Dinamica del punto materiale · 2016-10-11 · Dinamica del punto materiale Nicola Giglietto Cap...

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Dinamica del punto materiale Nicola Giglietto Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o di Newton 3.1-3.2-3.3 forze e principio d’inerzia Abbiamo finora studiato come un corpo cambia traiettoria in questo capitolo si cominciano a studiare le cause dei cambiamenti di moto dei corpi. Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 1 / 16

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Dinamica delpunto

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NicolaGiglietto

Cap 3.1-Prima leggedellaDINAMICA odi Newton

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Cap 3.1-Prima leggedellaDINAMICA odi Newton

Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o diNewton

3.1-3.2-3.3 forze e principio d’inerzia

Abbiamo finora studiato come un corpo cambia traiettoria inquesto capitolo si cominciano a studiare le cause deicambiamenti di moto dei corpi.

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Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o diNewton

3.1-3.2-3.3 forze e principio d’inerzia

Abbiamo finora studiato come un corpo cambia traiettoria inquesto capitolo si cominciano a studiare le cause deicambiamenti di moto dei corpi.Definiamo FORZA quella interazione che imprime unaaccelerazione ad un corpo.

Il concetto intuitivo della forza evidenzia (pensando ad esempioallo sforzo per muovere un oggetto) il carattere vettoriale delleforze.La FORZA e quindi un VETTORE e la somma di piu forzeagenti va trattata vettorialmente. Le forze possono agire siaper contatto che a distanza

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Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o diNewton

3.1-3.2-3.3 forze e principio d’inerzia

Definiamo FORZA quella interazione che imprime unaaccelerazione ad un corpo.

Il concetto intuitivo della forza evidenzia (pensando ad esempioallo sforzo per muovere un oggetto) il carattere vettoriale delleforze.La FORZA e quindi un VETTORE e la somma di piu forzeagenti va trattata vettorialmente. Le forze possono agire siaper contatto che a distanza

I Legge della dinamica o principio d’inerzia (prima Leggedi Newton)

Se su un oggetto non agiscono forze (o la risultante enulla) esso permarra in quiete se era in quiete, oppure inmoto rettilineo uniforme se era in movimentoNicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 1 / 16

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Cap 3.1- Prima legge della DINAMICA o diNewton

I Legge della dinamica o principio d’inerzia (prima Leggedi Newton)

Se su un oggetto non agiscono forze (o la risultante enulla) esso permarra in quiete se era in quiete, oppure inmoto rettilineo uniforme se era in movimento

Al contrario quindi la variazione di velocita osservata su uncorpo in movimento e da imputarsi alla azione di una o piuforze. Per cui possiamo dire:

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I Legge della dinamica o principio d’inerzia (prima Leggedi Newton)

Se su un oggetto non agiscono forze (o la risultante enulla) esso permarra in quiete se era in quiete, oppure inmoto rettilineo uniforme se era in movimento

Al contrario quindi la variazione di velocita osservata su uncorpo in movimento e da imputarsi alla azione di una o piuforze. Per cui possiamo dire:la forza e la grandezza che esprime e misura l’interazionetra sistemi fisici

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Sistemi inerziali

Enunciata in questo modo la 1a Legge della Dinamica implicauna particolare scelta di sistemi di riferimento (vedete ilparagrafo sui moti relativi) ne consegue che in alcuni sistemi diriferimento la legge potrebbe non essere valida.

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Sistemi inerziali

Enunciata in questo modo la 1a Legge della Dinamica implicauna particolare scelta di sistemi di riferimento (vedete ilparagrafo sui moti relativi) ne consegue che in alcuni sistemi diriferimento la legge potrebbe non essere valida.Definiamo SISTEMI INERZIALI quelli per i quali estrettamente valida la 1a Legge della Dinamica

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Sistemi inerziali

Definiamo SISTEMI INERZIALI quelli per i quali estrettamente valida la 1a Legge della Dinamica

Conseguenza dal paragrafo sui moti relativi:OGNI SISTEMA IN MOTO RETTILINEO EDUNIFORME RISPETTO AD UN SISTEMA INERZIALEE ANCH’ ESSO INERZIALE e quindi UN SISTEMA INMOTO ACCELERATO NON PUO ESSERE INERZIALE

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Massa Inerziale

Se tentiamo di modificare lo stato di moto di un corpo questosi oppone a tale cambiamento.Tale opposizione e una misura della risposta di un corpo a forzeesterne.

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Massa Inerziale

Se tentiamo di modificare lo stato di moto di un corpo questosi oppone a tale cambiamento.Tale opposizione e una misura della risposta di un corpo a forzeesterne. DIREMO pertanto che un corpo manifesta unaINERZIA al cambiamento dello stato di moto.Tale INERZIA e collegata alla MASSA del corpo che nel S.I. emisurata in Kg.Si osserva anche che MAGGIORE e la MASSA MINORE sara laaccelerazione risultante sul corpo a parita di forza agente(a ∝

1M)

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Massa Inerziale

DIREMO pertanto che un corpo manifesta una INERZIA alcambiamento dello stato di moto.Tale INERZIA e collegata alla MASSA del corpo che nel S.I. emisurata in Kg.Si osserva anche che MAGGIORE e la MASSA MINORE sara laaccelerazione risultante sul corpo a parita di forza agente(a ∝

1M)

Troveremo pertanto una relazione sperimentale tra le masse ele accelerazioni risultanti a parita di F del tipo

M1

M2=

a2a1

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Cap 3.1-Prima leggedellaDINAMICA odi Newton

Massa Inerziale

Troveremo pertanto una relazione sperimentale tra le masse ele accelerazioni risultanti a parita di F del tipo

M1

M2=

a2a1

Dal momento che questo rapporto non dipende dalle unita dimisura di a siamo portati a dire che la MASSA e una proprietaintrinseca del corpo indipendente da come viene misurato o dacio che lo circonda. E facile capire che la massa e scalare ede additiva.

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Massa Inerziale

Dal momento che questo rapporto non dipende dalle unita dimisura di a siamo portati a dire che la MASSA e una proprietaintrinseca del corpo indipendente da come viene misurato o dacio che lo circonda. E facile capire che la massa e scalare ede additiva. ATTENZIONE A NON CONFONDERE ICONCETTI DI MASSA E PESO anche se sono tra lorocollegati:il PESO e il modulo della forza peso esercitata dalla Terra suun oggetto di massa M. Noi misuriamo di fatto il modulo ditale forza chiamandolo peso. Tuttavia lo stesso oggetto dimassa M ad esempio posto sulla Luna risulterebbe avere unpeso pari a 1/6 di quello sulla Terra!

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3.2 - 2a Leggedella Dinamica(II Legge diNewton)

3.2 - 2a Legge della Dinamica (II Legge diNewton)

La seconda legge della dinamica, cui si puo arrivare con unaserie di misure relative alle relazioni tra forza ~F, massa M edaccelerazione ~a dice che: La forza netta (ovvero risultante)agente su un corpo e pari al prodotto della massa del corpo perla sua accelerazione: ~F = M~a = md~v

dt = md2~rdt2

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3.2 - 2a Leggedella Dinamica(II Legge diNewton)

3.2 - 2a Legge della Dinamica (II Legge diNewton)

La seconda legge della dinamica, cui si puo arrivare con unaserie di misure relative alle relazioni tra forza ~F, massa M edaccelerazione ~a dice che: La forza netta (ovvero risultante)agente su un corpo e pari al prodotto della massa del corpo perla sua accelerazione: ~F = M~a = md~v

dt = md2~rdt2

E una equazione vettoriale corrispondente alle 3 scalari:

Fx = Max{

Fy = May

Fz = Maz

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3.2 - 2a Leggedella Dinamica(II Legge diNewton)

3.2 - 2a Legge della Dinamica (II Legge diNewton)

E una equazione vettoriale corrispondente alle 3 scalari:

Fx = Max{

Fy = May

Fz = Maz

Conseguenza della 2a Legge della dinamica e che se la sommadelle forze e nulla allora anche l’accelerazione a=0 per cui seun corpo e in quiete o in moto rettilineo uniformepermane nel suo stato di moto.

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3.2 - 2a Leggedella Dinamica(II Legge diNewton)

3.2 - 2a Legge della Dinamica (II Legge diNewton)

E una equazione vettoriale corrispondente alle 3 scalari:

Fx = Max{

Fy = May

Fz = Maz

Conseguenza della 2a Legge della dinamica e che se la sommadelle forze e nulla allora anche l’accelerazione a=0 per cui seun corpo e in quiete o in moto rettilineo uniformepermane nel suo stato di moto.In questo caso si dice che le forze si ELIDONO ed il corpo sidice in EQUILIBRIO.

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3.3 Quantitadi moto

3.3 Quantita di moto

Analizziamo le unita di misura: [F] = [M][a] = Kg ·m/s2

L’unita di misura della forza viene detta NEWTON per cui siha 1 N=1 Kg· m/s2 che tradotta in parole significa che 1 N ela forza necessaria a produrre una accelerazione a=1 m/s2

quando la massa dell’oggetto e pari ad 1 Kg.

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3.3 Quantitadi moto

3.3 Quantita di moto

Analizziamo le unita di misura: [F] = [M][a] = Kg ·m/s2

L’unita di misura della forza viene detta NEWTON per cui siha 1 N=1 Kg· m/s2 che tradotta in parole significa che 1 N ela forza necessaria a produrre una accelerazione a=1 m/s2

quando la massa dell’oggetto e pari ad 1 Kg.Altro modo di scrivere la II Legge della dinamica e il seguente:

~a = d~vdt

⇒ ~F = M~a = Md~vdt

= (M costante)

= d(M~v)dt = d~p

dt

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3.3 Quantitadi moto

3.3 Quantita di moto

Altro modo di scrivere la II Legge della dinamica e il seguente:

~a = d~vdt

⇒ ~F = M~a = Md~vdt

= (M costante)

= d(M~v)dt = d~p

dt

La quantita ~p = M~v e detta QUANTITA DI MOTO

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3.3 Quantitadi moto

3.3 Quantita di moto

La quantita ~p = M~v e detta QUANTITA DI MOTOPertanto il II principio si puo anche esprimere dicendo che unaforza produce una variazione di quantita di moto secondol’equazione

~F =d~p

dt(1)

Nel caso particolare in cui ~F = 0 si ha una legge diconservazione:La quantita di moto si conserva se la risultante delle forzee nulla

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.3 Quantita di moto

Pertanto il II principio si puo anche esprimere dicendo che unaforza produce una variazione di quantita di moto secondol’equazione

~F =d~p

dt(1)

Nel caso particolare in cui ~F = 0 si ha una legge diconservazione:La quantita di moto si conserva se la risultante delle forzee nullaIntegrando la (1) si ottiene una quantita~J =

∫ t

0 (~Fdt) =

∫ t

0 d~p = ~p−~p0 = ∆~p e questa espressioneviene detta Teorema dell’impulso e J e l’impulso della forza

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3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

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3.14 LaTensione dellafune

3.7 -Forza Peso

E una forza gravitazionale per la quale tutti i corpi sulla Terrasono da questa attratti verso il centro della Terra. Il modulo diquesta forza e il peso P di un corpo. Usando la 2a Legge si hache ~P = M~g e rappresenta la forza peso che ha direzionenormale alla superficie terrestre e verso il centro della Terraovvero verso il basso, g e l’accelerazione di gravita sullasuperficie della Terra ed e pari a g=9.8 m/s2

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

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Terza Leggedella Dinamica

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3.4-ReazioniVincolari

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3.14 LaTensione dellafune

Terza Legge della Dinamica

Quando due corpi interagiscono, le forze esercitate da un corposull’altro sono uguali in modulo e direzione ma opposte comeverso (PRINCIPIO DI AZIONE E REAZIONE)

Esempio/Esercizio

In base al 3◦principio della dinamica la stessa forza che la Terraesercita su di noi viene da noi esercitata sulla Terra. Assuntoche la nostra massa e M=60 Kg, MT = 6 · 1024 Kg qual’e laaccelerazione da noi prodotta alla Terra?

Soluzione: ~P = M~g e il modulo della forza che la Terra esercitasu di noi. Per il terzo principio la stessa forza (ma versoopposto) e da noi esercitata sulla Terra e si deve avere:~F = MT~a = −~P = −M~g dal confronto abbiamo cheM~g = −MT~a per cui ~a = −

M

MT

~g da cui a = 9.8 · 10−23ms−2

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3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

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Terza Leggedella Dinamica

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3.4-ReazioniVincolari

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3.14 LaTensione dellafune

Terza Legge della Dinamica

Quando due corpi interagiscono, le forze esercitate da un corposull’altro sono uguali in modulo e direzione ma opposte comeverso (PRINCIPIO DI AZIONE E REAZIONE)

Esempio/Esercizio

In base al 3◦principio della dinamica la stessa forza che la Terraesercita su di noi viene da noi esercitata sulla Terra. Assuntoche la nostra massa e M=60 Kg, MT = 6 · 1024 Kg qual’e laaccelerazione da noi prodotta alla Terra?

Soluzione: ~P = M~g e il modulo della forza che la Terra esercitasu di noi. Per il terzo principio la stessa forza (ma versoopposto) e da noi esercitata sulla Terra e si deve avere:~F = MT~a = −~P = −M~g dal confronto abbiamo cheM~g = −MT~a per cui ~a = −

M

MT

~g da cui a = 9.8 · 10−23ms−2

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Terza Legge della Dinamica

Quando due corpi interagiscono, le forze esercitate da un corposull’altro sono uguali in modulo e direzione ma opposte comeverso (PRINCIPIO DI AZIONE E REAZIONE)

Esempio/Esercizio

In base al 3◦principio della dinamica la stessa forza che la Terraesercita su di noi viene da noi esercitata sulla Terra. Assuntoche la nostra massa e M=60 Kg, MT = 6 · 1024 Kg qual’e laaccelerazione da noi prodotta alla Terra?

Soluzione: ~P = M~g e il modulo della forza che la Terra esercitasu di noi. Per il terzo principio la stessa forza (ma versoopposto) e da noi esercitata sulla Terra e si deve avere:~F = MT~a = −~P = −M~g dal confronto abbiamo cheM~g = −MT~a per cui ~a = −

M

MT

~g da cui a = 9.8 · 10−23ms−2

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3.4-ReazioniVincolari

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3.14 LaTensione dellafune

Terza Legge della Dinamica

Quando due corpi interagiscono, le forze esercitate da un corposull’altro sono uguali in modulo e direzione ma opposte comeverso (PRINCIPIO DI AZIONE E REAZIONE)

Esempio/Esercizio

In base al 3◦principio della dinamica la stessa forza che la Terraesercita su di noi viene da noi esercitata sulla Terra. Assuntoche la nostra massa e M=60 Kg, MT = 6 · 1024 Kg qual’e laaccelerazione da noi prodotta alla Terra?

Soluzione: ~P = M~g e il modulo della forza che la Terra esercitasu di noi. Per il terzo principio la stessa forza (ma versoopposto) e da noi esercitata sulla Terra e si deve avere:~F = MT~a = −~P = −M~g dal confronto abbiamo cheM~g = −MT~a per cui ~a = −

M

MT

~g da cui a = 9.8 · 10−23ms−2

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Terza Leggedella Dinamica

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Terza Leggedella Dinamica

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.4-Reazioni Vincolari

FORZA NORMALE (REAZIONE NORMALE)

In genere se nonostante l’applicazione di forze un corpo rimanefermo, ne deduciamo che l’azione della forza comporta unarisposta dell’ambiente in cui si trova il corpo detta reazionevincolare. Ad es. se un oggetto e poggiato su un supportorigido, questo si deforma e reagisce esercitando una forzanormale N perpendicolare alla superficie stessa

NNPP

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Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.4-Reazioni Vincolari

FORZA NORMALE (REAZIONE NORMALE)

Ad es. se un oggetto e poggiato su un supporto rigido, questosi deforma e reagisce esercitando una forza normale Nperpendicolare alla superficie stessa

NNPP

La reazione normale e una forza diretta perpendicolarmentealla superficie di contatto e diretta verso l’esterno dellasuperficie.

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.4-Reazioni Vincolari

FORZA NORMALE (REAZIONE NORMALE)

Ad es. se un oggetto e poggiato su un supporto rigido, questosi deforma e reagisce esercitando una forza normale Nperpendicolare alla superficie stessa

NNPP

La reazione normale e una forza diretta perpendicolarmentealla superficie di contatto e diretta verso l’esterno dellasuperficie. Le reazioni vincolari non sono note a priori ma siricavano caso per caso analizzando le altre forze agenti.

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3.7 -ForzaPeso

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Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

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3.14 LaTensione dellafune

3.14 La Tensione della fune

TENSIONE DELLA FUNE

Quando un filo e fissato ad un corpo e tirato si dice che esso esotto tensione. Il filo esercita sul corpo una forza (TENSIONE)nel verso di trascinamento del corpo e diretto come la fune.

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.14 La Tensione della fune

TENSIONE DELLA FUNE

Quando un filo e fissato ad un corpo e tirato si dice che esso esotto tensione. Il filo esercita sul corpo una forza (TENSIONE)nel verso di trascinamento del corpo e diretto come la fune.

Il filo si considera inestensibile ed esercita la sua funzione nelmedesimo modo su ciascuno dei suoi estremi. Ad esempio si

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3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.14 La Tensione della fune

Il filo si considera inestensibile ed esercita la sua funzione nelmedesimo modo su ciascuno dei suoi estremi. Ad esempio siutilizza il cavo con le puleggie.N.B. Un filo e allentato quando T=0

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 9 / 16

Dinamica delpunto

materiale

NicolaGiglietto

3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.8 attrito

3.8 ATTRITO

(altri dettagli piu avanti) se tentiamo di muovere un corpo dafermo, esso oppone una resistenza ulteriore al movimentodovuto ai legami tra la superficie ed il corpo. Tale forza diattrito e parallela alla superficie

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 10 / 16

Dinamica delpunto

materiale

NicolaGiglietto

3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Condizioni per l’equilibrio

Condizioni di equilibrio∑

~Fi = 0 e la (prima) condizione di equilibrio per i puntimateriali

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 11 / 16

Dinamica delpunto

materiale

NicolaGiglietto

3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.7 La bilancia e l’ascensore

Esempio 4.10-Tipler e 3.7 Mazzoldi : La bilancia el’ascensore

Quando siamo su una bilancia, si ha che la bilancia misura lareazione normale N ed essendoci un equilibrio,N− P = 0 ⇒ N = P. Se abbiamo una persona di 80kg, suuna bilancia in un ascensore, cosa misurera l’ascensore neiseguenti casi:

1 l’ascensore sale con acc. costante verso l’alto di 1m/s2;

2 l’ascensore scende con acc.costante verso il basso di1m/s2;

3 l’ascensore sale con velocita costante di 3m/s;

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 12 / 16

Dinamica delpunto

materiale

NicolaGiglietto

3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.7 La bilancia e l’ascensore

Esempio 4.10-Tipler e 3.7 Mazzoldi : La bilancia el’ascensore

Quando siamo su una bilancia, si ha che la bilancia misura lareazione normale N ed essendoci un equilibrio,N− P = 0 ⇒ N = P. Se abbiamo una persona di 80kg, suuna bilancia in un ascensore, cosa misurera l’ascensore neiseguenti casi:

1 l’ascensore sale con acc. costante verso l’alto di 1m/s2;

2 l’ascensore scende con acc.costante verso il basso di1m/s2;

3 l’ascensore sale con velocita costante di 3m/s;

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 12 / 16

Dinamica delpunto

materiale

NicolaGiglietto

3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.7 La bilancia e l’ascensore

Esempio 4.10-Tipler e 3.7 Mazzoldi : La bilancia el’ascensore

Quando siamo su una bilancia, si ha che la bilancia misura lareazione normale N ed essendoci un equilibrio,N− P = 0 ⇒ N = P. Se abbiamo una persona di 80kg, suuna bilancia in un ascensore, cosa misurera l’ascensore neiseguenti casi:

1 l’ascensore sale con acc. costante verso l’alto di 1m/s2;

2 l’ascensore scende con acc.costante verso il basso di1m/s2;

3 l’ascensore sale con velocita costante di 3m/s;

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 12 / 16

Dinamica delpunto

materiale

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.7 La bilancia e l’ascensore

Esempio 4.10-Tipler e 3.7 Mazzoldi : La bilancia el’ascensore

Se abbiamo una persona di 80kg, su una bilancia in unascensore, cosa misurera l’ascensore nei seguenti casi:

1 l’ascensore sale con acc. costante verso l’alto di 1m/s2;

2 l’ascensore scende con acc.costante verso il basso di1m/s2;

3 l’ascensore sale con velocita costante di 3m/s;

Adesso non c’e equilibrio delle forze ma potremo dire cheN− P = Ma ⇒ N−Mg = Ma ⇒ N = Mg +Ma con ilsegno di a indicato dalla domanda per cui

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 12 / 16

Dinamica delpunto

materiale

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.7 La bilancia e l’ascensore

Adesso non c’e equilibrio delle forze ma potremo dire cheN− P = Ma ⇒ N−Mg = Ma ⇒ N = Mg +Ma con ilsegno di a indicato dalla domanda per cui1) N = 80 · (9.8 + 1) = 864N

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 12 / 16

Dinamica delpunto

materiale

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.7 La bilancia e l’ascensore

Adesso non c’e equilibrio delle forze ma potremo dire cheN− P = Ma ⇒ N−Mg = Ma ⇒ N = Mg +Ma con ilsegno di a indicato dalla domanda per cui1) N = 80 · (9.8 + 1) = 864N2) N = 80 · (9.8− 1) = 704N

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 12 / 16

Dinamica delpunto

materiale

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.7 La bilancia e l’ascensore

Adesso non c’e equilibrio delle forze ma potremo dire cheN− P = Ma ⇒ N−Mg = Ma ⇒ N = Mg +Ma con ilsegno di a indicato dalla domanda per cui1) N = 80 · (9.8 + 1) = 864N2) N = 80 · (9.8− 1) = 704N3) a = 0 ⇒N = 80 · (9.8) = 784N

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 12 / 16

Dinamica delpunto

materiale

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.9 Piani inclinati

mg

m

TN

θ

Se un corpo e poggiato su un pianoinclinato, nel caso agisca solo la forza peso, allora si ha che~P+ ~N = m~a

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 13 / 16

Dinamica delpunto

materiale

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.9 Piani inclinati

mg

m

TN

θ

Se un corpo e poggiato su un pianoinclinato, nel caso agisca solo la forza peso, allora si ha che~P+ ~N = m~a Dove ~N e la reazione vincolare del piano diappoggio ed e normale al piano in caso di vincolo liscio.

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 13 / 16

Dinamica delpunto

materiale

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.9 Piani inclinati

mg

m

TN

θ

Se un corpo e poggiato su un pianoinclinato, nel caso agisca solo la forza peso, allora si ha che~P+ ~N = m~a Dove ~N e la reazione vincolare del piano diappoggio ed e normale al piano in caso di vincolo liscio.Scegliamo per comodita un sistema di riferimento con la xparallela al piano e la y normale, per cui la proiezionedell’equazione della dinamica sugli assi diventa:

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 13 / 16

Dinamica delpunto

materiale

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3.3 Quantitadi moto

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Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.9 Piani inclinati

Se un corpo e poggiato su un piano inclinato, nel caso agiscasolo la forza peso, allora si ha che ~P+ ~N = m~a Dove ~N e lareazione vincolare del piano di appoggio ed e normale al pianoin caso di vincolo liscio.Scegliamo per comodita un sistema di riferimento con la xparallela al piano e la y normale, per cui la proiezionedell’equazione della dinamica sugli assi diventa:

x : mg sin θ = ma

y : N −mg cos θ = 0

Questo perche sappiamo che il corpo non puo che muoversi sulpiano inclinato (per cui non vi puo essere accelerazione sull’assey

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 13 / 16

Dinamica delpunto

materiale

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

3.9 Piani inclinati

Scegliamo per comodita un sistema di riferimento con la xparallela al piano e la y normale, per cui la proiezionedell’equazione della dinamica sugli assi diventa:

x : mg sin θ = ma

y : N −mg cos θ = 0

Questo perche sappiamo che il corpo non puo che muoversi sulpiano inclinato (per cui non vi puo essere accelerazione sull’assey Ne consegue che a = g sin θ < g il moto e uniformementeaccelerato sull’asse x

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 13 / 16

Dinamica delpunto

materiale

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Verifiche

Verifiche

Se su un corpo non agiscono forze allora:

1 Rimarra fermo

2 Continua con moto rettilineo uniforme se era in moto o inquiete se era fermo

3 Rimane con moto rettilineo uniformemente accelerato

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 14 / 16

Dinamica delpunto

materiale

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Verifiche

Verifiche

Se su un corpo non agiscono forze allora:

1 Rimarra fermo

2 Continua con moto rettilineo uniforme se era in moto o inquiete se era fermo

3 Rimane con moto rettilineo uniformemente accelerato

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 14 / 16

Dinamica delpunto

materiale

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3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Verifiche

Verifiche

Se su un corpo non agiscono forze allora:

1 Rimarra fermo

2 Continua con moto rettilineo uniforme se era in moto o inquiete se era fermo

3 Rimane con moto rettilineo uniformemente accelerato

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 14 / 16

Dinamica delpunto

materiale

NicolaGiglietto

3.3 Quantitadi moto

3.7 -ForzaPeso

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Verifiche

Verifiche

Se su un corpo non agiscono forze allora:

1 Rimarra fermo

2 Continua con moto rettilineo uniforme se era in moto o inquiete se era fermo

3 Rimane con moto rettilineo uniformemente acceleratoLa 2) e quella giusta

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 14 / 16

Dinamica delpunto

materiale

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3.3 Quantitadi moto

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Terza Leggedella Dinamica

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Terza Leggedella Dinamica

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Verifiche-2

Quale affermazione delle seguenti e l’unica corretta per lamassa?

1 La massa e il peso in assenza di gravita

2 la massa e proporzionale all’accelerazione del corpoquando soggetto ad una forza

3 la massa e l’inerzia che presenta un corpo alla variazionedel suo stato di moto

4 la massa e la capacita di un corpo a variare il suo statoquando e in quiete

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 15 / 16

Dinamica delpunto

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3.3 Quantitadi moto

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Terza Leggedella Dinamica

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Verifiche-2

Quale affermazione delle seguenti e l’unica corretta per lamassa?

1 La massa e il peso in assenza di gravita

2 la massa e proporzionale all’accelerazione del corpoquando soggetto ad una forza

3 la massa e l’inerzia che presenta un corpo alla variazionedel suo stato di moto

4 la massa e la capacita di un corpo a variare il suo statoquando e in quiete

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 15 / 16

Dinamica delpunto

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Terza Leggedella Dinamica

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Terza Leggedella Dinamica

Terza Leggedella Dinamica

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Verifiche-2

Quale affermazione delle seguenti e l’unica corretta per lamassa?

1 La massa e il peso in assenza di gravita

2 la massa e proporzionale all’accelerazione del corpoquando soggetto ad una forza

3 la massa e l’inerzia che presenta un corpo alla variazionedel suo stato di moto

4 la massa e la capacita di un corpo a variare il suo statoquando e in quiete

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 15 / 16

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Terza Leggedella Dinamica

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Verifiche-2

Quale affermazione delle seguenti e l’unica corretta per lamassa?

1 La massa e il peso in assenza di gravita

2 la massa e proporzionale all’accelerazione del corpoquando soggetto ad una forza

3 la massa e l’inerzia che presenta un corpo alla variazionedel suo stato di moto

4 la massa e la capacita di un corpo a variare il suo statoquando e in quiete

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 15 / 16

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Verifiche-2

Quale affermazione delle seguenti e l’unica corretta per lamassa?

1 La massa e il peso in assenza di gravita

2 la massa e proporzionale all’accelerazione del corpoquando soggetto ad una forza

3 la massa e l’inerzia che presenta un corpo alla variazionedel suo stato di moto

4 la massa e la capacita di un corpo a variare il suo statoquando e in quieteLa 3) e quella giusta

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 15 / 16

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Reazioni vincolari

Un punto materiale non trattenuto, cadrebbe sotto l’azionedella forza peso. Se viene invece poggiato contro unasuperficie, risente di quella che abbiamo definito Reazionedella superficie.

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Reazioni vincolari

Un punto materiale non trattenuto, cadrebbe sotto l’azionedella forza peso. Se viene invece poggiato contro unasuperficie, risente di quella che abbiamo definito Reazionedella superficie. Se ad esempio il punto materiale e poggiatosu un piano orizzontale la reazione del piano e tale da tenerlofermo. Il piano viene quindi considerato un vincolo al liberomoto del punto materiale.

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 16 / 16

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materiale

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3.4-ReazioniVincolari

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3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Reazioni vincolari

Se ad esempio il punto materiale e poggiato su un pianoorizzontale la reazione del piano e tale da tenerlo fermo. Ilpiano viene quindi considerato un vincolo al libero moto delpunto materiale. La forza dovuta al piano e quindi dettaReazione vincolare. In generale le rezioni vincolari sonosempre tali da ”respingere” in corpo e sono dovute alledeformazioni che la superficie subisce per effetto del contattocon il punto materiale.

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 16 / 16

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3.4-ReazioniVincolari

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3.14 LaTensione dellafune

Reazioni vincolari

La forza dovuta al piano e quindi detta Reazione vincolare. Ingenerale le rezioni vincolari sono sempre tali da ”respingere” incorpo e sono dovute alle deformazioni che la superficie subisceper effetto del contatto con il punto materiale. In via del tuttogenerale le reazioni vincolari hanno sia componentiperpendicolari al piano che tangenziali alla superficiestessa di contatto

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 16 / 16

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3.4-ReazioniVincolari

3.4-ReazioniVincolari

3.14 LaTensione dellafune

Reazioni vincolari

La forza dovuta al piano e quindi detta Reazione vincolare. Ingenerale le rezioni vincolari sono sempre tali da ”respingere” incorpo e sono dovute alle deformazioni che la superficie subisceper effetto del contatto con il punto materiale. In via del tuttogenerale le reazioni vincolari hanno sia componentiperpendicolari al piano che tangenziali alla superficiestessa di contatto Quando si ha solo la componente normaleil vincolo viene detto liscio e si parla di reazione normale neglialtri casi si parla di vincolo scabro.

Nicola Giglietto (Politecnico di Bari) Dinamica del punto materiale 11 ottobre 2016 16 / 16