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Dipartimento delle Dipendenze Direzione Sociale Asl della Provincia di Varese REALIZZAZIONE A TITOLO SPERIMENTALE DI UNA RETE SOCIALE NELL’AREA DELLE DIPENDENZE Varese, 16 Giugno 2005

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Dipartimento delle DipendenzeDirezione Sociale

Asl della Provincia di Varese

REALIZZAZIONEA TITOLO SPERIMENTALEDI UNA RETE SOCIALE NELL’AREA DELLE DIPENDENZE

Varese, 16 Giugno 2005

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Restituzione generale Restituzione generale della ricerca:della ricerca:

PROGETTO RELIGOPROGETTO RELIGO: Complessivamente, : Complessivamente, evidenzia quali sono le condizioni di evidenzia quali sono le condizioni di contesto e le caratteristiche degli contesto e le caratteristiche degli interventi di maggior successointerventi di maggior successo

(BUONE PRASSI per la (BUONE PRASSI per la

PROGRAMMAZIONE) PROGRAMMAZIONE)

VARESEVARESE: Evidenzia quali tendenze ed : Evidenzia quali tendenze ed osservazioni possiamo rilevare dal osservazioni possiamo rilevare dal campione analizzato e composto da 12 campione analizzato e composto da 12 progetti progetti

Varese, 16 Giugno 2005

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FASI DELLA FASI DELLA RICERCARICERCA

-Prima fasePrima fase: Costituzione del gruppo di : Costituzione del gruppo di lavoro, coordinamento e formazione su lavoro, coordinamento e formazione su tematiche attinenti alla tematiche attinenti alla prevenzioneprevenzione

(gruppo di lavoro G.O.I.)(gruppo di lavoro G.O.I.)

-Seconda faseSeconda fase: Mappatura e raccolta di : Mappatura e raccolta di dati a livello locale (per ciascuna ASL)dati a livello locale (per ciascuna ASL)

-Terza faseTerza fase: Elaborazione dei dati : Elaborazione dei dati raccolti, lettura approfondita e analitica, raccolti, lettura approfondita e analitica,

restituzione “critica” e partecipatarestituzione “critica” e partecipataVarese, 16 Giugno 2005

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PROGETTI ANALIZZATIPROGETTI ANALIZZATI

Campione casuale stratificato tra:

• Progetti che si occupano di prevenzione (con target di giovani)• Progetti già conclusi• Successo/insuccesso• Fonti di Finanziamenti diversi (L.45, L.285, L.23, FN, FP, FR) • Strategie utilizzate - “ Famiglie di meccanismi” R.Pawson

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Le principali "famiglie di meccanismi" osservate negli interventidi Prevenzione

Peer Education Strategie Informative Life Skill e approccio

educativo Riduzione del danno Sviluppo di Comunità

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TERRITORIALITA’

SCUOLA

APPROFONDIMENAPPROFONDIMENTITI

sul campione (non rappresentativo) dei progetti sul campione (non rappresentativo) dei progetti analizzati su Vareseanalizzati su Varese

Varese, 16 Giugno 2005

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AMBITO AMBITO TERRITORIALETERRITORIALE

TARGET:TARGET: prevalentemente giovani prevalentemente giovani adolescentiadolescenti

DIMENSIONE TERR.:DIMENSIONE TERR.: diversificata per diversificata per Comuni, Distretti, ProvinciaComuni, Distretti, Provincia

DENSITÀ PROGETTUALE:DENSITÀ PROGETTUALE: scarsa scarsa sovrapposizione territorialesovrapposizione territoriale

DOVE/CON CHI SI LAVORA:DOVE/CON CHI SI LAVORA: anche nei anche nei contesti a rischiocontesti a rischio

Varese, 16 Giugno 2005

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AMBITO AMBITO TERRITORIALETERRITORIALE

ATTIVITA’:ATTIVITA’: occasioni aggregative, animative, eventi occasioni aggregative, animative, eventi (informativi)(informativi)

RISULTATI:RISULTATI: difficoltà a renderli oggettivi difficoltà a renderli oggettivi

CARATTERISTICHE DEL CONTESTO:CARATTERISTICHE DEL CONTESTO:

INTERVENTI SU INTERVENTI SU “RIDOTTO”“RIDOTTO” TERRITORIO TERRITORIO: sviluppo : sviluppo locale, target ristretto, integrazione tra gli attori principalilocale, target ristretto, integrazione tra gli attori principali

INTERVENTI SU INTERVENTI SU “AMPIO““AMPIO“ TERRITORIO TERRITORIO: ampio raggio : ampio raggio (itineranti o con rete locale ben costituita), con (itineranti o con rete locale ben costituita), con necessitànecessità di di

integrazioni a livello istituzionaleintegrazioni a livello istituzionale

STRATEGIE:STRATEGIE: sviluppo comunità, peer education sviluppo comunità, peer education

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AMBITO AMBITO TERRITORIALETERRITORIALE

FIGURE PROFESSIONALIFIGURE PROFESSIONALI:: prevalenza di prevalenza di educatori educatori professionali.professionali.

NECESSITA’ EMERSE:NECESSITA’ EMERSE:

Maggiore conoscenza e condivisione di Maggiore conoscenza e condivisione di Linee Linee GuidaGuida Maggiore Maggiore formazioneformazione/informazione sul tema /informazione sul tema della prevenzionedella prevenzioneMaggiore Maggiore condivisione e scambiocondivisione e scambio tra le tra le istituzioni coinvolteistituzioni coinvolte

Varese, 16 Giugno 2005

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CONTESTO SCOLASTICOCONTESTO SCOLASTICO

TARGETTARGET

prevalenza di studenti delle Scuole Medie Superiori prevalenza di studenti delle Scuole Medie Superiori

(14-19 anni), adulti con funzione educative (poco (14-19 anni), adulti con funzione educative (poco

previsti e raggiunti, se non in casi specifici) previsti e raggiunti, se non in casi specifici)

STRATEGIESTRATEGIE

informativa (sia col singolo che col gruppo classe); informativa (sia col singolo che col gruppo classe);

peer education; life skillspeer education; life skills

tipo di intervento: prevalenza di interventi “frontali”, tipo di intervento: prevalenza di interventi “frontali”,

inferori quelli con partecipazione e scambio di inferori quelli con partecipazione e scambio di

idee/esperienze sul consumoidee/esperienze sul consumo

singola (strateg. informative); multipla (strat. peer singola (strateg. informative); multipla (strat. peer

education e life skills)education e life skills)

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CONTESTO SCOLASTICO:CONTESTO SCOLASTICO:

Figure professionali: prevalenza di medici e Figure professionali: prevalenza di medici e psicologipsicologi

In pochi casi si prendono in considerazione In pochi casi si prendono in considerazione indicatori di “inclusione” (genere, fase indicatori di “inclusione” (genere, fase esperienziale, ecc.)esperienziale, ecc.)

Sono più frequenti i progetti che Sono più frequenti i progetti che intervengono a seguito di una richiesta intervengono a seguito di una richiesta direttadiretta

Sostegno/sviluppo della reteSostegno/sviluppo della reteVarese, 16 Giugno 2005

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RELIGO: PREVENZIONE

LINEE GUIDA/LETTERATURA

122 PROGETTI ANALIZZATI

OPERATORI CON ESPERIENZA “SUL CAMPO”

REALTA’ LOCALE OSSERVATA

Quali nuove sinergie?

INDICAZIONI CONCLUSIVE:INDICAZIONI CONCLUSIVE:

Varese, 16 Giugno 2005

P.T.

Progetti

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Come creare “sinergie” efficaci tra esperienze Come creare “sinergie” efficaci tra esperienze “sul campo” e Linee Guida?“sul campo” e Linee Guida?

Quali definizioni concettuali o approfondimenti Quali definizioni concettuali o approfondimenti tematici possono sostenere la progettazione?tematici possono sostenere la progettazione?

Migliorare la capacità di valutare i propri Migliorare la capacità di valutare i propri progetti (e le strategie adottate a livello progetti (e le strategie adottate a livello territoriale) può agevolare la progettazione?territoriale) può agevolare la progettazione?

Conoscere maggiormente i presupposti di una Conoscere maggiormente i presupposti di una strategia di intervento può indirizzare la strategia di intervento può indirizzare la progettazione verso una maggiore funzionalità?progettazione verso una maggiore funzionalità?Varese, 16 Giugno 2005

SPUNTI

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Direttore del DipartimentoDott. Vincenzo Marino

Asl della Provincia di VareseDirezione Sociale

Dipartimento delle Dipendenze

RELIGO - VARESE

Responsabile ScientificoDott.ssa Laura Randazzo

Resp. U.O.Ser.T. VA NordDott. Claudio Tosetto

Resp. U.O.Ser.T. VA SudDott. Donatella Fiorentini

Responsabile amministrativoRag. Giancarlo Di Spirito

Consulente analistaDott. Manuel Benedusi

Consulente analistaDott.ssa Paola Antognazza

[email protected]