l’angoloDietroPeriodico dedicato al tempo libero, alla cultura e ai viaggi dal Nord Milano ai laghi

1MAGGIOUscita numero

FOTO COPERTINAOssuccio

TREMEZZINA

La Gital’angoloDietro

pag. 4

v CasaAbitare in un castello pag. 26

MotoriIl boom delle auto connesse pag. 32

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Eventi&GustoIl Festival della Luce pag. 12

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Salute&BenessereUna palestra a cielo apertopag. 40

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Varese Como Lecco

S O M M A R I Ol’angoloDietro

Dietro L’ANGOLO è un’iniziativa Nuova Comunicazione Srl

Via Ferrari 21, Saronno (Varese)Tel. 02/96718646

direzione@nuova-comunicazione.com

Responsabile: Daniele Galbiati

Testi a cura di: Simona Ballatore

Hanno collaborato: Ileana Brioschi e Daniela Salerno

Per le fotografie si ringrazia: Agenzia Blitz Varese,

Archivio Proloco Cantello, Roberta Brambilla, Valentina Curinga,

Michelangelo Foto, Sara Martelli, Damiano Merlo, Gionata Pensieri

Illustrazione a cura di: Valentina Ciceri

Impaginazione e grafica: WingGraFF srls - www.wingraff.it

Stampa: Labanti e Nanni Industrie Grafiche Srl

Il Sole 24 Ore non ha partecipato alla realizzazione di questo periodico e non ha responsabilità per il suo contenuto.

Quei gioielli... Dietro L’ANGOLO

Ecco il primo viaggio Dietro L’ANGOLO, alla scoperta delle perle del Nord Milano e della terra dei laghi. Perle paesaggistiche, cul-turali ma anche gioielli del tessuto economico, realtà che continuano a puntare sul territorio e sul made in Italy. Questo primo viaggio parte da qui. È un’iniziativa che “Nuova comunicazione” ha pensato per accendere un faro e valorizzare le nostre eccellenze, che sono dietro l’angolo, sì, ma che meritano di essere riscoperte con occhi nuovi.

Sfogliando le pagine troverete spunti per interessanti gite, gli eventi in calendario nei prossimi mesi ma anche capitoli che guar-dano alla casa, al design e all’ar-redamento, oltre a uno sguardo su un’altra grande passione, quella per i motori. Chiude il tutto un’ap-pendice preziosa, con i numeri e le informazioni utili, i siti internet e i consigli da custodire.

Presto lanceremo anche un sito in-ternet, una finestra sul web da cui potrete seguire le prossime uscite, i luoghi e le iniziative. Buona lettura e… alla prossima tappa.

Daniele GalbiatiAmministratore Unico Nuova Comunicazione Srl

La regina del lago4 Gita

Como e Varese protagoniste del salone

18 Casa

E luce fu12 Eventi&Gusto

Donne e motori28 Motori

Pillole di Pilates36 Salute&Benessere

Trasporti e turismo44 Numeri utili

NATTACAFE

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Gita

La regina del Lario è arroccata su un promontorio, a Tremezzina (Como). Se la si raggiunge via lago, partendo dal lido di Lenno, si svela lentamen-te, in tutta la sua eleganza e magni-ficenza. Villa del Balbianello si può visitare trecento giorni l’anno, dalla primavera all’Epifania. A volerla fu, nel XVIII secolo, il Car-dinal Durini; nei secoli, la villa ha ospitato letterati e viaggiatori, fino al suo ultimo proprietario, l’esploratore Guido Monzino, che ha desiderato per lei un futuro diverso da molte sue “sorelle”: tutti avrebbero dovuto apprezzarne il suo splendore. Così, alla sua morte nel 1988, decise di donarla al Fai che oggi accoglie gli esploratori del Lario. Si passeggia nel suggestivo giardino a strapiombo sul lago per poi soffer-marsi sotto la Loggia e lasciarsi gui-dare all’interno, tra stanze arredate

Si specchia sul lago di Lugano, ma è un gioiello tutto italiano: Villa Fo-gazzaro Roi, in quel di Oria Val-solda (Como) è il “Piccolo mondo antico” di Antonio Fogazzaro. Qui lo scrittore trascorse lunghi pe-riodi della sua vita e vi ambientò alcune delle pagine più celebri. Si può esplorare l’elegante dimora ottocentesca con il libro in mano, ammirando il terrazzino di Franco con il “tavoluccio rotondo”, il pic-colo giardino con l’olea fragrans e la Loggia. La visita guidata porta nelle camere più intime, circonda-te dai ricordi e dalle fotografie di famiglia; nella stanza dell’Alcova si trova lo scrittoio, con le anno-tazioni scritte di pugno all’interno del cassetto. Un “piccolo mondo antico” da scoprire. (Info e orari www.visitfai.it/villa-fogazzaroroi/)

con cura e passaggi segreti. Colpi-scono la biblioteca dedicata esclu-sivamente a spedizioni e alpinismo e il museo che racconta i viaggi del Monzino e i suoi incontri, con al cen-tro la slitta che lo accompagnò al Polo Nord. In ogni locale traspare la grande passione dell’ultimo proprie-tario per il collezionismo, con cimeli da ogni angolo del mondo. Un viag-gio nel viaggio da intraprendere con lo sguardo rivolto verso il lago, che si ammira da ogni stanza. “Bendetto Balbianino! Vi passerei volentieri la mia vita, tanto è roman-zesco, poetico, magico questo sog-giorno”, scrisse anche Silvio Pellico in una lettera. E come dargli torto.

Info e prenotazioni: 0344.56110 Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18 (tranne i lunedì e i mercoledì non festivi)

Vacanze e baci da cinemaQueL PiccOLO MONDO ANTicO

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Tra Hollywood e Bollywood c’è di mezzo il Lario: non solo è stato scelto da George Clooney, che ha messo radici a Villa Oleandra e ne ha fatto conoscere lo splendore anche con Ocean’s Twelve, facen-do tappa a Laglio e a Villa erba, in quel di cernobbio, ma continua a essere fonte di ispirazione per set cinematografici e meta di cineturi-smo. Benvenuti nel regno di Naboo o in un angolo di C’era una volta in America, non lasciatevi fuorvia-re dai nomi: siamo sempre sulle sponde del lago di Como. Partiamo da Villa del Balbianel-lo, a Lenno, una delle più amate, soprattutto per i baci clou. Nel ca-pitolo numero due della saga stel-lare - Star Wars, L’attacco dei cloni - George Lucas ha trovato il rifugio perfetto per la senatrice Padmè Amidala, sul pianeta di Naboo appunto. Nella loggia della villa è ambientato anche il bacio finale fra Padmè e Anakin. Tra i cinefili che si affacciano a Tremezzina non mancano sposini e fan in costume che ogni anno ripetono la scena e approfittano dell’occasione per esplorare un altro set: la piana di Rogaro, fra Tremezzo e Griante. Una curiosità? C’è un piccolo ri-tocchino: sulla pellicola di Lucas spuntano dal lago due isole in più. A Villa del Balbianello è possibile vestire anche i panni dello 007 di Casino Royale, interpretato da Daniel Craig: il regista Martin Cam-pbell l’ha trasformata in una clini-ca e l’ha scelta come location per un altro bacio famoso, quello fra il protagonista e Eva Green. Da qui, seguendo sempre i passi dello 007, si arriva a Villa La Gaeta, San Siro, dov’è pronunciato il fatidico “Il mio nome è Bond, James Bond”.

La regina del lago

Ruota attorno a Villa del Balbianel-lo anche Un mese al lago di John Irvin, punto di partenza anche per le escursioni dei protagonisti verso Villa Olmo e il Lido di Bellagio. Lasciamo Lenno per spostarci nella perla del lago di Como con la sua Punta Spartivento, prenden-do il battello: a Bellagio possiamo percorrere il Lungolago europa pensando a Rocco e i suoi fratelli di Luchino Visconti oppure soffer-marci davanti a Villa Serbelloni ricordando Un attimo, una vita, diretto da Sydney Pollack e con protagonista Al Pacino, o cercare il set di C’era una volta in America di Sergio Leone, con Robert De Niro. E come non ripercorrere la storia del cinema con i fratelli Lumière e la Gara di barche?

Anche il Varesotto ha le sue mete cinematografiche, fra tutte scegliamo Luino, sulla sponda lombarda del Lago Maggiore, resa celebre dai romanzi di Piero Chiara e dalle loro trasposizioni cinema-tografiche, da Venga a prendere il caffè da noi a Il pretore. Poi ri-percorriamo con Sophia Loren e Marcello Mastroianni Ieri oggi e domani di Vittorio De Sica e lascia-mo l’autostrada per trovare con loro un luogo appartato e roman-tico. Eccoci lungo il fiume Ticino, a Lonate Pozzolo, e chiudiamo con un altro set e bacio da cinema. Ov-viamente è solo un assaggio.

Per approfondire: La Camera di Commercio di Como ha promosso due guide “Le Stelle del lago di Como” di Pietro Berra, scaricabili anche dal sito www.co.camcom.gov.it. Dello stesso autore “Lom-bardia Super Star - Una regione in 100 film”.

Star Wars iiL’attacco dei cloni Lenno

un mese al lagoBellagio

ieri oggi domaniLonate Pozzolo

casino RoyaleSan Siro

Argegno - CO - Piazza Roma - Tel. 031 821 105www.ristorantebarchetta.it - email: info@ristorantebarchetta.it - Chiuso il lunedì

Bar • Ristorante

Cucina regionaleSpecialità

pesce di lago e funghi porcini

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sidente di Volandia, Luciano Azzimonti - Oggi sono oltre 60 e parliamo non di modelli ma di aerei veri. Il museo racconta la storia del volo, dall’orni-tottero di Leonardo da Vinci all’aereo a propulsione elettrica collaudato dall’astronauta Cheli”.Spicca la ricca collezione di jet con al-cune chicche, dal Vampire al MiG-21, per approdare ai più moderni MB 339 e M 346. Non mancano le attrazioni per i giovani, dai simulatori di volo al padiglione spazio, con la sezione “Cor-sa alla Luna” e le missioni Apollo.A colpire l’attenzione dei più piccoli sono il gigantesco plastico ferroviario della Città Ideale e le aree gioco. “Grazie alla formula museo e parco attiriamo l’appassionato di aeronau-tica e la famiglia in gita - sottolinea Giovanni Oldani, della direzione di Vo-

C’è chi atterra a Malpensa per emo-zionarsi davanti all’unico esemplare originale del Caproni CA.1, il primo ae-reo costruito in Italia, che spiccò il volo nel 1910; chi arriva con la famiglia per esplorare l’esposizione e divertirsi nel-le aree gioco e, ancora, c’è chi realizza qui il suo sogno, pilotando un aereo grazie alla scuola di volo interna Air Vergiate con simulatore professiona-le. Siamo a Volandia, parco e museo dell’aviazione nato nella “provincia con le ali”, Varese. I capannoni delle storiche Officine Aeronautiche Capro-ni, a Somma Lombardo, narrano oggi la storia dell’eterna sfida fra l’uomo e il cielo.“Nel 1999 venne aperta la prima se-zione museale, erano cinque gli aerei esposti, da allora se n’è percorsa pa-recchia di strada - racconta il vicepre-

Centosei anni di storia, lo sguardo rivolto sempre alla crescita dei ragazzi: l’Istituto Orsoline di San Carlo, a Saronno, è costituito da vari ordini e gradi di studio, che favoriscono la continuità verticale educativa e didattica e una pluralità di scelte, dalla Scuola Primaria alla Scuola Secondaria di Primo Grado, per consolidare la formazione con la Scuola Secon-daria di Secondo Grado che si sviluppa su cinque percorsi scolastici: Liceo Linguistico, Liceo delle Scienze Umane, Liceo delle Scienze Umane con opzione Economico-Sociale, Liceo Scientifico, Liceo Scientifico con opzione Scienze Applicate e Istituto Professionale Servizi Socio-sanitari. Mission dell’Istituto è favorire la formazione della persona secondo la propria originalità e irripetibilità, suscitando negli alunni lo stupore e la curiosità come desiderio di analizzare, conoscere, compren-dere la realtà e i suoi valori al fine di operare scelte di qualità. Un’attenzione particolare è rivolta allo sviluppo di abilità lo-giche, di riflessione e operative per consentire all’alunno di acquisire conoscenze, abilità, competenze per una formazione permanente. Il tutto creando un ambiente favorevole all’accoglienza reciproca, al dialogo, al confronto, favorendo sempre la relazione intra e interpersonale e promuovendo occasioni di condivisione educativa con le famiglie.

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È “la Cappella Sistina della Lom-bardia” e vanta il più bel campanile della regione, firmato da Paolo della Porta: il Santuario Beata Vergine dei Miracoli di Saronno è meta di pellegrini e appassionati d’arte di tutto il mondo. Nel nome la sua storia e il suo destino: attorno al 1460 un giovane saronnese, tal Pe-dretto, infermo da anni, fu guarito su intercessione della Madonna che lo invitò a costruire una chiesa a lei dedicata. La prima pietra fu posta l’8 maggio del 1498.Nella struttura architettonica e all’interno spicca l’opera di artisti di grande rilievo: la facciata, vero

e proprio indice di quanto si trove-rà all’interno, è stata disegnata da Pellegrino Tibaldi, le navate sono state affidate a Vincenzo Seregni. Il tiburio di Antonio Giovanni Amadeo, architetto della Fabbrica del Duomo di Milano, contiene la cupola che nella calotta è stata affrescata da Gaudenzio Ferrari, autore del Para-diso festante che accoglie la Vergine Assunta, opera unica al mondo con i suoi 86 angeli cantanti e musicanti e i 30 putti danzanti; 57 gli strumen-ti musicali raffigurati, uno diverso dall’altro. Il Santuario di Saronno è una pagina di catechesi importante e una vera

galleria d’arte grazie agli affreschi di Bernardino Luini, di Vincenzo Ciniselli e Stefano Maria Legnani, detto il Legnanino, alle opere lignee dell’intagliatore Andrea da Corbetta, alle tele di Camillo Procaccini, Am-brogio Legnani e Filippo Abbiati. Valgono una visita anche il battiste-ro, con il bassorilievo della Pietà di Pompeo Marchesi, il “Campaniletto delle ore”, il chiostro e il museo. Il ricco archivio storico, oltre a con-servare documenti preziosi per rico-struire origini e costumi del territo-rio, secolo dopo secolo, custodisce ben 106 bolle papali con i sigilli dei pontefici, la più antica è del 1462 di papa Pio II, la più imponente è del 1502 di papa Alessandro VI. Per una chiesa di periferia è un omaggio raro, unico.

Orario di apertura: 6,30-12; 15-19Per visite guidate: segreteria@santuariodisaronno.it

Saronno val bene una messa

Varese è la provincia con le aliA Volandia la storia dell’aviazione

Gita

landia - La visita dell’intero complesso museale richiede fra le due e le tre ore, ma si può passare qui un’intera giornata di svago fra aerei, elicotteri e droni”.Totem touchscreen dispensano infor-mazioni in cinque lingue e in azione ci sono sempre i volontari, gli “amici di Volandia”, custodi e vere enciclopedie viventi del settore. Grazie alle recenti acquisizioni sta crescendo anche il Museo dei Trasporti, costola di Volan-dia. Completano il viaggio le iniziative culturali e di animazione in program-ma tutti i weekend dell’anno, dal volo frenato in mongolfiera all’esposizione di un frammento di roccia lunare (in programma il 28 e 29 maggio), dalle serate al museo al Volandia Models & Games (2-5 giugno). Il calendario ag-giornato su volandia.it/news-eventi/

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

SCUOLA SECONDARIA II GRADO• LICEO LINGUISTICO • LICEO SCIENZE UMANE e OPZ. ECONOMICO SOCIALE

• LICEO SCIENTIFICO • LICEO SCIENTIFICO OPZ. SCIENZE APPLICATE

ISTITUTO PROFESSIONALE SERVIZI SOCIO-SANITARI

Via S. Giuseppe, 60 - 21047 Saronno (VA)Tel. 02.9670.20.80 - Fax 02.9670.25.64

istituto.orsoline@orsolinesaronno.it - www.orsolinesaronno.it

Istituto Orsoline di San CarloIstituto Orsoline di San Carlo: un viaggio nella formazionei.P.

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AssociAzione“PAolo MAruti”

o.n.l.u.s.

Corsi professionali diurni, serali e in formula week-end in centro a saronno a 5 minuti a piedi dalla stazione Trenord

operatore accreditato alla formazione per la reGione loMBarDia per la formazione. erogazione corsi gratuiti per “Garanzia Giovani” e “Dote lavoro” e “Lombardia Plus” previa approvazione specifica del progetto. per tutti i corsi e per maggiori info visitate il nostro sito: www.associazionemaruti.it per maggiori informazioni scrivete a info@associazionemaruti.it

Corsi professionali DefiniTi e ClassifiCaTi in Base al Q.r.s.p. (Quadro regionale degli standard professionali della lombardia)• Operatore di Contabilità• Disegnatore Meccanico CAD-CAM (Autocad 2D e 3D)• Tecnico amministrazione del personale (Paghe e contributi - payroll)• Sarto (Artigianale)• Addetto al ricevimento (Receptionist)• Grafico pubblicitario (Graphic Design e Web Design)• Conversazione in Lingue straniere (con insegnanti madrelingua)• Lingua Italiana dei Segni• Informatica per l’ufficio• Seo – posizionamento dei motori di ricerca

Corsi socio sanitari e socio assistenziali - riconosciuti dalla regione lombardia con attestato di competenze• A.S.A. (Ausiliario Socio Assistenziale) • O.S.S. (Operatore Socio Sanitario) • Riqualifica da ASA a OSS - avvio 24 maggio 2016• Assistente alla poltrona A.S.O. con rilascio di attestato di abilitazione all’esercizio

dell’arte ausiliaria della professione sanitaria di MCB• Massaggiatore MCB - Possibilità di inserirsi entro fine maggio 2016 Altri corsi riconosciuti dal Comitato Tecnico Scientifico della Regione Lombardia

Discipline Bio naturali: Naturopatia, Shiatsu, Reiki (completi o riconoscimento dei titoli pregressi)

Segreteria: 02-9603249 (dal lunedì al venerdì 09.30/12.30 – 16.00/19.00)

È richiesto un contributo a copertura delle spese solo per i corsi non finanziati dalla Regione Lombardia

Gita

Ad accogliere il visitatore è la tettoia in stile liberty che un tempo dava il benvenuto all’ingresso della stazione di Saronno. Varcando la porta si risco-prono la Città dell’Amaretto nonché uno dei cuori produttivi del Nord Italia tra Ottocento e Novecento. Siamo al Museo delle industrie e del Lavoro del Saronnese, inaugurato nel 1998 in un capannone storico delle ex Of-ficine sociali Fnm. All’interno una collezione di documenti e macchinari unica nel suo genere. In pochi metri si trovano concentrate le realtà che hanno fatto conoscere la città in tutta Italia e all’estero. L’ala più ricca è dedicata a Luigi Lazzaroni, imprenditore del settore alimentare, tra i promotori del museo, scomparso nel 2012. Ci sono gli stampi utilizzati per i famosi Amaretti, la macchina per la realizzazione delle uova di Pasqua, confezioni e manifesti pubblicitari e, al centro della sala, il veliero, uno dei simboli dell’azienda e di quella Saron-no capace di raggiungere con le sue eccellenze località Oltreoceano. Saronno non è stata solo la Città dell’Amaretto, negli 800 metri quadrati

come raggiungere SaronnoSaronno è facilmente raggiungi-bile in auto, in treno e in aereo grazie alla sua strategica posi-zione geografica: si trova infatti al centro delle province di Va-rese, Milano e Como e a pochi minuti dalla Svizzera. in auto: da Milano dista 23 km, basta imboccare l’autostrada dei Laghi A9, direzione Como-Chiasso, e prendere l’uscita di Saronno o la strada statale del Sempione n° 233 in direzione Varese. Da Como dista 29 km e ci si arriva prendendo l’auto-strada dei Laghi. Con Varese è collegata dalla strada statale del Sempione e dall’autostrada A8. in treno: a Saronno c’è la sta-zione delle Ferrovie Nord Milano e ferma anche il Malpensa Ex-press.in aereo: l’aeroporto di Malpen-sa dista 28 km.Saronno può essere una base strategica per una gita anche sul Lario e sul Lago Maggiore.

Il regno della ceramicaNel cuore di Saronno, in una villa datata 1937, la ceramica ha trovato il suo regno. Tre le sezioni in cui si articola il Museo Giuseppe Gianetti: la prima e più corposa raccoglie circa 200 pezzi di porcellana prodotta a Meissen, in Germania, dagli anni venti del Settecento ai primi decenni dell’Ottocento; la seconda ospita porcellane italiane, europee e orientali; la terza sezione è dedicata alle maioliche italiane ed europee del XVIII secolo. Il nucleo prin-cipale è costituito da circa 230 pezzi milanesi. In mostra anche la collezione di Aldo Marcenaro, con opere per la decorazione della tavola, e non mancano ceramiche contemporanee. Merita un viaggio anche la villa, che ha mantenuto inalterati i pavimenti, le scalinate e gli arredi e il giardino che, oltre a un piccolo roseto, ospita instal-lazioni d’arte contemporanea. Per informazioni: www.museogianetti.it

di esposizione si svelano le storie della Isotta Fraschini – specializzata nella fabbricazione di automobili – della Lesa, del Cotonificio Cantoni e del Li-quorificio Saronnese Fontana. L’elenco è lungo. Si possono trovare chicche del settore della meccanica, del tessi-le, dell’alimentare, dell’industria radio-televisiva. Fa bella mostra di sé anche la cassaforte firmata Antonio Parma, creata nel 1881 per proteggere l’Al-tare d’oro del Volvinio della Basilica di Sant’Ambrogio. Sia nel capannone che all’esterno spicca il ruolo delle Ferro-vie Nord Milano che a Saronno, oltre ad avere uno snodo importante della rete, avevano localizzato le principali officine per la manutenzione di mate-riale rotabile e di locomotive a vapore. All’esterno del museo ci sono pure una locomotiva e due carrozze di prima e seconda classe datate 1922: gli amici del museo accompagnano i visitatori all’interno, completando con i loro rac-conti un vero viaggio nel tempo. L’ingresso è libero. Aperto il giovedì 21-23, il sabato 15-18 e la domenica 9-12/15-19.

Per informazioni: www.museomils.it

In biciclettaSaronno può essere un punto di partenza strategico anche per escursioni in bicicletta. Uno degli itinerari preferiti dagli amanti delle due ruote, recentemente valorizzato, si svi-luppa lungo il canale Villoresi. Per chi ha gambe allenate si può montare in sella già da Saronno, raggiungendo Lainate e pe-dalando lungo la pista ciclabile fino al Lago Maggiore. Merita una sosta Tornavento, caratteristica frazione di Lonate Pozzolo, nella Valle del Ticino, con scorci paesaggistici moz-zafiato. Altrimenti sempre da Saronno si può prendere il treno per Novara e raggiungere la pista che costeggia il Villoresi scendendo alla stazione di Turbigo. Un secondo itinerario apprezzato dai cicloa-matori invece ha come cuore il parco delle Groane: imboccando la pista che porta a Ce-riano Laghetto si può pedalare sino a Milano.

Informazioni, itinerari e iniziative su cicloturi-smosaronno.altervista.org 9

La città dell’Amaretto

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Alla ricerca dello Spirito del BoscoC’è un bosco da favola, di quelli che animano i sogni dei bimbi o che sembrano essere usciti dalle pagine di un libro, con alberi che ti fissano, sembrano abbracciarti, si trasfor-mano in curiosi animali. Lo Spirito del Bosco ha trovato casa qui, nel-la foresta dei corni di canzo, nel cuore del Triangolo Lariano. Il sentiero, inaugurato nel 2008, percorre il versante destro orografi-co della Val Ravella e collega i due alpeggi di Prim’Alpe e Terz’Alpe ar-ticolandosi lungo circa 1,5 km. È il regno della biodiversità e una sor-prendente meta per gli amanti delle passeggiate in montagna e dell’arte, per piccoli e grandi esploratori. Occhi spalancati, pronti a captare le sculture lignee e di pietra realizzate da Alessandro Cortinovis e da altri artisti che si sono uniti sul cammino dando forma allo spirito della fore-sta. Le creature fatate, intagliate e incastonate fra faggi e castagni non mancano. Ci sono Gnomo Gnogno, il Saggio del Bosco, la Salamandra, l’Homo Salvadego, gli Spiriti Cante-rini. Quaranta minuti di passeggiata, facile e adatta a tutta la famiglia, dove fra un’indicazione “Per di su” e un “Per di giù” ogni tanto vale la pena perdersi, lasciandosi guidare dalla Fata Libellula, dal custode del bosco o da Ufo il gufo.

Per vivere il lago, in tutte le sue declinazioni, partiamo dall’acqua dolce e dalla modalità forse più romantica per scoprire il territorio con due crociere, una sul Lago di como e una sul Lago Maggiore. Il Lario e i suoi paesini si possono esplorare in barca, approfittando dei battelli della Navigazione Lago di Como o scegliendo i motoscafi delle compagnie private di noleg-gio. Interessante è anche una piccola gita, della durata di circa un’ora, nel primo bacino di Como tra le località di Cernobbio, Moltrasio e Torno, ma si può trascorrere sul lago un’intera giornata, raggiun-gendo Bellagio, Varenna e località forse meno famose ma assolu-tamente da vedere. Nel periodo estivo è possibile concedersi una crociera notturna d’altri tempi con tanto di musica dal vivo e cena a lume di candela.

Sul Lago Maggiore si possono raggiungere via lago le isole Bor-romee, i Castelli di Cannero, Stre-sa, Villa Taranto, l’Eremo di Santa Caterina del Sasso, Laveno, Luino e arrivare sino in Svizzera, utiliz-zando il servizio di navigazione

pubblica o noleggiando un’imbar-cazione.

Con l’avvicinarsi della bella sta-gione anche i lidi si preparano ad accogliere i bagnanti: si contano oltre 35 spiagge solo fra Lecco e Como. In provincia di Varese, da Luino alla Dogana di Zenna, si trovano lidi gratuiti più o meno attrezzati con acque pulitissime e balneabili. Tra le spiagge più belle della sponda lombarda del Lago Maggiore c’è, a Castelveccana, la spiaggia delle Fornaci.

Un’altra modalità per esplorare il lago è attraverso gli sport acqua-tici: vela, windsurf e kitesurf in Alto Lario e a colico, sci nautico, wakeboard e wakesurf in Centro Lago mentre il primo bacino ospi-ta gare internazionali di motonau-tica. I surfisti e gli amanti del kite del Lago Maggiore si radunano invece sulla spiaggia di Pino Tronzano.

Meritano una visita anche i la-ghetti di Pusiano – particolar-mente battuto dagli amanti della canoa e del kayak – del Segrino e di Montorfano.

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Gita

Laghi e monti

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Bar & Restaurant

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A maggio Como si accende: è il mese del Festival della Luce – Lake como, la manifestazione che raccon-ta la scienza con incontri, conferenze, mostre e spettacoli che prendono vita nella città di Alessandro Volta. Gli appuntamenti si inseguono sino al 25 maggio 2016 portando al gran-de pubblico i segreti della biologia, dell’astrofisica e della fotonica intrec-ciati ad arte, musica e architettura. Tema della terza edizione della ker-messe è il dualismo Luce e Oscurità, nel mondo fisico, umano e nell’arte.Il festival è itinerante e coinvolge sug-gestive location di como, cernobbio e Brunate.Tra gli ospiti d’eccezione, il Premio Nobel per la Fisica 2014, Shuji Naka-mura, inventore dei LED a luce blu, il filosofo e accademico Massimo Cac-ciari, il genetista Edoardo Boncinelli,

Torna sulle sponde del Lario il Lake como Film Festival, la kermesse dedicata al paesag-gio. A partire dal mese di giugno cinema sotto le stelle e in loca-tion suggestive, dalla Filanda di Brienno alla Villa del Grumello, dall’Hangar Aero club a Torno, passando per Brunate. L’incipit del festival è itinerante mentre il cuore della rassegna è nel cen-tro storico della città di como, all’Arena del Teatro Sociale, con le “Panoramiche film”, undici serate consecutive di film dal mondo, proiettati all’aperto su megaschermo alle 21.15 (dal 14 al 24 luglio). All’interno del festival il concorso internazionale “Filmlakers” rivol-to a giovani autori.Il programma sul sito www.la-kecomofilmfestival.com.

i filosofi Giulio Giorello e Carlo Sini, l’astrofisico Giovanni Bignami, il di-rettore editoriale di “Diabolik” Mario Gomboli e lo scrittore e architetto Gianni Biondillo. Grande attesa per lo spettacolo illu-mitecnico e di videomapping sulla facciata del Teatro Sociale in Piaz-za Verdi, in programma venerdì 20 maggio dalle 21,30 alle 24 (in caso di pioggia sarà rimandato al 22 maggio). Fra conferenze e Light Show didattici, un itinerario porta ai simboli di Ales-sandro Volta e della luce, dal tempio Voltiano al faro di Brunate, passando dalla scultura “The Life Electric” do-nata dall’archistar Daniel Libeskind alla città di Como.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero. Il programma completo su www.fe-stivaldellaluce.it

Il festIval del cInema

In agenda - Selezionati per voiGIUGNO

LA SAGrA deL CArpIONe. Sabato 4 e domenica 5 giugno Sagra del Carpio-ne, a cura dei cuochi della Pro Loco di Albavilla. Carpione di pesce e di carne ma non solo. Dalle 21 serata danzante. info@prolocoalbavilla.it

LUGLIOdOmeNICA SUL LAGO dI ALSerIO. Domenica 31 luglio il Parco Valle Lambro propone un’escursione sul lago di Alserio sulla barca elettrica “Amicizia”, con l’accompagnamento di un naturalista che farà conoscere i luoghi più incante-voli e suggestivi. eventi@parcovallelambro.it

AGOSTOSeTe dI CULTUrA e peCCATI dI GOLA. Aperitivi musicali in Villa del Balbia-nello, a Lenno, nell’ambito della manifestazione “Sete di cultura e peccati di gola” i giorni 23 e 30 agosto dalle 18.30 alle 21.30. Si potranno visitare anche gli interni della dimora e ci sarà un’osservazione astronomica. www.visitfai.it/villadelbalbianello/pALIO deL BArAdeLLO. Dal 30 agosto torna a Como il “Palio di Baradello”, disputato fra i borghi comaschi per la conquista del “pallium”, un artistico drappo di seta dipinto a mano da artisti del Lario. Oltre alle spettacolari gare, un grande corteo storico ripropone la visita a Como del Barbarossa e di Beatri-ce di Borgogna. www.paliodelbaradello.it

SeTTemBreLA fIerA SeCOLAre. Dal 10 al 12 settembre torna la Fiera Secolare della Madonna di Rogoredo ad Alzate Brianza. Manifestazione legata al culto ma anche al mondo agricolo e alla zootecnia, oltre alla fiera degli animali, banca-relle, luna park e stand gastronomici. Chiude il tutto uno spettacolo pirotecnico. www.fieradialzate.it

Lo spettacolo pirotecnico dell’Isola Comacina è uno degli eventi più at-tesi sul Lario. È il momento clou della Festa di San Giovanni, a Ossuccio, un evento che vanta cinque secoli di vita. Alle sue spalle una commemorazione: la devastazione dell’isola, il 24 giu-gno del 1169, da parte dei comaschi per punire gli isolani schierati contro l’imperatore Federico Barbarossa e con Milano (1118-1127). La leggenda vuole che tre secoli dopo la strage, nel 1435, San Giovanni Battista in veste di pellegrino sia comparso a un isolano, invitandolo a scavare sotto un noce per far riemergere i ruderi dell’antica basilica. La sera della vigilia il lago viene illuminato con ceri sulle barche, sui balconi delle case e nelle contrade. Quest’anno lo spettacolo pirotecnico si terrà il 25 giugno mentre la dome-nica una processione di lucie - le tra-

dizionali imbarcazioni del Lario - ad-dobbate per l’occasione e condotte da barcaioli in abiti d’epoca, riporterà le reliquie di San Giovanni sull’Isola Co-macina. Dopo la messa in riva al lago, scampagnata a base di piatti della tradizione. La festa si concluderà con la “Regata di San Giovanni”, riservata proprio alle lucie, che partiranno da Ossuccio e taglieranno il traguardo a Sala Comacina. www.isola-comacina.it

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La Conca d’oro dell’olio

Una pipa all’angolo della bocca, ma-niche di camicia e scarpe grosse e sbullettate oppure una donnina tutta grinze dalle zoccolette ai piedi. È un ri-tratto del mondo contadino dal sapore d’altri tempi, quello che, nelle crona-che dei giornali dell’epoca, immortala i possibili vincitori di una vera e propria novità, a Cantello: la prima edizione dell’esposizione dell’asparago del borgo al confine con la Svizzera. Era il 1939 e l’omaggio a quell’asparago bianco con la punta rosata che era il simbolo della produzione e della fatica di un territorio prendeva il via, nonostante le testimonianze della coltivazione si perdano nei secoli e ri-salgano a più di duecento anni fa. Una tradizione, quest’ultima, che è ancora viva grazie ai produttori e alla Proloco locale e che nel mese di maggio ri-tornerà con la 76esima edizione della Fiera dell’asparago: due weekend consecutivi, tra il 14 e il 15 e dal 20 al 22 maggio, degustazioni, piatti tipici, visita alle asparagiaie e alla chiesa ro-manica di Madonna in Campagna sa-ranno dedicati all’oro bianco del paese a pochi passi dal Ticino, senza farsi mancare anche un concorso, a suon dei migliori mazzi, tra i produttori che per la prima volta possono vantarsi di aver avuto dalla Comunità Europea,

LA pASTICCerIALa tradizione pasticcera va-resina, anche se la semplicità ne ha permesso la notorietà internazionale, affonda le sue origini nelle ricette popolari. Ne sono un esempio i Brutti e buoni di Gavirate, gli Amaretti e il Dolce Varese.

Formaggella del luineseeccellenza dop

Dai tomini di capra, pas-sando per la Furmagina di Varese e il Sancarlin, fino ad arrivare alla toma: gli appassionati dei prodotti caseari nelle Prealpi varesi-ne non avranno che l’imba-razzo della scelta.

Punta di diamante è la for-maggella del Luinese dop, ottenuta utilizzando per la lavorazione latte intero e crudo di capra.

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A Cantello si celebra l’asparago per la prima volta Igp

all’inizio dell’anno, il via libera per l’ot-tenimento del marchio Igp. La volontà di valorizzazione del patri-monio paesaggistico e di tradizione gastronomica ha dato il via alla Stra-da dei sapori delle Valli varesine, tre itinerari per la riscoperta dei prodotti tipici all’insegna di formaggi, salumi, miele, produzione ortofrutticola e pe-sce dei laghi. Dal 20 al 22 maggio tornerà anche il Lake street food festival e nel mese di giugno il Platea cibis. infiorita ispra, fiera dedicata al floro-vivaismo, al giardinaggio e al gusto in programma il 21 e il 22 maggio sul lungolago sarà un’occasione per as-saporare alcune delle specialità e, al rientro dalle vacanze, a settembre, tornerà anche la Fiera di Varese.

“Sulle tue più belle sponde, carezzate dal-le onde, trovan quiete pur gli olivi: qui da sempre son coltivigià cantati dai Romani coi tuoi miti flutti uma-ni”, recita l’agronomo e poeta degli ulivi, Giandomenico Borelli. Sarà merito di queste carezze lacustri e della bellezza che circonda le piante che si spec-chiano nel lago, sta di fatto che l’olio qui ha origini che si perdono nel tempo, rievocate da luoghi come la Zoca de l’olii (Conca dell’olio) fra Lenno e Sala comacina. E non importa se l’attività è spes-so in salita e non ci sono ampie zone pianeggianti, il segreto è nella passione degli olivicoltori. Sono queste le premesse dell’oro verde, firmato “D.O.P. Laghi Lom-bardi – Lario”. Le olive, prodotte rigorosamente in una zona de-

limitata – fra Bellagio, Ossuccio, Lenno, Tremezzo, Griante, Varenna, Perledo e Gravedona - sono rac-colte direttamente dalla pianta, nel mese di novembre, e molite in un frantoio certificato. Il risultato? Un olio extravergine unico, dal profumo fruttato e che gli intenditori riconoscono subito dalle note di mandorla. Un olio dal colore verde-giallo, delicato, che

15non copre i sapori ma li esalta. Nel 1999 è nato il Consorzio vo-lontario di tutela e valorizzazione dell’olio lariano e a Perledo, in provincia di Lecco, è attiva anche un’associazione – Oliper - che si impegna a diffondere la cultura e la coltura dell’olivo e che è tra le promotrici della manifestazione Perledolio, in programma a sa-bato 25 giugno.

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È una terra dalla vocazione vinicola con radici antiche quella a cavallo tra le province di Como e Lecco. Già Strabone, infatti, ne parla. Il riconosci-mento igt Terre Lariane, in un territorio in cui le zone più importanti di produzione sono attorno alle colline brianzole di Montevecchia e l’alto Lago di como, con Domaso come punto di riferimento, arriva nel 2008. I vigneti terrazzati e le escursioni termiche importanti sono caratteristici della produzione, donando all’assaggio freschezza e sapidità. Il consorzio Terre Lariane sta ora scommettendo sulla storia con la va-lorizzazione del Verdese, varietà autoctona. Nel registro imprese della Regione figurano più di 3mila imprese vitivinicole di cui 34 nella provincia di Lecco e Como.

L’AppUNTAmeNTO: TOrNA COLICO IN CANTINATre weekend per scoprire le Cantine di Colico e i loro prodotti enogastrono-mici. L’11, il17 e il 18 giugno torna “Colico in cantina”. Due i percorsi pre-visti: il “Percorso Territorio”, con degustazione di vini e assaggi locali, e il “Percorso Italia” con vini e assaggi da tutta Italia. Le cantine si trovano nel borgo storico di Villatico e per i vicoli del paese e apriranno dalle 18 alle 24. Non mancherà un accompagnamento musicale. www.colicoincantina.it

A Varese tra vini e liquori

La coltivazione a terrazzamenti, chiamati ronchi, è diffusa a Varese fin dai tempi di Carlo Borromeo. Ed è la passione e la volontà delle impre-se vinicole dell’area varesina, spinte dalla convinzione della valorizzazio-ne della produzione, ad aver ottenu-to il riconoscimento dell’Indicazione geografica tipica Ronchi Varesini: oggi sono 15 le Igt in Lombardia.

Ma la tradizione del buon bere in provincia di Varese può contare anche su distillati e grappe. Basti pensare al digestivo un Quai cos o all’elixir al Borducan, il liquore del Sacro Monte di Varese, la cui ricetta è stata inventata dal garibaldino Da-vide Bregonzio nel 1872, e ancora l’Amaretto di Saronno.

Di generazione in generazione, anche la produzione della Grappa d’Angera e di liquori si tramanda dal 1847.

I l n e t ta r e d e g l I d e I

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C’è fermento per la grande esposi-zione internazionale della Trienna-le di Milano tornata nella città della Madonnina e nell’hinterland dopo vent’anni, con eventi imperdibili per gli amanti dell’arte e del design. Ini-ziata il 2 aprile, proseguirà sino al 12 settembre 2016 con lo slogan “21st Century. Design After Design”. Mostre, eventi, installazioni, festival e conve-gni si rincorrono dal centro ai quartieri meneghini coinvolgendo, fra le sue 19 sedi, anche la monzese Villa Reale, sede storica delle prime Mostre Inter-nazionali, e il museo della fotografia di Cinisello Balsamo. Ventisette le mostre, fra cui “Stanze. Altre filosofie dell’abitare”, ospitata nel Palazzo dell’Arte. “L’architettura degli interni ha un com-pito realmente speciale - spiegano i promotori - pensare e definire gli spazi e gli ambienti, con le forme, i colori, i dettagli che ospiteranno, accoglie-

ranno, sfioreranno i corpi di quelle per-sone, registrandone temperature, umori, passioni, prenden-dosi cura di quelle diverse umanità”. Dopo una breve premessa storica, sono esposte le opere degli autori che in anni più recenti hanno mostrato il proprio pensiero, il proprio talento e la propria visione del mondo attraverso l’architettura degli interni. Si attraver-sano poi ambienti diversissimi l’uno dall’altro firmati da Andrea Anastasio, Manolo De Giorgi, Duilio Forte, Marta Laudani e Marco Romanelli, Lazzarini Pickering Architetti, Francesco Librizzi, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Carlo Ratti Associati, Umberto Riva e Elisabetta Terragni che mettono in scena la propria “filosofia dell’abita-re”. Ogni progetto è accompagnato da

un’opera letteraria e filosofica che lo rappresenta. Tra le mostre ospitate in questi mesi in Triennale anche Brilliant! i futuri del gioiello italiano e W Women in ita-lian Design che cerca di ripercorre la storia del design italiano al femminile, ricostruendo figure, teorie, attitudini progettuali che sono state seminate nel Novecento e che si sono affermate, trasformate ed evolute nel XXI secolo grazie a donne che creano, progetta-no, sperimentano, rischiano, sfidano.Il programma completo su www.triennale.org

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Sono stati oltre 2.400 gli espositori del Salone internazionale del Mobile che dal 12 al 17 aprile hanno animato il quartiere fieristico di Rho e diversi spazi di Milano e dell’hinterland, protagonisti del Fuorisalone. Quest’anno la manife-stazione è stata impreziosita anche dalla biennale eurocucina con l’evento colla-terale FTK (Technology For The Kitchen) e dal Salone internazionale del Bagno.La provincia di Como ha partecipato schierando oltre cento espositori. In pri-ma fila anche il Consorzio Vero Legno. Non sono mancati sul Lario interessanti eventi del Fuorisalone come il curioso “como Swap Design Party”, un ba-ratto in perfetto stile newyorkese orga-nizzato con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti di Como da Granafine - che si occupa di design autoprodotto, orga-nizzazione di eventi e social innovation - e The Minimal Pursuit specializzato in trendsetting, design review e organizza-zione eventi.

da milano a shangaiDopo la cinquantacinquesima edi-zione del Salone Internazionale del Mobile a Milano, andata in scena dal 12 al 17 aprile in Fiera Milano Rho radunando oltre 370mila operatori della filiera dell’arredo-casa prove-nienti da più di 160 Paesi, dal 19 al 21 novembre il Salone del Mobile troverà casa a Shanghai.L’Italia è il primo partner per la ven-dita di arredamento in Cina e nuove opportunità si stanno aprendo per le aziende locali: tra gennaio e settem-bre 2015 le vendite sono cresciute del 19%. La prima edizione del Sa-lone del Mobile.Shanghai prenderà vita in una location molto prestigiosa - lo Shanghai Exhibition Center - che ospita eventi culturali e artistici di al-tissimo livello.

casa

Anche la provincia di Varese ha parte-cipato all’evento internazionale con le sue eccellenze e ha organizzato dal 26 aprile al primo maggio la sua “Varese Design Week”, coinvolgendo la città e puntando i riflettori sulle sue realtà sto-riche e di tendenza. Un appuntamento per gli addetti ai lavori ma anche per gli abitanti. La kermesse ha anticipato la grande festa per i 200 anni dell’eleva-zione di Varese a città che si è aperta sabato 7 maggio e continuerà sino al 9 luglio. La Settimana del Design è stata dedica-ta alle “neuroscienze per il design” con percorsi ed eventi focalizzati sulla pro-gettazione e l’utilizzo degli oggetti di de-sign. Venti le location coinvolte, vetrine per il made in Varese. Fra i protagonisti dell’iniziativa anche l’architetto Giorgio Caporaso, che per primo ha portato il Fuorisalone a Varese, e Laura Angius, cofondatrice della piattaforma “LOVE-ThESIGN”.

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“Ricorda solo che non puoi salire la scala del successo con le mani in ta-sca”, diceva Arnold Schwarzenegger nel suo celebre discorso motivaziona-le all’University of Southern California. E architetti e interior designer, a mag-gior ragione, sanno bene che non puoi occuparti di scale con le mani in ta-sca, con leggerezza. La scala non è un dettaglio, è il piatto forte dell’arreda-mento, la protagonista dell’ambiente; attira l’attenzione, dice molto del suo proprietario, detta lo stile della casa. Le ultime tendenze ne hanno accen-tuato ancora di più questa caratteri-stica.Prima scelta: rampa o chiocciola? “Chi può e ha spazio oggi opta per la prima, più imponente - conferma Pierangelo Piazza, titolare della Piazza Cipriano snc & C, specialista del settore - ma 19

Made in italy senza compromessiEra il 1950 quando Cipriano Piazza diede vita a una falegnameria a Uboldo, in provincia di Varese, che per 20 anni è stata punto di riferi-mento per il settore dell’oculistica. Le redini dell’azienda sono state prese dal figlio Pierangelo, insieme alla moglie Emanuela Fassina. Negli anni la famiglia Piazza ha inserito la commercializzazione di serramenti e porte. Le competen-ze artigianali e la conoscenza dei materiali sono state fondamentali per dare nuova linfa all’impresa che oggi, nello showroom saron-nese di 450 metri quadrati, mette in bella mostra scale, porte blinda-te, serramenti, seguendo il cliente dalla scelta all’installazione, fedele alla sua filosofia: prodotti di qualità esclusivamente made in Italy. È più di una scelta, è un credo che non lascia spazio a compromessi.

anche la scala a chiocciola è stata protagonista di una vera rivoluzione”. Legno e acciaio oppure legno e vetro, può essere fatta anche in tinta con il parquet. Piace molto la scala sospesa come pure il gradino importante, da 8 centimetri. La parola chiave è una: personalizza-zione. Nei colori, nei materiali, nella forma.

Como e Varese protagoniste del Salone

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A parlare, ora, sono i rendering, ma è stato un concorso interna-zionale a definire quello che sarà il nuovo volto del comparto di piazza Repubblica, a Varese.

Sono arrivati dall’Italia, in pre-valenza, ma anche dall’Europa e oltreoceano dal Brasile e dagli Stati Uniti i 226 progetti: ad avere la meglio però, per il recupero e la riqualificazione del primo lotto della piazza e dell’ex caserma è stato il milanese Mauro Galantino.

Ed è proprio uno spazio urbano rinnovato caratterizzato da un asse che è in grado di mettere in connessione i due poli culturali di biblioteca e teatro, in un dia-logo tra passato e connotazioni

Teatro, un tocco di Spagna Se la prima fase dei lavori riguar-derà la piazza e l’ex caserma, il concorso interna-zionale ha guarda-to anche al futuro e più precisamen-te al nuovo teatro e al complesso di via Ravasi. Il secondo bando guarda dritto alla Spagna con la firma dell’architetto Fernando Pardo Calvo di Madrid, pri-mo nel concorso.

varese, un nuovo volto per piazza della Repubblica

contemporanee, ad aver fatto propendere la giuria per il lavoro presentato dal professionista con studio all’ombra della Madonnina.

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Da como a Malta, il tetto è più green. Gli effetti benefici delle coperture e delle pareti verdi sono molteplici ma occorre studiare con cura le specie da piantare. Lo sa bene Fondazione Minoprio, scuola agraria della provincia lariana, protagonista insieme all’Università maltese del progetto LifeMedGreenRoof che si pone come obiettivo quello di dimostrare al grande pubblico e agli addetti ai lavori gli effetti positivi sulla qualità della vita in ambiente urbano e le proprietà isolanti dei “green roofs”. Oggi il tetto verde di 150 metri quadri della Fondazione Minoprio sta fiorendo, sono state piantate specie autoctone, selezionate accuratamente perché più efficaci dal punto di vista tecnico e perché mitigano i problemi ambientali, con un occhio attento alla biodiversità. I tetti verdi migliorano anche il microclima e sono stati registrati vantaggi non solo dal punto di vista energetico ma anche nell’isolamento acustico, oltre agli effetti estetici di un tetto fiorito.

la spa in una stanza L’ambiente bagno è forse il più intimo della casa, un angolo in cui rifugiarsi e sentirsi in pace con se stessi. La ricerca di nuovi materiali anche qui è continua. Molto apprezzato è il piatto doc-cia morbido: chiudi gli occhi e, mentre una cascata ti accarezza le spalle, ti sembra di cammina-re su una spiaggia. La cromoterapia ormai è un must: ha fatto capolino da qual-che anno ed è intramontabile. Si cerca di ricreare fra le pareti domestiche una vera oasi del benessere.

La cucina che più rappresenta il punto vendita saron-nese racchiude fra le sue ante e i suoi fornelli i ri-cordi e la praticità, con uno sguardo rivolto al futuro. Combina più finiture fra cui il materico, sempre più richiesto: piace infatti avere un’essenza unica, anche nelle sue imperfezioni. Al legno, che può memorizzare i segni quotidiani, si accosta il “Fenix”, un materiale brevettato costituito da nanoparticelle, che si presta sia per i piani che per i lavabi, garantendo continuità e una superficie che, trattata con resine acriliche di ultima generazione, oltre a essere piacevole al tatto non lascia impronte: i graffi possono essere cancellati con il ferro da stiro. Il materiale si rigenera.

I dIvanIDivani Italiani ha una produzione propria. Ogni divano viene studiato in base agli spazi e ai gusti dei clienti. In pelle o in microfibra, l’imperativo è uno: tessuti lavabili e antimacchia. Richie-stissimi i meccanismi di relax, dal confort della seduta ai poggiatesta regolabili.

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La casa è come un abito, cucito su misura per sentirsi a proprio agio, per piacersi, emozionarsi ed emo-zionare. Ogni dettaglio contribuisce a creare l’atmosfera, dalle luci alla carta d’arredo. È la filosofia di Diva-ni italiani – Veneta cucine che a Saronno compie dieci anni. Nell’aprile del 2006 tre soci - Bruno Monti, Massimo Marazzani e Marco Rossetti - iniziarono a esplorare il mondo dei divani, creando il punto vendita in via Parma, un’area strate-gica e facilmente raggiungibile, per poi addentrarsi nell’universo arre-damento, dalla cucina alla camera da letto. Nello showroom di 1.300 metri quadri la parola d’ordine è personalizzazione.

Questione di stile “Il vero arredatore è il cliente - sot-tolineano i titolari - noi siamo i tu-tor che lo accompagnano in questo percorso ascoltandolo, partecipan-do, aiutandolo a sviscerare i suoi desideri. Il tutto mantenendo sem-pre un buon rapporto fra qualità e prezzo e contando su una relazione di fiducia con i fornitori”. www.divaniitaliani.it

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L’associazione tutela gli interessi della piccola e media proprietà immobiliare

Fornisce gratuitamente ai propri soci la consulenza relativa alle questioni e alle problematiche in materia immobiliare, grazie alla collaborazione di professionisti nel settore (avvocati, geometri, dottori commercialisti, architetti, ingegneri,

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Alcuni servizi:- Consulenza problematiche sulla proprietà- Centro CAF (NUOVO SERVIZIO)- Consulenze legali, tecniche, fiscali e notarili- Consulenze e assistenza in ambito immobiliare, stesura contratti di locazione e compravendita immobiliare, registrazione e gestione contratti di locazione - Preparazione lettere di disdetta, di recesso, di richiesta di

aggiornamento ISTAT e spese straordinarie- Servizio Colf e Badanti- Assistenza per la stipula dei contratti concordati

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Gli interni e il loggiatoA tornare in vita saranno anche gli affreschi, gli stucchi, le statue e l’artigianato d’arte che si trovano all’interno delle unità abitati-ve, nelle parti comuni e all’esterno degli edifici principali. Da queste opere si legge la storia della famiglia Crivelli, legata a doppio filo per quattro secoli a Inverigo. Nelle pareti della villa patronale sono stati restaurati affreschi realizzati tra la fine del ’600 e il ’700.Oggetto di restauro anche i soffitti a cassettoni dipinti elegan-temente, gli stipiti decorati delle porte, le sculture e le statue del parco, l’antico torchio di legno del 1736 - uno dei più grandi d’Europa - e il Teatro di Corte (del 1758) con i suoi macchinari di scena originali. A questi si aggiungono l’Oratorio di Santa Maria Annunziata, la cappella privata della Villa. Il piano di riqualificazione coinvolge anche il giardino all’italiana di 12 ettari, costituito fra il ‘600 e il ‘700, fonte di ispirazione per Foscolo, Carlo Porta e Stendhal, e il loggiato ad arcate che venne realizzato dal noto architetto Leopoldo Pollack, che si affaccia sul Piano d’Erba.

C’era una volta “Il castello”. Per secoli Villa Crivelli è stata chiamata così. Sia-mo a Inverigo, nel cuore della Brianza Comasca. Nel nome, nelle forme ar-chitettoniche e nella sua posizione, arroccata su una collinetta, c’è tutta la storia, il suo passato di “castrum” me-dievale e l’evoluzione settecentesca. Del “castello” se ne ha notizia dal 1026 ma, nonostante il suo passato illustre, per più di settant’anni è stato abbandonato a se stesso.Oggi si parla di rinascita: i lavori do-vrebbero essere ultimati entro il pros-simo anno per ospitare i primi inquilini 2.0. La villa infatti è al centro di un recupero che tiene insieme pubblico e privato e coinvolge il borgo che lo circonda. All’interno della Corte Nobile, della Corte del Torchio e della Corte del Pozzo sono previste 30 residenze

dalle differenti metrature e caratteri-stiche, dal quadrilocale affrescato alla soluzione su più livelli, dall’apparta-mento nella torre ai bilocali con ampie vetrate.Obiettivi del piano di recupero: non perdere, nella sua trasformazione in complesso residenziale, le tracce della storia e far coesistere il restauro conservativo a soluzioni tecnologiche innovative e alle ultime tendenze in fatto di lifestyle e di risparmio ener-getico. “L’impatto ambientale è stato ridotto al minimo con l’impiego di pietre lo-cali, materiali e cromie rispettose del-la bellezza del paesaggio - spiegano i progettisti - Tutti gli interventi sono improntati ai principi della bioedilizia, al rispetto delle morfologie esistenti e alla messa in sicurezza delle strutture già in essere”.

I castellanI del terzo millennio

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Nel cuore della Brianza il legno ha trovato la sua casa o, meglio, il suo museo. Siamo in provincia di Como, a cantù, capitale del merletto, del basket e dell’artigianato. L’edificio che lo ospita porta la firma dell’archistar Renzo Piano e, anche all’esterno, il museo rivela tutti i segreti del materiale a cui è dedicato. Il Riva center infatti è ricoperto da circa 4mila doghe di legno larice, naturali e non trattate. Al piano terra lo Show Room Riva1920 ospita, oltre alla collezione di mobili e a perle di design, legni preziosi e mostre temporanee. Il museo del legno si svi-luppa al primo piano, con una collezione che conta 2.800 pezzi fra macchinari e utensili per la lavorazione del legno che risalgono a epoche antichissime: si può viaggiare nel tempo dal 1700 al 1900. Oltre a una ricca libreria dedicata al tema, spicca il tavolo di 12 metri rea-lizzato in legno di Kauri con base dise-

casa

Abitare in un castello

Il progetto di restyling prevede che i futuri condomini-castellani oltre al paesaggio e all’atmosfera ab-biano a disposizione un giardino di 12 ettari, un’area fitness attrezzata nel parco e una Spa condominiale con aree relax, fitness, sauna e bagno turco.

Uno sgUaRdo al tURIsmoInverigo, storica meta di villeggiatu-ra per i milanesi, che qui hanno an-cora molte seconde case, si candida ad attirare nuovi turisti. La tenuta di Pomelasca, la Rotonda, il santuario di Santa Maria e il viale dei cipressi, insieme alle ville settecentesche e al Castello Crivelli, sono alcune delle tappe più suggestive.

L’intero complesso del Borgo del Castello di Inverigo è tutelato sia da vincolo storico–artistico, di compe-tenza della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio sia da vincolo pa-esaggistico preposto alla tutela della Valle del Lambro, di competenza dell’Ente Parco Regionale della Valle del Lambro.

gnata da Renzo Piano e non mancano chicche come il casco in legno per Vet-tel. Presto sarà in bella mostra in un’ala ad hoc anche il “Tavolo Pangea”, di 80 metri quadrati, creato da Riva 1920 e disegnato da Michele De Lucchi per il Padiglione Zero di Expo 2015. Sulla terrazza trova spazio un piccolo giardino pensile dove, ovviamente, il profumo del legno si fa sentire. Il museo è aperto al pubblico dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. L’in-gresso è libero.Dal 24 settembre a Cantù si celebra anche la Festa del Legno.

Le sfumature del legno in un museo

SCeLTA dI TeNdeNzAIl fascino del legno? Evergreen. Lo dimostrano le tendenze e i numeri. Nell’arredamento si legge un ritor-no alla natura e ai suoi elementi, dal pavimento alle porte, senza dimenticare i mobili. Secondo Edile-gnoArredo, nella pavimentazione è sempre più richiesto l’effetto “mol-to materico”, con vernici naturali e dall’aspetto quasi invisibile, opache o a zero brillantezza. La parte del leone la fa il rovere e c’è un ritor-no delle essenze esotiche, Iroko, Afrormosia e Wengé. Tinte calde dal marrone scuro al tabacco, piace il formato a spina di pesce anni Set-tanta. Quest’anno c’è un boom an-che delle abitazioni in legno, come dimostrano i dati del Centro Studi Federlegno Arredo Eventi: l’Italia, con il suo 8,4%, è il quarto player europeo nel settore delle costruzioni in legno con un aumento del 7,7% in quattro anni.

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Negli Stati Uniti il sorpasso è già av-venuto da qualche anno. Dal 2012 le donne patentate sono più degli uo-mini. In Europa e in Italia bisognerà attendere ancora un po’, ma il trend è lo stesso e in costante crescita fin dal primo decennio del secolo scorso quando le prime, coraggiose, donne osarono sfidare una società prettamente maschilista e mettersi al volante. Nel 2015 nel nostro Paese sono cir-ca 17 milioni le automobiliste, di cui oltre 3mila al volante di camion e di tir, il 5,6% del totale degli autotra-sportatori. E ogni 9 nuovi autotra-sportatori iscritti nel 2015 alle asso-ciazioni di categoria, uno è donna.Non tutte da bambine, di certo, aspiravano a guidare un bilico. L’auto dei sogni era per il 29% delle intervistate dal Centro Studi Direct

donne e motoriLine una fiammate cabrio sportiva. Poi praticità e comodità prendono il sopravvento e il 61% delle donne patentate guida una utilitaria, il 15% l’auto del marito. Anche perché due donne su tre la utilizzano per fare commissioni e il 42% per recarsi sul posto di lavoro.Guidano le utilitarie, ma poi preferi-scono i Suv. Le 19 giornaliste inter-nazionali del Women’s World Car of The Year ha votato come auto regina del 2015 la nuova Volvo XC90, il Suv sette posti scandinavo. Poi però, in concessionaria, la scelta cade su altro. Secondo un’indagine di GfkEu-risko l’identikit dell’auto ideale per la donna italiana è il seguente: berlina con portellone, benzina o diesel, pra-tica e dotata di optional che suppor-tino nella manovra e nelle operazioni di parcheggio.

dIstrazIonI: Il paragonecattive abitudini diverse, an-che alla guida, per uomini e donne. i primi si distraggono più facilmente in autostrada (il 48%), le seconde perdono l’attenzione su strade secon-darie (il 57%). Lo rivela una ricerca effettuata dal centro studi continental.

Motori

Vanità al volante ma non per tutteUna donna su due (il 49%) non ri-nuncia al tacco mentre è al volan-te. Il 18% di quelle tra i 25 e i 34 anni non esita a sfoggiare un tacco 12 anche alla guida, mentre le più prudenti sono le Over 35, il 37% di loro utilizza scarpe basse e como-de, tra le neo-patentate vincono le sneakers (le calza il 36%). Tacco... e trucco, ma fortunatamente solo per poche. Sempre un’indagine della Direct Line rivela che il 2% si mette il rossetto con l’auto in moto, il 4% ferma al semaforo, il 9% solo se in forte ritardo. La grande maggioran-za (85%), per fortuna, dichiara di non truccarsi in auto. CONCESSIONARIO PIAGGIO New B Srl

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L’Ape car, in tutte le sue varianti, la Ve-spa e i suoi “cugini”, ma anche la bici-cletta elettrica. Le novità, in casa New B Srl, non mancano. Da oltre mezzo secolo a eupilio, in provincia di Como, si svi-luppa il tema della mobilità partendo dai principi chiave: affidabilità, praticità ed economicità di gestione. Dietro le quinte la famiglia Barlassina, che oltre a essere punto di riferimento per la vendita di automobili, pensa an-che al mondo del lavoro e del tempo libero con la gamma di veicoli com-merciali e gli scooter firmati Piaggio. E così ecco i Piaggio Porter che guardano all’Europa con motore omologato Euro 6, dotati di serie del sistema Esc, Electronic Stability Control, un controllo della stabi-lità del veicolo che si aziona automatica-

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da porter a medley: ecco le novità piaggio su 4 e 2 ruote

mente in caso di sbandata, regolando la potenza del motore e frenando le singole ruote con differente intensità. Partico-larmente apprezzato per le dimensioni compatte e il raggio di sterzata di soli 3,7 metri, Porter è facile da manovrare anche nel traffico cittadino. Piaggio ha sviluppato per lui un motore ex novo con potenza massima pari a 61kW. I nuovi veicoli Euro 6 benzina Multitech – presto anche benzina+gpl e benzina+metano – possono essere personalizzati nell’al-lestimento e presentano novità estetiche rilevanti: dal tessuto dei sedili al design della maniglia interna. Porter è dispo-nibile anche nella versione Maxxi con ruote posteriori gemellate, ancora più manovrabile e capiente. Il pianale rinfor-zato permette carichi di oltre 1.110 chi-

logrammi. Anche le operazioni di carico e scarico sono più agevoli. Il tutto senza tralasciare il capitolo sicurezza.Per quanto riguarda gli scooter, l’ulti-ma novità Piaggio si chiama Medley: lo scooter ruote alte, in diverse versio-ni, tutte Euro 4, è stato presentato allo scorso Eicma di Milano ed è in arrivo nei concessionari. Leggero (135 kg), ha una linea elegante ed è dotato di strumenta-zione digitale multifunzione, ABS di serie a due canali e antifurto con immobilizer. Il serbatoio del carburante si trova sotto la pedana: è possibile fare il pieno senza scendere dalla sella. Completano il viaggio in casa Barlassi-na le biciclette elettriche dell’italwin, per uomo e per donna, che permettono di scegliere liberamente il rapporto tra sforzo muscolare e assistenza elettrica.

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r I t o r n o a l f u t u r o

Le vetture d’epoca più esclusive sfilano sulle rive del lago di Como, a cernobbio. Andrà in scena dal 20 al 22 maggio il concorso d’eleganza Villa d’este 2016, il festival internazionale della storia automobilistica, celebrato per la pri-ma volta nel 1929. Il tema con cui BMW Group Classic e il Grand Hotel Villa d’Este invitano proprietari e appassionati di gioielli su due e quattro ruote è uno: “Ritorno al futuro – il viaggio continua”. Quest’anno sono state inserite due classi in più: la categoria “Mister GT è tornato – l’epoca d’oro del design sportivo, 1950-1975” con il meglio del Gran Turismo, e la classe “Guidati dall’eccesso – automobili dell’epoca di Studio 54, 1975-1986” per automobili dell’epo-ca Disco, dalla stravaganza tecnologica e stilistica. Non mancheranno per l’occasione le “Automobili da star – dal grande schermo al set cinematografico”.http://concorsodeleganzavilladeste.com

Se si parla di auto e rombi di motore d’epoca, un vero appassionato non può non conoscere la rievocazione storica della Coppa dei Tre Laghi e Varese- Campo dei Fiori. L’evento, organizzato dal Club Auto Moto Storiche Varese e dallo staff Gleo, spegne quest’anno 25 candeline e andrà in scena per l’edizione 2016 sabato 25 e domenica 26 giugno. L’evento, premiato con la Manovella d’Oro Asi, conferita al club Vams lo scorso marzo in occasione del Salone Milano Autoclassica, sarà l’occasione per scoprire il fascino delle vetture dalle origini fino al 1970, con iscrizioni fino al 1976 scelte da una giuria, oltre alle storiche fino al 1996 in sezione turistica lungo i 230 km di un magnifico percorso tra valli e laghi dell’Insubria. Se troveranno conferma il match race nel cuore di Varese nella serata di sabato 25 giugno e l’arrivo finale con le premiazioni nel parco di Villa Ponti a Varese Biumo, inediti sa-ranno la passerella nel centro storico di Gavirate e il prologo show a Busto Arsizio il 16 giugno.

Giro notturno del Lario e Sei giorni motostoriche VareseI tre poli del Lario saranno uniti sotto il segno dei motori per il ritorno, sabato 2 e domenica 3 luglio, dell’antico Giro notturno del Lario. Una settantina di auto dagli anni Trenta agli anni Ottanta faranno rivivere gli antichi fasti nell’evento promosso dal Club Veteran Car Club Como di Arosio. Nella terra che ha visto nascere grandi marchi motociclistici, grazie al Club Vams, non mancherà poi, il 4 giugno, la rievocazione storica International Six Days, riportando alla luce la gara che nel 1951 ha reso celebre Varese in tutto il mondo. Mossiere numero 1 sarà proprio Giuseppe Cau da Pontedera, vinci-tore dell’edizione agli inizi degli anni Cinquanta tra gli scooter Piaggio Vespa, in occasione delle settan-ta candeline della Vespa.

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Se ne parla tanto, ma cos’è un’auto connessa? È un veicolo equipaggiato con sensori, geolocalizzatori e dispositivi di comunicazione che permettono l’invio e la ricezione di dati, dialogando con il cloud, le app, con altre auto e i loro dispositivi o con la casa madre. Insomma auto che creano un flusso continuo di dati sfruttando l’onda dirompente di Internet che oramai ha contagiato anche il settore automobilistico.

Esistono sistemi operativi ad hoc che, all’interno dell’auto, gestiscono tutto l’infotainment come CarPlay di Apple e Android Auto di Google. Grazie a loro si può navigare mentre si è al volante, ascoltare musica in streaming o gestire il proprio telefono. Ma anche le case costruttrici hanno messo a punto sistemi operativi di proprietà.

La domanda cresce e i numeri aumentano. Si calcola che già nel 2018 il mercato delle connected cars varrà 40 miliardi di euro e il 60% delle auto in consegna saranno connesse attraverso tecnologie mobili appoggiandosi alle attuali reti 4G. Gartner guarda già al 2020 quando, secondo le previsioni, ne circoleranno 250 milioni in tutto il mondo.

Il boom delle auto connesse

Motori

GOOGLE pRIMa NELLa CORSaIl punto d’arrivo sarà l’auto che si guida sola. Chi è più avanti nella ricerca è Google con la Google Car, l’ultima frontiera del-la tecnologia automobilistica. Se passate da Mountain View, in California, potreste anche incrociarne una e lo scorso febbraio, dopo oltre 1.6 milioni di chilometri percorsi senza macchia, è stata responsabile del primo incidente con un bus. Nulla di gra-ve, solo una fiancata strisciata…

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La CaMpaGNa “My Car My Data”

La domanda sorge spontanea. Ma tutti questi dati dove finiscono? A sollevare il problema a livel-lo internazionale è la campagna “My Car, My Data” promossa dalla Federation Internationale de l’Automobile e sostenuta in Italia dall’Aci. Obiettivi? Sensibilizzare gli automobilisti e informarli che i veicoli connessi raccolgono e inviano dati sui loro spostamenti e chiedere all’Unione Europea di regolamentarne la ma-teria. Solo l’automobilista deve es-sere il proprietario dei dati prodotti dal suo veicolo e di conseguenza solo lui può decidere, al momento dell’acquisto dell’auto, se condivi-derli e con chi.Lo sostiene anche un’indagine pubblicata dal sito www.mycar-mydata.eu secondo cui Il 90% de-gli automobilisti vorrebbe tenere i dati solo per sé, il 91% chiede la possibilità di attivare o disattivare la connettività, il 76% decidere quando e per quanto tempo con-dividere i dati.

Si continua a sperimentare alle porte di Milano. Il 2016 si è aper-to con una novità green, lanciata proprio dai laboratori Eni di San Donato Milanese: è il “green die-sel”. Obiettivo dell’ultimo gasolio studiato nell’hinterland, prodotto nella bioraffineria di Venezia e approdato nei 3.500 distributori della rete italiana a fine gennaio, è ridurre l’emissione di inquinanti, migliorando al contempo le presta-zioni dei motori. Eni Diesel + parte da qui ed è composto per il 15% da una miscela speciale che, attraver-so l’idrogeno, rende possibile uti-lizzare gli oli di palma e di colza per ridurre del 5% le emissioni di Co2

L’esperimento green alle porte di milano

e fino al 40% le emissioni gassose inquinanti della vettura (idrocarburi e os-sido di carbonio). Con be-nefici anche a livello acu-stico: si abbatte infatti di due decibel la rumorosità dei motori. Il processo Ecofining, brevettato da Eni, può essere ali-mentato con cariche biologiche di diversa origine: è possibile uti-lizzare oli di colza, soia, girasole, palma, ma anche oli alimentari esausti e grassi animali come pure oli e cariche biologiche di seconda e terza generazione non apparte-nenti alla filiera alimentare (oli di

jatropha, da microalghe, di rici-no,…). Le cariche utilizzabili de-vono essere raffinate. Secondo le ricerche Eni, il green diesel allun-ga la vita del motore e assicura la massima potenza erogabile grazie alla pulizia degli iniettori, migliora le prestazioni riducendo i consumi fino al 4%.

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Ricerca e sviluppo nel greenCon una media di 104,4 g di CO2/km nel 2015 sull’intera gamma Citroën e Peugeot, PSA Groupe si impone come leader europeo nella riduzione delle emissioni di CO2.

Questo grazie ai notevoli inve-stimenti nella ricerca (1,8 mi-liardi di euro di budget solo lo scorso anno) che permettono al gruppo francese di consoli-dare un record: il 2015 è stato il nono anno di fila al primo posto nella classifica dell’In-stitut National de la Propriété Industrielle (INPI) con 1.012 brevetti pubblicati, molti dei quali abbinati alle cosiddette clean technologies. PSA Groupe sta studiando, e alcune sono già in pratica, nuove soluzioni anche per la mobilità connessa. Ha svilup-pato un software di proprietà, Car Easy Apps, per le app col-legate all’auto, ma soprattutto è all’avanguardia per quanto riguarda lo sviluppo del dispo-sitivo di chiamata d’emergen-za in caso di incidenti. Che altro non è che l’eCall, ob-bligatorio dal 2018 su tutte le auto nuove, ma già ora equi-paggiato su quasi due milioni di autoveicoli Citroën e Peu-geot.

Motori

citroën: fino al 2021 un’auto nuova ogni annoNuovo logo, nuovo nome e nuova strategia per il colosso automo-bilistico francese PSA Peugeot Citroën nato nel 1991 (poi si è inserita DS) e che da oggi si chiamerà Gruppo PSA, a sot-tolineare la fusione totale delle tre case automobilistiche. Ma i marchi storici, ovviamente, so-pravvivranno. Il programma “Push to pass” (spinta per andare oltre) è in verità un ambizioso - in termini di incremento di fatturato - pia-no quinquennale (2016-2021) che prevede la produzione di 26 nuovi modelli di automobili e otto veicoli commerciali. In pratica

un’auto nuova ogni anno per ogni marchio e in ogni regione. Stati Uniti compresi dove rivedremo circolare Citroën e Peugeot dopo l’abbandono del mercato negli anni ’80. Si punterà molto sul green: delle 26 auto nuove annunciate sette saranno ibride e ibride plug-in e quattro elettriche. Con un occhio al futuro che si traduce in car sharing, auto connesse e veicoli a guida autonoma dove la ricerca di PSA, su questo aspetto, proce-de a ritmi elevati: diverse C4 Pi-casso dotate di questa funzione hanno già percorso oltre 20mila chilometri su strada.

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Un massaggio per i neonatibino a diversi livelli. Con il massaggio possiamo accompagnare, proteggere e stimolare la crescita e la salute del nostro bambino”. Sono state studiate sequenze per ogni parte del corpo dando vita a un vero ri-tuale per offrire al piccolo il massaggio come un dono, presentandoglielo con delicatezza. Importante è utilizzare sempre oli na-turali, meglio olio di mandorle spremu-te a freddo.

La tradizione dei massaggi ai neonati ha origini antichissime, ma anche una valenza scientifica: ha un effetto po-sitivo nella crescita del bambino, può offrire sollievo, fa bene a livello fisico, psicologico ed emotivo. Non solo è una pratica che è stata riscoperta ma è en-trata nelle strutture ospedaliere ed è stata premiata. Siamo al Fatebenefra-telli di Erba, in provincia di Como: qui il corso di massaggio al neonato è con-siderato uno dei fiori all’occhiello del reparto di Ostetricia e Ginecologia che, dal 2009, ha ottenuto la certificazione di “Ospedale amico del bambino”. “Il massaggio che noi proponiamo trova le sue radici nella tradizione in-diana, svedese e nelle tecniche della reflessologia – spiegano le ostetriche di Erba - L’evidenza clinica e recen-ti ricerche hanno inoltre confermato l’effetto positivo del massaggio sullo sviluppo e sulla maturazione del bam-

Essere più consapevoli del proprio corpo, di se stessi e della propria mente, unendo questi due aspetti in una singola e dinamica entità. È quanto si prefigge il Pilates som-mando alla ginnastica una base fi-losofica e teorica. Questa disciplina, che nasce nei primi del 900 in Ger-mania e si sviluppa negli Stati Uniti, si sta particolarmente affermando in Italia. “La cosa più importante non è ciò che stai facendo, ma come stai eseguendo ciò che fai”, sosteneva Joseph Hubertus Pilates, suo in-ventore. “Oggi c’è una maggiore consapevolezza dell’importanza del proprio benessere - spiega Marta Brunato, insegnante di Pilates - e si sta diffondendo non solo tra gli over40, che magari non hanno mai fatto sport e iniziano ora a prendersi cura del proprio corpo, ma anche

Numerose sono le donne che si avvicinano al Pilates in gra-vidanza. Chi è abituata a fare sport trova in questa disciplina uno strumento per prepararsi al parto senza sforzi eccessivi. Il Pilates rafforza infatti l’addome, la schiena e i muscoli del pavi-mento pelvico, non stressando le articolazioni e non affaticando il corpo, inoltre aiuta a mantenere una corretta respirazione. Que-ste le ragioni per cui il Pilates è un ottimo alleato sia prima che dopo il parto. Mantenere i mu-scoli tonici non è solo una que-stione estetica, ma anche legata al benessere.

tra i giovani che vedono nel Pilates un’alternativa alla classica palestra, dove lavorando in gruppi non troppo ampi si riesce ad avere un rapporto diretto con il proprio istruttore”.

Sei i principi base di questa discipli-na: la concentrazione, il controllo, il baricentro, la fluidità del movimen-to, la precisione e la respirazione. “Fare Pilates migliora la tonicità e la flessibilità muscolare - continua l’insegnante - allena tutto il corpo e lo raffor-za, rendendolo flessibile ed equilibrato. Migliora la coordinazione attra-verso una respirazione controllata e profonda”. Non ultimi i benefici per la postura, stabilizzando schiena e bacino.

e in gravidanza?

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Massaggi estetici ma anche salutari, per eliminare le tossine e i liquidi in eccesso. Vanno in questa direzione i linfodrenaggi che, oltre a coccolare, possono essere validi alleati per tene-re sotto controllo alcune problemati-che croniche. “Il linfodrenaggio può essere praticato su tutte le parti del corpo, dal viso agli arti inferiori, dall’addome al torace, a seconda delle esigenze – spiega Erika Fumagalli, massaggiatrice con diplo-ma MCB che pratica il metodo Vodder – Le donne si focalizzano per esem-pio sugli arti interiori, anche durante la gravidanza, per drenare i liquidi in eccesso che si accumulano”. Il massaggio che va a stimolare il sistema linfatico è molto lento e de-licato, non si va a comprimere. “C’è una sequenza da seguire – continua la massaggiatrice – si inizia sempre con quella che si chiama ‘apertura’, ovvero si deve stimolare il terminus, la zona

in cui convogliano tutti i vasi linfatici. È uno step obbligato. Poi si procede man mano dalla zona prossimale a quella distale rispetto al terminus con movi-menti caratterizzati da una leggerissi-ma pressione”.

Importante una premessa: quando si ha una patologia in fase acuta non va praticato alcun tipo di massaggio, mentre può essere indicato in caso di alcune problematiche croniche, su indicazione medica, o per prevenire. Il linfodrenaggio al viso, oltre ad avere una valenza “estetica” e rilassante, può essere molto utile. “Serve a elimi-nare le tossine, rallentando il processo di invecchiamento - continua Erika Fu-magalli - Può servire in caso di edemi localizzati, non patologici, pensiamo per esempio alle borse sotto gli occhi. Oltre a cercare di eliminare gli ineste-tismi, il linfodrenaggio al viso può aiu-tare in caso di sinusite cronica”.

linfodrenaggio al viso, tra coccole e salute

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Frutta e verdure: ecco validi alleatiIl salto del pasto, una pausa pranzo in fretta e furia o l’im-provvisazione di una cena, aprendo il frigorifero nel tenta-tivo di trovare tra gli ingredienti un’ispirazione dell’ultimo mi-nuto. Tutti comportamenti che, prima o poi, accadono nella vita di ognuno, ma che per uno stile di vita sano devono essere il più possibile limitati, dandosi delle semplici ma precise linee di in-dirizzo. “In primis per la frutta e le verdure - è l’indicazione della biologa nutrizionista Martina Hueller - ci si deve orientare su cinque porzioni al giorno, limi-tando la frutta, più zuccherina, a due o al massimo tre porzioni preferibilmente lontano dai pasti a colazione o come spuntino”. I carboidrati vanno distribuiti nella maniera corretta: oltre alla pasta, non consumata quotidianamen-te, il consiglio è per la versione integrale, anche ricorrendo a far-ro, orzo, quinoa e kamut. E per le proteine, oltre alle tradizionali fonti come la carne, la cui mode-razione, soprattutto per la rossa, è consigliata, e il pesce, l’indica-zione è di trovare un valido alle-ato nei legumi.

“Una colazione da re, un pranzo da principe e una cena da frate”. Anche se in estrema sintesi, potrebbe essere riassunto così il segreto di una nu-trizione sana e bilanciata. “È fondamentale - spiega la biologa nutrizionista Martina Hueller - gestire la propria giornata distribuendo gli alimenti in tre pasti principali e due spuntini: proprio in questo senso non si può rinun-ciare alla colazione, spostando la densità energetica nella prima parte del giorno”. La passione per i fornelli non deve tentare a preparazioni elabora-te e ricche di condimenti: la semplicità è la strada migliore con la riduzione o l’eliminazione del sale. Il ricorso alle spezie, sfruttandone il gusto e le proprietà, aiuta a rendere più appetibili i piatti. E neanche un regime di sole privazioni è la giusta strada. “La varietà, la scelta e la diminuzione del consumo di alcune pie-tanze, rendendo invitanti le nostre portate anche con i colori che ci offre la natura, pensiamo per esempio alle insalatone estive - prosegue la pro-fessionista - sono il giusto indirizzo”. Senza dimenticare l’organizzazione dei pasti e l’importanza di bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno.

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Spa e lidi: la soluzione wellness a due passi da casaUna pausa dallo stress e dalla frenesia dei ritmi quotidiani, sulle rive del lago, tra le colline o in città, possibilmente a portata di mano. Le province di Varese, Como e Lecco offrono possibilità per tutte le esigenze. Nella stagione estiva una meta a pochi chilometri da casa sono i lidi e le spiagge pubbliche, oltre 35 solo tra Como e Lecco: l’offerta ricet-tiva propone anche piscine galleggianti sulle acque dei bacini lombardi per una giornata dedicata alla famiglia. E perché non unire alla gita fuoriporta un momen-to all’insegna del benessere in una delle Spa del territorio? Saune, bagni turco e servizi wellness, al fianco di vasche idromassaggio anche all’aperto e tratta-menti, possono essere la soluzione. 3938

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Una palestra a cielo aperto, dai sentieri meno impegnativi, fino all’escursione e all’arrampicata, che richiedono una preparazione più approfondita e l’accompagna-mento di professionisti. Le valli a cavallo tra Varese, Como e Lecco permettono di entrare a contatto con la natura a pochi chi-lometri dalla città. E se il consiglio rimane quello di verificare sempre il grado di difficoltà del tragitto oltre alle condizioni meteo, sulla

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Come Indiana JonesL’ambiente urbano non offre di certo il contesto più adatto, ma per vestire i panni di moderni Indiana Jones per un solo gior-no i parchi avventura possono diventare una buona opzione. Tra ponti tibetani, teleferiche, liane e carrucole da affrontare via via lungo i percorsi sospe-si tra gli alberi, sicuramente ci sarà modo di consolidare la propria fiducia in sé, ma soprattutto di trascorrere una giornata di divertimento con amici e famiglia. Se alcune delle proposte, infatti, richie-dono una preparazione fisica non da tutti, le opzioni baby sono adatte anche ai bambini.

Acqua, terra e ariaTerra sì, con gli splendidi paesaggi nel connubio tra lago, collina e monti, ma anche acqua e, perché no, aria. Gli ap-passionati dell’allenamento, ma anche dell’adrenalina, po-tranno scegliere se dirigersi nei centri nautici e nelle sedi sportive dove la proposta spazia dal canottaggio alla vela e arriva fino al cayak e al canottaggio.

Se invece l’altitudine non fa paura ecco il deltaplano e il parapendio dai monti Cornizzolo, Muggio e Cimone e gli ae-roclub del varesotto. E tornando alla roccia, il trekking lascia spazio anche all’arrampicata e alle vie ferrate.

destinazione ci si può sbizzarrire: dal Sentiero del viandante sulle sponde orientali del lago di Como, al manzoniano Resegone, pas-sando per l’importanza naturali-stica del monte Barro, i panorami delle Grigne e l’Alta Valsassina.

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Fondamentale è prendersi cura dell’igiene orale dei bambini fin dalla nascita. Anche dopo le poppate la bocca deve essere ripulita dalla pellicola di placca e dai residui alimentari che ristagnano su di essa e sui denti decidui. Per farlo, da subito si consiglia ai genitori di avvolgersi con una garza bagnata un dito, strofinandolo poi sulle superfici del cavo orale del bimbo. Dai tre anni sarà il bambino a iniziare a lavarsi i denti sotto la supervisione dei genitori, mentre fin dai 6 anni è consigliabile iniziare con le visite periodiche dal dentista.

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Ecco i siti e i numeri dei principali uffici turistici e dei servizi offerti agli esplo-ratori delle province di Como, Lecco e Varese www.lakecomo.it www.visitcomo.eu - www.vareselandoftourism.com

Uffici IaT Como - Piazza Cavour 17, 031.269712 lakecomo@tin.itUffici IaT Lecco - via XX Settembre, Palazzo delle Paure, 0341.295720, info.turismo@provincia.lecco.itUffici IaT Bellagio - Piazza Mazzini (Imbarcadero), 031.950204 www.bel-lagiolakecomo.itUffici IaT Menaggio - Piazza Garibaldi, 8, 0344.32924 www.menaggio.com Uffici IaT Varese - Piazza Monte Grappa, 0332.281913 iatvaresecitta@provincia.va.itGuide speleologiche: Speleo Club Cai Erba 031.627873 www.caierba.itMondo Turistico Associazione culturale Operatori del Turismo www.guidelagodicomo.comPercorsi di gusto: www.terrealtelecco.it; www.terrelarianeigt.it

Gite formato famigliaDalla funicolare di Brunate al Mu-seo del Cavallo Giocattolo, pas-sando per il Sentiero dello Spirito del bosco, nella foresta dei Corni di Canzo. Alcuni siti e numeri utili:

www.funicolarecomo.it 031.303608

www.museodelcavallogiocattolo.it 031.382038 (Grandate, Como)

www.jungleraiderpark.com 031.963651

www.comune.canzo.co.it

www.volandia.it 0331.230007

Numeri

utili

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Alcuni dei più bei gioielli delle province di Como, Lecco e Va-rese si possono raggiungere in treno. Le reti gestite da Trenord e Trenitalia sono capillari. Ecco alcuni numeri e siti utili per programmare il viaggio (con orari e informazioni sui servizi):Trenitalia:- www.trenitalia.com- Call center: 199.892021: at-

tivo tutti i giorni h 24 per in-formazioni sull’orario, sulla circolazione, cambio prenota-zione. (Costo da rete fissa 10 centesimi di euro al minuto)

- Per persone con ridotta mobi-lità: 199.303060 attivo tutti i giorni dalle 6.45 alle 21.30. O Numero Verde delle Sale Blu di RFI 800.906060, attivo solo da rete fissa

Trenord:- Contact Center, 02.72494949,

attivo dal lunedì al venerdì dal-le 7 alle 21; sabato, domenica e festivi dalle 8 alle 19.30

- Numero verde dedicato ai viaggiatori con disabilità 800.210955, attivo tutti i gior-ni dalle 8.15 alle 19.45.

- Sito dedicato al Malpensa express: www.malpensaex-press.it

Da sapere: - Trenord prevede anche dei

pacchetti ad hoc per i fuoripor-ta: sono i “Trenord Free Time”, www.trenord.it/it/free-time/offerte-free-time/home-free-time.aspx

- Grazie a un accordo con il Fai, Trenord offre agli abbonati la possibilità di visitare alcune storiche residenze lombarde a un prezzo scontato, fra cui

Il battello è il mezzo migliore per raggiungere le suggestive località del lago di Como e del lago Maggiore, godendosi il paesaggio. Sito internet: www.navigazionelaghi.itNumero verde gratuito per informazioni sul servizio pub-blico di linea, orari, tariffe, pre-notazioni: 800.551801 (tutti i giorni compresi i festivi dalle 8.30 alle 18 nel periodo di alta stagione)

- Navigazione Lago di como: 031.579211; mail: navicomo@navigazio-

nelaghi.it- Navigazione Lago Maggiore-Arona: 0322.233200; mail: navimaggiore@navi-

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- In Lombardia sono presenti tre uffici di assistenza e informa-zioni per i clienti Trenord nelle stazioni di Milano Cadorna, Milano Porta Garibaldi e Sa-ronno. Quest’ultimo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 20; sabato, domenica e festivi chiuso.

- Bicicletta e treno: informa-zioni e condizioni su www.trenitalia.com/tcom/Offerte-e-servizi/In-treno-con-la-bici e www.trenord.it/it/assisten-za/trasporto-biciclette.aspx

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