Didattica della storia
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COSTRUZIONE DEL MODULO
Stabilito cosa insegnare, occorre chiedersi:
come insegnare?
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Le conoscenze storiche riguardano:
• Quadri di società
• Processi storici
• Punti di vista storiografici
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LE COMPETENZE
La competenza è la capacità dimostrata di utilizzare le conoscenze, le abilità e le attitudini personali
sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro e di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Nel QEQ le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia
Le competenze secondo il quadro europeo delle qualifiche (raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio europeo del 5.9.06)
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DESCRIVERE- RACCONTARE-ARGOMENTARETRE COMPETENZE PER IL CURRICULO DI STORIA
a. Descrivere quadri di società vuol dire descrivere situazioni complesse. b. Raccontare vuol dire raccontare processi, di come una società si muove nel tempo, è una storia nella quale cambiano tante cose insieme. Questa nuova storia – racconto contempla sia la contemporaneità che la successione c. Argomentare vuol dire raccontare un processo storico utilizzando punti di vista storiografici diversi.
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Ordine di scuola
Descrivere Narrare Argomentare
Infanzia Primaria
FOCUS
Secondaria di primo grado
FOCUS
Secondaria di secondo
grado
FOCUS
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Che vuol dire “studiare bene”?
Nelle Indicazioni sono indicate quattro
classi operative:
1. Gestire conoscenze
2. Possedere conoscenze
3. Metterle in relazione con la documentazione
4. Rappresentare conoscenze
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COSTRUZIONE DEL MODULO
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IL MODULO DI STORIA
1. PANORAMA ( processo mondiale) processo o quadro sociale su scala mondiale parte essenziale del modulo 2. PAESAGGI ( processi in alcune aree) processi e quadri sociali su scala europea, nazionale o locale collegamenti inter-multi disciplinari 3. LABORATORI/GIOCHI laboratori di documenti giochi di vario tipo parte opzionale del modulo
4. PUNTI DI VISTA tesi storiografiche da utilizzare come chiavi di lettura dei processi storici parte essenziale del modulo (soprattutto per istituti superiori)
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Il docente, stabilito il Panorama ( ovvero il processo mondiale) del Curricolo su cui lavorare , deve scegliere i paesaggi ( processi in alcune aree del mondo) e i laboratori da collegare al panorama
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TEMA PANORAMA PAESAGGI PUNTI DI VISTA LABORATORIGIOCHI
La formazione dello stato nazione fino al 1870
La formazione dell’idea di nazione nel XIX secolo
La formazione dello stato-nazione in Europa e nel mondo tra il 1815 3 il 1870
Stato-nazione e sviluppo industriale: la Gran Bretagna è il centro dell’economia mondiale
L’Italia e la Germania dopo l’unificazione nazionale
In Asia il Giappone da vita a uno stato moderno
In America Latina le colonie spagnole e portoghesi ottengono l’indipendenza
Gli USA estendono il loro dominio alle colonie del sud
L’ espansione coloniale inglese in India e Cina
La nazione come comunità di uomini liberi che si costituisce intorno a un patto sociale (Rousseau)
La nazione come entità specifica individuale che si ritrova in una unità territoriale, etnica, culturale originaria (Herder)
Storie di briganti
L’ORGANIZZAZIONE DEL MODULO DI STORIA
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Proposta operativa
Si parte dal Panorama
L’approccio glocolocale
si apre sul Macro e si guarda tutto dalla luna
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La programmazione si basa sull’uso delle carte storiche
• Contestualizzare “visivamente” un dato storico nello spazio-mondo
• “Vedere” che il fenomeno studiato non esaurisce la storia del mondo
• Cercare le relazioni tra il fenomeno in esame e ciò che gli sta attorno secondo diverse scale spaziali (transcalarità)
• Ricostruire con rapidità processi di trasformazione mediante il confronto di carte
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La strategia “Carte e Racconti”
• Saper mettere in relazione la storia raffigurata nella carta con quella raccontata nel testo
• Seguire un racconto storico guardando la carta
• Integrare la carta con elementi del racconto storico
• Integrare il racconto con elementi della carta
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Poi si torna sulla terra, si va dentro e
si scelgono i paesaggi
poi si va dentro si approfondisce
con laboratori e analisi delle fonti
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Laboratorio: didattica attiva e partecipativa
Si lavora su:• Problemi• Interrogativi• Ipotesi• Ricerca di soluzioni…….Si lavora con:• Documenti, manuali, reperti, graffiti, foto,
immagini, ………………………..
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Laboratorio: si problematizza con analisi delle fonti
Analizzare vuol dire:• Selezionare• Interrogare• Interpretare• Scrivere
Importante è offrire all’allievo l’emozione, il piacere di cercare e di trovare.
L’allievo non è uno storico, ma può provare la gioia di “navigare dentro” il documento.
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Laboratorio con il manuale
• Il manuale offre una serie di archivi simulati già strutturati a cui si possono aggiungerne altri
• Si può lavorare utilizzando l’apparato iconografico del manuale, le immagini mediali, film storici, dati statistici, documenti…………………..
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Laboratorio: si apprende anche con il gioco
Non si perde tempo quando si gioca , perché il gioco didattico si rivela uno strumento attraente ed efficace di apprendimento quando c’è una riflessione teorica, una metacognizione che permette la trasposizione didattica dell’attività ludica in incremento cognitivo.
Vantaggio: varietà dei mediatori didattici.
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Riassumendo:
• Attraverso le carte: si preparano gli schemi generali per la comprensione della storia del mondo
• Attraverso i laboratori si fanno gli studi di casi particolari, si lavora sulle fonti, si impara a usare il manuale, si lavora su emergenze artistico/storiche del territorio
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LA FLESSIBILITA’
DIVERSIFICAZIONE DIDATTICA E METODOLOGICA
• utilizzo di una strumentazione didattica varia: laboratorio delle conoscenze, laboratorio di documenti, giochi didattici ecc… • costruzione del modulo con percorsi differenziati: curricolo di base, arricchimenti, recuperi
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IL PERCORSO DI LAVORO
1. PRESENTAZIONE DI UNA SITUAZIONE PROBLEMATICA 2. FASE DELLA CONVERSAZIONE CLINICA E/O BRAINSTORMING
3. MESSA A FUOCO DELL’ARGOMENTO/PROBLEMA COSTRUZIONE DI UN MODELLO ARTIGIANALE
4. FASE DELL’ARRICCHIMENTO INCONTRO CON LA COMPLESSITA' , IL LABORATORIO DEL MANUALE, INTEGRAZIONE O MODIFICA DEL MODELLO ARTIGIANALE 5. COSTRUZIONE DI UN MODELLO “SCIENTIFICO” (OLTRE L’ESPERIENZA) 6. POTENZIAMENTO/RECUPERO LABORATORIO E/O GIOCHI
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Problematizzare
• Vuol dire porre una questione legata al vissuto degli alunni
• Vuol dire porre una questione che riguarda il presente storico
• Vuol dire porre una questione su una situazione problematica costruita a scuola
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Socializzare• Tutte le risposte date al problema dagli alunni vengono
prese in considerazione e messe in comune• Le risposte vengono classificate, confrontate, sintetizzate
collettivamente• Rappresentano il patrimonio di esperienze e conoscenze
comune del gruppo classe che annulla le differenze conoscitive tra gli alunni
• Rappresentano una finestra sul presente storico vissuto dagli alunni
• Aprono la strada ad espansioni pluridisciplinari• Rappresentano il modello provvisorio da cui partire per la
ricerca storica
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Arricchimento• L’esperienza comune viene problematizzata in un
ottica storica: come stavano le cose? Perché si è arrivati a questo?
• Comincia la ricerca: gli alunni incontrano il testo storico
• Incontrano la diversità, la complessità che la loro esperienza non contempla
• Ma hanno una bussola che li guida: il loro modello provvisorio col quale affrontano il viaggio nella complessità.
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Modellizzare
• Alla fine del viaggio gli alunni verificheranno la giustezza o meno del loro modello iniziale.
• Il modello ne uscirà arricchito, modificato in alcune parti, confermato in altre
• Alla fine costruiranno un modello nuovo, più “scientifico”
• Confrontando i due modelli potranno misurare la differenza tra quello che sapevano all’inizio e quello che hanno appreso lungo il percorso
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Alcuni indicatori dal punto di vista metodologico
• GLOLOCALE /TRANSCALARITA’(mondiale, continentale, nazionale, locale...)
• MULTISETTORIALITA’(diversità dei soggetti che la costituiscono: genere, censo, gruppi sociali, religioni, stati…)
• VISIONE AL PLURALE (decentramento, spaesamento…)
• MENS CRITICA ( fontizzazione, messa in discussione dei dati raccolti, confronto e analisi critica dei manuali e testi storiografici…)
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• SGUARDI INCROCIATI ( comparazione e confronto dei punti di vista)
• STORIOGRAFIA DEGLI INTRECCI ( incrocia la propria storia con la storia degli altri)
• QUESTIONI SOCIALMENTE VIVE (memoria e presente; i presenti del passato : vita/morte; incluso/escluso; uomo/donna; dominanti/subalterni)
• PERIODIZZARE (pluralità dei tempi e delle durate)
• STEREOTIPI COLTI (prodotti da storici di altri tempi)
• PROBLEMATIZZAZIONE (messa in discussione del “dato” storico; attivare interpretazione ed immaginazione…)
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Modellizzazione Costruzione di Unità di Apprendimento con: • Mappa concettuale per definire l'oggetto culturale con una
dimensione non etnocentrica• Conversazione clinica come momento iniziale per avere le
conoscenze spontanee dei bambini.• Matrice Cognitiva Compito di apprendimento Rete concettuale• Visione globale del fenomeno storico attraverso la
problematizzazione per concetti (nicchia /città/ impero/…. in grado di attraversare la storia mondiale procedendo dalla luna alla terra)
• Strategia carte e racconti • Zumata sul locale e su altre scale (transcalarità dal globale
continentale nazionale al locale ...) • Trasformazioni e continuità nel tempo e nello spazio • Approfondimento con laboratori e attività ludiche • Metacognizione- transfert- problem solving • Applicazione dei criteri interculturali
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PROGRAMMAZIONE DELL’UNITÀ DIDATTICAFase pre-attiva o progettuale
Dati identificativi
㙨 ANNO SCOLASTICO 2007/08
㙨 SCUOLA Istituto Comprensivo Statale …..
㙨 DOCENTI COINVOLTI Ambito storico-geografico-linguistico
CLASSE/I Primaria
DESTINATARI Alunni di classe IV
Mappa Concettuale
Obiettivo Formativo
Traguardi per lo sviluppo della competenza al termine della
scuola primaria
Obiettivi di Apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria
Raccordo con
ALTRE DISCIPLINE Geografia – Italiano- Scienze POF curricolo di educazione all’interculturalità d’Istituto
Metodologie di lavoro Tecniche/strategie Soluzioni organizzative Tempi
Attività previste Materiali, strumenti e mezzi occorrenti
Verifica InizialeIntermediaFinale Compito in situazione.
Compito in situazione previsto per la verifica della competenza e per la valutazione del raggiungimento dell’obiettivo formativo