cabine I REQUISITI DELLE CABINE DI VERNICIATURA

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30 cabine I REQUISITI DELLE CABINE DI VERNICIATURA Prendiamo spunto da una richiesta di un abbonato, per fare il punto su una questione che evidentemente non è stata ancora sufficientemente approfondita Spettabile redazione, leggendo il vostro articolo sulle cabine a recupero, mi sono nate alcune perplessità e nutro una certa indecisione sull’acquisto da fare. La nostra azienda vernicia finestre per conto terzi, con un impianto in verticale con applica- zione a spruzzo automatico; prossimamente intendiamo passare dai prodotti a base solvente a quelli a base acqua e questo implica la sostituzione delle cabine di verniciatura. Il problema è che ogni fornitore spara la sua cifra, ognuno dice le proprie ragioni, miste alle proprie cavo- late, e noi ai miracoli non ci crediamo. Considerando che il prodotto che andremo ad applicare è di qualità elevata, che l’applicazione (unico colore) è di 100-120 micron su legno massello e lamellare, che il consumo dovrebbe essere intorno ai 120 kg/giorno tra fondo e finitura, dall’esperienza che vi contraddistingue qual è secondo voi la cabina che fa di più al caso nostro? Lettera firmata

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I REQUISITI DELLE CABINEDI VERNICIATURA

Prendiamo spunto da una richiesta di un abbonato, per fare il puntosu una questione che evidentemente non è stata ancora

sufficientemente approfondita

Spettabile redazione,

leggendo il vostro articolo sulle cabine a recupero, mi sono nate alcune perplessità e nutro unacerta indecisione sull’acquisto da fare. La nostra azienda vernicia finestre per conto terzi, con un impianto in verticale con applica-zione a spruzzo automatico; prossimamente intendiamo passare dai prodotti a base solventea quelli a base acqua e questo implica la sostituzione delle cabine di verniciatura. Il problemaè che ogni fornitore spara la sua cifra, ognuno dice le proprie ragioni, miste alle proprie cavo-late, e noi ai miracoli non ci crediamo.Considerando che il prodotto che andremo ad applicare è di qualità elevata, che l’applicazione(unico colore) è di 100-120 micron su legno massello e lamellare, che il consumo dovrebbeessere intorno ai 120 kg/giorno tra fondo e finitura, dall’esperienza che vi contraddistingue qualè secondo voi la cabina che fa di più al caso nostro?

Lettera firmata

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COME SI ACQUISTAUNA CABINA DI VERNICIATURA?

Poichè la domanda del nostro abbo-nato ci è già stata posta da diversi altrilettori, riportiamo qui di seguitoalcune indicazioni che abbiamo ela-borato per tutti coloro che devonoacquistare una cabina di verniciatura.Ricordiamo che la richiesta di confor-mità ai punti sotto elencati, nelmomento in cui viene inviata alpotenziale fornitore, si configuracome specifica d’acquisto e come taleè vincolante, purchè sia specificata laconformità nei preventivi e nella con-ferma d’ordine.

CABINA A SECCO O AVELO D’ACQUA?

La prima cosa da fare è identificare imanufatti che devono essere verniciatinella cabina (tipo di materiale edimensioni), fornendo ai costruttorile schede tecniche e di sicurezza deiprodotti vernicianti che si utilizzano.In secondo luogo bisogna valutare lascelta tra il sistema di filtrazione asecco o a velo d’acqua, fornendo alcostruttore i costi di smaltimento perfanghi e rifiuti solidi, i costi di elet-tricità e di mano d’opera (vedi anchesu www.woodfinishing.it la schedaper il calcolo automatico dei costi digestione delle cabine).In generale, se si usano solo prodottiall’acqua, la soluzione migliore è costi-tuita dalle cabine a secco.Usando cabine a velo d’acqua convernici a solvente, il flocculante chesi aggiunge nella vasca è influenzatominimamente dalla natura della ver-nice, sia essa poliuretanica, nitro opoliestere. Nel caso delle vernici all’ac-qua, invece, il processo è moltoinfluenzato dalla natura del polimero.Questo significa che la scelta degliadditivi per il trattamento deve esserefatta sulla base della vernice utilizzata,previa prova di laboratorio. Se si cambia la vernice all’acqua, taliprove devono essere ripetute in

quanto, con molta probabilità, occor-rerà cambiare gli additivi che si uti-lizzavano con la vernice originaria.Molto spesso poi, il solo prodottochimico non è sufficiente per un’ot-timizzazione del risultato finale, inquanto molto importanti sono sia ilsistema impiantistico di depurazionee di recupero dei fanghi, molte voltenon adeguati, sia i metodi di tratta-mento e dosaggio dei prodotti stessi.Tutte queste problematiche diven-tano ancora più complesse quandonella vasca della cabina ci si ritrovacon residui di vernici all’acqua e a sol-vente, in miscela perennemente noncostante! In questo caso non c’è moltoda fare: bisogna sperare di trovare ilflocculante buono e farsi fare provedi laboratorio da vari produttori, cer-cando poi di mantenere nella vascadi raccolta dell’acqua condizioni il piùpossibile costanti (un’impresa quasiimpossibile!).Per tutti questi motivi la cabina asecco è indubbiamente la soluzionemigliore nel caso in cui si utilizzanovernici all’acqua, in quanto si evi-tano tutte le difficoltà legate allagestione della cabina a velo d’acqua.I vantaggi di una cabina a secco sonocosì schematizzabili:a) assenza di additivi (regolatore di

PH, coagulante, flocculante, anti-schiuma, battericida);b) rifiuti più facilmente gestibili (fil-tri sporchi di vernice secca, anzichéacqua e fanghi);c) nessuna dipendenza dalla naturadella vernice (a parte il fatto che i fil-tri s’intasano più o meno veloce-mente, a seconda della loro qualità).

VERIFICARE LEOFFERTE: GARANZIEDI PRESTAZIONE E DI

SICUREZZAI parametri da richiedere esplicita-mente al fornitore della cabina sonoi seguenti.

Cabine verniciatura e locali pressu-rizzatia) conformità alla norma UNI 9941; b) emissioni di particolato in atmo-

sfera inferiore a 3 mg/m3; c) velocità di aspirazione tra 0.3 e 0.5

m/s; d) nel caso di cabina pressurizzata

definire le dimensioni e l’ubica-zione del plenum;

e) presenza di un “pressostato diffe-renziale”, che rileva il grado diintasamento del filtro, in mododa poterne effettuare la sostitu-zione a tempo opportuno;

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f ) per le cabine a secco, indicazionedella “perdita di carico” dovutaall’accumulo di overspray sulsistema filtrante, oltre la quale lavelocità scende al di sotto di 0,3m/s; si tratta in pratica della resi-stenza che il filtro oppone al pas-saggio dell’aria, che si misura inPascal (Pa) o in millimetri dicolonna d’acqua (mm cda; 1mmcda = 1 kgp/ m2= 9,81 Pa),

g) sempre per le cabine a secco indi-cazione della resa dei filtri (quan-tità di vernice in kg/m2 che unfiltro riesce a trattenere prima diesaurirsi);

h) conformità degli impianti elet-trici alle norme CEI e ATEX.

Locali di essiccazione ❑ separazione fisica dalla zona di

applicazione;❑ conformità alla norma EN 1539.

Carteggiaturaa) emissioni in atmosfera conformi

alla vigente normativa; b) emissioni in ambiente di lavoro

inferiori a 5 mg/m3; c) sistema di filtrazione polveri

conforme alle norme regionalivigenti (ad esempio, per laLombardia, alla “Deliberazionedella Giunta Regionale n°7/13943 del 01/08/2003”).

UN PUNTO FONDAMENTALE: LAVELOCITA’ DELL’ARIAAnche se si utilizzano solo prodottivernicianti all’acqua, la funzioneprincipale della cabina è quella dimantenere la salubrità nell’am-biente di lavoro, sia perché in que-ste vernici è comunque presente unapiccola quantità di solventi, sia per-ché la parte solida della vernice (l’o-verspray) deve essere sempre allon-tanata da chi vernicia.La misura teorica della velocità diaspirazione è piuttosto semplice epuò essere calcolata in questo modo:❑ si calcola l’area aspirante (base

per altezza della cabina)❑ si divide la portata (in m3/h) per

l’area (in m2)si divide il risultato ottenuto per3600 e si avrà così la velocità inmetri al secondo (ricordiamo che lavelocità di aspirazione deve esserecompresa nell’intervallo tra 0,3 e0,5 m/s).

L’IMPORTANZA DELCOLLAUDO

La firma del verbale di collaudo dellacabina è fondamentale per evitarefuturi contenziosi. Devono essereverificati e sottoscritti almeno iseguenti valori:❑ polveri emesse in atmosfera (max

3 mg/m3 )❑ velocità dell’aria (misurata almeno

in 9 punti diversi sul fronte diaspirazione)

❑ rumorosità.

PRESSURIZZAZIONEO COMPENSAZIONE?Si tratta di soluzioni costruttive cheriducono al minimo la presenza dipolvere, migliorando anche le con-dizioni di lavoro degli addetti.In entrambi i casi, la soluzione con-siste nel far entrare aria da una parte

per riequilibrare quella che esce. Ladifferenza tra i due sistemi non stanella quantità di aria inviata nellacabina, bensì nella velocità con cuicircola. Il pressurizzatore lavora in leggerasovrappressione, inviando aria fil-trata e climatizzata (riscaldata d’in-verno e, se necessario, raffreddatad’estate) nell’ambiente di lavoro. E’caratterizzato da una mandata diaria su una superficie filtrante moltomaggiore rispetto al compensatore,ma con una velocità più bassa (0,3m/s al massimo), in modo da non

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creare turbolenze e conseguenti movi-menti di polvere, che andrebbe poia ricadere sui pezzi verniciati. Unpressurizzatore ha una superficieuguale all’area del fronte della cabina.La pressurizzazione costa più dellacompensazione. Bisogna quindi valu-tare il tipo di investimento in funzionedelle proprie esigenze produttive edal tipo di finitura che si vuole otte-nere.Per la verniciatura di serramenti oper l’applicazione dei fondi, ad esem-pio, un compensatore è più che suf-ficiente, mentre è sconsigliato per lefiniture e per tutte le verniciature dialta qualità.Queste sono indicazioni pratichemutuate dall’esperienza di impianti-sti e verniciatori che lavorano concoscienza. Non sono ancora defini-bili come “migliori tecniche dispo-nibili”, concetto che è invece legatostrettamente all’individuazione diparametri di processo e di progetta-zione che consentano di misurare leprestazioni tecniche e ambientali diun impianto. Nel settore della verniciatura tali para-metri non sono ancora stati né defi-

niti, né valutati, per cui non esistonodei requisiti minimi applicati daglioperatori del settore.E’ però in corso di elaborazione, inambito UNI, il progetto di normaU50017112 - “Impianti per il trat-tamento di superfici – Criteri e requi-

siti per l’ordinazione, la fornitura, ilcollaudo e la manutenzione - Parte2: cabine di verniciatura manuali” incui, nella sezione 9, sono riportati i“Requisiti minimi costruttivi”.Ciò consentirà agli utilizzatori di rea-lizzare una specifica di costruzionedegli impianti di trattamento super-fici, nell’ottica di una piena respon-sabilizzazione dell’acquirente e delvenditore.Solo su queste basi si potrà costruireun metodo di valutazione dellemigliori tecnologie disponibili.Per ulteriori dettagli su questo pro-getto di norma, si veda il riquadro 1.Va inoltre ricordato che, per quantoriguarda la costruzione in sicurezzadi una cabina di verniciatura, l’ac-quirente può richiedere al fornitoreche l’impianto sia progettato e rea-lizzato secondo le prescrizioni dellanorma tecnica armonizzata EN12215 “Impianti di rivestimento –Cabine a spruzzo per l’applicazionedi prodotti vernicianti liquidi orga-nici – Requisiti di sicurezza”. La sin-tesi di questa norma è riportata nelriquadro 2.

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La norma si applica alle cabine di verniciatura perl’applicazione di prodotti vernicianti liquidi organicie tratta tutti i pericoli significativi, pertinenti lecabine stesse, quando utilizzate secondo l’usoproprio e nelle condizioni previste dal fabbricante. Una cabina di verniciatura è un insieme costituitoda differenti componenti tra loro collegati e riunitiall’interno di una struttura parzialmente o totalmentechiusa (delimitata da pareti, definita spazio): ven-tilazione forzata per mezzo di una o più ventole;filtro a secco o sistemi di lavaggio ad umido; dispo-sitivi di misurazione e di comando; impianto diriscaldamento dell’aria di ventilazione; dispositiviautomatici antincendio; dispositivi di allarme; appa-recchiature elettriche. Sono escluse dalla norma:- le aree di spruzzatura (spazi per l’applicazionedi prodotti vernicianti liquidi organici che sono limi-tati soltanto da una parete laterale utilizzata perl’estrazione dell’aria di scarico). - le cabine di verniciatura combinate (norma EN13355). - le pareti che delimitano le cabine di verniciatura,se parti integranti dell’edificio; - la stanza di lavoro o l’edificio utilizzato per la ver-niciatura a spruzzo di articoli di grandi dimensioni(per esempio: aerei); - le apparecchiature di spruzzatura utilizzate nellecabine di verniciatura trattate nelle norme EN1953, EN 50050 e EN 50176. - le cabine di verniciatura che sono parte di instal-lazioni complesse. La norma contiene: l’elenco dei pericoli significa-tivi che necessitano di un’azione volta ad elimi-nare o ridurre il rischio; i requisiti e/o le misure disicurezza; le modalità di verifica di tali requisiti e/omisure di sicurezza; le prescrizioni relative alle infor-mazioni per l’uso che il costruttore deve fornire con-testualmente all’impianto.

ELENCO DEI PERICOLI SIGNIFICATIVI GeneralitàPericoli di natura meccanica Pericoli di natura elettricaPericoli di natura termica Pericoli provocati dal rumore Pericoli derivanti da sostanze pericolose Pericoli di incendio ed esplosionePericoli generati da guasto nell’alimentazione dienergia Pericoli generati da posture scorrette per la salute

REQUISITI E/O MISURE DI SICUREZZA

Alcuni esempi di requisiti di sicurezza di naturameccanica Il contatto con parti mobili pericolose deve essereimpedito per mezzo di: installazione di ripari distan-ziatori; dispositivi di protezione; interblocchi idrau-lici, pneumatici o elettrici. Le cabine chiuse devono essere progettate inmodo che in caso di emergenza l’operatore possatrovare l’uscita in un tempo minimo senza osta-coli od ostruzioni sul suo cammino. Sono previ-ste specifiche prescrizioni per il numero, la confor-mazione e la dislocazione delle porte. Le tubazioni del fluido e i sistemi pressurizzatidevono essere conformi ai requisiti della EN 982ed EN 983. Gli apparecchi di spruzzatura devonoessere conformi alle specifiche stabilite dalla EN1953. Scale a pioli, passerelle e passamano in dotazionealle cabine di verniciatura devono essere conformialle norme EN ISO 14122-2, EN ISO 14122-3 edEN ISO 14122-4. Prescrizioni sono previste per grate, pavimenta-zione, pozzi di lavoro, passerelle ed illuminazione.

Alcuni esempi di requisiti di sicurezza di naturaelettrica Gli apparecchi elettrici devono essere conformi allaEN 60204-1. L’isolamento degli apparecchi elettrici deve essereresistente ai solventi e agli altri fluidi. Gli apparecchielettrici devono essere protetti contro l’influenzameccanica esterna. Tutte le parti meccaniche conduttive devono esserecollegate alla messa a terra. L’accesso alle zone pericolose in cui e’ ubicata l’ap-parecchiatura automatica elettrostatica deve essereimpedito durante il funzionamento.Tutti i sistemi e gli apparecchi rilevanti per la sicu-rezza devono essere realizzati in modo tale da nonpoter essere influenzati dall’interazione con i campielettromagnetici.

Alcuni esempi di requisiti di sicurezza e misurecontro i pericoli termici La protezione contro le bruciature da contatto consuperfici molto calde facili da raggiungere deveessere garantita per mezzo dell’isolamento o daripari. Secondo quanto previsto dalla EN 563 ognisuperficie calda esposta ad un probabile contatto

EN 12215:2004 - CABINE DI VERNICIATURA A SPRUZZO PERL’APPLICAZIONE Di PRODOTTI VERNICIANTI ORGANICI LIQUIDI

REQUISITI DI SICUREZZA

RIQUADRO 2

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deve avere una temperatura inferiore a 60 °C.In caso di incendio o di esplosione l’operatoredeve essere in grado di uscire rapidamente dallacabina di verniciatura in condizioni di massimasicurezza.

Alcuni esempi di requisiti di sicurezza e misurecontro il rumore La cabina di verniciatura deve essere progettatae costruita in modo che i rischi derivanti dall’e-missione di rumore aerodisperso siano ridotti alminimo tenendo conto del progresso della tecnicae della disponibilita’ di mezzi per la riduzione delrumore in particolare alla sorgente. La EN ISO 11688-1 fornisce le informazioni tec-niche generali sui regolamenti tecnici e i mezzi perla progettazione di macchinari a basso rumore. LaEN ISO 11688-2 fornisce utili informazioni sui mec-canismi di generazione del rumore nel macchina-rio.Per quanto riguarda le emissioni acustiche deicompressori d’aria e degli apparecchi di vernicia-tura fare riferimento alla EN 1012-1 ed EN 1953.

Alcuni esempi di requisiti di sicurezza controle sostanze pericolose Il contatto con o l’assorbimento delle sostanzepericolose spruzzate deve essere ridotto mediantela ventilazione forzata per quanto possibile Nelle cabine di spruzzatura per l’applicazionemanuale, la prevenzione dell’inalazione di nebu-lizzazioni e vapori di solventi deve essere eseguitariducendo la concentrazione nella zona di lavorodell’operatore al di sotto dei limiti di esposizioneprevisti dalla vigente normativa.Nelle cabine di verniciatura senza operatore i peri-coli di inalazione sussistono soltanto quando l’o-peratore deve entrare all’interno della cabina di ver-niciatura per scopi di regolazione, comando omanutenzione. Si devono evitare le fuoriuscite di aria contenentevapori di solventi in quantita’ o concentrazioni peri-colose dalla cabina di verniciatura all’ambiente dilavoro circostante. Nelle cabine per l’applicazione manuale, il flussod’aria deve essere omogeneo e diretto per assi-curare che l’operatore non possa inalare aria con-taminata da prodotti vernicianti liquidi organici alivelli pericolosi. Nelle cabine ventilate verticalmente, il flusso d’a-ria deve essere diretto verso il basso. Nelle cabine per l’applicazione manuale la velo-cita’ dell’aria (a cabina vuota) deve avere i seguentivalori: cabina chiusa o aperta in alto, almeno 0,3m/s; cabina aperta frontalmente, almeno 0,5 m/s;cabina ventilata verticalmente con pozzo di lavoro,almeno 0,3 m/s.

Velocita’ dell’aria inferiori a quelle sopra riportatedovrebbero essere accettate in ogni caso quandoe’ stato dimostrato che la tutela della salute del-l’operatore e’ garantita (ad esempio, se il prodottoverniciante utilizzato non contiene alcuna sostanzatossica o se le velocita’ elevate dell’aria sono incontraddizione con i requisiti del processo tecnicodi applicazione; in quest’ultimo caso potrebbeessere necessario l’uso di dispositivi di protezionedella respirazione. I sistemi di comando elettronico, monitoraggio emisurazione utilizzati nelle funzioni relative allasicurezza per evitare la formazione di gas e vaporipericolosi e atmosfere esplosive, devono soddi-sfare i requisiti della EN 954-1 categoria 3 e dellaEN 1088. Quando si utilizzano computer o PLCper le funzioni relative alla sicurezza, tutti i mal-funzionamenti devono essere rilevati e produrreun’esclusione di corrente che lasci la cabina di ver-niciatura in condizioni di sicurezza. Le cabine di verniciatura devono essere dotate diun dispositivo per rilevare eventuali deterioramentinel rendimento dell’impianto di ventilazione, peresempio: interruttore della pressione differenziale.Il dispositivo dotato di allarme acustico e visivo deveindicare eventuali perdite di prestazione (comequelle causate dall’intasamento dei filtri) al disottodella velocita’ specificata per la ventilazione for-zata. Il calo di rendimento non deve superare il 10%. La cabina di verniciatura deve essere provvista diun dispositivo che interblocchi la ventilazione for-zata e le operazioni di riscaldamento e vernicia-tura. Il dispositivo di interblocco non deve impe-dire il funzionamento della ventilazione forzatadopo la normale verniciatura, finche’ l’atmosferainterna sia sicura. I dispositivi di riscaldamento che utilizzano sostanzecombustibili devono essere conformi alle normespecifiche EN 746-1, EN 746-2 ed EN 525.

Alcuni esempi di requisiti di sicurezza e misurecontro l’incendio e l’esplosioneTutte le cabine di verniciatura che processanosostanze organiche infiammabili devono essereequipaggiate con un sistema antincendio manualeo automatico. Tutte le cabine di verniciatura automatica devonoessere equipaggiate con un dispositivo automa-tico di segnalazione incendi. In caso di incendiola ventilazione forzata deve essere arrestata auto-maticamente, l’alimentazione di prodotto verni-ciante liquido deve essere interrotta, e dove appli-cabile, le serrande antincendio devono esserechiuse. Le cabine di verniciatura automatica in cui si ese-gue la verniciatura elettrostatica devono essereequipaggiate con un dispositivo antincendio auto-

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matico (vedere EN 50176). Per impedire una rapida propagazione dell’in-cendio, tutti gli elementi della struttura della cabinadi verniciatura e l’equipaggiamento devono essereconformi ai requisiti di prevenzione incendio e diprotezione delle macchine descritti nella EN 13478. Le misure per prevenire il rischio di esplosionedevono essere tali da mantenere la concentrazionedi sostanze infiammabili al di sotto del LEL permezzo della ventilazione forzata e di eliminare oridurre le sorgenti di accensione. Nelle cabine di verniciatura con operatore la con-centrazione di sostanze infiammabili deve esserelimitata ad un valore del 25 % LEL massimo; Nelle cabine di verniciatura senza operatore la con-centrazione di sostanze infiammabili deve esserelimitata ad un valore del 50 % LEL massimo; cio’si applica agli impianti di ricircolo dell’aria. La classificazione in zone pericolose e’ una parteintegrante del concetto di sicurezza per la pre-venzione dell’esplosione.Nel caso di valori della concentrazione di sostanzeinfiammabili al di sotto del 25 % del LEL il volumeinterno della cabina di verniciatura, incluse le con-dotte per il ricircolo e lo scarico dell’aria e i volumiesterni entro una distanza di 1 m dalle aperturepermanenti, e’ classificato come zona 2. Nel caso di valori della concentrazione di sostanzeinfiammabili compresi tra il 25 % e il 50 % del LEL,il volume interno della cabina di verniciatura,incluse le condotte per il ricircolo e lo scarico del-l’aria, e’ classificato come zona 1; Nel caso di valori della concentrazione di sostanzeinfiammabili compresi tra il 25 % e il 50 % del LEL,i volumi esterni entro una distanza di 1 m dalleaperture permanenti sono classificati come zona2. Se la concentrazione calcolata dei solventi infiam-mabili e’ uguale o superiore al 25 % del LEL, lacabina di verniciatura deve essere equipaggiatao con dispositivi di sfogo per l’esplosione, oppurecon un dispositivo di misurazione della concen-trazione che arresta l’alimentazione di sostanzeinfiammabili se la concentrazione e’ uguale osuperiore al 50 % del LEL. L’equipaggiamento elettrico installato e situato inzona 1 deve rientrare almeno nella categoria 2ed essere conforme alle norme EN 60079-0, EN50015, EN 50016, EN 50017, EN 60079-1, EN60079-7, EN 50020, EN 60079-18 ed EN 60079-25 nel modo appropriato. L’equipaggiamento elettrico installato e situato inzona 2 deve rientrare almeno nella categoria 3ed essere conforme alle norme EN 60079-0 e EN60079-15. Tutti gli equipaggiamenti non elettrici e i compo-

nenti installati e situati in atmosfere potenzial-mente esplosive devono essere progettati e rea-lizzati in conformita’ alla buona pratica di proget-tazione tecnica e devono essere sottoposti aduna valutazione del pericolo di accensione inconformita’ a quanto previsto in 5.2 della EN13463-1:2001 per assicurare la protezione richie-sta. L’equipaggiamento deve soddisfare i requi-siti della EN 13463-1 e della EN 13463-5.

Alcuni esempi di requisiti di sicurezza e misuredi prevenzione contro l’interruzione dell’ali-mentazione dell’energiaTutte le cabine di verniciatura devono esseredotate di avvertimenti luminosi e luci per le uscited’emergenza nonché di sistema automatico antin-cendio (quando appropriato) e devono soddisfarei requisiti della EN 1838.

Alcuni esempi di requisiti di sicurezza e misurecontro le posture scorrette per la salute Il pozzo di lavoro deve avere almeno le seguentidimensioni: profondita’ = 1,4 m; larghezza = 0,8m.

VERIFICA DEI REQUISITI E/O DELLE MISUREDI SICUREZZA

GeneralitàI requisiti di sicurezza esposti in dettaglio nelpunto 5 devono essere verificati mediante prove,calcoli, ispezione o altri metodi in base ai seguentipunti. La verifica deve essere eseguita prima odurante la messa in servizio.

Alcuni esempi di verifica dei requisiti di sicu-rezza di natura meccanica La predisposizione e l’efficienza dei dispositivi diprotezione, in conformita’ alle norme e alle spe-cifiche relative a questo tipo di cabina di verniciaturaper l’applicazione di prodotti vernicianti liquidiorganici saranno eseguite verificandone la pre-senza e il funzionamento.

Alcuni esempi di verifica dei requisiti di sicu-rezza di natura elettrica La conformita’ ai requisiti della EN 60204-1 edella EN 50050 deve essere verificata. Accertarsi che i ripari siano installati al fine d’im-pedire l’accesso alle zone pericolose e che i dispo-sitivi di interblocco siano funzionanti. Controllare che le parti elettriche ed elettronichesiano installate in conformita’ alle specifiche delfabbricante. Le funzioni dell’equipaggiamento elettrico devonoessere sottoposte a prova, in particolare quelle

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relative alla sicurezza e alla salvaguardia, vedere19.6 della EN 60204-1:1997.

Alcuni esempi di verifica dei requisiti di sicu-rezza e/o delle misure di protezione contro ipericoli termici La verifica di questi requisiti deve essere ese-guita misurando le temperature delle superfici chepossono essere toccate con un termometro da con-tatto tarato.

Alcuni esempi di verifica dei requisiti di sicu-rezza e delle misure di protezione contro ilrumore La misurazione dei livelli di pressione delle emis-sioni acustiche nelle posizioni dell’operatore e dellivello di potenza sonora deve essere eseguita inconformita’ all’appendice C.

Alcuni esempi di verifica dei requisiti di sicu-rezza contro le sostanze pericolose Per il controllo della direzione del flusso d’aria, met-tere un generatore di fumo nella zona di applica-zione della vernice e verificare che tutto il fumosia estratto dall’apposita apparecchiatura. La verifica delle velocita’ dell’aria richieste deveessere eseguita in conformita’ all’appendice D. La presenza della funzione e l’etichettatura deldispositivo di sicurezza devono essere verificatemediante esame visivo. La verifica della conformita’ dei dispositivi di riscal-damento con norme specifiche deve essere ese-guita prima dell’avviamento. Il fabbricante dei generatori d’aria a gas a fiammadiretta deve fornire una dichiarazione di confor-mita’ con le prove richieste nella EN 746-2 per ilbruciatore. L’esame visivo e le prove devono essere ese-guite per garantire che sia installato un interbloccoeffettivo tra la ventilazione forzata e l’ingresso delgas nel bruciatore. Il corretto funzionamento del sistema d’allarmedeve essere verificato per assicurare che siadisponibile il tempo sufficiente per permettereall’operatore di uscire dalla cabina di verniciaturaprima dell’attivazione del sistema automatico antin-cendio, se esistente.

Alcuni esempi di verifica dei requisiti di sicu-rezza e delle misure di protezione contro l’in-cendio e l’esplosioneNelle cabine di verniciatura con un operatore sideve verificare la conformita’ ai requisiti di velo-cita’: in questi casi non e’ richiesta la misurazionedella concentrazione di sostanze infiammabili; sele velocita’ elevate dell’aria sono in contraddizione

con i requisiti del processo tecnico di applica-zione, potrebbe rendersi necessaria la misura-zione della concentrazione di sostanze infiam-mabili. Nelle cabine di verniciatura senza operatore la con-centrazione di solventi infiammabili espressi inpercentuale del LEL (CLEL) deve essere calco-lata in conformita’ all’appendice B. In base alvalore calcolato di CLEL si devono eseguire leseguenti misurazioni della concentrazione: se il CLEL calcolato = 10%: non e’ richiesta alcunamisurazione; se il 10 % < CLEL calcolato = 25%: la/le misura-zione(i) deve/devono essere eseguita (e) nel con-dotto di scarico dell’aria; se il 25 % < CLEL calcolato = 50%: si deve ese-guire la misurazione: all’interno della cabina diverniciatura nei punti definiti per la misurazionedella velocita’ dell’aria (vedere appendice D );nel/nei condotto/i di scarico dell’aria. Le misurazioni devono essere eseguite utilizzandoun esplosimetro nelle condizioni d’uso (tempera-tura, pressione, umidita’...) specificate dal fabbri-cante dell’apparecchio. Le misurazioni non devonoessere eseguite tra la pistola di spruzzatura e ilpezzo o in sua prossimita’. La conformita’ dell’equipaggiamento elettrico enon elettrico alle categorie richieste per la prote-zione contro l’accensione deve essere verificataprima della messa in servizio. Il buon funzionamento dei dispositivi di sicurezzadeve essere verificato.

Alcuni esempi di verifica dei requisiti di sicu-rezza e misure di prevenzione contro l’inter-ruzione dell’alimentazione dell’energiaLa presenza di segnalazioni luminose e dell’illu-minazione delle uscite d’emergenza deve essereverificata mediante esame visivo.

INFORMAZIONI PER L’USO

GeneralitàLe informazioni per l’uso devono essere redattein conformita’ al punto 5 e in particolare secondoquanto previsto in 5.5 della EN ISO 12100-2:2003per il manuale per l’uso. Il manuale deve fornire le specifiche per la messain servizio, l’uso e la manutenzione della cabinadi verniciatura e includere , secondo il caso, le infor-mazioni e le istruzioni per la sicurezza dell’utiliz-zatore per un uso corretto e sicuro della cabinadi verniciatura

Alcuni esempi dei contenuti del manuale d’i-struzioni

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Si deve richiamare l’attenzione dell’utilizzatoresulla scelta del tipo di ventilazione, in base al tipodi pezzo da verniciare, poiché alcuni pezzi cau-sano un flusso di ritorno della vernice verso l’o-peratore. Il manuale d’uso deve contenere, almeno, leseguenti indicazioni: proibire l’immagazzinamento delle sostanze infiam-mabili o dei loro contenitori vuoti, oppure di altrimateriali che sono stati a contatto con questi pro-dotti (stracci, carta, ecc.), nella cabina di verniciaturae davanti alle porte;proibire l’uso, nella cabina di verniciatura, di pro-dotti alogenati per la pulizia;proibire l’uso, nella cabina di verniciatura, di fiammevive, oggetti incandescenti, equipaggiamenti oarticoli in grado di generare scintille;esporre un cartello “Vietato fumare” su tutte le ported’entrata della cabina di verniciatura, all’interno eall’esterno, oppure sulle pareti esterne della cabinaaperta frontalmente;raccomandare l’uso di personale qualificato edautorizzato per eseguire le regolazioni relativealla cabina di verniciatura, per le condizioni d’e-sercizio conformi alle specifiche del fabbricante;situare la posizione di lavoro dell’operatore inatmosfera non contaminata (nel caso di cabine diverniciatura con ventilazione orizzontale);utilizzare dispositivi di posizionamento per i pezzi,al fine di mantenere l’operatore in un’atmosferasalubre, se necessario;adottare ripari, protezioni e/o altre misure di sicu-rezza per impedire la caduta del personale neipozzi;mettere l’equipaggiamento antincendio portatile edi dimensione adatta in posizioni sicure e facili daraggiungere;tipo e quantita’ massima di solventi infiammabili,contenuti nel prodotto verniciante, applicabili inun’ora;limiti di temperatura dell’aria all’interno della cabinadi verniciatura durante la fase di applicazione;valori delle emissioni acustiche in conformita’all’appendice C. perdita di carico massima attraverso i filtri (adacqua, a secco, ecc.). Il manuale d’uso deve indicare all’utilizzatore che: la ventilazione forzata deve essere mantenuta fin-che’ la concentrazione di sostanze pericolose e’al di sotto dei limiti di esposizione, prima di entrarenella cabina di verniciatura automatica per even-tuali operazioni di regolazione, riparazione o manu-tenzione;la ventilazione forzata deve essere mantenutadurante l’operazione di pulizia con solventi peri-colosi;deve indossare adeguati dispositivi di protezione

individuale in tutte quelle situazioni in cui ci sonopericoli per la salute dovuti all’inalazione o al con-tatto con sostanze o materiali pericolosi; Il manuale d’uso deve riportare almeno le seguentiistruzioni per la manutenzione preventiva:controllare ad intervalli regolari l’intasamento deifiltri e del sistema di scarico come pure i depositidei prodotti vernicianti sulle apparecchiature, paretie pavimenti della cabina di verniciatura;controllare ad intervalli regolari la messa a terradella cabina di verniciatura e dei pezzi;applicare le precauzioni di sicurezza da adottarenelle fasi non operative se una fiamma libera, unoggetto incandescente, un apparecchio o un arti-colo in grado di generare scintille viene portato nellacabina di verniciatura per un lavoro di manuten-zione, (per esempio la pulizia completa dellacabina di verniciatura per rimuovere i depositi divernice);seguire le istruzioni precise per la manutenzionedei dispositivi di riscaldamento e particolarmentela periodicita’ della manutenzione;attenersi alle indicazioni sugli intervalli per la sosti-tuzione dei filtri e la pulizia dei condotti di scarico;verificare la conformita’ ai requisiti per il trattamentodell’acqua ed alle istruzioni sull’uso corretto deiprodotti per l’impianto di lavaggio o la regolazionedelle serrande; La manutenzione correttiva puo’ essere eseguitasoltanto da persone qualificate, competenti, chesi attengono alle specifiche del fabbricante.

MarcaturaQualunque sia il modello della cabina di verni-ciatura, devono essere riportate in modo indele-bile le seguenti informazioni su una targa di iden-tificazione fissa, posta in modo permanente su unadelle pareti della cabina:Nome e indirizzo del fabbricante. Tipo di cabina di verniciatura Anno di fabbricazione .......... Anno di modifica…….. Numero di serie. Metodo di applicazione della vernice per il qualee’ progettata la cabina di verniciatura (per esem-pio: aria compressa, elettrostatica, ecc.; si deveindicare se di tipo automatico o manuale). Portata del flusso d’aria ......... m3/h Potenza installata: Elettrica.................. (kVA) Altro ..................... Quantità massima di solvente infiammabile, con-tenuto nel prodotto verniciante, applicabile inun’ora, con indicazione del LEL come definito inappendice B. Dimensioni massime dei pezzi; Velocità dell’aria (misurata in base alla presentenorma): .................... (m/s).

Page 16: cabine I REQUISITI DELLE CABINE DI VERNICIATURA

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APPENDICE A (NORMATIVA)Diagrammi relativi alle zone pericolose d’atmosfera potenzialmente esplosiva.

APPENDICE B (NORMATIVA) Determinazione della concentrazione di solventi infiammabili in termini di LEL.

APPENDICE C (NORMATIVA)Codice di collaudo per il rumore.

APPENDICE D (NORMATIVA)Misurazione delle velocità dell’aria.

APPENDICE E (INFORMATIVA)Classificazione del comportamento dei materiali in caso di incendio.

APPENDICE F (INFORMATIVA)Riferimento ai limiti di esposizione nazionali.

APPENDICE G (INFORMATIVA)Diagrammi relativi alla classificazione delle cabine di verniciatura.

APPENDICE ZA (INFORMATIVA)Rapporto tra la presente norma europea e i requisiti essenziali della Direttiva UE 98/37/CEE.

BIBLIOGRAFIA

UNA NORMA EUROPEA PER MISURARE LO SPRECO DELLE APPARECCHIATURE DI VERNICIATURA

Sono ormai diversi anni che il concetto di efficienza di trasferimento delle pistole è entrato nel linguag-gio comune, sull’onda della legislazione ambientale californiana, che ha imposto un valore minimo diefficienza per poter immettere sul mercato le pistole, in modo da ridurre gli sprechi e quindi le emissioni.Di conseguenza è diventato indispensabile individuare un metodo europeo normalizzato, da usare perverificare l’efficienza di trasferimento delle pistole.Proprio perché la questione ha una rilevanza strategica, è stata realizzata la norma EN 13966-1,“Determinazione dell’efficienza di trasferimento delle apparecchiature a spruzzo e atomizzazionedi prodotti vernicianti liquidi. Parte I: pannelli piani.L’efficienza di trasferimento misura la capacità di una pistola di far arrivare un prodotto verniciante sullasuperficie di un oggetto: il confronto di questo importante parametro consente di scegliere apparecchiaturecon un’elevata efficienza di trasferimento, con evidenti vantaggi economici e ambientali.La norma si applica alle apparecchiature ad aria convenzionali, HVLP, LVLP, airless, airless assistite adaria ed elettrostatiche.La norma è composta di varie parti che comprendono: scopi; normative di riferimento; terminologia edefinizioni; principi della prova (l’efficienza di trasferimento è determinata misurando, direttamente oindirettamente, la quantità di vernice erogata dall’atomizzatore e quella essiccata dopo la deposizionesul pannello di prova); procedure di prova (fasi da eseguire nella determinazione e condizioni in cui laprova deve essere fatta, in almeno tre prove indipendenti e consecutive); metodi e misura di prova (con-dizioni ambientali, determinazione delle proprietà fisiche dei prodotti vernicianti; caratteristiche del pan-nello di prova; caratteristiche dell’atomizzazione; modalità di applicazione della vernice; qualità e pre-stazioni della verniciatura; essiccazione del film di vernice; determinazione del residuo secco della vernice;determinazione del residuo secco della vernice spruzzata); calcoli; rapporto di prova; accuratezza; alle-gato A (normativo) sulla misura della tolleranza; allegato B (informativo) con esempi di calcolo.