Diciamo - Il Quindicinale Indipendente

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di Rosanna Mastria Continua a pag. 4 4 4 Continua a pag. 2 2 2 Continua a pag. 3 3 3 di Laura Longo di Annibale Elia di Rita Lia In questo numero In questo numero In questo numero In questo numero a pag. 4 4 4 SCUOLA I NFE RMIE RI: SAL ENT O , AN C ORA UNA VOLTA PENALIZ- ZATO a pag. 8 8 8 a pag. 11 11 11 11 DICIOROSCOPO a pag. 12 12 12 12 LE RICETTE DI FRANCY: SPAGHETTI ALLE COZZE a pag. 7 7 7 SEDUTA STRAORDINA- RIA DEL CONSIGLIO . TUTTI UNITI CONTRO LA CHIUSURA D ELLA SCUOLA I NFE R MIE RI “PANICO” DI TRICASE a pag. 5 5 5 DA OTRANTO A SANTA MARIA DI L E UCA . «FENOM ENI NATURA- LI», BOE RO DOCET Scriv i a: [email protected] per ricevere in formato PDF copia del nostro giornale o per proporre le tue newsletter Quindicinale Indipendente Anno III n. 74 01 AGOSTO 2009 Continua a pag. 3 3 3 VINCI SU BIT O UN BUON O PI ZZA E BIRRA PER 2 PERS ONE CON I NOSTRI DICICRUCI Si sente parlare spesso di scontro tra le civiltà, di guer- re di religione, di diversità culturali inconciliabili che rendono difficili le relazioni e il dialogo tra i popoli. a pag. 6 6 6 BANCOMED : IL P ERSO- NALISSIMO DEPOSITO DELLE INFOR MAZIONI CLINICHE SULLA SALUTE DEL CITTADI- NO-PAZIENTE a pag. 5 5 5 BOOM DI ACCESSI AL NU OV O E ST RATT O CONTO DI EQUITALIA POLITICA E SOCIETA’ Sud: giovani e migrazione Nuova Trigel S.r .l . Sede e Stabilimento: Via Aldo Moro, s.n. - 73039 Tricase (Le) Italy www.nuovatrigel.it - [email protected] “ZERO RIFIUTI E ACQUE PULITE”. IL DIKTAT DELLA LUPSSU Lucugnano di Tricase - Cittadinanza attiva all’arrembaggio. La Libera Università Popo- lare Sud Salento Unito (LUPSSU), associazio- ne di volonta- riato interco- munale, non resta con le mani in mano e mette a punto alcuni progetti rivolti a orientare l’azione degli amministratori e a fronteggiare le due e- mergenze “calde” di questa stagione estiva: la questione rifiuti e la depurazione delle acque reflue. Tra il 1997 e il 2007 oltre 600 mila persone hanno abbandonato il Mezzogior- no. Ma la cosa più rilevan- te è che la gran parte di coloro che si sposta è co- stituito da forza lavoro giovane e a elevata scola- rità. Così il Rapporto SVI- MEZ 2008 sull’economia del Mezzogiorno. Viviamo una nuova fase migratoria che si caratte- rizza per la presenza rile- vante di giovani con un più elevato grado di scolariz- zazione, ma anche con una crescita dell’età prevalen- te che si sposta dalla clas- se dei 25-29enni, alla clas- se superiore (30-34enni). PAROLE AL VENTO a pag. 10 10 10 10 LA PINETA DI SANTA CESAREA a pag. 9 9 9 GIUGGIANELLO: IL TAR AZZERA IL MEGAPA RCO EOLICO a pag. 6 6 6 A TRICASE È NATO IL TEATROTENDA a pag. 11 11 11 11 FRANCESCO CILIBE RTI: IL NUOVO TALENTO GIALLOROSSO PANETTERIA PANETTERIA PANETTERIA PANETTERIA PANETTERIA PANETTERIA PANETTERIA PANETTERIA FRANGILLO MARCELLO FRANGILLO MARCELLO FRANGILLO MARCELLO FRANGILLO MARCELLO FRANGILLO MARCELLO FRANGILLO MARCELLO FRANGILLO MARCELLO FRANGILLO MARCELLO di FRANGILLO NADIA di FRANGILLO NADIA di FRANGILLO NADIA di FRANGILLO NADIA PANE E PRODOTTI TIPICI SAL ENTINI SANTA CESAREA TERME vi a R o m a c /o M er c a to Co p er to La redazione di “DICIAMO” dando appuntamento a settembre augura: RADIODERVISH: LE DOLCI MELODIE DEI “VISITATORI DI PORTE” 29 luglio: Rocco Chinnici; 19 luglio: Paolo Borsellino; 23 maggio: Giovan- ni Falcone. Date, che a molti non dicono nulla, ma che ad altri, ai più, ricordano stragi di mafia, uomini uccisi da tonnellate di tri- tolo, da autovet- ture imbottite di esplosivo, forse uccisi dall’indifferenza della Stato e delle Istituzioni troppo colluse a volte con i carnefici. Chinnici Falcone Borsellino a pag. 9 9 9 TIGGIANO: I NF R A - STRUTTURE E CAMPA- GNE E C O LO GI CH E . ECCO COSA BOLLE IN PENTOLA VENITE A VISITARCI SU WWW.DICIAMO.IT

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Periodico di attualità, cultura, società, sport, cronaca ed economia. Tutto sul Salento e su Tricase

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Page 1: Diciamo - Il Quindicinale Indipendente

di Rosanna Mastria

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di Laura Longo

di Annibale Elia

di Rita Lia

In questo numeroIn questo numeroIn questo numeroIn questo numero

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SCUOLA I NFERMIERI: SALENT O, ANCORA UNA VOLTA PENALIZ-ZATO

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DICIOROSCOPO

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LE RICETTE DI FRANCY: S PAGHET T I A L LE COZZE

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SEDUTA STRAORDINA-RIA DEL CONSIGLIO . TUTTI UNITI CONTRO LA CHIUSURA D ELLA SCUOLA I NFERMIERI “PANICO” DI TRICASE

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DA OTRANTO A SANTA MA RI A DI L EUCA . «FENOMENI NATURA-LI», BOERO DOCET

Scriv i a: [email protected] per ricev ere in formato PDF copia del nostro giornale o per proporre le tue newsletter

Quindicinale Indipendente Anno III n. 74 01 AGOSTO 2009

Continua a pag. 3333

VINCI SUBIT O UN BUONO PI ZZA E BIRRA PER 2 PERSONE CON I NOSTRI DICICRUCI

Si sente parlare spesso di scontro tra le civiltà, di guer-re di re ligione, di diversità culturali inconcilia bili che

rendono difficili le re lazioni e il dialogo tra i popoli.

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BANCOMED : IL PERSO-NALISSIMO DEPOSITO DELLE INFORMAZIONI C L I N I C HE SULLA SALUTE DEL CITTADI-NO-PAZIENTE

a pag. 5555

BOOM DI ACCESSI AL NUOV O EST RATT O CONTO DI EQUITALIA

POLITICA E SOCIETA’ Sud: giovani e migrazione

Nuova Trigel S.r .l . Sede e Stabilimento:

Via Aldo Moro, s.n. - 73039 Tricase (Le) Italy www.nuovatrigel.it - [email protected]

“ZERO RIFIUTI E ACQUE PULITE”.

IL DIKTAT DELLA LUPSSU

Lucugnano di T ricase - Cittadinanza attiva all’arrembaggio. La Libera Università Popo-

lare Sud Salento Unito (LUPSSU), associazio-ne di volonta-riato interco-munale, non resta con le

mani in mano e mette a punto alcuni progetti rivolti a orienta re

l’azione degli amministratori e a fronteggiare le due e-mergenze “calde” di questa stagione estiva: la questione rif iuti e la depuraz ione delle acque ref lue.

Tra il 1997 e il 2007 oltre 600 mila persone hanno

abbandonato il Mezzogior-no. Ma la cosa più rilevan-te è che la gran parte di coloro che si sposta è co-stituito da forza lavoro

giovane e a elevata scola-rità. Così il Rapporto SVI-MEZ 2008 sull’economia del Mezzogiorno.

Viviamo una nuova fase migratoria che s i caratte-

rizza per la presenza rile-vante di giovani con un più elevato grado di scolariz-zazione, ma anche con una crescita dell’età prevalen-

te che si sposta dalla clas-se dei 25-29enni, alla clas-se superiore (30-34enni).

PAROLE AL VENTO

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LA PINETA DI SANTA CESAREA

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GIUGGIANELLO: IL TAR AZZERA IL MEGAPA RCO EOLICO

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A TRICASE È NATO IL TEATROTENDA

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FRANCESCO CILIBERTI: IL NUOVO TALENTO GIALLOROSSO

PANETTERIA PANETTERIA PANETTERIA PANETTERIA PANETTERIA PANETTERIA PANETTERIA PANETTERIA

FRANGILLO MARCELLOFRANGILLO MARCELLOFRANGILLO MARCELLOFRANGILLO MARCELLOFRANGILLO MARCELLOFRANGILLO MARCELLOFRANGILLO MARCELLOFRANGILLO MARCELLO di FRANGILLO NADIAdi FRANGILLO NADIAdi FRANGILLO NADIAdi FRANGILLO NADIA

PA NE E P R OD OTTI TI PI CI S AL EN TI NI SA NT A CE S AR EA TE R ME

vi a R om a c /o Mer ca to Co per to

La redazione di “DICIAMO” dando appuntamento a settembre augura:

RADIODERVISH: LE DOLCI MELODIE DEI “VISITATORI DI PORTE”

29 luglio: Rocco Chinnici; 19 luglio: Paolo Borsellino; 23 maggio: Giovan-

ni Falcone. Date, che a molti non dicono nulla, ma che ad altri, ai più, ricordano stragi di mafia,

uomini uccisi da tonnellate di tri-tolo, da autovet-ture imbottite di

esplos iv o, forse uccis i

dall’indifferenza della Stato e delle Istituz ioni troppo colluse

a volte con i carnefici.

Chinnici

Falcone

Borsellino

a pag. 9999

T IGGI ANO: I NF RA -STRUTTURE E CAMPA-GNE ECOLOGI CHE . ECCO COSA BOLLE IN PENTOLA

VE NI TE A VI S I T A RC I SU

WWW.D I C I A MO . I T

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pag. 2 dalla Prima dalla Prima dalla Prima dalla Prima segue da pag. 1

Annibale Elia

POLITICA E SOCIETA’ Sud: giovani e migrazione

Nel 2005, ci dice ancora il rapporto, oltre la metà (52,2%) di coloro che hanno la-sciato il Mezzogiorno per una regione del Centro-Nord, aveva un titolo di studio medio-alto (diploma superiore il 35,8% e

laurea il 16,4%). Inoltre nel 2007 gli occu-pati res identi nel Mezzogiorno con un posto di lavoro nelle regioni centro-settentriona li o in paesi esteri sono stati 150.000, pari al 2,3% degli occupati resi-

denti nell’area. Questi, che chiameremo pendolari, svolgono profess ioni di livello elevato in quasi il 50% dei casi, mentre oltre un a ltro 40% svolge mans ioni di

livello intermedio. La prima cons iderazione da fare appare ovvia ma ha un impatto fondamentale: la fuoriuscita di capitale umano ha pesanti conseguenze sulle potenzialità di svilup-

po dell’area. Essa rappresenta una sorta di trasferimento di risorse dalle regioni povere, che hanno investito nella forma-zione dei giovani, verso le regioni ricche che attraggono forza lavoro qualificata e

di alto livello. Un Mezzogiorno che non riesce a tenere il lento passo dell’economia settentrio-nale, e che da sei anni consecutivi cresce meno del Centro-Nord. Nel 2007 il Sud è

cresciuto dello 0,7% un punto in meno rispetto al Centro-Nord. Il PIL per abitan-te è pari a 17.482 euro, il 57,5% del PIL per abitante del Centro-Nord, che è di euro 30.380. Una differenza di ben

13.000 euro! Compito del governo è quello di rendere omogeneo lo sviluppo di una nazione applicando delle politiche ad hoc, come d’altra parte sta facendo l’Unione Euro-

pea. Il Rapporto che stiamo esaminando ha un capitolo sulla spesa pubblica in

conto capitale, che vuol dire sulla spesa per gli investimenti, nel pe-

riodo 1996-2007, dove ben si evi-denzia come le politiche del go-verno non aiuta no il Mezzogiorno a crescere e quindi a ridurre il divario con la pa rte più ricca del

paese. Evidenziamo come la quota di spesa pubblica in conto capitale del Mezzogiorno è passata dal 40,6% del 2001 al 35,3% nel 2007, arrivando cos ì al livello più basso

dal 1998. E’ interessante sottoli-neare come il Governo nel suo Quadro Fina nziario Unico, ossia nella sua stessa programmazione, aveva fissato l’obiettivo del 45%

del tota le della spesa in conto capitale. Poi l’anno scorso lo ha corretto al 43% e quest’anno il caro (per noi meridionali) Tremonti lo ha abbassato ancora al 42,6%. Di fronte all’insuccesso delle poli-

tiche, nota la SVIMEZ, si abbassa l’obiettivo. Riprendiamo il filo: il Governo aveva sta-bilito che per ridurre il divario s i doveva investire il 45% delle risorse, invece si è

investito il 35,3%. Il peso naturale del Mezzogiorno (intendendosi per peso naturale la media tra la sua quota di po-polazione e di territorio) è del 38% circa.

Risultato: l’investimento in conto capita-le nel Mezzog iorno è stato inferiore a quanto di sua spettanza di circa 3 punti percentuali. Nel contempo diminuiva anche la spesa

ordinaria, passando da 11,8 a 10,2 miliar-di di euro, dal 24,5% del 2006 al 21,4% del 2007, allontanandosi ancor più dall’obiettivo del 30% indicato nei docu-menti governativi.

E’ questa una storia vecchia, che già nella seconda metà degli anni ’80 l’allora Pre-sidente della Regione Puglia Salvatore Fitto denunciava: la spesa aggiuntiva (allora Cassa per il Mezzogiorno) ha avu-

to e ha oggi una funzione sostitutiva del-la spesa ordinaria. Si è messo l’accento, prevalentemente se non esclusivamente, sull’ammontare delle risorse, e lo si è sbandierato quale impegno del Governo

per lo sviluppo del Mezzogiorno. E sicco-me i risulta ti in termini di riduzione del divario erano negativi, si è ritenuto che tali risorse erano spreca te. Bossi batte la grancassa in tal senso. L’imbroglio non

può durare: le risorse aggiuntive non possono essere utilizzate per effettuare

gli interventi che nel Centro-Nord trova-no finanz iamento nelle risorse ordina rie.

Le risorse aggiuntive devono servire per dotare il Mezzogiorno di infrastrutture tali da equipara rlo al resto del Paese e farlo uscire dalla situaz ione di sottosvi-luppo. L’analisi della tabella che accompagna il capitolo re lativo alla spesa pubblica in conto capitale che stiamo ana lizzando illumina con la realtà delle cifre e la loro veridicità quanta scarsa attenz ione è stata data al Mezzogiorno negli ultimi dieci anni.

Una corretta ripa rtiz ione avrebbe dovuto

vedere assegnato al Mezzogiorno il 38% della spesa ordina ria oltre la spesa per le aree sottoutilizzate, vale a dire circa 9 miliardi di euro sono s tati sottratti alle

regioni de l Mezzogiorno e cos ì per ogni anno. Questo è lo scempio e il furto che è stato perpetrato ai danni delle popola-zioni meridionali. Questa è la vera que-stione che ci interpella e che i rappresen-

tanti del popolo dovrebbero risolvere. Considerando gli anni in esame sono 90 miliardi di euro che avrebbero permesso, se ben spes i, un vero recupero delle re-gioni meridionali e sicuramente anche la

soluzione del problema occupazionale dei giovani oggi costretti ad emig rare, anche se hanno sostituito la valigia di cartone con il pc. Un moto di indignazio-ne dovrebbe scuotere le coscienze di

tutti noi, in particolare di tutti quelli che sono sta ti costretti a emig rare e accom-pagnarlo con un moto di ribellione dell’animo verso una classe politica men-zognera e truffaldina, che continua a

parlare soprattutto alla pancia degli ap-pagati che temono di perdere i loro privi-legi e di veder mettere in discussione le proprie sicurezze.

Page 3: Diciamo - Il Quindicinale Indipendente

Per evitare gli ennesimi cumuli di immondizie sparsi qua e là sulle no-stre strade, l’ente no prof it suggerisce, come soluzione al problema, la

diffusione della cultura del compostaggio domestico. Difatti la parte umida (frutta, verdura, residui di cibo) costituisce buona parte di ciò che buttiamo. In più è una pratica applicabile in tutte le nostre abitazioni perché quasi tutti possediamo un piccolo gia rdino, un terrazzino o un cortiletto.

Perciò la LUPSSU ritiene necessario educare i cittadini alla “buona pras-si” tramite un’azione informativa e formativa degli s tessi residenti, pre-miando tutti coloro (imprese e non) con l’abbattimento dei costi della

Tarsu. Inoltre l’acquisizione di questa buona abitudine permetterà di fronteggiare l’innalzamento dei pa rametri di raccolta differenziata. In un futuro non molto lontano l’UE imporrà a tutti i paesi europei il rag-giungimento di differenziata di circa il 55%.

Per ciò che riguarda la depurazione delle acque ref lue la proposta della LUPSSU consiste nell’integrare gli impianti di depurazione convenzionali con un sis tema di fitodepurazione, una tecnica di maggiore ossigenazio-ne delle acque. Lo scopo è utilizza re processi naturali

per le acque già trattate, rivitalizzando ulteriormente le zone compromesse dalla desertif icazione e favorendo lo sviluppo delle risorse idri-

che per l’agricoltura. Il terzo progetto, presentato nell’area vasta di Casarano, ha come obiettivo quello di tutela re e valorizzare il siste-

ma di beni culturali, in parti-colare le cavità naturali e artificiali che caratterizzano il nostro territorio. Beni auten-tici ma estremamente fragili

perché esposti all’incuria e alla distruzione, in quanto meno conosciuti e dunque meno protetti dalla sensibili-tà e cultura popolare.

pag. 3 dalla Prima dalla Prima dalla Prima dalla Prima

PERIODICO ISCRITTO AL NR. 1005 DEL REGISTRO DELLA STAMPA DEL

TRIBUNALE DI LECCE IN D ATA 26.11.2008

Direttore Editoriale Salv atore Giannuzzi

[email protected]

Redazione Sal vatore D’Elia, C esare Lia, Barbara Ferrari,

Rita De Iaco, Antoni o Baglivo, Daniel e Baglivo, Vito Accogli, Rosanna M astria, Rocco Chiri vì,

Maria Soledad Laraia, R oberto Mol entino, Francesca Cesari, Anni bale Elia, Laura Longo, Donato Nuzzaci, Lucio Vergari, Pietro Russo,

Sal vatore Errico, C arlo Pasca, Attilio Palma, Rita Lia, Francesco Elia.

Stampato c /o Associazi one Cultur ale Diciamo

in Tricase, alla via G. Garibaldi, 60 Tel./Fax: 0833/784126 [email protected]

Distribuito gratuitamente in una tiratura di 20.000 copie

La collaborazione a questa rivista sotto qualsiasi forma è gratuita. La direzione si riserva di rifiutare insindacabilmente qualsiasi testo e qualsiasi inserzio-ne. Foto e manoscritti, anche se non pubblicati, non si restituiscono.

segue da pag. 1

Laura Longo

“ZERO RIFIUTI E ACQUE PULITE”. IL DIKTAT DELLA LUPSSU

La mano che ha portato tanta sofferenza la cono-

sciamo tutti, come i nomi di quella mano, da Totò

Riina a Provenzano, ma la mente? Il 19 luglio, nell’indif ferenza is tituz ionale, si ricordava la morte

di Paolo Borsellino in una Palermo assente e in as-

senza di uno Stato che avrebbe invece dovuto esse-

re presente. Pochi però hanno ricordato un partico-

lare: l’agenda rossa dalla quale il magistrato non s i separava mai, scomparsa subito dopo la strage, sicu-

ramente non per opera della mafia che ben poco

profitto avrebbe ricavato dalla lettura della stessa.

Ed ecco spuntare, nelle ultime settimane, una svolta

nelle indagini sui massacri s iciliani: il patto fra co-

sche e servizi segreti! Roba da romanzi argomenterà qualcuno, ma se non fosse così? Già troppe volte la

Storia ci ha insegnato che la realtà spesso supera la

fantasia e che questo tipo di commistioni sono

tutt’altro che assurde. Ciò che rimane è l’amarezza

di vedere, ancora una volta, l’oblio in cui scivolano i nomi che fanno la nostra storia recente. I nostri ra-

gazzi sanno tutto sugli antichi romani e le loro leg-

gende, ma nulla o quasi su uomini eroici che hanno

votato la loro vita al sacrif icio. Paolo Borsellino, do-

po l’uccisione del suo amico Giovanni Falcone disse “Devo fare in fretta, perché adesso tocca a me”,

pienamente consapevole della propria f ine immi-

nente, rassegnato e incapace di tira rsi indietro, di

nasconders i come fanno i codardi. Così quest’uomo,

nato a Palermo nello stesso quartiere in cui vivevano

anche Giovanni Falcone e Tommaso Buscetta, cre-sciuto a pane e giustizia, dopo aver sacrificato la

propria vita per lo Stato, viene dimenticato come

sono dimenticati tutti coloro che muoiono in nome

di un’idea di giustizia a volte irraggiungibile. E anco-

ra più male fa dover vedere e ascolta re dichiarazioni di esseri infimi che, pur di fa rsi chiamare padrini,

rilasciano dichia razioni con cui cercano di dare una

giustificazione al proprio modo di vivere, che cerca-

no di condividere la propria responsabilità con altri,

forse sì altretta nto colpevoli ma che non giustificano

il dolore che è sta to provocato alle tante famiglie di magistrati, poliziotti, carabinieri, gente comune,

mogli e f igli di uomini i quali sono la personificazione

di una frase, in una canzone scritta da un’artista

siciliana, che recita: “chi non ha paura di morire,

muore una volta sola!”. E’ nostro dovere ricorda re sempre il loro sacrif icio, affinché lo stesso non sia

stato vano, affinché le nuove generazioni prendano

consapevolezza che c’è un altro modo di vivere, un

modo diverso di essere rispettati e stima ti dagli altri,

senza che questo rispetto discenda, come nel caso

dei tanti Totò Riina, dalla paura che il nostro sangue possa sporcare il marciapiede dove avverrà la prossi-

ma strage.

Rita Lia

PAROLE AL VENTO segue da pag. 1

Page 4: Diciamo - Il Quindicinale Indipendente

pag. 4 dalla Primadalla Primadalla Primadalla Prima

Islam e cris tianesimo, mondo arabo e popoli occiden-tali: dalla tragedia dell’undici settembre 2001 sono

riemerse dal sottosuolo della storia i ricordi di terribili vicende di odio e contrapposizioni; il Mediterra neo in particolare, che per def inizione è un ma re “tra le ter-re”, un mare naturalmente portato a favorire il dialogo tra i popoli che lo abitano da secoli, è ritornato ad es-

sere dipinto come una polveriera, come un teatro di guerra dove sud e nord, cris tia ni/

occidentali e arabi/musulmani, bianchi e “meno bianchi” sono destinati a contrapporsi per

sempre, in un tragi-co e violento gioco a somma zero.

Poi, invece, ti capita di andare a vederlo questo ma re Mediterraneo: facile, de l resto, per noi tricasini.

Ma questo volta vi propongo di andare a vedere il no-stro ma re restando a casa, ascoltando la dolcezza dei suoni di una band palestino-pugliese: i Radiodervish. Un pugliese e un palestinese, insieme, alla ricerca delle radici musicali del Mediterra neo. E' il progetto dei Ra-

diodervish, una band che ha fatto della contaminazio-ne tra le varie sponde del "ma re magnum" la sua mis-sione. Vogliamo aprire nuove porte, nuovi orizzonti di co-

scienza per capire meglio noi stessi". Parola dei Radio-dervish, già insieme nella precedente formazione Al Darawish. La differenza culturale delle loro origini dà vita a canzo-ni che sono intese come piccoli laboratori all’interno

dei qua li si svelano varchi e passaggi tra oriente ed occidente, le cui tracce sono i s imboli e i miti delle cul-ture del Mediterraneo, luogo di confine che unif ica nel momento s tesso in cui separa. "Dar wish", in persiano, significa "visitatori di porte". E

loro - Michele Lobaccaro (pugliese, bassista) e Nabil ben Salameh (palestinese, cantante) - ne hanno attra-versate molte per approda re a questo progetto, che fonde tradiz ioni mediterranee pugliesi e sonorità a rabe in un intreccio che è ins ieme melodico, elettronico e

acustico. Spiega Lobaccaro: «La fusione tra i nostri due mondi nasce da un contrasto, che nella storia è stato duro e drammatico. Ma alla fine emergono le radici comuni, quelle dell'area dell'A ntico Testamento, delle tre grandi religioni del Mediterraneo. Basti pensare al

canto napoletano, che usa i quarti di tono tipici de lla musica araba». Eccole le onde del nostro mare Mediterraneo: ogni onda è diversa, ma è pur sempre acqua!

Rosanna Mastria

segue da pag. 1

RADIODERVISH: LE DOLCI MELODIE DEI “VISITATORI DI PORTE”

Più che inaccettabile, sembra quanto mai immotivata la scelta di chiu-dere o quantomeno sospendere il Corso di Laurea in Scienze infer-

mieristiche dell’Ospedale Ca rdinale Panico di Tricase. Certo è che se s i vanno a guardare le scelte fa tte finora, si capisce come questa operazione tenda ancora una volta a spostare verso Nord le sedi delle scuole infermieris tiche, la cui dislocazione in pro-vincia di Lecce era proprio mirata a tutti quei giovani del Capo di Leu-

ca e non, in modo da agevolare il loro studio. Se poi a ndiamo a riflettere sul fatto che la scuola infermieri di Tricase risulta essere una delle migliori nel Mezzogiorno, allora questo “baricentrismo” è assurdo quando inaudito, e può essere spiegato solo con logiche ben lontane dalla mera quotidianità ma che vanno a

cozzare con qua lche “illustre” decis ionismo mirato. Forse “qualche politico” non ha gradito i fischi ricevuti durante la visi-ta nella bella cittadina tricasina, ma non vogliamo pensare che la chiusura della scuola sia frutto di una sorta di vendetta, vogliamo, invece, prendere per vere le delucidazioni date dal Pres idente della

Regione, Vendola, al Presidente della Provincia, Gabellone, in cui si parla di “leggi nazionali”, “esigenze di bilancio”, ma si parla anche di “mortificazione dell’Università” senza pensare alla mortif icazione data a tutti coloro che vedevano nella scuola di T ricase un punto fer-mo da cui fa r pa rtire il proprio futuro, andando a cimenta rsi in una

facoltà che registra, guarda caso, carenze signif icative, soprattutto per qua nto riguarda la figura dell’infermiere professionale. Siamo in un periodo di profonda crisi, sociale ed economica, abbiamo la fortuna di avere giovani interessati a studiare, tanto che il numero degli ammessi ai corsi non è mai variato in questi anni, ma invece di

un aiuto da parte della massima istituzione, la Regione, riceviamo un’altra penalizzazione, che, non dimentichiamo, arriva dopo la sop-pressione dei cors i per tecnici di radiologia, di laboratorio analisi, per terapisti della riabilitazione.

Ancora una volta facciamo di tutto per fa r migrare altrove figure pro-fessionali che nascono nel Sud ma che vanno ad operare nel Nord.

Negli ultimi giorni si è cercato di li-mare tutte le varie

c o n t es ta z io n i , andando a parla re di tirocini, facendo varie promesse che sanno più di

un palliativo che di un vero e proprio impegno. L’unica cosa certa è la consapevolez-

za di perdere un punto di riferimento serio e professionale per quanto riguarda la sani-tà pugliese, facendo sorgere altri dubbi circa l’operato dell’Università di Bari, che già era sta to oggetto di discussione nel repentino cambio dei principa li dottori del Vito Fazzi, rimpiazzati in toto da colleghi ba-

resi. Sia chiaro, nessuno vuole fare campanilismo, si vuole solo difendere un opera to diligente e professionale, che per anni ha sfornato figure specialistiche di primo livello e che ora si vede s battere la porta in faccia per una centra lizzazione barese non concepibile.

di Lucio Vergari

SCUOLA INFERMIERI: SALENTO, ANCORA UNA VOLTA PENALIZZATO

Page 5: Diciamo - Il Quindicinale Indipendente

di Lo.La.

di Marco Sponziello

pag. 5

Boom di accessi all'Estra tto conto online, il nuovo servizio di Equitalia che permette di consulta re la pro-

pria s ituazione debitoria tributaria e contributiva co-modamente da casa o dall'ufficio. Dal 7 luglio scorso, giorno del lancio, a oggi il sito http://www.equitaliaspa.it ha ricevuto ben 200mila visitatori e oltre il 50% di essi si è collegato per interrogare il

servizio. Dal 7 luglio, infat-ti, per verificare se la sentenza del giudice di pace

che annulla una multa per divieto di sosta sia effet-tivamente arriva-ta all'agente del-

la riscossione o che il provvedi-mento di sgravio (ca ncel la z i one della carte lla) sia

stato inviato dall'agenzia delle En t ra te o dall'Inps a Equi-talia, non è più

necessario reca rsi allo sportello, ma basta collegarsi al sito internet http://www.equitaliaspa.it e cliccare sul box rosso "Estratto conto". Il servizio, iniz ialmente attivo in 24 province, si arric-

chirà entro luglio di ulteriori 9 province (Cremona, Crotone, Cosenza, Lodi, Pavia, Reggio Calabria, Son-drio, Varese e Vibo Valentia), arrivando a coprire l' in-tero territorio nazionale (Sicilia esclusa) entro settem-bre, come da programma.

Per utilizzare l'Estratto conto è necessario disporre delle credenziali fornite dall'agenzia delle Entrate per l'accesso a l "Cassetto fiscale" (http://www.agenziaentrate.gov.it o numero verde 848800444). Una volta ottenute, il citta dino può colle-

garsi al sito del proprio agente della riscossione o di-rettamente a http://www.equita liaspa.it. Inserendo codice fiscale/partita Iva e selezionando la/le provincia/e di residenza per le persone fisiche o la sede legale per le società, si otterrà lo s torico delle

cartelle pagate da l 2000 a oggi e quelle ancora da pagare. E per chi ha poca dimestichezza con il servizio, Equita-lia ha attivato una guida che accompagna il cittadino per tutto il percorso, dall'accesso alla consultazione

delle singole voci (azioni esecutive e cautelari, ratea-zioni accordate, dettaglio importi eccetera). Fonte: Agenzia delle Entra te

BOOM DI ACCESSI AL NUOVO ESTRATTO CONTO DI EQUITALIA

DA OTRANTO A SANTA MARIA DI LEUCA. «FENOMENI NATURALI»,

BOERO DOCET “Resa dei conti” nella Sala del Trono di Palazzo Gallone. Martedì 21 luglio l’Amministrazione comunale di Tricase ha organizza to una tavola

rotonda sulla reale balneabilità della costa adriatica. Presenti le autori-tà, i delegati della società Aqp, Nicola Piero Tegola e Massimiliano Bol-dini, il prof. Ferdina ndo Boero dell’Univers ità del Salento, il biologo Giancarlo Pasanisi e Roberto Gennaio, tecnico dell’Arpa di Lecce. Obiettivo del meeting era quello sciogliere paure dei cittadini e i turisti

titubanti e disperatamente in cerca di un po’ di refrigerio, fornendo dati e notiz ie sull’evidente stato di salute del nostro mare. Fatta una breve premessa sulla normativa ambientale n°152 delle ac-que reflue che non tiene conto della morfologia territoriale che carat-terizza la Puglia, essendo la nostra regione una zona a base ca rsica e

non dotata di corsi idrici superficiali, i responsabili dell’Aqp hanno a-perto il convegno snocciolando punto per punto l’effettiva situazione dei sistemi depurativi nel Salento. L’attuale sis tema di depurazione in Puglia è stato costruito circa 9 anni fa. 175 sono in tutto il numero di depuratori spa rsi ne lla Finibus Terrae,

di cui una buona parte, circa il 65%, sono impianti consortili destinati a servire più centri abitati. Ciascun impianto è controlla to 24 h su 24 da tecnici dell’Aqp, biologi e chimici che effettuano analis i giornaliere presso gli sbocchi dei depuratori. Si contano sulle dita di una mano i depuratori che scaricano a mare e

l’azienda sta optando per applicare nuovi s istemi come quello delle condotta sottomarina di S. Cesarea Terme. La ragione? «L’impatto è meno invasivo sull’ambiente ma anche lungo la battigia» replica l’ingegnere Nicola Tegola. Attualmente alcuni depuratori stanno modi-ficando il loro assetto, destinando le proprie acque trattate a fini irri-

gui. Tuttavia il problema c’è, eccome. Gli impianti de l Salento sono letteralmente sottoutilizzati. Solo di un 1/3 sono sfrutta te le loro reali potenzialità perché la maggior parte della popolazione non è allacciata alla fognatura. Anzi si spera che le

stesse amministrazioni attuino molto presto delle campagne a favore dell’utilizzo del servizio. Una costa, quella salentina, lunga circa 260 km con 169 punti di balnea-zione. La legge n°470 del 1982 prevede che sia imposto il divieto di balneazione a nord e a sud per 500 m dallo sbocco del depuratore. Un

veto “preventivo” e di tutela, caso mai, per qualsiasi ragione, saltassero fuori dei problemi di cattivo funzionamento del s istema di depurazio-ne. E per quanto riguarda quella orribile s triscia bianca che ha galleggiato per tutta quest’estate a pelo d’acqua, la spiegazione “biochimica” è

stata: “stress ambientale”. «Le alte tempera ture innaturali di maggio e i successivi acquazzoni» spiega il prof. Boero «hanno dato origine a un’ipertrofia di alghe e a lla loro conseguente moria». Un evento simile era già accaduto in Liguria nel 2001, tuttavia il pro-

fessore non esclude che la circostanza sia anche in parte dovuta agli scarichi abusivi domestici e indu-striali e che per evita re

questo tipo di degrado ambientale è necessario attuare delle contromisu-re preventive.

Page 6: Diciamo - Il Quindicinale Indipendente

pag. 6 da Tricaseda Tricaseda Tricaseda Tricase

Da più di un mese ha preso avvio a Tricase, in via G. Bruno (Piazzetta S. Eufemia), l’attività del “DueLune TeatroTenda”. Il Progetto, vincitore del concorso bandito da Principi Attivi. Gio-vani idee per una Puglia migliore, dal lungo titolo “È arrivato Godot! ovvero Baci, promesse, carezze, lusinghe, illusioni”, si ispira all’esperienza realizzata tra gli anni Settanta e Ottanta a Roma con il Teatro Tenda. Capovolgendo e rivisitando il titolo ed il senso dell’opera teatrale “Aspettando Godot”! di Samuel Becket, padre insieme a Ionescu del teatro dell’assurdo, con quello di “È arrivato Godot”! ,(questo misterioso personaggio sulla cui “identità” i critici si interrogano) l’esperienza del Tea-troTenda a Tricase, in controtendenza con i dati delle statisti-che più recenti che registrano una nuova ondata di emigrazio-ne dei giovani del Sud Italia verso il Nord, vuole testimonia re la pos-sibilità di superare l’ottica pessimi-sta, dell’“attesa” e nichilistica dei protagonisti dell’opera beckettia-na. L’agghiacciante drammaticità della condizione dell’uomo con-temporaneo abbandonato alla sua solitudine e all’incomunicabilità è un invito, in un periodo di crisi qual è quello che stiamo vivendo, ai giovani de l nostro territorio a

non chiudersi in se stessi, a non mollare e non a rrendersi, a sperare in un futuro migliore, a progettare nella terra in cui sono nati e cresciuti. Come ha spiegato, Valentina Distante, - una delle ideatrici - «il progetto costituisce la realizzazione di un sogno coltivato per anni. L’obiettivo principale è creare un teatro “di tutti per tutti”, capace di diventare punto di ritrovo, socializzazione e attivazione delle energie della gioventù del territorio del Capo di Leuca, arginare, in una prospettiva di col-laborazione interistituzionale tra enti locali e scuole, tendenze come la dispers ione scolastica, i fenomeni di bullismo, episodi di xenofobia e razzismo che fanno parte oramai, anche della realtà del Capo di Leuca, favorire l’inserimento sociale dei gio-vani diversamente abili, svantaggiati e in condiz ioni di disagio,

creare importanti momenti di integrazione e di vera inclusione. Con il progetto “DueLune Teatro-Tenda” si vorrebbe anzitutto, valorizzare le capacità creative e progettuali dei giovani… diventa-re il luogo privilegiato in cui pro-muovere processi di cambiamen-to… contribuire allo sviluppo loca-le, avere una ricaduta positiva permanente sul territorio del Capo di Leuca».

di Rita De Iaco

Grazie a Bancomed i cittadini del Capo di Leuca avranno una marcia in più sulla salute. È partito mercoledì 22 luglio 2009 il progetto “banca della salute”, ideato dalla I & T di Lecce e nato dalla collabora-zione tra l’azienda ed i comuni di Salve e Tricase. Una sperimentazione d’avanguardia, che consentirà al cittadino di avere sempre con sé e a portata di clic, tutte le informa-zioni rela tive alla sua salute, dicendo, finalmente, addio alle carte impolverate e disordinate conservate nei cassetti. D’ora in poi basterà, infatti, recars i pres-so il centro CAPSDA del Comune per otte-nere, con l’aiuto di un tutor, la digitalizza-zione dei propri dati sanitari. Il metodo è,

allo stesso tem-po, di straordi-naria semplicità ed efficacia. Consiste nello scansionare i referti sanitari del paziente, siano essi sem-plici analisi di laboratorio o tac e radiogra-fie e inserirli, assieme alle relative infor-mazioni, riguar-

danti a esempio, data e tipo, in un appo-sito pen drive, l’articolato software pre-sente al suo interno, provvederà a orga-nizzarli e ordinarli. L’applicativo si suddi-vide in due parti, una per le emergenze e l’altra contenente l’intera carte lla clinica. La prima consentirà, al personale sanita-

rio, nei casi d’urgenza, di avere, immedia-tamente, a disposizione tutte le informa-zioni cliniche rilevanti, come genera lità, riferimenti, gruppo sanguigno, patologie, allergie, terapie seguite. Il tutto in manie-ra oggettiva e senza dover “interrogare” il paziente, che potrà trovarsi in stato confus ionale se non addirittura nell’impossibilità di comunicare. Basterà inserire la penna nell’apposita porta USB del PC e pigiare il bottone delle emergen-ze. L’altra parte, più complessa, contiene l’intero curriculum sanitario del paziente, è crittog rafata e accessibile solo tramite la password personale che il titolare avrà scelto. In essa potranno essere consultate, in maniera semplice e veloce, le informazio-ni generali o selezionare quelle relative a una singola patologia e a un determinato tipo di referto, come esami radiologici o analisi di labora torio, nella loro generalità o con riferimento a un determinato peri-odo o a una determinata parte del corpo. Grazie al pen drive sarà possibile “trasportare”, ovunque, il proprio a rchi-vio medico, molto utile quando ci si dovrà sottoporre a una visita specia listica o a un ricovero ospedaliero, si pensi, poi, ai van-taggi quando ciò dovesse avvenire fuori regione o addirittura all’estero. Attraver-so la dematerializzazione e la relativa acquisizione digitale, i dati potranno tran-quillamente viaggiare sulla rete, arrivan-do in quals iasi parte del globo e essere visionati a altissima risoluzione. Si potran-no così richiedere e ottenere anche con-sulti a distanza, con evidenti benefici in termini di tempo ma anche economici, aspetto non trascurabile di questi tempi.

Uno strumento fortemente innovativo che semplifica, notevolmente, la vita di coloro che, purtroppo, sono costretti a ricorrere a visite e terapie, ma estrema-mente utile anche a chi sta bene e effet-tua solo controlli di routine. A chi non è capitato di dimenticare un esame o un’analisi quando si reca da uno speciali-sta o anche dal proprio medico curante? O di non saper rispondere alle domande rivolte fornendo informazioni frammen-tarie o “pericolosamente” errate? Incon-veniente cui, con bancomed, si potrà finalmente ovviare. Insomma un valido ausilio per tutti, che fa del cittadino il custode della propria salute e si affianca al fascicolo sanitario e lettronico di cui le strutture pubbliche si stanno dotando. Un servizio al momento disponibile nel comune di Tricase, il primo a avviarlo grazie al lavoro del Sindaco Musarò e degli assessori Zocco e Scarcella, ma che presto potrà essere fruito anche dai citta-dini di molti altri comuni del PISDA, di cui Salve è capofila. Un’idea che vede, final-mente, il Capo di Leuca protagonista di quella che potrà essere, a tutti gli effetti, una rivoluzione/innovazione d’eccellenza in campo sanita rio. Il progetto nato circa due anni fa dal genio di Salvatore Lia, presidente del gruppo Informatica & Tec-nologia, e realizzato grazie alla collabora-zione di quest’ultimo con l’allora sindaco di Salve, Giovanni Siciliano, l’assessore Massimo Chirivì e l’attuale sindaco di Salve, Vincenzo Passaseo, dimostra come quando volontà politiche e imprendito-riali convergono. Anche il Sud può smet-tere le spoglie di fanalino di coda e tra-sformarsi in faro.

BANCOMED: IL PERSONALISSIMO DEPOSITO DELLE INFORMAZIONI CLINICHE SULLA SALUTE DEL CITTADINO-PAZIENTE

A TRICASE È NATO IL TEATROTENDA di Ermelinda Placì

Page 7: Diciamo - Il Quindicinale Indipendente

Ordine del giorno: la paventata chiusura del corso di laurea in scienze infermieris tiche del Ca rdina l Panico di Tricase. Gli in-

terventi del consigliere regionale della Pdl Rocco Palese e del consigliere del Pd, Antonio Maniglio hanno aperto la seduta straordinaria del Cons iglio comunale. «Una decisione inspiegabile l’attuale programmazione applica-ta in ambito sanitario» - spiega Rocco Palese - «eppure suss i-

ste un protocollo di intesa tra il Consiglio regionale e l’Università di Bari. L’ospedale Cardinale Panico è riconosciuto come centro di alta formazione e gli spetta di diritto svolgere i corsi di laurea presso la propria sede». E chi esordisce con la scusa che “bisogna stringere la cinghia”,

Palese immediatamente smentisce, replicando:«La struttura ospedaliera di T ricase contribuisce alla formazione a costi ze-ro: non un centesimo di risorsa pubblica è stato speso. Sarà bene – prosegue Palese - che Bari rispetti i suoi impegni is titu-zionali, garantendo alla sede corsi di formazione teorica e pra-

tica come stabiliti sul protocollo d’intesa». Netta la presa di posiz ione da parte del consiglio regionale in virtù del fatto che sussiste un fabbisogno molto forte nel terri-torio di professionalità in campo medico e paramedico. Tutta-via i primi sintomi si erano già sentiti lo scorso mese di febbra-

io: sul tavolo consiliare era sta ta avanzata la proposta di accor-pare le sedi di S. Severo e di Tricase con le rispettive Asl di zo-na. Ma un giro di boa, tramite un’ordinanza regionale, ha an-nullato il progetto, facendo proseguire i corsi di studio nelle relative sedi.

E mentre F rancesco Cito e Pasquale Scarascia, consiglieri di maggioranza di Tricase dicono no a soluzioni “palliative” a lla questione Panico, Antonio Maniglio rilancia eventuali risolu-

zioni: «Ora bisogna superare quest’anno nei migliori de i modi, prendere atto dell’attuale situazione e pensare al prossimo

anno venturo. La lettera di Vendola attesta che il Cardinale Panico continuerà a essere un luogo di formazione pratica e teorica. Anziché lezioni frontali, saranno organizzate tramite piattaforme digitali delle video conferenze». Comunque vada a finire, un importante risultato è stato rag-

giunto: la politica non è rimasta indifferente al problema e nessuno ha dimostrato la minima intenzione di accettare la solita minestra. Alcuni hanno prospettato la possibilità di stipulare delle con-venzioni con altri enti univers itari come la Cattolica di Roma o

la Facoltà di biologia dell’Università del Salento. Altri, più ba t-taglieri, hanno promesso ricorsi al Tar e un’incontro immedia-to a Ba ri con il governatore della Regione e il rettore di Ba ri al fine di ottenere dei chiarimenti in merito agli aspetti strutturali e logistici riguardante l’ente forma tivo di Tricase. di L.L.

pag. 7 da Tricaseda Tricaseda Tricaseda Tricase SEDUTA STRAORDINARIA DEL CONSIGLIO. TUTTI UNITI CONTRO LA

CHIUSURA DELLA SCUOLA INFERMIERI “PANICO” DI TRICASE

SPAZIO ALLE ATTIVITÀ DELLE ASSOCIAZIONI TRA CAPOEIRA, ANIMAZIONI DI STRADA, TEATRO

E in esclusiva Radiodervish in concerto Tricase, Piazza Cappuccini 2 agosto 2009

Mettere al centro le associazioni, le loro attività e l'impegno che determinano la crescita del territorio: è questa la filosofia che ispira “Il volontariato al centro”, Terzo Forum Provincia le del volontariato promosso dal Csv Salento in collaborazione con il Comune di T ricase e l'emittente Mondoradio e che da quest'anno a dotta una formula itinerante. L’appuntamento sarà il prossimo 2 agosto a Tricase a partire dalle ore 19.00 in Piazza Cappuccini. Parteciperanno un centinaio di associaz ioni del territorio, molte delle quali presenteranno durante la serata le proprie attività

e progetti, lanceranno iniziative, animeranno gli stands e la piazza con musica, spettacoli teatrali, mercatini. “La forma itine-rante che assume quest'anno il Forum e il contatto diretto con la piazza e il territorio – sottolinea Luigi Russo, Pres idente del Csv Salento – sono i punti di forza su cui abbiamo cercato di investire per avvicinare sempre più il volontariato alla gente, ren-dere note le attività, rafforzare quella logica di rete che può rendere possibile costruire progetti signif icativi e davvero rispon-denti ai bisogni”.

La serata del 2 agosto prenderà il via, alle 19.00, con l'inaugurazione itinerante del Forum che, con gli s trumenti dell'Orchestra di percuss ioni “Bandita” partirà da Piazza Pisanelli per arrivare a Piazza Cappuccini, una vera e propria “Piazza in festa”. Spa-zio quindi alle attività delle associazioni – tra sketch e spettacoli teatrali, concerti, capoeira e maculele, esercitazioni di prote-zione civile, animazioni di strada – all'insegna della voglia di stare insieme, di mescolare i ritmi dell'estate alla gioia del dono e della solida rietà. Negli stands allestiti in Piazza inoltre Fidas e Fratres saranno a disposizione di chi vorrà donare il sangue. E

ancora la sera di festa andrà avanti con proiezioni di video delle associaz ioni, una “passeggiata a sei zampe”, dimostrazioni di tiro con l'arco. E per f inire musica per tutti in grande s tile con il concerto dei Radiodervish, band nata a Ba ri nel 1997 dal soda-lizio artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro, in cui la melodia si incontra con testi cantati in italiano, arabo, inglese e francese che affondano le radici sia nella tradiz ione a raba che nella musica d’autore italiana.

Per info: Csv salento 0832/392640

Page 8: Diciamo - Il Quindicinale Indipendente

pag. 8 da Giuggianelloda Giuggianelloda Giuggianelloda Giuggianello

La zona delle Serre “Dei Fanciulli e delle Ninfe” di Giuggianello resterà intatta

così come madre natura l’ha voluta. Il Tar di Lecce infatti l’altro giorno ha accolto il ricorso proposto da Italia Nostra e avalla-to da altre associazioni ambientaliste salentine (tra cui

“La Rinascita del Salento” di Oreste Caroppo e Forum Ambiente Salen-to) contro il mega

impianto eolico, ormai definito il “Mostro di Giug-gianello”, previsto dal Comune ed

autorizzato dalla Regione Puglia. La richiesta avanzata dagli avvocati An-drea Memmo e

Valeria Pellegrino nell’interesse dell’associazione ambientalis ta e dell’Unione dei Comuni “Terre

d’Oriente” costituita dalle amministrazio-ni di Poggiardo, Otranto, Muro Leccese, Uggiano La Chiesa e Giurdignano, verte-va sull’annullamento dell’autorizzazione

unica avente ad oggetto la costruzione e l’esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica della potenza di 24 Mw costituito da 12 pale ubicato a Giuggianello e precisamente in

una zona caratterizzata da innumerevoli reperti a rcheologici (i più importanti Masso della Vecchia e Monte San Gio-vanni) e da un paesaggio rurale ca ratte-rizzato da ulivi monumentali e muri a

secco. Il collegio del Tar Lecce (Presidente Ravalli; Relatore Santini) ha affermato l’il legittimità della manca ta convocazione a lla conferenza di servizi indetta dalla Regione Puglia per acquisire

tutti i pa reri necessari al rilascio della predetta autorizzazione della Soprinten-denza Archeologica, dei Comuni di Sana-rica, Giurdignano e Poggiardo, nonché del Comando provinciale dei Vigili del

Fuoco; il difetto di is truttoria in merito all’interesse storico e archeologico della area oggetto di intervento atteso che s ia dalla documentazione versata in atti dai ricorrenti che dalla stessa periz ia giura ta

allegata dalla società Wind Service emer-

ge la rilevanza storica, archeologica e antropologica della zona; la violazione

dell’art. 12 del d.lgs. n. 387/2003 che disciplina l’autorizzazione alla costruzio-ne e l’esercizio di impianti di produzione di energia e lettrica derivanti da fonti

rinnovabili e prescrive l’obbligo di tenere

conto e di contemperare l’interesse all’incremento di tali impianti, incentivati dalla normativa comunitaria e nazionale a seguito del protocollo di Kyoto sui cam-

biamenti climatici dovuti all’effetto serra, e gli interessi de l “patrimonio culturale” e del “paesaggio rurale” che dall’insediamento di detti impianti po-trebbero essere irrimediabilmente sacri-

ficati; la mancata acquisiz ione della valu-tazione di compatibilità paesaggistica richiesta dal piano urbanistico territoriale per la tutela del paesaggio in re lazione alla zona di che tra ttasi (classificata dallo

stesso piano come ambito territoriale C) e al tipo di intervento da autorizzare; la violazione della legge della Regione Pu-glia che tutela gli ulivi monumentali. Soddisfaz ione viene espressa anche da

Oreste Caroppo, presidente del movi-mento per “La Rinascita del Salento”, che con la manifestazione del 25 gennaio scorso, intitolata “Un Fiore per non dire addio alla Collina”, e numerosissime

altre manifestazioni, convegni, sit-in, trekking, comunicati, ecc., ha acceso i riflettori su quanto stava silenziosamente per avvenire ai danni di uno dei luoghi più importanti de lla storia antica, del

paesaggio e dell’identità salentina:

«Attraverso i nostri sforzi, nelle pa role solennemente pronunciate dal giudice

del Tribunale Amministrativo di Lecce, - dice Caroppo - una terra intera, quella salentina, ha ritrovato il giusto trionfo della sua millenaria identità. Il Salento

tutto e le sue genti

hanno riottenuto quel doveroso ri-spetto, che da una politica di pochi ingrati, attenti solo

ad arricchirsi pur a danno di tutto ciò che li circonda, era stato arrogante-mente calpestato e

disatteso. Sul Colle, - continua Oreste Caroppo - noi de "La Rinascita" piantere-mo simbolicamente

tanti alberi di Quer-cia, di specie querci-ne puglies i, quante pale eoliche d'accia-

io erano state lì previs te a vile stupro e

devastazione dei luoghi. Sarà questo un modo simbolico per evidenzia re il mes-saggio che dal Colle, quanto acca duto ci comunica: il contributo che la terra sa-

lentina deve dare alla salvezza del piane-ta, deve venire dal rispetto della sua na-tura e del suo ambiente, delle sue forme di vita; deve venire in primis dai rimbo-schimenti con le antiche specie autocto-

ne e quindi da un uso saggio delle forme di energia alterna tiva, che non devono alterare il paesaggio, come queste mega-pale irrimediabilmente fanno, in un terri-torio dove il paesaggio è anche prospera

economia turis tica, né devono sottrarre o danneggiare terreni agricoli, prati o paludi o terreni rocciosi di pascolo del bestiame, come sta accadendo con gli estesi impianti fotovoltaici autorizzati al

suolo, che comportano una vera e pro-pria desertificazione indotta artif iciale. I pannelli solari e fotovolta ici vanno per-tanto collocati saggiamente, e con la dovuta attenz ione estetica, solo sui tetti

degli edifici. Il Salento non è un deserto americano, dove collocare ovunque mi-gliaia di pannelli fotovoltaici e pale eoli-che, né deve diventare tale, ma il Salento era e deve torna re ad essere una terra

verde ricca di boschi e vegetazione».

GIUGGIANELLO: IL TAR AZZERA IL MEGAPARCO EOLICO di Donato Nuzzaci

Page 9: Diciamo - Il Quindicinale Indipendente

pag. 9

di Francesco Elia

dai Paesidai Paesidai Paesidai Paesi

Forse non sarà “l’albero cui tendevi la pargoletta mano”, né “la se lva oscura

che la diritta via era sma rrita”, ma la pi-neta è il luogo in cui tutti noi abbiamo avuto un passato: da esploratori alla In-diana Jones siamo stati rapiti dai giochi del Belvedere e del Parco Robinson, con

gli amici o la ragazza abbia-mo contemplato inf inite albe e tramonti. In più occasioni, durante le giornate ecologi-che, tanti si sono dati da fa re

per raccogliere rifiuti che turis ti poco rispettosi ci han-no lasciato come ricordo. Eppure non può bastare una giornata ecologica, né la buo-

na volontà di chi gestisce i due piccoli ba r, a fare della pineta un luogo accogliente. Bisogna considera come la nostra miniera che nelle gior-

nate di caldo torrido, quando le cicale cantano ininterrot-tamente f ino allo sfinimento, ti regala un po’ di fresco, un refolo d’aria, un luogo di pace. Un buon investimento da parte di

chi ci governa sarebbe quello di mettere mano ad un progetto complessivo: pine-ta come refrigerio, ma non solo. Pineta come passeggiata, ripristinando quei

percorsi esistenti e progettandone di nuovi; pineta come ristoro, recuperando le aree attrezzate a scopo; pineta come esempio di pulizia, provvedendo ad una

bonifica e pensando ad a ree raccolte rifiuti per chi si ferma; pineta come per-

corsi cicloturistici alla scoperta dei segre-ti de l bosco, un modo per offrire servizi e creare indotto per i nostri giovani; pineta come sicurezza antincendio; pineta come rispetto dell’ambiente, quante volte ci

siamo imbattuti su vicini di casa disbo-scatori … “perché c’è tanti alberi” ti dice-vano. Tutto ciò, però, non è pensabile si

realizzi da solo. Ci vuole un forte impulso da parte della politica, perché la gestione del territorio, il suo corretto utilizzo, trat-tandosi di una risorsa limitata, sono cam-

pi in cui si misura la capacità di un’amministrazione. Anche perché non c’è solo la pa rte pubblica, ma anche la parte di pineta privata. Ma anche quella

va inserita in un progetto di riqua lifica-zione del territorio. Non è possibile assi-

stere allo scempio di pini secolari, tagliati per far legna da ardere solo perché rica-denti in terreno privato, oppure eliminati per far posto a strutture alberghiere, magari circondate da palme. Le autoriz-

zazioni per le strutture turi-stiche, benché necessarie per lo sviluppo economico, van-no pensate anche con riferi-mento alla salvaguardia del

territorio e del paesaggio in cui si insediano. Una piscina per un albergo è un valore aggiunto, ma una piscina circondata da palme e la pi-

neta accanto, credo sia un’immagine in cui qualcosa non va. Queste sono le sce lte su cui dovrebbe intervenire la politica. D’altronde un

territorio a forte vocazione turis tica è obbligato a scom-

mettere sui propri assets territoriali stra-tegici: il mare, il paesaggio, la campagna, la pineta appunto. Intervenire finché si è

in tempo è la scommessa che abbiamo di fronte: la pineta non è eterna, ha biso-gno di manutenzione. Un progetto volto al recupero ed alla sua riqualif icazione

seg ne re bb e l o s pes so re di un’amministrazione lungimirante, decisa a lasciare traccia di sé oltre il suo limite temporale.

LA PINETA DI SANTA CESAREA

TIGGIANO: INFRASTRUTTURE E CAMPAGNE ECOLOGICHE. ECCO COSA BOLLE IN PENTOLA

Ad un mese dall'insediamento la nuova amministrazione co-munale di Tiggiano guidata dal sindaco Ippazio Antonio Mor-

ciano, così come promesso in campagna elettorale, si è pre-sentata l’altro giorno ai numerosi citta dini per un primo reso-conto presso la sede di via Vittorio Veneto. Molti gli argomenti trattati dalla nuova squadra di assessori tra i quali figura la vicesindaco Tina Ricchiuto: appaltati i lavori per il progetto

della fogna bianca, si è posto mano alla riduzione dell'indenni-tà di carica ai cinque responsabili di servizio per far fronte all'inca rico scaduto il 30 maggio dell'unico operatore per la riapertura del centro multimediale e per il quale non era stato previsto alcun impegno in bilancio; si è poi is tituito il Csv che

avrà la sua sede nel Palazzo municipale. Avviato il processo per il recupero delle rota torie sospese dall'amminis trazione pro-vinciale, la nuova gestione comunale Morciano ha rivisto il progetto di un ponte appaltato dalla vecchia amministrazione. In pochi giorni è sta ta istituita una consulta per la commissio-

ne edilizia e si sono indette due giornate ecologiche per la pu-lizia del gia rdino e del bosco che ha visto la partecipaz ione di

tantissimi cittadini. Ricco di eventi infine è il programma per l'estate tiggianese stila to a tempo di record. di D.N.

Page 10: Diciamo - Il Quindicinale Indipendente

pag. 10 Che passione la cucina!Che passione la cucina!Che passione la cucina!Che passione la cucina!

Ingredienti:

Tempo di preparazione:

Difficoltà:

Facile

IL PIATTO PRONTO

PREPARAZIONE

Scrivete a [email protected] per dare un giudizio alle r icette pubblicate e per contribuire alla rubrica con le vostre ricette.

ci rca 25 minuti

Tempo di cottura:

Sal tare in padella per 5 o 10 minuti

Le ricette di Francy a cura di Pietro Russo

POSSONO ESSERE CUCINATE IN BIANCO O LEGGERMEN-TE ROSATE, AGGIUNGENDO DEI POMODORINI.

per 4 persone

• 2 kg di cozze; • Mezzo bicchiere di vino bianco;

• Acqua di cottura delle cozze;

• Pomodorini (facoltativi);

• Prezzemolo tritato; • Due o tre spicchi d’aglio;

• Olio d’oliva;

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1. Lavate le cozze dopo aver raschiato la parte esterna delle valve (i gusci).

2. Mettete le cozze in un tegame capiente, fatele cuo-cere a fuoco vivo e irrorate le con mezzo bicchiere di vino bianco,

3. Fatele aprire al vapore e, quando saranno aperte, togliete le dal fuoco. Filtrate l’acqua rimasta dalla cottu-ra.

4. Svuotate le valve ed estraetene le cozze, meno una ventina circa, che lascerete dentro le valve e che, al mo-mento di servire, distribuirete nei piatti per guarnizione.

5. In una padella mettete a rosolare nell’olio due o tre spicchi d’aglio e del prezzemolo tritato. Aggiungete tutte le cozze e l’acqua che avete f iltrato precedentemente.

6. Sfumate con del vino bianco e, se volete potete ag-giungere dei pomodorini freschi tagliati a cubetti.

7. Mettete a cuocere gli spaghetti in acqua bollente. A circa metà cottura scola teli, senza sgocciolarli completa-mente e lasciando un poco di acqua di cottura.

8. Mettete gli spaghetti e l’acqua di cottura nella padel-

la in cui avete cucinato le cozze, finite la cottura e servi-te.

Page 11: Diciamo - Il Quindicinale Indipendente

di L.L.

Acquario

Ariete Toro Gemelli

Leone

Cancro

Capricorno Sagittario

Scorpione Bilancia Vergine

Pesci

Siete stanchi, ariete. Prendetevi una bella pausa; tanto più che il mese è davvero propizio. Evitate, però, di trasformare la vostra vacanza in un’ennesima occasione di stress. Ricordate a questo proposito ciò che sosteneva Elbert Hubbard: “Nessuno ha tanto bisogno di una vacan-za quanto chi ne ha appena avuta una."

Secondo il sito iraqbodycount.net in sei anni di conflitto sono morti 100.000 civili iracheni. Obama ha recentemente an-nunciato il graduale ritiro dall’Iraq delle truppe americane: nessuno li saluterà con rimpianto, molti proveranno sollievo. Rimarrà il dolore di un paese distrutto. Cari amici del Toro: pensate prima di agire! E non viceversa!

Durante il G8 di “aquilano” Obama e Sarkozy si sono fatti distrarre dalla bellez-za del fondoschiena della diciassettenne brasiliana Mayara, delegata al parallelo J8, il G8 dei ragazzi. L’estate è una stagione piena di tentazioni, cari gemelli, uomini o donne che siate! Evitate, tuttavia, sguardi che durino oltre i 5 secondi! Dopo, o passate all’azione o … cambiate obiettivo!

Non disperare, cancerino! Al momento ai più sembri un folle, un visionario che si è smarrito nei suoi sogni senza senso; le tue idee sono giudicate fuori tempo, fuori luogo o fuori dal mondo. Verrà il momen-to in cui sarai lodato come “quello che l’aveva detto per primo …”. A quel punto ti verrà spontanea la risposta: “Ma anda-te a f…!”.

Siete spavaldi, trasudate sicurezza, incu-tete timore reverenziale. Siete l’oracolo di ogni serata; ogni vostra proposta è accettata con grande entusiasmo da tutto il vostro gruppo di amici. Arrivare nei locali e due ali di folla si aprono al vostro passaggio. Siete decisamente sulla cresta dell’onda, ma non esagerate: potrebbe essere l’onda sbagliata …

A voi non ho niente da dire. Mi affido dunque a Charlie Chaplin: “Ti criticheran-no sempre e comunque. Quindi vivi come credi, fai quello che ti dice il cuore. La vita è un'opera di teatro che non ha prove iniziali. Canta, ridi, balla, ama. Vivi inten-samente ogni momento della tua vita, prima che cali il sipario e l'opera finisca senza applausi.”.

Lasciate stare le diete dimagranti o depu-rative dell’ultima ora. Andate al mare spensierati e non preoccupatevi. Che siate in forma o meno, godetevi sole e riposo. Ricorda il maestro De Crescenzo: “Oggi il settanta per c ento dell'umanità muore di fame... e il trenta per cento fa ancora la dieta”. Siete ancora davanti allo specchio?

Allora: farina, burro, zucchero, uova, latte, vanillina. Sono gli ingredienti princi-pali del pasticciotto, dolce tipico della nostra tradizione culinaria. Preparare un dolce, in tutta calma e con tanto amore, è uno dei modi migliori per recuperare il rapporto con se stessi! Ultimamente vi siete trascurati: chiedetevi scusa. Con lentezza.

Fiorentino Perez, il nuovo-vecchio Presi-dente del Real Madrid, una delle squadre di calcio più gloriose del mondo, ha acquistato per oltre 200 milioni di euro Kaka, Cristiano Ronaldo, Benzema e Albiol. Spese pazze anche per voi, questa estate. Vi consiglio, ad ogni modo, di tenere qualcosa per l’inverno. Vi tornerà utile!

Secondo Loretta Napoleoni noi occiden-tali abbiamo più possibilità di essere colpiti da un fulmine che di cadere vitti-ma di un attentato terroristico. Se siete in partenza vi faranno dunque infiniti controlli per evitare … un pericolo quasi del tutto inesistente. Mentre attendete, respirate profondamente. Calma, capri-corno!

Per l’Istat oltre 6 milioni di donne in Italia ha subito violenza almeno una volta nella propria vita. Colpevoli di queste violenze nel 90% dei casi sono padri, fratelli, zii e fidanzati. In un caso su due il luogo delle violenze è il focolare domestico. Siete confusi? Niente paura, è il tipico shock da verità inaspettata! Vi capiterà spesso, in questo mese …

Una nuova legge nigeriana ha reso obbli-gatorio il casco per chi va in moto. I nigeriani, che ritengono il casco troppo caro, troppo scomodo e portatore sano di sfiga, si mettono in testa cocomeri, barattoli e pentole per passare indenni ai posti di blocco della polizia. Cari pescioli-ni, ricordate: non basta imporre una regola, meglio spiegarne l’utilità.

il Dicioroscopo di agostoil Dicioroscopo di agostoil Dicioroscopo di agostoil Dicioroscopo di agosto a cura di Roberto Molentino [email protected]

Politica, cronaca, gossip e curiosità… guardando le stellePolitica, cronaca, gossip e curiosità… guardando le stellePolitica, cronaca, gossip e curiosità… guardando le stelle

pag. 11 SportSportSportSport

Casarano - «O mamma mamma mam-ma…lo sai perché ci batte il corazon?».

C’è un salentino con passaporto “romano”. Avete capito bene: Fran-cesco Ciliberti, un tredi-cenne dal fisico eccezio-

nale, ha preso domicilio (e presto res idenza ana-grafica) a Trigoria, unen-dosi così alla già folta combriccola del club

romano. Bruno Conti, il campione del mondo l’ha subito notato e non si è lascia to perdere quest’occasione. Dopo

un lungo s tage, il nostro corregionale è s tato se-lezionato per frequenta-re il centro sportivo Ful-vio Bernardini dell’A.S.

Roma. Si prevede un’annata positiva e ricca di sorprese per France-sco: nella Roma potrà affina re le tecni-che del calcio e apprendere i comporta-

menti da tenere in campo e fuori. Merito della costanza di mamma e pa pà

che hanno sostenuto Francesco a coltiva-re il suo sogno: «Fin da qua ndo ero pic-

colo mio padre mi ha inculcato la voglia di tifare per la magica Roma ed il mio Casarano – ha detto il baby calciatore -

insieme guardavamo le pa rtite di ca lcio in televisione spera ndo che magari un

giorno anche io potessi coronare il sogno di indossare la tipica e storica maglietta

giallorossa, magari col numero dieci sulle spalle, un numero mol-

to importante per tutti i tifosi». Un riconoscimento va anche alla Scuola Cal-cio A.S Antonio Filogra-

na e Vilu Casarano che l’hanno cresciuto atle-ticamente (è un bravis-simo attaccante) e gli hanno trasmesso i giu-

sti valori dello sport: rispetto, gioco di squa-dra, abnegazione e correttezza. C’è il detto che “tutte

le strade portano a Roma”. Infatti. Questo

per Francesco è un ottimo esordio che gli permetterà di spiccare il volo per una gloriosa carriera calcistica.

FRANCESCO CILIBERTI: IL NUOVO TALENTO GIALLOROSSO

Francesco Ciliberti

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DICICRUCI di S. Laraia

Orizzontali

1. Stato insulare dell'Oceania; 10. Tra Castrignano del Capo e Morciano di

Leuca; 13. Idoneo, adeguato; 14. Genere musicale caraibico; 15. Lo si mena

per l'aia; 16. Le serra il fantino; 18. Total Request Live; 20. Così è la frutta colta; 22. L'inizio dell'epilogo; 24. Precede il Missa est; 25. Scaramucce,

alterchi; 27. Nome senza vocali; 29. Antenati, progenitori; 31. Il pronto!

dello yankee; 33. Stupef acen te che si estrae dal papav ero; 34. Avanti Cristo;

35. A voi; 37. Quello Spaziale è un progetto USA; 39. Località termale salen-

tina; 43. Il tasto..che accende; 44. Pianta erbac ea p erenne che può raggiun-gere grandi dimensioni; 45. Un pò..stupido; 46. Nota marca di carburanti;

48. Può essere peren torio; 49. Capitale libanese; 50. Delimitano il tic ed il

tac; 51. Nota dell'autore; 52. Concludono le feste; 53. Si esibisce nell'arena;

56. La via..parigina; 57. Amena località turistica sulla costa jonica; 58. Il

Marx di Trevi ri; 59. Lecce, sigla; 60. Spinto, che scandalizza; 61. Così si defi-nisce Gesù Cristo nel ruolo di vittima sacrificale; 62. Per Sartre, c'è quella

della ragione.

Verticali

1. Breve tragedia di Shakespeare; 2. A Creta, il monte della ti tanide Rea; 3.

Accessorio per lavagne; 4. In rete e ruota; 5. La storica città dei Beati Martiri;

6. Un armatore..anzianotto; 7. Sport alpino; 8. Il Fleming di J.Bond; 9. Laghi del Salento; 10. Vitamina del gruppo B; 11. Scaltra, furbacchiona; 12. Marina

di Morciano di Leuca; 17. Il Santo Californiano sede di un noto Campus

Universitario; 19. La nota che emette il diapason; 21. Sono comuni a tanti ed

a molti; 23. Volatili .inquietanti; 26. Parte centrale d el film; 28. Edwin, stori-

co ostacolista statunitense nei 400 m; 30. Madonna lo è del Pop; 32. Poco espansivo; 36. La punta della bic; 38. Rinomato centro balneare salentino;

39. Tradizionale bevanda alcolica spagnola; 40. In provincia di Cuneo, è

famosa per il tartufo bianco; 41. Provare indecisione; 42. Strisciano sul

ventre; 47. Il gattopardo dei f ranc esi; 51. Lampada a gas; 54. Scalate finan-

ziarie; 55. Poetiche manifestazioni di gioia; 57. Il Lerner giornalista; 58. Così

comincia e finisce un kiss.

Le soluzioni sul prossimo numero con il nome del vincitore

2 agosto 1980 - Alle 10,25 una

bomba fascista esplode nella sala

d’aspetto della stazione di Bolo-

gna, affollatissima per le partenze

estive: 85 morti e 200 feriti.

3 agosto 1492 - Cristoforo Colom-

bo salpa dal porto di Palos, in Spa-

gna, con la sua piccola flotta di 3

caravelle, per il suo viaggio intorno

al mondo.

6 agosto 1945 - Seconda guerra

mondiale, bombardamento atomi-

co di Hiroshima: Una bomba ato-

mica chiamata in codice Little Boy

viene sganciata dal B-29 statuni-

tense Enola Gay sulla città di Hiro-

shima in Giappone, alle 8:16 di

mattina (ora locale). Esplose ad

un’altitudine di 576 metri con una

potenza par…

8 agosto 1974 - Il presidente degli

Stati Uniti Richard Nixon dà le di-

missioni a causa dello scandalo del

Watergate.

AVVENNE Sotto le soluzioni del cruciverba del numero prece-dente con cui è stata premiato il sig. Lucio Torsello

REGOLAMENTO

Il primo, che da martedì

04.08.2009 dalle ore 9.00,

invierà a:

[email protected]

la soluzione del cruciver-

ba, riceverà in premio un

buono pizza e birra per 2

persone offerto dal

“PICCHIO HOTEL” di Pe-

scoluse. Non sono am-

messi gli stessi vincitori

per almeno 3 concorsi

consecutivi.

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