Discariche per rifiuti solidi urbani (RSU)

Nell'ultimo anno, infatti, il dato di produzione pro capite nazionale si attesta a 541 kg/abitante per anno, Per una produzione nazionale di poco meno di 32,5 milioni di tonnellate annue (fonte APAT)

Composizione tipica dei rifiuti RSU In inglese MSW

GLOSSARIO INGLESE • There are two ways to bury trash:

• Dump - an open hole in the ground where trash is buried and that has various animals (rats, mice, birds) swarming around. (This is most people's idea of a landfill!)

• Landfill - carefully designed structure built into or on top of the ground in which trash is isolated from the surrounding environment (groundwater, air, rain). This isolation is accomplished with a bottom liner and daily covering of soil. – Sanitary landfill - landfill that uses a clay liner to isolate the

trash from the environment

– Municipal solid waste (MSW) landfill - uses a synthetic (plastic) liner to isolate the trash from the environment

Discariche non controllate (DUMP)

Un esempio nelle Filippine

Phnom Penh

Nairobi

Discariche non controllate

• The purpose of a landfill is to bury the trash in such a way that it will be isolated from groundwater, will be kept dry and will not be in contact with air. Under these conditions, trash will not decompose much. A landfill is not like a compost pile, where the purpose is to bury trash in such a way that it will decompose quickly.

Proposing the Landfill • For a landfill to be built, the operators have to make sure that

they follow certain steps. In most parts of the world, there are regulations that govern where a landfill can be placed and how it can operate. The whole process begins with someone proposing the landfill.

• In the United States, taking care of trash and building landfills are local government responsibilities. Before a city or other authority can build a landfill, an environmental impact study must be done on the proposed site to determine:

• the area of land necessary for the landfill • the composition of the underlying soil and bedrock • the flow of surface water over the site • the impact of the proposed landfill on the local environment

and wildlife • the historical or archaeological value of the proposed site

Discariche per rifiuti solidi urbani (RSU)

I rifiuti vengono classificati in Rifiuti Urbani, Rifiuti Speciali e Rifiuti Tossici Nocivi La messa a dimora di queste distinte tipologie di rifiuti richiede quindi discariche aventi distinte caratteristiche di sicurezza. Nella successiva trattazione vengono prese in esame regole generali per la gestione di discariche per Rifiuti Solidi Urbani (RSU). Ubicazione Nella scelta del sito deve essere mantenuta la distanza di sicurezza dalle zone di approvvigionamento idrico delle acque destinate ad uso potabile, e più in generale da fiumi, torrenti e laghi, nonché dai centri abitati. Caratteristiche geologiche ed idrogeologiche Bisogna definire il grado di stabilità del substrato e quella delle opere artificiali costruite, nonché le caratteristiche idrogeologiche del sito (es. permeabilità, soggiacenza della falda, direzione del deflusso)

Le discariche contengono materia nei tre stati fondamentali, solido liquido e gassoso e presentano un delicato e mobile equilibrio tra essi. Ogni valutazione dello stato di una discarica deve prendere in considerazione le sostanze presenti , la loro mobilità presente e futura, i percorsi potenziali lungo i quali gli inquinanti si possono muovere e i bersagli potenziali potenzialmente a rischio. E’ di fondamentale importanza conoscere il tipo, la natura e la cubatura dei rifiuti da sistemare. La scelta del sito è vincolata da analisi di tipo idrogeologiche in quanto si teme che gli inquinanti, possano fuoriuscire dalla zona della discarica e compromettere la qualità delle risorse idriche circostanti. Si scelgono generalmente zone a bassa permeabilità intrinseca. In aree in cui affiorano rocce sedimentarie si prediligono le zone d’affioramento di sedimenti argillosi. Si cercano di evitare zone caratterizzate da forte permeabilità secondaria indotta da discontinuità tettonica e fenomenologie carsiche.

La capacità contenitiva della discarica è esaltata dall’impiego di membrane sintetiche.

Bisogna predisporre un opportuno sistema di drenaggio e captazione del percolato Nel caso in cui sia previsto un sistema di depurazione del percolato in sito, gli scarichi finale devono rispettare i limiti di accettabilità di cui alla legge n. 319/1976 prima di essere rimessi nel reticolo idrografico di superficie. Tenuto conto che l’attività di decomposizione anaerobica dei rifiuti e relativa produzione del percolato continua anche dopo l’interruzione dell’attività di stoccaggio e smaltimento, al gestore della discarica è fatto obbligo di mantenere in funzione il sistema di drenaggio e l’eventuale impianto di trattamento. La durata di tale periodo deve essere stabilita dall’autorità competente.

I rifiuti domestici sono una raccolta eterogenea di quasi ogni cosa, dal cibo, ai cascami del giardinaggio, alla carta, alla plastica, al vetro, laterizi metalli ecc ecc. Molte di queste sostanze sono capaci di reagire con l’acqua per dare una soluzione ricca in Sali disciolti, materia organica e batteri generalmente definita PERCOLATO. Il contenuto di carbonio organico (TOC) di queste soluzioni è particolarmente importante perché influenza la potenziale crescita di organismi patogeni. Un altro parametro importante nel monitoraggio dei percolati è il BOD5 (biochemical oxygen demand). Questo parametro esprime la domanda biochimica di ossigeno, cioè la quantità di ossigeno che viene consumata in 5 giorni da processi biologici per degradare la sostanza organica. I percolati contengono inoltre notevoli quantità di metalli pesanti che inducono problemi tossicologici se sversati nelle risorse idriche contigue.

DRENAGGIO DEL PERCOLATO

RACCOLTA DEL PERCOLATO

MONITORAGGIO DELLE RISORSE IDRICHE CONTIGUE

Trattamento dei percolati……………….

I percolati vengono trattati attraverso

Ulteriori trattamenti a cui sono sottoposti i percolati possono essere

Ulteriore trattamento a cui possono essere sottoposti i percolati è la filtrazione con carboni attivi

Poiché tutti i materiali hanno una certa permeabilità, per quanto piccola, un contenimento totale sul fondo della discarica si può ottenere solo con rivestimenti artificiali. Tuttavia non vi è garanzia che tali rivestimenti, siano essi fatti di argilla compattata, suolo-cemento, asfalto o plastica restino impermeabili per sempre. Dopo un certo tempo, la cui lunghezza è incerto i percolati finiscono per migrare nel substrato. Per tale motivo il percolato deve essere debitamente drenato all’interno del corpo di discarica, e le risorse idriche nelle zone circostanti vanno continuamente monitorate. Al tempo stesso, per minimizzare la produzione di percolato, sono importanti tutte quelle operazioni tese a diminuire la possibilità di interazione fra acque meteoriche e materiali posti a discarica. Ciò si ottiene generalmente incapsulando i rifiuti con orizzonti impermeabili. Cioè i rifiuti vengono compattati e coperti giornalmente da strati di terra, a formare una struttura a «celle» isolate.

Minimizzare la produzione e la fuoriuscita di percolato

I rifiuti vengono compattati giornalmente in strati di 2-3 m e ricoperti con uno strato di materiale inerte avente spessore di 20 cm per evitare la dispersione di odore e la proliferazione di insetti ed animali.

La decomposizione dei rifiuti nelle discariche Tra i vari materiali che troviamo in discarica quelli organici sono biodegradabili; all’inizio la loro decomposizione è aerobica ma l’ossigeno viene rapidamente consumato e le condizioni cambiano diventando anaerobiche. I materiali organici complessi vengono degradati in sostanze organiche più semplici. L’azoto viene trasformato in forma ammoniacale. L’ambiente riducente converte gli ioni ossidati nella loro forma ridotta. Il ferro da trivalente diventa bivalente (e solubile). Lo zolfo viene convertito da solfato a solfuro associando a metalli così formando composti insolubili. Tali reazioni favoriscono inoltre la produzione di sostanze gassose (CH4, CO2, H2S, NH3) tra le quali prevale il metano.

MONITORAGGIO DELLE RISORSE IDRICHE CONTIGUE ATTRAVERSO UNA APPOSITA RETE DI PIEZOMETRI E POZZETTI

Oltre alla geochimica, anche la geofisica può fornire utili informazioni sullo stato di una discarica e dei materiali in essa contenuti…

La presenza di sostanze gassose prodottesi durante le reazioni di decomposizione dei rifiuti organici può innescare esplosioni ed incendi all’interno della discarica

I processi di decomposizione della materia organica contenuta nei rifiuti producono del biogas (CH4, CO2, H2S, NH3) tossico ed esplosivo. Questo gas migra attraverso la massa dei rifiuti ed il suolo circostante finché si disperde nell’atmosfera con effetti negativi sulla sicurezza e la salute della popolazione residente, nonché sulla fauna e la vegetazione. La captazione del biogas è obbligatorio nella gestione delle discariche. Può essere poi disperso in modo controllato, bruciato in torcia o riutilizzato per produrre energia.

La presenza di sostanze gassose prodottesi durante le reazioni di decomposizione dei rifiuti organici possono essere captate e riutilizzate per la produzione di energia.

Gases begin with the normal air composition of nitrogen and oxygen. Landfill gases are produced by bacterial decomposition, volatilization, and chemical reactions. Carbon dioxide is generated during the first and second phase, and levels off at 40 to 60% of landfill gases. Methane is generated in Phase III after the elimination of oxygen and reaches about 45 to 60% of landfill gases. Nitrogen is reduced to about 2 to 5% of landfill gases. Hydrogen is generated during Phase I, reaches a concentration of about 20% of landfill gases at the end of Phase II, and is eliminated in Phase III.

E’ fatto obbligo ai gestori dell’attività di tenere aggiornati i registri giornalieri di scarico dei rifiuti e del loro trattamento. La sistemazione finale dell’area una copertura finale con materiale impermeabilizzante, per evitare ulteriori infiltrazioni di acque meteoriche e limitare così la produzione di nuovo percolato. Su tale livello deve essere posto un secondo strato di terreno vegetale (spessore 100 cm) sistemato a prato, con pendenze che favoriscano il deflusso delle acque meteoriche.

Messa a riposo di una discarica. L’esempio della «Fresh kill landfill» di New York, diventata oggi un parco su cui insistono mulini a vento per la creazione di energia eolica

http://www.nycgovparks.org/park-features/freshkills-park/about-the-site

Mount Trashmore, Virginia Beach

Altri esempi di discariche dismesse trasformate in verde pubblico…..

http://cityparksblog.org/2011/10/14/from-dumps-to-destinations-converting-landfills-to-parks/

César Chávez Park is a 90 acre park on San Francisco Bay which is the site of the former City of Berkeley landfill. It had spectacular views of San Francisco and the Golden Gate Bridge, lots of wildlife (including burrowing owls, barn owls, and occasional seals), and is the site of the annual Berkeley Kite Festival.

Ovviamente la geochimica fornisce strumenti per valutare l’impatto che una discarica ha sull’ambiente circostante

Le indagini idrogeologiche accoppiate con analisi geochimiche aiutano quindi a monitorare e comprendere i processi di inquinamento in atto

Le indagini idrogeologiche accoppiate con analisi geochimiche aiutano quindi a monitorare e comprendere i processi di inquinamento in atto

Mentre in Campania ci sono sindaci che si fanno caricare dalla polizia pur di non far arrivare i rifiuti nella propria giurisdizione, altrove i rifiuti se li litigano. Quale tipo di compensazione può convincere i cittadini di un Comune ad accettare una discarica è domanda, meritevole di approfondimento. In Toscana e in Romagna ci sono esempi di Comuni che non solo sono ben contenti di prendersi la spazzatura, ma che anzi tremano all’idea che un giorno la loro discarica possa essere piena. A Peccioli (PI) esiste un’importante discarica gestita da una società per azioni mista tra Comune e cittadini, chiamata “Belvedere”. La società funziona come una public company: i cittadini comprano le azioni e si beccano ogni anno un bel dividendone (quasi il 10 per cento degli utili), mentre il Comune rimpingua le proprie casse e può così falciare le imposte comunali. TARSU, ICI, trasporti e mensa scolastica sono tutte spese bassissime per i pecciolesi. Al paesino toscano, tempo fa, la trasmissione Report dedicò anche una “Goodnews”. Nel servizio, si sentiva addirittura una persona vantarsi di aver lottato PER la discarica! La discarica tratta fino a 250000 tonnellate di rifiuti all’anno e produce anche energia elettrica e vapore per il riscaldamento. Con meno di 30 dipendenti, la Belvedere fattura circa €18 milioni all’anno. Peccioli ha ormai un problema opposto rispetto a quello campano: di rifiuti ne vuole troppi! Non per niente, il Comune ha recentemente deciso di “ampliare” la discarica. http://www.ecoblog.it/post/3515/quando-la-discarica-e-oro

ll mondo alla rovescia di Peccioli «Lunga vita alla mega discarica» Peccioli (Pisa), 10 luglio 2011 - E’ UNA STORIA dove tutto si svolge al contrario, di quelle che sarebbero piaciute a Calvino. Ha luogo a Peccioli, piccolo comune del Pisano di nemmeno 5.000 anime, che sembra appunto una Napoli rovesciata. Lì, sotto il Vesuvio, i rifiuti sono un crocevia verso l’inferno e tutti vanno alla guerra santa pur di non riceverli. Qui, invece, il pattume lo si accoglie come manna del cielo, tanto che venerdì scorso il consiglio comunale ha ribadito il proprio sì all’ampliamento della discarica, nonostante le urla feroci dei comitati ambientalisti che volevano diversamente. Un paradosso? http://www.lanazione.it/toscana/cronaca/2011/07/10/541257-mondo_alla_rovescia_peccioli.shtml http://iltirreno.gelocal.it/regione/2011/07/16/news/la-discarica-di-peccioli-fa-scuola-1.2591434

Un altro caso di gestione virtuosa di una discarica è nel comune di Sogliano in Romagna: Per Sogliano al Rubicone la "monnezza" è diventata una pietra filosofale. È nel 1990 che in questo paese sull'appennino forlivese – 3.200 abitanti – è stato sacrificato un calanco dal nome poetico (Ginestreto) adibendolo a discarica. Oggi quella discarica (che riceve 180mila tonnellate annue) vale 11 milioni, su un bilancio di 17. Facendo un conto della serva si tratta di oltre 3.400 euro per abitante, con proventi per metà generati dall'abbancamento dei rifiuti e per metà dalla vendita di energia da biogas. http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-11-26/sogliano-discarica-reso-ricco-092528.shtml

In ultima analisi, le discariche RU sembrano all’oggi la soluzione per gestire i rifiuti meno impattante, e se gestite correttamente non sono da demonizzare. Occorre quindi superare l’atteggiamento NIMBY (acronimo inglese per Not In My Back Yard, lett. "Non nel mio cortile") si riscontra nelle proteste contro opere di interesse pubblico… La loro costruzione e gestione dovrebbe però essere affiancata da strategie di riciclaggio e riqualificazione tese a minimizzare i volumi di materiale posti a discarica.