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Discalculia, dislessia e insegnamento di matematica e ... · • I problemi di DSA hanno a che fare...
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DiscalculiaDiscalculia,, dislessiadislessia e insegnamento die insegnamento dimatematica e materie scientifichematematica e materie scientifiche
Luigi Oliva
docente di matematica e fisicareferente di istituto per i D.S.A.
c/o Liceo Classico Statale C. Colombo - Genova
email: [email protected] - [email protected]
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DiscalculiaDiscalculia,, dislessiadislessia e insegnamento di matematica e materie scientifichee insegnamento di matematica e materie scientifiche
Da Susi Cazzaniga - “Capire i DisturbiSpecifici dell’Apprendimentoattraverso le mappe concettuali” -© Edizioni ForePsy 2013
3Da Susi Cazzaniga - “Capire i DisturbiSpecifici dell’Apprendimentoattraverso le mappe concettuali” -© Edizioni ForePsy 2013
DiscalculiaDiscalculia,, dislessiadislessia e insegnamento di matematica e materie scientifichee insegnamento di matematica e materie scientifiche
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difficoltà legate alsistema del numero(meccanismi semantici,lessicali, sintattici)
Strumenti compensativie misure dispensative
Gli strumenti specifici,le strategie e le soluzioni
possibili
Il punto di partenzaLa legge 170/2010
Strategie didattichealternative e
compensative
Dalle verifichealla valutazione
Diagnosi,normativa
ed equivoci
DSA e Discalculia
Programmazione delle
verifiche e modalità di
esecuzione
La valutazione
difficoltà legate alsistema del calcolo
difficoltà legate allarisoluzione di problemi
didatticalaboratoriale
utilizzo dimultimodalità//multicanalità
Cooperative learningPeer Educatione Tutoring
Strumenticompensativi
Misuredispensative
DiscalculiaDiscalculia,, dislessiadislessia e insegnamento di matematica e materie scientifichee insegnamento di matematica e materie scientifiche
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Il punto di partenza: la Legge 170/2010Definizione di DSA
Art. 1Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia,disortografia e discalculia
1. La presente legge riconosce la dislessia, la disgrafia, ladisortografia e la discalculia quali disturbi specifici diapprendimento, di seguito denominati «DSA», che simanifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, inassenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, mapossono costituire una limitazione importante per alcuneattività della vita quotidiana.
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2. Ai fini della presente legge, si intende per dislessia un disturbospecifico che si manifesta con una difficoltà nell'imparare a leggere, inparticolare nella decifrazione dei segni linguistici, ovvero nellacorrettezza e nella rapidità della lettura.3. Ai fini della presente legge, si intende per disgrafia un disturbospecifico di scrittura che si manifesta in difficoltà nella realizzazionegrafica.4. Ai fini della presente legge, si intende per disortografia un disturbospecifico di scrittura che si manifesta in difficolta' nei processi linguisticidi transcodifica.5. Ai fini della presente legge, si intende per discalculia un disturbospecifico che si manifesta con una difficoltà negli automatismi del calcoloe dell'elaborazione dei numeri.6. La dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia possonosussistere separatamente o insieme.7. Nell'interpretazione delle definizioni di cui ai commi da 2 a 5, si tieneconto dell‘evoluzione delle conoscenze scientifiche in materia.
DSA, discalculia e didattica delle materie scientifiche nella scuola Secondaria di Secondo Grado:strumenti compensativi e misure dispensative
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Per poter impostare un'azione didattica adeguata(formalizzata nel Piano Didattico Personalizzato, PDP,previsto dalla normativa), rispondente ai differentibisogni di ciascun allievo con DSA, occorre avere adisposizione una diagnosi il più possibile precisa edettagliata.
Diagnosi, normativa, equivoci
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Nel documento pubblicato nel 2011 a seguito dellaConsensus Conference che si è tenuta a Roma il 6 e il7 dicembre 2010, per quanto concerne la discalculiavengono fatte le seguenti raccomandazioni:
Diagnosi, normativa, equivoci
«A3.7 Si raccomanda, ai fini della diagnosi di discalculia, di utilizzare proveper valutare specifiche abilità (fatti aritmetici; padronanza di abilitàfondamentali come addizioni, sottrazioni, moltiplicazioni; lettura e scrittura dinumeri; confronto di quantità; abilità di conteggio).
A3.8 Si raccomanda, ai fini della diagnosi di discalculia, di utilizzare prove pervalutare competenze come la memoria e le abilità visuo-spaziali, chesostengono e/o facilitano l’acquisizione e la costruzione degli apprendimentiaritmetici»
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In pratica si esortano i clinici a valutare le singoleabilità, in modo da individuare le fragilità ma anche ipunti di forza (inevitabilmente diversi da soggetto asoggetto e specifici), a partire dai quali sarà possibileprogettare un'azione mirata di potenziamento, disviluppo, di apprendimento e di eventualecompensazione/dispensa (che confluisce appuntonell’elaborazione di un PDP).
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Come va compilato un PDP:possibili modalità…
Il Piano Didattico PersonalizzatoDiscalculiaDiscalculia,, dislessiadislessia e insegnamento di matematica e materie scientifichee insegnamento di matematica e materie scientifiche
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Nelle Linee guida del 12 luglio 2011 che accompagnano il DM5669 relativo alla Legge 170/2010, in particolare nella parterelativa alla scuola secondaria di secondo grado, al punto 4.3.3.Area del calcolo del paragrafo 4. Una didattica per gli alunni conDSA, vengono fornite alcune indicazioni operative ai docenti,ai quali si raccomanda di:
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• gestire, anche in contesti collettivi, almeno parte degli interventi in modoindividualizzato;• aiutare, in fase preliminare, l’alunno a superare l’impotenza guidandolo versol’esperienza della propria competenza;• analizzare gli errori del singolo alunno per comprendere i processi cognitivi chesottendono all’errore stesso con intervista del soggetto;• pianificare in modo mirato il potenziamento dei processi cognitivi necessari.
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Sempre nelle Linee Guida, nel paragrafo 3 (3. La didatticaindividualizzata e personalizzata. Strumenti compensativi emisure dispensative), si legge:
«La Legge 170/2010 richiama inoltre le istituzioni scolastiche all’obbligo digarantire ‘l’introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi diapprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misuredispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità deiconcetti da apprendere’. […] sollevano l’alunno o lo studente con DSA da unaprestazione resa difficoltosa dal disturbo, senza peraltro facilitargli il compitodal punto di vista cognitivo.
Diagnosi, normativa, equivoci
L’utilizzo di tali strumenti non è immediato e i docenti - anche sulla basedelle indicazioni del referente di istituto - avranno cura di sostenerne l’usoda parte di alunni e studenti con DSA.»
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L’Art. 4 comma 4 del D.M. 5669 del 12 Luglio 2011così recita:«Le Istituzioni scolastiche assicurano l’ impiego degliopportuni strumenti compensativi, curandoparticolarmente l’acquisizione, da parte dell’alunnoe dello studente con DSA, delle competenze per unefficiente utilizzo degli stessi.»
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Quando si parla di misure dispensative e strumenticompensativi, si dovrebbe chiarire che non è tantouna questione di facilitazione, che viene sempreinterpretata come uno sconto, tanto dai docenti,quanto, talvolta, anche dagli stessi ragazzi con DSA.
Diagnosi, normativa, equivoci
Non si tratta di mettere tutti alla pari, anzi, si tratta dipermettere a ognuno di sfruttare al meglio le risorseche ha a disposizione, che sono certamente diverseda persona a persona.
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Questo implica non tanto il concedere qualcosa (strumenticompensativi o misure dispensative che siano),
quanto piuttosto
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assumere questi strumenti e queste misure come le ‘leve’, leoccasioni per rinnovare la propria azione di insegnamento,
modificando nel profondo la propria didattica, riorientandolaverso una maggior e miglior personalizzazione,
concedendo a ognuno stimolando per ognuno l'uso deglistrumenti a lui più idonei o necessari, recuperandoli dalla praticadi studio personale e quotidiana (o contribuendo a costruirli, semancanti).
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Un altro equivoco è il pensare che, per il solo fatto distimolare l’uso degli strumenti compensativi, gliallievi “automagicamente” li sappiano usare in modoproficuo, senza che nessuno abbia insegnato loro ausarli.
Diagnosi, normativa, equivoci
Di qui la necessità di un laboratorio tecnologicoadeguatamente attrezzato e/o di attività di formazioneanche per gli allievi oltre che per le famiglie e idocenti.
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• Perché il laboratorio? Perché, come detto,sostanzialmente lo chiedono tanto la Legge quanto ilDM 5669/2011 e le Linee Guida allegate. E’ compitodella scuola.
Il laboratorio
• Che tipo di laboratorio? Ovviamente tecnologico.• Cosa insegnare? Uso di software possibilmente
libero e open source.• Uso di hardware adeguato: registratori dedicati,
lettori mp3, Pulse Smart Pen, videocamere …
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• Uso e ricerca intelligente di risorse in internet(applet, video, videolezioni, immagini, schemi,formulari …)
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Tutto quello che è stato detto riguardo ai DSA vainteso come accompagnato sempre dall’aggettivo“evolutiva”.
Quindi se per discalculia ci si riferisce ad un disturboche è causa di una compromissione delle abilitàaritmetiche, quelle che in sostanza riguardano lapossibilità di raggiungere una padronanza dellecapacità di calcolo fondamentali, …
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… con il termine discalculia evolutiva si intende undisturbo strutturale
specifico dell'abilità matematicache
ha origine in una diversa conformazione congenita diquelle parti del cervello
che costituiscono ildiretto substrato anatomo-fisiologico della
maturazione delle abilità matematiche adeguate per l'età,senza una simultanea compromissione delle funzioni
mentali generali.Ci sono evidenze diagnostiche funzionali realizzate
con RMN, che mostrano diversità di funzionamentodi aree cerebrali evidentemente deputate a un benpreciso scopo.
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Evolutiva, in particolare, indica che può esserci, neltempo, un cambiamento, non già nellaconformazione cerebrale, bensì nell’uso dellestrutture neuronali, legato a un lavoro diabilitazione/riabilitazione/recupero (compensazione).
Il problema si presenta in generale nella scuolaprimaria ed è diagnosticabile a partire dalla finedella terza classe.
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La valutazione diagnosticaLa discalculia è un disturbo ancora poco conosciuto ed
esplorato, quindi mediamente poco diagnosticato inmodo adeguato.
La valutazione clinica è complessa a causadell’eterogeneità delle caratteristiche con cui questodisturbo in particolare può manifestarsi
nei diversi individui enelle diverse fasi del loro sviluppo.
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Stime di incidenza percentualeI dati accreditati da diversi studiosi indicano che la
percentuale della popolazione interessata da taleproblematica potrebbe essere compresa tra il 3% edil 6% (Alcuni tuttavia, come Lucangeli, ritengono chesia molto inferiore, intorno all’1%).
Il problema è anche legato alla complessità delladiagnosi, visto che le difficoltà in matematica sono ingenerale molto diffuse (fra il 20% e il 30% dellapopolazione scolastica)
Non sembrano esserci differenze significative tramaschi e femmine.
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DSA, discalculia, matematica …• I problemi di DSA hanno a che fare con la
matematica (e le discipline scientifiche).
• In modo specifico logicamente il legame stretto c’ècon la discalculia, ma non solo.
• Chi ha disturbi legati alla dislessia o allacomprensione del testo, sicuramente fa fatica nellarisoluzione di esercizi e problemi: per risolverecorrettamente un esercizio/problema è necessarioaver capito cosa si sa e cosa viene chiesto.
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… e altre discipline
Viceversa chi è discalculico potrà avere difficoltàanche in altre discipline oltre a quelle di ambitoscientifico.
Ad esempio potrebbe avere performance più lente oaddirittura deficitarie nel piazzare eventi storici,letterari, filosofici, ecc. lungo la linea del tempo(maggiore/minore, prima/dopo, destra/sinistra,a.C./d.C., …)
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• i DSA sono disturbi dello sviluppo• possono trovarsi (più frequentemente) in comorbilità• sono definiti disturbi evolutiviquindi, come si è detto,
… ricapitolando
a) possono avere una evoluzione (possono miglioraregrazie a meccanismi compensativi, ma anche peggiorare,se si ha un’esposizione ad ambiti più complessi cherichiedono di padroneggiare contemporaneamente piùvariabili)b) riguardano inevitabilmente la didatticac) possono investire ambiti specifici o anche ambititrasversali alle varie discipline
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questo comporta, anche per ottemperare allanormativa, l’elaborazione di un PDP
che tenga conto di
misure dispensative
strumenti compensativi e
strategie compensative
in sintesi
è necessario un cambiamento della didattica
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difficoltà legate alsistema del numero(meccanismi semantici,lessicali, sintattici)
Strumenti compensativie misure dispensative
Gli strumenti specifici,le strategie e le soluzioni
possibili
Il punto di partenzaLa legge 170/2010
Strategie didattichealternative e
compensative
Dalle verifichealla valutazione
Diagnosi,normativa
ed equivoci
DSA e Discalculia
Programmazione delle
verifiche e modalità di
esecuzione
La valutazione
difficoltà legate alsistema del calcolo
difficoltà legate allarisoluzione di problemi
didatticalaboratoriale
utilizzo dimultimodalità//multicanalità
Cooperative learningPeer Educatione Tutoring
Strumenticompensativi
Misuredispensative
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Gli strumenti specifici, le strategie e lesoluzioni possibili
difficoltà legate:
•al sistema del numero (meccanismi semantici,lessicali, sintattici)
•al sistema del calcolo
•alla risoluzione di problemi
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Le difficoltà legate al sistema del numero
meccanismi semantici
numeri razionali sotto forma di frazione
confronto della frazione conl’unità, con rappresentazionegrafica (es. frazioni proprie e improprie)http://web.mclink.it/MC6097/disle/mate/libro/fraz_proprie.htm
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meccanismi lessicali
transcodifica
uso della sintesi vocale e dellacalcolatrice parlante (e … disoftware specifici come LeggiXme eLeggi ExcelXme)
Le difficoltà legate al sistema del numero
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Le difficoltà legate al sistema del numeromeccanismi sintattici
sistema decimale posizionale onumerazione multibase
uso della sintesi vocale e dellacalcolatrice parlante (e … di software specificicome LeggiXme e Leggi ExcelXme) , uso di unfoglio di calcolo (Excel, Calc, …)http://web.mclink.it/MC6097/disle/mate/libro/sisdeco.htm
http://web.mclink.it/MC6097/disle/mate/libro/sisdecx.htm
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Le difficoltà legate al sistema del calcolo
apprendimento e uso delle procedureesecutive
formule inverse
suddividere un compito complesso in unaserie di passi semplici, elementari; uso diformulari(http://web.mclink.it/MC6097/disle/for_inv/formule_inverse.htm)
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Le difficoltà legate al sistema del calcolo
accesso rapido o diretto al risultato
fatti numerici
foglio elettronico, tabelle, tecniche particolaridi calcolo (insegnate anche come gioco) chesfruttano le proprietà delle operazioni;costruzione e uso di schemi, mappe;pianificazione di procedure(http://web.mclink.it/MC6097/disle/mate/libro/sottraz_con_riporto.htm)
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calcolo scritto, richiamo in memoria di fattinumericiuso della calcolatrice, costruzione e uso diformulari, uso del foglio elettronico (uso difunzioni particolari quali il “SE”), uso diprocedure logiche di programmazione inTurboPascal, Java, C++, Scratch, …(http://web.mclink.it/MC6097/disle/geom/formulario.htmhttp://web.mclink.it/MC6097/disle/geom/formulario_sol.htm)
Le difficoltà legate alla risoluzione di problemi
uso delle procedure esecutive nell’affrontare iproblemi
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decodifica e comprensione del testo
controllo della comprensione delle consegne
1. suddivisione ragionata dell’esercizio/problema in due parti:
• recupero/individuazione dei DATI
• individuazione delle RICHIESTE/DOMANDE
2. elaborazione e produzione di schede e schemi per problemi oesercizi dello stesso tipo
3. lavoro singolo o in piccoli gruppi finalizzato a preparare esercizi eproblemi
4. lavoro singolo o in piccoli gruppi per preparare esercizi/problemisemplificati
Le difficoltà legate alla risoluzione di problemiDiscalculiaDiscalculia,, dislessiadislessia e insegnamento di matematica e materie scientifichee insegnamento di matematica e materie scientifiche
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Programmazione delle verifiche e modalità di esecuzione /1Alcuni accorgimenti pratici per compiti e verifiche (formative e sommative)
• fornire una fotocopia ingrandita• utilizzare caratteri standard "senza grazie" oppure pensati per DSA• impostare un’interlinea non singola• usare lo stampato maiuscolo se si scrive a mano• impostare l’allineamento a sinistra• usare fogli colorati• rendere disponibili (per tempo) i file nel formato opportuno• fornire i file in formato anche mp3 (se necessario)
Dalle verifiche alla valutazione
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Programmazione delle verifiche e modalità di esecuzione /2
• usare nei testi scritti (ma anche nella formulazione di domande orali)più frasi coordinate e meno subordinate
• inserire un singolo dato in ogni frase
• proporre un numero maggiore di esercizi, ma più brevi, in cui ogniesercizio cerchi di valutare un solo aspetto, …
• sincerarsi che le domande siano state ben comprese
Dalle verifiche alla valutazione
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Testo di una verificaassegnata alla classe
Testo della stessa verificaassegnata ai ragazzi con DSA
Dalle verifiche alla valutazione
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Dal confronto si può notare che nella versione per i ragazzi con DSA:
•le indicazioni sono scritte in stampatello maiuscolo e sono riportate lenote che guidano nella procedura
•È prevista la risoluzione di un numero inferiore di esercizi (riduzionedelle consegne a parità di tempo; nessun cambio di obiettivi)
Dalle verifiche alla valutazione
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Simulazione di terza provaallievi non DSA
Simulazione di terza provaallievi DSA
Dalle verifiche alla valutazione
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Dal confronto si può notare che nella versione per i ragazzi con DSA:
•i contenuti che si vanno ad esaminare sono gli stessi
•cambia la modalità con cui vengono formulate le domande: sonoarticolate e strutturate in modo da guidare nella risoluzione
•la dimensione dei quadretti può variare, in accordo con le richiestedegli allievi
Dalle verifiche alla valutazione
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Dalle verifiche alla valutazioneChe cosa valutare?
• In matematica un errore all’inizio di un esercizio purtroppotende a propagarsi.
• Questo crea dei problemi valutativi.
• In effetti bisognerebbe chiedersi, indipendentemente dai DSAcosa davvero vogliamo valutare quando diamo una verifica.
• A volte si ha l’impressione che si voglia valutare qualcosa inpiù, qualcosa di troppo complesso per una classe: che sensohanno le espressioni a molti piani? Forse qualche studenteriesce a gestirle, ma non certo la maggioranza del gruppoclasse.
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Nelle Linee Guida leggiamo «La valutazione deve concretizzarsi in unaprassi che espliciti concretamente le modalità di differenziazione aseconda della disciplina e del tipo di compito, discriminando fra ciò cheè espressione diretta del disturbo e ciò che esprime l’impegnodell’allievo e le conoscenze effettivamente acquisite».
Con il termine «verifica» si intende «ogni rilevazione degliapprendimenti, delle strategie impiegate e dell’efficacia del metodo distudio utilizzato» (Stella & Grandi, 2011)
Quando si parla di misure dispensative e strumenti compensativi, sitratta, come già detto, di permettere a ognuno di sfruttare al meglio lesue proprie risorse, e queste sono certamente diverse da allievo aallievo: ciò deve orientare a una personalizzazione della didattica.
Dalle verifiche alla valutazioneChe cosa valutare?
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La valutazione, per essere formativa, deve avere una valenza positiva.
E’ necessario quindi:
•mettere in risalto i progressi (anche se minimi),
•evidenziare l’impegno,
•valorizzare le modalità e i percorsi seguiti (da riutilizzare anche in altricontesti) con cui sono state acquisite le conoscenze e le competenze
•non limitarsi a rimarcare ciò che è sbagliato o carente, facendoattenzione anche ai modi con cui si comunica, tenendo presente che lavalutazione influisce sul livello di autostima degli alunni
Dalle verifiche alla valutazione
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Strumenti compensativi/1Dalle Linee Guida: Gli strumenti compensativi sono strumenti
didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazionerichiesta nell’abilità deficitaria.
Fra i più noti si possono indicare:• la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito diascolto;
• il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gliappunti della lezione;
• i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono laproduzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della riletturae della contestuale correzione degli errori;
• la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
• altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari,mappe concettuali, etc.
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Strumenti compensativi/2
Gli strumenti compensativi sono quindi deimediatori dell’apprendimento che, pur noneliminando le difficoltà degli allievi con DSA, possonofavorire il loro successo negli apprendimenti.
Per questo è necessario che gli alunni imparinoquanto prima ad usare questi strumenti, cogliendonele potenzialità, in un contesto laboratoriale.
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Strumenti compensativi/3
Solo dopo averli sperimentati e aver constatatol’efficacia, potranno utilizzarli autonomamente e connaturalezza.
In questo processo è fondamentale la partecipazionedegli adulti (docenti, genitori, tutor, operatori) sia nellascelta sia nell’uso degli strumenti compensativi i qualidevono essere adeguati all’età, al livello scolarefrequentato e alle diverse esigenze che nel tempo sipresentano.
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Strumenti compensativi/4A proposito dello strumento spesso considerato “principe”per la matematica: la calcolatrice
Si può leggere qui un interessante articolo di presa diposizione sull’uso della calcolatrice scientifica in classe enelle verifiche:http://www.tuttoscuola.com/cgi-local/disp.cgi?ID=25423
“E sembra anche matura la caduta di un tabù: il divieto di usare la calcolatrice graficae il computer all’esame di maturità. La stragrande maggioranza dei tanti lettori dituttoscuola.com che hanno risposto al questionario (oltre 1.100, di cui l'87%insegnanti, ma anche dirigenti scolastici, studenti, genitori, docenti universitari, ecc.),dice sì all’introduzione dell’uso di strumenti elettronici all’esame di maturità.”
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Strumenti compensativi/5Gli strumenti compensativi per studiare: le mappe mentali econcettuali•le mappe concettuali, sono una modalità di rappresentazione grafica dellaconoscenza, in cui i concetti (parole-chiave), vengono sistemati all’interno diforme geometriche (nodi), collegate da linee o frecce che, esprimono edesplicitano la relazione che intercorre fra loro.
•le mappe mentali, così denominate da T. Buzan, sono la rappresentazionegrafica dello sviluppo del pensiero e permettono di “liberare” le potenzialità delcervello. La mappa mentale evidenzia un solo argomento centrale dal quale sidipartono tutte le derivazioni e associazioni con ramificazione gerarchica adisposizione radiale; non viene effettuata distinzione tra concetti e relazioni, mai concetti sono considerati argomenti da sviluppare intorno all’idea centrale dipartenza.
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Misure dispensative/1
In generale la normativa parla di una riduzione delcarico di lavoro o di un aumento dei tempi se siparla di verifiche.
Se si parla di studio e di compiti certamente vale lapena di assegnare un numero inferiore di esercizi eproblemi, in quanto l’affaticamento si fa sentirepresto per gli allievi con DSA: effettivamentepossono anche arrivare a impiegare un tempoalmeno doppio rispetto ai loro compagni.
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Misure dispensative/2
Mantenere la concentrazione per un tempo così lungorisulta improponibile; quindi è sicuramente meglio optareper una riduzione del carico di lavoro sia a scuola sia acasa.
La dispensa in alcuni casi (ad es. nello studio della linguastraniera) può riguardare la produzione scritta a vantaggiodi quella orale, con dispensa dalla correzione evalutazione degli errori ortografici e di segno o dicopiatura.
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Misure dispensative/3Anche in matematica la dispensa può riguardare unadiminuzione del carico di compiti.
Si potrebbe accettare che venisse risolto un solo esercizioper tipo, magari quello in forma più semplice se si vuolelavorare sugli obiettivi minimi, per poi provare ad aumentaree complicare gradualmente.
In questo modo si potrebbero controllare e valorizzare iprogressi riuscendo anche a portare questi allievi adobiettivi più pretenziosi ed elevati.
Il modo per riuscirci passa necessariamente attraverso uncoinvolgimento emotivo-motivazionale del discente.
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Strategie didattiche alternative e compensative
Didattica laboratoriale
Cooperative learning, Peer education e Tutoring
Utilizzo di multimodalità/multicanalità
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pone al centro del processo lo studente
•valorizza le competenze pregresse
•costituisce uno strumento di personalizzazione
Strategie didattiche alternative e compensative
Didattica laboratoriale
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Strategie didattiche alternative e compensative
Didattica laboratoriale• Uso dei libri digitali da parte dello studente con DSA
(dopo aver appreso come fare)• Lo studente, se maggiorenne, o un genitore, se lo
studente è minorenne (purché socio AID e fornito didiagnosi), può iscriversi alla piattaforma di LibroAID(http://www.libroaid.it/) e scaricare le versioni digitali (pdf)dei suoi libri di testo, che già possiede in formatocartaceo
• I file digitali possono essere letti da una sintesi vocaleregolarmente acquistata.
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Strategie didattiche alternative e compensative
Didattica laboratoriale
• Tramite l’uso del computer e di software opportunil’allievo (se la scuola glielo avrà insegnato) potràcostruirsi le sue mappe, i suoi percorsi diapprendimento.
• Il docente potrà valutare anche queste mappe comeorganizzatori di apprendimento; in seguito ne potràanche valutare l’efficacia in fase di verifiche orali oscritte.
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Strategie didattiche alternative e compensative
Cooperative learning, Peer education e Tutoring
•prassi che favoriscono un’istruzione individualizzatae personalizzata
•prassi che consentono di sviluppare energicipassaggi di esperienze, competenze e partecipazionianche in contesti in cui siano presenti allievi con DSA
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Utilizzo di multimodalità/multicanalità•molteplici modalità comunicative•pluralità di sistemi simbolici e dei lorocodici espressiviUn esempio: Il filmato consente di osservareun’esperienza da un punto di vista esterno (mentrela fa un altro), ma anche di comportarsi come se sisvolgesse personalmente.Le caratteristiche rilevanti sono:•la ripetibilità dell’esperienza•la fruibilità delle info•la possibilità di fruirne in modalità asincrona
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Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento allegate al Decreto Ministeriale 12luglio 2011Disposizioni attuative della Legge 8 ottobre 2010, Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico (D.M.566912 luglio 2011)Sistema nazionale per le linee guida (2011), Disturbi specifici dell’apprendimento Consensus Conference Roma, il 6 e il 7 dicembre 2010,http://www.snlg-iss.it/
Bibliografia e Sitografia
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