Gli isotopi stabili di C e N negli studi di ecologia del...

50
Gli isotopi stabili di C e N negli studi di ecologia del suolo Materiale didattico principalmente tratto da Livia Vittori Antisari

Transcript of Gli isotopi stabili di C e N negli studi di ecologia del...

Gli isotopi stabili di C e N negli studi di ecologia del suolo

Materiale didattico principalmente tratto da Livia Vittori Antisari

Pedologìa (pédon = suolo e -logìa = studio)

è la scienza che studia il suolo nei suoi aspetti di genesi ed

evoluzione, riconoscimento e classificazione, proprietà chimiche fisiche e biologiche, con finalità di gestione e conservazione dei

terreni agricoli e forestali.

Idrosfera

Pedosfera

Litosfera

Atmosfera Biosfera

La pedosfera è ottenuta dall’incontro di altri comparti ambientali: litosfera, biosfera, idrosfera e atmosfera

I fattori della pedogenesi

Il suolo rappresenta un corpo dinamico naturale che può formarsi ed evolvere sulla parte superficiale della crosta terrestre, derivante dall’azione integrata del clima, della morfologia, della roccia madre e degli organismi viventi in un determinato arco temporale (fattori della pedogenesi).

litotipi

clima Organismi

viventi

rilievo

tempo

I FATTORI DI FORMAZIONE DEL SUOLO

Clima

Roccia madre

Topografia

Biota

Una definizione dell'humus in prima istanza lo identifica come un aggregato supramolecolare, ossia un'associazione di molecole trasformate di origine biologica. Residui vegetali o animali poco alterati, in via di rapida trasformazione da parte dei microorganismi del terreno, sono facilmente biodegradabili, costituiscono infatti fonti importanti per la nutrizione delle piante. L’humus: e’ l’insieme di numerose sostanze aventi struttura chimica complessa, con rapporto C/N variablie da 10 a 25 e costituisce il prodotto finale di molte trasformazioni biochimiche, la maggior parte ossidazioni, cui viene sottoposta la sostanza organica presente nel terreno. Caratteristica importante dell’humus e’ di essere una miscela di composti a differente peso molecolare, che consentono la formazione di prodotti organici costituiti da humus+elementi minerali utili alle piante (humus-fosforo, humus-calcio, humus-magensio, humus-ferro, ecc.).

Successioni vegetali

2

microrganismi Licheni Muschi Piante superiori

R R R R R R

C C

C

C

Ah Ah O

B Ah O

B Ah O

B

E

Tempo 0 10 anni 100 anni 1000 anni 10,000 anni 100,000 anni

s s m h G M A 103 A

Idrolisi

Scambi gas-acqua

Scambio ionico

Adsorbimento

Scambi minerale-soluzione

Cristallizzazione minerale

Scala temporale di alcune reazioni fisico-chimiche dei minerali del suolo

rilievo clima tempo

Organismi litologia

Fattori ambientali

suolo

weathering

trasformazioni

neoformazione

Degradazione

Costruzione

Mineralizzazione humificazione

strutturazione Aggregazione

Processi

Roccia madre

trasporto

Caratteristiche chimiche fisiche biologiche e biochimiche

gas acqua elementi

colloidi

trasferimentii

Mobilizzazione

immobilizzazione

Complesso humus-

argilloso

roccia vegetazione

wheatering

Minerali argillosi

cationi

humus

Legami cationici

decomposizione

Humificazione

mineralizzazione

Soluzione del suolo

Scambio cationico

Biomassa microbica

Input Atmosfera e sole

•Acqua •O2, CO2, N2 (NOx) •Sostanza organica •Sedimenti •Energia

Perdite

Acqua e materiali in soluzione e sospensione

Traslocazione: •Argilla, OM, Sali, ossidi/idrossidi •Nutrienti vegetali

Trasformazioni: •Weathering di

minerali primari ad argille e

ossidi/idrossidi •humificazione

Da Miliar et al, 1965

Deposizioni di argilla

Deposizioni di carbonato di calcio

Substrato pedogenetico

Roccia madre

Precipitazioni

Fotosintesi

Deposizioni: NO3, NH4, CO2, SO2

N-org

NH4

NO2 NO3

N2

N2

Drenaggio

Alterazione (idrolisi, idratazione, solubilizzazione: Ca, Mg, K, Na, Fe, Al HP4

2-, NO3, HCO3-, Cl,

SO42-

N2

CO2+H2O HCO3

Ca, Mg

CO2,

CO2

CO2

Respirazione autotrofa

Caduta delle foglie

Decomposizione microbica

Struttura vegetale Biomassa microbica

Respirazione eterotrofa

Fotosintesi

Sostanza organica del suolo

Funzioni della Sostanza organica

Biologiche: •Riserva di nutrienti

•Resilienza del sistema suolo/pianta

Fisiche: •Stabilità di struttura •Ritenzione di acqua •Proprietà termiche

Chimiche: •Scambio cationico

•pH del suolo •Legami con composti

minerali

Sostanza organica

Residui vegetali e

animali

DOM

Lentamente decomponibile

Humificazione (polimerizzazione)

respirazione

O2

O2

Biomassa microbica

energia

CO2 H20

CO2

Cicli biogeochimici Concetto che distingue il dinamismo di molteplici complessi

processi biotici e abiotici che muovono, trasformano e immagazzinano le specie chimiche nella pedosfera che si trova nell’interfaccia con la geosfera, atmosfera, idrosfera e biosfera.

Interazione tra organico (bio-) inorganico (geo-) focalizzando l’attenzione sulla chimica (chimici-) ed esprime il movimento (Cicli) di elementi chimici e composti.

Ciclo descrive il movimento attraverso diversi comparti ambientali.

Lo studio del ciclo biogichemico è utile per identificare e valutare le sorgenti e il destino degli elementi chimici.

I cicli biogeochimici individuano quindi elementi che sono presenti in forma organica ed inorganica: azoto (N), carbonio (C), fosforo (P) e zolfo (S).

Utilizzo degli isotopi stabili nella scienza del suolo

Il primo parametro che influenza la composizione isotopica della sostanza organica è l’abbondanza isotopica delle fonti primarie (CO2, H2O, N2)

Avvengono poi significativi frazionamenti all’incedere dei cicli biogeochimici

Gli isotopi del Carbonio

12C

13C

14C

99%

stabile

1%

stabile

In tracce

Instabile

(T=5730 anni)

possono fornire ulteriori informazioni sulle modalità

con cui avviene il ciclo

Gi isotopi sono quindi Atomi dello stesso elemento, aventi però distinto

numero di massa

n. massa #

n. atomico #

• Simbolo:

• Denominazione comune: carbonio-12 Courtesy Christy Johannesson www.nisd.net/communicationsarts/pages/chem

12

6 C

Isotopes +

+

+

+

+

+

Nucleus

Electrons

Nucleus

Neutron

Proton

Carbon-12

Neutrons 6

Protons 6

Electrons 6

Nucleus

Electrons

Carbon-14

Neutrons 8

Protons 6

Electrons 6

+

+

+

+

+ +

Nucleus

Neutron

Proton

Esercizio

L’elemento carbonio include tre distinte masse isotopiche: 12C, 13C, and 14C. Descrivi il numero di protoni, neutroni, elettroni che caratterizzano questi distinti isotopi:

12C 13C 14C 6 6 6

#p+ _______ _______ _______

#no _______ _______ _______

#e- _______ _______ _______

Risposte

12C 13C 14C 6 6 6

#p+ 6 6 6

#no 6 7 8

#e- 6 6 6

Abbondanze relative

Hydrogen

Carbon

Nitrogen

Oxygen

Sulfur

Chlorine

Bromine

1H = 99.985% 2H = 0.015%

12C = 98.90% 13C = 1.10%

14N = 99.63% 15N = 0.37%

16O = 99.762% 17O = 0.038% 18O = 0.200%

32S = 95.02% 33S = 0.75%

34S = 4.21% 36S = 0.02%

35Cl = 75.77% 37Cl = 24.23%

79Br = 50.69% 81Br = 49.31%

Natural Abundance of Common Elements

Esempio….Metano Un atomo su novanta atomi sarà contraddistinto da massa 13 (carbonio-13)

Il resto degli atomi avrà massa 12 (carbonio-12) rappresentando il 98.9% della totalità di atomi di carbonio.

Quindi su 90 molecole di metano solo un atomo di carbonio avrà massa 13…

Where’s Waldo?il C-13 è assai meno abbondante!

C-13

ISOTOPI STABILI DEL CARBONIO: 13C e 12C

Variazioni espresse in δ ‰, cioè come deviazione per mille del rapporto 13C/12C del campione x rispetto allo stesso rapporto nel PDB:

δ ‰ = (Rx/RPDB – 1)×1000

Il rapporto 13C/12C del PDB (PeeDee Belemnite) è tipico del CaCO3 di deposizione marina.

VARIAZIONI DEL 13C IN NATURA

-140 -120 -100 -80 -60 -40 -20 0 20 40 60

d13

C vs. PDB, ‰

Metano Geotermico

Gas naturale

Metano atmosfericoPetrolio

Carbon fossile

CO2 associate con petrolio e da discariche

Piante terrestri C4

CO2 vulcanica

CO2 del suolo

CO2 atmosferica

Piante terrestri C3

Diamanti

Carbonati di acque dolci

Carbonatiti

Grafite

Carbonati marini

Roberto Gonfiantini - Gli isotopi ambientali nel ciclo idrologico

Where is the carbon on earth?

Mostly in rocks. Of the carbon in the biosphere, 80 %

is inorganic carbonate, 20 % is organic carbon in soils,

sediments, and biomass.

Inorganic C

δ13C = 0 o/oo

Organic C δ13C = -25

Weighed average δ13C = -6 o/oo

Total carbon in biosphere ~7.5 x 1022 g

- 80 - 70 - 60 - 50 - 40 - 30 - 20 - 10 0

d13C (‰)

Gas naturali

Petrolio

atm CO2

Scala che illustra qualitativamente la composizione isotopica del carbonio di alcune sostanze naturali

d13C (PDB)

CO2 in zone boschive d13C = - 11 ‰

CO2 Tecnogenico

d13C= - 30 ‰ piante C3 (vite, alberi da frutta, erba, olivo)

-22‰ -33‰

piante C4 (canna, mais)

-10‰ -15‰

Carbonati

CO2

H2O

N2

Carboidrati Acidi organici amminoacidi

polimeri

Pool di composti primari

Diversi pool di grandezza e velocità di turnover diversa

Pool di composti secondari

Turnover metabolico

polimeri

Assimilazione

In generale i prodotti secondari sono impoveriti in 13C rispetto ai composti primari (carboidrati) e le reazioni cataboliche preferiscono gli isotopi più leggeri, mentre i pesanti sono coinvolti nella polimerizzazione

Fonte di variazione nella composizione isotopica delle piante

C3

C4

•Le piante contengono meno 13C rispetto all’atmosfera dovuto a processi fisici ed enzimatici che discriminano gli isotopi pesanti in favore di quelli leggeri •Differenze tra le piante che usano il Ciclo di Calvin (C3) rispetto a quelle che utilizzano fosfoenolpiruvato carbossilasi (PEP), così dette C4 •Differenza tra le specie: conifera vs. latifoglia

Differenza δ13C = -5‰

CO2 = -8‰

C4 = δ13C da-10 a -14‰ C3 = δ13C da-25 a -

32‰

Valore medioδ13C = -13‰

•Il C totale del suolo decresce lungo il profilo e anche il valore medio di δ13C del suolo in profondità è -25 ‰.

Valore medioδ13C = -27‰

Utilizzo di 13C negli studi di ecologia del suolo

Valutazione del turnover della sostanza organica attraverso lo studio di diversi pools:

• Valutazione dell’impatto del “land use” nel sequestro di C da parte del suolo

• Studio della dinamica dei carbonati nel suolo

Foresta (C3) δ13C = -25

tempo

Mais (C4) δ13C = -12

Valutazione del turnover della sostanza organica nel tempo e nel cambio di uso del suolo.

NH4+

N2

NO2-

NO3-

Lisciviazione Lisciviazione

N2 N2O

Azotofissazione

Falda

R-NH2

Combustibili fossili

Fertilizzanti Bestiame & biomasse

Assorbimento radicale

Residui organici

NH3

Il ciclo dell’azoto

Utilizzo di 15N negli studi di ecologia del suolo

Utilizzo di materiale inorganico (es. fertilizzanti) e organico (lettiera) arricchito con 15N

Efficienza dei fertilizzanti nel suolo in relazione alla dose all’epoca e alla coltura (sistemi agro-forestali)

Turnover dell’15N-organico immesso nel suolo: il tempo di residenza dell’N nei diversi pool, il ruolo della biomassa microbica nel ciclo di immobilizzazione e immobilizzazione, “leaching” di nitrati in ambienti forestali

• Utilizzo del δ15N naturale per studiare il ciclo dell’N

The average abundance of 15N in air is

constant (Junk and Svec, 1958), with 15N/14N = 1/272. Nitrogen isotope ratios are

reported in permil (‰) relative to N2 in

atmospheric air, using the standard

definition of d:

15NAIR = {[(15N/14N)X/ (15N/14N)AIR] -1} · 1000

where x = sample and AIR = the reference

standard.

Gian Maria ZUPPI

Fertilizzanti (urea cioè CO(NH2)2 , nitrato ammonico) arricchiti in 15N

Quanto N-NH3 viene perso dal sistema suolo-pianta in atmosfera??

Quanto N del fertilizzante è assorbito dalle diverse colture (efficienza della fertilizzazione)? Quanto incide il “management” colturale (l’epoca di somministrazione, l’irrigazione, la densità di semina……….)???

Formazione di NO3??

15N organico??

15N biomassa??

Quanto NO3 del fertilizzante si ritrova nelle acque superficiali e profonde (fertilizzazione sostenibile)??

L'urea è un fertilizzante azotato, molto utilizzato per il suo alto titolo in azoto (l'80% dell'urea prodotta è destinata a questo scopo), e viene usata nelle resine ureiche (20%). Molti batteri presenti nel terreno infatti possiedono un enzima chiamato ureasi in grado di idrolizzare l'urea in ammoniaca e anidride carbonica secondo la reazione (NH2)2CO + H2O → CO2 + 2 NH3, rendendo in questo modo l'azoto disponibile per le piante. Usando urea «arricchita» isotopicamente in 15N, e analizzando le piante nei diversi momenti del ciclo vegetativo posso tracciare il processo e comprendere qual è il periodo nelle quali le colture assumono preferenzialmente i nutrienti. Tale approccio pùò suggerire strategie per l’applicazione dei fertilizzanti, cioè può indicare il momento dell’anno più idoneo nel quale applicarli.

d15N Values of Nitrogen Sources and Reservoirs

Gian Maria ZUPPI

-10 -8 -6 -4 -2 0 2 4 6 8 10

NO3-

NH4+

N-ridotto

5

15

20

d 15N (‰)

Distribuzione dell’N nei fertilizzanti

Composizione isotopica di composti azotati

δ15N e δ18O dei nitrati di diversa origine

Composti azotati

N2

N-organico NH4+

NH3

NO2- NO3

-

N2

aerobiche anaerobiche

NO3-

Tre sono le fonti di nitrato alle acque superficiali e profonde accreditate:

N-fertilizzanti

Nitrato naturale che deriva dalla sostanza organica del suolo

Nitrato che deriva dal riuso delle biomasse animali e di rifiuto

Il frazionamento isotopico permette solamente stime semi-quantitative o qualitative

Studi di abbondanza naturale di 15N negli ecosistemi

14N e 15N variano dal suolo ai tessuti delle piante

Una frazionamento viene descrito nel ciclo dell’azoto del suolo tra la vegetazione, suolo e biomassa microbica

Impoverimento di 15N nella vegetazione

Arricchimento di 15N nell’humus

Il ciclo dell’azoto