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UPRA-ISF, Master scienza-fede, Diploma Studi Sindonici. Corso introduttivo DS001 2014-15. Pag. 1 a 43 Sindone e distorsioni ottiche. Presentiamo qui uno tra i più impressionanti fenomeni ottico-sindonici legato alla distorsione nel percepire masse iconiche asimmetriche. La foto sulla sinistra fu elaborata con la tecnica del 'falso colore' da Lynn - esperto nel Jet Propulsion Laboratory di Pasadena - già nel lontano 1977. La medesima foto, se stampata semplicemente al contrario - si veda l'immmagi- ne sulla destra - pone in evidenza quanto a prima vista sfugge a chi osserva la Sindone: il naso o la bocca sono evidentemente fuori asse: uno dei due è anatomica- mente incompatibile con la normale simmetria di un volto impresso sul tessuto in modo ortogonale, come - -vorrebbe la più diffusa teoria di formazione dell'immagine sindonica. Da notare che varie etnie orien- tali (Cina, Giappone, ad es.) percepiscono i volumi e le sequenze spaziali iconiche proprio come nel caso di inversione, qui presentato sulla destra di chi osserva. Una nota casa editrice italiana dovette ristampare completamente, negli anni '70, la propria Enciclopedia universale - destinata ai lettori giapponesi - inver- tendo tutte le foto. Il fenomeno esigerebbe maggiore spazio esplicativo e applicativo. Per questo si rinvia al corso specifico programmato nell'ambito del Diploma in studi sindonici.(GFB) Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (UPRA) www.uprait.org ISF, Istituto Scienza e Fede, Roma, UPRA Facoltà di Teologia, Roma, UPRA Othonia. Centro internazionale di Studi scientifici sulla Sindone, www.othoniaweb.org in collaborazione con CIS, Centro Internazionale di Sindonologia, Torino CDS, Centro Diocesano di Sindonologia 'Giulio Ricci', Roma propongono il Diploma annuale di specializzazione in Studi Sindonici. Singolare strumento di evangelizzazione e catechesi. Punto di incontro nel dialogo/confronto tra Fede e Scienza. Anno accademico 2014-2015. La Scienza positiva / quantitativa e la Scienza filosofico-teologica di fronte alla Sindone. DSS001, Corso introduttivo. 3 ECTS. p. Gianfranco Berbenni (Varese-Roma) [email protected] www.mondosindone.it

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Sindone e distorsioni ottiche. Presentiamo qui uno tra i

più impressionanti fenomeni ottico-sindonici legato alla

distorsione nel percepire masse iconiche asimmetriche.

La foto sulla sinistra fu elaborata con la tecnica del 'falso

colore' da Lynn - esperto nel Jet Propulsion Laboratory di

Pasadena - già nel lontano 1977. La medesima foto, se

stampata semplicemente al contrario - si veda l'immmagi-

ne sulla destra - pone in evidenza quanto a prima vista

sfugge a chi osserva la Sindone: il naso o la bocca sono

evidentemente fuori asse: uno dei due è anatomica-

mente incompatibile con la normale simmetria di un

volto impresso sul tessuto in modo ortogonale, come -

-vorrebbe la più diffusa teoria di formazione dell'immagine sindonica. Da notare che varie etnie orien-

tali (Cina, Giappone, ad es.) percepiscono i volumi e le sequenze spaziali iconiche proprio come nel caso di

inversione, qui presentato sulla destra di chi osserva. Una nota casa editrice italiana dovette ristampare

completamente, negli anni '70, la propria Enciclopedia universale - destinata ai lettori giapponesi - inver-

tendo tutte le foto. Il fenomeno esigerebbe maggiore spazio esplicativo e applicativo. Per questo si rinvia al

corso specifico programmato nell'ambito del Diploma in studi sindonici.(GFB)

Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (UPRA) www.uprait.org

ISF, Istituto Scienza e Fede, Roma, UPRA

Facoltà di Teologia, Roma, UPRA

Othonia. Centro internazionale di Studi scientifici sulla Sindone, www.othoniaweb.org

in collaborazione con

CIS, Centro Internazionale di Sindonologia, Torino

CDS, Centro Diocesano di Sindonologia 'Giulio Ricci', Roma

propongono il

Diploma annuale di specializzazione in Studi Sindonici. Singolare strumento di evangelizzazione e catechesi.

Punto di incontro nel dialogo/confronto tra Fede e Scienza.

Anno accademico 2014-2015.

La Scienza positiva / quantitativa

e la Scienza filosofico-teologica

di fronte alla Sindone.

DSS001, Corso introduttivo. 3 ECTS.

p. Gianfranco Berbenni (Varese-Roma)

[email protected]

www.mondosindone.it

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In alto, foto dell'intera Sindone (Enrie, 1931, ad alto con-

trasto fotografico).

La si presenta privilegiando, sulla sinistra, l'impronta

dorsale, poco considerata dai cultori della Sindone nelle

Analisi scientifiche STURP, come dichiarato nella Rela-

zione conclusiva Comprehensive Examination,

(1982/1984).

La zona dei prelievi di Raes (1969) e di quelli della ra-

diodatazione al C14 (1988) è in basso sulla destra, ed è a

pochi cm. da una delle bruciature del 1532.

Nel tessuto prelevato nel 1988 vi è pure una parziale pre-

senza di una gora dell'acqua usata per lo spegnimento del

noto incendio.

A sinistra, la stessa Sindone posta in verticale e con l'im-

pronta facciale in basso, in evidenza.

A destra evidenza, in basso, all'impronta dorsale.

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Prima UD.

Due Lezioni.

01. Introduzione

Elenco

1.1. Saluto

1.2. Il corso e le altre iniziative sindoniche

1.3. Struttura dell'intero Corso (6 UD e 24 lezioni)

1.4. Novità ermeneutiche: codici linguistici e livelli interpretativi

1.5. Aggiornamenti didattici e i siti Web

1.6. Materiali di uso didattico: files chiusi e files aperti

1.7. Titolo e aree di ricerca

1.8. Enti o soggetti promotori

1.9. Immagini sindoniche

1.10. La ph 2008 del volto

1.11. Il Volto sindonico all'infrarosso (IR), 1969

1.12. Sindone intera, in negativo e in positivo a colori (STURP 1982)

1.13. Tipologia del Corso DSS001

1.14. Tassonomie del Corso

1.15. Strumenti di lavoro-studio per l'intero Corso

1.16. Alcuni rilievi sulla Bibliografia indicizzata, A (scienza)

1.17. Altri materiali

1.18. L'impegno di ascolto e di studio

1.19. Verifiche immediate 1.20. Verifica conclusiva a termine Corso

1.21. Strumenti di lavoro-studio

1.22. Conclusione

1.1.

Saluto

Questo è il quinto anno di vita

del Diploma annuale di specializzazione in Studi Sindonici,

iniziativa culturale che intende collocare a livello universitario

l'argomento 'Sindone'.1

Saluto cordialmente gli iscritti al Corso,

sia quanti partecipano direttamente nelle strutture dell'Ateneo in Roma,

[gli iscritti al Master 'Scienza e Fede', STOQ]

sia quanti seguono gli incontri in via telematica.

Ringrazio in anticipo quanti si dedicano per la buona riuscita

del Diploma di specializzazione in Studi Sindonici:

1 Usiamo parzialmente l'artificio redazionale della segmentazione del periodo o sticografia, per facilitare la compren-

sione del testo.

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p. Rafael Pascual e p. Hector Guerra in prima istanza,

e M.Chiara Petrosillo.

Un particolare riconoscimento va anche

al dott. Gian Maria Zaccone e al prof. Bruno Barberis, del CIS.

A tutti i Corsisti e gli Uditori

un sincero augurio di vivere un'esperienza

viva e interessante del Mistero pasquale,

attraverso la testimonianza silenziosa del Sacro telo

che avvolse il Corpo immacolato del Signore Gesù, morto sulla croce

come primizia soave di Divina carità (: Agnello* pasquale) e

come espiazione caritativa/sostitutiva (: Capro espiatorio, Agnello mite).

1.2.

Il Corso introduttivo in relazione ad altre iniziative culturali sindoniche

La proposta introduttiva che definisce il nostro intervento,

in stretta relazione con il mondo universitario

(cf. il file http://www.mondosindone.com/sindone_universita.htm)

è preceduta e seguita da altri tipi di incontri.

Si va da un singolo incontro [ancora da strutturare] nel quale

si dà sintesi dell'intero fenomeno e mistero 'Sindone',

ad una micro-serie di tre-quattro incontri [cf. Varese, quaresima 2012].

Abbiamo, poi, un corso formativo, ma di tipologia universitaria,

con 24 lezioni [ancora da elaborare].

Infine si auspica la riattivazione del triennio di formazione

per i Catechisti della Passione che, in linea di massima,

nel 1985, fu approvato dall'Ufficio Catechistico del Vicariato di Roma.

1.3.

Struttura dell'intero Corso (24 lezioni)

In sei blocchi didattici, con complessive 24 lezioni accademiche,

ci si introduce in modo integrale all'argomento

"Scienza e Teologia di fronte alla Sindone".

Sono presentate tutte le principali tematiche scientifiche e teologiche

legate al Sacro Telo, distinguendo tre modulazioni di metodo

nell'interpretazione dei dati e

nella loro comunicazione.

Questi moduli sono correlati all'identificazione del Soggetto Avvolto:

1. un uomo, affisso, morto, torturato in precedenza ;

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2. il personaggio storico di Gesù, di Nazareth ;

3. le attribuzioni (plurali) - religiose* e cristiane* - della persona di Gesù,

partendo dal titolo di Maestro-Rabbì, di Profeta,

sino al titolo teo-fanico di 'Dio fatto uomo, crocifisso (e risuscitato/risorto)' .

1.4.

Novità ermeneutiche

Tre moduli tematici

contengono altrettante innovazioni nell'approccio al Documento Sindone.

Il primo di essi offre l'opportunità di filtrare il linguaggio scientifico e massmediale,

abituando i soggetti locutori a usare un codice linguistico specifico, particolare:

medico-legale, criminologico / tanatologico, archeologico, filosofico, teologico ecc.

Intendo dire che quando si accosta la Sindone in tale prospettiva,

si evidenzieranno elementi basilari,

senza aggiungere alcunché sull'identità storica o teologica del Soggetto.

A questo livello, ad esempio, non si parla di 'crocifissione', ma di 'affissione' o simili;

si riconosce lo stato di morte violenta del Soggetto avvolto;

si notano chiari segni di torture che hanno preceduto una terribile fine.

In questa area

Il secondo modulo tematico è dedicato ai processi di identificazione

del Soggetto storico,

Gesù di Nazareth, nel nostro caso,

usando stili narrativi (o codici linguistici)

legati alla scienza esegetica, archeologica e storica.

Il terzo modulo tematico, suddiviso a sua volta in due sezioni,

adatta i propri codici linguistici alle esigenze delle varie Religioni e

del Cristianesimo, cattolico, ortodosso, riformato.

Decisivo è lo sforzo di rispettare la sensibilità religiosa

islamica, confuciana, induista, shintoista

nel presentare a queste tradizioni il fenomeno Sindone.

L'area cristiana cattolica, dedicata allo 'scandalum crucis'

e alla paradossale 'potentia Dei in passione Filii',

sarebbe buona cosa renderla accessibile

soltanto a quanti ne chiederanno accesso esplicito (Login).

In tal modo si riproporrebbe una prassi arcaica,

diffusa tra le comunità cristiane nel II secolo dopo Cristo,

definita poi come 'Disciplina dell'arcano'.

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1.5.

Aggiornamenti didattici e i siti Web.

Il corso DSS001 dispone, già dal primo anno accademico,

del supporto informatico, didatticamente di estrema utilità.

Abbiamo preparato in tal senso un portale web,

destinato a contenere grandi quantità di dati librari e iconografici.

Ci riferiamo all'indirizzo del portale web www.mondosindone.com,

servizio culturale telematico,

redazionalmente riferito alla responsabilità di p. Berbenni,

con elaborazione di dati offerti al visitatore gratuitamente,

ma con obbligo di citazione della fonte, sia primaria che secondaria.

Di primo piano come stimolo e utilità iniziale è

la sezione FAQ (Frequent Asked Questions).

In essa si affrontano le domande e questioni più diffuse

e a volte anche più provocative.

http://www.mondosindone.com/faqs.htm

Molto efficace didatticamente è pure

il LESSICO generale e i previsti Lessici speciali ad esso connessi.

http://www.mondosindone.com/lessico.html

In terzo luogo si richiama l'importanza del servizio

'Bibliografia indicizzata',

suddiviso in tre aree

e in continuo aggiornamento.

http://www.mondosindone.com/bibliografia.htm

In quarto luogo, rammentiamo che alcuni Strumenti di lavoro

sono 'unici', cioè sono offerti soltanto da noi,

in una prospettiva di qualitativo profondo rispetto

per quanti ci seguono in questi itinerari scientifici e socio-ecclesiali.

Ci riferiamo, ad esempio, al file biblico

contenente il testo latino (vangeli e atti) del Codex Bezae Cantabrigensis

e il testo latino della Vulgata di san Gerolamo.

http://www.mondosindone.com/Site/documenti/DSS001_05%20-%20-

%20%20b%20i%20b%20b%20i%20a%20%20BEZA%20vulgata%20CFR%20vert%2015no

v11%20at%2026_%20(2).pdf

Questo materiale sta per essere strutturato su ben cinque files (i 4 Vangeli e gli Atti).

Nel 2015 intendiamo anche offrire

un file sulla Didascalia siriaca degli apostoli,

integrata con le Costituzioni apostoliche,

importante per la questione della 'cronologia lunga' della Passione.

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Infine, uno strumento straordinario di recente acquisizione,

è il traduttore Google, disponibile in sessanta lingue,

supportato da super-computer capaci di analisi semantica dei testi.

Abbiamo verificato in alcune delle predette lingue

il grado di affidabilità traduttiva raggiunto:

nel catalano e nel vietnamita il risultato è stato sorprendente.

Tutto questo impegno documentale

sarà variamente condiviso anche con il sito di Othonia (www.othoniaweb.org),

espressione ufficiale dell’omonimo Centro internazionale di Studi sindonici.

1.6.

Materiali didattici: file2 chiusi/completi e file aperti

Su Internet, dunque, saranno disponibili

la maggior parte dei materiali utili al Diploma,

testi e immagini, foto e video.

I file si presentano in formato PDF

e, alcune mappe concettuali, nel formato MM7 (Mind Manager della Mind Jet).

Di ciascuna cartella o file si darà informazione

se si tratta di materiale 'chiuso' o completo,

oppure 'aperto', suscettibile di aggiornamento.

In quest'ultimo caso ci si dovrà sempre riferire alla data (aaaa-mm-gg)

inserita nel titolo del file.

1.7.

Titolo del Corso e aree di ricerca

"Scienza e Teologia di fronte alla Sindone"

è un titolo onnnicomprensivo.

I tre termini-cardine, Sindone, Scienza, Teologia,

sono infatti riassuntivi delle aree di ricerca

che attendono quanti si incamminano nella conoscenza

della Sindone e dell'Uomo che vi è stato avvolto.

Nostra intenzione è mantenere il più possibile alto

il livello di ricerca, di documentazione, di comunicazione

dei dati collegati alla Sindone.

In merito anche allo stesso Sacro Reperto,

si cerca di ottimizzare il servizio bibliografico e iconografico (foto, video, web),

filtrando criticamente la qualità dei vari elementi disponibili.

2 Usiamo a volte il singolare nel rendere termini inglesi che esigerebbero il plurale. La soluzione è ormai consigliata

anche dalla Accademia della Crusca, soggetto autorevole nelle indicazioni per l'aggiornamento della grammatica e

sintassi italiane.

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I settori biblico e teologico, poi, attirano attenzione critica e qualitativa,

considerato che il Soggetto avvolto nel Telo funerario

è con grande affidabilità Gesù di Nazareth,

cuore rivelativo del Cristianesimo.

1.8.

Gli enti o soggetti promotori

- Othonia, Centro internazionale di Studi sindonici.

Fondato nel 2009 sulla scia delle iniziative sindoniche

del Master Scienza e Fede (Apra 2004-2009) e

delle attività di p. Hector Guerra,

intende perseguire un approccio selettivo e scientifico alla Sacra Sindone.

- Upra/Apra, Facoltà di teologia e Istituto Scienza e Fede,

STOQ (Science and Theology Ontological Quest) Master Scienza e Fede.

Struttura universitaria romana dell'Istituto Legionari di Cristo,

l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e

il polo di Università pontificie STOQ

hanno presentato tra i propri programmi di studio

anche la Sindone di Torino,

facilitando in tal modo il costituirsi

dell'attuale 'Diploma di specializzazione in Studi sindonici'.

- CIS, il Centro internazionale Sindone, Torino,

emanazione della cinquecentesca Confraternita del Sacratissimo Sudario,

è il diretto Ente collaboratore del Cardinale di Torino,

Custode pontificio della Sindone.

- CDS, il Centro Diocesano di Sindonologia, Vicariato di Roma,

costituito ufficialmente nel 1996 sulla scia del Centro Romano di Sindonologia,

dedicato alla memoria del suo fondatore e animatore, mons. Giulio Ricci (+ 1995),

è la voce ufficiale diocesana nel settore catechetico pastorale,

collegato a contenuti che si riallacciano al messaggio e testimonianza della Sindone.

1.9.

Immagini sindoniche: attenzione critica di partenza.

Con tre immagini sindoniche

entriamo in un primo contatto, introduttivo, con la Sindone.

Esse sono scelte con precisi criteri didattici:

- la prima intende offrire il più recente e migliore prodotto fotografico,

realizzato nel 2008 da una struttura tecnica, Haltadefinizione,

collegata alla De Agostini di Novara.

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- La seconda foto, realizzata nel lontano 1969,

è a tutt'oggi quasi sconosciuta nel mondo sindonologico

e, ancor più, nel mondo dei mass-media:

si tratta di una splendida foto realizzata all'Infrarosso

da Giovanni Battista Judica Cordiglia,

in occasione dei Lavori della Commissione di esperti

scelta dal cardinale Pellegrino per esaminare la Sindone.

- Il terzo fotogramma ci porta al 1981,

quando, al termine delle analisi di laboratorio

seguite alle indagini dell'ottobre 1978,

lo STURP (Shroud of Turin Research Project)

elaborò al computer alcune foto destinate a Mostre

da tenersi in varie metropoli,

passando pure dall'asiatica Hong Kong.

1.10.

Il volto sindonico a definizione molto elevata (HHD), 2008.

010.

Volto 2008 HHD (Haltadefinizione, Novara), elaborato da

GFB con due passaggi di contrasto immagine (ottobre

2011).

L'elevatezza di pixel nella ripresa fotografica originale ha

rivelato e confermato particolari che erano emersi tramite

altre metodologie.

Si noti, per esempio, sulla guancia dx del Volto (a sx di

chi guarda l'immagine) nel mezzo dell'impronta ricondu-

cibile ad un violento colpo trasversale vibrato con una

canna o bastone, una piccola piaga che era nota soltanto

con la foto all'infrarosso, di cui si parla appena dopo.

La Sacra Sindone entrò nell'obiettivo culturale e industriale

di una società specializzata in acquisizione di immagini artistiche

(come l'Ultima Cena, di Leonardo da Vinci)

ad altissima definizione.

La stampa nazionale diede e dà ampia relazione

dei risultati di questo nuovo tipo di fotogrammi,

specie quando riferì delle gigantografie sindoniche (2009)

rese possibili grazie alle tecnologie di acquisizione di nuova generazione.

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1.11.

Il Volto sindonico all'infrarosso (IR), 1969.

Immagine ancora poco diffusa

nonostante sia stata realizzata nel 1969,

è rappresentativa della nostra opzione

di uso e presentazione di documenti quasi inediti,

non rinvenibili nelle pubblicazioni sindoniche correnti, anche scientifiche.

La versione che presentiamo è stampata con viraggio blu scuro

e fu donata dall'Autore - Giovanni Battista Judica Cordiglia - a mons. Giulio Ricci

verso la fine degli anni '70.

Tutto quanto è visibile è materiale biologico,

di varia natura, evidentemente.

Molti particolari

saranno oggetto di spiegazione appropriata in altra sede.

Per il momento si fa notare

- come la cosiddetta presunta 'immagine corporea'

sia in realtà provocata da materiale biologico;

- il colpo trasversale sulla la guancia destra rechi, al suo

centro, un evidente segno di piccola piaga;

- la punta del naso reca evidente una forte escoriazio-

ne/piaga, provocata presumibilmente da una caduta e da

contatto con il terreno. Il fatto è stato confermato anche

dai prelievi STURP, presentati nella relazione di

Schwortz (vedi Bibliografia indicizzata, p. 8-10).

- La 'goccia' sanguigna sul ciglio sinistro, forma una picco-

la pozza ematica, nella micro-area del baffo sinistro.

- L'antica piega sottostante la zona del mento, barbato, è

colma di materiale biologico.

1.12.

Sindone intera, in negativo e in positivo a colori (STURP 1982). Una prima visione totale del telo funerario denominato in greco 'sindon',

termine che designa la composizione fitochimica del linus usitatissimus,

è qui offerta con una elaborazione computerizzata

realizzata dal gruppo di ricerca americano STURP.

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Con una semplice sovrapposizione delle immagini

in negativo (in basso, impronta scura; in alto la stampa in positivo)

si ottiene un effetto di parziale tridimensionalità.

Riportato il fotogramma negativo in positivo,

ciò che risulta in rilievo dà come effetto

le impronte di flagellazione come 'scavate' nella superficie del telo.

Questo effetto è utile nel processo interpretativo

ed è di grande effetto visivo se si osserva l'area dorsale del Soggetto avvolto:

colpi di flagello hanno colpito la schiena, i glutei e le gambe.

Notiamo, tuttavia, che si è di fronte

ad un normale processo di inversione fotografica:

il medesimo risultato lo abbiamo, infatti, anche nelle impronte delle mani,

e in questo caso non si offre un effetto di escavazione, ma di rilievo.3

1.13.

Tipologia del Corso DSS001

Il Corso introduttivo che stiamo iniziando

ha in se stesso alcuni caratteri specifici:

- è molto sintetico, nella narrazione didattica.

Infatti l'impegno che si esige a causa della dimensione scientifica

di molti dati e fenomeni, si spera venga facilitato

dalla scelta di segmentare il testo.

3 Si noti anche come la foto, sulla destra, abbia tagliato le impronte dei piedi.

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- Apre al valore scientifico e formativo

della critica dei testi e dei dati di laboratorio,

del confronto plurimo di fotogrammi e videogrammi di vario genere,

dello sforzo di immedesimazione

nei vari codici linguistici delle Scienze fisico-chimiche

e delle Scienze umane e teologiche.

1.14.

Tassonomie del Corso

Complessivi

6 blocchi tematici, Unità Didattiche (UD),

24 (ventiquattro) lezioni accademiche, previste per il Ciclo accademico 2012-13.

Diamo l'elenco delle UD centrali, con esclusione di quelle dedicate all'Introduzione e alla

Conclusione (UD 1 e UD 8):

UD 1 - L'oggetto Sindone

UD 2 - L'oggetto Sindone e le scienze

UD 3 - Il Soggetto avvolto. Uomo ucciso.

UD 4 - Il Soggetto avvolto. Gesù di Nazaret in Galilea

UD 5 - Soggetto avvolto: dal Maestro*, Profeta, al perfetto vero Dio

UD 6 - Santa* Sindone: 'Passio secundum Sindonem', Chiesa e società.

1.15.

Strumenti di lavoro-studio per l'intero Corso Come primo apporto allo studio scientifico della Sindone

indichiamo due file del tutto dedicati al tema:

- innanzitutto la nostra Bibliografia indicizzata,

- da confrontarsi con il tradizionale Elenco bibliografico

diffuso e aggiornato dal noto sito www.shroud.com,

gestito da Barrie M. Schwortz,

docente invitato nel nostro Diploma di specializzazione in Studi sindonici.

1.16.

Alcuni rilievi sulla Bibliografia indicizzata, A.

In una prima sezione segnaliamo alcune opere

che vanno considerate fondamentali

per qualsiasi dibattito e ricerca

che intendano fregiarsi della qualifica di scientificità (pp. 1-48).

Ci riferiamo, in particolare,

- agli 'Atti' della Commissione di Esperti nominata dall'Arcivescovo di Torino,

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Cardinale Michele Pellegrino, nel 1969,

La S. Sindone. Ricerche e studi Torino,

in "Rivista Diocesana Torinese" (supplemento), gennaio 1976, 122 pp.

- e alle 'Osservazioni' critiche seguite nel gennaio 1977,

a cura dei Centri di sindonologia di Torino e di altre città.

(Bibliografia indicizzata, pp. 1-3);

- agli 'Atti' o Proceedings del convegno a porte chiuse

del gruppo americano che dopo pochi mesi piglierà il nome di STURP.

Detto convegno si tenne ad Albuquerque, New Mexico,

nelle vicinanze del celebre Laboratorio nazionale di Los Alamos;

- l'articolo conclusivo e riassuntivo delle ricerche STURP,

redatto alla fine del 1982 e pubblicato nei primi mesi del 1984,

A Comprehensive Examination of the Various [Blood] Stains and Images

on the Shroud of Turin], a cura di E.J. JUMPER, A.L. ADLER, J.P. JACKSON,

S.F. PELLICORI, J.H. HELLER, J.R. DRUZIK,

trad. italiana dott. Luciano Stoppani,

(ed. originale in ACS [: American Chemical Society Advances in Chemistry]),

22/205, Archeological Chemistry III, Joseph B. Lambert Editor, 1984), pp. 447-476;

- l'importantissimo documento d'archivio, sempre elaborato dallo STURP

e presentato ufficialmente al cardinale Ballestrero nell'agosto 1984:

A Scientific Proposal for Study the Shroud, redatto dallo STURP,

a cura di J. JACKSON, Th. D’MUHALA, W. ERCOLINE, A. ADLER,

R. DICHTL R. e R. DINEGAR.

Contiene la programmazione di 26 (ventisei) esami

di alto valore scientifico e tecnologico.

Basti il confronto dei giorni di indagine diretta sul Telo sindonico:

erano previsti ben 20 giorni-notti,

con turni continuativi dei vari team di ricerca.

Si ricordi che i giorni dedicati all'indagine nel 1978 furono 5 (cinque).

Uno dei suddetti 26 Esami (il 7°, per la precisione)

era previsto per la Radiodatazione con l'isotopo C14.

Questa indagine sarà l'unica ad essere 'scorporata' dall'intero programma di ricerca

ed effettuata nell'anno 1988

(dal 21 aprile, con il prelievo dei campioni,

al 13 ottobre, giorno della Conferenza stampa organizzata

dalla 'Sala stampa della Santa Sede' aTorino).

Volendo essere esigenti, non accetteremo alcun dibattito scientifico,

se non con chi sia venuto a conoscenza diretta (approfondita)

di questo fascicolo, tipico prodotto della 'Grey Literature'.

Di tutti i predetti 'titoli' saranno disponibili i testi,

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sotto varie forme di edizione elettronica (Word, PDF).

Nell'ultimo aggiornamento [estate 2014] offriamo

l'elencazione dei siti archeologici di Israle, e alcuni della Siria occidentale,

al fine di tener sotto sondaggio i valori che possono ricondursi

al tema e all'ambiente religioso-culturale sindonico.

1.17.

Altri materiali

Il nostro Corso introduttivo metterà a disposizione diversi altri materiali,

generalmente offerti in PDF

o sotto forma di 'mappe concettuali',

elaborate sul programma 'Mind Manager'.

La Galleria immagini o Fototeca di www.mondosindone.it

metterà a disposizione molto materiale didattico

(vincolato dai vari copyright

e a stretto uso personale con finalità di studio).

1.18.

L'impegno di ascolto e di studio

Ovviamente, qualsiasi Input culturale didattico è vanificato

se l'uditore non decide un forte coinvolgimento

di ascolto e di studio.

Ci si augura che l'intensità dei temi

Sindone, Gesù Messia/Cristo, Croce, Risurrezione, Kerygma,

siano ragione più che sufficiente

per una partecipazione adeguata al nostro Diploma.

1.19.

Verifiche immediate

Prevediamo per quest'anno 2012-13, verifiche

con Domande ad esito multiplo (Quiz),

strumento formativo privilegiato

anche da Aziende internazionali di alto livello industriale e governativo.

Tutti i soggetti operanti nel processo didattico

potranno così controllare con maggior obiettività

l'efficacia della comunicazione e il grado di apprendimento.

1.20.

Verifica conclusiva a termine Corso

A differenza del lavoro complessivo di Diploma (30/40 pagine),

il lavoro scritto per il singolo Corso è solo di 10/15 pagine

Ecco alcune indicazioni di aiuto:

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a. La scelta dell'argomento per la piccola tesi scritta.

L'argomento prescelto dal Candidato va sottoposto al titolare del Corso per l'approvazione e per l'eventuale

integrazione documentale (bibliografia e fondi) e redazionale (percorso narrativo).

Si consulti il file nella pagina web http://www.mondosindone.com/esami_diploma.htm

b. I caratteri propri del lavoro.

Ci si è iscritti ad un insieme di Corsi di natura universitaria e da ciò deriva lo sforzo di una sempre più matu-

ra scientificità nei procedimenti di ricerca e nella elaborazione dei testi. Ciò comporta l'impegno ad essere

- coerenti nel dichiarare consultazione personale di fonti e di dati;

- critici nel trattamento dei temi, delle ipotesi, dei risultati;

- sufficientemente chiari e sintetici nella stesura della tesi.

c. La consistenza del manoscritto*-tesi

L'elaborato consista in un minimo di 10 (dieci) e massimo di 15 (quindici) pagine, escluso il frontespizio.

Interlinea: 1,5

Layout : Normale.

Dimensione carattere per il Testo: 14 (se Times New Roman) 12 (se Verdana o simili).

" " per le Note: 11 (idem) 9 (idem)

Foto o disegni sono da considerarsi 'fuori testo', non computabili nelle 10/15 pagine di tesina.

d. Struttura-base dell'intervento

La logica di ogni ricerca, di poche pagine o di molti volumi,

conduce generalmente a questo 'schema' o paradigma dell'indagine:

Titolo Premessa (eventuale)

Sigle e abbreviazioni

Bibliografia

Introduzione

Capitolo primo.

Capitolo secondo. [eventuali altri capitoli]

Conclusione Allegati (eventuali)

Indice generale

Si comprende subito quanto le 10/15 pagine

siano facili da redigere/'confezionare'.

1.21.

Strumenti di lavoro-studio disponibili a partire dalla Prima lezione

Consigliamo dunque subito di accostare,

partendo dalla Home page del sito www.mondosindone.it,

- le FAQ (domande frequenti), cf. sopra,

- un primo approccio al LESSICO (idem).

Nella sezione 'Formazione' si vedano i tre file della Bibliografia indicizzata,

A. Materiale di partenza

B. (oggetto sindone e scienza applicata)

C. (teologia e pastorale).

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1.22.

Conclusione

Inizia un itinerario culturale

che prevediamo impegnativo e auguriamo interessante.

In ogni caso evidenziamo la differenza qualitativa

tra una singola Conferenza (anche un ciclo di Conferenze)

e il nostro Diploma universitario annuale

(100 lezioni complessive, in aggiunta a varie Conferenze

e Workshop in modo da raggiungere la quota dei 20 credits).

A sinistra: ricostruzione del volto sindonico (Ricci-Koó, 1969, su consulenza del prof. Fiori). A destra: foto

molto contrastata, da noi, su originale ad altissima definizione ottenuto nel 2008 ad opera di Haltadefinizio-

ne. Due frecce bianche indicano lo stesso punto anatomico (sommità della fronte) del Soggetto sindonico.

Per completezza 'iconica' si osservi di frequente la foto a colori di Enrie (1931), da noi offerta a pag. 2.

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.

Unità didattica 2

L' Oggetto Sindone

Incontro tipico per la grande quantità di dati. Il tempo è prevedibile che risulti insufficiente

per una loro adeguata spiegazione, nel corso di quattro lezioni accademiche. Invitiamo per-

ciò gli iscritti e gli uditori ad un impegno speciale, anche extra.

Elenco

2.1. Abstract

2.2. ph Tridimensionalità semplice (Cacciani 1980°)

2.3. Utilità e centralità dell'argomento 'contatto con l'Oggetto'

2.4. Il percorso argomentativo della lezione

a. Il Telo. Alcuni dati fondamentali

2.5. Percorso nella sezione a.

2.6-10. Orientarsi nella Sindone: le mappe

2.11. Un telo che ha avvolto un cadavere

2.12. Le misure della sindone torinese

2.13. Un telo antico

2.14. Significati del termine greco 'sindon'

2.15. Lino. Fibre naturali vegetali. Macro- e microfibrille

2.16. La scienza dei tessuti

2.17. Tessuto sindonico, di gran pregio

2.18. Un telo con evidenti tracce ematiche sulla parte frontale e sul retro

2.19. I colori del lino [tre, di base].

2.20. La colorimetria.

2.21. Scansione colorimetrica

2.22. Un telo con tracce di bruciature e di acqua da spegnimento

2.23. Le Datazioni del tessuto antico. La radiodatazione al Carbonio14.

2.24. Il Microscopio Elettronico a Scansione (MES / SEM). Micro-flora, micro-fauna.

2.25. Confronti con altri tessuti antichi

2.26. Il contenitore o teca: l'attuale (dicembre 2000)

2.27. Il luogo di conservazione e la Sacrestia nuova (sett. 2011)

2.28. Il contenitore classico o cassa argentea (1534-1998)

b. Il contatto diretto

2.29-30. Percorso sezione b

2.31. Pregi e limiti dell'osservazione diretta

2.32. Le ostensioni

2.33. Le ostensioni privale

2.34. Le ostensioni pubbliche

2.35. Time e l'Ostensione 1998.

2.36. La proprietà

c. Contatto indiretto

2.37. Percorso sezione c.

2.38. Uno schema complessivo (2010) e il tema delle varie osservazioni a distanza.

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2.39. Fotografia e videografia, dal 1898 ad oggi

2.40. Le Foto del 1898, di Secondo Pia.

2.41. Circa il presunto 'negativo fotografico'

2.42. Quadro complessivo sul contatto visivo con la Sindone

2.43. Foto 1931, Enrie (vedi in apertura di file)

2.44. Foto 1969 , di Judica Cordiglia Jr. e le perizie del 1972

2.45. Le Elaborazioni elettroniche dal 1974 al 1977.

2.46. Le foto 1978 dello STURP

2.47. Le foto del Gruppo romano (1978)

2.48. Trattamenti elettronici 1978-2011.

2.49. Il 'Formal Proposal' 1984 e le nuove campagne fotografiche

2.50. Le foto e il video del 21 aprile 1988, Salatino, Faia.

2.51. Foto 1998, Durante.

2.52. Foto 2000, Durante, Soardo.

2.53. Foto 2002, il grande Restauro

2.54. 2008 video HD della BBC.

2.55. Foto HHD di Haltadefinizione (Novara), 2008

2.56. Olografia.

2.57. Strumenti recenti: microscopia elettronica e nanoscopica

2.58. Alcune indicazioni per una scientificità affidabile

2.59. Prospettive.

2.60. Conclusione

2.1.

Abstract.

Incontro è importante per un primo impatto con la Sindone

ed anche per un successivo continuo confronto

con alcuni tra i suoi molteplici dati iconici

(foto, video, trattamenti elettronici delle immagini).

Tutto intende contribuire alla creazione di una buona base critica

per essere competenti nel valutare le molte ipotesi interpretative

che si offrono a volte con disinvoltura ermeneutica,

e con eccessiva fiducia circa la loro scientificità.

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2.2.

Tridimensionalità 'semplice'

Sindone, positivo, colore, molto contrastato.

Effetto tridimensionale semplice, ottenuto con l'ac-

costamento di due lucidi e con l'aggiunta di un legge-

ro trattamento elettronico (prof. Alessandro Caccia-

ni). Le ombreggiature cambiano con il mutamento

minimo delle direzioni tra i due fogli.

Il risultato, notevole, si aggiunge ad altre serie di da-

ti anatomicamente significativi.

Si noti tra le altre osservazioni possibili,

- la schiacciatura del naso,

- le notevoli enfiagioni degli zigomi,

- la zona orbitale dell'occhio sinistro, sopracciglio compreso, e, in corrispondenza verticale,

l'area del baffo sinistro e del mento sinistro.

Lo stesso meccanismo lo abbiamo applicato (2014) al volto fotografato ad alta definizione

nel 2008, con buoni risultati, tanto da prevederne un'applicazione a tutte le aree dell'impronta

sindonica. Allo stesso trattamento andrebbero sottoposti i fotogrammi ottenuti con l'UV

(2002) e con la scannerizzazione (2000 e 2002).

2.3.

Utilità e centralità dell'argomento 'contatto con l'Oggetto'

Questa seconda UD [Unità Didattica]

è di grande importanza strutturale e metodologica:

- strutturale poiché è vero punto di riferimento continuo

per ogni operazione scientifica o culturale sull'Oggetto Sindone;

- metodologica, dal momento che illustra

le molteplici modalità di contatto con l'unico Oggetto

e tale molteplicità condiziona positivamente

la fatica di una buona ricerca scientifica e

di un'affidabile interpretazione storica e teologica.

2.4.

Il percorso argomentativo dell'intero II incontro

Cosa sia la Sindone e quali siano i tipi di contatto con essa

sono i due interrogativi ai quali si offre una risposta sistemica in tre parti:

a. il telo,

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b. il contatto diretto,

c. il contatto indiretto e i nuovi strumenti di visualizzazione.

Si tenga presente che ci limitiamo in questa sede

a dare ordine (priorità) e organicità

a dati che si presentano numerosi e complessi

e di cui non si può pretendere un'esposizione completa

già da questo momento iniziale del nostro Corso introduttivo.

a. Il Telo e alcuni dati fondamentali

2.5.

Percorso nella sezione a.

Presentiamo alcuni dati elementari di partenza,

attinenti al telo funerario

che avvolse un corpo umano

recante segni inequivocabili di torture e

di morte violenta tramite crudele affissione.

Alla fine di questa parte facciamo cenno alle varie 'teche',

elementi che hanno ed ebbero la funzione di contenimento e protezione

del prezioso Reperto.

2.6.

Orientarsi nella Sindone. Le mappe.

Diverse sono le 'mappe' che sono state usate

negli ultimi quarant'anni di ricerca sulla Sindone.

Ricordiamo il primo tentativo da parte della Commissione di esperti

nelle operazioni effettuate nel 1969 (1976).

Da pagine 103 a 105 e con una tavola fuori testo in bianco/nero,

senza firma, e perciò, rappresentativo delle opinioni dell'intera commissione,

abbiamo il racconto della preparazione della Mappa alfanumerica,

abbastanza complessa

(due lettere di alfabeto, minuscola e maiuscola,

e due forme geometriche: rettangolo e triangoli)

presentata ai colleghi nella seduta del 24 novembre 1973.

Alla nuova mappa si riconosceva valore ufficiale e

si rivolgeva "viva preghiera a quanti, d'ora innanzi,

eseguiranno studi sulla S. Sindone, a voler fare riferimento

a detta mappa" (p. 104).

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2.7.

Una seconda serie di mappature fu realizzata,

in nuove modalità metriche e geometriche

dal Team dello STURP nel lavoro dell'ottobre 1978.

Erano trascorsi poco più di due anni dalla pubblicazione

dei risultati della Commissione 1973 (gennaio 1976)

e il gruppo americano disattese la predetta esplicita esortazione.

2.8.

La terza mappa, allo stato attuale della ricerca, è la meglio realizzata

e risale all'intervento di restauro nell'estate 2002, con pubblicazione nel 2003.

Comprende l'impronta frontale e dorsale

sia della zona visibile che del retro, normalmente invisibile

perché impunturato e fissato su un tessuto di supporto,

prima e dopo i noti restauri.

Ci si riferisca al file http://www.mondosindone.com/mappa_2002.htm

2.9.

E' necessaria una quarta mappa?

La campagna di foto a definizione molto alta (2008)

e le evidenti micro-trazioni alle quali è stato sottoposto il telo (vedi sotto)

potrebbe proporre l'esigenza di una nuova mappatura del tessuto sindonico.

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Si tenga conto tuttavia dell'attuale difficoltà oggettiva

nel non aver più accesso al retro sindone, impunturato con sottili fili di seta.

2.10.

Un telo che ha avvolto un cadavere

Una ferita potenzialmente sempre mortale

si documenta nella zona emitoracica destra

(cf. segni gialli, nostri).

Tra la V e la VI costola un elemento tagliente,

con larghezza di 4 cm e altezza di 1 cm circa

ha colpito violentemente l'area parietale e

dalla corrispondente apertura è fuoruscita

immediatamente e con una certa forza

una notevole quantità di sangue sedimentato e di sangue sieroso,

duplicità ematica che documenta con certezza lo stato di morte

sopravvenuto da almeno un'ora all'incirca.

Questo sangue post-mortale è defluito in modo disarticolato

nella zona dei reni, ed è documentato nell'impronta dorsale.

Sangue postmortale in zona emitoracica dx e nella zona renale (foto 2002, Arcivescovado)

Si noti che alcuni tratti del siero sanguigno

sui bordi della fuoruscita ematica visibile nell'impronta frontale

risulta visibile soltanto con foto UV (ultravioletto) (Pellicori).

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2.11.

Ph di sangue umano dopo un prelievo:

sangue fresco, nella sacca sinistra; a

destra, invece, il liquido si è diviso in

due parti, quella sedimentata, corpusco-

lata; il siero ematico, più leggero è tra-

sparente, di colore giallo scuro.

2.12.

Le misure della sindone torinese

Le misure sindoniche sono notevoli e variabili,

trattandosi di un tessuto, antico e prezioso,

realizzato su telaio verticale.

Il suo alto valore merceologico assomma in sé

i criteri di consistenza, colore e simmetria della trama (a spina di pesce).

Si va dai 435/437 cm di lunghezza ai 110/113 cm di larghezza,

considerando le piccole variazioni tissutali

che mai oltrepassano la 'forbice' di 4 centimetri.

Si è molto lontani dalle affermazioni

di alcuni che parlano, ad esempio, di 120 cm di larghezza.

Si tenga conto che le variazioni da trazione in un tessuto di lino

raggiungono al massimo il 2% (Martuscelli, CNR).

2.13.

Un telo antico.

Un metodo elementare per determinare l'antichità di un tessuto

è dato dalla semplice osservazione,

con microfoto da 20x a 50x (x: ingrandimenti),

dei depositi più o meno consistenti di materiali sui fili del tessuto.

Questo tipo di rilevamento fu eseguito in forma embrionale

soltanto nel 1969 (Morano) e

non più perseguito nei decenni successivi, sino ad oggi,

pur considerandone la facilità esecutiva e

l'interesse documentale.

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2.14.

Volto sindonico elaborato dallo studio grafico Tosi (Milano,

1985) a partire dalla foto STURP 1978.

Senza alcun condizionamento l'artista ha riprodotto luci e

ombre così come il modello (foto STURP 1978, in negativo)

originario suggerisce. La quadrettatura dello sfondo consente

già a prima vista di percepire le anomalie anatomiche del

volto.

Siamo distanti dalla teoria della proiezione in perfetta orto-

gonalità della cosiddetta 'immagine corporea', ipotizzata dal-

lo STURP.

2.15.

Significati del termine greco 'sindon'

Già l'esame etimologico del termine greco,

porta a identificare nella pianta di lino,

l'origine del tessuto

costituito da fibre vegetali, come il cotone

e differenti dalla lana, di chiara origine animale.

Ecco un sommario elenco di termini classici tra loro vicini,

a partire dal greco sindon:

(fonte: GFB, testo usato nei corsi PUL, Ecclesia Mater, 1996-2003)

Sindòn : SEMERANO, Le origini della civiltà europea..., vol. II/1, Dizion. Greco..., pag. 263. ‘Stoffa di lino,

tela fine, sindone, vela, vessillo’. Dall’aramaico sedina, accadico saddinu, ebraico sadin (tela di lino, ‘linen

garment, fine linen’). Vedi anche il babilonese sindû, arabo sindijan (‘Indian’).

Sudárion, pannolino, sudario Il termine greco è uno dei calchi evangelici sull’originale latino sudo, -are,

Verbo latino, con significato di ‘sudo, trasudo, distillo’, “sudor” ‘sudore’, cfr. gallico ‘sudd’ (succo); cfr. il

greco hîdos (hêidos) ‘sudore’ (Hippocr.). Viene ipotizzato *swoidos; sanscrito ‘svédah’, antico inglese

‘swat’ (sudare). Dall’acccadico suadu, sâsu (sciogliersi, liquefarsi, ‘to become molten, to melt’; suddu: li-

quefare, sciogliere, ‘to melt down’), sidu (liquefatto, sciolto, ‘molten’, ‘gescmolzen’) [SEMERANO, Le origi-

ni..., vol. II/2, Dizion. Latino..., pag. 579].

Linum SEMERANO, Le origini..., vol. II/2, Dizion. Latino..., pag. 457. ‘Lino, filo da cucire, cordone, lenza’, vedi il

termine latino “linea”, greco “línon”, irlandese ‘lin’, gotico ‘lein’, russo ‘len’.

Linteus ‘Di lino’, “linteum” ‘stoffa di lino’ ecc.; antico alto tedesco ‘linz’; “linteolum” ‘fazzoletto di lino”. Il “li-

num usitatissimum”, noto sino da remota antichità in Egitto e in Palestina, ha offerto alcuni prodotti per usi

svariati, oltre alla fibra più fine per la filatura; dal seme veniva estratto l’olio. In Grecia e a Roma il lino non

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trovò largo uso per indumenti; al V secolo appartenevano i libri lintei; la Palestina, la Fenicia, la Gallia Ci-

salpina, la Spagna, l’Africa intorno a Cartagine lo coltivarono largamente.

Il nome pešet (lino), pišteh, in ebraico mostra il riferimento all’impiego dell’olio e quindi ai lucignoli per

lumi ad olio: il richiamo corre all’accadico piššatu (olio da ungere, ‘Salböl’); perciò il greco “línon”, il la-

tino “linum” ricorda la base *lip(-n-), lip-(aléifo): accadico lipû, lipu (materia untuosa, ‘fat’), con -n- ag-

gettivante; ma risulta da una forma sostantivata neutra che si incrociò con una base semitica, come l’ebraico

libna (bianchezza, candore, ‘whiteness’), ugaritico lbn (bianco, ‘weiss’).

linea SEMERANO, pag. 457, femminile sostantivato di “lineus, linea, lineum”, ‘filo di lana, corda, funicella, spa-

go, lenza da pesca, filo a piombo, linea, schizzo, disegno, termine, fine; il verbo latino “lineo”, ‘traccio’.

lino, -is, levi

SEMERANO, pag. 457 [e ‘livi’, forma secondaria calcata su ‘sino” (vedi), litum, linere, da Nevio.

“Linio, -is, linivi, -itum, -ire”, ‘ungo, impiastro, spalmo’, “litura”, ‘spalmatura’ (ad esempio di nuova cera

sullo scritto), ecc.; “lino” è calcato su “sino”, ma la sua base *lip-, lip-n-, da *lip-n-o è corrispondente

all’accadico lipû (materia grassa, ‘fat’ con cui usavano spalmare pelli, finimenti ecc.), il greco lípos, con af-

formante che darebbe il senso originario di (spalmo) sostanza grassa su...”; vedi l’accadico in, ina (in, a, ‘in,

on’). Vedi il greco lipáino.

2.16.

Lino. Fibre naturali vegetali. Macro- e microfibrille

Le fibre naturali [cellulosiche (lino, cotone, canapa,

ecc.) oppure proteiche (lana, seta, bisso marino,

ecc.)] sono dei sistemi compositi complessi.

La struttura cellulosica è analizzabile a tre livelli di

microscopia ottica:

- a 5 e 10 micrometri: si hanno macrofibrille orien-

tate;

- a 5 decimi di micrometro si osservano le singole

fibrille;

- a 5 centesimi di micrometro abbiamo le microfi-

brille.

La composizione del tessuto di lino trae origine dal

rivestimento esterno (skin) (cf. E. Martuscelli, CNR

e P. Vercelli, 2010).

2.17.

La scienza dei tessuti

La Sindone di Torino ha avuto sopra di sé l'attenzione scrupolosa di vari esperti in tecnologia

dei tessuti.

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Timossi (1942).

Raes (Università di Gent, Belgio)1969 e le perizie del 1972.

Vial (Lione, Francia) e Testore (Torino), prelievo del 21 aprile 1988.

Flury-Lemberg (Svizzera) restauro complessivo dell'estate 2002.

Vercelli, ...

2.18.

Tessuto sindonico, di gran pregio

Non soltanto il tipo di elemento fitologico ('linum usitatissimum'), ma anche il tipo di trama

e ordito portano a valutare anche oggi un genere di tessuto simil sindonico come di grande

pregio.

Vedremo a suo tempo che un 'lino di bisso' come è descrivibile il lino della Sindone di Tori-

no, era appannaggio solo di re, sommi sacerdoti, persone molto ricche. La stranezza è che sia

stato sepolto in un telo di grande pregio un crocifisso! In genere a quanti subivano tale tipo

di morte violenta, erano destinati teli di basso costo, di scarto (M.L. Rigato, 2001).

2.19.

Un telo con evidenti tracce ematiche sulla parte frontale e sul retro

Il corpo martoriato del Soggetto avvolto nella Sindone ha lasciato evidenti tracce di sangue,

designate dal Team STURP con il termine 'macchie'.

La viscosità della sostanza ematica fu riattivata dal processo biochimico che gli ematologi

conoscono sotto il nome di 'fibrinolisi' e questo permise il decalco sul tessuto e il passaggio

nelle microfibrille sino a rendersi ben visibile nel retro della Sindone.

2.20.

I colori del lino.

Confronto tra il tessuto sindonico, a sinistra, e, a destra, una recente riproduzione (Pietro Vercelli, commissionato da

M.L. Rigato, 2001). La variazione colorica è data, chiaramente, non solo dall'antichità, ma ancor più dall'esposizione

solare, dagli incendi (almeno due con effetti diretti sul telo).

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Anche scienziati di sicura fama continuano a trattare il colore del Reperto Sindone con il lin-

guaggio popolare. Si parla di colore giallo, giallo ocra, ecc. e, di per sé si può continuare in

questa prassi. Basta limitarsi a messaggi generici e iniziali.

Quando invece, si vuole entrare in un livello analitico di maggiore scientificità, bisogna ab-

bandonare le terminologie comuni, ed entrare nelle categorie della scienza del colore o colo-

rimetria.

2.21.

La colorimetria.

La moderna scienza e tecnologia del colore, o colorimetria, quantifica fisicamente e numeri-

camente la percezione del colore. Lo stimolo e la percezione sono ridotte a tre valori, deno-

minati X Y Z e ai quali lo spettrofotometro abbina quantità numeriche ben precise. Siamo

così molto lontani dalla consuetudine terminologica nel definire i colori. Pure lo stesso

'Pantone', ancora usato in alcuni settori industriali e merceologici è superato.

2.22.

Scansione colorimetrica

Prodotto da una nota azienda americana,

questo spettrofotometro portatile suggeri-

sce uno dei nuovi esami sulla Sindone: una

scansione colorimetrica completa.

Nello specifico si tratta di adattare lo stru-

mento, facendo realizzare in laboratorio

una terminazione più ridotta dell'area di

acquisizione del colore-fonte. Bisogna in-

fatti ridurre la zona di reperimento dati-

colore a un quadrato di irraggiamento della

grandezza di 5 millimetri per lato.

Tale piccola area di rilevazione consente

una migliore lettura dei mutamenti colorici

nelle zone dell'impronta corporea, sia

nell'area frontale che nell'area del retro-

sindone.

2.23.

Un telo con tracce di bruciature e di acqua da spegnimento

Due incendi potenzialmente distruttivi hanno messo in pericolo l'esistenza della Sindone,

- nel 1532, con le tracce simmetriche di bruciature-strinature che, a telo completamente svol-

to, formano come un binario e che, in alcuni punti hanno intaccato l'impronta corporea, il

tutto accompagnato da gore d'acqua da spegnimento, pure simmetriche;

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- in una data precedente, imprecisabile, ma documentabile sin dal secolo XIII, con quattro

impronte pirolitiche simmetriche, a testimonianza di una piegatura differente.

2.24.

Le Datazioni del tessuto antico. La radiodatazione al Carbonio14.

Oltre l'analisi dei residui che nei secoli si sono sedimentati sulle fibrille di lino e che sono vi-

sibili con un microscopio ottico - come indicato sopra al paragrafo 010 - altri tipi di datazio-

ne interessano il nostro Reperto. Ci si riferisce alla nota datazione con l'isotopo C14 e ad altri

tipi di intervento sull'antichità della cellulosa (Campanella, 2010).

Cenno alle recenti ricerche di G. Fanti.

2.25. Il Microscopio Elettronico a Scansione (MES / SEM) (1979-86). Micro-flora, mi-

cro-fauna. Ancora molto materiale già sottoposto a rilevazione SEM da Riggi di Numana, attende l'i-

dentificazione dei vari oggetti microscopici.

Un esempio della quantità enorme di materiale già disponibile e teoricamente trattabile, è da-

to dall'informazione di origine STURP: per analizzare tutti i pollini presenti sul Telo torinese

sarebbero necessari 300 anni di lavoro di un tecnico, impegnato in una giornata standard di

analisi dei dati.

2.26.

Confronti con altri tessuti antichi

Sono innanzitutto noti i teli funerari conservati nei magazzini dei vari Musei egizi di varie

città e che meritano ricerche specifiche per un raffronto con il nostro Reperto, unico a recare

un'impronta di corpo non lavato e sottoposto a trattamenti con elementi resinosi/oleosi.

Recentemente il panorama documentale archeologico israeliano-palestinese si è arricchito

con il rinvenimento di due teli:

- la cosiddetta sindone della zona sepolcrale Akeldama, a Gerusalemme;

- il 'mantello del guerriero', trovato a Gerico, e databile al 9000 av. Cristo.

2.27.

Il contenitore o teca: l'attuale (dicembre 2000)

Nella foto presenta il Custode pontificio mons.

Severino Poletto (creato cardinale il 21 febbra-

io 2001) mentre osserva la Sindone già colloca-

ta nella teca ipertecnologica, consegnata nel di-

cembre 2000.

Oltre al colore del tessuto, si nota che le toppe

del 1534 sono ancora presenti. Verranno ri-

mosse con il restauro dell'estate 2002.

La teca, a tenuta stagna e con gas inerte (argon)

per una perfetta conservazione, è stata realizza-

ta da Alenia Spazio e da Microtecnica.

2.28.

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Il luogo di conservazione e la Sacrestia nuova (sett. 2011)

Ad oggi la nuova teca, a sua volta racchiusa in un grande contenitore, è deposta all'interno

della Cattedrale torinese.

Nel frattempo è stata costruita la 'Sacrestia nuova', soluzione oggetto di controverse valuta-

zioni e che si pone in alternativa ad un altro ambiente (detto 'scurolo'), al di sotto della Cap-

pella del Guarini.

2.29.

Il contenitore classico o cassa argentea (1534-1998)

Una preziosa teca ha conservato la

Sindone, arrotolata su un cilindro

di legno, dal 1534 al 1998. Essa è

costituita da una cassa lignea, rive-

stita da lamina d'argento, cesellata

e tempestata da pietre dure, prezio-

se. Attualmente è esposta nel Mu-

seo della Sindone.

L'arrotolamento del tessuto sindo-

nico comportava la formazione di pieghe che hanno sempre preoccupato i responsabili della

conservazione.

b. Il Contatto diretto

2.30.

Percorso sezione b.

Partiamo dalla visione da lontano, condizione frequente per il pellegrino per orientarci su

quanto offre un contatto ravvicinato.

Poche persone hanno l'opportunità di osservare direttamente, de visu, da vicino, il Sacro lino.

Presentiamo le varie forme di visione diretta, descrivendone gli aspetti positivi e negativi.

Questi elementi possono facilitare l'iter interpretativo scientifico oppure, se esasperati o fret-

tolosi, complicano il fattore 'accoglienza' da parte del mondo scientifico oppure da parte dei

'cultures' e dei devoti.

2.31.

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Pregi e limiti dell'osservazione diretta

L'occhio umano percepisce volumi e colori in modo estremamente variabile in rapporto alle

differenti luminescenze, ambientali o artificiali. Da questo punto di osservazione si possono

utilizzare molti materiali foto- e video-sensibili, tutti di grande utilità per comprendere il

Soggetto avvolto e le vicende che ne hanno accompagnato la morte.

Tuttavia bisogna tener conto anche delle distorsioni ottiche che possono danneggiare o osta-

colare la lettura sindonica. A volte si è talmente condizionati dal proprio lavoro professiona-

le, da 'vedere' la Sindone in condizioni decisamente 'particolari'. Ricordiamo in questo tipo di

fenomenologia ottica, il caso di chi vede 'fluttuare' la superficie del Sacro telo.

2.32.

Le ostensioni.

La prima forma di contatto diretto è data nel corso delle cosiddette 'Ostensioni', prassi storica

seguita dai Proprietari antichi (Casa Savoia, dal XV al XX secolo) e dall'attuale Proprietà

pontificia.

2.33.

Le ostensioni private

Ad alcune personalità si offre l'opportunità di osservare la Sindone in privato. E' chiaro che

dati foto e video prelevati in tali circostanza hanno il loro valore, ma non sono considerati

'materiale ufficiale'.

2.34.

Le ostensioni pubbliche

Tornando al concetto e alla

prassi delle Ostensioni pub-

bliche, nella foto, scattata il

24 maggio 1998, il Santo Pa-

dre, beato Giovanni Paolo II -

nell'ambito del Viaggio pa-

storale alle città di Vercelli e

Torino - tiene un significati-

vo Discorso nella Cattedrale

del capoluogo piemontese.

A destra del pontefice si nota

il cardinale Giovanni Salda-

rini, Custode della Sindone,

sino al 19 giugno 1999.

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Time e l'Ostensione 1998.

2.35.

Copertina del noto settimanale Time, uscito in edicola il 20 apri-

le 1998, in occasione dell'Ostensione che celebrava il primo

centenario della fotografia realizzata da Secondo Pia nel maggio

1898.

Il Volto sindonico è a colori e sottoposto ad un elevato contrasto

da parte dei tecnici STURP, dopo le analisi realizzate nell'otto-

bre 1978.

2.36.

La proprietà.

Facciamo un breve cenno all'argomento 'proprietà' del Reperto sindonico. Riportiamo il do-

cumento 'conclusivo', sul passaggio di titolarità di possesso, da Casa Savoia alla Santa Sede.

Ricordiamo che il cardinale Casaroli rimase nella funzione di Segretario di Stato sino al 1°

dicembre 1990.

c. Contatto indiretto

2.37.

Percorso sezione c.

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Il modo consueto di interpretare l'insieme dei dati sindonici, al fine di dare risposte scientifi-

camente accettabili a vari interrogativi (conservazione, identità del Soggetto, ricostruzione

medico-legale delle torture e della morte, ecc.), è l'utilizzo di dati indiretti, categoria nella

quale raccogliamo tutto il materiale fotografico e videografico disponibile.

2.38.

Uno schema complessivo (2010) e il tema delle varie osservazioni a distanza.

Lo schema che riproduciamo fa parte del materiale didattico usato nel Corso introduttivo

(2010-2011). Da esso estrapoliamo un fenomeno semplice, ma che a volte è sottovalutato

anche ad alto livello scientifico: la variabile e utile osservazione a distanza.

Molte foto o molti video offrono dati differenti se realizzati a 5 metri, a 1 metro, a 10 cm di

distanza dal Telo torinese. Molti vi notano o meno particolari decisamente 'determinanti':

- alcuni vedono a malapena qualche traccia somatica a 5 e più metri;

- altri affermano di non vedere alcuna impronta corporea a 10 centimetri,

- ecc.

Valutazioni di questo tipo, assolutizzate, portano a teorie estreme, discutibili, sostanzialmen-

te 'banali'. E' chiaro infatti che qualsiasi figura complessa se osservata da vicino perde la

traccia visiva del suo insieme. Anche di un dipinto, se osservato a 10 cm., si perde la nozione

base del soggetto rappresentato!

2.39.

Fotografia e videografia, dal 1898 ad oggi

Passiamo in breve rassegna le campagne fotografiche 'ufficiali' che hanno interessato diret-

tamente il Telo sindonico negli ultimi 110 anni.

Si tenga conto, come detto, delle principali varianti che si possono presentare nei dati docu-

mentali visivi, ottenuti:

- con vari tipi di illuminazione/irradiazione;

- con strumenti foto- e videografici di diverso valore tecnologico;

- a vari livelli di ingrandimento.

2.40.

Le Foto del 1898, di Secondo Pia.

Il primo materiale fotografico a tutt'oggi di grande interesse,

- per lo studio delle pieghe indotte dall'arrotolamento della Sindo-

ne nella prima Teca;

- per la presenza di maggior materiale biochimico, come polveri e

altri residui microscopici, poi perduto a causa di manipolazioni o

di prelievi (strips collosi ecc.).

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2.41.

Circa il presunto 'negativo fotografico'

Suggeriamo maggiore prudenza nel giudicare come fenomeno straordinario, l'ordinario pro-

cesso legato al 'negativo fotografico'.

Dove spiegazioni semplici sono sufficienti a dare ragione di un fenomeno, si deve bloccare

ogni altra ulteriore ipotesi, pur suggestiva. Si faccia memoria del celebre 'rasoio di Ockham'.

2.42.

Quadro complessivo sul contatto visivo con la Sindone

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2.43.

Foto 1931, Enrie (vedi in apertura di file)

Anche gli esperti fotografi dello STURP erano ammirati del grado di contrasto e nitidezza

dell'immagine sindonica ottenuta da Enrie nel 1931. E' evidente - come si può notare dal fo-

togramma sopra riportato - che una foto ad alto contrasto facilita di molto la lettura anatomi-

ca del corpo sindonico.

Risultati splendidi si otterranno con l'uso di foto a definizione molto alta, come quelle realiz-

zate nelle campagne fotografiche 2008 e 2002.

2.44.

Foto 1969 , di Judica Cordiglia Jr. e le perizie del 1972

Una terza serie di 'foto ufficiali' si è resa disponibi-

le nel 1969, grazie all'attività tecnica di Giovanni

Battista Judica Cordiglia. Si veda il paragrafo 011

dell'incontro precedente, riferito al Volto ottenuto

con l'Infrarosso, e poco conosciuto nel panorama

sindonologico.

In occasione delle perizie del 1972 si ebbe anche

una ripresa TV da parte della RAI.

2.45.

Le Elaborazioni elettroniche dal 1974 al 1977.

Grazie alla disponibilità di sofisticate apparecchiature elettro-

niche, presenti soltanto nei laboratori che prestavano servizio

a Pasadena e a Colorado Springs, si iniziò il nuovo periodo

analitico sui dati sindonici.

Questo rilevamento dati è stato usato

- per ottenere immagini 3D (tridimensionali) e procedere a

nuovi rilievi interpretativi;

- per lavorare con il 'falso colore', tecnica di estrema utilità nel

trattamento delle immagini del settore astrofisico e di cui

presentiamo un'applicazione (Lynn) al Volto sindonico,

stampato al contrario, di proposito;

- per 'ripulire' le immagini da sfondi di disturdo, come la trac-

cia del tessuto a spiga o spina di pesce.

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2.46.

Foto e riprese STURP

Molto più organizzato è stato lo splendido lavoro del Team americano STURP, animato dai

padri Rinaldi (salesiano) e Otterbein (redentorista). A questo materiale è dedicato il Corso

tenuto da Barrie Schwortz nel nostro Diploma.

La significativa e ben strutturata campagna fotografica fu orga-

nizzata dai tecnici a Torino nell'ottobre 1978. I notevoli risultati

sono stati parzialmente studiati e gli Archivi che li contengono

sono da tenere in alta considerazione scientifica e storica, cercan-

do di salvarli e conservarli in modo adeguato.

Di estremo valore per le ricerche ematologiche e per le analisi

biochimiche sono le foto a luce Ultravioletta (UV). Alcuni ricer-

catori di questo particolare settore erano propensi per la teoria del

contatto diretto corpo-telo (Pellicori).

La foto che riportiamo sulla sinistra è un negativo fotografico

STURP.

2.47.

Le foto del Gruppo romano (1978)

Pochi sanno che il Centro Romano di Sindonologia (CRS) ha avuto tre ore di tempo in con-

tatto diretto con la Sindone per scattare speciali foto con finalità di verifica di presenza di re-

sidui biochimici nella zona a destra del naso e nella zona a destra della bocca del Soggetto

avvolto. Per mancanza di risorse umane e finanziarie il contenuto di tali rilevamenti è ancora

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conservato nell'Archivio del CRS divenuto nel 1996 Centro Diocesano di Sindonologia

(CDS).

Alcuni rilievi sono stati realizzati e presentati nel passato Anno accademico da Roberto Fal-

cinelli (primavera 2014).

2.48.

Trattamenti elettronici 1978-2011.

Due sono le aree dove attingere dati in questo settore:

- il Centro Internazionale di Sindonologia, di Torino, con l'impegno dello CSELT (Tambu-

relli) e dell'Università degli Studi (Balossino);

- lo STURP e, dopo la crisi seguita ai risultati del C14, i singoli ricercatori e, tra essi, il grup-

po organizzato attorno a STERA (Schwortz).

2.49.

Il 'Formal Proposal' 1984 e le nuove campagne fotografiche

Nel prossimo incontro esaminiamo l'importanza strutturale di questo Piano di ricerca scienti-

fica e le nuove esigenze nell'acquisizione di dati foto e video.

In parte è stato adeguatamente risposto a tali esigenze con il Restauro complessivo del 2002.

2.50.

Le foto e il video del 21 aprile 1988, Salatino, Faia.

La documentazione video dell'intera giornata dedicata al Prelievo di campioni per i Labora-

tori in vista della radiodatazione è ancora inedita.

Anche il corpus delle foto del 1988 - essendo stata bloccata dal cardinale custode Anastasio

Ballestrero a causa di una forte piega del tessuto che giungeva sino alla zona del naso e che

avrebbe prevedibilmente causato molte critiche - è pressocché sconosciuto al mondo sindo-

nologico.

2.51.

Foto 1998, Durante.

Giancarlo Durante, in due momenti (1998 e 2000) fu incaricato per realizzare foto ad alta de-

finizione, con buoni risultati.

2.52.

Foto 2000, Durante, Soardo.

Importante il lavoro del prof. Soardo e del suo Team, quando fece una foto con scanner della

striscia centrale del retro della Sindone. Trattandosi di un percorso di scannerizzazione a

contatto diretto con il tessuto, il risultato è davvero molto importante e ancor tutto da valu-

tare e interpretare.

La foto a colori che riportiamo a sinistra presenta la fronte dell'Uomo della Sindone così co-

me si è decalcata sul retro.

Da notare i vari livelli di decalco ematico, ed anche di colorazione differente, causata da e-

lementi biochimici diversi tra loro.

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2.53.

Foto 2002, il grande Restauro

L'ammirevole campagna di restauro completo del Telo funerario fu realizzata

nel giugno-luglio 2002, con totale copertura di riservatezza.

Per la prima volta si è avuta l'opportunità di fotografare

per intero anche il retro della Sindone.

Tanto i dati fotografici di vario tipo,

quanto i residui di polveri e di tessuto bruciato sono in attesa di studio sistemico.

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2.54.

2008 video HD della BBC.

Per la preparazione di un servizio televisivo inglese, la BBC ottenne il permesso di riprende-

re la Sindone con una videocamera ad alta definizione. Considerando la differenza tra statici-

tà della foto e dinamicità del video, quanto realizzato nel 2008 è di alto valore.

Nella foto che presentiamo si noti la qualità del colore, confrontato con il bianco dei bordi e

con il bianco del nuovo tessuto di supporto, applicato e impunturato nel 2002.

Operatore BBC nel momento delle riprese video ad al-

ta definizione.

2.55.

Foto HHD di Haltadefinizione (Novara), 2008

In continuità con un'iniziativa culturale ad ampio raggio, la società HaltaDefinizione realizzò

una ripresa ad altissima risoluzione del sacro Telo. Stando alle dichiarazioni degli autori, un

fotogramma sarebbe trattabile con ben 50 ingrandimenti.

2.56.

Olografia.

Interessante anche l'applicazione della tecnica olografica (Soons) al dato sindonico. Si sug-

gerisce di osservare innanzitutto l'impronta dorsale, molto più vicina alle reali misure anato-

miche di quella facciale. Altre osservazioni le presenteremo in altro momento.

2.57.

Strumenti recenti: microscopia elettronica e nanoscopica

La scienza progredisce sempre ed oggi, in particolare, compie progressi veloci e notevoli. Gli

strumenti, poi, sono davvero straordinari anche nei risultati che possono offrire.

In particolare la nanoscienza e la nanotecnologia apromo orizzonti sterminati.

2.58.

Alcune indicazioni per una scientificità affidabile

Sintetizzando il percorso realizzato oggi, si suggerisce

- di mantenere tutte le documentazioni emerse dalle numerose 'campagne foto-videografiche'

cui è stata oggetto la Sindone;

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- di ripartire dalle ipotesi semplici nell'accostare il fenomeno sindonico, ritenendo l'oggetto

di partenza come un telo sul quale è rimasta impressa la sagoma di un uomo violentemente

maltrattato e ucciso.

2.59.

Prospettive.

Il lavoro da realizzare sul sacro Telo è del tutto notevole, in quantità e qualità. Ne vedremo i

particolare già dal prossimo incontro.

2.60.

Conclusione

Abbiamo percorso in modo sintetico il 'deposito' o 'magazzino' dei dati fotografici e video-

grafici, percependone il valore e intravedendo vaste aree di ultriore lavoro

- sia nell'analizzare i dati pregressi,

- sia nel programmare progetti di ricerca futuri.

2.61

Berlinghieri Bonaventura, 1255 circa, Dittico della Crocifissio-

ne e della Madonna col Bambino e santi è un dipinto a tempera

e oro su tavola (103x122 cm totali) conservato nella Galleria

degli Uffizi a Firenze. I personaggi nella tavola a sinistra sono:

sono san Pietro e san Giovanni Battista in alto, santa Chiara a

metà e in basso sant'Andrea, sant'Antonio da Padova, san Mi-

chele Arcangelo, san Francesco e san Giacomo Maggiore. Un

particolare sindonicamente rilevante è la tradizione orientale del pollice piegato. Anche la

roccia nella quale è infissa la croce (resa a forma di Y o di T) ha significati archeologici e

spirituali particolari. A livello critico, se il pollice delle mani è di rilievo sindonico, il tipo e

la quantità di colatura ematica non corrisponde affatto con l'originale.

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Appendice.

Ipotesi di Articolazione programmatica

del Diploma di Studi sindonici.

001.

La quantità di dati bibliografici e archivistici, la vasta articolazione dei dibattiti scientifici e

socio-religiosi consentono agevolmente l'organizzazione - pur complessa - di un Diploma

universitario strutturabile in un triennio di formazione specifica. Si riprende in tal modo la

sperimentazione decennale (1976-1986) attuata dal Centro Romano di Sindonologia, fondato

da mons. Giulio Ricci (+ 1995).

002.

Un approccio rigoroso e sistemico (olistico) al reperto 'Sindone' coinvolge varie competenze

scientifiche e tecnologiche.

003.

Identifichiamo quattro Aree tematiche, precedute da un corso Propedeutico e concluse con la

redazione e discussione di una tesi.

004.

I temi di Area sono correlati :

- con la tecnologia tessile

- con le scienze e tecniche medico-legali

- con le scienze e tecniche bio-chimiche

- con le scienze umane e teologiche

005.

Nelle quattro Aree sono previsti

- 12 (dodici) Corsi-base [CB]

- alcuni di essi sono articolati in 2-4 (due-quattro) Corsi-secondari [CS]

- ciascun Corso è costruito su

. complessive 48 (quarantotto) Ore accademiche di 45 minuti l'una

. le suddette ore sono abbinate e formano 24 Unità didattiche, da gestire didattica-

mente con efficacia, supportate anche a livello multimediale e di traduzione simulta-

nea.

006.

L'insieme didattico-formativo

- è preceduto da un Corso propedeutico orientativo nei principi di scientificità aperta e di

gerachizzazione dei dati a vari livelli di sicurezza documentale e valutativa;

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- è corredato da un sufficiente (esaustivo) materiale foto-video, a stampa e su computer;

- attinge ad una base dati sindonici di natura enciclopedica su web.

007.

Preparazione remota dei docenti

Ai coordinatori di Area e di Corsi-base e a tutti i Docenti e Tutor, sarà garantita una speciale

dotazione informativa e documentale.

Si esigerà da essi anche un'adesione allo stile scientifico del Diploma,

- nell'analisi e nella presentazione, sufficientemente complete, dei dati,

- nell'apertura alla discussione scientifica,

- sottoscrizione di 'codice di condotta' che offra garanzie di vera cooperazione nel tempo.

008.

CB-001. Il Corso propedeutico Il corso offre gli elementi di base necessari per un approccio scientifico al Reperto.

. Il reperto Sindone.

. La storia e la Sindone.

. Le Ricerche scientifiche STURP: elementi bibliografico-archivistici.

. Metodo: rigore, gerarchia dati , sistemicità.

. Risultati minimi condivisibili e prospettive di ricerca.

009.

Prima Area, tecnologia tessile e relativi Corsi.

CB-002. Restauro 2002. La valutazione particolareggiata del restauro, consente un accostamento adeguato al Telo sin-

donico, nei minimi particolare della sua consistenza, degli apporti esterni.

CB-003. Tecnologia tessile e colorimetria. L'approfondimento dei processi tecnologici di tessitura, anche a livello storico, è accompagnato

da un Corso secondario dedicato alla Colorimetria scientifica (Politecnici di Torino-Milano).

010.

Seconda Area, scienze e tecniche medico-legali e relativi Corsi. Area prioritaria.

CB-004. Anatomia e antropometria Analisi completa dell'anatomia accostata all'impronta corporea sindonica.

Applicazioni dirette a livello di metrologia anatomo-patologica si possono programmare in col-

laborazione con i laboratori della Polizia Scientifica, oppure del RIS dei Carabinieri, sedi cen-

trali di Roma.

CB-005. Paleopatologia e Tanatologia La patologia forense viene qui abbinata alle tecnologie avanzate applicate nel campo della pale-

opatologia, con contatti da opzionare nell'ambito del Museo Egizio di Torino (mummie), di Bol-

zano (Oetzi), di Israele e del Cairo.

CB-008. Ematologia,

Page 42: Diploma annuale di specializzazione in Studi Sindonici. · La foto sulla sinistra fu elaborata con la tecnica del 'falso colore' da Lynn - esperto nel Jet Propulsion Laboratory di

UPRA-ISF, Master scienza-fede, Diploma Studi Sindonici. Corso introduttivo DS001 2014-15.

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Illustrazizone degli elementi ematologici più evidenti: processo di coagulazione e di decalco sul

tessuto (fibrinolisi); sangue intra vitam e post mortem (parte corpuscolata e parte sierosa). Veri-

fica e conferma ulteriori circa il gruppo sanguigno ed eventuali futuri esami del DNA.

Analisi ulteriore dell'impronta sindonica, a partire dai dati ad alt[issim]a definizione (2008), sia

foto che video.

CB-007. Traumatologia Analisi tecnicamente completa delle ferite presenti sul corpo dell'Uomo sindonico: - da taglio,

- da punta, - da abrasione, - da impatto. Le analisi andranno confermate dal confronto sistemico

con molteplici tipologie di foto e di video, debitamente elaborati al computer (con tecniche di fal-

so colore, di tridimensionalità varie).

011.

Area scienze e tecniche bio-chimiche e relativi Corsi.

CB-008. Tracce e Microtracce (minerali, flora, fauna, reperti biologici umani, altro) Si parte da un'attenta Analisi dei dati già accostati nel trentennio 1972-2000. Si propone lo stu-

dio di strips e di cartelle EMS (Microscopio Elettronico a Scansione) presenti in vari archivi

(Frei, Rogers, Schwortz, Riggi). Si illustrano sia gli sviluppi tecnologici dell'ultra-microscopia e

della nano-microscopia, indicando piste di analisi futura.

CB-009. Bio-Fisica La fisica della materia, dei materiali mineralogici e biologici è interpellata per riprendere dac-

capo la diffusa teoria (maggioritaria nello STRUP) della 'formazione dell'immagine corporea

sindonica' polarizzata attorno ad ipotesi di energie pressocché sconosciute.

Un Corso secondario verrà destinato anche alla radiodatazione con l'isotopo Carbonio 14.

CB-010. Bio-Chimica La specificità chimica e biologica di tutte le varie tracce del Corpo sindonico viene ripresa alle

origini e analizzata di nuovo con estrema attenzione scientifica. La quantità enorme di micro-

materiali apre ampie prospettive di indagine (vedi CB-008).

012.

Area scienze umane e teologiche e relativi Corsi.

- Archeologia e scienze storiche

- Scienze umane

- Esegesi

- Teologia

- Liturgia

- Pastorale

013.

Tesi intermedie e la Tesi conclusiva

Page 43: Diploma annuale di specializzazione in Studi Sindonici. · La foto sulla sinistra fu elaborata con la tecnica del 'falso colore' da Lynn - esperto nel Jet Propulsion Laboratory di

UPRA-ISF, Master scienza-fede, Diploma Studi Sindonici. Corso introduttivo DS001 2014-15.

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014.

Materiale didattico

Domande ad esito multiplo.

UD .. , Lezione ..

1.1.

1.2.

1.3.