Dimissioni

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Voglio fare un annuncio che probabilmente coglierà di sorpresa molti miei estimatori e la maggior parte (spero) dei miei volontari. Nel mese di marzo abbiamo deciso di rinnovare le cariche sociali della Croce Verde. Ebbene, dopo 16 anni, ho intenzione di lasciare (a meno di clamorosi ripensamenti) l’incarico di presidente dell’associazione. Questa vicenda mi ha profondamente deluso. Sono sempre stato un presidente con il polso fermo nelle mie decisioni, ma non accetto un volontario che scrive «se vengono presi provvedimenti per un dipendente, io consegno la divisa». Pensate, se lo avesse detto dieci anni fa, quella divisa sarebbe già stata in sede e lui fuori. Se un dipendente pensa di e dichiara che io mi schiero con il potere invece di difenderlo, allora vuol dire che la fiducia è persa e se non sono più in grado di prendere le decisioni in merito è un segnale che è meglio lasciare ad altri l’incarico così delicato. Perciò vi comunico che dal mese di aprile 2015 non sarò più presidente. Sedici anni fa ho trovato un buco di circa 300 milioni di lire, è meglio non ricordare dove siano finiti quei soldi. Insieme ai miei collaboratori li abbiamo pagati con grossi sacrifici e ora la Croce Verde ha il suo tesoretto in banca che qualcuno più bravo di me saprà amministrare. L’associazione ha in totale sedici mezzi fra sanitari e protezione civile, ed è all’avanguardia nei suoi servizi. Per questo è meglio lasciare e dare ad altri la possibilità di dimostrare. Ho 74 anni, una moglie, due figli, due nipoti che da sedici anni ho trascurato lavorando qui dentro dieci ore al giorno da volontario e senza alcun compenso. Ho avuto tante delusioni, ma anche moltissime soddisfazioni. Paolo Magagnini

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La lettera di Paolo Magagnini

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Voglio fare un annuncio che probabilmente coglier di sorpresa molti miei estimatori e la maggior parte (spero) dei miei volontari. Nel mese di marzo abbiamo deciso di rinnovare le cariche sociali della Croce Verde. Ebbene, dopo 16 anni, ho intenzione di lasciare (a meno di clamorosi ripensamenti) lincarico di presidente dellassociazione. Questa vicenda mi ha profondamente deluso.Sono sempre stato un presidente con il polso fermo nelle mie decisioni, ma non accetto un volontario che scrive se vengono presi provvedimenti per un dipendente, io consegno la divisa. Pensate, se lo avesse detto dieci anni fa, quella divisa sarebbe gi stata in sede e lui fuori. Se un dipendente pensa di e dichiara che io mi schiero con il potere invece di difenderlo, allora vuol dire che la fiducia persa e se non sono pi in grado di prendere le decisioni in merito un segnale che meglio lasciare ad altri lincarico cos delicato. Perci vi comunico che dal mese di aprile 2015 non sar pi presidente.Sedici anni fa ho trovato un buco di circa 300 milioni di lire, meglio non ricordare dove siano finiti quei soldi. Insieme ai miei collaboratori li abbiamo pagati con grossi sacrifici e ora la Croce Verde ha il suo tesoretto in banca che qualcuno pi bravo di me sapr amministrare. Lassociazione ha in totale sedici mezzi fra sanitari e protezione civile, ed allavanguardia nei suoi servizi.Per questo meglio lasciare e dare ad altri la possibilit di dimostrare. Ho 74 anni, una moglie, due figli, due nipoti che da sedici anni ho trascurato lavorando qui dentro dieci ore al giorno da volontario e senza alcun compenso. Ho avuto tante delusioni, ma anche moltissime soddisfazioni.Paolo Magagnini