670-1: Scatole e involucri per apparecchi elettrici per installazioni elettriche fisse per

usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generaliIEC 60670-24: Boxes and enclosures for electrical accessories for household and similar

fixed electrical installations - Part 24: Particular requirements for enclosures for housing protective devices and other power dissipating electrical equipment.

CEI 23-49: Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari - Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile

EN 62208 (CEI 17-87): Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione - Prescrizioni generali

EN 60439-1 (CEI 17-13/1): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)

EN 61439-1 (CEI 17-113): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Regole generali

EN 61439-2 (CEI 17-114): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 2: Quadri di potenza

CEI 23-51: Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare

La gamma si basa su 7 taglie ciascuna delle quali disponibile in tre differenti tipologie di materiali: termoindurente (poliestere caricato fibra vetro) Halogen Free, metallo, acciaio inox.Gli accessori di configurazione sono comuni a ciascuna delle tre tipologie costruttive e sfruttano il nuovo sistema a montaggio rapido in metallo.Le versioni in poliestere caricato fibra vetro dovranno avere la possibilità di fissaggio dei pannelli, oltre che su telaio estraibile, anche direttamente nelle sedi poste sulle pareti laterali del quadro.Le versioni in metallo hanno, a partire dalla taglia con altezza 650mm, fondo munito di flangia per passaggio cavi mentre quelle in termoindurente sono tutte monoblocco.

Caratteristiche- Capacità da 36 a 180 moduli EN50022;- Disponibilità nelle versioni con porta trasparente o con porta cieca, munite di serratura e

con possibilità di apertura a 180° della stessa, così da consentire una migliore accessibilità all’interno del quadro;

- Possibilità, tramite appositi accessori, di realizzare telai estraibili che offrano anche la possibilità di aggancio per piastre ad altezza parziale per il fissaggio di apparecchi non modulari;

- Possibilità di montaggio canaline direttamente sul telaio tramite apposito accessorio;- Guide EN50022 dotate di dispositivi di regolazione in profondità e bloccaggio rapido

tramite molla in grado di accogliere anche interruttori non modulari fino a 160A_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 235

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- Tutti gli elementi di fissaggio e supporto di dispositivi modulari e non dovranno essere in metallo;

- La famiglia dev’essere dotata di kit accessori per scatolati fino a 250A, Kit per supporto a palo e kit per canaline di cablaggio;

- I pannelli dovranno essere dotati di viti in materiale isolante, piombabili ed a chiusura rapida ad ¼ di giro;

- Tensione nominale di impiego: 750V;- Tensione nominale di isolamento Ui=1000V in AC e DC. per applicazioni fotovoltaiche

per Serie 46QP secondo EN 62208;- Corrente nominale di cto cto di breve durata: Icw = 10kA;- Corrente nominale di corto circuito condizionata: Icc=10kA;- Possibilità di montaggio sul fronte di pannelli ciechi o controporta a tutta altezza per

strumenti di misura o per pulsanti segnalatori Ø22mm;- Le carpenterie in metallo potranno essere equipaggiate con controporte specifiche in

metallo;- Grado di protezione da IP55 a IP65 a seconda della tipologia;- Grado di resistenza agli urti fino a IK10 secondo EN 62262;- Protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti (per le versioni in

termoindurente) o tramite apposito morsetto di messa a terra per le versioni in metallo;- Glow Wire Test da 650°C a 960°C a seconda della tipologia.

La gamma è completata da una serie di complementi tecnici di carpenteria meccanica, di cablaggio e di servizio che permettono la configurazione del quadro elettrico in modo da rispondere alle diverse esigenze.

1.3.1.3 Colonne d'impianto per distribuzione, domotica e dati

Riferimenti normativiEN 60670-1: Scatole e involucri per apparecchi elettrici per installazioni elettriche fisse per

usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generaliIEC 60670-24: Boxes and enclosures for electrical accessories for household and similar

fixed electrical installations - Part 24: Particular requirements for enclosures for housing protective devices and other power dissipating electrical equipment.

CEI 23-49: Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari - Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile

EN 62208 (CEI 17-87): Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione - Prescrizioni generali

EN 61439-1 (CEI 17-113): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Regole generali

Colonne d’impianto da incasso per distribuzione, domotica e dati dal design moderno per la centralizzazione e la razionalizzazione degli impianti tradizionali ed evoluti (es. supervisione e controllo domotico, antifurto, cablaggio strutturato, videocitofonia).DOMO CENTER si presenta in due dimensioni tipo (per essere installato in locali con altezze pavimento-soffitto pari a 2700mm o 2400mm) nelle versioni con e senza porta. Sporgenza dal muro di soli 25 mm e capacità modulare fino a 320 moduli DIN.

La gamma è così costituita:_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 236

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- fondi da incasso con altezze 2700mm e 2400mm;- elementi di configurazione interna (telai funzionali con Guida DIN o con piastra di fondo,

kit centro stella e kit antintrusione);- cornici di finitura (altezze 2400mm per fondi altezza 2700mm e 2100mm per fondi

altezza 2400mm);- elementi sottoporta (pannelli finestrati e ciechi);- elementi di configurazione frontale (centralini 40 moduli DIN (20x2), pannelli ciechi,

pannelli finestrati, porte con finitura a specchio, trasparente fumè e metallo).Gamma contraddistinta da versioni già configurate (KIT) in differenti tipologie.

Caratteristiche estetiche:- versioni senza porta disponibili con pannelli in metallo di finitura bianco RAL 9003 e con

centralino in vetro temprato trasparente fumè. Finiture personalizzate disponibili su richiesta;

- versioni con porta disponibili con pannelli in metallo di finitura bianco RAL 9003 e porte in vetro temprato trasparente fumè o in metallo bianco RAL 9003. Finiture personalizzate disponibili su richiesta;

- versioni integrali con porta e pannelli a specchio.

La versatilità del DOMO CENTER permette di svolgere diverse funzioni quali:- distribuzione energia;- alloggiamento dispositivi per cablaggio strutturato (Kit Centro Stella): rappresenta

l’elemento centrale del cablaggio strutturato permettendo di predisporre ogni ambiente dell’abitazione alla fruizione di servizi avanzati di telefonia, Internet e contenuti multimediali. Una soluzione validata da Telecom Italia, che sposa le recenti novità della legge L.164/2014 in merito alle dotazioni all’interno degli edifici di un’infrastruttura fisica multiservizio passiva;

- alloggiamento centrale ed elementi antintrusione (Chorus sicurezza);- integrazione dispositivi citofonici, videocitofonici (City Vision), dispositivi di supervisione e

controllo domotico (Master ICE);- utilizzo come colonna montante per la distribuzione dei servizi comuni tra i diversi piani dell’edificio.

1.3.1.4 Centralini di distribuzione

Riferimenti normativiEN 60670-1: Scatole e involucri per apparecchi elettrici per installazioni elettriche fisse per

usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generali IEC 60670-24: Boxes and enclosures for electrical accessories for household and similar

fixed electrical installations - Part 24: Particular requirements for enclosures for housing protective devices and other power dissipating electrical equipment

CEI 23-49+(V1)+(V2): Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari - Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile

La gamma dei contenitori per la realizzazione di centralini di distribuzione dovrà essere caratterizzata da una grande flessibilità di allestimento, e dovrà essere predisposta per il montaggio di apparecchi su guide EN 50022. Dovrà inoltre prevedere contenitori adatti all’installazione sia a parete che contenitori adatti all’installazione ad incasso.

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La gamma comprende versioni di centralini da arredo con finiture estetiche tali da poterli coordinare con la serie civile prescelta, ed una serie di centralini adatti a segnalazioni d’allarme ed impieghi di emergenza.Di seguito vengono elencati i principali requisiti a cui dovranno rispondere ciascuna delle tipologie di contenitori sopra elencate.

1.3.1.4.1 Centralini e quadri di distribuzione da parete e stagni

- Capacità da 4 a 72 moduli EN50022;- Centralini realizzati in tecnopolimero autoestinguente, Halogen Free;- Disponibilità nei colori grigio RAL7035;- Disponibilità nelle versioni con porta trasparente fumé removibile, attrezzabile con

serratura di sicurezza;- Guide EN50022 fisse o regolabili in profondità, montate su telaio estraibile, così da

accogliere anche interruttori modulari fino a 125A;- Possibilità di montaggio sul fronte d pannelli ciechi piombabili per strumenti di misura o

per pulsanti segnalatori D=22 mm;- Possibilità di separazione dei circuiti in accordo alla Norma CEI 64-8, tramite appositi

separatori di scomparto;- Pannelli frontali rimovibili solo tramite attrezzo e piombabili;- Grado di protezione IP65;- Grado di resistenza agli urti IK09 secondo EN 62262;- Protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- Glow wire test minimo 650°C;- Rispondenza dei contenitori alle Norme CEI EN 60670-1, IEC 606070-24 e CEI 23-49 e

dotati di marchio di qualità;- Disponibilità di versioni con pareti lisce o con flange con passacavi ad ingresso rapido;- Tensione nominale 400V;- Tensione nominale di isolamento Ui=1000V in AC e DC. per applicazioni fotovoltaiche

secondo EN 62208;- Corrente nominale 125A;- Tensione nominale di isolamento 750V.

1.3.1.4.2 Centralini di distribuzione da parete stagni

- Capacità da 4 a 36 moduli EN50022;- Centralini realizzati in tecnopolimero autoestinguente, versioni Halogen Free;- Colore grigio RAL 7035;- Disponibilità con porta trasparente fumé removibile dotata di serratura di sicurezza;- Guide EN50022 fisse o regolabili in profondità così da accogliere anche interruttori

modulari fino a 125;- Grado di protezione da IP55;- Grado di resistenza agli urti IK09;- Protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- Glow wire test minimo 650°C;- Rispondenza dei contenitori alle Norme CEI EN 60670-1, IEC 606070-24 e CEI 23-49 e

dotati di marchio di qualità;- Pareti dotate di fori sfondabili;- Tensione nominale 400V;- Tensione nominale di isolamento Ui=1000V in AC e DC. per applicazioni fotovoltaiche

secondo EN 62208;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 238

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- Corrente nominale 125A;- Tensione nominale di isolamento 750V.

1.3.1.4.3 Centralini da parete d’arredo

- Capacità da 2 a 72 moduli EN50022;- Centralini realizzati in tecnopolimero autoestinguente, versioni Halogen Free- Porta trasparente fumè removibile attrezzabile con serratura, ed antina ad apertura tipo

“push”;- Grado di protezione IP40;- Grado di resistenza agli urti IK09;- Protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- Glow wire test 650°C;- Rispondenza dei contenitori alle Norme CEI 23-48, CEI 23-49 e dotati di marchio di

qualità;- Disponibilità nei colori bianco RAL9016;- Tensione nominale 400V;- Corrente nominale 125A;- Tensione nominale di isolamento 750V.

1.3.1.4.4 Centralini da parete protetti

- Capacità da 2 a 36 moduli EN50022;- Centralini realizzati in tecnopolimero autoestinguente, versioni Halogen Free; colore

grigio RAL 7035;- Grado di protezione IP40;- Grado di resistenza agli urti IK09;- Protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- Glow wire test 650°C;- Rispondenza dei contenitori alle Norme CEI 23-48, CEI 23-49 e dotati di marchio di

qualità;- Disponibilità nei colori grigio RAL7035;- Tensione nominale 400V;- Corrente nominale 125A;- Tensione nominale di isolamento 750V.

1.3.1.4.5 Centralini e quadri di distribuzione da incasso e protetti

- Capacità da 2 a 72 moduli EN50022;- centralini realizzati in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free;- disponibilità nelle versioni con porta cieca o trasparente fumè in plastica, attrezzabile con

serratura;- guide EN50022 fisse o montate su telaio estraibile regolabile in profondità, così da

accogliere anche interruttori modulari fino a 125°;- possibilità di montaggio sul fronte d pannelli ciechi piombabili per strumenti di misura o

per pulsanti segnalatori D=22mm;- possibilità di separazione dei circuiti in accordo alla Norma CEI 64-8, tramite appositi

separatori di scomparto;

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 239

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- grado di protezione IP40;- grado di resistenza agli urti IK08;- protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- Glow Wire Test minimo 650°C;- contenitori dotati di marchio di qualità;- disponibilità nel colore bianco RAL9016;- tensione nominale 400V;- corrente nominale 125A;- tensione nominale di isolamento 750V.

1.3.1.4.6 Centralini da incasso protetti

- Capacità da 2 a 36 moduli EN50022;- centralini realizzati in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free;- Versioni con porta cieca con serratura;- guide EN50022 fisse o montate su frontale estraibile e regolabile in profondità, così da

accogliere anche interruttori modulari fino a 125A;- possibilità di separazione dei circuiti in accordo alla Norma CEI 64-8, tramite appositi

separatori di scomparto;- grado di protezione IP40;- grado di resistenza agli urti IK08;- protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- Glow Wire Test minimo 650°C;- contenitori dotati di marchio di qualità;- disponibilità nel colore bianco RAL9016;- tensione nominale 400V;- corrente nominale 125A;- tensione nominale di isolamento 750V.

1.3.1.4.7 Centralini da incasso d’arredo

- Centralini per applicazioni in ambito residenziale e del piccolo terziario (es. scuole);- capacità da 4 a 36 moduli EN 50022;- disponibilità in una gamma di quattro colori: bianco latte, nero toner, verniciato ardesia e

verniciato titanio in modo da rendere possibile il coordinamento con la serie civile prescelta;

- disponibili in versioni predisposte per il montaggio della morsettiera con barre di neutro e di terra isolate o in versioni (da 12M, 24M e 36M) equipaggiate con morsettiere con barre di neutro e di terra isolate;

- centralini dotati di serie di elemento paramalta in cartone;- centralini realizzati in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free secondo EN 50267-

2-2;- portella trasparente fumè, con apertura oltre 180° verso destra o verso sinistra e con un

design tale da evitare sollecitazioni ed assicurare contemporaneamente la massima robustezza ed accessibilità agli apparecchi per la protezione e la domotica;

- portella dotata all’estremità di una sagomatura ergonomica per identificare il lato d’apertura e favorire una presa sicura ed avegole per l’apertura/chiusura;

- centralini da 24M e 36M dotati di chiusura magnetica che facilita la chiusura della portella accompagnandola gradualmente nella posizione di aggancio;

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 240

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- centralini da 24M e 36M accessoriabili con serratura di sicurezza per garantire l’accessibilità solo al personale autorizzato e quindi utilizzabili anche in locali pubblici del terziario avanzato;

- frontale completamente reversibile e di minimo spessore per offrire ridotta sporgenza dalla parete;

- coprenza del frontale adeguata per mascherare eventuali imperfezioni dell’intonaco nella giunzione con il fondo;

- ridotta profondità del fondo per impiego anche su pareti non portanti ma con spazio interno tale da agevolare l’installazione ed il cablaggio di apparecchiature di protezione e domotiche ed il passaggio dei cavi sotto la guida DIN;

- fondi dotati di codice stampato sulla parte interna per una facile ed immediata rintracciabilità del centralino dopo la muratura del fondo;

- fondi compatibili con i frontali dei centralini da incasso coordinati;- fondi dotati di serie di elemento paramalta in cartone acquistabili anche separatamente

dal resto del centralino ;- la guida DIN del centralino regolabile per offrire la possibilità di regolazione del frontale

del centralino per compensare eventuali imperfezioni di muratura del fondo; - grado di protezione minimo IP40 a porta aperta garantito mediante installazione

incassata nel muro, utilizzando apparecchi almeno IP40 e le mascherine coprimoduli in dotazione;

- resistenza agli urti minimo IK08;- Glow Wire Test minimo 650°C;- protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- centralini dotati di marchio di qualità;- dotati di profili coprimoduli da 6,5M coordinati con i colori dei rispettivi frontali;- tensione nominale 400V;- tensione nominale di isolamento 750V - corrente nominale 125A;- centralino certificabile secondo CEI 23-51.

1.3.1.4.8 Centralini da incasso coordinati

- Capacità 12 e 24 moduli EN50022;- centralini realizzati in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free;- frontali compatibili con i fondi dei centralini da incasso d’arredo;- porta trasparente fumè con antina ad apertura automatica verso l’alto tramite pressione

su tasto di apertura;- grado di protezione minimo IP40;- grado di resistenza agli urti fino a IK09 a seconda della tipologia;- protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- Glow Wire Test minimo 650°C;- contenitori dotati di marchio di qualità;- disponibilità in una gamma di tre colori, in modo da rendere possibile il coordinamento

con la serie civile prescelta;- tensione nominale 400V;- corrente nominale 125A;- tensione nominale di isolamento 750V.

1.3.1.4.9 Centralini da incasso stagni Componibili

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 241

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- Capacità da 4 a 12 moduli EN50022 con possibilità, tramite accessorio, di realizzare batterie modulari accoppiando orizzontalmente o verticalmente più elementi;

- centralini realizzati in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free;- disponibilità nelle versioni con porta in plastica trasparente fumè removibile, con

serratura; frontale antiurto;- guide EN50022 fisse, regolabile in profondità, così da accogliere anche interruttori

modulari fino a 125A;- possibilità di montaggio prese IEC309 in appositi alloggiamenti predisposti;- possibilità di accoppiamento in batteria, sia in orizzontale che in verticale, tramite

apposito giunto di unione;- grado di protezione IP55;- grado di resistenza agli urti IK08;- protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- Glow Wire Test minimo 650°C;- contenitori dotati di marchio di qualità;- disponibilità nel colore grigio RAL7035;- tensione nominale 400V;- corrente nominale 125A;- tensione nominale di isolamento 750V.

1.3.1.4.10 Centralini da incasso con porta e cornice in metallo

- Capacità 12, 24, 36 e 48 moduli EN50022;- centralini realizzati con fondo in tecnopolimero autoestinguente e cornice in metallo;- disponibilità nelle versioni con porta cieca in metallo attrezzabile con serratura;- possibilità di separazione dei circuiti in accordo alla Norma CEI 64-8, tramite appositi

separatori di scomparto;- grado di protezione IP40;- grado di resistenza agli urti IK08;- protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- Glow Wire Test minimo 650°C per le versioni per pareti in muratura, GWT 850°C per le

versioni per pareti leggere o cartongesso;- contenitori dotati di marchio di qualità;- disponibilità nei colori bianco RAL9016;- tensione nominale 400V;- corrente nominale 125A;- tensione nominale di isolamento 750V.

1.3.1.4.11 Centralino per cablaggio strutturato

- Disponibilità centralino con finitura bianca RAL 9016 e portella cieca;- grado di protezione IP40;- Glow Wire Test minimo 650°C;- grado di resistenza agli urti IK08;- tensione nominale 250V;- struttura metallica interna predisposta per il montaggio degli apparecchi attivi (ONT,

modem/router, switch) per la realizzazione di una rete di cablaggio strutturato;- Patch panel con N°12 prese RJ45 per la distribuzione dei segnali fonia/dati;- possibilità di espansione fino a 18 uscite tramite apposito kit;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 242

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- Rispondenza del prodotto alla specifica Telecom Italia n° STOAEAD02362.

1.3.1.5 Cassette di derivazione e scatole da incasso

Riferimenti normativiCEI EN 60670-1: Scatole e involucri per apparecchi elettrici per installazioni elettriche fisse

per usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generali CEI EN 60670-22: Scatole e involucri per apparecchi elettrici per installazioni elettriche

fisse per usi domestici e similari - Parte 22: Prescrizioni particolari per scatole e involucri di derivazione

IEC 60670-24: Boxes and enclosures for electrical accessories for household and similar fixed electrical installations - Part 24: Particular requirements for enclosures for housing protective devices and other power dissipating electrical equipment

Cassette, scatole di derivazione da parete e da incasso e scatole da incasso in materiale plastico anche in versione Halogen Free, destinate a realizzare derivazioni principali e secondarie e a contenere apparecchi di protezione e prelievo energia. La gamma di prodotti dovrà essere dotata di tutti quegli accessori che permettono l’integrabilità degli impianti sottotraccia con gli impianti a parete, come ad esempio l’impiego di opportuni coperchi alti per le scatole da incasso.Diamo una descrizione dei principali requisiti a cui dovranno rispondere ciascuna delle tipologie di scatole sopra elencate.

1.3.1.5.1 Cassette e scatole di derivazione da parete

- Ampia gamma di dimensioni, che dovrà comprendere dalle scatole di derivazione tonde D65 mm alle scatole quadrate e rettangolari fino a dimensione 460x380x180mm;Disponibilità di cassette con fondo ad alta capienza e pareti lisce senza nervature, per il montaggio di tubi con diametro fino a 50mm.

- protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- disponibilità di coperchi con fissaggio a pressione, con viti a ¼ di giro, viti in metallo o in

plastica;- incernierabilità dei coperchi tramite semi - fissaggio di due viti;- presenza nella gamma di scatole realizzate in tre differenti tipologie di tecnopolimero

autoestinguente:GWT650°C; Termopressione con biglia 85°C anche in versioni Halogen FreeGWT650°C; Termopressione con biglia 110°C Halogen FreeGWT960°C; Termopressione con biglia 85°C;

- tutte le tipologie costruttive avranno in comune gli stessi accessori;- viti coperchio imperdibili e piombabili;- possibilità di scelta tra quattro tipologie di coperchi, ciechi o trasparenti, alti o bassi;- possibilità di cassette con fondo rosso e coperchio grigio con GWT 960°C;- colore grigio RAL7035;- possibilità di facile fissaggio di morsettiere specifiche tramite apposite nervature

all’interno della scatola;- possibilità di accoppiare più cassette con l’impiego di appositi raccordi, che permettono il

passaggio dei cavi da una scatola all’altra;- grado di protezione da IP44 a IP56 a seconda della tipologia;- Glow Wire Test da 650°C a 960°C;- contenitori dotati di marchio di qualità e del marchio navale.- cassette con tensioni nominali d’isolamento fino a Ui=750V in c.c. per applicazioni _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 243

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fotovoltaiche secondo EN 60670-1 ed EN60670-22;- cassette con tensioni nominali d’isolamento fino a Ui=1000V in c.c. per applicazioni

fotovoltaiche secondo EN 60670-1 ed EN60670-22;- Disponibilità dei prodotti con fondo liscio o con passacavo, anche nella versione ad

ingresso rapido.

1.3.1.5.2 Cassette di derivazione in alluminio

- Disponibilità di 7 taglie diverse, da 91x91x54 a 392x298x149;- prodotto disponibile con grado di protezione IP66;- disponibilità prodotto con resistenza agli urti IK08 e IK09 a seconda delle dimensioni;- Predisposizione per il montaggio interno di piastre di fondo in acciaio zincato per il

fissaggio di apparecchi;- Disponibilità prodotto in 3 versioni differenti: verniciata con colorazione grigia, non

verniciata, e ATEX con classificazione 2(G) e 22(D).

1.3.1.5.3 Cassette di derivazione e connessione da incasso

- Ampia gamma di dimensioni (11 taglie diverse, da 92x92x45mm a 516x294x90mm);- cassette fornite di serie di elemento paramalta in cartone;- possibilità di inserimento di setti separatori all’interno della cassetta;- possibilità di scelta tra due tipologie di coperchi tinteggiabili, uno per impieghi standard

(IK07) e uno per impieghi gravosi con particolari caratteristiche di resistenza meccanica (IK10);

- possibilità di utilizzo di coperchi alti che permettono l’integrabilità degli impianti sottotraccia con gli impianti a parete;

- coperchi color bianco RAL9016, con superficie satinata per facilitarne la tinteggiatura;- coperchi con coprenza tale da mascherare eventuali imperfezioni nelle finiture e design

del profilo stondato per evitare accumulo di polvere;- coperchi confezionati con film termoretraibile per garantire la loro protezione integrale

salvaguardandoli dalla polvere e per evitare lo smarrimento delle viti contenute al suo interno;

- viti per il fissaggio del coperchio alla cassetta con testa a croce e Ø 3x25 mm; - possibilità di facile fissaggio di morsettiere tramite appositi supporti all’interno della

cassetta;- possibilità di accoppiare più cassette con l’impiego dell’apposito elemento di unione, che

permette di realizzare batterie di cassette in verticale ed orizzontale;- possibilità di accoppiare più cassette con l’impiego di appositi raccordi, che permettono il

passaggio dei cavi da una scatola all’altra;- cassette realizzate in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free secondo EN 50267-

2-2;- grado di protezione IP40;- presenza nella gamma di scatole adatte all’installazione in pareti in cartongesso;- Glow Wire Test minimo 650°C (850°C per scatole adatte all’installazione in pareti in

cartongesso);- cassette dotate di marchio di qualità e certificate secondo la Norma CEI 23-49 e

IEC60670-24.- possibilità di utilizzo di coperchi alti che permettono l’integrabilità degli impianti

sottotraccia con gli impianti a parete;- Guida DIN ricavata direttamente da stampo per eliminare la necessità di modifiche e

adattamenti in cantiere favorendo qualità, sicurezza e risparmio su tempi e costi a partire _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 244

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dalla dimensione 196x152x75 fino a 516x294x90.- possibilità di dotare le cassette di scudo protettivo in tecnopolimero con triplice funzione:

antimalta, paratinteggiatura ed isolamento elettroacustico supplementare;- cassette con fondo dotato di asole per l’aggancio di fascette di contenimento cavi per -

semplificare le operazioni di cablaggio a partire dalla dimensione 196x152x75;

1.3.1.5.4 Cassette di derivazione e connessione di grande capacità da incasso

- Disponibili in 2 dimensioni (260x260mm e 520x260mm) con profondità della cassetta di 121mm;

- cassette dotate di serie di scudo protettivo in tecnopolimero con triplice funzione: antimalta, paratinteggiatura ed isolamento elettroacustico supplementare;

- viti coperchio piombabili;- possibilità di inserimento di setti separatori forniti di serie all’interno della cassetta;- disponibili in versioni con coperchio basso color bianco RAL 9016 o con coperchio alto

color grigio RAL 7035 per permettere l’integrabilità degli impianti sottotraccia con gli impianti a parete;

- possibilità di scelta tra due tipologie di coperchi, uno per impieghi standard (IK07) con grado IP40 e uno per impieghi gravosi con particolari caratteristiche di resistenza meccanica (IK10) e grado IP44;

- possibilità di facile fissaggio di guide DIN tramite appositi supporti all’interno della scatola;

- possibilità di accoppiare più cassette con l’impiego dell’apposito elemento di unione fornito di serie, che permette di realizzare batterie di cassette in verticale ed orizzontale;

- pretranciati sui lati delle cassette predisposti per accogliere l’ingresso di cavidotti corrugati con Ø fino a 75mm;

- cassette realizzate in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free secondo EN 50267-2-2;

- grado di protezione IP40 e IP44 con i coperchi di ricambio;- Glow Wire Test minimo 650°C;- cassette dotate di marchio di qualità.

1.3.1.5.5 Cassette modulari per derivazione e distribuzione da incasso

- Disponibili in tre diverse dimensioni (138x169x70mm, 308x169x70mm e 398x169x70mm) per 5 differenti versioni: coperchio antiurto bianco RAL 9016 - IP40; coperchio antiurto grigio RAL 7035 - IP55; coperchio antiurto trasparente IP55;centralino componibile stagno griglio RAL 7035 - IP55; quadretto combinato stagno predisposto per apparecchi modulari e per due flange per montaggio di prese IEC 309 grigio RAL 7035 - IP55;

- cassette dotate di serie di elemento paramalta in cartone;- possibilità di inserimento di setti separatori all’interno della cassetta;- coperchi antiurto accessoriabili con kit viti per piombatura coperchi/frontali;- coperchi disponibili nelle versioni bianco RAL9016 - IP40, grigio RAL7035 - IP55;- possibilità di facile fissaggio di morsettiere tramite appositi supporti all’interno della

scatola;- possibilità di accoppiare più cassette con l’impiego di appositi raccordi, che permettono il

passaggio dei cavi da una scatola all’altra e la realizzazione di batterie di cassette in verticale ed orizzontale;

- versioni centralini e quadretti accessoriabili con serratura di sicurezza stagna;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 245

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- cassette realizzate in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free secondo EN 50267-2-2;

- grado di protezione da IP40 a IP55 a seconda della tipologia;- Glow Wire Test minimo 650°C;- cassette dotate di marchio di qualità.

1.3.1.5.6 Scatole da incasso per serie civili per pareti in muratura

- Ampia gamma: 3, 4, 6, 6(3+3), 8(4+4), 12(6+6) e 18(6+6+6) posti per serie civili;- scatole con ampio spazio interno ricavato sia in altezza che in larghezza per contenere

agevolmente i cavi per i cablaggi tradizionali e le interfacce per la domotica;- dotate di inserti metallici a doppia nervatura;- scatole da 3, 4 e 6 posti accessoriabili con scudo protettivo riutilizzabile con funzione

antimalta e paratinteggiatura in tecnopolimero di colore particolarmente visibile ed avente peduncoli di riconoscimento particolarmente flessibili ed orientati in modo tale da agevolare il passaggio della staggia evitando spruzzi di intonaco;

- scudo protettivo per scatole da 3,4 e 6 posti disponibile come complemento tecnico agganciabile a scatto sul bordo della scatola o a vite sugli inserti della scatola con posizione leggermente arretrata per evitare interferenze con la staggia e per facilitare la rimozione dell’intonaco;

- scudo protettivo per scatole da 3,4 e 6 posti disponibile come complemento tecnico facilmente estraibile tirando con le mani la maniglia centrale oppure agendo sui peduncoli di identificazione;

- scatole dotate di prefratture a diametro differenziato, facilmente sfondabili e predisposti per ospitare tubi pieghevoli fino a Ø32mm;

- possibilità di inserimento di appositi setti separatori all’interno della scatola;- possibilità di accoppiare più scatole da 3,4 e 6 posti con l’impiego dell’apposito elemento

di unione, che permette di realizzare batterie di scatole in verticale ed orizzontale con tutte le placche delle serie civili;

- scatole agganciabili in posizione “dorso a dorso” tramite appositi incastri ricavati sul fondo;

- scatole realizzate in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free secondo EN 50267-2-2;

- Glow Wire Test minimo 650°C;- scatole dotate di marchio di qualità.

1.3.1.6 Cassette per pareti leggere e cartongesso

Riferimenti normativiEN 60670-1: Scatole e involucri per apparecchi elettrici per installazioni elettriche fisse per

usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generali EN 60670-22: Scatole e involucri per apparecchi elettrici per installazioni elettriche fisse

per usi domestici e similari - Parte 22: Prescrizioni particolari per scatole e involucri di derivazione

IEC 60670-24: Boxes and enclosures for electrical accessories for household and similar fixed electrical installations - Part 24: Particular requirements for enclosures for housing protective devices and other power dissipating electrical equipment

1.3.1.6.1 Centralini e quadri di distribuzione per pareti leggere e cartongesso

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 246

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- Capacità da 12 a 72 moduli EN50022;- centralini realizzati in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free;- disponibilità nelle versioni con porta cieca in plastica e cornice bianca RAL9016,

attrezzabile con serratura;- guide EN50022 fisse o montate su telaio estraibile regolabile in profondità, così da

accogliere anche interruttori modulari fino a 125A;- possibilità di montaggio sul fronte d pannelli ciechi piombabili per strumenti di misura o

per pulsanti segnalatori D=22mm;- possibilità di separazione dei circuiti in accordo alla Norma CEI 64-8, tramite appositi

separatori di scomparto;- grado di protezione IP40;- grado di resistenza agli urti IK08;- protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- Glow Wire Test minimo 850°C;- Possibilità di montaggio direttamente su lastra cartongesso o su orditura metallica a

seconda della grandezza, grazie alle alette ricavate direttamente sul fondo;- fondo dotato di riscontri per facilitare la tracciatura sul pannello;- Rispondenza dei contenitori alle Norme CEI EN 60670-1, IEC 606070-24 e CEI 23-49 e

dotati di marchio di qualità;- tensione nominale 400V;- corrente nominale 125A;- tensione nominale di isolamento 750V;- Possibilità di montaggio in batteria tramite l’apposito accessorio.- Viti di fissaggio del frontale al fondo con testa a croce ø 4x45mm.

1.3.1.6.2 Cassette di derivazione per pareti leggere e cartongesso

- Ampia gamma di dimensioni (4 taglie diverse, da 196x152x75mm a 480x160x75mm); cassette fornite di serie di elemento paramalta in cartone;

- possibilità di inserimento di setti separatori all’interno della cassetta;- possibilità di scelta tra due tipologie di coperchi tinteggiabili, uno per impieghi standard

(IK07) e uno per impieghi gravosi con particolari caratteristiche di resistenza meccanica (IK10);

- possibilità di utilizzo di coperchi alti che permettono l’integrabilità degli impianti sottotraccia con gli impianti a parete;

- coperchi color bianco RAL9016, con superficie satinata per facilitarne la tinteggiatura;- coperchi con coprenza tale da mascherare eventuali imperfezioni nelle finiture e design

del profilo stondato per evitare accumulo di polvere;- coperchi confezionati con film termoretraibile per garantire la loro protezione integrale

salvaguardandoli dalla polvere e per evitare lo smarrimento delle viti contenute al suo interno;

- viti per il fissaggio del coperchio alla cassetta con testa a croce e Ø 3x38 mm; - possibilità di facile fissaggio di morsettiere tramite appositi supporti all’interno della

cassetta;- possibilità di accoppiare più cassette con l’impiego dell’apposito elemento di unione, che

permette di realizzare batterie di cassette in verticale ed orizzontale;- cassette realizzate in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free secondo EN 50267-

2-2;- grado di protezione IP40;- Glow Wire Test minimo 850°C;- fondi dotati di riscontri per facilitare l’operazione di tracciatura sulla parete;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 247

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- Fondi dotati di alette per il fissaggio diretto su lastra cartongesso o su orditura metallica;- Disponibilità della versione con fondo 196x152x75 con coperchio trasparente per

ispezionabilità noto di terra;- cassette dotate di marchio di qualità e certificate secondo la Norma CEI 23-49 e

IEC60670-24.- possibilità di utilizzo di coperchi alti che permettono l’integrabilità degli impianti

sottotraccia con gli impianti a parete;- Guida DIN ricavata direttamente da stampo per eliminare la necessità di modifiche e

adattamenti in cantiere favorendo qualità, sicurezza e risparmio su tempi e costi;- possibilità di dotare le cassette di scudo protettivo in tecnopolimero con triplice funzione:

antimalta, paratinteggiatura ed isolamento elettroacustico supplementare;- cassette con fondo dotato di asole per l’aggancio di fascette di contenimento cavi per -

semplificare le operazioni di cablaggio a partire dalla dimensione;

1.3.1.6.3 Cassette di grande capacità

- Disponibili in 2 dimensioni (260x260mm e 520x260mm) con profondità della cassetta di 121mm;

- cassette dotate di serie di scudo protettivo in tecnopolimero con triplice funzione: antimalta, paratinteggiatura ed isolamento elettroacustico supplementare;

- viti coperchio piombabili con testa a croce dimensione ø 4x45mm;- possibilità di inserimento di setti separatori forniti di serie all’interno della cassetta;- disponibili in versioni con coperchio basso color bianco RAL 9016 o con coperchio alto

color grigio RAL 7035 per permettere l’integrabilità degli impianti sottotraccia con gli impianti a parete;

- possibilità di scelta tra due tipologie di coperchi, uno per impieghi standard (IK07) con grado IP40 e uno per impieghi gravosi con particolari caratteristiche di resistenza meccanica (IK10) e grado IP44;

- possibilità di facile fissaggio di guide DIN tramite appositi supporti all’interno della scatola;

- possibilità di accoppiare più cassette con l’impiego dell’apposito elemento di unione fornito di serie, che permette di realizzare batterie di cassette in orizzontale;

- pretranciati sui lati delle cassette predisposti per accogliere l’ingresso di cavidotti corrugati con Ø fino a 75mm;

- cassette realizzate in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free secondo EN 50267-2-2;

- grado di protezione IP40 e IP44 con i coperchi di ricambio;- Glow Wire Test minimo 850°C;- fondi dotati di riscontri per facilitare l’operazione di tracciatura sulla parete;- Fondi dotati di alette per il fissaggio diretto su lastra cartongesso o su orditura metallica;- fondi dotati di apposita pretranciatura per il montaggio diretto a parete;- cassette dotate di marchio di qualità.

1.3.1.6.4 Scatole per serie modulari, dispositivi KNX e Videocitofonia

- Ampia gamma: 3, 4, 6, 8(4+4) posti, forma rettangolare, per serie civili;- Disponibilità fondo nella versione tonda con Ø65x45 e doppia con 86x76xx53;- disponibilità versione del fondo per montaggio dispositivi KNX e digital vision;- scatole con ampio spazio interno ricavato sia in altezza che in larghezza per contenere

agevolmente i cavi per i cablaggi tradizionali e le interfacce per la domotica;- alta resistenza alle sollecitazioni meccaniche e allo schiacciamento;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 248

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- fondo dotato di griffe imperdibili per eseguire il fissaggio della scatola sulla lastra di cartongesso;

- scatola 4+4 posti dotata di alette per fissaggio diretto su lastra cartongesso o su orditura metallica.

- scatole dotate di prefratture a diametro differenziato, facilmente sfondabili e predisposti per ospitare tubi pieghevoli fino a Ø32mm con sistema di trattenuta e rotazione del tubo;

- possibilità di inserimento di appositi setti separatori all’interno della scatola;- scatole realizzate in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free secondo EN 50267-2-

2;- Glow Wire Test minimo 850°C;- scatole dotate di marchio di qualità;- Predisposizione fondi, per alloggiamento dispositivi KNX, per il fissaggio diretto a parete.

1.3.1.6.5 Cassette per montaggio prese interbloccate

- Predisposizione fondi per montaggio prese interbloccate verticali serie 67IB, da 16/32A (versioni SBF,CBF e AUTOMATIKA).

- Predisposizione fondi per montaggio prese interbloccate orizzontali serie 44IB nelle (versioni SBF e CBF)

- fondi dotati di alette per montaggio diretto su lastra cartongesso o orditura metallica- Glow Wire Test minimo 850°C;

1.3.1.7 Centralini per emergenza

- Possibilità di installazione apparecchi Ø22mm e apparecchi per montaggio su guida EN 50022 (fino a 8 moduli EN50022) o su piastra di fondo;

- disponibilità di versioni con materiale Halogen Free;- disponibilità nella versione equipaggiata con pulsante illuminabile, contatti NA/NC con

possibilità di comando del pulsante alla rottura del vetro o per fuoriuscita dello stesso alla rottura del vetro;

- possibilità di indicazione tramite led verdi da 12, 24, 48, 110 e 220V in cc e AC, dello stato di integrità del circuito di emergenza, qualora a valle si utilizzi la bobina a lancio di corrente;

- possibilità di installazione a parete, a incasso, su scatola rettangolare da 3 moduli (normalmente utilizzata per le serie civili);

- disponibilità di placche cablate per ascensore e manovra di emergenza;- disponibilità nelle versioni con portella con vetro frangibile intercambiabile;- grado di protezione IP55 anche per le versioni da incasso;- grado di resistenza agli urti IK08;- protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- Glow Wire Test minimo 650°C;- contenitori dotati di marchio di qualità;- disponibilità nei colori grigio RAL 7035 e rosso RAL3000;- tensione nominale 400V;- corrente nominale 125A;- tensione nominale di isolamento 750V.

1.3.1.8 Basi di supporto polifunzionali

La gamma dovrà comprendere una serie di basi di supporto polifunzionali realizzate in

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tecnopolimero Halogen Free, con parete frontale liscia o alveolare, adatti a supportare diverse tipologie di apparecchi di comando, controllo, prelievo energia.La gamma sarà completata da una serie di complementi tecnici di carpenteria meccanica, di cablaggio e di servizio che permetteranno la configurazione del centralino in modo da rispondere alle diverse esigenze.Nell’offerta sarà presente una versione di quadretto di distribuzione a torretta.

1.3.1.9 Morsettiere

Questa categoria di prodotti sarà composta da morsetti e morsettiere per conduttori di rame senza preparazione speciale con corpo in materiale isolante.La gamma dovrà essere composta dai tipi di morsetti sotto elencati con le relative caratteristiche tecniche generali.

Morsetti volanti e scomponibili- Normativa di riferimento: EN 60998-1; EN 60998-2-1; EN 60999-1;- sezioni cavo flessibile: da 1 a 35mm2;- tensione di isolamento: 450V;- protezione contro i contatti diretti: IPXXB;- resistenza al calore anormale e al fuoco: termopressione con biglia 125°C;- Glow Wire Test 850°C;- temperatura di utilizzo max. 85°C.

Morsettiere multipolare- Normativa di riferimento: EN 60998-1; EN 60998-2-1; EN 60999-1;- capacità connessione: da 4 a 35mm2;- tipi di fissaggio: a pressione o a vite;- tensione di isolamento: 450V (morsettiere fissaggio a pressione), 750V (morsettiere

fissaggio a vite);- protezione contro i contatti diretti: IPXXA;- resistenza al calore anormale e al fuoco: termopressione con biglia 125°C;- Glow Wire Test 850°C;- temperatura di utilizzo max. 85°C.

Morsettiere equipotenziali unipolari- Normativa di riferimento: EN 60998-1; EN 60998-2-1; EN 60999-1;- capacità connessione: da 6 a 35mm2;- serraggio cavo a mantello;- fissaggio: su guida DIN EN50022; su piastra (tramite appositi accessori);- tensione di isolamento: 450V;- protezione contro i contatti diretti: IPXXB;- resistenza al calore anormale e al fuoco: termopressione con biglia 125°C;- Glow Wire Test 850°C;- temperatura di utilizzo max. 85°C.

Morsettiere ripartitrici modulari:- Normativa di riferimento: EN 60998-1; EN 60998-2-1; EN 60999-1; EN 60947-1; EN

60947-7-1;- correnti nominali: 100, 125, 160A;- versioni 1P, 2P, 4P;

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- tensione di isolamento: 500V;- protezione contro i contatti diretti: IPXXA;- resistenza al calore anormale e al fuoco: termopressione con biglia 125°C;- Glow Wire Test 850°C;- temperatura di utilizzo max. 85°C;- versioni con Icw (1s) 6, 10kA.

1.3.1.10 Fascette

L’offerta dovrà prevedere un’ampia gamma di fascette basata su due tipologie con materiali Halogen Free:

Fascette per cablaggio in PA6.6Composte dalle seguenti famiglie:

In polimero incoloreIn polimero neroRiapribiliCon occhielloCon targhetta

Fascette per esterno in PA12 tipo Low Temperature ResistanceIn polimero nero, a doppia testina

Ogni tipologia dovrà avere specifici complementi tecnici per il fissaggio e specifiche attrezzature tira – fascette

1.3.1.11 Comandi industriali

Riferimenti normativi

ContenitoriCEI EN 60670-1 (CEI 23-48): Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per

usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

Pulsanti e selettori EN 60947-5-1 (CEI 17-45): Apparecchiatura a bassa tensione - Parte 5: Dispositivi per

circuiti di comando ed elementi di manovra - Sezione 1: Dispositivi elettromeccanici per circuiti di comando

Segnalatori luminosiEN 60947-5-1 (CEI 17-45): Apparecchiatura a bassa tensione - Parte 5: Dispositivi per

circuiti di comando ed elementi di manovra - Sezione 1: Dispositivi elettromeccanici per circuiti di comando

EN 60073 (CEI 16-3): Principi fondamentali e di sicurezza per l'interfaccia uomo-macchina, la marcatura e l’identificazione - Principi di codifica per gli indicatori e per gli attuatori

Gamma di apparecchi di comando e segnalazione con corpo in materiale termoplastico per fissaggio a ghiera in contenitori o pannelli. La gamma dovrà inoltre includere _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 251

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contenitori vuoti con capienza fino ad almeno 12 posti e contenitori completi di operatori nelle configurazioni più tipiche.La presenza di apposite prefratture pretranciate permetterà a tutta la gamma dei contenitori di poter accogliere operatori 22mm con qualsiasi tipo di riferimento.

Caratteristiche generali

Contenitori- Grado di protezione min IP66;- Resistenza agli urti min IK 08;- Glow wire test 650°C;- Temperatura di utilizzo da -25 a +60°C;- Protezione contro i contatti indiretti realizzata con doppio isolamento.

Pulsanti e selettori- Grado di protezione minimo IP66 (montati nel contenitore);- Resistenza agli urti: 100 m/s² (carico massimo di rottura 1000 m/s²);- Tensione nominale di isolamento 690V;- Corrente nominale termica dei contatti Ith 10A;- Categoria di utilizzo a 230V: 3A in AC15 - 0,55A in DC13;- Vita elettrica: (AC12) 230V 6A – 250.000 manovre;- Pulsante a fungo e di emergenza: non illuminabile / illuminabile- Possibilità di utilizzo contatti doppi: 2NA - 2NC - 1NA+1NC;- Possibilità di scelta tra spie di colore verde, rosso, giallo, azzurro, nero, bianco;- Temperatura di utilizzo da -25°C a +55°C;- Protezione contro i contatti indiretti realizzata con doppio isolamento;- Temperatura di stoccaggio: da -45°C a +85°C.

Segnalatori luminosi- Predisposti per l’inserimento di lampade a LED (12 – 24 – 110 - 230V), attacco BA 9S;- Grado di protezione minimo IP66 (montati nel contenitore);- Resistenza agli urti: 100 m/s² (carico massimo di rottura 1000 m/s²);- Possibilità di scelta tra spie di colore verde, rosso, giallo, azzurro, bianco;- Temperatura di utilizzo da -25 a +55°C;- Protezione contro i contatti indiretti realizzata con doppio isolamento;- Temperatura di stoccaggio: da -45°C a +85°C.

1.3.2 Apparecchi di protezione e misura

1.3.2.1 Dispositivi di riarmo automatico e autodiagnosi 2P

Interruttori automatici con riarmo automatico 2 poli

Riferimenti normativiEN 50557: Requirements for automatic reclosing devices (ARDs) for circuit breakers-RCBOs-RCCBs for household and similar uses.

Caratteristiche generaliPer garantire una maggiore continuità di servizio, gli interruttori automatici devono essere provvisti di dispositivo di riarmo automatico.Il dispositivo di riarmo deve avere le seguenti caratteristiche:_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 252

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- in caso di apertura automatica dell’interruttore di protezione il dispositivo verifica l’impianto e, se non rileva un guasto, riarma l’interruttore automatico accoppiato. Se il dispositivo rileva un guasto l’interruttore automatico non viene riarmato;

- lo stato di funzionamento del dispositivo deve essere segnalato da appositi led presenti sul fronte dell’apparecchio;

- il dispositivo di riarmo può essere inserito solo con interruttore accoppiato in posizione di chiuso (leva alzata) o disinserito facilmente tramite un apposito sportellino a scorrimento;

- il dispositivo deve, in caso di mancanza rete a monte, essere dotato di memoria dell’evento in modo da riprendere la procedura di controllo e riarmo al ritorno dell’alimentazione;

- il dispositivo non necessita del collegamento all’impianto di terra per funzionare correttamente.

Restart con Autotest PRO 2P: caratteristiche peculiari- Deve comprendere il differenziale puro 2P, fino a 63A, Idn 30mA, tipo A[IR];- il dispositivo deve testare, in modo automatico e periodico o quando richiesto dall’utente,

le proprie funzionalità elettriche e meccaniche senza togliere tensione all’impianto a valle garantendo sempre la protezione differenziale;

- dopo un’apertura automatica il dispositivo deve effettuare un controllo preventivodell’isolamento dell’impianto compatibile con la sensibilità differenziale dell’interruttore accoppiato;

- dopo la rilevazione di un guasto il dispositivo dovrà continuare ad effettuare il controllo dell’impianto ad intervalli regolari non superiori ai 2 minuti e, solo se il guasto si estingue, riarma l’interruttore accoppiato;

- deve essere possibile segnalare a distanza il rilevamento di un guasto e l’eventuale successivo ripristino dell’impianto da parte del dispositivo;

- l’ingombro non deve essere superiore a 5 moduli DIN.

Restart con Autotest 2P: caratteristiche peculiari- Deve comprendere il differenziale puro 2P, fino a 40A, Idn 30mA, tipo A[IR];- il dispositivo deve testare, in modo automatico e periodico o quando richiesto dall’utente,

le proprie funzionalità elettriche e meccaniche senza togliere tensione all’impianto a valle garantendo sempre la protezione differenziale;

- dopo un’apertura automatica il dispositivo deve effettuare un controllo preventivodell’isolamento dell’impianto compatibile con la sensibilità differenziale dell’interruttore accoppiato;

- deve essere possibile segnalare a distanza il rilevamento di un guasto;- l’ingombro non deve essere superiore a 5 moduli DIN.

Restart Rd 2P: caratteristiche peculiari- Deve comprendere il differenziale puro 2P, fino a 63A, Idn 30mA, tipo A e A[IR]

(immunità rinforzata);- dopo un’apertura automatica il dispositivo deve effettuare un controllo preventivo

dell’isolamento dell’impianto compatibile con la sensibilità differenziale dell’interruttore accoppiato;

- l’ingombro non deve essere superiore a 4 moduli DIN.

Restart Rd PRO 2P: caratteristiche peculiari- Deve comprendere il differenziale puro 2P, fino a 63A, Idn 30÷500mA, tipo A, A[IR]

(immunità rinforzata) e A[S];

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 253

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- dopo un’apertura automatica il dispositivo deve effettuare un controllo preventivo dell’isolamento dell’impianto compatibile con la sensibilità differenziale dell’interruttore accoppiato;

- dopo la rilevazione di un guasto il dispositivo dovrà continuare ad effettuare il controllo dell’impianto ad intervalli regolari non superiori ai 2 minuti e, solo se il guasto si estingue, riarma l’interruttore accoppiato;

- deve essere possibile segnalare a distanza il rilevamento di un guasto e l’eventuale successivo ripristino dell’impianto da parte del dispositivo;

- l’ingombro non deve essere superiore a 4 moduli DIN.

Restart Rm 2P: caratteristiche peculiari- Deve comprendere il magnetotermico differenziale 2P, fino a 32A, Idn 30mA, tipo A e

A[IR] (immunità rinforzata);- dopo un’apertura automatica il dispositivo effettua un controllo preventivo dell’isolamento

e della presenza di cortocircuito nell’impianto;- l’ingombro non deve essere superiore a 4 moduli DIN.

Restart Rm PRO 2P: caratteristiche peculiari- Deve comprendere il magnetotermico differenziale 2P, fino a 32A, Idn 30-300mA, tipo A

e A[S];- dopo un’apertura automatica il dispositivo deve effettuare un controllo preventivo

dell’isolamento, compatibile con la sensibilità differenziale dell’interruttore accoppiato, e della presenza di cortocircuito nell’impianto;

- dopo la rilevazione di un guasto il dispositivo dovrà continuare ad effettuare il controllo dell’impianto ad intervalli regolari non superiori ai 2 minuti e, solo se il guasto si estingue, riarma l’interruttore accoppiato;

- deve essere possibile segnalare a distanza il rilevamento di un guasto e l’eventuale successivo ripristino dell’impianto da parte del dispositivo;

- l’ingombro non deve essere superiore a 4 moduli DIN.

1.3.2.2 Dispositivi di riarmo automatico e autodiagnosi 4P

Interruttori automatici con riarmo automatico 4 poli

Riferimenti normativiEN 50557: Requirements for automatic reclosing devices (ARDs) for circuit breakers-RCBOs-RCCBs for household and similar uses.

Caratteristiche generaliPer garantire una maggiore continuità di servizio, gli interruttori automatici devono essere provvisti di dispositivo di riarmo automatico.Il dispositivo di riarmo deve avere le seguenti caratteristiche:- in caso di apertura automatica dell’interruttore di protezione il dispositivo verifica

l’impianto e, se non rileva un guasto, riarma l’interruttore automatico accoppiato. Se il dispositivo rileva un guasto l’interruttore automatico non viene riarmato; in tali situazioni il dispositivo dovrà continuare ad effettuare il controllo dell’impianto ad intervalli regolari non superiori ai 2 minuti e, solo se il guasto si estingue, riarma l’interruttore accoppiato;

- lo stato di funzionamento del dispositivo deve essere segnalato da appositi led presenti sul fronte dell’apparecchio;

- deve essere possibile segnalare a distanza il rilevamento di un guasto e l’eventuale successivo ripristino dell’impianto da parte del dispositivo;

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 254

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- il dispositivo deve, in caso di mancanza rete a monte, essere dotato di memoria dell’evento in modo da riprendere la procedura di controllo e riarmo al ritorno dell’alimentazione;

- il dispositivo non necessita del collegamento all’impianto di terra per funzionare correttamente.

Restart con Autotest PRO 4P: caratteristiche peculiari- Deve comprendere il differenziale puro 4P, fino a 63A, Idn 30-300mA, tipo A[IR]

(immunità rinforzata);- il dispositivo deve testare, in modo automatico e periodico o quando richiesto dall’utente,

le proprie funzionalità elettriche e meccaniche senza togliere tensione all’impianto a valle garantendo sempre la protezione differenziale;

- dopo un’apertura automatica il dispositivo deve effettuare un controllo preventivo dell’isolamento dell’impianto compatibile con la sensibilità differenziale dell’interruttore;

- dopo la rilevazione di un guasto il dispositivo dovrà continuare ad effettuare il controllo dell’impianto ad intervalli regolari non superiori ai 2 minuti e, solo se il guasto si estingue, riarma l’interruttore accoppiato;

- deve essere possibile segnalare a distanza il rilevamento di un guasto e l’eventuale successivo ripristino dell’impianto da parte del dispositivo.

- il dispositivo di riarmo può essere inserito solo con interruttore accoppiato in posizione di chiuso (leva alzata) o disinserito facilmente tramite un apposito sportellino a scorrimento;

- l’ingombro non deve essere superiore a 7 moduli DIN.

Restart Rd PRO 4P: caratteristiche peculiari- Deve essere adatto per tutti i differenziali puri, 2P e 4P, fino a 100A, Idn 30÷500mA, tipo

AC, A, A[IR] (immunità rinforzata) e A[S] della stessa marca del costruttore del dispositivo di riarmo;

- dopo un’apertura automatica il dispositivo deve effettuare un controllo preventivo dell’isolamento dell’impianto compatibile con la sensibilità differenziale dell’interruttore accoppiato;

- il dispositivo deve funzionare qualunque sia la corrente nominale In del differenziale puro accoppiato, senza necessità di regolazioni;

- dopo la rilevazione di un guasto il dispositivo dovrà continuare ad effettuare il controllo dell’impianto ad intervalli regolari non superiori ai 2 minuti e, solo se il guasto si estingue, riarma l’interruttore accoppiato;

- deve essere possibile segnalare a distanza il rilevamento di un guasto e l’eventuale successivo ripristino dell’impianto da parte del dispositivo;

- il dispositivo di riarmo può essere inserito solo con interruttore accoppiato in posizione di chiuso (leva alzata) o disinserito facilmente tramite un apposito sportellino a scorrimento;

- l’ingombro non deve essere superiore a 3 moduli DIN.

Restart Rm PRO 4P: caratteristiche peculiari- Deve essere adatto per i magnetotermici differenziali monoblocco 1P+N, 2P, 4P, fino a

32A, Idn 30-300mA, tipo AC, A, A[IR] (immunità rinforzata) e A[S] della stessa marca del costruttore del dispositivo di riarmo;

- dopo un’apertura automatica il dispositivo deve effettuare un controllo preventivo dell’isolamento, compatibile con la sensibilità differenziale dell’interruttore accoppiato, e della presenza di cortocircuito nell’impianto;

- il dispositivo deve funzionare qualunque sia la corrente nominale In del differenziale magnetotermico accoppiato, senza necessità di regolazioni;

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 255

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- dopo la rilevazione di un guasto il dispositivo dovrà continuare ad effettuare il controllo dell’impianto ad intervalli regolari non superiori ai 2 minuti e, solo se il guasto si estingue, riarma l’interruttore accoppiato;

- deve essere possibile segnalare a distanza il rilevamento di un guasto e l’eventuale successivo ripristino dell’impianto da parte del dispositivo;

- il dispositivo di riarmo può essere inserito solo con interruttore accoppiato in posizione di chiuso (leva alzata) o disinserito facilmente tramite un apposito sportellino a scorrimento;

- l’ingombro non deve essere superiore a 3 moduli DIN.

Restart Rm TOP 4P: caratteristiche peculiari- Deve essere adatto per tutti i magnetotermici, magnetotermici con blocco differenziale e

magnetotermici differenziali monoblocco, 1P+N/2P/3P/4P, fino a 63A, della stessa marca del costruttore del dispositivo di riarmo;

- in funzione delle caratteristiche dell’impianto il dispositivo deve avere le seguenti modalità di funzionamento: riarmo con controllo impianto, riarmo per tentativi, riarmo da remoto o riarmo escluso;

- possibilità di comandare (aprire e chiudere) da remoto l’interruttore accoppiato nelle seguenti modalità: manuale, ciclico e mantenuto;

- il dispositivo deve avere la soglia di controllo dell’isolamento regolabile in funzione della sensibilità differenziale dell’interruttore accoppiato;

- deve essere possibile regolare il tempo di ritardo del riarmo dell’interruttore accoppiato;- l’ingombro non deve essere superiore a 4 moduli DIN.

ReStart CM: caratteristiche peculiari- Deve essere adatto per tutti i magnetotermici, magnetotermici con blocco differenziale e

magnetotermici differenziali monoblocco, 1P+N/2P/3P/4P, fino a 63A, della stessa marca del costruttore del dispositivo di riarmo;

- possibilità di comandare (aprire e chiudere) da remoto l’interruttore accoppiato nelle seguenti modalità: manuale, ciclico e mantenuto;

- l’ingombro non deve essere superiore a 2 moduli DIN.

1.3.2.3 Interruttori modulari per protezione circuiti

Riferimenti normativi:CEI EN 60898-1 (CEI 23-3/1): Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti

per impianti domestici e similari - Parte 1: Interruttori automatici per funzionamento in corrente alternata

CEI EN 60947-2: Apparecchiature a bassa tensione - Parte 2: Interruttori automatici

Caratteristiche generaliIn esecuzione unipolare, bipolare, tripolare, quadripolare secondo necessità, devono avere le seguenti caratteristiche tecniche:

- Caratteristica d’intervento tipo “C”, “B”, “D”;- Tensione nominale 230/400V;- Corrente nominale da 1 a 125A (32A per apparecchi compatti);- Durata elettrica: 10.000 cicli di manovra;- Morsetti a mantello con sistema di serraggio antiallentamento;- Meccanismo di apertura a sgancio libero;- Montaggio su guida EN 50022;- Grado di protezione ai morsetti IP20;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 256

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- Grado di protezione frontale IP40;- Marchio IMQ e marcatura CE.

I poteri di interruzione, nominali o effettivi, devono essere indicati secondo la norma CEI 23-3 Fasc.1550/91 (CEI EN 60898) e proporzionati all'entità della corrente di corto circuito nel punto di installazione in cui la protezione è stata montata, come specificato nella norma CEI 64-8.E’ vietato l’uso di questi apparecchi quando sugli schemi unifilari è specificato “TIPO SCATOLATO”

La gamma deve essere composta dagli apparecchi sotto elencati.

1.3.2.3.1 Interruttori modulari magnetotermici compatti

Apparecchi con ingombro ridotto, da utilizzare per impianti di tipo domestico o similare oppure nei casi in cui non vi siano spazi sufficienti per l’installazione di apparecchi tradizionali.Devono avere le seguenti caratteristiche specifiche:- Caratteristica d’intervento tipo “C”, “B”;- N° poli: 1P; 1P+N; 2P; 3P e 4P;- Ingombro massimo 2 moduli DIN;- Gamma di corrente nominale da 2 a 32A;- Gamma di poteri d’interruzione di 4,5, 6 e 10 kA;- Componibili con ampia gamma di accessori (contatti ausiliari e bobine di sgancio).

1.3.2.3.2 Interruttori modulari magnetotermici standard

Apparecchi di tipo tradizionale da utilizzare per ogni tipologia impiantistica.Devono avere le seguenti caratteristiche specifiche:- Caratteristica d’intervento: tipo “C”, “B”, “D”;- N° poli: 1P; 1P+N; 2P; 3P e 4P;- Ingombro massimo 4 moduli DIN.;- Gamma di corrente nominale da 1 a 63A;- Gamma di poteri d’interruzione di 6, 10 e 25 kA;- Componibili con ampia gamma di accessori (contatti ausiliari e bobine di sgancio).

1.3.2.3.3 Interruttori modulari magnetotermici ad alte prestazioni

Apparecchi di tipo ad alte prestazioni da utilizzare per ogni tipologia impiantistica.Devono avere le seguenti caratteristiche specifiche:- Caratteristica d’intervento tipo “C” e“D”;- N° poli 1P; 2P; 3P e 4P;- Ingombro massimo 6 moduli DIN.;- Gamma di corrente nominale da 20 a 125A;- Gamma di poteri d’interruzione di 16 e 25 kA;- Componibili con ampia gamma di accessori (contatti ausiliari e bobine di sgancio).

1.3.2.4 Interruttori modulari per protezione differenziale

Riferimenti normativi:_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 257

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CEI EN 61009-1 (CEI 23-44): Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

CEI EN 61009-1 app. G (CEI 23-44): Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

CEI EN 61008-1 (CEI 23-42): Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

CEI EN 60947-2: Apparecchiature a bassa tensione - Parte 2: Interruttori automatici

1.3.2.4.1 Interruttori magnetotermici differenziali compatti

Apparecchi con ingombro ridotto che devono avere le seguenti caratteristiche specifiche:- Caratteristica d’intervento tipo “C”, “B”;- N° poli 1P+N; 2P; 3P e 4P;- Ingombro massimo 4 moduli DIN.;- Gamma di corrente nominale da 6 a 32A;- Gamma di Poteri d’interruzione di 4,5, 6 e 10 kA;- Gamma di classe differenziale tipo “AC”,“A”, A[IR] (immunità rinforzata) e A[S];- Gamma di corrente nominale differenziale di 30, 100 e 300 mA;- Componibili con ampia gamma di accessori (contatti ausiliari e bobine di sgancio).

1.3.2.5 Blocchi differenziali componibili

Caratteristiche generaliApparecchi modulari per protezione differenziale da comporre con gli interruttori automatici modulari standard (blocchi differenziali).Devono avere le seguenti caratteristiche specifiche:

- Potere d’interruzione della combinazione uguale al potere d’interruzione del dispositivo associato;

- Potere d’interruzione differenziale nominale verso terra uguale a Icn del dispositivo associato;

- Corrente nominale: 25, 63 e 125A;- Gamma di classe differenziale tipo “AC”, “A”, A[IR] immunità rinforzata, A[S] e regolabile

in tempo fino a 150ms e corrente fino a 3A;- Gamma di corrente nominale differenziale da 10 a 3000mA;- Frequenza nominale 50Hz;- N° poli 2P, 3P e 4P;- Ingombro massimo 3,5 o 6 moduli DIN.;- Tasto di prova meccanica;- Segnalazione d’intervento differenziale;- Insensibili a sovratensioni di carattere atmosferico o dovuti a manovre.

1.3.2.6 Interruttori differenziali puri

1.3.2.6.1 Interruttori differenziali puri

Apparecchi modulari per protezione differenziale senza sganciatori magnetotermici.Devono avere le seguenti caratteristiche:

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 258

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- Potere d’interruzione differenziale nominale verso terra da 630 a 1250A;- Corrente nominale da 25 a 125A;- Gamma di classe differenziale tipo “AC”, “A”, “B”, selettivo “S”, ad immunità rinforzata IR;- Gamma di corrente nominale differenziale da 10 a 500 mA;- N° poli 2P e 4P;- Ingombro massimo 4 moduli DIN;- Tasto di prova;- Meccanismo a sgancio libero;- Insensibili a sovratensioni di carattere atmosferico o dovuti a manovre;- Componibili con accessori ausiliari elettrici (contatti ausiliari e bobine di sgancio).

1.3.2.7 Accessori per interruttori

Gli apparecchi modulari della serie utilizzata dovranno comprendere anche una serie di contatti ausiliari e di sganciatori nel tipo di minima tensione e a lancio di corrente per l’apertura automatica degli interruttori a cui sono associati. Le caratteristiche sono di seguito riportate.

1.3.2.7.1 Sganciatori a lancio di corrente

- Tensione nominale: 1248Vca-cc, 110125Vcc, 110415Vca;- Ingombro max. 1 modulo EN 50022.

1.3.2.7.2 Contatti ausiliari

- Portata contatti in A.C.: 6/3A 230/400Vca;- Portata contatti in D.C.: 6/1A 24/250Vcc;- Ingombro max. 1/2 modulo EN 50022.

1.3.2.7.3 Sganciatori di minima tensione

- Tensione nominale: 24Vca-cc 48Vca-cc 230Vca;

- Ritardo sgancio: 300ms;- Ingombro max. 1 modulo EN 50022.

1.3.2.8 Apparecchi di protezione

1.3.2.8.1 Portafusibili sezionabili e Fusibili

Riferimenti normativiEN 60947-3 (CEI 17-11): Apparecchiatura a bassa tensione - Parte 3: Interruttori di

manovra, sezionatori, interruttori di manovra-sezionatori e unità combinate con fusibili

Caratteristiche generaliApparecchi portafusibili sezionabili modulari saranno predisposti per accogliere fusibili di tipo cilindrico GG o GPV. Sezionamento visualizzato conforme alla Norma CEI 64-8 con _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 259

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grado di protezione ad apparecchio aperto IPXXB che consente di effettuare il ricambio in condizioni di sicurezza. Dovranno avere le seguenti caratteristiche tecniche:- Corrente nominale da 20 a 100A;- Tensione nominale 400/690Vca e 1000Vcc;- N° poli 1, 1P+N, 2P, 3P, 3P+N;- Ingombro massimo 8 moduli DIN.

Le caratteristiche tecniche relative ai rispettivi fusibili cilindrici del tipo gG, saranno le seguenti:- Corrente nominale da 2 a 63A;- Tensione nominale 400/500/690Vca;- Dimensioni: 8,5x31.5mm, 10,3x38mm, 14x51mm; 22x58mm- Potere di interruzione: 50kA per dim. 8,5x31.5;

80kA per dim. 14x51 e 22x58;120kA per dim. 10,3x38.

Le caratteristiche tecniche relative ai rispettivi fusibili cilindrici del tipo GPV, saranno le seguenti:- Corrente nominale da 6 a 20A;- Tensione nominale 1000Vcc;- Dimensioni: 10,3x38mm;- Potere di interruzione: 30kA.

1.3.2.8.2 Salvamotori

Riferimenti normativiEN 60947-4-1 (CEI 17-50): Apparecchiature a bassa tensione - Parte 4-1: Contattori e

avviatori - Contattori e avviatori elettromeccanici

Caratteristiche generaliDovranno avere le seguenti caratteristiche tecniche:- Regolazione intervento relè termico da 0,1 fino a 40A con rapporto di 1:1,6;- Tensione nominale 230/400Vca;- N° poli 3P;- Ingombro 3 moduli DIN;- Possibilità di accessoriamento con contatti e bobine di sgancio.

1.3.2.8.3 Apparecchi di protezione contro le sovratensioni

Riferimenti normativiCEI EN 61643-11 (CEI 37-8): Limitatori di sovratensioni di bassa tensione - Parte 11:

Limitatori di sovratensioni connessi a sistemi di bassa tensione - Prescrizioni e prove

Caratteristiche generaliApparecchi modulari adatti alla protezione contro le sovratensioni per linee di energia e trasmissione dati. Dovranno presentare le seguenti caratteristiche:

Scaricatori di sovratensione per linee di energia TIPO 1+2- Tensione nominale 230/440V;- Capacità max. di scarica (con curva di prova 8/20s) da 65 a 100kA;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 260

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- Capacità max. di scarica (con curva di prova 10/350s) da 12,5 a 25kA;- Cartuccia estraibile;- Ingombro max da 2 a 8 moduli EN 50022.

Scaricatori di sovratensione per linee di energia TIPO 2- Tensione nominale 230/440V;- Capacità max. di scarica (con curva di prova 8/20s) da 20 a 40kA;- Cartuccia estraibile;- Ingombro max da 1 a 4 moduli EN 50022.

Scaricatori di sovratensione per impianti fotovoltaici- Tensione nominale 600/1000V dc;- Capacità max. di scarica (con curva di prova 8/20s) 40kA;- Cartuccia estraibile;- Ingombro max 3 moduli EN 50022.

Scaricatori di sovratensione per linee telefoniche e trasmissione dati- Tensione nominale 50V;- Capacità max. di scarica min. (con curva di prova 8/20s) 10kA;- Ingombro max. 1 modulo EN 50022.

1.3.2.9 Apparecchi di comando

La gamma degli apparecchi modulari deve comprendere accessori di comando, quali: sezionatori, interruttori non automatici, contattori, pulsanti luminosi, relè monostabili, relè passo-passo ecc. Le principali caratteristiche sono sotto specificate.

1.3.2.9.1 Interruttori sezionatori

Interruttori di manovra sezionatori

Riferimenti normativiCEI EN60947-3 (CEI 17-11): Apparecchiatura a bassa tensione - Parte 3: Interruttori di

manovra, sezionatori, interruttori di manovra-sezionatori e unità combinate con fusibili

Caratteristiche generaliGli interruttori sezionatori di manovra modulari per apertura/chiusura di circuiti sotto carico (già protetti da sovraccarico e cortocircuito), devono avere le seguenti caratteristiche specifiche:- Corrente nominale da 32 a 125A;- N° poli 1P, 2P, 3P, 4P;- Categorie di utilizzo AC-23B (3240), AC-22A (63125A); - Ingombro massimo 4 moduli DIN;- Gli interruttori di manovra sezionatori sono accessoriabili con contatti ausiliari.

Interruttori sezionatori

Riferimenti normativi_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 261

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CEI 23-85, CEI EN 60669-2-4: Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare - Parte 2-4: Prescrizioni particolari - Interruttori sezionatori La presente Norma, da utilizzare congiuntamente alla Parte 1, si applica agli interruttori sezionatori non automatici per uso generale, con tensione nominale non superiore a 440 V e con corrente nominale non superiore a 125 A, destinati agli usi domestici e similari, sia all'interno che all'esterno.

CEI EN60699-1: Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare - Parte 1: Prescrizioni generali

Caratteristiche generaliGli interruttori sezionatori modulari per apertura/chiusura di circuiti (già protetti da sovraccarico e cortocircuito), devono avere le seguenti caratteristiche specifiche:- Corrente nominale da 16 a 32A;- N° poli 1P, 2P, 3P, 4P;- Ingombro massimo 1 moduli DIN.;

1.3.2.9.2 Interruttori di comando

Riferimenti normativiCEI EN60699-1: Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per

uso domestico e similare - Parte 1: Prescrizioni generaliCEI EN60947-3: Apparecchiatura a bassa tensione - Parte 3: Interruttori di manovra,

sezionatori, interruttori di manovra-sezionatori e unità combinate con fusibili

Caratteristiche generali

Interruttori non automatici con spiaDevono avere le seguenti caratteristiche tecniche:- Tensione nominale 230V;- Corrente nominale da 16 a 32A;- Colore spia: rosso;- Ingombro di 1 modulo DIN EN 50022.

Interruttori rotativiGli interruttori rotativi di manovra modulari per apertura/chiusura di circuiti sotto carico devono poter essere dotati di accessori di fissaggio che ne permettano l’utilizzo come comando rinviato su portella, interruttore di blocco porta di accesso al quadro, interruttori di emergenza, interruttori di macchina.Devono avere le seguenti caratteristiche tecniche:- Corrente nominale da 16 a 63A;- Corrente nominale di CC condizionata da fusibile (16, 32, 63A) 10kA;- N° poli 2P, 3P, 4P;- Categorie di utilizzo AC22, AC3, AC23;- Ingombro massimo 5 moduli DIN.

1.3.2.9.3 Contattori

Riferimenti normativiCEI EN 61095: Contattori elettromeccanici per usi domestici e similari

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 262

Page 263: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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CEI EN 60947-4-1: Apparecchiature a bassa tensione - Parte 4-1: Contattori e avviatori - Contattori e avviatori elettromeccanici

CEI EN 60947-5-1: Apparecchiature a bassa tensione - Parte 5-1: Dispositivi per circuiti di comando ed elementi di manovra. Dispositivi elettromeccanici per circuiti di comando

Caratteristiche generali- Tensione nominale bobina di comando 24/230Vca, 24/220Vcc;- Tensione nominale contatti 230/400Vca;- Corrente nominale contatti 20÷63 A (AC-1/AC-7a);- Possibilità di avere da 1 a 4 contatti NA, NA+NC, NC;- Ingombro max. da 1 a 3 moduli EN 50022;- Possibilità di essere accessoriati con contatti ausiliari e copriviti piombabili;- Disponibili versioni a comando manuale con correnti nominali da 20A e 25°

1.3.2.9.4 Rele’ gestione carichi

Riferimenti normativiCEI EN 61010-1: Prescrizioni di sicurezza per apparecchi elettrici di misura, controllo e per

utilizzo in laboratorio. Parte 1: Prescrizioni generali.CEI EN 61000-6-2: Compatibilità elettromagnetica (EMC). Parte 6-2: Norme generiche -

Immunità per gli ambienti industriali.CEI EN 61000-6-4: Compatibilità elettromagnetica (EMC). Parte 6-4: Norme generiche -

Emissione per gli ambienti industriali.CEI EN 60688: Trasduttori elettrici di misura per la conversione di grandezze elettriche

alternate in segnali analogici o digitali.

Caratteristiche generaliIl relè di gestione carichi misura il consumo di potenza attiva nell’impianto e al superamento della soglia impostata distacca i carichi non preferenziali, evitando l’interruzione dell’energia elettrica che si verifica in caso di sovraccarico, ossia in occasione dell’accensione di più utenze elettriche. Dopo un periodo di tempo impostato, P-Comfort riattiva i carichi non preferenziali assicurando la continuità di servizio elettrico.Il dispositivo è già programmato con valori di default ottimali per utenze da 3 kW, ma è anche personalizzabile attraverso l’unico tasto presente sul frontale. Regolazioni possibili:

ritardo di apertura contatto al superamento della soglia di potenza tempo di apertura contatto carichi non prioritari durata dell’avviso acustico di superamento soglia soglia di apertura contatto carichi non prioritari

E’ adatto per impianti elettrici con potenza di contratto fino a 6kW.Il display mostra il valore della potenza istantanea assorbita dall’impianto elettrico.Le principali caratteristiche sono le seguenti:

- tensione nominale 230Vca (F-N), 230Vca (F-F);- corrente nominale 32A;- ingombro 2 moduli DIN;- tipo di contatto 1NC;- portata contatto 16A;

1.3.2.9.5 Rele’ monostabili

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 263

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Riferimenti normativiCEI EN 61095 (CEI 17-41): Contattori elettromeccanici per usi domestici e similari

Caratteristiche generali- Tensioni nominali di comando 8/12/24/230 Vca, 12/24 Vcc;- Tensioni nominali contatti 250V e 400V;- Numero contatti: 1 o 2 o 4;- Possibilità di avere uno o più contatti NA, in scambio, NA+NC;- Corrente nominale contatti 16A;- Segnalazione frontale di posizione contatti e comando manuale;- Ingombro max. 1 o 2 moduli EN 50022.

1.3.2.9.6 Rele’ passo-passo

Riferimenti normativiCEI EN 60669-1 (CEI 23-9): Apparecchi di comando non automatici per installazione

elettrica fissa per uso domestico e similare - Parte 1: Prescrizioni generaliCEI EN 60669-2: Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa

per uso domestico e similare - Parte 2: Prescrizioni particolari

Caratteristiche generali- Tensioni nominali di comando 8/12/24/230 Vca, 24 Vcc;- Tensione nominale contatti 230V;- Numero contatti: 1 o 2 o 4;- Possibilità di avere uno o più contatti NA, in scambio, NA+NC;- Corrente nominale contatti 16A;- Ingombro max. 1 o 2 moduli EN 50022.

1.3.2.9.7 Rele’ passo-passo a comando centralizzato

Riferimenti normativiCEI EN 60669-1 (CEI 23-9): Apparecchi di comando non automatici per installazione

elettrica fissa per uso domestico e similare - Parte 1: Prescrizioni generaliCEI EN 60669-2: Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa

per uso domestico e similare - Parte 2: Prescrizioni particolari

Caratteristiche generali- Tensione nominale di comando 24/230 Vca 24 Vcc- Tensione nominale contatti 230V;- Numero contatti: 1 o 2 o 3;- Corrente nominale contatti 16 A;- Possibilità di utilizzare un unico comando per cambiare lo stato a 2 o più relè;- Ingombro max. 1 o 2 moduli EN 50022.

1.3.2.9.8 Disgiuntore (biointerruttore)

Riferimenti normativiCEI EN 60669-2-1 (CEI 23-60): Apparecchi di comando non automatici per installazione

elettrica fissa per uso domestico e similare - Parte 2-1: Prescrizioni particolari - Interruttori elettronici

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 264

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Caratteristiche generaliIl disgiuntore riduce la tensione nella parte di impianto da esso alimentata quando i carichi ad esso collegati sono spenti.E’ dotato della funzione di autoapprendimento che gli consente di memorizzare automaticamente la corrente assorbita dai carichi ad esso collegati ed è inoltre disponibile una resistenza (carico di base) necessaria per far funzionare il disgiuntore in caso di alimentazione di lampade fluorescenti, carichi con assorbimento minore di 30mA o carichi capacitivi difficili da rilevare dall’apparecchio.Le principali caratteristiche sono le seguenti:

- Tensione nominale 230Vca;- Corrente nominale 16A;- Ingombro 1 modulo DIN;- Tensione di sorveglianza 5-230Vcc;- Sezione massima dei conduttori collegabili: 6mmq.

1.3.2.10 Apparecchi di programmazione

La gamma deve comprendere temporizzatori, interruttori orari e programmatori.Le principali caratteristiche sono sotto indicate.

1.3.2.10.1 Temporizzatori multifunzione

Caratteristiche generali- Tensione nominale da 24 a 240Vca-cc;- Portata contatti 8A;- Campo di regolazione: da 0,05s a 100h;- Ingombro max. 1 modulo EN 50022.- Stati di funzionamento principali:

- Ritardo all’inserzione con comando da rete;- Ritardo alla disinserzione con comando da contatto;- Impulso all’inserzione con comando da contatto;- Impulso alla disinserzione attraverso contatto di controllo;- Ritardo all’inserzione con comando da contatto;- Singolo impulso all’inserzione con comando da rete;- Ciclo simmetrico, pausa iniziale.

1.3.2.10.2 Temporizzatori per luce scale

Caratteristiche generali- Tensione nominale 230V;- Portata contatti 16A carico ohmico; 10A carico induttivo;- Campo di regolazione: da 30s a 20min.;- possibilità del preavviso di spegnimento (una breve apertura del contatto che indica l’imminente spegnimento delle luci);- Ingombro max. 1 modulo EN 50022.

1.3.2.10.3 Interruttori astronomici

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 265

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Caratteristiche generaliLa gamma comprende una versione digitale.- Tensione nominale 230Vca;- Portata contatti: 16A/250V carico ohmico; 8A/250V carico induttivo;- Riserva di carica min. 3 anni;- Ingombro max. 2 moduli EN 50022.

1.3.2.10.4 Interruttori orari settimanali/giornalieri

Caratteristiche generaliLa gamma comprende versioni analogiche e versioni digitali.Nell’offerta sono previsti anche interruttori crepuscolari con sonda esterna.- Tensione nominale 230Vca 130Vcc;- Portata contatti: 16A/250V carico ohmico; 4A/250V carico induttivo;- Riserva di carica da 0 a 3 anni;- Ingombro max. da 1 a 3 moduli EN 50022.

1.3.2.11 Apparecchi di segnalazione

Apparecchi modulari adatti alla segnalazione luminosa e acustica. Le principali caratteristiche sono sotto indicate.

1.3.2.11.1 Pulsanti

Riferimenti normativiCEI EN 60947-5-1 (CEI 17-45, IEC 60947-5-1): Apparecchiatura a bassa tensione - Parte

5: Dispositivi per circuiti di comando ed elementi di manovra - Sezione 1: Dispositivi elettromeccanici per circuiti di comando

Caratteristiche generali- Pulsanti con contatti: NA, NC, NA+NC (singolo tasto e doppio tasto grigio o rosso/verde);- Tensione nominale 250Vca;- Ingombro 1 modulo EN 50022;- Corrente nominale 16A.

1.3.2.11.2 Segnalazioni luminose

Caratteristiche generali- Tensione nominale: 12÷48Vca-cc, 230Vca;- Colore gemme: rosso, verde, giallo, blu, bianco, doppia rosso/verde, tripla rossa;- Tipo lampada: led;- Ingombro 1 modulo EN 50022.

1.3.2.11.3 Pulsanti luminosi

Riferimenti normativi

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 266

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CEI EN 60947-5-1 (CEI 17-45, IEC 60947-5-1): Apparecchiatura a bassa tensione - Parte 5: Dispositivi per circuiti di comando ed elementi di manovra - Sezione 1: Dispositivi elettromeccanici per circuiti di comando

Caratteristiche generali- Pulsanti con contatti: NA, NC, NA+NC;- Tensione nominale contatto 250Vac;- Tensione nominale lampada 12÷48Vca-cc, 230Vca;- Colore gemme: rosso, verde;- Lampada: led;- Ingombro 1 modulo EN 50022;- Corrente nominale 16A;

1.3.2.11.4 Segnalazioni acustiche

Caratteristiche generali- Tensione di alimentazione: 12Vca, 230Vca;- Ingombro massimo 2 moduli EN 50022;- Livello sonoro da 70 a 84 dB;- Gamma con apparecchio combinato con trasformatore di sicurezza.

1.3.2.12 Strumenti di misura

Gli strumenti di misura della serie di apparecchi modulari scelta, dovranno prevedere apparecchi analogici, elettromeccanici e digitali.

1.3.2.12.1 Apparecchi analogici

Riferimenti normativiEN 61010-1 (CEI 66-5): Prescrizioni di sicurezza per apparecchi elettrici di misura,

controllo e per utilizzo in laboratorio - Parte 1: Prescrizioni generaliEN 60051-1/2 (CEI 85-3): Strumenti di misura elettrici indicatori analogici ad azione diretta

e relativi accessori - Parte 1: Definizioni e prescrizioni generali comuni a tutte le parti

Caratteristiche generali- Funzioni minime disponibili nella gamma: voltmetro, amperometro;- Ingombro max. 3 moduli EN 50022;- Classe di precisione: 1,5;- Valori di fondo scala: da 10 a 1500A per gli amperometri; da 300 a 500V per i voltmetri.

1.3.2.12.2 Apparecchi digitali

Riferimenti normativiCEI EN 61010-1 (CEI 66-5): Prescrizioni di sicurezza per apparecchi elettrici di misura,

controllo e per utilizzo in laboratorio - Parte 1: Prescrizioni generali

Caratteristiche generali

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 267

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- Funzioni minime disponibili nella gamma: voltmetro, amperometro, multimetro e analizzatore di rete;

- Ingombro max. 2 (amperometri e voltmetri), 2 (multimetro) e 5 (analizzatore di rete) moduli EN 50022;

- Classe di precisione: amperometro/voltmetro/multimetro 0,5; analizzatore di rete 2;- Valori di fondo scala: da 15 a 1000A per gli amperometri; da 600V per i voltmetri;- Relativamente al multimetro, questo dovrà quantomeno rilevare i valori delle grandezze

di tensione di fase, tensione concatenata e corrente- Relativamente all’analizzatore di rete, questi dovrà quantomeno rilevare i valori delle

grandezze di tensione, corrente, frequenza, cosfì, potenza attiva e reattiva, consumo in kWh e kVARh, THD.

1.3.2.12.3 Contatori di energia

Riferimenti normativiCEI EN 62053 (CEI 13-43): Contatori elettrici statici di energia attiva per corrente alternata

(Classi 1 e 2)CEI EN 60065 (CEI 92-1): Apparecchi audio, video ed apparecchi elettronici similari -

Requisiti di sicurezza

Caratteristiche generali- Contatore di energia digitale compatto: monofase, risoluzione 0,1kW/h, 5+2 digit,

ingombro 1 modulo EN50022, classe di precisione 1, accessoriabile con interfaccia KNX;- Contatori di energia digitale: trifase, risoluzione 0,1kW/h, 6+2 digit., ingombro 4 moduli

EN50022, classe di precisione 1, accessoriabili con interfaccia KNX;- Contaore: monofase,risoluzione 1/100h, 5+2 digit., ingombro 2 moduli EN50022.

1.3.2.12.4 Accessori

Riferimenti normativiCEI EN 60044-1 (CEI 38-1): Trasformatori di misura - Parte 1: Trasformatori di corrente

Caratteristiche generaliLa serie degli apparecchi di misura dovrà essere completata dai seguenti accessori con relative caratteristiche generali:

Trasformatori di corrente- Consentono la misura di correnti da parte di amperometri, fornendo al secondario una

corrente proporzionale alla corrente primaria;- Corrente primaria: da 15 a 1500A;- Corrente secondaria nominale 5A;- Prestazione: da 3 a 30VA;- Classe da 0,5 a 3 a seconda delle dimensioni;- Adatti a montaggio su cavo o barra, con dimensioni da d. 23mm per cavo o 30x10mm

per barra, fino a d.50mm per cavo e 64x20mm per barra.

Commutatori Voltmetrici/Amperometrici/di linea- Tensione nominale 690Vca;- Corrente nominale 16A;- Volumetrico: da 4 a 7 posizioni, amperometrico: 4 posizioni, di linea: 2 o 3 posizioni.

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1.3.2.13 Interruttori scatolati

Riferimenti normativiCEI EN 60947-2 (CEI 17-5): Apparecchiature a bassa tensione

Parte 2: Interruttori automaticiCEI EN 60947-3 (CEI 17-11): Apparecchiatura a bassa tensione

Parte 3: Interruttori di manovra, sezionatori, interruttori di manovra-sezionatori e unità combinate con fusibili

Caratteristiche generaliDovranno essere in esecuzione tri/quadripolare, e con correnti nominali da 1A fino a 1600A.Nella gamma di questi interruttori devono essere presenti apparecchi con poteri d'interruzione Icu da 16 a 120 kA (a seconda della taglia scelta).I poteri di interruzione devono essere indicati secondo la norma internazionale IEC 60947-2.Il rapporto Icu/Ics deve minimo essere pari al 50%.Altre caratteristiche:- Tensione nominale di impiego 690Vca e 500Vcc;- Vita meccanica da 10000 a 25000 manovre, a seconda della taglia;- Vita elettrica da 5000 a 10000 manovre, a seconda della taglia.La gamma deve comprendere apparecchi dotati di sganciatori termomagnetici e apparecchi dotati di sganciatori elettronici a microprocessore.Gli interruttori con sganciatore a microprocessore devono avere le seguenti funzioni:- protezione da sovraccarico regolabile in tempo e in soglia di intervento;- protezione cortocircuito lungo ritardo;- protezione cortocircuito istantaneo;- protezione di terra.Devono inoltre essere previste le seguenti versioni:- interruttori di manovra sezionatori;- interruttori con sganciatore solo magnetico per protezione motori.- interruttori per protezione generatoriNella gamma devono essere presenti sganciatori differenziali con le seguenti caratteristiche:- disponibili nelle versioni con forma a “L”, sia istantaneo che regolabile in tempo;- disponibili nella versione regolabile compatta adatta a MTX 160c;- sganciatore istantaneo con soglia regolabile da 0,03A a 3A;- sganciatore regolabile disponibile con soglie da 0,03A a 10A e tempi di intervento da istantaneo a 3s.- possibilità di fissaggio su profilato DIN 50022 con apposito accessorio;

Gli interruttori devono essere accessoriabili con bobine di sgancio, contatti ausiliari, comandi rinviati bloccoporta e comando motore, devono inoltre poter essere montati in esecuzione fissa, rimovibile, o estraibile.Nella gamma devono essere presenti dei relè elettronici (sia in versione da quadro che da guida DIN EN50022) a toroide separato da abbinare agli interruttori per realizzare la protezione differenziale, aventi le seguenti caratteristiche:- Tensione nominale di funzionamento da 80 a 500Vca e da 48 a 125Vcc;- Regolazione soglia di intervento In da 0,03 a 30A;- Regolazione tempi di intervento da 0 a 5s.

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1.3.2.13.1 Interruttori scatolati fino a 160A

Versioni con sganciatore elettromeccanico MTX160c – MTX160

Caratteristiche generali- poteri di interruzione: 16kA (B), 25kA (C), 36kA (N) a 415V;- tensione nominale di impiego Ue=690V;- tensione nominale di isolamento Ui=800V;- disponibili nelle taglie con corrente nominale da 10A a 160A- sganciatore con termica regolabile (da 0,7 a 1Ith) e magnetica fissa 10Ith o 3Ith per la protezione generatori oppure sganciatore solo magnetico per la protezione motori (6÷12Ith);- categoria di utilizzazione A;- possibilità di realizzare l’esecuzione rimovibile tramite i kit di trasformazione (MTX 160);- possibilità di fissaggio su profilato DIN 50022 con apposito accessorio;

Versioni con sganciatore elettronico MTXE160

Caratteristiche generali- Poteri di interruzione di 36kA (N), 50kA (S), 70kA (H) a 415V;- tensione nominale di impiego Ue=690V;- tensione nominale di isolamento Ui=800V;- disponibili nelle taglie con corrente nominale da 10A a 160A.- lo sganciatore elettronico è disponibile nelle versioni con regolazione I (cortocircuito con intervento istantaneo) e LS/I (sovraccarico e cortocircuito con intervento regolabile o istantaneo).- categoria di utilizzazione A;- possibilità di realizzare l’esecuzione rimovibile tramite i kit di trasformazione;- possibilità di fissaggio su profilato DIN con apposito accessorio;

1.3.2.13.2 Interruttori scatolati fino a 250A

Versioni con sganciatore elettromeccanico MTX250

Caratteristiche generali- Poteri di interruzione di 36kA (N) e 50kA (S) a 415V;- tensione nominale di impiego Ue=690V;- tensione nominale di isolamento Ui=800V;- disponibili nelle taglie con corrente nominale da 63A a 250A;- sganciatore con termica regolabile (da 0,7 a 1Ith) e magnetica fissa 10Ith o 3Ith per

protezione generatori oppure sganciatore solo magnetico per protezione motori (6÷12Ith);

- categoria di utilizzazione A;- possibilità di realizzare l’esecuzione rimovibile tramite i kit di trasformazione;- possibilità di fissaggio su profilato DIN 50022 con apposito accessorio.

1.3.2.13.3 Interruttori scatolati fino a 320A

Versioni con sganciatore elettromeccanico MTX320

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Caratteristiche generali- Poteri di interruzione di 36kA (N) e 50kA (S) a 415V;- tensione nominale di impiego Ue=690V;- tensione nominale di isolamento Ui=1000V;- disponibili nelle taglie con corrente nominale da 100A a 250A;- sganciatore con termica regolabile (da 0,7 a 1Ith) e magnetica regolabile (da 5 a 10Ith)- categoria di utilizzazione A;- possibilità di realizzare l’esecuzione rimovibile e estraibile tramite i kit di trasformazione;

Versioni con sganciatore elettronico MTXE320

Caratteristiche generali- Poteri di interruzione di 36kA (N), 50kA (S), 70kA (H) e 120kA (L) a 415V;- tensione nominale di impiego Ue=690V;- tensione nominale di isolamento Ui=1000V;- disponibili nelle taglie con corrente nominale da 100A a 320A;- lo sganciatore elettronico è disponibile nelle versioni con regolazione I (cortocircuito con intervento istantaneo), LS/I (sovraccarico e cortocircuito con intervento regolabile o istantaneo), LSI (sovraccarico, cortocircuito con intervento ritardabile e cortocircuito istantaneo), LSIG (sovraccarico, cortocircuito con intervento ritardabile, cortocircuito istantaneo e protezione contro guasto a terra);- categoria di utilizzazione: A;- possibilità di realizzare le esecuzioni rimovibile e estraibile tramite i kit di trasformazione;

1.3.2.13.4 Interruttori scatolati fino a 630A

Versioni con sganciatore elettromeccanico MTX630

Caratteristiche generali- Poteri di interruzione di 36kA (N), 50kA (S) e 70kA (H) a 415V;- tensione nominale di impiego Ue=690V;- tensione nominale di isolamento Ui=1000V;- disponibili nelle taglie con corrente nominale 320A, 400A e 500A;- sganciatore con termica regolabile (da 0,7 a 1Ith) e magnetica regolabile (da 5 a 10Ith);- categoria di utilizzazione: B (400A) - A (630A);- possibilità di realizzare le esecuzioni rimovibile e estraibile tramite i kit di trasformazione.

Versioni con sganciatore elettronico MTXE630

Caratteristiche generali- Poteri di interruzione di 36kA (N), 50kA (S), 70kA (H) e 120kA (L) a 415V;- tensione nominale di impiego Ue=690V;- tensione nominale di isolamento Ui=1000V;- disponibili nelle taglie con corrente nominale 400A e 630A.Lo sganciatore elettronico è disponibile nelle versioni con regolazione I (cortocircuito con intervento istantaneo), LS/I (sovraccarico e cortocircuito con intervento regolabile o istantaneo), LSI (sovraccarico, cortocircuito con intervento ritardabile e cortocircuito istantaneo), LSIG (sovraccarico, cortocircuito con intervento ritardabile, cortocircuito istantaneo e protezione contro guasto a terra)._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 271

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- categoria di utilizzazione: B (400A) - A (630A);- possibilità di realizzare le esecuzioni rimovibile e estraibile tramite i kit di trasformazione.

1.3.2.13.5 Interruttori scatolati fino a 1000A

Versioni con sganciatore elettromeccanico MTX1000

Caratteristiche generali- Poteri di interruzione di 36kA (N), 50kA (S) e 70kA (H) a 415V;- tensione nominale di impiego Ue=690V;- tensione nominale di isolamento Ui=1000V;- disponibili nelle taglie con corrente nominale 630A e 800A;- sganciatore con termica regolabile (da 0,7 a 1Ith) e magnetica regolabile (da 5 a 10Ith);- categoria di utilizzazione B;- possibilità di realizzare l’esecuzione estraibile tramite i kit di trasformazione.

Versioni con sganciatore elettronico MTXE1000

Caratteristiche generali- Poteri di interruzione di 36kA (N), 50kA (S), 70kA (H) e 100kA (L) a 415V;- tensione nominale di impiego Ue=690V;- tensione nominale di isolamento Ui=1000V;- disponibili nelle taglie con corrente nominale 630A, 800A e 1000A.Lo sganciatore elettronico è disponibile nelle versioni con regolazione I (cortocircuito con intervento istantaneo), LS/I (sovraccarico e cortocircuito con intervento regolabile o istantaneo), LSI (sovraccarico, cortocircuito con intervento ritardabile e cortocircuito istantaneo), LSIG (sovraccarico, cortocircuito con intervento ritardabile, cortocircuito istantaneo e protezione contro guasto a terra).- categoria di utilizzazione: B (630A e 800A) - A(1000A);- possibilità di realizzare l’esecuzione estraibile tramite i kit di trasformazione.

1.3.2.13.6 Interruttori scatolati fino a 1600A

Versioni con sganciatore elettronico MTSE1600

Caratteristiche generali- poteri di interruzione di 50kA (S), 65kA (H) e 100kA (L) a 415V;- tensione nominale di impiego Ue=690V;- tensione nominale di isolamento Ui=800V;- disponibili nelle taglie con corrente nominale 1250A e 1600A.Lo sganciatore elettronico è disponibile nelle versioni con regolazione I (cortocircuito con intervento istantaneo), LI (sovraccarico e cortocircuito con intervento istantaneo), LSI (sovraccarico, cortocircuito con intervento ritardabile e cortocircuito istantaneo), LSIG (sovraccarico, cortocircuito con intervento ritardabile, cortocircuito istantaneo e protezione contro guasto a terra).

- categoria di utilizzazione: B;- possibilità di realizzare l’esecuzione estraibile tramite i kit di trasformazione;

1.3.2.13.7 Interruttori scatolati sezionatori fino a 1600A

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Caratteristiche generali- Diverse correnti nominali disponibili: MTXM 160c, MTXM 250, MTXM 320, MTXM 400,

MTXM 630, MTXM 800, MTXM 1000 e MTSM 1600 (nelle taglie da 1250A e 1600A);- correnti nominali da 160A a 1600A;- tensione nominale di impiego Ue=690V;- tensione nominale di isolamento Ui=800V-1000V (a seconda della taglia);- potere di chiusura:

- Icm=2,8kA per MTXM 160c;- Icm=5,3kA per MTXM 250;- Icm=5,3kA per MTXM 320;- Icm=11kA per MTXM 400 e MTXM 630;- Icm=30kA per MTXM 800 e MTXM1000;- Icm=52,5kA per MTSM 1600.

- corrente di breve durata ammissibile nominale per 1s:- Icw=2kA per MTXM 160c;- Icw=3,6kA per MTXM 250;- Icw=3,6kA per MTXM 320;- Icw=6kA per MTXM 400 e MTXM 630;- Icw=15kA per MTXM 800 e MTXM1000;- Icw=25kA per la grandezza da 1600A;

- possibilità di realizzare l’esecuzione rimovibile su MTXM 250, rimovibile/estraibile su MTXM 320, MTXM 400 e MTXM 630 ed estraibile su MTXM 800, MTXM 1000 e MTSM 1600.

1.3.2.13.8 Interruttori sezionatori rotativi fino a 630A

Caratteristiche generali- Versioni da 125A, 160A, 250A e 630A e con correnti nominali da 63A a 630A;- tensione nominale di impiego Ue=400Vca 220Vcc;- corrente nominale di cto-cto condizionata con fusibile gG: 100kA;- N° poli 3P, 4P;- categorie di utilizzo da AC-20 A-B ad AC-23 A-B, da DC-20 A-B a DC-23 A-B;- tensione nominale di isolamento:

- Ui=800V per le versioni da 125A, 160A e 250A;- Ui=1000V per la versione da 630A;

- potere di chiusura:- Icm=12kA per la versione da 125A;- Icm=16kA per la versione da 160A;- Icm=30kA per la versione da 250A;- Icm=45kA per la versione da 630A;

- corrente di breve durata ammissibile nominale per 1s:- Icw=2,5kA per la versione da 125A;- Icw=4kA per la versione da 160A;- Icw=9kA per la versione da 250A;- Icw=13kA per la versione da 1600A;

- montaggio su guida DIN per le versioni da 63A a 160A;- accessoriabilità con contatti ausiliari;- possibilità di avere la manovra rinviata;- lucchettabilità della leva in posizione O.

1.3.2.13.9 Commutatore automatico 160A_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 273

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Gli MSS ATS sono apparecchi che assicurano l’inversione automatica di sorgente sotto carico di due reti a bassa tensione destinati alla gestione di sistemi di potenza di soccorso, con interruzione dell’alimentazione durante il trasferimento.

NormativaIl dispositivo deve essere realizzato in conformità allo standard internazionale IEC 60947-6-1.

Caratteristiche generali- Commutazione sotto carico.- Comando manuale di soccorso.- 3 posizioni stabili (I – 0 – II).- lucchettabilità.- selezione funzionamento AUTO / MAN.- controllo monofase e trifase di entrambe le linee.

Specifiche di prodotto:

Sicurezza della commutazione- Il dispositivo deve avere integrato un interblocco meccanico per impedire la

contemporanea chiusura delle due linee- Deve essere possibile operare manualmente la commutazione della linea- Un selettore deve permettere di comandare la commutazione in modo automatico oppure

manuale. Se il comando è manuale ogni comando automatico deve essere impedito.- Il dispositivo deve permettere la lucchettabilità in posizione di 0. La presenza di lucchetto

in posizione di 0 deve impedire qualsiasi commutazione.

Controllo automatico- Il dispositivo deve avere integrato un sistema automatico di controllo per le sequenze di

commutazione Normale / Emergenza- La disponibilità delle fonti e la posizione del commutatore devono essere chiaramente

riportate sul fronte del dispositivo- Il dispositivo deve essere configurabile direttamente dal proprio fronte in modo semplice

ed intuitivo- I valori di tensione massima e minima, le soglie di frequenza devono essere configurabili- Il dispositivo deve essere comandato da un sistema automatico interno che non

necessita di alimentazioni supplementari oltre alle proprie- la commutazione automatica delle linee deve integrare i seguenti timers: - Timer per verificare l’effettiva mancanza della linea principale prima di avviare la procedura di commutazione automatica su altra linea - Ritardo alla commutazione per permettere la verifica della stabilità della fonte di Emergenza - Timer per stazionamento in posizione 0 durante le commutazioni I – II e II – I - Timer dedicato alle applicazioni GENSET per permettere il raffreddamento dopo il trasferimento sulla linea principale.- Deve essere possibile bloccare le operazioni di ritrasferimento.

Uso- Il dispositivo deve essere in grado di effettuare sequenze di test comandate da remoto- Deve essere possibile effettuare il ritrasferimento manualmente

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Installazione- L’installazione del dispositivo deve poter essere effettuata su guida DIN EN50022 oppure

su piastra di fondo- In caso di montaggio su guida DIN EN50022 il frontale del prodotto deve essere

totalmente accessibile senza aprire il pannello

1.3.3 Apparecchi e sistemi serie civili

1.3.3.1 Sistema tradizionale

1.3.3.1.1 Componenti generali

La serie da incasso da scegliersi dovrà possedere le seguenti caratteristiche:- essere facilmente reperibile sul mercato;- possedere una vasta gamma di funzioni;- le placche in tecnopolimero dovranno avere un’ampia gamma di colori (almeno 14);- le scatole da incassare nella parete dovranno essere a 3, 4, 6 moduli allineati o multiple

fino a 18 moduli secondo necessità e/o specifiche;- profondità delle scatole da incasso pari a 49mm;- possibilità di montaggio in scatole esterne con grado di protezione fino a IP55;- gamma comprendente telai per montaggio ad incasso, che garantiscano un grado di

protezione minimo IP55 (frontalino);- il colore dei frutti potrà essere scelto tra il nero e bianco o, nel caso delle prese a spina,

arancio, verde e rosso;- ampia gamma comprendente apparecchiature specifiche per il comfort, sicurezza,

rivelazione e regolazione;- offrire prodotti per la realizzazione di impianti centralizzati tramite BUS;- offrire prodotti per modifiche dell’impianto senza ricorrere a opere murarie tramite

dispositivi funzionanti con RadioFrequenza.

1.3.3.1.1.1 Apparecchi di comando

Riferimenti normativiCEI EN 60669-1 (CEI 23-9): Apparecchi di comando non automatici per installazione

elettrica fissa per uso domestico e similare - Parte 1: Prescrizioni generaliCEI EN 60669-2-1(CEI 23-60): Apparecchi di comando non automatici per installazione

elettrica fissa per uso domestico e similare - Parte 2: Prescrizioni particolari Sezione 1: Interruttori elettronici

CEI EN 60669-2-2(CEI 23-62): Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare - Parte 2: Prescrizioni particolari Sezione 2: interruttori con comando a distanza (RCS)

CEI EN 60669-2-3(CEI 23-59): Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare - Parte 2: Prescrizioni particolari Sezione 3: Interruttori a tempo ritardato

Caratteristiche generaliSono da adottarsi esclusivamente i tipi approvati a marchio IMQ.I frutti devono essere del tipo a montaggio a scatto sui telai portapparecchi ed avere le seguenti caratteristiche:_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 275

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- Tasto a grande superficie in accordo al D.P.R. 384 relativo alle barriere architettoniche, ed aventi dimensioni in altezza modulare (45 mm) con la possibilità, tramite apposito accessorio, dell’eventuale montaggio in quadri di distribuzione;

- Morsetti doppi con chiusura a mantello e viti imperdibili per il facile serraggio dei conduttori flessibili fino a 4mmq o rigidi fino a 6mmq di sezione;

- Corpo in materiale termoindurente e resistente alla prova del filo incandescente fino a 850°C;

- Interruttori di comando con corrente nominale di 10A o 16A;- Pulsanti con ampia gamma comprendente pulsanti con contatti 1NA, 1NC, 2NA, 1NA

doppio, 1NA doppio con interblocco meccanico;- Possibilità di personalizzazione dei tasti ed ampia gamma di tasti intercambiabili con

varie simbologie.

1.3.3.1.1.2 Apparecchi di protezione

Riferimenti normativiCEI EN 60898-1 (CEI 23-3/1): Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti

per impianti domestici e similari - Parte 1: Interruttori automatici per funzionamento in corrente alternata

CEI EN 61009-1 (CEI 23-44): Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

CEI EN 61009-1 app. G (CEI 23-44): Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

CEI EN 61008-1 (CEI 23-42): Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

CEI EN 61543 (CEI 23-53): Interruttori differenziali (RCD) per usi domestici e similari - Compatibilità elettromagnetica

Caratteristiche generaliLa serie civile modulare sarà dotata di interruttori automatici magnetotermici e magnetotermici-differenziali, 1P e 1P+N.Le caratteristiche principali della serie saranno le seguenti:- Tensione 230V;- Gamma delle correnti nominali: 6, 10, 16A;- Potere di interruzione minimo: 3 kA;- Classe di limitazione: 3;- Interruttori magnetotermici con curva caratteristica C;- Interruttori differenziali classe A, Idn pari a 10, 30mA;- Ingombro per interruttori magnetotermici 1 modulo;- Ingombro per interruttori magnetotermici-differenziali 2 moduli.

1.3.3.1.1.3 Prese a spina

Riferimenti normativiCEI 23-50: Prese a spina per usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

Caratteristiche generali_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 276

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Sono da adottarsi esclusivamente i tipi approvati a marchio IMQ.I frutti devono essere del tipo a montaggio a scatto sui telai portapparecchi ed avere le seguenti caratteristiche:- Dimensioni in altezza modulare (45 mm) con la possibilità, tramite apposito accessorio,

dell’eventuale montaggio in quadri di distribuzione;- Morsetti doppi con chiusura a mantello e viti presvitate ed imperdibili per il facile

serraggio dei conduttori flessibili fino a 4mmq o rigidi fino a 6mmq di sezione.- Corpo in materiale termoindurente e resistente alla prova del filo incandescente fino a

850°C;- Ampia gamma comprendente:

- prese a standard italiano (poli allineati) da 10A; bivalenti 10/16A;- prese a standard tedesco 16A con terra laterale e centrale;- prese a standard italiano bivalente e tedesco con terra laterale e centrale;

- Alveoli protetti con schermi di sicurezza contro l’introduzione del filo da 1mm;- Possibilità di ampia scelta di colori, quali ad esempio nero, bianco, verde, arancio e

rosso, per la suddivisione ed individuazione dei diversi servizi e/o dei circuiti.

1.3.3.1.1.4 Connettori per fonia e dati

Caratteristiche generaliLa serie adottata dovrà comprendere prese per fonia e dati con un’ampia gamma di scelta, comprendente:- connettore telefonico RJ11;- connettore telefonico RJ11 doppio in un modulo;- connettore telefonico a standard francese con 8 contatti;- connettore per trasmissione dati/fonia RJ45 non schermato o schermato;- connettore telefonico a standard inglese con 6 contatti;- connettore per trasmissione dati standard BNC;- telai per cablaggio strutturato specifici per alloggiamento di presa RJ45 tipo IBM;- telai per cablaggio strutturato specifici per alloggiamento di presa RJ45 tipo AVAYA;- telai per cablaggio strutturato specifici per alloggiamento di presa RJ45 tipo AMP.

1.3.3.1.1.5 Prese TV-SAT

Riferimenti normativiCEI EN 50083-4: Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi, segnali sonori e

servizi interattivi Parte 4: Apparecchiature passive a larga banda per impianti di distribuzione con cavi coassiali

CEI EN 60169-24 (CEI 46-26): Connettori per radiofrequenze - Parte 24: Connettori coassiali per radiofrequenze con accoppiamento a vite, tipicamente da utilizzarsi nei sistemi di distribuzione con cavi a 75 ohm (Tipo F)

Caratteristiche generaliLa serie adottata dovrà comprendere prese TV-SAT per ricezione di segnali terrestri e satellitari.La gamma comprenderà prese di tipo passante, terminale o diretta.Le prese devono essere realizzate in conformità alla normativa CEI EN 50083, ed in particolare l’efficienza di schermatura deve essere in classe A.

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Le prese devono essere realizzate in involucro metallico e risultare immuni alle emissioni elettromagnetiche (EMC) presenti nell’ambiente.La gamma di frequenza dovrà essere da 5 a 2400MHz al fine di poter utilizzare il canale di ritorno che servirà per la fruizione di servizi interattivi.I connettori dovranno essere di tipo IEC maschio con diametro 9,5 mm (conforme alla HD 134.2 S2) o di tipo F femmina (conforme alla EN 60169-24).

1.3.3.1.1.6 Apparecchi di segnalazione

Caratteristiche generaliLa serie adottata dovrà comprendere segnalazioni luminose e acustiche quali:- Spia singola alimentata a 12V/24V/230V di colore rosso, verde, giallo, trasparente,

azzurro, rosso/verde;- Segnapasso alimentato a 12V o 24V di colore opale, rosso, verde, giallo, azzurro,

bianco;- Suoneria alimentata a 12V o 230V- Ronzatore alimentato a 12V o 230V- Suoneria elettronica con 3 diverse tonalità alimentata 12V o 230V;- Lampada anti black-out estraibile;- Lampada anti black-out fissa; - Lampada autonoma di emergenza con illuminazione non permanente.

1.3.3.1.2 Sistema a radiofrequenza

Riferimenti normativiCEI EN 60669-2-1 (CEI 23-60): Apparecchi di comando non automatici per installazione

elettrica fissa per uso domestico e similareParte 2-1: Prescrizioni particolari - Interruttori elettronici

CEI EN 60730-1 (CEI 72-2): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso domestico e similare Parte 1: Norme generali

CEI EN 60730-2-7 (CEI 107-74): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso domestico e similareParte 2: Norme particolari per timer e temporizzatori

CEI EN 60730-2-9 (CEI 72-6): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso domestico e similareParte 2: Norme particolari per dispositivi di comando termosensibili

Direttiva 1999/5/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 1999, riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazione e il reciproco riconoscimento della loro conformità

ETSI EN 300220-3: Electromagnetic compatibility and Radio spectrum Matters (ERM); Short Range Devices (SRD); Radio equipment to be used in the 25 MHz to 1 000 MHz frequency range with power levels ranging up to 500 mW; Part 3: Harmonized EN covering essential requirements under article 3.2 of the R&TTE Directive

CEI EN 50131-1 (CEI 79-15): Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusioneParte 1: Prescrizioni generali

CEI 79-2: Impianti antieffrazione, antiintrusione, antifurto e antiaggressioneNorme particolari per le apparecchiature

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 278

Page 279: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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Caratteristiche generaliLa serie civile selezionata dovrà permettere la realizzazione di un sistema di comando e controllo composto da dispositivi di comunicazione a radiofrequenza che integrati con l’impianto elettrico tradizionale, consentono di ampliare le funzionalità senza ricorrere ad opere murarie.Le caratteristiche principali del sistema di comando e controllo a radiofrequenza sono di seguito indicate.- i dispositivi del sistema devono comunicare tra loro utilizzando onde radio (RF) alla

frequenza di 868 MHz;- la gamma di prodotti del sistema dovrà permettere una totale integrazione funzionale ed

estetica con la serie civile scelta e/o già esistente;- l’installazione e l’associazione tra loro dei vari dispositivi deve essere funzionale e

semplice;- i dispositivi del sistema dovranno scambiarsi le informazioni a radiofrequenza con bassa

potenza e solamente per il brevissimo periodo di trasmissione.

1.3.3.1.2.1 Apparecchi di comando e controllo a radiofrequenza

Dispositivi di comando - Trasmettitori TX- Pulsantiere per comandi a radiofrequenza a parete con possibilità di montaggio delle

stesse placche della serie civile; fissaggio alla parete tramite tasselli, biadesivo o sfruttando una scatola da incasso preesistente; alimentazione tramite batterie alcaline 1,5V;

- Cronotermostato elettronico da parete, alimentato a batterie, fissaggio alla parete tramite tasselli;

- Rilevatore di movimento IR con crepuscolare da parete, alimentato a batterie, fissaggio alla parete tramite tasselli;

- Modulo a radiofrequenza per ingressi convenzionali da inserire negli stessi supporti della serie civile; alimentato con tensione di rete 230V ac

- Telecomando a radiofrequenza alimentato a batterie con portata RF in campo libero di 100m.

Attuatori - Ricevitori RX- Attuatori generici da 1 canale, da 1 e 2 moduli con contatto in uscita di 3A con potenziale

a 230V e/o 16A libero da potenziale a seconda dei tipi;- Attuatori per comando motori da 2 moduli con contatto in uscita di 8A con potenziale a

230V.

1.3.3.1.3 Apparecchi per il controllo del clima

La serie adottata dovrà comprendere le tipologie di apparecchi aventi le caratteristiche sotto elencate.

1.3.3.1.3.1 Cronotermostati elettronici

Riferimenti normativi

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 279

Page 280: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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CEI EN 60730-1 (CEI 72-2): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso domestico e similare - Parte 1: Norme generali

CEI EN 60730-2-7 (CEI 107-74): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per timer e temporizzatori

CEI EN 60730-2-9 (CEI 72-6): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per dispositivi di comando termosensibili

Caratteristiche generali- Possibilità di commutazione estate/inverno;- Programmi preimpostati selezionabili;- Programma giornaliero/settimanale impostabile su differenti temperature;- Possibilità di forzatura temporanea o permanente delle temperature impostate senza

intervenire sul programma;- Possibilità di regolare la temperatura pre-impostata durante una forzatura;- Display LCD con retroilluminazione temporizzata;- Dimensioni max. due moduli (solo per versioni da incasso);- Tensione di alimentazione 230V - 50/60 Hz;- Contatti in uscita 1NA - 5A (AC1) - 2A (AC15) - 250V;- Valori di temperatura impostabili min. tra +5°C/+40°C;- Accuratezza +/-0.5°C a 20°C.

1.3.3.1.3.2 Termostati elettronici con regolazione a manopola

Riferimenti normativiCEI EN 60730-1 (CEI 72-2): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso domestico

e similare - Parte 1: Norme generaliCEI EN 60730-2-9 (CEI 72-6): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso

domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per dispositivi di comando termosensibili

Caratteristiche generali- Dimensioni massima tre moduli;- Tensione di alimentazione 230V - 50/60 Hz;- Segnalazione luminosa a LED di indicazione di carico inseriti/disinserito;- Contatti in uscita 1NA-8A (AC1) - 2A (AC15) - 250V;- Campo di regolazione min. da+5°C/+30°C;- Precisione di lettura +/- 1°C;- Limiti della temperatura di funzionamento 0°C/+50°C;- Possibilità di comando a distanza della riduzione notturna.

1.3.3.1.3.3 Termostati elettronici per fan-coil

Riferimenti normativiCEI EN 60730-1 (CEI 72-2): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso domestico

e similare - Parte 1: Norme generaliCEI EN 60730-2-9 (CEI 72-6): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso

domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per dispositivi di comando termosensibili

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 280

Page 281: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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Caratteristiche generali- Possibilità di regolazione della velocità della ventola per Fan-coil;- Dimensioni massima tre moduli;- Tensione di alimentazione 230V - 50/60 Hz;- Segnalazione luminosa a LED di indicazione di carico inseriti/disinserito;- Contatti in uscita 1NA-5 A (AC1) - 2 A (AC15) - 250 V;- Campo di regolazione min. da+5°C/+30°C;- Precisione di lettura +/- 1°C;- Limiti della temperatura di funzionamento 0°C/+50°C.

1.3.3.1.4 Allarmi tecnici 230V

La serie civile selezionata dovrà prevedere la presenza di rivelatori acqua, di tipo a semiconduttore, con autodiagnosi e logica a microprocessore. Tali rivelatori potranno essere direttamente alimentati da tensione di rete 230V, e saranno dotati di segnalazione acustica e luminosa e di un’uscita a relè (contatto). Saranno adatti prevalentemente per installazione in ambienti residenziali.

1.3.3.1.4.1 Rivelatori elettronici di acqua

Riferimenti normativiCEI EN 60065 (CEI 92-1): Apparecchi audio, video ed apparecchi elettronici similari -

Requisiti di sicurezzaCEI EN 61000-6-3 (CEI 210-65): Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-3: Norme

generiche - Emissione per gli ambienti residenziali, commerciali e dell’industria leggera

CEI EN 61000-6-1 (CEI 210-64): Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-1: Norme generiche - Immunità per gli ambienti residenziali, commerciali e dell'industria leggera

Rivelatore elettronico di acquaL’apparecchio dovrà essere di tipo a semiconduttore, con microprocessore e sistema di autodiagnosi ed avere le seguenti caratteristiche:- Tensione di alimentazione 230V;- Grado di protezione min. apparecchio IP40;- Livello sonoro min. di allarme acustico 70dB a 1m;- Segnalazione ottica dello stato del rivelatore tramite leds;- Contatto di uscita in scambio 1NA, 8A (AC1) / 4A (AC15) - 250Vca - Tipo ermetico;- Ingombro max. 3 moduli.

Dispositivo sensore acqua remotoAccessorio per rilevare la presenza di acqua anche in ambienti diversi da quelli in cui è installato il rivelatore, fino ad una distanza di almeno 20 m senza perdita di sensibilità.

1.3.3.1.5 Allarmi tecnici 12V

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 281

Page 282: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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La serie civile selezionata dovrà prevedere la presenza di un sistema di allarmi tecnici comprendente rivelatori di gas (metano, GPL) di tipo a semiconduttore, con autodiagnosi. Tali rivelatori potranno essere alimentati con tensione di 12V ac/dc, e saranno dotati di segnalazione acustica e luminosa e di un’uscita a relè (contatto). Saranno adatti prevalentemente per installazione in ambienti residenziali.

1.3.3.1.5.1 Alimentatore 12V

Riferimenti normativiCEI EN 60065 (CEI 92-1): Apparecchi audio, video ed apparecchi elettronici similari -

Requisiti di sicurezza

Caratteristiche generali- Alimentazione 230V 50/60Hz;- Tensione di uscita 12Vdc;- Ingombro max. 1 modulo.

1.3.3.1.5.2 Rivelatori elettronici di gas

Il sistema dovrà comprendere rivelatori di gas metano e di GPL, dotati di sensori a semiconduttore al biossido di stagno.Sarà composto da apparecchi aventi le caratteristiche sottoindicate.

Rivelatori di Metano e GPL

Riferimenti normativiCEI 216-8: Rivelatori da incasso di gas combustibile per ambienti domestici.

Metodi di prova e prescrizioni di prestazioni.CEI EN 61000-6-3: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-3: Norme generiche -

Emissione per gli ambienti residenziali, commerciali e dell’industria leggeraCEI EN 61000-6-1: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-1: Norme generiche -

Immunità per gli ambienti residenziali, commerciali e dell'industria leggera

Caratteristiche generali- Tensione di alimentazione 12V ac/dc;- Intervento: 9% LIE allarme;- Grado di protezione min. apparecchio IP40;- Livello sonoro min. di allarme acustico 85dB a 1m;- Segnalazione ottica dello stato del rivelatore tramite leds;- Contatto di uscita in scambio 1NA/NC, 10A(NA) / 3A(NC) - 250Vca - Tipo ermetico;- Ingombro max. 2 moduli.

Elettrovalvola a riarmo manuale- Normalmente aperta;- alimentazione 230V 50Hz.

1.3.3.2 Sistema meccatronico

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 282

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Il sistema meccatronico proposto consente di realizzare un insieme completo di funzioni (controllo luci, controllo clima, antifurto etc.) scegliendo tra diverse tecnologie (tradizionale, RF e BUS); un’offerta completa per la gestione dell’impianto elettrico e degli impianti tecnologici, controllabili in tutte le loro funzioni sia localmente mediante interfacce grafiche che da remoto attraverso internet (utilizzando un PC) o mediante APP (utilizzando smartphone o tablet).Le forme, le linee ed i materiali devono legare esteticamente tra loro tutti i prodotti delle diverse soluzioni tecnologiche, garantendo un risultato estetico elevato ed un’eccellente finitura dell’ambiente.

1.3.3.2.1 Centralini da incasso

Riferimenti normativiEN 60670-1: Scatole e involucri per apparecchi elettrici per installazioni elettriche fisse per

usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generali IEC 60670-24: Boxes and enclosures for electrical accessories for household and similar

fixed electrical installations - Part 24: Particular requirements for enclosures for housing protective devices and other power dissipating electrical equipment

CEI 23-49+(V1)+(V2): Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari - Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile

La gamma dei contenitori per la realizzazione di centralini di distribuzione dovrà essere caratterizzata da una grande flessibilità di allestimento, e dovrà essere predisposta per il montaggio di apparecchi su guide EN 50022. Dovrà inoltre prevedere contenitori adatti all’installazione sia a parete che contenitori adatti all’installazione ad incasso.

La gamma comprende versioni di centralini da arredo con finiture estetiche tali da poterli coordinare con la serie civile prescelta, ed una serie di centralini adatti a segnalazioni d’allarme ed impieghi di emergenza.Di seguito vengono elencati i principali requisiti a cui dovranno rispondere ciascuna delle tipologie di contenitori sopra elencate.

1.3.3.2.1.1 Centralini coordinati

- Capacità 12 e 24 moduli EN50022;- centralini realizzati in tecnopolimero autoestinguente Halogen Free;- frontali compatibili con i fondi dei centralini da incasso d’arredo;- porta trasparente fumè con antina ad apertura automatica verso l’alto tramite pressione

su tasto di apertura;- grado di protezione minimo IP40;- grado di resistenza agli urti fino a IK09 a seconda della tipologia;- protezione tramite doppio isolamento contro i contatti indiretti;- Glow Wire Test minimo 650°C;- contenitori dotati di marchio di qualità;- disponibilità in una gamma di tre colori, in modo da rendere possibile il coordinamento

con la serie civile prescelta;- tensione nominale 400V;- corrente nominale 125A;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 283

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- tensione nominale di isolamento 750V.

1.3.3.2.2 Componenti generali

La serie da incasso da scegliersi dovrà possedere le seguenti caratteristiche:- essere facilmente reperibile sul mercato;- possedere una vasta gamma di funzioni;- le placche dovranno essere disponibili con sei differenti forme;- le placche in tecnopolimero dovranno avere un’ampia gamma di colori (almeno 10);- le placche dovranno essere disponibili con materiali pregiati (legno, tecnopietra, vetro,

metallo e pelle)- le scatole da incassare nella parete dovranno essere a 3, 4, 6 moduli allineati o multiple

fino a 12 moduli secondo necessità e/o specifiche;- profondità delle scatole da incasso pari a 49mm;- possibilità di montaggio in scatole esterne con grado di protezione fino a IP55;- gamma comprendente placche stagne per montaggio ad incasso, che garantiscano un

grado di protezione minimo IP55 (frontalino);- il colore dei frutti potrà essere scelto tra nero, bianco e titanio verniciato lucido, nel caso

delle prese a spina, anche in arancio, verde e rosso;- ampia gamma comprendente apparecchiature specifiche per il comfort, sicurezza,

rivelazione e regolazione;- offrire prodotti per la realizzazione di impianti centralizzati tramite BUS;- offrire prodotti per modifiche dell’impianto senza ricorrere a opere murarie tramite

dispositivi funzionanti con RadioFrequenza.

1.3.3.2.2.1 Apparecchi di comando

Riferimenti normativiCEI EN 60669-1 (CEI 23-9): Apparecchi di comando non automatici per installazione

elettrica fissa per uso domestico e similare - Parte 1: Prescrizioni generaliCEI EN 60669-2-1(CEI 23-60): Apparecchi di comando non automatici per installazione

elettrica fissa per uso domestico e similare - Parte 2: Prescrizioni particolari Sezione 1: Interruttori elettronici

CEI EN 60669-2-2(CEI 23-62): Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare - Parte 2: Prescrizioni particolari Sezione 2: interruttori con comando a distanza (RCS)

CEI EN 60669-2-3(CEI 23-59): Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare - Parte 2: Prescrizioni particolari Sezione 3: Interruttori a tempo ritardato

Caratteristiche generaliSono da adottarsi esclusivamente i tipi approvati a marchio IMQ.I frutti devono essere del tipo a montaggio a scatto sui telai portapparecchi ed avere le seguenti caratteristiche:- Tasti mezzo modulo, tasti un modulo e tasti a grande superficie in accordo al D.P.R. 384

relativo alle barriere architettoniche, ed aventi dimensioni in altezza modulare (45 mm) con la possibilità, tramite apposito accessorio, dell’eventuale montaggio in quadri di distribuzione;

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 284

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- Morsetti doppi con chiusura a mantello e viti imperdibili per il facile serraggio dei conduttori flessibili o rigidi fino a 4mmq di sezione;

- Corpo in materiale termoplastico e resistente alla prova del filo incandescente fino a 850°C;

- Interruttori di comando con corrente nominale di 10A o 16A;- Pulsanti con ampia gamma comprendente pulsanti con contatti 1NA, 1NC, 2NA, 1NA

doppio, 1NA doppio con interblocco meccanico;- Possibilità di personalizzazione dei tasti ed ampia gamma di tasti intercambiabili con

varie simbologie.- Pulsanti elettronici: comandi elettronici a corsa minima e con azionamento leggero, con o

senza LED di segnalazione;- Comandi touch: interruttori, dimmer e duplicatori di comando a sfioramento.- Moduli di comando touch: moduli interruttori, dimmer e duplicatori di comando a

sfioramento da completare con placche “tuttovetro”.

1.3.3.2.2.2 Apparecchi di protezione

Riferimenti normativiCEI EN 60898-1 (CEI 23-3/1): Interruttori automatici per la protezione dalle sovracorrenti

per impianti domestici e similari - Parte 1: Interruttori automatici per funzionamento in corrente alternata

CEI EN 61009-1 (CEI 23-44): Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

CEI EN 61009-1 app. G (CEI 23-44): Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

CEI EN 61008-1 (CEI 23-42): Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

CEI EN 61543 (CEI 23-53): Interruttori differenziali (RCD) per usi domestici e similari - Compatibilità elettromagnetica

Caratteristiche generaliLa serie civile modulare sarà dotata di interruttori automatici magnetotermici, e magnetotermici-differenziali, 1P e 1P+N.Le caratteristiche principali della serie saranno le seguenti:- Tensione 230V;- Gamma delle correnti nominali: 6, 10, 16A;- Potere di interruzione minimo: 3 kA;- Classe di limitazione: 3;- Interruttori magnetotermici con curva caratteristica C;- Interruttori differenziali classe A, Idn pari a 10 e 30mA;- Ingombro per interruttori magnetotermici: 1 modulo;- Ingombro per interruttori magnetotermici-differenziali: 2 moduli;

1.3.3.2.2.3 Prese a spina

Riferimenti normativiCEI 23-50: Prese a spina per usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

Caratteristiche generali_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 285

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Sono da adottarsi esclusivamente i tipi approvati a marchio IMQ.I frutti devono essere del tipo a montaggio a scatto sui telai portapparecchi ed avere le seguenti caratteristiche:- Dimensioni in altezza modulare (45 mm) con la possibilità, tramite apposito accessorio,

dell’eventuale montaggio in quadri di distribuzione;- Morsetti doppi con chiusura a mantello e viti presvitate ed imperdibili per il facile

serraggio dei conduttori flessibili o rigidi fino a 4mmq di sezione.- Corpo in materiale termoplastico e resistente alla prova del filo incandescente fino a

850°C;- Ampia gamma comprendente:

- prese a standard italiano (poli allineati) da 10A e bivalenti 10/16A;- prese a standard tedesco 16A con terra laterale e centrale;- prese a standard italiano bivalente e tedesco con terra laterale e centrale;

- Alveoli protetti con schermi di sicurezza contro l’introduzione del filo da 1mm;- Possibilità di ampia scelta di colori, quali ad esempio nero, bianco, titanio, verde, arancio

e rosso, per la suddivisione ed individuazione dei diversi servizi e/o dei circuiti. Prese a standard italiano / tedesco per linee dedicate, predisposte per l’alloggiamento di

unità di segnalazione ad ampolla;- Disponibilità di prese interbloccate con interruttore magnetotermico e magnetotermico

differenziale incluso. Le prese adatte per essere installate nelle terminazioni d’impianto per la protezione delle persone e del carico devono garantire che gli alveoli siano in tensione solo a spina inserita. L’estrazione della spina comporta l’immediato sgancio dell’interruttore automatico.

1.3.3.2.2.4 Connettori per fonia e dati

Caratteristiche generaliLa serie adottata dovrà comprendere prese per fonia e dati con un’ampia gamma di scelta, comprendente:- connettore telefonico RJ11;- connettore telefonico RJ11 doppio in un modulo;- connettore telefonico RJ11 IN-OUT in un modulo;- connettore telefonico RJ11 doppio con filtro ADSL integrato;- connettore telefonico a standard francese con 8 contatti;- connettore per trasmissione dati/fonia RJ45 UTP o FTP cat. 5e o cat. 6;- connettore telefonico a standard inglese con 6 contatti;- connettore per trasmissione dati standard BNC;- connettore per trasmissione dati standard SUB-D;- connettore audio video doppio RCA;- connettore F femmina di raccordo in un modulo;- adattatore USB;- presa USB;- adattatore HDMI;- connettore diffusione sonora.

La serie si completa di un alimentatore USB adatto per la ricarica della batteria di dispositivi elettronici (cellulari, smart-phone e dispositivi elettronici mobili).

1.3.3.2.2.5 Prese TV-SAT

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Riferimenti normativiCEI EN 50083-4: Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi, segnali sonori e

servizi interattivi Parte 4: Apparecchiature passive a larga banda per impianti di distribuzione con cavi coassiali

CEI EN 60169-24 (CEI 46-26): Connettori per radiofrequenze - Parte 24: Connettori coassiali per radiofrequenze con accoppiamento a vite, tipicamente da utilizzarsi nei sistemi di distribuzione con cavi a 75 ohm (Tipo F)

Caratteristiche generaliLa serie adottata dovrà comprendere prese TV-SAT per ricezione di segnali terrestri e satellitari.La gamma comprenderà prese di tipo passante, terminale o diretta.Le prese devono essere realizzate in conformità alla normativa CEI EN 50083, ed in particolare l’efficienza di schermatura deve essere in classe A.Le prese devono essere realizzate in involucro metallico e risultare immuni alle emissioni elettromagnetiche (EMC) presenti nell’ambiente.La gamma di frequenza dovrà essere da 5 a 2400MHz al fine di poter utilizzare il canale di ritorno che servirà per la fruizione di servizi interattivi.I connettori dovranno essere di tipo IEC maschio con diametro 9,5 mm (conforme alla HD 134.2 S2) o di tipo F femmina (conforme alla EN 60169-24).La gamma comprenderà prese doppie (TV+FM, TV+SAT) e triple (TV+FM+SAT) in due moduli.

1.3.3.2.2.6 Apparecchi di segnalazione

Caratteristiche generaliLa serie adottata dovrà comprendere segnalazioni luminose e acustiche quali:- Spia mezzo modulo, alimentata a 12V/24V/230V di colore rosso, verde, ambra, opale;- Spia singola e doppia un modulo, alimentata a 12V/24V/230V di colore rosso, verde,

ambra, opale, rosso/verde, opale/opale;- Spia sporgente due moduli, alimentata a 12V/230V di colore rosso, verde, ambra, opale;- Lampada segnapasso opale 2 o 4 moduli alimentata a 12V o 230V;- Suoneria alimentata a 12V o 230V- Ronzatore alimentato a 12V o 230V- Suoneria elettronica tre ingressi con 3 diverse tonalità alimentata 12V o 230V;- Lampada anti black-out estraibile con sorgente luminosa a LED;- Lampada anti black-out con sorgente luminosa a LED;- Lampada autonoma di emergenza con illuminazione non permanente.

1.3.3.2.3 Sistema a radiofrequenza

Riferimenti normativiCEI EN 60669-2-1 (CEI 23-60): Apparecchi di comando non automatici per installazione

elettrica fissa per uso domestico e similareParte 2-1: Prescrizioni particolari - Interruttori elettronici

CEI EN 60730-1 (CEI 72-2): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso domestico e similare Parte 1: Norme generali

CEI EN 60730-2-7 (CEI 107-74): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 287

Page 288: d... · Web viewCEI 11-1: Impianti elettrici con tensione superiore a 1kV in corrente alternata CEI 11-35: Guida per l'esecuzione di cabine elettriche MT/BT del cliente/utente finale

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domestico e similareParte 2: Norme particolari per timer e temporizzatori

CEI EN 60730-2-9 (CEI 72-6): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso domestico e similareParte 2: Norme particolari per dispositivi di comando termosensibili

Direttiva 1999/5/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 9 marzo 1999, riguardante le apparecchiature radio e le apparecchiature terminali di telecomunicazione e il reciproco riconoscimento della loro conformità

ETSI EN 300220-3: Electromagnetic compatibility and Radio spectrum Matters (ERM); Short Range Devices (SRD); Radio equipment to be used in the 25 MHz to 1 000 MHz frequency range with power levels ranging up to 500 mW; Part 3: Harmonized EN covering essential requirements under article 3.2 of the R&TTE Directive

CEI EN 50131-1 (CEI 79-15): Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusioneParte 1: Prescrizioni generali

CEI 79-2: Impianti antieffrazione, antiintrusione, antifurto e antiaggressioneNorme particolari per le apparecchiature

Caratteristiche generaliLa serie civile selezionata dovrà permettere la realizzazione di un sistema di comando e controllo composto da dispositivi di comunicazione a radiofrequenza che integrati con l’impianto elettrico tradizionale, consentono di ampliare le funzionalità senza ricorrere ad opere murarie.Le caratteristiche principali del sistema di comando e controllo a radiofrequenza sono di seguito indicate.- i dispositivi del sistema devono comunicare tra loro utilizzando onde radio (RF) alla

frequenza di 868 MHz;- la gamma di prodotti del sistema dovrà permettere una totale integrazione funzionale ed

estetica con la serie civile scelta e/o già esistente;- l’installazione e l’associazione tra loro dei vari dispositivi deve essere funzionale e

semplice;- i dispositivi del sistema dovranno scambiarsi le informazioni a radiofrequenza con bassa

potenza e solamente per il brevissimo periodo di trasmissione.

1.3.3.2.3.1 Apparecchi di comando e controllo a radiofrequenza

Dispositivi di comando - Trasmettitori TX- Pulsantiere per comandi a radiofrequenza a parete con possibilità di montaggio delle

stesse placche della serie civile; fissaggio alla parete tramite tasselli; biadesivo oppure a vite sfruttando una scatola da incasso preesistente; alimentazione tramite batterie alcaline 1,5V;

- Cronotermostato elettronico da parete, alimentato a batterie, fissaggio alla parete tramite tasselli;

- Cronotermostato bidirezionale elettronico da parete, alimentato a batterie, fissaggio alla parete tramite tasselli;

- Rilevatore di movimento IR con crepuscolare da parete, alimentato a batterie, fissaggio alla parete tramite tasselli;

- Modulo a radiofrequenza per ingressi convenzionali da inserire negli stessi supporti della serie civile; alimentato con tensione direte 230Vac

- Telecomando a radiofrequenza alimentato a batterie con portata RF in campo libero di _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 288

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100m.

Attuatori - Ricevitori RX- Attuatori generici da 1 canale, da 1 e 2 moduli con contatto in uscita di 3A con potenziale

a 230V e/o 16A libero da potenziale a seconda dei tipi;- Attuatori per comando motori da 2 moduli con contatto in uscita di 8A con potenziale a

230V.- Tutti gli attuatori devono disporre di un ingresso filare per il comando da apparecchi

tradizionali.

1.3.3.2.4 Apparecchi per il controllo del clima

La serie adottata dovrà comprendere le tipologie di apparecchi aventi le caratteristiche sotto elencate.

1.3.3.2.4.1 Cronotermostati elettronici da incasso e da parete

Riferimenti normativiCEI EN 60730-1 (CEI 72-2): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso domestico

e similare - Parte 1: Norme generaliCEI EN 60730-2-7 (CEI 107-74): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso

domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per timer e temporizzatoriCEI EN 60730-2-9 (CEI 72-6): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso

domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per dispositivi di comando termosensibili

Caratteristiche generali- Possibilità di commutazione estate/inverno;- Programmi preimpostati selezionabili;- Programma giornaliero/settimanale impostabile su differenti temperature;- Possibilità di forzatura temporanea o permanente delle temperature impostate senza

intervenire sul programma;- Possibilità di regolare la temperatura pre-impostata durante una forzatura;- Display LCD con retroilluminazione temporizzata;- Dimensioni max. due moduli (solo per versione da incasso);- Tensione di alimentazione 230V - 50/60 Hz;- Riserva di carica 48 ore minimo (ricaricabile);- Contatti in uscita 1NA - 5A (AC1) - 2A (AC15) - 250V;- Valori di temperatura impostabili min. tra +5°C/+40°C;- Tolleranza min. +/-0.5°C tra +10°C e +35°C;- Unità di misura selezionabile (°C o °F).

1.3.3.2.4.2 Orologio - Termometro - Sveglia

Riferimenti normativiCEI EN 60065 (CEI 92-1): Apparecchi audio, video ed apparecchi elettronici similari -

Requisiti di sicurezzaCEI EN 55014-1 (CEI 110-1): Compatibilità elettromagnetica - Prescrizioni per gli

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elettrodomestici, gli utensili elettrici e gli apparecchi similari - Parte 1: EmissioneCEI EN 55014-2 (CEI 210-47): Compatibilità elettromagnetica - Requisiti per gli

elettrodomestici, gli utensili elettrici e gli apparecchi similari - Parte 2: Immunità - Norma di famiglia di prodotti

Caratteristiche- Display LCD retroilluminato;- Visualizzazione di ora (12/24h), giorno della settimana, data e temperatura;- Funzione sveglia con due allarmi giornalieri indipendenti;- Funzione “snooze” per la tacitazione temporanea dell’allarme;- Intensità sonora allarmi min 72 dB a 1m.;- Dimensioni max. due moduli;- Tensione di alimentazione 230V - 50/60 Hz;- Campo di misura: 0°C/+45°C;- Tolleranza min. +/-0.5°C tra +10°C e +35°C;- Unità di misura selezionabile (°C o °F).

1.3.3.2.4.3 Termostati elettronici con regolazione a manopola

Riferimenti normativiCEI EN 60730-1 (CEI 72-2): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso domestico

e similare - Parte 1: Norme generaliCEI EN 60730-2-9 (CEI 72-6): Dispositivi elettrici automatici di comando per uso

domestico e similare - Parte 2: Norme particolari per dispositivi di comando termosensibili

Caratteristiche generali- Dimensione massima due moduli;- Tensione di alimentazione 230V - 50/60 Hz;- Segnalazione luminosa a LED di indicazione di carico inseriti/disinserito;- Contatti in uscita 1NA/NC 8A (AC1) 250V;- Campo di regolazione min. da+5°C/+35°C;- Precisione di lettura +/- 0,5°C a 20°C;- Limiti della temperatura di funzionamento 0°C/+45°C;- Selettore frontale per scelta modalità di funzionamento (Estate, Inverno e OFF).

1.3.3.2.5 Allarmi tecnici

La serie civile selezionata dovrà prevedere la presenza di un sistema di allarmi tecnici comprendente rivelatori di gas (metano, GPL) e acqua, di tipo a semiconduttore, con autodiagnosi. Tali rivelatori potranno essere alimentati con tensione 12V ac/dc , e saranno dotati di segnalazione acustica e luminosa e di un’uscita a relè (contatto). Saranno adatti per installazione in ambienti residenziali.

1.3.3.2.5.1 Rivelatori elettronici di gas

Il sistema dovrà comprendere rivelatori di gas metano e di GPL, dotati di sensori a

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semiconduttore al biossido di stagno.Sarà composto da apparecchi aventi le caratteristiche sottoindicate:

Rivelatori di Metano e GPL

Riferimenti normativiCEI 216-8: Rivelatori da incasso di gas combustibile per ambienti domestici.

Metodi di prova e prescrizioni di prestazioni.CEI EN 61000-6-3: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-3: Norme generiche -

Emissione per gli ambienti residenziali, commerciali e dell’industria leggeraCEI EN 61000-6-1: Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-1: Norme generiche -

Immunità per gli ambienti residenziali, commerciali e dell'industria leggera

Caratteristiche generali- Tensione di alimentazione 12V ac/dc;- Intervento: 9% LIE allarme;- Grado di protezione min. apparecchio IP40;- Livello sonoro min. di allarme acustico 85dB a 1m;- Segnalazione ottica dello stato del rivelatore tramite leds;- Contatto di uscita in scambio 1NA/NC, 10A(NA) / 3A(NC) - 250Vca - Tipo ermetico;- Ingombro max. 2 moduli.

Elettrovalvola a riarmo manuale- Normalmente aperta;- alimentazione 230V 50Hz.

1.3.3.2.5.2 Rivelatori elettronici di acqua con sensore a radiofrequenza

Riferimenti normativiCEI EN 60065 (CEI 92-1): Apparecchi audio, video ed apparecchi elettronici similari -

Requisiti di sicurezzaCEI EN 61000-6-3 (CEI 210-65): Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-3: Norme

generiche - Emissione per gli ambienti residenziali, commerciali e dell’industria leggera

CEI EN 61000-6-1 (CEI 210-64): Compatibilità elettromagnetica (EMC) - Parte 6-1: Norme generiche - Immunità per gli ambienti residenziali, commerciali e dell'industria leggera

ETSI EN 300220-3: Electromagnetic compatibility and Radio spectrum Matters (ERM); Short Range Devices (SRD); Radio equipment to be used in the 25 MHz to 1 000 MHz frequency range with power levels ranging up to 500 mW; Part 3: Harmonized EN covering essential requirements under article 3.2 of the R&TTE Directive

Rivelatore elettronico di acquaIl sistema di rivelazione presenza acqua dovrà essere composto da un rivelatore da incasso e da un sensore da parete, funzionante in radiofrequenza.Il rivelatore dovrà essere di tipo a semiconduttore, con microprocessore e sistema di autodiagnosi ed avere le seguenti caratteristiche:- Tensione di alimentazione 12V ac/dc;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 291

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- Grado di protezione min. apparecchio IP40;- Livello sonoro min. di allarme acustico 70dB a 1m;- Segnalazione ottica dello stato del rivelatore tramite leds;- Contatto di uscita in scambio 1NA, 5A (AC1) / 3A (AC15) - 250Vca - Tipo ermetico;- Ingombro max. 2 moduli;- In grado di gestire fino a 5 sensori RF.

Sensore acqua a radiofrequenzaAccessorio per rilevare la presenza di acqua anche in ambienti diversi da quelli in cui è installato il rivelatore, fino ad una distanza 50m (portata in campo libero) senza perdita di sensibilità. In grado di rivelare la presenza di acqua mediante funzionamento a ultrasuoni.- Alimentazione con batteria 9V;- Frequenza portante 868 MHz.

1.3.3.3 Sistema antintrusione

Centrale di comando combinata filare/radiofrequenza- Centrale a 8 ingressi a singolo/doppio bilanciamento per il collegamento di dispositivi

filari (espandibili a 16 in modalità split semplice/esteso). La centrale può gestire fino a 64 ingressi, sia filari (tramite morsettiera interna e moduli di espansione ingressi filari), che a radiofrequenza. Dotata di tasti per la programmazione, display LCD di controllo e sirena da interno integrata.

Moduli di comunicazione- Modulo GSM/GPRS con antenna integrata da fissare all’interno della centrale,

predisposto per l’invio di SMS, messaggi vocali d’allarme e ascolto ambientale da remoto;

- combinatore telefonico con modem integrato per connessione alla linea telefonicaper la trasmissione degli allarmi verso istituiti di vigilanza, invio di messaggi vocali d’allarme, ascolto ambientale da remoto.

Dispositivi d’inserzione- Telecomando bidirezionale a 6 tasti per attivazione/disattivazione, parzializzazione,

antipanico;- Tastiera touch: tasti funzione per attivazione/disattivazione, parzializzazione, controllo e

diagnostica; transponder incorporato per attivazione con chiave elettronica di prossimità;- Inseritore da incasso: per attivazione/disattivazione; transponder incorporato per

attivazione con chiave elettronica di prossimità;- Inseritore parzializzatore da incasso: per attivazione/disattivazione, parzializzazione;

transponder incorporato per attivazione con chiave elettronica di prossimità;- Pulsantiere RF: per attivazione/disattivazione, parzializzazione; transponder incorporato

per attivazione con chiave elettronica di prossimità;- Chiave di prossimità: utilizzato in abbinamento alla tastiera touch, agli inseritori, agli

inseritori parzializzatori e alle pulsantiere, evita di digitare il codice.

Rivelatori volumetrici- Rivelatore volumetrico IR, da incasso;- Rilevatore volumetrico IR orientabile, da parete;- Rilevatore volumetrico a doppia tecnologia (IR+MW) orientabile, da parete;- Rilevatore volumetrico IR orientabile, RF, da parete;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 292

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- Rivelatore volumetrico IR, RF, da parete.

Rivelatori perimetrali RF- Rilevatore perimetrale per contatti filari tradizionali;- Rilevatore perimetrale con contatto magnetico per porte e finestre.

Contatti perimetrali filari- Contatto a fune per tapparelle e saracinesche;- Contatti magnetici a vista o a scomparsa, in materiale plastico o metallico.

Avvisatori acustici- Avvisatore acustico da incasso;- Sirena da esterno;- Sirena da esterno, RF (munita di batteria a tampone).

Dispositivi di sistema- Modulo di espansione per ingressi filari supplementari;- Modulo di visualizzazione stato impianto;- Rivelatore ottico di fumo.

Interfacce di sistema- Interfaccia KNX per sistema antintrusione;- Interfaccia GSM/antifurto RF.

1.3.3.4 Bus KNX

1.3.3.4.1 Sistema di automazione bus standard KNX - generalità

Rete di comunicazione KNXLa rete di comunicazione è basata sulla tecnologia standard KNX che per quanto riguarda il protocollo di comunicazione (7 livelli ISO/OSI) è rispondente alla norma europea EN 50090.La trasmissione dei dati tra i dispositivi avviene in modo seriale e digitale su un unico supporto fisico, un doppino in rame. In caso di particolari necessità impiantistiche è ammesso realizzare isole di dispositivi che comunicano tra loro in RF ma che devono essere sempre funzionalmente integrati con la rete KNX a cui sono connessi. Il protocollo di comunicazione su RF non deve essere necessariamente KNX. L’intelligenza del sistema è distribuita nei singoli dispositivi, al contrario dei sistemi ad intelligenza centralizzata (ad es. sistema a PLC) non vi sono unità centrali dove vengono raggruppati gli algoritmi di controllo e regolazione, dove, guastandosi una unità, si compromette il funzionamento di un’intera area o nei casi peggiori dell’intero impianto.La filosofia di trasmissione dei dati è di tipo “pilotato ad eventi”: i comandi, gli stati e qualsiasi altro tipo di dati sono trasmessi prevalentemente solo a seguito del verificarsi di determinati eventi o comunque quando necessario. Questo a garanzia di un uso ottimale della banda di trasmissione disponibile.

Architettura e topologiaLa più piccola unità del sistema KNX è rappresentata da un segmento di linea, o più semplicemente segmento, definito come un tratto di rete bus in cui non vi sono dispositivi attivi per la ripetizione/rigenerazione del segnale. Ad un segmento possono essere collegati fino a 64 apparecchi bus senza fare uso di ripetitori di segnale._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 293

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L’estensione del segmento è la linea. Una linea è costituita al massimo da 4 segmenti collegati tra loro da ripetitori di segnale (massimo di 3), ad una linea possono essere connessi fino a 252 dispositivi.Si possono collegare fino a 15 linee bus tra loro mediante gli accoppiatori di linea ed una linea dorsale (nota come “linea principale”); ogni linea va alimentata separatamente mediante un alimentatore KNX, se nella linea vi sono ripetitori si dovrà utilizzare un alimentatore per alimentare ogni tratta che parte da un ripetitore. Nella configurazione così ottenuta (“campo”), si possono collegare oltre 3600 apparecchi.Inoltre è possibile collegare in rete KNX con una linea dorsale (backbone) fino a 15 campi.Il sistema Bus KNX permette, in ogni segmento, una grande libertà in termini di topologie: filare, ad albero, a stella, od una qualsiasi loro combinazione.Ogni segmento può arrivare a misurare 1000 m, comprese tutte le diramazioni; due apparecchi KNX, collegati alla stessa linea, possono essere installati ad una distanza massima di 700 m fra loro, mentre ogni apparecchio non deve distare più di 350 m dall’alimentatore della linea. In uno stesso segmento possono essere collegati fino a due apparecchi alimentatori, che però devono distare tra loro almeno 200 m.

Modalità di configurazione dei dispositivi KNXLo standard KNX prevede la possibilità di configurare i dispositivi in diversi modi per potersi meglio adattare sia alla complessità dell’applicazione che alle capacità e competenze di chi poi procederà fisicamente alla configurazione dei dispositivi.

Le modalità di configurazione previste dallo standard KNX sono le seguenti:- System: la configurazione dei dispositivi viene fatta mediante un PC un software di

configurazione denominato ETS, commercializzato dall’associazione KONNEX.- Easy: la configurazione dei dispositivi viene fatta senza PC utilizzando metodi alternativi

come l’uso di un configuratore, in questo caso si parla di “Easy Controller Mode”, o di altri metodi come l’uso di dip-switches localizzati sui dispositivi.

- Auto: la configurazione dei dispositivi avviene in modo automatico (plug&play); questa modalità è possibile solo per reti in cui vi è un dispositivo per ogni tipo.

Le modalità di configurazione ammesse ad essere utilizzate sono:- Modalità System: la configurazione dei dispositivi viene fatta con il software per PC ETS.- Modalità Easy: la configurazione dei dispositivi viene fatta con un software di

configurazione Easy per PC (Easy controller).

La modalità di configurazione Easy Controller mode non consente di realizzare reti più estese di una linea (si veda definizione di linea al paragrafo precedente)

Aspetti di sicurezzaIl sistema KNX è un sistema di tipo SELV, la massima tensione sul cavo bus è di 29Vcc ed è fornita da uno o più alimentatori, uno per ogni linea.Tutti i dispositivi KNX collegati alla rete devono garantire i requisiti SELV del sistema.

CertificazioneTutti i dispositivi KNX impiegati devono essere certificati, su di essi deve essere stampigliato il logo KNX. In particolare per i dispostivi Easy oltre al logo KNX deve esserci il simbolo EC che ne identifica la modalità Easy di tipo Controller Mode.

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1.3.3.4.2 Sistema di automazione bus KNX con dispositivi configurabili in modalità Easy - Controller mode

I dispositivi KNX Easy-Controller mode impiegati devono essere configurabili, oltre che con il software Easy controller, anche con il software di programmazione ETS. Pertanto, una rete composta di dispositivi Easy, che se configurata con il software Easy controller non può estendersi oltre una linea (max 252 dispositivi), può essere successivamente ampliata senza limiti fino alla massima estensione (oltre 64.000 dispositivi) di una rete KNX semplicemente riconfigurando i dispositivi con il software ETS: in tale operazione di ampliamento non è necessario sostituire i dispositivi Easy originariamente installati.

1.3.3.4.2.1 Dispositivi di sistema

Easy controllerEasy controller è il software semplificato per la messa in servizio di un impianto KNX Easy: deve essere installato su di un PC e richiede una connessione al bus KNX a cui sono collegati i dispositivi da configurare.

AlimentatoriCollegati al bus forniscono l’alimentazione per tutti i dispostivi KNX collegati. Sono autoprotetti (con bobina di disaccoppiamento integrata), alimentazione 230V - 50/60Hz. Dotati di pulsante per resettare tutti i dispositivi bus ad essi collegati.Disponibili con diverse potenze: 640mA e 320mA.Sono installabili su guida DIN, dimensioni di ingombro 4 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Ripetitore di linea/campoDa utilizzare qualora si debba realizzare un’architettura composta più di un segmento di linea.

Interfaccia KNX/USBQuesta interfaccia permette di accedere alle informazioni scambiate in una rete KNX (ad es. da un PC) mediante una porta USB.Il collegamento è effettuato tramite un cavo USB con presa di tipo B, tramite un cavo USB di lunghezza massima 5 m.Il dispositivo è installabile su guida DIN, ed ha dimensioni di ingombro 1 modulo.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Chiavetta KNX/USBQuesta interfaccia (dalle dimensioni di una chiavetta USB) permette di accedere alle informazioni scambiate in una rete KNX (ad es. da un PC) mediante una porta USB.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto a vite.

Interfaccia KNX/IPQuesta interfaccia permette di accedere alle informazioni scambiate in una rete KNX (ad es. da un PC) mediante una porta LAN. Supporta fino a 5 connessioni simultanee. Da utilizzare con App dedicata per la gestione dell’impianto domotico. Il dispositivo è installabile su guida DIN, dimensioni di ingombro 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

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Interfaccia KNX/IP - WirelessRealizza la connessione di dispositivi wireless (WLAN IEEE 802.11b/g) tipo PC, palmari, etc. al bus KNX. Alimentatore a spina 9V dc incluso. La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto a vite.

1.3.3.4.2.2 Dispositivi di ingresso

Modulo pulsantiera touch 6 canaliModulo a 6 canali indipendenti con comandi touch (capacitivi). Ad ogni canale è associato un led ambra/blu di localizzazione notturna o di visualizzazione dello stato del carico comandato. Da completare con placca touch vetro standard italiano.Consente l'invio di comandi ON-OFF con gestione fronti, comandi di commutazione, comandi temporizzati, comandi per la gestione delle tapparelle (punto di comando singolo o doppio), dimmer (punto di comando singolo o doppio) e scenari (memorizzazione e attivazione).La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Interfacce contatti 2 e 4 canaliInterfacce 2 e 4 canali per la lettura di 2/4 contatti liberi da potenziale (pulsanti, interruttori, sensori, etc.), per ogni canale di lettura vi è anche un canale di uscita in bassa potenza per alimentare led a basso assorbimento (max 1mA) di segnalazione del carico comandato via bus.Le funzioni realizzabili in modo indipendente per ogni canale sono: comandi on/off (commutazione ciclica e gestione fronti), comandi di memorizzazione ed esecuzione scenari, comandi dimmer a uno o due tasti, comandi tapparelle a uno o due tasti, comandi di impostazione modalità di termoregolazione (Comfort, Economy, Auto, Off).L’interfaccia può essere collocata in scatole da incasso all’interno di un copriforo da 1 modulo oppure all’interno della scatola dietro gli altri frutti.La lunghezza dei cavi di collegamento agli ingressi (pulsanti, interruttori) può raggiungere i 10 m.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Pulsantiera 4 canali da incassoLe funzioni realizzabili in modo indipendente per ogni canale sono: comandi on/off (commutazione ciclica e gestione fronti), comandi di memorizzazione ed esecuzione scenari, comandi dimmer a uno o due tasti, comandi tapparelle a uno o due tasti.Ogni canale è dotato di due led per la localizzazione notturna (led ambra) e per la segnalazione dello stato del carico (led verde).La pulsantiera viene posizionata all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Pulsantiera 6 canali da incassoModulo a 6 canali indipendenti con 3 tasti Chorus basculanti. Ad ogni canale è associato un led ambra/verde di localizzazione notturna o di visualizzazione dello stato del carico comandato. Consente l'invio di comandi ON-OFF con gestione fronti, comandi di commutazione, comandi temporizzati, comandi per la gestione delle tapparelle(punto di comando singolo o doppio), dimmer (punto di comando singolo o doppio) e scenari (memorizzazione e attivazione). La pulsantiera viene posizionata all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 3 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto ad innesto senza viti._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 296

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Pulsantiera 6 canali + 1 attuatore da incassoModulo a 6 canali indipendenti con 3 tasti Chorus basculanti ed attuatore 1 canale On/Off. Ad ogni canale è associato un led ambra/verde di localizzazione notturna o di visualizzazione dello stato del carico comandato. Una coppia di tasti può essere riservata per il comando locale dell'attuatore. L'attuatore gestisce il carico attraverso un contatto di uscita (NA) privo di potenziale. La pulsantiera consente l'invio di comandi ON-OFF con gestione fronti, comandi di commutazione, comandi temporizzati, comandi per la gestione delle tapparelle(punto di comando singolo o doppio), dimmer (punto di comando singolo o doppio) e scenari (memorizzazione e attivazione). L'attuatore consente l'esecuzione di comandi ON-OFF, comandi temporizzati con funzione di preallarme allo spegnimento, comandi prioritari e di gestione scenari. La pulsantiera viene posizionata all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 3 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto ad innesto senza viti.

Pulsantiera 6 canali + 1 attuatore tapparelle da incassoModulo a 6 canali indipendenti con 3 tasti Chorus basculanti ed attuatore tapparelle 1 canale. Ad ogni canale è associato un led ambra/verde di localizzazione notturna o di visualizzazione dello stato del carico comandato. Una coppia di tasti può essere riservata per il comando locale dell'attuatore. L'attuatore gestisce un motore per la movimentazione di tapparelle, tende, veneziane, avvolgibili, etc. attraverso 2 contatti di uscita (NA) interbloccati privi di potenziale. La pulsantiera consente l'invio di comandi ON-OFF con gestione fronti, comandi di commutazione, comandi temporizzati, comandi per la gestione delle tapparelle (punto di comando singolo o doppio), dimmer (punto di comando singolo o doppio) e scenari (memorizzazione e attivazione). L'attuatore consente l'esecuzione di comandi di movimentazione/regolazione/arresto, di comandi prioritari, di gestione scenari e di segnalazione di allarme. La pulsantiera viene posizionata all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 3 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto ad innesto senza viti.

1.3.3.4.2.3 Dispositivi sensori

Rivelatore IR con crepuscolare da incassoPermette di inviare un comando di attivazione temporizzata a dispositivi attuatori in funzione dei movimenti rivelati e della luminosità misurata. Il sensore a infrarossi passivo ha una lente orientabile ad apertura fissa.Il dispositivo è dotato frontalmente di due potenziometri, uno per la regolazione della soglia di luminosità, al di sopra della quale il dispositivo non invia alcun comando, e l’altro per la variazione del tempo di ciclo. Un led verde in posizione frontale indica la rivelazione del movimento e l’invio di un comando di attivazione via bus.Il rivelatore viene installato all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Cronotermostato da incassoE’ dotato di un display LCD con retroilluminazione RGB e di tasti per l’impostazione dei parametri e delle modalità di funzionamento tipiche di un cronotermostato; in particolare può essere impostata una programmazione settimanale (funzione di scheduler) secondo la quale comandare, via bus, direttamente un elemento riscaldante/raffrescante locale (e del sistema di umidificazione/deumidificazione) ed un numero illimitato di termostati in _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 297

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modalità di funzionamento ‘slave’ (in questo caso il cronotermostato viene definito ‘master’).Nella modalità di controllo master/slave il cronotermostato, secondo la propria programmazione temporale, invia agli slave il valore del set-point di temperatura da usare per la regolazione: comfort, pre-comfort, economy.Il cronotermostato effettua localmente la misura della temperatura ed implementa un algoritmo di regolazione per il controllo dell’elemento riscaldante/raffrescante locale, che può essere una elettrovalvola, un fan-coil o altri apparecchi di funzionamento similare. Le elettrovalvole possono essere di tipo On/Off o comandabili a impulsi (PWM). Nel caso di fan-coil è possibile controllare l’elettrovalvola di intercettazione e le tre velocità della ventola. Il comando delle elettrovalvole e dei fan-coil è realizzato utilizzando attuatori bus con uscite a relè.Il cronotermostato dispone a bordo di un’uscita per il comando dell’elettrovalvola di zona, di un ingresso per contatto privo di potenziale per funzione contatto finestra e di un ingresso per sensore NTC di temperatura esterna.Oltre alla funzione di cronotermostato, il dispositivo include anche la funzione di programmatore orario, con 7 profili liberamente programmabili per la gestione di attuatori KNX.Il dispositivo prevede un’alimentazione di backup, con batterie alloggiate nel frontale estraibile, per garantire l’aggiornamento del giorno e dell’ora in caso di assenza di tensione bus.Il cronotermostato viene installato all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 3 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Termostato da incassoE’ dotato di un display LCD con retroilluminazione RGB e di tasti per l’impostazione dei parametri e delle modalità di funzionamento tipiche di un termostato.Il termostato effettua localmente la misura della temperatura ed implementa un algoritmo di regolazione per il controllo dell’elemento riscaldante/raffrescante locale (e del sistema di umidificazione/deumidificazione), che può essere una elettrovalvola, un fan-coil o altri apparecchi di funzionamento similare. Le elettrovalvole possono essere di tipo On/Off o comandabili a impulsi (PWM). Nel caso di fan-coil è possibile controllare l’elettrovalvola di intercettazione e le tre velocità della ventola. Il comando delle elettrovalvole e dei fan-coil è realizzato utilizzando attuatori bus con uscite a relè.Il termostato può funzionare come ‘slave’ comandato da un cronotermostato o da un altro dispositivo, il quale gli invia i comandi di cambio modalità (comfort, pre-comfort, economy) secondo una programmazione predefinita dall’utente.Il termostato dispone a bordo di un’uscita per il comando dell’elettrovalvola di zona, di un ingresso per contatto privo di potenziale per funzione contatto finestra e di un ingresso per sensore NTC di temperatura esterna.Se nell’impianto sono presenti elementi remoti con logica di controllo propria (sonde di termoregolazione), il termostato può essere usato come unità di visualizzazione ed impostazione dei loro parametri di funzionamento (max 4 elementi).Il termostato viene installato all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Sonda di termoregolazione da incassoLa sonda effettua localmente la misura della temperatura ed implementa un algoritmo di regolazione per il controllo dell’elemento riscaldante/raffrescante locale, che può essere una elettrovalvola, un fan-coil o altri apparecchi di funzionamento similare. Le

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elettrovalvole possono essere di tipo On/Off o comandabili a impulsi (PWM). Nel caso di fan-coil è possibile controllare l’elettrovalvola di intercettazione e le tre velocità della ventola. Il comando delle elettrovalvole e dei fan-coil è realizzato utilizzando attuatori bus con uscite a relè.La sonda può essere abbinata a termostati/cronotermostati per la regolazione della temperatura a zone e per il controllo e la visualizzazione dei parametri della sonda stessa.La sonda dispone a bordo di un ingresso per contatto privo di potenziale per funzione contatto finestra e di un ingresso per sensore NTC di temperatura esterna.La sonda viene installata all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 1 modulo.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Sonda di termoregolazione/umidità da incassoLa sonda effettua localmente la misura della temperatura e dell’umidità ed implementa un algoritmo di regolazione per il controllo dell’elemento riscaldante/raffrescante locale (e del sistema di umidificazione/deumidificazione), che può essere una elettrovalvola, un fan-coil o altri apparecchi di funzionamento similare. Le elettrovalvole possono essere di tipo On/Off o comandabili a impulsi (PWM). Nel caso di fan-coil è possibile controllare l’elettrovalvola di intercettazione e le tre velocità della ventola. Il comando delle elettrovalvole e dei fan-coil è realizzato utilizzando attuatori bus con uscite a relè.La sonda può essere abbinata a termostati/cronotermostati per la regolazione della temperatura a zone e per il controllo e la visualizzazione dei parametri della sonda stessa.La sonda dispone a bordo di un ingresso per contatto privo di potenziale per funzione contatto finestra e di un ingresso per sensore NTC di temperatura esterna.La sonda viene installata all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 1 modulo.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Sensore di temperatura/umidità da incassoIl dispositivo è dotato di sensore di temperatura e di umidità integrati e permette di inviare sul bus le misure ambientali di temperatura e di umidità relativa.

Cronotermostato da pareteE’ dotato di un display e di tasti per l’impostazione dei parametri e delle modalità di funzionamento tipiche di un cronotermostato; in particolare può essere impostata una programmazione settimanale (funzione di scheduler) secondo la quale comandare, via bus, direttamente un elemento riscaldante/raffrescante locale ed un numero illimitato di termostati in modalità di funzionamento ‘slave’, in questo caso il cronotermostato viene definito ‘master’.Nella modalità di controllo master/slave il cronotermostato, secondo la propria programmazione temporale, invia agli slave il valore del set-point di temperatura da usare per la regolazione: comfort, pre-comfort, economy.Il cronotermostato effettua localmente la misura della temperatura ed implementa un algoritmo di regolazione per il controllo dell’elemento riscaldante/raffrescante locale, che può essere una elettrovalvola o altri apparecchi di funzionamento similare. Le elettrovalvole possono essere di tipo: On/Off, a regolazione continua (0-100%) e comandabili a impulsi (PWM). Il comando delle elettrovalvole è realizzato utilizzando attuatori bus con uscite a relè.Il cronotermostato può essere montato a parete mediante tasselli oppure con delle viti sui fori di fissaggio delle scatole da muro standard di 3 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Termostato da parete

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E’ dotato di un display e di tasti per l’impostazione dei parametri e delle modalità di funzionamento tipiche di un termostato;Il termostato effettua localmente la misura della temperatura ed implementa un algoritmo di regolazione per il controllo dell’elemento riscaldante/raffrescante locale, che può essere una elettrovalvola, un fan-coil o altri apparecchi di funzionamento similare. Le elettrovalvole possono essere di tipo: On/Off, a regolazione continua (0-100%) e comandabili a impulsi (PWM). Nel caso di fan-coil è possibile controllare l’elettrovalvola di intercettazione e le tre velocità della ventola. Il comando delle elettrovalvole e dei fan-coil è realizzato utilizzando attuatori bus con uscite a relè.Il termostato può funzionare come ‘slave’ comandato da un cronotermostato o da un altro dispositivo, il quale gli invia i comandi di cambio modalità (comfort, pre-comfort, economy) secondo una programmazione predefinita dall’utente.Il termostato può essere montato a parete mediante tasselli oppure con delle viti sui fori di fissaggio delle scatole da muro standard di 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

1.3.3.4.2.4 Dispositivi di uscita

Attuatore 1 canale 16A da incassoPermette di comandare un carico attraverso un contatto a relè di 16 A (NA+NC).Le funzioni realizzate sono: attivazione e disattivazione carichi, esecuzione di comandi temporizzati (chiusura contatto monostabile), esecuzione comandi prioritari e gestione scenari. Lo stato dell’uscita è disponibile via bus.L’attuatore è dotato sulla parte frontale di un led (verde) per la segnalazione visiva dello stato del contatto di uscita.L’uscita può essere comandata anche manualmente attraverso un pulsante sul frontale.L’attuatore viene installato all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatore 4 canali 10A da guida DINPermette di comandare 4 carichi in modo indipendente attraverso contatti da 10 A (NA).Le funzioni realizzate in modo indipendente per ogni canale sono: attivazione e disattivazione carichi, esecuzione di comandi temporizzati (chiusura contatto monostabile), esecuzione comandi prioritari e gestione scenari. Lo stato di ogni singola uscita è disponibile via bus.L’attuatore è dotato sul frontale di un led (verde) per ogni canale di uscita per la segnalazione visiva dello stato del relè ad essa associato.Ogni uscita può essere comandata manualmente mediante un pulsante posto sul frontale.Il dispositivo è installabile su guida DIN, dimensioni di ingombro 4 moduli DIN.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatore 4 canali 16AX da guida DINPermette di comandare 4 carichi in modo indipendente attraverso contatti da 16 A (NA).Le funzioni realizzate in modo indipendente per ogni canale sono: attivazione e disattivazione carichi, esecuzione di comandi temporizzati (chiusura contatto monostabile), esecuzione comandi prioritari e gestione scenari. Lo stato di ogni singola uscita è disponibile via bus.L’attuatore è dotato sul frontale di un led (verde) per ogni canale di uscita per la segnalazione visiva dello stato del relè ad essa associato.Ogni uscita può essere comandata manualmente mediante un pulsante posto sul frontale.Il dispositivo è installabile su guida DIN, dimensioni di ingombro 4 moduli DIN._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 300

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La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatore per comando motore 1 canale 6A da incassoPermette di comandare motori a 2 sensi di marcia per l’azionamento di tapparelle, veneziane, tende, lucernari, etc.Le funzioni realizzate sono: movimentazione tapparelle, veneziane e lucernari, esecuzione di comandi prioritari, gestione scenari, blocco di ogni movimentazione a seguito di una segnalazione di allarme (tipicamente allarme vento).L’attuatore viene installato all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatori per comando motori da 2 e 4 canali 6A da guida DINPermettono il controllo 2 e di 4 motori a due sensi di marcia per l’azionamento di tapparelle, veneziane, tende, lucernari, etc. Le funzioni realizzate sono: movimentazione tapparelle, veneziane e lucernari, esecuzione di comandi prioritari, gestione scenari, blocco di ogni movimentazione a seguito di una segnalazione di allarme (tipicamente allarme vento).I dispositivi sono installabili su guida DIN, le dimensioni di ingombro sono di 4 moduli DIN.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatori dimmer universaliPermettono la regolazione e la commutazione di lampade ad incandescenza, lampade alogene e lampade alogene a basso voltaggio (alimentate con trasformatori elettronici e trasformatori ad avvolgimento), lampade a LED 230V dimmerabili e lampade CFL dimmerabili, con selezione manuale del tipo di carico (Leading Edge o Trailing Edge). Funzione di soft-start di protezione lampade.Permette l’esecuzione di comandi ON-OFF, comandi temporizzati, comandi prioritari, di regolazione luminosità e di gestione scenari. Led frontale per la segnalazione dello stato del carico.Il dispositivo è installabile su guida DIN, con dimensioni di ingombro di 4 moduli DIN.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatori dimmer per LEDIn versione CVD (controllo a tensione costante) per la regolazione di strisce LED RGB(W) e in versione CCD (controllo a corrente costante) per la regolazione di LED di potenza.Permettono l’esecuzione di comandi ON-OFF, regolazione e impostazione del livello di luminosità di ogni singolo canale e dei 4 canali contemporaneamente, selezione feedback di stato o valore di luminosità, gestione scenari, sequenze temporizzate, comandi prioritari, funzioni logiche. Led frontali per la segnalazione dello stato del carico e di altri parametri di funzionamento.I dispositivi sono installabili su guida DIN, con dimensioni di ingombro di 4 moduli DIN.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

1.3.3.4.2.5 Controllo energia

Contatore di energia monofase digitaleConsente la misura e la visualizzazione a display dei valori di energia attiva (erogata e assorbita) e di potenza attiva istantanea (erogata o assorbita). Se utilizzato in abbinamento all'interfaccia KNX permette di inviare i valori misurati su bus KNX.

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Contatori di energia trifase digitaliConsentono la misura e la visualizzazione a display dei valori di energia attiva e reattiva (erogata e assorbita) e di potenza attiva e reattiva istantanea. Se utilizzati in abbinamento all'interfaccia KNX permettono di inviare i valori misurati su bus KNX.

1.3.3.4.2.6 Dispositivi per la supervisione

1.3.3.4.2.6.1 Pannelli touch comando e visualizzazione KNX

Permettono di supervisionare tutte le funzioni domotiche. Disponibili nei colori bianco e nero, dotati di display LCD touch-screen a colori da 4,3”, montaggio a parete;Integra le funzioni di comando e visualizzazione KNX: comandi on/off, tapparelle, dimmer, termoregolazione, scenari, timer, funzioni logiche, gestione ingressi e uscite indipendenti. Consentono il controllo del sistema antintrusione, la gestione dell’energia e il controllo carichi.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

1.3.3.4.2.6.2 Videocitofono vivavoce combinato con comando e visualizzazione KNX

Postazioni interne videocitofoniche con audio vivavoce e cornetta integrati, disponibili nei colori bianco e nero, dotate di display LCD touch-screen a colori da 4,3”, aventi le seguenti caratteristiche:- comando apriporta, visualizzazione immagini dai posti esterni, zoom immagine, 2 funzioni ausiliarie e fino a 10 intercomunicanti, richiesta aiuto al portiere ,segreteria videocitofonica;- regolazione volume suoneria con melodie personalizzabili;- regolazione luminosità del display; - ingresso per chiamata da pianerottolo e ingresso allarme.- montaggio a parete o a tavolo con accessori;- integrano le funzioni di comando e visualizzazione KNX: comandi on/off, tapparelle, dimmer, termoregolazione, scenari, timer, funzioni logiche, gestione ingressi e uscite indipendenti. Consentono il controllo del sistema antintrusione, la gestione dell’energia e il controllo carichi.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

1.3.3.4.2.7 Dispositivi per l’integrazione con altri sistemi

Modulo di ingresso 8 canali RF da incassoPermette di integrare in una rete KNX-Easy 8 diverse sorgenti di comando RF (pulsantiere, rilevatori IR, telecomandi, etc.).Il dispositivo viene installato all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Modulo di interfaccia verso il sistema antifurto RFPermette di integrare in una rete KNX-Easy il sistema antintrusione.Consente la gestione delle funzionalità del sistema antintrusione (comandi, segnalazioni di allarmi, stato sensori, guasti, malfunzionamenti, eventi di sistema) via bus KNX.Il dispositivo viene installato all’interno della centrale antifurto.

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La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

1.3.3.4.3 Sistema di automazione bus KNX con dispositivi configurabili in modalità System

I dispositivi KNX System sono configurabili con il software di programmazione ETS.

1.3.3.4.3.1 Dispositivi di sistema

AlimentatoriCollegati al bus forniscono l’alimentazione per tutti i dispostivi KNX collegati. Sono autoprotetti (con bobina di disaccoppiamento integrata), alimentazione 230V – 50/60Hz. Dotati di pulsante per resettare tutti i dispositivi bus ad essi collegati.Disponibili con diverse potenze: 640mA e 320mA.Sono installabili su guida DIN, dimensioni di ingombro 4 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Accoppiatore di linea/campoE’ necessario nel caso in cui l’impianto sia realizzato con più di una linea; esso garantisce la separazione galvanica tra le linee, oltre a fare un’azione di filtro sui telegrammi limitatamente alle linee in cui questi devono essere trasmessi.Il dispositivo è installabile su guida DIN, dimensioni di ingombro 2 moduli.Il collegamento alle linee principale e secondaria si effettua con morsetti BUS ad innesto senza viti.

Interfaccia KNX/USBQuesta interfaccia permette di accedere alle informazioni scambiate in una rete KNX (ad es. da un PC) mediante una porta USB.Il collegamento è effettuato tramite un cavo USB con presa di tipo B, tramite un cavo USB di lunghezza massima 5 m.Il dispositivo è installabile su guida DIN, ed ha ognuno dimensioni di ingombro 1 modulo.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Chiavetta KNX/USBQuesta interfaccia (dalle dimensioni di una chiavetta USB) permette di accedere alle informazioni scambiate in una rete KNX (ad es. da un PC) mediante una porta USB.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto a vite.

Router KNX/IPConsente l’invio di telegrammi tra linee diverse attraverso una LAN (IP) come una dorsale rapida. Inoltre, il router è adatto per connettere un PC alla rete KNX per esempio per la programmazione ETS.Il dispositivo è installabile su guida DIN, dimensioni di ingombro 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Interfaccia KNX/IPQuesta interfaccia permette di accedere alle informazioni scambiate in una rete KNX (ad es. da un PC) mediante una porta LAN. Supporta fino a 5 connessioni simultanee. Da utilizzare con APP dedicata per la gestione dell’impianto domotico. _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 303

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Il dispositivo è installabile su guida DIN, dimensioni di ingombro 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Interfaccia KNX/IP - WirelessRealizza la connessione di dispositivi wireless (WLAN IEEE 802.11b/g) tipo PC, palmari, etc. al bus KNX. Alimentatore a spina 9V dc incluso. La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto a vite.

1.3.3.4.3.2 Dispositivi di ingresso

Modulo pulsantiera touch 6 canaliModulo a 6 canali indipendenti con comandi touch (capacitivi). Ad ogni canale è associato un led ambra/blu di localizzazione notturna o di visualizzazione dello stato del carico comandato. Da completare con placca touch vetro standard italiano.Consente l'invio di comandi ON-OFF con gestione fronti, comandi di commutazione, comandi temporizzati, comandi per la gestione delle tapparelle (punto di comando singolo o doppio), dimmer (punto di comando singolo o doppio) e scenari (memorizzazione e attivazione).La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Interfacce contatti 2 e 4 canaliInterfacce 2 e 4 canali per la lettura di 2/4 contatti liberi da potenziale (pulsanti, interruttori, sensori, etc.), per ogni canale di lettura vi è anche un canale di uscita in bassa potenza per alimentare led a basso assorbimento (max 1mA) di segnalazione del carico comandato via bus.Le funzioni realizzabili in modo indipendente per ogni canale sono: comandi on/off (commutazione ciclica e gestione fronti), comandi di memorizzazione ed esecuzione scenari, comandi dimmer a uno o due tasti, comandi tapparelle a uno o due tasti, comandi di impostazione modalità di termoregolazione (Comfort, Economy, Auto, Off), conteggio impulsi (forniti da contatori acqua o energia), comandi sequenza.L’interfaccia può essere collocata in scatole da incasso all’interno di un copriforo da 1 modulo oppure all’interno della scatola dietro gli altri frutti.La lunghezza dei cavi di collegamento agli ingressi (pulsanti, interruttori) può raggiungere i 10m.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Modulo 8 ingressi in tensione da guida DINPermette di leggere lo stato di contatti (pulsanti, interruttori, allarmi, stato magnetotermici, etc.) in tensione 24-48Vdc o 24-230Vac.Le funzioni realizzabili in modo indipendente per ogni canale sono: comandi on/off (commutazione ciclica e gestione fronti), comandi e sequenze di commutazione, gestione chiusura contatti breve/prolungata, comandi temporizzati, comandi prioritari, comandi dimmer a uno o due tasti, comandi tapparelle a uno o due tasti, scenari, conteggio impulsi, etc.La massima lunghezza dei cavi di collegamento tra gli ingressi ed i dispositivi collegati (pulsanti, interruttori) è di 100m.I dispositivi sono installabili su guida DIN, le dimensioni di ingombro sono 4 moduli DIN.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Pulsantiera 4 canali da incasso_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 304

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Le funzioni realizzabili in modo indipendente per ogni canale sono: comandi on/off (commutazione ciclica e gestione fronti), comandi di memorizzazione ed esecuzione scenari, comandi dimmer a uno o due tasti, comandi tapparelle a uno o due tasti.Ogni canale è dotato di due led per la localizzazione notturna (led ambra) e per la segnalazione dello stato del carico (led verde).La pulsantiera viene posizionata all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Pulsantiera 6 canali da incassoModulo a 6 canali indipendenti con 3 tasti Chorus basculanti. Ad ogni canale è associato un led ambra/verde di localizzazione notturna o di visualizzazione dello stato del carico comandato. Consente l'invio di comandi ON-OFF con gestione fronti, comandi di commutazione, comandi temporizzati, comandi per la gestione delle tapparelle(punto di comando singolo o doppio), dimmer (punto di comando singolo o doppio) e scenari (memorizzazione e attivazione). La pulsantiera viene posizionata all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 3 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto ad innesto senza viti.

Pulsantiera 6 canali + 1 attuatore da incassoModulo a 6 canali indipendenti con 3 tasti Chorus basculanti ed attuatore 1 canale On/Off. Ad ogni canale è associato un led ambra/verde di localizzazione notturna o di visualizzazione dello stato del carico comandato. Una coppia di tasti può essere riservata per il comando locale dell'attuatore. L'attuatore gestisce il carico attraverso un contatto di uscita (NA) privo di potenziale. La pulsantiera consente l'invio di comandi ON-OFF con gestione fronti, comandi di commutazione, comandi temporizzati, comandi per la gestione delle tapparelle(punto di comando singolo o doppio), dimmer (punto di comando singolo o doppio) e scenari (memorizzazione e attivazione). L'attuatore consente l'esecuzione di comandi ON-OFF, comandi temporizzati con funzione di preallarme allo spegnimento, comandi prioritari e di gestione scenari. La pulsantiera viene posizionata all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 3 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto ad innesto senza viti.

Pulsantiera 6 canali + 1 attuatore tapparelle da incassoModulo a 6 canali indipendenti con 3 tasti Chorus basculanti ed attuatore tapparelle 1 canale. Ad ogni canale è associato un led ambra/verde di localizzazione notturna o di visualizzazione dello stato del carico comandato. Una coppia di tasti può essere riservata per il comando locale dell'attuatore. L'attuatore gestisce un motore per la movimentazione di tapparelle, tende, veneziane, avvolgibili, etc. attraverso 2 contatti di uscita (NA) interbloccati privi di potenziale. La pulsantiera consente l'invio di comandi ON-OFF con gestione fronti, comandi di commutazione, comandi temporizzati, comandi per la gestione delle tapparelle (punto di comando singolo o doppio), dimmer (punto di comando singolo o doppio) e scenari (memorizzazione e attivazione). L'attuatore consente l'esecuzione di comandi di movimentazione/regolazione/arresto, di comandi prioritari, di gestione scenari e di segnalazione di allarme. La pulsantiera viene posizionata all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 3 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto ad innesto senza viti.

1.3.3.4.3.3 Dispositivi combinati_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 305

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Modulo 4 in + 4 out universali + 4 in binari da guida DINModulo combinato dotato di 4 canali di ingresso universali, 4 canali di uscita digitali PWM per LED (3,3V) e 4 canali di ingresso per contatti privi di potenziale. I 4 canali di ingresso universali sono configurabili per operare come ingressi binari per contatti privi di potenziale, ingressi analogici, ingressi digitali per dispositivi di misura con interfaccia S0, ingressi per sensori NTC utilizzabili anche per i controllo di altrettante zone di termoregolazione (funzione termostato). LED frontali per la segnalazione dello stato degli ingressi. Il dispositivo è installabile su guida DIN, con dimensioni di ingombro di 4 moduli DIN. La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti. Attuatore combinato 4 canali 10A + 4 in/out universali da guida DINAttuatore combinato dotato di 4 canali di ingresso/uscita universali, liberamente impostabili come ingressi o come uscite e di 4 canali di uscita a relè per l’attivazione di carichi attraverso contatti di uscita. I 4 canali di ingresso/uscita sono configurabili per operare come ingressi binari per contatti privi di potenziale, ingressi analogici, uscite digitali PWM per LED (3,3V), ingressi digitali per dispositivi di misura con interfaccia S0, ingressi di comando locale delle uscite a relè, ingressi per sensori NTC utilizzabili anche per il controllo di max 2 zone di termoregolazione (funzione termostato). LED frontali per la segnalazione di chiusura dei contatti di uscita e dello stato degli ingressi. Il dispositivo è installabile su guida DIN, con dimensioni di ingombro di 4 moduli DIN. La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

1.3.3.4.3.4 Controllo energia

Contatore di energia monofase digitaleConsente la misura e la visualizzazione a display dei valori di energia attiva (erogata e assorbita) e di potenza attiva istantanea (erogata o assorbita). Se utilizzato in abbinamento all'interfaccia KNX permette di inviare i valori misurati su bus KNX.

Contatori di energia trifase digitaliConsentono la misura e la visualizzazione a display dei valori di energia attiva e reattiva (erogata e assorbita) e di potenza attiva e reattiva istantanea. Se utilizzati in abbinamento all'interfaccia KNX permettono di inviare i valori misurati su bus KNX.

1.3.3.4.3.5 Dispositivi sensori

Rivelatore IR con crepuscolare da incassoPermette di inviare un comando di attivazione temporizzata a dispositivi attuatori in funzione dei movimenti rivelati e della luminosità misurata. Il sensore a infrarossi passivo ha una lente orientabile ad apertura fissa.Il dispositivo è dotato frontalmente di due potenziometri, uno per la regolazione della soglia di luminosità, al di sopra della quale il dispositivo non invia alcun comando, e l’altro per la variazione del tempo di ciclo. Un led verde in posizione frontale indica la rivelazione del movimento e l’invio di un comando di attivazione via bus.Il rivelatore viene installato all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Sensori di presenza e di movimento da soffittoPermettono di rilevare la presenza o il movimento di persone. I sensori di presenza sono disponibili anche con la funzione di controllo costante di luminosità._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 306

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I sensori sono a montaggio superficiale (da parete).La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Cronotermostato da incassoE’ dotato di un display LCD con retroilluminazione RGB e di tasti per l’impostazione dei parametri e delle modalità di funzionamento tipiche di un cronotermostato; in particolare può essere impostata una programmazione settimanale (funzione di scheduler) secondo la quale comandare, via bus, direttamente un elemento riscaldante/raffrescante locale (e del sistema di umidificazione/deumidificazione) ed un numero illimitato di termostati in modalità di funzionamento ‘slave’ (in questo caso il cronotermostato viene definito ‘master’).Nella modalità di controllo master/slave il cronotermostato, secondo la propria programmazione temporale, invia agli slave il valore del set-point di temperatura da usare per la regolazione: comfort, pre-comfort, economy.Il cronotermostato effettua localmente la misura della temperatura ed implementa un algoritmo di regolazione per il controllo dell’elemento riscaldante/raffrescante locale, che può essere una elettrovalvola, un fan-coil o altri apparecchi di funzionamento similare. Le elettrovalvole possono essere di tipo On/Off, a regolazione continua (0-100%) o comandabili a impulsi (PWM). Nel caso di fan-coil è possibile controllare l’elettrovalvola di intercettazione e fino a tre velocità della ventola. Il comando delle elettrovalvole e dei fan-coil è realizzato utilizzando attuatori bus con uscite a relè.Il cronotermostato dispone a bordo di un’uscita per il comando dell’elettrovalvola di zona o come uscita generica (per l'esecuzione di comandi ON/OFF, comandi temporizzati, comandi prioritari o gestione scenari), di un ingresso per contatto privo di potenziale (per funzione contatto finestra, per gestione fronti, dimmer, tapparelle o scenari) e di un ingresso per sensore NTC di temperatura esterna.Oltre alla funzione di cronotermostato, il dispositivo include anche la funzione di programmatore orario, con 10 profili liberamente programmabili per la gestione di attuatori KNX.Il dispositivo prevede un’alimentazione di backup, con batterie alloggiate nel frontale estraibile, per garantire l’aggiornamento del giorno e dell’ora in caso di assenza di tensione bus.Via bus possono essere impostati tutti i normali parametri di funzionamento (ad es. da un PC di supervisione): commutazione algoritmo di regolazione da estate a inverno, set-point di temperatura per i diversi modi di funzionamento (comfort, pre-comfort, economy, etc.).Il cronotermostato viene installato all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 3 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Termostato da incassoE’ dotato di un display LCD con retroilluminazione RGB e di tasti per l’impostazione dei parametri e delle modalità di funzionamento tipiche di un termostato.Il termostato effettua localmente la misura della temperatura ed implementa un algoritmo di regolazione per il controllo dell’elemento riscaldante/raffrescante locale (e del sistema di umidificazione/deumidificazione), che può essere una elettrovalvola, un fan-coil o altri apparecchi di funzionamento similare. Le elettrovalvole possono essere di tipo On/Off, a regolazione continua (0-100%) o comandabili a impulsi (PWM). Nel caso di fan-coil è possibile controllare l’elettrovalvola di intercettazione e fino a tre velocità della ventola. Il comando delle elettrovalvole e dei fan-coil è realizzato utilizzando attuatori bus con uscite a relè.Il termostato può funzionare come ‘slave’ comandato da un cronotermostato o da un altro

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 307

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dispositivo, il quale gli invia i comandi di cambio modalità (comfort, pre-comfort, economy) secondo una programmazione predefinita dall’utente.Il termostato dispone a bordo di un’uscita per il comando dell’elettrovalvola di zona o come uscita generica (per l'esecuzione di comandi ON/OFF, comandi temporizzati, comandi prioritari o gestione scenari), di un ingresso per contatto privo di potenziale (per funzione contatto finestra, per gestione fronti, dimmer, tapparelle o scenari) e di un ingresso per sensore NTC di temperatura esterna.Se nell’impianto sono presenti elementi remoti con logica di controllo propria (sonde di termoregolazione), il termostato può essere usato come unità di visualizzazione ed impostazione dei loro parametri di funzionamento (max 4 elementi).Via bus possono essere impostati tutti i normali parametri di funzionamento (ad es. da un PC di supervisione): commutazione algoritmo di regolazione da estate a inverno, set-point di temperatura per i diversi modi di funzionamento (comfort, pre-comfort, economy, etc.).Il termostato viene installato all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Sonda di termoregolazione da incassoLa sonda effettua localmente la misura della temperatura ed implementa un algoritmo di regolazione per il controllo dell’elemento riscaldante/raffrescante locale, che può essere una elettrovalvola, un fan-coil o altri apparecchi di funzionamento similare. Le elettrovalvole possono essere di tipo On/Off, a regolazione continua (0-100%) o comandabili a impulsi (PWM). Nel caso di fan-coil è possibile controllare l’elettrovalvola di intercettazione e fino a tre velocità della ventola. Il comando delle elettrovalvole e dei fan-coil è realizzato utilizzando attuatori bus con uscite a relè.La sonda può essere abbinata a termostati/cronotermostati per la regolazione della temperatura a zone e per il controllo e la visualizzazione dei parametri della sonda stessa.La sonda dispone a bordo di un ingresso per contatto privo di potenziale (per funzione contatto finestra, per gestione fronti, dimmer, tapparelle o scenari) e di un ingresso per sensore NTC di temperatura esterna o in alternativa come secondo ingresso per contatto privo di potenziale.Via bus possono essere impostati tutti i normali parametri di funzionamento (ad es. da un PC di supervisione): commutazione algoritmo di regolazione da estate a inverno, set-point di temperatura per i diversi modi di funzionamento (comfort, pre-comfort, economy, etc.).La sonda viene installata all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 1 modulo.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Sonda di termoregolazione/umidità da incassoLa sonda effettua localmente la misura della temperatura e dell’umidità ed implementa un algoritmo di regolazione per il controllo dell’elemento riscaldante/raffrescante locale (e del sistema di umidificazione/deumidificazione), che può essere una elettrovalvola, un fan-coil o altri apparecchi di funzionamento similare. Le elettrovalvole possono essere di tipo On/Off, a regolazione continua (0-100%) o comandabili a impulsi (PWM). Nel caso di fan-coil è possibile controllare l’elettrovalvola di intercettazione e fino a tre velocità della ventola. Il comando delle elettrovalvole e dei fan-coil è realizzato utilizzando attuatori bus con uscite a relè.La sonda può essere abbinata a termostati/cronotermostati per la regolazione della temperatura a zone e per il controllo e la visualizzazione dei parametri della sonda stessa.La sonda dispone a bordo di un ingresso per contatto privo di potenziale (per funzione contatto finestra, per gestione fronti, dimmer, tapparelle o scenari) e di un ingresso per sensore NTC di temperatura esterna o in alternativa come secondo ingresso per contatto privo di potenziale.

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 308

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Via bus possono essere impostati tutti i normali parametri di funzionamento (ad es. da un PC di supervisione): commutazione algoritmo di regolazione da estate a inverno, set-point di temperatura per i diversi modi di funzionamento (comfort, pre-comfort, economy, etc.).La sonda viene installata all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 1 modulo.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Sensore di temperatura/umidità da incassoIl dispositivo è dotato di sensore di temperatura e di umidità integrati e permette di inviare sul bus le misure di temperatura e di umidità relativa ambientali.

Termostato touch da incassoDotato di interfaccia utente con comandi di tipo touch su placca in vetro e display a retroproiezione.Il termostato effettua localmente la misura della temperatura ed implementa un algoritmo di regolazione per il controllo dell’elemento riscaldante/raffrescante locale, che può essere una elettrovalvola, un fan-coil o altri apparecchi di funzionamento similare. Le elettrovalvole possono essere di tipo On/Off, a regolazione continua (0-100%) o comandabili a impulsi (PWM). Nel caso di fan-coil è possibile controllare l’elettrovalvola di intercettazione e fino a tre velocità della ventola. Il comando delle elettrovalvole e dei fan-coil è realizzato utilizzando attuatori bus con uscite a relè.Il termostato dispone a bordo di un ingresso per contatto privo di potenziale (per funzione contatto finestra, per gestione fronti, dimmer, tapparelle o scenari) e di un ingresso per sensore NTC di temperatura esterna.Gestione della temperatura manuale o su 3 livelli (comfort, pre-comfort, economy).La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Cronotermostato da pareteE’ dotato di un display e di tasti per l’impostazione dei parametri e delle modalità di funzionamento tipiche di un cronotermostato; in particolare può essere impostata una programmazione settimanale (funzione di scheduler) secondo la quale comandare, via bus, direttamente un elemento riscaldante/raffrescante locale ed un numero illimitato di termostati in modalità di funzionamento ‘slave’, in questo caso il cronotermostato viene definito ‘master’.Nella modalità di controllo master/slave il cronotermostato, secondo la propria programmazione temporale, comanda agli slave il valore del set-point di temperatura da usare per la regolazione: comfort, pre-comfort, economy.Il cronotermostato effettua localmente la misura della temperatura ed implementa un algoritmo di regolazione per il controllo dell’elemento riscaldante/raffrescante locale, che può essere una elettrovalvola o altri apparecchi di funzionamento similare. Le elettrovalvole possono essere di tipo: On/Off, a regolazione continua (0-100%) e comandabili a impulsi (PWM). Il comando delle elettrovalvole è realizzato utilizzando attuatori bus con uscite a relè.Via bus possono essere impostati tutti i normali parametri di funzionamento (ad es. da un PC di supervisione): commutazione algoritmo di regolazione da estate a inverno, set-point di temperatura per i diversi modi di funzionamento (comfort, pre-comfort, economy, etc.).Il cronotermostato può essere montato a parete mediante tasselli oppure con delle viti sui fori di fissaggio delle scatole da muro standard di 3 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Termostato da parete

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E’ dotato di un display e di tasti per l’impostazione dei parametri e delle modalità di funzionamento tipiche di un termostato.Il termostato effettua localmente la misura della temperatura ed implementa un algoritmo di regolazione per il controllo dell’elemento riscaldante/raffrescante locale, che può essere una elettrovalvola, un fan-coil o altri apparecchi di funzionamento similare. Le elettrovalvole possono essere di tipo: On/Off, a regolazione continua (0-100%) e comandabili a impulsi (PWM). Nel caso di fan-coil è possibile controllare l’elettrovalvola di intercettazione e le tre velocità della ventola. Il comando delle elettrovalvole e dei fan-coil è realizzato utilizzando attuatori bus con uscite a relè.Il termostato può funzionare come ‘slave’ comandato da un cronotermostato o da un altro dispositivo, il quale gli invia i comandi di cambio modalità (comfort, pre-confort, economy) secondo una programmazione predefinita dall’utente.Via bus possono essere impostati tutti i normali parametri di funzionamento (ad es. da un PC di supervisione): commutazione algoritmo di regolazione da estate a inverno, set-point di temperatura per i diversi modi di funzionamento (comfort, economy, etc.).Il termostato può essere montato a parete mediante tasselli oppure con delle viti sui fori di fissaggio delle scatole da muro standard di 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

1.3.3.4.3.6 Dispositivi funzione

Modulo logicoModulo logico multifunzione. Sono disponibili 3 pulsanti locali e 3 LED di visualizzazione liberamente configurabili. La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

1.3.3.4.3.7 Dispositivi di uscita

Attuatore 1 canale 16A da incassoPermette di comandare un carico attraverso un contatto a relè di 16 A (NA+NC).Le funzioni realizzate sono: attivazione e disattivazione carichi, esecuzione di comandi temporizzati (chiusura contatto monostabile), esecuzione comandi prioritari e gestione scenari. Lo stato dell’uscita è disponibile via bus.L’attuatore è dotato sulla parte frontale di un led (verde) per la segnalazione visiva dello stato del contatto di uscita.L’uscita può essere comandata anche manualmente attraverso un pulsante sul frontale.L’attuatore viene installato all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatore 4 canali 10A da guida DINPermette di comandare 4 carichi in modo indipendente attraverso contatti da 10 A (NA).Le funzioni realizzate in modo indipendente per ogni canale sono: attivazione e disattivazione carichi, esecuzione di comandi temporizzati (chiusura contatto monostabile), esecuzione comandi prioritari e gestione scenari. Lo stato di ogni singola uscita è disponibile via bus.L’attuatore è dotato sul frontale di un led (verde) per ogni canale di uscita per la segnalazione visiva dello stato del relè ad essa associato.Ogni uscita può essere comandata manualmente mediante un pulsante posto sul frontale.Il dispositivo è installabile su guida DIN, dimensioni di ingombro 4 moduli DIN.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 310

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Attuatore 4 canali 16AX da guida DINPermette di comandare 4 carichi in modo indipendente attraverso contatti da 16 A (NA).Le funzioni realizzate in modo indipendente per ogni canale sono: attivazione e disattivazione carichi, esecuzione di comandi temporizzati (chiusura contatto monostabile), esecuzione comandi prioritari e gestione scenari. Lo stato di ogni singola uscita è disponibile via bus.L’attuatore è dotato sul frontale di un led (verde) per ogni canale di uscita per la segnalazione visiva dello stato del relè ad essa associato. Ogni uscita può essere comandata manualmente mediante un pulsante posto sul frontale (anche in assenza di tensione bus KNX).Ogni uscita può essere comandata manualmente mediante un pulsante posto sul frontale.Il dispositivo è installabile su guida DIN, dimensioni di ingombro 4 moduli DIN.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatori da 8 e 16 canali 16A da guida DINPermettono di comandare carichi in modo indipendente attraverso contatti da 16 A (NA).Le funzioni realizzate in modo indipendente per ogni canale sono: attivazione e disattivazione carichi, esecuzione di comandi temporizzati (chiusura contatto monostabile), esecuzione comandi prioritari e gestione scenari. Lo stato di ogni singola uscita è disponibile via bus.Gli attuatori sono dotati sul frontale di un led (verde) per ogni canale di uscita per la segnalazione visiva dello stato del relè ad essa associato.Ogni uscita può essere comandata manualmente mediante azionamento manuale posto sul frontale.I dispositivi sono installabili su guida DIN, le dimensioni di ingombro sono di 4, 8 e 12 moduli DIN rispettivamente per gli attuatori da 4, 8 e 12 canali.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatore 4 canali 16AX da guida DINPermette di comandare 4 carichi in modo indipendente attraverso contatti da 16 A (NA).Le funzioni realizzate in modo indipendente per ogni canale sono: attivazione e disattivazione carichi, esecuzione di comandi temporizzati (chiusura contatto monostabile), esecuzione comandi prioritari e gestione scenari. Lo stato di ogni singola uscita è disponibile via bus.L’attuatore è dotato sul frontale di un led (verde) per ogni canale di uscita per la segnalazione visiva dello stato del relè ad essa associato. Munito di interruttori frontali con azionamento manuale.Il dispositivo è installabile su guida DIN, dimensioni di ingombro 4 moduli DIN.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatore per comando motore 1 canale 6A da incassoPermette di comandare motori a 2 sensi di marcia per l’azionamento di tapparelle, veneziane, tende, lucernari, etc.Le funzioni realizzabili sono: movimentazione tapparelle, veneziane e lucernari, esecuzione di comandi prioritari, gestione scenari, blocco di ogni movimentazione a seguito di una segnalazione di allarme (tipicamente allarme vento).L’attuatore viene installato all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatori per comando motori da 2, 4 e 8 canali da guida DIN

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Permettono il controllo di 2, 4 e di 8 motori a due sensi di marcia per l’azionamento di tapparelle, veneziane, tende, lucernari, etc.Le funzioni realizzabili sono: movimentazione tapparelle, veneziane e lucernari, esecuzione di comandi prioritari, gestione scenari, blocco di ogni movimentazione a seguito di una segnalazione di allarme (tipicamente allarme vento).I dispositivi sono installabili su guida DIN, le dimensioni di ingombro sono di 4 e 8 moduli DIN rispettivamente per gli attuatori da 2, 4 e 8 canali.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatori dimmer per LEDIn versione CVD (controllo a tensione costante) per la regolazione di strisce LED RGB(W) e in versione CCD (controllo a corrente costante) per la regolazione di LED di potenza.Permettono l’esecuzione di comandi ON-OFF, regolazione e impostazione del livello di luminosità di ogni singolo canale e dei 4 canali contemporaneamente, selezione feedback di stato o valore di luminosità, gestione scenari, sequenze temporizzate, comandi prioritari, funzioni logiche. Led frontali per la segnalazione dello stato del carico e di altri parametri di funzionamento.I dispositivi sono installabili su guida DIN, con dimensioni di ingombro di 4 moduli DIN.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatori dimmer universaliPermettono la regolazione e la commutazione di lampade ad incandescenza, lampade alogene e lampade alogene a basso voltaggio (alimentate con trasformatori elettronici e trasformatori ad avvolgimento), lampade a LED 230V dimmerabili e lampade CFL dimmerabili, con selezione manuale del tipo di carico (Leading Edge o Trailing Edge). Funzione di soft-start di protezione lampade.Permette l’esecuzione di comandi ON-OFF, comandi temporizzati, comandi prioritari, di regolazione luminosità e di gestione scenari. Led frontale per la segnalazione dello stato del carico.Il dispositivo è installabile su guida DIN, con dimensioni di ingombro di 4 moduli DIN.

Attuatori dimmer per LEDIn versione CVD (controllo a tensione costante) per la regolazione di strisce LED RGB(W) e in versione CCD (controllo a corrente costante) per la regolazione di LED di potenza.Permettono l’esecuzione di comandi ON-OFF, regolazione e impostazione del livello di luminosità di ogni singolo canale e dei 4 canali contemporaneamente, selezione feedback di stato o valore di luminosità, gestione scenari, sequenze temporizzate, comandi prioritari, funzioni logiche. Led frontali per la segnalazione dello stato del carico e di altri parametri di funzionamento.I dispositivi sono installabili su guida DIN, con dimensioni di ingombro di 4 moduli DIN.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Attuatori dimmer di tipo EGVPermettono di comandare e regolare la luminosità di apparecchi di illuminazione.Le funzioni realizzabili sono: comando on/off del carico, comando di variazione della luminosità, gestione scenari, comandi prioritari.I dimmer di tipo EGV presentano un’uscita 0..10V e sono disponibili nelle versioni a 1 e 3 canali. Questo tipo di uscita è utilizzato in genere da trasformatori/ballast elettronici.I dispositivi sono installabili su guida DIN. Le dimensioni di ingombro dei dimmer EGV a 1 e 3 canali sono rispettivamente da 2,5 e 4 moduli DIN.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

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1.3.3.4.3.8 Dispositivi meteo

Stazione meteo KNX con ricevitore GPSInclude i seguenti sensori: pioggia, temperatura (intervallo di misura: da -40°C a +80°C), luminosità (intervallo di misura: da 0 lux a 150000 lux), vento (intervallo di misura: da 0 m/s a 35 m/s). La stazione è dotata di ricevitore GPS per la determinazione di posizione, data e ora. La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Sensore pioggiaIl dispositivo analizza la conduttività dell'acqua piovana e tramite il riscaldatore incorporato rileva immediatamente il termine della precipitazione. La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Sensore ventoIl dispositivo effettua elettronicamente la misura della velocità del vento anche in caso di grandine e neve. La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Sensore vento + pioggiaMediante un sensore combinato, il dispositivo analizza la conduttività dell'acqua piovana (tramite il riscaldatore incorporato rileva immediatamente il termine della precipitazione) ed effettua elettronicamente la misura della velocità del vento. Rileva ed analizza le precipitazioni (gocce di pioggia e fiocchi di neve) e la velocità del vento, anche in caso di grandine e neve. La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Sensore luminositàIl dispositivo effettua la misura dell'intensità luminosa. Incorpora la funzione di sensore crepuscolare. La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Sensore temperaturaIl sensore effettua la misura della temperatura; dispone inoltre di un regolatore PI (proporzionale integrale) per il riscaldamento e il condizionamento. La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

1.3.3.4.3.9 Dispositivi per la supervisione

1.3.3.4.3.9.1 Pannelli touch comando e visualizzazione KNX

Permettono di supervisionare tutte le funzioni domotiche. Disponibili nei colori bianco e nero, dotati di display LCD touch-screen a colori da 4,3”, montaggio a parete;Integra le funzioni di comando e visualizzazione KNX: comandi on/off, tapparelle, dimmer, termoregolazione, scenari, timer, funzioni logiche, gestione ingressi e uscite indipendenti. Consentono il controllo del sistema antintrusione, la gestione dell’energia e il controllo carichi.

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La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

1.3.3.4.3.9.2 Videocitofono vivavoce combinato con comando e visualizzazione KNX

Postazioni interne videocitofoniche con audio vivavoce e cornetta integrati, disponibili nei colori bianco e nero, dotate di display LCD touch-screen a colori da 4,3”, aventi le seguenti caratteristiche:- comando apriporta, visualizzazione immagini dai posti esterni, zoom immagine, 2 funzioni ausiliarie e fino a 10 intercomunicanti, richiesta aiuto al portiere ,segreteria videocitofonica;- regolazione volume suoneria con melodie personalizzabili;- regolazione luminosità del display; - ingresso per chiamata da pianerottolo e ingresso allarme.- montaggio a parete o a tavolo con accessori;- integrano le funzioni di comando e visualizzazione KNX: comandi on/off, tapparelle, dimmer, termoregolazione, scenari, timer, funzioni logiche, gestione ingressi e uscite indipendenti. Consentono il controllo del sistema antintrusione, la gestione dell’energia e il controllo carichi.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

1.3.3.4.3.10 Dispositivi per l’integrazione con altri sistemi

Modulo di ingresso 8 canali RF da incassoPermette di integrare in una rete KNX 8 diverse sorgenti di comando RF (pulsantiere, rilevatori IR, telecomandi, etc.).Il dispositivo viene installato all’interno di scatole da incasso standard ed occupa 2 moduli.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Modulo di interfaccia verso il sistema antifurto RFPermette di integrare in una rete KNX il sistema antintrusione.Consente la gestione delle funzionalità del sistema antintrusione (comandi, segnalazioni di allarmi, stato sensori, guasti, malfunzionamenti, eventi di sistema) via bus KNX.Il dispositivo viene installato all’interno della centrale antifurto.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Gateway KNX/DMXInterfaccia unidirezionale in grado di ricevere i comandi bus KNX e di ritrasmetterli verso i dispositivi presenti sul bus DMX. L'interfaccia gestisce fino a 512 canali DMX.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

Gateway KNX/DALI 64/16Interfaccia in grado di controllare via bus KNX fino a 64 lampade (suddivise in 16 gruppi) gestite con protocollo DALI.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

1.3.3.4.3.11 Dispositivi per la supervisione e integrazione con altri sistemi

Pannelli di supervisione touch screen da incasso (MASTER ICE)Permettono di supervisionare tutte le funzioni di automazione, integrano la funzione di web server e consentono di realizzare un controllo locale e da remoto dell’impianto._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 314

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Sono dotati di display TFT da 10” e da 15” a colori con interfaccia grafica in cui possono essere inserite immagini come sfondo (ad es. mappe) e su cui si possono riportare simboli animati secondo lo stato dei dispositivi in campo.La navigazione tra le pagine di supervisione avviene digitando direttamente sui punti sensibili dello schermo (touch-screen). Da installare in impianti bus configurati con software ETS.Le funzioni di automazione realizzabili sono: gestione di illuminazione, tapparelle, termoregolazione, scenari, programmazione temporale, invio automatico di e-mail su evento, visualizzazione delle immagini da telecamere di sicurezza, gestione energia, controllo del sistema antintrusione,accesso ai contenuti multimediali, posto interno videocitofonico.

Internet gateway da tavoloPermette di supervisionare tutte le funzioni di automazione e di realizzare un controllo da remoto dell’impianto.E’ un dispositivo da tavolo senza display, tutte le sue funzioni di supervisione sono accessibili solo via rete LAN utilizzando un qualsiasi web-browser.Si possono realizzare pagine di supervisione inserendo immagini come sfondo (ad es. mappe, planimetrie, ecc.) su cui si possono riportare simboli animati secondo lo stato dei dispositivi in campo. Da installare in impianti bus configurati con software ETS.Le funzioni di automazione realizzabili sono: comandi on/off di carichi, regolazione luminosità di dimmer, comando di tapparelle, tende, veneziane e lucernari, comandi di esecuzione e memorizzazione scenari, funzione “master” per il controllo della termoregolazione attraverso dei termostati “slave”, programmazione carichi, sequenze di comandi scatenate su evento.Il dispositivo si collega direttamente a:- Rete LAN con porta ethernet;- Rete KNX tramite morsetto bus ad innesto senza viti.Il dispositivo è da tavolo, quindi si può appoggiare su qualsiasi piano, anche all’interno di quadri.

1.3.3.4.3.12 Sistema Alberghiero e Controllo accessi

1.3.3.4.3.12.1 Dispositivi

Lettore di transponder da incasso

Il lettore di transponder è un apparecchio KNX in esecuzione per montaggio ad incasso per il controllo accessi con tessera transponder; personalizzabile, versatile e modulare si adatta a qualsiasi applicazione (accesso ad uffici, camere d’ospedale, di hotel, piscine, saune, impianti sportivi, spazi riservati, parcheggi, ecc.).L’apparecchio è dotato di 3 INGRESSI fisici ON/OFF disponibili per il controllo del contatto porta aperta/chiusa o di altri segnali (contatto finestra, tirante allarme bagno ecc. ecc).Sul dispositivo sono presenti anche 2 USCITE relè per il controllo dello serratura della porta e per il comando della “luce di cortesia” o per altro uso.Sulla parte frontale del lettore sono presenti 4 led:- led rosso/verde, “accesso concesso” o “accesso negato”, identificato dall’icona chiave;- led verde, liberamente programmabile da ETS, (ad esempio “Rifare Camera”);- led rosso, liberamente programmabile da ETS, (ad esempio “Camera Occupata” o “Non

Disturbare”);- led verde, liberamente programmabile da ETS, (ad esempio “Richiesta soccorso)._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 315

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Dati tecnici- Disponibile in 3 colori (bianco, nero, titanio)- Dimensioni: da incasso in scatola 3 moduli- Alimentazione: 12 (24) V AC/DC ± 10%- Consumo Massimo: 150mA- Ingressi: nr. 3 contatti privi di potenziale- Uscite a relè: 2 contatti NA 24V AC/DC, 2A cos 0,6 programmabile da ETS Relè 1 (OUT1) comando serratura o uso generico Relè 2 (OUT2) luce di cortesia o uso generico- Lettore con tecnologia transponder: Frequenza di lavoro 125kHz- Grado di protezione: IP 20- Condizioni di impiego: Secondo norma EN 50090-2-2 Temperatura operativa: da 0°C a 45°C- Elementi di comando: 1 LED rosso (posteriore) per programmazione ETS 1 Pulsante (posteriore) per programmazione ETS- Marcatura CE, direttiva sulla bassa tensione- Requisiti EMC: Rispettati EN 61000-6-3, EN 61000-6-1, EN 50090-2-2- Sicurezza elettrica: Grado di inquinamento (secondo IEC 60664-1): 2 Grado di protezione (secondo EN 60529): IP 20 Grado di protezione (secondo IEC 61140): III Classe di sovratensione (secondo IEC 664-1): III Bus: tensione di sicurezza SELV DC 24V Soddisfa EN 50090 e IEC 664-1: 1992- Omologazione: KNX

Tasca porta transponder da incasso

La tasca porta transponder è un apparecchio KNX in esecuzione per montaggio ad incasso per la rilevazione ed il controllo della presenza in camera di un cliente o del personale di servizio.L’apparecchio è dotato di 3 INGRESSI fisici ON/OFF disponibili per il controllo del contatto porta aperta/chiusa o di altri segnali (contatto finestra, tirante allarme bagno ecc. ecc).Sul dispositivo sono presenti anche 2 USCITE relè per il controllo della serratura della porta e l’altro per il controllo della “luce di cortesia” oppure possono essere configurati liberamente per altri utilizzi.Il frontale della tasca porta transponder si illumina se nessuna tessera è presente, si spegne se la tessera è valida o lampeggia per 3 secondi se l’accesso non è consentito.La lettura della carta transponder avviene posizionando la stessa nella apposita tasca

Dati tecnici- Disponibile in 3 colori (bianco, nero, titanio)- Dimensioni: da incasso in scatola 3 moduli- Alimentazione: 12 (24) V AC/DC ± 10%- Consumo Massimo: 150mA- Ingressi: nr. 3 contatti privi di potenziale- Uscite a relè: 2 contatti NA 24V AC/DC, 2A cos 0,6 programmabili da ETS

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Relè 1 (OUT1) comando serratura o uso generico Relè 2 (OUT2) luce di cortesia o uso generico- Lettore con tecnologia transponder: Frequenza di lavoro 125kHz- Grado di protezione: IP20- Condizioni di impiego: Secondo norma EN 50090-2-2 Temperatura operativa: da 0°C a 45°C- Elementi operativi del dispositivo: 2 LED verdi per illuminazione feritoia di inserzione

tessera- Marcatura: CE, direttiva sulla bassa tensione - Requisiti EMC: Rispettati EN 61000-6-3, EN 61000-6-1, EN 50090-2-2- Sicurezza elettrica: Grado di inquinamento (secondo IEC 60664-1): 2 Grado di protezione (secondo EN 60529): IP20 Grado di protezione (secondo IEC 61140): III Classe di sovratensione (secondo IEC 664-1): III Bus: tensione di sicurezzaSELV DC 24V Soddisfa EN 50090 e IEC 664-1: 1992- Omologazione: KNX

Programmatore transponder

Il programmatore di tessere transponder è un dispositivo da tavolo necessario per la scrittura delle tessere o altro supporto transponder. L’apparecchio deve essere connesso ad un PC su cui deve essere installato un apposito software (GWHOTEL o GWACCESS) per la creazione e gestione dei dati da scrivere e/o leggere sulle tessere Transponder.Il programmatore è posizionato all’interno di una plancia da tavolo e deve essere completata con una placca 4 posti.Il dispositivo è adatto ad essere utilizzato con i lettori transponder e con le tasche transponder.Il programmatore ha una connessione al PC tramite una porta USB.

Dati tecnici- Disponibile in 3 colori (bianco, nero, titanio)- Alimentazione: via cavo USB connesso al PC- Consumo Massimo: 180mA- Connessioni: cavo USB (v1.1)- Frequenza di lavoro 125kHz- Condizioni di impiego: Secondo norma EN 50090-2-2 Temperatura operativa: da 0°C a 45°C- Elementi operativi del dispositivo: LED per illuminazione feritoia di inserzione tessera- Marcatura: CE, direttiva sulla bassa tensione- Requisiti EMC: Rispettati EN 61000-6-3, EN 61000-6-1, EN 50090-2-2- Sicurezza elettrica: Grado di inquinamento (secondo IEC 60664-1): 2 Grado di protezione (secondo EN 60529): IP20 Grado di protezione (secondo IEC 61140): III Classe di sovratensione (secondo IEC 60664-1): III Tensione di alimentazione tramite USB 1.1 o superiore

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Soddisfa EN 50090 e IEC 60664-1: 1992

Card transponder

- Frequenza: 125kHz- Materiale: PVC - PETG- Dimensioni: 86X54mm- Superfici: spazio disponibile per la personalizzazione- Temperatura di lavoro: da -10°C a 50°C

1.3.3.4.3.12.2 Software Sistema Alberghiero

Software “Server” di supervisione e controllo HOTEL per impianti KNX.

Caratteristiche generali- Gestione integrata della camera e funzioni di check in - check out- Controllo accessi tramite lettori transponder e memorizzazione transiti ed eventi- Supervisione stato camera, illuminazione, temperatura, allarmi- Progettazione e pagine grafiche a icone- Gestione livelli di password differenziata (cliente, servizio, staff, SOS)- Log allarmi- Interfaccia verso software gestionali- Multilingua- Accesso al bus KNX integrato tramite librerie Falcon

Caratteristiche tecniche aggiuntive pacchetto “Base” (GWHOTEL)- Numero max camere/aree gestite: 75- Livelli di password con privilegi differenziati: 2- Numero di Client gestiti: 1- Aree Comuni max gestite: 2

Caratteristiche tecniche aggiuntive pacchetto “Intermediate” (GWHOTEL)- Numero max camere/aree gestite: 150- Livelli di password con privilegi differenziati: 5- Numero di Client gestiti: 5- Aree Comuni max gestite: oltre 2- Importazione dati di progetto da ETS- Export dati di log su file CSV/Excel/Word- Scheduler (gestione calendariale o timer eventi)- Backup automatico dei dati- Funzioni di ricerca file di LOG- Creazione gruppi di comando centralizzati o scenari

Caratteristiche Tecniche aggiuntive pacchetto “Advanced” (GWHOTEL)- Numero max camere/aree gestite: oltre 150- Livelli di password con privilegi differenziati: 7- Numero di Client gestiti: oltre 5- Aree Comuni max gestite: oltre 2- Importazione dati di progetto da ETS_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 318

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- Export dati di log su file CSV/Excel/Word- Scheduler (gestione calendariale o timer eventi)- Backup automatico dei dati- Funzioni di ricerca file di LOG -Creazione gruppi di comando centralizzati o scenari

Caratteristiche versione “Client”Versione Client del pacchetto “Server” installato avente le stesse funzioni. Adatto alla connessione in rete via internet/intranet con un pacchetto GWHOTEL server.

1.3.3.4.3.12.3 Software Sistema Controllo accessi

Software “Server” di supervisione e controllo degli Accessi per impianti KNX.

Caratteristiche generali- Gestione integrata della codifica tessera, identificazione, validazione accesso e record

transito- Controllo accessi tramite lettori transponder e memorizzazione transiti ed eventi- Supervisione funzioni di illuminazione, temperatura, allarmi- Progettazione e pagine grafiche a icone- Gestione livelli di password differenziata per tipologia di utente- Log allarmi- Interfaccia verso software gestionali- Multilingua- Accesso al bus KNX integrato tramite librerie Falcon

Caratteristiche tecniche aggiuntive pacchetto “Base” (GWACCESS)- Numero max locali/aree gestite: 50- Livelli di password con privilegi differenziati: 2- Numero di Client gestiti: 1- Aree Comuni max gestite: 50

Caratteristiche Tecniche aggiuntive pacchetto “Advanced” (GWACCES)- Numero max camere/aree gestite: oltre 50- Livelli di password con privilegi differenziati: 7- Numero di Client gestiti: oltre 1- Aree Comuni max gestite: oltre 50- Importazione dati di progetto da ETS- Export dati di log su file CSV/Excel/Word- Scheduler (gestione calendariale o timer eventi)- Backup automatico dei dati- Funzioni di ricerca file di LOG -Creazione gruppi di comando centralizzati o scenari

Caratteristiche versione “Client”Versione Client del pacchetto “Server” installato avente le stesse funzioni. Adatto alla connessione in rete via internet/intranet con un pacchetto GWACCESS server.

1.3.3.5 Sistema videocitofonico_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 319

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1.3.3.5.1 Apparecchi e sistema di videocitofonia 2 Fili e IP

1.3.3.5.1.1 Postazioni esterne

1.3.3.5.1.1.1 Postazioni esterne citofoniche monoblocco

Postazioni esterne citofoniche aventi le seguenti caratteristiche principali:- per sistemi con tecnologia 2 fili;- con corpo in tecnopolimero grigio e finitura in acciaio inossidabile;- ospitano da 1 a 4 pulsanti di chiamata;- ingresso per pulsanti apriporta;- uscita per elettroserratura;- funzione intercom integrata;- montaggio a parete con possibilità di accessorio “tetto parapioggia” o ad incasso con gli accessori “cornice e scatola da incasso”.

1.3.3.5.1.1.2 Postazioni esterne videocitofoniche monoblocco

Postazioni esterne videocitofoniche aventi le seguenti caratteristiche principali:- per sistemi con tecnologia 2 fili;- con corpo in tecnopolimero grigio e finitura in acciaio inossidabile;- telecamera a colori con illuminazione a led ad alta efficienza e regolazione digitale dello zoom;- ospitano da 1 a 4 pulsanti di chiamata;- ingresso per pulsanti apriporta;- uscita per elettroserratura;- funzione intercom integrata;- montaggio a parete con possibilità di accessorio “tetto parapioggia” o ad incasso con gli accessori “cornice e scatola da incasso”.

1.3.3.5.1.1.3 Postazioni esterne citofoniche componibili

Postazioni esterne citofoniche aventi le seguenti caratteristiche principali:- per sistemi con tecnologia 2 fili o 2 fili con estensione IP;- con corpo in tecnopolimero grigio e finitura dello stesso colore o in cromo satinato;- ospitano da 1 a 8 pulsanti di chiamata; componibili con pulsantiere aggiuntive per estendere il numero di chiamate fino a 108;- ingresso per pulsanti apriporta e segnalazione stato porta;- uscita per elettroserratura e per attivazione di telecamere esterne;- led frontali per la segnalazione visiva dello stato dell’impianto;- placca frontale in metallo a scelta- montaggio a parete con possibilità di accessorio “tetto parapioggia” o ad incasso con gli accessori “cornice e scatola da incasso”.

1.3.3.5.1.1.4 Postazioni esterne videocitofoniche componibili

Postazioni esterne videocitofoniche aventi le seguenti caratteristiche principali:- per sistemi con tecnologia 2 fili o 2 fili con estensione IP;- con corpo in tecnopolimero grigio e finitura dello stesso colore o in cromo satinato;

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- telecamera a colori con illuminazione a led ad alta efficienza e regolazione digitale dello zoom;- ospitano da 1 a 8 pulsanti di chiamata; componibili con pulsantiere aggiuntive per estendere il numero di chiamate fino a 108;- ingresso per pulsanti apriporta e segnalazione stato porta;- uscita per elettroserratura e per attivazione di telecamere esterne;- led frontali per la segnalazione visiva dello stato dell’impianto;- placca frontale in metallo a scelta- montaggio a parete con possibilità di accessorio “tetto parapioggia” o ad incasso con gli accessori “cornice e scatola da incasso”.

1.3.3.5.1.1.5 Postazioni esterne videocitofoniche

Postazioni esterne videocitofoniche aventi le seguenti caratteristiche principali:- per sistemi con tecnologia 2 fili con estensione IP;- completo di placca frontale in acciaio inox;- telecamera a colori con illuminazione a led ad alta efficienza e regolazione digitale dello zoom;- display grafico LCD e tastiera alfanumerica per inoltro chiamate;- ingresso per pulsanti apriporta e segnalazione stato porta;- uscita per elettroserratura e per attivazione di telecamere esterne;- modulo lettore RFID per controllo varchi;- led frontali per la segnalazione visiva dello stato dell’impianto;- montaggio a incasso con possibilità di accessorio “tetto parapioggia” o a parete con gli accessori “scatola da incasso e scatola da parete”.

1.3.3.5.1.2 Postazioni interne

1.3.3.5.1.2.1 Postazioni interne citofoniche

Citofono da paretePostazioni interne citofoniche disponibili in versione cornetta citofonica da parete, di colore bianco, aventi le seguenti caratteristiche:- pulsanti per comando apriporta, 1 funzione ausiliaria, fino a 10 intercomunicanti;- regolazione volume suoneria con melodie personalizzabili;- ingresso per chiamata da pianerottolo e ingresso di allarme;- montaggio a parete.

Citofono vivavoce da paretePostazioni interne citofoniche vivavoce, disponibili nei colori bianco e nero, aventi le seguenti caratteristiche:- pulsanti per comando apriporta, 2 funzioni ausiliarie, fino a 2 intercomunicanti;- regolazione volume suoneria con melodie personalizzabili;- ingresso per chiamata da pianerottolo;- montaggio a parete.

1.3.3.5.1.2.2 Postazioni interne videocitofoniche

1.3.3.5.1.2.2.1 Videocitofono Vivavoce con pulsanti tradizionali

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Postazioni interne videocitofoniche con audio vivavoce disponibili nei colori bianco e nero, dotate di display LCD a colori da 3,5”, aventi le seguenti caratteristiche:- pulsanti per attivazione/disattivazione comunicazione, esclusione audio in conversazione, comando apriporta, visualizzazione immagini dai posti esterni, 2 funzioni ausiliarie e fino a 8 intercomunicanti, richiesta aiuto al portiere;- regolazione volume suoneria con melodie personalizzabili;- regolazione luminosità e saturazione colore del display; - ingresso per chiamata da pianerottolo e ingresso allarme.- montaggio a parete.

1.3.3.5.1.2.2.2 Videocitofono Vivavoce con pulsanti touch

Postazioni interne videocitofoniche con audio vivavoce disponibili nei colori bianco e nero, dotate di display LCD a colori da 3,5”, aventi le seguenti caratteristiche:- pulsanti touch per attivazione/disattivazione comunicazione, esclusione audio in conversazione, comando apriporta, visualizzazione immagini dai posti esterni, 2 funzioni ausiliarie e fino a 10 intercomunicanti, richiesta aiuto al portiere;- regolazione volume suoneria con melodie personalizzabili;- regolazione luminosità, contrasto e saturazione colore del display, zoom immagine; - ingresso per chiamata da pianerottolo e ingresso allarme.- montaggio a parete o a incasso con accessori.

1.3.3.5.1.2.2.3 Centralino di portineria

Postazioni interne videocitofoniche con audio vivavoce e cornetta integrati, disponibili nei colori bianco e nero, dotate di display LCD touch-screen a colori da 4,3”, aventi le seguenti caratteristiche:- realizzano strutture con portieri principali e portieri di blocco; - ricezione e reinoltro delle chiamate dirette agli utenti del proprio blocco, attivazione dei comandi di luce scale e servizi ausiliari, azionamento apertura porte;- regolazione volume suoneria con melodie personalizzabili;- regolazione luminosità del display; - ingresso per chiamata da pianerottolo e ingresso allarme.- montaggio a tavolo.

1.3.3.5.1.2.2.4 Videocitofono Vivavoce combinato con comando e visualizzazione KNX

Postazioni interne videocitofoniche con audio vivavoce e cornetta integrati, disponibili nei colori bianco e nero, dotate di display LCD touch-screen a colori da 4,3”, aventi le seguenti caratteristiche:- comando apriporta, visualizzazione immagini dai posti esterni, zoom immagine, 2 funzioni ausiliarie e fino a 10 intercomunicanti, richiesta aiuto al portiere ,segreteria videocitofonica;- regolazione volume suoneria con melodie personalizzabili;- regolazione luminosità del display; - ingresso per chiamata da pianerottolo e ingresso allarme.- montaggio a parete o a tavolo con accessori;- integra le funzioni di comando e visualizzazione KNX: comandi on/off, tapparelle, dimmer, termoregolazione, scenari, timer, funzioni logiche, gestione ingressi e uscite indipendenti. Consentono il controllo del sistema antintrusione, la gestione dell’energia e il _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 322

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controllo carichi.La connessione al bus KNX è realizzata tramite morsetto bus ad innesto senza viti.

1.3.3.5.1.2.2.5 Videocitofono Vivavoce con display touch screen

Postazioni interne videocitofoniche con audio vivavoce e cornetta integrati, disponibili nei colori bianco e nero, dotate di display LCD touch-screen a colori da 4,3”, aventi le seguenti caratteristiche:- comando apriporta, visualizzazione immagini dai posti esterni, zoom immagine, 2 funzioni ausiliarie e fino a 10 intercomunicanti, richiesta aiuto al portiere ,segreteria videocitofonica;- regolazione volume suoneria con melodie personalizzabili;- regolazione luminosità del display; - ingresso per chiamata da pianerottolo e ingresso allarme.- montaggio a parete o a tavolo con accessori.

1.3.3.5.1.2.2.6 Pannelli di supervisione touch screen con fuzione di videocitofono

Permettono di supervisionare tutte le funzioni di automazione, integrano la funzione di web server e consentono di realizzare un controllo locale e da remoto dell’impianto.Sono dotati di display TFT da 10” e da 15” a colori con interfaccia grafica in cui possono essere inserite immagini come sfondo (ad es. mappe) e su cui si possono riportare simboli animati secondo lo stato dei dispositivi in campo.La navigazione tra le pagine di supervisione avviene digitando direttamente sui punti sensibili dello schermo (touch-screen). Da installare in impianti bus configurati con software ETS.Le funzioni di automazione realizzabili sono: gestione di illuminazione, tapparelle, termoregolazione, scenari, programmazione temporale, invio automatico di e-mail su evento, visualizzazione delle immagini da telecamere di sicurezza, gestione energia, controllo del sistema antintrusione, accesso ai contenuti multimediali, posto interno videocitofonico.

1.3.3.5.1.3 Componenti vari di impianto

1.3.3.5.1.3.1 Alimentatori

Il sistema dovrà disporre di alimentatori di sistema (per impianti a 2 fili e per impianti a 2 fili estensione IP) che forniscono alimentazione alla montante e ai posti esterni, di alimentatori supplementari e di alimentatori/ripetitori che permettono l’estensione della montante videocitofonica in termini di distanze e quantità di posti interni. Gli alimentatori dovranno essere protetti contro sovraccarichi e cortocircuiti.

1.3.3.5.1.3.2 Distributori e amplificatori video

Distributori video a 4 uscite e a 4 uscite amplificate per la distribuzione del segnale video della montante videocitofonica su 4 linee. Amplificatori video per la compensazione della perdita del segnale video sulla linea videocitofonica.

1.3.3.5.1.3.3 Dispositivi di intercomunicazione_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 323

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Moduli intercom per la creazione di gruppi di posti interni intercomunicanti.

1.3.3.5.1.3.4 Selettori video

Selettori video per gestire fino a 4 telecamere PAL/NTSC con visualizzazione delle relative immagini in modo ciclico sui posti interni videocitofonici. Per sistemi a 2 fili e a 2 fili estensione IP.

1.3.3.5.1.3.5 Attuatori ausiliari

Attuatori ausiliari, dotati di 2 uscite a relè (NA/NC - 2A - 250V ac) prive di potenziale (per sistemi a 2 fili) e dotati di 3 uscite a relè (NA/NC - 10A - 250V ac) prive di potenziale (per sistemi a 2 fili estensione IP) per attuazioni temporizzate o in commutazione, per gestire comandi apriporta o comandi ausiliari dei posti interni.

1.3.3.5.1.3.6 Interfacce di rete LAN

Interfaccia di rete LAN per realizzare dorsali IP ed estendere il sistema videocitofonico a complessi residenziali.

1.3.3.5.1.4 Kit videocitofonici

1.3.3.5.1.4.1 Kit videocitofonici monofamiliari con posto esterno monoblocco

- tecnologia 2 fili;- 1 postazione esterna monoblocco;- 1 postazione interna videocitofonica con pulsanti tradizionali;- 1 alimentatore;- espandibili ad una villa plurifamiliare (max. 4 appartamenti;- con funzione intercom integrata.

1.3.3.5.1.4.2 Kit videocitofonici monofamiliare base

- tecnologia 2 fili;- 1 postazione esterna componibile;- 1 postazione interna videocitofonica con display touch-screen;- 1 alimentatore;- espandibili ad un condominio (max. 100 appartamenti con 1 posto esterno).

1.3.3.5.1.4.3 Kit videocitofonici monofamiliare evoluto

- tecnologia 2 fili;- 1 postazione esterna componibile;- 1 postazione interna videocitofonica con pulsanti tradizionali o touch;- 1 alimentatore di sistema;- espandibili ad un complesso residenziale (max. 100 appartamenti e fino a 3 posti esterni);- con funzione intercom integrata e supporto dei lettori RFID per il controllo accessi.

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1.3.3.5.2 Apparecchi e sistema di videocitofonia IP

1.3.3.5.2.1 Postazioni esterne videocitofoniche

Postazioni esterne videocitofoniche aventi le seguenti caratteristiche principali:- componibili verticalmente mediante l’utilizzo di moduli audio/video e di chiamata (pulsanti

o rubrica elettronica) e disponibili nelle versioni 1, 2 e 3 moduli con montaggio da incasso o da parete con tetto antipioggia;

- possibilità di affiancare orizzontalmente più postazioni esterne.I moduli audio e video dispongono di un’uscita a relè NA - 3A - 24V ac/dc libera da potenziale per attuazioni locali temporizzate o in commutazione e di un’uscita 24V - 4A di picco, per il comando locale di elettroserrature. Dispongono inoltre di un ingresso per il comando locale dell’elettroserratura e di un ingresso per rilevare lo stato di apertura del cancello.Il sistema prevede l’installazione sia in scatole da incasso (fornite di passacavi e distanziale per il montaggio modulare di più scatole da incasso affiancate) sia in scatole da parete con tetto antipioggia.

1.3.3.5.2.2 Postazioni interne video - citofoniche

1.3.3.5.2.2.1 Postazioni interne citofoniche

Citofono da paretePostazioni interne citofoniche disponibili in versione cornetta citofonica da parete, di colore bianco.Mediante 7 pulsanti a sfioramento frontali è possibile comandare l’apertura dell’elettroserratura del posto esterno chiamante, gestire le funzioni ausiliarie (es. apertura elettroserratura secondaria, luce scale, comando attuatori aggiuntivi, etc.) e l’intercomunicazione tra postazioni interne dello stesso appartamento, attivare la funzione privacy che permette di disattivare temporaneamente la suoneria del citofono per non essere disturbati. Dispone di 4 diversi toni di chiamata.A bordo sono presenti:- uscita a relè NA - 3A - 24V ac/dc libera da potenziale per attuazioni locali;- ingresso per pulsante locale di chiamata da pianerottolo (privo di potenziale).

Citofono vivavoce da incassoPostazioni interne citofoniche disponibili in versione da incasso, di colore bianco, nero e titanio.I dispositivi sono dotati di 4 pulsanti a sfioramento per eseguire il comando elettroserratura, la funzione di intercomunicazione con altre postazioni interne dello stesso appartamento e la funzione privacy. Dispone di 4 diversi toni di chiamata. Comunicazione audio full-duplex.

1.3.3.5.2.2.2 Postazioni interne videocitofoniche

Le postazioni interne videocitofoniche sono disponibili nelle seguenti versioni:

Videocitofono vivavoce Videocitofono integrato in pannello di controllo touch screen

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1.3.3.5.2.2.2.1 Videocitofono Vivavoce

Postazioni interne videocitofoniche vivavoce, dotate di display a colori LCD 3,5”, 6 pulsanti e placca nei colori bianco, titanio ed ardesia. E' possibile il montaggio ad incasso o da parete mediante appositi accessori.Mediante i tasti frontali è possibile rispondere alla chiamata, comandare l’apertura dell’elettroserratura del posto esterno chiamante, passare in rassegna le immagini riprese da telecamere interne o esterne, gestire le funzioni ausiliarie (es. apertura elettroserratura secondaria, luce scale, comando attuatori aggiuntivi, etc.) e l’intercomunicazione tra postazioni interne, attivare la funzione privacy che permette di disattivare temporaneamente la suoneria del videocitofono per non essere disturbati. Dispone di 5 diversi toni di chiamata.Altre funzioni integrate nel videocitofono comprendono: funzione ufficio, mani libere, ascolto (baby monitor), segreteria videocitofonica, trasferimento di chiamata ad altro appartamento.Le postazioni interne videocitofoniche dispongono inoltre di:- uscita a relè NA - 3A - 24V ac/dc libera da potenziale per attuazioni locali;- ingresso per pulsante locale di chiamata da pianerottolo.

1.3.3.5.2.2.2.2 Videocitofono integrato in un pannello touch screen

La funzione di postazione interna videocitofonica dovrà poter essere integrata in un pannello di comando e controllo Touch Screen.- touch screen 10” e 15”, montaggio ad incasso. Il pannello touch screen realizza tutte le funzioni delle postazioni interne videocitofoniche e gestisce e visualizza le pagine grafiche di supervisione dell’impianto di automazione KNX.

1.3.3.5.2.3 Kit videocitofonici

1.3.3.5.2.3.1 Kit videocitofonici monofamiliari

- tecnologia di comunicazione digitale basata su protocollo IP e cablaggio di tutto l’impianto con cavo per reti LAN;- 1 postazione esterna audio/video con 2 pulsanti di chiamata, completa di scatola da incasso, telaio e cornice metallica;- 1 postazione interna videocitofonica da incasso o da parete;- 1 alimentatore audio/video singolo.

1.3.3.5.2.3.2 Kit videocitofonici bifamiliari

- tecnologia di comunicazione digitale basata su protocollo IP e cablaggio di tutto l’impianto con cavo per reti LAN;- 1 postazione esterna audio/video con 2 pulsanti di chiamata, completa di scatola da incasso, telaio e cornice metallica;- 2 postazioni interne videocitofoniche da incasso o da parete;- 1 switch ethernet;

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- 1 alimentatore audio/video doppio.

1.3.3.5.2.4 Componenti vari di impianto

1.3.3.5.2.4.1 Alimentatori

Riferimenti normativi73/23/CE – direttiva bassa tensione

Il sistema dovrà disporre di due diversi alimentatori (singolo e multiplo) che forniscono alimentazione a tutti i dispositivi del sistema.Gli alimentatori dovranno essere protetti da sovratensioni e sovracorrenti sulla linea di ingresso e da cortocircuito sulla linea di uscita.- alimentatori, a singola e a doppia uscita, adatti per alimentare i dispositivi del sistema videocitofonico: switch ethernet, postazioni esterne, attuatori ausiliari e selettori video;

1.3.3.5.2.4.2 Switch ethernet

- switch ethernet, utilizzati per realizzare i montanti videocitofonici, per derivare da questi ultimi i segnali audio/video e per estendere il sistema ad eventuali altri dispositivi addizionali. Amplificano e distribuiscono il segnale audio/video e forniscono l’alimentazione ai dispositivi collegati. Dotati di 2 porte standard e di 4 porte alimentate (PoL);

1.3.3.5.2.4.3 Moduli di ripresa video da interno

Il sistema dovrà essere completato con le telecamere incassate da interno o da esterno, con alimentazione a 12V dc, e segnale video a colori in formato PAL.

1.3.3.5.2.4.4 Selettori video

- selettori video, utilizzati per gestire fino a 4 telecamere analogiche con segnale PAL/NTSC. Le immagini vengono trasmesse in modo ciclico e possono essere visualizzate su una qualsiasi delle postazioni interne;

1.3.3.5.2.4.5 Attuatori ausiliari

- attuatori ausiliari, dotati di 4 uscite a relè (NA - 10A - 250V ac) prive di potenziale per attuazioni temporizzate o in commutazione e di un’uscita (4A, 24V di picco) per l’attivazione di un’elettroserratura. Disponibili 5 ingressi per il collegamento di contatti liberi da potenziale per il comando locale delle uscite.

1.3.3.6 Torrette a scomparsa per pavimenti flottanti o gettati

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- Torrette a scomparsa con capienza 10 o 20 moduli, dotate di coperchio cavo o con finitura inox, completabili con frutti della serie civile. I supporti per il montaggio dei frutti sono predisposti per l’inserimento di setti separatori mobili (prelievo energia/dati). Il coperchio è rimovibile e installabile indifferentemente sui due lati opposti della torretta;- Casseforme in metallo da 10 o 20 moduli, adatte per la posa in pavimenti gettati;- Kit di installazione per dispositivi da guida DIN (max 2 moduli): comprende la guida DIN da fissare sulla parete delle torretta e il supporto plastico di copertura.

1.3.4 Sistemi di canalizzazione

1.3.4.1 Sistemi di tubi protettivi

Il sistema di tubazioni impiegato sarà completo di tutti i sistemi adatti alla realizzazione di condutture e vie cavi per posa a vista, sottotraccia, bordomacchina e interrata. Il sistema sarà dotato di differenti tipologie di tubazioni e di un sistema di accessori e complementi per l’installazione elettrica.

In particolare faranno parte della gamma le seguenti tipologie di tubazioni:- tubazioni rigide adatte alla realizzazione di condutture a vista in ambiente civile, terziario,

industriale;- tubazioni corrugate pieghevoli adatte per realizzazione di distribuzione sottotraccia in

ambienti civile/terziario;- tubazioni flessibili (guaine spiralate) adatte alla realizzazione di condutture a vista e

bordomacchina in ambiente civile, terziario, industriale;- tubazioni per distribuzione interrata adatte alla realizzazione di condutture interrate (es.

distribuzione di servizi comuni) per impianti elettrici e/o telecomunicazioni.

1.3.4.1.1 Tubi rigidi

Il sistema di tubazioni rigide in materiale termoplastico impiegato, comprenderà tubazioni in PVC vergine e materiale halogen free, in modo che le caratteristiche meccaniche del prodotto siano le migliori possibili, e permettano la possibilità della piegatura a freddo in fase di posa. Tutte le tubazioni saranno dotate di marchio di qualità IMQ.La serie di accessori comprenderà tutte le funzioni di collegamento, supporto e raccordo tra i tubi; in particolare sarà completata da giunti flessibili che permettono il loro utilizzo sia come giunzione sia come curva, e mettono al riparo da eventuali errori di taglio sulla lunghezza del tubo in fase di posa. Gli accessori permetteranno la realizzazione di percorsi interamente halogen free.La serie comprenderà almeno tre tipologie di tubo:- tubo rigido medio piegabile a freddo;- tubo rigido pesante ad elevata resistenza meccanica;- tubo rigido pesante halogen free.

L’offerta dovrà comprendere una gamma completa di accessori tali da poter essere componibili a tutti i diametri della gamma e consentire di realizzare un’installazione a regola d’arte per ogni tipo di percorso. Gli accessori dovranno avere le seguenti caratteristiche:- realizzati in materiale termoplastico autoestinguente;- gradi di protezione realizzabili da IP40 a IP67 (a seconda della serie di accessori

utilizzati);_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 328

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- disponibilità di scatole di derivazione standard o/e con possibilità di sistemi di raccordo a scatto, con tubi rigidi di almeno 3 diametri, guaine spiralate di almeno 3 diametri e pressacavi per cavi aventi diametro esterno minimo 3 mm e massimo 12 mm. Tali scatole dovranno permettere la derivazione di minimo 3 tubi e massimo 10 tubi semplicemente montando a scatto tutti i raccordi.

La gamma degli accessori dovrà comprendere:- manicotti IP40;- manicotti IP67 ad innesto rapido;- manicotti flessibili da IP44 a IP66;- curve 90° standard IP 40;- curve 90° IP67 ad innesto rapido;- curve a 90° e derivazioni a T ispezionabili IP40;- raccordi tubo-scatola IP67;- raccordi tubo-guaina IP65 ad innesto rapido;

Riferimenti normativiNorme di prodotto:EN 61386-1 (CEI 23-80): Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche

Parte 1: Prescrizioni generaliEN 61386-21 (CEI 23-81): Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche

Parte 2-1: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi rigidi e accessoriCaratteristica Halogen Free dei materiali: EN 50267-2-2 (CEI 20-37/2-2): Metodi di prova comuni per cavi in condizioni di incendio -

Prove sui gas emessi durante la combustione dei materiali prelevati dai caviParte 2-2: Procedure di prova - Determinazione del grado di acidità (corrosività) dei gas dei materiali mediante la misura del pH e della conduttività

Caratteristiche generali- Resistenza all’urto 2kg da 100mm (2J) e 2 Kg da 300 mm (6J);- resistenza di isolamento 100Mohm a 500V per 1 min.;- resistenza alla fiamma (secondo EN 61386-1): autoestinguente in meno di 30s;- gamma di 7 diametri disponibili da 16mm a 63mm;- temperatura di applicazione permanente e di installazione: -5°C/+60°C per tubi in PVC, -5°C/+90°C per tubi halogen free.

Caratteristiche specificheTubo isolante rigido medio piegabile a freddo- Materiale: PVC;- classificazione 3321;- resistenza alla compressione 750N.

Tubo isolante rigido pesante- Materiale: PVC;- classificazione 4321;- resistenza alla compressione 1250N.

Tubo isolante rigido pesante Halogen free- Materiale: Halogen free (EN 50267-2-2)- classificazione 4422;- resistenza alla compressione 1250N.

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 329

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1.3.4.1.2 Accessori per installazione elettrica

La serie di accessori per l’installazione elettrica comprenderà una gamma completa di pressacavi ed accessori in materiale plastico e metallico, oltre a una serie di accessori di fissaggio per tubi e cavi in materiale plastico e metallico.

La gamma degli accessori dovrà comprendere:

- serie di pressacavi in materiale plastico, metallico e per impieghi in aree con atmosfere esplosive con grado di protezione fino a IP68;

- serie di tappi plastici e di dadi di fissaggio;- serie di fissaggi per tubi e cavi;- supporti semplici;- supporti componibili su guida;- supporti a graffetta con chiodo;- supporti metallici a collare;- supporti a collare semplici e con fissaggio automatico a pressione;- supporti a morsetto multidiametro;- graffette singole e doppie senza chiodo;- supporti a scatto con tassello incorporato;- supporti a collare con tassello incorporato;- supporti a collare doppio con tassello incorporato;- supporti a fascetta con tassello incorporato;- graffette singole e doppie con tassello incorporato;- collari metallici con tassello incorporato;- bandelle di fissaggio per tubi;

A supporto dell’installazione sarà disponibile il kit per chiodatura manuale e la valigetta dispenser multi-scomparto.

Pressacavi ed accessoriRiferimenti normativiPer pressacavi con filettatura metrica:EN 50262 (CEI 23-57): Pressacavo metrici per installazioni elettricheFilettatura secondo EN 60423 (CEI 23-26): Tubi per installazioni elettriche - Diametri esterni dei tubi per installazioni elettriche e filettature per tubi e accessoriPer pressacavi con filettatura PG:EN 50262 (CEI 23-57): Pressacavo metrici per installazioni elettriche (per quanto

applicabile)Filettatura secondo DIN 40430: Steel Conduit Thread; DimensionsCaratteristiche generaliTemperatura di installazione: -5°C/+60°C per passacavi e raccordi tubo cassetta IP55; -25°C/+60°C per pressacavi e raccordi tubo cassetta IP66;Resistenza di isolamento: >100Mohm a 500VRigidità dielettrica: 2000V a 50HzGradi di protezione: IP44,IP55; IP66; IP68

Accessori di fissaggio per tubi e caviRiferimenti normativi_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 330

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EN 61386-1 (CEI 23-80): Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettricheParte 1: Prescrizioni generali

Caratteristiche generaliTemperatura di installazione: -5°C/+60°CResistenza di isolamento: >100Mohm a 500VRigidità dielettrica: 2000V a 50Hz

1.3.4.1.3 Tubi pieghevoli

Il sistema di tubazioni corrugate pieghevoli in materiale termoplastico per distribuzione sottotraccia e all’interno di controsoffitti e pavimenti flottanti e direttamente annegati nel calcestruzzo, comprenderà tubazioni in PVC e polipropilene, in modo che le caratteristiche meccaniche del prodotto siano le migliori possibili.I tubi corrugati pieghevoli della gamma saranno disponibili in diverse colorazioni in modo da contrassegnare in fase di posa dei cavi linee diverse e identificare i percorsi.Tutti i componenti della gamma saranno marcati IMQ e conformi alle relative normative europee.

La serie comprenderà almeno tre tipologie di tubo:- tubi pieghevoli autoestinguenti;- tubi pieghevoli autoestinguenti coestrusi (doppia parete);- tubi pieghevoli halogen free autoestinguenti e autorinvenenti.

La serie di accessori comprenderà manicotti e tappi che impediranno l’ingresso di corpi estranei all’interno dei tubi.

Riferimenti normativiNorme di prodotto:EN 61386-1 (CEI 23-80): Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche

Parte 1: Prescrizioni generaliEN 61386-22 (CEI 23-82): Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche

Parte 22: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi pieghevoli e accessoriCaratteristica Halogen Free dei materiali:EN 50267-2-2 (CEI 20-37/2-2): Metodi di prova comuni per cavi in condizioni di incendio -

Prove sui gas emessi durante la combustione dei materiali prelevati dai caviParte 2-2: Procedure di prova - Determinazione del grado di acidità (corrosività) dei gas dei materiali mediante la misura del pH e della conduttività

Caratteristiche generali- Resistenza di isolamento 100Mohm a 500V per 1 min.;- rigidità dielettrica: 2000V a 50Hz per 15 minuti;- resistenza alla fiamma (secondo EN 61386-1): autoestinguente in meno di 30s;- gamma di 6 o 7 diametri (a seconda del colore) disponibili da 16mm a 63mm;- resistenza alla compressione: 750N.

Caratteristiche specificheTubo isolante pieghevole autoestinguenteSistema di tubi protettivi pieghevoli autoestinguenti realizzati in PVC con classificazione 3321, disponibili in sette diametri, da 16 a 63 mm, nelle versioni con e senza sonda tiracavo e in sei diverse colorazioni per identificare le diverse linee dell'impianto elettrico._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 331

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Saranno idonei all'elettrificazione di impianti energia e/o dati in applicazioni incassati a pavimento, parete e soffitto oppure all’interno di controsoffitti e pavimenti flottanti.I prodotti dovranno essere forniti con imballo protetto da film estensibile bianco resistente ai raggi UV ed agli agenti atmosferici.

- Materiale: PVC;- classificazione 3321;- resistenza all’urto 2kg da 100mm (2J);- gamma minima di colori disponibili: bianco naturale, nero, verde, azzurro, marrone, lilla;- disponibilità anche in versione con sonda tiracavo;- temperatura di applicazione permanente e di installazione: -5°C/+60°C.

Caratteristiche specificheTubo isolante pieghevole autoestinguente coestruso (doppia parete)Sistema di tubi protettivi pieghevoli realizzati in PVC mediante processo di coestrusione, con classificazione 3321, disponibili in quattro diametri, da 20 a 40 mm, e in sei diverse colorazioni per identificare le diverse linee dell'impianto elettrico.La speciale realizzazione della doppia parete li renderà particolarmente idonei ad essere usati per l'elettrificazione di impianti energia e/o dati in applicazioni con cementi liquidi autolivellanti e per applicazioni ordinarie.I diametri minori della gamma prevederanno l’applicazione di lubrificante interno per una riduzione dell'attrito nella fase di inserimento cavi e velocizzare le operazioni di infilaggio.I prodotti dovranno essere forniti con imballo protetto da film estensibile bianco resistente ai raggi UV ed agli agenti atmosferici.

- Materiale: PVC (rivestimento esterno in PVC plastificato);- classificazione 3321;- resistenza all’urto 2kg da 100mm (2J);- gamma minima di colori disponibili: Grigio chiaro, nero, verde, azzurro, marrone, lilla;- temperatura di applicazione permanente e di installazione: -5°C/+60°C.

Caratteristiche specificheTubo isolante pieghevole halogen free autoestinguente ed autorinvenenteDescrizione: Sistema di tubi protettivi pieghevoli realizzati in PP con classificazione 3422, disponibili in sette diametri, da 16 a 63 mm, nelle versioni con e senza sonda tiracavo e in quattro diverse colorazioni per identificare le diverse linee dell'impianto elettrico.Saranno idonei all'elettrificazione di impianti energia e/o dati in applicazioni incassati a pavimento, parete, soffitto e annegati nel calcestruzzo oppure all’interno di controsoffitti e pavimenti flottanti.Saranno certificati Halogen Free secondo EN50267-2-2 ed adatti ad usi in ambienti pubblici (teatri, scuole, cinema, ecc..)I prodotti dovranno essere forniti con imballo protetto da film estensibile bianco resistente ai raggi UV ed agli agenti atmosferici.

- Materiale: Polipropilene (Halogen Free secondo EN 50267-2-2);- classificazione 3422;- resistenza all’urto 2kg da 300mm (6J);- gamma minima di colori disponibili: grigio, grigio scuro, verde, blu;- disponibilità anche in versione con sonda tiracavo;- temperatura di applicazione permanente e di installazione: -5°C/+90°C.

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1.3.4.1.4 Tubi flessibili

Il sistema di tubazioni flessibili (guaine spiralate), dovrà comprendere una serie di prodotti adattabili a diverse esigenze ed utilizzabili anche in ambienti con condizioni ambientali particolarmente gravose. Tutte le tubazioni saranno dotate di marchio di qualità IMQ.In particolare la gamma dovrà comprendere:- guaine isolanti spiralate (autoestinguenti resistenti ad agenti chimici per impieghi

industriali);- guaine isolanti spiralate per impieghi non gravosi (applicazioni industriali non gravose).

La gamma comprenderà un elevato numero di accessori, che permetteranno di poter impiegare tutte le guaine spiralate in tutte le condizioni ambientali ed installative previste dalle norme. Gli accessori dovranno avere le seguenti caratteristiche:- Realizzati in materiale termoplastico a base di PVC, autoestiguente;- Grado di protezione minimo IP54;- Resistenza alla fiamma secondo EN 61386: autoestinguente in meno di 30s;La gamma degli accessori dovrà comprendere:- Raccordi girevoli dritti scatola-guaina con almeno tre tipologie di filettatura: Metrica, Gas,

PG;- Raccordi fissi scatola-guaina guaina con almeno tre tipologie di filettatura: Metrica, Gas,

PG;- Raccordi tubo-guaina ad innesto rapido;

Riferimenti normativiEN 61386-1 (CEI 23-80): Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche

Parte 1: Prescrizioni generaliEN 61386-23 (CEI 23-83): Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche

Parte 23: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi flessibili e accessori

Caratteristiche generali- Resistenza all’urto 2kg da 100mm (2J) e 1kg da 100mm (1J);- resistenza di isolamento 100Mohm a 500V per 1 min.;- rigidità dielettrica: 2000V a 50Hz per 15 minuti;- resistenza alla fiamma (secondo CEI EN 50086): autoestinguente in meno di 30s;- temperatura di applicazione permanente e di installazione: -5°C/+60°C.

Caratteristiche specificheGuaina isolante spiralata- Materiale: PVC (rigido per la spirale interna, plastificato per la copertura);- classificazione 2311;- resistenza alla compressione 320N;- disponibili alcune versioni con sonda tiracavo;- colori disponibili: nero RAL 9005, grigio RAL 7035, azzurro.

Guaina isolante spiralata per impieghi non gravosi- Materiale: PVC (rigido per la spirale interna, plastificato per la copertura);- classificazione 1311;- resistenza alla compressione 125N;- colore disponibile: grigio RAL 7035._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 333

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1.3.4.1.5 Cavidotti e pozzetti

Il sistema di tubazioni per distribuzione interrata, dovrà comprendere una serie di cavidotti e di pozzetti adatti a realizzare percorsi cavi per condutture interrate.In particolare la gamma dovrà comprendere cavidotti pieghevoli a doppia parete ed una serie completa di pozzetti disponibili con coperchi ad alta resistenza. La gamma comprenderà una serie di accessori di giunzione, raccordo e attestazione che renderanno più agevole semplice la posa dei cavidotti.

Caratteristiche specificheCavidotto corrugato pieghevole doppia parete- Conformità normativa:

EN 50086-1 (CEI 23-39): Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettricheParte 1: Prescrizioni generali

EN 50086-2-4 (CEI 23-46): Sistemi di canalizzazione per cavi - Sistemi di tubiParte 24: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi interrati

- Tubazione realizzata in polietilene ad alta densità, con sonda tiracavi in acciaio;- resistenza alla compressione 450N;- resistenza all’urto: 5kg a -5°C (ad h variabile a seconda del diametro);- marchio IMQ;- gamma minima di 9 diametri disponibili da 40mm a 200mm;- la gamma dovrà comprendere i manicotti di giunzione per tutti i diametri dei cavidotti.

Pozzetti in termoplastico- Gamma minima di 5 dimensioni disponibili: 200x200x200mm, 300x300x300mm,

400x400x400mm, 550x550x520mm; 360x260x320mm;- Pozzetti a fondo liscio con possibilità di incastro dei fondi;- pozzetti sovrapponibili, per raggiungere diverse profondità;- fondo piatto sfondabile semplicemente con attrezzo;- fori pretranciati sulle pareti laterali;- coperchi disponibili nelle versioni ad alta resistenza (grigliato e chiuso) nei colori: grigio,

azzurro, verde;- disponibilità di setti separatori da montare all’interno del pozzetto.

1.3.4.2 Sistemi di canali in PVC

1.3.4.2.1 Canali portacavi

CANALI PORTACAVIL’impiego dei canali portacavi è previsto per le installazioni a vista, in tutti quei casi in cui tale tipo d’installazione sia possibile. Il sistema dovrà essere dotato di tutti gli accessori di interconnessione.Completeranno la gamma scatole portapparecchi per la posa degli apparecchi modulari delle serie civili.

MINICANALI PORTACAVIRiferimenti normativiEN50085-1 (CEI 23-58): Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 334

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Parte 1: Prescrizioni generaliEN50085-2-1 (CEI 23-93): Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche

Parte 2-1: Sistemi di canali e di condotti per montaggio a parete e a soffitto

Caratteristiche generali- Grado di protezione min. IP20;- colore: bianco RAL 9010;- temperatura di installazione: -5°C/+60°C;- Tensione nominale 1000V;- non propagante la fiamma;- resistenza agli urti: 5J;- marchio IMQ.La gamma comprenderà vari tipi di minicanali (monocanale e bicanale; con coperchio incernierato; senza coperchio) e una serie completa di accessori:- componenti di percorso;- scatole portapparecchi (autoportanti e universali), per apparecchi modulari di serie civili,

da 1 a 12 posti.

CANALE PORTACAVI AD USO BATTISCOPA E CORNICERiferimenti normativiEN50085-1 (CEI 23-58): Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche

Parte 1: Prescrizioni generaliEN50085-2-1 (CEI 23-93): Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche

Parte 2-1: Sistemi di canali e di condotti per montaggio a parete e a soffitto

Caratteristiche generali- Grado di protezione min. IP40;- colori: bianco RAL 9010; antracite RAL 7021;- coperchio removibile solo con utilizzo di attrezzo;- temperatura di installazione: -5°C/+60°C;- Tensione nominale 1000V;- non propagante la fiamma;- resistenza agli urti: 2J (canali battiscopa a 4 scomparti: 1J);- marchio IMQ.La gamma comprenderà versioni di canali a 3 e 4 scomparti e una serie completa di accessori:- componenti di percorso;- scatole portapparecchi (autoportanti e universali), per apparecchi modulari di serie civili,

da 3 a 12 posti.

CANALI AD USO SOPRAPAVIMENTORiferimenti normativiEN50085-1 (CEI 23-58): Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche

Parte 1: Prescrizioni generaliEN50085-2-2 (CEI23-104): Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche

Parte 2-2: Prescrizioni particolari per sistemi di canali e di condotti per montaggio sottopavimento, a filo pavimento o soprapavimento

Caratteristiche generali- Grado di protezione min. IP20;

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- colori: antracite RAL 7021; marrone RAL 8014;- coperchio removibile solo con utilizzo di attrezzo;- temperatura di installazione: -5°C/+60°C;- Tensione nominale 1000V;- non propagante la fiamma;- resistenza agli urti: 5J;- marchio IMQ;- disponibili componenti di percorso.

1.3.4.2.2 Canali portacavi e portapparecchi

L’impiego dei canali portacavi e portapparecchi è previsto in ambiente terziario, per la distribuzione dell’energia elettrica e dei segnali. Il sistema dovrà essere dotato di tutti gli accessori di interconnessione.A completeranno della gamma dovranno essere disponibili: accessori per la posa degli apparecchi modulari delle serie civili, per il montaggio di prese industriali IEC309 e di apparecchi modulari per guida DIN. Negli accessori saranno anche presenti componenti per l’installazione a sospensione.

Riferimenti normativiEN 50085-1 (CEI 23-58): Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche

Parte 1: Prescrizioni generaliEN 50085-2-1 (CEI 23-93): Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche

Parte 2-1: Sistemi di canali e di condotti per montaggio a parete e a soffitto

Caratteristiche generali- Grado di protezione min. IP20;- colori: bianco RAL 9010; grigio RAL 7035;- coperchio removibile solo con utilizzo di attrezzo (serie NP50);- temperatura di installazione: -5°C/+60°C;- Tensione nominale 1000V;- non propagante la fiamma;- resistenza agli urti min. 5J;- fondo del canale preforato per facilitare le operazioni di fissaggio;- disponibili in almeno 4 dimensioni;- Marchio IMQ.La gamma comprenderà anche:- accessori per il fissaggio del canale NP44 a sospensione (mensole);- serie completa di componenti di percorso;- traversine di tenuta cavi;- scatole portapparecchi, con relativi coperchi finestrati, per il montaggio di apparecchi di

serie civili;- accessori per il montaggio di prese industriali IEC309 fisse;- coperchi finestrati (12 moduli DIN EN50022) per il montaggio di apparecchi modulari;- guide di separazione interne.

1.3.4.3 Sistemi di canali e colonne in Alluminio

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Canali e colonne portatavi e portapparecchi in alluminio con coperchio integrato, che permettono la possibilità di impiego sia come portacavi sia come portapparecchi. Il sistema dovrà essere completo di componenti di percorso. Completeranno la gamma scatole portapparecchi e accessori per la posa degli apparecchi modulari delle serie civili e delle prese industriali IEC 309 fisse.

1.3.4.3.1 Canali portacavi e portapparecchi

Riferimenti normativiEN 50085-1 (CEI 23-58): Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche

Parte 1: Prescrizioni generaliEN 50085-2-1 (CEI 23-93): Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche

Parte 2-1: Sistemi di canali e di condotti per montaggio a parete e a soffitto

Caratteristiche generali- Grado di protezione min. IP20;- con continuità elettrica- coperchio removibile solo con utilizzo di attrezzo;- resistenza agli urti min. 20J;- marchio IMQ.La gamma dovrà essere completa di tutti gli accessori di percorso e di scatole portapparecchi e accessori per il montaggio di apparecchi modulari delle serie civili e di prese industriali IEC 309.

1.3.4.3.2 Colonne portacavi e portapparecchi

Riferimenti normativiCEI 23-73: Colonne e torrette a pavimento per installazioni elettriche

Caratteristiche generali- Grado di protezione min. IP40;- con continuità elettrica;- coperchio removibile solo con utilizzo di attrezzo;- resistenza meccanica all’urto pesante (6J);- marchio IMQ.La gamma comprenderà almeno 3 diverse tipologie di colonne:- versione monofacciale e bifacciale con altezza 0.4, 0.7 e 1m per utilizzo in prossimità

dell’utenza (es. scrivanie);- versione per raccordo con impianti a soffitto con altezza regolabile da 2,40 a 2,60m;- versione per raccordo con impianti in controsoffitto con altezza regolabile da 2,90 a

3,10m.La colonna dovrà permettere l’installazione di scomparti interni per la separazione dei circuiti.Nella gamma dovranno essere presenti scatole portapparecchi e accessori per il montaggio di apparecchi modulari delle serie civili e di prese industriali IEC 309.

1.3.4.4 Sistemi di passerelle

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1.3.4.4.1 Passerelle portacavi in filo di acciaio saldato

Sistema di passerelle portacavi realizzate in filo di acciaio galvanizzato. La gamma dovrà comprendere sia passerelle galvanizzate a caldo prima della lavorazione che canali galvanizzati a caldo dopo la lavorazione; dovrà inoltre essere disponibile anche una serie di passerelle realizzate in acciaio elettrozincato ed in acciaio Inox AISI 304L (questi ultimi per impieghi in ambienti più gravosi). Questo tipo di passerelle rende la propria posa e quella dei cavi più agevole e facilita l’aerazione dei cavi, inoltre agevola l’uscita dei conduttori in tutte le direzioni senza ostacoli. La realizzazione di curve e cambi di direzione sarà semplicemente realizzata tagliando i fili con apposita cesoia e piegando la passerella.Le estremità dei fili della trama dovranno essere ripiegati all’esterno dei bordi, in modo tale da rendere impossibile che i cavi vengano danneggiati in fase di posa.La gamma dovrà essere completa di tutti gli accessori di raccordo, derivazione, collegamento e supporto per fissaggio a parete e soffitto delle canalizzazioni. In particolare dovranno essere presenti accessori per la giunzione ed il fissaggio automatici, senza l’utilizzo di bulloni con conseguente risparmio di tempo.

Riferimenti normativiEN 61537 (CEI 23-76): Sistemi di passerelle porta cavi a fondo continuo e a traversini per

la posa dei cavi

Caratteristiche generaliPasserelle a filoLe passerelle saranno realizzate con filo di acciaio galvanizzato nei seguenti modi:     - Z100 filo di acciaio galvanizzato a caldo prima della lavorazione (NF A 91-131);     - EZ zincatura elettrolitica dopo la lavorazione (EN ISO 2081EN ISO 2082);     - GAC galvanizzazione a caldo per immersione dopo la lavorazione (EN ISO 1461 EN ISO 10289)     - HP galvanizzazione zinco alluminio (EN10244-2)     - Epoxy gamma di colori disponibili: Zinco, (rosso, giallo, blu con vernice epossidica);Caratteristiche della passerella      - distanza tra i fili di trama: 100mm; distanza minima tra i fili di ordito 50mm;     - altezze di profilo: 30mm, 60mm, 110mm;     - larghezze: da 50mm a 600mm;     - lunghezza passerelle: 3m; lunghezza coperchi: 3m;La gamma dovrà essere completa di tutti gli accessori di raccordo, derivazione, traversine di tenuta cavi, fissaggio e sospensione, in particolare:- coperchi;- setti separatori;;- giunzioni rapide tra passerelle senza uso di viti (realizzate in un unico pezzo per conferire maggiore robustezza alla giunzione stessa).- supporti a parete e a sospensione adatti al montaggio rapido senza impiego di viti e bulloni.La gamma comprenderà anche una serie di passerelle realizzate in acciaio inox AISI 304L e 316L (su richiesta), comprensiva di relativi supporti e giunti realizzati nello stesso materiale.La gamma dei supporti per passerelle dovrà essere completa e permettere la posa delle stesse a parete, a soffitto e a pavimento. Tali supporti saranno realizzati in acciaio galvanizzato. La gamma dovrà comprendere sia supporti galvanizzati a caldo prima della lavorazione sia supporti galvanizzati a caldo dopo la lavorazione. La gamma dovrà _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 338

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presentare la possibilità di utilizzo di profili dentellati per il fissaggio rapido delle mensole senza l’impiego di bulloni.

Supporti- Realizzati con acciaio galvanizzato in uno dei due seguenti modi:

- galvanizzazione a caldo prima della lavorazione (EN ISO 10346);- galvanizzazione a caldo dopo la lavorazione (EN ISO 1461, EN ISO 10289);

- presenti anche supporti in acciaio Inox AISI 304L e INOX 316L;- possibilità di fissaggio rapido su mensola senza impiego di bulloni, tramite apposito

accessorio;- disponibilità mensole almeno fino a 20 differenti lunghezze, da 95mm a 645mm;- disponibilità, di supporti in profili e lunghezze diverse, da 200mm a 3030mm;- adatti a fissaggio di passerelle in acciaio galvanizzato e passerelle in filo metallico.

1.3.4.4.2 Passerelle portacavi in acciaio

Sistema di passerelle portacavi realizzato in acciaio galvanizzato. La gamma dovrà comprendere sia passerelle galvanizzate a caldo prima della lavorazione che, canali galvanizzati a caldo dopo la lavorazione (questi ultimi per impieghi in ambienti più gravosi). Tali passerelle dovranno essere dotate di nervature trasversali sul fondo, che ne miglioreranno la resistenza al carico meccanico e quindi alla flessione. Il canale inoltre dovrà presentare la parte superiore dei bordi arrotondata in esterno, così da conferire rigidità e resistenza al bordo stesso.La gamma dovrà essere completa di tutti gli accessori di raccordo, derivazione, collegamento e supporto per fissaggio a parete e soffitto delle canalizzazioni. In particolare dovrà essere dotata di accessori (con fondo pretagliato) per la realizzazione di curve con angolazione qualsiasi realizzabili sul posto.

Riferimenti normativiCEI EN 61537 (CEI 23-76): Sistemi di passerelle porta cavi a fondo continuo e a traversini

per la posa dei cavi

Caratteristiche generaliPasserelle- Le passerelle saranno realizzate in acciaio galvanizzato nei modi qui elencati: - galvanizzazione a caldo prima della lavorazione (EN ISO 10346); - galvanizzazione a caldo per immersione dopo la lavorazione (EN ISO 1461 EN ISO 10289)- gamma di colori disponibili: Argento, Grigio RAL 7035 e altri colori a richiesta;- altezze di profilo: 35mm, 50mm, 65mm, 80mm;- larghezze: da 65mm a 605mm (12 larghezze diverse);- lunghezza passerelle 3m;- lunghezza coperchi 2m;- fondo della passerella perforato per facilitare le operazioni di fissaggio e favorire

l’aerazione dei cavi.La gamma dovrà essere completa di tutti i componenti di percorso, di fissaggio e sospensione, in particolare:- coperchi;- setti separatori;- curve orizzontali a 90° e 45°;- derivazioni orizzontali a T e a croce;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 339

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- possibilità di utilizzare giunzioni rapide senza uso di viti tra passerelle e tra passerelle e curve;

- curve verticali regolabili per cambi di piano;- curve orizzontali regolabili per cambi di direzione;- traversine di tenuta cavi.

Supporti- Realizzati in acciaio galvanizzato in uno dei due modi qui elencati: - galvanizzazione a caldo prima della lavorazione (EN ISO 10346); - galvanizzazione a caldo dopo la lavorazione (EN ISO 1461, EN ISO 10289);- presenti anche supporti in acciaio Inox AISI 304L e INOX 316L;- disponibilità mensole almeno fino a 20 differenti lunghezze, da 95mm a 645mm, adatte

ad ogni tipo di carico (carichi leggeri, medi e pesanti);- disponibilità, di supporti in profili e lunghezze diverse, da 200mm a 3030mm;-adatti a fissaggio di passerelle in acciaio galvanizzato e passerelle in filo metallico;- possibilità di utilizzo di profili dentellati per il fissaggio rapido delle mensole senza

l’impiego di bulloni.

1.3.5 Prese a spina e combinati IEC 309

La gamma di prodotti sarà composta da prese e spine mobili e fisse, da incasso e da parete, standard e compatte, di tipo interbloccato e non, per impieghi gravosi, con o senza fusibili, di tipo smontabile per uso industriale, conformi agli standard dimensionali e prestazionali unificati a livello internazionale (IEC 309) e recepiti dalla normativa europea (EN 60309) ed italiana (CEI 23-12). La gamma comprenderà anche una serie vasta e completa di involucri e basi modulari per il montaggio delle suddette prese. Sono anche disponibili quadri di prese a spina di tipo ASC e ASD forniti già cablati e certificati.

1.3.5.1 Prese e spine IEC309

Riferimenti normativiEN 60309-1 (CEI 23-12/1): Spine e prese per uso industriale - Parte 1: Prescrizioni

generaliEN 60309-2 (CEI 23-12/2): Spine e prese per uso industriale - Parte 2: Prescrizioni per

intercambiabilità dimensionale per apparecchi con spinotti ad alveoli cilindrici

1.3.5.1.1 Prese e spine IEC309 mobili diritte 63/125A

Caratteristiche generaliLa dotazione comprenderà una serie di spine e prese mobili diritte a Norme IEC 309. Le prese e spine saranno inoltre dotate di contatto supplementare pilota.

Caratteristiche elettriche- Tensioni nominali 100/130V, 200/250V, 346/415V, 380/415V,480/500V (50/60Hz) - Correnti nominali: 63A, 125A;- N. poli: 2P+T(solo versioni 63A), 3P+T, 3P+N+T per le versioni a bassa tensione;

Caratteristiche meccaniche- Grado di protezione: IP67;- resistenza agli urti: minimo IK08;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 340

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- Glow Wire Test: minimo 850°C (parti attive).

1.3.5.1.2 Prese e spine IEC309 fisse da incasso 63/125A

Caratteristiche generaliLa dotazione comprenderà una serie di prese fisse a Norme IEC 309. Le prese e spine saranno inoltre dotate di contatto supplementare pilota. Alcune versioni di prese da 125A saranno dotate anche di contatto pulito (NA) azionabile meccanicamente dal contatto pilota della spina per la realizzazione del circuito di interblocco elettrico.

Caratteristiche elettriche- Tensioni nominali: 100/130V, 200/250V, 346/415V, 380/415V,480/500V (50/60Hz) per le

versioni a bassa tensione;- correnti nominali: 63, 125 A;- N. poli: 2P+T, 3P+T, 3P+N+T per le versioni a bassa tensione;

Caratteristiche meccaniche- Grado di protezione: IP67;- resistenza agli urti: minimo IK08;- Glow Wire Test: minimo 850°C (parti attive).

1.3.5.1.3 Prese e spine IEC309 mobili 90° e da parete

Caratteristiche generaliLa dotazione comprenderà una serie di spine e prese a Norme IEC 309. La gamma comprenderà spine e prese mobili e fisse nella versione a 90°, spine e prese diritte da parete che permetteranno di ridurre la sporgenza della spina inserita e le sollecitazioni meccaniche sul cavo. Le prese e spine da 63/125A saranno inoltre dotate di contatto supplementare pilota.

Caratteristiche elettriche- Tensioni nominali: 100/130V, 200/250V, 346/415V, 380/415V,480/500V (50/60Hz) per le

versioni a bassa tensione;- correnti nominali: 16, 32, 63, 125 A;- N. poli: 2P+T, 3P+T, 3P+N+T per le versioni a bassa tensione;

Caratteristiche meccaniche- Grado di protezione: IP44 e IP67;- resistenza agli urti: minimo IK08;- Glow Wire Test: minimo 850°C (parti attive).

1.3.5.1.4 Prese e spine IEC309 mobili e fisse a bassissima tensione

Caratteristiche generaliLa dotazione comprenderà una serie di spine e prese a Norme IEC 309. La gamma comprenderà spine e prese mobili e fisse nella versione a 90°, spine e prese diritte da parete che permetteranno di ridurre la sporgenza della spina inserita e le sollecitazioni meccaniche sul cavo.

Caratteristiche elettriche- Tensioni nominali: 20/25V, 40/50V, (50÷60Hz, 100÷200Hz, 401÷500Hz, cc);_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 341

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- Corrente nominale: 16A, 32A;- N. poli: 2P, 3P per le versioni a bassissima tensione.

Caratteristiche meccaniche- Grado di protezione: IP44 e IP67 (solo presa fissa da incasso);- resistenza agli urti: minimo IK08;- Glow Wire Test: minimo 850°C (parti attive).

1.3.5.1.5 Prese e spine IEC309 moltiplicatori ed adattatori

Caratteristiche generaliLa dotazione comprenderà una serie di spine e prese a Norme IEC 309. La gamma comprenderà spine moltiplicatrici a 2 e 3 uscite disponibili anche con cavo di alimentazione. Saranno disponibili inoltre una serie di adattatori industriali in grado di moltiplicare ed adattare le uscite disponibili. Disponibili inoltre una serie di adattatori per il passaggio da standard industriale a domestico e viceversa con possibilità di adattare la parte domestica ai vari standard internazioni.

1.3.5.1.6 Prese e spine IEC309 HP mobili diritte 16/32A

Caratteristiche generaliLa dotazione comprenderà una serie di spine e prese mobili diritte a Norme IEC 60309. Montaggio rapido a ¼ di giro di corpo e impugnatura con sistema di chiusura tramite vite di sicurezza a 1/4giro. Sistema pressa-fermacavo dotato di sistema antiallentamento. Tale serie di prodotti dovrà inoltre comprendere anche prese e spine con cablaggio rapido a molla, che consentiranno la realizzazione del cablaggio delle stesse senza l’utilizzo di viti. Materiali Halogen Free secondo la norma EN 50267-2-2.

Caratteristiche elettriche- Tensioni nominali: 100/130V, 200/250V, 380/415V, 346/415V, 380/440V, 440/460V,

480/500V, 600/690V (50/60Hz) e >50V, >50/250V, >250V e trasf. (100÷300Hz, >300÷500Hz, 50/60Hz, c.c.) per le versioni a bassa tensione;

- correnti nominali: 16A, 32A;- N. poli: 2P+T, 3P+ T, 3P+N+ T per le versioni a bassa tensione;

Caratteristiche meccaniche- Grado di protezione: IP44 e IP66/IP67/IP68/IP69;- resistenza agli urti: minimo IK08;- Glow Wire Test: minimo 850°C (parti attive).

1.3.5.1.7 Prese e spine IEC309 HP fisse da incasso 16/32A

Caratteristiche generaliLa dotazione comprenderà una serie di prese fisse a Norme IEC 309.Oltre al tradizionale cablaggio a vite, tale serie di prodotti dovrà inoltre comprendere anche prese con cablaggio rapido a molla, che consentiranno la realizzazione del cablaggio delle stesse senza l’utilizzo di viti. Materiali Halogen Free secondo la norma EN 50267-2-2

Caratteristiche elettriche

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- Tensioni nominali: 100/130V, 200/250V, 380/415V, 346/415V, 380/440V, 440/460V, 480/500V, 600/690V (50/60Hz) e >50V, >50/250V, >250V e trasf. (100÷300Hz, >300÷500Hz, 50/60Hz, c.c.) per le versioni a bassa tensione;

- correnti nominali: 16A, 32A;- N. poli: 2P+T, 3P+ T, 3P+N+ T per le versioni a bassa tensione;

Caratteristiche meccaniche- Grado di protezione: IP44 e IP66/IP67;- resistenza agli urti: minimo IK08;- Glow Wire Test minimo: 850°C (parti attive).

1.3.5.2 Prese IEC309 interbloccate

Riferimenti normativiEN 60309-1 (CEI 23-12/1): Spine e prese per uso industriale - Parte 1: Prescrizioni

generaliEN 60309-2 (CEI 23-12/2): Spine e prese per uso industriale - Parte 2: Prescrizioni per

intercambiabilità dimensionale per apparecchi con spinotti ad alveoli cilindriciEN 60947-3 (CEI 17-11): Apparecchiatura a bassa tensione - Parte 3: Interruttori di

manovra, sezionatori, interruttori di manovra-sezionatori e unità combinate con fusibili

EN 61558-1 (CEI 96-3): Sicurezza dei trasformatori, delle unità di alimentazione e similari - Parte 1: Prescrizioni generali e prove

EN 60269-1 (CEI 32-1, IEC 127): Fusibili a tensione non superiore a 1.000 V per corrente alternata e a 1.500 V per corrente continua - Parte 1: Prescrizioni generali

EN 60269-3 (CEI 32-5, IEC 127): Fusibili a tensione non superiore a 1000 V per corrente alternata e a 1500 V per corrente continua - Parte 3: Prescrizioni supplementari per i fusibili per uso da parte di persone non addestrate (fusibili principalmente per applicazioni domestiche e similari)

1.3.5.2.1 Prese IEC309 orizzontali interbloccate

Caratteristiche generaliLa gamma di prodotti sarà costituita da prese di tipo industriale rispondenti allo standard IEC 309, con interblocco meccanico ed interruttore rotativo, per applicazioni singole o in batteria su quadri dedicati.

Caratteristiche elettriche- Tensioni nominali: 110V100/130V, 200/250V, 346/415V, 380/415V,480/500V per le

versioni a bassa tensione;- correnti nominali: 16, 32A;- N. poli: 2P+T, 3P+T, 3P+N+T;

Caratteristiche meccaniche- Grado di protezione: IP44;- resistenza agli urti: minimo IK08;- Glow Wire Test: minimo 850°C (parti attive).

1.3.5.2.2 Prese IEC309 verticali interbloccate

Caratteristiche generali_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 343

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Tale gamma di prodotti sarà costituita da prese fisse di tipo industriale rispondenti allo standard IEC 309, con interblocco meccanico costituito da un interruttore che consente l’inserimento ed il disinserimento della spina solo in posizione di aperto e la chiusura dell’interruttore stesso solo a spina inserita. La gamma sarà comprensiva di modelli con protezione magnetotermica integrata, interruttore rotativo o con interruttore rotativo e base portafusibili.Tali prese dovranno poter essere tra loro combinabili tramite il montaggio su opportune basi modulari e cassette di fondo da parete o da incasso, oppure su quadri di distribuzione nei quali potranno prendere posto anche apparecchi modulari per guida EN 50022.La gamma sarà completata da prese fisse con interruttore di blocco compatte a Norma IEC309, con azionamento dell’interruttore di blocco longitudinale che conferisce al prodotto elevata compattezza, per gli impieghi in cui è richiesto risparmio di spazio.

Caratteristiche elettriche- Tensioni nominali 100/130V, 200/250V, 346/415V, 380/415V,480/500V per le versioni a

bassa tensione;- tensioni nominali: 24V per le versioni a bassissima tensione;- le prese a 24V saranno dotate di trasformatore 230/24V con potenza minima di 160VA;- correnti nominali: 16, 32, 63 A;- Caratteristiche interruttore magnetotermico: MT 6KA curva C da 2P,3P,4P;- N. poli: 2P+T, 3P+T, 3P+N+T per le versioni a bassa tensione;- N. poli: 2P per le versioni a bassissima tensione.

Caratteristiche meccaniche- Grado di protezione: IP67;- resistenza agli urti: minimo IK08;- Glow Wire Test: minimo 850°C (parti attive).

1.3.5.2.3 Prese IEC309 verticali interbloccate per impieghi gravosi

Caratteristiche generaliLa gamma di prodotti sarà costituita da prese di tipo industriale rispondenti allo standard IEC 309, con interblocco meccanico ad interruttore rotativo, con base portafusibili o con guida EN 50022, per applicazioni singole o in batteria su basi modulari.La robustezza dei prodotti e la loro resistenza ai principali agenti chimici ed atmosferici, unitamente ad un elevato grado di protezione dovranno consentire la loro installazione in tutti i luoghi con condizioni ambientali particolarmente gravose (escluse zone in cui è previsto l’utilizzo di apparecchi marchiati ATEX, norma 94/9/CE).Tali prese dovranno poter essere tra loro combinabili tramite il montaggio su opportune basi modulari, nelle quali potranno prendere posto anche apparecchi modulari per guida EN 50022.Saranno anche disponibili prese con interblocco elettrico da 125 A con protezione magnetotermica o magnetotermica differenziale

Caratteristiche elettriche- Tensioni nominali: 110V100/130V, 200/250V, 346/415V, 380/415V,480/500V per le

versioni a bassa tensione;- tensioni nominali: 24V per le versioni a bassissima tensione;- le prese a 24V saranno dotate di trasformatore 230/24V con potenza min. 160VA;- correnti nominali: 16, 32, 63, 125 A;- N. poli: 2P+T, 3P+T, 3P+N+T per le versioni a bassa tensione;

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- N. poli: 2P per le versioni a bassissima tensione.

Caratteristiche meccaniche- Grado di protezione: IP66 (IP55 prese 125A);- resistenza agli urti: minimo IK10;- Glow Wire Test: minimo 850°C (parti attive).

1.3.5.2.4 Prese IEC309 interbloccate compatte

Caratteristiche generaliLa gamma di prodotti sarà costituita da prese di tipo industriale rispondenti allo standard IEC 309, con interblocco meccanico ed interruttore rotativo, per applicazioni singole o in batteria su quadri dedicati. La gamma è caratterizzata dai minimi ingombri, che permette quindi di adattarsi ad ogni situazione.

Caratteristiche elettriche- Tensioni nominali: 110V100/130V, 200/250V, 346/415V, 380/415V,480/500V per le

versioni a bassa tensione;- correnti nominali: 16, 32A;- N. poli: 2P+T, 3P+T, 3P+N+T;

Caratteristiche meccaniche- Grado di protezione: IP44; IP55;- resistenza agli urti: minimo IK08;- Glow Wire Test: minimo 850°C (parti attive).

1.3.5.3 Quadri per prese industriali

Riferimenti normativiCEI 23-49: Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e

similari - Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile

IEC 60670-1: Boxes and enclosures for electrical accessories for household and similar fixed electrical installations - Part 1: General requirements

IEC 60670-24: Boxes and enclosures for electrical accessories for household and similar fixed electrical installations - Part 22: Particular requirements for connecting boxes and enclosures

CEI 23-48: Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

EN 62208 –Norma quadri vuoti-

Caratteristiche generaliQuadri vuoti, stagni, flangiati per l’installazione di prese fisse industriali, in tecnopolimero, con struttura costituita da due sezioni:

- una sezione superiore atta a ospitare apparecchi modulari per guida DIN EN50022 (da 5 a 40) con frontale munito di portella trasparente;

- una sezione inferiore, predisposta per ospitare prese industriali IEC 309 (da incasso, interbloccate verticali IP67, interbloccate orizzontali IP44, Combibloc).

Nella gamma saranno presenti varie versioni con parte inferiore liscia.I quadri avranno le seguenti principali caratteristiche:_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 345

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- grado di protezione: IP65;- resistenza agli urti: IK08; IK09- Glow Wire Test: 650°C;- classe di isolamento II.Tramite opportuni accessori (calotte e coperchi) sarà anche possibile montare nei quadri: apparecchi modulari della serie civile ed operatori a diametro 22mm.Laddove esiste, i componenti saranno muniti del marchio italiano di qualità (IMQ).

1.3.5.4 Quadri per cantiere

Riferimenti normativi

Per quadri in versione vuotaCEI 23-49: Involucri per apparecchi per installazioni elettriche fisse per usi domestici e

similari - Parte 2: Prescrizioni particolari per involucri destinati a contenere dispositivi di protezione ed apparecchi che nell’uso ordinario dissipano una potenza non trascurabile

Per quadri in versione cablataEN 60439-4 (CEI 17-13/4): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per

bassa tensione (quadri BT) - Parte 4: Prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate per cantiere (ASC)

In fase di installazioneCEI 64-8/7: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in

corrente alternata e a 1500 V in corrente continua - Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari

Caratteristiche generaliI quadri da cantiere utilizzati saranno tali da poter essere agevolmente trasportati e potranno montare al loro interno sia dispositivi di protezione (come interruttori automatici modulari) che dispositivi di alimentazione quali prese a Norma IEC 309. Potranno inoltre essere in versione ASC cablati in fabbrica La gamma dovrà permettere di coprire in modo completo tutte le soluzioni installative che si possono verificare in un cantiere garantendo la possibilità di collegare tra loro diversi quadri in modo da sviluppare rapidamente e in sicurezza l’intero impianto all’interno del cantiere; saranno quindi disponibili:

- Quadri di alimentazione di entrata e di misura;- Quadri di distribuzione finale (con unità di ingresso a spina fissa o morsettiera);- Quadri di prese a spina per l’alimentazione di utilizzatori portatili in ogni luogo

d’impiego.

Caratteristiche elettriche- Tensione di alimentazione 230/400V;- Corrente nominale quadro da 16 a 100A a seconda delle configurazioni;- Possibilità di installazione prese tipo IEC309 con/senza interblocco;- Possibilità di installazione interruttori ed apparecchi modulari su guida EN50022;- Grado di protezione minimo da IP44 a IP55 a seconda delle tipologie;- Protezione contro i contatti indiretti realizzata con doppio isolamento;- Possibilità di dotare il quadro di pulsante di emergenza per togliere rapidamente

tensione in caso di necessità.

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Caratteristiche meccaniche- Resistenza agli urti minima dell’involucro: IK09.

1.3.5.5 Terminali di distribuzione energia e servizi

Riferimenti normativiPer quadri in versione vuotaCEI EN 62208 (CEI 17-87): Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e

manovra per bassa tensione

Per quadri in versione cablataCEI EN 60439-1 (CEI 17-13/1)+(A1): Apparecchiature assiemate di protezione e di

manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Apparecchiature soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature parzialmente soggette a prove di tipo (ANS)

CEI 64-8/7: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 7: Ambienti ed applicazioni particolari (con particolare attenzione alle varianti V3 e V4 alla CEI 64-8 del 2006)

Caratteristiche generali

Terminali di distribuzione compatti per porti, campeggi ed aree urbane- Involucri di dimensioni contenute in 3 diverse tipologie per installazione fissa ed una in

versione trasportabile, per un ridotto impatto ambientale;- scocca di rivestimento esterno in tecnopolimero non verniciato, con autoestinguenza di

650°C, elevata resistenza ai raggi UV e grado IK10 di resistenza agli urti (involucro);- grado di protezione degli involucri vuoti IP56;- colonnina in doppio isolamento, dotata di dispositivi guidacavi (per ovviare a strappi

accidentali del cavo,tranne versione trasportabile) e di morsettiera di arrivo/partenza per cavi quadripolari per l’allacciamento elettrico alla rete di distribuzione;la versione trasportabile e’ priva di morsettiera ma è dotata di 5mt di cavo H07RN-F e spina industriale 32A;

- centralini modulari ad elevata capacità interna da 16moduli din,dotati di portella trasparente con guarnizione di tenuta IP e con la possibilità di alloggiamento serrature a chiave;

- possibilità di installazione di prese interbloccate e non, con diversi gradi di protezione IP44, 55 e 67 grazie ai pannelli dedicati disponibili come accessori;

- sedi per l'alloggiamento dei tubi idrici ricavate nella parte superiore dei terminali;- maniglia per la movimentazione ricavata nella parte superiore dei terminali;Tra gli accessori sono disponibili:- illuminazione diffusa sui 4 lati delle colonnine con alimentazione separata,sia ordinaria

che in emergenza P 1h;- rubinetti a sfera ½” lucchettabili;- flange dedicate per il fissaggio delle colonnine su pontili galleggianti Ingemar e Martini;- dispositivo a led di segnalazione guasto;- morsettiere di alimentazione per cavi da 16 o 35mmq;La gamma prevederà anche versioni vuote da cablare.Nell’offerta saranno presenti versioni con sistema di gestione elettronico, aventi le seguenti caratteristiche:_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 347

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- sistema di gestione elettronico prepagato per la contabilizzazione dei consumi di energia ed acqua con display ad alta visibilità e area di lettura chiavi trasponder, privo di pulsanti per un utilizzo semplificato;

- consolle per la programmazione trasponder fornito di software e cavi di collegamento a PC;

- basetta per il collegamento dei terminali per gestione centralizzata;- scheda per PC e software per gestione centralizzata e prepagato.

Terminali di distribuzione standard per porti ed aree urbane- Struttura portante costituita da quattro tubolari in alluminio uniti da crociere trasversali;- flange in acciaio inox per l’ancoraggio del terminale al suolo;- scocca di rivestimento esterno in tecnopolimero non verniciato, con autoestinguenza di

650°C, elevata resistenza ai raggi UV e grado IK10 di resistenza agli urti (involucro);- grado di protezione degli involucri vuoti IP56;- colonnina in doppio isolamento, dotata di dispositivi guidacavi (per ovviare a strappi

accidentali del cavo) e di morsettiera di arrivo/partenza per cavi quadripolari per l’allacciamento elettrico alla rete di distribuzione;

- presenza di uno spazio laterale per poter apporre indicazioni e segnalazioni.Le apparecchiature di erogazione energia saranno accessibili mediante apertura e chiusura di una portella cieca a scomparsa equipaggiabile con serratura di sicurezza.Tra gli accessori saranno disponibili:- kit di illuminazione ordinaria e di emergenza;- rubinetti a sfera ½” lucchettabili;- supporti per tubo flessibile/prolunghe;- morsettiere di alimentazione per cavi da 16 a 185mmq.La gamma prevederà anche versioni vuote da cablare.

Terminali di distribuzione ad alta capienza per porti e campeggi- Struttura portante costituita da quattro tubolari in alluminio uniti da crociere trasversali;- flange in acciaio inox per l’ancoraggio del terminale al suolo;- scocca di rivestimento esterno in tecnopolimero non verniciato, con autoestinguenza di

650°C;- grado di protezione degli involucri vuoti IP56;- colonnina in doppio isolamento, dotata di dispositivi guidacavi (per ovviare a strappi

accidentali del cavo) e di morsettiera di arrivo/partenza per cavi quadripolari per l’allacciamento elettrico alla rete di distribuzione.

Tra gli accessori sono disponibili:- kit di illuminazione ordinaria e di emergenza;- rubinetti a sfera ½” lucchettabili;- supporti per tubo flessibile/prolunghe;- morsettiere di alimentazione per cavi da 16 a 185mmq.Le apparecchiature di erogazione energia saranno accessibili mediante apertura e chiusura di una portella cieca a scomparsa equipaggiabile con serratura di sicurezza.La gamma prevederà anche versioni vuote da cablare.Nell’offerta saranno presenti versioni con sistema di gestione elettronico, aventi le seguenti caratteristiche:- sistema di gestione elettronico prepagato per la contabilizzazione dei consumi di energia

ed acqua con display ad alta visibilità e area di lettura chiavi trasponder, privo di pulsanti per un utilizzo semplificato;

- presenza di uno spazio laterale per poter apporre indicazioni e segnalazioni;

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- consolle per la programmazione trasponder fornito di software e cavi di collegamento a PC;

- basetta per il collegamento dei terminali per gestione centralizzata;- scheda per PC e software per gestione centralizzata e prepagato.

Terminali di distribuzione compatti in acciaio inox AISI 316L per porti, campeggi ed aree urbane- Involucro in unica dimensione compatta per installazione fissa, per un ridotto impatto

ambientale;- testata in materiale isolante atermico antigraffio, elevata resistenza ai raggi UV e grado

IK10 di resistenza agli urti;provvista di maniglia per la trasportabilità,duplice sede per l’alloggiamento delle tubazioni di distribuzione acqua;

- pannelli e porte laterali in acciaio inox AISI 316L di tipo marino,con rivestimento interno in materiale isolante;

- basamento in acciaio inox predisposto per il fissaggio al suolo,rivestito di due elementi in materiale isolante antigraffio amovibili;

- grado di protezione degli involucri vuoti IP56;- colonnina in doppio isolamento, dotata di dispositivi guidacavi (per ovviare a strappi

accidentali del cavo,tranne versione trasportabile) e di morsettiera di arrivo/partenza per cavi quadripolari per l’allacciamento elettrico alla rete di distribuzione;

- centralini modulari ad elevata capacità interna da 16moduli din,dotati di portella trasparente con guarnizione di tenuta IP e con la possibilità di alloggiamento serrature a chiave;

- possibilità di installazione di prese interbloccate e non, con diversi gradi di protezione IP44, 55 e 67 grazie ai pannelli dedicati disponibili come accessori;

Tra gli accessori sono disponibili:- predisposizione di serie per l’inserimento di lampada fluorescente da 16W con attacco G13,con illuminazione diffusa da tutti i quattro lati,sia in versione ordinaria che di emergenza P 1h,provvista di alimentazione separata;- rubinetti a sfera ½” lucchettabili;- flange dedicate per il fissaggio delle colonnine su pontili galleggianti Ingemar e Martini;- morsettiere di alimentazione per cavi da 16,35 o 70mmq;- tre diverse piastre di fissaggio al suolo,per calcestruzzo e pontili Ingemar e Martini,per

garantire maggiore stabilità alla struttura;La gamma prevederà anche versione vuota da cablare.

Terminali di distribuzione antincendio compatti in acciaio inox AISI 316L- Involucro in unica dimensione compatta per installazione fissa, per un ridotto impatto

ambientale;- testata in materiale isolante atermico antigraffio, elevata resistenza ai raggi UV e grado

IK10 di resistenza agli urti;provvista di maniglia per la trasportabilità,duplice sede per l’alloggiamento delle tubazioni di distribuzione acqua;

- pannelli e porte laterali in acciaio inox AISI 316L di tipo marino,con rivestimento interno in materiale isolante;

- basamento in acciaio inox predisposto per il fissaggio al suolo,rivestito di due elementi in materiale isolante antigraffio amovibili;

- duplice versione,una predisposta per l’alloggiamento di un estintore da 6kg,una seconda provvista di lancia UNI45,manichetta da 15mt e tutti gli accessori di corredo;- predisposizione di serie per l’inserimento di lampada fluorescente da 16W con attacco G13,con illuminazione diffusa da tutti i quattro lati,sia in versione ordinaria che di emergenza P 1h,provvista di alimentazione separata;

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- antine a strappo dotate di maniglie per l’asportabilità immediata e l’accesso ai componenti interni del terminale;

1.3.6 Apparecchi di illuminazione

1.3.6.1 Proiettori

1.3.6.1.1 Proiettori innovativi a LED

Proiettore con high power LED dotato di dissipatore termico in lega di alluminio EN AB 44300 "copper free" (Cu<=0,08%) a vista e corpo in PA6 "halogen free" caricato fibra vetro.La viteria esterna sarà in acciaio INOX.Dispositivo di sfiato ed anticondensa con membrana Gore-tex posizionato sul corpo posteriore in prossimità del dissipatoreLe guarnizioni saranno di tipo siliconico antinvecchiamento e garantiranno un grado di protezione IP66.Il prodotto sarà dotato di sistema ottico con riflettore/collimatore in PC stabilizzato agli UV e lenti secondarie in PMMA ad alta efficienza che possano permettere aperture dl fascio di 10° - 30° - 60° - asimmetrico ed ellittico.Il proiettore avrà grado di resistenza alle sollecitazioni meccaniche IK08.L’indice d’infiammabilità dell’apparecchio secondo il Glow Wire Test sarà di 850°C.Il proiettore verrà fornito con staffa in acciaio zincato e verniciato dello stesso colore del corpo del prodotto. Inoltre lo snodo di rotazione sarà dotato di goniometro per agevolare il corretto puntamento.La connessione elettrica avverrà tramite connettore rapido IP68 per cavi di sezione massima di 4 mm².Il proiettore avrà come range di temperatura Ta di funzionamento un valore compreso tra -30 e +45 °C.Saranno utilizzati solo high power LED di 4000K con indici di resa cromatica di 70 e 80.I LED avranno una vita utile L80= 80'000h.Rischio fotobiologico: esente o rischio 1 a secondo della distanza di osservazione.Disponibile in versione Stand Alone e in versioni RGB.

1.3.6.1.2 Nuove soluzioni urbane LED

MaterialiApparecchio per arredo urbano composto da scocca inferiore, scocca superiore e coperchio di chiusura in pressofusione di alluminio verniciato alle polveri: alluminio a basso tenore di rame (riferimento EN AB 46100, UNI 5076) verniciato a polvere poliestere (spessore minimo 100 µ) previo pretrattamento per l’incremento della resistenza alla corrosione che comprenda almeno una fase di disossidazione, una di cromatazione conforme alla Direttiva RoHS e la stesura di fondo epossidico zincante. Griglie di aerazione laterali in PA6.Supporto per palo in acciaio con trattamento di cataforesi e successiva verniciatura a polvere poliestere (spessore minimo 100 µ).

Caratteristiche meccaniche

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L’apparecchio è in grado di basculare rispetto al coperchio di chiusura in fase di installazione. Ulteriore sistema di apertura/chiusura basculante dell’apparecchio per operazioni di installazione e manutenzione mediante pulsante laterale integrato nella geometria dell’apparecchio.Il grado di protezione sia per la parte ottica che per il vano componenti sarà ≥ IP 66Indice di resistenza meccanica ≥ IK08Sistema di aerazione supplementare mediante griglie laterali microforate che permettono l’ulteriore smaltimento del calore.Guarnizione siliconica anti invecchiamento.

Parti elettriche versione baseL’apparecchio deve risultare in classe II con nessuno dei componenti in tensione accidentalmente accessibile durante la fase di manutenzione ordinaria. La connessione alla rete avviene mediante sezionatore a coltello che interrompe l’alimentazione in caso di apertura dell’apparecchio.Vano motori e componenti rimovibile in blocco.Motori a LED con 16 Led per motore e dispositivo di protezione per almeno 4 LED (opzionale fino ad una protezione per singolo diodo) e protezione termica che dimmeri la corrente di alimentazione nel caso di superamento imprevisto della temperatura ideale di esercizio della scheda elettronica. Alimentatore con ingresso per dimmerazione 1-10V ed efficienza ≥0,9; protezione contro sovratensioni pari a 3kV in modalità differenziale e 6kV in modo comune. Vita utile ≥80.000h con tasso di sopravvivenza ≥90%Scocca non in diretto contatto con componenti elettronici grazie a supporti di materiale isolante interposti tra questi e l’apparecchio per evitare danni derivanti da picchi di tensione in linea o indotti.

Parti elettriche versione lumistepL’apparecchio deve risultare in classe II con nessuno dei componenti in tensione accidentalmente accessibile durante la fase di manutenzione ordinaria. La connessione alla rete avviene mediante sezionatore a coltello che interrompe l’alimentazione in caso di apertura dell’apparecchio.Vano motori e componenti rimovibile in blocco.Motori a LED con 16 Led per motore e dispositivo di protezione per almeno 4 LED (opzionale fino ad una protezione per singolo diodo) e protezione termica che dimmeri la corrente di alimentazione nel caso di superamento imprevisto della temperatura ideale di esercizio della scheda elettronica. Alimentatore con ingresso per dimmerazione 1-10V ed efficienza ≥0,9; protezione contro sovratensioni pari a 3kV in modalità differenziale e 6kV in modo comune. Vita utile ≥80.000h con tasso di sopravvivenza ≥90%.Possibilità di riduzione della potenza mediante sistema biregime con autoapprendimento configurabile (accessori di configurazione in dotazione) rispetto alla mezzanotte virtuale su tre programmi:1. Livello di dimming almeno 50%, due ore prima della mezzanotte e per le successive 6 ore2. Livello di dimming almeno 50%, due ore prima della mezzanotte e per le successive 4 ore3. Livello di dimming almeno 66% per 6 ore dopo la mezzanotteScocca non in diretto contatto con componenti elettronici grazie a supporti di materiale isolante interposti tra questi e l’apparecchio per evitare danni derivanti da picchi di tensione in linea o indotti.

Requisiti illuminotecnici

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Sistema ottico realizzato con lente in metacrilato costituita da più lenti diverse che, con una sola distribuzione fotometrica, variando i parametri di installazione ed il numero di motori installati, consente il raggiungimento dei requisiti stradali richiesti.Classe di rischio foto biologico esente. Certificato rilasciato da organismo di parte terza secondo CEI EN 62471:2009-2.Distribuzione fotometrica rilasciata da ente terzo certificato secondo UNI EN 11356 del 2010 e UNI EN 13032-1 del 2005Temperatura di colore 3500K (CRI≥80) o 4000K (CRI≥70) .

Installazione e manutenzioneApparecchio equipaggiato con tecnologia LED e riconfigurabile con tecnologia Cosmpolis mediante sostituzione in blocco del vano ottico e del reattore, senza nessuna modifica alla struttura dell’apparecchio.Il sistema di aggancio al coperchio deve garantire anche la continuità elettrica e di eventuale segnale mediante doppio sezionatore a coltello. Le fasi di manutenzione devono avvenire senza nessun ulteriore intervento sul sistema di fissaggio ma con accesso senza l’ausilio di utensili al solo vano componenti. A seguito dell’apertura dell’apparecchio dovrà essere possibile l’accesso immediato a tutte le parti dell’apparecchio da manutenere. L’apertura dell’apparecchio comporterà l’interruzione della rete e di eventuale segnale mediante doppio sezionatore a coltello.Deve essere possibile ruotare l’apparecchio in maniera continua rispetto all’asse verticale anche ad installazione avvenuta.

NormeIl prodotto dovrà essere certificato in conformità alla normativa EN 60598-1 ed EN 60598-2-3 e riportare il marchio ENEC.

1.3.6.1.3 Nuove soluzioni urbane COSMOPOLIS

MaterialiApparecchio per arredo urbano composto da scocca inferiore, scocca superiore e coperchio di chiusura in pressofusione di alluminio verniciato alle polveri: alluminio a basso tenore di rame (riferimento EN AB 46100, UNI 5076) verniciato a polvere poliestere (spessore minimo 100 µ) previo pretrattamento per l’incremento della resistenza alla corrosione che comprenda almeno una fase di disossidazione, una di cromatazione conforme alla Direttiva RoHS e la stesura di fondo epossidico zincante. Griglie di aerazione laterali in PA6.Supporto per palo in acciaio con trattamento di cataforesi e successiva verniciatura a polvere poliestere (spessore minimo 100 µ).

Caratteristiche meccanicheL’apparecchio è in grado di basculare rispetto al coperchio di chiusura in fase di installazione. Ulteriore sistema di apertura/chiusura basculante dell’apparecchio per operazioni di installazione e manutenzione mediante pulsante laterale integrato nella geometria dell’apparecchio.Il grado di protezione sia per la parte ottica che per il vano componenti sarà ≥ IP 66Indice di resistenza meccanica ≥ IK08Sistema di aerazione supplementare mediante griglie laterali microforate che permettono l’ulteriore smaltimento del calore.Guarnizione siliconica anti invecchiamento.

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Parti elettriche versione baseL’apparecchio deve risultare in classe II con nessuno dei componenti in tensione accidentalmente accessibile durante la fase di manutenzione ordinaria. La connessione alla rete avviene mediante sezionatore a coltello che interrompe l’alimentazione in caso di apertura dell’apparecchio.Vano ottico e componenti rimovibile in blocco.Alimentatore elettronico con protezione contro scariche di fulmini fino a 5kA/10kV. Tasso di sopravvivenza ≥ 90% dopo 80.000h di utilizzo.Scocca non in diretto contatto con componenti elettronici grazie a supporti di materiale isolante interposti tra questi e l’apparecchio per evitare danni derivanti da picchi di tensione in linea o indotti.

Parti elettriche versione lumistepL’apparecchio deve risultare in classe II con nessuno dei componenti in tensione accidentalmente accessibile durante la fase di manutenzione ordinaria. La connessione alla rete avviene mediante sezionatore a coltello che interrompe l’alimentazione in caso di apertura dell’apparecchio.Vano ottico e componenti rimovibile in blocco.Alimentatore elettronico con protezione contro scariche di fulmini fino a 5kA/10kV. Tasso di sopravvivenza ≥ 90% dopo 80.000h di utilizzo.Possibilità di riduzione della potenza ≥40% (50% del flusso) mediante sistema biregime con autoapprendimento, due ore prima della mezzanotte e per le successive 6 ore. Scocca non in diretto contatto con componenti elettronici grazie a supporti di materiale isolante interposti tra questi e l’apparecchio per evitare danni derivanti da picchi di tensione in linea o indotti.

Requisiti illuminotecniciParabola in alluminio ≥99,85% brillantato ed ossidato anodicamente.Distribuzione fotometrica rilasciata da ente terzo certificato secondo UNI EN 13032-1 del 2005.

Installazione e manutenzioneApparecchio equipaggiato con tecnologia Cosmopolis e riconfigurabile con tecnologia LED mediante sostituzione in blocco del vano ottico e del reattore senza nessuna modifica alla struttura dell’apparecchio.Il sistema di aggancio al coperchio deve garantire anche la continuità elettrica e di eventuale segnale mediante doppio sezionatore a coltello. Le fasi di manutenzione devono avvenire senza nessun ulteriore intervento sul sistema di fissaggio ma con accesso senza l’ausilio di utensili al solo vano componenti. A seguito dell’apertura dell’apparecchio dovrà essere possibile l’accesso immediato a tutte le parti dell’apparecchio da manutenere. L’apertura dell’apparecchio comporterà l’interruzione della rete e di eventuale segnale mediante doppio sezionatore a coltello.Deve essere possibile ruotare l’apparecchio in maniera continua rispetto all’asse verticale anche ad installazione avvenuta.

NormeIl prodotto dovrà essere certificato in conformità alla normativa EN 60598-1 ed EN 60598-2-3 e riportare il marchio ENEC.

1.3.6.1.4 Proiettori d'accento di piccola potenza

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Proiettori idonei per impieghi sia in ambienti interni che esterni aventi le seguenti caratteristiche:- corpo in alluminio pressofuso verniciato color grigio grafite o alluminio, previa passivazione trivalente;

- telaio di chiusura del vano ottico in alluminio pressofuso, avvitabile al corpo tramite 3 viti esagonali in acciaio inox con sistema di imperdibilità;

- riflettore in alluminio imbutito 99,85 e metallizzato sottovuoto;- schermo in vetro temprato trasparente o acidato, guarnizioni in silicone;- Disponibile in versioni Spot LED monocromatico bianco da 18W, con aperture di 20 e 45°;

- grado di protezione IP66.Sul prodotto si potranno montare: schermo anti abbagliamento, lente per fascio ellittico, prolunga distanziatore di 300 mm e picchetto per il fissaggio nel terreno.

1.3.6.1.5 Proiettori in tecnopolimero

Proiettori di piccola e media potenza con ottica simmetrica o asimmetrica nelle versioni diffondenti e concentranti, ottica circolare e stradale, idonei per impieghi in ambienti interni od esterni, con le seguenti caratteristiche:- corpo monoblocco in poliammide rinforzato con fibra di vetro, color grigio fumo;- grado di protezione IP65;- classe di isolamento II;- riflettore in alluminio 99,85 brillantato ed ossidato anodicamente;- schermo frontale in vetro temprato spessore 4 mm;- vetro incernierato al corpo e sostituibile agevolmente mediante 1 sola vite;- sistema di apertura frontale con comode leve apribili manualmente senza l’ausilio di attrezzi (è prevista la predisposizione antivandalica).L’accesso alla morsettiera di alimentazione si effettuerà senza l’ausilio di attrezzi e sarà inoltre previsto un fermacavo per la ritenuta dello stesso.I componenti elettrici sono imbullonati su piastra in acciaio zincato.Per garantire la stabilità del puntamento, il bloccaggio della staffa avrà un sistema di frizione metallo contro metallo.La famiglia di prodotto sarà composta da proiettori di 3 differenti dimensioni per lampade a scarica di potenze fino a 70W, fino a 150W e fino a 400W, tutte con lo stesso design.La staffa del proiettore sarà fornita già smontata con, premontati in modo imperdibile, tutti gli accessori necessari per il suo fissaggio al corpo proiettore al fine di ottenere un’installazione rapida ed a regola d’arte.Le versioni con potenza 250W e 400W saranno dotate di condensatore antiscoppio e dispositivo anticondensa.Sul prodotto si potranno montare: frangiluce, gabbia di protezione, paraluce ad alette, visiera, vetro diffondente, filtri dicroici colorati.Gli apparecchi dovranno essere certificati secondo la norma DIN 18032-3 che ne attesta l’idoneità all’utilizzo in impianti sportivi.La gamma dovrà prevedere inoltre versioni fluorescenti e versioni per illuminazione di emergenza.

1.3.6.1.6 Proiettori polifunzionali

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Proiettori per impieghi fissi e mobili, idonei per impieghi in ambienti esterni ed interni, con le seguenti caratteristiche:- corpo in alluminio pressofuso verniciato color grigio grafite;- grado di protezione IP55 (IP54 per le versioni con rilevatore ad infrarossi);- classe di isolamento I;- predisposti per l’utilizzo di lampade alogene con potenze fino a 500W, 1000W e 1500W;- portalampada ceramico a doppio attacco R7s;- ottica in alluminio 99,85 brillantato ed ossidato anodicamente;- schermo in vetro temprato con una elevata resistenza agli urti;- apertura del telaio frontale con vite di ritenuta e con le altre viti imperdibili.La famiglia sarà composta anche da versioni con sensore infrarossi a soglia regolabile, sia per sensibilità di intervento che per durata di accensione.

1.3.6.1.7 Proiettori con corpo in alluminio pressofuso

Proiettori idonei per impieghi in ambienti esterni ed interni, aventi le seguenti caratteristiche:- corpo in alluminio pressofuso di colore grigio grafite o alluminio previa passivazione trivalente.- Grado di protezione IP66.- Classe d’isolamento I per le versioni a scarica e fluorescenti momolampada; classe d’isolamento II per le versioni fluorescenti bilampada.Il vetro frontale sarà incernierato al corpo nella parte inferiore e verrà agganciato direttamente al corpo stesso tramite una maniglia a scatto in alluminio pressofuso verniciata dello stesso colore del corpo proiettore. Dovrà inoltre essere prevista una vite di chiusura antivandalica.Il vano di alimentazione dovrà essere accessibile frontalmente, ed i componenti elettrici imbullonati su piastra in acciaio zincato, il morsetto di alimentazione immediatamente accessibile a seguito dell’apertura del vetro frontale.La staffa di fissaggio dovrà essere in acciaio zincato e verniciato dello stesso colore del corpo proiettore, dovranno essere previsti due goniometri angolari per il puntamento del proiettore.Le viti esterne dovranno essere in acciaio inox, l’ottica in alluminio 99,85 brillantato ed ossidato anodicamente e le guarnizioni di tenuta in silicone, i cavi flessibili isolati al silicone.La famiglia di proiettori sarà composta da due taglie: la prima per lampade fino a 150W a scarica, la seconda fino a 400W.Nella gamma saranno previste anche versioni da 250W e 400W per la riaccensione a caldo.Dovranno essere previste ottiche diffondenti simmetriche ed asimmetriche, ottiche circolari concentranti ed ottiche tipo stradale per permettere una plurifunzionalità installativa mantenendo sempre lo stesso aspetto formale.Inoltre la versione grande prevederà versioni per la riaccensione a caldo della lampadaIl proiettore dovrà essere certificato ENEC e su di esso dovranno potersi montare frangiluce, visiere e gabbia di protezione.

1.3.6.1.8 Proiettori compatti di piccola potenza

Proiettori idonei per impieghi in ambienti esterni ed interni, aventi le seguenti _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 355

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caratteristiche:- corpo in alluminio pressofuso di colore grigio grafite o alluminio previa passivazione

trivalente;- grado di protezione IP65;- classe d’isolamento IIl proiettore sarà dotato di particolare snodo con giunto sferico per permettere la rotazione del vano ottico intorno agli assi longitudinale e trasversale.Le viti esterne dovranno essere in acciaio inox, l’ottica in alluminio 99,85 brillantato ed ossidato anodicamente e le guarnizioni di tenuta in silicone, i cavi flessibili isolati al silicone.Il proiettore dovrà alloggiare lampade con potenza da 35W a 150W a scarica o 26/32W fluorescenti compatte e 48W Led. Saranno inoltre previste versioni a LED monocromatico bianco o a LED RGB full color con controllo DMX.Dovranno essere previste ottiche diffondenti simmetriche, asimmetriche, circolare e spot, nonché ottiche stradali per permettere una plurifunzionalità installativa mantenendo sempre lo stesso aspetto formale.

1.3.6.1.9 Proiettori di media e grande potenza

Proiettori con ottica simmetrica e asimmetrica nelle versioni diffondenti e concentranti, idonei per impieghi in ambienti esterni, aventi le seguenti caratteristiche:- corpo in alluminio pressofuso verniciato color grigio grafite previa passivazione trivalente;- grado di protezione IP66;- classe d’isolamento I;- predisposto per funzionare con lampada a scarica di potenza massima 1000W;- portalampada ceramico attacco Edison E40;- ottica in alluminio 99,85 brillantato ed ossidato anodicamente;- schermo in vetro temprato con una elevata resistenza agli urti;- apertura del telaio frontale tramite clips in acciaio INOX;- apertura posteriore incernierata e dotata di viti imperdibili;- componenti elettrici imbullonati su piastra in acciaio zincato;- versioni dotate di condensatore antiscoppio.Il proiettore sarà dotato di scala goniometrica graduata per realizzare un corretto puntamento.Sul prodotto potrà essere montata la gabbia di protezione o un frangiluceGli apparecchi dovranno essere certificati secondo la norma DIN 18032-3 che ne attesta l’idoneità all’utilizzo in impianti sportivi.Possibilità di avere versioni certificate ATEX per categoria 3GD per zona 2 (gas) e zona 22 (polveri)

1.3.6.1.10 Proiettori di grande potenza

Proiettori con ottica simmetrica ed asimmetrica nelle versioni diffondenti e concentranti, ottica circolare nelle versioni a fascio stretto, medio e ampio idonei per impieghi in ambienti esterni, aventi le seguenti caratteristiche:- corpo in alluminio pressofuso verniciato color grigio grafite previa passivazione trivalente;- telaio di chiusura del vano ottico in alluminio pressofuso avvitato tramite 6 viti esagonali

imperdibili in acciaio inox; il telaio presenta 4 asole per permettere il deflusso dell’acqua ristagnante in caso di pioggia;

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- ottica in alluminio 99,85 brillantato ed ossidato anodicamente;- schermo in vetro temprato con una elevata resistenza agli urti;- guarnizioni di tenuta in silicone;- grado di protezione IP66;- classe di isolamento I.Il proiettore dovrà prevedere l’apertura posteriore per la sostituzione della lampada senza modificare il puntamento ed il coperchio posteriore dovrà essere incernierato al corpo del proiettore ed apribile tramite 2 viti esagonali imperdibili in acciaio inox.Il proiettore sarà provvisto di un speciale labirinto per la compensazione della pressione interna.La staffa di fissaggio sarà in acciaio zincato e verniciato dello stesso colore del corpo proiettore.I proiettori prevedranno l’utilizzo di lampade a scarica di potenza massima 2000W (versioni MN dotate di sezionatore di sicurezza).Nella gamma saranno previste anche versioni da 2000W predisposte per la riaccensione a caldo.Il proiettore sarà dotato di 2 goniometri graduati per realizzare un corretto puntamento.Sul prodotto si potrà montare la visiera antiabbagliamento.Gli apparecchi dovranno essere certificati secondo la norma DIN 18032-3 che ne attesta l’idoneità all’utilizzo in impianti sportivi.

1.3.6.1.11 Proiettori di grande potenza per grandi impianti

Proiettori con ottica simmetrica nelle versioni diffondenti e concentranti, ottica asimmetrica nella versione diffondente idonei per impieghi in ambienti esterni, aventi le seguenti caratteristiche:- corpo in alluminio pressofuso verniciato color grigio grafite previa passivazione trivalente;- grado di protezione IP66;- versioni a classe di isolamento I;- ottica in alluminio 99,85 brillantato ed ossidato anodicamente;- apertura del telaio frontale con viti INOX imperdibili;- apertura posteriore incernierata e dotata di viti INOX imperdibili;- dispositivo anticondensa di serie su tutta la gamma;- predisposto per l’utilizzo di lampada a scarica di potenza massima 2000W con attacco

E40 o X528/cable;- schermo in vetro temprato con una elevata resistenza agli urti;- portalampada ceramico.Il proiettore sarà dotato di scala goniometrica graduata per realizzare un corretto puntamento.Gli apparecchi dovranno essere certificati secondo la norma DIN 18032-3 che ne attesta l’idoneità all’utilizzo in impianti sportivi.

1.3.6.2 Stradali

1.3.6.2.1 Armature stradali LED

MaterialiArmatura stradale a manutenzione semplificata, composta da copertura, telaio ed attacco palo in pressofusione di alluminio verniciato alle polveri: alluminio a basso tenore di rame _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 357

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(riferimento EN AB 46100, UNI 5076) verniciato a polvere poliestere (spessore minimo 100 µ) previo pretrattamento per l’incremento della resistenza alla corrosione che comprenda almeno una fase di disossidazione ed una di cromatazione conforme alla Direttiva RoHS. Griglie di aerazione laterali in PA6.

Caratteristiche meccanicheIl sistema di tenuta apparecchio-palo deve essere garantito dall’utilizzo di doppio fissaggio (grani almeno M12) che ancori l’armatura al palo mantenendo la possibilità di inclinazione almeno ±20° con regolazione continua su palo dritto o su palo a frusta. L’attacco deve consentire, senza l’ausilio di ulteriori accessori, il montaggio per diametri palo da 42-76mm.Il grado di protezione sia per la parte ottica che per il vano componenti sarà ≥ IP 66Indice di resistenza meccanica ≥ IK08Dispositivo di sfiato ed anticondensa con membrana Gore-tex posizionato in corrispondenza del vano componenti. Sistema di aerazione supplementare mediante griglie laterali microforate che permettono l’ulteriore smaltimento del calore.Guarnizione siliconica anti invecchiamento.

Parti elettriche versione baseL’apparecchio deve risultare in classe II con nessuno dei componenti in tensione accidentalmente accessibile durante la fase di manutenzione ordinaria. La connessione alla rete avviene mediante sezionatore a coltello che interrompe l’alimentazione in caso di apertura dell’apparecchio.I componenti di alimentazione devono essere montati su supporto in tecnopolimero (PA66) rimovibile senza l’ausilio di utensili. Motori a LED con 16 Led per motore e dispositivo di protezione per almeno 4 LED (opzionale fino ad una protezione per singolo diodo) e protezione termica che dimmeri la corrente di alimentazione nel caso di superamento imprevisto della temperatura ideale di esercizio della scheda elettronica. Motori sostituibili singolarmente e facilmente.Alimentatore con ingresso per dimmerazione 1-10V ed efficienza ≥0,9; protezione contro sovratensioni pari a 3kV in modalità differenziale e 6kV in modo comune. Vita utile ≥80.000h con tasso di sopravvivenza ≥90%Scocca non in diretto contatto con componenti elettronici grazie a supporti di materiale isolante interposti tra questi e l’apparecchio per evitare danni derivanti da picchi di tensione in linea o indotti.

Parti elettriche versione lumistepL’apparecchio deve risultare in classe II con nessuno dei componenti in tensione accidentalmente accessibile durante la fase di manutenzione ordinaria. La connessione alla rete avviene mediante sezionatore a coltello che interrompe l’alimentazione in caso di apertura dell’apparecchio.I componenti di alimentazione devono essere montati su supporto in tecnopolimero (PA66) rimovibile senza l’ausilio di utensili. Motori a LED con 16 Led per motore e dispositivo di protezione per almeno 4 LED (opzionale fino ad una protezione per singolo diodo) e protezione termica che dimmeri la corrente di alimentazione nel caso di superamento imprevisto della temperatura ideale di esercizio della scheda elettronica. Motori sostituibili singolarmente e facilmente.Alimentatore con efficienza ≥0,9.Possibilità di riduzione della potenza mediante sistema biregime con autoapprendimento configurabile (accessori di configurazione in dotazione) rispetto alla mezzanotte virtuale su tre programmi:

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4. Livello di dimming almeno 50%, due ore prima della mezzanotte e per le successive 6 ore5. Livello di dimming almeno 50%, due ore prima della mezzanotte e per le successive 4 ore6. Livello di dimming almeno 66% per 6 ore dopo la mezzanotteprotezione contro sovratensioni pari a 3kV in modalità differenziale e 6kV in modo comune. Vita utile ≥80.000h con tasso di sopravvivenza ≥90%Scocca non in diretto contatto con componenti elettronici grazie a supporti di materiale isolante interposti tra questi e l’apparecchio per evitare danni derivanti da picchi di tensione in linea o indotti.

Requisiti illuminotecniciSistema ottico realizzato con lente in metacrilato costituita da più lenti diverse che, con una sola distribuzione fotometrica, variando i parametri di installazione ed il numero di motori installati, consente il raggiungimento dei requisiti stradali richiesti.Classe di rischio foto biologico esente. Certificato rilasciato da organismo di parte terza secondo CEI EN 62471:2009-2.Distribuzione fotometrica rilasciata da ente terzo certificato secondo UNI EN 11356 del 2010 e UNI EN 13032-1 del 2005.Disponibili differenti ottiche stradali (3 tipologie) e ottica ciclopedonale.Temperatura di colore 3500K (CRI≥80) o 4000K (CRI≥70).

Installazione e manutenzioneSistema di apertura/chiusura senza l’ausilio di utensili, mediante leva a scatto in pressofusione di allumino posizionata nella parte posteriore, accessibile e visibile solo in fase di installazione/manutenzione. Il sistema di ritenuta deve essere a doppia sicurezza e permettere una facile accessibilità all’interno del prodotto per eseguire la pulizia interna e la manutenzione elettrica. A seguito dell’apertura dovrà essere possibile l’accesso immediato a tutte le parti dell’apparecchio da manutenzionare: lampada e portalampada, vano componenti, parte riflettente e vetro.La regolazione dell’inclinazione dovrà poter avvenire ad apparecchio chiuso ed installato.

NormeIl prodotto dovrà essere certificato in conformità alla normativa EN 60598-1 ed EN 60598-2-3 e riportare il marchio ENEC.

1.3.6.2.2 Armature stradali LED di grandi dimensioni

Armatura stradale in pressofusione di alluminio verniciata a polveri poliestere previa passivazione trivalente color grigio grafite e alluminio. Sistema di chiusura del coperchio a molla; e di ritenuta della copertura a slitta. Base attacco palo ribaltabile per installazioni a frusta o a testa palo in pressofusione di alluminio dotata di scala goniometrica graduata per agevolare i puntamenti. Fissaggio al palo tramite due grani INOX M12.

Regolazione continua + 20° installazione a sbraccio; 0÷20° installazione a testa palo. Guarnizione siliconica antinvecchiamento. Ingresso cavo PG13.5 per cavi di diametro 6.5 ÷ 11.5 mm. Dispositivo anticondensa PG GORETEX. Sezionatore bipolare di sicurezza per cavi 2,5mm2. Piastra componenti in tecnopolimero PA66.

Connettore rapido per agevolare la rimozione della piastra componenti. Moduli LED in alluminio estruso con lenti in PMMA alta trasparenza IP66. _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 359

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LED alta potenza da 5 a 10 moduli da 16 LED ognuno.Corrente di alimentazione tipica 530mA regolabile. LED driver dimmerabile 1-10V (lifetime=80000h) con controllo temperatura tramite NTC sulla scheda LED. Il prodotto è stato testato per funzionare ad una temperatura massima di 45° con una corrente di pilotaggio di 410 mA.

Garanzia prodotto e sorgenti estendibile a 5 anni. Sicurezza foto biologica: La classe di rischio foto biologico secondo CEI EN 62471:2009-2 è esente o classe 1 in funzione della distanza di osservazione (si faccia riferimento alle istruzioni di installazione per le corrette condizioni di utilizzo).Disponibili anche versioni con sorgente Bi-Cosmopolis (2x140W).

1.3.6.2.3 Armature stradali COSMOPOLIS

MaterialiArmatura stradale a manutenzione semplificata, composta da copertura, telaio ed attacco palo in pressofusione di alluminio verniciato alle polveri: alluminio a basso tenore di rame (riferimento EN AB 46100, UNI 5076) verniciato a polvere poliestere (spessore minimo 100 µ) previo pretrattamento per l’incremento della resistenza alla corrosione che comprenda almeno una fase di disossidazione ed una di cromatazione conforme alla Direttiva RoHS. Griglie di aerazione laterali in PA6.

Caratteristiche meccanicheIl sistema di tenuta apparecchio-palo deve essere garantito dall’utilizzo di doppio fissaggio (grani almeno M12) che ancori l’armatura al palo mantenendo la possibilità di inclinazione almeno ±20° con regolazione continua su palo dritto o su palo a frusta. L’attacco deve consentire, senza l’ausilio di ulteriori accessori, il montaggio per diametri palo da 42-76mm.Il grado di protezione sia per la parte ottica che per il vano componenti sarà ≥ IP 66Indice di resistenza meccanica ≥ IK08Dispositivo di sfiato ed anticondensa con membrana Gore-tex posizionato in corrispondenza del vano componenti. Sistema di aerazione supplementare mediante griglie laterali microforate che permettono l’ulteriore smaltimento del calore.Guarnizione siliconica anti invecchiamento.

Parti elettriche versione baseL’apparecchio deve risultare in classe II con nessuno dei componenti in tensione accidentalmente accessibile durante la fase di manutenzione ordinaria. La connessione alla rete avviene mediante sezionatore a coltello che interrompe l’alimentazione in caso di apertura dell’apparecchio.I componenti di alimentazione devono essere montati su supporto in tecnopolimero (PA66) rimovibile senza l’ausilio di utensili. Alimentatore elettronico con protezione contro scariche di fulmini fino a 5kA/10kV. Tasso di sopravvivenza ≥ 90% dopo 80.000h di utilizzo.

Parti elettriche versione lumistepL’apparecchio deve risultare in classe II con nessuno dei componenti in tensione accidentalmente accessibile durante la fase di manutenzione ordinaria. La connessione alla rete avviene mediante sezionatore a coltello che interrompe l’alimentazione in caso di apertura dell’apparecchio._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 360

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I componenti di alimentazione devono essere montati su supporto in tecnopolimero (PA66) rimovibile senza l’ausilio di utensili. Alimentatore elettronico con protezione contro scariche di fulmini fino a 5kA/10kV. Tasso di sopravvivenza ≥ 90% dopo 80.000h di utilizzo.Possibilità di riduzione della potenza ≥40% (50% del flusso) mediante sistema biregime con autoapprendimento, due ore prima della mezzanotte e per le successive 6 ore.

Requisiti illuminotecniciParabola in alluminio ≥99,85% brillantato ed ossidato anodicamente.Distribuzione fotometrica rilasciata da ente terzo certificato secondo UNI EN 13032-1 del 2005. Disponibile ottica stradale (1 tipologia).

Installazione e manutenzioneSistema di apertura/chiusura senza l’ausilio di utensili, mediante leva a scatto in pressofusione di allumino posizionata nella parte posteriore, accessibile e visibile solo in fase di installazione/manutenzione. Il sistema di ritenuta deve essere a doppia sicurezza e permettere una facile accessibilità all’interno del prodotto per eseguire la pulizia interna e la manutenzione elettrica. A seguito dell’apertura dovrà essere possibile l’accesso immediato a tutte le parti dell’apparecchio da manutenzionare: lampada e portalampada, vano componenti, parte riflettente e vetro.La regolazione dell’inclinazione dovrà poter avvenire ad apparecchio chiuso ed installato.

NormeIl prodotto dovrà essere certificato in conformità alla normativa EN 60598-1 ed EN 60598-2-3 e riportare il marchio ENEC.

1.3.6.2.4 Armature stradali in tecnopolimero a manutenzione semplificata

Armatura stradale realizzata in tecnopolimero rinforzato fibra vetro composto da base color griogio grafite e copertura color grigio perla.La base di aggancio palo sarà in pressofusione di alluminio color grigio grafite previa passivazione trivalente e prevederà la possibilità di montaggio sia su testa palo che su pali a frusta per diametri 42 - 76 mm, con la medesima garanzia di tenuta.In entrambi i casi la tenuta sarà garantita da due grani M12 che andranno ad aggrappare sul palo rendendo solidale la base di alluminio al palo stesso.Il grado di protezione dovrà essere unico sia per il vano componenti elettrici che per il vano lampada e pari ad IP65.Il prodotto, in classe II, dovrà prevedere ottiche di tipo cut-off con vetro piano e ottiche di tipo semi cut-off con coppa in policarbonato trasparente stabilizzato agli UV, tutte ad inclinazione da 0 a ±15° con regolazione continua.La copertura dovrà essere incernierata al telaio ed apribile tramite maniglia con movimento ad ¼ di giro.In caso di apertura per manutenzione e montaggio la posizione della copertura sarà garantita da due apposite leve in acciaio che impediranno la chiusura.A copertura aperta dovrà essere possibile accedere direttamente sia al vano lampada che al vano cablaggio. I componenti elettrici non dovranno essere accessibili e saranno contenuti in apposita valigetta plastica. Sulla stessa sarà collegata anche la sorgente luminosa al fine di permettere la facile sostituzione di tutti i componenti elettrici, lampada compresa, semplicemente impugnando la maniglia della valigetta e dopo aver sconnesso il cavo di alimentazione, rimuovendo la valigetta dal prodotto.

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Dovranno essere previste sorgenti a scarica con potenze da 50W a 250W e cosmopolis da 90W.Saranno previste anche versioni complete di alimentatori bi-regime e di apposito dispositivo di commutazione, al fine di garantire un’elevata economicità del prodotto in esercizio.L’imballo dovrà essere in cartone rigido con guance interne sagomate sempre di cartone per garantire la resistenza agli urti accidentali.

1.3.6.2.5 Armature stradali in pressofusione di alluminio a manutenzione semplificata

Armatura stradale composta da pressofusioni di alluminio con passivazione trivalente verniciate color grigio grafite per la base e color alluminio per la copertura.Sarà prevista la possibilità di montaggio sia su testa palo che su pali a frusta per diametri tra 42 - 76 mm, con la medesima garanzia di tenuta.In entrambi i casi la tenuta sarà garantita da due grani M12 che andranno ad aggrappare sul palo rendendo solidale la base di alluminio al palo stesso.Il grado di protezione dovrà essere unico sia per il vano componenti elettrici che per il vano lampada e pari ad IP66.Il prodotto, in classe II, dovrà prevedere ottiche di tipo cut-off con vetro piano e ottiche di tipo semi cut-off con coppa in Policarbonato trasparente stabilizzato agli UV, tutte ad inclinazione da 0 a ±20° con regolazione continua.La copertura dovrà essere incernierata al telaio ed apribile tramite maniglia con movimento ad ¼ di giro.In caso di apertura per manutenzione e montaggio la posizione della copertura sarà garantita da due apposite leve in acciaio che impediranno la chiusura.A copertura aperta dovrà essere possibile accedere direttamente sia al vano lampada che al vano cablaggio. I componenti elettrici non dovranno essere accessibili e saranno contenuti in apposita valigetta plastica. Sulla stessa sarà collegata anche la sorgente luminosa al fine di permettere la facile sostituzione di tutti i componenti elettrici, lampada compresa, semplicemente impugnando la maniglia della valigetta e dopo aver sconnesso il cavo di alimentazione, rimuovendo la valigetta dal prodotto.Dovranno essere previste sorgenti a scarica con potenze da 150W a 400W.Saranno previste anche versioni complete di alimentatori bi-regime e di apposito dispositivo di commutazione, al fine di garantire un’elevata economicità del prodotto in esercizio.L’imballo dovrà essere in cartone rigido con guance interne sagomate sempre di cartone per garantire la resistenza agli urti accidentali.

1.3.6.2.6 Armature stradali in pressofusione di alluminio a manutenzione semplificata

Armatura stradale composta da pressofusioni di alluminio con passivazione trivalente verniciate color grigio grafite per la base e color alluminio per la copertura.La base di aggancio palo sarà in pressofusione di alluminio color grigio grafite previa passivazione trivalente e prevederà la possibilità di montaggio sia su testa palo che su pali a frusta per diametri 42 - 76 mm, con la medesima garanzia di tenuta.In entrambi i casi la tenuta sarà garantita da due grani M12 che andranno ad aggrappare sul palo rendendo solidale la base di alluminio al palo stesso._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 362

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Il grado di protezione dovrà essere unico sia per il vano componenti elettrici che per il vano lampada e pari ad IP66.Il prodotto, in classe II, dovrà prevedere ottiche di tipo cut-off con vetro piano e ottiche di tipo semi cut-off con coppa in Policarbonato trasparente stabilizzato agli UV, tutte ad inclinazione da 0 a ±20° con regolazione continua.La copertura dovrà essere incernierata al telaio ed apribile tramite maniglia con movimento ad ¼ di giro.In caso di apertura per manutenzione e montaggio la posizione della copertura sarà garantita da due apposite leve in acciaio che impediranno la chiusura.A copertura aperta dovrà essere possibile accedere direttamente sia al vano lampada che al vano cablaggio. I componenti elettrici non dovranno essere accessibili e saranno contenuti in apposita valigetta plastica. Sulla stessa sarà collegata anche la sorgente luminosa al fine di permettere la facile sostituzione di tutti i componenti elettrici, lampada compresa, semplicemente impugnando la maniglia della valigetta e dopo aver sconnesso il cavo di alimentazione, rimuovendo la valigetta dal prodotto.Dovranno essere previste sorgenti a scarica con potenze da 50W a 150W e cosmopolis da 90W e 140W.Saranno previste anche versioni complete di alimentatori bi-regime e di apposito dispositivo di commutazione, al fine di garantire un’elevata economicità del prodotto in esercizio.L’imballo dovrà essere in cartone rigido con guance interne sagomate sempre di cartone per garantire la resistenza agli urti accidentali.

1.3.6.2.7 Armature stradali carenate

Armature in doppio isolamento disponibili con ottica CUT-OFF con vetro piano o SEMI CUT-OFF con coppa aventi le seguenti caratteristiche:- grado di protezione IP43 vano accessori elettrici e IP65 vano ottico;- copertura in polipropilene rinforzato color grigio RAL 7035;- parabola in alluminio 99,85 brillantato ed ossidato anodicamente;- schermo in vetro temprato per le versioni con ottica CUT-OFF o coppa in policarbonato

trasparente stabilizzato ai raggi ultravioletti per le versioni con ottica SEMI CUT-OFF;- base di fissaggio palo in alluminio pressofuso di color grigio RAL 7035 previa

passivazione trivalente e predisposta per inclinazione regolabile ad intervalli di 5°.Il prodotto sarà idoneo per essere installato su palo a frusta per pali con diametro 60mm - 76mm o per installazioni a testa palo per pali di diametro 42mm - 60mm.Saranno previste anche versioni complete di alimentatori Bi-regime e di apposito dispositivo di commutazione, al fine di garantire un’elevata economicità del prodotto in esercizio.

1.3.6.2.8 Armature stradali

Armature in doppio isolamento con ottica diffondente con grado di protezione generale IP23, vano cablaggio IP43 e vano lampada in versione stagna IP54 o aperta IP23, aventi le seguenti caratteristiche:- corpo in Poliammide colorato grigio RAL 7035;- parabola in alluminio 99,85 brillantato ed ossidato anodicamente;- coppa in policarbonato trasparente stabilizzato ai raggi ultravioletti, o in metacrilato trasparente._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 363

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- Predisposto per funzionare con lampada a scarica di potenza massima 150W; Il prodotto dovrà essere idoneo per installazioni con palo a frusta o testa palo per pali con diametro 42mm - 60mm. Il sistema di aggancio sarà realizzato in acciaio.

1.3.6.3 Riflettori

1.3.6.3.1 Riflettori innovativi a LED

Riflettore con high power LED dotato di dissipatore termico in lega di alluminio EN AB 44300 "copper free" (Cu<=0,08%) a vista e corpo in PA6 "halogen free" caricato fibra vetro.La viteria esterna sarà in acciaio INOX.Dispositivo di sfiato ed anticondensa con membrana Gore-tex posizionato sul corpo posteriore in prossimità del dissipatoreLe guarnizioni saranno di tipo siliconico antinvecchiamento e garantiranno un grado di protezione IP66.Il prodotto sarà dotato di sistema ottico con riflettore/collimatore in PC stabilizzato agli UV e lenti secondarie in PMMA ad alta efficienza che possano permettere aperture dl fascio di 30° - 50° - 100° ed ellittico.Il riflettore avrà grado di resistenza alle sollecitazioni meccaniche IK08.L’indice d’infiammabilità dell’apparecchio secondo il Glow Wire Test sarà di 850°C.Il riflettore sarà fornito con sistema d’installazione a sospensione con cavetti in acciaio per ottenere il fissaggio tramite un solo punto. È prevista una gamma di accessori per espandere le tipologie di metodi d’installazione.La connessione elettrica avverrà tramite connettore rapido IP68 per cavi di sezione massima di 4 mm².Il riflettore avrà come range di temperatura Ta di funzionamento un valore compreso tra -30 e +45 °C.Saranno utilizzati solo high power LED di 4000K con indici di resa cromatica di 70 e 80.I LED avranno una vita utile L80= 80'000h.Rischio fotobiologico: esente o rischio 1 a secondo della distanza di osservazione.Disponibile in versione Stand Alone, Emergenza, DALI-DALI Ready e RF (Bluetooth).

1.3.6.3.2 Plafoniere innovative a LED

Plafoniera con high power LED dotata di dissipatore termico in lega di alluminio EN AB 44300 "copper free" (Cu<=0,08%) a vista e corpo in PA6 "halogen free" caricato fibra vetro.La viteria esterna sarà in acciaio INOX.Dispositivo di sfiato ed anticondensa con membrana Gore-tex posizionato sul corpo posteriore in prossimità del dissipatore.Le guarnizioni saranno di tipo siliconico antinvecchiamento e garantiranno un grado di protezione IP66.Il prodotto sarà dotato di sistema ottico con riflettore/collimatore in PC stabilizzato agli UV e lenti secondarie in PMMA ad alta efficienza che possano permettere aperture dl fascio di 30° - 50° - 100° ed ellittico.La plafoniera avrà grado di resistenza alle sollecitazioni meccaniche IK08.L’indice d’infiammabilità della plafoniera secondo il Glow Wire Test sarà di 850°C innalzabile a 850°C aggiungendo il vetro frontale opzionale.

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La plafoniera verrà fornita con sistema di fissaggio a plafone o parete con molla in acciaio armonico o a sospensione con due punti di fissaggio. È prevista una gamma di accessori per espandere le tipologie di metodi d’installazione.La connessione elettrica avverrà tramite connettore rapido IP68 per cavi di sezione massima di 4 mm².La plafoniera avrà come range di temperatura Ta di funzionamento un valore compreso tra -30 e +45 °C.Saranno utilizzati solo high power LED di 4000K con indici di resa cromatica di 70 e 80.I LED avranno una vita utile L80= 80'000h.Rischio fotobiologico: esente o rischio 1 a secondo della distanza di osservazione.Disponibile in versione Stand Alone, Emergenza, DALI-DALI Ready e RF (Bluetooth).

1.3.6.3.3 Riflettori stagni a sospensione 400W

Riflettori industriali stagni con ottica liscia, prismatizzata, diffondente, concentrante e trasparente, idonei per impieghi in ambienti interni o esterni, aventi le seguenti caratteristiche:- corpo in pressofusione di alluminio verniciato con vernice poliestere colore grigio grafite o

alluminio previa passivazione trivalente;- previsto per funzionamento con lampade a scarica di potenza massima 400W, lampada

210W CDM-Elite e 140W – 90W cosmopolis;- grado di protezione IP65 (versioni senza vetro di chiusura IP23);- classe d’isolamento I;- apertura manuale dello schermo di protezione tramite anello a scatto;- piastra porta accessori completamente asportabile;- possibilità di regolazione del fuoco della lampada manuale (senza l'uso di attrezzi) in 2

posizioni.L’apertura del vano di cablaggio avverrà tramite ganci azionabili senza l’utilizzo di attrezzi.L’apparecchio sarà predisposto per cablaggio passante grazie alla possibilità di installazione di un doppio pressacavo.Le versioni per potenze da 250-400W saranno tutte provviste di condensatore antiscoppio.Sarà previsto un sistema di sospensione del vetro con cavetto di ritenuta in caso di manutenzione.Le guarnizioni di tenuta saranno in silicone.Sul prodotto potranno essere montate: coppa in policarbonato, coppa in metacrilato, vetro piano e gabbia di protezione seconda della versione.Nella gamma saranno presenti versioni con cabalggio per lampada alogena ausiliaria.Il prodotto sarà disponibile anche nella versione a cablaggio rapido dotato di lampada, connettore Wieland maschio-femmina e cavo.Possibilità di avere versioni certificate ATEX per categoria 3GD per zona 2 (gas) e zona 22 (polveri)

1.3.6.3.4 Riflettori stagni a sospensione 250W

Riflettori stagni a sospensione con ottica liscia idonei per impieghi in ambienti interni o esterni, aventi le seguenti caratteristiche:- corpo in pressofusione di alluminio verniciato con vernice poliestere colore alluminio

previa passivazione trivalente;- funzionamento con lampade a scarica di potenza massima 250W, 210W CDM-Elite e

140W – 90W cosmopolis o fluorescente compatta da 42W;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 365

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- disponibili versioni a LED da 26W (Alimentazione: 700Ma)- grado di protezione IP65- classe d’isolamento I;- apertura manuale dello schermo di protezione tramite molle a scatto;- piastra porta accessori completamente asportabile;- possibilità di regolazione del fuoco della lampada manuale (senza l'uso di attrezzi) in 2

posizioni nella versione con portalampada ceramico attacco edison E27L’apertura del vano di cablaggio avverrà tramite ganci azionabili senza l’utilizzo di attrezzi.L’apparecchio sarà predisposto per cablaggio passante grazie alla possibilità di installazione di un doppio pressacavo.La versione per potenza da 250W sarà provvista di condensatore antiscoppio.Sarà previsto un sistema di sospensione del vetro con cavetto di ritenuta in caso di manutenzione.Le guarnizioni di tenuta saranno in silicone.

1.3.6.3.5 Riflettori stagni a sospensione a fuoco variabile

Riflettori industriali stagni idonei per impieghi in ambienti interni o esterni, con le seguenti caratteristiche:- corpo in alluminio pressofuso verniciato color grigio RAL 7035 previa passivazione

trivalente;- grado di protezione IP65;- classe di isolamento I;- funzionanti con lampada a scarica di potenza massima 400W;- schermo in dotazione in vetro temprato con una elevata resistenza agli urti;- portalampada ceramico attacco Edison E40;- apertura dello schermo tramite anello a scatto;- piastra porta accessori completamente sezionabile e rimovibile per facilitare le operazioni

di manutenzione;- possibilità di regolazione del fuoco della lampada su 8 diverse posizioni.Gli apparecchi dovranno essere certificati con il marchio europeo ENEC e certificati secondo la norma EN 60598-2-24 che ne attesta l’idoneità all’installazione in ambienti dove sono necessarie limitazioni alle temperature superficiali.

1.3.6.3.6 Riflettori a sospensione

Riflettori industriali protetti idonei per impieghi in ambienti interni, con le seguenti caratteristiche:- corpo in acciaio stampato verniciato color grigio RAL 7035;- grado di protezione IP20; (versioni con coppa o vetro IP44);- classe di isolamento I;- funzionanti con lampada a scarica di potenza fino a 400W;- portalampada ceramico attacco Edison E27 o E40;- manutenzione facilitata grazie alle catenelle di ritenuta della piastra porta accessori

elettrici;- versioni con potenza 250W e 400W fornite con condensatore antiscoppio.Possibilità di applicare lo schermo in vetro temprato o la coppa in policarbonato autoestinguente stabilizzata ai raggi ultravioletti o la coppa in metacrilato ad alto modulo.

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1.3.6.3.7 Riflettori da plafone

Riflettori con ottica diffondente simmetrica o asimmetrica, idonei per impieghi in ambienti interni, con le seguenti caratteristiche:- funzionanti con lampada a scarica di potenza fino a 400W;- contropiastra a parete per facilitare le operazioni di installazione;- portalampada ceramico Edison E40;- corpo in acciaio verniciato color grigio RAL 7035 passivazione trivalente;- grado di protezione IP21 (IP41 con vetro di protezione);- classe di isolamento I;- piastra porta accessori immediatamente accessibile grazie ad un sistema di apertura

incernierato;- disponibilità di versioni con lampada alogena ausiliaria.Possibilità di incassare il riflettore tramite una cornice estetica.Gli apparecchi dovranno essere certificati con il marchio europeo ENEC e certificati secondo la norma DIN 18032-3 che ne attesta l’idoneità all’utilizzo in impianti sportivi.

1.3.6.3.8 Plafoniere stagne professionali ad elevato rendimento

Plafoniere industriali stagne idonee per installazione in ambienti interni ed esterni e utilizzanti tubi fluorescenti T8 di potenza massima 58W o lampade fluorescenti compatte FSD con potenza massima 80W, con le seguenti caratteristiche:- corpo in policarbonato autoestinguente 850°C e resistenza agli urti IK09;- diffusore in policarbonato trasparente prismatizzato internamente, stabilizzato ai raggi

U.V. con grado di autoestinguenza pari a 850°C e resistenza agli urti IK09;- riflettore in acciaio preverniciato bianco e sistema di ritenuta schermo in caso di

manutenzione;- portalampada termoplastico con attacco G13 o 2G11;- grado di protezione IP65;- sistema di montaggio del diffusore al fondo realizzato con ganci in acciaio inox apribili

esclusivamente tramite attrezzo.All’interno del prodotto, senza l’ausilio di attrezzo, è possibile montare il riflettore concentrante in alluminio speculare 99,85 brillantato ed ossidato.La gamma prevede versioni in classe di isolamento I e II.La gamma prevede versioni con alimentatore ferromagnetico tradizionale e a basse perdite, alimentatore elettronico e versioni predisposte per illuminazione d’emergenza autonoma in versioni permanente o non permanante.Gli apparecchi dovranno essere certificati con il marchio europeo ENEC e certificati secondo la direttiva RINA che ne attesta l’idoneità all’utilizzo su impianti navali.Il prodotto sarà disponibile anche nella versione a cablaggio rapido dotato di lampada, connettore Wieland maschio-femmina e cavo.Possibilità di avere versioni certificate ATEX per categoria 3GD per zona 2 (gas) e zona 22 (polveri) oppure solo zona 22 (polveri).

1.3.6.3.9 Plafoniere compatte stagne professionali ad elevato rendimento

Plafoniere industriali stagne compatte idonee per installazione in ambienti interni ed esterni e utilizzanti tubi fluorescenti T8 di potenza massima 58W e tubi fluorescenti T5 con potenza massima 49W, con le seguenti caratteristiche:_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 367

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- corpo in policarbonato autoestinguente 850°C e resistenza agli urti IK09;- diffusore in policarbonato trasparente rigato, stabilizzato ai raggi U.V. con grado di

autoestinguenza pari a 850°C e resistenza agli urti IK09;- riflettore in acciaio preverniciato bianco e sistema di ritenuta schermo in caso di

manutenzione;- portalampada termoplastico con attacco G5 o G13;- grado di protezione IP65;- sistema di montaggio del diffusore al fondo realizzato con clips in materiale termoplastico

apribili senza l’ausilio di attrezzo.La gamma prevede versioni in classe di isolamento I.La gamma prevede versioni con alimentatore elettronico e versioni T8 predisposte per illuminazione d’emergenza autonoma in versioni permanente.Gli apparecchi dovranno essere certificati con il marchio europeo ENEC.

1.3.6.4 Illuminazione esterni

1.3.6.4.1 Paletti residenziali a LED

Paletti d’illuminazione per vialetti/giardino in estrusione e pressofusione di alluminio verniciata a polveri poliestere previa passivazione trivalente.Il gruppo ottico sarà di forma tondeggiante con profilo rompigoccia e schermo plastico. Le guarnizioni saranno in materiale siliconico antinvecchiamentoI paletti utilizzeranno sorgenti luminose del tipo LED.I paletti saranno caratterizzati dalla doppia tipologia d’illuminazione:- segnalazione tramite LED colorati- illuminazione tramite LED ad alta potenza a tensione di rete.

1.3.6.4.2 Apparecchi ed incassi a parete

Incassi a parete con mostrina in pressofusione di alluminio di colore grigio grafite o alluminio previa passivazione trivalente.Il corpo sarà in tecnopolimero siliconato per le versione 90 e 90S ed in pressofusione di alluminio per le altre versioni incasso e parete.Tutte le versioni saranno fornite con controcassa in tecnopolimeroDisponibili versioni a LED o per lampade fluorescenti o per lampade a scaricaVetro piano temprato acidatoViterie esterne in acciaio INOXLa gamma si completerà con versioni Wall Washer per l’illuminazione di facciate da parete.Le versioni saranno disponibili con lampada fluorescente o con LED ad alta potenza.

1.3.6.4.3 Incassi suolo

Incassi suolo in pressofusione di alluminio di colore nero previa passivazione trivalente.Le versioni a sviluppo circolare saranno fornite con controcassa in tecnopolimero. Le versioni a sviluppo rettangolare saranno fornite con controcassa in acciaio INOX.Disponibili versioni a LED o per lampade fluorescenti o per lampade a scaricaVetro frontale piano temprato e viterie esterne in acciaio INOXLa gamma si completerà con versioni dotate di mostrine in acciaio INOX in forma circolare _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 368

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o rettangolareLe versioni 100, 100L e 200 saranno fornite già di cavo di alimentazione sezionato e resinato per eliminare la possibilità di formazione di condensa all’interno dell’apparecchio

1.3.6.4.4 Incassi suolo modulari

Incasso suolo modulare decorativo in pressofusione di alluminio verniciato a polveri poliestere previa passivazione trivalente.Vetro piano temprato serigrafato bianco o nero e siliconato al corpo. Parabola in policarbonato verniciato argento. Sorgente luminosa LED bianco ad alta potenza a tensione di reteLe versioni saranno dotate di connettori rapidi IP68 per cablaggio passante.Nella gamma saranno previste della versioni cieche da utilizzarsi come elementi di unione da intervallare agli elementi standard.Inoltre la gamma prevederà la versione a LED RGB full color con controllo DMX da centrale.

1.3.6.4.5 Apparecchi di illuminazione polifunzionali

Apparecchi di illuminazione polifunzionale di piccola potenza e di forma laterale triangolare idonei per installazione in ambienti interni ed esterni.Ottica simmetrica, parabola realizzata in alluminio stampato titolo 99,85, ossidato e brillantato anodicamente.Principali caratteristiche:- lampade a scarica di potenza massima 100W o fluorescenti di potenza massima 2x32W

oppure a LED da 13 e 26W CON 4000K di temperatura colore.- schermo in vetro temprato satinato internamente con una elevata resistenza agli urti;- versioni fluorescenti con portalampade in materiale termoplastico;- versioni a scarica con portalampade ceramico attacco Edison E27;- corpo in policarbonato di color grigio grafite o bianco;- grado di protezione IP55;- classe di isolamento I;- apertura per accessibilità al vano lampada ed al vano componenti frontale tramite viti

INOX imperdibili con impronta a croce;- vasta gamma di accessori per permettere il montaggio del prodotto su palo, colonna, a

muro con inclinazione fissa o regolabile.La gamma dovrà prevedere inoltre versioni fluorescenti per illuminazione di emergenza.

1.3.6.4.6 Plafoniere per esterno protette

Plafoniere compatte protette con grado di protezione IP44 idonee per installazione in ambienti interni ed esterni per lampade ad incandescenza per potenza massima fino a 100W e fluorescenti per potenza massima fino a 16W costituite da:- corpo in policarbonato autoestinguente con un’elevata resistenza agli urti, in colore grigio

RAL 7035;- diffusore in policarbonato autoestinguente, trasparente e stabilizzato ai raggi ultravioletti

con un’elevata resistenza agli urti;- classe d’isolamento II._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 369

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1.3.6.4.7 Plafoniere per esterno stagne

Plafoniere compatte stagne con grado di protezione IP55 idonee per installazione in ambienti interni ed esterni per lampade ad incandescenza per potenza massima fino a 100W e fluorescenti per potenza massima fino a 2x9W costituite da:- corpo in policarbonato autoestinguente con un’elevata resistenza agli urti, in colore RAL

7035 o grigio grafite;- diffusore in policarbonato autoestinguente, trasparente e stabilizzato ai raggi ultravioletti

con un’elevata resistenza agli urti;- riflettore in alluminio anodizzato per le versioni ad incandescenza, in poliammide per le

versioni a fluorescenza;- per gli apparecchi Bolla, disponibili versioni a LED da 15W e 25W.- classe d’isolamento II.La gamma dovrà prevedere anche versioni dotate di sensore crepuscolare con soglia d’intervento regolabile.

1.3.6.4.8 Apparecchi di illuminazione polifunzionali LED

Apparecchi di illuminazione polifunzionale di piccola potenza e di forma laterale triangolare idonei per installazione in ambienti interni ed esterni.Ottica simmetrica, parabola realizzata in alluminio stampato titolo 99,85, ossidato e brillantato anodicamente.Principali caratteristiche:- 1 o 2 moduli LED 4000k da 13W con alimentazione da rete;- schermo in vetro temprato satinato internamente con una elevata resistenza agli urti;- versioni fluorescenti con portalampade in materiale termoplastico;- disponibili versioni da 13W LED con sensore di presenza;- corpo in policarbonato di color grigio grafite o bianco;- grado di protezione IP55;- classe di isolamento I;- apertura per accessibilità al vano lampada ed al vano componenti frontale tramite viti

INOX imperdibili con impronta a croce;- vasta gamma di accessori per permettere il montaggio del prodotto su palo, colonna, a

muro con inclinazione fissa o regolabile.

1.3.6.4.9 Globi per illuminazione di arredo residenziale e terziario

Apparecchi in KIT con globo sferico in metacrilato di diametro 250mm, 300mm o 400mm aventi le seguenti caratteristiche:- grado di protezione IP54;- classe di isolamento II.Il globo sarà in 3 diverse finiture (trasparente, opale o fumé) e potrà ospitare lampade ad incandescenza di potenza massima 60 o 100W oppure lampade fluorescenti elettroniche con attacco E27 oppure lampade a scarica di potenza massima 125W.Saranno previsti schermi frangiluce per evitare l’eccessivo abbagliamento e calotte termiche di protezione.Il globo potrà essere montato su basi predisposte per attacco palo diametro 60mm o su braccio curvo di diametro 25mm.

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Il montaggio del globo sulle proprie basi si effettuerà senza l’ausilio di attrezzi tramite semplice rotazione dello stesso e chiusura a scatto.Il globo sarà provvisto di dispositivo antivandalico tramite vite per il bloccaggio della sfera.

1.3.6.4.10 Apparecchi di illuminazione da giardino

Apparecchi di illuminazione per aree residenziali esterne stagne per lampade fluorescenti costituiti da:- corpo in policarbonato autoestinguente con un’elevata resistenza agli urti, in colore grigio

grafite;- diffusore in metacrilato trasparente;- ottica schermata: frangiluce prismatizzato che converge e potenzia la luce verso il basso,

riducendo il flusso disperso verso la volta celeste;- grado di protezione IP55.- classe di isolamento II;

1.3.6.5 Illuminazione interni

1.3.6.5.1 Incassi professionali

Faretti da incasso down light tondi, per lampade fluorescenti compatte da 18W a 32W in versione monolampada e bilampada e in versioni con alimentatore elettronico o tradizionale, per montaggio da interno in controsoffitto, costituiti da:- vano ottico in policarbonato;- riflettore in alluminio nelle versioni IP20 ed in policarbonato metallizzato sotto vuoto con alluminio purissimo nelle versioni con vetro di chiusura IP44.Il vano di alimentazione sarà in nylon rinforzato e potrà essere montato sia agganciato al vano ottico che separato.La connessione elettrica tra i due vani avverrà mediante cavi in guaina flessibile, la morsettiera di alimentazione sarà a molla senza viti per consentire le operazioni di cablaggio senza l’utilizzo di attrezzi.L’apparecchio sarà idoneo alla prova di autoestinguenza Glow wire 850°C e classe di isolamento II.Il faretto avrà un sistema di aggancio al pannello regolabile senza viti e senza molle da precaricare e può essere agganciato direttamente su pannelli con spessore da 5 a 24mm con la medesima garanzia di tenuta.Il prodotto sarà predisposto per incorporare lampade fluorescenti compatte installate in posizione orizzontale.Nelle versioni IP44, il vetro di chiusura sarà satinato internamente ed incassato rispetto al profilo esterno del faretto per limitare l’abbagliamento in caso di applicazione in ambienti con videoterminali. Il vetro inoltre sarà vincolato da una catenella di ritenuta per facilitare le operazioni di manutenzione e sostituzione lampade.Lo schermo frontale sarà agganciato al corpo del prodotto senza attrezzi ma con apposite mollette.La gamma dovrà prevedere inoltre versioni fluorescenti per illuminazione di emergenza.

1.3.6.5.2 Incassi decorativi

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Faretti da incasso tondi professionali down light, per lampade fluorescenti elettroniche o LED per montaggio da interno in controsoffitto.I faretti dovranno avere una sorgente fluorescente di potenza 7W o 13W con alimentatore elettronico incorporato e anello in metallo, oppure 10W LED con alimentatore elettronico separato.Il collegamento alla rete elettrica sarà diretto ed eseguito tramite morsetto bipolare in poliammide in grado di ospitare cavi di sezione fino a 2,5 mmq.La lampadina fluorescente sarà munita di attacco GU10.L’apparecchio sarà in classe di isolamento II.L’apparecchio dovrà prevedere l’anello di finitura orientabile in metallo spazzolato.Il faretto avrà un sistema di aggancio al pannello a molle.Il faretto potrà essere montato in controsoffitti realizzando un foro di diametro 75mm.

1.3.6.5.3 Incassi rettangolari 30x120

Plafoniere da incasso su controsoffitti a pannelli 30x120, per sorgenti LED da 2950 a 4250 lumen con alimentatore elettronico, costituiti da:- corpo in lamiera di acciaio autoportante - riflettore interni in alluminio speculare ad altissimo rendimento- dissipatore termico incorporato nel corpo metallico per massimizzare lo smaltimento del calore in ogni estremità.

La connessione elettrica avviene mediante accesso ad un box di cablaggio dove è posizionata una morsettiera. Grado di protezione IP20(IP40 vano ottico) – classe ILa plafoniera è per appoggio su telaio per incassoLe plafoniere sono dotate di differente sistemi ottici per la diffusione luminosa ed il controllo delle luminanze (ottica dark light e diffondente),il sistema può essere utilizzato in ambienti con presenza di videoterminaliDisponibile garanzia estendibile 5 anni a LED.La gamma prevede versioni Stand Alone e DALI.

1.3.6.5.4 Incassi tondi e quadrati

Faretti da incasso down light tondi e quadri, per sorgenti LED da 1750 e 3050 lumen con alimentatore elettronico, per montaggio da interno a controsoffitto, costituiti da:- corpo in lamiera d’ acciaio- riflettore in alluminio satinato.- dissipatore termico incorporato strutturalmente nel prodotto

La connessione elettrica tra i due vani avverrà mediante cavi in guaina flessibile, la morsettiera di alimentazione sarà predisposta sull’alimentatore elettronicoIP20 (IP40 vano ottico) – classe IIIl faretto sarà di due dimensioni differenti (216-266mm diametro per il tondo, e 215-265mm diametro per il quadro)Il faretto avrà un sistema di aggancio al pannello regolabile con molle e può essere agganciato direttamente su pannelli con spessore da 1 a 45mmOgni apparecchio ha i LED equipaggiati con diffusore per controllo abbagliamento e luminanza; può essere utilizzato in ambienti con presenza di videoterminaliDisponibile garanzia estendibile 5 anni a LED.La gamma prevede versioni Stand Alone e DALI._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 372

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1.3.6.5.5 Incassi quadrati 60x60

Plafoniere da incasso o plafone su controsoffitti a pannelli 60x60, per sorgenti LED da 2900 a 4400 lumen con alimentatore elettronico, costituiti da:- corpo in lamiera di acciaio autoportante - riflettore interni in alluminio speculare ad altissimo rendimento- dissipatore termico incorporato nel corpo metallico per massimizzare lo smaltimento del calore in ogni estremità.

La connessione elettrica avviene mediante accesso ad un box di cablaggio dove è posizionata una morsettiera. IP20 – classe ILa plafoniera è per appoggio su telaio o plafone a soffitto. Le plafoniere sono dotate di differente sistemi ottici per la diffusione luminosa ed il controllo delle luminanze (ottiche dark light ed ottiche diffondenti),il sistema può essere utilizzato in ambienti con presenza di videoterminaliDisponibile garanzia estendibile 5 anni a LED.La gamma prevede versioni Stand Alone, DALI ed Emergenza.

1.3.6.5.6 Apparecchi per illuminazione d'accento

Corpi illuminanti decorativi a luce indiretta per lampade alogene di potenza massima fino a 300W.Il prodotto sarà applicabile con staffa direttamente a parete, con base e braccio per applicazione sempre da parete o su binario elettrificato.Il prodotto sarà costituito da:- corpo in pressofusione di alluminio con verniciatura a polvere poliestere di colore grigio

grafite, alluminio o bianco;- parabola in alluminio 99,85 brillantato ed ossidato anodicamente;- schermo in vetro temprato;- portalampade ceramico con attacco R7s;- grado di protezione IP23 e classe di isolamento I.

1.3.6.5.7 Apparecchi d'arredo

Corpi illuminanti decorativi tondi per lampade fluorescenti compatte aventi le seguenti caratteristiche:- corpo in acciaio verniciato di colore bianco;- diffusore in tecnopolimero opale.- portalampada per lampade fluorescenti compatte con attacco G24d-1 e G24d-2 in

materiale plastico.- Disponibili versioni a LED da 18W con sensore di presenza.Il prodotto sarà previsto in classe di isolamento I e grado di protezione IP40.La gamma dovrà prevedere inoltre versioni fluorescenti per illuminazione di emergenza.

1.3.6.5.8 Plafoniere rettangolari

Plafoniere fluorescenti rettangolari per installazione in ambienti interni e utilizzanti tubi fluorescenti T8 di potenza massima 58W con le seguenti caratteristiche:_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 373

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- sistema di montaggio del diffusore al fondo tramite clips di sicurezza;- corpo in acciaio verniciato bianco;- diffusore in acrilico opalescente;- portalampada in termoplastico con attacco G13; - Disponibili versioni a LED da 40W;- gruppo di alimentazione interno concablaggio eseguito con cavi rigidi diametro 1mmq;- classe di isolamento I;- grado di protezione IP40.

1.3.6.6 Segnalazione

1.3.6.6.1 Apparecchi per segnalazione luminosa

Plafoniere protette IP44, particolarmente idonee per l’utilizzo in cantieri con lampade incandescenti con attacco E27 costituite da:- corpo in poliestere color grigio RAL 7035- diffusore in policarbonato;- alimentazione con cablaggio a norme CEI-grado di protezione IP44-classe di isolamento II.

1.3.6.7 Emergenza

1.3.6.7.1 Apparecchi di emergenza a gestione centralizzata BUS-LONTALK

Plafoniere d’emergenza che comunicano con una centrale di gestione impianto attraverso gli standard Lon-Talk.Principali caratteristiche:- elettronica a doppio microprocessore per la gestione di tutte le funzionalità del prodotto,

per l’esecuzione dei test e la registrazione dell’esito dei test eseguiti;- cablaggio tra centrale e plafoniere autonome realizzato tramite cavo BUS definito

secondo gli standard Lon-Talk;- criteri di interrogazione impianto per eseguire anche la manutenzione preventiva e non

solo in seguito a segnalazione di guasto;- visualizzazione dell’esito del test anche sul singolo apparecchio;- numero massimo di plafoniere autonome gestito dalla singola centrale pari a 240 (Nemo

Plus);- massima distanza ammessa tra la centrale e l’ultima lampada nell’impianto pari a 1200m;- accumulatori ricaricabili al Ni-Cd per alta temperatura per versioni fluorescenti al Ni-MH

per versioni a LED;- corpo in tecnopolimero autoestinguente di colore bianco RAL 9016;- schermo in tecnopolimero autoestinguente di colore bianco;- diffusore in tecnopolimero autoestinguente trasparente e stabilizzato ai raggi ultravioletti.Il diffusore presenterà una rigatura estetica ed è agganciato al corpo direttamente senza cornice.I prodotti saranno forniti in diverse versioni con potenze da 6W, 8W, 11W e 24W nelle versioni IP40 per montaggio a parete/plafone o a bandiera, da incasso e stagne IP65 e con autonomie da 1h o da 3h nelle tipologie permanenti o non permanenti.

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Nella gamma saranno previste versioni con sorgente luminosa a LED ad alta efficienza da 1W cadauno per un totale di 3W di potenza, grado di protezione IP42 e corpo in tecnopolimero di colore bianco RAL 9016 o grigio titanio. Alcune versioni a LED saranno corredate di apposito illuminatore laterale orientabile a 360°, con sorgente luminosa a LED da 1W cadauno per un totale di 3W. L’illuminatore laterale sarà sempre in versione N.P. e si accenderà solo in caso di mancanza rete.

1.3.6.7.2 Apparecchi di emergenza a gestione centralizzata BUS-KNX

Plafoniere autonoma d’emergenza per integrazione in sistemi di building automation con le seguenti caratteristiche:- corpo in tecnopolimero autoestinguente di colore bianco RAL 9016;- schermo in tecnopolimero autoestinguente di colore bianco;- diffusore in tecnopolimero autoestinguente trasparente e stabilizzato ai raggi ultravioletti;- accumulatori ricaricabili al Ni-Cd per alta temperatura per versioni fluorescenti al Ni-MH

per versioni a LED;L'elettronica sarà a doppio microprocessore per consentire la gestione separata della funzionalità della plafoniera e dei test.Il Bus di comunicazione tra la lampada d’emergenza e la centrale di gestione sarà di tipo KNX, per la completa integrazione delle plafoniere in un sistema di building automations.Il collegamento della plafoniera sul Bus dati avverrà tramite apposito cavo BUS.Il diffusore presenterà una rigatura estetica ed è agganciato al corpo direttamente senza cornice.I prodotti saranno forniti in diverse versioni con potenze da 8W, 11W e 24W nelle versioni IP40 per montaggio a parete/plafone o a bandiera, da incasso e stagne IP65 e con autonomie da 1h o da 3h nelle tipologie permanenti o non permanenti.Nella gamma saranno previste versioni con sorgente luminosa a LED ad alta efficienza da 1W cadauno per un totale di 3W di potenza, grado di protezione IP42 e corpo in tecnopolimero di colore bianco RAL 9016 o grigio titanio. Alcune versioni a LED saranno corredate di apposito illuminatore laterale orientabile a 360°, con sorgente luminosa a LED da 1W cadauno per un totale di 3W. L’illuminatore laterale sarà sempre in versione N.P. e si accenderà solo in caso di mancanza rete.

1.3.6.7.3 Apparecchi di emergenza con autodiagnosi locale

Plafoniere d’emergenza aventi le seguenti caratteristiche:- corpo in tecnopolimero autoestinguente di colore bianco RAL 9016;- schermo in tecnopolimero autoestinguente di colore bianco;- diffusore in tecnopolimero autoestinguente trasparente e stabilizzato ai raggi ultravioletti;- accumulatori ricaricabili al Ni-Cd per alta temperatura per versioni fluorescenti al Ni-MH

per versioni a LED;- elettronica a microprocessore per la gestione di tutte le funzionalità del prodotto, per

l’esecuzione dei test e la visualizzazione dell’esito dei test eseguiti;- le plafoniere eseguono i test funzionali previsti dalla norma impianti in completa

autonomia e ne segnalano l’esito direttamente sul LED di segnalazione presente sulla plafoniera stessa. Le plafoniere possono anche essere gestite da un apposito telecomando che permette di centralizzare l’esecuzione dei test, il sincronismo degli stessi e l’inibizione dei prodotti in caso di necessità;

- cablaggio tra telecomando e plafoniere autonome realizzato tramite cavo;_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 375

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- visualizzazione dell’esito del test sul singolo apparecchio;- numero massimo di plafoniere autonome gestito dal singolo telecomando pari a 120;- massima distanza ammessa tra la centrale e l’ultima lampada nell’impianto pari a 600m.I prodotti saranno forniti in diverse versioni con potenze da 6W, 8W, 11W e 24W nelle versioni IP40 per montaggio a parete/plafone o a bandiera, da incasso e stagne IP65 e con autonomie da 1h o da 3h nelle tipologie permanenti o non permanenti.Nella gamma saranno previste versioni con sorgente luminosa a LED ad alta efficienza da 1W cadauno per un totale di 3W di potenza, grado di protezione IP42 e corpo in tecnopolimero di colore bianco RAL 9016 o grigio titanio. Alcune versioni a LED saranno corredate di apposito illuminatore laterale orientabile a 360°, con sorgente luminosa a LED da 1W cadauno per un totale di 3W. L’illuminatore laterale sarà sempre in versione N.P. e si accenderà solo in caso di mancanza rete.

1.3.6.7.4 Apparecchi di emergenza tradizionali

Plafoniere d’emergenza con le seguenti caratteristiche:corpo in tecnopolimero autoestinguente di colore bianco RAL 9016;- schermo in tecnopolimero autoestinguente di colore bianco;- diffusore in tecnopolimero autoestinguente trasparente e stabilizzato ai raggi ultravioletti;- elettronica a componenti discreti;- accumulatori ricaricabili al Ni-Cd per alta temperatura per versioni fluorescenti al Ni-MH

per versioni a LED.I prodotti saranno forniti in diverse versioni con potenze da 6W, 8W, 11W e 24W nelle versioni IP40 per montaggio a parete/plafone o a bandiera, da incasso e stagne IP65 e con autonomie da 1h o da 3h nelle tipologie permanenti o non permanenti.Nella gamma saranno previste versioni con sorgente luminosa a LED ad alta efficienza da 1W cadauno per un totale di 3W di potenza, grado di protezione IP42 e corpo in tecnopolimero di colore bianco RAL 9016 o grigio titanio. Alcune versioni a LED saranno corredate di apposito illuminatore laterale orientabile a 360°, con sorgente luminosa a LED da 1W cadauno per un totale di 3W. L’illuminatore laterale sarà sempre in versione N.P. e si accenderà solo in caso di mancanza rete.

1.3.6.7.5 Apparecchi elettronici per sistemi di alimentazione di emergenza centralizzata

Plafoniere d’emergenza per sistemi di alimentazione centralizzata aventi le seguenti caratteristiche:- corpo in tecnopolimero autoestinguente 850° di colore grigio RAL 7035;- schermo in tecnopolimero autoestinguente di colore bianco;- classe di isolamento II;- diffusore in tecnopolimero autoestinguente 850°C trasparente e stabilizzato ai raggi

ultravioletti resistenza agli urti 7J;- alimentazione a tensione alternata 230/240V - 50-60Hz;- elettronica a componenti discreti.I prodotti saranno forniti in versioni con potenze da 8W 11W e 24W per montaggio a parete/plafone o a bandiera, nelle versioni IP40 o stagne IP65.Nella gamma saranno previste versioni con sorgente luminosa a LED ad alta efficienza da 1W cadauno per un totale di 3W di potenza, grado di protezione IP42 e corpo in tecnopolimero di colore bianco RAL 9016 o grigio titanio. Alcune versioni a LED saranno _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 376

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corredate di apposito illuminatore laterale orientabile a 360°, con sorgente luminosa a LED da 1W cadauno per un totale di 3W. L’illuminatore laterale sarà sempre in versione N.P. e si accenderà solo in caso di mancanza rete.

1.3.6.7.6 Kit di trasformazione d'illuminazione tradizionale in emergenza

Kit di trasformazione per apparecchi fluorescenti tradizionali in apparecchi d’emergenza con le seguenti caratteristiche:- custodia in acciaio zincato per versioni centralizzate, plastico per versioni tradizionali;- alimentazione 230V 50Hz;- classe d’isolamento II;- accumulatori ricaricabili al Ni-Cd per alta temperatura;- led per segnalazione presenza rete e carica batteria.La gamma comprenderà versioni per sistemi centralizzati tramite protocolli di comunicazione BUS-KNX o BUS-LonTalk.

1.3.6.7.7 Soccorritori per alimentazione centralizzata di emergenza

Soccorritori per alimentazione centralizzata di emergenza, di potenza da 1kW a 3KW, ingresso monofase, uscita monofase per le versioni da 1 e 2 kW monofase/trifase selezionabile per le versioni 3kW, uscita monofase, con tecnologia On Line a doppia conversione (VFI). Batterie al piombo ermetico (10 anni di vita attesa), contenute in armadi con relativi organi di sezionamento e protezione, per garantire una autonomia di 60’ o 180’ al mancare dell’alimentazione elettrica.I gruppi soccorritori forniranno una alimentazione filtrata, stabilizzata ed affidabile e saranno conformi alla normativa EN50171; la tecnologia on line garantisce la massima protezione per i carichi collegati, utilizzando un doppio stadio di conversione per il filtraggio e la stabilizzazione della tensione di ingresso, che viene rigenerata e depurata dai disturbi di rete (sovratensioni, variazioni di frequenza e di tensione etc.).Ciascun soccorritore avrà le seguenti caratteristiche:- controllo digitale a microprocessore;- test batterie automatico;- protezione contro la scarica profonda - Protezione Back-Feed contro i ritorni di energia-

Display a led ed LCD per una diagnostica completa e dettagliata;- riaccensione automatica al ritorno rete- Autoapprendimento della frequenza- By-pass

manuale.Il soccorritore prevede inoltre diverse modalità di funzionamento, per ridurre i consumi; l’utente quindi dovrà poter selezionare le seguenti modalità:- funzionamento “on line” (VFI, secondo normativa EN50091): per garantire la massima

protezione al carico;- funzionamento “line interactive” (VI, secondo normativa EN50091): per garantire i minimi

consumi;- funzionamento “smart economy”: l’UPS sceglierà automaticamente il funzionamento line

interactive, solo dopo essersi accertato della qualità della rete di alimentazione ed aver eseguito una diagnosi dei disturbi di rete;

- funzionamento da “stand-by off” (secondo normativa EN50171).Il soccorritore inoltre potrà essere gestito da un apposito software di supervisione che garantirà un’efficace ed intuitiva gestione del soccorritore, visualizzando con grafici a barre

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 377

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tutte le più importanti informazioni quali tensione di ingresso, carico applicato, capacità delle batterie ecc.

Per la gestione centralizzata dei carichi alimentati dall’UPS si potranno utilizzare dei sensori lampada che tramite i protocolli Lontalk o KNX remotizzeranno la supervisione dell’impianto.

1.3.7 Prodotti ATEX

La gamma sarà composta da prese interbloccate con o senza basi portafusibili, spine mobili per uso industriale, conformi agli standard dimensionali e prestazionali unificati a livello internazionale (IEC 309) e recepiti dalla normativa europea (EN 60309) ed italiana (CEI 23-12). Cassette di derivazione in metallo di varie dimensioni, apparecchiature in cassetta in metallo, pulsante di emergenza a fungo con ritenuta e pulsanti di marcia/arresto, interruttori di emergenza e di comando in cassetta di metallo conformi agli standard della normativa europea (EN 60947-3) ed italiana (CEI 17-11).Proiettori e riflettori per lampade a scarica con componenti non scintillanti.La gamma dei prodotti sarà conforme alla direttiva 94/9 CE conosciuta come direttiva ATEX, Zone 2(G) per i gas e Zone 22(D) per le polveri.

1.3.7.1 Spine standard IEC309

Riferimenti normativi94/9/CE Direttiva ATEX: Apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in

atmosfere potenzialmente esplosive.EN 60079-0: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas Parte 0:

Regole generaliEN 60079-31: Apparecchiature con modo di protezione mediante custodie "t" destinati ad

essere utilizzati in presenza di polveri combustibili. Parte 31CEI EN 60309-1 (CEI 23-12/1): Spine e prese per uso industriale - Parte 1: Prescrizioni

generaliCEI EN 60309-2 (CEI 23-12/2): Spine e prese per uso industriale - Parte 2: Prescrizioni

per intercambiabilità dimensionale per apparecchi con spinotti ad alveoli cilindrici

Caratteristiche generaliLa gamma comprenderà una serie di spine mobili a Norma IEC 309 conforme alla direttiva 94/9 CE, e potranno essere installate nei luoghi classificati dalla direttiva ATEX come Zona 22 (D), luogo dove un’ atmosfera esplosiva sottoforma di polvere combustibile nell’ aria non ha probabilità d’ essere presente occasionalmente durante il normale funzionamento, ma se ciò avvenisse, essa persiste per un breve periodo di tempo. Saranno inoltre dotate di contatto supplementare pilota per la realizzazione dell’interblocco elettrico per le versioni di spine con corrente nominale 63A.

Caratteristiche elettriche- Tensioni nominali: 110V, 230V, 400V, 500V (50/60Hz) per le versioni a bassa tensione;- correnti nominali: 16A, 32A, 63A;- N. poli: 2P+PE, 3P+ PE, 3P+N+ PE per le versioni a bassa tensione;

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 378

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Caratteristiche meccaniche- Resistenza meccanica agli urti: bassa IK08- Glow Wire Test: minimo 650°C (parti passive) e 850°C (parti attive)

Classificazione ATEX- Zona 22 (D) Ex tc IIIC T85°C Dc X – 50/60Hz

1.3.7.2 Prese verticali fisse interbloccate

Riferimenti normativi94/9/CE Direttiva ATEX : Apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati

in atmosfere potenzialmente esplosive.CEI EN 60079-0: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas

Parte 0: Regole generaliCEI EN 60079-31: Apparecchiature con modo di protezione mediante custodie "t" destinati

ad essere utilizzati in presenza di polveri combustibili. Parte 31CEI EN 60309-1 (CEI 23-12/1): Spine e prese per uso industriale - Parte 1: Prescrizioni

generaliCEI EN 60309-2 (CEI 23-12/2): Spine e prese per uso industriale - Parte 2: Prescrizioni

per intercambiabilità dimensionale per apparecchi con spinotti ad alveoli cilindrici

CEI EN 60309-4 (CEI 23-12/4): Spine e prese per uso industriale - Parte 4: Prese fisse e mobili con interruttore, con e senza dispositivo d'interblocco

CEI EN 60670-1 (CEI 23-48): Scatole e involucri per apparecchi elettrici per installazioni elettriche fisse per usi domestici e similari - Parte 1: Prescrizioni generali

Caratteristiche generaliLa gamma di prodotti sarà costituita da prese di tipo industriale rispondenti allo standard IEC 309 e conformi alla Direttiva ATEX, con interblocco meccanico ad interruttore rotativo, con base portafusibili su guida EN 50022, per applicazioni singole o in batteria su basi modulari e pressacavo per ingresso cavi in dotazione.Le caratteristiche dei prodotti consentono l’ installazione in tutti i luoghi classificati dalla Direttiva ATEX come Zona 22 (D), luogo dove un’ atmosfera esplosiva sottoforma di polvere combustibile nell’ aria non ha probabilità d’ essere presente occasionalmente durante il normale funzionamento, ma se ciò avvenisse, essa persiste per un breve periodo di tempo.

Caratteristiche elettriche- Tensioni nominali: 200 - 250V, 380 - 415V, 346 – 415V (50/60Hz) per le versioni a bassa

tensione;- correnti nominali: 16A, 32A, 63A;- N. poli: 2P+PE, 3P+PE, 3P+N+PE per le versioni a bassa tensione.

Caratteristiche meccaniche- Resistenza meccanica agli urti: elevata >IK10- Glow Wire Test: minimo 650°C (parti passive) e 850°C (parti attive).

Classificazione ATEX- Zona 22 (D) Ex tc IIIC T85°C Dc X – 50/60Hz

1.3.7.3 Cassette di derivazione in metallo_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 379

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Riferimenti normativi94/9/CE Direttiva ATEX: Apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in

atmosfere potenzialmente esplosiveCEI EN 60079-0: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas

Parte 0: Regole generaliCEI EN 60079-15: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di

gasParte 15: Costruzione, prove e marcatura delle costruzioni elettriche avente modo di protezione "n"

CEI EN 60079-31: Apparecchiature con modo di protezione mediante custodie "t" destinati ad essere utilizzati in presenza di polveri combustibili. Parte 31

CEI EN 62208: Involucri vuoti per apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione - Prescrizioni generali

Caratteristiche generaliLa gamma di prodotti sarà costituita da cassette verniciate RAL 7037 in materiale pressofuso di lega di alluminio. Tutte le grandezze sono dotate di opportune predisposizioni interne per il montaggio della guida DIN e della piastra di fondo preforata in lamiera di acciaio zincato, disponibile come accessorio, in modo tale da garantire il montaggio di morsetti e componenti non scintillanti. Possibilità di forare ed inserire pressacavi Serie 76 ATEX, il numero di fori e dimensioni sono riportati sul foglio di istruzioni. Sulla cassetta, il morsetto di terra per la protezione dei contatti indiretti, è presente sul fondo, sul coperchio ed esternamente. Cassetta dotata di pareti lisce con coperchio equipaggiato di viti impedibili in acciaio inox, fissaggio a parete tramite asole esterne inglobate sul fondo e possibilità di affiancare le cassette tramite il rilievo perimetrale.Le caratteristiche dei prodotti consentono l’installazione in tutti i luoghi classificati dalla Direttiva ATEX come Zone 2 (G), luogo dove la presenza di un atmosfera esplosiva dovuta ai gas è poco frequente e comunque per brevi periodi; Zona 22 (D), luogo dove un’atmosfera esplosiva sottoforma di polvere combustibile nell’aria non ha probabilità di essere presente occasionalmente durante il normale funzionamento, ma se ciò avvenisse, essa persiste per un breve periodo di tempo.

Caratteristiche meccaniche- Resistenza meccanica agli urti: elevata (IK08÷IK09)

Classificazione ATEX- Ex nA IIC Gc Ex tc IIIC Dc -20 °C <= Ta <= +85 °C U

1.3.7.4 Interruttori sezionatori in cassetta di alluminio

Riferimenti normativi94/9/CE Direttiva ATEX : Apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in

atmosfere potenzialmente esplosive.CEI EN 60079-0: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas

Parte 0: Regole generaliCEI EN 60079-31: Apparecchiature con modo di protezione mediante custodie "t" destinati

ad essere utilizzati in presenza di polveri combustibili. Parte 31CEI EN 60947-3 (CEI 17-11): Apparecchiatura a bassa tensione - Parte 3: Interruttori di

manovra, sezionatori, interruttori di manovra-sezionatori e unità combinate con fusibili

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Caratteristiche generaliLa gamma di prodotti sarà costituita da una cassetta verniciata RAL 7037, di dimensioni 140,5x165,5x170 (versioni 16-32-63A) e 215x252x127 (versione 100) (BxHxP) in materiale pressofuso di lega di alluminio con interruttore di manovra e di comando da 16A a 100A, con manopola lucchettabile in posizione di “0” montato su guida EN 50022 e pressacavo per ingresso casi in dotazione. Cassetta dotata di pareti lisce con coperchio equipaggiato di viti imperdibili in acciaio inox e fissaggio a parete tramite asole esterne inglobate sul fondoLe caratteristiche dei prodotti consentono l’ installazione in tutti i luoghi classificati dalla Direttiva ATEX come Zona 22 (D), luogo dove un’ atmosfera esplosiva sottoforma di polvere combustibile nell’ aria non ha probabilità d’ essere presente occasionalmente durante il normale funzionamento, ma se ciò avvenisse, essa persiste per un breve periodo di tempo.

Caratteristiche elettriche- Tensioni nominali: 230V, 400V (50/60Hz) per le versioni a bassa tensione;- correnti nominali: 16A, 32A, 63A, 100A;- N. poli: 2P, 3P, 4P per le versioni a bassa tensione;- Categorie di utilizzo AC3, AC21, AC22, AC23;- Corrente nominale di cc condizionata da fusibile (16A, 32A) 10kA;- Corrente nominale di cc condizionata da fusibile (63A, 100A) 15kA.

Caratteristiche meccaniche- Resistenza meccanica agli urti: elevata

Classificazione ATEX- Zona 22(D) Ex tc IIIC T+85 °C Dc X

1.3.7.5 Apparecchiature di comando in cassetta

Riferimenti normativi94/9/CE Direttiva ATEX: Apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in

atmosfere potenzialmente esplosive.CEI EN 60079-0: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas

Parte 0: Regole generaliCEI EN 60079-31: Apparecchiature con modo di protezione mediante custodie "t" destinati

ad essere utilizzati in presenza di polveri combustibili. Parte 31CEI EN 60947-5-1: Apparecchiatura a bassa tensione – Parte 5-1: Dispositivi per circuiti di

comando ed elementi di manovra – Dispositivi elettromeccanici per circuiti di comando.

Caratteristiche generaliLa gamma di prodotti sarà costituita da una cassetta verniciata RAL 7037, di dimensioni 113,5x138,5x95 (BxHxP – Versione emergenza) e 113,5x138,5x80 (BxHxP – versione marcia/arresto) in materiale pressofuso di lega di alluminio con pulsanti sul coperchio di marcia/arresto e pulsante di emergenza a fungo con ritenuta e pressacavo per ingresso cavi in dotazione.Cassetta dotata di pareti lisce con coperchio equipaggiato di viti impedibili in acciaio inox e fissaggio a parete tramite asole esterne inglobate sul fondoLe caratteristiche dei prodotti consentono l’installazione in tutti i luoghi classificati dalla _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 381

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Direttiva ATEX come Zona 22 (D), luogo dove un’atmosfera esplosiva sottoforma di polvere combustibile nell’ aria non ha probabilità di essere presente occasionalmente durante il normale funzionamento, ma se ciò avvenisse, essa persiste per un breve periodo di tempo.

Caratteristiche meccaniche- Resistenza meccanica agli urti: elevata

Classificazione ATEX- Zona 22(D) Ex tc IIIC T+85 °C Dc X

1.3.7.6 Proiettori di media potenza

Riferimenti normativi94/9/CE Direttiva ATEX: Apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in

atmosfere potenzialmente esplosive.EN 60079-0: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas

Parte 0: Regole generaliEN 60079-15: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas

Parte 15: Modo di protezione "n"EN 61241-0: Electrical apparatus for use in the presence of combustible dust

Part 0: General requirementsEN 61241-1: Costruzioni elettriche destinate ad essere utilizzate in presenza di polveri

combustibili Parte 1: Protezione mediante custodie "tD"

73/23/CE: Materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione (Direttiva Bassa Tensione)

89/336/CE: Compatibilità elettromagnetica (Direttiva EMC)CEI EN 60598-1 (CEI 34-21): Apparecchi di illuminazione

Parte 1: Prescrizioni generali e proveCEI EN 60598-2-5 (CEI 34-30): Apparecchi di illuminazione

Parte 2: Prescrizioni particolari sezione 5: Proiettori.

Proiettori con ottica simmetrica e asimmetrica con parabola diffondente certificati ATEX per categoria 3GD per zona 2 (gas) e zona 22 (polveri), idonei per impieghi in ambienti esterni, aventi le seguenti caratteristiche:- corpo in alluminio pressofuso verniciato color grigio grafite previa passivazione trivalente;- grado di protezione IP66;- Classe d’isolamento I;- morsetto supplementare esterno per la messa a terra del corpo;- Pressacavo metallico ATEX PG13.5 IP68;- Predisposto per funzionare con lampada a scarica di potenza massima 400W;- portalampada ceramico attacco Edison E40;- ottica in alluminio 99,85 brillantato ed ossidato anodicamente;- schermo in vetro temprato con una elevata resistenza agli urti IK10;- apertura del telaio frontale tramite viti esagonali imperdibili;- apertura posteriore incernierata e dotata di viti imperdibili;- componenti elettrici imbullonati su piastra in acciaio zincato;- versioni dotate di condensatore antiscoppio.Il proiettore sarà dotato di scala goniometrica graduata per realizzare un corretto puntamento._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 382

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Classificazione ATEXVersione 250 W MT/ST: II 3GD - Ex nA IIC T1 Gc - Ex tc IIIC T200°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X;Versione 250 W MT 1 kV: II 3GD - Ex nA IIC 520°C Gc - Ex tc IIIC T210°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X;Versione 400 W MT/ST: II 3GD - Ex nA IIC 495°C Gc - Ex tc IIIC T200°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X;Versione 400 W MT 1 kV: II 3GD - Ex nA IIC 520°C Gc - Ex tc IIIC T210°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X.

1.3.7.7 Riflettori stagni a sospensione

Riferimenti normativi94/9/CE Direttiva ATEX: Apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in

atmosfere potenzialmente esplosive.EN 60079-0: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas

Parte 0: Regole generaliEN 60079-15: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas

Parte 15: Modo di protezione "n"EN 61241-0: Electrical apparatus for use in the presence of combustible dust

Part 0: General requirementsEN 61241-1: Costruzioni elettriche destinate ad essere utilizzate in presenza di polveri

combustibiliParte 1: Protezione mediante custodie "tD"

73/23/CE: Materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione (Direttiva Bassa Tensione)

89/336/CE: Compatibilità elettromagnetica (Direttiva EMC)CEI EN 60598-1 (CEI 34-21): Apparecchi di illuminazione

Parte 1: Prescrizioni generali e proveCEI EN 60598-2-5 (CEI 34-30): Apparecchi di illuminazione

Parte 2: Prescrizioni particolari sezione 5: Proiettori.

Riflettori industriali stagni con ottica liscia o diffondente, certificati ATEX per categoria 3GD per zona 2 (gas) e zona 22 (polveri), idonei per impieghi in ambienti interni o esterni, aventi le seguenti caratteristiche:- corpo in pressofusione di alluminio verniciato con vernice poliestere colore grigio grafite

previa passivazione trivalente;- previsto per funzionamento con lampade a scarica di potenza massima 400W;- grado di protezione IP65;- classe d’isolamento I;- morsetto supplementare esterno per la messa a terra del corpo;- Pressacavo metallico ATEX PG13.5 IP68;- piastra porta accessori completamente asportabile;- versioni dotate di condensatore antiscoppio;- guarnizioni di tenuta in silicone;- possibilità di regolazione del fuoco della lampada manuale (senza l'uso di attrezzi) in 2

posizioni.L’apparecchio sarà predisposto per cablaggio passante grazie alla possibilità di installazione di un doppio pressacavo.Sarà previsto un sistema di sospensione del vetro con cavetto di ritenuta in caso di _______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 383

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manutenzione.

Classificazione ATEXVersione 250 W MT/ST: II 3GD - Ex nA IIC T2 Gc - Ex tc IIIC T113°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X;Versione 250 W MT 1k V: II 3GD - Ex nA IIC T1 Gc - Ex tc IIIC T137°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X;Versione 400 W MT/ST: II 3GD - Ex nA IIC T1 Gc - Ex tc IIIC T156°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X;Versione 400 W MT 1 kV: II 3GD - Ex nA IIC T1 Gc - Ex tc IIIC T137°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X.

1.3.7.8 Plafoniere stagne professionali ad elevato rendimento

Riferimenti normativi94/9/CE Direttiva ATEX: Apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in

atmosfere potenzialmente esplosiveEN 60079-0: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas

Parte 0: Regole generaliEN 60079-15: Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas

Parte 15: Modo di protezione "n"EN 61241-0: Electrical apparatus for use in the presence of combustible dust

Part 0: General requirementsEN 61241-1: Costruzioni elettriche destinate ad essere utilizzate in presenza di polveri

combustibiliParte 1: Protezione mediante custodie "tD"

73/23/CE: Materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione (Direttiva Bassa Tensione)

89/336/CE: Compatibilità elettromagnetica (Direttiva EMC)CEI EN 60598-1 (CEI 34-21): Apparecchi di illuminazione

Parte 1: Prescrizioni generali e proveCEI EN 60598-2-1 (CEI 34-23): Apparecchi di illuminazione

Parte 2: Prescrizioni particolari apparecchi fissi per uso generale;

Plafoniere industriali stagne certificate ATEX per categoria 3GD per zona 2 (gas) e zona 22 (polveri) o per sola categoria 3D zona 22 (polveri), idonee per installazione in ambienti interni ed esterni e utilizzanti tubi fluorescenti T8 di potenza massima 58W, con le seguenti caratteristiche:- corpo in policarbonato autoestinguente 850°C e resistenza agli urti IK10;- diffusore in policarbonato trasparente prismatizzato internamente, stabilizzato ai raggi

U.V. con grado di autoestinguenza pari a 850°C e resistenza agli urti IK10;- riflettore in acciaio verniciato bianco e sistema di ritenuta schermo in caso di

manutenzione;- portalampada in termoplastica con attacco G13;- grado di protezione IP65;- classe d’isolamento I;- Pressacavo metallico ATEX PG13.5 IP68;- sistema di montaggio del diffusore al fondo realizzato con ganci in acciaio inox apribili

esclusivamente tramite attrezzo.All’interno del prodotto, senza l’ausilio di attrezzo, è possibile montare il riflettore concentrante in alluminio speculare 99,85 brillantato ed ossidato._______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 384

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Classificazione ATEX- Zona 2 (G) 22(D):2 x 18 W: II 3GD - Ex nA IIA T3 Gc - Ex tc IIIA T81°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X;2 x 36 W: II 3GD - Ex nA IIA T3 Gc - Ex tc IIIA T78°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X;2 x 58 W: II 3GD - Ex nA IIA T4 Gc - Ex tc IIIA T88°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X.

- Zona 22 (D) :2 x 18 W: II 3D - Ex tc IIIA T62°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X.2 x 36 W: II 3D - Ex tc IIIA T62°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X.2 x 58 W: II 3D - Ex tc IIIA T64°C Dc -20°C≤Ta≤+25°C X.

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INDICE ANALITICOAccessori:7,10,13,16,50,54,55,57,107,127,192,225,226,227,229,230,231,232,234,236,237,238,239,240,243,244,246,248,249,250,253,260,261,262,263,264,265,266,270,271,273,274,277,279,280,285,287,289,290,296,307,319,325,326,327,328,331,334,335,336,337,339,340,341,342,343,344,345,351,352,354,355,356,358,361,364,365,367,370,371,372,373,376,377,387,390Accessori per interruttori:7,262Alimentatori:10,174,218,298,299,307,329,333,368,369,370Alimentazione aree di servizio al cantiere:4,118,138Alimentazione dell'area di cantiere:4,106,126Alimentazione dell'impianto:2,26Alimentazione di riserva:3,40,43,44,89,90,92,93,97Alimentazione di sicurezza:3,40,42,43,182,190,196Allarmi tecnici:8,285,286,295Allegati:2,21,26Ammontare dell’appalto:2,16Apparecchi analogici:7,270Apparecchi d'arredo:12,380Apparecchi di comando:7,8,224,252,254,264,265,267,268,279,282,283,288,292Apparecchi di comando e controllo a radiofrequenza:8,283,292Apparecchi di emergenza a gestione centralizzata bus-lontalk:12,381Apparecchi di emergenza con autodiagnosi locale:12,382Apparecchi di emergenza tradizionali:12,383Apparecchi di illuminazione:11,12,31,56,87,95,101,118,121,138,141,153,160,167,168,174,175,181,203,206,208,213,214,216,218,317,356,376,377,389,390,391Apparecchi di illuminazione da giardino:12,377Apparecchi di illuminazione polifunzionali:12,376,377Apparecchi di programmazione:7,268Apparecchi di protezione:3,7,8,41,69,71,72,246,255,262,263,280,289Apparecchi di protezione contro le sovratensioni:7,263Apparecchi di protezione e misura:7,255Apparecchi di segnalazione:7,8,269,282,291Apparecchi digitali:7,271Apparecchi e sistema di videocitofonia:9,10,325,330Apparecchi e sistemi serie civili:8,278Apparecchi ed incassi a parete:12,375Apparecchi elettronici per sistemi di alimentazione di emergenza centralizzata:12,383Apparecchi per il controllo del clima:8,283,293Apparecchi per illuminazione d'accento:12,380Apparecchi per segnalazione luminosa:12,381Apparecchi scatolati:235Apparecchiature di comando in cassetta:12,388Apricancello motorizzato:5,164Area di campeggio:4,104Area di cantiere:4,106,126,393Aree di servizio al cantiere:4,118,138,393Armadi da pavimento fino a 3200A:6,234Armature stradali:11,364,366,368,369,370Armature stradali carenate:11,370Armature stradali COSMOPOLIS:11,366Armature stradali in pressofusione di alluminio a manutenzione semplificata:11,368,369Armature stradali LED:11,364,366Ascensore:5,49,183,184,185,222,252Asilo nido:5,180Aspetti economici:2,15Atri-corridoi-scale:4,94Attuatori ausiliari:10,329,333Aula:5,173,174,175,214,215,216Aula con videoterminali:5,175Aula disegno:5,175Aula magna:5,173,216Aule:5,44,173,215,216Autorimessa:5,151,161,162,163,164Autorimesse:4,14,84,149,150,151,161,162,163

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 386

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Bar:3,4,24,30,32,56,57,62,67,68,81,86,98,103,106,113,133,152,164,168,180,190,191,201,205,206,208,218,221,230,231,232,233,234,236,243,272,279,289,321,385Basi di supporto polifunzionali:7,252Biblioteca:5,179,216Blocchi differenziali componibili:7,261Box:5,149,150,151,152,160,161,162,163,164,237,239,240,246,249,287,351,379,380Cabina MT-BT:3,28Cablaggio strutturato:5,6,198,199,239,240,245,281Canali portacavi:10,340,341,342,343Canali portacavi e portapparecchi:10,342,343Cantiere edile di medie\grandi dimensioni:4,126Cantiere edile di piccole dimensioni:4,106Cantina:4,160Cassette di derivazione e connessione da incasso:6,247Cassette di derivazione e connessione di grande capacità da incasso:6,247Cassette di derivazione e scatole da incasso:6,245Cassette di derivazione in metallo:12,385,387Cassette e scatole di derivazione da parete:6,246Cassette modulari per derivazione e distribuzione da incasso:6,248Cavi e condutture:3,49Cavi e connessioni:3,32Cavidotti e pozzetti:10,340Centrale di condizionamento:3,89Centrale di sollevamento acque nere:4,93Centrale idrica:4,91Centrale termica:3,84,86,88Centrali tecnologiche:3,27,84Centralini da incasso con porta e cornice in metallo:6,245Centralini da incasso coordinati:6,243,244Centralini da incasso d’arredo:6,243,244,287Centralini da incasso protetti:6,242Centralini da incasso stagni Componibili:6,244Centralini da parete d’arredo:6,241Centralini da parete protetti:6,242Centralini di distribuzione:6,240,241,287Centralini di distribuzione da parete stagni:6,241Centralini e quadri di distribuzione da incasso e protetti:6,242Centralini e quadri di distribuzione da parete e stagni:6,240Centralini per emergenza:6,252Centro Elaborazione Dati (CED):5,171Citofono e videocitofono:5,185Collaudi:2,23,25,187Colonne portacavi e portapparecchi:10,343Comandi:3,7,48,49,82,83,87,91,95,125,148,151,159,161,162,178,185,197,222,254,273,283,289,293,298,300,301,302,303,304,305,306,307,308,309,310,312,314,315,316,317,318,319,320,327,328,329Comandi industriali:7,254Comando e arresto di emergenza:3,83Commutatore automatico 160A:8,277Componenti generali:8,278,288Componenti vari di impianto:10,329,332Connettori per fonia e dati:8,281,290Contatti ausiliari:7,260,261,262,264,266,273,277Contattori:7,263,264,266,267Contenitori da parete e da semi incasso:6,237Contenuto del capitolato:2,13Controllo accessi:5,9,196,197,320,323,324,330Coordinamento apparecchi di protezione:3,72Coordinamento selettivo:3,72,73,76Cronotermostati elettronici:8,283,293Cronotermostati elettronici da incasso e da parete:8,293Cucina:4,99,100,101,102,145,168,216,224Cucina d'appartamento:4,99Danni:2,16,17,18,20,72,78,81,82,170,357,358,359,365Depositi e magazzini:4,124,147,158Disciplina:2,14,19,20Disgiuntore (biointerruttore):7,267Dispositivi di ingresso:9,300,308Dispositivi di sistema:9,297,299,307Dispositivi di uscita:9,304,315_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 387

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Dispositivi funzione:9,315Dispositivi meteo:9,317Dispositivi per l’integrazione con altri sistemi:9,307,319Dispositivi per la supervisione:9,306,318,319Dispositivi sensori:9,302,311Dispositivo di riarmo automatico:255,257Distribuzione:3,6,11,27,28,32,34,39,49,53,54,55,56,57,60,70,73,76,84,96,104,108,112,113,119,127,132,133,139,145,146,147,165,166,167,174,187,199,202,209,211,212,224,226,227,229,231,234,236,238,239,240,241,242,245,248,249,252,279,280,281,287,289,290,291,329,334,337,340,342,350,353,354,355,356,358,359,365,367,394Distribuzione con condotti sbarre prefabbricati:3,56Distribuzione con posa a parete:3,55Distribuzione con posa ad incasso:3,53Distribuzione nel controsoffitto:3,56Distribuzione sotto il pavimento galleggiante:3,57Distribuzione sotto moquette:3,56Emergenza:3,6,12,31,41,48,83,84,87,88,95,101,113,133,151,163,178,180,185,190,194,195,219,222,240,252,255,265,278,282,287,292,353,354,355,356,361,371,374,376,378,380,381,382,383,384,385,388,393,394Fascette:7,124,144,156,247,251,254Figure professionali:2,19Fontana:5,206,207,208Fusibili:7,24,36,37,38,64,113,133,224,262,263,264,265,272,346,349,350,385,386,388Globi per illuminazione di arredo residenziale e terziario:12,377Gruppo di misura:3,39,102,145Gruppo elettrogeno:3,40,41,46,47,48,67,107,126,219Illuminazione edificio scolastico:6,214Illuminazione esterni:11,375Illuminazione interni:12,378Illuminazione struttura commerciale:6,216Illuminazione ufficio:6,213IMPIANTI:2,5,11,13,14,15,16,17,21,23,24,25,26,27,28,29,30,32,35,38,39,40,41,42,43,44,45,46,47,48,49,52,54,55,56,57,61,63,64,66,72,73,76,77,78,79,80,82,83,84,85,86,87,88,89,90,91,93,94,96,97,98,99,100,101,102,103,104,106,107,109,112,118,119,120,124,125,126,128,132,138,139,140,144,146,147,148,149,151,152,156,157,158,159,160,161,163,164,166,167,168,169,171,174,175,176,177,178,179,181,182,183,185,186,187,188,189,190,192,193,194,196,198,201,202,206,209,211,212,213,216,217,219,220,221,222,239,246,247,248,250,251,259,260,264,266,279,280,281,282,287,288,289,291,292,298,320,323,324,328,329,334,338,343,352,353,361,363,364,374,382Impianti audio e video:5,185Impianti di rilevazione incendi:5,194Impianti di sicurezza e controllo:5,190Impianti nei mobili:5,167Impianti tecnologici:5,198,287Impianto antintrusione:5,44,45,190,192Impianto aspirazione bagni ciechi:4,156Impianto d'antenna:5,208,210Impianto d'antenna TV:5,208,210Impianto d'antenna TV-SAT:5,210Impianto di allarme per edificio scolastico:5,197Impianto di diffusione sonora e messaggistica:5,188Impianto di illuminazione di sicurezza:6,103,181,182,219,220,221Impianto di illuminazione esterna:6,217Impianto di illuminazione interna:6,212Impianto di terra:3,26,32,33,52,58,61,62,63,68,70,112,132,203,256,258Impianto di terra di cabina:3,32Impianto di ventilazione:3,38,39,151,163Impianto F.M.:4,97Impianto in porto, banchina, molo:4,105Impianto interrato:3,57Impianto per idromassaggio:4,157Impianto sportivo:5,181Impianto telefonico:5,147,167,187,188Impianto temporaneo:5,169Incassi decorativi:12,378Incassi professionali:12,378Incassi suolo:12,375Incassi suolo modulari:12,375Incassi tondi e quadrati:12,379Insegna luminosa:5,169Installazione degli impianti TVCC:5,192Interfacce di sistema:297Interruttori astronomici:7,269_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 388

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Interruttori di comando:7,265,279,289Interruttori differenziali:7,46,72,84,106,157,177,261,280,289Interruttori differenziali puri:7,84,261Interruttori magnetotermici:7,39,84,261,280,289Interruttori magnetotermici differenziali:7,39,261Interruttori magnetotermici differenziali compatti:7,261Interruttori modulari magnetotermici ad alte prestazioni:7,260Interruttori modulari magnetotermici compatti:7,260Interruttori modulari magnetotermici standard:7,260Interruttori modulari per protezione circuiti:7,259Interruttori modulari per protezione differenziale:7,260Interruttori orari settimanali/giornalieri:7,269Interruttori scatolati fino a 1000A:8,275Interruttori scatolati fino a 1600A:8,276Interruttori scatolati fino a 160A:8,226,228,273Interruttori scatolati fino a 250A:8,230,233,235,274Interruttori scatolati fino a 630A:8,274Interruttori scatolati sezionatori fino a 1600A:8,276Interruttori sezionatori:7,8,12,264,265,277,387Interruttori sezionatori in cassetta di alluminio:12,387Interruttori sezionatori rotativi fino a 630A:8,277Kit di trasformazione d'illuminazione tradizionale in emergenza:12,384Kit videocitofonici:10,330,332Kit videocitofonici bifamiliari:10,332Kit videocitofonici monofamiliari:10,330,332Laboratori:5,27,44,77,84,176,177,178,179,214,215,216,266,270,271Laboratorio:5,77,176,177,178,179,214,216,266,270,271Laboratorio di chimica:5,177Laboratorio di elettrotecnica:5,178Laboratorio di fisica:5,179Lavanderia e stireria:4,158LED:11,12,252,255,256,257,270,284,285,286,289,291,294,295,296,300,301,302,305,306,308,309,310,311,315,316,317,320,321,322,325,326,354,356,357,358,360,362,364,365,366,370,371,372,375,376,377,378,379,380,381,382,383,384,393Locale bagno:4,120,140,152Locale cabina:3,28,30,31,184Locale ufficio:4,5,146,166Luoghi di ristorazione:4,99Materiali:2,13,15,16,17,20,21,22,24,25,39,59,78,82,178,195,238,254,287,288,335,337,348,349,357,358,364,366Mensa o refettorio:4,102,144Modalità di esecuzione dell’opera:2,21Moduli di ripresa video da interno:10,333Montante:3,52,53,160,210,240,329Morsettiere:7,54,88,225,237,243,246,247,248,250,253,354,355Normativa generale:2,13,14Normativa tecnica di settore:2,15Nuove soluzioni urbane COSMOPOLIS:11,358Nuove soluzioni urbane LED:11,357Oggetto dell'appalto:2,13Oneri e spese:2,16Organizzazione dei cantieri:2,19Orologio - Termometro - Sveglia:8,294Paletti residenziali a LED:12,375Panetteria:4,98PARTE GENERALE:2,13Passerelle portacavi in acciaio:10,345Passerelle portacavi in filo di acciaio saldato:10,344Penali:2,17,20,23Piscina:5,202,203,206Plafoniere compatte stagne professionali ad elevato rendimento:11,374Plafoniere per esterno protette:12,376Plafoniere per esterno stagne:12,376Plafoniere rettangolari:12,380Plafoniere stagne professionali ad elevato rendimento:11,12,374,391Portafusibili sezionabili e Fusibili:7,262Postazioni esterne videocitofoniche:9,10,325,326,330Postazioni interne citofoniche:9,10,326,327,331Postazioni interne video - citofoniche:10,331Postazioni interne videocitofoniche:9,10,307,319,327,328,331,332_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 389

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Prelievo energia:3,26,27,28,160,246,252,334Prelievo energia per edificio civile:3,26Prelievo energia per edificio scolastico:3,27Prelievo energia per struttura commerciale:3,28Prescrizioni generali:2,13,30,34,42,43,44,45,48,54,55,72,87,167,168,169,174,203,207,225,227,229,231,234,237,238,239,240,245,249,254,261,265,266,267,270,271,279,280,282,287,288,289,290,292,335,337,339,340,341,342,343,346,349,352,385,386,387,389,390,391Prescrizioni integrative per megastrutture:4,97Prescrizioni integrative per edifici scolastici:3,4,41,91Prescrizioni integrative per strutture commerciali:3,5,6,42,189,201,220Prescrizioni per disabili:6,221Prescrizioni per edifici scolastici:3,43Prescrizioni per impianti di illuminazione:5,212Prescrizioni per l'impianto elettrico:4,109,128Prescrizioni per strutture commerciali:3,44Prese a spina:8,10,45,67,87,88,92,93,95,97,99,101,103,108,114,121,127,134,141,146,153,157,158,166,168,181,183,184,205,208,279,280,288,290,346,353Prese a spina e combinati IEC 309:10,346Prese IEC309 interbloccate:11,349,351Prese TV-SAT:8,281,291Prese verticali fisse interbloccate:12,386PRODOTTI:6,12,15,17,18,20,55,188,190,224,246,253,279,283,287,288,292,294,338,339,346,348,349,350,351,381,382,383,385,386,387,388,389Prodotti ATEX:12,385Proiettori:11,12,88,180,356,360,361,362,363,364,385,389,390Proiettori compatti di piccola potenza:11,362Proiettori d'accento di piccola potenza:11,360Proiettori di grande potenza:11,363Proiettori di grande potenza per grandi impianti:11,363Proiettori di media potenza:12,389Proiettori polifunzionali:11,361Proroghe:2,22Protezione contro i contatti diretti ed indiretti:3,24,38,66Protezione contro i fulmini:3,77,78,80,81,112,132Protezione dalle sovracorrenti:3,36,46,64,72,106,113,133,184,259,280,289Protezione di sostegno (Back-up):3,76Protezioni:3,16,23,27,28,33,37,39,41,48,52,58,61,65,73,76,112,113,119,132,133,139,157,184,205,224Pulsanti:7,9,95,146,160,166,185,186,194,195,222,237,238,241,242,250,254,255,264,269,270,279,283,289,293,297,300,301,302,307,308,309,310,315,319,325,326,327,330,331,332,354,355,385,388Pulsanti luminosi:7,264,270Quadri da incasso fino a 160A:6,225Quadri da parete fino a 160A con telaio estraibile:6,227Quadri da parete e pavimento componibili fino a 630A:6,229Quadri da parete e pavimento monoblocco fino a 630A:6,231Quadri di distribuzione e automazione:6,236Quadri e armadi di distribuzione in metallo:6,224Quadri per cantiere:11,352Quadri per prese industriali:11,351Quadri stagni da parete:6,237Quadri, centralini e cassette:6,224Quadro:3,4,5,14,26,29,31,32,37,39,40,45,48,52,53,59,60,61,87,95,96,101,103,106,107,108,113,119,120,125,126,127,128,133,139,140,145,146,148,158,159,160,165,166,182,183,184,224,226,227,228,229,230,231,232,234,236,238,239,265,273,353,379Quadro di unità abitativa:3,61Quadro generale dei servizi comuni:3,59,60,160Quadro per ufficio:4,5,145,165Rele’ gestione carichi:7,266Rele’ monostabili:7,267Rele’ passo-passo:7,267Rele’ passo-passo a comando centralizzato:7,267Responsabilità dell’appaltatore:2,18Rifasamento:3,38,48,49Riflettori:11,12,174,175,370,371,372,373,385,390Riflettori a sospensione:11,373Riflettori da plafone:11,373Riflettori stagni a sospensione 250W:11,372Riflettori stagni a sospensione 400W:11,371_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 390

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Riflettori stagni a sospensione a fuoco variabile:11,373Rilevatori gas:5,196Ritardata consegna dei lavori:2,22Rivelatori elettronici di acqua:8,285,295Rivelatori elettronici di acqua con sensore a radiofrequenza:8,295Rivelatori elettronici di gas:8,286,295Sala videoconferenza:5,173Salvamotori:7,263Scatole da incasso per serie civili per pareti in muratura:6,248Segnalazione:7,8,12,24,46,51,58,59,93,165,182,189,191,193,194,195,222,224,236,254,261,267,269,282,284,285,286,289,290,291,294,295,296,300,301,302,305,306,309,310,311,315,316,317,325,326,354,375,381,382,384,393Segnalazioni acustiche:7,191,270Segnalazioni luminose:7,269,282,291Servizi e sanitari:4,152Sezionamento e comando:3,82,83Sganciatori a lancio di corrente:7,262Sganciatori di minima tensione:7,262Sistema a radiofrequenza:8,282,292Sistema BUS:5,201,202,298Sistema controllo accessi:9,324Sistema di automazione bus standard KNX - generalità:9,297Sistema meccatronico:8,287Sistema tradizionale:8,278Sistemi di canali e colonne in Alluminio:10,343Sistemi di canali in PVC:10,340Sistemi di canalizzazione:10,187,217,334,340Sistemi di passerelle:10,344,345Sistemi di tubi protettivi:10,334Soccorritori per alimentazione centralizzata di emergenza:12,384Sorveglianza:2,18,20,72,165,172,191,192,193,268Spine standard IEC309:12,385Stradali:11,358,362,364,365,366,368,369,370,393Strumenti di misura:7,237,238,241,242,249,270Struttura commerciale:3,4,6,28,96,216,395,397Switch ethernet:10,332,333Temporizzatori multifunzione:7,268Temporizzatori per luce scale:7,268Terminali di distribuzione energia e servizi:11,353Termostati elettronici:8,283,284,293,294,394Termostati elettronici con regolazione a manopola:8,284,294Termostati elettronici per fan-coil:8,284Trasformatore:3,31,32,34,35,37,38,67,72,106,113,121,133,141,154,172,173,177,217,270,350,351Tubi flessibili:10,339Tubi pieghevoli:10,54,249,251,337Tubi rigidi:10,55,334,335Tutela dei lavoratori:2,18TV-TA:3,37Ufficio:4,5,6,18,145,146,165,166,168,213,332,395,396,397Ultimazione dei lavori:2,22,24,26UPS:3,42,43,45,46,219,384,385Varianti dei lavori in corso d’opera:2,21Verifiche e collaudi:2,23Verifiche in corso d’opera:2,25Verifiche iniziali:2,23Videocitofono integrato in un pannello touch screen:10,332Videocitofono Vivavoce:9,10,307,319,327,328,331

_______________________________________________________________________________________________Redatto da Bernazzoli Per. Ind. Enzo - Tutti i diritti riservati Pagina 391