Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

35
Dietrich Bonhoeffer Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato Essere cristiani in un mondo diventato adulto adulto

Transcript of Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

Page 1: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

Dietrich BonhoefferDietrich Bonhoeffer«E ora che dobbiamo fare?»«E ora che dobbiamo fare?»Essere cristiani in un mondo diventato adultoEssere cristiani in un mondo diventato adulto

Page 2: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

«Gustave Flaubert ha affermato: “L’homme c’est rien, l’oeuvre c’est tout”. Qui non daremo valore a questa affermazione e ne rovesceremo il significato. Ciò che di incompiuto esiste nell’opera di Bonhoeffer contribuisce al suo fascino. La sua essenza non può essere compresa senza incontrarsi con lui. Egli stesso ha riconosciuto l’incompiutezza del proprio lavoro e della propria opera, come un destino»

(E. BETHGE, Leggere Bonhoeffer, 12)

PremessaPremessa

Page 3: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

1. Biografia

2. Il mondo diventato adulto

3. Frammenti di un discorso etico

IndiceIndice

Page 4: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

1. Biografia1. Biografia Nasce a Breslavia nel 1906, Nasce a Breslavia nel 1906, sesto di nove figli.sesto di nove figli.

Di famiglia alto borghese Di famiglia alto borghese cristiana protestante, oggi cristiana protestante, oggi diremmo «non praticante», si diremmo «non praticante», si trasferì a Berlino nel 1912.trasferì a Berlino nel 1912.

A 17 anni, dopo gli studi di A 17 anni, dopo gli studi di filosofia (e aver imparato filosofia (e aver imparato greco ed ebraico), si iscrive greco ed ebraico), si iscrive alla facoltà di teologia.alla facoltà di teologia.

Si laurea con il massimo dei Si laurea con il massimo dei voti a 21 anni e a 24 diventa voti a 21 anni e a 24 diventa pastore. pastore.

Page 5: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

1. Biografia1. Biografia Roma, Londra, Barcellona, New Roma, Londra, Barcellona, New

York sono le mete dei suoi York sono le mete dei suoi viaggi, dove completa la propria viaggi, dove completa la propria formazione accademica, umana formazione accademica, umana e credente. e credente.

Da giovane accademico è Da giovane accademico è interessato soprattutto alla interessato soprattutto alla declinazione pratica delle grandi declinazione pratica delle grandi questioni della fede cristiana. questioni della fede cristiana.

Nel 1931 è docente Nel 1931 è docente universitario, pastore presso universitario, pastore presso una parrocchia di periferia («è una parrocchia di periferia («è ora di capire cosa si vede ora di capire cosa si vede dall’altra parte della cattedra»), dall’altra parte della cattedra»), incaricato per l’ecumenismo incaricato per l’ecumenismo dalla chiesa evangelica tedesca dalla chiesa evangelica tedesca e conferenziere ricercato.e conferenziere ricercato.

Page 6: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

1. Biografia1. Biografia Nel 1933 sale al potere Nel 1933 sale al potere Hitler. Hitler.

La chiesa evangelica La chiesa evangelica tedesca, segnata da una tedesca, segnata da una fortissima separazione tra fortissima separazione tra chiesa e stato, partecipa chiesa e stato, partecipa dell’infatuazione generale.dell’infatuazione generale.

Bonhoeffer attira Bonhoeffer attira l’attenzione con due l’attenzione con due interventi pubblici netti e interventi pubblici netti e solitari: uno sull’idolatria solitari: uno sull’idolatria del potere, l’altro sulla del potere, l’altro sulla questione ebraica. questione ebraica.

Page 7: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

1. Biografia1. Biografia «… «… se permette al seguace se permette al seguace che questi faccia di lui il che questi faccia di lui il suo idolo, allora la figura suo idolo, allora la figura del capo (fuhrer) si del capo (fuhrer) si trasforma in quella di trasforma in quella di corruttore/seduttore corruttore/seduttore (verfurher). Il capo e la (verfurher). Il capo e la funzione che divinizzano funzione che divinizzano se stessi scherniscono se stessi scherniscono Dio»Dio»

«… «… la Chiesa in quanto tale la Chiesa in quanto tale ha un dovere ha un dovere incondizionato verso le incondizionato verso le vittime di ogni sistema vittime di ogni sistema sociale, anche se non sociale, anche se non appartengono alla appartengono alla comunità dei cristiani!»comunità dei cristiani!»

Page 8: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

1. Biografia1. Biografia Nel ‘34 contribuisce a fondare la Nel ‘34 contribuisce a fondare la

«Chiesa Confessante», che si «Chiesa Confessante», che si separa dalla chiesa evangelica separa dalla chiesa evangelica tedesca che, grazie anche al tedesca che, grazie anche al lavoro di DB sarà lavoro di DB sarà progressivamente isolata nel progressivamente isolata nel panorama delle chiese europee. panorama delle chiese europee.

Sono di questi anni due suoi best Sono di questi anni due suoi best seller: seller: Vita comune Vita comune e e SequelaSequela. .

Nel 1937 gli viene revocato il Nel 1937 gli viene revocato il permesso di insegnare, nel 1938 permesso di insegnare, nel 1938 la chiesa confessante è dichiarata la chiesa confessante è dichiarata illegale in Germania.illegale in Germania.

Page 9: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

1. Biografia1. Biografia Nel 1939, entra in contatto Nel 1939, entra in contatto con i gruppi facenti capo a con i gruppi facenti capo a Canaris, Oster, Dohnanyi (che Canaris, Oster, Dohnanyi (che confluiranno nel 1943 nel confluiranno nel 1943 nel cenacolo di von cenacolo di von Stauffenberg), che cospirano Stauffenberg), che cospirano contro Hitler. contro Hitler.

All’inizio della guerra, rifiuta All’inizio della guerra, rifiuta un incarico negli Usa e un incarico negli Usa e intensifica l’impegno intensifica l’impegno ecumenico. I suoi viaggi tra ecumenico. I suoi viaggi tra Svizzera, Inghilterra e Svizzera, Inghilterra e Germania sono in realtà Germania sono in realtà anche al servizio della anche al servizio della cospirazione. Hitler va cospirazione. Hitler va fermato, anche con fermato, anche con l’omicidio.l’omicidio.

Page 10: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

1. Biografia1. Biografia Riprende in questi anni a Riprende in questi anni a lavorare alla sua opera lavorare alla sua opera incompiuta: incompiuta: EticaEtica

Nell’aprile del 1943, Nell’aprile del 1943, Bonhoeffer e una parte dei Bonhoeffer e una parte dei congiurati sono arrestati. Non congiurati sono arrestati. Non c’è nessuna accusa, solo c’è nessuna accusa, solo sospetti, ma rimarranno in sospetti, ma rimarranno in carcere per due anni, carcere per due anni, interrogati periodicamente.interrogati periodicamente.

Uno degli ultimi ordini giunti Uno degli ultimi ordini giunti dal comando di Berlino, il 9 dal comando di Berlino, il 9 aprile del 1945, li condanna a aprile del 1945, li condanna a morte durante un morte durante un trasferimento, a Flossenburg.trasferimento, a Flossenburg.

Page 11: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

1. Biografia1. Biografia Nei due anni di prigionia, in Nei due anni di prigionia, in cui si alternano momenti di cui si alternano momenti di isolamento a momenti in cui isolamento a momenti in cui gli è possibile avere contatti gli è possibile avere contatti con l’esterno, continua a con l’esterno, continua a pensare e scrive.pensare e scrive.

Le lettere a E. Bethge Le lettere a E. Bethge saranno raccolte postume in saranno raccolte postume in Resistenza e ResaResistenza e Resa. Sarà uno . Sarà uno dei libri più commentati, dei libri più commentati, amati e contestati di tutta la amati e contestati di tutta la teologia del XX secolo, da teologia del XX secolo, da cristiani di molte cristiani di molte confessioni.confessioni.

Page 12: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

2. Il mondo «diventato adulto»2. Il mondo «diventato adulto»

Premessa alla teologia di BonhoefferPremessa alla teologia di Bonhoeffer

1)1) La La Theologia crucisTheologia crucis: il primato della Scrittura su : il primato della Scrittura su qualsiasi ideologizzazione; il rigore intellettuale e qualsiasi ideologizzazione; il rigore intellettuale e l’apofatismo si emendano a vicenda. l’apofatismo si emendano a vicenda. -> Il Dio Tappabuchi-> Il Dio Tappabuchi

2)2) La La Sola gratiaSola gratia (o della logica escatologica): la netta (o della logica escatologica): la netta separazione tra «mondano» e «evangelico» separazione tra «mondano» e «evangelico» (Ecclesia invisibilis est(Ecclesia invisibilis est) e il problema di Anteo.) e il problema di Anteo.-> Il mondo diventato adulto e l’interpretazione -> Il mondo diventato adulto e l’interpretazione non-religiosa del cristianesimonon-religiosa del cristianesimo

3)3) Il dibattito teologico infuocato tra XIX e XX secolo Il dibattito teologico infuocato tra XIX e XX secolo nel mondo del cristianesimo riformato.nel mondo del cristianesimo riformato.

Page 13: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

2. Il mondo «diventato adulto»2. Il mondo «diventato adulto»

20 aprile 1944: il Dio tappabuchi20 aprile 1944: il Dio tappabuchi

«Stiamo andando incontro a un tempo completamente «Stiamo andando incontro a un tempo completamente non-religioso; gli uomini, così come ormai sono, non-religioso; gli uomini, così come ormai sono, semplicemente non possono più essere religiosi. semplicemente non possono più essere religiosi. […] Le persone religiose parlano di Dio quando la […] Le persone religiose parlano di Dio quando la conoscenza umana (qualche volta per pigrizia conoscenza umana (qualche volta per pigrizia mentale) è arrivata alla fine o quando le forze mentale) è arrivata alla fine o quando le forze umane vengono a mancare – e in effetti quello che umane vengono a mancare – e in effetti quello che chiamano in campo è sempre il chiamano in campo è sempre il deus ex machinadeus ex machina, , come soluzione fittizia a problemi insolubili, oppure come soluzione fittizia a problemi insolubili, oppure come forza davanti al fallimento umano; sempre come forza davanti al fallimento umano; sempre dunque sfruttando la debolezza umana o di fronte dunque sfruttando la debolezza umana o di fronte ai limiti umani; questo riesce inevitabilmente ai limiti umani; questo riesce inevitabilmente sempre e solo finché gli uomini con le loro proprio sempre e solo finché gli uomini con le loro proprio forze non spingono i loro limiti un po’ più avanti, e forze non spingono i loro limiti un po’ più avanti, e il il deus ex machina deus ex machina non diventa superfluo;… non diventa superfluo;…

Page 14: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

2. Il mondo «diventato adulto»2. Il mondo «diventato adulto»

… … per me il discorso sui limiti umani è diventato per me il discorso sui limiti umani è diventato assolutamente problematico (sono ancora oggi assolutamente problematico (sono ancora oggi autentici limiti la morte, che gli uomini quasi non autentici limiti la morte, che gli uomini quasi non temono più, e il peccato, che gli uomini quasi non temono più, e il peccato, che gli uomini quasi non comprendono?); […] io vorrei parlare di Dio non ai comprendono?); […] io vorrei parlare di Dio non ai limiti ma al centro, non nelle debolezze ma nella limiti ma al centro, non nelle debolezze ma nella forza, non in relazione alla morte e alla colpa, ma forza, non in relazione alla morte e alla colpa, ma nella vita e nel bene dell’uomo. Raggiunti i limiti, mi nella vita e nel bene dell’uomo. Raggiunti i limiti, mi pare meglio tacere e lasciare irrisolto l’irresolubile. pare meglio tacere e lasciare irrisolto l’irresolubile. La fede nella risurrezione non è la “soluzione” del La fede nella risurrezione non è la “soluzione” del problema della morte! L’aldilà di Dio non è l’aldilà problema della morte! L’aldilà di Dio non è l’aldilà della nostra conoscenza». L’incarnazione pone Dio al della nostra conoscenza». L’incarnazione pone Dio al centro della vita, non ai margini.centro della vita, non ai margini.

Page 15: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

2. Il mondo «diventato adulto»2. Il mondo «diventato adulto»

8 giugno 1944: l’adultità del mondo8 giugno 1944: l’adultità del mondo

«Il movimento nella direzione dell’autonomia dell’uomo «Il movimento nella direzione dell’autonomia dell’uomo (intendo con questo la scoperta delle leggi secondo (intendo con questo la scoperta delle leggi secondo le quali il mondo vive e basta a se stesso […] che le quali il mondo vive e basta a se stesso […] che ha inizio circa nel XII secolo), ha raggiunto una sua ha inizio circa nel XII secolo), ha raggiunto una sua compiutezza. L’uomo ha imparato a bastare a se compiutezza. L’uomo ha imparato a bastare a se stesso in tutte le questioni importanti senza l’ausilio stesso in tutte le questioni importanti senza l’ausilio dell’ipotesi di lavoro: Dio. Nelle questioni dell’ipotesi di lavoro: Dio. Nelle questioni riguardanti la scienza, l’arte, l’etica, questo è riguardanti la scienza, l’arte, l’etica, questo è diventato un fatto scontato, che praticamente non diventato un fatto scontato, che praticamente non si osa più mettere in discussione […] Contro questa si osa più mettere in discussione […] Contro questa sicurezza di sé, l’apologetica cristiana è scesa in sicurezza di sé, l’apologetica cristiana è scesa in campo in diverse forme. Si cerca di dimostrare al campo in diverse forme. Si cerca di dimostrare al

Page 16: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

2. Il mondo «diventato adulto»2. Il mondo «diventato adulto»

mondo diventato adulto che non può vivere senza mondo diventato adulto che non può vivere senza il tutore «Dio». Nonostante la già avvenuta il tutore «Dio». Nonostante la già avvenuta capitolazione davanti a tutte le questioni capitolazione davanti a tutte le questioni mondane, restano tuttavia le questioni «ultime» - mondane, restano tuttavia le questioni «ultime» - la morte, la colpa – cui solo Dio può dare una la morte, la colpa – cui solo Dio può dare una risposta, e per le quali c’è bisogno di Dio, della risposta, e per le quali c’è bisogno di Dio, della chiesa e del pastore […] Ritengo questi attacchi chiesa e del pastore […] Ritengo questi attacchi dell’apologetica cristiana: primo, privi di senso; dell’apologetica cristiana: primo, privi di senso; secondo, di scadente qualità; terzo, non cristiani». secondo, di scadente qualità; terzo, non cristiani».

Page 17: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

2. Il mondo «diventato adulto»2. Il mondo «diventato adulto»

16 luglio 1944: Got mit uns?16 luglio 1944: Got mit uns?

«Non possiamo essere onesti senza riconoscere «Non possiamo essere onesti senza riconoscere che non possiamo vivere nel mondo che non possiamo vivere nel mondo etsi Deus non etsi Deus non dareturdaretur. Riconosciamo questo e lo facciamo . Riconosciamo questo e lo facciamo proprio davanti a Dio. Dio stesso ci obbliga a proprio davanti a Dio. Dio stesso ci obbliga a questo riconoscimento. […] Il Dio-con-noi è il Dio questo riconoscimento. […] Il Dio-con-noi è il Dio che ci abbandona (Mc 15,34)! […] Qui sta la che ci abbandona (Mc 15,34)! […] Qui sta la differenza decisiva rispetto a qualsiasi religione. differenza decisiva rispetto a qualsiasi religione. La religiosità umana rinvia l’uomo nella sua La religiosità umana rinvia l’uomo nella sua tribolazione alla potenza di Dio nel mondo, Dio è il tribolazione alla potenza di Dio nel mondo, Dio è il Deus ex machinaDeus ex machina. La Bibbia rinvia l’uomo . La Bibbia rinvia l’uomo all’impotenza e alla sofferenza di Dio». all’impotenza e alla sofferenza di Dio».

Page 18: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

a) Una spietata critica

b) La struttura della vita responsabile

La sostituzione vicaria

L’adeguatezza alla realtà

La disponibilità all’assunzione della colpa

Il rischio

3. Frammenti di un 3. Frammenti di un discorso eticodiscorso etico

Page 19: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

3. Frammenti di 3. Frammenti di un discorso un discorso eticoetico

«La grande mascherata del male «La grande mascherata del male ha scompaginato tutti i ha scompaginato tutti i concetti etici. […]concetti etici. […]

«Palese è il fallimento delle «Palese è il fallimento delle persone “ragionevoli”, che […] persone “ragionevoli”, che […] nella loro miopia, vogliono nella loro miopia, vogliono rendere giustizia a tutti i rendere giustizia a tutti i contendenti e vengono così contendenti e vengono così stritolati nello scontro delle stritolati nello scontro delle potenze contrapposte, senza potenze contrapposte, senza aver raggiunto il benché aver raggiunto il benché minimo risultato. Delusi per minimo risultato. Delusi per l’assenza di ragione nel l’assenza di ragione nel mondo, si vedono condannati mondo, si vedono condannati alla sterilità, ed escono alla sterilità, ed escono rassegnati dal gioco o si rassegnati dal gioco o si abbandonano inermi al più abbandonano inermi al più forte…forte…

a) Una spietata a) Una spietata critica (critica (Natale Natale 19421942))

Page 20: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

3. Frammenti di 3. Frammenti di un discorso un discorso eticoetico

«Maggior impressione desta il «Maggior impressione desta il totale fallimento del totale fallimento del “fanatismo” etico. Il “fanatismo” etico. Il fanatismo crede di potersi fanatismo crede di potersi opporre al potere del male, opporre al potere del male, armato della purezza di un armato della purezza di un principio. Ma, come il toro, principio. Ma, come il toro, si scontra, fiaccato e si scontra, fiaccato e sconfitto, col drappo rosso sconfitto, col drappo rosso e non con la persona che lo e non con la persona che lo regge. Si impantana in cose regge. Si impantana in cose non essenziali e cade nella non essenziali e cade nella trappola di chi è più trappola di chi è più intelligente….»intelligente….»

a) Una spietata a) Una spietata critica (critica (Natale Natale 19421942))

Page 21: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

3. Frammenti di 3. Frammenti di un discorso un discorso eticoetico

«L’uomo della “coscienza” si «L’uomo della “coscienza” si difende solitario dal superiore difende solitario dal superiore potere delle situazioni potere delle situazioni eccezionali davanti alle quali è eccezionali davanti alle quali è richiesta la decisione. Ma richiesta la decisione. Ma viene dilaniato dalla enormità viene dilaniato dalla enormità dei conflitti nei quali è dei conflitti nei quali è chiamato a scegliere, chiamato a scegliere, consigliato e guidato da consigliato e guidato da nient’altro che dalla sua nient’altro che dalla sua personale coscienza. Gli personale coscienza. Gli innumerevoli travestimenti, innumerevoli travestimenti, rispettabili e seducenti, nei rispettabili e seducenti, nei quali il male gli si fa incontro, quali il male gli si fa incontro, rendono ansiosa e insicura la rendono ansiosa e insicura la sua coscienza, finché egli sua coscienza, finché egli finisce con l’accontentarsi di finisce con l’accontentarsi di salvarla, anziché di salvarla, anziché di mantenerla buona […].mantenerla buona […].

a) Una spietata a) Una spietata critica (critica (Natale Natale 19421942))

Page 22: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

3. Frammenti di 3. Frammenti di un discorso un discorso eticoetico

«Il “dovere” sembra capace di «Il “dovere” sembra capace di fornire la guida sicura per fornire la guida sicura per uscire dallo sconcerto uscire dallo sconcerto provocato dalla quantità di provocato dalla quantità di decisioni possibili. Ciò che decisioni possibili. Ciò che viene ordinato appare come la viene ordinato appare come la cosa più certa; responsabile cosa più certa; responsabile dell’ordine è solo chi lo dell’ordine è solo chi lo impartisce, non chi lo esegue. impartisce, non chi lo esegue. Ma attendonsi a ciò che è Ma attendonsi a ciò che è conforme al dovere, non si conforme al dovere, non si giunge mai al rischio giunge mai al rischio dell’azione che si compie in dell’azione che si compie in forza della propria personale forza della propria personale responsabilità, mentre è solo responsabilità, mentre è solo questa che può colpire in questa che può colpire in profondità e vincere il male. profondità e vincere il male. L’uomo del dovere, alla fine, L’uomo del dovere, alla fine, dovrà compiere il proprio dovrà compiere il proprio dovere anche nei confronti del dovere anche nei confronti del diavolo…diavolo…

a) Una spietata a) Una spietata critica critica

Page 23: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

3. Frammenti di 3. Frammenti di un discorso un discorso eticoetico

«C’è chi, sfuggendo al confronto «C’è chi, sfuggendo al confronto pubblico, sceglie l’asilo della pubblico, sceglie l’asilo della “virtù” privata. Ma costui deve “virtù” privata. Ma costui deve chiudere occhi e bocca davanti chiudere occhi e bocca davanti all’ingiustizia che lo circonda. […]all’ingiustizia che lo circonda. […]

«Chi resta saldo? Solo colui che non «Chi resta saldo? Solo colui che non ha come criterio ultimo la propria ha come criterio ultimo la propria ragione, il proprio principio, la ragione, il proprio principio, la propria coscienza, la propria propria coscienza, la propria libertà, la propria virtù, ma che è libertà, la propria virtù, ma che è pronto a sacrificare tutto questo pronto a sacrificare tutto questo quando sia chiamato all’azione quando sia chiamato all’azione ubbidiente e responsabile, nella ubbidiente e responsabile, nella fede e nel vincolo esclusivo a fede e nel vincolo esclusivo a Dio: l’uomo responsabile, la cui Dio: l’uomo responsabile, la cui vita non vuole essere altro che vita non vuole essere altro che una risposta alla domanda e alla una risposta alla domanda e alla chiamata di Dio. Dove sono chiamata di Dio. Dove sono questi uomini responsabili?» questi uomini responsabili?»

a) Una spietata a) Una spietata critica critica

Page 24: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

3. Frammenti di 3. Frammenti di un discorso un discorso eticoetico

««La struttura della vita La struttura della vita responsabile responsabile è è caratterizzata da due cose: caratterizzata da due cose: dal dal vincolovincolo della vita con della vita con l’uomo e con Dio e dalla l’uomo e con Dio e dalla libertà libertà della vita personale. della vita personale. […] Senza questo vincolo e […] Senza questo vincolo e senza questa libertà non si senza questa libertà non si dà responsabilità. […]dà responsabilità. […]

Il vincolo assume la forma della Il vincolo assume la forma della sostituzione vicaria sostituzione vicaria e della e della adeguatezza alla realtàadeguatezza alla realtà, la , la libertà libertà si manifesta si manifesta nell’nell’ascrivere a se stessi ascrivere a se stessi la la propria vita e azione e nel propria vita e azione e nel rischio rischio della decisione della decisione concreta. concreta.

b) La struttura della b) La struttura della vita responsabilevita responsabile

Page 25: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

3. Frammenti di 3. Frammenti di un discorso un discorso eticoetico

«Che la responsabilità poggi sulla «Che la responsabilità poggi sulla sostituzione vicaria risulta nella sostituzione vicaria risulta nella maniera più chiara da quelle maniera più chiara da quelle situazioni in cui l’uomo è direttamente situazioni in cui l’uomo è direttamente costretto ad agire al posto di altri costretto ad agire al posto di altri uomini, ad esempio come padre, uomini, ad esempio come padre, uomo di stato, maestro. Il padre uomo di stato, maestro. Il padre agisce al posto dei figli lavorando per agisce al posto dei figli lavorando per essi, prendendosene cura, essi, prendendosene cura, difendendoli, lottando e soffrendo per difendendoli, lottando e soffrendo per loro. In tal modo, egli prende loro. In tal modo, egli prende realmente il loro posto. Non è un realmente il loro posto. Non è un singolo isolato, ma unisce in sè l’io di singolo isolato, ma unisce in sè l’io di più persone. Ogni tentativo di vivere più persone. Ogni tentativo di vivere come se fosse solo, è una negazione come se fosse solo, è una negazione della fattualità della sua paternità. della fattualità della sua paternità. Non può sottrarsi alla responsabilità Non può sottrarsi alla responsabilità impostagli dalla sua paternità. Di impostagli dalla sua paternità. Di fronte a questa realtà crolla la finzione fronte a questa realtà crolla la finzione che il soggetto di tutto il che il soggetto di tutto il comportamento etico sia il soggetto comportamento etico sia il soggetto isolato. Non questi, bensì il isolato. Non questi, bensì il responsabile è il soggetto su cui deve responsabile è il soggetto su cui deve incentrarsi la riflessione etica.incentrarsi la riflessione etica.

b) La struttura della b) La struttura della vita responsabilevita responsabile- La - La sostituzione sostituzione vicariavicaria

Page 26: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

3. Frammenti di 3. Frammenti di un discorso un discorso eticoetico

«E non fa differenza quale sia «E non fa differenza quale sia l’ampiezza della responsabilità, se l’ampiezza della responsabilità, se cioè si estenda a un singolo individuo, cioè si estenda a un singolo individuo, o a interi gruppi. […] Si ha o a interi gruppi. […] Si ha sostituzione vicaria solo nella sostituzione vicaria solo nella dedizione piena della propria vita dedizione piena della propria vita all’altro. Solo chi non è legato al all’altro. Solo chi non è legato al proprio sé vive responsabilmente e, proprio sé vive responsabilmente e, cioè, solo chi non è legato al proprio cioè, solo chi non è legato al proprio sé sé vivevive (cfr. Goethe). […] (cfr. Goethe). […]Possiamo abusare della vita vicaria in Possiamo abusare della vita vicaria in due modi: ponendo in maniera due modi: ponendo in maniera assoluta il nostro io e ponendo in assoluta il nostro io e ponendo in maniera assoluta l’altro uomo. Nel maniera assoluta l’altro uomo. Nel primo caso il rapporto della primo caso il rapporto della responsabilità porta alla violentazione responsabilità porta alla violentazione e alla tirannia. […] Nel secondo caso e alla tirannia. […] Nel secondo caso pongo in assoluto il bene dell’altro pongo in assoluto il bene dell’altro uomo, disattendendo ogni altra uomo, disattendendo ogni altra responsabilità… In ambedue i casi si responsabilità… In ambedue i casi si negano l’origine, l’essenza e il fine negano l’origine, l’essenza e il fine della vita responsabile in Gesù Cristo, della vita responsabile in Gesù Cristo, e la responsabilità diventa un idolo». e la responsabilità diventa un idolo».

b) La struttura della b) La struttura della vita responsabilevita responsabile- La - La sostituzione sostituzione vicariavicaria

Page 27: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

3. Frammenti di 3. Frammenti di un discorso un discorso eticoetico

«Il responsabile è rinviato al «Il responsabile è rinviato al prossimo concreto nella sua prossimo concreto nella sua concreta realtà. Il suo concreta realtà. Il suo comportamento non è stabilito in comportamento non è stabilito in partenza e una volta per tutte, partenza e una volta per tutte, quindi in linea di principio, ma quindi in linea di principio, ma nasce con la situazione data. Esso nasce con la situazione data. Esso non dispone di alcun principio non dispone di alcun principio assolutamente valido, che assolutamente valido, che dovrebbe fanaticamente attuare dovrebbe fanaticamente attuare contro qualsiasi resistenza della contro qualsiasi resistenza della realtà, ma cerca di cogliere e fare realtà, ma cerca di cogliere e fare il necessario, il “comandato” nella il necessario, il “comandato” nella situazione data. Non si tratta di situazione data. Non si tratta di realizzare qualcosa di realizzare qualcosa di assolutamente buono, ma […] assolutamente buono, ma […] qualcosa di relativamente migliore qualcosa di relativamente migliore a qualcosa di relativamente a qualcosa di relativamente peggiore. Il responsabile non deve peggiore. Il responsabile non deve imporre alla realtà una legge imporre alla realtà una legge estranea: il suo agire è estranea: il suo agire è adeguato adeguato alla realtà alla realtà nel senso autentico nel senso autentico dell’espressione». dell’espressione».

b) La struttura della b) La struttura della vita responsabilevita responsabile- La - La adeguatezza adeguatezza alla realtàalla realtà

Page 28: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

3. Frammenti di 3. Frammenti di un discorso un discorso eticoetico

«Gesù non cerca di proclamare e «Gesù non cerca di proclamare e realizzare nuovi ideali etici, non realizzare nuovi ideali etici, non mira a raggiungere una qualche mira a raggiungere una qualche bontà personale: l’unica cosa che bontà personale: l’unica cosa che gli sta a cuore è l’amore per gli sta a cuore è l’amore per l’uomo reale, e per questo può l’uomo reale, e per questo può entrare in comunione con la loro entrare in comunione con la loro colpa lasciandosi gravare da essa. colpa lasciandosi gravare da essa. […] Chi, per quanto riguarda la sua […] Chi, per quanto riguarda la sua responsabilità, vuole sottrarsi alla responsabilità, vuole sottrarsi alla colpa, si separa dalla realtà ultima colpa, si separa dalla realtà ultima dell’esistenza umana, si separa dell’esistenza umana, si separa anche dal mistero redentore della anche dal mistero redentore della colpa portata da Gesù Cristo e non colpa portata da Gesù Cristo e non ha parte alla giustificazione divina ha parte alla giustificazione divina che aleggia su tale evento. Per lui, che aleggia su tale evento. Per lui, l’incolumità della propria coscienza l’incolumità della propria coscienza vale più del fratello.». vale più del fratello.».

b) La struttura della b) La struttura della vita responsabilevita responsabile- La - La assunzione assunzione della colpadella colpa

Page 29: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

3. Frammenti di 3. Frammenti di un discorso un discorso eticoetico

«[Dopo aver commentato brani «[Dopo aver commentato brani evangelici in cui Gesù infrange evangelici in cui Gesù infrange formalmente leggi del tempo]: la formalmente leggi del tempo]: la coscienza liberata dalla legge non coscienza liberata dalla legge non avrà paura di entrare nella colpa avrà paura di entrare nella colpa altrui per amore dell’altro uomo altrui per amore dell’altro uomo […] La coscienza liberata non è […] La coscienza liberata non è ansiosa quanto quella legata alla ansiosa quanto quella legata alla legge, ma completamente aperta legge, ma completamente aperta al prossimo e al suo bisogno al prossimo e al suo bisogno concreto. Chi si assume concreto. Chi si assume responsabilmente una colpa – e responsabilmente una colpa – e nessuna persona responsabile può nessuna persona responsabile può evitare di farlo – attribuisce a se evitare di farlo – attribuisce a se stesso e a nessun altro tale colpa, stesso e a nessun altro tale colpa, paga per essa e ne risponde. […] paga per essa e ne risponde. […] Davanti agli uomini l’uomo della Davanti agli uomini l’uomo della responsabilità è giustificato dalla responsabilità è giustificato dalla necessità, davanti a se stesso è necessità, davanti a se stesso è assolto dalla propria coscienza, ma assolto dalla propria coscienza, ma davanti a Dio egli spera solo nella davanti a Dio egli spera solo nella grazia». grazia».

b) La struttura della b) La struttura della vita responsabilevita responsabile- La - La assunzione assunzione della colpadella colpa

Page 30: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

3. Frammenti di 3. Frammenti di un discorso un discorso eticoetico

«Senza aver le spalle coperte da «Senza aver le spalle coperte da uomini, circostanze o principi, ma uomini, circostanze o principi, ma rendendo conto di tutte le rendendo conto di tutte le situazioni umane, generali e di situazioni umane, generali e di principio date, la persona principio date, la persona responsabile agisce nella libertà responsabile agisce nella libertà del proprio io. Il fatto che nulla può del proprio io. Il fatto che nulla può rispondere per lui o giustificarlo se rispondere per lui o giustificarlo se non la sua azione e lui stesso, è la non la sua azione e lui stesso, è la prova della sua libertà. È lui che prova della sua libertà. È lui che deve verificare i motivi, le deve verificare i motivi, le intenzioni, il valore e il senso del intenzioni, il valore e il senso del suo agire. Ma né la purezza dei suo agire. Ma né la purezza dei motivi, né il favore delle motivi, né il favore delle circostanze, né il valore o la circostanze, né il valore o la ragionevolezza di un’azione ragionevolezza di un’azione progettata possono divenire la progettata possono divenire la legge di questa, legge a cui egli legge di questa, legge a cui egli potrebbe riferirsi e richiamarsi e potrebbe riferirsi e richiamarsi e che potrebbe scusarlo o che potrebbe scusarlo o assolverlo. In tal caso egli non assolverlo. In tal caso egli non sarebbe più veramente libero». sarebbe più veramente libero».

b) La struttura della b) La struttura della vita responsabilevita responsabile- La - La disponibilità al disponibilità al rischiorischio

Page 31: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

3. Frammenti di 3. Frammenti di un discorso un discorso eticoetico

«Non deve semplicemente «Non deve semplicemente decidere tra giusto e ingiusto, ma decidere tra giusto e ingiusto, ma anche tra giusto e giusto, e fra anche tra giusto e giusto, e fra ingiusto e ingiusto. “Il diritto lotta ingiusto e ingiusto. “Il diritto lotta contro il diritto” diceva Eschilo. contro il diritto” diceva Eschilo. Appunto in questo modo l’agire Appunto in questo modo l’agire responsabile è un libero rischio, responsabile è un libero rischio, non giustificato da nessuna legge, non giustificato da nessuna legge, corso piuttosto rinunciando a ogni corso piuttosto rinunciando a ogni valida autogiustificazione, valida autogiustificazione, rinunciando così a una conoscenza rinunciando così a una conoscenza ultima del bene e del male. Il bene ultima del bene e del male. Il bene come azione responsabile viene come azione responsabile viene compiuto nella non conoscenza del compiuto nella non conoscenza del bene, senza che lo si sappia, bene, senza che lo si sappia, affidando l’azione divenuta affidando l’azione divenuta necessaria e tuttavia proprio per necessaria e tuttavia proprio per questo libera, a Dio, che scruta il questo libera, a Dio, che scruta il cuore, pesa le azioni e guida la cuore, pesa le azioni e guida la storia» storia»

c) La struttura della c) La struttura della vita responsabilevita responsabile- La - La disponibilità al disponibilità al rischiorischio

Page 32: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

«Negli ultimi anni ho imparato a conoscere e a comprendere «Negli ultimi anni ho imparato a conoscere e a comprendere sempre più la profondità dell’essere-aldiquà del cristianesimo; il sempre più la profondità dell’essere-aldiquà del cristianesimo; il cristiano non è un cristiano non è un homo religiosus, homo religiosus, ma un uomo, ma un uomo, semplicemente […]. Intendo non il piatto e banale essere-semplicemente […]. Intendo non il piatto e banale essere-aldiquà degli illuminati, degli indaffarati, degli indolenti o dei aldiquà degli illuminati, degli indaffarati, degli indolenti o dei lascivi, ma il profondo essere-aldiquà che è pieno di disciplina e lascivi, ma il profondo essere-aldiquà che è pieno di disciplina e nel quale è sempre presente la conoscenza della morte e della nel quale è sempre presente la conoscenza della morte e della resurrezione. […] . resurrezione. […] . Mi ricordo di un colloquio che ho avuto tredici anni fa in America Mi ricordo di un colloquio che ho avuto tredici anni fa in America con un giovane pastore francese. C'eravamo posti molto con un giovane pastore francese. C'eravamo posti molto semplicemente la domanda di che cosa volessimo semplicemente la domanda di che cosa volessimo effettivamente fare della nostra vita. Egli disse: vorrei diventare effettivamente fare della nostra vita. Egli disse: vorrei diventare un santo (e credo possibile che lo sia diventato). La cosa a quel un santo (e credo possibile che lo sia diventato). La cosa a quel tempo mi fece una grande impressione. Tuttavia lo contrastai, e tempo mi fece una grande impressione. Tuttavia lo contrastai, e risposi pressappoco: io vorrei imparare a credere. Per molto risposi pressappoco: io vorrei imparare a credere. Per molto tempo non ho capito la profondità di questa contrapposizione. tempo non ho capito la profondità di questa contrapposizione. Pensavo di poter imparare a credere tentando di condurre io Pensavo di poter imparare a credere tentando di condurre io stesso qualcosa di simile ad una vita santa. [...]stesso qualcosa di simile ad una vita santa. [...]

21 luglio 194421 luglio 1944

Page 33: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

Più tardi ho appreso, e continuo ad apprenderlo anche ora, Più tardi ho appreso, e continuo ad apprenderlo anche ora, che si impara a credere solo nel pieno essere-aldiqua della che si impara a credere solo nel pieno essere-aldiqua della vita. Quando si è completamente rinunciato a fare vita. Quando si è completamente rinunciato a fare qualcosa di noi stessi – un santo, un peccatore pentito o qualcosa di noi stessi – un santo, un peccatore pentito o un uomo di chiesa […] un giusto o un ingiusto, un malato un uomo di chiesa […] un giusto o un ingiusto, un malato o un sano – e questo io chiamo essere-aldiqua, cioè vivere o un sano – e questo io chiamo essere-aldiqua, cioè vivere nella pienezza degli impegni, dei problemi, dei successi e nella pienezza degli impegni, dei problemi, dei successi e degli insuccessi, delle esperienze, delle perplessità – allora degli insuccessi, delle esperienze, delle perplessità – allora ci si getta completamente nelle braccia di Dio, allora non ci si getta completamente nelle braccia di Dio, allora non si prendono più troppo sul serio le sofferenze proprie, ma si prendono più troppo sul serio le sofferenze proprie, ma le sofferenze di Dio nel mondo, allora si veglia con Cristo le sofferenze di Dio nel mondo, allora si veglia con Cristo nel Getsemani e, io credo, questa è fede, questa è nel Getsemani e, io credo, questa è fede, questa è metanoiametanoia [conversione] e così si diventa uomini, si diventa [conversione] e così si diventa uomini, si diventa cristiani (cfr. Geremia 45)»cristiani (cfr. Geremia 45)»

21 luglio 194421 luglio 1944

Page 34: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

BibliografiaBibliografia

BONHOEFFER, D., BONHOEFFER, D., EticaEtica, ed. Queriniana, Brescia 2010, ed. Queriniana, Brescia 201033

BONHOEFFER, D., BONHOEFFER, D., Resistenza e resa. Lettere dal Resistenza e resa. Lettere dal carcerecarcere, (a cura di E. Bethge), ed. San Paolo, Cinisello , (a cura di E. Bethge), ed. San Paolo, Cinisello Balsamo 1998Balsamo 199822

BETHGE, E., BETHGE, E., Leggere BonhoefferLeggere Bonhoeffer, ed. Queriniana, , ed. Queriniana, Brescia 2006Brescia 2006

MARTINI, C.M. – ZAGREBELSKY, G., MARTINI, C.M. – ZAGREBELSKY, G., La domanda di La domanda di giustizia,giustizia, Einaudi, Torino 2003. Einaudi, Torino 2003.

MORRA, S. – RONCONI, M., ed., MORRA, S. – RONCONI, M., ed., Cristiani in un mondo Cristiani in un mondo adulto. Rileggendo Bonhoeffer, adulto. Rileggendo Bonhoeffer, ed. AVE, Roma 2002.ed. AVE, Roma 2002.

RUGGIERI, P., ed., RUGGIERI, P., ed., Dietrich Bonhoeffer. La fede Dietrich Bonhoeffer. La fede concretaconcreta, Il Mulino, Bologna 1996. , Il Mulino, Bologna 1996.

Page 35: Dietrich Bonhoeffer «E ora che dobbiamo fare?» Essere cristiani in un mondo diventato adulto.

AppendiceAppendice «”In che modo Cristo prende forma «”In che modo Cristo prende forma fra di noi, oggi e qui?”. È a fra di noi, oggi e qui?”. È a partire da qui che DB ricerca una partire da qui che DB ricerca una risposta alla domanda “cosa risposta alla domanda “cosa significa tra di noi, oggi e qui” e significa tra di noi, oggi e qui” e la trova nell’affermazione che si la trova nell’affermazione che si tratta “del campo delle nostre tratta “del campo delle nostre decisioni e dei nostri incontri”. decisioni e dei nostri incontri”. […] Esperienza di Dio non è la […] Esperienza di Dio non è la fede in una generica essenza di fede in una generica essenza di Dio, ma è solo l’incontro con Dio, ma è solo l’incontro con Gesù Cristo. Qui è dato un Gesù Cristo. Qui è dato un rovesciamento completo rovesciamento completo dell’essere dell’uomo, giacché dell’essere dell’uomo, giacché Gesù “esiste per altri” soltanto. Gesù “esiste per altri” soltanto. L’”esserci-per-altri” di Gesù è L’”esserci-per-altri” di Gesù è l’esperienza della trascendenza» l’esperienza della trascendenza» (E. Feil) (E. Feil)

La questione La questione teologica in sintesiteologica in sintesi