1

Difesa in orticoltura biologica

Basata su:

Metodi indiretti Metodi indiretti (PREVENTIVI)

Scelta varietà resistenti; Favorire riproduzione insetti utili; Difesa agronomica:

- fertilizzazione equilibrata, - inerbimenti, - consociazioni, - Irrigazioni corrette, - Lavorazioni corretta.

Metodi direttiMetodi diretti

Se il danno compromette la resa della coltura è consentito l’uso dei prodotti elencati nell’Allegato II/B del Reg. Cee 2092/91 (con successive modifiche: attualmente vige Reg. CE 889/2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007).

2

Difesa infestanti in orticoltura biologica

Metodi preventivi per la gestione delle infestanti: s.o. matura e ben compostata (devitalizzazione infestanti con fermentazione); Evitare disseminazione infestanti; Rotazioni/consociazioni, falsa semina (riducono colonizzazione infestanti); Coperture vegetali (ostacolano infestanti); Lavorazioni (erpicature, strigliature..), Corretta gestione acqua irrigua Pacciamature, solarizzazione (lenta pastorizzazione strati superficiale del terreno).

In particolare:

solarizzazione: lavorazione/preparazione terreno, abbondante irrigazione, copertura con telo (PE, PVC spessore 0.01-0.05 mm) per 6-8 settimane (T di 35-45°C). Rimozione telo e semina/trapianto: rivoltare terreno il meno possibile. In serra buoni risultati con coperture di 30-35 giorni.

pacciamatura: copertura superficiale terreno a impedire sviluppo infestanti. Materiali a disposizione: origine naturale (paglia, segatura, foglie, erba secca, trucioli), teli plastici (PVC, PE: fissarli bene al terreno x evitare strappi x vento, difficile il riutilizzo); teli cellulosico/amidaceo (biodegradabili, elevata capacità traspirante, interrati fine ciclo).

3

Difesa dai parassiti

REGOLAMENTO (CE) N. 889/2008:Modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007

L’Allegato II B divide i prodotti fitosanitari in:

1. Sostanze di origine vegetale o animale;

2. Microrganismi utilizzati nella lotta biologica contro i parassiti e le malattie;

3. Sostanze da usare in trappole e/o distributori automatici;

4. Preparati da spargere in superficie tra le piante coltivate (fosfato ferrico = molluschicida);

5. Altre sostanze di uso tradizionale in AB;

6. Altre sostanze (idrossido di calcio, bicarbonato di potassio).

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1. Estratti di origine vegetali: PIRETRO NATURALE

Insetticida estratto dai fiori di alcune composite (Chrysanthemum cinerariaefolium), coltivato in Kenia, Australia, Sud America.

PRINCIPIO ATTIVOPRINCIPIO ATTIVO:: è una miscela di 6 sostanze naturali definite piretrine. agisce x contatto; paralisi: rapida metabolizzazione, a volte l’insetto non muore (= aggiunta sinergizzanti); elevata fotolabilità; pH soluzione: ottimale con valori inferiori a 7 (piretrine efficaci + a lungo); bassa tossicità (x rapida metabolizzazione).

POTENZIALITA’ APPLICATIVEPOTENZIALITA’ APPLICATIVE: contro afidi, aleurodidi,

cicaline, tripidi, psille, tingidi.

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Aleurodide delle serre (Trialeurodes vaporariorum Westw.)

6

1. Estratti di origine vegetali: ROTENONE

Revocato nel 2008 ma utilizzabile fino a ottobre 2011

Insetticida estratto da leguminose tropicali (es. Derris spp,), tossico verso animali. Popolazioni indigene: usato x uccidere animali a sangue freddo e pesci (piante tritate nelle pozze d’acqua). Fino Anni 60 usato x pesca di frodo in Sicilia. Il 75% del suo impiego mondiale è in pescicoltura (disinfestazione vasche).

PRINCIPIO ATTIVOPRINCIPIO ATTIVO: è una miscela di rotenoidi. agisce x contatto e ingestione; azione a livello cellulare: inibizione utilizzo ossigeno; elevata tossicità acuta ma rapida degradazione: inattivato dalla luce (fotolabile).

POTENZIALITA’ APPLICATIVEPOTENZIALITA’ APPLICATIVE:: no selettivo insetti/acari utili, persistenza 3-4 giorni. Contro: afidi, tripidi, dorifora, cicaline, mosca ciliegie.

Usato da solo o in miscela (ottima con piretro naturale=sinergia).

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Dorifora della patata (Leptinotarsa decemlineata Say.)

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Mosca delle ciliegie (Rhagoletis cerasi L.)

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1. Estratti di origine vegetali: AZADIRACTINA

Sostanza origine indiana, estratta dall’albero del neem (Azadirachta indica). Conosciuta da 2000 anni ma da poco utilizzata come insetticida (Anni 60: studio sulle locuste in Sudan: neem era risparmiato dagli ortotteri).

PRINCIPIO ATTIVOPRINCIPIO ATTIVO:: miscela di sostanze concentrate soprattutto nei semi, in particolare azadiractina A ed E. Fondamentale la giusta maturazione delle drupe da cui ottenere i semi e la modalità di estrazione p.a. agisce x contatto e ingestione; azione sistemica nella pianta; effetto chitino-inibitore (muta: la larva/neanide non riesce a formare la cuticola);

POTENZIALITA’ APPLICATIVEPOTENZIALITA’ APPLICATIVE:: contro afide grigio, tripidi,

aleurodidi, cicadellidi, dorifora.

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Afide grigio (Dysaphis plantaginea P.)

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1. Altri insetticidi di origine vegetale: QUASSIO

L’Alleagato II B ammette solo le quassine estratte da legno di Quassia amara.

Caratteristiche legno di quassio:Caratteristiche legno di quassio: debole persistenza in campo; selettivo verso insetti pronubi; tossicità trascurabile verso uomo (usato anche x

dare amarognolo a bibite); azione x contatto, inalazione e ingestione; azione sul sistema nervoso contro afidi;

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1. Altri insetticidi di origine vegetale: OLI VEGETALI

Gruppo eterogeneo di sostanze. In Italia è registrato solo un formulato a base di olio di pino con azione anti-traspirante. Azione insetticida-fungicida.

Oli vegetali:Oli vegetali: interessante l’attività preventiva e curativa.

Olio estratto dall’aglio (azione insetticida); Olio estratto dal peperoncino (azione insetticida); Olio estratto da agrumi (azione insetticida); Olio estratto da girasole, soia, colza (azione anti-oidica); Olio estratto vinaccioli uva (azione anti-botritica e anti-oidica);

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2. Prodotti a base di microrganismi

L’Allegato II B del Reg. CEE 2092/91 ammette l’uso di qualsiasi microrganismo (batteri, virus, funghi …) purchè non sia ogm.

Il DPR 290 liberalizza la vendita degli agrofarmaci microbiologici purchè venduti senza nome di fantasia, ma non da’ garanzia su efficacia/salubrità del prodotto x uomo/ambiente.

Vantaggi:Vantaggi: Facilità di applicazione (superiore agli insetti) con comuni macchine irroratrici; Carenza breve; Bassa tossicità uomo/ambiente;

Svantaggi:Svantaggi: Conservare i formulati a temperatura controllata;

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2. Insetticidi: Bacillus thuringiensis

Impiegato già prima II Guerra Mondiale, poi accantonato da insetticidi di sintetici,ora riutilizzato grazie all’AB.

E’ un batterio sporigenoE’ un batterio sporigeno:: in condizioni sfavorevoli origina una spora e dei corpuscoli cristallini di origine proteica con azione insetticida.

Principio attivoPrincipio attivo: le proteine del cristallo sono delle pro-tossine che, con pH superiore a 9 (intestino alcuni lepidotteri), si attivano e svolgono azione insetticida.

Azione x ingestione (paralisi muscoli intestino/bocca, germinazione spore, setticemia); Ceppi più conosciuti: - sottospecie kurstaki e aizawai: contro lepidotteri; - sottospecie tenebrionis: contro colotteri crisomelidi; - sottospecie israelensis: contro ditteri culicidi e simulidi.

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2. Insetticidi: Bacillus thuringiensis

Vantaggi:Vantaggi: Efficacia; Carenza breve; Assenza residui su colture.

Applicazione:Applicazione: Larve lepidotteri: tortricidi (Lobesia botrana, Pandemis spp, Archips spp,

Eulia sp, Cydia molesta, Cydia funebrana), Anarsia lineatella, Hyphantria cunea e Ostrinia nubilalis su peperone;

Larve dorifora patata: B. thuringiensis var. tenebrionis e ceppo kurstaki EG2424

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2. Insetticidi: Beauveria bassiana

In natura:In natura: il fungo produce spore che, a contatto con cuticola dell’insetto, germinano. Sviluppano ifa di penetrazione, invade epidermide e ipoderma, inizia produzione di tossine che in 3-5 giorni uccidono insetto.

In commercio:In commercio: il fungo non produce tossine. L’insetto muore per disidratazione (il fungo penetra nell’insetto mediante enzimi chitinolitici che perforano la cuticola: disidratazione).

ApplicazioneApplicazione: Aleurodidi, tripidi, afidi, ragnetto rosso.Spesso occorre ripetere trattamento (no abbattente come piretro/rotenone).

Azione:Azione: ingestione, contatto

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2. Fungicidi: Ampelomyces quisqualis

Ceppi R. ai fungicidi di sintesi:Ceppi R. ai fungicidi di sintesi: ha stimolato interesse e ricerca per questo fungo.

mico-parassita specifico degli oidii

SviluppoSviluppo: micelio di Ampelomyces si sviluppa nel micelio dell’ospite (oidio) per 5-7 giorni, poi si forma il picnidio (corpo fruttifero) e l’oidio muore in 2-4 giorni (si nutre delle cellule vive dell’ospite non produrre tossine).

Applicazione:Applicazione: col trattamento potenziamo un M.O. già presente in zona: contro: oidio vite, cucurbitacee, solanacee, fragola e rosa. per successo del trattamento: almeno 3 trattamenti settimanali. efficacia: con basso livello infezione (sup. fogliare attaccata: meno 3%).

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Mal bianco cucurbitacee (Erysiphe cichoracearum D.C.)

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2. Fungicidi:Trichoderma harzianum

E’ uno dei principali componenti della microflora del suolo.

A seconda del ceppo agisce:A seconda del ceppo agisce: sulle foglie (T 39): competizione x nutrienti, produzione di enzimi, induzione R. nel terreno (T22): il suo sviluppo costituisce una barriera all’attacco dei parassiti;

Applicazioni:Applicazioni: contro muffa grigia (Botrytis cinerea); Patogeni tellurici: Pytium spp, Phytophtora spp, Fusarium spp.).

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Moria delle piantine (Pythium debaryanum Hess.)

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Peronospora della patata (Phytophthora infestans (Mont.) De Bary)

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Peronospora del pomodoro (Phytophthora infestans (Mont.)De Bary)

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Muffa grigia: f. asc. Sclerotinia fuckeliana Fuckel f. con. Botrytis cinerea Pers.)

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Marciume da phytophthora (Phytophthora cactorum Schroet, Phytophthora syringae Kleb.

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4. Mezzi di impiego tradizionale

Comprendono:Comprendono: Rame; Zolfo; Polisolfuro di calcio (arboree); Oli minerali e oli estivi (arboree e orticole); Terre diatomee (fitofagi derrate alimentari); Sale di potassio di acidi grassi (arboree); Ortofosfato di ferro (molluschicida): non registrato in Italia; Altre sostanze: fosfato di ammonio (solo in trappole x attirare insetti).

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4. Mezzi di impiego tradizionale: rame

Fondamentale x crittogame, soprattutto peronospore (no oidio)

Vantaggi:Vantaggi: ampio spettro d’azione anticrittogamico; buona azione antibatterica; no rischio resistenze; buona selettività organismi utili;

Svantaggi:Svantaggi: infezioni elevate: protezione insufficiente; elevata carenza (anche 20 giorni); fitotossicità (in f. spp, stadio, ambiente); scarsa degradabilità ambientale.

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4. Mezzi di impiego tradizionale: rame

Direttiva 91/414/Cee

Rivalutazione rame nel processo di revisione:Sostanze con valutazione positiva: iscritte nell’Annex I

Rame: contenuto in molti fungicidi, formalizzazione iscrizione con direttiva 2009/37/Ce del 23 aprile 2009

Prodotti rameici inclusi: Idrossido di rame; Ossicloruro di rame; Poltiglia bordolese; Ossido rameoso; Solfato tribasico;

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4. Mezzi di impiego tradizionale: rame

Reg. europeo 396/2005:

Armonizza limiti massimi di residuo (LMR) dei prodotti fitosanitari all’interno Unione Europea:

entrato in vigore 1 settembre 2008

Rame: ha subito una riduzione di LMR

Necessità di rivedere: Impieghi (colture autorizzate); intervalli di sicurezza dei formulati;

numerosi cambiamenti alle etichette

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4. Mezzi di impiego tradizionale: rame

Criticità: drupacee, pomacee, asparago

1. DRUPACEE: divieto di utilizzo prodotti rameici in vegetazione (= solo trattamenti al bruno) problema per lotta alle batteriosi;

2. POMACEE: possibilità impiego in vegetazione (ma pochi formulati utilizzabili);

3. ASPARAGO: estrema variabilità di impiego tra i prodotti: attenzione.

Agricoltura biologica:

tali limitazioni creano molte difficoltà (spesso rame è l’unica soluzione fitoiatrica disponibile)

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4. Mezzi di impiego tradizionale: rame

QUINDI:

Attenzione ai cambiamenti: facili errori nell’impiego

Controlli PAC possono avere serie conseguenze (utilizzo prodotto non autorizzato: problemi erogazione contributi e sanzioni).

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4. Mezzi di impiego tradizionale: zolfo

Prodotto principale x controllo oidio.

Attività anticrittogamicaAttività anticrittogamica:: zolfo a livello di vapore (entra nella membrana cellulare del fungo e causa disidratazione).

Efficacia dipendeEfficacia dipende: Finezza particelle; UR (efficacia è I.P. all’UR) T (sublimazione inizia a 12°C, fino a 38-40°C); Attivo contro: oidio, ruggini, ticchiolatura (come polisolfuro), acari.

Svantaggi:Svantaggi: fitotossicità (T elevate=rischio); Incompatibilità tra zolfo e oli minerali (distanziati 12-14 giorni).

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AUSILIARI

Ausiliari non sono citati nell’Allegato II B del Reg. CEE 2092/91

Ausilari:Ausilari: acari; insetti (predatori e parassitoidi); nematodi entomopatogeni.

Lotta biologica con gli ausiliari: risultati positivi in ambiente protetto.

Molto utile l’impiego delle TRAPPOLE CROMOTROPICHE: bande colorate ricoperte di colla, si basano sul potere attrattivo del colore verso i fitofagi. E’ possibile: stabilire, in base alle catture, il momento ideale x trattamenti; Cattura massale (circa 7 trappole/50mq serra).

GIALLO: x controllo mosca bianca, afidi, ditteri, imenotteri;AZZURRE: x tripidi

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Ausiliari contro ragnetto rosso

1. Phytoseiulus persimilis:

Predatore specifico di acari del gen. Tetranychus.

ImpiegoImpiego: orticole/floricole in serra/pieno campo: peperone, melanzana, cetriolo, fragola, fagiolo, fagiolino. Importante monitoraggio x valutare intervento.

Consumo giornaliero femmina adultaConsumo giornaliero femmina adulta: 20 uova/larve o 5 adulti ragnetto.

Fase avanzata di sviluppo ragnettoFase avanzata di sviluppo ragnetto: efficacia del predatore migliorata con Beauveria bassiana e oli estivi.

ConfezionamentoConfezionamento:: barattoli con 1000-2000 individui (femmine adulte)+vermiculite umida.

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Ausiliari contro ragnetto rosso

2. Amblyseius californicus:

Acaro fitoseide.

AzioneAzione: può predare 5 adulti/giorno di ragnetto

ConfezionamentoConfezionamento: barattoli con 2000 individui adulti+vermiculite umida. Lancio effettuato spargendo la vermiculite sulle foglie.

T elevate e brusche variazioni TT elevate e brusche variazioni T: risultati migliori del P. persimilis.

35

Ausiliari contro aleurodidi

1. Encarsia formosa

Imenottero afelinide. (vespetta microscopica).

Impiego:Impiego: pomodoro, melanzana;

Azione:Azione: 1 femmina può parassitizzare/uccidere oltre 250 neanidi in totale.

Confezionamento:Confezionamento: cartoncini con pupari incollati (appendo i cartoncini alle piante).

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Ausiliari contro afidi

1. Aphidius colemani

Imenottero braconide.

LancioLancio:: fase iniziale attacco, anche in modo preventivo (elevata fecondità);

ImpiegoImpiego: zucchino, peperone, melanzana;

ConfezionamentoConfezionamento: flaconi con mummie afidi parassitizzati e vermiculite umida.

DistribuzioneDistribuzione: mummie appoggiate sulle foglie o in scatoline appese alle piante: Sufficienti 3-5 punti lancio/serra 1000 mq.

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Ausiliari contro afidi

1. Chrysoperla carnea

Impiego: contro aleurodidi, acari, tripidi.

Predatrice allo stadio larvale (soprattutto gli ultimi stadi), 3 gen./anno.

Applicazioni: ornamentali, fragola, lattuga, melanzana, peperone.

Lanci con uova prossime alla schiusura su cartoncini (30-60 uova/mq) oppure larve di II età (18 larve/mq) in barattoli con materiale disperdente.

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Forme larvali dell’acaro Allothrombidium fuliginosum che attaccano forme giovanili di un afide

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Adulto di Crisopa (gen. Chrysopa) e larva di Crisopa mentre preda un afide

40

1.Coccinella in predazione su Hyalopterus pruni 2. larva di Coccinella septempunctata

(divoratori di afidi sia da adulti che da larve)

41

1. Adulto di dittero Sirfide (gen. Syrphus) 2. Larva di dittero Sirfide mentre preda un afide

42

1. Afide parassitizzato dall’imenottero Praon volucre 2. Larve di Aphidoletes su afidi

43

Ausiliari contro tripidi

1. Orius laevigatus

Antocoride.

Adulti:Adulti: predano adulti di tripidi;

Neanidi/ninfeNeanidi/ninfe: predano stadi giovanili tripidi.

Impiego:Impiego: peperone, fragola, melanzana.

ConfezionamentoConfezionamento:: confezioni di plastica circa 500 adulti/ninfe e vermiculite umida;

DistribuzioneDistribuzione: disporre il materiale in mucchietti sulle foglie.

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Ausiliari contro piralide

1. Trichogramma brassicae (sin. Maidis)

Imenottero calcidoideo parassitoide

Specifico per controllo della piralide del mais. Circa 10 generazioni/anno.

Impiego: mais, peperone.

Applicazioni: distribuito allo stadio di uovo in uova parassitizzate incollate su cartoncini o in capsule.

Lanci in concomitanza dei primi voli della piralide (mais circa 40 cm di h), voli seguiti con le trappole.

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Altre tecniche di difesa

1. TESSUTO NON TESSUTO

Materiali plastici nuovi, con maglie di dimensioni tra 1-2 mm. Costituiti da fibre di polipropilene o poliestere saldate termicamente. Leggeri e permeabili ad aria e acqua.

Azioni: semi-forzatura (7-10 giorni); Protezione (effetto zanzariera).

Contro afidi: può causare riduzione di 25-50% piante attaccate.

Impiego: afidi, tripidi, altiche, mosche, tignole, cavolaie.Occorre coprire la colture subito dopo la semina/trapianto, prima che inizi

infestazione.

46

Impollinatori

Imenotteri apoidei caratterizzati tipico ronzio, x impollinazione alcune orticole.

Bombus terrestris:Bombus terrestris: pronube usato da 10 anni con successo. Utile nelle serre, soprattutto su pomodoro (api non efficaci): pezzatura più regolare, miglior colorazione …

ArniaArnia: in serra all’altezza di 0.5-1 m. Contengono sostanze zuccherine x gli adulti: i bombi escono a cercare il polline x le larve. Importante rapporto adulti/stadi giovanili.

Grazie al tipico volo sono ottimi x impollinare pomodoro, peperone, melanzana: scuotono le antere che così rilasciano il polline.

Serra di circa 1000 mq con pomodoroSerra di circa 1000 mq con pomodoro: solitamente è sufficiente 1 arnia.

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Difesa maisCarbone mais (Ustilago zeae (Beck.) Ung.Generalmente non causa gravi danni economici. Lotta agronomica:

scelta ibridi resistenti; rotazioni; raccolta e distruzione parti infette; arature profonde per interrare residui infetti;

Precauzioni chimiche: concia seme

Piralide (Ostrinia nubilalis (Hb.)Diffusa al nord e Centro Italia. Attacca anche mais e altre graminacee, peperone, fagiolo, asparago, pomodoro, bietola, girasole, ornamentali, arboree…. Sverna come larva matura nei tutoli e culmo. Compie 1-2 generazioni/anno. Difesa: distruzione stocchi Lotta chimica: teflubenzuron, Bacillus thuringiensis var. kurstaki EG 2348, deltametrina.. Lotta biologica (Bacillus thuringiensis, Trichogramma maidis)

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Piralide del mais (Ostrinia nubilalis (Hbn.)

49

Carbone comune del mais (Ustilago maydis (D.C.)Cda.

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Elateridi (Agriotes spp.)

Piante ospiti: mais, ortive, foraggere…Fitofagi che appartengono a diverse spp, con aspetto e biologia simile.

Ciclo pluriennale (4-5 anni).Uova deposte nel terreno,Larve si nutrono di residui colturali e radici.

Difesa:- agronomica: rotazioni (favoriti da terreno umido e poche lavorazioni)- Chimica.

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Problema Diabrotica (integrato e bio)

Diffusione in Italia:

Areale di presenza: Pianura Padana

Focolaio: regione Lazio

Danni: attività larvale su apparati radicali (stimate da ginocchiature e allettamenti)

Misure previste per il 2010:Attenersi al decreto Mipaf 8 aprile 2009, che suddivide l’areale di coltivazione in:

Zona indenne; Zona focolaio; Zona infestata; Zona di contenimento; Zona tampone;

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Zona indenne: regioni centro-meridionali, parte Liguria e Valle d’Aosta, Bolzano. Settori fitosanitari: monitoraggi

Zona focolaio: piccole porzioni Lazio, Liguria, Bolzano. Obbligo: Rotazione (mais 1 volta ogni 3 anni); Trattamenti contro adulti diabrotica; Ripulire macchinari agricoli utilizzate prima di uscire dalla zona delimitata; Raccogliere mais successivamente al periodo di presenza insetto.

Zona tampone: striscia 5 km attorno al focolaio;

Zona infestata: x limitare propagazione insetto adottare alcune azioni:Applicare modelli previsionali disponibili (es. x stabilire date semina in secondo

raccolto – uova già schiuse - )Superamento soglie intervento (6 adulti/trappola cromotropica/giorno x periodo 6

settimane monitoraggio):intervento (=rotazione, semina ritardata, insetticidi contro adulti).

Zona contenimento: territorio tra zona infestata e indenne.

Problema Diabrotica (integrato e bio)

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Consigli pratici x agricoltori:

Zone indenni: monitoraggio del SFR (eventuale arrivo diabrotica).

Zone focolaio: seguire indicazioni SFR (rotazioni + trattamenti

Zone infestate: seguire popolazione con trappole cromotropiche.

Monosucessioni: meno rischi se l’anno prima tratto x adulti (fine giugno-metà luglio);

Rotazione: fondamentale (=protezione più completa)

Problema Diabrotica (integrato e bio)

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Pianura Padana (soprattutto Lombardia):

Emergenza 2009

Situazione 2010: migliore del 2009le piogge di inizio maggio pare abbiano causato la morte di buona parte delle larve

nate in quei giorni + trattamenti efficaci contro adulti l’anno precedente

Problema Diabrotica (integrato e bio)

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Diffusione diabrotica – anno 2009

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Diabrotica

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Difesa frumento in agricoltura biologica

Frumento soggetto a: malattie fungine (oidio, ruggini, carie, carboni, mal del piede e marciumi radicali); insetti (soprattutto afidi).

Metodo preventivi: varietà resistenti (a mal del piede, ruggini, oidio); avvicendamento e rotazioni (il ringrano favorisce malattie fungine); concimazioni equilibrate (equilibrio N/P rende le piante pù robuste mentre un

eccesso di azoto favorisce oidio e afidi); ottimale densità i semina(riduzione U: semine fitte favoriscono mal del piede); buon drenaggio terreno (i ristagni favoriscono marciumi radicali); impiego seme sano e concia sementi (es.poltiglia bordolese contro carie e

carboni. Contro marciumi si possono usare prodotti a base di Trichoderma).

Raramente possono essere necessari: trattamenti contro oidio (zolfo bagnabile); trattamenti contro afidi (piretro, oli vegetali).

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Mal bianco del grano (Erysiphe graminis D.C. f.sp. tritici Marchal

59

Ruggine bruna del grano (Puccinia recondita Rob. Ex Desm f.sp. Tritici)

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Fonti consultate

Fonti consultate:

Rivista settimanale “L’Informatore Agrario”- 2010; L’Informatore cuneese - 2010 Schede fitopatologiche – Ed. L’Informatore Agrario; Difesa fitosanitaria in agricoltura biologica – M. Benuzzi, V. Vacante –

Edagricole.