DIRIGENTE SCOLASTICO PATRIZIA POCHESCI...

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Membro dell’UNESCO Scuola Associata Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONE CAETANI” Via Giovanni Falcone - 04012 – Cisterna di Latina ( LT) 04012 - CISTERNA DI LATINA ( LT) DIRIGENTE SCOLASTICO PATRIZIA POCHESCI PTOF 2015/2016 2016/2017 2017/2018

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Membro dell’UNESCO Scuola Associata

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONE CAETANI” Via Giovanni Falcone - 04012 – Cisterna di Latina ( LT)

04012 - CISTERNA DI LATINA ( LT)

DIRIGENTE SCOLASTICO PATRIZIA POCHESCI

PTOF

2015/2016 2016/2017 2017/2018

ATTO DI INDIRIZZO RIGUARDANTE LA DEFINIZIONE E LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNIO 2015/16, 2016-17 E 2017-18

Al Collegio dei Docenti Al Consiglio d’istituto

Al D.S.G.A. All'albo della scuola/ sito web

Oggetto: Atto di indirizzo al Collegio dei Docenti riguardante la definizione e la predisposizione del Piano triennale dell’Offerta Formativa- triennio 2015/16, 2016-17 e 2017-18.

LA DIRIGENTE SCOLASTICA VISTA la Legge n. 59 / 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza; VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica; VISTA la Legge n. 107/ 2015, che ha ricodificato l’art. 3 del DPR 275/1999; VISTO il D.L.vo 165/ 2001 e ss.mm. ed integrazioni

EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO CONSIDERATO CHE 1. le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 / 2015, COSIDDETTA “ la buona scuola“ mirano alla valorizzazione dell’autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell’offerta formativa triennale (PTOF) 2. le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 /2015, prevedono, che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli organi di governo, dovranno provvedere alla definizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2015/16, 2016-17 e 2017-18. RISCONTRATO CHE 3. gli indirizzi del Piano vengono definiti dal Dirigente Scolastico che, a tal fine, attiva rapporti con i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte delle rappresentanze sociali; il collegio dei docenti lo elabora; il consiglio di istituto lo approva. 4. il piano può essere rivisto ogni anno entro il mese di ottobre. 5. per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel piano le istituzioni scolastiche si possono avvalere di un organico potenziato di docenti da richiedere a supporto delle attività di attuazione . VALUTATE 6. prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura comparata del RAV “Rapporto di Autovalutazione”, nonché dell’indice ragionato predisposto dal dirigente scolastico sugli esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti; TENUTO CONTO 7. del piano di miglioramento predisposto nel RAV; 8. delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con tutto il personale interno alla scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio DETERMINA DI FORMULARE AL COLLEGIO DOCENTI, al fine dell’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, per il triennio. 2015-16, 2016-17 e 2017-18, i seguenti indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione : - ADEGUARE IL PIANO OFFERTA FORMATIVA AL PIANO TRIENNALE DELL’O.F. previsto dai nuovi Ordinamenti - DPR n. 80/2013; presa d’atto e acquisizione del nuovo Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione ai fini dell’implementazione del Piano di miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti nonchè della valutazione dell'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione in coerenza con quanto previsto dall'articolo 1 del decreto legislativo 19 novembre 2004, n.286.

- SVILUPPARE E POTENZIARE il sistema e il procedimento di valutazione della nostra istituzione scolastica, nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali stabilite dall’Invalsi; - PARTECIPAZIONE ALLE INIZIATIVE DEL PON, per la Programmazione 2014-2020, mediante la predisposizione di un PDM (Piano di Miglioramento) definito collegialmente, sulla base dell’autovalutazione dei propri bisogni, integrato al piano dell’offerta formativa. Esso sarà fondato su un’autodiagnosi dei fattori di maggiore criticità(contesto scolastico, familiare e culturale) e costituito dall’insieme delle proposte di azioni con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento. - LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE sarà utilizzata avendo a riguardo e nel rispetto della normativa prescritta dalla L. 59/1997, DPR 275/99, L.107/2015 (la buona scuola), L. 53/2003 e dal D.Lgs 59/2004, D.M. settembre 2007 (le Indicazioni Nazionali del 2010) e L. 169/2008, e i relativi Regolamenti attuativi DPR 122/2009, DPR 81/2009, applicando la flessibilità oraria, superando l'ora di lezione e implementando l'unita di lezione di 55 minuti; - L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA di cui la scuola e portatrice con una proposta progettuale al passo con l’affermazione dei paradigmi della autonomia scolastica, dell’inclusione sociale, della premialità e merito, della valutazione basata sugli standard di competenza, dei nuovi approcci curricolo-disciplinari; - PERCORSI FORMATIVI (eccellenze) finalizzati alla valorizzazione dei nostri alunni eccellenti, percorsi progettuali e strumenti didattici innovativi, da mettere a disposizione dei nostri alunni, ad esempio: Nell’organizzare l’intera attività didattica, progettuale e scolastica per competenze e per classi parallele, si tenga nella dovuta considerazione di individuare quale criterio comune generale per l’adozione dei libri di testo, quello di uniformare i testi unici trasversali agli indirizzi di studio e per classi parallele. Altro criterio di fondo che presiede a questa delicata operazione e definito dall'art. 4 del Regolamento sull'Autonomia il quale stabilisce che la scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo, debbono essere coerenti con il Piano dell'offerta formativa e attuate con criteri uniformità, di trasparenza e tempestività. L'art. 7 del D.lvo n. 297/1994, stabilisce che rientra nei compiti attribuiti al collegio dei docenti, dopo aver sentito il parere dei consigli di classe. La prima fase di valutazione dei testi rappresenta un'occasione importantissima per la partecipazione dei genitori alle attività scolastiche e per la loro collaborazione con i docenti. Preso Atto dei criteri indicati dai vari Dipartimenti e dagli indirizzi di programmazione deliberati dal Consiglio d’istituto, di organizzare l’intera attività didattica, progettuale e scolastica per competenze e per classi parallele, e opportuno che anche i libri di testo adottati siano uguali tra gli indirizzi di studio e per classi parallele. - I VIAGGI D’ISTRUZIONE, VACANZE STUDIO, scambi culturali, l’attività teatrale, le attività sportive, d’insieme; - La progettazione integrata con gli altri Enti istituzionali locali, Provinciali, Regionali e Nazionali; • PROMOZIONE E POTENZIAMENTO DEL SUCCESSO FORMATIVO, • FORMAZIONE TUTELA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO: attivazione, nel rispetto della normativa vigente, appositi corsi di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, nei limiti delle risorse disponibili, secondo quanto disposto dal D.L.VO 81/08. - LA GESTIONE E AMMINISTRAZIONE deve essere improntata ai criteri di efficienza, efficacia, trasparenza, - L’ATTIVITA NEGOZIALE, nel rispetto delle prerogative previste dai Regolamenti Europei, dalle leggi, dal Codice dei contratti pubblici e dai rispettivi Regolamenti, dal D.I. n°44/01, che, in capo al Dirigente Scolastico, sarà improntata al massimo della trasparenza; - IL CONFERIMENTO DI INCARICHI al personale esterno, così come disciplinato dall'art. 40 del D.I. 44/2001, dovrà avvenire dopo aver accertato la mancanza di personale interno con pari professionalità - I compensi per attività aggiuntive devono corrispondere a prestazioni effettivamente rese, risultanti da riscontri oggettivi e devono essere corrisposti nei tempi concordati, a seguito delle reali riscossioni e nei provvedimenti di attribuzione, che devono essere emanati prima della prestazione, sulla base della disponibilità degli interessati e dei criteri stabiliti dalla Contrattazione Integrativa d’Istituto; - L’organizzazione amministrativa, tecnica e generale, sulla base della proposta del Direttore SGA e nel rispetto di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche e l’apertura al pubblico, sia in

orario antimeridiano che pomeridiano ; - LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA-DIDATTICA POTRA PREVEDERE: ▪ Orario flessibile del curricolo e delle singole discipline; . Unita di insegnamento non coincidenti con l’unita oraria di lezione; ▪ Percorsi didattici personalizzati e individualizzati; PDP – PEI ▪ Tempo flessibile ▪ Adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati di cui all’art. 7 del DPR 275/99; ▪ Adeguamenti del calendario scolastico, che non comportino riduzioni delle attività didattiche ne dell’orario di lavoro del personale e comunque, coincidenti con tutte le attività che comportano l’utilizzo di personale docente e ATA fuori dall’istituzione scolastica, come le gite di istruzione e le vacanze studio. NELL’AMBITO DI INTERVENTO DELLE RELAZIONI INTERNE ED ESTERNE: La scuola promuoverà iniziative quali: COMUNICAZIONE PUBBLICA cioè l’insieme di attività rivolte a rendere visibili le azioni e le iniziative sviluppate dall’istituto ed anche ad acquisire le percezioni sulla qualità del servizio erogato . In questo processo, saranno utilizzati differenti mezzi di comunicazione: . sito web per rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto, pubblicazioni di newsletter informative curate sia dai docenti che dagli studenti, tutte le deliberazioni, l’anagrafe delle prestazioni, albo pretorio. . Convegni, seminari, attività finalizzate a rendere pubblica la mission e la vision dell’intero microsistema scuola territorio famiglia. DI FORMULARE AL COLLEGIO DOCENTI, i sopra citati In dirizzi generali, per la elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, A.S. 2015/2 016, 2016/2017, 2017/2018.

PARTE DESCRITTIVA

PRESENTAZIONE SCUOLA Istituto Comprensivo “Leone Caetani” di Cisterna di Latina nasce nell’anno scolastico 1997/98, in seguito all'accorpamento del 3° Circolo Didattico di Cisterna di Latina (comprendente i plessi di scuola primaria Duilio Cambellotti, Collina dei Pini e Colli, Vigne Le Castella e i plessi di scuola dell’infanzia Alessandro Marcucci, Collina

dei Pini e 17 Rubbia) con la scuola secondaria di primo grado Sibilla Aleramo, esclusa la sezione staccata di Doganella di Ninfa. Il plesso Collina dei Pini nell’aprile 2004 è stato intitolato ad Antonio Bellardini. L’edificio della sede centrale dell’Istituto è ubicato nel quartiere sorto in attuazione della Legge n.167 per lo sviluppo dell’edilizia economica e popolare, nella zona est del paese.

BELLARDINI

Zona Collina dei Pini -Scuola dell'Infanzia -Scuola primaria Il plesso è ubicato al centri di un quartiere che sorge lungo l'Appia in direzione di Velletri e prende il nome dai secolari sempreverdi che costellano la strada. Si è sviluppato a partire dalla fine degli anni ’60, lungo la Via Appia, nella periferia nord del paese. La struttura allineata della zona fa sì che non ci sia una vera e propria vita di quartiere quanto una spiccata vita di cortile. La scuola è lo snodo e il raccordo della vita dei ragazzi e dei bambini che, accompagnati dalle mamme, ne usano il parco-giochi dell’edificio, unico parco presente in tutta la zona. Non sono presenti servizi sociali e culturali se non quello della circoscrizione che offre, di tanto in tanto, delle

attività per tutti gli abitanti, collaborando con la scuola, ogniqualvolta venga richiesto. La geografia antropologica è eterogenea essendo presenti famiglie di vari gruppi sociali, culturali e religiosi; l’omogeneità sta nel tasso d’immigrazione e pendolarismo. Gran parte delle persone, infatti, pur lavorando a Roma, vive in affitto in questo quartiere visto il costo relativo degli affitti. ona Franceschetti Scuola dell'Infanzia

Recentemente il plesso scuola dell'infanzia di via dei Lecci è entrato a far parte della famiglia dell'I.C. Caetani. La nuova struttura accoglie tre sezioni fino ad oggi ospitate nell’affollata scuola Bellardini di Collina dei Pini. Per lo più si tratta di bambini residenti nei pressi della nuova scuola, in località Franceschetti, che a seguito del recente sviluppo residenziale conta un gran numero di bambini dai zero ai cinque anni. La scuola è molto spaziosa, con tre comode aule per le attività a tavolino, un ampio salone di oltre 170 mq per attività libere, cucina con servizi. Ogni aula, distinta da una tinta di colori diversa, è dotata di un accesso al giardino esterno per le attività all’aperto, un bagno, locali per la segreteria, un locale deposito per i materiali ludici e didattici. 17 RUBBIAScuola dell'infanzia La Scuola è ubicata nella zona ovest fra le vie di collegamento con Aprilia, da una parte, e con Roma, dall’altra.

La Scuola rappresenta l’unico punto di aggregazione non essendo presenti servizi di alcun genere. L’economia è agricola a conduzione familiare. AUGUSTO IMPERIALI Località le Castella - Scuola primaria La scuola, ubicata nel cuore delle campagne della frazione, è nella zona Vigne Le Castella, nel nord-ovest del paese. Il plesso è adibito ad attività di Scuola Primaria. Visto l’aumento della popolazione scolastica, il plesso, che inizialmente era a piano terra, è stato ampliato con

l’aggiunta di un piano superiore. L’economia della zona è essenzialmente agricola, anche se alcune persone sono occupate nelle fabbriche del territorio. Negli ultimi anni si sono verificati casi sporadici di insediamenti di famiglie extracomunitarie che sono occupate nelle proprietà fondiarie più grandi.

CERCIABELLA Scuola dell'Infanzia e scuola primaria La frazione Cerciabella prende il nome da un’enorme quercia centenaria, oggi scomparsa. In zona Cerciabella sono presenti la scuola dell'infanzia e la scuola primaria. Le scuole sono situate lungo la Strada Provinciale per Latina: la scuola dell’infanzia, in locali al piano terra di una palazzina dista pochi metri dall’edificio costruito appositamente per ospitare la scuola primaria.

DON G. CASELLI

Zona Prato Cesarino - Scuola dell'Infanzia e scuola primaria

L'edificio è situato a Prato Cesarino ed è per attività di didattica della scuola primaria e dell'infanzia. La frazione di Prato Cesarino dista circa 12 chilometri dalla sede centrale. La scuola nata nel 1954, ha avuto diverse ubicazioni: dalla casa cantoniera, alla sacrestia della chiesa, quindi ai poderi Racioppi e Menegon, da ultimo al podere Marafini, dove viene istituita nel 1970 la prima sezione di scuola materna statale. Quest’ultima, per l’ampliamento delle sezioni, nel 1976, viene spostata presso l’abitazione Saro. Soltanto nel 1987, i due ordini di scuola si riuniscono grazie alla costruzione del nuovo plesso, in Via Ninfina II. PLESSI A. MARCUCCI E D. CAMBELLOTTI

Quartiere San Valentino - Scuola dell'Infanzia e Scuola primaria L'edificio ospita aule destinate alla didattica della scuola dell'infanzia e si trova a circa 300 metri dalla sede centrale. si sviluppa tutto su un piano e presenta un'ampia pertinenza verde destinata ad area giochi per i bambini.

La scuola, insieme alla parrocchia, costituisce il più importante punto di aggregazione in quanto i servizi presenti (una ludoteca, un centro ricreativo, un centro sportivo, un centro di accoglienza per portatori di handicap che abbiano assolto all’obbligo scolastico) sono utilizzati in forma sporadica e non sempre dalle persone residenti nel quartiere.

PLESSO S. ALERAMO

Quartiere san Valentino - Scuola Secondaria di primo grado L'edificio centrale del nostro Istituto Comprensivo si trova in Via G. Falcone nel quartiere San Valentino. La sede centrale si trova la piano primo di un edificio nato e destinato ad edilizia residenziale. Il plesso ospita la sede amministrativa dell'Istituto e ospita aule per attività di scuola secondaria di I grado (plesso S. Aleramo) e altre aule destinate ad attività di didattica della scuola primaria (plesso D. Cambellotti).

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“Antonio Bellardini • • • • • •

Cappuccetto Rosso • • • • •

“Augusto Imperiali” • • • • • •

“Duilio Cambellotti” • • • • • • • • • “Alessandro Marcucci” • • • • • • • • •

“Sibilla Aleramo” • • • • • • • Cerciabella primaria • • • • • •

Cerciabella infanzia •

17 rubbia • • • •

“Augusto Leonardi” • • • •

“Don Caselli” • • • • • • • •

CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI PRINCIPI FONDAMENTALI

La carta dei servizi della scuola ha come fonte di ispirazione fondamentale gli artt. 3, 33, 34 della costituzione italiana.

Uguaglianza L’erogazione del servizio scolastico è tesa al raggiungimento degli standard di apprendimento previsti per tutti gli alunni. La scuola, attraverso accodi e convenzioni con Enti esterni ed associazioni si attiva per: - sostenere le situazioni di difficoltà e di disagio, per prevenire il fenomeno della dispersione scolastica - orientare ad un apprendimento educativo che sia efficace durante tutto

l’arco della vita - curare la prima alfabetizzazione degli alunni stranieri - garantire l’acquisizione delle competenze chiave e dei livelli essenziali delle prestazioni - garantire opportunità di eccellenza per tutti gli alunni Imparzialità e regolarità I soggetti del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. La scuola attraverso tutte le sue componenti garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni normative in materia. Come previsto nel codice di comportamento dei dipendenti della pubbliche amministrazioni, il personale si impegna a garantire il buon funzionamento del servizio ispirandosi a principi di imparzialità e buon andamento.

Accoglienza e integrazione L’accoglienza viene attivata mediante: - presentazione del servizio scolastico alle famiglie nel periodo che precede le iscrizioni, a cura del Dirigente Scolastico o del docente delegato - presentazione dell’organizzazione didattica alle famiglie all’inizio dell’ attività didattica o nel periodo immediatamente precedente a cura dei docenti - colloqui scuola /famiglia finalizzati alla conoscenza degli alunni neo iscritti nelle scuole dell’infanzia e primaria, durante il primo mese di attività didattica L’integrazione nel gruppo classe avviene gradualmente nella scuola dell’infanzia mediante la gradualità degli inserimenti. L’integrazione e l’alfabetizzazione degli alunni stranieri avviene tramite il supporto di mediatori culturali e facilitatori linguistici.

Scelta della scuola, obbligo scolastico e frequenza

Scuola dell’infanzia: le iscrizioni nei vari plessi vengono accolte compatibilmente con le risorse strutturali disponibili e con le risorse umane assegnate. In caso di eccedenza di domande, qualora il genitore non accolga altra sede eventualmente disponibile, le richieste vengono graduate tenendo conto di criteri stabiliti dal consiglio di istituto e riportati nel regolamento interno. Scuola dell’obbligo: l’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi e la regolarità della frequenza vengono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico. Nell’ambito delle attività di Orientamento la scuola aiuta gli studenti: - ad acquisire consapevolezza delle proprie capacità - a scegliere il percorso di studi più idoneo al termine del primo ciclo di istruzione.

Partecipazione, efficienza, trasparenza Istituzioni, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della carta attraverso una gestione partecipata della scuola nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio.

L’istituzione scolastica garantisce la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente. L’attività scolastica ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità, nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa in genere. Per le stesse finalità la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’amministrazione.

Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, previsti per ciascun ordine di scuola. L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l’amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.

Fattori di qualità La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale è responsabile della qualità delle attività educative. Grazie alla collaborazione e al concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per i raggiungimento delle finalità istituzionali. La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni. Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi, e la rispondenza alle esigenze dell’utenza. Nella programmazione dell’azione educativa e didattica i docenti nella scuola dell’obbligo, devono adottare con il coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana, in modo da evitare, nella stessa giornata, un sovraccarico di materiali didattici da trasportare. Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la programmazione didattica del consiglio di classe o del team docente tenendo presente la necessità di rispettare razionali tempi di studio degli alunni. Nel rispetto degli obiettivi formativi previsti dagli ordinamenti scolastici e della programmazione educativa e didattica, si deve tendere ad assicurare ai bambini, nelle ore extrascolastiche, il tempo da dedicare al gioco o all’attività sportiva o allo svolgimento di attività previste dalla famiglia. Nel rapporto con gli allievi, in particolare con i più piccoli, i docenti colloquiano in modo pacato e teso al convincimento. Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti.

Progetto educativo e programmazione La scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicizzazione dei seguenti documenti: - Piano dell’Offerta formativa, elaborato dal collegio dei docenti sulla base dei criteri stabiliti dal consiglio di Istituto

- Regolamento interno di istituto predisposto dal Consiglio di Istituto - Programma finanziario annuale proposto dalla Giunta esecutiva e deliberato dal consiglio di Istituto (dal 2010)4 - Patto educativo di corresponsabilità per ciascun ordine di scuola: deliberato dal collegio docenti e dal consiglio di istituto - Contratto formativo quale dichiarazione esplicita e partecipata dell’operato della scuola POF Il POF contiene le scelte educative ed organizzative delle risorse e costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica. Definisce in modo razionale e produttivo l’organizzazione delle attività in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi elaborati dai competenti organi della scuola. Costituiscono parte integrante del pof: a) la Programmazione educativa b) il Programma Annuale di Inclusione (PAI) c) i progetti d) i criteri e i parametri per la verifica, la misurazione e la valutazione dei risultati CONTRATTO FORMATIVO Esso si stabilisce in particolare tra il docente e l’allievo ma coinvolge l’intero gruppo docente. Sulla base del contratto formativo, elaborato nell’ambito ed in coerenza degli obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali, l’allievo deve conoscere: -gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo -il percorso per raggiungerli -le fasi del suo curricolo Il docente deve: -esprimere la propria offerta formativa - motivare il proprio intervento didattico -esplicitare le strategie,gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione Il genitore deve - conoscere l’offerta formativa - esprimere pareri e proposte - collaborare nelle attività

SERVIZI AMMINISTRATIVI La scuola individua, fissandone e pubblicandone gli standard e garantendone altresì l’osservanza e il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi di amministrativi: celerità delle procedure, trasparenza; informatizzazione dei servizi di segreteria, tempi di attesa agli sportelli; flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico. Ai fini di un miglior servizio per l’utenza, si può derogare dagli standard fissati. Standard specifici delle procedure 1. La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata “a vista” nei giorni previsti, in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace. 2. La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione in forma cartacea ed assistenza, laddove fosse necessario, per le iscrizioni on line. 3. Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con votazione

e/o giudizi 4. Gli attestati e i documenti sostitutivi di diploma sono consegnati “a vista”, a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali 5. I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati dal capo di Istituto o dai docenti incaricati entro cinque giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio 6. Gli uffici di segreteria, compatibilmente con la dotazione organica di personale amministrativo, garantiscono un orario di apertura al pubblico di mattina e di pomeriggio, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio Il consiglio di Istituto delibera in merito sulla base delle indicazioni degli utenti e dei loro rappresentanti. L’ufficio di direzione riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia secondo un orario di apertura comunicato con appositi avvisi. 7. La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendano il nome dell’istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste Per l’informazione vengono seguiti i seguenti criteri: 8. Ciascun istituto deve assicurare spazi visibili all’informazione, in particolare sono predisposti: - Tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti ( orario dei docenti, orario, funzione e dislocazione del personale amministrativo, tecnico e ausiliario) - Organigramma degli organi collegiali - Organico del personale docente e Ata - Albo di istituto - Albo sindacale Presso l’ingresso e presso gli uffici devono essere disponibili operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio Gli operatori scolastici devono indossare il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per l’intero orario di lavoro Tutti i documenti inerenti il progetto educativo e l’organizzazione devono avere adeguata pubblicità mediante affissione all’albo e pubblicazione sul sito della scuola. Orario Sportello Segreteria Dal 1 settembre al 30 giugno: � Lunedì 11.00-13.00 e 15.00-16.30 � Martedì 11.00-13.00 e 15.00-16.30 � Mercoledì 11.00-13.00 e 15.00-16.30 � Giovedì 11.00-13.00 e 15.00-16.30 � Venerdì 11.00-13.00 e 15.00-16.30 Nei mesi di luglio e agosto: tutti i giorni dalle ore 11,00 alle 13,00. Per la trattazione di pratiche particolari prendere appuntamento con l’Amministrativo del settore. Per urgenze e per fissare appuntamenti con il Dirigente Scolastico telefonare al numero 069695035 CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantire una

permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi.La scuola si impegna a sensibilizzare le istituzioni interessate, al fine di garantire agli operatori ed agli alunni la sicurezza interna ed esterna nell’ambito della pertinenza scolastica. Ciascun plesso scolastico è dotato di un piano di evacuazione e di un documento di valutazione dei rischi. Le condizioni ambientali e i servizi garantiti nei singoli plessi sono elencati nelle descrizioni analitiche pubblicate sul sito dell’Istituto. PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Procedura dei reclami I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax o mail e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici devono essere successivamente sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non circostanziati. Il Capo di Istituto, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e comunque non oltre 15 giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del capo di istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Valutazione del servizio Elementi utili alla valutazione del servizio ed eventuali proposte, saranno raccolti tramite gli organi collegiali che prevedono la partecipazione dei genitori. Il Capo di Istituto, quale responsabile della gestione dell’istituto, relaziona annualmente al collegio docenti e consiglio di istituto circa i reclami ed i provvedimenti adottati nell’ottica del miglioramento dei servizi. ATTUAZIONE Entro il 30 giugno di ciascun anno scolastico il Dirigente Scolastico, quale responsabile della gestione unitaria dell’Istituto, verifica con il collegio docenti l’attuazione dell’offerta formativa; e sottopone al consiglio di istituto la verifica dell’attuazione del programma finanziario annuale.

ORGANICO PTOF

ORGANICO

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Scuola Primaria 43 13 2

3

Scuola Infanzia 32 10 1+

6h

Scuola Secondaria 5 1 6 4 16 h 16 h 16 h 6 h 6 h 4 h 8h 16h

O.P.

Pm

1

Pam

1

Pla

1

Pusel

1

Assistenti Amministrativi 6

DSGA 1

Collaboratori Scolastici 15

ORGANICO

ISTITUTO

2016/2017

co

mu

ne

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ste

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tec

no

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ia

Scuola Primaria 45 15 2 2+

8h

Scuola Infanzia 32 12 1+

6h

Scuola Secondaria 5 1+

9h

6+

15h

4+

9h

1 1 1 8 h 6 h 4 h 9h 1

O.P.

Pm

2

Pam

2

Pla

2

Pusel

1

Assistenti Amministrativi 6

DSGA 1

Collaboratori Scolastici 16

+

ASSEGNAZIONE ALLE SEDI

Il MIUR con nota Prot. n. AOODGPER 6900 , nel ribadire che i criteri per l'assegnazione dei docenti alle sedi scolastiche non sono più oggetto di contrattazione, ribadisce comunque le seguenti indicazioni.

Il dirigente scolastico, in relazione ai criteri generali stabiliti dal Consiglio di circolo o di istituto ed conformemente al piano annuale delle attività deliberato dal Collegio dei docenti assegna i docenti di scuola primaria e infanzia ai plessi e i docenti di I e II grado alle succursali in base ai seguenti criteri:

1. Il rispetto della continuità educativo - didattica dovrà essere considerato obiettivo prioritario. Pertanto tutti i docenti hanno diritto di permanere nel plesso in cui operano, fatto salvo il prioritario utilizzo dei docenti specialisti di lingua nei plessi sprovvisti di docenti specializzati per le ore necessarie a garantire l'insegnamento della seconda lingua a tutti gli alunni aventi titolo in base alla normativa vigente. 2. Nell'assegnazione ai plessi, al fine di assicurare il miglior andamento del servizio scolastico, si terrà conto anche delle specifiche competenze professionali dei docenti (es. conoscenza della lingua inglese in assenza di altri docenti specializzati), in coerenza con quanto previsto dalla progettazione didattico –organizzativa elaborata nel piano dell'offerta formativa, anche sulla base delle opzioni manifestate dai singoli docenti. 3. Il rispetto dei precedenti commi 1 e 2 non impedisce ai singoli docenti di presentare domanda di assegnazione ad altri plessi. Ogni docente infatti ha diritto di essere collocato nel plesso richiesto, compatibilmente con il numero dei posti non occupati in base ai precedenti commi e fatto salvo la necessità di assicurare l'insegnamento della lingua inglese . 4. Le domande di assegnazione ad altro plesso e/o succursale, dovranno essere inviate alla direzione dell'istituto, in tempo utile per il completamento delle operazioni prima dell'inizio delle lezioni. 5. I docenti che assumono servizio per la prima volta nell'istituto, potranno presentare domanda di assegnazione al singolo plesso e/o succursale, per i posti vacanti dopo le sistemazioni dei docenti già appartenenti all'organico del precedente anno scolastico. 6. In caso di concorrenza di più domande sul medesimo posto o in caso di perdita di posti nel plesso o scuola, l'individuazione sarà disposta nel rispetto della graduatoria formulata in base alla tabella di valutazione dei titoli ai fini delle utilizzazioni allegata all'OM n. 64/2011 concernente le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente per l'anno scolastico in corso. 7. Le assegnazioni saranno disposte secondo le seguenti fasi: a. Assegnazione dei docenti che garantiscono l'insegnamento della lingua straniera nella scuola primaria; b. Assegnazione dei docenti che permangono nello stesso plesso; c. Assegnazione dei docenti che hanno fatto domanda di essere assegnati ad un plesso scolastico; d. Assegnazione dei docenti che entrano a far parte dell'organico funzionale dell'istituto per la prima volta; 8. I docenti possono presentare motivato reclamo al dirigente scolastico entro cinque giorni dalla pubblicazione all'albo della scuola del provvedimento di assegnazione.

Il dirigente scolastico, su richiesta degli interessati, assegna il personale ATA alle sedi associate, alle succursali e ai plessi sulla base dei seguenti criteri:

1) mantenimento della continuità nella sede occupata nel corrente anno scolastico; 2) maggiore anzianità di servizio; 3) disponibilità del personale stesso a svolgere specifici incarichi previsti dal CCNL; 4) le domande di assegnazione ad altro plesso, succursale o sede associata, dovranno inviate alla direzione dell'istituto, prima dell'inizio delle lezioni. 5) Il personale ATA può presentare motivato reclamo al dirigente scolastico entro cinque giorni dalla

pubblicazione all'albo della scuola del provvedimento di assegnazione.

Le predette operazioni saranno oggetto di informativa sindacale ai sensi dell'art. 6 del CCNL – comparto scuola

COLLEGIO DEI DOCENTI Le competenze del collegio dei docenti, fino alla riforma degli organi collegiali, risultano da una combinata lettura dell’art. 7 del T.U. 297/’74, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL. Nel rispetto della libertà d’insegnamento costituzionalmente garantita a ciascun docente, il collegio ha potere deliberante in ordine alla didattica e particolarmente su:

1. l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa (art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275); 2. l’adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del

coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a) T.U.); 3. l’adozione delle iniziative per il sostegno di alunni handicappati e di figli di lavoratori stranieri(art. 7

comma 2 lett. m e n T.U.) e delle innovazioni sperimentali di autonomia relative agli aspetti didattici dell’organizzazione scolastica(art. 2, comma 1 DM 29.05.1999 n. 251, come modificato dal DM. 19.07.1999 n. 178);

4. la redazione del piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione (art. 13 del CCNI 31.08.1999);

5. la suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o quadrimestri, ai fini della valutazione degli alunni (art. 7 comma 2 lett. c T.U., art. 2 OM 134/2000);

6. l’adozione dei libri di testo, su proposta dei consigli di interclasse o di classe, e la scelta dei sussidi didattici (art. 7 comma 2 lett. e T.U.);

7. l’approvazione, quanto agli aspetti didattici, degli accordi con reti di scuole (art. 7 comma 2 D.P.R. 08.03.1999 n. 275);

8. la valutazione periodica dell’andamento complessivo dell’azione didattica (art. 7 comma 2 lett. d T.U.);

9. lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.);

10. la valutazione dello stato di attuazione dei progetti per le scuole situate nelle zone a rischio (art. 4 comma 12 CCNI 31.08.1999);

11. l’identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL 26.05.1999 e art. 37 del CCNI 31.08.1999), con la definizione dei criteri d’accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei risultati attesi;

12. la delibera, nel quadro delle compatibilità con il P.O.F. e delle disponibilità finanziarie, sulle attività aggiuntive di insegnamento e sulle attività funzionali all’insegnamento (art. 25 CCNL).

Formula inoltre proposte e/o pareri: 1. sui criteri per la formazione delle classi, l’assegnazione dei docenti e sull’orario delle lezioni (art. 7

comma 2 lett. b T.U.); 2. su iniziative per l’educazione alla salute e contro le tossicodipendenze (art. 7 comma 2 lett. q T.U.); 3. sulla sospensione dal servizio di docenti quando ricorrano particolari motivi di urgenza (art. 7 comma

2 lett. p T.U.).

Dipartimenti Disciplinari

Con l’espressione “dipartimenti disciplinari ” si intendono quelle articolazioni del Collegio dei Docenti di una Istituzione Scolastica formate dai docenti che appartengono alla stessa disciplina o alla medesima area disciplinare, preposti per prendere decisioni comuni su determinati aspetti importanti della didattica.

L'istituzione del dipartimento è prevista dal D.L.vo n.297/1994 Testo unico, che all'art. 7 recita: "Il collegio dei docenti si articola in dipartimenti disciplinari e interdisciplinari e in organi di programmazione didattico-educativa e di valutazione degli alunni".

Ciascuna Istituzione Scolastica, generalmente, individua il numero di Dipartimenti Disciplinari da attivare, utilizzando dei criteri che possono essere:

• istituzione di un dipartimento per ogni materia o per materie affini (Dipartimento di Matematica e Fisica, Dipartimento di Lettere, Dipartimento di Scienze);

• istituzione di un dipartimento per ogni area disciplinare (Dipartimento dell’area letteraria; Dipartimento dell’area logico-matematica, etc.)

In sede di dipartimento disciplinare, i docenti sono chiamati a:

• concordare scelte comuni inerenti al valore formativo e didattico-metodologico,

• programmare le attività di formazione/aggiornamento in servizio,

• comunicare ai colleghi le iniziative che vengono proposte dagli enti esterni e associazioni,

• programmare le attività extracurricolari e le varie uscite didattiche.

Durante le riunioni di dipartimento, i docenti:

• discutono circa gli standard minimi di apprendimento, declinati in termini di conoscenze, abilità e competenze,

• definiscono i contenuti imprescindibili delle discipline, coerentemente con le Indicazioni Nazionali,

• definiscono il numero di prove di verifica scritte e/o orali per i quadrimestri o per i trimestri,

• definiscono, eventualmente, programmazioni per obiettivi minimi e/o differenziati per gli alunni con disabilità, BES e DSA,

• rivedono i criteri e le griglie di valutazione degli apprendimenti,

• individuano le linee comuni dei piani di lavoro individuali,

• propongono la costituzione di archivi comuni per le prove di verifica,

• programmano prove parallele intermedie e finali,

• programmano i test d'ingresso per le classi (generalmente prime e terze),

• formulano eventuali proposte di revisione del Piano dell'Offerta Formativa,

• formulano proposte di eventuali corsi di aggiornamento/formazione,

• redigono liste di materiali che possono essere utili per laboratori,

• propongono l'acquisto di libri utili per la didattica.

Oltre alla mera "scelta" dei nuclei fondanti delle discipline, in sede di dipartimento dovrebbero essere avviate delle riflessioni didattiche, pedagogiche, metodologiche ed epistemologiche, volte a migliorare il processo di insegnamento/apprendimento. È bene ricordare che l'azione didattica deve favorire l'apprendimento da parte del discente, quindi un confronto diretto può di certo far sì che ciascun docente possa far tesoro delle esperienze realizzate dai colleghi. Ogni docente attiva delle metodologie proprie e che egli stesso ritiene più idonee di altre, ma il concetto di metodologia più idonea può essere fine a sé stesso, in quanto le proprie "tecniche" devono essere sempre in fieri, perché diversi sono i contesti e diverse sono le cose che necessitano di risposte differenti.

Come già anticipato, da diversi anni molte scuole affidano ai dipartimenti anche la redazione di prove d’ingresso comuni a tutte le classi per valutare i livelli degli studenti e attivare le strategie più idonee per l’eventuale recupero e per la verifica del raggiungimento degli obiettivi inerenti agli anni scolastici pregressi.

Compito dei dipartimenti è anche la progettazione degli interventi di recupero, la valutazione delle proposte di adozione dei libri di testo e l’acquisto di materiale utile per la didattica.

In un contesto così importante, qual è il ruolo del coordinatore del dipartimento?

Il Docente coordinatore delle attività del Dipartimento viene generalmente eletto dai membri del Dipartimento stesso durante la prima riunione di settembre. Il ruolo del coordinatore del dipartimento ha un'importanza fondamentale nell'organizzazione dei lavori di questa importantissima articolazione del Collegio dei Docenti. Infatti, tale figura deve essere ricoperta da docenti esperti in campo didattico e costantemente aggiornati. L'esperienza non sempre corrisponde all'anzianità di servizio, ma a una serie di fattori che si acquisiscono non obbligatoriamente andando avanti negli anni.

Il Coordinatore deve essere il moderatore del dibattito, deve essere un profondo conoscitore della normativa vigente e ricordare ai colleghi che il Presidente della Repubblica ha emanato, in data 15 marzo 2010, i Regolamenti di riordino dei licei, degli istituti tecnici e degli istituti professionali.

Alla luce di ciò, i coordinatori hanno il compito di sottolineare gli elementi di novità, già introdotti da 4 anni, focalizzando l'attenzione sul concetto di competenza.

Purtroppo, soprattutto in un contesto di scuola secondaria di secondo grado, si pone spesso scarsa attenzione alla fase di programmazione e i momenti di vero confronto sono pochi. Forse bisognerebbe, come nella scuola primaria, avviare dei percorsi obbligatori dedicati alla programmazione?

Il Coordinatore ha quindi il ruolo di illustrare gli elementi di novità e favorire il dibattito, curando anche l'aspetto di relazione con la dirigenza in merito a quanto emerso da tale dibattito. Dal confronto emergeranno nuove idee e proposte di cui si farà garante.

Nell'elaborazione dei "nuclei fondanti" il coordinatore deve ricordare ai colleghi che le Nuove Indicazioni, pur lasciando grandissima autonomia di contestualizzazione nelle varie realtà scolastiche, danno delle precise direttive su cosa va fatto nel primo biennio, nel secondo biennio e al quinto anno.

La discussione sulla "fattibilità " o meno di quanto espresso nei documenti ministeriali può essere di certo utile, ma allo stesso tempo non autorizza a ignorare l’introduzione di questi elementi di novità.

Per tale ragione il coordinatore deve essere promotore dell'adeguamento alle novità, anche se sarà compito del singolo docente portare avanti quanto stabilito in sede di dipartimento. Non è possibile fare didattica alla vecchia maniera, non si può continuare a fare come si è sempre fatto, la scuola di oggi non è "progettata" per continuare a fare ciò che si è sempre fatto. Vi è un vero e proprio salto dimensionale che vede al centro di tutto lo sviluppo delle competenze.

Proprio per questo, il coordinatore deve ricordare ai docenti che le varie Raccomandazioni del Parlamento Europeo sono progettati mettendo in primo piano le competenze.

Questa attenzione è dovuta al fatto che il mondo di oggi è in rapida evoluzione e i giovani di oggi sono soggetti a cambiamenti molto repentini, di conseguenza la scuola non può continuamente adeguarsi a una tale evoluzione, ma deve piuttosto fornire gli strumenti necessari per muoversi all'interno di tale realtà molto complessa. Per tale ragione, tra le competenze chiave di cittadinanza, troviamo anche la competenza "imparare ad imparare".

Le riunioni di Dipartimento sono convocate almeno in quattro momenti distinti dell’anno scolastico:

• prima dell’inizio delle attività didattiche (settembre) per stabilire le linee generali della programmazione annuale alla quale dovranno riferirsi i singoli docenti nella stesura della propria programmazione individuale;

• all’inizio dell’anno scolastico (fine settembre) per concordare l’organizzazione generale del Dipartimento (funzionamento dei laboratori e/o aule speciali, ruolo degli assistenti tecnici, acquisti vari, ecc…), proporre progetti da inserire nel P.O.F. da realizzare e/o sostenere e discutere circa gli esiti delle prove d’ingresso;

• al termine del primo quadrimestre (inizio febbraio) per valutare e monitorare l’andamento delle varie attività e apportare eventuali elementi di correzione;

• prima della scelta dei libri di testo (aprile-maggio) per dare indicazioni sulle proposte degli stessi.

Si rammenta inoltre che compete al Dipartimento la revisione dei criteri e delle griglie di valutazione distinte per biennio e triennio, la revisione dei criteri e delle griglie di valutazione del comportamento, la definizione azioni di integrazione e definizione di massima delle programmazioni per obiettivi minimi e/o differenziati per gli alunni disabili, la formulazione di proposte di revisione del POF.

COLLABORAZIONI

- Comune di Cisterna di Latina

- Biblioteca Comunale - Cisterna di Latina

- Polo Liceale Ramadù - Cisterna di Latina

- Scuole in rete: IC Pollione Formia, Ist. Filosi di Terracina, IC

Plinio di Cisterna di Latina, IC Volpi di Cisterna di Latina

- Comitati genitori dell’IC Leone Caetani

- Lions Club – Sez. Sabaudia San Felice Circeo

- Comitato CONI - Roma

- PEGASUS GALAXIA – Associazione sportiva dilettantistica -

Roma

- Ass. Teatrale ESTROVAGANTI Teatro – Nettuno

- Ass. ASTREA

- Ass. culturale LA VALIGIA DI CARTONE – Latina

- Ass. AIDO – Cisterna di latina

- Comitato spontaneo “Canto per te” - Cisterna di Latina

- EUROMED – Casa famiglia – Cisterna di Latina

- Gruppo Scout - Cisterna di Latina

- Ass. MUSIKE’ – Cisterna di Latina

- Ass. ONLUS “Condividi con noi” - Minturno

CONVENZIONI

- Mondo Digitale – “nonni in internet”

- Università Roma Tre

- Università Lumsa

AA.SS.2016/2018

L’Istituto Comprensivo

• Sostiene la cultura dell´innovazione , della ricerca e della sperimentazione

• Promuove l´arricchimento professionale permanente

• Fornisce gli strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e l’acquisizione di

competenze necessarie nell’ambito delle specifiche professionalità.

• Propone l’aggiornamento dei docenti nell’ottica dell’educazione permanente in ottemperanza della L.

107/15, cc. 121-125 per i seguenti ambiti:

- Competenze digitali

- Innovazione didattica e metodologica

- Inclusione

- Didattica delle discipline

- Comunicazione educativa nei rapporti Scuola-Famiglia

- Comunità

- Autovalutazione, Valutazione, Miglioramento.

- Sicurezza a scuola.

Le proposte saranno attuate compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, nelle forme consone

all’aggiornamento .

Si propone la formazione del personale ATA per gli specifici ambiti di lavoro, sicurezza e privacy

PTOF ALUNNI Quadro Statistico per l'Anno Scolastico 2015/2016

SC. SECONDARIA DI I° GRADO "S. ALERAMO"

Classe Maschi Femmine Totale

1A NORMALE 7 17 24

2A NORMALE 10 12 22

3A NORMALE 9 5 14

1B NORMALE 12 6 18

2B NORMALE 10 8 18

3B NORMALE 14 5 19

1C NORMALE 15 7 22

3C NORMALE 6 8 14

---------------------------------------------------------------- -- -- --

Totale alunni per anno di corso (1) 34 30 64

Totale alunni per anno di corso (2) 20 20 40

Totale alunni per anno di corso (3) 29 18 47

Numero totale alunni 83 68 151

Numero totale classi 8

Numero totale corsi 1

SCUOLA PRIMARIA ISOLABELLA

Classe Maschi Femmine Totale

1A COMUNE 12 2 14

2A COMUNE 4 6 10

3A COMUNE 11 6 17

4A COMUNE 5 3 8

5A COMUNE 5 3 8

---------------------------------------------------------------- -- -- --

Totale alunni per anno di corso (1) 12 2 14

Totale alunni per anno di corso (2) 4 6 10

Totale alunni per anno di corso (3) 11 6 17

Totale alunni per anno di corso (4) 5 3 8

Totale alunni per anno di corso (5) 5 3 8

Numero totale alunni 37 20 57

Numero totale classi 5

Numero totale corsi 1

SC. PRIMARIA DUILIO CAMBELLOTTI

Classe Maschi Femmine Totale

1A COMUNE 10 5 15

2A COMUNE 7 9 16

3A COMUNE 8 8 16

4A COMUNE 9 14 23

5A COMUNE 17 3 20

1B COMUNE 8 6 14

2B COMUNE 7 11 18

3B COMUNE 8 6 14

---------------------------------------------------------------- -- -- --

Totale alunni per anno di corso (1) 18 11 29

Totale alunni per anno di corso (2) 14 20 34

Totale alunni per anno di corso (3) 16 14 30

Totale alunni per anno di corso (4) 9 14 23

Totale alunni per anno di corso (5) 17 3 20

Numero totale alunni 74 62 136

Numero totale classi 8

Numero totale corsi 1

SC. PRIMARIA A. BELLARDINI

Classe Maschi Femmine Totale

1A COMUNE 9 7 16

2A COMUNE 10 10 20

3A COMUNE 11 11 22

4A COMUNE 9 12 21

5A COMUNE 11 11 22

1B COMUNE 11 6 17

2B COMUNE 9 8 17

3B COMUNE 11 10 21

4B COMUNE 10 10 20

5B COMUNE 11 9 20

---------------------------------------------------------------- -- -- --

Totale alunni per anno di corso (1) 20 13 33

Totale alunni per anno di corso (2) 19 18 37

Totale alunni per anno di corso (3) 22 21 43

Totale alunni per anno di corso (4) 19 22 41

Totale alunni per anno di corso (5) 22 20 42

Numero totale alunni 102 94 196

Numero totale classi 10

Numero totale corsi 1

SC. PRIMARIA AUGUSTO IMPERIALI

Classe Maschi Femmine Totale 1A COMUNE 13 10 23 2A COMUNE 2 8 10 3A COMUNE 6 14 20

4A COMUNE 13 9 22 5A COMUNE 6 8 14 ---------------------------------------------------------------- -- -- --

Totale alunni per anno di corso (1) 13 10 23 Totale alunni per anno di corso (2) 2 8 10 Totale alunni per anno di corso (3) 6 14 20 Totale alunni per anno di corso (4) 13 9 22

Totale alunni per anno di corso (5) 6 8 14 Numero totale alunni 40 49 89 Numero totale classi 5 Numero totale corsi 1

SCUOLA PRIMARIA CERCIABELLA

Classe Maschi Femmine Totale

1A COMUNE 14 10 24

2A COMUNE 14 3 17

3A COMUNE 8 10 18

4A COMUNE 10 5 15

5A COMUNE 8 2 10

---------------------------------------------------------------- -- -- --

Totale alunni per anno di corso (1) 14 10 24

Totale alunni per anno di corso (2) 14 3 17

Totale alunni per anno di corso (3) 8 10 18

Totale alunni per anno di corso (4) 10 5 15

Totale alunni per anno di corso (5) 8 2 10

Numero totale alunni 54 30 84

Numero totale classi 5

Numero totale corsi 1

SCUOLA PRIMARIA PRATO CESARINO

Classe Maschi Femmine Totale 1A COMUNE 10 8 18 2A COMUNE 7 16 23

3A COMUNE 14 7 21 4A COMUNE 14 8 22 5A COMUNE 10 11 21 ---------------------------------------------------------------- -- -- --

Totale alunni per anno di corso (1) 10 8 18 Totale alunni per anno di corso (2) 7 16 23 Totale alunni per anno di corso (3) 14 7 21 Totale alunni per anno di corso (4) 14 8 22

Totale alunni per anno di corso (5) 10 11 21 Numero totale alunni 55 50 105 Numero totale classi 5 Numero totale corsi 1

SC. DELL'INFANZIA A. MARCUCCI

Classe Maschi Femmine Totale

1A COMUNE 13 11 24

1B COMUNE 14 14 28

1C COMUNE 12 12 24

1D COMUNE 14 11 25

1E COMUNE 15 9 24

---------------------------------------------------------------- -- -- --

Totale alunni per anno di corso (1) 68 57 125

Numero totale alunni 68 57 125

Numero totale classi 5

Numero totale corsi 1

SC. DELL'INFANZIA A. BELLARDINI

Classe Maschi Femmine Totale

1A COMUNE 8 17 25

1B COMUNE 16 9 25

1C COMUNE 11 14 25

1D COMUNE 17 12 29

1E COMUNE 13 12 25

---------------------------------------------------------------- -- -- --

Totale alunni per anno di corso (1) 65 64 129

Numero totale alunni 65 64 129

Numero totale classi 5

Numero totale corsi 1

SC. DELL'INFANZIA 17 RUBBIA

Classe Maschi Femmine Totale

1A COMUNE 14 7 21

1B COMUNE 12 11 23

1C COMUNE 16 7 23

---------------------------------------------------------------- -- -- --

Totale alunni per anno di corso (1) 42 25 67

Numero totale alunni 42 25 67

Numero totale classi 3

Numero totale corsi 1

SCUOLA DELL'INFANZIA CERCIABELLA

Classe Maschi Femmine Totale

1A COMUNE 13 8 21

1B COMUNE 11 10 21

---------------------------------------------------------------- -- -- --

Totale alunni per anno di corso (1) 24 18 42

Numero totale alunni 24 18 42

Numero totale classi 2

Numero totale corsi 1

SC. DELL'INFANZIA DOTT.A.LEONARDI - ISOLABELLA

Classe Maschi Femmine Totale

1A COMUNE 10 11 21

1B COMUNE 12 9 21

---------------------------------------------------------------- -- -- --

Totale alunni per anno di corso (1) 22 20 42

Numero totale alunni 22 20 42

Numero totale classi 2

Numero totale corsi 1

SC. DELL'INFANZIA D. G. CASELLI PRATO CESARINO

Classe Maschi Femmine Totale

1A COMUNE 12 16 28

1B COMUNE 16 12 28

1C COMUNE 8 8 16

---------------------------------------------------------------- -- -- --

Totale alunni per anno di corso (1) 36 36 72

Numero totale alunni 36 36 72

Numero totale classi 3

Numero totale corsi 1

DIDATTICA

PROGETTI

INSIEME …PER LA

PACE

TESTIMONI DI PACE DI IERI ….E DI OGGI

Conoscere la vita ed il messaggio di pace di

dall’Antico Testamento fino ai “costruttori di

pace” nella nostra società

LA PACE …..NELLE FESTE CRISTIANE

Riflettere , attraverso il Natale e la Pasqua, sulla

libertà e la gioia del dono in opposizione alla

logica del possesso e dell’egoismo insito nella

società.

LAVORARE..PER

LA PACE

Curare un

rapporto di

collaborazione con

le Associazioni

GEMELLAGGIO ….”ALLA

RICERCA DELLA PACE”

Favorire un gemellaggio tra

gli alunni del nostro Istituto e

quelle di altri Istituti sul

valore universale della pace.

PAPA FRANCESCO ED IL SUO

MESSAGGIO DI PACE

Scoprire come il valore della

Pace sia presente negli scritti

di Papa Francesco e nei

documenti della Chiesa LA PACE TRA LE RELIGIONI

. Conoscere l’importanza nel mondo di

oggi del dialogo interreligios

LA PACE…UN VALORE DA

COSTRUIRE

Partecipare ad uno spettacolo

Istituto Comprensivo

“Leone Caetani”

aa.ss. 2015-2018

PROGETTO AMBIENTE Educazione allo Sviluppo Sostenibile

“ Una terra da amare, un pianeta da

salvare” Premessa

delle risorse naturali e degli ecosistemi trovando sostegno reciproco. La scelta di dedicare un decennio internazionale all’educazione sostenibile trova origine

nel Vertice Mondiale sullo Sviluppo Sostenibile a Johannesburg nel 2002.

La decrescita è una corrente di pensiero politico, economico e sociale favorevole alla

riduzione controllata, selettiva e volontaria della produzione economica e dei

consumi, con l’obiettivo di stabilire relazioni di equilibrio ecologico tra l’uomo e la

natura, nonché di equità tra gli esseri umani stessi. Il degrowth si basa su cinque pilastri:

•autoproduzione •localizzazione •sobrietà •energie rinnovabili e nuove tecnologie a basso impatto ambientale •relazioni umane e la non violenza Lo sviluppo sostenibile è basato su un corretto uso delle risorse naturali, quali:

� Acqua

� Energia

� Terra

� Aria

� biodiversità in modo da garantire l’uso anche alle generazioni future La scuola riveste un ruolo importante nel creare abitudini corrette, formare i

cittadini e i consumatori di domani indirizzando i bambini e le famiglie

� Convegni

� Laboratori

� Giornate a tema

� Partecipazione a concorsi

� Cooperazione con associazioni ed enti

� Escursioni naturalistiche

� Uscite didattiche

� Formazione Finalità

� Sviluppare il pensiero critico, il senso di incertezza e del limite riferito agli effetti del proprio agire quotidiano,

indurre il senso di collettività e responsabilità nei confronti del PIANETA Obiettivi

� Acquisire concetti ecologici di base in campo ecologico- scientifico e geografico-storico

� Conoscere gli ecosistemi e l’uso diacronico e sincronico dell’ambiente da parte dell’uomo

� Scoprire cause e conseguenze dei cambiamenti climatici e dello stato ambientale Obiettivi

� Conoscere le misure di salvaguardia esistenti dell’ambiente

� Conoscere l’impatto ambientale delle filiere agroalimentari

� Conoscere lo sviluppo della scienza e della tecnologia per la biodiversità e

l’agricoltura

� Interrogarsi sulle soluzioni per affrontare problemi quali l’inquinamento, i rifiuti e la raccolta differenziata

Obiettivi

� Ipotizzare soluzioni innovative

� Sviluppare l’etica della cura

� Sostenere azioni di solidarietà e sostenibilità

� Acquisire stili di vita corretti

� Sviluppare il senso di cittadinanza locale e mondiale Criteri di qualità dell’educazione allo sviluppo sostenibile

� Flessibilità

� Innovazione educativa

� Cooperazione delle diverse agenzie educative

� Modifica degli stili comportamentali

� Ricerca

� Trasversalità

� MEZZI E STRUMENTI

� Fotocopie, schede, appositamente predisposte, materiale vario di cancelleria,

macchina fotografica

� PRODUZIONE ALUNNI

� Schede, mappe, carte tematiche, documentazione foto grafica, ipertesti, creazione di

oggetti con materiale riciclato, mostra, spettacoli

� VALUTAZIONE

� Il progetto sarà valutato controllando i processi individuali, per il cambiamento che

produce nelle capacità, nelle competenze, nei comportamenti e avverrà in itinere

senza prevedere momenti specifici

� STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE

� Osservazioni, discussioni, dibattiti, giochi di simulazione, attività di cooperazione di autonomia decisionale, realizzazione di materiali e loro presentazione

� TEMPI

� Anno scolastico 2014-2015

� DOCENTI COINVOLTI

� Essendo un insegnamento trasversale può coinvolgere tutti i docenti LABORATORIO

“ORTO A KM ZERO” Premessa L’orto scolastico nasce dall’idea di favorire l’incontro intergenerazionale e

interculturale di un gruppo di cittadini attraverso la realizzazione di “orti solidali”,

spazi dove coltivare verdure, ortaggi e alberi da frutto, come si faceva in passato. Le aree da destinare ad orti comuni saranno i cortili delle scuole appartenenti all’Istituto

“Leone Caetani”. Questi orti non saranno coltivati da singoli cittadini,ma dagli alunni, dai loro genitori e

nonni i e da cittadini volenterosi. Il raccolto sarà equamente diviso e distribuito tra le persone in difficoltà alle quali sarà garantito l’anonimato. L’orto sostenibile è in

primo luogo uno spazio fisico, uno strumento per aiutare in modo tangibile le persone più povere del nostro Comune.

L’orto sostenibile è anche luogo di memorie, di esperienze, di valori e sensazioni, un

“vivaio” di relazioni umane. Gli alunni verranno coinvolti in un progetto di educazione sostenibile che partirà

dall’interesse e dai bisogni seguendo un percorso di lavoro tecnico – manuale

fondato sui principi della Sostenibilità e della Decrescita. Alunni e adulti attraverso la pratica e la formazione acquisiranno corretti stili di vita (alimentazione, riduzione

dei consumi e dei rifiuti, compost…). La pratica dell’orto consente di trasmettere il

senso di interdipendenza uomo-natura, la circolarità delle relazioni nell’ecosistema,

arrivando a sviluppare una vera e propria coscienza ecologica che insegni che: un ecosistema non genera rifiuti, gli scarti di una specie sono cibo per un’altra, la

natura si ciba a km0; la materia circola attraverso la rete della vita, l’energia che alimenta questi cicli ecologici deriva dal sole; la diversità garantisce la capacità di recupero. Obiettivi

� Conoscere i cicli produttivi, della stagionalità e delle modalità di consumo � Introdurre una didattica multidisciplinare in cui lo spazio-laboratorio diventi lo

strumento per l’attività formativa non-formale � Trasformare i giovani da consumatori passivi e inquinatori in cittadini consapevoli

delle proprie scelte e co-produttori � Educare alla sostenibilità di lunga durata, al consumo consapevole e alla solidarietà,

� attraverso l’acquisizione di modelli di comportamento positivi

� Sensibilizzare al rispetto dell’ambiente ed alle pratiche concrete per salvaguardare il territorio (compostaggio, riciclaggio, uso di energie rinnovabili, risparmio dell’acqua,

filosofia del “Km 0”, miglioramento delle aree urbane interessate e protezione di quelle non antropizzate).

� Diffondere una maggiore responsabilizzazione nei confronti degli spazi pubblici e condivisi, incoraggiando la solidarietà sociale

� Promuovere e rivalutare i saperi antichi attraverso il rispetto dell’altro, del ciclo vitale della natura e delle tradizioni locali

� Sostenere l’interscambio generazionale, favorendo momenti concreti di incontro tra “ i custodi del passato e le speranze del futuro” in un’ottica di sviluppo sostenibile del

contesto locale e di presa di coscienza ed assunzione di responsabilità per il bene

comune Fasi di lavoro

� Novembre/gennaio

� Osservazione e rilevazione di alcuni aspetti “naturali” del cortile-analisi di diversi

tipi di terra per comprendere quale terreno sia più adatto alla coltivazione di alcune

piante

� Scelta dello spazio più adeguato per l’orto-giardino, sperimentazione di semina e

coltivazione in classe con particolare attenzione all’individuazione di fattori determinanti per lo sviluppo e la crescita delle piante

� Documentazione fotografica dell’esperienza

� Registrazione dei dati relativi alle diverse caratteristiche delle piante seminate/interrate in semplici tabelle di osservazione

� Ricerca di immagini, di informazioni e notizie sulle piante

� Febbraio/aprile

� Giochi mirati a scoprire le caratteristiche e la ciclicità nelle diverse stagioni

� Documentazione fotografica delle diverse stagioni dell’orto-giardino

� Realizzazione dell’orologio delle stagioni

� Realizzazione di un recinto per l’orto-giardino, aratura e preparazione del terreno

� Semina e interramento delle diverse piante e conseguente verbalizzazione dell’esperienza

� Osservazione sistematica anche fotografica dei cambiamenti avvenuti nell’orto-giardino al sopraggiungere della primavera

� Registrazione in tabelle riassuntive

� Maggio//Giugno

� Presentazione dell’orto-giardino e di tutto il lavoro svolto ai compagni della scuola e ai genitori con visita guidata

� Documentazione fotografica dell’orto giardino e de3lle singole piante

� Realizzazione di disegni che “fotografano” l’orto-giardino e le singole piante

� Produzione di un librone finale che documenti con tutto il materiale prodotto nel

corso dell’anno il percorso fatto

� Raccolta delle piante o frutti

OBIETTIVI SPECIFICI

� Preparazione del terreno

• Ripulire il terreno togliere sassi, erbacce

• Preparare il “quadratino” di terra, delimitandolo con vario materiale

• Semina e interramento

• Ricordare e attuare adeguatamente compiti come: innaffiare, togliere le erbacce, controllare la crescita

Autonomia

� Sviluppare maggiore autonomia e fiducia nelle proprie capacità

� Essere in grado di eseguire attività inerenti al progetto

� Essere consapevoli di poter utilizzare la propria forza e le proprie energie in modo

positivo e costruttivo

� Individuare l’attrezzatura più idonea al tipo di attività da svolgere

� Maneggiare materiali e attrezzature in modo abile e con le dovute precauzioni

� Ripulire e collocare l’attrezzatura negli spazi previsti

� Toccare in modo adeguato le piante

� Seguire le istruzioni fornite dall’adulto

� Portare l’occorrente per lavorare

� Portare a termine un lavoro

� Valorizzare competenze sommerse-”isole di abilità”

� Superare la frustrazione dovuta a un insuccesso

Abilità motorie

� Sviluppare l’uso delle mani, dei piedi, delle braccia, delle gambe

� Riuscire a controllare i propri movimenti e “regolare” le proprie forze

� Imparare ad usare il proprio corpo in modo misurato ed indipendente

� Dosare la forza necessaria in base all’attività da svolgere

� Sviluppare un senso di sicurezza generale e attenuare i disturbi emozionali

� Abituarsi alle attività motorie necessarie per lavorare nell’orto-giardino Abilità senso percettive

� Osservare

� Manipolare

� Ricercare somiglianze e differenze

� Confrontare i diversi odori

� Classificare foglie e fiori

� Registrare la crescita delle piante

� Discriminare piante e fiori

Abilità socio relazionali

� Saper ascoltare

� Sviluppare la capacità di mettersi in relazione con gli altri, rispettando le regole condivise

� Essere consapevoli di ricoprire un ruolo attivo all’interno del gruppo

� Saper chiedere aiuto e accettarlo, in caso di difficoltà

� Saper offrire il proprio aiuto convivenza civile

� Accettare responsabilità ed incarichi

� Rispettare le piante e prendersene cura

� Rispettare gli animali

� Collaborare nel gruppo

� Trasmettere ad altri la propria esperienza e le proprie emozioni

� Saper coinvolgere i diversi compagni anche se disabili o che mostrino difficoltà

� Saper ascoltare gli altri

� Conoscere e divulgare i principi della Sostenibilità e della Decrescita Area linguistica

� Scrivere parole

� Scrivere frasi

� Scrivere semplici testi

� Leggere e comprendere semplici brani

� Individuare in un testo scientifico informazioni

� Saper esprimere attraverso un semplice testo informazioni, emozioni o stati d’animo

Area logico-matematica

� Classificare secondo uno o più attributi

� Individuare criteri e modi di osservazione

� Ricostruire e rappresentare: situazioni problematiche, sequenze logiche, operazioni

matematiche, grafici,tabelle, diagrammi di flusso

� Orientarsi graficamente sul foglio in funzione dei diversi scopi espressivi:: relazione, fumetti, didascalie

Area antropologica

� Conoscere il concetto di successione

� Riconoscere il legame causa-effetto

� Conoscere il concetto di contemporaneità

� Ricostruire sequenze temporali

� Orientarsi nel tempo (giornata, settimana, stagione…)

� Conoscere la ciclicità di alcuni eventi

� Riconoscere i cambiamenti scienze

� Osservare materiali e formulare ipotesi

� Realizzare semplici tabelle di osservazione

� Verificare attraverso la sperimentazione diretta le ipotesi formulate su esseri viventi e

non viventi

� Reperire informazioni da illustrazioni, foto, semplici testi a carattere scientifico

� Conoscere le caratteristiche di alcune piante

� Conoscere dei semplici termini specifici del linguaggio scientifico

� Conoscere le principali caratteristiche delle stagioni

Educazione all’immagine

� Osservare oggetti, vegetali, insetti, immagini, foto e riconoscere le loro principali

caratteristiche

� Fotografare oggetti, vegetali utilizzati nel percorso

� Riprodurre graficamente ciò che è stato osservato utilizzando diversi materiali e

tecniche

spazi

� Le attività saranno svolte nell’orto-giardino, in classe, nel laboratorio di scienze strumenti

Gli strumenti necessari alla realizzazione del progetto sono: attrezzi da giardino semi vari o piantine di fiori e ortaggi vasi e sottovasi di misure diverse terra universale guanti annaffiatoi materiale di cancelleria

verifica

Mediante la verifica di ogni abilità intermedia si valuterà il processo e il percorso formativo con la possibilità di modificare strategie di intervento. L’insieme delle verifiche in itinere basata sull’osservazione sistematica degli atteggiamenti, dello stile di comportamento, permetteranno la valutazione dell’autonomia e delle competenze acquisite.

ISTITUTO COMPRENSIVO “Leone Caetani”

CISTERNA DI LATINA (LT)

“Promozione della cultura musicale nella scuola”

Aree di riferimento:

1. La creatività e il gioco musicale

4. La vocalità e il canto

5. La pratica dello strumento musicale e la musica d’insieme

6. L’ascolto attivo.

Titolo del progetto: “MUSICANDO”

Ideazione e coordinamento del progetto: Prof.ssa Rosanna SALERNO

La musica, componente fondamentale e universale dell’esperienza e dell’intelligenza

umana, offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di

cooperazione e socializzazione, all’acquisizione di strumenti di conoscenza e

autodeterminazione, alla valorizzazione della creatività e della partecipazione, allo

sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché all’interazione fra culture

diverse. (Indicazioni per il curricolo – Ministero della Pubblica Istruzione – Settembre

2007)

SINTETICA DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il Progetto è diretto all’attivazione di laboratori musicali nel territorio di appartenenza

intesi a promuovere la diffusione della cultura musicale attraverso la partecipazione

attiva degli alunni all’esperienza della musica nel suo duplice aspetto di ricezione

(momento dell’ascoltare) e di espressione-comunicazione (momento del fare musica),

mediante l’apprendimento pratico della musica che si realizza sia con l’acquisizione

della tecnica esecutiva di uno strumento musicale specifico, sia con l’uso degli strumenti

didattici, sia con la realizzazione di attività d’insieme corali e/o strumentali.

L’apprendimento della musica consta di pratiche e di conoscenze e nella scuola si

articola su due livelli esperienziali: il livello della produzione e quello della fruizione

consapevole. Il canto, la pratica degli strumenti musicali, la produzione creativa,

l’ascolto e la riflessione critica favoriscono lo sviluppo della musicalità che è in ciascuno;

promuovono l’integrazione delle componenti percettivo-motorie, cognitive e affettivo-

sociali della personalità; contribuiscono al benessere psicofisico in una prospettiva di

prevenzione del disagio.

L’insegnamento dello strumento musicale si colloca nel quadro del progetto

complessivo di formazione della persona secondo i principi generali della scuola in

modo da fornire agli alunni, destinati a crescere in un mondo fortemente caratterizzato

dalla presenza della musica come veicolo di comunicazione, una maggiore capacità di

lettura attiva e critica della realtà nonché una ulteriore opportunità di conoscenza e di

espressione e un contributo al senso di appartenenza sociale (D.M. 6 agosto 1999 n.

201).

Tra le finalità che il Progetto si prefigge vi è la più consapevole appropriazione del

linguaggio musicale mediante l’integrazione degli elementi lessicali-teorici con quelli

tecnico-pratico-esecutivi. A tal fine risulta indispensabile una condizione metodologica

di interdisciplinarietà con altre aree del sapere: fruire della musica senza subirla significa

possedere i mezzi culturali per viverla con atteggiamento critico e costruttivo.

Finalità

Creare una rete tra i vari ordini di scuola per la formazione musicale in continuità ed in

un’ottica di scoperta, conoscenza, approfondimento e orientamento, assecondando le

predisposizioni e le potenzialità degli alunni e favorendo lo sviluppo delle capacità

individuali.

Creare una continuità nel percorso degli indirizzi musicali che parta dalla scuola

dell’infanzia e giunga alla scuola d’istruzione secondaria di primo grado.

Mirare alla acquisizione di consapevolezza e coscienza della propria identità musicale

attraverso una progressiva scoperta degli interessi, delle attitudini, delle capacità, delle

competenze e dei talenti, per poter orientare e scegliere in modo consapevole il

proprio percorso formativo-musicale-strumentale.

Destinatari

• alunni e alunne della scuola dell’infanzia;

• alunni e alunne della scuola primaria;

• alunni e alunne della scuola secondaria di 1° grado.

Obiettivi generali

Scuola dell’infanzia e primaria

• acquisire consapevolezza del mondo sonoro circostante;

• considerare la musica come linguaggio capace di promuovere possibilità di

comunicazione;

• sensibilizzare all’ascolto di un repertorio musicale adeguato all’età;

• sviluppare una maggior coordinazione ritmico – motoria;

• rendersi conto delle possibilità espressive legate agli strumenti e alla voce;

• scoprire le proprie attitudini musicali.

Scuola secondaria di primo grado

• comunicazione e socializzazione: creare la consapevolezza delle proprie capacità

comunicative attraverso l’espressione musicale;

• attivazione e consolidamento del potenziale espressivo di ciascuno, nei momenti

di incontro tra gli alunni di varie fasce d’età e di diversi livelli di competenza

musicale;

• rinforzo dell’ interesse e della consapevolezza delle proprie attitudini musicali

anche in vista della futura scelta orientativa.

Obiettivi specifici

Scuola dell’infanzia e primaria

• potenziare le abilità di ascolto, comprensione ed espressione inerenti il linguaggio

musicale;

• acquisire nuove conoscenze ed abilità relativamente al linguaggio ritmico –

musicale;

• conoscere le possibilità sonore di alcuni strumenti musicali e della voce nel canto.

Scuola secondaria di primo grado

• promuovere e potenziare lo studio individuale di uno strumento musicale;

• fornire le occasioni di studio di nuovi repertori musicali;

• favorire la conoscenza di strumenti dell’organico orchestrale;

• fornire competenze di tipo esecutivo nell’ambito di una situazione musicale

d’insieme;

• stimolare la capacità di ascolto.

Attività

Scuola dell’infanzia e primaria

• Scuola dell’infanzia (3-5 anni): attività di propedeutica musicale finalizzata allo

sviluppo del senso ritmico, della vocalità e dell’ascolto.

• Scuola primaria - classi 1^, 2^, 3^: avvio all’uso di strumenti ritmici e della voce

attraverso il canto corale.

• Scuola primaria - classi 4^, 5^ : attività di propedeutica musicale e avvio

all’apprendimento della notazione convenzionale. Acquisizione della tecnica

esecutiva di base per suonare strumenti ritmici e musicali (strumentini, flauto

dolce, tastiera).

Scuola secondaria di primo grado

• Attivazione di laboratori/corsi di strumenti musicali classici ed elettronici, da

inserire in orario aggiuntivo, con l’intervento di docenti interni ed esterni in

possesso di titoli specifici.

• Attività di musica d’insieme attraverso la costituzione di gruppi cameristici e di

ensemble orchestrali.

• Partecipazione a rassegne e concorsi musicali.

• Realizzazione di eventi musicali ( concerti, saggi musicali, favole musicali).

Metodologia

I docenti nelle scuole dell’infanzia e primaria cercheranno di promuovere, attraverso

l’azione didattica giocosa, il conseguimento delle abilità e conoscenze in relazione agli

obiettivi formativi indicati. Sensibilizzeranno gli alunni all’ascolto e proporranno attività

pratiche e motorie.

I docenti delle scuole secondarie si avvarranno, oltre che delle lezioni frontali individuali

e d’insieme, anche del metodo trasmissivo e dell’animazione.

Durata del progetto: triennale.

Fasi di realizzazione

Scuola dell’infanzia e primaria

I percorsi progettuali verranno svolti durante l’intero anno scolastico e saranno

previste:

• 20 lezioni di un’ora con cadenza settimanale per tutte le scuole dell’Infanzia e

primarie dei plessi dell’Istituto Comprensivo;

• partecipazione ai laboratori pomeridiani di propedeutica strumentale per gli

alunni delle classi 4 ̂e 5^ .

Scuola secondaria di primo grado

• organizzazione di laboratori pomeridiani con lezioni individuali e/o collettive di

strumento e musica d’insieme.

Risorse umane

• docenti di musica della scuola secondaria di primo grado e insegnanti della scuola

primaria provvisti di titoli specifici

• esperti esterni

Risorse materiali e strumentali

• strumenti ritmici, strumentario Orff, strumenti musicali (pianoforte, tastiera,

chitarra, batteria completa, clarinetto, violino)

• impianto stereo completo, lavagna LIM

• leggii

PROGETTO PLURILINGUISMO A.S. 2015/2018

ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONE CAETANI” CISTERNA di LATINA

COORDINAMENTO a cura della prof.ssa De Romanis Maria Serena FINALITA’

� Promuovere e potenziare l'insegnamento delle lingue e culture comunitarie. � Favorire l'acquisizione di competenze comunicative in ogni ordine di scuola. � Promuovere il plurilinguismo e la diversità linguistica.

MOTIVAZIONI “Con competenza plurilingue e pluriculturale” si intende la capacità che una persona, come soggetto sociale, ha di usare le lingue per comunicare e di prendere parte a interazioni interculturali, in quanto padroneggia, a livelli diversi, competenze in più lingue ed esperienze in più culture. Questa competenza non consiste nella sovrapposizione o nella giustapposizione di competenze distinte, ma è piuttosto una competenza complessa o addirittura composita su cui il parlante può basarsi.” (Consiglio d’Europa, 2001, p. 129) Il docente di inglese, francese, di spagnolo o di tedesco, ad esempio, non solo insegna agli allievi la lingua inglese, francese, spagnola o tedesca, ma deve contribuire allo sviluppo della competenza plurilingue e pluriculturale. Ciò richiede un’apertura verso le altre lingue che purtroppo sono sovente considerate rivali o concorrenti.

OBIETTIVI del COORDINAMENTO dell’INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO LINGUISTICO I principi guida di un insegnamento sono i seguenti:

� L’insegnamento delle lingue è mirato ad un approccio centrato sui processi d’apprendimento degli allievi e cerca di sviluppare competenze comunicative operazionali nelle diverse lingue.

� L’insegnamento/apprendimento delle lingue deve favorire un atteggiamento di apertura verso altre lingue e promuovere l’acquisizione di competenze sociali e interculturali.

� Il piano di formazione deve essere formulato in modo tale da assicurare un approccio integrato fra le L2 studiate nella scuola dell’obbligo.

� Gli obiettivi vengono definiti in relazione ai livelli del Quadro europeo di riferimento per le lingue. I livelli da raggiungere alla fine della scuola secondaria di primo grado sono stati definiti dagli esperti di L2 in conformità con il Quadro europeo.

� Per la valutazione si riconosce la validità delle certificazioni. � L’apprendimento delle lingue viene costruito in modo complementare. Le

strategie e le tecniche didattiche già acquisite tramite l’apprendimento della lingua inglese (la prima L2 insegnata) costituiranno un prezioso apporto per la lingua seguente, il tedesco, il francese, lo spagnolo. Per una corretta applicazione delle strategie nell’insegnamento delle varie lingue è importante che i processi di transfer vengano considerati positivamente e non come un problema di interferenza.

� Allo scopo di creare un clima positivo per l’apprendimento delle L2 già fin dalla scuola primaria verranno proposte attività della consapevolezza linguistica per valorizzare il plurilinguismo degli allievi.

� Favorire una didattica integrata � Sensibilizzare i docenti della scuola primaria alla formazione linguistica

nell’ottica di un approccio integrato per le lingue. STRATEGIE OPERATIVE

� Contattare docenti esperti esterni per l’insegnamento della lingua inglese nella scuola dell’infanzia, per la seconda lingua comunitaria nella scuola primaria e per la terza e quarta lingua nella scuola secondaria di primo grado

� Programmare tempi e modalità � Definire i principi guida dell’insegnamento delle diverse lingue

� Coordinare i lavori partecipando agli incontri per ambito linguistico stabiliti dal calendario scolastico

� Monitorare le attività del progetto � Garantire continuità attraverso contatti con la Scuola Secondaria di I Grado;

costruzione percorso scuola primaria/scuola secondaria primo grado SCUOLA dell’INFANZIA Nei vari plessi della scuola dell’infanzia sarà attuato l’insegnamento/apprendimento di primi elementi di lingua inglese, francese, spagnolo e tedesco nell’ambito delle diverse attività di sezione e laboratoriali e nel quadro degli obiettivi generali del processo formativo, naturalmente saranno attuati percorsi diversificati per plessi. SCUOLA PRIMARIA

La lingua inglese rimane la prima L2 insegnata a tutti gli allievi di tutte le classi. La seconda L2 potrà variare in base ai plessi scolastici dell’istituto:

� il tedesco � il francese � lo spagnolo SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

La lingua inglese rimane la prima L2 insegnata a tutti gli allievi di tutte le classi. La seconda L2 potrà variare in base alla scelta effettuata e ai plessi scolastici dell’istituto:

� il tedesco � il francese � lo spagnolo

Gli alunni che studiano il francese come seconda L2 avranno l’opportunità di apprendere anche una terza e una quarta L2, frequentando corsi postmeridiani di un’ora della terza lingua durante il primo quadrimestre e corsi postmeridiani di un’ora della quarta lingua nel secondo quadrimestre.

PROGETTO DI LINGUA FRANCESE

VIVE LA LANGUE FRANÇAISE!

Prof.ssa: Annarita PINTI

Destinatari: alunni con bisogni educativi speciali (BES)

Durata: 10 ore (2 ore per unità)

Sede: Scuola Secondaria di I° Grado “S. Aleramo” – Cisterna di Latina

Giorno: mercoledì dalle ore 14.00 alle ore 15.00

L’importanza dell’apprendimento delle lingue straniere è oggi una realtà innegabile poiché viviamo in

una società sempre più multietnica e multiculturale. La conoscenza di una seconda lingua straniera

conduce il discente ad una maggiore sensibilizzazione verso nuove realtà, incoraggiando così la

reciproca comprensione e l’accettazione dell’altro e riducendo le distanze emotive e mentali tra i

popoli.

METODOLOGIA D’ INSEGNAMENTO

In linea con le più moderne e accreditate metodologie per l’insegnamento delle lingue straniere e

tenuto conto dei principi del Q.C.E.R. (Quadro Comune Europeo di Riferimento) durante il corso il

docente utilizzerà un approccio eclettico basato sul metodo FUNZIONALE-COMUNICATIVO,

sull’approccio lessicale e sull’approccio umanistico-affettivo.

Il metodo funzionale-comunicativo individua nell’abilità a comunicare e a interagire oralmente con

un’altra cultura il principale obiettivo dello studio di una lingua straniera. In questo modo si diventa

utilizzatori della lingua in contesti sociali reali.

In quest’ottica assume particolare rilevanza l’approccio lessicale : i vocaboli rappresentano infatti i

mattoni con i quali si costruisce la comunicazione; il termine vocabolo deve essere inteso non nel

senso di singola parola ma nel senso di chunk cioè un gruppo di parole che stanno solitamente insieme

e che viene sempre inserito in un contesto e all’interno di quest’ultimo memorizzato.

L’approccio umanistico-affettivo sottolinea l’importanza della motivazione nel discente, allo scopo di

suscitare curiosità, interesse, motivazione si fa ricorso ad uno stile di insegnamento vivace e divertente

che privilegi la dimensione ludica (canzoni, filastrocche, consegne che richiedono risposte corporee a

indicazioni verbali in lingua ecc…), il “jeu de rôle”, l’impiego di materiale didattico interattivo fornito

dal docente e la discussione in classe sull’argomento studiato in modo che ciascun discente costruisca

attivamente il proprio sapere, in un clima di collaborazione e condivisione tra pari.

FASI DELL’APPRENDIMENTO

Per ogni unità didattica si parte dall’ascolto di un dialogo che riproduce un contesto reale di comunicazione orale in cui i personaggi sono coetanei degli studenti, con gli stessi problemi e gli stessi interessi in modo da favorire l’immedesimazione. Si propone poi la memorizzazione e la “dramatisation” dei dialoghi presentati: questa attività consente ai discenti di assimilare la pronuncia corretta dei suoni e la giusta intonazione degli enunciati. Si chiede loro anche di ricostruire visivamente la situazione, cercando di riprodurre un contesto il più possibile reale, vissuto. Infine si tratta di un lavoro di gruppo che ben si adatta ai ragazzi in difficoltà perché

favorisce la collaborazione, lo scambio, la crescita dell’autostima. Si passa quindi allo studio delle funzioni comunicative, dando all’alunno l’opportunità di utilizzare la

lingua in modo attivo, in situazioni di vita quotidiana a lui familiari. A supporto delle attività produttive viene man mano introdotto un nuovo lessico e vengono svolte esercitazioni di fonetica per sviluppare le capacità di riconoscimento e riproduzione dei suoni. Dopo aver acquisito le abilità linguistiche menzionate, arriva il momento della riflessione su quanto è stato appreso: si tratta di esplicitare ciò che l’alunno ha percepito e sistematizzarlo in regole senza sovraccaricare di informazioni il discente.

STRUMENTI

Il materiale didattico viene fornito di volta in volta dal docente.

CONTENUTI

Unité 1 TU T’APPELLES COMMENT?

- L’ORAL: SE PRÉSENTER

- LE LEXIQUE: LES NOMBRES, LES ADJECTIFS DE NATIONALITÉ

- SAVOIR COMMUNIQUER: SALUER, PRENDRE CONGÉ

- LA GRAMMAIRE: LES PRONOMS PERSONNELS SUJETS, LES QUESTIONS, LES VERBES DU 1 ͤ ͬ

GROUPE (PARLER ET S’APPELLER)

Unité 2 C’EST QUI?

ELLE EST COMMENT?

- L’ORAL: DÉCRIRE ET IDÊNTIFIER QUELQU’UN

- LE LEXIQUE: LES CARACTÉRISTIQUES PHYSIQUES ET DU CARACTÈRE

- SAVOIR COMMUNIQUER: IDENTIFIER UNE PERSONNE, DÉCRIRE UNE PERSONNE

- LA GRAMMAIRE: LE FÉMININ DES ADJECTIFS, LES AUXILIAIRES ÊTRE ET AVOIR

Unité 3 C’EST LA RENTRÉE

- L’ORAL: L’ÉCOLE, LA CLASSE, LES COURS

- LE LEXIQUE: LA SALLE DE CLASSE, L’EMPLOI DU TEMPS, LES MATIÈRES SCOLAIRES

- SAVOIR COMMUNIQUER: EXPRIMER UN ORDRE, UN CONSEIL; DEMANDER

- GRAMMAIRE: L’IMPERATIF

Unitè 4 C’EST DANS LE CARTABLE

- L’ORAL: NOMMER LE MATÈRIEL DE CLASSE

- LE LEXIQUE: LES COULEURS, LE MATÉRIEL SCOLAIRE

- SAVOIR COMMUNIQUER: REFUSER UNE PREPOSITION, INTERDIRE

- GRAMMAIRE: LA FORME NÉGATIVE, IL Y A

Unité 5 VOILÀ MA FAMILLE

- L’ORAL: PRÉSENTER LES MEMBRES DE SA FAMILLE

- LE LEXIQUE: LA FAMILLE

- SAVOIR COMMUNIQUER: DÉCRIRE SA FAMILLE

- GRAMMAIRE: LES ADJECTIFS POSSESSIFS

Mondo bambino

“che senso avrebbe la scuola se non ci insegna a saper essere e a saper fare, oltre che a sapere e

basta? Impariamo allora a” giocare con i pensieri” e

mettere in campo le proprie capacità per fare ciò che più ci piace e ci rende felici.

Si fa tutto per il bene dei bambini:

proteggerli

assisterli

perché crescano sani e in pace…

perché siano felici !!!

Aristole diceva che la felicità si raggiunge se riusciamo a

realizzare le nostre capacità non solo ad essere un bambino e

una bambina,ma se sappiamo riconoscere le nostre capacità e

agiamo affinchè queste ci facciano diventare qualcos’altro

Aristotele era felice perché per lui la forma più alta di felicità

era il filosofare era l’amare il pensiero e giocare con esso ed

era quello che lui faceva ogni giorno era quello che realizzava

da mattina a sera.

La parola ai bambini buon lavoro con filo … sofia

Bibliografia consigliata:

�5/8 anni: �“felicità” Alison Mc Ghee �“il tempo per sognare” Peter H.Reynolds �“le 7 regole della felicità” Sean Covey �“giorni felici” Martin Miguel Angel �“Argh! Uffa! Urrà! Muriel Zurcher �“Il pallamondo-i diritti dei bambini alla felicità” M. Panieucci �9/11 anni �“Selma o la ricetta della felicità” Jutta Bauer �“Un libro per un bambino che…è alla scoperta della felicità” Michela Capra �PER I PIU’ GRANDI �“Il piccolo principe” �“Momenti di trascurabile felicità” Francesco Piccolo �“L’arte della felicità in un mondo di crisi” Dalai Lama

�“La vita felice” Seneca �“Lettera sulla felicità” di Epicuro (…non si è mai troppo giovani o troppo vecchi per la conoscenza della felicità…) �“Progetto felicità” C.M.Fiorot e M.Andriola. �Consultare sito: www.macrolibrarsi.it / www.libreriaarcadia.com

PROGETTO DI FORMAZIONE PER LE INSEGNNANTI DELLA SCUOLA PRIMARIA

PREMESSA

Il progetto nasce dalla richiesta del Dirigente Scolastico dell’Istituto “ Caetani”” di Cisterna riguardo la

formazione e l’aggiornamento del corpo docente della scuola primaria, in merito alla metodologie

d’insegnamento delle attività motorie. La scuola richiede la collaborazione della SR dS del CONI Lazio,

perché è previsto già nella L.107/20115 e perché si vuole pensare di proporre un progetto di scuola

primaria ad indirizzo sportivo a partire dall’anno scolastico 2016/2017.

ORGANIZZAZIONE GENERALEE

Partendo dall’analisi dei bisogni riscontrati, si propone un corso con organizzazione di tipo modulare

composto da unità didattiche svolte da un docente della SRdS del CONI Lazio riguardo tematiche

fondamentali circa le attività motorie di base.

RISORSE UMANE

La Scuola Regionale dello Sport del CONI Lazio, incarica un docente per la formazione delle

insegnanti.

DURATA DEL CORSO

Il corso ha durata di mesi sei con lezioni a cadenza mensile, svolte presso l’Istituto “Caetani” di

Cisterna. Ogni modulo prevede unità didattiche della durata di quattro ore, ripartite per le insegnanti

delle classi prime e seconde, terze, quante e quinte.

OBIETTIVI

Il corso ha l’obiettivo primario di formare i docenti perchè possano, attraverso l'educazione motoria,

aiutare ogni allievo/a ad acquisire una conoscenza equilibrata del proprio corpo ed a gestire lo spazio in

forma attoriale. DESCRIZIONE ANALITICA DEL PROGETTO

Il corso prevede la seguente organizzazione:

DATA MODULO UNITA’ DIDATTICHE ARGOMENTI ORE

25 NOVEMBRE 2015 Ore 15.00

1 1 Presentazione del corso e lezione introduttiva

2

16 DICEMBRE 2015 Ore 14.30 2 1 Le capacità motorie 4

13 GENNAIO 2016 Ore 14.30

3 1 Lo sviluppo motorio riferito alla fascia d’età della scuola

primaria 4

17 FEBBRAIO 2016 Ore 14.30 4 1

Dagli schemi motori di base alle abilità 4

23 MARZO 2016 Ore 14.30

5 1

Dal gioco libero al gioco guidato. Orientamento alle

attività presportive 4

27 APRILE 2016 Ore 14.30 6 1

Aspetti metodologici dell’insegnamento riguardo le

attività motorie 4

DOCENTI:

. • Prof. Roberto Tasciotti – Direttore SRdS Lazio, Dirigente Scolastico e Psicologo

. • Prof. Mauro Simonetti – Fiduciario CONI, Docente E.F.

Progetto UNICEF

Da 7 anni l'UNICEF Italia realizza, in collaborazione con il Ministero

dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR ), il progetto-pilota "Scuola Amica dei bambini e dei ragazzi”.

Scopo del presente progetto è attestare e favorire nelle scuole di ogni ordine e

grado, l’assunzione di prassi educative che promuovano il rispetto e la valorizzazione dei diritti dell’Infanzia, in aderenza con la Convenzione dei diritti del fanciullo mediante la metodologia dell’ascolto e della partecipazione.

La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU il 20 novembre 1989 e successivamente ratificata dalla quasi totalità degli Stati membri, è il più importante strumento per tutti coloro che si battono per un mondo in cui ogni bambino e ogni bambina, ogni ragazzo e ogni ragazza, abbiano le medesime opportunità di diventare protagonisti del proprio futuro.

Quest’anno il programma "Scuola amica dei bambini e dei ragazzi" e la proposta

educativa "L'Albero dei Diritti" si focalizzano sul diritto all'istruzione e all'educazione, così come enunciato dagli articoli 28 e 29 della Convenzione.

L’art. 29 della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – diritto all’educazione – sottolinea il diritto individuale e soggettivo ad un’educazione di qualità, incentrata sul bambino e sull’adolescente, per costruire le capacità e le competenze utili ad affrontare la vita e a garantire il loro benessere.

Attraverso l’utilizzo di specifici strumenti, il Progetto propone una sorta di monitoraggio sullo stato di attuazione dei diritti contenuti nella Convenzione nei singoli contesti scolastici e la realizzazione di attività che prevedono un reale e concreto coinvolgimento degli studenti.

La nostra scuola, aderendo al progetto, vuole attivare processi che la rendano

luogo fisico e relazionale nel quale i diritti dei ragazzi siano concretamente vissuti e si realizzi un ambiente a loro misura, dove tutti possano “stare bene”.

Il progetto traccia un percorso attraverso il quale la scuola, oltre ad essere luogo preposto all’istruzione e alla trasmissione della cultura, diventi esperienza concreta di civile convivenza e crescita formativa per tutti gli allievi.

La “Scuola amica” è infatti una scuola in cui la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è conosciuta, ma soprattutto viene attuata e vissuta quotidianamente, rendendo protagonisti i bambini e i ragazzi. FINALITA’

� Ottenere l’attestazione di “Scuola Amica”. � Promuovere una partecipazione responsabile alla vita della scuola, in relazione con

quanto indicato nel Patto educativo di corresponsabilità e nel Regolamento d’Istituto.

� Offrire l’opportunità di fare esperienze “concrete” delle competenze necessarie per l’espressione di una cittadinanza attiva, efficace e responsabile.

OBIETTIVI

� Conoscenza dei contenuti della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

� Sviluppo negli alunni di senso critico e di capacità di riflessione. � Miglioramento delle abilità di ascolto, di comunicazione, di cooperazione, di

partecipazione costruttiva. DESTINATARI

Alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado dell’Istituto.

TEMPI

Il progetto si svilupperà durante il corso del triennio scolastico 2015/2018 monitorato dal personale provinciale dell’UNICEF in due/tre step, ogni anno.

PTOF CISTERNA

..gli insegnanti della scuola pubblica italiana che hanno tirato su una nazione con stipendi da fame, ma meritandosi qualcosa che molti

potenti non avranno mai. Il nostro rispetto.

liberamente riadattato Massimo Gramellini

La Stampa 31 MAGGIO 2012

DPR 275/99 art.3

L107/15 C.14 spetta al dirigente scolastico la definizione degli indirizzi per le attività della

scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione.

Gli indirizzi costituiscono il punto di partenza affinché il collegio POSSA OPERARE, con il supporto della funzione strumentale,

nominata per l’area, e l’eventuale commissione che il dirigente potrà decidere di affiancare ad essa

D.Lgs. n.165/01 art.25 D.Lgs. n.297/94 art.396

L. 107/15 c.14

•Il dirigente scolastico diventa proprio un organo monocratico con

funzione di indirizzo

•Il collegio dei docenti diviene organo tecnico ed operativo con responsabilità in materia di funzionamento didattico-educativo

elabora il PTOF

•Il consiglio di istituto, organo di indirizzo per eccellenza approva il piano.

DPR 275/99 art.16 L.107/15 ci.1-2

Il dirigente scolastico esercita le proprie funzioni nel rispetto degli organi collegiali;

“le istituzioni scolastiche garantiscono la partecipazione alle decisioni degli organi collegiali”

Soddisfatte le RICHIESTE

•COLLABORAZIONI CON ASSOCIAZIONI

•PROTOCOLLI DI RETE CON ENTI LOCALI

•ACCORDI DI RETE CON ALTRE ISTITUZIONI PER PARTECIPARE AD INIZIATIVE MINISTERIALI

•SENZA DIMENTICARE

CHE……………………………………………………………………………

……………………………………

DETERMINA DI FORMULARE AL COLLEGIO DOCENTI per il triennio. 2015-16, 2016-17 e 2017-18,

al fine dell’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa:

documento che rende note le caratteristiche educative, pedagogiche e

didattiche della scuola contestualizzandosi nello spazio

i seguenti indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione:

2016

VALUTAZIONE SOSTEGNO PAI PTOF 2 Scuola __ISTITUTO COMPRENSIVO “LEONE CAETANI___a.s.__2014/15_

Piano Annuale per l’Inclusione

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 20

� minorati vista 0

� minorati udito 1 � Psicofisici 19

2. disturbi evolutivi specifici 35

� DSA 4

� ADHD/DOP

� Borderline cognitivo � Altro DISORDINE EVOLUTIVO DELLE ABILITA’ SCOLASTICHE 31

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) 75

� Socio-economico 10

� Linguistico-culturale 35 � Disagio comportamentale/relazionale 30

� Altro

Totali 130

% su popolazione scolastica 9% N° PEI redatti dai GLHO 50

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 80

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Funzioni strumentali / coordinamento SI Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni SI

Docenti tutor/mentor SI

Altro: Altro:

C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a

prevalente tematica inclusiva SI

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

NO

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

NO

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI

Progetti di inclusione / laboratori integrati SI Altro:

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione SI

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

SI

Altro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità SI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

SI

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

SI

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

SI

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola scuola SI Rapporti con CTS / CTI SI

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati NO

Progetti integrati a livello di singola scuola SI Progetti a livello di reti di scuole NO

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

NO

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

NO

Didattica interculturale / italiano L2 SI

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

SI

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

X

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

X

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno (2015/2016) Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) DIRIGENZA,STAFF DI DIREZIONE E DIPARTIMENTI IMPEGNA TI NELLA PROMOZIONE DELLA CULTURA DELL’INCLUSIONE A LIVELLO DI ISTITUTO E NELLE SINGOLE CLASSI ATTRAV ERSO TUTTI I PROGETTI PRESENTI NEL POF CON IL COINVOLGIMENTO DI FAMIGLIE, ASL, ASSOCIAZIONI …

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti ATTIVITA’ DI AGGIORNAMENTO CHE FORMINO TUTTI I DOCE NTI SUI TEMI DELL’EDUCAZIONE INCLUSIVA E, IN PARTICOLARE, LI AIUTINO EFFETTIVAMENTE A MIGLIORARE LA LORO CAPACITA’ DI ATTIVARE LE METODOLOGIE DELL’APPRENDIMENTO COOPERATIVO, DEL PEER TUTORING E A PREDISPORRE SPAZI ADEGUATI ALL’INCLUSIONE DI TUTTI GLI ALUNNI

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; LA VALUTAZIONE INIZIALE E INTERMEDIA DI CIASCUN ALU NNO SERVIRA’ A PREVEDERNE OBIETTIVI INDIVIDUALIZZAT I E PERSONALIZZATI, A POTENZIARNE LE OPPORTUNITA’ DI A PPRENDIMENTO, LE STRATEGIE DI INSEGNAMENTO, IL FEEDBACK DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO. APPRENDIMENT O. OGNI ALUNNO, CON LA PROPRIA FAMIGLIA, SARA’ COINVO LTO NELLE PROCEDURE DI VALUTAZIONE

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola SI ATTIVERANNO INTERVENTI LABORATORIALI, PER PICCOL I GRUPPI, TUTORING, PEER EDUCATION

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai

diversi servizi esistenti PROTOCOLLI DI INTESA CON PUBBLICO E PRIVATO ATTRAVE RSO IL PET.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative STRUTTURAZIONE DI PERCORSI ELABORATI NEL PDP, IN SE DE GIO, CHE RIGUARDANO LE SCELTE EFFETTUATE SULLA BASE DI BISOGNI E ASPETTATIVE. PUNTANDO SUL PATTO DI CORRESPONSABILITA’ DELLE FAMIGLIE

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; IL CURRICOLO DOVRA’ PROVVEDERE A COSTRUIRE UN PERCO RSO FINALIZZATO A: - RISPONDERE AI BISOGNI INDIVIDUALI - MONITORARE LA CRESCITA DELLA PERSONA E IL SUCCESS O DELLE AZIONI - MONITORARE L’INTERO PERCORSO - FAVORIRE IL SUCCESSO DELLA PERSONA NEL RISPETTO D ELLA PROPRIA INDIVIDUALITA’ – IDENTITA’ - COSTRUIRE UN DOSSIER DI SVILUPPO (PORTFOLIO)

Valorizzazione delle risorse esistenti UTILIZZAZIONE DI PERSONALE DI DIVERSI ORDINI PER SO STENERE GLI ALUNNI IN PARTICOLARI DIFFICOLTA’ E PER PROGETTI FINALIZZATI A CONTRASTARE LA DEMOTIVAZIONE E LA DISPERSIONE

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione L’ISTITUTO UTILIZZA PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA LE RISORSE AGGIUNTIVE FORNITE DAGLI ENTI LOCALI

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. INCONTRI PROGRAMMATI BIMESTRALI – A CURA DEGLI INSE GNANTI ACCOGLIENTI E DI PASSAGGIO. PROGETTI PER DIPARTRIMENTI IN MERITO AD ACCOGLIENZA INCLUSIONE - ORIENTAMENTO

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data _________ Deliberato dal Collegio dei Docenti in data _________ Allegati:

� Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche (AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.)

Istituto Comprensivo

“Leone Caetani”

Cisterna di Latina

REGISTRO DI SOSTEGNO

ANNO SCOLASTICO ____/____

Classe ______ Sez. ______

Scuola __________________

Plesso ___________________

Insegnante: ______________________

DATI INFORMATIVI SULL'ALUNNO E LA FAMIGLIA

Alunno ____________________________

Data di nascita _______________

Luogo _______________________

Residenza ____________________

CONTESTO SOCIO-CULTURALE

RILEVAZIONI RACCOLTE DAI COLLOQUI CON LA FAMIGLIA

(comportamenti e abitudini dell’alunno a casa, atteggiamenti, aspettative e prospettive

per il suo futuro)

ATTITUDINI E INTERESSI (gioco –

manualità – curiosità cognitive – sport – lavoro)

Relazione di parentela Professione

NOTE DIAGNOSTICHE

DIAGNOSI CLINICA SINTETICA

DISTURBI SPECIFICI RILEVATI (neuropsichici –

motori e psicomotori – linguaggio e lettura – comunicazione e attenzione – concentrazione

– memoria)

OPERATORI DEL SERVIZIO SOCIO-SANITARIO (neuropsichiatra,

psicologo, assistente sociale, educatori, ecc.)

Cognome e nome Qualifica Telefono

EVENTUALI TERAPIE E RIABILITAZIONI IN CORSO

L’alunno è in terapia? SI NO

Tipo di intervento Tot. ore sett. Luogo

Logopedia ______________ _______________

Psicomotricità ______________ _______________

Fisioterapia ______________ _______________

T. psicologica ______________ _______________

T. psichiatrica ______________ _______________

Altro ______________ _______________

Gli interventi si svolgono in orario scolastico? SI NO

Attività riabilitative svolte a scuola: n. ore: _________

Attività riabilitative svolte fuori dalla scuola: n. ore: _________

NOTIZIE SULL’ALUNNO ALL’INIZIO DELL’ANNO

SCOLASTICO

1. Situazione familiare

� Genitori: entrambi viventi solo padre solo madre

deceduti emigrati affidato a __________

adottato ad anni

Padre: anni ________ Madre: anni ________

Professione ______________ Professione ______________

Titolo di studio____________ Titolo di studio ____________

Malattie ereditarie _________ Malattie ereditarie _________

� In famiglia sono presenti altre persone:

fratelli nonni zii cugini altri componenti

Altre notizie (es. numero fratelli – loro età – condizione di salute – etc.)

_________________________________________________________

_________________________________________________________

____________________________________

2. Eventuali disturbi

� Presenta disturbi sensoriali: si uditivi visivi no

Specificare il tipo ____________________________________

� Malattie infettive avute: morbillo rosolia varicella

parotite

altro specificare ____________________________________

� Soffre di: angina reumatismi adenoidi appendicite

enuresi disturbi cardiaci

altro specificare ____________________________________

� Prende le seguenti medicine: _____________________________

� Presenta i seguenti disturbi nervosi: tic onicofagia scosse

convulsioni

altro specificare ____________________________________

� Stato di salute generale: deficitario buono ottimo

3. Sviluppo fisico

� Costituzione: molto gracile normale robusta

� Altezza: basso normale tarchiato alto

Rapporto staturo-ponderale

� normale SI NO; predomina peso altezza

casi particolari (descrivere) _____________________________

� Motricità generale SI NO

� Movimenti: lenti coordinati incoordinati sicuri

goffi incerti irrequietezza motoria

� Motricità fine: normale SI NO

� Mancinismo SI NO

� Difficoltà di pronuncia e difetti del linguaggio: SI NO

balbuzie blesità sigmatismo rotacismo altro

Voce: alta normale bassa squillante roca

Modo di parlare: lento rapido eccitato normale

esitante

� Comportamento: stabile instabile

4. Altre notizie sull’alunno (Es.

livello di cura da parte della famiglia, se è stato istituzionalizzato, se si trova in

condizioni di “disagio” o di svantaggio, ecc.)

ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE

Rilevare solo i requisiti ritenuti necessari per le varie fasce d’età (Infanzia, Primaria,

Secondaria) e/o per i soggetti interessati. Aggiungere altri eventuali requisiti alla fine di

ogni indicatore. Nelle tre colonne a destra usare i simboli: S (se l’alunno/a possiede il

requisito indicato) – P (se il requisito è posseduto parzialmente) – N (se l’alunno/a non lo

possiede).

1. RILEVAZIONE DEI REQUISITI PSICO-MOTORI

SCHEMA CORPOREO

L’alunno/a è in grado di Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

riconoscere le varie parti del

corpo su di sé

riconoscere le varie parti del

corpo sugli altri

ricomporre la sagoma di un corpo

con le parti staccate

COORDINAZIONE GROSSO-MOTORIA

L’alunno/a è in grado di Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

controllare i movimenti del capo

assumere la posizione seduta

assumere la posizione eretta

camminare

correre

superare semplici ostacoli

fermarsi a un segnale

lanciare un oggetto

spingere la palla con il piede

calciare la palla

salire e scendere le scale

stare in equilibrio su di un piede

stare in equilibrio su di un piede a

occhi chiusi

eseguire esercizi di imitazione

saltellare e correre su una gamba

lanciare la palla in un punto

indicato

seguire un ritmo

produrre un ritmo

arrampicarsi a una fune o a una

pertica

saltare a piedi uniti e battere le

mani sui calcagni

svolgere attività sportive non

competitive

svolgere attività sportive

agonistiche

COORDINAZIONE FINO-MOTORIA E GRAFISMO

L’alunno/a è in grado di Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

prendere un oggetto

trattenere un oggetto

manipolare uno o più oggetti

premere con un dito

rilasciare la presa

impugnare una matita e fare uno

scarabocchio

strappare un foglio

fare costruzioni con i cubi e/o

altri solidi

piegare un foglio

tagliare della carta con le

forbici

ritagliare seguendo un tracciato

incollare parti di un tutto

organico

colorare uno spazio chiuso

congiungere due punti

completare forme tratteggiate

seguire i contorni di una figura

copiare linee (curve, diritte,

spezzate, …)

copiare figure geometriche

semplici

copiare figure geometriche

complesse

copiare numeri e lettere

copiare intere parole

scrivere con la mano destra

scrivere con la mano sinistra

riconoscere segni convenzionali

usare segni convenzionali

leggere in modo strumentale

ORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPORALE

L’alunno/a è in grado di Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

orientarsi nello spazio rispetto a sé

(voltarsi, dirigersi, camminare verso…)

orientarsi nello spazio rispetto a persone

e oggetti (dentro, fuori, sopra, sotto…)

orientarsi nel tempo in particolare (ora,

prima, dopo…)

orientarsi nel tempo in generale (ieri,

oggi, domani, un anno fa…)

orientarsi nel tempo rispetto ad altro (il

… è giorno di mercato)

ricostruire sequenze di vignette

dire quel che ha fatto e farà

comprendere la contemporaneità delle

azioni

nominare i nomi dei giorni e dei mesi

ricostruire la successione delle stagioni

leggere l’orologio

PERCEZIONE VISIVA

L’alunno/a è in grado

di

Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

chiudere gli occhi in reazione

di difesa

fissare oggetti per osservarli

esplorare oggetti e ambienti

seguire un oggetto in

movimento

riconoscere figure e forme

uguali

riconoscere figure e forme

diverse

riconoscere le distanze (vicino,

lontano…)

discriminare i colori

riconoscere le sfumature di

colore

individuare figure e sfondi

PERCEZIONE UDITIVA

L’alunno/a è in grado di Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

reagire girandosi al richiamo del

proprio nome

localizzare la provenienza di suoni e

rumori

riprodurre suoni

discriminare l’intensità più forte o

più debole fra due suoni

discriminare la tonalità più alta o più

bassa fra due suoni

PERCEZIONE TATTILE

L’alunno/a è in grado di Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

reagire a una percezione superficiale

tattile (caldo, freddo, dolore…)

riconoscere un oggetto ruvido/liscio

riconoscere un oggetto rigido/morbido

riconoscere un oggetto

pesante/leggero

2. RILEVAZIONE DEI REQUISITI AFFETTIVO-RELAZIONALI

AUTONOMIA

L’alunno/a è in grado

di

Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

riconoscersi allo specchio

riconoscere se stesso in foto o

film

controllare gli sfinteri

nutrirsi da solo

vestirsi da solo

svestirsi da solo

PERCEZIONE OLFATTO-GUSTATIVA

L’alunno/a è in grado di Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

distinguere gli odori deboli e gli

odori forti

distinguere tra odori gradevoli e

odori sgradevoli

discriminare i sapori fondamentali

(dolce/amaro, salato/acido)

pulirsi da solo

usare oggetti in modo

funzionale

riferire il proprio nome e

cognome

riconoscere le differenze fra i

sessi

discriminare il sé fisico

riferire il nome dei genitori

riferire il nome dei familiari

riferire il proprio indirizzo

assumersi un compito e

svolgerlo

usare il telefono per

rispondere

usare il telefono per chiamare

venire a scuola da solo

riconoscere situazioni di

pericolo

chiedere aiuto

accettare suggerimenti

fare domande adeguate alle

necessità

bussare, salutare, usare forme

di cortesia

discriminare monete e

banconote

fare proposte e assumersi

responsabilità

CONTROLLO COMPORTAMENTALE

Mette in atto

comportamenti di

Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

disturbo

egocentrismo

autocontrollo in situazioni

impreviste

EMOTIVITA’

Evidenzia atteggiamenti di Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

attaccamento alle figure significative

paura, rabbia e angoscia di separazione

dalle figure significative

irritabilità

euforia

apatia

timidezza

3. RILEVAZIONE DEI REQUISITI COGNITIVI DI BASE

SOCIALITA’

Evidenzia atteggiamenti

di

Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

accettazione degli altri

accettazione e rispetto di se stesso

amicizia e collaborazione con i

coetanei

amicizia e collaborazione con gli

adulti

amicizia e collaborazione con gli

insegnanti

rapporti propositivi e costruttivi con

il gruppo dei pari

rispetto degli oggetti altrui

rispetto del materiale didattico

scolastico

accettazione delle regole del gruppo

MEMORIA

L’alunno/a è in grado di Rilevazione Rilevazione 1° Rilevazione 2°

iniziale quadrimestre quadrimestre

ricordare fatti accaduti parecchio

tempo fa

ricordare fatti accaduti poco tempo

fa

ricordare fatti accaduti da

pochissimo

ricordare i fatti accaduti in modo

sequenziale

nominare due o più oggetti visti

prima

ricordare la forma di oggetti visti

prima

ripetere due o più parole

ripetere in sequenza numeri e parole

eseguire in successione alcune

azioni, come richiesto

riconoscere elementi simili o

contrastanti in fatti e oggetti

ATTENZIONE

L’alunno/a è in grado

di

Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

concentrarsi su argomenti

generali

concentrarsi solo su argomenti

preferiti

LINGUAGGIO GESTUALE

L’alunno/a è in

grado di

Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

imitare gesti e movimenti

produrre gesti e

movimenti

comprendere linguaggi

mimici

usare linguaggi mimici

LINGUAGGIO VERBALE

L’alunno/a è in grado di Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

esprimersi in modo non-verbale

(ecolalia, lallazione…)

pronunciare le parole-frasi in modo

comprensibile

fare un monologo

pronunciare frasi compiute

usare i termini “quando?” e

“perché?”

usare un linguaggio articolato con

sequenze ordinate

avere una completa organizzazione

logico-sintattica

ABILITA’ LOGICHE

L’alunno/a è in grado di Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

usare quantificatori logici (tutti,

nessuno, alcuni…)

usare operatori logici (e, o, ma, se…)

usare la negazione logica (questo non

è un…)

prevedere fatti o fenomeni basati su

causa-effetto (se… allora…)

riconoscere analogie e differenze

CAPACITA’ DI OSSERVAZIONE

L’alunno/a è in grado

di

Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

individuare gli elementi di un

oggetto

CAPACITA’ DI MISURAZIONE-COMPARAZIONE

L’alunno/a è in grado di

misurare

Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

per confronto tra elementi

uguali

per confronto tra elementi

diversi

CAPACITA’ DI CLASSIFICAZIONE-SERIAZIONE

L’alunno/a è in grado di Rilevazione

iniziale

Rilevazione 1°

quadrimestre

Rilevazione 2°

quadrimestre

associare due o più oggetti di uguale forma

associare due o più oggetti di uguale colore

individuare un elemento incluso in un

raggruppamento, secondo un attributo

assegnato allo stesso

CONOSCENZA DELL’ALUNNO

individuare un oggetto in un

raggruppamento, secondo un attributo

indicato

classificare elementi secondo un criterio

assegnato

sistemare più oggetti secondo un ordine

stabilito da altri

sistemare più oggetti secondo un ordine

scelto da sé

per la stesura del Piano Dinamico Funzionale (PDF) e Piano Educativo Individualizzato (PEI)

(D.P.R. 24/2/94) ASSE COGNITIVO

• Livello di sviluppo cognitivo senso motorio preoperatorio operatorio concreto formale

• Strategie utilizzate

esperienza sensoriale intuizione osservazione ripetizione del concetto evidenza visiva ragionamento

• Uso in modo integrato di competenze diverse

assente presente: insicuro

strutturato creativo ASSE AFFETTIVO-RELAZIONALE

• Area del sé ha percezione di sé ha una percezione confusa di sé si percepisce come entità a sé stante usa il corpo come mezzo espressivo

• Rapporto con gli altri preferisce il rapporto con: adulti coetanei evita/accetta il contatto fisico collaborativo egocentrico aggressivo/prepotente ama lavorare da solo tende ad imporsi

ruolo gregario controlla le emozioni rispetta le regole accetta i richiami ha costante bisogno di figure di riferimento

• Motivazione al rapporto

assente presente ASSE COMUNICAZIONALE

• Mezzi privilegiati

verbale mimico-gestuale grafico-pittorico musicale altro

• Contenuti prevalenti

possiede un vocabolario ristretto relaziona le proprie esperienze

evidenzia i propri bisogni riferisce fatti accaduti

• Modalità di interazione

tende a non interagire insicuro inibito necessità di continue sollecitazioni aggressivo adeguato altro ASSE LINGUISTICO

• Comprensione

molto limitata limitata sufficiente buona

• Produzione

assente mimico-gestuale fa comprendere i suoi bisogni vocalizza risponde solo sì o no usa la parola - frase frase nucleare frase povera o poco strutturata frase strutturata dislalica altro

• Uso dei linguaggi alternativi e/o integrativi mimico-gestuale grafico-pittorico musicale altro ASSE SENSORIALE

• Funzionalità visiva, tipo e grado del deficit:

nella norma protesizzato

• Funzionalità uditiva, tipo e grado di deficit:

nella norma protesizzato

• Funzionalità tattile, tipo e grado di deficit:

nella norma non adeguata ASSE MOTORIO-PRASSICO

• Motricità globale

stazione eretta / con sostegno deambulazione autonoma mantiene l’equilibrio corre salta lancia

segue un percorso evitando ostacoli si muove tenendo un ritmo ha coordinazione oculo-manuale impaccio motorio goffaggine adatta- il movimento intenzionale

• Motricità fine

adeguata difficoltosa

• Prassie semplici

acquisite non acquisite

• Prassie complesse

acquisite non acquisite ASSE NEUROPSICOLOGICO

• Capacità mnestiche

breve termine lungo termine per riconoscimento per rievocazione visiva uditiva

• Capacità attentiva adeguata labile discontinua necessita di stimoli costanti solo se interessato

• Organizzazione spazio-temporale

dentro-fuori su-giù destra-sinistra prima-dopo

ieri, oggi, domani settimana mese anno AUTONOMIA

• Personale

molto limitata limitata adeguata

• Sociale

molto limitata limitata

sufficiente buona APPRENDIMENTO

• Grafismo

manipola intenzionalmente

tiene la matita esegue scarabocchi copia semplici figure colora figure traccia linea percorso esegue tratteggi completa figure tratteggiate traccia linee disegna autonomamente

• Lettura e scrittura

riconosce le lettere non unisce le lettere legge sillabando legge lentamente legge rispettando la punteggiatura copia scrive sotto dettatura scrive spontaneamente

scrive lentamente

scrive rapidamente commette errori di ortografia

• Uso spontaneo delle competenze acquisite

esprime un pensiero verbalmente / per iscritto esprime un proprio pensiero solo su domande comprende brevi frasi comprende un semplice brano comprende un brano complesso riferisce ciò che legge riferisce ciò che legge solo su domande inventa storie

• Apprendimenti curriculari

possiede i requisiti di base conosce la corrispondenza simbolo-quantità esegue le seguenti operazioni: ______________________________________________________ risolve problemi quotidiani risolve situazioni problematiche strutturate

riconosce figure geometriche distingue esseri viventi e non viventi ha il concetto di successione temporale sa orientarsi nello spazio grafico Altro________________________________________________

• Capacità di integrazione delle competenze molto limitata limitata adeguata

Tenendo conto dei punti di partenza dell’alunno si seguirà una programmazione:

individualizzata personalizzata variata in itinere task/analysis STRATEGIE E METODOLOGIE DIDATTICHE Valorizzare linguaggi comunicativi alternativi Privilegiare l’apprendimento dall’esperienza e la didattica laboratoriale

Promuovere processi metacognitivi Utilizzazione del cooperative learning Utilizzazione del Tutoring SI UTILIZZERANNO STRUMENTI COMPENSATIVI Tabella dell’alfabeto Retta ordinata dei numeri Tavola Pitagorica Linea del tempo Tabella delle misure e delle formule geometriche Formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali delle unità di apprendimento Computer con programma di videoscrittura, correttore ortografico e sintesi vocale, stampante e scanner Calcolatrice Registratore e risorse audio (sintesi vocali, audiolibri e libri digitali) Software didattici specifici

SI UTILIZZERANNO STRUMENTI DISPENSATIVI Utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri Lettura ad alta voce Scrittura sotto dettatura Prendere appunti Copiare dalla lavagna Studio mnemonico delle tabellone Studio della lingua straniera in forma scritta Rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti Quantità dei compiti a casa VALUTAZIONE Predisporre verifiche scalari Programmare e concordare con l’alunno le verifiche Prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte Valutare tenendo conto maggiormente del contenuto più che della forma Far usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte che orali

Introdurre prove informatizzate Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

DATI RELATIVI ALL’ALUNNO

COGNOME NOME

DATA DI NASCITA

LUOGO

RESIDENZA

CLASSE

DATI RELATIVI ALLA PRECEDENTE SCOLARIZZAZIONE

Anno Scolastico

Scuola frequentata

Classe Tipo di frequenza (regolare/irregolare)

ANNO SCOLASTICO

ISTITUTO

SCUOLA PLESSO

RISORSE DELLA SCUOLA

• Descrizione della classe

• Attività di compresenza

• Laboratori

• Sperimentazioni

• Operatore psicopedagogico, operatore tecnologico

• Classi aperte

• Progetti

ASSE COGNITIVO

Obiettivo a breve termine:

Attività:

Verifica:

Valutazione:

Eventuale raccordo con la programmazione di classe:

ASSE AFFETTIVO-RELAZIONALE

Obiettivo a breve termine:

Attività:

Verifica:

Valutazione:

Eventuale raccordo con la programmazione di classe:

ASSE COMUNICAZIONALE

Obiettivo a breve termine:

Attività:

Verifica:

Valutazione:

Eventuale raccordo con la programmazione di classe:

ASSE LINGUISTICO

Obiettivo a breve termine:

Attività:

Verifica:

Valutazione:

Eventuale raccordo con la programmazione di classe:

ASSE SENSORIALE

Obiettivo a breve termine:

Attività:

Verifica:

Valutazione:

Eventuale raccordo con la programmazione di classe:

ASSE MOTORIO-PRASSICO

Obiettivo a breve termine:

Attività:

Verifica:

Valutazione:

Eventuale raccordo con la programmazione di classe:

ASSE NEUROPSICOLOGICO

Obiettivo a breve termine:

Attività:

Verifica:

Valutazione:

Eventuale raccordo con la programmazione di classe:

AUTONOMIA

Obiettivo a breve termine:

Attività:

Verifica:

Valutazione:

Eventuale raccordo con la programmazione di classe:

APPRENDIMENTO

Obiettivo a breve termine:

Attività:

Verifica:

Valutazione:

Eventuale raccordo con la programmazione di classe:

ORARIO DELLA CLASSE

Orario LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI

1 ora

2 ora

3 ora

4 ora

5 ora

6 ora

7 ora

8 ora

ORARIO DELL’ALUNNO

• Per ogni attività indicare la formula di svolgimento utilizzando il colore:

♦ Giallo: attività (con tutti gli alunni della classe)

♦ Rosso: attività individuale (svolta sia in classe sia fuori classe)

♦ Verde: attività di gruppo

ORARIO DELL’INSEGNANTE DI SOSTEGNO

Orario LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI

Orario LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI

1 ora

2 ora

3 ora

4 ora

5 ora

6 ora

7 ora

8 ora

1 ora

2 ora

3 ora

4 ora

5 ora

6 ora

7 ora

8 ora

ORARIO DELL’ASSISTENTE

Orario LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI

1 ora

2 ora

3 ora

4 ora

5 ora

6 ora

7 ora

8 ora

STRATEGIE PER L’EMERGENZA

In presenza di crisi momentanee dell’alunno (determinate da fattori legati alle esperienze

scolastiche ed extrascolastiche o dall’assenza di figure di riferimento, ecc) descrivere le

caratteristiche dell’emergenza e le strategie elaborate per superarla.

PER CONSENTIRE L’ATTUAZIONE DEL PRESENTE PIANO EDUCATIVO CHE E’

STATO CONCORDATO E REDATTO DA:

Nome Firma

FAMIGLIA_______________________________________________________

REFERENTE DEL CASO______________________________________________

OPERATORI_________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

_________________________________________________________INSEGNAN

TI________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

__________________________________________________________________

_______________________________________

Si sono utilizzate___________ ORE DI SOSTEGNO SETTIMANALE

Si sono utilizzate___________ ORE DI INTERVENTO DELL’ENTE LOCALE

Si sono utilizzate___________ ORE DI INTERVENTO DI UN OPERATORE

Per il prossimo anno scolastico si richiedono:

___________ ORE DI SOSTEGNO SETTIMANALE

___________ORE DI INTERVENTO DELL’ENTE LOCALE

___________ ORE DI INTERVENTO DI UN OPERATORE

IL DIRIGENTE SCOLASTICO_________________________________________

VALUTAZIONI

GIUDIZIO SINTETICO o

VOTO

VALUTAZIONE GLOBALE

Aree

QUADRIM

ESTRE

2 °

QUADRIM

ESTRE

1° QUADRIMESTRE

2° QUADRIMESTRE

Area cognitiva

Area affettivo-

relazionale

Area dell’autonomia

Area linguistica

Area logico-

matematica

Area espressiva

ASSENZE

Segnare con

A le assenze

giornaliere

01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26

SETTEMBRE

OTTOBRE

NOVEMBRE

DICEMBRE

GENNAIO

FEBBRAIO

MARZO

APRILE

MAGGIO

GIUGNO

RELAZIONE FINALE

(obiettivi raggiunti, difficoltà emerse e ipotesi di intervento per il prossimo

anno)

Data, L’insegnante di sostegno

________________________________

Gli insegnanti di classe

________________________________

________________________________

________________________________

________________________________

________________________________

Consegnato il

Il DIRIGENTE SCOLASTICO

_____________________________

GIUDIZI DESCRITTIVI PER LA VALUTAZIONE CLASSE PRIMA – 1° quadrimestre Nome dell’alunno/a ha avuto un approccio positivo, abbastanza positivo, parzialmente positivo, poco positivo con la nuova scuola. Ha manifestato, infatti, un atteggiamento collaborativo, poco collaborativo, poco disponibile sia con i compagni sia con gli insegnanti. In merito ai ritmi dell’organizzazione scolastica non ha avuto difficoltà, ha avuto alcune difficoltà, ha avuto difficoltà di adattamento. Infatti, ha dimostrato soddisfacenti, adeguati, ancora parziali tempi di attenzione e buone, discrete, accettabili capacità di controllo dei propri comportamenti. Nel lavoro scolastico interviene in modo spontaneo, deve essere sollecitato/a a intervenire, manifesta buona, adeguata, scarsa volontà di fare e sa, comincia a, non riesce ancora a portare a termine le prime semplici attività. Le strumentalità e conoscenze previste sono state acquisite in modo molto sicuro, sicuro, poco sicuro, non sono state del tutto acquisite.

CLASSE PRIMA – 2° quadrimestre Nel corso del secondo quadrimestre l’alunno/a ha sviluppato, ha mantenuto costante, ha dimostrato poco interesse per l’attività scolastica e ha maggiormente, adeguatamente, parzialmente sviluppato le proprie capacità di lavorare in modo autonomo. Nei confronti dei compagni ha assunto un atteggiamento positivo e collaborativo, positivo, a volte poco disponibile, a volte poco controllato. L’impegno costante, in genere costante, poco costante ha permesso un’acquisizione molto, abbastanza, parzialmente sicura delle strumentalità; la preparazione raggiunta al termine del primo anno di scuola è complessivamente ottima, molto buona, buona, discreta, sufficiente, non del tutto sufficiente.

CLASSE SECONDA – 1° quadrimestre Nome dell’alunno/a ha assunto l’impegno del nuovo anno scolastico in modo positivo, parzialmente positivo, ancora poco motivato. Si è inserito/a nel lavoro manifestando buone, adeguate, scarse capacità di attenzione, costante, discontinuo interesse e apprezzabile, discreta, limitata volontà di fare. Con i compagni e con gli insegnanti si relaziona in modo attivo, collaborativo, poco collaborativo, poco significativo. Il suo comportamento nei vari momenti della giornata scolastica è stato corretto, rispettoso, a volte poco controllato. Nelle attività individuali si dimostra molto, abbastanza, poco organizzato/a, ordinato/a, scarsamente ordinato/a e sa/non sa portare a termine le consegne in modo autonomo e nei tempi richiesti. Le strumentalità e le conoscenze sono state acquisi te in modo molto sicuro, sicuro, poco sicuro, non sono state del tutto acquisite .

CLASSE SECONDA – 2° quadrimestre Nel corso del secondo quadrimestre l’alunno/a si è inserito/a in modo proficuo, positivo, poco significativo, parziale nella vita della classe e nelle diverse attività, manifestando vivo, adeguato, scarso interesse, molta, buona, modesta volontà di fare e/ma un comportamento sempre, abbastanza, non sempre, poco controllato. Nel lavoro individuale ha maturato sicure, buone, poche capacità d’iniziativa e apprezzabili, adeguate, minime abilità organizzative, dimostrando soddisfacente, maggiore, scarsa attenzione e cura per i propri prodotti. Negli apprendimenti ha/ha parzialmente/non ha consolidato le abilità di base e ha/ha in parte acquisito nuove conoscenze disciplinari, raggiungendo una preparazione ottima, molto buona, buona, discreta, sufficiente, non del tutto sufficiente.

CLASSE TERZA – 1° quadrimestre In questo primo quadrimestre nome dell’alunno/a ha maturato positivo, adeguato, parziale interesse per l’apprendimento e per l’esperienza scolastica assumendo un atteggiamento consapevole, poco consapevole e/ma molto, abbastanza, scarsamente impegnato. Il suo apporto alla vita del gruppo classe è stato significativo, poco significativo. Nelle diverse situazioni ha manifestato un comportamento sempre, poco controllato e disponibile. Nel lavoro si è dimostrato/a molto, abbastanza, scarsamente organizzato/a - autonomo/a - pronto/a. Le capacità di ascolto, di comprensione e di esposizione maturate sono buone, adeguate, ancora esigue. Le conoscenze acquisite sono solide, rispondenti alle richieste, da consolidare. Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti in modo molto sicuro, sicuro, poco sicuro, parziale.

CLASSE TERZA – 2° quadrimestre Nome dell’alunno/a ha manifestato/mantenuto soddisfacente, buono, scarso interesse, significativa, adeguata, parziale attenzione e volontà per l’esperienza scolastica nel suo complesso, dimostrando un atteggiamento partecipe e disponibile, abbastanza partecipe e disponibile, poco coinvolto ma disponibile, poco coinvolto alla/nella vita della classe. Negli apprendimenti ha raggiunto una sicura, buona, accettabile, scarsa padronanza delle strumentalità, ha/non ha sviluppato ulteriormente le capacità di ascolto e di comprensione dei diversi linguaggi disciplinari, ha/ha parzialmente/non ha acquisito le abilità espressive richieste. La preparazione raggiunta a conclusione dell’anno scolastico è ottima, molto buona, buona, discreta, sufficiente, non del tutto sufficiente.

CLASSE QUARTA – 1° quadrimestre L’alunno/a ha affrontato l’impegno di questo nuovo anno scolastico con molta, vivace, buona, adeguata, parziale, scarsa motivazione e voglia di fare. Partecipa attivamente, in modo poco attivo, in modo poco significativo alla vita del gruppo classe, intervenendo in modo abbastanza, poco pertinente e personale e manifestando un comportamento molto, in genere, poco controllato - disponibile e rispettoso dei compagni. Nelle attività individuali ha maturato/manifestato maggiore, ancora scarsa autonomia e ulteriori, limitate capacità organizzative. Negli apprendimenti si è dimostrato/a intuitivo/a e - adeguatamente, poco capace di osservare, raccogliere, analizzare e riutilizzare informazioni. Gli obiettivi programmati sono stati, sono stati parzialmente raggiunti con risultati complessivamente ottimi, molto buoni, buoni, discreti, sufficienti, non del tutto sufficienti .

CLASSE QUARTA – 2° quadrimestre Nome dell’alunno/a ha assunto l’impegno scolastico di questo quadrimestre in modo significativamente, abbastanza, scarsamente produttivo e impegnato facendosi sempre più protagonista del proprio percorso di apprendimento. Nella vita di classe ha manifestato un atteggiamento molto, poco coinvolto e propositivo, dimostrando di conoscere e di sapere/sapere parzialmente rispettare le regole della convivenza nel gruppo. Negli apprendimenti ha saputo rielaborare in modo personale le conoscenze e le informazioni, maturando sicure capacità espressive in ogni disciplina - inizia a rielaborare in modo personale le conoscenze e le informazioni - ha consolidato le strumentalità di base e ha acquisito nuove conoscenze. La preparazione raggiunta a conclusione della classe quarta è ottima, molto buona, buona, discreta, sufficiente, non del tutto sufficiente.

CLASSE QUINTA – 1° quadrimestre L’alunno/a ha intrapreso questo ultimo anno di scuola primaria con molta, significativa, buona, adeguata, parziale, scarsa motivazione e molta, poca consapevolezza dei propri impegni. Il suo apporto alla vita del gruppo classe è stato abbastanza, poco costruttivo; nelle diverse situazioni ha manifestato un comportamento controllato, poco controllato - disponibile - solidale - maturo - responsabile. Nel lavoro si è dimostrato/a ben, abbastanza, scarsamente organizzato/a – autonomo/a – intuitivo/a. Nelle singole discipline ha acquisito sicura, adeguata, parziale padronanza dei concetti fondamentali e/ma buone capacità espressive e di rielaborazione personale, deve maggiormente sviluppare le capacità espressive e di rielaborazione personale, scarse capacità espressive e di rielaborazione personale . I risultati raggiunti sono complessivamente ottimi, molto buoni, buoni, discreti, sufficienti, non del tutto sufficienti .

CLASSE QUINTA – 2° quadrimestre Nel secondo quadrimestre l’alunno/a ha mantenuto/dimostrato notevole, vivace, parziale, limitato interesse, particolare, significativa, adeguata, scarsa volontà e attenzione per l’esperienza scolastica nel suo complesso, acquisendo maggiore conoscenza di sé e delle proprie capacità. Tale atteggiamento gli-le ha/gli-le ha parzialmente/non gli-le ha permesso di raggiungere una sicura padronanza delle conoscenze e delle abilità in ogni ambito e di sviluppare capacità di ascolto, di comprensione e di utilizzo dei diversi linguaggi disciplinari. Sul piano delle relazioni interpersonali ha maturato positivi, adeguati, parziali atteggiamenti di collaborazione, mentre la preparazione raggiunta al termine della scuola primaria risulta complessivamente ottima, molto buona, buona, discreta, sufficiente, non del tutto sufficiente.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI NON DI MADRELINGUA ITAL IANA

PRIMO QUADRIMESTRE • L’inserimento • La relazione e la partecipazione • Gli apprendimenti

Alunni che manifestano difficoltà di inserimento

L’alunno ha iniziato a frequentare la scuola dopo pochi giorni dal suo arrivo in Italia. Molto disorientato dal nuovo ambiente e dalle abitudini di vita estremamente differenti rispetto a quelle del Paese di provenienza, ha avuto difficoltà di inserimento nonostante la buona accoglienza da parte dei compagni. Alla novità della situazione ha reagito infatti con un silenzio che di rado rompe in modo spontaneo, anche se si riscontrano significativi progressi circa la conoscenza della lingua italiana, dimostrati dalla ormai adeguata comprensione. In merito al lavoro scolastico, valutabile principalmente dai prodotti scritti, dimostra di essersi discretamente integrato, mentre gli obiettivi della programmazione opportunamente individualizzata possono dirsi raggiunti. L’alunno proviene da un Paese con una realtà culturale e sociale profondamente diversa rispetto a quella italiana. Ha già frequentato la scuola in un’altra città, vivendo un inserimento problematico. Anche in questa classe sono emerse diverse difficoltà, dovute al disorientamento dell’alunno e alla non accettazione delle regole della convivenza. Manifesta, inoltre, un evidente rifiuto all’acquisizione della nuova lingua e ciò ostacola il processo di socializzazione, nonostante abbia comunque instaurato buoni rapporti con alcuni compagni. In merito agli apprendimenti, per ora considerati secondari rispetto agli obiettivi di inserimento, manifesta scarso interesse, si impegna in modo saltuario e poco produttivo. L’alunno proviene da un Paese con una realtà culturale e sociale profondamente diversa rispetto a quella italiana. Alla novità ha reagito in termini conflittuali, che manifesta nel rifiuto delle regole della vita di gruppo e nella scarsa applicazione nel lavoro scolastico. Per questi motivi la programmazione educativa e didattica individualizzata è stata incentrata principalmente sulla relazione e sulla socializzazione, organizzando il lavoro nel piccolo gruppo di compagni con cui manifesta più affinità. I risultati sono per ora poco significativi e gli obiettivi programmati saranno da riproporre nel corso del quadrimestre/anno scolastico successivo. In merito agli apprendimenti, il lavoro è stato improntato principalmente sulla conoscenza della lingua italiana a supporto della relazione. Gli esiti iniziano a essere positivi. Iscritto alla nuova scuola dopo pochi giorni dal suo arrivo in Italia, l’alunno ha manifestato diverse difficoltà di inserimento. Generalmente ben accolto dai compagni, a distanza di alcuni mesi tende ancora a creare situazioni conflittuali, anche se si tratta di un’evidente reazione al nuovo ambiente che fatica ad accettare. Molto curioso verso la nuova lingua, apprende con facilità e il suo bagaglio di parole e di espressioni si è arricchito gradualmente. Ciò ha influito in modo positivo soprattutto nel rapporto con gli adulti presenti nella scuola che, essendo molto maturo, preferisce al rapporto con i compagni. Gli apprendimenti risultano adeguati alla situazione e alla motivazione dimostrata. ________________________________________________________________________

Alunni avviati a un positivo processo di inseriment o Il trasferimento ha costretto l’alunno a un profondo cambio di ambiente e di cultura. Un po’ intimorito dalla nuova realtà, cerca l’affetto e il sostegno degli adulti per essere aiutato nella relazione con i compagni. Limitato nella comunicazione a causa di una conoscenza ancora marginale della lingua italiana, è stato inserito nel lavoro di classe mediante una programmazione individualizzata in cui è stata privilegiata la lingua orale. Il lavoro costante e

la sua buona volontà iniziano a dare i primi apprezzabili frutti. In Italia da tempo, per l’alunno si tratta della prima esperienza di inserimento in una comunità scolastica. Ben accolto dai compagni, gradualmente sta strutturando buone relazioni con il gruppo classe, dimostrandosi più disponibile a comunicare e a condividere esperienze. Anche con gli insegnanti sta strutturando un rapporto positivo. Sul piano dell’autonomia personale e del lavoro scolastico si segnalano progressi, soprattutto sotto l’aspetto linguistico: conosce più vocaboli rispetto all’inizio dell’anno e si sforza di comunicare le proprie necessità utilizzando la lingua italiana. Le strumentalità raggiunte sono adeguate. L’alunno ha affrontato il cambio di scuola e di ambiente in modo positivo, sforzandosi già dai primi giorni del suo arrivo di comprendere la nuova lingua e il diverso modello organizzativo. Gradualmente ha maturato fiducia nei confronti degli insegnanti e dei compagni. Molto coinvolto e sollecitato dal gruppo classe, si sforza per esprimersi utilizzando la lingua italiana, ultimamente anche in modo spontaneo. Indirizzato da una opportuna programmazione individualizzata, si è inserito nel lavoro didattico senza grosse difficoltà, molto motivato anche dal desiderio di imparare. I risultati raggiunti nelle varie materie sono dunque sicuramente positivi. Motivato a integrarsi nel nuovo ambiente di vita e a conoscere la nuova cultura, l’alunno affronta le attività scolastiche con particolare interesse e impegno. Desideroso di essere accettato, si dimostra aperto con tutti i compagni, che lo hanno accolto con simpatia e calore. Le difficoltà di apprendimento, determinate dall’ancora limitata competenza linguistica, non condizionano la sua voglia di imparare e di fare da solo: apprezzabili sono i risultati ottenuti, anche se gli obiettivi programmati sono stati parzialmente raggiunti.

SECONDO QUADRIMESTRE • I progressi nell’inserimento • La relazione e la partecipazione

• Gli apprendimenti e la valutazione finale

Alunni che manifestano ancora difficoltà di inserim ento Nella seconda parte dell’anno scolastico, le attività programmate volte a favorire l’inserimento dell’alunno non hanno prodotto risultati significativi, nonostante il positivo coinvolgimento della famiglia e le specifiche iniziative attuate per valorizzare la sua cultura di provenienza. L’alunno si dimostra ancora diffidente, conflittuale, poco incline a impegnarsi nelle attività di apprendimento. Proprio per offrirgli ulteriori possibilità di crescita e di sviluppo, attorniato da un gruppo di compagni e di insegnanti che ha imparato a conoscerlo e ad accettarlo positivamente, l’alunno viene ammesso alla classe successiva. Ancora poco reattivo nei confronti delle iniziative volte a promuoverne la socializzazione, l’alunno ha però sviluppato un rapporto di amicizia con un piccolo gruppo di compagni e inizia a utilizzare la lingua italiana per comunicare con loro. Lievemente più attivo negli apprendimenti, ha acquisito con sufficiente sicurezza gli obiettivi della programmazione individualizzata ottenendo risultati accettabili. Più disponibile verso il gruppo e, in genere, verso il nuovo ambiente, l’alunno inizia gradualmente a superare le situazioni di conflittualità e a vivere l’esperienza scolastica in modo meno oppositivo e più rispettoso delle regole della convivenza. I suoi progressi sono stati positivamente valorizzati dai compagni, con esiti discreti sulla comunicazione nel gruppo. Il processo di apprendimento della lingua italiana è lento ma graduale, gli obiettivi didattici

della programmazione individualizzata sono stati in linea di massima raggiunti con risultati sufficienti. Il lavoro costante, condotto nel corso dell’intero anno scolastico, volto allo sviluppo della socializzazione e del processo di autostima, inizia a produrre esiti significativi favorendo la comunicazione tra l’alunno e il gruppo dei compagni, con i quali ora si relaziona in termini più positivi anche se ancora difficili. La padronanza della lingua italiana è migliorata e ha prodotto risultati significativi anche sul piano degli apprendimenti, permettendogli di raggiungere con risultati discreti gli obiettivi previsti dalla programmazione individualizzata. ________________________________________________________________________

Alunni per cui prosegue il positivo processo di ins erimento In questa seconda parte dell’anno scolastico l’alunno ha dimostrato attaccamento ai suoi impegni e un maggiore interesse. Interagisce più volentieri con i compagni, con i quali ha consolidato la relazione sviluppando un rapporto più significativo e articolato. Sul piano linguistico è migliorato l’uso dei vocaboli, utilizzati in modo maggiormente contestualizzato, mentre inizia a formulare frasi ben strutturate. Nel campo degli apprendimenti, le strumentalità sono state raggiunte con adeguata sicurezza. Il processo di positivo inserimento dell’alunno è proseguito anche nel corso di questo quadrimestre. Valorizzato nelle sue attitudini e nelle sue capacità, l’alunno ha iniziato a esprimersi in modo più spontaneo in ogni ambito e ha sviluppato un rapporto più articolato con i compagni. Inoltre si è inserito nel lavoro della classe per buona parte delle discipline, senza la necessità di ricorre a una programmazione individualizzata. Anche l’uso della lingua italiana si è fatto più sicuro. I risultati sono complessivamente buoni. Nel corso del quadrimestre l’alunno ha ulteriormente sviluppato i legami di amicizia con i compagni, che lo rispettano e lo apprezzano, mentre ha più difficoltà a esprimersi con gli insegnanti. Sul piano degli apprendimenti ha seguito buona parte della programmazione della classe, grazie anche alla buona comprensione della lingua italiana in cui inizia a esprimersi con frasi complete e ben organizzate. I risultati raggiunti sono decisamente buoni. Il positivo processo di inserimento dell’alunno è proseguito nel corso del quadrimestre, favorendo la sua piena espressione. L’alunno ha così manifestato la sua affabilità e vivacità, quest’ultima sempre controllata. Le diverse attività promosse per favorire la conoscenza della sua cultura tra i compagni hanno permesso di rendere più solidi i legami con il gruppo. Nel lavoro scolastico, solo parzialmente individualizzato, ha raggiunto buoni esiti.

GIUDIZI RELATIVI AGLI ALUNNI CON PERIODI PROLUNGATI DI ASSENZA

CLASSE PRIMA - 1° quadrimestre • L’approccio alla nuova scuola • La relazione e la partecipazione • Gli apprendimenti L’alunno si è inserito in modo positivo nella nuova scuola e nel gruppo dei compagni. Nelle attività didattiche ha manifestato volontà di fare ma alcune difficoltà di organizzazione spazio-temporale, tuttavia l’esiguità del periodo di frequenza non permette di esprimere valutazioni sulle modalità con cui si approccia all’apprendimento. L’alunno ha iniziato a frequentare la scuola primaria con curiosità e interesse per la nuova esperienza, ma le numerose assenze hanno in parte rallentato il suo percorso di inserimento nel lavoro e nel gruppo dei compagni. In particolare, le strumentalità sono state parzialmente raggiunte e dovranno essere consolidate nel corso del secondo quadrimestre. L’approccio alla nuova scuola e al gruppo dei compagni da parte dell’alunno è stato positivo. È interessato e interviene nelle attività in modo spontaneo, manifestando volontà di fare e spesso un’attenzione nell’esecuzione tale da rallentare i suoi ritmi di lavoro. Nonostante il lungo periodo di assenza, l’approccio con le strumentalità e le conoscenze è stato abbastanza buono. L’alunno si è inserito nella nuova scuola in modo positivo, nonostante un lungo periodo di assenza, dimostrando buone capacità di orientamento nell’ambiente, motivazione e interesse per l’esperienza. Gli obiettivi programmati per il primo quadrimestre sono stati raggiunti con buona sicurezza. ________________________________________________________________________

CLASSE PRIMA - 2° quadrimestre • L’atteggiamento verso l’esperienza scolastica • L a relazione e la partecipazione • Gli apprendimenti e la valutazione finale Anche nel secondo quadrimestre l’alunno ha iniziato a frequentare con interesse e motivazione, ma le numerose assenze hanno in parte condizionato il suo percorso di apprendimento. Infatti gli obiettivi programmati in ogni ambito disciplinare sono stati raggiunti, ma dovranno essere consolidati nella classe successiva. Nel corso del secondo quadrimestre l’alunno si è dimostrato impegnato e attento, non sempre collaborativo e disponibile con i compagni. Nelle attività individuali ha saputo lavorare con cura e discreta autonomia: ha raggiunto tutti gli obiettivi programmati per la classe prima, ma alcuni in modo non del tutto sicuro a causa del lungo periodo di assenza. L’alunno ha mantenuto un atteggiamento molto positivo nei confronti dell’esperienza scolastica, dimostrando buona motivazione e interesse sia nel lavoro individuale sia in quello di gruppo. Autonomo e pronto, ha evidenziato una particolare cura dei propri elaborati. Il prolungato periodo di assenza non ha complessivamente inciso sugli apprendimenti, che risultano abbastanza sicuri. Costante nell’impegno, l’alunno ha confermato interesse e curiosità per l’esperienza scolastica anche in questo secondo quadrimestre e ha ulteriormente sviluppato la relazione con i compagni. Le numerose assenze non hanno inciso sull’acquisizione delle strumentalità,

raggiunte in modo sicuro e con buoni risultati.

CLASSE SECONDA - 1° quadrimestre • L’approccio al nuovo anno scolastico • La relazio ne e la partecipazione • Gli apprendimenti Nel corso del primo quadrimestre l’alunno ha partecipato alla vita della scuola manifestando parziale interesse e una relativa volontà di fare, anche a causa delle numerose assenze. Nel lavoro individuale si dimostra ancora poco autonomo e lento; gli obiettivi programmati sono stati raggiunti solo in parte. Ben inserito nel gruppo dei compagni, nel lavoro individuale l’alunno ha avuto necessità di continue sollecitazioni e l’impegno dimostrato è stato inferiore alle sue possibilità. Questi elementi, insieme alle frequenti assenze, hanno inciso sull’acquisizione delle strumentalità di base, che risultano complessivamente sufficienti ma avrebbero potuto essere migliori. L’alunno ha affrontato il nuovo anno scolastico con motivazione e voglia di fare; il lungo periodo di assenza non ha influito sul suo impegno e sulla sua partecipazione, sempre rispondenti alle richieste, e sulla buona relazione con il gruppo dei compagni. Nel campo degli apprendimenti ha raggiunto gli obiettivi programmati con buoni risultati. L’alunno ha assunto l’impegno di questo nuovo anno scolastico in modo molto positivo, mostrando capacità di attenzione, vivace interesse, un atteggiamento attivo e collaborativo nel gruppo dei compagni. Autonomo e organizzato nella conduzione delle varie attività, pronto nella comprensione, ha raggiunto tutti gli obiettivi programmati con soddisfacenti risultati in ogni ambito disciplinare, nonostante il prolungato periodo di assenza. ________________________________________________________________________

CLASSE SECONDA - 2° quadrimestre • L’atteggiamento verso l’esperienza scolastica • L a relazione e la partecipazione • Gli apprendimenti e la valutazione finale Ben inserito nella vita di classe e nel gruppo dei compagni, l’alunno ha avuto difficoltà a lavorare autonomamente secondo le richieste a causa delle lacune accumulate nel corso dell’anno scolastico, dovute al prolungato periodo di assenza. Gli apprendimenti, pur sostenuti dall’aiuto costante da parte degli insegnanti in classe e della famiglia a casa, non sono ancora sicuri e gli obiettivi programmati sono stati raggiunti solo in parte. Nel corso del secondo quadrimestre l’alunno ha dimostrato adeguata motivazione, ma il lungo periodo di assenza ha condizionato il suo percorso di apprendimento. In generale capace e autonomo, ha manifestato atteggiamenti di insicurezza che hanno inciso sui risultati, comunque buoni. L’alunno ha infatti raggiunto tutti gli obiettivi programmati, che saranno però da consolidare nel prossimo anno scolastico. Nel corso del secondo quadrimestre l’alunno ha affrontato con motivazione la scuola, dimostrando un atteggiamento positivo e propositivo nei confronti dell’ambiente e dell’esperienza. Nonostante il lungo periodo di assenza, l’alunno si è particolarmente impegnato in classe e a casa riuscendo ad acquisire con prontezza le abilità e le conoscenze richieste per la classe seconda. Nel corso del secondo quadrimestre l’alunno ha vissuto in termini positivi e propositivi l’esperienza scolastica, dimostrando interesse e volontà di fare. Autonomo e organizzato, ha

espresso buone capacità di comprensione e di applicazione delle strumentalità acquisite, raggiungendo livelli di apprendimento soddisfacenti nonostante il lungo periodo di assenza.

CLASSE TERZA - 1° quadrimestre • L’approccio al nuovo anno scolastico • La relazio ne e la partecipazione • Gli apprendimenti L’alunno ha affrontato l’impegno del nuovo anno scolastico con un po’ di fatica, soprattutto a causa del lungo periodo di assenza. Nel corso del quadrimestre, opportunamente seguito in classe e a casa, si è comunque applicato con adeguato interesse e con volontà, mentre nel gruppo la sua partecipazione è stata poco attiva. Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti solo in parte e gli apprendimenti non sono ancora sicuri. L’alunno si è inserito con un po’ di difficoltà nella vita della classe a causa di un prolungato periodo di assenza. Con il supporto degli insegnanti ha, tuttavia, saputo trovare un’adeguata motivazione e lavorare con impegno collaborando in modo abbastanza fattivo con il gruppo dei compagni. Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti con discreta sicurezza. Motivato all’apprendimento, l’alunno ha affrontato questo nuovo anno scolastico con interesse, collaborando in modo discretamente partecipe nel gruppo dei compagni. Il lungo periodo di assenza ha condizionato il suo percorso di apprendimento: in genere capace e autonomo, ha manifestato a volte atteggiamenti di insicurezza, con conseguenze sui risultati, comunque buoni. L’alunno ha infatti raggiunto tutti gli obiettivi programmati. L’alunno ha affrontato il nuovo anno scolastico con entusiasmo e motivazione, consapevolezza del proprio impegno e capacità di intervento nel gruppo, senza particolarmente risentire del lungo periodo di assenza. Nelle attività individuali si è dimostrato intuitivo e autonomo, capace di raccogliere e riutilizzare informazioni soprattutto nelle materie di studio, per le quali ha manifestato vivo interesse. La preparazione raggiunta è dunque più che buona. ________________________________________________________________________

CLASSE TERZA - 2° quadrimestre • L’atteggiamento verso l’esperienza scolastica • L a relazione e la partecipazione • Gli apprendimenti e la valutazione finale In questo quadrimestre le assenze prolungate hanno in parte rallentato il percorso di apprendimento dell’alunno, che si è dimostrato piuttosto disturbato dalla discontinuità della presenza a scuola. La sua motivazione, infatti, ha subito fasi alterne, come l’impegno nel lavoro individuale e la partecipazione nel gruppo dei compagni. Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti, ma dovranno essere consolidati. In questo quadrimestre l’alunno si è dimostrato abbastanza interessato alle diverse attività e ha collaborato in modo proficuo nel gruppo dei compagni, anche se l’impegno e il rendimento hanno risentito delle numerose assenze. Nel campo degli apprendimenti i suoi progressi sono stati adeguati e i risultati complessivamente più che sufficienti. L’alunno si è inserito con un po’ di fatica nell’attività scolastica di questo quadrimestre, a causa di un prolungato periodo di assenza. Con l’aiuto costante degli insegnanti ha, tuttavia, saputo trovare un’adeguata motivazione e ha saputo applicarsi con buona volontà in ogni ambito, sviluppando la capacità di collaborazione e di dialogo con i compagni. La preparazione

raggiunta è complessivamente discreta. L’alunno ha lavorato con l’abituale entusiasmo: ha dimostrato molta curiosità e volontà di conoscere, ha saputo apportare il proprio significativo contributo nel gruppo dei compagni senza particolarmente risentire del lungo periodo di assenza. Dal punto di vista dell’apprendimento ha acquisito in modo pronto le abilità e le conoscenze previste, raggiungendo una buona preparazione in ogni disciplina.

CLASSE QUARTA - 1° quadrimestre • L’approccio al nuovo anno scolastico • La relazio ne e la partecipazione • Gli apprendimenti Discretamente motivato all’apprendimento ma poco disponibile a farsi coinvolgere nelle attività di gruppo, l’alunno necessita dell’aiuto degli insegnanti nella gestione delle attività individuali. Negli apprendimenti risente della mancanza di esercizio, dovuta alle numerose assenze. Le strumentalità acquisite non sono dunque adeguate e le conoscenze raggiunte in ogni disciplina sono parziali. L’alunno si è inserito con un po’ di fatica nell’attività di questo nuovo anno scolastico a causa di un prolungato periodo di assenza. Sostenuto dagli insegnanti e dai familiari, ha tuttavia saputo trovare un’adeguata motivazione e applicarsi con buona volontà, intervenendo spontaneamente e in modo pertinente nei diversi ambiti di lavoro, sia individuale sia di gruppo. Gli obiettivi programmati sono stati raggiunti con adeguata sicurezza. Volenteroso e motivato, l’alunno segue il lavoro scolastico con impegno. Interviene spontaneamente nelle attività e si sforza di superare in modo autonomo le difficoltà. Nel gruppo dei compagni collabora in modo abbastanza propositivo. Negli apprendimenti inizia a rielaborare in modo personale le conoscenze e le informazioni: il lungo periodo di assenza ha infatti inciso su questo processo, comunque avviato. La preparazione raggiunta è complessivamente buona. Molto coinvolto nelle attività di apprendimento, per le quali nutre vivace interesse, l’alunno si è applicato con serietà e impegno, ancora più apprezzabile a causa del lungo periodo di assenza, dimostrandosi aperto a ciò che è nuovo. Nel lavoro individuale è organizzato e abbastanza autonomo; nello studio è capace di raccogliere, organizzare e rielaborare le conoscenze. La preparazione raggiunta è complessivamente più che buona. ________________________________________________________________________

CLASSE QUARTA - 2° quadrimestre • L’atteggiamento verso l’esperienza scolastica • L a relazione e la partecipazione • Gli apprendimenti e la valutazione finale Nel secondo quadrimestre si è verificato un calo dell’impegno da parte dell’alunno, probabilmente dovuto alle numerose assenze, con ripercussioni nei diversi ambiti della vita scolastica. Nel gruppo ha avuto necessità di essere coinvolto e a volte è arrivato a momenti di contrapposizione con i compagni. Nelle attività individuali ha lavorato con lentezza e negli apprendimenti ha raggiunto gli obiettivi programmati in modo appena sufficiente.

La frequenza dell’alunno in questo secondo quadrimestre è stata discontinua. Quando presente, si è comunque sempre impegnato nelle attività proposte cercando di recuperare gli apprendimenti tralasciati durante il periodo di assenza. Gli obiettivi programmati sono stati perciò raggiunti con sufficiente sicurezza, ma i ritmi di lavoro e lo sviluppo delle competenze sono stati rallentati. Nel gruppo si è sempre rapportato in modo corretto con i compagni e gli insegnanti. Anche in questo quadrimestre l’alunno ha dedicato costante impegno e interesse all’attività scolastica, mantenendo una motivazione significativa per l’apprendimento. Nel gruppo si è rapportato in termini significativi. Nel lavoro individuale ha dimostrato sicurezza e buone capacità di ragionamento, acquisendo una preparazione solida in tutti gli ambiti disciplinari senza risentire del lungo periodo di assenza. I risultati ottenuti al termine dell’anno scolastico sono molto buoni. Motivato e protagonista del proprio percorso di apprendimento, l’alunno svolge un ruolo significativo anche nel gruppo dei compagni. Nelle attività individuali ha maturato autonomia e si è dimostrato organizzato, intuitivo, capace di raccogliere, analizzare e riutilizzare informazioni. Le conoscenze e le abilità acquisite sono complessivamente soddisfacenti, nonostante il lungo periodo di assenza.

CLASSE QUINTA - 1° quadrimestre • L’approccio al nuovo anno scolastico • La relazio ne e la partecipazione • Gli apprendimenti L’alunno vive l’esperienza scolastica con scarso interesse. Sebbene sollecitato in diversi modi, il suo impegno in classe si traduce nella sola esecuzione del compito affidatogli, con poco coinvolgimento e con scarsa motivazione al raggiungimento di un risultato positivo. Non sempre partecipa in modo attivo alle lezioni, interviene raramente nelle conversazioni. Sugli apprendimenti, raggiunti in modo parziale, ha inciso anche il lungo periodo di assenza. L’alunno vive l’esperienza scolastica dimostrandosi sufficientemente interessato alle diverse attività, ma applicandosi con scarso impegno e rispondendo solo parzialmente agli stimoli ricevuti. Abbastanza coinvolto e motivato nelle attività del gruppo, ha difficoltà a lavorare autonomamente a causa delle lacune formatesi nel corso del quadrimestre, in parte dovute alle numerose assenze. I risultati raggiunti sono sufficienti. L’alunno vive l’esperienza scolastica in modo proficuo, manifestando intraprendenza e voglia di fare e rispondendo positivamente alle sollecitazioni ricevute. Nei confronti dei compagni si dimostra aperto allo scambio ed è rispettoso delle norme che regolano la vita all’interno del gruppo. Negli apprendimenti ha acquisito padronanza dei concetti fondamentali e ha potenziato le capacità espressive nelle diverse discipline, senza risentire particolarmente del prolungato periodo di assenza. I risultati raggiunti sono buoni. L’alunno affronta l’impegno scolastico partecipando attivamente alle diverse attività: è attento, chiede spiegazioni, interviene in modo pertinente. Un atteggiamento altrettanto positivo manifesta nel gruppo dei compagni. Negli apprendimenti ha raggiunto gli obiettivi programmati in modo molto sicuro, senza risentire particolarmente del prolungato periodo di assenza. ________________________________________________________________________

CLASSE QUINTA - 2° quadrimestre

• L’atteggiamento verso l’esperienza scolastica • L a relazione e la partecipazione • Gli apprendimenti e la valutazione finale Nel secondo quadrimestre l’alunno ha alternato momenti di disinteresse ad altri di maggior partecipazione, risentendo del prolungato periodo di assenza. Nelle relazioni interpersonali ha parzialmente maturato atteggiamenti di collaborazione, mentre ha manifestato comportamenti di generale irrequietezza. Negli apprendimenti non ha raggiunto una strumentalità del tutto sicura e l’autonomia richiesta a conclusione della scuola primaria. Le conoscenze acquisite sono complessivamente sufficienti. A conclusione della scuola primaria si conferma il giudizio precedentemente espresso in merito alla parziale responsabilità dell’alunno nei confronti dell’impegno scolastico. Più significativo invece il processo di maturazione avvenuto nella relazione. Negli apprendimenti, le strumentalità e l’autonomia raggiunte sono adeguate ma poco rispondenti alle sue effettive possibilità, in parte anche a causa del prolungato periodo di assenza. Nel secondo quadrimestre, l’alunno ha lavorato con impegno e continuità, proseguendo nel processo di maturazione. Autonomo e capace di assumersi responsabilità e compiti nel lavoro individuale e nel gruppo, ha raggiunto gli obiettivi programmati in modo sicuro, risentendo solo parzialmente del protratto periodo di assenza. La preparazione conseguita a conclusione della scuola primaria è buona. Impegnato nel proprio processo di apprendimento in termini attivi, l’alunno ha saputo approfondire le conoscenze e ampliare gli interessi. Responsabile e maturo, rispetta in modo consapevole le norme che regolano la vita della classe. Negli apprendimenti ha raggiunto la padronanza delle strumentalità e ha sviluppato le capacità espressive in tutti i linguaggi disciplinari, senza risentire del prolungato periodo di assenza. La preparazione raggiunta al termine della scuola primaria è molto buona.

LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI TRASFERITI IN CORSO D’A NNO • L’approccio alla nuova scuola • La relazione e la partecipazione • Gli apprendimenti

Alunni che manifestano difficoltà di inserimento

L’inserimento dell’alunno in questa classe è stato problematico per le difficoltà che ha manifestato nella relazione, spesso conflittuale, con il nuovo gruppo di compagni. Tuttavia, l’attento lavoro di gestione delle situazioni operato dagli insegnanti e condotto con il supporto della famiglia inizia a dare significativi risultati, che si riflettono positivamente anche nelle attività scolastiche. Infatti, l’autonomia e l’impegno sono in lento ma progressivo miglioramento. L’alunno, iscritto in questa scuola a metà del quadrimestre, opportunamente aiutato a inserirsi nella vita e nell’organizzazione della classe, ha tuttavia manifestato poco interesse e motivazione per l’esperienza scolastica. Inizia, invece, gradualmente a lavorare volentieri nel gruppo dei compagni. Nell’approccio alle attività di apprendimento, ancora parzialmente valutabile, dimostra di sapersi gestire autonomamente, riuscendo a portare a termine i compiti assegnati nei tempi e nei modi richiesti. Giunto in questa classe nel corso del quadrimestre, l’alunno ha notevolmente risentito del cambio di scuola e di ambiente, che ha manifestato con atteggiamenti di disinteresse e a volte di rifiuto per le attività proposte. Anche la relazione con il gruppo dei compagni è stata problematica e, per il momento, non si registrano significativi progressi nonostante le iniziative promosse dagli insegnanti. Ne ha risentito l’approccio agli apprendimenti, ancora di difficile valutazione e di cui si rimanda il giudizio al successivo quadrimestre/anno scolastico. Giunto in questa classe nel corso del quadrimestre, l’alunno ha notevolmente risentito del cambio di scuola e di ambiente, che ha manifestato con atteggiamenti di disinteresse e a volte di rifiuto per le attività proposte. In questa prima fase di inserimento ci si è adoperati per creare intorno a lui un positivo ambiente di accoglienza privilegiando gli aspetti della socializzazione a quelli dell’apprendimento, che verranno perciò meglio analizzati e valutati nel successivo periodo. L’alunno, iscritto in questa scuola a metà del quadrimestre, ha sofferto il cambio di ambiente. Molto interessato e volenteroso, ma un po’ ansioso, teme il confronto con la nuova classe, nonostante le iniziative adottate per inserirlo nella nuova realtà. Ciò condiziona almeno in parte la sua relazione con il gruppo e il suo modo di lavorare, ancora poco sereno. Per tali motivi in questa parte dell’anno scolastico si è privilegiato l’aspetto della socializzazione a quello dell’apprendimento, che sarà perciò meglio valutato nel successivo periodo. L’alunno, iscritto in questa scuola a metà del quadrimestre, ha sofferto il cambio di ambiente e soprattutto di compagni. Sicuro di sé e dotato di particolare spirito critico, principalmente nei primi tempi si è trovato in situazioni di contrapposizione con alcuni alunni della classe, superate con qualche difficoltà: solo ultimamente, infatti, imparando a conoscersi meglio, l’uno e gli altri iniziano reciprocamente a simpatizzare. Dimostra di saper lavorare in modo autonomo, pronto, già con buon metodo. I primi risultati sono molto positivi. Arrivato in questa classe nel corso del quadrimestre, l’alunno ha risentito del cambio di scuola e di ambiente, che ha manifestato limitando all’essenziale la propria comunicazione. Visibilmente interessato all’apprendimento, individualmente lavora volentieri e con buona autonomia, ma nei momenti liberi tende a stare da solo e nel gioco deve essere fortemente sollecitato perché si inserisca. Solo ultimamente inizia ad aprirsi con alcuni compagni, che lo

cercano e lo aiutano con piacere. I primi risultati negli apprendimenti sono adeguati. ________________________________________________________________________

Alunni avviati a un positivo processo di inseriment o L’inserimento dell’alunno in questa classe, in cui sono presenti amici conosciuti alla scuola dell’infanzia, è stato molto proficuo: rassicurato dalla loro presenza, ha sviluppato una buona comunicazione con gli insegnanti e ha superato l’iniziale diffidenza nei confronti dell’attività scolastica impegnandosi nel lavoro con esiti significativi, che saranno valutati in modo più approfondito successivamente. Arrivato in questa classe nel corso del quadrimestre, l’alunno ha dimostrato di trovarsi bene nella nuova realtà. Di poche parole, deve essere aiutato a intavolare rapporti con i compagni; tuttavia, dopo le esitazioni della fase iniziale, si è rivelato abbastanza socievole e disponibile. In un primo momento ha manifestato un po’ di timore nell’affrontare le attività scolastiche ma, rassicurato dall’accoglienza ricevuta, comincia a lavorare in modo più sicuro e autonomo con esiti positivi. Iscritto in questa scuola nel corso del quadrimestre, l’alunno è stato aiutato a superare gli iniziali problemi di inserimento nella nuova realtà, con esiti positivi. Ora, infatti, dimostra interesse per l’esperienza scolastica e si impegna nelle varie attività. Sta instaurando buoni rapporti di amicizia con un gruppo di compagni; sul piano degli apprendimenti, sente il bisogno di mostrare la propria preparazione e si impegna con buoni esiti sia nei lavori collettivi sia in quelli individuali. Molto cordiale e comunicativo, l’alunno ha iniziato a frequentare questa scuola a metà del quadrimestre inserendosi senza problemi nel nuovo gruppo dei compagni, che ha immediatamente conquistato per la disponibilità e la comunicativa. In gruppo e individualmente lavora con buona autonomia, dimostrando sicura comprensione delle consegne ma un po’ di lentezza nell’esecuzione. Gli esiti dei primi lavori sono positivi. Giunto in questa classe nel corso del quadrimestre, l’alunno ha evidenziato immediato interesse e curiosità per la nuova realtà e si è inserito rapidamente nel gruppo dei compagni. Parla volentieri della scuola di provenienza, confrontandosi con l’esperienza precedente in termini positivi. Autonomo e capace di organizzarsi, dimostra facilità di comprensione ed esegue in modo pronto e sicuro, con buoni esiti.

Istituto Comprensivo

“Leone Caetani”

Cisterna di Latina

REGISTRO DELL’INSEGNANTE

ANNO SCOLASTICO ____/____

Classe ______ Sez. ______

Scuola __________________

Plesso ___________________

Insegnante: ______________________

ANNO SCOLASTICO……………./……………….

COGNOME E NOME DEGLI ALUNNI

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RELAZIONE CON GLI ALTRI IMPEGNO

ADEGUATA DA MIGLIORARE PIENO E COSTANTE

ADEGUATO DA MIGLIORARE

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N U M. D’ O R.

CONOSCENZE DI ENTRATA DI BASE CONOSCENZE IN USCITA O T T I M O

D I S T I NTO

B U O N O

D I S C R ETO

S U F F I CIENTE

NON S U F FI CIENTE

O T T I M O

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Voto GIUDIZIO CONOSCENZA ABILITA’ INDICATORI DI PROCESSO

AUTONOMIA TEMPI

10 OTTIMO Completa, corretta,

approfondita, personale.

Precisione e sicurezza

nell’applicazione in situazioni nuove.

Totale Rapidi

9 DISTINTO Completa, corretta,

approfondita.

Precisione e sicurezza

nell’applicazione in situazioni via via

più complesse.

Completa Idonei

8 BUONO Completa, corretta.

Sicurezza nell’applicazione in situazioni note

Completa Regolari

7 DISCRETO Sostanzialmente corretta.

Applicazione sostanzialmente

sicura in situazioni note.

Con qualche chiarimento

Piuttosto regolari

6 SUFFICIENTE Sufficiente, essenziale.

Applicazione essenziale in situazioni semplici.

Con chiarimenti e/o

esemplificazioni

Lenti

5 NON SUFFICIENTE

Limitata, parziale, superficiale.

Applicazione guidata, ancora

incerta ma in miglioramento

rispetto alla situazione di

partenza.

Con guida Lunghi

CRITERI DI VALUTAZIONE

OBIETTIVI DA VALUTARE

RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI ITALIANO OBIETTIVO

(specificare gli obiettivi

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OBIETTIVO

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RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI ITALIANO OBIETTIVO

(specificare gli obiettivi

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RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI MATEMATICA OBIETTIVO

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RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI MATEMATICA OBIETTIVO

(specificare gli obiettivi

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RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI LINGUA COMUNITARIA OBIETTIVO

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RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI STORIA- STUDI SOCIALI OBIETTIVO

(specificare gli obiettivi

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RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI GEOGRAFIA OBIETTIVO

(specificare gli obiettivi

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OBIETTIVO OBIETTIVO OBIETTIVO OBIETTIVO VALUTAZIONE SOMMATIVA

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RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI SCIENZE OBIETTIVO

(specificare gli obiettivi

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OBIETTIVO OBIETTIVO OBIETTIVO OBIETTIVO VALUTAZIONE SOMMATIVA

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RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI RELIGIONE/ATTIVITA’ALTERNATIVE OBIETTIVO

(specificare gli obiettivi

numerandoli)

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RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI EDUCAZONE AL SUONO OBIETTIVO

(specificare gli obiettivi

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RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI EDUCAZIONE MOTORIA OBIETTIVO

(specificare gli obiettivi

numerandoli)

OBIETTIVO OBIETTIVO OBIETTIVO OBIETTIVO VALUTAZIONE SOMMATIVA

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RILEVAZIONI DEGLI APPRENDIMENTI EDUCAZIONE ALL’IMMAGINE OBIETTIVO

(specificare gli obiettivi

numerandoli)

OBIETTIVO OBIETTIVO OBIETTIVO OBIETTIVO VALUTAZIONE SOMMATIVA

IB IB IQ IB IB IQ IIIB IIIB IIQ IIIB IIIB IIQ IJJB IIIB IIQ

1

2

3

4

5

6

7

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9

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SCHEDA INFANZIA 5 ANNI

L’ALUNNO/A ……………………………………………………………..

IL PROSSIMO ANNO FREQUENTERA’ :

Il 2° anno di Scuola dell’Infanzia

Il 3° anno di Scuola dell’Infanzia

Il 1° anno di Scuola Primaria

LA DIRIGENTE SCOLASTICA

POCHESCI)

CAMPI DI ESPERIENZA IL BAMBINO….

IL SE' E L'ALTRO

Rispetta e aiuta gli altri

Lavora in gruppo e valorizza le collaborazioni

Rispetta le sue cose e quelle degli altri

Conosce le regole principali della convivenza

IL CORPO E IL MOVIMENTO Rappresenta in modo completola figura umana

Ha maturato competenze di motricità fine e globale

Si muove spontaneamente e in modo guidato esprimendosi in base a: suoni, rumori, musica, indicazioni

Cura in autonomia la propria persona e l'ambiente

IMMAGINI, SUONI, COLORI

Elabora congetture e codici personali in ordine alla lingua scritta

Disegna, dipinge, modella, dà forma e colore all'esperienza, con una

varietà creativa di strumenti e materiali

I DISCORSI E LE PAROLE

Parla, descrive, racconta, dialoga con i grandi e con i coetanei

Ascolta, comprende e riesprime narrazioni di fiabe, storie e racconti

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Conta oggetti, immagini, persone, aggiunge, toglie e valuta quantità

Ordina e raggruppa per colore, forma e grandezza

Localizza e colloca se stesso, oggetti e persone in situazioni spaziali

Colloca persone, fatti ed eventi nel tempo

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA I.R.C.

INGLESE

PSICOMOTRICITA'

ALTRO:

Cisterna di

Latina,

L'equipe pedagogica

LA DIRIGENTE SCOLASTICA

Patrizia Pochesci

Firma autografa omessa ai sensi dell’art. 3 del D. Lgs. n. 39/1993