Diritti senza confini - secondocircoloercolano.edu.it · Poi abbiamo ascoltato la toccante canzone...

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Tutti giù per terra” è l’iniziativa di Unicef per dire basta alle morti dei bam- bini in mare. Oggi, 18 febbraio 2016, alle ore 12:00, abbiamo partecipato ad una bella iniziativa: tutti noi bambini delle terze classi, siamo andati nel corri- doio della scuola per fare 1 minuto di silenzio in ricordo di tutti i bambini che negli ultimi tempi sono morti in mare. Questi poveri bambini muoiono, perché scappano insieme alle loro famiglie dai loro paesi, dove c’è la guerra. Quindi navigano per tanti giorni su dei barconi con tanti altri rifugiati e spesso queste barche affondano e non tutti rie- scono a sopravvivere. Stasera farò una preghiera anche per questi bambini. Eleonora Iengo 3 D Si ringraziano la Dirigente scolastica prof.ssa Giovanna Tavani, gli insegnanti e i bambini del 2° Circolo didattico “ Francesco Giampaglia” di Ercolano (NA); il Dirigente scolastico prof.re Gennaro Gatto, gli alunni e i docenti della scuola Fondazione Asilo infantile “Salvatore Ruggiero “di Meta (NA) Redazione giornale scuola primaria: docente Erika Barone Notizie di rilievo: Malala ragazza pakistana La stoia di Talik Diversi nella storia I simboli della pace ...Ricorda… La marcia della legalità Tutti giù per terra Diritti senza confini Sommario: Diritto all’istruzione 2 Diritto all’informazione 4 I colori del mondo 6 Diritto alla famiglia 8 Diritto alla vita 10 Acrostico 12 I diritti dei bambini 14 ...Ricorda... 16 La marcia della legalità 18 L’educazione dei diritti umani richiede un approccio olistico all’insegnamento ed all’apprendimento, prevedendo metodologie didattiche democratiche e partecipative. Il nostro giornalino “Diritti senza confini” è realizzato in rete fra la scuola primaria “Francesco Giampaglia di Ercolano e la “Fondazione Asilo Infantile “Salvatore Ruggiero” di Meta. Educare ai diritti umani significa creare le basi per la formazione di cittadini responsabili, consapevo- li delle responsabilità e dei diritti di ciascuno e impegnati per la loro tutela in Italia e nel resto del mondo. Anno 9 Numero 2 A.s. 2015/2016

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Tutti giù per terra” è l’iniziativa di Unicef per dire basta alle morti dei bam-bini in mare. Oggi, 18 febbraio 2016, alle ore 12:00, abbiamo partecipato ad una bella iniziativa: tutti noi bambini delle terze classi, siamo andati nel corri-doio della scuola per fare 1 minuto di silenzio in ricordo di tutti i bambini che negli ultimi tempi sono morti in mare.

Questi poveri bambini muoiono, perché scappano insieme alle loro famiglie dai loro paesi, dove c’è la guerra. Quindi navigano per tanti giorni su dei barconi con tanti altri rifugiati e spesso queste barche affondano e non tutti rie-scono a sopravvivere. Stasera farò una preghiera anche per questi bambini. Eleonora Iengo 3 D

Si ringraziano la Dirigente scolastica prof.ssa Giovanna Tavani, gli insegnanti e i bambini del 2° Circolo didattico “ Francesco Giampaglia” di Ercolano (NA);

il Dirigente scolastico prof.re Gennaro Gatto, gli alunni e i docenti della scuola Fondazione Asilo infantile “Salvatore Ruggiero “di Meta (NA)

Redazione giornale scuola primaria: docente Erika Barone

Notizie di rilievo:

• Malala ragazza pakistana

• La stoia di Talik

• Diversi nella storia

• I simboli della pace

• ...Ricorda…

• La marcia della legalità

• Tutti giù per terra

Diritti senza

confini

Sommario:

Diritto all’istruzione 2

Diritto all’informazione 4

I colori del mondo 6

Diritto alla famiglia 8

Diritto alla vita 10

Acrostico 12

I diritti dei bambini 14

...Ricorda... 16

La marcia della legalità 18

L’educazione dei diritti umani richiede un approccio olistico all’insegnamento ed all’apprendimento, prevedendo metodologie didattiche democratiche e partecipative. Il nostro giornalino “Diritti senza confini” è realizzato in rete fra la scuola primaria “Francesco Giampaglia di Ercolano e la “Fondazione Asilo Infantile “Salvatore Ruggiero” di Meta. Educare ai diritti umani significa creare le basi per la formazione di cittadini responsabili, consapevo-li delle responsabilità e dei diritti di ciascuno e impegnati per la loro tutela in Italia e nel resto del mondo.

Anno 9 Numero 2 A.s. 2015/2016

Per il ventiseiesimo anno della Convenzione sui Diritti del fan-ciullo, 20 Novembre 1989, la nostra classe ha voluto dedicare a questo evento la realizzazione di un cartellone che rappresenta, in sintesi, il lavoro svolto sul di-ritto all’istruzione e in particola-re la storia di Malala, ragazza pakistana, nobel per la pace. Il riconoscimento per la giusti-zia sociale è una componente importante nello sviluppo emo-tivo dei bambini. La scuola deve aiutare a rispettare la diversità

con cui i bambini convivono quotidia-namente e favorire sempre più quella comprensione dei diritti indispensabile alla formazione dei cittadini del domani. Classe 3 A

P a g i n a 2

Diritto all’istruzione

D i r i t t i s e n z a c o n f i n i

La scuola è il luogo

che permette ai

sogni di diventare

REALTA’!!!

Un bambino, un insegnante, un libro, una penna possono

cambiare il mondo! L'educazione è l'unica

soluzione. Classe 3 E

Classe 3 D

D i r i t t i s e n z a c o n f i n i P a g i n a 1 9

Centinaia di ragazzi in Parco del Miglio d'Oro. Il presente e il

futuro della nostra città. È stato uno dei momenti più significativi insieme a tanti

giovani in una comunità unita al di là di ogni barriera

P a g i n a 1 8 D i r i t t i s e n z a c o n f i n i

Classi quinte

il giorno 3 dicembre 2016 gli alunni delle classi quinte della scuola "Francesco Giampaglia" hanno partecipato alla marcia sui Diritti dell'In-fanzia organizzata dal Comune di Ercolano con la presenza di tutte le scuole del territorio

La nostra scuola ha come mis-sione quella di educare alla legalità e alla cittadinanza,

promuovendo e diffondendo una cultura rispettosa dei valori

democratici e dei principi alla legalità

Un amico speciale

Grazie Ema-nuele, per tutto quello che ci insegni giorno dopo giorno. Ti vogliamo un mondo di bene. I tuoi amici della classe quinta C

D i r i t t i s e n z a c o n f i n i

Il diritto alla salute di bam-bini e bambine viene sancito dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’adole-scenza. L’articolo 24 tratta del diritto dei bambini di go-dere del migliore stato di sa-lute e di usufruire di servizi medici. L’articolo 27 ci dice che ogni bambino deve avere un livel-lo di vita sufficiente per con-sentire il suo sviluppo fisico e mentale. La salute è un diritto di ogni bambino del mondo. I genitori devono curare i propri figli fin dalla nascita. Classe 3 C

P a g i n a 3

I nostri auguri di Natale : la difesa dei diritti dei bambini

Diritto alla salute

di tanta cattiveria. A lo-ro è negato il diritto ad avere una famiglia, un’istruzione, a essere protetti ecc. ma soprat-tutto ad essere felici e a sognare. Perciò chiediamo a Ge-

sù Bambino e agli adulti di impe-gnarsi tutti affinché ogni bambino della terra possa ricevere il dono più grande: LA PACE.

Classe 3 D

Nel mondo ci sono troppe guerre , ingiu-stizie, persecuzioni, povertà e chi paga il prezzo più alto? I BAMBINI Essi non hanno colpe ma sono solo vittime

La torta della salute La torta della salute è fatta con la farina e un po’ di carotina,

anche una mela piccolina, una fragolina e una ciliegina.

C’è tanta verdura e un po’ di te che più delizioso non ce n’è.

E’ una torta salutare

e anche buona da mangiare. Salvatore Beato 3 C

P a g i n a 4

D i r i t t i s e n z a c o n f i n i

La scuola è il

luogo che

permette ai sogni

di diventare

REALTA’!!!

Noi alunni della 3 B, in occasione del Na-tale, abbiamo rappresentato un copione scritto da noi “Natale ad Ercolano”. Ab-biamo immaginato che Ercole, fondatore della città di Ercolano, e l’amata Sebetide, trasformatasi poi in roccia dove è sorta la città, ci hanno accompagnato a visitare gli Scavi di Ercolano. Abbiamo immaginato che lì ci aspettavano dei turisti europei e dei paesi arabi dove purtroppo c’ è la guer-ra. Abbiamo immaginato una conversazio-ne sui recenti atti terroristici di Parigi e sulla paura di noi bambini della guerra che sta uccidendo i bimbi come noi e che non è giusto che non si rispettino i diritti alla vita e alla libertà. Ercole e Sebetite allora ci hanno consolato rassicurandoci che l’ar-te può salvare il mondo e noi ercolanesi abbiamo il diritto e il dovere di salvaguar-dare gli Scavi di Ercolano che sono patri-monio dell’umanità e in particolare Sebe-tide conclude con lo slogan della nostro copione…”Il passato per il futuro”. classe 3 B

Diritto all’informazione

Classe 2 C

D i r i t t i s e n z a P a g i n a 1 7

In contrapposizione alla prigionia subita ingiustamente dagli Ebrei, noi alunni delle classi terze, abbiamo cercato di esprimere il nostro desiderio di libertà ispirandoci alle prime correnti artistiche dell’espres-sionismo. In questo pannello sono state rappresentate le figure umane in forma sti-lizzata con linee morbide ed interrotte che ricordano l’annientamento della di-gnità della persona. Classi terze

Anche quest’ anno abbiamo voluto riflettere sul giorno della memoria, che viene celebrato il 27 Gennaio. Commemorarlo serve a non dimenti-care le sofferenze di quel terribile momento del-la storia dell’umanità quando tutti i diritti umani vennero calpestati. Non dimenticare serve per saper scegliere di evitare nuove sofferenze ,oggi, ad altri popoli e ad altre persone in qual-siasi parte del mondo. Abbiamo fatto un lavoro di gruppo intrecciando i diritti umani fonda-mentali e una bellissima poesia di P. Friedmann intitolata “La farfalla” simbolo della speranza di libertà. classe 3 A

P a g i n a 1 6 D i r i t t i s e n z a c o n f i n i

La Shoah ci fa pensare,

Chi vuole il mondo può

cambiare

Oggi venendo a scuola abbiamo osservato che le bandiere erano a mezz’asta. Dopo averne discusso in classe siamo arri-vati alla conclusione che erano state messe in questo modo per il “giorno della memoria”, per dare un segnale visibile di lutto e di solidarietà. Era il 27.01.1945 quando le truppe sovietiche che avanzavano verso Berlino abbatterono i can-celli del campo di concentramento di Auschwitz. Il giorno della memoria serve per non dimenticare l’Olocausto e le persecuzioni subite da tutti i deportati nei lager nazisti ma anche le leggi razziali introdotte in Italia nel 1938 dal regime fascista. L’insegnante ha letto la testimonianza rilasciata ad un giornale da Pietro Terracina, un sopravvissuto ad Auschwitz ancora vivente, che ci ha fatto rabbrividire. A soli 10 anni il suo maestro lo allontanò da scuola perché ebreo, poi fu deportato su un carro bestiame (64 persone per 6 giorni, in piedi tra i propri escrementi) diretto al campo di concentramento. Terracina racconta che di notte le coperte diventavano lastre di ghiaccio, che non c’era nulla da man-giare, che per bere si raccoglieva la neve con le gamelle (quella fresca un po’ distante dai cadaveri abbandonati sul terreno), che si moriva come mosche e c’era sempre un fetore orribile nel campo, anche perché ai margini del lager si trovavano gigantesche fosse dove i corpi venivano bru-ciati. Poi abbiamo ascoltato la toccante canzone scritta nel 1964 da Francesco Guccini intitolata “Auschwitz (canzone del bambino nel vento)”. Infine per ricordare i 71 anni dalla Shoah abbiamo ritagliato, incollato e colorato il segnalibro della memoria con davanti una frase di Primo Levi e dietro la scritta “mai più” con il fil di ferro. Classe V C

La Shoah è riflettere e pensare. La Shoah per fortuna è andata via. La Shoah è i bambini torturati dai vicini La Shoah è una sconfitta per la guerra brutta e ricca. La Shoah ci fa pensare chi vuole il mondo può cambiare e con amore trasformare.

Di Alessia Somma 5 E

Classe 3 F

D i r i t t i s e n z a c o n f i n i P a g i n a 5

La storia di Talik In un paese lontano viveva un bambino molto triste perché aveva tanta paura ed era molto infelice. Un giorno il padre di Talik portò lui e tutta la famiglia a prendere una barca per fuggire dalla guerra. Quando arrivarono alla ri-va del nuovo paese Talik scoprì che il paese si chiamava “Felicità” perché non c’era la guerra, ma tanti bambini con cui poter giocare. Una mattina Talik si fermò a guardare dei bambini che giocavano, questi lo invitarono a giocare con loro, Talik rispose che non sapeva giocare, così i bambini gli insegnarono una cosa bellissima: “il gioco”. Talik pensò che tutti i bambini del mondo dovrebbero giocare ed essere felici. Albanese Miriam 3 E

Classe 2 C

Classe 1 C

P a g i n a 6

D i r i t t i s e n z a c o n f i n i

Nel corso dei secoli

molti popoli

pagarono con la

vita o com la

schiavitù

l’appartenenza ad

un’etnia diversa...

Scuola primaria Fondazione Asilo Infantile “Salvatore Ruggiero” di Meta (NA)

D i r i t t i s e n z a c o n f i n i P a g i n a 1 5

Gli alunni della Fondazione Asilo Infantile “Salvatore Ruggiero” di Meta

Desideriamo che ci sia la pace in tutto il mondo

Questo disegno è il simbolo del Consiglio dei ragazzi per la Pace. Le colombe rappresentano i continenti; i cuoricini intorno alle colombe rappresentano l’amore che abbraccia l’umanità

D=donare I=illuminare V=verità E=esempio R=rispetto S=sapienza I=impegno

A=alleanza I=incontro U=unione T=trattare O=organizzare

P a g i n a 1 4 D i r i t t i s e n z a c o n f i n i

In alcuni paesi

del mondo ci

sono ancora

bambini

soldato...

La Convenzione dei Diritti dell’ Infanzia è un documento importante accettato da quasi tutti gli Stati del mondo. Nonostante questo, però, in alcuni paesi del mondo ci sono bambini-soldato; nell’Europa dell’est ci sono bambini che vivono nelle fogne e i tuoi

giocattoli spesso vengono fabbricati da bambini sfruttati che non possono usarli.

Gli alunni della Fondazione Asilo Infantile “Salvatore Ruggiero” di Meta

Noi bambini abbiamo il diritto di stare insieme, di essere amati, di essere nutriti,

di giocare ed essere felici e di non essere SFRUTTATI

D i r i t t i s e n z a c o n f i n i P a g i n a 7

Nel mondo intero non tutti siamo uguali le differenze si devono tener presente prima biologicamente dovute alle condizioni ambientali, climatiche, alimentari. Ci sono così tanti gruppi di colore diverso, dette razze, determinate dal colore della pelle, ma si dà sempre superiorità alla razza bianca. Conoscendo tutti questi principi si potrebbe evitare di parlare di razzismo e capire che ogni individuo, al di là dei suoi caratteri soma-tici , ha diritto alla dignità, al rispetto, alla propria religione e del proprio vivere sociale. Purtroppo, ancora oggi, a tutto ciò non si pensa e cresce sempre più l’intolleranza, l’ odio per il “diverso” dimostrandoci contro gli stranieri e per tutto ciò che è straniero.

Anche nelle scuole, nei centri parrocchiali, per strade, nei locali si incontrano sempre di più tanti bambini, adulti di colore; bambini come noi ma purtroppo meno fortunati di noi.

Non sempre sono accettati da noi stessi bambini e dai grandi, per loro non diamo aiuto, accoglienza, solidarietà. Li mettiamo da parte ,li escludiamo dai giochi, dalle nostre co-municazioni, dal nostro gruppo, li insultiamo, li deridiamo, li chiamiamo intrusi, neri, diversi, delinquenti, ladri. Tutto ciò è assurdo perché sono bambini come noi solo un po’ più sfortunati di noi, poichè hanno conosciuto cos’è la guerra, la violenza, la fame, la miseria, desiderare un pezzetto di pane o un po’ d’ acqua . Tutte queste cose ci devono far riflettere e dobbiamo capire quante sofferenze c’ è in questi bambini e adulti. Prima noi bambini dobbiamo essere buoni con questi altri bambini che sono anche loro nostri fratelli, aiutarli, accoglierli, dargli una mano per camminare insieme, capire i loro disagi, le loro differenze e farli sentire come noi . Giocare, saltare , rincorrerci con loro. Parlare andare a fare delle passeggiate, accoglierli bene a scuola , in casa , facendoli partecipare alle no-stre cose . Solo offrendo loro tutte queste cose possiamo dire che ci appartengono e non li dobbiamo escludere, perché anche loro sono bambini del mondo come noi lo siamo per loro! Classe quinta scuola primaria “Salvatore Ruggiero” di Meta Sorriso, gentilezza, amore, aiuto, simpatia, fratellanza, amicizia. Amicizia vuol dire chiamarsi fratelli , prendersi per mano e guardare nella stessa direzione. Salutiamo, andiamo incontro con gioia tutti i ragazzi che vivono nel re-sto del mondo. Porgiamo a tutti i bimbi del mondo la mano per formare un cerchio completo che abbracci il mondo intero. Accettiamo l’altro così com’ è, scopriamo i tesori nascosti, come ”lui; scoprirà i

nostri.

Classe quarta Fondazione Asilo Infantile “Salvatore Ruggiero” Meta

P a g i n a 8

D i r i t t i s e n z a c o n f i n i

Tutti i bambini

del mondo

hanno il diritto

di essere felici

DIRITTO ALLA FAMIGLIA Tutti i diritti di noi bambini sono contenuti nella Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia approvata dall’ ONU il 20 no-vembre del 1989. Questi diritti sono stati raf-figurati sui rami di un albero, che abbiamo chiamato “Albero della Vita”. Le foglie sim-boleggiano la Vita di ciascuno e il ciclo delle sue stagioni, con le sue primavere e i suoi in-verni. Così come gli alberi producono i loro frutti, la famiglia, che è un luogo di amore, protezione, affetto e cura, lascia dei semi che sono i nostri valori. Essi vanno custoditi e an-naffiati affinchè, da loro possano nascere tanti nuovi alberi ricchi di sani frutti. Classe 3 F

Classe 3 E

D i r i t t i s e n z a c o n f i n i P a g i n a 1 3

I bambini di tutto il mondo, fanno insieme un girotondo.

L’americano insieme all’africano, parlano bene l’italiano.

Se sto insieme con un cinese Vado in giro per tutto il paese. Con un trenino noi partiamo, e per il mondo ce ne andiamo,

ad ogni paese ci fermiamo e tutti insieme mangiamo,

su un prato verde ci sediamo e uniti un arcobaleno formiamo

P a g i n a 1 2 D i r i t t i s e n z a c o n f i n i

Classe 2 B

D i r i t t i s e n z a c o n f i n i P a g i n a 9

Gaudino Gerardina classe 1 B

P a g i n a 1 0 D i r i t t i s e n z a c o n f i n i

E pensare che altri bambini

Navigano in un MARE di… DOLORE...

DIRITTO ALLA VITA Sei tu la prima custode della mia vita: Con cure amorevoli mi porti nel grembo Ed immagini come potrà essere il mio viso. Somiglierò a te, a papà...chissà? Non importa, sono piccoli dettagli. Non sono ancora nato, ma navigo già in un MARE d’amore. E pensare che altri bambini Navigano in un MARE di… DOLORE. Classe 3 D

Classe 2A

Classe 2A Classe 4 B

D i r i t t i s e n z a c o n f i n i

SENZA VALIGIA Il bambino che scappa dal suo Paese, a cau-sa della guerra e della fame, non ha con sé una valigia. Come mezzo di trasporto usa un barcone super affollato. Nel suo cuore prova paura perché non sa cosa lo aspetta, speranza di trovare un posto migliore, nostalgia per le persone e le cose che lascia. Parte, ma non sa se arriverà a destinazione. Quando poi arriva trova spesso poco rispet-

to, diffidenza e mancanza di amore. Ognuno di noi di deve mettere nei panni di questo bambino per capire cosa prova e prenderlo per mano perché è un nostro fratello. E’ giusto che anche lui trovi un posto in cui vivere felice. Classe 3 D

P a g i n a 1 1

Classe 4 B

Tutti i bambini del mondo hanno dei diritti, non importa di che colore sia la loro pelle, di che razza siano, che lingua parlino, se sono poveri o ricchi Però è giusto che tutti i bimbi abbiano i diritti. Io mi ritengo fortunata perché ho avuto un nome, dei genitori, una famiglia, una casa, circondata soprattutto da tanto amore che si manifesta con il diritto ad essere accudita, essere curata, istruita, ed educata. Ogni bam-bino deve trovare poi il suo spazio per gioca-re e per divertirsi con gli amici