Diritti in movimento

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Più di ogni onda, un’alta marea ha sommerso lo scorso autunno le strade e le piazze di questo Paese. Sinistra Per...è stata una parte fondamentale del mo- vimento pisano contro il DDL Gelmini. Un movimento che nelle sue pratiche e nelle sue lotte ha costitui- to un punto di riferimento decisivo all’interno di una mobilitazione in grado di far esplodere, in tutta la pe- nisola, le contraddizioni di un governo, di una classe politica e di un sistema di potere la cui idea di so- cietà coincide con lo svuotamento sistematico dei diritti, la precarizzazione del lavoro e dell’esistenza, la privatizzazione del Pubblico. Un sistema pubblico della formazione e della ricerca come diritto di ogni studente alla realizzazione della propria persona e delle proprie capacità è condi- zione ineludibile per lo sviluppo materiale e culturale per l’intera società. Questo è l’orizzonte che ha dato e continua a dare senso al nostro agire politico nelle forme della partecipazione e del continuo coinvolgi- mento degli studenti. Nel segno della democraticità e trasparenza delle scelte. DOPO... NIENTE È PIÙ LO STESSO!

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Dopo... niente è più lo stesso!

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Più di ogni onda, un’alta marea ha sommerso lo scorso autunno le strade e le piazze di questo Paese.Sinistra Per...è stata una parte fondamentale del mo-vimento pisano contro il DDL Gelmini. Un movimento che nelle sue pratiche e nelle sue lotte ha costitui-to un punto di riferimento decisivo all’interno di una mobilitazione in grado di far esplodere, in tutta la pe-nisola, le contraddizioni di un governo, di una classe politica e di un sistema di potere la cui idea di so-cietà coincide con lo svuotamento sistematico dei diritti, la precarizzazione del lavoro e dell’esistenza, la privatizzazione del Pubblico.Un sistema pubblico della formazione e della ricerca come diritto di ogni studente alla realizzazione della propria persona e delle proprie capacità è condi-zione ineludibile per lo sviluppo materiale e culturale per l’intera società. Questo è l’orizzonte che ha dato e continua a dare senso al nostro agire politico nelle forme della partecipazione e del continuo coinvolgi-mento degli studenti. Nel segno della democraticità e trasparenza delle scelte.

Dopo...niente è più

lo stesso!

Chi crede che la lotta per un’altra idea di Università si esaurisca tutta nei cortei e si sia già spenta è un candido ingenuo. Ogni spazio di intervento e di azio-ne, ogni possibile strumento capace di rimettere in gioco i rapporti di forza è una strada che si apre alla possibilità di un’alternativa. Per questo non ci siamo fermati e abbiamo scelto di proseguire la nostra battaglia su un fronte diverso, l’unico su cui poter realmente resistere all’applicazione della legge Gelmini, scardinando dall’interno il disegno complessivo della riforma tramite le lacune della normativa.Sul versante della commissione incaricata di redigere la proposta del nuovo statuto dell’Ateneo pisano, secondo quanto previsto dalla Riforma, ci siamo battuti, contro la volontà del Rettore e della componente strutturata della do-cenza, per una piena democraticità e rappresentazione in quest’organo di tutti i soggetti protagonisti della mobilitazione, attraverso l’elezione diretta dei suoi componenti.Allo stesso modo, soli contro una vergognosa volontà politica dell’Ateneo e i biechi tatticismi di Ateneo studenti e di Azione Universitaria, abbiamo chiesto con forza la riaffermazione della democrazia con l’indizione regolare delle ele-zioni per le rappresentanze studentesche di tutti gli organi dell’Università, messe a rischio dalle disposizioni della riforma.Per questo vogliamo portare adesso la nostra idea e il nostro progetto di « altra riforma » dell’Università nei consigli di corso, nei consigli di facoltà, nelle sfide e nelle possibilità di una rappresentanza studentesca che deve essere la prose-cuzione con altri strumenti e in altri luoghi di quel movimento capace di segna-re un punto di non ritorno nel nostro Paese.Un’altra idea di conoscenza parte dalla garanzia materiale di un accesso pari-ficato agli studi. La lotta contro il progressivo definanziamento statale che ren-de inevitabile l’approdo ad un sistema fondato sul debito (il prestito d’onore), le tendenze dirigistiche di Regione e Azienda unica del Diritto allo Studio implica non soltanto la difesa costante di servizi efficaci e di qualità: vogliamo costruire un sistema fondato sulla parità di condizioni e su servizi garantiti. Vogliamo un si-stema pubblico, non svenduto ai privati con strumenti come il project financing. Il diritto allo studio non è un valore di mercato, ma il metro con cui misurare un altro modello di società.Queste sono state le nostre battaglie e non si fermeranno qui.Non si chiuderanno perchè siamo parte di quella generazione precaria che adesso non tornerà più indietro, che cercherà di affermarsi in ogni momento e in ogni spazio, siano anche le vertenze quotidiane di un corso di studio o di una facoltà.Sinistra per... non si stancherà!Perchè vogliamo portare una nuova e diversa idea di conoscenza, di università e di diritto allo studio.Dopo la marea... niente può essere più lo stesso!

Sinistra per...