DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO...

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE

Le Direttive ATEX e la legislazione Italiana

Dott. Ing. Piergiacomo Cancelliere, Ph.D.Funzionario Direttivo

DIREZIONE CENTRALE PREVENZIONE E SICUREZZA TECNICAAREA VI – PROTEZIONE ATTIVA

Largo Santa Barbara, 6 – Roma, CapannelleEmail: [email protected]

[1] Fonte: sito internet http://nuke.safetyworkingareas.org

Atmosfere esplosive, un po’ di storia [1]:

Prima esplosione registrata:14 Dicembre 1785, Torino: POLVERI DI

FARINA

Explosion Accidents, Let see what happened and when [2]:

Explosion and fire in a pharmaceutical production facility Hoechst Marion Roussel in Neuville / Saône (69 - Rhône)NOVEMBER 6th, 1998.

synthesises active pharmaceutical materials:•· corticoids (from bovine bile up until 1998, and since by synthesis of soy sterols),•· antibiotics (ketolide),•· insecticides (deltamethrine).

Treatment of the cyclohexane-rich distillateFollowed by oxidation in a nitrogenatmosphere, neutralisation of the reactive environment, final inspection, then clearing of the lines with nitrogen.

At 6:15pm, an explosion occurred.Audible over several kilometers;It shattered reactor equipment and the windows of the 500m² facility.

injured People : 14 (burning ankle and eardrum trauma)

[2] Meeting IMPEL / ICPE Inspectors on industrial accidents Lyon, April 1999, 27th and 28th


Explosion and fire in a paint manufacturing plant Peinture Maestria in Pamiers (France), September 7th, 1998

Fabrication of acrylic, polyurethane or epoxy PAINTS in solvent medium for the building industry, anti-corrosion paint, paint for floors and roads and special coatings.

The accident occurred during the fabrication of a new batch of paint, due to the lack of white-spirit, and the lack of control of process reactions.

-Loss for damaged raw materials: 39.000 euro- Loss for non processed raw material: 7.800 euro- Loss due to outsourcing paint production: 7.800 euro



Explosion in a bark silo Aussedat Rey in Saillat sur Vienne (87 – Haute Vienne) June 9th, 1997

It’s a Paper mill facility; The production capacity is 300,000 tons of pulp/year and 200,000 tons of paper/year.A total of 750 people work at the site.

The accident was due to the reactivity of dust further to their spontaneous heating in the presence of a hot air inlet, than to ignition caused by a spark!

Consequences: stop of the paper mill facility for six days

One people was killed by the explosion



Explosion and fire in a warehouse containing phytosanitary products. CAPL Company in Sorgues(FRANCE), September 11, 1998Products stored:· 1,700 tons of phytosanitary products,· 17 tons of highly toxic products,· 150 tons of toxic products,· oxidizing agents, etc. etc.

The establishment was closed: a fire broke out in one of the buildings. Approximately 10 minutes later a violent explosion occurred, followed by several smaller explosions.

The sodium chlorate is considered to be at the origin of the explosion as asignificant quantity was storedin the warehouse



Explosion of a grain silo Semabla in Blaye (FRANCE)August 20th, 1997

The total storage capacity: 130,000 tons of grain( 90,000 tons in flat storage in warehouses and 40,000 tons in vertical silos)Site employees: 21 people.

The accident claimed 11 lives:

7 company employees,

3 individuals whose activity was associatedwith that of SEMABLA and a fisherman)

1 injured.

[2] Meeting IMPEL / ICPE Inspectors on industrial

accidents Lyon, April 1999, 27th and 28th


Fossano (Italy), 16 July 2007Explosion during the pneumatic refilling of a silo with flour from a truck.

Site employees: 24 people

The first explosion took place inside of a silos destroying the main building of the facility and launching away roof tiles against nearest building windows, houses and cars.Soon after, a second explosion occurred due to a tank located nearest the silo.

The accident – at first- claimed - 1 lives- 4 injured workers (Third degree Burn)

AFTER FEW DAYS THE 4 BURNED WORKERS DECEASED

[3] Fonte: sito internet http://www.lastampa.it/

Atmosfere esplosive, un po’ di storia [2]16 luglio 2007: Esplosione del Molino Cordero di Fossano (Piemonte – Italia)

Una prima esplosione all’interno di un silos, ha sventrato l’ azienda, situata a 150 metri dalla stazione e nella quale lavorano 24 dipendenti, e ha lanciato per aria le tegole del tetto dell’impianto che hanno colpito finestre, auto e case anche molto lontaneSubito dopo c’e stata una seconda esplosione: a causarla è stata una cisterna che era nei pressi del silos.Un morto e 4 ustionati gravi(deceduti in seguito).

[2] Fonte: sito internet http://www.lastampa.it/

Atmosfere esplosive, un po’ di storia [4bis]25 Novembre 2006: Esplosione di un deposito di OLIO DI OLIVA

Perugia, esplode oleificio4 morti e un disperso

[4bis] Fonte: sito internet http://www.repubblica.it

Atmosfere esplosive, un po’ di storia [4]25 Luglio 2008 Esplosione allo Stabilimento PeroniBari - Italia Produzione: Birra

Origine dell'esplosione (processo): un silos di stoccaggio ha improvvisamente preso fuoco nel corso di lavori di manutenzione dove sarebbe stata usata una fiamma ossidrica. Rapidamente sei silos sui ventisette presenti nella fabbrica hanno preso fuoco in rapida successione, dando luogo ad esplosioni che sono state avvertite in tutta la zona a nord della città.

Conseguenze incidente: Fermo impianto, demolizione e sostituzione dei Silos.

[4] Fonte: sito internet http://www.ilgiornale.it/

Atmosfere esplosive, un po’ di storia [3]8 febbraio 2010: Esplosone della Centrale elettrica Kleen Energy Systems di Middletown, in Connecticut (USA)

Centrale elettrica alimentata a metano;Esplosione avvenuta durante le operazioniCollaudo e messa in servizioFuga gas dall’impianto, innesco eSuccessiva esplosione.5 morti e 14 Feriti

[3] Fonte: sito internet http://www.corriere.it/

Atmosfere esplosive, un po’ di storia [5]

10 NOVEMBRE 2010 - In azione 13 squadre di vigili del fuoco e due elicotteri del 118 di Milano: Esplosione in azienda chimica a Paderno, 5 USTIONATI GRAVI Alla Eureco, che tratta rifiuti tossici. Chiuso un tratto della superstrada Milano-Meda…


Atmosfere esplosive, un po’ di storia [6]

Orzinuovi (BS) 23 luglio 2012: Esplosione in una fabbrica di mangimi, due uomini riportano gravi ustioni.

…Durante le operazioni di smontaggio di un silos due operai sono stati investiti da un'esplosione e da un incendio sprigionatosi all'inizio delle operazioni di smantellamento del manufatto…

Uno degli operai è morto una settimana dopo l’incidente!


STIAMO PARLANDO DIpochissimo tempo fa!!!

ANALISI DELLE ESPLOSIONI

Ogni anno in Europa avvengono circa 2.000 esplosioni. I danni economici consistono in

media in più di 26.000 euro per ogni esplosione [7].


ANALISI DELLE ESPLOSIONI

Tabella riepilogativa degli incidenti sul lavoro, denunciati all’INAIL, nel quinquennio 2005/2009 [7]:

Oss: I dati 2008-2009 non sono completi per la presenza di una elevata quota di casi indeterminati.

[7] Fonte: sito internet http://www.safetyworkingareas.org

Morti per Incendi Esplosioni in Italia [8]:

[8] Fonte: sito internet http://www.vigilfuoco.it Studio Ing. Mautrizio D’Addato

Feriti per Incendi Esplosioni in Italia [8]:

[8] Fonte: sito internet http://www.vigilfuoco.it Studio Ing. Mautrizio D’Addato

Atmosfere esplosive, pericoli da gas, vapori e nebbie, CAUSE DI INNESCO [1]


Atmosfere esplosive, CAUSE DI INNESCO [2]

[2] Hughes, G., Hanif, S., A Comparasion of Accident Experience With Quantitative Risk Assessment (QAR) Methodology, Contract Research Report 293/2000, Det Norske Veritas Ltd, 2000.

Esplosioni da Polveriper settore di attività [10]

[10] Source: Berufsgenossenschaftliches Institut für Arbeitsschutz BGIA, St. Augustin, Deutschland, BIA-Report 11/97

Esplosioni da Polveri per macchinario e processo produttivo[10]


Atmosfere esplosive, pericoli da polveri, CAUSE DI INNESCO [10]

La fonte di innesco di tipo elettrico NON RAPPRESENTA la causa più probabile!


Esplosioni da Polveri Combustibili per settore [1]


Esplosioni nell’industria agro-alimentare [1]


setacciatura

Cosa è una esplosione?L’esplosione rappresenta una reazione di combustione molto veloce: l’espansione repentina dei gas di combustione provoca, oltre al calore dell’incendio, anche un’onda di pressione:

DANNI BARICI (MECCANICI – TRAUMATICI)

Cosa è una esplosione?

Conseguenze di una esplosione

Le atmosfere esplosione

La reazione di combustione necessità sempre di combustibile, comburente ed innesco:

Nelle miscele esplosive di polveri, nebbie o gas, il comburente è l’ossigeno contenuto nell’atmosfera.

Combustibile

Innesco Efficace (*)

ComburenteCombustibile

Innesco Efficace (*)

Comburente

Atmosfere esplosive: pericolo da GAS VAPORI E POLVERI

Definizione di Esplosione dalla UNI EN 1127-1

Miscela in aria di una sostanza infiammabile sottoforma di gas, vapore, nebbia infiammabile, polvere, fibra, in condizioni atmosferiche normali,

in cui, dopo l’accensione, la combustione si propaga alla miscela incombusta.

Dopo l’innesco la combustione procede finoall’esaurimento della miscela stessa.

GLI ESPLOSIVISi definisce esplosivo una miscela di sostanze che presenta al suo interno sia il comburente che il combustibile:

ESPLOSIVO=COMBURENTE+COMBUSTIBILE

Perché avvenga la reazione manca solo l’innesco.

Un esempio è rappresentato dalla POLVERE NERA o POLVERE PIRICA costituita da:

Polvere di Carbone vegetale (Combustibile)Zolfo (Combustibile)Nitrato di Potassio (Ossidante – Utilizzato anche come fertilizzante)

OSS: La polvere nera è la base per la produzione di fuochi e giochi pirotecnici.

Atmosfere esplosive: Pericoli da Polveri Combustibili

Il pericolo di esplosione dovuto alle polveri viene sottovalutato rispetto a quello che presentano liquidi, gas e nebbie infiammabili, a dispetto del fatto che i danni che ne derivano sono molte volte maggiori.

Molti prodotti all’apparenza innocui (esempio: farine, granaglie, zucchero, plastiche, polvere di legno) possono determinare esplosioni violente, si può dedurre che ogni materiale solido in grado di bruciare in aria (esempio: carbone), una volta trasformato in polvere, può determinare un’esplosione, la cui intensità sarà tanto più violenta quanto più piccole sono le particelle di polvere.

Atmosfere esplosive: Pericoli da Polveri Combustibili

Nell’area piemontese del Verbano – Cusio – Ossola, si producono circa 60’000 caffettiere di alluminio al giorno con una produzione di

polvere di alluminio pari a:540 kg/giorno

Nella stessa area, nel periodo compreso fra il 1990 ed il 2001, sono

accadute 6 esplosioni con un bilancio di 2 morti e 16 feriti.

Atmosfere esplosive: Direttive Comunitarie e loro recepimenti

La sicurezza nei luoghi con pericolo di esplosione è attualmente regolamentata da due direttive europee comunemente denominate direttive ATEX da “ATmosfere EXplosive”:

• la direttiva 94/9/CE contenente disposizioni in materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosferapotenzialmente esplosiva. (detta “direttiva di prodotto”)

• la direttiva 99/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che possono essere esposti al rischio di atmosfere esplosive. (detta direttiva Sociale)

Atmosfere esplosive: La direttiva 94/9/CE recepita da DPR 23 marzo 1998 n° 126

Si applica ai seguenti prodotti (sia di miniera sia di superficie) elettrici e non elettrici destinati ad essere utilizzati in atmosfera esplosiva, messi in commercio, o posti in servizio, dopo il 30 giugno 2003:• apparecchi• sistemi di protezione• dispositivi di sicurezza,

di controllo e di regolazione• componenti


Sistemi di protezione: dispositivi, incorporati negli apparecchi o separati da essi, la cui funzione e' arrestare le esplosioni o circoscrivere la zona da esse colpita, seimmessi separatamente sul mercato come sistemi con funzioni autonome.

Esempi di sistemi di protezione autonomi sono: parafiamma, barriere di soffocamento, barriere ad acqua, dischi di sicurezza o a rottura, pannelli di sfiato.


Dispositivi di sicurezza, di controllo e di regolazione:

dispositivi destinati ad essere utilizzati al di fuori di atmosfere potenzialmente esplosive, necessari o utili per un sicuro funzionamento degli apparecchi e dei sistemi di protezione, al fine di evitare rischi di esplosione.


Componenti: pezzi essenziali per il funzionamento degli apparecchi e dei sistemi di protezione, ma privi di funzione autonoma. Necessitano di qualcos’altro su cui svolgere la propria funzione.

Esempi: custodie vuote, relè, pulsantiere, morsetti, diodicuscinetti, cinghie, ecc.


Suddivide i prodotti in gruppi in base alla destinazioned’uso:

• Gruppo I: i prodotti per miniere grisoutose (in sotterraneo nelle miniere e nei loro impianti di superficie dove potrebbero essere esposti al grisou e/o a polveri combustibili).

• Gruppo II: prodotti per luoghi diversi dalle miniere grisoutose (industrie di superficie).

Categorie per apparecchi di Gruppo IICategoria 1: livello di protezione molto elevato. Non devono essere causa di innesco anche in caso di guasto eccezionale.I mezzi di protezione sono tali che: in caso di guasto di uno dei mezzi di protezione, almeno un secondo mezzo indipendente assicuri il livello di sicurezza richiesto, oppure qualora si manifestino due guastiindipendenti uno dall'altro, sia garantito il livello di protezione richiesto

Categoria 2: livello di protezione elevato. I mezzi di protezione garantiscono il livello di protezione richiesto anche in presenza di anomalie ricorrenti o difetti di funzionamento degli apparecchi di cui occorre abitualmente tener conto.

Categoria 3: livello di protezione normale. Garantiscono il livello di protezione richiesto a funzionamento normale

Z1/Z21Z0/Z20 Z2/Z22

1 2 3

3 barriere

1 2

2 barriere

1

1 barriera

Categorie per apparecchi di Gruppo II

GLI EPL: Equimentnt Protection LevelLa norma EN/IEC 60079-0 (Ed.5) introduce il concetto di EPL

(Equipment protection level)

GLI EPL: GAS

GLI EPL: POLVERI

Atmosfere esplosive: Direttiva 99/92/CE recepita dal D.Lgs.81/08 – c.d. direttiva sociale

Il D.Lgs. 233/03 ha recepito in Italia la direttiva 99/92/CE in merito alla tutela della sicurezza e della salute dei lavoratoriesposti al rischio di atmosfere esplosive.

Il D.Lgs. 233/03 è stato abrogato insieme al D.Lgs. 626/96 dal D.Lgs.81/08 (cd “Testo unico della sicurezza”)

La materia è trattata dal titolo XI – “Protezione da atmosfere esplosive” (artt.287 – 297) e dagli allegati XLIX-LI

Certificato di Prevenzione Incendiart. 16 D.Lgs. Governo n° 139 del 08/03/2006

E’ obbligatorio nei locali, attività, depositi, impianti ed industrie pericolose, individuati in relazione alla detenzione ed all'impiego di prodotti infiammabili, incendiabili o esplodenti che comportano in caso di incendio gravi pericoli per l'incolumità della vita e dei beni ed in relazione alle esigenze tecniche di sicurezza�

Tali attività sono elencate nell’Allegato I al DPR n. 151 del 1 agosto 2011

Ed ancora nel T.U. 81/08 e s.m.i.

ALLEGATO IV REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO

4.3. Le aziende e le lavorazioni nelle quali si producono, si impiegano, si sviluppano o si detengono prodotti infiammabili, incendiabili o esplodenti o quelle che, per dimensioni, ubicazione ed altre ragioni presentano in caso di incendio gravipericoli per la incolumità dei lavoratori sono soggette, ai fini della prevenzione degli incendi, al controllo del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco competente per territorio

Prevenzione Incendiart. 2 D.Lgs. Governo n° 139 del 08/03/2006

E’ la funzione di preminente interesse pubblico diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di Incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell'ambiente attraverso la promozione, lo studio, la predisposizione e la sperimentazione di norme, misure, provvedimenti, accorgimenti e modi di azione intesi a:

� evitare l'insorgenza di un incendio e degli eventi ad esso comunque connessi (ad esempio le esplosioni)

ovvero a limitarne le conseguenze.

REGOLE TECNICHEdi Prevenzione Incendi

Negli obiettivi della maggior parte delle regole tecniche per leattività soggette, emanate tramite Decreto del Ministero dell’interno, è sempre presente la seguente espressione:

limitare, in caso di incendio o esplosione, danni alle persone ed ai beni.

SCIA/CPI, attività soggette ed Atmosfere Esplosive

Metano/gas infiammabili

Impianti di compressione o di decompressione dei gasinfiammabili e/o comburenti con potenzialità superiore a50 Nm3/h, con esclusione dei sistemi di riduzione del gasnaturale inseriti nelle reti di distribuzione con pressione diesercizio non superiore a 0,5 MPa

2

GPL/METANO

Reti di trasporto e di distribuzione di gas infiammabili, compresi quelli di origine petrolifera o chimica, conEsclusione delle reti di distribuzione e dei relativi impianticon pressione di esercizio non superiore a 0,5 MPa

6

N. Attività Allegato I DPR 151/2011Tipo/i GAS, VAPORE, POLVERE Esplosivo

potenzialmentepericoloso presente

1Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impieganogas infiammabili e/o comburenti con quantità globali inciclo superiori a 25 Nm3/h

Metano/gas infiammabili

9Officine e laboratori con saldatura e taglio dei metalliutilizzanti gas infiammabili e/o comburenti, con oltre 5addetti alla mansione specifica di saldatura o taglio

Acetilene, Ossigeno(quale comburente)

13a) Impianti di distribuzione carburanti liquidib) Impianti fissi di distribuzione carburanti gassosi e di tipo misto (liquidi e gassosi)

GPL/METANOBENZINE

14 Officine o laboratori per la verniciatura con verniciinfiammabili e/o combustibili con oltre 5 addetti.

Vernici infiammabili, liquidi infiammabili

SCIA/CPI, attività soggette ed Atmosfere Esplosive

ZuccheroZuccherifici e raffinerie dello zuccheroTutti30

AttivitàTipo/i GAS, VAPORE, POLVERE Esplosivo

potenzialmentepericoloso presente

27

Mulini per cereali ed altre macinazioni conpotenzialità giornaliera superiore a 20.000 kg;depositi di cereali e di altre macinazioni conquantitativi in massa superiori a 50.000 kg

Cereali

28Impianti per l'essiccazione di cereali e di vegetali ingenere con depositi di prodotto essiccato conquantitativi in massa superiori a 50.000 kg

Cereali/Farine vegetali

29 Stabilimenti ove si producono surrogati del caffè Legno, polveri di legno

31 Pastifici e/o riserie con produzione giornalierasuperiore a 50.000 kg Farine di grano

SCIA RILASCIO DEL CPIDocumentazione da presentare

(Ex DM 4/5/1998 Allegato II, oggi DM 7 agosto 2012)

La documentazione tecnica e' atta a comprovare la conformitàdelle opere alla normativa vigente ed e’ riferita a:

a) strutture;b) finiture;c) impianti;d) attrezzature e componenti di impianti con specifica

funzione ai fini della sicurezza antincendi.

SCIA RILASCIO DEL CPIAllegato II al DM 7 agosto 2012

SCIA RILASCIO DEL CPII nuovi Modelli, Lettera Circolare DCPREV 13552 del 31.10.2012

Documentazione da presentare/allegare al fascicolo: Il Decreto Ministeriale del

27/01/2006Requisiti degli apparecchi, sistemi di protezione e dispositivi

utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva, ai sensi delladirettiva n. 94/9/CE, presenti nelle attività soggette ai controlli

antincendio.

In attività con rischio derivante da atmosfere potenzialmente esplosive, il datore di lavoro (IL RESPONSABILE DELL’ATTIVITA’) deve fornire, per le varie tipologie di impianti presenti, documentazione tecnica attestante:

Documentazione da presentare: Il Decreto Ministeriale del 27/01/2006

idoneità dei prodotti (apparecchi, sistemi di protezione e dispositivi utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva)per lo specifico uso nel luogo di utilizzo e/o di lavoro, in conformità anche del gruppo e della categoria del prodotto, nonché di tutte le indicazioni fornite dal fabbricante e necessarie per il funzionamento sicuro degli stessi, conformemente alla destinazione.

La suddetta documentazione viene acquisita agli atti del Comando provinciale dei Vigili del fuoco competente per

territorio.

Prestazioni del fabbricato

STRUTTURE RESISTENTI ALL’ESPLOSIONE

(DM 14/01/2008 e UNI EN 1991-1-7/2006)

CLASSIFICAZIONE DELLE AZIONI

Le azioni accidentali di progetto dovute alle esplosioni devono essere

classificate come segue:

Categoria 1 se sono attese conseguenze negative limitate;

Categoria 2 se sono attese conseguenze negative di entità media;

Categoria 3 se sono attese conseguenze negative di entità grave.

PRESTAZIONI DEL FABBRICATO: STRUTTURE RESISTENTI ALL’ESPLOSIONE

UNI EN 1990/2006 (richiamata da UNI EN 1991-1-7/2006)

B3 Reliability differentiation - B3.1 Consequences classes

Consequences Class Description Examples of buildings and civil

engineering works

CC3

High consequence for loss of human life, or economic, social or

environmental consequences very great

Grandstands, public buildings where consequences of failure are high (e.g. a

concert hall)

CC2

Medium consequence for loss of human

life, economic, social or environmental consequences considerable

Residential and office buildings, public buildings where consequences of

failure are medium (e.g. an office building)

CC1

Low consequence for loss of human life,

and economic, social or environmental consequences small or negligible

Agricultural buildings where people do not normally enter (e.g. storage

buildings), greenhouses

DM 14/01/2008 e UNI EN 1991-1-7/2006Le verifiche richieste nei tre casi sono le seguenti:

Categoria 1: non sono richiesti provvedimenti specifici per le strutture che

devono rispondere alle regole per le connessioni e le interazioni tra le

componenti fornite dalla ENV 1992 alla ENV 1999;

Categoria 2: possibile analisi semplificata ricorrendo a azioni statiche

equivalenti o applicando idonee regole di progetto per i dettagli costruttivi; in

presenza di idonei pannelli di sfogo, è consentito limitare l'analisi e le

verifiche ai soli elementi chiave della costruzione, progettati per sopportare

gli effetti di un'esplosione interna:

PRESTAZIONI DEL FABBRICATO: STRUTTURE RESISTENTI ALL’ESPLOSIONE

IL Documento di Protezione dalle esplosioni (DPE)

L’elaborazione è richiesta al punto 1 dell’art. 294 del Dlgs 81/08;

Il datore di lavoro provvede all’elaborazione del documento;

Il documento deve essere redatto indipendentemente dal numero dei lavoratori e dalla probabilità che si verifichi un incidente;

IL Documento di Protezione dalle esplosioni

Deve precisare:

• che i rischi di esplosione sono individuati e valutati;

• che saranno prese misure adeguate per la protezione da atmosfere esplosive;

• luoghi classificati in zone (0, 1, 2; 20, 21, 22) di cui all.XLIX;

• luoghi per i quali si applicano le prescrizioni minime per il miglioramento della protezione di cui allegato L;

• che i luoghi e le attrezzature di lavoro, compresi i dispositivi di allarme, sono concepiti, impiegati e mantenuti in efficienza, tenendo nel debito conto la sicurezza;

• che ai sensi del D.Lgs. 81/08, sono stati adottati gli accorgimenti per l’impiego sicuro di attrezzature di lavoro.

Struttura del Documento di Protezione dalle esplosioni

1. Descrizione dell’impianto o del processo

2. Valutazione del rischio

3. Misure tecniche

4. Misure organizzative

5. Annessi

Documento di Protezione: La valutazione del rischio

• Probabilità e durata di atmosfere esplosive;

• Probabilità che (TUTTE!) le sorgenti di accensione diventino efficaci;

• Caratteristiche dell’impianto, sostanze utilizzate,processi, interazioni;

• Effetti prevedibili;

Per la Classificazione delle zone

• classificazione dei luoghi pericolosi per le aree con presenza di atmosfere esplosive dovute al gas, vapori o nebbie, da eseguirsi mediante l’impiego della norma EN 60079-10-1 (CEI 31-87),

•mentre per le aree con presenza di atmosfere esplosive per polveri combustibili deve essere utilizzata la norma EN 60079-10-2 (CEI 31-88);

Un esempio per le POLVERI

Zonizzazione per attività diriempimentovagoni mediantesilo (la zonabianca indica"assenza dipericolo").

Compensazione Rischio di Esplosione (Allegato L Parte B -D.Lgs. 81/08)

Nelle zone con pericolo di esplosione devono essere adottate le misure contro le esplosioni previste:

a)dalla direttiva 94/9/CE per le attrezzature nuove;

b)dall’Allegato L al D.lgvo 81/08 punto 2.4 per le attrezzature esistenti; ai fini della valutazione può farsi ricorso ad uno o più dei seguenti riferimenti utilizzabili come linee guida: Allegato II Dir 94/9/CE, norme UNI EN 1127-1 e UNI EN 13463;

c) dalle norma CEI TC 31 (ad es. 31-33, CEI 31-67 - solo se anche polveri) per la progettazione, scelta ed installazione degli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione;

Può innescare dopo 1 guasti



(All. L D.lgs. 81 (All. L D.lgs. 81 –– Parte B)Parte B)CRITERI PER LA SCELTA DEGLI APPARECCHI E DEI SISTEMI DI CRITERI PER LA SCELTA DEGLI APPARECCHI E DEI SISTEMI DI

PROTEZIONEPROTEZIONE

1, 2, 3Z2, Z22

da 0,1 a 10 h/anno

1, 2Z1, Z21da 10 a 100 h/anno

1Z0, Z20> 1000 h/anno

Cat. ApparecchiatureZone

Compensazione Rischio di Esplosione(Allegato L Parte B - D.Lgs. 81/08)

Livello di sicurezza equivalente contro le esplosioni Livello di sicurezza equivalente contro le esplosioni pari a 3!pari a 3!

Luog

hi in

ser

vizi

o do

po il

30/

06/0

6Lu

oghi

in s

ervi

zio

dopo

il 3

0/06

/06

NON ESISTONO SCONTI RISPETTO AL NUOVO !!!

ANALOGO livello di sicurezza equivalenteANALOGO livello di sicurezza equivalente

a quello previsto per il nuovo applicando la parte Ba quello previsto per il nuovo applicando la parte B

Con i soli provvedimenti All. L parte ACon i soli provvedimenti All. L parte A

bisogna ottenere

Quale livello di sicurezza equivalente èprevisto

per i luoghi in servizio prima del 30/06/06?

Compensazione Rischio di Esplosione(Allegato L D.Lgs. 81/08)

QUINDI, NELLA VALUTAZIONE COMPATIBILITÀ INSTALLAZIONI

ESISTENTI (punto 2.4 Parte A), BISOGNA PERSEGUIRE il livello 3 di sicurezza equivalente contro le esplosioniil livello 3 di sicurezza equivalente contro le esplosioni

Da Segnalare la nuova guida CEI 31 Da Segnalare la nuova guida CEI 31 –– 93 93 ““Impianti elettrici in Impianti elettrici in luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di polveri luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di polveri combustibili, gicombustibili, giàà utilizzati prima del 30 giugno 2003utilizzati prima del 30 giugno 2003””

Lo scopo di questa nuova norma Lo scopo di questa nuova norma èè proprio quello di fornire alcune proprio quello di fornire alcune indicazioni ritenute rilevanti ai fini della valutazione di idonindicazioni ritenute rilevanti ai fini della valutazione di idoneiteitààdegli impianti elettrici dei luoghi con pericolo di esplosione pdegli impianti elettrici dei luoghi con pericolo di esplosione per la er la presenza di polveri combustibili gipresenza di polveri combustibili giàà utilizzati prima del 30 giugno utilizzati prima del 30 giugno 2003 e dei relativi prodotti.2003 e dei relativi prodotti.

Capitolo A.2.4 Compensazione Rischio di Esplosione(Allegato XV ter D.Lgs. 626/94)

Documento di Protezione:Misure Tecniche

Documento di Protezione:Misure Organizzative

Documento di Protezione:Annessi

1. Documento di classificazione delle aree;2. Certificati di prova delle apparecchiature;3. Procedure di pulizia e mantenimento;4. Istruzioni di lavoro5. Registrazione attività di formazione ed addestramento;6. Procedure con permessi di lavoro (lavoro a caldo);7. Disegni: planimetrie edificio, piani di installazione, piani di

ventilazione, vie di fuga etc.8. Certificati di conformità CE per le apparecchiature (dove

richiesto)9. Istruzioni d’uso per le apparecchiature;10.Procedure di protezione dall’incendio (piani di emergenza);

SANZIONI PREVISTE DAL D.Lgs. 81/08

Art. Oggetto Arresto (mesi) Ammenda (€)

17 Mancata valutazione del rischio esplosione - 2000-4000

289 Prevenzione e protezione contro le Esplosioni Da 3 a 6 2500-6400

291 Obblighi generali (caratteristiche ambientidi lavoro e di controllo) Da 3 a 6 2500-6400

292 Coordinamento lavoratori ed altre imprese Da 3 a 6 2500-6400

293 Classificazione zonePrescrizioni minime allegato L Da 3 a 6 2500-6400

294 Documento sulla protezione contro le esplosioni Da 3 a 6 2500-6400

294 bis Informazione e formazione dei lavoratori Da 3 a 6 2500-6400

296 Verifiche Da 3 a 6 2500-6400

163 Segnaletica Ex Da 3 a 6 2500-6400

CONCLUSIONI

In tutti i luoghi di lavoro deve essere effettuata la valutazione del rischio dovuto ad atmosfere esplosive (se presenti per sostanze e/o processi potenzialmente pericolosi) e deve essere redatto il documento di protezione relativo;

In tutte le attività soggette ai controlli ed alle visite dei Vigili del Fuoco, la valutazione del rischio esplosioni rientra come parte specifica della valutazione del rischio incendio. La valutazione del rischio esplosione deve produrre, comunque, il documento di protezione dalle atmosfere esplosive.

Grazie per

l’attenzione!

Dott. Ing. Piergiacomo Cancelliere,PhDDCPST – Area VI, Protezione Attiva

E-mail [email protected]

Explosion Protection Document

Material Properties

ZoningExplosion Risk Assessment

Ignition Sources

Operating instructions

Process Conditions

The Explosion Protection Document

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