Dietrole quinte,della distensione -...

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-.-, " 1 - -·----- ----- ... - IISTINGOf Il NOSTRO PARTITO: La linea da Marx, a Lenin, a orno 1921, alla lotta della sinistra conlro la degenerazione di Mosca, al riliuto dei blocchi partigiani, la dura opera del restaura ~alla dottrina e dell' organo rivoluzio~ario, a conlatto con la classe tparaia, luori dal politicantismo personale ed elelloralesco. organo del partito comunista internazionalista 5-20 gennaio 1955 - Anno IV - N. 1 IL PROGRAMMA COMUNISTA - Cas. Post. 962 MILANO Una copia L. 25 Sped. in Abbonamento postale Gruppo Il RICETTA VANONI: , impiego dei fattori produttivi », ma è certo che vuole Ierrnamente regalarci una rinnovata èra di stakhanovismo, degli investimen- t.i « produttivi » tanto invocati dalle cosiddette sinistre Ç ver a- mente sinistre, corne paladine del Capitale e della sua sete di pro- fitti), di consumi ridotti e, corne è stato detto ufficialmente, di appoggio o almeno di benevola neutralità delle organizzazioni Un ministero che, corne I'at- , che si consumi proporzionalmen- ternazionali a coltello e atta- sindacali e (poichè di queste ci tuale, formicola di pianificatori te di meno e si lavori a ritmo nagliata dalle proprie e annose si puè - da parte governativa - e sforna piani economici a getto serrato; al massimo, si concederà rogne interne. Il piano presup- b~n fidare~ delle masse Iavoratri- continuo, non poteva mancare di di consumare un tantino di più pone un aumento graduale e co- ci -: che e, per for~un~: un'altra partorire da! suo seno il super- ai « nuovi occupati » che gli au- stante delle esportazioni, cospi- stor ia. ~avorare d i piu, . consu- pia "fi t l' . t St ff d spicati investirnenti dovrebbero cui investimenti esteri, capacità mare di meno (almeno m rap- n1 ca ore, aspiran e a or . . . · , t 11 · d" 1 C . . . . . assorbire nel meccamsmo produt- di ripresa e di rmgiovanimento por o a a magg10r '' pena 1 a- npps della situazione italiana, ti 1 t . d . di . . , . . voro ) fa · b ·. I ·1 E . . . . rvo, e, a ermme ei ieci anm nell apparato industriale: non » , . r~ 1 ravi. ecco o 1 . ccoli, dunque, il pianificatore e di cinghia (corne tradurre più presuppone un allargamento del messaggro di Capodanno, anzi di 1 I suo prodotto: . eccolo il piano italianamente l'inglese « auster i- mercato interna, visto che si deve Capodecennio! Eccolo il messag- Vanoni dell'« austerity » cattoli- ty »?), gli attuali senza lavoro consumare non più di oggi e, gio di un capitalismo che non è ca apostolica roma pa! saranno a posto, e noi ritornere. possibilmente, meno; a dieci an- mai sazio e, pidocchioso all'estre- Non entreremo in dettagli tee- mo a quel delizioso livello di ni di distanza, è facile vendere mo, è perô prodigo di retorica nici, tanto più che l'autore non consuma che oggi - ma non do- la pelle dell'orso prima di averIo moralizzatrice e di cristiana pie- ne ha finora dati molti. Diremo mani - ci distingue. ucciso. tà! Avremo, dopo la ricostruzio- soltanto che il piano, tenuto a Il piano è ambizioso; ma, se Ma, in queste nebbie di un av- ne ill: dolce m~mor _ia, la ~i- _rico- battesimo da Illustri economisti era realisticamente tale per la venire non tanto incerta (si pen- st~uzw1:e; la ?acchi~ degli _mve- I hilt · it · · 1 · h 1 f tt he 1 stimenti, degli affar i, delle inter- nazionali recante il nulla osta ng 1 erra, m una si uaz10ne m- 1 S'I c e, ne ra empo, anc ~ a di . . . . .. ' t · 1 di · tb 11· F · di · me iaziom degli appalti il pa- di celebri economisti inglesi ( e ernaziona e 1 rrpresa pos e 1- rancia va, con un « mamismo » . . . , . 1 · ' ca coi mercati esteri in sfacelo reso possibile da ben altre r isor- radiso dei Montagna .. curvi su - J;)robab1lmente, anche d'oltre A- con la fame estera di merci con se oggettive investendo rimo- le macchine e sulle zolle, gli tl tl d do ·1 C · ' e "' , e . . , an ico, a . ve 1 nuovo . npp~ una potenzialità industriale e più dernando, e che, per tacere del operai se ne stiano a guardare ~u- e reduce), circondato dagli elogi generalmente economica interna, resto, la Germania è in piena dando. E, per consolarsl, pensmo degli industriali e di 24 Ore, pre- garantita dal baluardo del Corn- espansione sui mercati di tutto al traguardo immancabile del Vede che, nei prossimi dieci an- monwealth, dai residui delfilm- il globo), una casa rimane certa: 1965, si cibino del pane della spe- ni, con un saggio d'incremento pero e dalle attrezzature esisten- è dubbio che l'aspirante Cripps ranza, si dissetino al fiasco della annuo del fantomatico « reddito ti, diviene paradossale per I'Ita- nazionale crei le annunciate e . 1 pazienza. nazionale » del 5 %, gli investi- lietta di ieri e di oggi, navigante miracolose opportunità di lavoro Voci bianche dietro l'altare menti vengano portati annual- in un oceano di concorrenze in- e realizzi il sogno del « pieno della patria: Amen! mente dall'attuale percentuale del 14 % alla percentuale del 18 % ; dovendosi investire di più e non desiderandosi contraccolpi inflazionistici, 'Il piano prevede In seguito ad un accordo interve- nuto tra le autorità statali e l'epi- scopato polacco, nei giorni scorsi, - riferisce I' Unità del 4 dicembre - è stato inaugurato a Varsavia un nuovo istituto cattolico che ha pre- so il nome di Accademia di teolo- gia. La notizia segue di una ventina di giorni appena la pubblicazione sulla « Pravda » della risoluzione del Comitato centrale del partito comunista dell'URSS, che, corne ~i ricorderà, verteva sulla posizione dei comunisti di fronte alla religio- ne. In una lunga nota dedicata al commento della risoluzione, che ap- parve ne! penultimo numero di que- sto foglio, dimostrammo, con cita- zioni di Lenin, corne il modo di concepire la lotta antire!igiosa dei dirigenti moscoviti si identifichi per- fettamente, nella più generosa in- terpretazione, con i pregiudizi del materia!ismo ateo accettabile dalla borghesia, che pretende di spiegare le origini della re!igione, e quindi i mezzi per combatterla, al di fuo- ri della teoria della lotta di classe. Dimostrammo, altresi, con dati, cifre e statistiche, ricavate da un li- bro apologetico sulla Russia, corne la pretesa separazione della Chiesa dallo Stato rimane in Russia, corne in tutti i paesi capitalistici, una pu- ra forma!ità costituzionale, essendo notorio che le chiese e i seminari si mantengono, in Russia, con il da- naro e la protezione dello Stato. ,E lavorare ~i più, consumare ~i meno, tare i ~ravi UOSTR UTTORI DI SEBINA_RI Dietrole quinte,de lla di stensione l' nanno scritto loro· L'evoluzione della politica inter- ' pagandistici del governo di Parigi, riarmata risolvesse, facciamo una I se che prima della firrna dei pro- nazionale delle Potenze occidentali, 'la teoria che il mutamento di po- ipotesi, di portare guerra alla Fran- tocolli dell'U.E.O. l'Inghilterra era che dalla sepoltura ingloriosa della , sizione della Francia di fronte al cia, questa sarebbe immediatamen- estranea aile faccende politiche del CED sono passate con apparente riarmo tedesco, sia da attribuirsi te aiutata da alleati potentissimi dis- continente?), perché mai, dunque, continuità alla istituzione dell'U.E. al fatto che la Gran Bretagna ha seminati in tre continenti. Eppoi, il governo di Londra decide di « im- 0. (Unione dell'Europa occidentale), deciso, nelle conferenze internazio- sono veramente un argine ad una pegnarsi » adesso? Non si puô certo è un caso tipieo della democrazia nali citate, di « legarsi più stret- ipotetica aggressione tedesca, le obiettare che, a spingere gli in- parlamentare. Si pretend~ che i pro- tamente aile sorti dell'Europa », ac- truppe mantenute dall'lnghilterra glesi, sia stata un inasprimento del- gr ammi di politica interna ed estera ceUando di mantenere permanente- sui continente? Ne! 1939, Hitler non le relazront Occidente-Oriente? Mai, siano formulati e varati nelle as- mente proprie truppe sui continen- aveva davanti un solo «tommy» corne dall'affossamento della CED, semblee elettive, (parlamenti na- te, e cioè in Germania. Ma è chia- sui continente; ma ciô non g li irn- Mosca si è comportata cosi da bo- zionali e l'ONU); in realtà, essi so- ro che non di garanzie inglesi la pedi di sapere benissimo che una nacciona. E allo ra? no manipolati nel segreto dei ma- Francia aveva bisogno per accon- guerra alla Francia comportava au- Allora, per forza di Jogica Je neggi della burocrazia statale e, sentire al riarmo tedesco. tomaticamente l'intervento inglese conversioni di Londra e Parigl al- negli incontri dei capi di governi. Contro una eventuale aggressio- nel conflitto. Eppure attaccô, le tesi « europeiste » degli Stati U- Cosa è avvenuto nella situazione ne del ricostituito esercito tedesco, Sono dunque povere ipocrisie di- niti, i quali, all'indomani del fal- internazionale esistente nell'agosto la Francia, ancora prima di firma- plomatiche le tendenze del governo limento della CED hanno dovuto te- scorso, data del naufragio della re gli accordi costitutivi dell'U.E.O., Mendès-France, ieri timoroso del mere per qualche giorno la possi- CED per l'opposizione aperta della aveva più che sufficienti garanzie: riarmo di Bonn oggi consenziente, a tHità del disfacimento della NATO, Francia ed il boicottaggio dissimu- il patto di Bruxelles del 1949 che giustificare il capovolgimento di vanno spiegate con reciproche con- lato della Gran Bretagna, che pos- impegna Francia, Inghilterra e Be- fronte con le «garanzie» inglesi. Ep- cessioni e ricatti intervenute segre- sa spiegare il radicale capovolgi- nelux ad aiutarsi reciprocamenre poi nulla si ricava dal bailamme di tamente fra i governi interessati mento delle rispettive posizioni in caso di aggressione tedesca; :} comunicati e di dichiarazioni ufficia- alla costituzione dell'U.E.0. e, pr in- francesi ed inglesi? Quando cadde Trattato della N.A.T.O. che fa ob- li, che sono state emesse in merito cipalmente tra gli Stati Uniti la la CED, le incomposte grida di giu- bligo agli SJati membri, tra cui gli all'U.E.o., da cui emergano le r agio- Inghilterra'. la Frància e la Germa - bilo dello stalinismo internazionale, Stati Uniti e il Canadà, a portare ni del cambiamento di politica e- nia. Ovviamente, non potremo, per cantante vittoria contro il « so- aiuto militare a qualsiasl membro stera operata da Londra. Perché renderci conto dei mercanteggia- pranazionalismo » imposte dagli da chiunque attaccato; infine, il pat- mai il governo di Londra, decisa- menti e delle grassazioni che han- Stati Uniti, dimostrarono quali e- to franco-russo del 1944, firmato a I mente contrario ad_ « impegnarsi » no costituito il contenuto dei nego- rano gli obiettivi e le aspirazioni Mosca da De Gaulle. E scusate se m Europa <fanno ndere certe cir- ziati segreti tra queste potenze cer- internazjonalt di Mosca. E' fin trop- è poco! Se una futura Germariia conlocuzioni della diplomazia! for- care Iumi da un documento uffl- po ovvio che l'interesse di Mosca ciale, G!i elettori hanno il diritto era, e rimane di impedire una coa- di eleggere i governi, non di sinda- lizione delle Potenze occidentali sot- p go M t lt care il loro operato!... Ma potremo to direzione americana. Fu l'unico relfe :,enza 00 ect Ortana induttivamente, se pure con appros- dato sicuro ricavabile dall'esame simazione, scoprire il segreto mec- della questione. Ma per quale ra- Non si puô negare ai nostri ono- 93 milioni l'anno (cosl, quanto me- canismo che la diplomazia occiden- gione Francia ed Inghilterra sabo- revqJi rappresentanti la dote della no, si legge sulla Stampa del 24 di- tale ha congegnato per far mar- tassero, apertamenta o in maniera previdenza: in mani loro, l'avvenire cem~re 1954 l. Come si vede, non ciare l'U.E.Q. Per arrivarci, dobbia- dissimulata, il progetto di riarmo è al sicuro. soddisfatti del mensile di circa 300 mo ricostruire i motivi di conflit- della Germania, sosténuto dagli Sta- Infatti, un progetto di Jegge in mila lire. gli onorevoli hanno pen- to che hanno opposto ne! passato ti Uniti, rimase inspiegato. E il mi- attesa d'essere approvato contern- sato. all'~vvenire: godranno di una Stati Uniti e Gran Bretagna, Fran- stero si infitti allorchè negli incon- pla, a partire dal prossimo gennaio, pensioncma degna delle loro fatiche. cia e Germania, gli Stati Uniti e tri internazionali di Londra e Pa- la corresponsione al deputato che E, siccome praticamente il « per- tutte le potenze occidentali, perché rigi, si decise di dare vita alla U. , abbia raggmnto i 55 anni di età sonale dirigente » non si rinnova è chiaro che l'U.E.O. è una contre- E.O. Che era successo di tanto de- e abbia dieci annr di mandato par- affatto, e sono sempre le stesse per- partita che le potenze occidenialt, terminante da _i~durr~ i governi di lamentare (o 60 anni d'età e cinque sone di tutti i parttti che girano ciascuna per motivi particolari, _Pa- Londra e Par igi a dire «si» aile di mandato) una pensione mensile sulla scena montecitortana, si puô gano a compenso dt sostanzrose stesse richieste cui avevano oppo- di 50.000 lire aumentata di 5000 ritenere che la famosa anzianità concessioni reciproche. Quali? sto, ciascuno a modo suo un netto lire per o gn i successivo anno di sarà raggiunta da tutti gli attuali Cominciamo da! conflitto tra Sta- --~ «no»? mandato fino a un massimo di 150 votanti; gli onorevoli saranno a ti Uniti ed Inghilterra. Esso era Q . Come è noto, l'U.E.O. prevede mila lire mensili. Quando poi al vita funzionari pagati dallo Stato, àlimentato da due grosse questio- . li, : 1 non siamo_ più in città m_ino- la concessione della ptena sovranit_à deputato che non ha il bene di es- cioè ~a noi, dei '.luali ~i ~resum:, ni: r~conoscimento ?el governo del- SicU a nella capitale della ~egi?_ne statale al~a Germama, e la . costi- sere rieletto, se ha meno di cinque ahirnè, che tutelmo gh interesst, la ~1~a _e c _ommerc10 Est-Ovest. Le 'l&Qle ana, a Pale1:110· Serrve ~l Gior- tuzione di uno. esercito ~~z10nal: anni di anzianità, dovrebbe perce- senza . contare ~he_, _f~cendo, pa~te pos1z10n~ d1 Londra e Washington · del Mezzogiorno (6-12! ·. . . 1 tede~c? forte di mezzo miüone dt pire un premio di 600.000 lire, de- essenziale d:l~ athv~t? affanshc_a erano d1arr,ietra~mente opposte. Fin .~el solo settore dell'editizta c1- uom1m, completamente armato da stinato a crescere corrispondente- svolta da tutti I parhh, hanno ass1- da! 1950, l Ingh1lterra procedette a ~Ill!, un recente rapporto dei Vigili integrare I nella N.A.T.O .. La CED, mente se gli anni di anzianità sono curata una tangente di cui nessuno riconoscere il regime di Mao Tse- / '1 Fuoco accusa un fabbisogno u.r- si ricorderà, fu bocciata dal parla- d" . , Alla costituzione del fondo s?prà nè potrà, mai sapere l'enti~ tung, sfidando la. disapprovazione ··a '~ ~te di ben quattordicimila vani mento francese propl"io per il di- 1 p ti~ b · . bb . 1 t ta, e per tacere degli altri vantaggi del governo di Washington, che an- u1t1lbi '1· c· . . . . . 1 . - t con ri u1re e mens1 men e, secon- f . 1 . d . t' d 1 . . . b . . 1. 10 sta a s1gmflcare che ch1arato hmore verso I r1armo e- . . « pro essiona i » erivan 1 a pos- cora ogg1 contmua a considerare ·· en cinquantamila abitanti (il di~ci I desco. Con che cosa si spiega la do 11 progetto, 11 deputato con 9 ooo sesso del mandato. 1 il governo fuggiasco di Ciang Khai- .: ~ ce~to deg!i abitanti) risultano revisione politica' operata· ·da Pari- lire e la Cainera con 12.500: l'onere Oh, magnifica preveggenza dei no- scekh come il governo legitmo 'Pro-vv1âti di alloggio »: gi? E' stato diffusa, dai servizi pro- complesslvo ,per l'Erario sarebbe di stri padri eoscritti! (continu.a i'l 2.a pag.}. Sicilia « aggrottata.» « Presa nell'insieme la popolazio- ne dei centri affollati che superano i ventimila abitanti (in Sicilia ven- timila abitanti non sono eccessivi Per un centro rurale), arriva a 423 lllila unità con poco più d'ottanta- ~ila vani disponibili, cio che dà un Indice medio di 4.8 per· stanza. E questa media sale a 5 nella provin- cia di Messipa, a 5.60 · in que lia di Catania, fino al massimo di 5.80 a Caltanissetta. L'ESCAL ha un pro 0 gramma di edilizia ·popolare per llei miliardi; ma che cosa sono i 16.831 vani previsti con questa spe- aa a petto dei 240.000 che occor- rono? .« Intanto a Licata, uno dei Co- :rnuni più poveri della costa meri- -di.onale, tremila delle novemila fa- lniglie vivono in una sola stanza. Suli'amena collina che domina la · ~ttà, mille persone abitano case -Che in realtà sono stalle. A Modica lnille e cinquecento famiglie stanno tn ambienti che qUalsiasi ufficio d'i- liene del centro e del nord dichia- rerebbe inabitabili. Nelle grotte del- la collina che guarda il centro çit- tadino aitre decine di famiglie. « Gli aggrottati sono una popo- l~z~one che ha caratterisHche sue. I ' 17 121 cardiaci, i reumatismi, il rachi- .1iamo sono malàttie comuni, consi- .terate corne attributi della natura 'lllna na. Una vecchia mi fece toc- ·~e la coperta della branda su cui ~llceva per i reumatismi: era ma- -di.da. Quando mi fermai ad osserva- l'e ùn mulo che si trovava nell'uni- Co Punto asciutto della grotta, m: lentli addosso lo sguardo di gente Che aspettava da me un elogio. » (La Stampa, 14-12-54) .,,-.,. ___,;;t;;_,i.: . . , riproducemmo, sempre dal libro- bibbia del menzionato laudatore del regime, dati precisi che provano che Io Stato russo ricostrui a pro- prie spese, nel dopoguerra, tutte le chiese distrutte daglj eventi bellicL La notizia che giunge, fresca fre- sca, dalla Polonia non ci dice nulla che non sapessimo già; dietro il pa- ravento delle opposizioni teoriche alla religione, il bastardo movi- mento stalinista, o democratic0- popolare che sia, persegue una forcaiola politica di conserva.zione e rafforzamento della superstizione religiosa e dell'organizzazione chie- sastica. Mentre, in Russia, Kruscev licenzia aile stampe una risoluzio- ne del C.C. vidimata dalla sua fir- ma, in cui si dichiara guerra (a chiacchere) contro la religione in nome della scienza; in Polonia, a Varsavia, le autorità dello Stato demo-popolare elargiscono al cat- tolicesimo polacco nientemeno che una Accademia di teologia! Se fosse vero quanto smammano i giornali che sostengono i governi democra- tici atlantici e il Vaticano, l'Acca- demia di teologia po]acca avrebbe dovuto riunirsi nelle cantine di Var- savia, corne i cristiani primitivi si riunivano nelle catacombe ... Alla inaugurazione solenne della nuova Accademia di teologia (uno degli aspetti della. « rivoluzione » democr.atico-popo]are è, dunque, la sostituzione del sostantivo « semina- rio » con quello di « accademia?! » erano presenti i rappresentanti del governo popo]are, i rettori dell'U- niversità di Varsavia e di Cracovia e il rettore dell'Università cattoli- ca ( altro esempio di lotta antireli- - ~iosa n di Du';llino, numerosi' doce1;- ti degli atenei polacchi e un folto gruppo di studenti. In rappresen- tanza dell'episcopato cattolico, il ve- scovo di Varsavia, monsignor Wa- claw Majewskj, « ha celebrato una messa solenne e ha rivolto alla nuo- va scuola cattolica l 'augurio di un proficuo Iavoro al servizio della Chiesa cattolica e della Repubblica popolare polacca >i. (Unità} Ecco corne sono fatti gli stalini- sti, i democratici popolari! Sul pia- no teorico, risputano le risciacqua- ture nauseanti dei principi liberal- massoni del calibr-0 della « libera Chiesa in libero Stato ». Se poi il radicalismo fa voti, riesumano addi- rittura le p· osizioni di Lenin at- tuali all'epoca della lotta rivol~zio- naria contro il semifeudalismo zari- sta, che si imperniavano sulla for- mula: « la religione, affare privato di fronte allo Stato ». Il disegno strategico di costrin- gere, sui terreno rivoluzionario, lo Stato semifeudale a trattare la re- ligione corne un affare privato, non perseguiva certamente una mera ri- forma istituzionale, ma, al contra- rio, mirava a separare il « potere temporale » zarista dal « potere spi- rituale », per indebolire entrambi e abbatterli. Gli stalinisti pretendo- no di uniformarsi, nella pratica, a tale principio. Anche se lo facesse- ro, non cesserebbero di essere dei controrivoluzionari, perché la rivo- luzione comunista si lascia decisa- mente indietro la riduzione dellà re,ligione ad « affare privato », lot- tando conseguentemente per la sop- pressione delle cause della religio- ne. , I falsari stalinisti, i quali in tut- ti i campi della teoria rivoluziona- ria. hanno devastato e compromes- so i risultati faticosamente ottenu- ti, pretendono di rifarsi al princi- pio dello « affare privato » in ma- teria di religione. Ma che fanno in pratica? Costruiscono nuovi centri di diffusione delle credenze religio- se, aprono nuove fumerie di « oppio del popolo », e mandano i rappre- sentanti dei loro governi a presen- ziare aile cerimonie inaugurali; es- sendo compreso nel loro mandaté> lo obbligo di assistere alla celebrazio- ne delle messe propiziatrici !. .. Coloro, e purtroppo sono migliaia, che sognano di farsi partigiàni fi- lorussi nelle eventuali future com- petizioni arma te tra occidente ed: 'o- riente, sappiano che, tra le conqui- ste « storiche » da difendere, ci sono pure le accàdemie di teologia e· le università cat\oliche · dei paesi' ·m democrazia popoh1.re. ,1 ' ~.t ... j l }: 'I ; 1 \ ~t ~ i . ~I

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IISTINGOf Il NOSTRO PARTITO: La linea da Marx, a Lenin, a füorno 1921, alla lotta della sinistra conlro la degenerazione di Mosca, al riliuto dei blocchi partigiani, la dura opera del restaura ~alla dottrina e dell' organo rivoluzio~ario, a conlatto con la classe tparaia, luori dal politicantismo personale ed elelloralesco.

organo del partito comunista internazionalista

5-20 gennaio 1955 - Anno IV - N. 1 IL PROGRAMMA COMUNISTA - Cas. Post. 962

MILANO Una copia L. 25

Sped. in Abbonamento postale Gruppo Il

RICETTA VANONI: ,

impiego dei fattori produttivi », ma è certo che vuole Ierrnamente regalarci una rinnovata èra di stakhanovismo, degli investimen­ t.i « produttivi » tanto invocati dalle cosiddette sinistre Ç ver a­ mente sinistre, corne paladine del Capitale e della sua sete di pro­ fitti), di consumi ridotti e, corne è stato detto ufficialmente, di appoggio o almeno di benevola neutralità delle organizzazioni

Un ministero che, corne I'at- , che si consumi proporzionalmen- ternazionali a coltello e atta- sindacali e (poichè di queste ci tuale, formicola di pianificatori te di meno e si lavori a ritmo nagliata dalle proprie e annose si puè - da parte governativa - e sforna piani economici a getto serrato; al massimo, si concederà rogne interne. Il piano presup- b~n fidare~ delle masse Iavoratri­ continuo, non poteva mancare di di consumare un tantino di più pone un aumento graduale e co- ci -: che e, per for~un~: un'altra partorire da! suo seno il super- ai « nuovi occupati » che gli au- stante delle esportazioni, cospi- stor ia. ~avorare d i piu, . consu­ pia "fi t l' . t St ff d spicati investirnenti dovrebbero cui investimenti esteri, capacità mare di meno (almeno m rap- n1 ca ore, aspiran e a or . . . ·, t 11 · d" 1 C . . . . . assorbire nel meccamsmo produt- di ripresa e di rmgiovanimento por o a a magg10r '' pena 1 a- npps della situazione italiana, ti 1 t . d . di . . , . . voro ) fa · b ·. I ·1 E . . . . rvo, e, a ermme ei ieci anm nell apparato industriale: non » , . r~ 1 ravi. ecco o 1

. ccoli, dunque, il pianificatore e di cinghia (corne tradurre più presuppone un allargamento del messaggro di Capodanno, anzi di 1I suo prodotto: . eccolo il piano italianamente l'inglese « auster i- mercato interna, visto che si deve Capodecennio! Eccolo il messag­ Vanoni dell'« austerity » cattoli- ty »?), gli attuali senza lavoro consumare non più di oggi e, gio di un capitalismo che non è

ca apostolica romapa! saranno a posto, e noi ritornere. possibilmente, meno; a dieci an- mai sazio e, pidocchioso all'estre- Non entreremo in dettagli tee- mo a quel delizioso livello di ni di distanza, è facile vendere mo, è perô prodigo di retorica

nici, tanto più che l'autore non consuma che oggi - ma non do- la pelle dell'orso prima di averIo moralizzatrice e di cristiana pie- ne ha finora dati molti. Diremo mani - ci distingue. ucciso. tà! Avremo, dopo la ricostruzio- soltanto che il piano, tenuto a Il piano è ambizioso; ma, se Ma, in queste nebbie di un av- ne ill: dolce m~mor_ia, la ~i-_rico- battesimo da Illustri economisti era realisticamente tale per la venire non tanto incerta (si pen- st~uzw1:e; la ?acchi~ degli _mve-

I hilt · it · · 1 · h 1 f tt he 1 stimenti, degli affar i, delle inter- nazionali recante il nulla osta ng 1 erra, m una si uaz10ne m- 1 S'I c e, ne ra empo, anc ~ a di . . . . .. ' t · 1 di · tb 11· F · di · me iaziom degli appalti il pa- di celebri economisti inglesi ( e ernaziona e 1 rrpresa pos e 1- rancia va, con un « mamismo » . . • . , . 1 · ' ca coi mercati esteri in sfacelo reso possibile da ben altre r isor- radiso dei Montagna .. curvi su -

J;)robab1lmente, anche d'oltre A- con la fame estera di merci con se oggettive investendo rimo- le macchine e sulle zolle, gli tl tl d do ·1 C · ' e "' , • e . . , an ico, a . ve 1 nuovo . npp~ una potenzialità industriale e più dernando, e che, per tacere del operai se ne stiano a guardare ~u- e reduce), circondato dagli elogi generalmente economica interna, resto, la Germania è in piena dando. E, per consolarsl, pensmo degli industriali e di 24 Ore, pre- garantita dal baluardo del Corn- espansione sui mercati di tutto al traguardo immancabile del Vede che, nei prossimi dieci an- monwealth, dai residui delfilm- il globo), una casa rimane certa: 1965, si cibino del pane della spe­ ni, con un saggio d'incremento pero e dalle attrezzature esisten- è dubbio che l'aspirante Cripps ranza, si dissetino al fiasco della annuo del fantomatico « reddito ti, diviene paradossale per I'Ita- nazionale crei le annunciate e .

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pazienza. nazionale » del 5 %, gli investi- lietta di ieri e di oggi, navigante miracolose opportunità di lavoro Voci bianche dietro l'altare menti vengano portati annual- in un oceano di concorrenze in- e realizzi il sogno del « pieno della patria: Amen! mente dall'attuale percentuale del 14 % alla percentuale del 18 % ; dovendosi investire di più e non desiderandosi contraccolpi inflazionistici, 'Il piano prevede

In seguito ad un accordo interve­ nuto tra le autorità statali e l'epi­ scopato polacco, nei giorni scorsi, - riferisce I'Unità del 4 dicembre - è stato inaugurato a Varsavia un nuovo istituto cattolico che ha pre­ so il nome di Accademia di teolo­ gia. La notizia segue di una ventina

di giorni appena la pubblicazione sulla « Pravda » della risoluzione del Comitato centrale del partito comunista dell'URSS, che, corne ~i ricorderà, verteva sulla posizione dei comunisti di fronte alla religio­ ne. In una lunga nota dedicata al commento della risoluzione, che ap­ parve ne! penultimo numero di que­ sto foglio, dimostrammo, con cita­ zioni di Lenin, corne il modo di concepire la lotta antire!igiosa dei dirigenti moscoviti si identifichi per­ fettamente, nella più generosa in­ terpretazione, con i pregiudizi del materia!ismo ateo accettabile dalla borghesia, che pretende di spiegare le origini della re!igione, e quindi i mezzi per combatterla, al di fuo­ ri della teoria della lotta di classe. Dimostrammo, altresi, con dati,

cifre e statistiche, ricavate da un li­ bro apologetico sulla Russia, corne la pretesa separazione della Chiesa dallo Stato rimane in Russia, corne in tutti i paesi capitalistici, una pu­ ra forma!ità costituzionale, essendo notorio che le chiese e i seminari si mantengono, in Russia, con il da­ naro e la protezione dello Stato. ,E

lavorare ~i più, consumare ~i meno, tare i ~ravi

UOSTR UTTORI DI SEBINA_RI

Dietrole quinte,della distensione l' nanno scritto loro· L'evoluzione della politica inter- ' pagandistici del governo di Parigi, riarmata risolvesse, facciamo una I se che prima della firrna dei pro­ nazionale delle Potenze occidentali, 'la teoria che il mutamento di po- ipotesi, di portare guerra alla Fran- tocolli dell'U.E.O. l'Inghilterra era che dalla sepoltura ingloriosa della , sizione della Francia di fronte al cia, questa sarebbe immediatamen- estranea aile faccende politiche del CED sono passate con apparente riarmo tedesco, sia da attribuirsi te aiutata da alleati potentissimi dis- continente?), perché mai, dunque, continuità alla istituzione dell'U.E. al fatto che la Gran Bretagna ha seminati in tre continenti. Eppoi, il governo di Londra decide di « im- 0. (Unione dell'Europa occidentale), deciso, nelle conferenze internazio- sono veramente un argine ad una pegnarsi » adesso? Non si puô certo è un caso tipieo della democrazia nali citate, di « legarsi più stret- ipotetica aggressione tedesca, le obiettare che, a spingere gli in­ parlamentare. Si pretend~ che i pro- tamente aile sorti dell'Europa », ac- truppe mantenute dall'lnghilterra glesi, sia stata un inasprimento del­ gr ammi di politica interna ed estera ceUando di mantenere permanente- sui continente? Ne! 1939, Hitler non le relazront Occidente-Oriente? Mai, siano formulati e varati nelle as- mente proprie truppe sui continen- aveva davanti un solo «tommy» corne dall'affossamento della CED, semblee elettive, (parlamenti na- te, e cioè in Germania. Ma è chia- sui continente; ma ciô non g li irn- Mosca si è comportata cosi da bo­ zionali e l'ONU); in realtà, essi so- ro che non di garanzie inglesi la pedi di sapere benissimo che una nacciona. E allo ra? no manipolati nel segreto dei ma- Francia aveva bisogno per accon- guerra alla Francia comportava au- Allora, per forza di Jogica Je neggi della burocrazia statale e, sentire al riarmo tedesco. tomaticamente l'intervento inglese conversioni di Londra e Parigl al­ negli incontri dei capi di governi. Contro una eventuale aggressio- nel conflitto. Eppure attaccô, le tesi « europeiste » degli Stati U- Cosa è avvenuto nella situazione ne del ricostituito esercito tedesco, Sono dunque povere ipocrisie di- niti, i quali, all'indomani del fal-

internazionale esistente nell'agosto la Francia, ancora prima di firma- plomatiche le tendenze del governo limento della CED hanno dovuto te­ scorso, data del naufragio della re gli accordi costitutivi dell'U.E.O., Mendès-France, ieri timoroso del mere per qualche giorno la possi­ CED per l'opposizione aperta della aveva più che sufficienti garanzie: riarmo di Bonn oggi consenziente, a tHità del disfacimento della NATO, Francia ed il boicottaggio dissimu- il patto di Bruxelles del 1949 che giustificare il capovolgimento di vanno spiegate con reciproche con­ lato della Gran Bretagna, che pos- impegna Francia, Inghilterra e Be- fronte con le «garanzie» inglesi. Ep- cessioni e ricatti intervenute segre­ sa spiegare il radicale capovolgi- nelux ad aiutarsi reciprocamenre poi nulla si ricava dal bailamme di tamente fra i governi interessati mento delle rispettive posizioni in caso di aggressione tedesca; :} comunicati e di dichiarazioni ufficia- alla costituzione dell'U.E.0. e, pr in­ francesi ed inglesi? Quando cadde Trattato della N.A.T.O. che fa ob- li, che sono state emesse in merito cipalmente tra gli Stati Uniti la la CED, le incomposte grida di giu- bligo agli SJati membri, tra cui gli all'U.E.o., da cui emergano le ragio- Inghilterra'. la Frància e la Germa­ bilo dello stalinismo internazionale, Stati Uniti e il Canadà, a portare ni del cambiamento di politica e- nia. Ovviamente, non potremo, per cantante vittoria contro il « so- aiuto militare a qualsiasl membro stera operata da Londra. Perché renderci conto dei mercanteggia­ pranazionalismo » imposte dagli da chiunque attaccato; infine, il pat- mai il governo di Londra, decisa- menti e delle grassazioni che han­ Stati Uniti, dimostrarono quali e- to franco-russo del 1944, firmato a I mente contrario ad_ « impegnarsi » no costituito il contenuto dei nego­ rano gli obiettivi e le aspirazioni Mosca da De Gaulle. E scusate se m Europa <fanno ndere certe cir- ziati segreti tra queste potenze cer­ internazjonalt di Mosca. E' fin trop- è poco! Se una futura Germariia conlocuzioni della diplomazia! for- care Iumi da un documento uffl- po ovvio che l'interesse di Mosca ciale, G!i elettori hanno il diritto era, e rimane di impedire una coa- di eleggere i governi, non di sinda- lizione delle Potenze occidentali sot- p go M t lt • care il loro operato!... Ma potremo to direzione americana. Fu l'unico relfe :,enza 00 ect Ortana induttivamente, se pure con appros- dato sicuro ricavabile dall'esame simazione, scoprire il segreto mec- della questione. Ma per quale ra- Non si puô negare ai nostri ono- 93 milioni l'anno (cosl, quanto me- canismo che la diplomazia occiden- gione Francia ed Inghilterra sabo- revqJi rappresentanti la dote della no, si legge sulla Stampa del 24 di- tale ha congegnato per far mar­ tassero, apertamenta o in maniera previdenza: in mani loro, l'avvenire cem~re 1954 l. Come si vede, non ciare l'U.E.Q. Per arrivarci, dobbia­ dissimulata, il progetto di riarmo è al sicuro. soddisfatti del mensile di circa 300 mo ricostruire i motivi di conflit­ della Germania, sosténuto dagli Sta- Infatti, un progetto di Jegge in mila lire. gli onorevoli hanno pen- to che hanno opposto ne! passato ti Uniti, rimase inspiegato. E il mi- attesa d'essere approvato contern- sato. all'~vvenire: godranno di una Stati Uniti e Gran Bretagna, Fran­ stero si infitti allorchè negli incon- pla, a partire dal prossimo gennaio, pensioncma degna delle loro fatiche. cia e Germania, gli Stati Uniti e tri internazionali di Londra e Pa- la corresponsione al deputato che E, siccome praticamente il « per- tutte le potenze occidentali, perché rigi, si decise di dare vita alla U. , abbia raggmnto i 55 anni di età sonale dirigente » non si rinnova è chiaro che l'U.E.O. è una contre­ E.O. Che era successo di tanto de- e abbia dieci annr di mandato par- affatto, e sono sempre le stesse per- partita che le potenze occidenialt, terminante da _i~durr~ i governi di lamentare (o 60 anni d'età e cinque sone di tutti i parttti che girano ciascuna per motivi particolari, _Pa­ Londra e Par igi a dire «si» aile di mandato) una pensione mensile sulla scena montecitortana, si puô gano a compenso dt sostanzrose stesse richieste cui avevano oppo- di 50.000 lire aumentata di 5000 ritenere che la famosa anzianità concessioni reciproche. Quali? sto, ciascuno a modo suo un netto lire per ogni successivo anno di sarà raggiunta da tutti gli attuali Cominciamo da! conflitto tra Sta-

--•••~ «no»? mandato fino a un massimo di 150 votanti; gli onorevoli saranno a ti Uniti ed Inghilterra. Esso era Q . Come è noto, l'U.E.O. prevede mila lire mensili. Quando poi al vita funzionari pagati dallo Stato, àlimentato da due grosse questio-

. li, :1 non siamo_ più in città m_ino- la concessione della ptena sovranit_à deputato che non ha il bene di es- cioè ~a noi, dei '.luali ~i ~resum:, ni: r~conoscimento ?el governo del­ SicU a nella capitale della ~egi?_ne statale al~a Germama, e la . costi- sere rieletto, se ha meno di cinque ahirnè, che tutelmo gh interesst, la ~1~a _e c_ommerc10 Est-Ovest. Le 'l&Qle ana, a Pale1:110· Serrve ~l Gior- tuzione di uno. esercito ~~z10nal: anni di anzianità, dovrebbe perce- senza . contare ~he_, _f~cendo, pa~te pos1z10n~ d1 Londra e Washington

· del Mezzogiorno (6-12! ·. . . 1 tede~c? forte di mezzo miüone dt pire un premio di 600.000 lire, de- essenziale d:l~ athv~t? affanshc_a erano d1arr,ietra~mente opposte. Fin .• ~el solo settore dell'editizta c1- uom1m, completamente armato da stinato a crescere corrispondente- svolta da tutti I parhh, hanno ass1- da! 1950, l Ingh1lterra procedette a

~Ill!, un recente rapporto dei Vigili integrare I nella N.A.T.O .. La CED, mente se gli anni di anzianità sono curata una tangente di cui nessuno riconoscere il regime di Mao Tse­ /'1 Fuoco accusa un fabbisogno u.r- si ricorderà, fu bocciata dal parla- d" . , Alla costituzione del fondo s?prà nè potrà, mai sapere l'enti~ tung, sfidando la. disapprovazione ··a'~~te di ben quattordicimila vani mento francese propl"io per il di- 1 pti~b· . bb .1 t ta, e per tacere degli altri vantaggi del governo di Washington, che an- u1t1lbi'1· c· . . . . .1 . - t con ri u1re e mens1 men e, secon- f . 1. d . t' d 1 . . . b . . 1. 10 sta a s1gmflcare che ch1arato hmore verso I r1armo e- . . « pro essiona i » erivan 1 a pos- cora ogg1 contmua a considerare ·· en cinquantamila abitanti (il di~ci I desco. Con che cosa si spiega la do 11 progetto, 11 deputato con 9ooo sesso del mandato. 1 il governo fuggiasco di Ciang Khai­ .: ~ ce~to deg!i abitanti) risultano revisione politica' operata· ·da Pari- lire e la Cainera con 12.500: l'onere Oh, magnifica preveggenza dei no- scekh come il governo legittîmo 'Pro-vv1âti di alloggio »: gi? E' stato diffusa, dai servizi pro- complesslvo ,per l'Erario sarebbe di stri padri eoscritti! (continu.a i'l 2.a pag.}.

Sicilia « aggrottata.» « Presa nell'insieme la popolazio­

ne dei centri affollati che superano i ventimila abitanti (in Sicilia ven­ timila abitanti non sono eccessivi Per un centro rurale), arriva a 423 lllila unità con poco più d'ottanta­ ~ila vani disponibili, cio che dà un Indice medio di 4.8 per· stanza. E questa media sale a 5 nella provin­ cia di Messipa, a 5.60 · in que lia di Catania, fino al massimo di 5.80 a Caltanissetta. L'ESCAL ha un pro0

gramma di edilizia ·popolare per llei miliardi; ma che cosa sono i 16.831 vani previsti con questa spe­ aa a petto dei 240.000 che occor­ rono?

.« Intanto a Licata, uno dei Co­ :rnuni più poveri della costa meri­ -di.onale, tremila delle novemila fa­ lniglie vivono in una sola stanza. Suli'amena collina che domina la

· ~ttà, mille persone abitano case -Che in realtà sono stalle. A Modica lnille e cinquecento famiglie stanno tn ambienti che qUalsiasi ufficio d'i­ liene del centro e del nord dichia­ rerebbe inabitabili. Nelle grotte del­ la collina che guarda il centro çit­ tadino aitre decine di famiglie.

« Gli aggrottati sono una popo­ l~z~one che ha caratterisHche sue. I '17121 cardiaci, i reumatismi, il rachi­ .1iamo sono malàttie comuni, consi­ .terate corne attributi della natura 'lllnana. Una vecchia mi fece toc­ ·~e la coperta della branda su cui ~llceva per i reumatismi: era ma­ -di.da. Quando mi fermai ad osserva­ l'e ùn mulo che si trovava nell'uni­ Co Punto asciutto della grotta, m: lentli addosso lo sguardo di gente Che aspettava da me un elogio. » (La Stampa, 14-12-54)

.,,-.,.___,;;t;;_,i.: . . ,

riproducemmo, sempre dal libro­ bibbia del menzionato laudatore del regime, dati precisi che provano che Io Stato russo ricostrui a pro­ prie spese, nel dopoguerra, tutte le chiese distrutte daglj eventi bellicL La notizia che giunge, fresca fre­

sca, dalla Polonia non ci dice nulla che non sapessimo già; dietro il pa­ ravento delle opposizioni teoriche alla religione, il bastardo movi­ mento stalinista, o democratic0- popolare che sia, persegue una forcaiola politica di conserva.zione e rafforzamento della superstizione religiosa e dell'organizzazione chie­ sastica. Mentre, in Russia, Kruscev licenzia aile stampe una risoluzio­ ne del C.C. vidimata dalla sua fir­ ma, in cui si dichiara guerra (a chiacchere) contro la religione in nome della scienza; in Polonia, a Varsavia, le autorità dello Stato demo-popolare elargiscono al cat­ tolicesimo polacco nientemeno che una Accademia di teologia! Se fosse vero quanto smammano i giornali che sostengono i governi democra­ tici atlantici e il Vaticano, l'Acca­ demia di teologia po]acca avrebbe dovuto riunirsi nelle cantine di Var­ savia, corne i cristiani primitivi si riunivano nelle catacombe ... Alla inaugurazione solenne della

nuova Accademia di teologia (uno degli aspetti della. « rivoluzione » democr.atico-popo]are è, dunque, la sostituzione del sostantivo « semina­ rio » con quello di « accademia?! » erano presenti i rappresentanti del governo popo]are, i rettori dell'U­ niversità di Varsavia e di Cracovia e il rettore dell'Università cattoli­ ca ( altro esempio di lot ta antireli­

- ~iosa n di Du';llino, numerosi' doce1;­ ti degli atenei polacchi e un folto gruppo di studenti. In rappresen­ tanza dell'episcopato cattolico, il ve­ scovo di Varsavia, monsignor Wa­ claw Majewskj, « ha celebrato una messa solenne e ha rivolto alla nuo­ va scuola cattolica l 'augurio di un proficuo Iavoro al servizio della Chiesa cattolica e della Repubblica popolare polacca >i. (Unità} Ecco corne sono fatti gli stalini­

sti, i democratici popolari! Sul pia­ no teorico, risputano le risciacqua­ ture nauseanti dei principi liberal­ massoni del calibr-0 della « libera Chiesa in libero Stato ». Se poi il radicalismo fa voti, riesumano addi­ rittura le p·osizioni di Lenin at­ tuali all'epoca della lotta rivol~zio­ naria contro il semifeudalismo zari­ sta, che si imperniavano sulla for­ mula: « la religione, affare privato di fronte allo Stato ». Il disegno strategico di costrin­

gere, sui terreno rivoluzionario, lo Stato semifeudale a trattare la re­ ligione corne un affare privato, non perseguiva certamente una mera ri­ forma istituzionale, ma, al contra­ rio, mirava a separare il « potere temporale » zarista dal « potere spi­ rituale », per indebolire entrambi e abbatterli. Gli stalinisti pretendo­ no di uniformarsi, nella pratica, a tale principio. Anche se lo facesse­ ro, non cesserebbero di essere dei controrivoluzionari, perché la rivo­ luzione comunista si lascia decisa­ mente indietro la riduzione dellà re,ligione ad « affare privato », lot­ tando conseguentemente per la sop­ pressione delle cause della religio­ ne. , I falsari stalinisti, i quali in tut­

ti i campi della teoria rivoluziona­ ria. hanno devastato e compromes­ so i risultati faticosamente ottenu­ ti, pretendono di rifarsi al princi­ pio dello « affare privato » in ma­ teria di religione. Ma che fanno in pratica? Costruiscono nuovi centri di diffusione delle credenze religio­ se, aprono nuove fumerie di « oppio del popolo », e mandano i rappre­ sentanti dei loro governi a presen­ ziare aile cerimonie inaugurali; es­ sendo compreso nel loro mandaté> lo obbligo di assistere alla celebrazio­ ne delle messe propiziatrici !. .. Coloro, e purtroppo sono migliaia,

che sognano di farsi partigiàni fi­ lorussi nelle eventuali future com­ petizioni arma te tra occidente ed: 'o­ riente, sappiano che, tra le conqui­ ste « storiche » da difendere, ci sono pure le accàdemie di teologia e· le università cat\oliche · dei paesi' ·m democrazia popoh1.re. ,1

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IL PROGRA1vlN!A -.:UlVlUNl~ l '\ ,

Dietro le quinte dell della Cina e nega a Pekino il dir it- Basta qualche cifra per far corn- , · to ad essere ammesso nell'ONU. E' prendere corne la Francia·sia dispo-1 noto che la politica filo-cinese di sta a sabotare ogni piano amen- ----------------­ Londra ·viene determinata, oltre che cano di coalizione europea che non 1

dalle sollecitazioni delle Banche del- presupponga il riconoscimento defi- re, i supremi consessi della p ir a­ la City, che tendono a riannodare nitivo del predominio francese su teria capitalista di Occidente, han­ i Iegarni commerciali col mercato questo centro nevr alg ico della pro- no ricercato una soluzione di corn­ cinese, dalla ostinata politica « neu- duzione carbo-siderurgica europea. promesso. Hanno indotto, cioè, i l tralista » della India che terne un La produzione di acciaio della Sar- governo francese ad ammettere 11 rafforzamento delle influenze ame- re si avvicinà ne! 1953 ai tre mi- capitale tedesco nello sfruttamento ricane in Asia, e, in partico!are, lioni di tonnellate annue. Si tr at- de llAfr ica francese, con la par­ nel vicino Pakistan, col quale I'In- ta di un piccolo territorio di 2.567 tecipazione di altri Stati occidenta­ dia ha incandescenti contese ter- chilometri quadrati, ma che alber- li. Per or a si è alla fase dei contatti ritoriali (Cascemir). Senza conta- ga ben oltre una trentina di alti- tra emissari di banchieri francesi re che Londra si attende dalla pa- forni. E se fosse questione dell'ac- e tedeschi, ma l'affare si p reanriun­ ciûcazione dell'Asia la fine dei mo- ciaio soltanto, già la Francia avreb- cia di colossali dimensioni. Che gli vimenti partigiani nei possedirnen- be mille ragioni per rifiutarsi di Stati Unit.i manovrino dietro le ti che ancora le restano (Ma!esia, \l'iconsegnare la regione alla Ger- quinte, risulta da quanto scriveva ad esempio). Contemporaneamente, lnania. Ma la ricchezza principale un giornale pangmo, il « Paris Londra non ha mai nascosto le sue della Sarre non è I'acciaio, benchè Presse». « Si tratta di una opera­ aspirazioni ad intensificare gli scam- la siderurgia locale occupi il quin- zione in cui i principali gruppi fi­ bi commerciali con la Russia. to o il sesto posto nella graduato- nanziari di Francia e Germania do- Orbene, negli ultimi giorni, il go- · ria degli Stati europei atlantici, ma vrebbero essere rappresentati insie­

verno di Washington ha dato ine- è costituita da! carbone, la cui pro- me a quelli belgi, olandesi, italiani quivocabili prove della sua dispo- duzione superà, ne! 1952, i sedici e svizzeri. Secondo gli 'esper ti ban­ sizione ad orientarsi verso un carn- milioni di tonnellate. Se si tiene cari, il sistema dovrebbe essere il biamento di politica estera tale da conto che la Francia è afflitta da più largo possibrle, data la impor­ soddisfare la Gran Bretagna e sa- una seria scarsità di carbone che tanza dei capit ali necessari ad una nare, percià, l'annoso conflitto an- la pone in gravi condizioni di in- seria valorizzazione dei territori a­ glo-americano. Non si esagera, in- feriorità nei confronti dei produt- fricani. Nessun Paese europeo, da fatti, definendo il recente patto di- tori dell'Europa occidentale (Inghi l- solo, potrebbe bastarvi. Ed anzi, la fensivo concluso tra Stati Uniti e terra, Germania) e limita lo sv ilup- collaborazione del capitale amer i­ Ciang Khai-scekh una vittoria del- po della siderurgia nazionale, si cano è augurabile ». la dip!omazia britannica. Con esso, comprende perché lo sciovinismo In politica corne ne; rapporti so- in pratica gli Stati Uniti hanno del parlamento di Parigi, stalimstI f · 1. ' · 11

1 h · '. . . . . c1a 1, non avv1ene nu a c e non sia fatto- il primo passo verso . Il rrco- in testa, cons1~en la Sarre un lem- imposto da materiali esigenze della noscimento uffici ale della Cma, che bo della Francia. produzione e della dominazione di· Londra da te_mpo . ha efïettuato e Per le stesse r agioni che muovono classe. La dichiarata predisposizio­ raccomanda ar SUOI aHeat1. Il trat- le ingordigie dei magnati car bo-si- ne della Francia ad ammettere i tato, secondo. qua_nto nfento da Fo- der'ur gici di Parigi, il governo di capitalisti stranieri nello sfrutta­ ster Dulles Il giorno della firma, Bonn difende, a denti stretti, i suoi mento economico del Contmente prevede l'assistenza _militare al go- asseriti diritti sui terr itorio. La con- nero apparente generosità che con verno ?i Forma.sa in casa_ di_ at- tesa raggiunse, negli ultimi tempi, trast~ stranamente con !'ostinato ri­ t~cc~ cmese al l'Isol a e. quindi, a- altissimi gradi di temperatura, e si fiuto ad aprire un benchè minima z~on1 armate contra la terrafe_rma arrivà al punto chè la Francia ne- spirag!io alla penetrazione tedesca cmese. Ma, _d~ parte sua, Ciarig go ai partiti filotedeschi de(la S~r- nella Sarre, non si sp ieg a soltan­ Kha1-scek~ si_ impegna a rrnuncra- re di svolgere la loro attivita_. Chia- to con la riconosciuta impossibili­ re ad ogm az1~ne prov.ocat_ona con- 1 ro che non si trattava di una que- tà di adeguati investimenti di ca p i­ tro _la, co~ta cmese. E chiar o che! stione interna del territorio, data tale francese in Africa. La realtà al di la di ogm eufemismo , sono g l i che facilmente si ravvisano dietro , h 1•. 1

· 1

d. !l'Af · S · u · · · · ' 1 e c e 1mpero co oma e e n- tati n it i che si impegriano so- i partiti sarresi filotedeschi la [un- tt t · 1 b .. 1 1 d . . . ' , ca se en nana e, en p1u ge osa- ennemente a eporre ogm piano ga mana del Governo di Bonn. Ma, ' t t h · d i ti d' · · it t -1 di . . men e cava o c e 1 passe rme n 1 1 ~1v111c1 a c_on ro_ 1 governo I mentre maturava il p1arrn U.E.O., si I asiatici, non è stato mai cosi sgan- Pekirio e a rmunciare alla rrcon- è assrst ito ad un serrsi bi le muta- 1 h t ·

1 · lt fi · d · . 1 g era o corne ogg1: a nvo a am- quista armata ella mfluenza m mento politico del governo di Pa- . . M · T · ·

Cina. Ma è chiaro che assumere lo rigi, il quale ha restituito ai parti- meggra 11n1,Alarocco,hin hunistiat et pedr~

bbl. di · di tt t t i Il . . . . . smo ne gena c e a s a u o 1 o igo 1 impe ire a en a 1 a a ti filotedeschi sarresi li dir itto di di t i t N' · t · t · d 1 · · · d · . , . . 1par 1men o. e 1 cen n es en e es1s_tenz~ fisica del regirne on:iman- s:70Igere athvi~a elettorale. _C10 n~~ nazionalismo africano si trovano so- te in Cina, equivale a un ricono- sigriifica che 1! governo di Par ig i 1 !l'E it 1 M · . o ne g1 to e ne . arocco spagno- scimento « de facto ». E corne non abbia acconsenhto ad_ allentare la lo, ma si annidano in territori, vedere che da tale posizrone a presa sui ter r itor-io : Il pre no con- • l'

1 . . di f ti d

11 quella propria della Gran Bretagna. trollo da parte delle banche fran- · Tqua 11.te r_egiom 1tt· ronll Ier~ _ed_a

" h 1 . . . . r rpo 1 ania, sogge I a a g1uns 1- non ce c e_ un passo. . . cesi degli alhform, delle mrmere e i zione di governi perfettamente con- In. mate=ia d1 relazioni con la l delle ferro:'ne. della Sarre, r iduce trollati da Londra e da Washington.

Bussia. por, sono arnvate da Wa- questo terntono, ad onta della pre-1 shington notizie di prima m_ano_ che tesa autonomia della dieta locale, Sarebbe perlomeno azzarda_to, non armuncrano la decisione di Eisen- ad un possedimento francese. Tan- essendo documentabI!e, ar guire che hower di accettare, contra il parere to è vero che, da! 1947, la moneta i governi americano ed inglese si di una forte corrente del Pentagono. ufficiale della Sarre è il franco. astengano deliberatamente da! pren­ la tesi di Churchill della « coesisten- · Riconosciuta la pratica impossi- dere misure atte a facilitare la re­ za pacifica » con !'Oriente. La no- bilità di conciliare gli oppqst i in- pressione francese in Africa. Ma di tizia è da collegare con le dichi ara- teressi francesi e tedeschj nella Sar- certo c'è che l'aperta difesa del co­ zioni fatte da Mendès-France ne! sua recente discorso all'ONU, e pro- spettanti l'eventualità che dopo la ratifica degli accordi U.E.O., il bloc­ co occidentale, rafforzato dall 'in­ gresso della Germania riarmata nel sistema di alleanze occidentali. proponga a Mosca un negoziato tendente al raggiungimento di un e­ quilibrio tra i blocchi, cioè alla so­ spirata « distensione ». Ora non solo il Governo di Washington si è aste-· nuto dallo smentire Mendès-France ma ha dichiarato di essere d'accor­ do con lui. Il conflitto anglo-americano, corne

si vede, si conclude con il prevale­ re delle posizioni britanniche. Se poi si considera che, nelle ultime settimane, il p:fesidente degli U.S.A. ha adottato misure che facilitano le importazioni dagli Stati europei, si comprende corne Londra possa ritenersi soddisfatta. Ma se Londra, che all'epoca della battaglia per la ,CED sornionamente fu con su an­ iicedisti e quindi contra il Dipar­ rl.!nento di Stato, oggi muta parere eé:. accetta il riarmo tedesco, indu­ cendo la Francia· a fare altrettan­ t.,; se, d'altra parte, gli Stati Uniti, i quali fino ad ieri hanno condot­ eo l'opposizione internazionale con­ tro la Cina « comunista » e quindi .contro la politica cinese di Londra,

.· oggi si avvicinano di molto al pun­ to di vista britannico; non si deve vedere tra le due rispettive inver­ sioni di posiztoni. un rapporta cau­ sale? Si, certamente. E lo stesso di­ scorso vale per l'ammorbidimento delle maniere americane verso la Russia. I cugini ang!osassoni trat­ tano i loro affari in contanti.

O. E. O.: 1 gangsters imperJallstl a nozze

Un altro fatto nuovo, avvenuto questa volta nelle relazioni tra Francia e Germania, ha accompa­ gnato il varo dell'U.E.O. Crediamo di aver dimostrato a sufflcienza che l'opposizione al riarmo tedesco non è Imposte al Governo di Parigi dal ... timore del rîarmo. Quello che la Francia terne di p'erdere, a segui­ to della elevazione della Germania a Stato sovrano debitamente arma­ to, è l'annessione di fatto della Sar­ re. Non è affatto una preda parage­ nabile a Briga e Tenda, il bacino industriale della Sarre!

(continua dalla J.a pag.)

d e • 1 cati di Russia, di Cina, delle demo- crazie popolari. Accetteranno la Russia e la Cina 1 s t e n s I o n e , ::1 '::::::::i:b.::':,;::1\: ·:::·;::;~'.

sters imperialistici, pervenuti alla rego!azione dei conti e delle con­ troversie intestine per fronteggia­ re, tutti unit i, le resistenze della classe lavoratrice mondiale e r in-

a lorria lismo francese svolta dall'im- l'imperialismo occidentale. L'obiet­

tivo principale, lo scopo essenziale, della nuova coalizione interna­ ziona!e è costituito dalla messa a punto di un meccanismo economi- serrarla in una più spietata t r ap­ co-pol itico che dovrà permettere a- po]a di ferro? Accetteranno, le po­ gli associati imper ia lismi di serrare tenze che si spacciano per baluardi le fila della classe borghese domi- .del socialismo, di gettare in pasto nante, di stringere in un cerchio agli imperialisti occidentali, che già di ferro gli sfruttati di tre conti- dispqngono dispoticamente dei pro­ nenti, di imprimere un più veloce letari di razza bianca e nera, le ritmo all'accumulazione del capi- enormi masse contadine e proleta­ tale. rie di razza gialla? Accetteranno di Il presidente Eisenhower non ha vieppiù rafforzare il Leviathan a­

annunciato recentemente che il con- mericano, ricavandone un contin­ flitto tra Occidente e Oriente po- gente vantaggio politico? Nel lim­ trà trasferirsi, ne] prossimo futuro, minenza della ratifica dell'U.E.O., il da! terreno degli scontri militari pe- governo di Mosca minaccia di muo­ riferici (e intendeva alludere alla vere il cie!o e la terra contra gli Grecia, alla Corea, all'Indocina) su occidentali. Ma già altra volta lo quello economico? r, che significa, abbiamo visto passare dalle più vee­ ne lla bocca dei Mendès-France dei menti minacce a insuperate forme· Churchill e degli Eisenhower , la di intima cooperazione con Wa­ proposta di arrivare ad un « modus shington e Londra, cooperazione vivendi » con la Russia, dopa la ra- suggellata da fiumi di sangue dei tifica de!l'U.E.O.? Dato che la even- proletari russi, condotti prima alla tuale probabile imesa tra Oriente guerr~ con Hitler, poi alla lotta con­ ed Occidente porterebbe, corne da tro Hitler, a fianco delle democr a­ tempo si affannano a predicare il zie anglo-sassoni. Governo di Mosca e i suoi seguaci, Il feroce capitalismo russo non ad una intensificazione degli scam- puè rinnegare se stesso; continui bi commerciali Est-Ovest, il piano nella « opposizione » all'America, o occidentale ·non puô mir are ad al-1 passt alla sospirata attuazione del­ tro che ad estendere la immensa ri- la « distensione », sarà spinto, in o­ serva di caccia dell'imperialismo cc- gni casa, da esigenze di rivalità im­ cidentale, fino ad includervi i mer- peria!istica.

perialismo americano in Asia, co­ rne ne! caso della guerra d'Indo­ ci na, contrasta con I'agnost icismo del governo di Washington in me­ rito aile profonde agitazioni susci­ tate nell'Africa del Nord da! nazio­ nalismo arabo. I motivi che deter­ minano tale !inea di condotta sono intuitivi, se si considera che le con­ cessioni più importanti per la col­ tivazione di pozzi petroliferi che le gigantesche compagnie petroli­ fere americane si sono accaparr a­ te a!l'estero, anche in associazione con i trust inglesi, gravitano nella estesa zona degli Stati arabi del Medio oriente. La imprescindibile esigenza di tenersi buoni i governi arabi, che a loro volta non posso­ no recidere i legami che li unisco­ no al generalizzato movimento in­ dipendentista in atto nell'Africa del Nord, impedisce, più che tutte le ipocrite ideologie anticolonialiste sciorinate da! Dipartimento di Sta­ to, che il governo deg li Stati Uniti possa prendere aperta posizrone contro g li infuocati nazionalismi che minano la potenza francese in Marocco, in A!geria, in Tunisia. La Francia risente acutamente del

rnancato appogg io americano, che in Asia, gli è valsa la conservazione di almeno 'metà dell'Indocina. La compartecipazione del capitale a­ mericano al progettato Pool finan­ ziario delle sei Naz ioni europee per lo sfruttamento dei territori africa- ni francesi, che viene invocata dal­ la stampa parigina, costituirebbe, in sostanza, un rafforzamento delle po­ sizioni di predominio che la Fran­ cia vede pericolare in Africa. Evi­ dentemente, aitre a rappresentare una contropartita concessa alla Ger- . mania in cambio della rassegnazio- 1 La discussione alla Camera [rtin­ ne tedesca alla perdita della Sar- cese ha messo in luce, se non ai­ re, la chiamata del capitale euro- iro, che casa valgano la volontà - americano in Africa, equivarrebbe o meglio le velleità ~ e i desideri ad un sostanziale rigetto di tutte del singolo (non parliamo poi della le riven_dicaz_ioni indipendentistiche 1 « sovranità popolare ») di fronte ai del nazion al ismo arabo e sotto i l patent,. mteress1, di natura mterna­ pretesto di una sort a di i~ternazio- zionale, che agiscono came giga1tte­ n~lizzazione della gestione =. schi campi. magn_etici sulla politica rma, perpetuerebbe la dominazio- di tutti gl1 Stati borghesi. Solo i ne coloniale della Francia. gonzi potevano credere che, dopa

aver detto « no » per un residuo di resistenze « sezionali », l'Assemblea non avrebbe detto «si», con pochi voti di maggioranza per salvare la faccia, di fronte alla tacita pressione di quei campi di forza.

Cosi, un poco alla volta, si rendo­ no visibili. attraverso i loro r isul­ tati, i segreti mercanteggiamenti che i governi di Inghilterra, Francia Germania, e degli Stati Uniti hanno condotto, non escludendo g!i altri membri della costituenda Unione europea occidentale, per arrivare ag l i accord! di Londra e di Parigi. E' chiaro che la concessione della sovranità alla Germania, la sua in­ clusione nel Patta atlantico, la co­ stituzione di un esercito nazionale tedesco, sono soltanto un risultato della ribadita santa allean.za del-

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' s t E l t r ~ ~ C f Fine

Lo imponevano non soltanto i campi di forza americano e ingle­ se: era per l.o,meno buffo che' l'As­ semblea scendesse nel cosiddetto patetico del ricordo di Arminio, del­ la triplice batosta subita ad opera degli eserciti tedeschi, quando la collaborazione tedesco-francese è già in pieno sviluppo, e si legge,

LA SPARTIZIONE HITLERO-STALINIANA DELL' EUROPA Gli storici su ordinazione e i ca­

gliostri versipelli della stalinismo, ricostruendo la storia « a posterio­ ri», sono sempre pronti a racconta­ re il mirabile doppiogioco che la Russia avrebbe esperito, accordan­ dosi con la Germania nazista. Del resto, che potrebbero fare se non spacciare la ridicola panzana che il governo di Stalin mirava, firmando il patto russo-tedesco, a... distrug­ gere il nazismo? Essi non possono ovviamente guardare in faccia la realtà. Cià non toglie che il patto russo tedesco dell'agosto 1939 diede il via alla seconda guerra mondiale, e costitui il presupposto diplomati­ co della spartizione dell'Europa ne!le zone di influenza russa e te­ desca. Sono noti gli avvenimenti che seguirono la firma del patta. Il 1.o settembre le truppe tedesche in­ vasero la Polonia; .il 3 Gran Breta­ gna e Francia, seguite dall'Unione Sud-Africana e 'dal Canadà, dichia­ rarono guerra alla Germania; il 17, cioè otto giorni dopo l'inizio della battaglia decisiva per Varsavia, le truppe di Stalin invadevano da est la Polonia. Presa di fronte e aile spalle dalle armate tedesche e rus­ se, la Polonia veniva rapidamente sconfitta e , spartita dagli invasori. Negli stessi gill.rni la Russia costrin­ se le repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia, Lituania) a firmare patti che le garantivano diritti di parzia­ le occupazione. La Finlandia che rifiutô di sottostare ad analogo re­ gime fu invasa dalle truppe russe piegata e costretta a cedere all~ Russia l'itsmo di Carelia e l'uso della penisola di Hango. L'anno 1940 vide i pieni risultati

dell'intesa di guerra russo-tedesca. Nella primavera, le armate hitleria­ ne occuparono la Danimarca e la Norvegia (aprile), l'Olanda e il Bel­ gio (maggio), costrinsero gli ingle­ si ad imbarcarsi a Dunquerque e piegarono la Francia (giugno). Suc­ cessivamente, si sviluppava l'azio­ ne Jedesca ad Est: la Bulgaria fu occupata nel marzo 1941, la Roma­ nia nell'ottobre ; nei Balcani, la

( continuu,wne dal numero prece dente)

guerra iniziata da Mussolini contr•J la Grecia nell'ottobre 1940, fu con­ dotta a termine, nel maggio dell'an­ no successivo, per l'intervento dei tedeschi. La Grecia veniva intera­ mente occupata, seguendo di qual­ che settimana il destino della Ju­ goslavia, sgominata nello spazio di una decina di giorni dai colpi mici­ diali della « guerra-lampo ». Mentre il. fascismo hitleriano, avendo le spalle guardate dall 'alleato russo, faceva preda a Nord e a Sud, ad Est e ad 'Ovest, assoggettando pra­ ticamente l'intera Europa continen­ tale alla durissima dittatura della « Gestapo » e delle S.S., non meno fruttuosamente la Russia stalinia­ na rapinava a man salva nella zo­ na di influenza che la Germania ~a­ zista le aveva riconosciuta. La Li­ tuania, la Lettonia, l'Estonia furo­ no incorporate nell'URSS; la Bessa­ rabia e la Bucovina settentrionale, tolte alla Romania, costituirono la Repubblica sovietica di Moldavia. Della spartizione della Polonia e delle annessioni a danno della Fin­ landia si è già detto. La rottura fra Germania e Russia avvenne· poi per l'impossibilità di conciliare gli appetiti imperialistici dei due: non per altro (vedasi l'incontro di Ber!ino e le richieste di Mosca). La propaganda staliniana ama

diffondersi sulle gloriose imprese guerresche che la Russia condusse dopo il fatale 22 giugno 1941, data data dell'attacco di Hitler alla ex alleata Russia. In materia la stam­ pa aulica stalinista abbonda di o­ meriche esaltazioni del valore e dell'eroismo russo. E' innegabile che Mosca reagi in maniera furibonda al tradimento tedesco. E lo potette, perchè fu involontariamente favo­ rita dalla politica di be11tiale op­ pressione e di sterminio che i nazi­ sti condussero nei territori russi oc­ cupati, provocando. in tal modo l'o­ dio delle popolazioni, che sfociô nel partigianismo, e permettendo al go­ verno è al partito stalinista di in-

vocare l'unione nazionale contra lo invasore. Su tale capovolgimento dei rapporti russo-tedeschi, tutte le « Unità » del mondo sono fe!icissime di comporre inni. Ma su crà che accadde prima del 22 giugno 1941, esse preferiscono trattenersi po­ co, e si capisce il perchè. Gli è che questa data concluse il bienna­ le predominio russo-tedesco nazi­ stalinista, sull'Europa, che, ~ualun­ que interpretal!:ione si dia al fatto ebbe, per l'atterramento dell~ Francia e il temporaneo isolamen­ to della Gran Bretagna, due soli pa­ droni: Hitler e Sta!in. E allora si comprende quale fon­

damento avessero le mostruose ac­ cuse che l'ex menscevico Viscinskj lanciava addosso ai vecchi capi bol­ scevichi che i traditori sta!iniani gli gettavano in pasto. Agenti hitle­ riani furono, quelli si, i capi dei partiti comunisti asserviti al gaver­ no di Mosca, i quali, finchè il nazi­ smo e lo stalinismo rimasero ,;ittrup­ pati e insieme si spartirono l'Eu­ ropa, si mantennero neutrali nella lotta scoppiata tra gli occupanti na­ zifascisti e i partigiani dei partiti democratici-antifascisti. Non che si voglia revocare la posizione di as­ soluto rifiuto, e di schifo, del cosid­ detto mondo !iber.o della democra­ zia parlamentare, ma solo per se­ guire per un momento lo stesso mo­ do di ragionare degli stalinisti, bi­ sogna pur dire che mentre il gen. De Gaulle, emigrato in lnghilterra, organizzava, fin dall'ottobre 1940, la cosiddetta Resistenza all'occupan­ te tedesco, Thorez esaltava la guer­ ra russo-tedesca. Solo all'indomani dello scoppio della guerra tra le al­ leate Germania e Russia, Thorez di­ venterà arnica e socio di De Gaul­ le! Prima agenti hitleriani, poi tu­ riferari della democrazia ... Ad onta dei processi e delle fu­

cilazioni, ordinate da Stalin ed ese­ guite dal boja Viscinskj, la distru­ zione dell'opposizione intérna allo stalinismo, non fu altro che l'aspet-

to russo della marcia mondiale del totalitarismo e della preparazione del seconda massacra imperialista. L'attuale Stato totalitario russo non poteva che fondarsi sulla estirpa­ zione di ogni opposizione interna, specialmente in quanto essa si rife­ riva al movimento rivoluzionario comunista che !o stalinismo aveva arrestato e capovolto. La nessuna credenza che abbia­

mo nelle pretese éapacità dei « grandi » uomini di f~mzionare. co­ rne motori della stona, non c1 e­ sime dal detestare, anche personal­ mente i nemici del comunismo. Vi­ scinskj è morto, com'era vissuto. Fra menzogne convenzionali ed i­ pocriti formalismi si svolse il film macabro della sua vita di funzio­ nario della Stato sovietico, di riem­ pitôre delle fosse comuni di Stalin; fra le fredde e protocollari cerimo­ nie della industrializzazione propa­ gandistica tlel cadavere « illustre », si è concluso il suo tragitto post­ mortale, da! marciapiede di Park Avenue, a New York, ove ve lo in­ chiodava un repentino attacco car­ diaco, fino alle feticistiche mura del Cremlino, nel cui spessore hanno depositato, con barbatico rito, le sue ceneri. Era un onorato boja messo in pensione, remunerato dei servizi resi ai padroni con cariche diplomatiche. L'ironia della sorte ha voluto che tirasse le cuoia pro­ prio a New York, nel ba!uardo del­ la democrazia, per la qua!e aveva combattuto da menscevico. Da gio­ vane, contra il bolscevismo, aveva auspicato l'avvento in Russia della democrazia parlamentare, e solo rinnegà la democrazia per la ditta­ tura, quando fu ben certo che non era più in piedi la dittatura del proletariato, fondata da Lenin e dai bolscevichi, ma staV'a prendendo il sopravvento la dittatura capitalista di Stalin. Di quanti Viscinskj sono pieni i partiti comunisti odierni! Come tutti i boja, è morto spargen­ do puzzo di carneficina e di sangue. Chi poteva commuoversene?

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per esempio su 24 Ore, che il grup­ po francese Sidechar ha acquistato nell'estate scorsa la maggioranza delle azioni di una miniera della Ruhr con l'intesa che i circa 15 mi­ liardi di franchi versati ai proprie­ tari, eredi Flich, venissero impiega­ ti da questi ( « e in generale dal ca­ pitalismo tedesco ») all'acquisto di partecipazioni azionarie in imprese francesi, specie nel campo aeronau­ tico ( i 15 miliardi sono stati anti­ cipati dalla Stato francese; figurar­ si se avrebbe voluto perderli ... ), e si parla già, da parte francese, di investimenti in acciaierie tedesche e, da parte tedesca, in imprese ae­ ronautiche da impiantare nell'Afri­ ca del Nord e nella Francia del Sud, e nelle stesse industrie chimica e automobilistica.

D'altra parte, non è forse trape­ lato che il vero cemento dell'oppo• sizione (per modo di dire) a Men-­ dès-France era costituito dalla rea­ zione suscitata in certi gruppi indu­ striali dai provvedimenti antialcoo­ lici del Governo, appunto in nome di questi insignito della Bidon d'O­ nore dei lattai del Minneso,ta? Pres­ sioni grandi e piccole, tacite e a­ perte, hanno fatto il voto, come sempre. Nulla di nuovo; ma utile da ricordare. Quanta agli stalinia­ ni, non hanno trovato di meglio - com'era naturale, per gli eredi del-· lo sciovinismo francese - che con­ fondere i propri voti con quello dei sognatori del fantasma della « gran• deur de la France », la cui rinno•· vata baldanza è uno dei pochi frutti di cui passa vantarsi il « progressi• sta » uomo-nuovo, Mendès. La stessa incertezza del vota ri­

flette perà l'azione anche di altri campi magnetici: quelli della pacifi· cazione Est-Ovest e della riapertura. • degli scambi fra una parte e l'c,ltra della famosa Cortina di Ferro. Giac• chè l,luesta tendenza all'accordo è reale came sono reali gli interessf che hanno presieduto al vota posi­ tiva sull'Unione Europea, e non li contraddice: in campo d'affari, non c'è mai nulla di contraddittorio! I primi a saperlo sono gli staliniani, oggi agitanti lo spettr<Y di un con­ flitto prossimo - pur sapendo be•· nissimo che si naviga a tutto vapo• re verso l'abbraccio. (Non parla anche il Pontefice di « pacifi.ca coe·· sisténza »?). Si capisce percià anche la caduta

in disgrazia definitiva dei Dedjer e dei Gil~ jugoslavi, troppo penco• lanti verso le democrazie occiden­ tali nel momento in cui, per alcuni Paesi, si profila la grande e fertile occasione di far da « onesti sensali » ai commerci fra i pacifici conviventf di domani, e di mantenere quindi traducendola in soldoni una posizio• ne di cosiddetta equidi8tanza dai non mena cosiddetti estremi. Tito e seguaci (si veda Risorgimento So-· cialista per l'ltalia) sono oggi i piitc fedeli seguaci di quella teoria della coesistenza pacifica (unica « soluzio­ ne ... che possa evitare ai popoli df tutto il mondo le terrificanti distrrv Zioni della guerra atomica », come' scrive il suddetto organo) che aià fu di Stalin, a. ulteriore riprova: che nessuno era ed è più stcdinilta: di qu.esti « sociali8ti-in-u.n-solo-pae-- 1e » bruciati in effigie come eretïei. Tutto sommato, i mercanti noTf

hanno dunque ragione di lamentarsi degli scariri affari di Natale e CIY podanno: il 1955 è loro!

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IL PROGRAMMA CGMl,'NIST.A 3 -------------------

RUSSIA e RIVOLUZIONE nella TEORIA MARXISTA (Rapporto alla riunione interfederale di Bologna)

popolazione delle campagne in in quanto la f orza deL capitale è lotta per scrollarsi di dosso la da noi ancora in germe ... servitù delle gleba: ma il centro Tutte queste considerazioni do­ di una tale rivoluzione sono sta- vrebbero condurre, corne presso te le città e le grandi capitali, la molti scrittori politici russi con­ forza trascinatrice, il cervelle ed dussero, a dire che non è anco­ il braccio anche della rivoluzione ra il tempo di una lotta .di classe è stata la borghesia urbana, il proletaria, e che saranno i con­ classico terzo stato; padroni di tadini a fare la rivoluzione costi­ manifatture, borghesi, mercanti, tuzionale e liberale: questa diffe­ bottegai, e con esse funzionari, rirà da quelle di accidente perehè intellettuali, studenti, professio- muoverà dalle campagne, non nisti: 'dietro queste categorie, ma dalle città industriali. Perchè, i­ ben presto in prima fila, verran- noltre, e corne già accennato, vi no i lavoratori salariati dei su- è ancora un'altra grande assen­ burbii ove si vanno impiantando te: la classe " artigiana » delle le grandi aziende moderne. 1 città con le sue imponenti corpo- Le obiezioni di cui si ha piene razioni, classe che in Italia, F'ian­

le orecchie a proposito della Rus- dre, Francia, Germania, contese sia non sono recenti, e sono ai nobili il p<>tere e l'amminist­ sernpre quelle di Tktschoff ad En- zione pubblica dei comuni e del gels: da noi non vi è proletaria- cantado, classe cho sciolta dalla to urbano ... noi non abbiamo nep- rivoluzione dai vincoli corporati­ pure borghesia ... i nostri lavora- vi si scompose ne! settore capita­ tort sono agricoltori e corne tali lista e in quello salariato, in am­ non proletarii, ma proprietarii... bo i casi avanzando decisa verso essi dovranno lottare soltanto le nosizioni sovversive del contro la forza politica, Io Stato... tempo.

Segue: Parte I.

HIYOLUZIONE EUROPEA ED AREA "GRANDE SLAYA,,

che per quelle socialiste - immi- Qui si ripete il deciso teorema: nenza di una rivoluzione Iibera- « Nessurui rivoluzione puà nella le contro lo zarismo - era stato Europa occidentale vincere defi­ aggiunto il terzo tema, che En- nitivamente, finchè le sussiste ac­ gels pone allo studio: possibile canto l'odierno Stato russo. Ma la saldatura in Russia tra sopravvi- Germania è il suo più prossimo venze di comunismo primitivo e vicino, alla Germania spetta dun­ avvento del socialismo proletario que il primo urto dell'esercito moderno. della reaziono russa. La caduta Al 1875 la saldatura appare an- della Stato russo, la dissoluzione 22 C di E I Il I cora possibile sotto quel ripe- dell'impero russo è una delle pri- • Onsegna I nge S SU e tuto SE. AI 1894 questa alternati- me condizioni della vittoria del

· va positiva appare meno proba- proletariato tedesco ». bile, per lo sviluppo del capita- L'avverbio definitivamente è lismo ( dichiarato pure inf erno stato posto da Engels pensando

Avete ascoltato, nell'advoca-1 capitalista) in Russia. Engels lo alla vittoria momentanea della tiis diaboli che parlè in fine del- afferma. Comune di Par igi. Dietro la terza 1~ precedente puntata, un prin- Oggi 1954 l'alternativa è scom- repubblica erano i · prussiani di c1pe del foro storico. Vana sareb- parsa, perchè è scomparsa la Bismark, dietro questi i cosacchi be la speranza di rispondergli « condizione necessaria ». Lo sta- di Alessandro. Caduto nel 1917 c.on un rigido e mistico enuncia- to zarista è stato distrutto e di- lo stato russo, sorse la Comune re canoni di fede. Tagliare il sintegrato totalmente. Gli stati di Berlino alla fine del 1918; il c?rdone ombelicale che lega alla capitalisti sorio solidamente al po- boia di allora, noto a noi, non r1voluzione borghese la: rivoluzio- tere in tutto l'Occidente. lo noteva essere ad Engels; la de­ ne proletaria, perchè questa vi- Se avessimo accorciato o addi- gerierata socialdemocrazia tradi­ v_a da sola, non è operazione che rittura saltato il capitalismo l'o- trice. Il tagliatore di garretti di s~ fa nella « coscienza » del par- racolo marxista sarebbe chiara- oggi è l'ondata dell'opportunismo htante politico: la fa la storia, mente in difetto. Non abbiamo stalinista. Il capitale governa la e dipende dai Iuoghi e dai tempi accorciato un accidente. Europa, Europa, il proletariato serve e la vitalità della figlia, e la tem- non Russia, in tutto difetto. giace. Abbiamo cosi fatto raffred- Pestiva morte della madre: che dare il caldo cadavere dello zar non riesca == ne_l t~ntat_iv? di 23 L' improba fatica giustiziato. S~tumo, _di mangiarsi _lm 1 fi- ' Ed aitre parole formidabili, an- gh per evitare la successione. Nel C 11 f · 1894 F d . ticipate 42 anni ,, Ma questa ro- che la moglie Rea il fece fesso, 0 a pre azwne_ : ' . e enc_o vina (dello Stato russo) non de- . . facendogli· ingurgitare grossi· Engels vuole quasi giustificare 11 l t t . d 1 di Invece, e non per Il primo

t d 1 · 1 · ve asso u amen e ventre a 1 Tk h ff 1 t · · ' sassi avvolti da sugo di porno- poco appor o . e marxismo c assi. f . t atsc o ne racciare le lmee doro co alle questioni russe. uorr, quan unquel una_ ffguerra le- di questa rivoluzione dei contadi-

" · . . . ,, L'ultimo articolo: "Case so- steri;i_a passa mo to a r~ttar a. ni non si limita a parle i traguar- Il nostro avversario, cm ~bbrn- ciali della Russia » apparso egual- Nell int_erno della st~s~o ImJ?er_o di liberali delle rivoluzioni bor­ :~ fatta la co_nce~s10ne _di un~ mente in apuscolo separato ne] russo vi sono elementi, 1 quali vi- ghesi di occidente, ma dà ad esse no1arezza _da lm coi propn _mezz1 1875, non poteva vemre ristam- gorosamente lavorano alla sua ro- un contenuto sociale, socialista. In~ r~ggmn_ta, e che attmgere pato senza una più o mena am- vma "· . . " E' chiaro che la condizione S ai gh convi!me, v~oJe farla alla pia appendice. La questione per Con questa affe:mazwne andia- dei contadini russi dopo la eman­ teaturno, tagliare lm il co~done a il futuro delle comunità agricole mo. a bandiere spiegate con~ro la cipazione (Engels a un certo pun- mpo opportuno e fare 11_ nad? russe preoccupa sempre più i rus- tesi ch~ matenahs~o s~onco e to scrive) è divenuta insoppor­ :alla parye sua cantando 11 mi- si che si curano dell'avvenire eco- latta di ~lasse. cessmo _di valere tabile, e che già per questo si ';rere all es:3ngue_ cadavere b_am- nomico del loro paese. Tra i so- j alle frontlere di Moscovi~. Engels avvicina in Russia una rivoluzio­ bi~o 9-ella r ivoluzionecomunista. cialisti russi la lettera da me ci- passa _ad el~ncare questi nemi~i ne. La domanda è soltanto; quale 0:h nspondere1:10 a dovere, e un tata di Marx ha avuto le più mterm. Egli parte <;fa1 polacchi, puè essere, quale sarà il r isul­ giorno faremo Il nodo ~alla par- svariate interpretazioni. Ancora c~e sono :lf conati di una rrvolu- tato di questa rivoluzione? Dire te nostra, ma la soluzrone non di recente parecchie volte mi zrone nazionale e borghese. Sug- 1 h . · 1 · · 1 sa · · 1- · d " ti ~ t · ff .1 1 c e sara una rrvo uzione socia e ra quella di tag tare n01, o- venne chiesto da russi che abi ges rvamen e si a erma 1 ega- . t t 1 . . · v d - · 1 · p . . e una au o ogia: ogm vera rrvo- Unque comunque e quan ocum- tano in Russia O all'estero di me tra rrvo ta m oloma e rrvo- 1 . . . 1 ·. ociale q · t 1 · i) 1 , 1 · . E h . 1 uzione e una nvo uzione s , a ue (~n un momen ° qua siasi • ! esprimere la mia opinione su 1;1-zione m u~opa, a~c e rrvo u- perchè porta al potere una nuo- lla cieca. questo problema. lo mi vi sono ri- ZJQne proletana( tesi tanto c_ara va classe e permette a questa di Il campo russo è un caso ara- fiutato a lungo, poichè so troppo a M_arx) 1812· N~poleone primo plasmare la società a sua imma­

~ai cruciale di questo duro con- bene corne siano insufficienti le tradisce 18: Pol~ma tr~ttando la gine. Ma egli vuol dire che sarà ~tto. Noi, che non pretendiamo mie nozioni sui particolari della pace col_ vmto ::ir: e si co_ns_acr~ una rivoluzione socialista che in­

di lavorare materiale originario, condizione economica della Rus- (oh gemo!) ~gh i~fernah iddii trodurrà in Russia la fo~ma so­ e _costruire dalla base alla sorn- sia; corne posso io preparare il della contror ivoluzione. 1830 . e ciale a cui aspira il socialismo tn.ità un trattato da biblioteca, ma terzo volume del « Capitale "• ed lB4&. Fa altret~anto la_ monar:::hi_a dell'Europa occidentale· ancor facciamo opera di parte avven- inoltre studiare la veramente co- " borghese " di Francia, e cad_ra. prima che noi dell'occid~nte riu­ t~ndoci in tutte le direzioni, ab- lossale letteratura in cui la vec- 1848· Altrettant'? la repubblica sciamo ad ottenerla (presto! una .1amo iniziato il confronta con il chia Russia, corne Marx amava borghesE;, e cadra. 1855. (pace ~o- gran tessera cominformista per r1al1ineamento di quanto l'arma- dire, raccoglie innanzi alla sua po la. Cnmea)_ e 1863 (i~sur~ezio- Î'anno nuovo al signor Tkat­ Inentario di partito contiene, nel- morte il suo inventario? Ora la ne d~ Varsav~a). 'I'radisce 1 po- schoff!) e questo in condizioni so­ l~ fase Marx-Engels, e siamo ristampa delle « Cose sociali del- lacchi anc~e 11 secondo lmp~ro, ciali in cui proletariato e borghe­ funti, utilizzando questo arsena- la Russia » è desiderata urgente- che cr?llera a Sedan. 1~75. ~ au: sia si presentano solo in forma e, alla finale r iserva di cospi- mente, e questa circostanza mi tore vi~ra :in ceff~ne ai radicali sporadica e nei niù bassi gradi di eue e _ben conserv8;te munizioni: costringe, per dilucida~e quel borg):le~i _di Francia ~el tempo, sviluppo. E quèsto deve essere lo scntto di Federico Engels su vecchio articolo, a cornprere del- che ~stitmscono la storica a~lean- possibile perchè i russi sono, per '' Case Sociali della Russia ». le ricerche per t~arre dal~a corn- za di revanc~e con la RussI8;, fi- cosl dire, il popolo eletto del so- Tale scritto risale al 1875 e fu parata investigazione stonca del- no da altora; quella ~he dur,o fi- cialismo e possiedono l'artel e la

allora preparato di intes~ con l'odierna ~ondizione econol!lic:3 no a! 19_14 e ch~, vedi caso, e un proprietà comunista del terreno». lo!:arx e facendo base su una sua della Russia, alcune conclusioni, prunto insanabile non sedato an- Siamo dunque al punto in cui Celeb~e lettera in risoosta ai que- Queste non sono esplicitamen- co~. . occorre l'analisi di questa forma Siti russi. Engels lÔ r ipubbl icô te favorevoli al grande avvenire a occorre vemre al n?~leo del sociale del comunismo di villag­ ne1 1894 e senti il bisogno di do- delle comunità russe; d'altra par- ro:le~a: ~orZf: ? .classi mtern.~ gio del mir e dobbiamo con En­ tar10 di una appendice della più te cercano di stabilire che la so- 1 ussia c. e si evano contro 1 gel~ discute~ne. irande importanza. Le risposte luz~on,e ch': si_ appros~ima. della potere degli Zar. Per ciè fare dovremo per un del marxisme alle domande sul società capitaltsta nell Occidente, momento lasciare la schematizza- futur0 sono sempre alternative. porterà pure la Russia nella con- 2 ~ Q d • 1 d Il R · zione delle classi sociali nella Contengono un se. Se voi cani dizione di ra~cor~iar<; notev~l- 4. Ua ro SOCla e e a USSla Russia del tempo di Engels e borghesi andrete all'inferno ,sarà mente la s?a in~vi~abile marcia tornare a stadii molto più re- Per via di dittatura e terrore, attraverso il capitalismo ». " Certamen~e la ma~s~ del po- moti. Ma prima vediamo, col te- non di legalità e pace. Le cer- Londra, 3 gennaio 1894. polo russo, ~ contadim, h~nn~ sto, da quando questa questione te:zze sono quelle negative: se il II risultato che qui l'autore an- tetrame~te v~ssuto da s~coh, ?-1 è stata elevata. Proietariato sarà tanto coglione ticipa si troverà svolto a fonda generazi<_>ne . m generazione, .m « La proprietà comunista dei da voler costruire il socialismo nella Appendice: per ora segui- un~ s~ecie di p~lude senza stona, contadini russi venne scopeTta Per via pacifica e costituzionale, remo lo scritto nella redazone del ~ 1 umco cambiamento che _forse nell'anno 1845 dal prussiano Hax­ ~lora sarà fregato. E cosi in tut- 1875. Engels, dopo aver esclusa mterruppe ques~a vuot~ ~sisten- thausen, consigliere governativo, ti .ili esempi, e in questo per dalla stampa in opuscolo la parte za consistette m parzi_all som- corne cosa meravigliosa, e fu 11?1 famoso: la Russia abbrevie- personale della sua polemica di mosse ~en~a frutto ed m nu?v~ strombazzata per tutto il mondo, ~ il cammino al comunismo SE allora col russo Tkatschoff di ten- oppressiom da parte della nobilta quantunque Haxthausen ne a­ ~1 sarà la rivoluzione proletaria denza bakuniniana, prende ovvia- e del governo. . . vrebbe potuto trov~re dei rE:5ti ,in Europa. mente le masse dalla prima delle « A questa mancanza d1 storia, pure nella sua patna westfahca . AUora non crediamo con fede tesi marxiste sulla funzione poli- lo stesso governo russo ha posto e auantunque corne impiegato go­ lllconcussa nella immancabile ri- tica della Russia in Europa. Sia fine (1861) con la non più a lun- vernativo fosse perfino in obbligo ~lUzione proletaria? Solito modo consentito ancora citare: « Lo go differibile soppressione della di conoscerli bene. Solo da Hax-

Porre la cosa! La diciamo in svolgersi degli avvenimenti in servitù e l'esonero dall'obbligo thausen apprese lo Herzen (uno bento passi immancabile, sulla Russia è della più grande impor- del lavoro tributari~ - una misu- dei primi liberali antizaristi rus- 1,llse di una ipotesi comune al- tanza per la classe operaia tede- ~~ la quale fu apphcata con ma- si), pure proprietario russo, che 111"'7ersario: che continui lo svi- sca. L'esistente impero russo for- m tanto astute che essa conduce i suoi contadini possedevano la iJ.Ppo delle forze produttive nell_e ma l'ultima. grande riserva di 1~ i:naggioranz:i, ta~t? dE;i conta- t~rra in comune, e_ne prese occa: t~~ e entro l'involucro cap1_- t~tta la reaz~~me dell'Europa oc- d~m quanto de~ ~ob~h a s1cura ro- s10~e per porre_ d1 front~, 9uah se lSt~, che in tal caso dovr~ c1dentale. C10 appa~ve, aperta- vma. __ Le cond~z10m st~se, nelle ven apporW:to~1 . del soc~a~1smo, CO Ol>J?iare. Ma ogni previsione e mente nel 1848-49. Po1che la Ger- quah 11 contadmo r1:1sso e costret- quali comumsti, 1 contad1m rus­ r ndi_zionata. Tutti gli antichi o- mania trascurè> nel 1848 di far in- tq a vivere, lo tra~cmano nel mo- si agli operai dell'Europa occi- aco~1 si leggevano in due modi: sorgere la Polonia e di occupare vimento, un mov1mento che cer- dentale vecchia e putrefatta, per

~111101 _non pretenderemo mai ad ~- la 'Zar :11s~o. con la guerr~ ( corne ta1!1e!1t~ si trova appena al suo i qual~ il. socialismo era uno sfor­

t Coh. La profezia non è per il dal prmc1p10 aveva ch1esto la pnm1ss1mo sorgere, ma che per zo artific10so ... » J::8°- E ioer fesso non si in tende « N eue Rheinische Zeitung ») Io la condizione sempre peggiore Engels non ha torto di deride­ ll 1. di cèrvello ebbe poca razio- stesso Zar potè nil 1849 abbatte- della massa agricola, viene spin- re questo socialismo da terno al t_; ltl retaggio, ma chi è inchioda- re la rivoluzione ungherese, a- to irresistibilmente oltre. Il sor- lotto. Ma ancora una volta vor­ cia:!e determinismo di interessi di vanzantesi fino alle porte di Vien- do malcontento dei contadini è remo notare che qui non siamo in ~ ,' e anche di classe di cui na, nel 1850, assidersi giudice in già ora un fatto, del quale tan- presenza di scienza pura, ma di qu e membro. Sciogliamo dun- Varsavia sull'Austria, la Prussia to il governo quanta tutti i par- militante teoria di partita. Nel vi­ ~~ Edipo, questo nuovo incap- e. i piccoli Stati tedeschi e ri- titi di oppOsizione devono tene- vo della ardente polemica tra t{ Vero! stabilire il vecchio Bundestag re canto )>. proprietà privata e rivendicazio-

SibUel 1875 si era considerata pos- (oggi lo ha ristabilito !'America! Viene dunque sulla scena un ni côllettiviste, che riempie ,di sè listn e 1;Ula rapida rnarcia al socia- . la no'stra teoria è che usciamo personaggio, di cui si parlerà in l'Europa di quei decenni, pur non l>o~tltl Rùssia, su una chiara i- da un secolo che non ha carnbia- seguito a profusione: il contadi- lasciando per un momento il nuo­ srn0 St!)rica: caduta del dispOti- to niente). E ancora pochi gior- no russo. Esso si presenta corne vo terreno antiutopistico sui qua­ liain tal:1sta e caduta del capita- ni fa - al principio del maggio la maggiore forza opposta allo le Marx ha traspOsta la battaglia -~ 0 occidentale, non « sfasate », 1875 - lo Zar russo, esattamen- zarismo. Ed ancora si è tentato per il comunismo, ogni elernento Af<>ntem.p0ranee. te corne venticinque anni or sono, di esaltare le differenze tra le che dimostra che nel privato pos-

tione dUe dati tradizionali: fun. ha ricevuto in Berlino l'omaggio avvenute rivoluzioni di Europa e sesso non è la natura stessa, la st.to: controvoluzionaria della dei suoi vassalli e provato che e- quella attesa in Russia. Anche in verità etema, l'irnperativo della Pa, ~utoCJ"atico russo in Euro- gli è ancora l'arbitro dell'Euro- Francia e altrove la rivoluzione saggezza suprema, ma che vi è

Per le rivoluzioni lil:)erali pa ». antifeudale ha visto in linea la vita storia e realtà senza l'istitu-

( cfr. numero precedente)

cose russe

25. Rivoluzioni di contadini ? to proprietario mefitico del tem­ po moderno, è elemento prezioso e vitale. L'idea del mirabolan­ te -salto sopra il cadavere della Zar e l'aborto del capitalisrno, da! mir di villaggio alla internazio­ nale del comunismo, corne scien­ za vale poco, ma corne propagan­ da vale immensamente: non si è fatto male in nessuna fase a lan­ ciarla corne un razzo incendiario, a condizione perà di non manda­ re al macero la nostra integrale dottrina del corso storico, di con­ trollare senza illusioni, corne in agni parola tra l'altro di Lenin si insegna, questa corsa panica dei contadini verso la rivoluzione, che la storia ad onde solleva. E sarà bene, ogni qualvolta a­

vremo assodato realisticamente che passare per il capitalismo è necessario, ed è quindi in tali ca­ si utile arrivarvi il più presto che sia possibile, sarà igienico, e corroborante, e profilattico so­ prattutto, aggiungere, ( coila tran­ quilla certezza del tecnico che ha con successo convogliato · in una razionale fognatura i. Iiquidi fe­ cali): la società non ha mai visto nè vedrà nulla, di più schifoso e puzzolente di lui.

26. Criteri di materialismo storico

Se non deve trattarsi di con­ frontare la coltura collettiva del suolo da parte di gruppi, tutto­ ra presente in Russia nel tempo moderno, con la istanza proleta­ ria di condurre comunisticamen­ te la produzione e dei manufatti e delle- derrate agrarie, seconda definizioni terminologiche forma­ li e gioco di « categorie » assolu­ te; ma si deve invece adeguata­ mente applicare la dialettica ma­ terialista, occorre domandarsi quali fossero le condizioni di am­ biente fisico e di sviluppo dei ra­ mi della specie umana, che deter­ minarono quello speciale tipo, in contrapposto ad altri, di organiz­ zazione rurale della società. Non il caso, nè le consegne mi­

steriose di tutelari numi dei sin­ goli ceppi di popoli, nè indefini­ bili tipiche impronte nel sangue trasmesso in seno a gruppi etnici isolati, devono spiegarci il motivo dei diversi rapporti sociali che si hanno, sullo sfondo comune di una economia produttiva preva­ lentemente agricola, ad esempio negli stati dell'antichità classica mediterranea, culrninanti nello impero romano - e poi nell'or­ ganamento feudale proprio dei popoli germanici e che si distese­ ro per l'Europa centrale e conti­ nentale nordica - infine dell'ori­ ginale ordinarsi (che ora ci inte­ ressa) degli occupanti il campo grande slavo. Non intendiamo svolgere nes­

suna speciflca analisi con comple­ ,ti materiali, ma solo ordinare, per la migliore intelligenza, i con­ cetti di base.

In questi tre sistemi storici ab- 1' biamo, a diversi livelli cronolo­ gici, comuni punti di partenza, che si levano sullo stato selvag­ gio delle razze, lo stato barbaro inferiore e superiore, il trapas­ so dal nornadismo abituale di gruppi che non conoscono altra attività produttiva che la' pesca, la caccia, la raccolta di frutti spontanei della vegetazione, al primo flssarsi degli uomini su se­ di stabili, col sorgere dell'armen-

tizia e ooi della coltivazione a­ graria ciclica della terra. Secon­ da la nostra concezione, gli ele­ menti relativi a condizioni mate­ riali devono essere sufficienti a spiegarci i diversi corsi di evolu­ zione dei tipi di organismo so­ ciale. Un urimo elemento è il clima

più O meno mite e favorevole al­ la vita e alla moltiplicazione del­ la specie. Un seconda, la natura geologico-chimica del terreno e la sua attitudine a orodurre in da­ ti periodi sufficiènti alimenti e derrate. Un terzo, il numero e il modificarsi del numero delle po­ polazioni in rapporta alla terra per esse disponibile. La prima attività lavorativa

dell'uomo non è in effetti la col­ tivazione della terra a fini agri­ coli produttivi. II selvaggio già conosce la preparazione di utensi­ li che gli occorrono per la pesca, la caccia, la guerra, con prece­ denza su quelli che serviranno alla coltivazione del terreno. Il popolo nomade, anche quando in tempi relativamente recenti va in cerca di preda di altre comu­ nità organizzate, o anche il po­ polo commerciante primitivo di cui non mancano esempi, ha biso­ gno di sapere costruire i suoi mezzi di trasporto: carri, piroghe, navi, ed ha quindi una produzio­ ne di manufatti prima che una di generi agricoli. Ciô non toglie che volendo noi partire dalle pri­ me forme storiche, "all'uscita dal­ la barbarie, possiamo considerare che le forme di produzione che ci interessano, colle relative sovra­ strutture sociali e poi politiche. si appoggiano sulla coltivazione e lo sfruttamento della terra e su tale base si deve mostrare corne le varie condizioni di ambiente determinano i varii tipi di ordi­ namento e cicli evolutivi. Ciô con costante riguardo ad un dato as­ solutamente quantitativo, corne il rapporto tra il numero dei com­ ponenti il gruppo umano, e la e­ stensione della terra utilizzabile. I tre tipi che in questo somma­

rio schema abbiamo ricordato si distinguono notoriamente, a pri­ ma v.i.sta, sotto questo riguardo. Ne! campo mediterraneo si ha clima particolarmente mite e lon­ tano da estremi meteorici, spe-, cie sulle coste delle penisole set­ tentrionali (Asia Minore, Grecia, Italia), assai favorevole alla vita dei primi uomini e all'aumento delle popolazioni, risparmiate da gravi oscillazioni climatiche e al­ tre cause distruttive. La origine geologica dei terreni, con incrocio di sedimenti, sollevamenti, fatti vulcanici, li rendono chimicamen­ te ricchi e favorevoli ad ogni ve­ getazione, ilora e fauna; la confi­ gurazione di terre di mari e di &,ülf!. facilita tutte le comunica­ z10m. In mille modi e oer millen­ ni i gruppi che raggiungono le ri­ ve di questo felice mare interna, tendono a stabilirvisi permanen­ temente, e la loro entità nume­ rica prende ad aumentare senza posa. Queste condizioni che sono sta­

te analogamente presenti su al­ tri mari della zona temperata del pianeta, il mar aeua Cina, della Indocina, il golfo del Messico, hanno genericamente resa più ra­ pida la apparizione di società molto attrezzate nella tecnica produttiva e in tutto quello che ne fiorisce: ciô che chiamano ci- viltà. · Su questa trama di condizioni

fisiche e statistiche si costruisce rapidamente un tipo molto evolu­ to di organizzazione produttiva, ohe va dalle repubbliche elleni­ che alla costruzione possente del­ l'impero romano.

27. Agricoltura stabile e forme politiche

Nell'a b c del materialisrno sto­ rico sta la ovvia osservazione che puô cessare il nomadismo e succedervi lo sfruttamento ciclico di una stessa area di terra abba­ stanza fertile, solo quando vi è una sicurezza totale di indistur­ bato soggiorno dei lavoratori­ consumatori, dalla lavorazione e semina al raccolto. La ripetizione in loco del.lo stesso ciclo per più anni e per cosi dire per tempo indefinito è poi condizionata alla possibilità di saper conservare alla terra « vergine », depositaria di una massa di sostanza organi­ ca di lunga origine ed accumu­ lo al momento di un primo disso­ damento, una permanente fertili­ tà e resa. Cio è possibile quando il numero degli uornini che deve nutrire non è eccessivo e la tec­ nica agricola sufficientemente ef­ ficace: se questo manca la popo­ lazione di cui si tTatta dovrà sgomberare, o deperire. Il noma­ dismo riprenderà, corne nelle fa­ volose starie di p<>poli che mi­ grarono. Cause che ostano al soggiorno

di una tribù « colonmatrice » possono poi easere quelle geol0- giche, di variazione di cliJµi, di

(Conti,iua in 4.a pag.J

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.4 IL PROGRAMMA COMUNISTA

coltivatore sut .. territorio, avvenu- : n •ss I llltl LI DST.A ta dove questo confinava con t[:Jl .lllJl .Il [D quelli europei. più avanzati, non l · · · ' h~ avuto dunque nè le caratteri- Non si dir•>bbe·· che le ,";ospettive stiche latine nè quelle germani- ch. Trieste tornata in g -embo alla che, ma caratteristiche originali. Pa tria si p resen:tino rosee, Dopo

. Esse hanno qualcosa del centra- un'agitazione du.rata alcune sett i-

catachs.~i, faun~ di belve f~rocJ: o~ni lii;nite Iogico ur_ia simi;e_ « e-1 d'.1le,. in _tutta una ramificazione ture politiche. Centralismo latino lismo stat~le-militarE:, qualcosa ,man~. i quattrocento ·~Jl.erai del o . spanz10!1e. di specie ammau ta del~ oro ». La _tes1 che ci inte- di piccoli poteri, quasi staterelli. federalismo germanico. Schiavi~ del penfensmo nob1l_iare feuda- ! Cent.ro . addestramento rnaestranze util!, e cosi via. . re~sa. e ~he famiglia, stato, p,ro- su c~1 _m~no. mano e m modi di- smo latino, franchigia-servitù le, e ui:ia _cert'.1. a1;alogia _colll;- for: ! ~ors1 di nqua:lrfu:az10ne '. minacciati E_ un l~ngo. dramma, che rr- prietà smgola ~ella terra, non vers1~s1mi si eleveranno ingra- germanica. Esercito statale latiho ma a~ia!1cu indiana, . di cm qui J d e-ssere Iicenzia ti alla fine di di­

duciamo m :pill?le, quello del s~mo p~esupp_osti e~e~m, ma con: 1:a~g~, sempre cellulari e federa- piccole milizie nobiliari germani~ non ci siamo -oceupati. . . ,;cembr~ hannl)• percar~a mcolonnati trapasso t~l;- 11 trpo umano con tingenti Iatti storici, e che SI Iistici, che tenderanno a far r'ina- che. Paganesimo latino, cristiane- . In ques~a, _a~ una rete <;li vil lag- i la cit ta e: •l.1Spers1 pi ù xolte dalla orde mobili e quello con sedi puo vrvere de_lla coltu~a della scere lo stato unitario, teoretica- simo germanico. Culto latino del- gi comun_1stic1 sovrasta 11 potere l [)-q,{izia, sr . ,1m~ infine riuniti in fisse. terr'.1 senza_ bisogno . di a~~rl~ ~en~e. restauratore del tipo la bellezza e della gioia, culte I armato di un satrapo, monarc:3- _o 1!Piazza. deU Umta per pr esent are al

Nella classica opera di Engels a ~raz10nata m. p_os~e.ss1 _fam1h_ar( giuridico romano, solo quando, medievale della rinunzia e della- despota, dJe controlla e amm1~1: r:Comm.1ssanc~,<lei Gover ne, le r ich ie­ cui abbiamo tante volte attinto isolati, entro 1_ Iimiti de~ quali si nell'epoca borghese, non sarà più scetismo. st_ra ur_ia rmrnensa z?na, tutti _1 l._ste gra formula1A; di co atrnuazione­ sulla origine della famiglia, del- lavora raccoglie ~ mangia. . . fondam~ntale ~a produzione e la Tutto questo danzare degli al- '- VIll'.1_gg1 della quale gl~ recan? ~n; L dei corsi ah-ii.enB> fino a marzo e di la proprietà e dello statp (vedi _Oc_corroi:i'? ~e r ipetute condizio- econ?mia ~ernera, bensi quella tri valori dello spirito, per noi po- 1 buti,' c?me· i:iene anticho 1c1v!lta hcarrespans10~e da una tmi.grua g ra­ tra altro i resoconti della r iu- n_1 di stabil ità e ~1curez~a, e sto- mamfattunera. veri e scheietrici materialisti, si dell Asia mmo~e e ~ell 1<:g1t~o (1ti.c'.1 natalr.da ü 400 noramtendano. nione a Trieste) fu data la pro- n_camente - qui dobbiamo ve- Non ci vogl iamo altrimerrti di- è differenziato su poche cifre di mai:ica ui:i solo tipo ~ociale: 11 cit- ;,bemnteso, mm: Iasciare ,'\t posta al.. va che le prime gentes stabili rure - queste vengo~o .a tro- lungare sulle differenze tra que- grado termico, tenore di umidità, tadmo ~1bero_ ~lass1co: v1. sono ~tœrno sem;iistr~le di ,dtri operai non ebbero bisogno di proprietà vare ben diverse soluz1?m. sti due tioi sociali, che sono en- elaborazione geologica di potassio ~nasse di schyIV1, e ma~s,e di servq_ disoccup ati ; chiedono che si aumen­ suddivisa del suolo, e per con- -~en_p~esto, nella storica u~a- trambi di. organizzazione stabile fosforo azoto in date dosi ; grado m forma di '' comumta serve », l:tmo g l i eff ett ivt d~_i cor'5i)._A Mug­ seguenza non ebbero famiglia, e n~ta . civile, queste ~ono s?lu~10: sulla terra di una società agra- di sviluppo della materia organi- un solo. gr~nde_ a?tocr'.1te e uno- 'g1.a, sembr œ- ctœ 1 intr œhrzicne del· non ebbero Stato ni di forza e quindi soluzioni di . h . . tti .. t . ca vegetale· ed animale nell t strate di mmori srgnorr, 1 famoso « 1aano· di in.piego » avrà · t t di 1 D bbi · d na, e c e ne1 nspe 1V1 emp1 e ·s es- T 1. "" . . , . · . . s a o e l c asse. o iamo un- . . ' . se dette condizioni: effett d og 1a1110 le· cornunità hbere O" 1 per effetto la nduz10ne del sala rio

que vedere _quali _sono le forme stonci_, s~a~anno a_ cavallo d1 ~na tutto sulla evoluzi~n d fr. ~~ ser:ve, avremo la organizzazione-] o ra ûssat o- per la Sela<l in lire organrzzate m quei tre modelli -· n_on dissimile tecnica ed utensile- male uomo qua t de te d.i v! . lat ma. raoe g io rrraiier-e alla 1,l!rlià 600 Iire: di d · · · di na attre t Ad · ' 1 n ° a ura a vi-1 T 1· -· hi · · ' · 1 como o, si capisce, per noi - - zza ura. essi pero a ta prob bi lità di t 1. og iamo gh se ravi e le co,,. un comodo.sistema pe,:,;·raggiungere . . . . . . . . . , a 1 a 1 rovare a 1men- . , . . . lettanti cre~ton di schemi tipici! d1"'.ersa sede-a~b1ente, la :~rre~ to, e conseguente prolificità ed mumta, lascrando : servi, e avre- : r~ piena oocupazrone def(li operai: - che .possiamo ben dire latmo, lativamente diversa veloc1t'.1 di indice di eccesso delle cause di mo qu~lla germam_ca.. . ndurre di'metà il saiàrio degli oc- germa!11co: slavo, . aumento demografico e di svilup- sopravvivenza e riproduzione sul- Togliamo ~li sch1'.1v1_ ven E; P:OJ.· eupat i :cn11uaI1s per .;:tSCWbire i ,di- . Nell _ordmamento romano 1] po da forma_a fo~m~, avrarmo d~- i lE: cause di sterilità e di morte, e pn,. ma_ lasc1'.11:10 sra 1 servi sm,- soccupatr!'

C?ntadmo ch~ ~avora la terra e to quelle diversissime caratteri- via di seguito. Cosi è, se, non vi gol i dei nobih che le comumfa I Sono le prime spme di una situa- difeso da ogm mvasore e P~e:c1~- stiche, nelle generate soprastrut- piace, sïgnorï borghesi. .serve del monarca - o me~li?' . zione à~ti.mrt:.a ine-vitabilment-e a. t~re da una permanente milrzia dello Stat,o, e avremo la società . peggiorare, <quali che siano i fiumi di stato. Ma, se per un momento

2 9 1 russa dell ottocento, poco mutata della retor iea naziorrai'

non parliamo degli schiavi, pre- . col 1861 . e. senti soprattutto nelle città e ter- Ha assorbito dall'Europa tarrto: re metropolitane, il legionario e • Forma s ava di cr istianesimo, -da non amrnet- L'hann9 dette: loro il contadino sono le stesse perso- tere schiavi · e mercato di perse-

~p:::an_~/;;::i~z~~f ~~etl~~t~f1:;~: d ·1 org an·, zza z·10 ne· te rri e ra n~H~si~~1:~:~~:~ dall' Asia tarrto I s inücati di flfto ".ffl0SO -i si nel giardmo mediterraneo, fio- d i disnotismo da ammettere-· an- . . .

1

·'1' re di tutte le terre fa aumenta- cora il villàggïo agrario servo-de] I Strdciwno da uea. corrri,iponden-r- re le popolazioni, l'i'rnpero si dil a- Su questo terzo tipo, dopo a- sa quanto a fertilità, su cui si despota, e per maggiore esattt!zza ~a-~.!'- M.'<lfflio dd, H-12 d~li Stati · ta . alla perife:ia Sl;l spazii :3-bi- ver:lo brevemente_ discriminatt? dovrà ritornare. Tolta. una fascia « dell_o Stato centz:l;-le >>. , . •. :\!";0 .. • . . . . tati da ~opol_1 r~d1, nomad1, o soc1'.1lment~ e stoncamente ~a_gh lungo qu~'estremo Mediterra- Ev1den!emente s1 po:ra <l1ver- mis&J.~:l:!io m quest

11 gwm~ la Com-

anche fiss1 e hben, assegna terre altn due, mnesteremo la cnt1ca neo costitmto dal mar Nero la samente-11 sm, passagg10 cfa- feu- . -e-. Governtttwa pen la ·R<ila-· '.1i suoi ~e~ionarii che trasforrria fondamentale di Engels sulla vi- feracità è minima, e puo solo ~a dalismo a capitalismo, e ir l".'fP- ;wr:'.i.' ~cl campo-· d'd La\olH"O· <« N:a-­ m colom, msegna ed obbliga gli talità storica della comunità agra- popolazione di infima densità ve- porto tra qu€'Sto, e la prospettiva

101 La-bor fütlftti, ,ans Board»>, che-·

i1'.digeni_ a vivere_ ~olla sua ~ec- 1 ria russa, e sulla pretesa che que- nire nu~rita, con economie locali-1 socialista., . . . ~~r=m.una ::t1a~ora~z:a di nM1~· · mca e 11 suo "d1ntto ,, ternero sta possa sfociare nel socialismo, naturah. Fresco e lI ncordo del nmnad1- . ah dal~attuB~· amiwm-. che consente d~ stare più stretti. quale noi Io intendiamo, nel co- \ Lungamente su questa steppa ~;110: _ _anC",ora ~no stato mongolo ~~~~oire repuj)blicana ... ha d~eiso-, Questa la class1ca forma produt- munismo post-capitalista. Questo immensa non vi furono popoli fis- 1 s1 cl:namo- eos1, la famocsa Orda ·. 11' datore di !avoro.11 quale-as­ tiva agraria latina, base sufficien- terzo campÔ è tanto più continen- si; ma solo continui passaggi di d'oro intorno al 1250; e- ffno al s~I'tscao c~e l'andiame_nti,- deglit afflh­ te, a condizione di stabilità e tale ed .interna rispetto al secon- orde dï tutti i tioi, dirette ai lon- 1300 la Russia stette quasi tlilffa, r.,-na~ g':i conseme di ctee<>rdi~e-,a,..1~ forza politiça, ad una ricchissima do, quanta lo era il seconda ri- tani miraggi dëll'ovest O anche meno il piccolo ducato· dî' Mo- n~nt-. _di safàr1

41, devit-·-perioettef'e

gamma di altre attività umane, spetto al primo. Le immense e- dell'est, riflusso di due tanto di- sca, sotto l'impero immenso dei ~H'e'_i sindacaH pren_dairo visw,ntMl:e:i: tuttavia gravante sul lavoro sot- stensioni tra lontanissimi mari , verse palingenesi sociali. Khan mongoli, che andàVa dalla ,itln contahiH dell az1enda. tor1;m1;tnerato della classe degli I sono_ anche_ destit~it~ di vicinan- ! , Se questo popoio è giov.ane lo Cin~ al_l'Adriatico, a m~i d~l « F_ una, e;ituazion,ct -~he ~. trup.pi schiav1. 1 za d1 mont! degm di un tale no-

1 e nel senso che solo da poco un tred1ces1;110 secolo. Da,,n01>. era 11 . d-àt<n't d1 ldi•oro euru,pe1 semb~b-

me, sicchè ai rigïdï inverni si al- popoio stabile ha.potuto stabilirsi tempo di Dante. · 1 pe- nvoluzi<tttana se -non a<idirittura • ternano estati torride ed adde. in questo campo, impfegando , • A q_uesta altezza delta ~erie ts,e,vvers1va·». l'.:'1a è prc,p,rifr gra-

Forma germanlca Il Mare, e il frastagliamento al-. molto più tempo a percorrere lo :p1alettlca, <!el n_ostro Jaeilone !~e, a ta~e ~tuaz10rli!-che i·sindlaca· timetrico della crosta terrestre, stesso cammino, che i popoli vec- lo't;hema·. stor1co, s1amo- m grado-· ,!1~_amenc41n sono oggi f campîoni sono i due grandi volani di coma chi avevano gia segnato,di tappe· d_1 fal'l:'.d ,:;unto, e passare al quE;-' pm, str_en111, e cos(jenti ~ s~erna pensazione per i cicli della vita. animatamente- ravvicinate. · t51~0 d1 Engels: stava a-ncora 11· cap1tahsticr,; e pBOclamano, ~i:-ta~ • 1 • • t" - organica, e infine di quella uma- 1 Pbichè è ben chiaro, che alla. ;mir rm,:50 _aJI'altezza· dcl cornu~ mente chae; be~ lu:,i.gi dal vol<!'r!Q di­ na, che chiese alrambiente e se- : data 1875, sturliando la struttura ~mo, !JrlII:_Ihvo_ ma puro~. o era ~1~' strug~~re, des1de.rano renderio an- e flVO UZIOne Cris 1ana condo i tempi caldo, non troppo. di una tale zona. non vj' possiamo,1.scaduto _m s~s!en:ra cfi eserc1z1 ror p!U v1.goros0,e effll!ient~ pf' rchè-

. . . . , . caldo, freddo, non troppo fredâb, . trovare forme capitalistiche - warcel1a:1-f'..1_m1han:· puzzandon R, da t_a~"'' efficienn dinende- la pro-- Furono for_ze ~ssolv!tnci d1 sformar~o: e é!:datt? ad ~na d1scre- secco, non troppo secco, umido, . che risulteranno in deciso svilul}'r un rmgllo Cll borglies1a7' ., spenta stessa dei l&'W>l'Af~ i,.

q_uella ?rgam~az10_ne 1mmens~ t~ denS1ta d1 abitat~n, e fa_vo: non troppo umido. A queste i- 1 po alla luce· di una indagine 1954 , ,, - Sla . la. r1volu_z1?ne ~nterna_ degh nsce moderat~E:nte 11 fissar~l dl stanze tacite del fremere del chi- \ - ecco che,noi penrerremo a non n-Dfllu la nosh:tt> ·-mpa f1UI ·VI T A s~h1av1! cl:e s1 nvesti della 1d_eolo- ~na n~n gra?<:3-1Ss1ma ~opolaz1on_e mïsmo organico e del premere . constatare nemmeno il passaggio f11;~1l9 UG MA 1. ,' i - . gia cnstiana _sulla .e~uagl_ianz:3 m sed~ stab1h: Non s1 pu~ arr1- della vita, l'ambiente defla no- \ di forme storiche· analoghe, a MILANO: Viti(lr.io, saluta'l!\i\<to i : ~orale _tra gh. u?mm1, e 11 di- ':are a1. grandi _agglomerat1 ~elle stra terza zona grande slava ri-1 quella fettdale gennanica; C()ffie eomp. di Parig! 1000, Bruno 50, Se- . y1eto d1 propneta sull uorr_io,. e I ca_lde n:ve me:cI1.terra_nee (o d1 _al,- sponde genera lmente: no!· non l;-vevamo trovato nella Euro- yer1no, 1000. l'ui:vasore bianti,· 3$1:, . • 1 contra~ti. tra la ~l~ss_e de1 ne- t~~ man ~en_d1onah) '; le tribu Invece della estrema opposta . pa d1 centro, prima del feudali- 'tOn,ino 75. una. simp,a tizz. 2.00", .An- · 1 . · ch~ t_ern:n e ~ob_1han e q~ella !îla ?,OID~d1. Sl ~sano ln genere situazione mediterranea, ossia di I sm~, forme del tipo della classica. gela 100, Marie~ 139~. Cane 9'li; At-\ ile I par tI to dei ~1ben col?m, sia la. pressio_ne ln p1ccoh v1llagg1. un mare tra tante terre, abbiamo j Siam~ dunq-we in presenza di tfüo 100. Cesarino Luino 21Jf:, Cam- --•••-- di nflusso dei.« barban ». respm- La forma di stato. che qui una terra immensa e piatta tra una ten:a via storica (europea)' J?eggi G. 13.940.l Pierino Cemo ioo, ti oltre frontiera, a loro volta prende il posto del primo comuni- tanti lontani mari, che non si sa- di uscita dalla barbarie, e, di for, Elio 250, Campeggi C. 200ft; , rivnio­ messi in moto dal crescere di nu- smo sulla terra non assumerà it prà che dooo molti secoli se e co- , mazione di una socieH stabil~· ne 500; COSl!:NZA: Nati110. 10.000· mero e dalla insufficienza qualita- poderoso carattere unitario e· cen- me tra Ioro comunicano. Basta sulla terra, e di Stato. ANTRODOCO: F~erico ~ Remi.gi~ t!va e qu~ntitativa della loro an- trale che ebbe nefflmpero. J; questa morfologia, questa sempli- i' Mentre infatti nella zona medi- 500; PARMI\: Pin 180; 'rREVISO: tl~he sed1, e d_all? s!esso .« conta- gruppi di agricoli abbisogneran- ce topologia, a spiegare la Ien- ! terrnnea non troveremo vestigia Vittorio 100, Brunello ~enio 50, g10 .». di magg10ri ~1sogn1. e~ ap- no, per potere operare in sede tezza dello sviluppo, oltre alla fi- ! stociche di un comunismo inizia- simpatizzante 25, contacij»o 25, mor­ petiti trasmesso su1 margm1 del- fissa, di una orotezïone contro al- sioîogia inteso il termine anche

1

1 le (pure essendo noi convinti che te al capital.:i'smo 100, il!ttgg: ibile 100, l'impero! d'occi~ente e <l'oriente. tri po·poli e gruppi_ancora noma- corne inorganico. di quella plaga tale-fase fu ovunque presente), e calzolaio 30, maestra., l'~ 100}

Que~ti popoh te?dev'.1no ad ~ di e prepotenti, e saranno con- geografica. · ne troviamo invece frequenti nel- Tronconi. G. 100, dotJ.~ rossir altro tipo di orgamzz_az1::>ne st.ab1- trollati. da una <:l~e. di arm.ati E' del t~t!o inutile dilungarsi t}a zona ~entroeuropea, e anche 50, architretto ribelle !00:". PI(?VEN'E le sulla terra, che e 1 embnone alla cu1 testa sara 11 s1gnore feu- sulla descnz1one della terra rus- · rradotte m date forme e istituti ROCCHETI'E: il gru~p, al g1orn"1e di quello fe~dale cui poi Roma t del diritto germanico trapelati in 3000; ASTI: pallini rQSSÏ 1200, Gian- dovette sogg1acere. 1 vigenti codici, qui siamo, nell'a- ni e Tere 2000, F. S'. ~. Luigi 400, .. .

Se la « civiltà ,, dei nostri av- rea slava, in presenza di una for. Rico UO, Mario ~ Martin 100, te- sesru}nJ. provvedana ai rinno·· versari fosse un valore assoluto, Il • 1 t l·ma ~revalente di comunità di vil- Bufet 150, Sergio 1.0; Carlo 50,,Pen- v~ d'egfti ~bhonamenti df loro spet- sarebbe molto discutibile il con- SI ura O ·lag~10, solo recentemente evolu- na 30-, Bianca 150, :Sempre 500, Pan- umza. e l comp,agni l)i'()CUrino ~ fronto tra il :rhedioevo cristiàno ta m :P!~prietà familiare, comun- ter111 350; ROM.I\.~ Alfon~o ?0.000; :arp.r-e la ~er.ehia d,egli abbona~: feudale e l'antichità greco roma- que g1a 1mpura. GRUPPO P.: Ferrucc10 1000; V1!, è poss1bl1e, si studino e si na. La gamma di attività umane d • . . M~, vi ~ una ~an<;te ~fferenza GRUPPO_ W: il ~ruppo _sal~ando i ,~tta~o in prmca i metodi dive,~ te~niche ed anche culturali sem- 1 turno ~n piu. S1amo Sl puo d1~e anch~ ICC!,lnp. tnestm1 ~96~. tnestlin? 4?0,, 1 lta ~tretta_ e per edicola, per una bro per molti secoli essersi ri- m pre~enza ~el n?mad1smo,, VI Marcell~ salut.ando 1 comp, tnest.11}). , ~aggto~e d1ffusione- del giorn.ie. l, :stretta, pure essendosi dal mo- son? a1 confim de~l Iran, de~l Af- 130, Laila Giilasecca 73it, Man11N> · r1sultat1 ot~nuti bel 1954 lasciano ,derno pensiero borghese banal- gamstan e del Th1bet popoh che 110, Bruno '81Nlunat 230. ~revedere. se gli sforzi saranno con· men~e esagerato su questo punto. Ce lo vediamo davanti, lui, mem- popolo », corsi alla greppia ieri e, ancora non ha~no sede fissa, che ,· TOTA~f: f>t.

34o;. TOTALE PRE- tinuati in, modo tenace e cc,stante, Ma l m.arxisti che non hanno di bro del consiglio di gestione della in fondo, colpevoli oggi soltanto di non .~anno colt1".'are 13: terra mit CEDENT.·

542·,153

, TOTALE GE- u:1- gradttale aumento delb, diffllA tali debolezze possono bene vota- Caproni, responsabile della cellula ritenere più lucrativa la greppia al ~nu al!ev~re 11 bestia!Il~· . . NERALE DELL ANNAT A: 603.493. Stone. . · Te quanta a filosofia scienza arte di fabbrica, esecutore fedelissimo di fronte, abituati a vedere la latta Le. cosl d!verse condiz1om di

1 COl'F'.spondenti sono invitati a

diritto per ~l mondo classico, e degli ordini del P.C., e, a sua volta, politica in funzione del succdso ambiente ~,sico hanno. dato dun- mettef'S"i al lavoro per l'arricchi· quanta a. d~alettica sociale per beniamino del Partita, campione personale, educati ad adorare la de- qu~ ~n pm Jent~ svlluppo al~e , Abb • ~el'"lto de!le rubriche e del notizia· quello cr1stiano. Per questo fu della ricostruzione nazionale e della mocrazia, la patria, l'industria, il fast di i:,rgamzzaz1o_ne umana, m t rio, del g10rnale. ~na rivoluzione l'urto contro lo solidarietà democratica fra le clas- · parlamento, le cariche, la segglola, quant_o ~ certo che m _q~elle zone . 1mmenso Stato di Roma delle or- si, avversario implacabile di quei e a seguire programmi che, virgola eura~iabche !a appan~!one della onamen 1 _Le sottoscrizioni 1954 hanno ra~· de barbare e del Messia semiti- guastafeste di operai internaziona- più virgola meno, sono g!i stessi specie uorr_io e. tra le _piu remote.. ~iunto una cifra notevole: tuttav1a co,. s_c~o da una sc:ala di altre listi; ce lo vediamo davanti, le se portano la firma del P.C. stali- La co.stituzwne di un ?rgan!- ANNUALE: 500 msufficiente a far fronte alle spese « c1v1lta >> maestre. vele gonfiate dal vento del favore niano o quella del « nemico di smo soclale a tutela del Yillagglo · · della stampa e dell'organizzaziotle· I popoli di Europa centro-nord del Partita, responsabile della Ca- classe ». , • , ~ SEMESTRALE: 275 Saranno ~istribu~ti ~oduli per Js

trovano condizioni ben ,,diverse. mera del Lavoro, consigliere cornu- Percio, senza versare una lacrima Pro VliHme ,:,0Ut1che I racco~ta d1 contr1buh 1955. Clima rigido che, se si presta al- nale, candidato al Parlamento, per la caduta in disgrazia di un ex MESSINA: Elio 300; CASALE P.: ~OSTENITORE: 700 1 I?-~

1p~ndente.mente dalle sott<Y

la pesca e alla· caccia, è molto membro del direttivo della Ferlera; aguzzino stalinista, la accomunia- Cappa M. 200; S. GIOVANNI TE- scnzi_om, va r1volto a tutti i cotfY più sfavorevole di quello medi- zione milanese del P.C.!. Ed ecco, mo coi suoi giudici e coi suoi neo- ' DUCCIO: 650_ pagm un appello per il rapido sa!' terraneo alla vegetazione natu- d'un tratto, l'idolo prefabbricato di- esaltatori .in un solo disprezzo. Fu I TOTALE: 1150;. TOTALE PRECE-· • do d~lle ~endenze v~rso l'amrnit!l' rale e agricola. Grandi spazii con- allora divenuto uno ci spregevole a- un nostro nemico ieri; lo è oggi. DENTE: 10.596; TOTALE GENE- straz10ne m conto g1prnale e quo- tinentali e distanze dalle coste gente del nem:ico di classe al quale Non ha cambiato nè pelle nè vizio; RALE: 11.745. te. L'intensificazione della propll· · che, malgrado i corsi dei fiumi forniva informazioni politiche 11. Si se ha mutato scuderia, è rimasto 1 - . 1 ganda, lo sviluppo delle pubbliC~' contribuiscono a ritardare, coll~ tratta, ma:qco a dirlo, di Emilio nello stesso brodo, il brodo patriot- Versamenb Abbonelevi e sottoscrivele zioni, i contatti con te sezioni,,. dl· comuni<;azioni, la e~oluzione del- Setti, il sindacalista togliattiano tico-democratico-riforinistico dt que- ! (Vaglia e canti correnti): BOL- inviendo 11: pendono da un regolare afflusso al la tecmca produtt1va. Il clima silurato di turno, il «pendant» di sta sudicia età ricostruttiva. Come ZANO: 2751 REGGIO EMILIO: 700; centro delle somme dovute. non è favo!evoJe, ma i terreni quell'altro càmptone degli interessi puo aver servito « il nemico di ANTRODOCO: 600 + 600; PARMA: 1 IL PROGRAMMA sono tuttav1a d1 media fertilità, operai che si chiamava Cinelli. classe», l'ex appartenente ad un 5100; ASTI: 10.215; S. GIOVANNI perchè il colossale massiccio mon- Non sappiamo che cosa ci sia Partito che non cessa di :,>redicare TEDUCCIO: 4000; TREVISO: 650 + COMUNISTA tano del centra assicura alle pi.a- dietro questo improvviso cambia- la solidarietà fra Jè classi? Se ha 780; LUINO: 2000; COSENZA: nure acque correnti e chimismo mento 'di fortune; ma ci è facile « tradito », non ha fatto altra che 15.000; PORTOFERRAIO: 300; MI­ di utili sedimenti: foreste di pia- immaginarlo, e diciamo subito che, seguire le orme dei maestri... 1 LANO: 500; PIOVENE R.: 3000; no e di .monte si stendono ovun- se espelle Setti e Cinelli, il 1;'.C. Del resto, che cosa conta un Setti FORLI': 6780; GRUPPO W: 13.850; que e rion si hanno spazii aridi e dovrebbe andare ftno in fondo ed di fronte a grandi silurati corne FIRENZE: _10.000; NAPOLI: 3000;

. stepposi prevalent~. Quest~ .~m- espe_l~~re .... se stesso_.. Sono i pr?"" Lec~u~ in ~r3:ncia o. gli eJC-~r: 1 PAL~ANOVA: 1380; ROMA: 11.000. biente naturale, prima cp.e m se- dotti-.'1é1la sUà ·po11t1ea; _le -copie genh d1 Bena m Russ1a? Semide, NAPOLI: 6000; MESSIN,&,: 1000; coli e: seèoli l'uomo ·sappja tra- · coilf"otini' del v·cfüo del «lJ'artlto ·del ieri, farabutti oggi... · · ·. GUAST!).LL.A,: 500; BORETTO: 500.

(Vedi pag. :n Rnssia e rivolnzione nella teoria marxista

Qui il famoso comunismo pri­ mitivo del suolo, che evidente­ mente era condizionato aile indi­ cate esigenze fisico naturali, ol­ tre che ad una esigertza sociale: che altre gentes comunistiche fos­ sero abbastanze lontane da non aversi contese sul territorio sui prodotti e sugli abitatori. In una tale società tutti in comune con­ sumavano quanta in comune ave­ vand prodotto, non vi erano dun­ que classi sociali, e non vj era Stato, in quanto per noi, elemen­ tarmente, yi è Stato quando vi è l'organo per la dominazione di una classe sull'altra.

' . Ciô non significa in modo asso­ luto che non vi fosse ness11na di­ visione dei com9iti e nessuna ge­ rarchia. Se anche risaliamo a prima del fissarsi dell'orda va­ gante alla terra, è chiaro che il gruppo di nomadi pescatori, cac­ ciatori, magari già pastori, o ad­ dirittura predatori a danno delle tribù e popoli fissi, non puo non avere un pilota che scelga le rotte, e in questo senso un esper­ to capo, che non puo essere un semplice decano, o una decana, del gruppo, per la parte fisica delle sue funzioni, Cio diciamo perchè ai fini della critica alla moderna gerarchia sociale non ci è necessario idealizzare oltre

28. l

Rimang sno ill. vi~ per: il 19$5 Lt, dispoS;dtioni ~- il· tess~amento \954: quote momsili ili L. 100; t.es­ $era lin::- 200) ~.œe. resta..i,do l~ di·

,1sposizion:i stawtarie e di printipio riguardànti llis<:ril:i-one cfel militan· te al Partit~ dl classe. I gr1ll)pi; 1Y- se-zi oni e, federazioni

e i CQt)'l.pajJni iso'rnti, ci conw-nichi­ no sollecitamml tte il .ume~Q di tes­ sere ric~te. 1>er id tesse:tamento 195~.

Genova e Messina: Vi ringratill' mo e pubblicheremo al prossi1fl11 numero.

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