DIFESA DALLE PIENEfreedom.dicea.unifi.it/.../difesa_piene/difpien1.pdf-Sistemi di previsione e...

20
Metodi strutturali Aumento della capacità di portata dell’alveo -Arginatura (ex-novo, sovralzo) -Ricalibratura (allargamento o scavo per ampliare la sezione utile, diminuzione della scabrezza per aumentare la velocità) -Rettifica (diminuzione della tortuosità per aumentare pendenza e velocità Diminuzione delle portate di piena -Invasi di laminazione (serbatoi artificiali, realizzati tramite sbarramenti o dighe, dedicati parzialmente o totalmente alla laminazione delle piene) -Casse di espansione (invasi temporanei realizzati - in fregio al corso d’acqua) -Diversivi e scolmatori (deviazione della portata di piena su canale artificiale e sua restituzione a valle della zona a rischio) Metodi non-strutturali -Sistemi di previsione e allarme -Pianificazione territoriale -Riallocazione di strutture e infrastrutture a rischio -Adeguamento di struttute e infrastrutture a rischio DIFESA DALLE PIENE

Transcript of DIFESA DALLE PIENEfreedom.dicea.unifi.it/.../difesa_piene/difpien1.pdf-Sistemi di previsione e...

  • Metodi strutturaliAumento della capacità di portata dell’alveo-Arginatura (ex-novo, sovralzo)-Ricalibratura (allargamento o scavo per ampliare la sezione utile, diminuzione della scabrezza per aumentare la velocità)-Rettifica (diminuzione della tortuosità per aumentare pendenza e velocitàDiminuzione delle portate di piena-Invasi di laminazione (serbatoi artificiali, realizzati tramite sbarramenti o dighe, dedicati parzialmente o totalmente alla laminazione delle piene)-Casse di espansione (invasi temporanei realizzati- in fregio al corso d’acqua)-Diversivi e scolmatori (deviazione della portata di piena su canale artificiale e sua restituzione a valle della zona a rischio)

    Metodi non-strutturali-Sistemi di previsione e allarme-Pianificazione territoriale-Riallocazione di strutture e infrastrutture a rischio-Adeguamento di struttute e infrastrutture a rischio

    DIFESA DALLE PIENE

  • Valutazione del Rischio su Grafico Coassiale

    Q

    Y

    D∫= DdDdDdPRischio

    Analisi IdrologicaAnalisi

    Idraulica

    Analisi Socio-Economica

    Probabilità di sup. →

    Port

    ata

    di p

    iena

    ← Livello di piena

    Danno da alluv. →

    [1/anno]

    [€]

    [€/anno]

    Rischio = danno (economico) atteso nell’unità di tempo

    P

  • Valutazione dell’efficacia delle diverse misure di riduzione del rischio

    P

    Q

    Y

    D

    Invasi di laminazione, casse di espansione, scolmatori

    Ricalibrature

    Arginature

    Riduzione del rischio come effetto combinato di diversi tipi di misure di difesa

    Pianificazione, riallocazione, allertamento, …

  • ARGINI FLUVIALI

    Definizione: Opera idraulica in rilevato a diversa tipologia costruttiva, con funzioni di contenimento del livello idrico corrispondente alla portata di piena di progetto (Tr =100 – 200 anni), a protezione del territorio circostante.Materiale: Terra proveniente da cave superficiali aperte, di solito situate nelle vicinanze al tratto fluviale da arginare, possibilmente omogenea (classificata A6/A7 CNR-UNI 10006). Fianchi protetti da zolle erbose o altri tipi di protezione contro l’erosione.

    Sezione tipica: Trapezia con pendenza sul lato fiume (2/3 – 1/2) più elevata che sul lato campagna (1/3 – 1/6). Per altezze elevate i paramenti sono interrotti da banchine orizzontali. La sommità è carrabile.Costruzione: Posa e costipazione (abbastanza modesta, fino a circa 90% della densità massima) di strati di terra di spessore 20-30 cm.Problemi principali: instabilità causata dai moti di filtrazione, sifonamenti, interruzioni della continuità del rilevato

  • Distanze minime consentite dalle arginature fluviali

  • LA FILTRAZIONE ATTRAVERSO IL CORPO ARGINALE

    SCHEMI DI MOTO PERMANENTELe piene transitano per tempi relativamente brevi, in confronto al tempo caratteristico di filtrazione attraverso il corpo arginale. Verifiche con schemi di moto permanente sono quindi molto cautelative.

    Ipotesi semplificative:Terreno omogeneo e isotropo (coeff. di filtrazione costanti)

    Linee di flusso con curvatura piccola (carico piezometrico ~ costante lungo la verticale)

    Portata per unità di larghezza

    KKK yx ==

    ( )xhh =

    ( )yxq ,dxdhK

    dydq −=

    Metodo semplificato di Pavlosky (1931)Il campo di moto viene suddiviso in tre parti:I) Zona sottostante il paramento di

    monte (lato fiume)II) Zona intermedia fino alla verticale

    passante per l’eventuale punto di emergenza sul paramento di valle (lato campagna)

    III) Eventuale zona completamente satura del paramento di valle

  • Zona I

    ( )( )dy

    yHaK

    dyyHhhKdy

    xhKdq

    −=

    =−

    −=∆∆−≈

    αα

    tantan/

    1

    10

    Integrando fra 0 e h1:

    ( )

    −=1

    10 lntan hHHhhKq α

    Alla generica quota y:

    Con le ipotesi h=h(x) e K=cost. l’equazione di continuità si scrive (vedi

    teoria di Dupuit):02

    22

    =dxhd

    BAxh +=2

    Le condizioni al contorno: ( ) ( ) 210 alhhh == ( ) 212122 2/ hBhaA =−=

    hKA

    dxdhhKdy

    dxdhKdq

    22

    2

    −=−=−=

    20KAdy

    dydqq

    h−== ∫ ( )22212 ahl

    Kq −=

    Zona II

  • Zona III

    Nella zona III il paramento di valle si considera saturo, e quindi la linea dei carichi ha pendenza uguale al paramento:

    dyKdq βtan= βtan2Kaq =( )

    βtan2aHbl −+=Da semplici considerazioni geometriche si ha inoltre

    In definitiva, dati:h0 = livello di piena H = altezza dell’argine α,β = angoli dei paramentib = spessore della sommità K = coeff. di filtrazionesi hanno 4 equazioni (non lineari) nelle 4 incognite h1, a2, l, q.Queste possono essere combinate e risolte nel seguente modo:

    ( ) ( ) ( )

    ( ) ( )

    β

    ββ

    βββα

    tan2

    tantan

    tantanlntantan

    2

    22

    21

    21

    22

    21

    2

    110

    aahl

    hbHbHa

    hbHbHhH

    Hhh

    −=

    −+−+=

    −+−+=

    ( )

    −=1

    10 lntan hHHhhKq α

    Da risolvere in h1per tentativi

    N.B. La geometria della linea di saturazione è indipendente da K(problema di moto permanente)

  • Linea di saturazione in presenza di drenaggio al piede sul lato campagna (metodo di Casagrande)

    Sulla base ancora della teoria di Dupuit, post f = sviluppo del drenaggio al piede, la linea di saturazione nella zona centrale ha andamento parabolico:

    ( )

    αtan7.0

    2

    00

    020

    20

    2

    hfLL

    LLhaasash

    −−=

    −+=+= La portata filtrante si può

    calcolare sulla sezione s=0: dove

    KdydydsdhKdq

    s

    ===0

    Kaq =e integrando fra 0 e a:

  • SCHEMI SEMPLIFICATI DI FILTRAZIONE IN MOTO VARIO: Linearizzazione

    x( )txh ,

    Strato impermeabile

    Ipotesi semplificative:•Terreno omogeneo e isotropo (coeff. di filtrazione e porosità costanti)

    •Linee di flusso con curvatura piccola (carico piezometrico ~ costante lungo la verticale)•Geometria semplificata

    cost.=== nKKK yx ;

    ( )txhh ,=

    2

    222xh

    th

    Kn

    ∂∂=

    ∂∂ ( ) ( )

    ( ) 00 ,,0

    htxhthth f

    ==

    Livello di falda indisturbato a

    distanza x0 ‘grande’

    Onda di piena

    ( )thf

    Equazione di Dupuit per il moto vario

    Con condizioni al contorno

    ( ) ( ) 0110 ,, hhtxhhtxh

  • ( )xBnTKh

    nKhw

    µθ

    πωµω

    −=

    ===

    exp2

    42 00

    Attenuazione! (maggiore al diminuire di T)

    Velocità di propagazione dell’onda

    Ampiezza dell’onda

    Sul paramento lato fiume: ( ) ( ) ( )tBAthth f ωcos,0 01 +==Nella suddetta soluzione generale, la frequenza ω è un parametro libero (caratterizzato dalla condizione al contorno!). Applicando la sovrapposizione degli effetti, e considerando una successione del tipo:Si può quindi scrivere:

    ,...2,1;/2 == jTjj πωnω( ) ( )

    ( ) ( ) ( )∑∑+==

    =−++= −

    jjjf

    jj

    jjj

    xj

    tBAththKh

    µxteBxAAtxh j

    ω

    µωµ

    cos,02

    cos,

    01

    0101 ;

    Sviluppo in serie di coseni di una funzione generica (pari, continua a tratti) di periodo TSviluppo in serie di Fourier dell’onda di piena

    ESEMPIO: ONDA TRIANGOLARE

    H

    d

    −=

    =

    Tdj

    djHTBTHdA

    πcos12

    2

    22

    0

    T

  • M

    π1

    dtdKh

    nx

    dTMHh

    /

    1//

    0

    1

    πτπξ

    η

    ==

    >>==

    ( ) ∑

    −++= −

    j

    Mjj MjM

    jebaa /2cos, /10 ξτξτξηξ

    −=

    =

    Mj

    jMb

    Ma

    πcos12

    21

    22

    0

    Soluzione in forma adimensionale

    τ

    ξ

    0 (peak)

    -π/4

    π/4

    π/2

    π

    η

  • SCHEMA CONCETTUALE DI FILTRAZIONE IN MOTO VARIO

    Si ipotizza che il moto (vario) di filtrazione avvenga su piani orizzontali fra loro completamente indipendenti.

    x(y,t) = Distanza dal paramento lato fiume alla quale, a quota y, arriva la filtrazione ad un determinato istante t

    Sul generico piano di filtrazione a quota y la velocità di filtrazione è stimabile:( )( )yx

    ythK

    xhKq fx

    −≈

    ∆∆−≈ Valida nell’intervallo in cui il livello di piena supera la quota y 21 ttt ≤≤

    L’equazione di continuità può invece scriversi come:

    ( )ndxdt

    xyth

    K f =− ( ) 2

    21 dxxdxdtyh

    nK

    f ==−ndxdtqx =

    E integrando fra t1 e t2 si ottiene l’inviluppo della linea di filtrazione:

    ( )[ ] ( )∫ =−=2

    1

    222max

    t

    tf yVn

    KdtythnKx ( ) =yV Volume di piena al di

    sopra della quota y

  • AZIONI MECCANICHE DEL MOTO DI FILTRAZIONE SUL MEZZO POROSO

    Si considera un “tubo di flusso”, nel piano verticale, delimitato dalle linee di flusso 1-2 e 3-4 a distanza dr e dalle linee equipotenziali 1-3 e 2-4 a distanza ds

    Posto:

    =====

    ph

    ϕ Angolo di inclinazione del flussoPorosità del mezzoDensità del fluidoLivello piezometricoPressione

    Azione meccanica (per unità di volume solido) nella direzione del motoAzione meccanica (per unità di volume solido) nella direzione ortogonale al moto

    =sθ

    =rθ

  • Equilibrio in direzione s (parallela al moto)

    ( ) 01sin =⋅−−⋅−⋅⋅ drdsndrdpdrdsgn sθϕρGradiente di pressione

    Spinta della filtrazione

    ϕϕρ

    ϕρρ

    θ

    sinsin111

    sin111

    +−−

    =

    =

    +−−

    =

    dsdp

    gn

    ndsdp

    gngs

    ϕρθ sin

    1−

    −=

    nJ

    gs

    Peso del fluido

    J = Pendenza motrice locale

    Equilibrio in direzione r (ortogonale al moto)

    ρ ( ) 01coscos =⋅−−⋅⋅−⋅⋅ drdsndrdsgdrdsgn rθϕρϕGradiente di pressione

    Spinta della filtrazione

    ϕρθ cosgr =Spinta di galleggiamento

    Azione meccanica del moto di filtrazione Azione meccanica per

    unità di volume totale ( ) JgJnn γρ =−−= 111

    Peso del fluido

  • VERIFICA DI STABILITÀ DI UN ARGINE

    Metodo “Globale”:Determina lo stato di stabilità dell’ammasso sovrastante una predeterminata superficie di scorrimento(di solito assimilata ad un arco di cerchio)

    Ammasso terroso omogeneo con caratteristiche geotecniche e meccaniche costanti

    Angolo di attritoCoesione=

    =cφ

    Legge di Coulomb-Terzaghi φστ tanzc +=Tensione tangenziale Pressione effettiva

    ττ 0

    0

    =

    =

    F

    Tensione tangenziale resistente

    che dovrà risultare > 1 sulla superficie di scorrimento ‘più critica’

    τDefinitaLa verifica di stabilità si basa sul calcolo di un coefficiente di sicurezza

    Da determinare per tentativi !

  • Suddividendo il volume V del concio in volume Va al di sopra della linea di saturazione e volume Vb al di sotto, il peso totale risulta:

    ( ) ( )

    ( )[ ] btbata

    babbat

    VnPVP

    bhzPPVnVVP

    γγγ

    γγγ

    −+==

    ∆+++=++=

    1Peso parte asciutta

    Peso parte immersa

    ( )lhzRR ∆+−= γ' Sulla base della quale la legge di Coulombpuò essere riscritta, in termini di risultante S tangenziale, come:

    ( )φττ tan'10 RclFF

    llS +===

    Procedimento di calcolo di un fattore di sicurezza globale F

    Una volta ipotizzata una superficie di scorrimento, la porzione di pendio al di sopra di essa viene suddivisa in ‘conci elementari’, per i quali si scrivono le usuali relazioni di equilibrio statico,nell’ ipotesi che le variazioni ∆N e ∆T delle risultanti di sforzi normali e tangenziali sulle superfici di separazione dei conci siano trascurabili rispetto ai relativi valori medi N e T.

    Alla base del concio si ha una risultante R’ delle pressioni effettive:

  • L’equilibrio alla traslazione verticale del tronco generico può scriversi quindi:

    ( ) ( ) ( )[ ] αγαφγ cos'sintan'1 lhzRRclF

    bhzPP ba ∆++++=∆+++L’equilibrio alla rotazione si effettua invece globalmente intorno al centro O del cerchio di scivolamento di raggio r, sommando i contributi di tutti i conci (N.B. avendo trascurato le variazioni dei termini N e T, questi si ‘eliminano’ a vicenda) e le forze ‘esterne’, quali ad esempio la spinta idrostatica sul lato fiume

    ( )

    ( )[ ] ( ) ( ) 2111

    2

    11

    21tan'sinsin

    21sin

    haRclFrzbrhbPPr

    harSrPm

    ii

    m

    ii

    m

    iiba

    m

    ii

    m

    iii

    γφαγαγ

    γα

    ++=+∆++

    +=

    ∑∑∑

    ∑∑

    ===

    ==

    Ovvero:

    ( ) 21 2

    1sin hazbrm

    ii γαγ =∑

    =Si può poi dimostrare geometricamente

    ( )( ) ( )[ ]

    1

    11sin

    cos/tantan1tan −

    ==

    ∆++

    +

    ++= ∑∑m

    iiba

    m

    i i

    ba hbPPF

    PPcbF αγααφ

    φ

  • VALORI MINIMI DEL COEFFICIENTE DI SICUREZZA PER LA STABILITÀ

    MASSIMA PIENAF > 1.4

    ARGINE ASCIUTTOF > 1.2

    RAPIDO SVASOF > 1.2