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DIPARTIMENTO DI CHIMICA “G. CIAMICIAN” – CHIMICA ANALITICA STRUMENTALE Next topics…. Next topics…. Orario data ore LC-MS – Prof. Zattoni 11-12 12-11 1 Introduzione alla proteomica Approcci analitici all’analisi di macromolecole biologiche. Progetti “-omics” Obiettivi dell’indagine proteomica. Proteomica sistematica, funzionale, differenziale. 11-13 16-11 2 Spettrometria di massa per l’analisi di proteine Analizzatori di massa a quadrupolo, a tempo di volo, a trasformata di Fourier. Principi di doppia spettrometria di massa: modalità di acquisizione del segnale e modalità di scansione. Spettrometri di massa ibridi. Scelta della tecnica di ionizzazione e dell’analizzatore di massa. Considerazioni sulla risoluzione dello spettrometro: massa monoisotopica e massa media. 11-13 18-11 2 Approcci separativi multidimensionali Accoppiamento tra tecniche separative. Tecniche ortogonali, tecniche “in tandem”, “hyphenation”. Approcci all’analisi proteomica: Approcci top-down, bottom-up, shotgun. Frammentazione dei peptidi. Digestione enzimatica. Interpretazione dello spettro di massa di peptidi. 11-12 19-11 1 Strategie di indagine proteomica Approcci gel-based e gel-free. 2D PAGE MS/MS. 2D LC MS/MS. Sequenziamento “de novo” e identificazione da banca dati. 11-13 23-11 2 Accoppiamento della MS con tecniche separative multidimensionali per la proteomica. Approcci gel-based e gel- free. 2D PAGE MS/MS. 2D LC MS/MS. Sequenziamento “de novo” e identificazione da banca dati. Totale ore 8

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Orario data n° ore LC-MS – Prof. Zattoni

11-12 12-11 1 Introduzione alla proteomica Approcci analitici all’analisi di macromolecole biologiche. Progetti “-omics” Obiettivi dell’indagine proteomica. Proteomica sistematica, funzionale, differenziale.

11-13 16-11 2 Spettrometria di massa per l’analisi di proteineAnalizzatori di massa a quadrupolo, a tempo di volo, a trasformata di Fourier. Principi di doppia spettrometria di massa: modalità di acquisizione del segnale e modalità di scansione. Spettrometri di massa ibridi. Scelta della tecnica di ionizzazione e dell’analizzatore di massa. Considerazioni sulla risoluzione dello spettrometro: massa monoisotopica e massa media.

11-13 18-11 2 Approcci separativi multidimensionali Accoppiamento tra tecniche separative. Tecniche ortogonali, tecniche “in tandem”, “hyphenation”.Approcci all’analisi proteomica: Approcci top-down, bottom-up, shotgun. Frammentazione dei peptidi. Digestione enzimatica. Interpretazione dello spettro di massa di peptidi.

11-12 19-11 1 Strategie di indagine proteomicaApprocci gel-based e gel-free. 2D PAGE MS/MS. 2D LC MS/MS. Sequenziamento “de novo” e identificazione da banca dati.

11-13 23-11 2 Accoppiamento della MS con tecniche separative multidimensionali per la proteomica. Approcci gel-based e gel-free. 2D PAGE MS/MS. 2D LC MS/MS. Sequenziamento “de novo” e identificazione da banca dati.

Totale ore 8

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Analisi di macromolecole biologicheAnalisi di macromolecole biologiche

Classi di macromolecole biologicheClassi di macromolecole biologiche

Proteine - Peptidi Acidi nucleiciPolisaccaridiLipidi

ProprietàProprietà

Alto/altissimo peso molecolareProprietà chimico-fisiche eterogeneeCampioni biologici estremamente complessi

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Metodologie analitiche integrateMetodologie analitiche integrate

Campione complesso (cellula, fluido biologico)

Tecniche preparative e/o separative

(rimozione di interferenti, separazione degli analiti)

Tecniche di caratterizzazione(identificazione e

quantificazione degli analiti)

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Tecniche separativeTecniche separative• HPLC, SEC, CZE, elettroforesi su gel.

• Approcci multidimensionali con tecniche ortogonali o “in tandem”

Tecniche MSTecniche MS• Sorgenti: a bassa frammentazione ESI, MALDI• Analizzatori: adatti all’analisi di valori m/z elevati (TOF, quadrupolo (con ESI), FT ICR.• Spettrometria di massa tandem con analizzatori ibridi

Tecniche analiticheTecniche analitiche

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I progetti -OMICII progetti -OMICI

GenomaGenomaIdentificare tutta la serie di ordini che il codice genetico può impartire ad una cellula, per comprendere e prevenire situazioni patologiche

TrascrittomaTrascrittomaIdentificare e quantificare tutta la serie di ordini che il genoma impartisce effettivamente alla cellula, per comprendere ed eventualmente correggere le modalità di regolazione genica

ProteomaProteomaCaratterizzare e quantificare il contenuto proteico di un sistema cellulare, mediante la determinazione di profili di espressione differenziati nel tempo e nello spazio, comprensivi delle informazioni sulle interazioni molecolari

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Ruolo della MS in proteomicaRuolo della MS in proteomica

Proteomica sistematicaProteomica sistematicaIdentificazione e sequenziamento di tutte le proteine contenute in un tessuto. (analisi di miscele di peptidi e proteine intere)

Proteomica strutturale (o differenziale)Proteomica strutturale (o differenziale)Studio delle differenze di espressione (qualitative o quantitative) rilevabili nel proteoma al variare delle condizioni del tessuto (es. cellula sana vs. cellula malata (determinazione di mutazioni nella sequenza, modifiche post-traduzionali, modifiche conformazionali, sovra o sottoespressione)

Proteomica funzionaleProteomica funzionaleStudio della funzione biologica delle proteine e delle loro interazioni con proteine e peptidi (Separazione in condizioni non denaturanti e caratterizzazione allo stato nativo)

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Proteomica sistematicaProteomica sistematica

Cellule, fluidi biologici

Lisi, 2D-Gel

Sequenziamento eidentificazione (anche per confronto con il genoma)

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Proteomica differenzialeProteomica differenziale

Cellule patogene, trattate, ecc…

Cellule sane, non trattate, ecc…

Lisi, 2D-Gel

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Proteomica funzionaleProteomica funzionale

Interazioni Proteina-Peptide

Legame covalente irreversibile

Legame covalente reversibile

Variazione del peso molecolare

Nessuna variazione del peso molecolare

Variazioni della conformazione Nessuna interazione

Interazioni non covalenti

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Schema di uno spettrometro di massaSchema di uno spettrometro di massa

Sistema diintroduzione

Sorgentedi ioni

Analizzatoredi massa

Sistema di vuoto

Rivelatore

SegnaleComputer

Campione

10-5-10-8 torrCampione Ioni Ioni

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Criteri per la scelta della sorgenteCriteri per la scelta della sorgente

Caratteristiche del campioneCaratteristiche del campioneStato di aggregazione: solido, liquido.Metodo di introduzione: in flusso/discontinuo.Dimensione del campioneConcentrazione dell’analita nel campione

Caratteristiche dell’analitaCaratteristiche dell’analitaPeso molecolareComplessità della molecolaPolarità (ionizzabilità)

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Sorgenti ioniche a pressione atmosfericaSorgenti ioniche a pressione atmosferica

Stato del campione Sorgente a flusso

Liquido Elettrospray (ESI) – nanospray

APCI (atmospheric pressure chemical ionization)

APPI (atmospheric pressure photoionization)

LC: flussi ~ 0.1 – 1 cm3 min-1.

Se l’eluente è acqua, 0.1 cm3 min-1 = 5.6 mmol min-1 = 135 cm3 min-1 (c.n.)

Nano-HPLC: flussi ~ 10-4 cm3 min-1 0.1 cm3 min (c.n.)

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Classificazione delle sorgenti ionicheClassificazione delle sorgenti ioniche

• Sorgenti “dure” (elevata frammentazione)– Ionizzazione elettronica

• Sorgenti “molli” (bassa frammentazione)– Fotoionizzazione (APPI)– Ionizzazione chimica (APCI)– Desorbimento (ESI, MALDI)

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Applicabilità delle sorgenti a pressione atmosfericaApplicabilità delle sorgenti a pressione atmosferica

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ESI vs APCI - SensibilitàESI vs APCI - Sensibilità

Sen

sib

ilità

rela

tiva

Flusso (µL/min)

La ESI è sensibile alla concentrazione dell’analita, la APCI alla sua quantità assoluta. Per questo la ESI si presta ad essere accoppiata alla micro e nano HPLC per applicazioni in cui il campione sia disponibile in quantità molto ridotte.

zona di applicabilità ideale

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Meccanismo fisico dell’elettrosprayMeccanismo fisico dell’elettrospray

L’applicazione di un potenziale elettrico ad alto voltaggio ad una goccia di liquido ne provoca la frammentazione in goccioline fini. La causa e’ la repulsione elettrostatica tra le cariche che si generano nella goccia.

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Sistema di nebulizzazione elettrospraySistema di nebulizzazione elettrospray

Cono diTaylor

Punta dell’ago

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Sistema di desolvatazione per elettrospraySistema di desolvatazione per elettrospray

Campione

Liquido ditrasporto

Gas ditrasporto

Cono di Taylor

Capillare riscaldato

Gas didesolvatazione

2-6 kV+ -

Gocce dicirca 1 µm

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Meccanismo di deplezione degli ioniMeccanismo di deplezione degli ioni

Soluzione del campione

4000 V

Pressione atmosferica

Calore o gassecco

Il calore e/o il gas secco causano lariduzione delle dimensioni delle gocce

Vapori del solvente

Spettrometro di massa Livelli successivi di vuoto(2 torr – 0.1 torr – 0.01 torr)

Limite di Rayleigh:Limite di dimensioni della al quale si prevede la frammentazione della goccia.

Esplosione Coulombiana

q2 = 8π2ε0γd3

q = carica totale della goccia ε0 = permittività elettrica del mezzo γ = tensione superficiale della goccia d = diametro della goccia

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L’elettrospray genera spettri multicaricaL’elettrospray genera spettri multicarica

m/z

La carica degli ioni è dovuta agli ioni metallici (es Na+) o ai protoni associati alla molecola. Gli addotti carichi sono quindi della forma:

(M + H)+, (M + 2H)2+, …, (M + nH)n+

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MALDI: vantaggi e limitazioniMALDI: vantaggi e limitazioni

Sorgente a flusso sensibile alla concentrazione, ideale per l’accoppiamento online con tecniche separative miniaturizzate e per l’analisi quantitativa

Ionizzazione soft (nessuna frammentazione) di molecole polari ad alto peso molecolare.

= Produce spettri multicarica

La ionizzazione è un processo competitivo, per cui la simultanea presenza di più analiti o di sali può dare luogo ad interferenze.

La complessità degli spettri multicarica limita l’interpretazione degli spettri ottenuti da miscele complesse

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Sorgenti ioniche a desorbimentoSorgenti ioniche a desorbimento

• L’analita viene codepositato su un bersaglio con una matrice, scelta per favorire la vaporizzazione dell’analita.

• Caratteristiche della matrice:– Elevata assorbività alla lunghezza d’onda del

laser.– Massa molare abbastanza bassa da sublimare

facilmente.– Bassa reattività chimica.– Stabilità al vuoto.

• Le matrici più utilizzate sono acidi aromatici

Desorbimento/ionizzazione laser assistiti da matrice Desorbimento/ionizzazione laser assistiti da matrice (Matrix-Assisted Laser Desorption/Ionization, MALDI)(Matrix-Assisted Laser Desorption/Ionization, MALDI)

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Il processo MALDIIl processo MALDI

Il bersaglio viene colpito da un impulso laser che viene assorbito dalla matrice e provoca la formazione di un plasma contenente gli atomi dell’analita ed atomi e ioni della matrice.

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MALDI-TOF MSMALDI-TOF MS

Range di massa fino a 106 Analizzatore a tempo di volo.

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Lo spettro di massaLo spettro di massa

Spettro di massa di ioni monocarica (MALDI/TOFMS)Spettro di massa di ioni monocarica (MALDI/TOFMS)

Spettro di massa del batterio intero Escherichia coli

Inte

nsità

rel

ativ

a

m/z

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MALDI: vantaggi e limitazioniMALDI: vantaggi e limitazioni

Poco sensibile alle contaminazioni (sali, tamponi, detergenti ecc.) Solitamente non richiede complessi passaggi di purificazione del campione.

Può analizzare velocemente miscele complesse di analiti (lo spettro è facile da interpretare)

= Non è una sorgente a flusso

La ionizzazione è un processo competitivo, per cui la simultanea presenza di più analiti può dare luogo ad interferenze.

L’analisi quantitativa è limitata dalla ridotta omogeneità del campione.

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Schema di uno spettrometro di massaSchema di uno spettrometro di massa

Sistema diintroduzione

Sorgentedi ioni

AnalizzatoreAnalizzatoredi massadi massa

Sistema di vuoto

Rivelatore

SegnaleComputer

Campione

10-5-10-8 torrCampione(gassoso) Ioni Ioni

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RisoluzioneRisoluzione

La capacità di uno spettrometro di massa di differenziare le masse è generalmente espressa dalla risoluzione R definita come:

R = m/Δm

dove Δm è la differenza di massa tra due picchi adiacenti risolti e m è la massa nominale del primo picco (o la media delle masse dei due picchi). Due picchi sono considerati separati se l’altezza della valle tra di essi è inferiore ad una certa percentuale della loro altezza (di solito il 10%).

Uno spettrometro con una risoluzione di 4 000 risolverà due picchi con valori di m/z 400,0 e 400,1 (o di 40,00 e 40,01).

Gli spettrometri commerciali hanno R che variano circa tra 500 e 500 000.

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RisoluzioneRisoluzione

Picchi risolti al 10% della valle

Picchi risolti al 80% della valle

Inte

nsi

Definizione alternativaDefinizione alternativa

La risoluzione di un picco isolato si può anche definire come larghezza δm del picco al x% dell’altezza.Spesso si prende x = 50%, e δm è la larghezza a metà altezza.

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Classi di analizzatori di massaClassi di analizzatori di massa

• A settore magnetico• A doppia focalizzazione• A quadrupolo lineare (Q)• Trappola ionica a quadrupolo (QIT)• A tempo di volo (TOF)• A risonanza ciclotronica e trasformata

di Fourier (FT-ICR)

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Analizzatore di massa a quadrupoloAnalizzatore di massa a quadrupolo

Potenziale nel quadrupoloPotenziale nel quadrupolo

2

coscos

2

12

0

22 tVU

r

yxtVU

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Traiettorie dello ioneTraiettorie dello ione

piano xz

piano yz

piano xz

piano yz

Traiettoria instabile lungo x, stabile lungo y

Traiettoria stabile sia lungo x che lungo y

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Traiettorie ioniche nella trappola a quadrupoloTraiettorie ioniche nella trappola a quadrupolo

Moto degli ioni in direzione z

Moto degli ioni in direzione r

tempo

Gli ioni vengono intrappolati forzandoli su traiettorie chiuse stabili all’interno della trappola. Quando la traiettoria di uno ione diventa instabile, questo esce dalla trappola e viene rivelato.

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Analizzatore di massa a quadrupoloAnalizzatore di massa a quadrupolo

• Massimo valore m/z ~ 4 000 (applicabile alla MS di proteine solo in accoppiamento con la ESI)

• Risoluzione ~ 3 000– I quadrupoli sono strumenti a bassa risoluzione– Si lavora normalmente alla risoluzione di una unità di

massa.

• Leggero, di dimensioni contenute• Facile da accoppiare alla cromatografia• Efficiente trasmissione degli ioni• Necessaria una elevata precisione

nell’allineamento delle barre degli elettrodi

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Analizzatore a tempo di volo (TOF)Analizzatore a tempo di volo (TOF)

Ioni positivi

Sorgente

L

d

Zona di accelerazione con campo elettrostatico E

V = 0

dE = V0 = 20 000 V V = V0

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Reflectron TOFReflectron TOF

Sorgente

Metodo per correggere la distribuzione di velocità, diminuendo Δt

Reflectron TOF a stadio singoloReflectron TOF a stadio singolo

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Analizzatore di massa a tempo di voloAnalizzatore di massa a tempo di volo

• Massimo valore m/z > 200 000• Risoluzione fino a 105.• Il reflectron consente di:

– Ridurre le dimensioni– Aumentare la risoluzione

• Ideale accoppiamento con sorgenti pulsate (ma adattabile anche a sorgenti continue)

• Efficiente trasmissione degli ioni

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Principi della ICRFT MSPrincipi della ICRFT MS

Gli ioni in un campo elettromagnetico si muovono su traiettorie circolari (o a spirale), generando esse stesse una radiazione elettromagnetica, la cui frequenza dipende dal rapporto m/z dello ione.Tale r.e.m. può essere rivelata da un’antenna, generando un segnale che contiene le radiofrequenze di tutti gli ioni in funzione del tempo.

Mediante trasformata di Fourier il segnale viene passato dal dominio del tempo al dominio delle frequenze, e di conseguenza al dominio delle masse (o meglio di m/z).

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Analizzatore a risonanza ciclotronicaAnalizzatore a risonanza ciclotronica

Piano di ricezione

Piano di emissione

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Analisi di massa a trasformata di FourierAnalisi di massa a trasformata di Fourier

Segnale nel dominio del tempo Segnale trasformato nel dominiodelle frequenze m/z

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Analizzatore di massa a ICR FTAnalizzatore di massa a ICR FT

• Massimo valore m/z > 50 000• Risoluzione fino a 106.• Possibilità di intrappolare gli ioni.• Massima accuratezza nella

determinazione delle masse.• Semplicità nel passaggio da ioni positivi

a ioni negativi.• Prezzi ancora proibitivi per molte

applicazioni (500 –1 400 k€)

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Separazioni multidimensionaliSeparazioni multidimensionali

2D-PAGE: separazione bidimensionale ortogonale2D-PAGE: separazione bidimensionale ortogonale

IEF + SDS PAGEIEF + SDS PAGE

Il risultato è evidentemente una separazione bidimensionale.I due processi separativi si sviluppano ortogonalmente

Domande:Domande:- Tutti gli accoppiamenti fra tecniche separative danno origine a separazioni multidimensionali?- Come si definisce l’ortogonalità di due tecniche separative?

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Separazioni multidimensionaliSeparazioni multidimensionali

Tecniche correlate e non correlateTecniche correlate e non correlate

Tecniche “ortogonali” Tecniche correlate

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Separazioni multidimensionaliSeparazioni multidimensionali

Accoppiamento di due colonne LC basate su principi diversi

Accoppiamento “in tandem”Accoppiamento “in tandem”

a b c+d a+b c d

1) Il risultato che si ottiene è un cromatogramma monodimensionale 2) La separazione ottenuta nella prima colonna può essere distrutta nella seconda. Non è una separazione bidimensionale

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Separazioni multidimensionaliSeparazioni multidimensionali

Per realizzare l’accoppiamento bidimensionale fra due colonne cromatografiche (o altre tecniche separative a flusso) è necessario un dispositivo che isoli le frazioni ottenute in prima separazione, in modo che non possano mescolarsi durante la seconda separazione.Il risultato è una mappa cromatografica bidimensionale

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Separazioni multidimensionaliSeparazioni multidimensionali

Una separazione si definisce multidimensionale se soddisfa le seguenti due condizioni:

1) Il meccanismo di separazione di ciascun passaggio deve essere “ortogonale” agli altri.

2) La separazione ottenuta in ciascun passaggio non deve essere perduta nei passaggi successivi.

Definizioni classiche (Giddings)Definizioni classiche (Giddings)

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Separazioni multidimensionaliSeparazioni multidimensionali

• Il concetto di multidimensionalità è estendibile alla combinazione fra tecniche separative e tecniche di rivelazione.

Convenzionalmente si definiscono:

– Coupling (accoppiamento): combinazione tra più tecniche separative (es. LC-GC)

– Hyphenation (ifenazione): combinazione tra una tecnica separativa e un rivelatore o tecnica di caratterizzazione (es. GC-MS, LC-UV)

Multidimensionalità e tecniche accoppiateMultidimensionalità e tecniche accoppiate

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Separazioni multidimensionaliSeparazioni multidimensionali

NPs (525 nm)

Void (463 nm)ex 325 nm

Elution Time (min) em (nm)

FFF-FL: tecniche ifenate ortogonaliFFF-FL: tecniche ifenate ortogonali

FFF e fluorescenza sono ortogonali perché la separazione avviene in base a proprietà dimensionali, non correlate alle proprietà spettroscopiche

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Separazioni multidimensionaliSeparazioni multidimensionali

FFF-MS: tecniche ifenate correlateFFF-MS: tecniche ifenate correlateD

ai valo

ri d

i t

r in

FFF

Dai valori di m/z in MS

Una deviazione dalla correlazione evidenzia una variazione confromazionale

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Separazioni multidimensionaliSeparazioni multidimensionali

• Si definisce multidimensionale la combinazione di tecniche il cui risultato sia la “dislocazione” dell’informazione rispetto a più di una variabile. Il segnale analitico può essere rappresentato come una funzione di almeno due variabili di dislocazione.

Definizione generale di multidimensionalitàDefinizione generale di multidimensionalità

Dislocazione

tempo volume λ distanza

m/z potenziale massa

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Doppia spettrometria di massa (MS/MS)Doppia spettrometria di massa (MS/MS)

Ionizzazione eframmentazione

analisidi massa

m/z

decomposizione

m1 analisidi massa

m/z

m1

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Applicazioni della MS/MSApplicazioni della MS/MS

• Maggior contenuto di informazioni• Studio della struttura

– Informazioni addizionali per determinare la struttura di uno ione

• Rivelazione selettiva di uno ione– Drastica riduzione delle interferenze

• Studio delle reazioni ione-molecola

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MS/MS nello spazio e nel tempoMS/MS nello spazio e nel tempo

MS/MS nello spazio

MS/MS nel tempo

Scansione delloione prodotto

Cella dicollisione

Tempo 1 Tempo 2 Tempo 3

ScansioneSelezione m/z

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Combinazioni strumentali per MS/MSCombinazioni strumentali per MS/MS

MS/MS nello spazioMS/MS nello spazioSettori elettrico-magnetico: EB/EB o BE/BE (max MS4).Triplo quadrupolo: QqQTempo di volo lineare/reflectron: TOF/TOF.

Analizzatori ibridi:Analizzatori ibridi: EBqQQqTOF

MS/MS nel tempo (MSMS/MS nel tempo (MSnn))Trappola ionica a quadrupolo (max MS8)Risonanza ciclotronica (ICR FTMS)

Combinati: Combinati: Qq(trap) MSn nello spazio e/o nel tempo

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Modalità di scansione MS/MSModalità di scansione MS/MS

Scansione dello ione prodotto

ScansioneSelezione m/z

Scansione dello ione precursore

Scansione Selezione m/z

Scansione di perdita neutra

Monitoraggio di reazione selezionata

Scansionem/z = x

Scansionem/z = x-a

Selezione delprecursore

m/z = a

Selezione delframmento

m/z = b

Analizzatore di massa fissoSpettrometro di massa a scansioneScansione dello ione prodottoScansione dello ione precursoreScansione di perdita neutraMonitoraggio di reazione selezionata

Simbolismo alternativoSimbolismo alternativo

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Modalità di scansione MS/MSModalità di scansione MS/MS

1. Scansione dello ione prodotto: consiste nel selezionare uno ione precursore, di m/z fissato, e nella determinazione di tutti gli ioni prodotti dalla frammentazione attivata per collisione (CID).Se nella cella di collisione si usa un gas reagente, si osservano i prodotti di reazione attivate per collisione (CAR). Quando vengono prodotti solo ioni frammento, questa modalità di scansione è detta anche scansione di ioni frammento.

2. Scansione dello ione precursore: consiste nello scegliere uno ione prodotto e nel determinare gli ioni precursori. Permette di identificare gli ioni precursori di un certo frammento. Questa modalità di scansione, che non si può realizzare con la in time MS/MS, richiede la focalizzazione del secondo analizzatore su di uno ione selezionato, e la scansione di massa sul primo analizzatore. Vengono rivelati gli ioni precursori che per reazione o frammentazione producono ioni figlio della massa selezionata.

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Modalità di scansione MS/MSModalità di scansione MS/MS

3. Scansione di perdita neutra (NLS): consiste nello scegliere un frammento neutro e nel rivelare tutte le frammentazioni che portano alla perdita di tale frammento. Come nel caso della scansione dello ione precursore, questa modalità non è realizzabile in MS/MS nel tempo. La scansione richiede che entrambi gli analizzatori scandiscano contemporaneamente, ma con una differenza di massa fissa a fra di loro. Quando uno ione di massa m attraversa il primo analizzatore, viene rivelato solo se produce un frammento di massa m – a.

4. Monitoraggio di reazioni selezionate (SRM): consiste nel selezionare una reazione di frammentazione. In questa modalità, entrambi gli analizzatori sono focalizzati su masse selezionate. Non si ha quindi scansione. È analogo al “monitoraggio di ioni selezionati” in spettrometria di massa singola, ma in questo caso gli ioni selezionati dal primo analizzatore danno un segnale solo se producono un certo frammento mediante una certa reazione. L’assenza di scansione permette di aumentare la sensibilità, oltre che la selettività.

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Combinazioni strumentali per MS/MSCombinazioni strumentali per MS/MS

MS/MS con risoluzione nello spazioMS/MS con risoluzione nello spazioSettori elettrico-magnetico: EB/EB o BE/BE (max MS4).Triplo quadrupolo: QqQTempo di volo lineare/reflectron: TOF/TOF.

Combinati:Combinati: EBqQQqTOF

MS/MS con risoluzione nel tempo (MSMS/MS con risoluzione nel tempo (MSnn))Trappola ionica a quadrupolo (max MS8)Risonanza ciclotronica (ICR FTMS)

Combinati: Combinati: Qq(trap) MSn nello spazio e/o nel tempo

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Scelta dell’analizzatoreScelta dell’analizzatore

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Massa monoisotopica e massa chimicaMassa monoisotopica e massa chimica

Massa monoisotopica (picco 12C): 1085.55

Massa media (picco 12C): 1086.28

Per peptidi e proteine la differenza fra massa media (chimica) e massa mono-isotopica è circa 0.06%, distinguibile se lo spettrometro ha risoluzione pari a:

R = 100/0.06 = 1667 (nell’esempio sopra, R = 5000)

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Identificazione del picco Identificazione del picco 1212CC

Per piccoli peptidi il primo picco, relativo alla massa monoisotopica, è anche quello più intenso. Questo non è vero per proteine di massa maggiore, in cui il picco 12C può essere poco intenso o addirittura non rivelabile. Oltre un certo valore di massa, il dato analitico utile è la massa media, che si ricava dal centroide del picco.

Insulina Albumina bovina

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Risoluzione e sensibilitàRisoluzione e sensibilità

Quando non è possibile raggiungere risoluzione unitaria, ed identificare il picco di massa monoisotopica, è poco conveniente superare la risoluzione alla quale si può determinare la massa media con accuratezza. Questo è vero in particolare quando si deve raggiungere un compromesso fra risoluzione e sensibilità

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TIM

EN

TO

DI

CH

IMIC

A “

G.

CIA

MIC

IAN

” –

CH

IMIC

A A

NA

LIT

ICA

ST

RU

ME

NT

AL

E

Strategie proteomiche basate sulla MSStrategie proteomiche basate sulla MS

Proteina (sconosciuta)

Miscela di peptidi

Massa dei peptidi medianteLC/LC/ESIMS

Ricerca dei pesi molecolari

in banca dati

Sequenziamento in MSn

MSn per ulterioriInformazioni sulla

sequenza

Massa di proteine intere mediante (LC)ESI/MS

Identificazione e caratterizzazione di proteine

nota

nota

sconosciuta

sconosciuta

2D SDS PAGETop-down

Ricerca dei pesi molecolari in banca dati

bottom-updigestione

shotgun

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” –

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ST

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ME

NT

AL

E

Approccio proteomico top-downApproccio proteomico top-down

• Si basa sulla determinazione della massa accurata (media) delle proteine in una matrice di complessità ridotta (ottenuta per purificazione con metodi biochimici o per separazione con tecniche non denaturanti)• Permette di determinare la conformazione delle proteine nel loro stato nativo, e le interazioni proteina-proteina (complessi proteici fra biomarker e proteine di trasporto, oligomeri funzionali)• Permette di determinare la composizione amminoacidica della proteina, ma non la loro sequenza•Non identifica la proteina in modo univoco in un proteoma complesso• Permette di studiare isoforme (mutazioni di singoli amminoacidi) e modificazioni post-traduzionali, ma non di localizzarle.

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” –

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ST

RU

ME

NT

AL

E

1800 1850 1900 1950 2000 2050 2100 2150 2200 2250 2300 2350 2400 2450 2500 2550 2600m/z0

100

%

D212021.55

F221967.09D22

1929.76C22

1925.72F231881.54D23

1845.88

C231842.05

A221888.27

C212017.34

B211982.61

F212060.65

E212056.50

D202122.62

C202118.21

A202077.15

F202163.65

E202159.32

F192277.42D19

2234.34

C192229.48

2168.61

F182403.89D18

2358.292353.22

2281.38B18

2312.61

E182399.04

2364.08

D172497.09

C172491.802409.55

2412.89

F172545.25

2497.97 2550.92

2601.99

Approccio proteomico top-downApproccio proteomico top-down

Spettro m/z in ESI/qTOF di perossidasiSpettro m/z in ESI/qTOF di perossidasidi rafano (HRP) allo stato nativodi rafano (HRP) allo stato nativo

Il software dello spettrometro di massa identifica le famiglie di picchi negli spettri multicarica sovrapposti, ne determina il valore di m/z medio (il centroide del picco) e calcola lo spettro di massa ricostruito

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AL

E

Approccio proteomico top-downApproccio proteomico top-down

41200 41400 41600 41800 42000 42200 42400 42600 42800 43000 43200 43400 43600mass0

100

%

A41521.9

B41600.4

C42343.1

D42422.0

E43165.0

F43243.0

2Ca2+2Ca2+

2Ca2+

Glicosilazione Glicosilazione

Sullo spettro di massa ricostruito si possono identificare isoforme, complessi metallo-proteina e modificazioni post-traduzionali

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ME

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AL

E

Masse degli aminoacidiMasse degli aminoacidi

Aminoacido Codice (3 lettere)

Codice (1 lettera)

Massa monoisotopica

Massa chimica

Glicina Gly G 57.02147 57.052

Alanina Ala A 71.03712 71.079

Serina Ser S 87.03203 87.078

Prolina Pro P 97.05277 97.117

Valina Val V 99.06842 99.133

Treonina Thr T 101.04768 101.105

Cisteina Cys C 103.00919 103.144

Isoleucina Ile I 113.08407 113.160

Leucina Leu L 113.08407 113.160

Asparagina Asn N 114.04293 114.104

Aspartato Asp D 115.02695 115.089

Glutammina Gln Q 128.05858 128.131

Lisina Lys K 128.09497 128.174

Gluatammato Glu E 129.04260 129.116

Metionina Met M 131.04049 131.198

Istidina His H 137.05891 137.142

Fenilalanina Phe F 147.06842 147.177

Arginina Arg R 156.10112 156.188

Tirosina Tyr Y 163.06333 163.170

Triptofano Try W 186.07932 186.213

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AL

E

Frammentazione dei peptidiFrammentazione dei peptidi

H2N-CH

R1

C NH CH

R3O

x2 y2 z2 x1 y1 z1

C NH CH-COH

R4O O

a2 b2 c2 a3 b3 c3

C NH CH

R2O

x3 y3 z3

a1 b1 c1

H2N-CH

R1

C

O

C NH CH

R2O +

b2

NH3 CH

R3

C NH CH-COH

R4O O+

y”2

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ME

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E

LC-MS/MS per l’identificazione “de novo” della sequenza LC-MS/MS per l’identificazione “de novo” della sequenza peptidicapeptidica

30 40 50 Time [min]

MS trace

MS/MS trace

MS

m/z600200 1000

y2b3

y3y4

y5

b7

y7

b8

y6

b9

y9

y10

b11

b12

MS/MS

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E

Interpretazione dello spettro di massa di peptidi Interpretazione dello spettro di massa di peptidi

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” –

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AL

E

Digestione enzimaticaDigestione enzimatica

legame peptidico

R-C-OH

O

H2OEnzima *

proteolitico

H

R-C N-R’

O

N-R’

H

H+

proteina

(frammenti proteolitici)

*alcuni enzimi proteolitici specifici sono:tripsina tagli specifici solo a Lys-X o Arg-XLys-C Lys-XArg-C Arg-XGlu-C (V-8) Glu-X and Asp-X

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ME

NT

AL

E

Identificazione di siti modificatiIdentificazione di siti modificati

Peso Molecolare Proteina Intatta

Peptide/i modificato/i

Identificazione Sito/i modificato/i

No Sì

Proteina sbagliata Mutazione

Modifica post-traduz.

Coincide con valore atteso?

Peptide Mappin

g

MS/MS

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ME

NT

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E

Modifiche post-traduzionaliModifiche post-traduzionali

Glicosilazione Variabile (153.21->3000 Da)

Fosforilazione +79.98 Da

Acetilazione +42.04 Da

Formilazione +28.26 Da

Ossidazione +16.01 Da

Riduz. ponti disolfurici +2.02 Da

Ancora glicolipidica Variabile

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ME

NT

AL

E

Proteomica bottom-upProteomica bottom-up

Elettroforesi bidimensionale

(2D PAGE)

taglio degli spot;digestione con

tripsina

1000 1500 2000 Mass (m/z)

estrazione dei peptidianalisi MALDI/TOFMS

identificazione della proteina

Approccio 2D PAGE – MALDI TOFMSApproccio 2D PAGE – MALDI TOFMS

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E

Identificazione di peptidi in banca datiIdentificazione di peptidi in banca dati

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

%Int.

700 800 900 1000 1100 1200 1300 1400 1500 1600 1700 1800 1900 2000 2100 2200 2300 2400 2500 2600 2700 2800 2900 3000 3100 3200 3300 3400 3500

Mass/Charge

10 mV Profiles 1-50 Smooth Sv-Gl 2 -Baseline 20

Kratos PC Axima CFRplus V2.3.0: Mode reflectron, Power: 50, P.Ext. @ 1500 (bin 157)

14

28

.85

10

45

.68

87

4.5

3

17

55

.00

10

47

.68

17

55

.99

14

29

.22

87

6.5

1

16

76

.97

67

6.0

3

93

6.4

8

10

30

.65

15

36

.76

14

30

.22

11

53

.67

73

7.9

9

93

7.4

5

66

6.0

4

10

31

.70

12

69

.76

18

06

.06

21

63

.26

22

74

.28

18

62

.99

È la più comune procedura per l’identificazione dei peptidi mediante spettrometria di massa

La lista dei pesi molecolari ottenuta dall’analisi MALDI/TOFMS viene inserita in banca dati per l’identificazione della proteina incognita. Solitamente i segnali dei picchi a basso peso molecolare (< 500 Da) vengono esclusi dalla ricerca in quanto potrebbero essere segnali di matrice.

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ME

NT

AL

E

1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400 2600 2800m/z0

100

%

1619.28968.64

836.58

893.67

1251.93

969.70

970.69

1013.80

1060.23

1061.26

1252.97

1254.00

1570.17

1448.14

2313.69

2312.761621.14

1670.25

1671.24

1672.14

1873.46

1853.38 2019.571876.41

2271.83

2036.57

2314.75

2315.80

2366.83

2367.90

2368.85

2369.91 2718.09

1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400 2600 2800m/z0

100

%

1619.28968.64

836.58

893.67

1251.93

969.70

970.69

1013.80

1060.23

1061.26

1252.97

1254.00

1570.17

1448.14

2313.69

2312.761621.14

1670.25

1671.24

1672.14

1873.46

1853.38 2019.571876.41

2271.83

2036.57

2314.75

2315.80

2366.83

2367.90

2368.85

2369.91 2718.09

1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400 2600 2800m/z0

100

%

1619.28968.64

836.58

893.67

1251.93

969.70

970.69

1013.80

1060.23

1061.26

1252.97

1254.00

1570.17

1448.14

2313.69

2312.761621.14

1670.25

1671.24

1672.14

1873.46

1853.38 2019.571876.41

2271.83

2036.57

2314.75

2315.80

2366.83

2367.90

2368.85

2369.91 2718.09

1000 1200 1400 1600 1800 2000 2200 2400 2600 2800m/z0

100

%

1619.28968.64

836.58

893.67

1251.93

969.70

970.69

1013.80

1060.23

1061.26

1252.97

1254.00

1570.17

1448.14

2313.69

2312.761621.14

1670.25

1671.24

1672.14

1873.46

1853.38 2019.571876.41

2271.83

2036.57

2314.75

2315.80

2366.83

2367.90

2368.85

2369.91 2718.09

Digestione automatizzata: MALDI prep

MALDI/TOF MS

elaborazione dei dati e ricerca in banca dati

Risultati

2D GELSpot Cutter

Procedura di identificazione automatizzataProcedura di identificazione automatizzata

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” –

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NA

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ICA

ST

RU

ME

NT

AL

E

L’elettroforesi bidimensionale è oggi la più

potente tecnica separativa utilizzata per le proteine, tuttavia essa presenta una serie di svantaggi:

• E’ ristretta a proteine in un intervallo di masse molecolari tra 104 e 106 Da• Non è possibile rivelare proteine poco espresse (bassa sensibilità)• Bassa riproducibilità da gel a gel• Lo spettrometro di massa non può essere interfacciato on-line con la tecnica separativa.

Vantaggi e limiti dell’elettroforesiVantaggi e limiti dell’elettroforesi

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E

Cromatografia bidimensionaleCromatografia bidimensionale

Due (o più) tecniche “ortogonali” vengono combinate per migliorare la separazione fra i peptidi e facilitarne l’identificazione

1000 1500 2000 Mass (m/z)

Analisi di massa

(*) La digestione proteolitica può avvenire prima della separazione (approccio shotgun) o dopo la separazione delle proteine intere (approccio bottom-up gel-free)

(*)

Separazioni cromatografiche

Una alternativa alla 2D PAGE

Identificazione de novo o in banca dati

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ME

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E

LC/LC MSLC/LC MSnn per l’analisi di miscele di peptidi per l’analisi di miscele di peptidi

0 4 8 12 16 20

0

4000

8000

12000

16000

20000

0 4 8 12 16 20

0

1000

2000

3000

4000

5000

frazione 1

frazione 2

minuti

prima dimensione: cromatografiaa scambio ionico

diverse frazioni di peptidi vengono eluite effettuando un gradiente ditampone salino a valori crescentidi forza ionica.

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E

LC/LC MSLC/LC MSnn per l’analisi di miscele di peptidi per l’analisi di miscele di peptidi

Seconda dimensione: cromatografia a fase inversa (C4 – C18)

2.00 4.00 6.00 8.00 10.00 12.00 14.00 16.00 18.00 20.00 22.00Time10

100

%

PEPB1_LCMS TOF MS ES+ TIC

2.61e4

17.42

17.11

4.34

11.99

8.94

16.13

13.60

12.67

17.68

18.77

12-Mar-20040.00000000

400 450 500 550 600 650 700 750 800 850 900 950 1000 1050 1100m/z0

100

%

PEPB1_LCMS 263 (13.596) Cm (259:266) TOF MS ES+ 275501.2563

459.2601

413.2296

725.8798

501.7476

501.7715

688.8470679.8622

502.2749550.7875

502.7427

551.3024

624.3422561.2829

689.3666

689.8583

725.9087

726.3988

726.8892

752.3196 1001.5468834.4458

753.3177825.4760 835.4352

904.4541

1002.5290

1003.4948

Ciascuna frazione contenente i peptidi eluiti dalla colonna a scambio ionico viene ulteriormente separata su una colonna cromatografica a fase inversa e i singoli peptidi sono rivelati e identificati utilizzando uno spettrometro di massa ESI-Q/TOF in modalità MS/MS

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G.

CIA

MIC

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” –

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NA

LIT

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ME

NT

AL

E

ESI-QqTOF MS/MSESI-QqTOF MS/MS

Ottica ditrasferimento

Quadrupolo Esapolo(cella di collisione)

Cono dicampionamento

Nel quadrupolo vengono rilevate e selezionate le masse dei peptidi, che sono poi frammentati nell’esapolo. La massa accurata dei frammenti è determinata nel tubo di volo.

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E

LC/LC MSLC/LC MSnn per l’analisi di miscele di peptidi per l’analisi di miscele di peptidi

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E

Proteomica differenziale quantitativaProteomica differenziale quantitativa

• Si marcano le proteine nei due campioni da confrontare con reagenti “pesanti” o “leggeri”

Gruppo chimicamente reattivo: si lega covalentemente a proteine e peptidiIsotope-labeled linker: pesante o leggero, a seconda dell’isotopo usatoAffinity tag: permette la separazione della proteina o del peptide marcato mediante cromatografia di affinità

ISOTOPE-CODED AFFINITY TAG (ICAT)ISOTOPE-CODED AFFINITY TAG (ICAT)

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” –

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E

Esempio di un reagente ICATEsempio di un reagente ICAT

S OI

NH

**

* *

O

OON

H

O

O

NH

NH

Biotin Affinity tag: Si lega fortemente e selettivamente a una resina di agarosio-streptavidina

Linker: La versione pesante è deuterata in *

Gruppo reattivo: gruppo tiolico in grado di legarsi alle cisteine

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E

Come funziona l’ICAT?Come funziona l’ICAT?

Proteolisi (eg tripsina)

Lisi emarcatura

MIX

Isolamento peraffinità su

streptavidina

QuantificazioneMS

Identificazione

MS/MS

100

m/z200 400 600

0

100

550 570 5900

m/z

Leggero

Pesante

NH2-EACDPLR-COOH

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E

ICAT: Pro e controICAT: Pro e contro

• Stima le concentrazioni relative di proteine fra due campioni con un livello di accuratezza ragionevole (> 10%)

• Si può usare in miscele di proteine complesse

• La marcatura Cys-specifica reduce la complessità del campione

• È possibile sequenziare direttamente i peptidi in MS/MS

• Frammentazione del marcatore (problemi di resa e specificità)

• Leggere differenze cromatografiche fra gli isotopi

• Costoso• Difficile interpretazione

del risultato analitico• Impossibile quantificare

peptidi senza Cys o con Cys inaccessibili stericamente

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E

Imaging MALDIImaging MALDI

• Immagine molecolare di una sezione di tessuto

•Abbondanza e distribuzione di proteine e altre specie

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E

Imaging MALDIImaging MALDI

Considerazioni metodologiche

La dissezione deve preservare la localizzazione degli analitiLa matrice deve essere applicata omogeneamente in senso geometrico (superficie piatta) e chimico. Si utilizzano metodi automatizzati.La sezione del raggio laser è il limite della risoluzione in modalità raster.Le informazioni quantitative sono essenzialmente relative (fra zone diverse di tessuto).Si possono usare standard interni per una quantificazione semi-assoluta.L’impiego di un MALDI TOF/TOF o di QqTOF in modalità MS/MS permette il sequenziamento delle proteine.

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Imaging MALDIImaging MALDI

Whole body MALDI imaging: tomografia distruttiva.Eticamente accettabile?