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DIDATTICA DEI LINGUAGGI SPECIALISTICI Prof. Maurizio Gotti Il corso si propone di presentare gli approcci teorici e le tecniche più adeguate relativi all’insegnamento dei linguaggi specialistici. Le esemplificazioni fornite sono raccolte in una dispensa disponibile presso la Celsb. Argomenti principali del corso: - Finalità di un corso sui linguaggi specialistici - Scelte metodologiche - La definizione degli obiettivi - La scelta dei materiali - Le attività didattiche orali - Le attività di lettura - Le attività di scrittura - La verifica dell’apprendimento in un corso sui linguaggi specialistici. Testi da preparare per l’esame: Maurizio Gotti, Testi specialistici in corsi di lingue straniere, La Nuova Italia, Firenze.

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DIDATTICA DEI LINGUAGGI SPECIALISTICI

Prof. Maurizio Gotti

Il corso si propone di presentare gli approcci teorici e le tecniche più adeguate relativi all’insegnamento dei linguaggi specialistici. Le esemplificazioni fornite sono raccolte in una dispensa disponibile presso la Celsb. Argomenti principali del corso:

- Finalità di un corso sui linguaggi specialistici - Scelte metodologiche - La definizione degli obiettivi - La scelta dei materiali - Le attività didattiche orali - Le attività di lettura - Le attività di scrittura - La verifica dell’apprendimento in un corso sui linguaggi specialistici.

Testi da preparare per l’esame: Maurizio Gotti, Testi specialistici in corsi di lingue straniere, La Nuova Italia, Firenze.

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Corso abilitante speciale – Indirizzo delle LINGUE STRANIERE: Verifica e valutazione (30 ore).

2005-2006

Programma Argomenti Metacognizione e Self Assessment Valutazione diagnostica Valutazione formativa Valutazione proattiva Valutazione sommativa Valutazione orientativa Problemi connessi alla valutazione: fattori umani, ambientali, culturali, etc La valutazione nella didattica modulare vs didattica lineare Il Portfolio delle competenze, la valutazione e l’autovalutazione Il Quadro Comune europeo e la valutazione Valutazione olistica Valutazione analitica Eterovalutazione e autovalutazione La certificazione interna: conoscenze, competenze e capacità La certificazione esterna: gli Enti Certificatori Misurazione e valutazione: voti, punteggi e giudizi Misurazione e valutazione nei vari ordini di scuola

(dalla primaria agli esami di stato, alla luce della riforma ) Criteri di valutazione Indicatori e descrittori Tipologie di prove di verifica: aperte, semistrutturate, strutturate Griglie di valutazione Nuove Tecnologie e valutazione Metodi dell’azione didattica Lezioni frontali Lavori di gruppo ed intergruppo Microteaching Dibattiti Strumenti PC e videoproiettore per slide PPT Lavagna luminosa TV e Videoproiettore per filmati Materiale cartaceo vario Bibliografia di riferimento AA VV Per una valutazione formativa e proattiva a cura di A. Quagliata, Anicia, 1998

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AAVV Voci della scuola 2002, a cura di GC. Cerini, M. Spinosi, Tecnodid, 2002 Antonietti Imparare. Funzionamento Mentale e processi di apprendimento ISU, Milano, 1997 Bassi, Cesareni, Pearson Discovery, a thematic approach to modular learning, Atlas, 2000 Bassi, Cesareni, Pearson Voyager, Materiali didattici, ed. Atlas 1999 Bassi, La valutazione negli esami di concorso, Rivista LEND, Dicembre 1999 Cornoldi, Metacognizione e apprendimento, Il Mulino, Bologna 1995 Davis, I limiti della valutazione Educativa, Anicia 1999 Domenici, Gli strumenti della valutazione, Tecnodid, Napoli 1991 Domenici, Manuale della valutazione scolastica, Laterza, Roma – Bari, 1993 E.D. Gagné, Psicologia cognitiva e apprendimento scolastico, SEI, Torino, 1989 European Language Portfolio, Council of Europe, 1997, Firenze 1995 Framework, Council of Europe, 1997 (oppure versione italiana La nuova Italia – Oxford, 2002) Gianfranco Porcelli, Principi di Glottodidattica, Brescia, ed La Scuola, 1994 Ministero P.I. Linee Guida Progetto Lingue 2000 P. Boscolo, Psicologia dell’apprendimento scolastico. Utet, Torino, 1986 Semeraro, Valutazione e Testing, LEND, 1981 Vertecchi Valutazione Formativa, Loesher, 1980 La Valutazione degli apprendimenti linguistici a cura di F. Gattullo La nuova Italia, 2001 Letture da portare all'esame Quadro Comune Europeo di riferimento per lingue: La Nuova Italia, Oxford, 2002 Capitoli 6, 7, 8, 9 (in modo particolare il cap. 9) Per una valutazione formativa e proattiva AA VV , a cura di A. Quagliata, Anicia, 1998 Parte seconda: “Il ruolo della valutazione… “ di G. Domenici “Le prove semistrutturate …. “ di A. Quagliata” IL dibattito sulla valutazione tra passato e presente (teorie, metodi, strumenti, nuovi orientamenti) Luisa Benigni (con integrazioni M. G. Bassi) File Acrobat e word Valutazione Formativa, Vertecchi , Loesher, 1980 Capitolo 7 La Valutazione degli apprendimenti linguistici a cura di F. Gattullo La nuova Italia 2001 Cap. 4: “L’ autovalutazione dello studente” di P. Tomai

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LINGUISTICA INGLESE Prof. Maurizio Gotti

Il corso si prefigge di illustrare i principali processi di formazione delle parole e di sviluppo del lessico in uso nella lingua inglese. Le esemplificazioni fornite sono raccolte in una dispensa disponibile presso la Celsb. Argomenti principali del corso:

• Tipologia dei processi di formazione del lessico • Variazione lessicale e cambiamenti sociali • Processi di arricchimento lessicale visti in chiave diacronica • Evoluzioni recenti del lessico inglese

Testo da preparare per l’esame Laurie Bauer, English Word-formation, Cambridge University Press.

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SILSIS – Sezione di Bergamo e Brescia Laboratorio: Tecniche Didattiche 1 – Lingua Spagnola Durata del corso: 30 ore Dott.ssa Giovanna Mapelli Finalità Sulla base di quanto espresso nel Quadro europeo di riferimento sull’insegnamento/apprendimento delle lingue, questo laboratorio si propone di fornire strumenti didattici idonei a promuovere le competenze comunicative di ricezione, produzione e interazione. Argomenti principali

• attività di comunicazione linguistica e strategie o attività di ricezione: lettura e comprensione scritta o attività di produzione scritta o attività di interazione scritta

• strategie e tecniche di lettura per diversi tipi di testo • analisi di testi scritti: le variabili essenziali • elaborazione di unità di apprendimento

Prova d’esame La prova finale avrà luogo al termine del ciclo delle lezioni e consisterà nell’elaborazione scritta dello schema di una unità di apprendimento e sviluppo delle attività di comprensione e produzione scritta. Bibliografia essenziale per l’esame 1. AA. VV. (1996), Profesor en acción, Edelsa, Madrid. 1. Balboni, P. (1999), Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, UTET, Torino. 2. Cassany, D. (2004), La cocina de la escritura, Anagrama, Barcelona. 3. Marco de referencia europeo in http://cvc.cervantes.es/obref/marco/

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DIDATTICA DELLA LETTERATURA Prof. Elena Agazzi (luglio/settembre 2005) Il corso intende affrontare nelle 20 ore previste per la Didattica della letteratura, i "termini fondamentali" del problema, tenendo conto dei saperi legati alle quattro aree inglese, francese e tedesca e spagnola. Il discorso introduttivo cercherà di ricostruire il dibattito riguardante alcuni concetti fondamentali dell'analisi del testo letterario, insistendo sui metodi interpretativi che hanno interessato gli ultimi 30 anni della critica europea. Si adotterà a questo scopo il manuale di Lucia Rodler, I termini fondamentali della critica letteraria (Bruno Mondadori, 2004), che passa in rassegna le diverse scuole di pensiero e le correnti critiche che hanno percorso la cultura letteraria europea. Nel corso dei successivi incontri si analizzerà il rapporto tra autore e lettore e le questioni ideologiche che si allacciano a questa relazione, si metteranno in luce la valenza della tradizione interpretativa e le sue applicazioni didattiche. La scrittura del postmoderno e la svolta degli anni '80 costituiranno il nucleo di un ulteriore discorso. In conclusione ci si soffermerà sul transito dalla critica letteraria agli studi culturali negli ultimi quindici anni. BIBLIOGRAFIA: Oltre al testo di Lucia Rodler, obbligatorio per tutti gli studenti del corso, si utilizzeranno i seguenti testi: Cesare Segre, Avviamento all'analisi del testo letterario, Einaudi, Torino 1985 (parti scelte, per tutti). Cesare Giacobazzi, Introduzione all'esperienza di senso. Didattica della letteratura e coscienza ermeneutica, CLUEB, Bologna 2000 (parti scelte, per tutti). Angela Locatelli, Intertextuality: Theory and Practice, Merope, anno VIII, n. 19, 1996, pp. 5-18 (per anglofoni). D.-H. Pageaux, La littérature générale et comparée, Colin, Paris 1994 (parti scelte, per francofoni). Ansgar Nünning und Vera Nünning, Konzepte der Kulturwissenschaft, Metzler, Stuttgart 2003 (parti scelte, per germanofoni). Fernando Lázaro Carreter, Cuestión previa: El lugar de la literatura en la educación, in: AA.VV., El commentario de textos; Editorial Castalia, Madrid 1985, pp. 7-29 (per ispanisti).

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NB. La prova si svolgerà in classe al termine del quarto incontro previsto e consisterà in un questionario riguardante la materia del corso.

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Scuola Interuniversitaria Lombarda di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario –- Sezione di Bergamo-Brescia

Laboratorio di Tecniche Didattiche - L. Inglese I Durata del corso: 30 ore – luglio /settembre

Docente: Rossana di Ricco

Finalità

Questo laboratorio si propone di accompagnare lo sviluppo delle competenze professionali necessarie per pianificare e condurre consapevolmente attività di insegnamento della lingua inglese nella scuola secondaria di I e II grado, in modo da favorire la costruzione di competenze comunicative spendibili nei discenti.

Contenuti In collegamento con i contenuti teorici del corso per l’Insegnamento delle Abilità Linguistiche, questa prima parte del laboratorio di Tecniche Didattiche si occuperà principalmente di attività connesse all’acquisizione e al potenziamento delle Abilità di Comprensione della Lingua Orale, Produzione ed Interazione in Lingua Orale con riferimento a:

• le variabili essenziali del contesto comunicativo • gli aspetti linguistici, para-linguistici ed extra-linguistici della comunicazione • le competenze socio-linguistiche , con relative tecniche e strategie • i principali criteri di scelta e gradazione di materiali e dei “tasks” per la pianificazione

didattica • i rudimenti di base sulle modalità di gestione della classe

Prova d’esame Al termine dei corsi avrà luogo un colloquio orale che prenderà spunto da progetti elaborati durante i laboratori.

Bibliografia essenziale per l’esame - Mc Donough J, Shaw C. “Materials and methods in ELT”, ed. Crystal D, Johnson K. Blackwell.1993 o successive (cap. 7- 8- 10 –11) - Riferimenti di base al “ Common European FRAMEWORK of reference for languages: learning, teaching, assessment” del Council of Europe, Strasbourg 2001 - C.UP http://culture.coe.fr/lang

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U N I V E R S I T À D E G L I S T U D I D I B E R G A M O S.I.L.S.I.S. SEZIONE DI BERGAMO E BRESCIA

Corsi speciali abilitanti - Anno accademico 2005-2006 LABORATORIO DI TECNICHE DIDATTICHE PER LA LINGUA FRANCESE II Docente: Prof.ssa Carla Nielfi OBIETTIVI :

al termine del corso gli specializzandi avranno acquisito metodologie didattiche idonee allo sviluppo nei discenti delle competenze comunicative di ricezione, produzione e mediazione scritta;

saranno in grado di pianificare lezioni; avranno potenziato la conoscenza della terminologia didattica in lingua francese.

CONTENUTI

gestione della classe : approccio comunicativo, comunicazione in classe, apprendimento cooperativo, autonomia;

analisi e selezione del materiale didattico; attività di ricezione : tecniche di lettura, comprensione dello scritto, la ricerca lessicale e

l’uso del dizionario bilingue, lettura ipertestuale ( pagine web, CD-rom ); attività di produzione scritta : esercitazione di fissazione delle strutture e del lessico, il

reimpiego, la composizione di dialoghi, di racconti, di testi personali; attività di interazione scritta : la lettera, il mail, il forum; la mediazione : il riassunto, la sintesi di documenti, la relazione, la traduzione; tecniche per la riflessione sulla lingua; lo sviluppo delle abilità di studio; il recupero e il potenziamento; pianificazione della lezione e dell’ unità di apprendimento.

METODOLOGIA: Si prevedono lavori di gruppo e individuali, soluzione di problemi, apprendimento cooperativo, attività di ricerca, lezioni frontali, lettura e analisi di documenti, dibattiti. I lavori di gruppo e individuali verteranno, in particolare, sull’elaborazione di lezioni e sulla pianificazione dell’unità di apprendimento. Tutti i lavori prodotti saranno relazionati e si inviterà gli specializzandi a condividerli su un sito web dedicato. Gli specializzandi potranno accedere ai documenti e ai lavori prodotti dai gruppi scaricandoli dal sito internet http://utenti.lycos.it/webecole che servirà come riferimento anche per comunicazioni con la docente per eventuali ulteriori chiarimenti o informazioni e per mettere in comune materiali. MODALITA’ DI CONDUZIONE DELL’ESAME: La prova finale consisterà nell’elaborazione di una lezione, a partire da materiale didattico di uso corrente. Il colloquio orale spazierà sui temi affrontati durante il corso. TESTI CONSIGLIATI: Ad integrazione degli appunti del corso si consiglia la lettura di : Paolo E. Balboni, Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, UTET, collana di Glottodidattica, Torino, 1999.

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Tecniche Didattiche per la lingua tedesca II (laboratorio 35 ore) Docente: Federica Frattini Obiettivo del laboratorio è quello di fornire strumenti per l'acquisizione di competenze didattiche concretamente spendibili nella pratica in classe. La metdologia utilizzata sarà quindi quella del lavoro di gruppo e/o a coppie su compito specifico. Le attività pratiche saranno introdotte da richiami ai contenuti teorici di riferimentoe si concluderanno con momenti di confronto e verifica in plenaria. I contenuti, a completamento dellavoro svolto nel laboratorio di Tecniche didattiche per la lingua tedesca I, verteranno sui seguenti argomenti: – le quattro abilità: strategie didattiche per la loro acquisizione – l'integrazione delle abilità – startegie per l'apprendimento del lessico – compiti comunicativi, esercizi e prove di verifica – tipologia di prove – analisi dell'errore – criteri e griglie di valutazione A conclusione del laboratorio è prevista l'elaborazione di unità didattiche. Bibliografia Bibliografia – Gemeinsamer europäischer Referenzrahmen für Sprachen: lernen, lehren, beurteilen, 2001,

Europarat – Langenscheidt – G.Neuner, M. Krüger, U. Grewer, Übungstypologie zum kommunikativen Deutschunterricht,

1981, Langenscheidt – Pozzo G., Quartapelle F (a cura di), Insegnare la lingua straniera – Quaderni LEND – 1992 – La

Nuova Italia

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SILSIS SEZIONE DI BERGAMO E BRESCIA

LINGUISTICA FRANCESE M.Cecilia Bertoletti

Programma

I contenuti proposti, selezionati e trattati in funzione delle caratteristiche e dei bisogni di futuri insegnanti, comporteranno l’analisi di brevi estratti di documenti orali, scritti e video e si articoleranno come segue.

1. Linguistica e linguistica francese. Previa indagine circa eventuali specifici bisogni, richiamo di alcuni concetti

fondamentali. 2. Tendenze evolutive della lingua francese contemporanea:

- Evoluzione della lingua orale e suoi rapporti con la lingua scritta. - Il lessico, con particolare riguardo a neologia (interna ed esterna - La pronuncia - La sintassi (cenni).

3. Presentazione di alcune varietà della lingua francese: - varietà sociolinguistiche (registri) - esempi di varietà geografiche interne ed esterne - varietà funzionali (i media), se non trattate in altri corsi.

Bibliografia di riferimento Antoine, Cerquiglini, Histoire de la langue française, vol., CNRS, 2000 Le français en mouvement, Colloque international de la FIPF, 26-27 juin 1997 Picoche, Marchello-Nizia, Histoire de la langue française, Nathan Université, 1989 Chaurand, Histoire de la langue française, Coll. Que-sais-je?, PUF, 1989 Cohen, Histoire d’une langue: le français, Editions sociales, 1973 Molinié, Le français moderne, Coll. Que-sais-je?, PUF, ultima ed. AAVV, Un Niveau Seuil, Conseil de l’Europe, Hatier, 1976 Porcher, Huart, Mariet, Adaptation de “Un Niveau Seuil” pour les cotextes scolaires, Conseil de l’Europe, Hatier, 1979 Galisson,Coste, Dictionnaire de didactique des langues, Hachette, 1976 Ibrahim (coord.), Lexiques, Coll. Recherches et applications, Hachette, 1989 Rigault, La grammaire du français parlé, Hachette, 1971 Guiraud, La syntaxe du français, Coll. Que-sais-je?, PUF, 1967? Carton, Rossi, Les accents des Français, Hachette, Bernet, Rézeau, Dictionnaire du français parlé. Le monde des expressions familières, Seuil, 1989 Caradec, Dictionnaire du français argotique et populaire, Larousse, 1977 Guiraud, L’argot, Coll. Que-sais-je?, PUF, ultima ed. Merle, Dictionnaire du français branché, suivi du Guide du français tic et toc, Seuil, 1989 Cerquiglini,Corbeil, Klinkenberg, Peeters, Le français dans tous ses états, Flammarion, 2000 Mignault, Six, Le français au Québec, Coll. Le français oral: compréhension et expression, Sodilis, 1990 Bertoletti, Unité 28. Reflets, in Mineni, Grandet, Bertoletti, Ensemble, Méthode modulaire de français, Le Monnier, 2000 La sezione “l’univers du français” in Le français dans le monde L’avenir de la francophonie, dossier in Le Français dans le monde, n. 306, sept.-oct. 2001 Orthographe: la faute à qui? dossier in Le français dans le monde, 313, janv.-fév. 2001 Revues: Le français dans le monde Langue française Etudes de linguistique appliquée Ulteriore bibliografia, sitografia, materiale audio e video saranno forniti durante il corso.

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UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BERGAMO S.I.L.S.I.S. SEZIONE DI BERGAMO E BRESCIA PROGRAMMA DEL LABORATORIO: “ Uso dei materiali autentici” (20 ore) Prof.ssa Gian Carla Scaburri

Per ogni lezione, ad una breve introduzione teorica seguirà una applicazione

pratica per l’elaborazione di percorsi didattici basati sull’utilizzo di materiale

autentico rivolti a diverse tipologie di scuole:

Scuola Media, Biennio Superiori, Licei, Istituti Tecnici Commerciali ,Istituti

Professionali, Istituti Tecnici Industriali.

Il materiale autentico sarà fornito ad ogni specializzando, in copia originale, dalla

docente.

Eventuali letture supplementari saranno fornite in fotocopia dalla docente

nell’ambito delle diverse lezioni.

Il materiale autentico proposto farà riferimento ai seguenti ambiti:

pubblicità, canzoni, depliant illustrativi ( musei, teatri, alberghi, ristoranti, scuole,

mezzi di trasporto, negozi, sport, parchi, vacanze e turismo),

istruzioni tecniche, lettere e cartoline, articoli di giornali, materiali video e/o

multimediali.

Prendendo spunto dai “realia” presentati i percorsi didattici saranno finalizzati al

potenziamento delle abilità di ricezione, produzione, mediazione e interazione,

secondo le indicazioni di:

- ” A Common European Framework of Reference” (Consiglio d’Europa 1997)

- “Linee Guida” (Ministero della Pubblica Istruzione 1999).

L’esame orale consisterà nell’elaborazione di un percorso didattico utilizzando

nuovo materiale autentico.

BIBLIOGRAFIA

- BALBONI P.E., Tecniche didattiche per l’educazione linguistica,

UTET, Torino, 1998.

- FREDDI G. , Didattica delle lingue moderne, Minerva Italica,

Bergamo, 1979.

- GOWER R., WALTERS S., Teaching practice handbook,Heineman,

Oxford, 1983.

- JOHNSON K.,MORROW K., Communication in the classroom,

Longman, Londra, 1981.

- BRAMARDI M., La dimensione europea nell’insegnamento della

civiltà, Scuola e Lingue Moderne, XXXI, n. 6,1993,

pp. 164-171.

- DIADORI P., Dall’immagine alla lingua, Scuola e Lingue Moderne,

XXXI, n. 7, 1993, pp.198-205.

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- GIBBON D.L., The Use of the TIME Magazine in Teaching

English as a Foreign Language, Scuola e Lingue

Moderne ,XXVII, n° 8, 1989, pp. 255-257.

Bergamo 13 luglio 2005

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SCUOLA INTERUNIVERSITARIA PER L'INSEGNAMENTO SECONDARIO BERGAMO

PROGRAMMA DEL LABORATORIO: ANALISI DEI LIBRI DI TESTO

Docente: Prof.ssa Chetti Gregis Finalità

Acquisire le conoscenze teoriche e le competenze operative per formulare

giudizi di merito su libri di testo e materiali didattici.

Contenuti

- Analisi della normativa vigente riguardo l'adozione dei libri di testo.

- Individuazione di criteri di valutazione dei libri di testo.

- Predisposizione di griglie di analisi che prendano in considerazione il

libro di testo sia come strumento di apprendimento per gli studenti che

come supporto didattico per l'insegnante.

- Applicazione di tali griglie a libri di testo in uso nelle nostre scuole.

Metodi

- Lezioni frontali per la presentazione degli aspetti teorici dell'analisi dei

libri di testo.

- Esercitazioni pratiche di gruppo per la predisposizione di griglie di

analisi e per il loro utilizzo concreto.

Prova d'esame

Colloquio orale per accertare l'acquisizione delle conoscenze e delle

competenze relative all'analisi dei libri di testo.

Bibliografia - Alan Cunningsworth, Choosing your coursebook, Heinemann, 1995

- Gianfranco Porcelli, "L'analisi dei libri di testo" in Giovanni Freddi, Lingue

Moderne per la Scuola Italiana, Minerva Italica, 1983

Bergamo, 10 Luglio 2005

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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Linda Rossi Holden

Linee guida per l’insegnamento/apprendimento linguistico

In questo corso viene considerata la competenza linguistico/comunicativa relativa ai seguenti domini (dal “Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue”): Dominio educativo: si riferisce al contesto di apprendimento/formazione in cui si acquisiscono conoscenze e abilità specifiche; Dominio professionale: comprende tutto ciò che si riferisce alle attività o alle relazioni di una persona nell’esercizio della sua professione. Gli argomenti principali del corso sono: - Linee guida europee / Piano di azione 2004-2006; indicatori > 2010. - Obiettivi formativi / obiettivi cognitivi / obiettivi specifici di apprendimento - Il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue e la Riforma scolastica. - Analisi comparativa dei sistemi formativi linguistici nell’UE. - Il Portfolio delle competenze linguistiche e le Certificazioni internazionali. - CLIL (Content and Language Integrated Learning); dal percorso bottom up al percorso top down. - Professione insegnante: profili, tendenze, sfide in Europa. - Percorso guidato ed esercitazioni: materiale didattico integrato sequenziale (cartaceo) reticolare (web). La prova d’esame consiste nella progettazione di un’unità di apprendimento comprensiva delle sue varie fasi (obiettivi, attività, materiale didattico integrato, ecc.). Bibliografia essenziale • BALBONI P.E., 2002, Le sfide di Babele, UTET Libreria, Torino. • BALBONI P.E. (a cura di), 2004, Educazione letteraria e nuove tecnologie, UTET, Torino • COONAN C.M., 2002, La lingua straniera veicolare, UTET Libreria, Torino. • MARIANI L., 2000, Portfolio, Zanichelli, Bologna. • MEZZADRI M., 2003, I ferri del mestiere, Guerra Edizioni, Perugia-Soleil, Welland (CONSIGLIATO!). • MEZZADRI M., 2004 Il Quadro Comune Europeo a disposizione della classe – Un

percorso verso l’eccellenza, Guerra Edizioni, Perugia • PORCELLI G., DOLCI R., 1999, Multimedialità e insegnamenti linguistici, UTET Libreria,

Torino. • Portfolio Europeo delle Lingue, Loescher, Torino • Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue. Apprendimento, insegnamento, valutazione, 2002, OXFORD - La Nuova Italia, Milano (OBBLIGATORIO!)

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Università degli Studi di Bergamo S.I.L.S.I.S. Sezione di Bergamo e Brescia Laboratorio: Tecniche Didattiche 1 – Lingua Tedesca (45/A – 46/A – C/034) Durata del corso: 30 ore Docente: Buffoli Deni Finalità Sulla base di quanto espresso nel quadro europeo di riferimento sull’insegnamento/apprendimento delle lingue, questo laboratorio si propone di fornire a quanti svolgeranno attività di insegnamento della lingua tedesca nella scuola secondaria , strumenti didattici idonei a promuovere le competenze comunicative di ricezione, produzione e interazione. Argomenti principali: - analisi dell’evoluzione delle teorie linguistiche e alcune applicazioni didattiche - modalità di gestione della classe - analisi e selezione del materiale didattico - attività di comunicazione linguistica e strategie:

• attività di ricezione: lettura e comprensione della lingua orale, ricezione audiovisiva • attività di produzione orale • attività di interazione orale

- comunicazione non verbale: gesti e azioni, comportamenti paralinguistici Prova d’esame La prova d’esame avrà luogo al termine del corso e consisterà in un colloquio orale che prenderà spunto da progetti elaborati durante i laboratori. Bibliografia 1. Paolo E. Balboni, Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, UTET, collana di Glottodidattica, Torino

2. Rat für kulturelle Zusammenarbeit, Gemeinsamer europäischer REFERENZRAHMEN für Sprachen: lernen, lehren, beurteilen, Europarat/Langenscheidt, Berlin,2001.

3. G. Neuner, M. Krüger, U. Grewer, Übungstypologie zum kommunikativen Deutschunterricht, Langenscheidt, 1981

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SILSIS Sezione di Bergamo-Brescia

Laboratorio di TECNICHE DIDATTICHE 1- Lingua Francese Durata del corso. 30h luglio/settembre 2005 Docente: Asdrubali Marilena

Finalità Il corso di TECNICHE DIDATTICHE per la lingua Francese 1 si propone di favorire l’acquisizione di competenze metodologiche-didattiche finalizzate allo sviluppo della comprensione orale e della produzione orale in lingua francese.

Contenuti Per una analisi sistematica delle attività che favoriscono la comprensione orale saranno utilizzati documenti sonori e audio visivi di vario genere quali:

- dialoghi dei manuali scolastici, - vidéo, - film, reportages televisivi, pubblicità, interviste, dibattiti, documentari e telegiornali….. - internet - canzoni.

Per lo sviluppo della produzione orale si prenderanno in considerazione tutte quelle attività che favoriscono la produzione orale dello studente partendo da mini-dialogues per arrivare alla presa di parola per difendere le proprie opinioni.

Metodo Lezione frontale, lavoro di gruppo, analisi di documenti e di libri di testo, attività di ricerca, dibattiti.

Strumenti Laboratorio multimediale, lavagna luminosa, videoregistratore, materiale cartaceo.

Prova di esame La prova di esame consiste in un colloquio orale che prenderà spunto dai progetti elaborati durante il laboratorio.

Bibliografia P. Balboni, Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, Utet, To. 1999

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Università degli Studi di Bergamo S.I.L.S.I.S. Sezione di Bergamo e Brescia Insegnamento: Lingua Spagnola Durata del corso: 20 ore

Docente: Mercedes González de Sande Finalità

Gli obiettivi generali del corso sono capire meglio la realtà della lingua spagnola tramite gli strumenti concettuali della teoria linguistica attuale; raggiungere la padronanza della lingua, approfittando del fondamento teorico per risolvere i dubbi sul suo uso; e migliorare l’efficacia comunicativa tramite l’applicazione dei metodi di analisi proposti. La finalità principale del programma, pertanto, è conseguire che i discenti facciano un uso consapevole e riflessivo della lingua spagnola e che, allo stesso tempo, acquisiscano le conoscenze necessarie per risolvere da soli i problemi linguistici che si possano loro presentare. All’interno di questo quadro generale, il corso di Lingua Spagnola si concentrerà sullo studio della norma grammaticale e sull’analisi delle alterazioni più frequenti nello spagnolo parlato e scritto, facendo speciale riferimento al linguaggio dei mezzi di comunicazione sia spagnoli che ispanoamericani.

Contenuti/Argomenti principali 1. Politica linguistica dello spagnolo: situazione e prospettive in Spagna e nei paesi ispanoparlanti (contatto dello

spagnolo con altre lingue, storico e attuale; bilinguismo, diglossia, legislazione linguistica). Norma colta e varietà dialettali: Lo spagnolo in America. La diffusione dello spagnolo nel mondo. Lo spagnolo come lingua di cultura e di comunicazione internazionale. Lo studio dello spagnolo nell’attualità.

2. La composizione di testi: Sintassi del paragrafo e del testo. I segnali discorsivi: connettori ed elementi di coesione. La situazione e il contesto come fattori determinanti del testo.

3. Modalità della comunicazione giornalistica. Analisi dei meccanismi linguistici ed extralinguistici dei messaggi. 4. L’uso letterario del linguaggio: La comunicazione letteraria: Caratteristiche del linguaggio letterario. La

tecnica letteraria. L’analisi dei testi letterari: applicazione a diversi tipi di testi. 5. La stratificazione dell’uso linguistico: Diversità di situazioni nell’atto di comunicazione orale: Colloquiale,

famigliare, espositiva, dialogica, ecc. Livelli socioculturali nell’uso linguistico. La questione della correzione politica nella lingua. La norma colta e i socioletti dello spagnolo. Analisi delle alterazioni e degli errori linguistici più frequenti nell’uso della lingua spagnola.

Prova d’esame La prova finale del corso comprende due parti che alterneranno gli aspetti teorici e quelli pratici, ciò vuol dire, da una parte, la padronanza degli argomenti di teoria linguistica applicati alla lingua spagnola (prova orale con domande aperte sugli argomenti studiati durante il corso), e, d’altra parte, la risoluzione dei casi analizzati nell’uso della lingua spagnola, (analisi linguistica di un testo). Come criterio generale per la materia si valuterà non solo il contenuto ma anche gli aspetti riguardanti l’espressione orale, quali la chiarezza (correzione sintattica, coerenza, strutturazione delle idee...), precisione (lessico adeguato ai contenuti o ai concetti espressi), presentazione formale (ortografia, punteggiatura...).

Bibliografia di riferimento Casado, M., El castellano actual: usos y normas, Eunsa, Pamplona, 2000, 7ª ed. Gómez Torrego, L., El léxico en el español actual: uso y norma, Arco Libros, Madrid, 1995. Gómez Torrego, L., Nuevo manual de español correcto, 2 vols., Madrid, Arco Libros, 2002.Grijelmo, A., Defensa apasionada del idioma español, Punto de lectura, Madrid, 2004, 2ªed. Lapesa, R., El español moderno y contemporáneo, Barcelona, Crítica, 1996.Romero Gualda, Mª V., El español en los medios de comunicación, Madrid, Arco Libros, 1994. Seco, M., Diccionario de dudas y dificultades de la lengua española, Espasa Calpe, Madrid, 2000, 10ª ed.

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Università degli Studi di Bergamo S.I.L.S.I.S. Sezione di Bergamo e Brescia Insegnamento: Storia della Lingua Spagnola Durata del corso: 20 ore Docente: Mercedes González de Sande

Finalità La materia ha come oggetto lo studio diacronico e sincronico della lingua spagnola. Partendo dal presupposto che la lingua progredisce in maniera parallela alla storia, e che, pertanto, i cambiamenti storici e sociali lasciano la loro impronta in questa, il programma del corso alternerà due aspetti essenziali della storia della lingua spagnola: da una parte, saranno presentati i fattori esterni che contribuirono alla formazione e allo sviluppo della lingua spagnola dalla Hispania pre-romanica fino alla conformazione del castigliano propriamente detto, il suo progressivo sviluppo, le sue tappe di perfezionamento e di espansione nella Penisola e, ulteriormente, nel mondo colonizzato fino ai nostri giorni. D’altra parte, saranno studiati gli aspetti più rilevanti della denominata “storia interna” o grammatica storica della lingua spagnola, nella quale si analizzeranno i diversi cambiamenti sperimentati storicamente dal sistema linguistico spagnolo nei livelli fonico, lessico, semantico, morfologico e sintattico fino alla situazione linguistica dello spagnolo attuale.

Contenuti/Argomenti principali 1. La situazione linguistica della Penisola Iberica prima della romanizzazione. Le lingue pre-romaniche. Sostrati

linguistici e influenza delle lingue pre-romaniche nelle lingue romaniche penisolari. Lessico spagnolo di origine pre-romanica.

2. Romanizzazione della Spagna. La Spagna sotto l’Impero romano. Caratteristiche del latino ispanico. 3. La decadenza dell’Impero romano. Le invasioni germaniche. Il periodo visigoto. Frammentazione linguistica della

Penisola. Influenza germanica nei romances ispanici. 4. L’invasione araba. La civiltà arabo-spagnola. L’influenza linguistica araba nella Penisola Iberica. Il romance in Al-

Andalus: i dialetti mozarabi. 5. Il primitivo romance ispanico. La Spagna cristiana fino al secolo XI. Il romance dei secoli IX al XI. La nascita del

castigliano. Glosse e primi documenti scritti. Il secolo XI. Influenza francese. Primi gallicismi e occitanismi. 6. Il castigliano nel Medioevo. Primitivi dialetti peninsulari. L’espansione del castigliano. Formazione e

caratteristiche del castigliano. Varietà regionali del castigliano. Trasformazione della mappa linguistica della Spagna nei secoli XII e XIII. La lirica mozaraba. Nascita delle letterature romances nella Spagna cristiana. Il linguaggio epico e il mester de juglaría. Inizi della prosa romance. Il mester de clerecía. La nascita della letteratura castigliana.

7. Il periodo alfonsino e il castigliano nel secolo XIV: L’opera di Alfonso X el Sabio. Evoluzione linguistica del castigliano. Generi letterari, lingue e dialetti peninsulari nel secolo XIV. Juan Manuel, Juan Ruiz, Sem Tob y Pero López de Ayala.

8. Transizione dello spagnolo medioevale allo spagnolo classico: il secolo XV. Primi influssi dell’umanesimo. Ricezione del Rinascimento italiano. Influssi latinizzanti. Lo spagnolo preclassico. Evoluzione, varietà e estensione del castigliano. Nuove forme letterarie. Primi studi sul castigliano: da Villena a Nebrija.

9. Lo spagnolo classico: i Secoli d’oro. Espansione politica e linguistica. L’ispanizzazione dell’ America. Il castigliano, lingua spagnola. Spagna e la sua lingua in Europa. Lo spagnolo, lingua universale. Le idee linguistiche nei Secoli d’oro. La lingua letteraria: Rinascimento e Barocco. Mutamenti linguistici nei Secoli d’oro. Studi sulla lingua spagnola nei secoli XVI e XVII.

10. Lo spagnolo moderno. Lo spagnolo nei secoli XVIII e XIX. La Real Academia Española e la norma accademica. I gruppi colti e le riforme ortografiche. La Grammatica di Andrés Bello. Il gallicismo a partire dal secolo XVIII. Stranierismi di altre provenienze. L’anglicismo. Lo spagnolo attuale: varietà, problemi e tendenze evolutive.

Prova d’esame Verifica delle conoscenze e del grado di assimilazione delle idee tramite una prova orale con domande aperte sugli argomenti svolti durante il corso. Oltre al grado di conoscenza dei contenuti del programma, si valuterà la chiarezza, il rigore nell’esposizione delle idee e l’adeguazione grammaticale. Bibliografia essenziale

• D’AGOSTINO, Storia della lingua spagnola, LED, Milano, 2001.

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ANALISI TESTUALE PER LA LINGUA SPAGNOLA (Laboratorio 20 ore) Docente: Prof. Margherita Bernard Si richiede un’aula attrezzata con proiettore di lucidi. Attività suddivise in otto incontri della durata di 2.30 ore. PROGRAMMA 1. Lingua e letteratura: prospettive teoriche e prassi didattica. Perché analizzare testi letterari in un’aula di L2 ? 2. Analisi testuale e commento tra letterarietà e competenza linguistica: obiettivi e strategie 3-4. Il testo narrativo 5. Il testo drammatico 6. Il testo poetico 7. Il testo poetico contemporaneo 8. I testi paraletterari Durante il corso verranno fornite fotocopie di testi di reflessione teorica e brani su cui organizzare le esercitazioni pratiche. Bibliografia Fernando Lázaro Carreter – Evaristo Correa Calderón, Cómo se comenta un texto literario, Madrid, Cátedra, 2004 (1974) Antonio Mendoza Fillola, ed., Conceptos clave en didáctica de la lengua y la literatura, Barcelona, SEDLL-ICE, Universitat de Barcelona, 1998 Félix Bello Vázquez, El comentario de textos literarios, Barcelona, Paidós, 1997 Guido Armellini, Come e perché insegnare letteratura. Strategie e tattiche per la scuola secondaria, Bologna, Zanichelli, 1992 (1987)

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DIDATTICA DELLE LINGUE STRANIERE MODERNE-

LINGUA FRANCESE Prof.ssa Marilena Asdrubali a.a. 2005-2006 Secondo anno- 1°semestre- 30 ore Presentazione sintetica Il corso si propone di sviluppare la competenza metodologica e didattica dell’insegnante di Lingua Francese facendo acquisire capacità di elaborazione e di adattamento di materiali didattici in relazione alle finalità educative e agli obiettivi disciplinari indicati dai programmi ministeriali.

Contenuti del corso

- Breve storia della didattica delle lingue straniere; - Dal Français Fondamental al Cadre Européen Commun de Référence pour les langues ; - Le tecniche glottodidattiche per lo sviluppo delle diverse abilità linguistiche; - Unità Didattica, Modulo, Unità d’Apprendimento; - La successione e l’integrazione delle abilità in una U.D.; - L’insegnamento della grammatica: la riflessione sulla lingua; - Le nuove tecnologie al servizio dell’insegnamento di una lingua straniera; - CLIL: l’apprentissage véhiculé par une langue étrangère; - La relazione docente-studente.

In stretta correlazione con la teoria, durante il corso saranno proposte anche attività di analisi, valutazione e confronto di manuali scolastici e di fiches pédagogigues selezionate dalla rivista di didattica Le Français dans le monde, al fine di promuovere una piena consapevolezza dei contenuti proposti. Sono previsti 12 incontri di 2h e 30 ciascuno. Bibliografia: Danesi M., Manuale di tecniche per la didattica delle lingue moderne, Armando Editore, Roma, 1988 H. Boyer, M. Burzach, M. Pendanx, Nouvelle Introduction à la didactique du français langue étrangère, Clé International, 1990 Lancien T, De la vidéo à internet, Hachette, 2004 Galisson R., La formation des enseignants de langue, Clé International, Paris 1995 Cambiaghi B., Didattica della lingua Francese, Editrice La Scuola, Brescia, 1983 Porcelli G., Principi di glottodidattica, Editrice La Scuola, Brescia, 1994 Puren C., Bertocchini P., Costanzo E., Se former en didactique des langues, Ellipses, Paris, 1998 De Angelis-Bertocchini, Didattica delle lingue straniere, Ed. Scolastiche B. Mondatori, 1978 Rizzardi M.C., Programmare e insegnare le lingue straniere nella scuola di base, Utet, Torino, 2000

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Balboni P.E., Chantelauve O., Bondi M., Ricci Garotti, Inglese, francese, tedesco. Modelli operativi,La Scuola Editrice, Brescia, 1989 Balboni P.E., Tecniche didattiche per l’educazione linguistica, Utet, Torino 1998 I corsisti dovranno disporre del “ Cadre Commun Européen de Référence”, in versione francese.

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Programma del Corso di Lingua Tedesca (2° anno, 1° semestre 2005/06)

Obiettivo: Partendo da un elevato livello di conoscenza della lingua tedesca (attorno al livello “C1”, come definito nel Quadro Comune Europeo di Riferimento), i partecipanti al corso troveranno l’occasione di approfondire ulteriormente tale conoscenza, sia a livello d’ascolto e di lettura, sia a livello di produzione orale e scritta. Strutturazione del corso: Il Corso prevede un totale di 20 ore e sarà suddiviso in otto unità da 2,5 ore. Ogni unità sarà dedicata ad un argomento particolare. Gli argomenti scelti non riguarderanno “la lingua”, ma saranno di interesse generale. Sette argomenti verranno proposti dal docente, un argomento sarà scelto, durante le prime unità, dagli studenti in base ai loro interessi particolari. Metodo: Il metodo adottato si può definire comunicativo. Nella maggior parte dei casi la lingua non sarà trattata come oggetto di studio, bensì usata come strumento di comunicazione. Tale approccio prevede una partecipazione molto attiva degli studenti. Per questo motivo, l’insegnamento frontale sarà integrato con fasi di lavoro in piccoli gruppi, di discussione e di presentazione. Unità e Argomenti: Gli argomenti previsti per le singole unità sono:

• Unità 1: Vorstellen und Kennenlernen • Unità 2: Rechtschreibreform der deutschen Sprache • Unità 3: Zukunftsperspektiven des Deutschunterrichts • Unità 4: Macht und Ohnmacht der Neuen Medien • Unità 5: Zum alltäglichen Gebrauch (Umgang mit Gebrauchstexten) • Unità 6: Der Weg ins Fitness-Studio • Unità 7: Wien an der Wende vom 19. zum 20. Jahrhundert • Unità 8: - da decidere con i partecipanti –

Materiali; I materiali utilizzati durante le lezioni saranno esclusivamente testi autentici: articoli di giornali, testi tratti da riviste scientifiche, ecc., di solito scaricati da Internet. Tutti i testi utilizzati saranno a disposizione degli studenti presso il “Centro Stampa” dell’Università. Esame: L’esame avrà la scopo di accertare la padronanza della lingua tedesca e di verificare i miglioramenti ottenuti durante il corso. Gli studenti sono tenuti a preparare, in maniera approfondita, almeno due argomenti scelti tra quelli trattati nelle varie unità del corso (eccetto Unità 1). Inoltre, devono essere in grado di parlare e di discutere liberamente su tutti gli altri argomenti. Nella valutazione verranno presi in considerazione le capacità comunicative dei candidati, il grado di approfondimento dei contenuti previsti, la pronuncia, la correttezza grammaticale e stilistica.

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LINGUA INGLESE

(Prof. Davide Simone Giannoni) II Anno - I Periodo

Il corso, articolato in 20 ore di lezione, ha come oggetto di studio il linguaggio della glottodidattica. Ad ogni incontro verrà studiato un breve articolo in inglese sull’insegnamento della lingua straniera sia in età scolare sia ad adulti. Gli argomenti trattati riguarderanno soprattutto i temi della motivazione e l’impianto metodologico dell’unità didattica.

Esaminato il contenuto e la strutturazione linguistica dei testi in oggetto, gli studenti ne discuteranno tra loro e col docente al fine di formare un proprio pensiero in materia. Tale operazione richiede l’uso di abilità analitiche, sintetiche, critiche e relazionali.

Al termine del corso gli studenti dovranno dimostrare una discreta rapidità di lettura, comprensione ed elaborazione dei contenuti di testi analoghi a quelli presentati in classe. L’esame consisterà infatti nella discussione di un articolo scientifico inglese sull’insegnamento della lingua straniera e sarà articolato in tre fasi:

1. lettura rapida del testo (skimming) 2. risposta ad alcune domande di comprensione (focusing) 3. discussione critica dei temi trattati (development).

Come le lezioni, così anche l’esame sarà svolto in lingua inglese.

Il docente riceve gli studenti al termine delle lezioni, oppure secondo il calendario della Facoltà di Lingue e letterature straniere.

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TECNICHE DICATTICHE: ORALITÀ A.A. 2005-2006 Docente: Nieves ARRIBAS ESTERAS Obiettivi: Il corso si prefigge l’obiettivo di avviare gli studenti alla preparazione di attività volte a potenziare le capacità di espressione orale Una prima parte del corso che sarà dedicata ad un inquadramento teorico dell’oralità sarà seguita da una parte di carattere pratico dove gli studenti prepareranno attività per la pratica orale della lingua spagnola. Attenzione particolare sarà dedicata ai metodi di valutazione basati sul Quadro di Riferimento Europeo ed il Portfolio. Metodi: Attraverso costanti esercitazioni pratiche (per esempio schede di lessico, riflessioni sui diversi registri, ecc.) e analisi di diversi testi di tipo orale (televisivi, radiofonici, trascrizioni, fumetti, musica, ecc) gli studenti dovranno elaborare attività, esercitazione, verifiche ed esami tesi a valutare le competenze riguardanti la lingua orale. Modalità d’esame: La prova finale avrà luogo al termine del ciclo delle lezioni e consisterà nell’elaborazione scritta dello schema di un’unità di apprendimento e sviluppo delle attività di comprensione e produzione orale. Bibliografia consigliata: Aspetti teorici: Calsamiglia, H. & Tuson, A. 1999. Las cosas del decir. Manual de análisis del discurso. Barcelona: Ariel. Cassany, D. 1997. La cocina de la escritura. Barcelona: Paidós. Cassany, D. 1999. Construir la escritura. Barcelona: Paidós. Coll, C. 1984. Estructura grupal, interacción entre alumnos y aprendizaje escolar. Infancia y aprendizaje 27-28. Cros, A. 1996. La clase magistral. Aspectos discursivos y su utilidad didáctica. Signos, Teoría y práctica de la educación 17. Fernández, S. 1997. Interlengua y análisis de errores. Madrid: Edelsa Llobera, M. et al. 1995. Competencia comunicativa. Documentos básicos en la enseñanza de lenguas extranjeras. Madrid: Edelsa.

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Mortara Garavelli, B. 1988. Manuale di retorica. Gruppo editoriale Fabbri et alii. (1991: Manual de retórica. Madrid: Cátedra.) Nunan, D. 1989. El diseño de tareas para la clase comunicativa. Camridge University Press, ed española 1996 Perelman, CH. & Olbrechts-Tyteca, L. 1989. Tratado de la argumentación. La nueva retórica. Madrid: Gredos. Richards, J.C. & Lockhart, Ch. 1994. Estrategias de reflexión sobre la enseñanza de idiomas, ed. Española 1998 Cambridge University Press Richards, J.C. & Rodgers, T.S. 1986. Enfoque y métodos en la enseñanza de idiomas, ed española 1998 Cambridge University Press Sánchez, E. et al. 1994. El discurso expositivo: Una comparación entre profesores expertos y principiantes. Infancia y Aprendizaje 67-68. Madrid: Aprendizaje S.A. Aspetti pratici: AA.VV. 1996. Profesor en ación 3. Madrid: Edelsa. Badia, D.; Garcia, I.; Llobet, M.; Vilà, M. 1987. Expresión oral. Madrid: Alhambra-Longman. Badia, D. & Vilà, M. 1991. Juegos de expresión oral y escrita. Editorial Graò: Barcelona. Bain, D. 1994. Problemas psicopedagógicos de la lengua oral: las lecciones de una experiencia. Comunicación, Lenguaje y Educación (CL & E) 23. Madrid: Aprendizaje, S.L. Colomer, T. & Camps, A. 1991. Enseñar a leer, enseñar a comprender. Barcelona. Paidós. Conquet, A. 1989. Cómo aprender a hablar en público. Barcelona: Hogar del libro. Couto, M. 1996. Cómo hablar bien en público. Barcelona: Ed. Gestión 2000. Vilà, M. & Vilà, I. 1994. Acerca de la lengua oral. Comunicación, Lenguaje y Educación (CL & E) 23. Madrid: Aprendizaje, S.A. Williams, M. & Robert L. Bueden, 1997. Psicología para profesores de idiomas, Cambridge University Press, Cambridge. Revistas recomendables: Comunicación, Lenguaje y Educación 23 (Didáctica de la lengua oral) y 26 (La argumentación). Madrid, Aprendizaje, S.A.

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Kirkpatrick, D. L. 2001. Claves para una comunicación eficaz. Barcelona, Gestión 2000. Stanton, N. 1990. Las técnicas de comunicación eficaz en la empresa. Bilbao, Deusto, 1993. Studer, J. 1999. Guía práctica de oratoria. Madrid: El Drac. Weston, A. 1999. Las claves de la argumentación. Barcelona, Ariel. Camacho, S.; Sáenz, O. 2000. Técnicas de comunicación eficaz para profesores y formadores. Alcoi, Ed. Marfil. Camerino, O.; Castañer, M.; Buscà, F. 1999. Mejora de la comunicación verbal y no verbal en las aulas universitarias. Revista Electrónica de Formación de Profesorado 2/1: www.uva.es/aufop/publica/revelfop/99-v2n1.htm) Lugarini, E. 1995. Hablar y escuchar. Por una didáctica del "saber hablar" y del "saber escuchar". Signos 14. www.quadernsdigitals.net)

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Laboratorio di Didattica della Grammatica (Chiara Ghezzi) Finalità Il laboratorio si propone di esplorare i principali approcci alla didattica della grammatica fornendo ai corsisti coordinate teoriche e strumenti pratici per l’attività in classe. Argomenti principali

- introduzione al concetto di grammatica (all’interno del Quadro Comune Europeo di Riferimento e nell’unità di apprendimento)

- competenza grammaticale in L1 e L2/LS - principali tipologie di esercizi grammaticali - interlingua e grammatica: la nozione di errore - tipologia dei principali errori grammaticali - effetto della didattica della grammatica sull’apprendimento di una L2/LS

Metodologia Il laboratorio prevede l’alternanza di parti teoriche (organizzate in lezioni frontali) e parti pratiche (organizzate in Workshops). Prova d’esame La prova d’esame sarà scritta e in appelli (al termine delle lezioni del secondo semestre e nell’appello autunnale di settembre) Bibliografia di riferimento Testi da teorici da preparare per l’esame

o Prat Zagrebelsky, Maria Teresa, 1985, Grammatica e lingua straniera, Firenze, La Nuova Italia.

Altri volumi consigliati

o Andorno, Cecilia / Ribotta, Paola, 1999, Insegnare e imparare la grammatica, Torino, Paravia.

o Consiglio d’Europa, Modern Languages Division, 2002, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione, trad. it. sull’originale inglese di F. Quartapelle e D. Bertocchi, Firenze, La Nuova Italia.

o Giunchi, Paola (a c. di), 1990, Grammatica implicita e grammatica esplicita, Bologna, Zanichelli.

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LINGUISTICA SPAGNOLA Prof.ssa Luisa Chierichetti

La prima parte del corso sarà dedicata alla dimensione pragmatica dell’analisi linguistica, mentre la seconda si prefigge di illustrare i principali processi di formazione delle parole e di sviluppo del lessico nella lingua spagnola.

Al termine del corso gli studenti dovranno dimostrare una buona conoscenza degli argomenti trattati durante il corso. Dovranno altresì applicare gli strumenti di analisi utilizzati durante le lezioni a un testo autentico proposto dalla docente. Bibliografia − Calvo Pérez, J., Introducción a la pragmática del español, Madrid, Cátedra, 1994. − Escandell Vidal, M. V., “Aportaciones de la pragmática”, in Sánchez Lobato, J., Santos

Gargallo, I. (a cura di), Vademécum para la formación de profesores, Madrid, SGEL, 2004, pp. 179-197.

− Alvar Ezquerra, M., “El léxico nuevo en los medios de comunicación”, in Carbonero Cano,

P. et al. (a cura di), Lengua y discurso, Madrid, Arco Libros, 2000, pp. 125-144. − Alvar Ezquerra, M., La formación de palabras en español, Madrid, Arco Libros, 1993. − Calvi, M. V., Notas sobre la adopción de anglicismos en italiano y en español, Lingüística

española actual, XX/1, 1998, pp. 29-39. − Carrera Díaz, M., “La construcción del texto periodístico en italiano y en español”, in

Muñiz, M., Amella, F. (a cura di), La costruzione del testo in italiano, Firenze, Cesati, 1996, pp. 113-126.

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Linguaggi specialistici spagnoli Prof.ssa Luisa Chierichetti

Il corso ha come oggetto la descrizione e lo studio dei linguaggi specialistici spagnoli, con particolare riferimento all’ambito giuridico-amministrativo e a quello turistico. È previsto l’uso di materiali autentici. Al termine del corso gli studenti dovranno dimostrare una buona conoscenza delle caratteristiche testuali, sintattiche e lessicali dei linguaggi analizzati. Dovranno altresì applicare gli strumenti di analisi utilizzati durante le lezioni a un testo autentico proposto dalla docente. Bibliografia − Alcaraz Varó, E., Hugues, B., El español jurídico, Barcelona, Ariel, 2002. − Calvi, M. V. Il linguaggio spagnolo del turismo, Viareggio, Mauro Baroni editore, 2000.

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Tecniche didattiche Lingua inglese (35 ore). -2006 -

Programma Argomenti Le 4 (cinque) abilità in modo particolare reading e writing Analisi approcci didattici La comunicazione La comunicazione non verbale Il feedback Analisi dell’errore e analisi contrastiva dell’errore Le N/T o TD Le TIC Unità Didattica e Unità di Apprendimento Moduli di Apprendimento Lingua e cultura / intercultura Teorie dell'apprendimento e stili cognitivi Cooperative learning Stili cognitivi Analisi esperienze didattiche (ricerche, aree di progetto, Lingua veicolare, etc.) La didattizzazione dei materiali Analisi terminologica Verifica e valutazione (ripresa) Metodi dell’azione didattica Lezioni frontali Lavori di gruppo ed intergruppo Microteaching Dibattiti Strumenti PC e videoproiettore per slide PPT Lavagna luminosa TV e Videoproiettore per filmati Materiale cartaceo vario Bibliografia di riferimento AAVV Tasks for Teachers education Longman 2001 AAVV Voci della scuola 2002, a cura di GC. Cerini, M. Spinosi, Tecnodid, 2002 Antonietti Imparare. Funzionamento Mentale e processi di apprendimento ISU, Milano, 1997 Bassi, Cesareni, Pearson Discovery, a thematic approach to modular learning, Atlas, 2000 Bassi, Cesareni, Pearson Voyager, Materiali didattici, ed. Atlas 1999 BASSI: Inglese, in Voci della Scuola, Tecnodid 2000 BASSI: Luci ed ombre della multimedialità nel colloquio orale dell’esame di stato.In “Grammatica del colloquio a scuola” (a cura di F. Cicardi) IRRSAE Lomb. 2000

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Blackwell.1993 o 2003 ( Cornoldi, Metacognizione e apprendimento, Il Mulino, Bologna 1995 Davis, I limiti della valutazione Educativa, Anicia 1999 E.D. Gagné, Psicologia cognitiva e apprendimento scolastico, SEI, Torino, 1989 European Language Portfolio, Council of Europe, 1997, Firenze 1995 Framework, Council of Europe, 1997 (oppure versione italiana La nuova Italia – Oxford, 2002) Gianfranco Porcelli, Principi di Glottodidattica, Brescia, ed La Scuola, 1994 M. Fasano (a cura di) Concetti in rete, Masson1998 MARIANI L. 1996. "Stili di Apprendimento e Strategie di Apprendimento e Insegnamento" in Mc Donough J, Shaw C. “Materials and methods in ELT” (edited by D.Crystal and K.Johnson) Ministero P.I. Linee Guida Progetto Lingue 2000 Nuttal C. Teaching Reading Skills. Ed. MacMillan 1999 P. Boscolo, Psicologia dell’apprendimento scolastico. Utet, Torino, 1986 Letture da portare all'esame Quadro Comune Europeo di riferimento per lingue: La Nuova Italia, Oxford, 2002 Capitoli 2,5,6 Nuttal C. Teaching Reading Skills. Ed. MacMillan 1999

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STORIA DELLA LINGUA INGLESE (2° anno – II semestre) Prof. Richard Dury

Il corso si prefigge di illustrare lo sviluppo della lingua inglese dall’Old English al Present Day English tramite la lettura, traduzione e commento di testi affrontati in classe. Una finalità del corso di incontri è di far vedere come la conoscenza della storia della lingua può contribuire ad un conoscenza migliore della lingua stessa. Argomenti principali del corso:

- Caratteristiche dell’Old English - Caratteristiche del Middle English - Caratteristiche dell’Early Modern English

Testi da preparare per l’esame: Charles Barber, The English Language. A Historical Introduction. Cambridge, pp. 100-198. Dispensa: Storia della Lingua Inglese. Maps – Texts – Diagrams (distribuito dal docente in aula).

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A.A 2005/06 GLOTTODIDATTICA (30 ore) Dott. Roberta Grassi Programma del corso: Dopo una presentazione del metodo grammaticale traduttivo e del metodo audio-orale, ci si sofferma sulle tendenze attuali nella glottodidattica: in particolare, tra gli approcci umanistico-affettivi, si fa riferimento a metodi come il Total Physical Response, la suggestopedia e il metodo silenzioso e, tra gli approcci comunicativi, si presentano il Project Work, l’approccio lessicale e l’insegnamento integrato di lingua e contenuto (ALI-CLIL). Per ogni metodo presentato si forniscono esempi concreti di lezioni o unità didattiche. Qualche cenno sarà dedicato anche alla didattica metacognitiva. Infine, dopo aver introdotto la nozione di varietà di apprendimento, si delineano le caratteristiche generali di tali varietà (iniziali, intermedie e avanzate) di inglese, francese e tedesco come lingue seconde; in particolare si osserva lo sviluppo dei mezzi linguistici per l'espressione della nozione di temporalità e lo sviluppo della sintassi. Si illustra l'utilità dell'individuazione delle sequenze naturali di acquisizione per una idonea programmazione curricolare. NB: Per seguire le lezioni gli specializzandi dovranno scaricare dal sito il materiale che sarà reso disponibile dalla data di inizio dei corsi. Prova d'esame: L'esame scritto verterà, oltre che sugli appunti del corso, su:

- Serra Borneto, Carlo (a c. di), 1998, C'era una volta il metodo. Tendenze attuali nella didattica delle lingue straniere, Roma, Carocci. Per tutti, i capp. 1, 6, 11; inoltre, un capitolo a scelta tra 3,4,5,7 oppure 10.

- Si raccomanda la preparazione dei paragrafi introduttivi alle tre parti di cui è costituito il volume.(par. 1, par. 6.1, par. 11.1).

Ricevimento: giovedì h 10 - 12, stanza 20, sede di P.zza Vecchia 8, II piano indirizzo e-mail:[email protected]