Diritti Umani - Riflessioni di Contesto sul Tema - 1 · Riflessioni di contesto sul tema 12. ......

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Diritti Umani

Riflessioni di contesto sul tema

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17 Gli sviluppi ……… 19

…. I precedenti …. 24

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Carta di Nizza -7/8 Dicembre 2000

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http://dirittiumani.utet.it/dirittium

ani/sitografia.jsp?c=u&p=3

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Bibliografia

http://www.treccani.it/Portale/sito/scuola/dossier/ 2008/diritti_umani/biblio_diritti_umani.html

www.rovepace.org/doc/bibliografia-dirittiumani-3nov 08.pdf

http://win.cosv.org/paginegialle/risultati.asp?p=t& c=diritti%20umani

Associazioni

Primo livello

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Panoramica di contesto

Diritto : rivendicazione di uno

spazio e determinazionedei limiti: Dovere.

Riconoscimento(rafforzato dalla norma).

Diritti

20Significato del termine:

Diritti umani

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Sitografia

-Archivio Pace Diritti Umani : http://www.cepadu.unipd.it

-- Ufficio dell’Alto Commissariato ai diritti umani delle Nazioni Unite:

http://www.unhchr.ch

-Segretariato Generale delle Nazioni Unite: http://untreaty.un.org

-- Consiglio

d’Europa: http://conventions.coe.int/treaty/EN/cadreprincipal.htm

-Organizzazione degli Stati

Americani: http://www.oas.org/juridico/english/treaties.html

-- Avalon Project della Yale Law

School: http://www.yale.edu/lawweb/avalon/avalon.htm

-Project Diana, data base promosso dalla Yale Law School:

http://www.yale.edu/lawweb/avalon/diana/index.html

-- Multilaterals Project della Fletcher School on Law and Diplomacy:

http://fletcher.tufts.edu/multilaterals.html

-Comitato Internazionale della Croce Rossa –ICRC: http://www.icrc.org/

-- Minnesota Human Rights Library: http://www.umn.edu/humanrts/

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La 1°generazione

La 2° generazione

La 3° generazione

La 4° generazione

…… e oltre …..

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Secondo livello

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Come affrontare il tema?

Approccio storico

Approccio tematico

Approccio problematico

Approccio presentista

La 1°generazione

• La prima generazione dei diritti umani viene fatta risalire al

1789, quindi alla fine della Rivoluzione francese con l’approvazione della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino.

• Sono diritti che nascono dalla rivendicazione di una serie di libertà fondamentali.

• Si tratta in particolare del diritto alla vita e all’integrità fisica, e poi di tutti quei diritti legati alla libertà di pensiero, di

religione, di espressione, di associazione, il diritto alla

partecipazione politica,il diritto di votare e di essere votati.

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La 2° generazione

• Questa seconda generazione ha origine con la Dichiarazione universale del 1948 e

• Comprende diritti di natura economica, sociale e culturale (come per esempio il diritto all’istruzione,

al lavoro, alla casa, alla salute ecc.).

• L’esercizio effettivo di questi diritti dovrebbe contribuire al miglioramento delle condizioni di vita del cittadino.

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La 3° generazione

• Questi diritti sono diritti di tipo collettivo: significa che i destinatari non sono i singoli individui, ma i popoli.

• Il diritto alla pace, allo sviluppo, all’equilibrio ecologico, al controllo delle risorse nazionali, alla difesa ambientale.

• Fanno parte dei diritti di terza generazione anche quelli che tutelano categorie di individui, ritenute particolarmente deboli ed esposte a pericoli di violazioni dei loro diritti: si tratta in particolare dei diritti dell’infanzia e dei diritti della donna.

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La 4° generazione

• Esiste infine una quarta generazione di diritti, che tuttavia non è ancora stata elaborata con precisione essendo un fenomeno molto recente: i diritti di quarta generazione sono quelli relativi al campo delle manipolazioni genetiche, della

bioetica e delle nuove tecnologie di comunicazione.

• La rivendicazione di questi nuovi diritti deriva dalla minaccia causata dalle nuove tecnologie.

• Si pensi ai danni che possono causare alla salute i cibi geneticamente modificati, oppure ai pericoli in cui possono incorrere specialmente i bambini utilizzando internet.

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Nella Dichiarazione Universale del 1948 vi è una predominanza di diritti civili e politici rispetto a quelli economici, sociali e culturali. Tuttavia questi diritti sono egualmente importanti e indispensabili dato che se una delle colonne venisse a mancare, l’intero tempio crollerebbe.

http://www.studiperlapace.it/documentazione/europco

nv.html

Firmata a Roma il 4 novembre 1950

Testo coordinato con gli emendamenti di cui al Protocollo

n. 11 firmato a Strasburgo l’11 maggio 1994, entrato in

vigore il 01 novembre 1998

Argomenti correlati (si aprirà una nuova pagina):

Protocollo addizionale firmato a Parigi il 20 marzo 1952

IV Protocollo addizionale firmato a Strasburgo il 16 settembre 1963

VI Protocollo addizionale firmato a Strasburgo il 28 aprile 1983

VII Protocollo addizionale firmato a Strasburgo il 22 novembre 1984

Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea (ricerca).

Carta dei diritti fondamentali (testo degli articoli, analisi introduttiva).

Nota di sintesi della Carta dei diritti, a cura del Servizio Studi del senato della

Repubblica.

Comparazione ed analisi delle Fonti della Carta

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… e altro ….33

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Un esempio: l’usucapione

« Sao ke kelle terre, per kelle fini che ki contene, trenta anni le possette parte sancti Benedicti. » (Capua, marzo 960)

Codice CivileArt. 1158 Usucapione dei beni immobili e dei diritti reali immobiliari.La proprietà dei beni immobili e gli altri diritti reali di godimento sui beni medesimi si acquistano in virtù del possesso continuato per venti anni.

L'antecedente storico dell'usucapione è rappresentato dall'antico usus , istituto di diritto romano disciplinato già dalla Legge delle XII tavole.

Pacito Capuense

Rivendicazione della proprietà di un bene per l’uso che se ne è fatto per un determinato periodo di tempo.

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http://www.treccani.it/Portale/sito/scuola/europa/b ibliografia/diritti.html

http://it.youthforhumanrights.org/what-are-human-ri ghts.html

Capo I: Dignità Capo II: Libertà

Capo III: Uguaglianza

Capo IV: Solidarietà

Capo V: Cittadinanza

Capo VI: Giustizia

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http://www.imageuro.net/archivio/encyc/gilibertidu.htm

Dal punto di vista giuridico, i diritti umani sono un insieme di diritti che consuetudini e trattati internazionali attribuis cono in linea di principio ad ogni persona, indipendentemente dalla cittadinanza, dal sesso, dalla religione, dalla cond izione sociale e da altri fattori discriminanti. Essi vanno al di là dei diritti del cittadino, in quanto sono universali ; e nemmeno coincidono con quelli dei popoli, poiché appartengo no tutti all'individuo, anche quando, per loro natura, debbano essere esercitati in forma collettiva (si pensi, ad esempio, al diritto di sciopero). Altre espressioni sostanzialmente equivalenti, a parte piccole sfumature ideologiche, sono "diritti dell'u omo", "diritti della persona", "diritti fondamentali". Il riconoscimento internazionale di tali diritti si basa in primo luogo su un complesso di documenti promossi dall'ONU e denom inati impropriamente "Carta dei Diritti Umani" ( Human Rights Bill ): la Dichiarazione Universale del 1948, il Patto sui Diritti Civili e Politici col suo Protocollo fa coltativo, e il Patto sui Diritti Economici, Sociali e Culturali. Entrambi i patti, aperti alla firma nel 1966, sono entrati in vigore nel '76. I principi fondamentali del cosiddetto "diritt o internazionale dei diritti umani" sono generalmente considerati inderogabili (ius cog ens), con la conseguenza che un trattato che ne prevedesse la violazione sarebbe di per sé nullo. Di solito, per motivi di comodità espositiva, più che per ragioni storica mente consistenti, i diritti umani vengono distinti in tre "generazioni".

http://www.cocis.it/dizionario/page29.html

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Il giusnaturalismo razionalistico moderno nacque tra il 1600 e il 1700, divisibile in due filoni: quello dell'Illuminismo di fine '700 (con l'affermazione del concetto di libertà dell'individuo, soprattutto in opposizione all'assolutismo, la forma di governo caratteristica dell'età moderna) e quello che si sviluppa a partire dal pensiero di Thomas Hobbes (il quale per la verità considerava il diritto naturale proprio solo allo stato di natura, ovvero alla condizione in cui l'uomo si trova prima di stipulare quel contratto sociale che porta all'istituzione dello stato; pertanto Hobbes non può ritenersi autenticamente un giusnaturalista).

Secondo la formulazione di Grozio e dei teorici razionalisti del giusnaturalismo, gli uomini, pur in presenza dello stato e del diritto positivo ovvero civile, restano titolari di alcuni diritti naturali, quali il diritto alla vita, alla proprietà etc., diritti inalienabili che non possono essere modificati dalle leggi. Questi diritti naturali sono tali perché razionalmente giusti, ma non sono istituiti per diritto divino; anzi, Dio li riconosce come diritti proprio in quanto corrispondenti alla ragione.

Grozio Locke Hobbes

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Indipendenza americana

La prima dichiarazione dei diritti dell’uomo dell’ep oca moderna è quella dello Stato della Virginia (USA), scritta da George Mason e adottata dalla Convenzione della Virginia il 12 giugno 1776 . Questa fu largamente copiata da Thomas Jefferson per la dichiarazione dei diritti dell’uomo contenuta nella Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti d'America (4 luglio 1776 ) la quale afferma "che tutti gli uomini sono creati uguali tr a loro, che essi sono dotati dal loro creatore di alcuni inalienabil i diritti tra cui la vita, la libertà e la ricerca della felicità".

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Déclaration des droits de l'homme et du citoyen approvata dall'Assemblea Nazionale il 26 agosto del 1789.

La Dichiarazione è ancora oggi il fondamento giuridico di tutte le costituzioni delle democrazie occidentali.

Ricalcata sulla Costituzione degli Stati Uniti d'America, la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino, è la summa del pensiero illuminista da Montesquieu a Voltaire, da Diderot a Rousseau.

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terzo livello

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A) I Diritti Civili e Politici , o "diritti della I generazione ", sono contenuti negli articoli 1-21 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (DUDU) del 1948 , ed altresì previsti dal Patto Internazionale relativo ai Diritti Civili e P olitici (PDCP) del 1966. Realizzano l'autonomia dell'individuo nel la società e la partecipazione alla vita politica. Alcuni di questi diritti sono anche definiti tradiz ionalmente "libertà". In particolare, si distinguono libertà p ositive (di fare qualcosa), e libertà negative (di essere esent i da qualcosa). Sono "positive", ad esempio, le libertà di: pensiero, coscienza, religione, associazione, riuni one, movimento, stampa. Sono libertà cosiddette "negativ e" quelle che consistono nel non dover subire tortura, schiavitù, arresto arbitrario, discriminazione. I diritti della I generazione sono quelli che più f acilmente possono tradursi in forme di tutela giudiziaria.

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B) I Diritti Economici, Sociali e Culturali , o " diritti della II generazione" , sono contenuti negli articoli 22-27 della DUDU del 1948; sono altresì previsti nel Patto Internazionale relativo ai Diritti Economici, Sociali e Culturali (PDESC) del 1966. A questo gruppo appartengono diritti che richiedono un intervento attivo dello Stato a sostegno di forme d i eguaglianza sostanziale: ad esempio il diritto al lavoro, alla sicurezza sociale, alla tutela sindaca le, alle cure mediche, all'educazione (o più in general e alla formazione), a un livello di vita decente, all a partecipazione alla vita culturale. A differenza di quelli della I generazione sono rim asti per lo più allo stato di principi politici.

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C) I Diritti di solidarietà, ovvero "emergenti ", o semplicemente " diritti della terza generazione" (della quarta, se i diritti civili e quelli politici vengo no contati come due distinte generazioni), sono contenuti negl i articoli 28-30 della DUDU del 1948, e in parte previsti anche dal PDESC del 1966. Sono, ad esempio, il diri tto alla pace, all'autodeterminazione, al godimento del le risorse della terra e dello spazio, a un ambiente s ano ed equilibrato, allo sviluppo economico e sociale, all 'aiuto umanitario in caso di catastrofi. Si tratta di diritti difficilmente "azionabili" sul piano giuridico. In qualche caso sono "diritti" in un sen so palesemente diverso da quelli delle prime due generazioni, perché hanno come soggetto attivo non individui, ma comunità, popoli, o addirittura l'int era umanità.

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I punti salienti della Dichiarazione sono la libertà di pensiero , di parola e religiosa; l'importanza della Legge (scritta) e l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte ad essa; il diritto alla proprietà e alla sicurezza ; la resistenza all'oppressione perpetrata dai governi sul popolo; il dovere di ogni amministratore di rendere conto all'intera società del proprio operato; la democrazia fiscale .

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Il 3 maggio 1996 è stata firmata una versione aggiornata e coordinata della Carta sociale, nella quale sono inclusi i diritti garantiti nel testo or iginario del 1961, quelli inseriti dal protocollo del 1988 ed è aggiunta una nuova lista di diritti in campo econom ico e sociale che ricevono tutela. a versione approvata a Strasburgo nel 1996 è stata ratificata dall’Italia con L. 9 febbraio 1999 , n. 30.

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http://www.volint.it/scuolevis/dirittiumani/patto_d ir_soc.htm

www.annaliistruzione.it/riviste/annali/pdf/030498/03 0498ar17.pdf

http://www.volint.it/scuolevis/dirittiumani/patto_d ir_civ.htm

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CARTA COMUNITARIA DEI DIRITTI SOCIALI FONDAMENTALI DEI LAVORATORI

(STRASBURGO 9/12/1989)

http://www.diritto.it/osservatori/diritto_lavoro_previdenza/legisl_12.html

La Carta comunitaria dei diritti sociali fondamenta li dei lavoratori stabilisce i grandi principi sui quali si basa il m odello europeo del diritto del lavoro e, più in generale, il posto che occupa il lavoro nella società. Essa comprende le seguenti rubriche:libera circolazione, occupazione e retribuzioni, migli oramento delle condizioni di vita e di lavoro, protezione sociale, l ibertà di associazione e negoziato collettivo, formazione profes sionale, parità di trattamento tra uomini e donne, informazione, con sultazione e partecipazione dei lavoratori, tutela della salute e sicurezza nell'ambiente di lavoro, protezione dei bambini e de gli adolescenti, anziani, disabili.

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www.lav.it/uploads/27/11805_convenzione_onu.pdf

www.consultarodari.org/ConvDirFanc.pdf

http://www.infanzia-adolescenza.marche.it/convenzione_diritti_fanciullo_2 0_novembre_1989_new_york.asp