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NOTIZIE E CURIOSITÀ DALL’AZIENDA P.S.P. “SAN VALENTINO” CITTÀ DI LEVICO TERME N. 41 N. 41 N. 41 dicembre 2016

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NOTIZIE E CURIOSITÀ DALL’AZIENDA P.S.P. “SAN VALENTINO”CITTÀ DI LEVICO TERME

N. 41N. 41N. 41

dicembre 2016

Dicembre 2016N. 41

Il Comitato di Redazione

CoordinamentoPaola BernardiArianna Pedrotti

FotoServizio AnimazioneFonti varie

Un particolare ringraziamento a tutti coloro i quali hannocontribuito con racconti, articoli e altre forme di intervento a dare vita a questa quarantunesimaedizione de “La Luna”

Pubblicazione gratuita ad uso interno

Impaginazione e stampa

Publistampa Arti GrafichePergine Valsugana (Tn)

Carta patinata opaca da foresteambientalmente amministrate

Dalla nostra Presidente …………………………………………………………………… p. 1Martina Dell’Antonio

Nuovi giardini e spazi di socialità ………………………………………………… p. 5di Fabrizio Uez

Gruppo lettura a voce alta (LaVa) ………………………………………………… p. 8

“Family Audit”: ………………………………………………………………………………………… p. 9conclusa la prima fase del processo

Servizio Civile …………………………………………………………………………………………… p. 11di Fabrizio Uez

“TenerAmente” ………………………………………………………………………………………… p. 13

Dai rappresentanti dei famigliari… ……………………………………… p. 15di Gilia Fontana

Gli eventi serali estivi ………………………………………………………………………… p. 16

Il mio volontariato ………………………………………………………………………………… p. 18di Anna

Festa dell’amicizia alla “San Valentino” …………………………… p. 20

Girotondo de Nadale ……………………………………………………………………………… p. 22di Nino Dallagiacoma

Sono sempre dove noi siamo… …………………………………………………… p. 23

Ci sono anch’io ………………………………………………………………………………………… p. 24dagli operatori del Nucleo Orizzonte

Pet-therapy …………………………………………………………………………………………………… p. 25

A piccoli passi ……………………………………………………………………………………………… p. 26dalle educatrici

Incanto ……………………………………………………………………………………………………………… p. 27di Annalisa Filoso

Pellegrinaggio alla Madonna dell’Aiuto …………………………… p. 28di Marco Micheli

Mercatino dell’Avvento: solidali per solidarietà ………… p. 30(ovvero l’unione fa la forza)di Gisella Iseppi

Grest, Rsa San Valentino e Centro diurno ……………………… p. 32“Isola Della Luna”: una combinazione entusiasmante!di un’animatrice del Grest

Io vado… è arrivata l’ora ………………………………………………………………… p. 34Sembra tutto ieri.. e invece è oggi!di Annalisa Filoso

100 anni e più …………………………………………………………………………………………… p. 36

Momenti di noi ………………………………………………………………………………………… p. 33

PER NON PERDERSI…

1 | Dicembre 2016

E cco a Voi la 42esima pubbli-cazione dello splendidogiornalino “La Luna” crea-

to dal comitato di redazionecomposto da Paola Bernardi,Elisa Capra e Arianna Pedrotti.

Colgo l’occasione di fare unpiccolo bilancio dell’anno chesi sta chiudendo.

Grazie all’ottimo lavoro svol-to nel 2015, siamo riusciti a ri-durre la retta giornaliera del2016 di Euro 0,20; sembra poco,ma non è così scontato riusciread effettuare tali operazionicercando di mantenere un li-vello di qualità del servizio ele-vato; questo è stato possibilegrazie all’ottima gestione di tut-ta la struttura.

All’interno di questo numero de “La Luna” trove-rete tutti gli eventi e le iniziative organizzate duran-te il 2016: sono stati moltissimi, organizzati semprein maniera impeccabile con la partecipazione nonsolo dei nostri “padroni di casa” e dei loro familiari,ma anche di persone nuove che si avvicinano allanostra “San Valentino”. E questo è l’obiettivo prima-rio degli eventi: far trascorrere qualche ora di sere-nità e svago ai Residenti e riuscire ad “aprire le por-te” a persone nuove che subito trovino nella nostrarealtà un luogo di incontro e che si accorgano diquanto i nostri padroni di casa possano donare e diquanto poco gli stessi chiedano: pochi attimi di tem-

po, un sorriso, qualche parola etanta compagnia.

Oltre agli eventi, alle gite, al-le attività organizzate diretta-mente per i Residenti, vi sonostate tantissime iniziative, alcu-ne nuove, di cui sono molto or-gogliosa: inaugurazione dellaPorta Santa, incontro con gli exdipendenti dell’A.P.S.P. “San Va-lentino” andati in pensione dal1981, in giugno “Porte Aperte”,in luglio “Festa dell’Amicizia”con gli amministratori e ospitidelle A.P.S.P. di Pergine, Ronce-gno, Borgo, Strigno, Grigno,Castello Tesino e Pieve Tesino,il giorno successivo la consueta“Festa d’Estate” con i familiariorganizzata grazie al supporto

del Gruppo Alpini di Levico; nel corso di tuttal’estate gli eventi serali “aperidigestivo” con diversiospiti: concerto del Coro Cima Vezzena, del gruppoRock’n Piné, del gruppo Elissa, la Filolevico ac-compagnata dalla musica di Ferdy e Laura Lorenzi,gli amici della Zirmonica. A partire da fine settem-bre, in occasione della XXII giornata mondialedell’Alzheimer e V mese mondiale dell’Alzheimer“Ricordati di me”, il Direttore Fabrizio Uez ha avu-to la splendida idea di organizzare due eventi deno-minati “TenerAmente”: una serata di approfondi-mento e riflessione attraverso la visione del film“Still Alice” e un pomeriggio di lettura e musica

DALLA NOSTRAPRESIDENTE

dott.ssa Martina Dell’Antonio

La Presidente Martina Dell’Antonio con Giuseppina nel giorno del suo103esimo compleanno

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con la testimonianza di Claudia Crosignani, autri-ce del libro “Goccioline di memoria”. Questi dueeventi sono stati veramente emozionanti. A questoproposito voglio dare il benvenuto nella nostrastruttura alla dott.ssa Paola De Martini, psicologa,che speriamo possa implementare le attività persupportare tutte le persone che ne sentono il biso-gno. Il 27 novembre è stato allestito il mercatinosolidale dell’avvento, con le creazioni dei Residentiin collaborazione con i volontari, il cui ricavato sa-rà devoluto all’Associazione Caminho Aberto. Apartire dall’11 dicembre fino al 15 gennaio un sac-co di eventi e iniziative per trascorrere le festivitàin compagnia e serenità.

Per quanto concerne i lavori sono stati chiusi icavedii del secondo e terzo piano, permettendo diottenere salottini e maggiori spazi per trascorreredel tempo in ambienti il più possibile confortevoli.Sono proseguiti i lavori di ristrutturazione del terzopiano che si prevede di terminare entro i primi mesidel 2017, con la prosecuzione dei lavori del secondopiano e la realizzazione del nuovo centro “Orizzon-te”. Per i lavori svolti permettetemi di ringraziare ilDirettore che ha coordinato e seguito tutte le atti-vità, riuscendo anche a superare in modo impecca-bile alcuni “intoppi” che sono sorti nel corso del-l’anno; per questo ringrazio anche il nostro VicePresidente Marco Francescatti che ha sempre se-

guito a nome del CdA tutte le fasi. Ringrazio inoltreil Direttore Lavori ing. Adamo Occoffer e le impreseche hanno lavorato e che continuano a lavorare perrendere la struttura il più possibile adatta alle esi-genze di chi la vive quotidianamente. Nel corsodell’anno il Consiglio ha deliberato più volte su al-cune varianti dei lavori, per cercare di ottenere unrisultato sempre migliore: saranno effettuati inter-venti al giardino antistante la struttura e un “giar-dino d’inverno” nella zona verso nord; inoltre conla collaborazione dell’arch. Angiolini e del suo staffdi Ottima Senior, stiamo valutando una rivisitazio-ne di tutto il progetto, che non comporterà ritardisulla tabella di marcia, ma che apporterà sicura-mente migliorie a tutta la struttura.

Un ringraziamento alla dott.ssa Damiana Covellie alla dott.ssa Elena Bortolomiol, referente europeadel modello Gentlecare, e allo staff formativo UPIPAper aver seguito il progetto “Benessere organizzati-vo” all’interno della nostra “San Valentino”.

Un importante progetto che il Consiglio di Am-ministrazione ha voluto avviare nel 2016 è stato il“Family Audit”, uno strumento che promuove uncambiamento culturale e organizzativo nell’azien-da, aiutando a implementare e migliorare politichedi gestione del personale, orientate al benessere deidipendenti e delle loro famiglie, migliorando esi-genze di conciliazione lavoro-famiglia. Abbiamovoluto questo progetto perché la vera forza dellanostra azienda è il personale. Il lavoro che vienesvolto è molto pesante sia a livello fisico che psico-logico, le ore di lavoro sono tante ed è necessarioche le persone lavorino in modo sereno con la con-sapevolezza che l’azienda adotta tutte le azioni perrendere il loro operato gratificante. La peculiaritàdi questo progetto, inoltre, sta proprio nel coinvol-gimento delle figure che operano direttamente neidiversi settori, non è un progetto “calato dall’alto”,ma è una condivisione delle problematiche, dellenecessità e la definizione di proposte di migliora-mento. Il progetto è stato accolto subito con entu-siasmo dal Direttore e dai funzionari responsabili

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delle varie aree. È stato costituito il gruppo di lavo-ro formato da 15 persone, più o meno una per ognireparto e piano. A fine novembre è stato presentatoil progetto che prevede diverse attività da imple-mentare. La riflessione che ci ha più positivamentecolpito, riportata dalla consulente dott.ssa ErikaBrentegani, è stata questa frase «il gruppo di lavo-ro che ha lavorato al progetto per ogni azione pro-posta ha sempre valutato e anteposto le esigenzedei Residenti, prima ancora delle esigenze dei di-pendenti»; questo è il risultato più bello, anche seatteso e scontato, perché girando per i piani io hosempre percepito, nonostante la stanchezza dei di-pendenti e le richieste di migliorare turni od altro,l’amore e la dedizione che tutti hanno nei confron-ti dei Residenti. Il progetto ora è chiuso e approva-to, ma il vero lavoro inizia adesso con l’avvio delleattività definite nel “Family Audit”. Per l’impegno,ma soprattutto per l’ottimo risultato, ringrazio ilgruppo di lavoro: Agostini Fiorella, Bernardi Paola,Ciola Maria Rosa, Conci Francesca, Fontanari Ro-berta, Furlan Donatella, Giordano Claudio, Gre-mes Claudio, Hilario Maria Odalis, Lancerin Rober-ta, Menapace Laura, Moiola Maralba, MontibellerValentina, Neagu Mihaela, Passarella Anna Filome-na e il Direttore Fabrizio Uez. Ci tenevo personal-mente a soffermarmi un pochino su questo proget-to, perché io in primis ci ho creduto tanto. Il“Family Audit” è un progetto che, come detto so-

pra, coinvolge le persone per trovare le soluzionimigliori ed è proprio questo il punto fondamenta-le: da soli non si fa nulla, solo una grande squadraraggiunge grandi risultati!

E proprio su quest’ultima frase voglio passareai ringraziamenti della grande famiglia, che è an-che una grande squadra: la nostra A.P.S.P. “San Va-lentino”.

Grazie veramente di cuore ai colleghi del Consi-glio di Amministrazione: Marco Francescatti, Cristi-na Trentini, Rosanna Vettorazzi, Luciano Lucchi,Michele Passerini e Roberto Libardoni, con i qualicondividiamo sempre ogni linea e ogni scelta strate-gica, ognuno di loro sempre presente negli appun-tamenti istituzionali e non. La vera forza del nostroCdA sono le discussioni costruttive, la trasparenza el’obiettivo comune di cercare di apportare migliorieed efficienza alla nostra azienda, tenendo sempre alcentro i Residenti, i familiari e il personale.

Grazie al capitano di questa squadra, il DirettoreFabrizio Uez, stiamo vincendo ogni sfida, piccola egrande; ce ne sono e saranno molte altre, ma la sin-tonia e la collaborazione tra il Consiglio e il Diret-tore permettono di affrontare con entusiasmo ogniimpresa.

Ringrazio tutto il personale. Permettetemi discusarmi pubblicamente con i fisioterapisti, nellascorsa edizione de “La Luna” nell’elencare tutti idipendenti ho dimenticato involontariamente dinominarli, ovviamente è stata una svista ancheperché sono talmente presenti e vulcanici con leloro magliette rosse, che non si possono di sicurodimenticare! Ci riprovo, sperando di non scordarenessuno questa volta: grazie di cuore a tutto il per-sonale non solo per il lavoro svolto, ma soprattuttoper come lo svolgono quotidianamente; ogni voltache ne ho occasione ci tengo a sottolineare la pe-culiarità di questo impiego, che non è solo fisico,ma è anche psicologico e, nonostante le fatiche do-vute ai carichi di lavoro e ai tempi ristretti nellosvolgerlo, si trova sempre un sorriso e una parolaper i padroni di casa.

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Pertanto un sincero grazie a tutti i dipendentidella RSA, della Casa soggiorno e del Centro diurno,per il lavoro quotidiano, l’impegno e la dedizione, lavelocità e accuratezza nel rispondere prontamente econ la massima efficienza a tutte le richieste. Com-plimenti e grazie: ai fisioterapisti, al personale delservizio guardaroba-lavanderia, del servizio alla cu-cina, cura della persona e ai manutentori; a tutti glioperatori socio-assistenziali, agli infermieri e ai no-stri medici, dott. Abraham e dott. Nicetto. Allo staffdegli educatori e animatori che, grazie all’aiuto esupporto di tutto il resto del personale e dei volon-tari, organizzano nel corso di tutto l’anno eventi chepermettono ai Residenti di trascorrere momenti disvago. Grazie alle CSSA, alle coordinatrici e a tuttoil personale degli uffici amministrativi.

Grazie per far parte di questa grande squadra egrazie soprattutto per “giocare” le partite quotidia-ne con l’unico obiettivo di vincere le sfide: miglio-ramento continuo della qualità di vita per i Resi-denti e miglioramento continuo per la qualità dellavoro!

Un ringraziamento a tutti i familiari e alle lororappresentanti Romana Dallagiacoma e Gilia Fonta-na che cercano sempre di aiutare in modo costrut-tivo a migliorare la qualità della nostra azienda; ilnostro obiettivo è quello di cercare di rispondereprontamente alle esigenze di tutti; non sempre èpossibile e semplice, ma operiamo per farlo al me-glio. I familiari devono poter essere sereni sapendoche i loro cari sono seguiti in modo ottimale.

Indispensabili, unici e insostituibili: i volontari!!!Con questi tre aggettivi credo di dover solo aggiun-gere GRAZIE. Questo grande gruppo di persone tra-scorrono molte ore del loro tempo libero con i Re-sidenti, si affiancano al personale per supportare le

attività quotidiane e l’organizzazione degli eventi edelle iniziative. Legandomi a questi ultimi doverosi,ma sinceri ringraziamenti, voglio spendere due pa-role per una Persona Speciale: il nostro don Valen-tino. Purtroppo pochi giorni fa ci ha dato la tristenotizia che non si sente di proseguire le attività, perproblemi di salute. Ha mandato una lettera di rin-graziamento a tutti e tra le sue righe mi ha colpitouna frase «Certo che l’interruzione improvvisa diuna presenza significativa può suscitare sconcerto,sorpresa, supposizioni. Osservo però che ciò che fa-cevo io, può essere fatto da altri, seppur in manieradiversa». Io credo che non ci siano sconcerto nésupposizioni, c’è solo un grande senso di vuoto. Èvero, ciò che don Valentino ha sempre fatto può es-sere fatto da altri, ma è proprio la Persona don Va-lentino che lascia il vuoto, il come lui ha sempreaiutato e supportato tutti. Siamo vicini al nostrodon Valentino nella speranza che possa riprendersivelocemente al meglio e che possa tornare tra noi.Siamo “egoisti”, abbiamo bisogno del nostro donValentino. Un forte abbraccio che racchiude il rin-graziamento per tutto ciò che ha fatto per la nostracasa in questi anni e l’augurio di una super ripresa.

Ringrazio il Sindaco Michele Sartori, la Giunta,il Consiglio e l’Amministrazione comunale e laProvincia Autonoma di Trento. Con tutti loro stia-mo lavorando in modo costruttivo per migliorarenon solo la nostra Azienda, ma per sviluppare e im-plementare servizi sul territorio dell’Alta Valsuga-na in collaborazione anche con le altre A.P.S.P. li-mitrofe.

Infine un grazie di cuore a TUTTI VOI, colleghidel Consiglio, Residenti, familiari, personale, vo-lontari, per essermi stata vicina in un momentomolto doloroso.

A TUTTI VOI, AI VOSTRI CARI E ALLA NOSTRA “SAN VALENTINO” UN AUGURIO CHE SIA UN 2017 RICCO DI SALUTE,

SERENITÀ E SODDISFAZIONI… BUON NATALE E BUONE FESTE!!!“

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I l piano programmatico aziendale rappresental’atto di programmazione della San Valentino,nel quale sono indicate le prospettive di svilup-

po aziendale nel medio periodo e la proiezione diuno sviluppo futuro dell’Azienda, secondo la visio-ne del Consiglio di Amministrazione e in coerenzacon gli ideali, i valori e le aspirazioni dell’A.P.S.P.

Con deliberazione del Consiglio di Amministra-zione n. 10 dd. 25.08.2016 è stato approvato l’aggior-namento del “Piano programmatico e obiettivi stra-tegici 2015-2018”, cioè l’atto di programmazionedell’A.P.S.P. San Valentino nel quale sono stati defi-niti gli obiettivi generali e linee programmatiche at-te ad orientare l’azione politico-amministrativa delConsiglio nel periodo del mandato, declinati nelleseguenti 10 aree d’intervento:

• AMPLIAMENTO PER ADEGUAMENTO DELLASTRUTTURA DELLA R.S.A. - PADIGLIONE “SIL-VIO LIBARDONI”

• ESECUZIONE DEL LASCITO SORDEAU

• VALUTAZIONE DELLA POSSIBILITÀ DI AM-PLIAMENTO DELLA STRUTTURA DELLA R.S.A.E DEI SERVIZI EROGATI DALL’AZIENDA

• REALIZZAZIONE DI UN PARCHEGGIO INTER-RATO AD USO ESCLUSIVO DELL’AZIENDA (FA-

MIGLIARI, RESIDENTI, VISITATORI E DIPEN-DENTI)

• MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI / RIQUALIFI-CAZIONE FUNZIONALE DELLA STRUTTURA EDEGLI SPAZI ESTERNI

• CONSOLIDAMENTO DEL PROCESSO DI AZIEN-DALIZZAZIONE

• PERSEGUIMENTO DEL MIGLIORAMENTO EDELLA OTTIMIZZAZIONE DELLA GESTIONE

• QUALIFICAZIONE ULTERIORE DEI SERVIZI EDELLE ATTIVITÀ DELL’AZIENDA

Progetti ambiziosi nel nuovo piano programmatico.

NUOVI GIARDINIE SPAZI DI SOCIALITÀ

di Fabrizio Uez Direttore

Il direttore Fabrizio Uez con la presidente MartinaDell’Antonio

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• STRUMENTI PER LE POLITICHE PER LA QUA-LITÀ

• VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO

Si tratta di un documento molto articolato ecomplesso, di cui, al fine di darne adeguata infor-mazione a tutti i lettori, tratteremo brevemente inquesto numero l’aspetto riguardante la “riqualifi-cazione funzionale degli spazi esterni”, ovvero ditutti gli interventi programmati per rendere dettispazi maggiormente fruibili dai Residenti, in con-dizioni di sicurezza e di maggiore comfort. Gli in-terventi, già calendarizzati per i primi mesi del2017, su progetto dell’Ing. Adamo Occoffer, riguar-dano in particolare:

1. Ripristino del giardino verde e del piazzale inporfido antistanti l’ingresso della R.S.A.L’intervento prevede una riorganizzazione ge-nerale degli spazi aperti destinati a giardino con-sentendo di ridurre sensibilmente le barriereoggi presenti. I lavori permetteranno uno sfrut-tamento più razionale degli spazi esterni oggiutilizzati nella misura del 40% su una superficietotale di circa 500-600 mq. Miglioreranno l’ac-cesso alle zone destinate a giardino puntando al-la complanarità dell’intera area destinata a ver-

de. In particolare verranno realizzati dei piccoliterrazzamenti e dei muri di sostegno intera-mente rivestiti con pietra locale, verrà rimodel-lata l’area a verde, verranno parzialmente elimi-nate le attuali rampe di terreno, saranno rivistigli elementi di arredo e di copertura e la viabilitàinterna. Il tutto verrà eseguito mantenendo inessere le piante di particolare pregio storico e af-fettivo. È altresì previsto il ripristino del piazzale lastri-cato in porfido, eliminando per la gran parte glielementi di pendenza e mirando quindi allacomplanarità di detto spazio con l’area verde de-stinata a giardino, aumentandone in tal modo lafruibilità anche da parte di persone in carrozzi-na in totale autonomia e sicurezza.

2. Ripristino dello spazio esterno denominato “cor-te sconta”, situato a nord del fabbricato R.S.A.,mediante eliminazione dell’anfiteatro e recuperodell’intera area a giardino verde, totalmente sbar-rierato e adeguatamente arredato. Tale interven-to consentirà di rendere fruibile un’area attual-mente inutilizzata e del tutto inadeguata perqualsivoglia attività, aumentando gli spazi ester-ni a disposizione dei residenti e dei famigliari peri loro momenti di relax o per qualche attività ani-mativa.

Il progetto del giardino antistante l’ingresso della R.S.A. Il disegno del giardino “corte sconta”

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Con questi interventi si vuole quindi ridare vitae piena funzionalità a degli spazi esterni oggi sot-todimensionati e poco utilizzati rispetto al nume-ro e alle necessità dei Residenti presenti in R.S.A.e favorire inoltre in tal modo una più ampia frui-zione dei giardini anche da parte di persone ester-ne, al fine di promuovere la socialità attraversomomenti di incontro e di integrazione con la co-munità. Detti lavori verranno eseguiti nei primimesi del 2017 con l’intervento del Servizio per ilSostegno occupazionale e la valorizzazione am-bientale della P.AT.

Un altro importante intervento, rientrante peròin un programma di riordino complessivo dell’in-tera struttura della R.S.A., in una prospettiva di svi-luppo pluriennale, riguarda il possibile recupero diun’area verde collocata in zona adiacente al “giar-dino della memoria”, a nord del fabbricato del po-liambulatorio. L’intervento dovrebbe prevedere ilrecupero funzionale dell’intera zona per la realiz-zazione di alcuni locali di servizio seminterrati (ga-rage automezzi, locale officina, depositi per il ser-vizio manutenzione ecc.) e la valorizzazione delterreno soprastante (giardino, orto terapeutico,area pet-therapy…), attualmente non utilizzato,migliorandone le modalità d’accesso e la possibilitàdi una totale fruibilità.

Con questi interventi l’Amministrazione inten-de proseguire nel programma di riqualificazionefunzionale della struttura, che prevede l’amplia-mento e ristrutturazione del Padiglione Silvio Li-bardoni, con la realizzazione del nuovo Nucleo

“Orizzonte” al 2° piano, l’adeguamento dell’edificodi più antica origine, nel rispetto dei vincoli postidalle norme vigenti sugli edifici storici, con elimi-nazione delle stanze a 4 e 3 letti e realizzazione distanze a massimo 2 letti, recupero degli spazi ester-ni, aumentando le aree verdi fruibili dai Residentiin totale autonomia e sicurezza, valutazione dellapossibilità di ampliamento della struttura e riordi-no complessivo dell’intero compendio della R.S.A.,intervenendo sul numero e ampiezza delle stanze,ampliando gli spazi comuni per il soggiorno e lasocializzazione, gli spazi per i servizi riabilitativi,ecc. Tutto ciò al fine realizzare una struttura constandard abitativi sempre più confortevoli, in gra-do di erogare servizi sempre più completi ed effica-ci e funzionale ai bisogni e ai desideri delle personeresidenti.

Lo spazio verde adiacente al “giardino della memoria”

A TUTTI I NOSTRI LETTORII mIGLIORI AUGURI DI BUON NATALE

E DI UN SERENO 2017.

Dicembre 2016 | 8

L a lettura ad alta voce fa emergere il grande va-lore sonoro della parola, con la sua capacitàdi evocare suoni, sensazioni e stati mentali

(affetti, emozioni …)Leggere ad alta voce fa apprezzare aspetti diversi

del libro, “sentire” il testo restituisce alla scritturauna suggestione a volte sopita. La forza della parolaviene esaltata, la sua capacità evocativa è amplifica-ta. In questo modo è possibile trasmettere il gustodella lettura come fatto non soltanto privato, ma co-me occasione di incontro, luogo di condivisione delsapere, spazio sociale dove mettere in scena i nostrisentimenti, le nostre passioni. Insomma, una bellamaniera per superare quella difficoltà nelle relazionipropria del tempo in cui viviamo.

Anche nella nostra RSA ormai da qualche annoormai un gruppetto di Residenti ama trascorrere imartedì pomeriggio in compagnia del nostro diret-tore. C’è chi lo aspetta ben prima dell’ora concorda-ta… tiene il posto agli amici più cari e attende chearrivi il momento della lettura. L’attività è un piace-re fin dal momento in cui uno alla volta si radunanonella saletta un po’ in disparte e si scambiano qual-che battuta, qualche pensiero, qualche desiderio. Le

persone si interessano sullo stato di salute di ciascu-no e poi pronti: arriva il direttore. I testi riguardanostorie vicine alle esperienze dei nostri residenti esentirli leggere con passione è una vera gioia.

È un piacere per chi legge e per chi ascolta. Laregola è solo una: godere della parola che prendecorpo, svelando le infinite relazioni con lo spazio,il tempo e con gli altri.

Un grazie sincero al nostro direttore che anchein questa occasione mostra la sua voglia di parteci-pare alla vita dei nostri Residenti.

GRUPPO LETTURA A VOCE ALTA (LaVa)Uno spazio dove mettere in scena i nostri sentimenti

Lidia: «Mi piace tanto partecipare al gruppo di lettura, non sono maimancata. Mi piace sentire raccontaredi luoghi che non ho mai visto.Sentir le robe che non se ha mai vist,

come ’l le leze me par da seguir su ’n de zertestrade e veder tutte quelle robe».

Giuseppina: «È bellissimo, Facciamoi confronti con la realtà di adesso,con noi chive da là via (stiamoleggendo “la mia Africa”), varda chevol coraggio vè!».

Angelina: «Mi piace tantissimofrequentare questo gruppo, non sonmai mancada! Mai mai! Mi da tantopiacere essere qui, mi fa stare bene!».

Venanzio:«Stiamo bene qui col direttore».

Elena:«Mi piace proprio tantissimo».

mario: «Vedo che semo sempre tuttichi, attenti, a scoltar le so storie».

9 | Dicembre 2016

C om’è noto, quest’anno lanostra Azienda ha avviato ilprocesso di adozione dello

standard “Family Audit”, uno stru-mento manageriale che promuoveun cambiamento culturale e organizzativo all’inter-no delle organizzazioni, e consente alle stesse diadottare delle politiche di gestione del personaleorientate al benessere dei propri dipendenti e delleloro famiglie. Grazie a un’indagine ampia all’inter-no dell’organizzazione da parte di un consulenteesterno accreditato e di un Gruppo di lavoro inter-no, vengono individuati alcuni obiettivi e iniziativeche consentono di migliorare le esigenze di conci-liazione tra famiglia e lavoro dei dipendenti. La par-tecipazione dei collaboratori dell’organizzazionediventa quindi un valore fondamentale al momentodi stabilire i bisogni in materia di conciliazione e diproporre soluzioni ad essi.

Il Gruppo di lavoro della “San Valentino”, com-posto dal Direttore quale Referente interno del-l’Audit e da numerosi operatori di diverse areeaziendali, e precisamente:• ED Paola Bernardi, Servizi sociali• OSS Maria Rosa Ciola, Servizi socio-assistenziali • OSS Donatella Furlan, Servizi socio-assistenziali • OSS Claudio Giordano, Servizi socio-assistenziali• OSS Maria Odalis Hilario, Servizi socio-assisten-ziali

• OSS Mihaela Neagu, Servizi socio-assistenziali• OSS Claudio Gremes, Servizi socio-assistenziali(Nucleo Orizzonte)

• OSS Laura Menapace, Servizi

socio-assistenziali (Nucleo Oriz-zonte)

• ED Franco Traversi Montani,Centro diurno

•INF Roberta Lancerin, Servizi In-fermieristici

• ASS. AMM. Roberta Fontanari, Servizi Ammini-strativi

• CUOCA Maralba Moiola, Servizi Ristorazione• OSS Valentina Montibeller, Servizio Guardaroba-lavanderia

• FT Anna Passarella, Servizi riabilitativi,

con il supporto della Consulente Family Auditdott.ssa Erika Brentegani, dopo un’attenta analisidella situazione e delle iniziative già esistenti inAzienda nel campo della conciliazione, ha provve-duto alla redazione del “piano aziendale”, conte-nente obiettivi, attività, responsabilità, risultati at-tesi e tempistica al fine di migliorare i bisogni diconciliazione famiglia e lavoro rilevati all’internodell’organizzazione. Entro la fine dell’anno verrà

“FAMILY AUDIT”CONCLUSA LA PRIMA FASE DEL PROCESSO

quindi realizzata la valutazione del processo daparte di un “Valutatore” accreditato dall’Ente dicertificazione - P.A.T., attraverso l’analisi docu-

mentale e una visita in Azienda e l’effettuazione diuna serie di incontri e interviste, cui seguirà la re-dazione di un rapporto di valutazione. Il tutto pas-serà quindi al Consiglio dell’Audit, il quale, analiz-zata la documentazione dell’organizzazione epreso atto di quanto riportato dal valutatore, pro-cederà al rilascio del certificato base.

Seguirà la fase attuativa nella quale l’organizza-zione procederà all’implementazione delle azionidi conciliazione famiglia-lavoro contenute nel Pia-no aziendale, con il coordinamento del referenteinterno che provvederà altresì ad aggiornare an-nualmente lo stato di avanzamento del Piano e ainviarlo al Valutatore.

A tutti i componenti il Gruppo di Lavoro e a co-loro che hanno partecipato attivamente alla primafase del processo con suggerimenti, proposte, os-servazioni, un grazie sentito per la collaborazione.

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“WHISTLEBLOWING”(LEGGE ANTICORRUZIONE)UNA PROCEDURA PER LA SEGNALAZIONE DI ILLECITI E IRREGOLARITÀ E PER LA TUTELA DEL DIPENDENTE PUBBLICO CHE SEGNALA ILLECITI

di Fabrizio Uez Direttore

La legge n. 190 del 6 novembre 2012 (“Disposizioni perla prevenzione e la repressione della corruzione e dell’il-legalità nella pubblica amministrazione”) ha inserito nelD.Lgs. n. 165/2001 “Testo Unico sul lavoro alle dipenden-ze della Pubblica Amministrazione”, l’art. 54-bis – “Tuteladel dipendente pubblico che segnala illeciti” – , con il qua-le è stato istituito nel nostro ordinamento l’istituto delwhistleblowing, cioè una misura per tutelare il dipenden-te che segnala illeciti o irregolarità in ragione del rappor-to di lavoro.Il “segnalante” (ovvero il wistleblower, che vuol dire “sof-fiatore nel fischietto”) è il lavoratore che durante l’attivitàlavorativa all’interno dell’azienda rileva un comporta-mento illecito o immorale, una violazione o una irregola-

rità e decide di segnalarla agli organi legittimati a inter-venire, contribuendo in tal modo all’emersione e alla pre-venzione di rischi e situazioni pregiudizievoli per l’ammi-nistrazione di appartenenza e per l’interesse pubblicocollettivo.Non esiste un elenco obbligatorio di reati o irregolaritàche possono costituire oggetto del whistleblowing. Ven-gono considerate rilevanti le segnalazioni che riguardanocomportamenti, rischi, reati e irregolarità a danno dell’in-teresse pubblico. Le segnalazioni possono riguardare adesempio azioni in violazione del Codice di comportamen-to dei dipendenti, azioni suscettibili di arrecare danni pa-trimoniali o danno all’immagine dell’Azienda, azioni chesiano, anche indirettamente, pregiudizievoli per i cittadi-ni. Il whistleblowing dà prova di forte senso civico e assol-ve a una importante funzione sociale di prevenzione econtrasto della corruzione. L’attività del segnalante, nelleintenzioni del legislatore, non deve essere considerata in

11 | Dicembre 2016

I l Servizio civile si inserisce a pienotitolo nel contesto delle politichegiovanili della Provincia Autono-

ma di Trento, che hanno l’obiettivo difavorire nei giovani lo sviluppo dell’au-tonomia, la crescita della personalità edella socialità, lo sviluppo della parte-cipazione piena alla vita sociale e poli-tica, la crescita della cultura della solidarietà, dellapartecipazione, della responsabilità comunitaria.

Il Servizio civile è un’opportunitàrivolta ai giovani dai 18 ai 28 anni per:

•diventare cittadino attivo. È cioèun’opportunità per partecipare con-cretamente alla vita sociale e comuni-taria, mettendo a disposizione degli al-tri i propri saperi, i propri talenti, le

proprie energie e il proprio tempo, per finalitàcondivise e socialmente rilevanti;

SERVIZIO CIVILEUn’opportunità per i giovani per diventare cittadini attivi

di Fabrizio Uez Direttore

senso negativo assimilabile a un comportamento similealla delazione, che come tale tradisce un rapporto di fidu-cia preesistente e che di solito avviene nel più completoanonimato, ma come un fattore destinato ad eliminareogni possibile forma di “cattive prassi” e orientato attiva-mente all’eliminazione di ogni possibile fattore di corru-zione all’interno dell’Ente.Anche la nostra Azienda ha adottato, in ottemperanza al-le norme suddette, una “procedura per la segnalazione diilleciti o irregolarità e per la tutela del dipendente pub-blico che segnala illeciti”.Obiettivo prioritario di tale procedura èquello di adottare un sistema diprecauzioni idonee a tutelare il“segnalante”, garantendonel’anonimato e contrastandoogni possibile discriminazio-ne nei suoi confronti e di for-nire al contempo oggettiveindicazioni operative circaoggetto, contenuti, destina-tari e modalità di trasmissio-ne delle segnalazioni.Per la segnalazione il dipen-dente/collaboratore dovrà

utilizzare un apposito modulo reperibile sul sito internetistituzionale nella sezione “Amministrazione Trasparen-te/Altri contenuti/Corruzione” (modello per la segnala-zione di condotte illecite). Il modulo prevede l’indicazio-ne di tutti gli elementi utili a consentire di procedere alledovute e appropriate verifiche e controlli a riscontro dellafondatezza dei fatti che sono ricompresi nell’oggetto del-la segnalazione.Le segnalazioni devono essere presentate secondo unadelle seguenti modalità:• indirizzo di posta elettronica personale del Responsabi-

le della Prevenzione della Corruzione (Direttore)([email protected]);• a mano direttamente al Responsabile Preven-zione Corruzione;• Servizio postale (anche posta interna) all’indi-rizzo: “Responsabile della Prevenzione dellaCorruzione della APSP “San Valentino” - Città

di Levico Terme, via C. Cavour, 65 - 38056Levico Terme - TN, e a lato la dicitura“Segnalazione Riservata”.

Eventuali segnalazioni anonime sa-ranno prese in considerazione solose adeguatamente circostanziate.

• avvicinarsi al mondo del lavoro. Consente cioèdi “fare esperienza” nel mondo del lavoro in di-versi contesti organizzativi pubblici, non profit eaziendali, accrescendo il proprio bagaglio perso-nale di conoscenze e competenze, anche profes-sionali;

• sperimentarsi entro un’ampia varietà di proget-ti, attività ed enti. I progetti, dalla durata variabi-le (minimo 2 mesi, massimo 1 anno), spazianoentro numerosi settori di attività: dall’ambito so-cio-assistenziale al mondo della cooperazione,dalla comunicazione alla cultura, dai musei almondo del teatro e dello spettacolo, dalle nuovetecnologie all’imprenditorialità;

• conoscere e apprendere da professionisti del set-tore. L’ente che ha proposto il progetto seleziona,

attraverso un colloquio attitudinale, il prescelto,tra la rosa dei candidati. Al giovane selezionato ègarantito il supporto di un professionista, chia-mato “Operatore Locale di Progetto” (OLP) che,in qualità di tutor, lo accompagna nel propriopercorso di crescita formativa, personale e pro-fessionale;

• acquisire un’ampia formazione.Durante il corsodel progetto il giovane in servizio riceverà due tipidi formazione: la formazione specifica trasmessa(per un minimo di 4 ore al mese) dall’ente in cui èsvolto il servizio, finalizzata all’acquisizione delleinformazioni e delle conoscenze tecnico-profes-sionali necessarie all’espletamento delle attivitàpreviste dallo specifico progetto; e la formazionegenerale, assicurata dall’ente competente (l’Uffi-cio Servizio civile) per un minimo di 7 ore al mese,finalizzata all’acquisizione delle competenze “tra-sversali” utili e spendibili in ogni ambito di vita, siapersonale, civico, che professionale;

• con la garanzia di ricevere una minima auto-nomia economica. L’impegno richiesto è di circa30 ore settimanali su 5 o 6 giorni per il quale ilgiovane riceve un compenso di 433,80 euro men-sili.

(fonte P.A.T.)

Dicembre 2016 | 12

Anche la “San Valentino” intende aderire a partireda prossimo anno al Servizio civile universaleprovinciale, accreditandosi come soggetto chepropone progetti di servizio civile e provvedeall’accoglimento e all’accompagnamento deigiovani. È intenzione presentare progettinell’ambito dei servizi socio-assistenziali,animativi e riabilitativi. Questi verrannoadeguatamente pubblicizzati nel corso dell’anno,mediante avvisi, a mezzo stampa e sul sitointernet aziendale, al fine di promuovere e favorirele iscrizioni dei giovani interessati.

N el mese di settembre si è tenuta la XXIIIGiornata mondiale dell’Alzheimer, celebratain tutto il mondo “per conoscere e per par-

larne”, per sensibilizzare e informare sulla malattia,ma anche per esortare la classe politica a proporreiniziative per aumentare la consapevolezza di que-sta patologia, migliorare i tassi di diagnosi, l’acces-so ai servizi e fornire il giusto supporto a chi siprende cura delle persone con demenza. “Ogni 3 se-condi nel mondo una persona si ammala di demen-za, una patologia il cui continuo aumento è legatoall’allungamento della vita media globale, con nu-meri che parlano di circa 10 milioni di casi ogni an-no e che solo in Italia conta un milione e 241milamalati, come rivelano i dati del Rapporto mondiale

Alzheimer 2015. Di questo passo la stima per il2050 è di oltre 130 milioni di casi nel mondo.

A tutt’oggi non esiste una cura definitiva per que-sta malattia, ma soltanto alcuni mezzi per control-larne i sintomi. Come in molti altri casi la preven-zione resta pertanto il miglior modo per combatterel’espandersi del numero di casi in tutto il mondo.L’Alzheimer inoltre è una di quelle patologie checolpiscono profondamente anche chi sta intorno almalato, nel senso che coinvolge emotivamente enon solo, i famigliari della persona i quali si ritrova-no molte volte a convivere con situazioni molto dif-ficili. Spesso l’esperienza di convivenza con una per-sona cara colpita dalla malattia di Alzheimer si rivelaper i famigliari altrettanto devastante.

Anche la nostra Azienda ha inteso celebrare que-sta giornata con una bella iniziativa denominata“TenerAmente”, una serie di eventi per informare eper parlarne, nella convinzione che la conoscenza eil confronto possano aiutare tutti, Istituzioni, opera-

13 | Dicembre 2016

“TENERAMENTE”Iniziative per informare e per parlarne,

nella XXIII Giornata mondiale dell’Alzheimer

Incontro testimonianza con Claudia Crosignani in giardino

tori del sociale, famigliari, ad affrontare con mag-giore consapevolezza e professionalità questa malat-tia e le sfide che essa ci pone.

Il programma della “San Valentino” ha vistosvolgersi innanzitutto un momento di festa per iResidenti e famigliari del nucleo “Orizzonte” alquale è seguita la proiezione del film del film “StillAlice” di Richard Glatzer, con una breve introdu-zione e guida alla riflessione da parte della nostrapsicologa dott.ssa Paola De Martini.

Successivamente si è quindi tenuto un pomerig-gio di musica, letture, poesia, sotto il tendone ingiardino, con la testimonianza e la presentazionedel libro “Goccioline di memoria” di Claudia Crosi-gnani in dialogo con Carolina Cattoni dell’Associa-zione Chiarentana, con letture e poesie lette daLaura Moser e Aurelio Micheloni e le immancabilimusiche di Ferdy Lorenzi. «Un libro testimonianzain cui vengono descritte le situazioni, ma soprattut-to le emozioni, vissute accanto a un ammalato di Alzheimer. Lo sconforto nel vedere una persona ca-ra cambiare e trasformarsi, la paura di non riusciread affrontare quanto sta accadendo e la solitudinein cui ci si sente avvolti, vengono attenuati dai dolciricordi di un tempo». Un momento di leggerezza edi suggestione per parlare di un tema molto toccan-te, un’occasione per informare, confrontarsi, cono-scere e condividere esperienze ed emozioni sia coni famigliari che con gli operatori.

Dicembre 2016 | 14

“STILL ALICE” - TRAMA

Alice Howland è una donnaalla soglia dei cinquant’anni,orgogliosa degli obiettiviraggiunti. È un’affermatalinguista, insegna allaColumbia University, ha unasolida famiglia composta dal marito chimico e tre figli:Anna, Tom e Lydia. A un certo punto, nella vitadi Alice, qualcosa comincia

a cambiare, dapprima qualche dimenticanza e in seguito veri e propri momenti di “vuoto” durantei quali non riconosce il posto in cui si trova.Questi eventi convincono Alice a ricorrere ad accertamenti medici e le viene diagnosticata unaforma presenile di Alzheimer di matrice genetica.Tutte le sue certezze crollano, diventando una donnafragile e indifesa, anche agli occhi della famiglia chel’ha sempre vista come un pilastro. Il film raccontacome Alice affronti la malattia e il progressivo e inarrestabile decadimento cognitivo.

15 | Dicembre 2016

“L a cena d’estate in famiglia…” è un’occa-sione di incontro e di condivisione che sisvolge ogni anno nel mese di luglio e vede

presenti gli ospiti, i parenti, gli amici, i volontari el’Amministrazione della RSA “San Valentino”.

Una cena importante, di grande significato e va-lore, a cui partecipano più di 300 persone. Una ce-na che impegna e coinvolge fin dall’organizzazionel’animazione della casa di riposo, i suoi ospiti chehanno con cura attivamente contribuito alla rea-lizzazione delle decorazioni.

Non dimentichiamo i volontari che, da angeli si-lenziosi quali sono, durante tutto l’anno gestisconoe sovraintendono, a vario titolo e in vario modo, lenumerose iniziative promosse dalla “San Valentino”:feste di compleanno, gite, pomeriggi in giardino conmusica, passeggiate in paese, e tanti altri progetti.

Personalmente abbiamo potuto constatare l’avvi-cinamento di tanti ragazzi e ragazze alla realtà dellacasa di riposo che, con gratuità e bontà d’animo, sisono proposti come volontari. Abbiamo il dovere diappoggiare, di sostenere e di valorizzare questi gesti

di solidarietà e di amore, specialmente quando pro-vengono dalla fascia giovane della popolazione.

In quanto rappresentanti dei parenti, volevamoringraziare di cuore tutto il personale, soprattuttocoloro che lavorano nei piani, in cucina, in guarda-roba, servizi umili ma indispensabili per il benes-sere dei nostri ospiti.

Un grazie particolare al personale medico e so-cio-assistenziale che pazientemente e con premurasvolgono una vera e propria missione, faticosa mameravigliosamente umana.

Noi parenti possiamo vedere con i nostri occhil’operato di numerose persone che instancabil-mente si occupano dei nostri cari.

Siamo vicine anche alla Direzione che cerca dirispondere ai bisogni e alle esigenze personali diospiti e famigliari.

Domenica 20 novembre si è concluso l’Anno del-la Misericordia indetto da papa Francesco, del qualevoglio riportare le sue splendide parole espresse inoccasione della Giornata del volontariato:

I rappresentanti dei parenti augurano a tutti voiBuon Natale e Buone Feste.

Tra le realtà più preziose della Chiesa ci sieteproprio voi che ogni giorno, spesso nel silenzioe nel nascondimento, date forma e visibilità allamisericordia. Voi esprimete il desiderio tra i piùbelli nel cuore dell’uomo, quello di far sentireamata una persona che soffre. Nelle diversecondizioni del bisogno e delle necessità di tantepersone, la vostra presenza è la mano tesa diCristo che raggiunge tutti.

DAI RAPPRESENTANTIDEI FAMIGLIARI…

di Gilia Fontana

Il coro del gruppo anziani di Barco

Dicembre 2016 | 16

A nche quest’estate, data l’esperienza positivadell’anno scorso abbiamo messo in program-ma alcuni eventi collocati nella fascia serale.

Questo con l’obiettivo di creare ulteriori mo-menti di socializzazione e aggregazione consoli-dando il rapporto con il territorio e di offire ai no-stri residenti l’occasione di vivere un momentodiverso da quelli dell’ordinaria programmazionesettimanale.

Con la grande festa di Porte Aperte il 5 giugnoabbiamo inaugurato la stagione estiva, per prose-guire poi con i seguenti appuntamenti serali.

17 GIUGNOCONCERTO DEL CORO CIMA VEZZENA

23 LUGLIOCONCERTO DEI ROCK ’N PINÉ

19 AGOSTOCONCERTO DEGLI ELISSA

2 SETTEMBREINCONTRO CON LA FILODRAMMATICA DI LEVICOACCOMPAGNATA DALLA MUSICA DI FERDY

… il tutto condito da gustosi e appetitosi aperi-digestivi che hanno contribuito a rallegrare dellepiacevoli e vivaci serate.

GLI EVENTI SERALIESTIVI

17 | Dicembre 2016

Dicembre 2016 | 18

C iao a tutti,sono Anna Bertoldi, una ragazza di 17 anniche abita a Levico. Come professione ho scel-

to di fare l’OSS (Operatore Socio Sanitario), un la-voro non molto conosciuto in Trentino dove ci sioccupa di soddisfare tutti i bisogni primari dellapersona con l’obiettivo di recuperare, mantenere esviluppare l’autonomia e il benessere dell’assistita.È ormai già da quattro anni che frequento l’OperaArmida Barelli di Rovereto e quest’anno è l’ultimoanno di formazione quindi posso dire di essere giàa buon punto del mio percorso scolastico anche sespero di continuare gli studi per poter frequentarel’università d’infermieristica.

La mia scuola, essendo professionale, è conside-rata molto più facile soprattutto dal punto di vistascolastico, ma in realtà è l’opposto proprio perchéil nostro lavoro richiede molta empatia (per il con-

tatto con persone che vivono con la sofferenza),molta esperienza (soprattutto con pazienti affettid’Alzheimer) e di conseguenza molta passione, in-fatti non tutti sono portati a svolgere un lavoro cheprevede un continuo contatto con persone malate.

Fino ad ora ho svolto tre esperienze lavorative:due settimane al Centro diurno “Isola della Luna”,un mese in casa di riposo e un altro mese in ospe-dale nel reparto di neurologia.

L’estate scorsa volevo trovare un “lavoro” che ri-guardasse la mia professione, per avere un “certifi-cato” e possedere qualcosa di più concreto che mipotrà essere utile per il curriculum in previsione diun possibile lavoro. Non avendo compiuto 18 anninon ho potuto lavorare come operatrice in RSAperciò ho deciso di svolgere volontariato pressol’Isola della lLuna, un luogo in cui conoscevo giàgli ospiti e gli operatori.

Il periodo del volontariato l’ho svolto nei tremesi estivi due volte a settimana. In quel periodo ilnumero degli utenti era aumentato rispetto aquando avevo svolto stage e erano presenti benquattro persone affette da Alzheimer. La situazionediventava sempre più complessa e di conseguenzapesante perché bisognava prestare molta più atten-zione a loro per il continuo wandering ossia “cam-minare senza uno scopo”.

Alcune volte ci sono state delle giornate moltodivertenti in cui venivano svolte attività diversedalle solite, come l’ascoltare un tirocinante canta-re e suonare musica assieme al suo gruppo e diver-tirsi facendo giochi di squadra, alla portata di tutti,una volta anche svolti con la presenza di bambini e

IL MIOVOLONTARIATO

Gli amici della Zirmonica che ci allietano sempre conmolta allegria!

Gli amici della Zirmonicache ci allietano

con molta allegria!

Pomeriggio di gitain Val dei mocheni con residenti, familiari e operatori. . .

19 | Dicembre 2016

animatori del Grest. Mi ha fatto molto piacere es-sere stata invitata alla cena d’estate, un banchettoall’aperto, svolto ogni anno con anziani delle duestrutture sanitarie (RSA e Diurno) con la presenzadei loro famigliari: momento molto bello e com-movente proprio perché si incontrano persone chenon si vedono da tempo.

L’ultimo giorno di “lavoro” gli ospiti mi avevanopreparato una sorpresa che non dimenticherò: sitrattava di una festa di ringraziamento con un mes-saggio molto chiaro scritto su un cartellone, ossiaessere stata un grande esempio di volontarietà chenon tutti sono in grado di offrire. Ciò mi ha colpitodal punto di vista emotivo perché la più grandesoddisfazione che un OSS possa ricevere è sentirsidire “grazie”.

Un saluto a tutti Anna

Pomeriggio in Val dei Mocheni con residenti, familiari,volontari e operatori per godere dello splendidopaesaggio e gustare qualcosa in compagnia!

Dicembre 2016 | 20

S i è svolta in un clima di grande serenità la “Fe-sta dell’amicizia” organizzata dall’APSP “SanValentino” con la partecipazione di tutte le

APSP delle zone della Valsugana, Tesino e Primiero.Entusiasta per l’ottima riuscita della manifesta-

zione la Presidente Martina Dell’Antonio che inquanto rappresentante della zona nel Consiglio diAmministrazione dell’UPIPA (la cooperativa cheriunisce le 45 APSP trentine) ha voluto organizza-re questo incontro con l’intento di rinsaldare i vin-coli di amicizia e di collaborazione tra le strutturedella zona, particolarmente in questo momento diindeterminatezza circa il futuro dell’assetto istitu-zionale delle APSP. Alla festa, ottimamente gestitadal Servizio Sociale e animazione della “San Valen-tino”, con giochi, canti e musica eseguita dal fisar-monicista Pierino Debortolo, erano presenti moltiResidenti con i loro accompagnatori e gli Ammini-stratori, Presidenti e Direttori.

Negli interventi di saluto della Presidente Del-lantonio e del Direttore Fabrizio Uez sono stati sot-tolineati il senso e l’importanza di questo tipo di in-contri che, oltre a rappresentare una bella occasionedi svago e di conoscenza tra gli Ospiti e gli Operatori,contribuisce a rinforzare lo spirito di collaborazionee cooperazione tra le strutture in un’ottica di mi-glioramento continuo dei servizi e della qualità dellavita nelle strutture residenziali.

Il Consigliere provinciale Giampiero Passama-ni, pure presente alla festa, nell’esprimere un plau-so per la bella iniziativa della “San Valentino”, ha asua volta sottolineato l’importanza che le APSPtrovino sempre più motivi e occasione di confrontoe di collaborazione, specialmente in questa fase diriforma del sistema provinciale delle APSP.

La serata si è conclusa con una buona cena tipi-ca preparata dai cuochi della “San Valentino”, dopoun piacevole pomeriggio di festa e di divertimento,in spirito di amicizia e di vicinanza con grande sod-disfazione di tutti i partecipanti.

FESTA DELL’AMICIZIAALLA “SAN VALENTINO”

21 | Dicembre 2016

Un grazie alle A.p.s.p. di Rovereto e di Strigno

per l’invito alle lorofeste dell’amicizia, occasione ulteriore

di svago e di relazioni.

Dicembre 2016 | 22

GIROTONDO DE NADALEdi Nino Dallagiacoma

Tuti i popi piceninituti i popi de sto mondoi se tegneva la manotaper far tuti ’l girotondo.

Den ’nmezo soridentegh’era ’l caro Bambineloco’ so Mama e San Giusepepo’ col bo e l’asenelo.

E ne l’aria tuta fredase sentiva din-don-dan,’l sonar de le campaneche ’l neva via lontan.

Su nel zielo i angioletii cantava tuti ’n coro:“È nato ’n altro popocoi cavei tuti de oro”.

E quei popi piceniniche ’n la cuna i sgambettavalì vizin a quel presepio’l bel popo i chisnerava.

La so Mama soridentela ghe deva bei basinia quei popi tuti ’ntorno, a quei bravi o birichini.

E quel caro Bambinelocon i popi tuti bei’l li ’mpieniva tuti quantide zugatoli e be-bei.

“Girotondo-girotondo’l pù belo de sto mondo’l pù belo che ghe sia tuti i popi ’n compagnia”.

23 | Dicembre 2016

N egli ultimi mesi è emersa una difficoltàsempre maggiore da parte dei nostri resi-denti a prendere parte alle esequie funebri.

Sia a causa delle peggiorate condizioni personali,sia per motivi climatici, sia per la concomitanza diesequie funebri.

La riflessione ha evidenziato una nostra carenzanel momento della partenza della salma. Il percorsoprevisto per i nostri residenti, curato nel momentodell’ingresso e poi nel periodo di permanenza, non cisembrava altrettanto curato il giorno del funerale.

Abbiamo quindi pensato di riorganizzare questomomento rendendolo occasione di saluto, ricordoe preghiera con i familiari e con chiunque abbiapiacere di dare l’ultimo saluto nella hall al pianoterra, poco prima della partenza.

È previsto poi un rosario in ricordo del defuntodove i famigliari vengono invitati a partecipare.

Un’ulteriore occasione di ricordo ci sarà duran-te la celebrazione in occasione delle festività dei de-

funti, dove anche i famigliari dei residenti decedutisaranno invitati.

Tutto questo per noi è importante poiché lo pos-siamo personalizzare dando significato.

SONO SEMPREDOVE NOI SIAMO…

Coloro che ci hanno lasciatonon sono degli assenti,

ma degli invisibili e tengono fissii loro occhi pieni di gloria,nei nostri pieni di lacrime.

Essi non sono più dove erano prima,ma sono sempre dove noi siamo.

S. Agostino

Momento della Celebrazione comunitaria per i defuntidella nostra struttura

Dicembre 2016 | 24

I l 23 settembre si è svolta la Giornata della Memo-ria dell’Alzheimer, giornata di sensibilizzazione einformazione, la giornata della memoria dimen-

ticata, ma anche la giornata della comprensione, del-la vicinanza, dell’affetto e della condivisione.

In tale occasione gi operatori del Nucleo Orizzon-te hanno organizzato una cena speciale per i propriresidenti con l’intento di alleggerire l’isolamentodelle persone più fragili e dei loro famigliari.

Uno stare insieme per condividere un momentodi festa, rivivere quella sensazione di incontro, difamiglia, ecco perché una cena; attraverso il cibo sipossono riassaporare sapori e sensazioni lontane,ma pur sempre vive nei nostri cuori.

Operatori, amministratori, residenti, volontaritutti insieme per ricordare e condividere.

Tutti hanno dato il loro contributo, chi ha organiz-zato l’evento, chi ha cucinato, chi ha aiutato in qual-siasi attività fosse necessaria: insostituibile è stata lapresenza dei nostri residenti che, nonostante tutto,ancora ci insegnano l’importanza di non dimenticare.

Gli operatori hanno voluto realizzare un cartel-lone carico di significato: rappresenta un volto or-

mai giunto all’ultima stagione della vita, ma chemantiene ancora intatta la sua identità e dignità.

Dopo il momento della cena ha avuto luogo laproiezione di un emozionante film a tema (“Still Ali-ce” di Richard Glatzer), un “già visto” e vissuto permolti famigliari e operatori.

Vorremmo ringraziare tutti quelli che hannoreso questo evento così speciale, un momento dav-vero prezioso; soprattutto i parenti dei nostri resi-denti, che hanno risposto al nostro invito congrande affiatamento e coinvolgimento.

Un turbine di emozioni che ha rafforzato in noioperatori la consapevolezza che il nostro “dare”non è mai scontato, bensì una fonte di ritorno e ap-profondimento professionale, ma anche e soprat-tutto personale.

CI SONOANCH’IOdagli operatori del Nucleo Orizzonte

Scegli un lavoro che ami e non dovrai lavorare

un giorno in vita tua.Confucio

“”

25 | Dicembre 2016

D a quasi un anno la nostra struttura ha arric-chito le sue attività proponendo ai nostri re-sidenti l’opportunità di partecipare a dei cicli

di pet-therapy. L’équipe che si occupa dell’attività, è formata da varie figure professionali interne e dauna psicologa, Paola Demartini, con l’educatore ci-nofilo dell’associazione “Vita da cani” Alan Satti.Protagonisti assoluti e molto amati: i suoi cani!

Non bastano le foto per capire tutte le emozioni,l’entusiasmo e la carica che questa attività sta dan-do ai nostri residenti.

PET-THERAPY

Dicembre 2016 | 26

C ome anticipato nel numero scorso in cui èstato presentato il metodo Gentlecare dalladott.ssa Elena Bortolomiol e in seguito al per-

corso formativo proposto ad un gruppo di operato-ri della nostra Azienda, vogliamo presentarvi i no-stri piccoli passi che gradualmente ci porterannoall’auspicato cambiamento.

Abbiamo iniziato da poco più di un mese a por-tare alcune attività di animazione nei salotti deisingoli piani, attività che prima erano svolte in ununico ambiente in un gruppo più grande.

Questo ha permesso di coinvolgere persone cheprima scendevano raramente, ridurre i tempi di ac-compagnamento, lavorare in un ambiente piùtranquillo e famigliare, seguire le persone indivi-dualmente in modo da stimolare più efficacementele singole capacità residue.

Fino ad ora abbiamo portato ai piani le seguentiattività:

I Laboratori creativi: attività di gruppo che ri-guardano la costruzione di oggetti, la sollecitazio-ne della fantasia e della cooperazione stimolandosoprattutto abilità manuali, intellettive, esecutive,percettive e relazionali.

Le attività motorie: attività di gruppo che so-no mirate a sollecitare il movimento, non in mo-do terapeutico, la coordinazione visuo-motoria ele relazioni interpersonali. Stimolare il movimen-to è molto importante per gli anziani, ovviamentecon le dovute precauzioni e limitazioni, dato chespesso tendono a diminuire molto il moto e l’ete-

rogeneità della gestualità, soprattutto se sono incarrozzina.

Laboratorio di giochi: favoriscono lo stimolodella percezione di sé rispetto allo spazio, alle altrepersone e agli oggetti con i quali si interagisce(gioco dei cerchi, canestri ecc.). Viene stimolatainoltre la capacità cognitiva, di memoria e lingui-stica (memory, parole crociate, gioco carte).

Laboratori di lettura: che hanno lo scopo di sti-molare l’attenzione, il dialogo, la discussione,l’ascolto (lettura giornali, LAVA ecc.).

Moka pause: momento di socializzazione be-vendo un caffè ricreando un’atmosfera famigliare etranquilla.

Momenti di compagnia individuale con le Ope-ratrici Consolida su indicazione delle educatrici.

A PICCOLIPASSI…dalle educatrici

27 | Dicembre 2016

INCANTOdi Annalisa Filoso

Nulla più m’incantache il ritorno dell’acquaa riva del mio lago.L’acqua specchia i montifra luci diamantineed esalta la bellezzaincomparabile del paesaggio.Appoggiata… ad un vecchio tronco di salice rinsecchitoma odoroso di muschila mia fantasia è un’altalenadi emozioni profonde.Mentre odo un frusciarenel canneto… uno svasso che torna al suo nido.La riva riposadel ciarliero estatee culla nel silenzioi ricordi nel cuore…E in questo crepuscolodi anticipato autunnoi miei passi ritornanoa calpestare le foglie accartocciate,mentre una lacrimacade nascosta… e si perde sulla riva del mio lago.

In riva al lago di Santa Colomba con Cornelia Oss e la figlia

Un ricordo affettuoso da partedell’amministrazione, dagli operatori e dai volontari a Giovanni Vettorazzi

che per tanti anni ha suonato la sua fisarmonica animando le nostre feste.

N el primo pomeriggio di mercoledì 7 set-tembre 2016, dodici ospiti dell’APSP “SanValentino”, assieme ad operatori, volontari

e alcuni familiari, sono partiti per il pellegrinaggioalla Madonna dell’Aiuto, situata nel comune di Se-gonzano. L’uscita è stata richiesta da alcuni resi-denti che abitualmente si recavano in occasionedella festa padronale proprio la prima domenica disettembre.

Durante il viaggio d’andata era presente un cli-ma di serenità (sia per le chiacchiere scambiate tragli ospiti sia per la tanto attesa meta spirituale) maallo stesso tempo anche di curiosità, perché lungoil tragitto abbiamo visto diversi luoghi e panoramia partire dal lago di Lases, le “piramidi” di Segon-zano (meraviglie create dalla natura) e i vigneti ter-razzati della Val di Cembra.

Dicembre 2016 | 28

PELLEGRINAGGIOALLA MADONNA DELL’AIUTO

di Marco Micheli

STORIA DEL SANTUARIOIl santuario nacque come semplice cappella devozionale, situata lungo lastrada che collegava i paesi della sponda sinistra della Val di Cembra.La data esatta della costruzione della prima struttura è ignota, si sa che vennefatta edificare dalla famiglia baronale a Prato, presumibilmente sul finire delXVII secolo, per conservare il quadro votivo, e doveva probabilmente assomi-gliare alla cappella presente a tutt’oggi nella frazione di Parlo.La chiesetta, pur continua meta di pellegrinaggi locali, non fu consacrata nébenedetta fino al 1774-1775, quando l’edificio venne sottoposto a un lievissi-mo ampliamento e fu benedetto. Fra il 1807 e il 1808 venne celebrata per la prima volta la messa solenne dellaprima domenica di settembre, tuttora ricorrente, che ai tempi era particolar-mente seguita da tutti i comuni circostanti, con processioni che partivano daSegonzano, Valda e Grumes (le testimonianze dei curati di allora riportano

29 | Dicembre 2016

Arrivati a destinazione, nel santuario immersonella natura, siamo stati accolti dal parroco che,dopo un breve saluto di benvenuto sul piazzale, ciha invitato ad entrare nella chiesetta dove a sorpre-sa ha celebrato la S. Messa ricordando noi e tutti gliospiti della casa di riposo non presenti, operatori evolontari.

Alla fine della celebrazione, come ricordo diquesta meravigliosa giornata, ci sono stati regalatidue piccoli pensierini: una medaglietta raffiguran-te la Madonna e un quadretto.

Prima del rientro, ci siamo spostati nel giardinodove, in compagnia, abbiamo gustato una buonafetta di strudel e un bicchiere di succo per “festeg-

giare” e concludere al meglio questa nostra uscita.Nella fase di rientro abbiamo percorso la strada

di Valcava che ci ha portati sull’altopiano di Piné fa-cendoci ammirare i tre laghi (Buse, Piazze e Serra-ia) e scendendo verso Madrano e in località Silleper poi immetterci sulla strada di casa.

Gli ospiti, nonostante la stanchezza di fine gior-nata, sono stati molto felici e soddisfatti di questagita perché, oltre all’importanza religiosa e alla de-vozione alla Madonna, ha dato l’opportunità di po-ter visitare un posto nuovo, o per alcuni già noto,scambiare due parole tra ospiti, volontari e opera-tori in tutta tranquillità e immersi nel verde, raf-forzando i legami e creandone di nuovi.

che in quel giorno le parrocchie limitrofe si vedevano “rapito il popolo e le chiesevuote”). L’aumento del flusso di fedeli rese necessario un notevole ampliamentodella struttura, che viene sostanzialmente riedificata nel 1820.Ulteriori piccoli ampliamenti avvennero nel 1892 (con l’innalzamento della volta)e nel 1926-1927 con l’erezione di un nuovo campanile, alto 17 metri, fino a giungereall’ultimo ampliamento significativo, terminato nel 1961, che ha portato il santua-rio alle sue dimensioni attuali, tre volte quelle della chiesa precedente.All’interno, la volta è ornata da tre scene della vita di Maria (nascita, incoronazionee nascita di Gesù) dipinte dal pittore mantovano Agostino Aldi, mentre le vetratesono state realizzate da una ditta veneziana, su disegno di Cesarina Seppi.L’altare centrale, in stile barocco e in marmo, è del 1910, mentre i due altari lateralisono dedicati ai santi Giuseppe e Giovanni Gualberto.Solo una pia leggenda è quella secondo la quale il quadro sarebbe stato rinvenuto daun pastore nel sottobosco; portato al sicuro nella chiesa più vicina, il quadro sarebbesparito, per essere nuovamente ritrovato nello stesso punto; in seguito a tale segno,sarebbe stata decisa la costruzione del santuario.

Dicembre 2016 | 30

N atale è sinonimo di solidarietà, riscoperta divalori, di tradizioni, di profumi e di sapori..Anche nella nostra grande casa l’avvicinarsi

delle feste è annunciato da una serie di attività e diproposte che animano le giornate di colori e di pro-fumi: nascono così i laboratori per il Mercatino So-lidale dell’Avvento, un tradizionale appuntamentoper la nostra piccola comunità.

“Stare” insieme, “fare” insieme, sono momentiimportanti, densi di significati.

Mentre si “fa”, mentre si lavora, è più facile “sta-re” con l’altro, condividere, raccontarsi e ascoltarsi.

L’oggetto del “fare”può diventare spunto e sti-molo di dialoghi, di relazioni e di proposte.

Stare bene insieme diventa un valore, rendepossibile la realizzazione dei progetti sfidando puregli ostacoli.

Riuscire a dimostrare tangibilmente la nostrasolidarietà è una conquista importante!

La collaborazione e solidarietà di tutti è impor-tante e fondamentale per la riuscita del progetto-mercatino.

C’è anche chi lavora nell’ombra, chi collabora dal-l’esterno, come l’Istituto Comprensivo di Levico chemette a disposizione il forno che la maestra Sandrausa per cuocere i nostri manufatti in ceramica.

Come le volontarie che, nelle serate casalinghe,rifiniscono e assemblano i nostri lavoretti.

Ci sono delle signore residenti che preferisconol’intimità della loro stanza per lavorare …

Le signore della parrocchia di Barco, capitanateda Eleonora, per un paio di pomeriggi, all’avvicinarsidell’Avvento, arrivano portando con loro profumatis-simi rami d’abete, con i quali lavorando alacrementerealizzano splendide corone!

Assieme alle nostre “barcarole” arrivano da noiMichele e Giuseppe, rappresentanti del gruppoSchützen di Caldonazzo: puntualmente realizzanola grande corona d’avvento per la nostra chiesetta.

La prima domenica di Avvento, dopo la santaMessa, nel salone all’ingresso si apre il mercatino,con la speranza di “fare un buon raccolto”… aiu-tando così i progetti per il Burundi dell’Associazio-ne Caminho Aberto!

MERCATINO DELL’AVVENTO: SOLIDALI PER SOLIDARIETÀ

(ovvero l’unione fa la forza)

di Gisella Iseppi

Grazie alla solidarietà di tutti!

31 | Dicembre 2016

Dicembre 2016 | 32

F orse qualcuno ancora non sa cos’è il GREST: laparola Grest significa, letteralmente, “GRuppoESTivo” ed è la “versione” estiva dell’oratorio

dedicata ai più piccoli.Sì, perché il Grest è parte dell’oratorio che du-

rante l’estate non va in vacanza.Il Grest si svolge nelle ultime due settimane di

luglio e coinvolge i bambini della scuola primaria(elementari) e i ragazzi della scuola secondaria diprimo grado (medie) che per due settimane si ri-trovano a giocare, ballare, danzare, ridere, pregare,cantare, mangiare… condividendo un’esperienzasignificativa di vita e amicizia insieme a Gesù.

Una giornata al Grest normalmente si svolge co-sì: alle nove i bambini e i ragazzi si ritrovano in ora-

torio attesi dagli animatori, sempre ligi al loro com-pito. Insieme si canta e si balla l’inno che cambia ecaratterizza ogni annata in base al tema scelto.

Si prega assieme e si riflette sul brano del Van-gelo proposto per quella giornata, cercando di rica-vare lo slogan del giorno. Un momento molto emo-zionante è quello che si svolge in teatro con laproiezione di uno spezzone del film, che accompa-gna i ragazzi durante tutto il Grest.

Successivamente ci si reca nel campo da calcio,dove il primo giorno si formano le squadre, con lequali si affrontano le varie sfide. I giochi sono deimomenti molto importanti che impegnano i giova-ni animatori nell’organizzazione già a partire dalmese di maggio.

Verso mezzogiorno si sente uscire dalla cucinaun piacevole profumino: sono le cuoche che prepa-rano il “rancio”, molto gradito da tutti.

A seguire si riordina la sala da pranzo e la cuci-na, grazie anche all’aiuto di mamme, nonne e per-

GREST, RSA “SAN VALENTINO” E CENTRO DIURNO “ISOLA DELLA LUNA”:UNA COMBINAZIONE ENTUSIASMANTE!

di un’animatrice del Grest

mARIO DALmASO: «Certo che è stato bellogiocare con i ragazzi!! Io ero nella squadra gialla, seben ricordo: i ragazzi erano davvero motivati egrintosi… forse noi abbiamo fatto qualche tiro scarso. Di sicuro il tiro al canestro non è andato bene per il nostro gruppo, un po’ meglio con le parole crociate.Ci ha fatto tanto ridere… e bagnare il gioco dellaspugna imbevuta d’acqua che doveva essere passatatra i componenti della squadra e andare a riempire il secchio. Peccato che la mia squadra non ha vinto.Li aspetteremo per la rivincita!».

33 | Dicembre 2016

sone volontarie che si rendono disponibili proprioper questo servizio, mentre i ragazzi possono dedi-carsi a un momento di svago e gioco libero.

Segue il momento dei laboratori. Negli ultimianni si è cercato di collaborare con varie realtà delterritorio: vigili del fuoco, croce rossa, polizia loca-le, scout, aeromodellisti…

Quest’anno abbiamo potuto sperimentare unanuova collaborazione tra generazioni, grazie al-l’ospitalità della RSA “San Valentino” e del Centrodiurno “Isola della Luna”. Il mercoledì pomeriggioi bambini dagli otto ai dieci anni si sono recati nelledue strutture; sono state formate quattro squadremiste tra bambini e “nonni” e si sono disputate leMini-olimpiadi. Diverse sono state le prove da af-frontare: riempire secchi passandosi spugne in-zuppate d’acqua, tiro al bersaglio, abbattere pira-midi di barattoli, giochi con i cerchi…

I bambini hanno avuto l’opportunità di cono-scere una nuova realtà e di fare nuove amicizie aiu-tando gli ospiti nelle varie sfide, e portando unaventata di gioia ed entusiasmo.

Da parte dei nonni abbiamo notato una buonadose di coraggio e voglia di mettersi in gioco ancheper vincere.

L’incontro si concludeva con la merenda, moltoattesa da tutti, e momento ideale per fare duechiacchiere per approfondire la conoscenza.

Le “incursioni” dei bambini sono state solo due,ma molto apprezzate da entrambe le parti. Sicura-mente questa occasione ha arricchito umanamen-

te i bambini. Nell’Anno della Misericordia questaesperienza assume un significato ancora più pro-fondo: la consapevolezza, non tanto di aver regala-to agli ospiti due pomeriggi “diversi dal solito”, madi esserci regalati un momento autentico di con-creta condivisione con la sofferenza.

Cogliamo qui l’occasione per ringraziare gli ope-ratori delle due strutture per l’accoglienza e la di-sponibilità, sperando di poter organizzare anche infuturo momenti di incontro tra le due generazioni.

INES DECARLI: «Penso che sia stata la prima voltache giocavo da quando ero bambina. Mi sonodavvero divertita tanto. Mi piaceva vedere i ragazziridere e incitarci a fare canestro. Ho avuto anchesoddisfazione perché la mia squadra rossa ha vinto.È stato un pomeriggio di festa gioiosa. Grazie ai ragazzi che sono venuti e ci hannoricordato quanto sia bello giocare insieme».

Dicembre 2016 | 34

IO VADO… È ARRIVATA L’ORASEMBRA TUTTO IERI… E INVECE È OGGI!

di Annalisa Filoso

Quarantadue anni in questa casa… sì perché così l’ho sempre ritenuta lamia seconda casa… Fra tante valigie preparate, ora preparo la mia… nonso se ci starà tutto, perché tanti sono i ricordi.

Ho voluto un gran bene a questa azienda e al mio lavoro, a volte oltre le mie for-ze… se fatto bene o male lascio agli altri giudicare. Ho avuto l’opportunità di in-teragire con tante persone… famigliari e ospiti che mi hanno dato tanto: grati-tudine, soddisfazione. Con loro ho sempre cercato di instaurare un rapporto diamicizia e di complicità perché il lavoro risultasse al meglio e di loro gradimento,sentendo la mancanza per ognuno che andava avanti.La “me” Annetta… Cecilia… Carlo… Enrica… Domenico… tanti… tanti, nel cas-setto della mia scrivania tante sono le foto che ho raccolto in questi anni. Grazie atutti di avermi voluto bene e grazie anche a Mario che mi aspetta ogni mattina allesei per qualche parola… sul campivel, sulle stelle alpine raccolte per Degasperi…Voglio ringraziare tutti i colleghi di lavoro che in questi anni hanno lavorato con me.Grazie alle Amministrazioni che si sono succedute, che mi hanno dato l’opportunitàdi diventare Responsabile di Settore, lasciandomi operare in autonomia, facendomicrescere nelle conoscenze partecipando a corsi di buona qualità… (mai avrei pen-sato di saper far funzionare un computer con relativi programmi!!)Grazie a tutti!

Annalisa con le suore presenti in strutturaanni fa…

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E infine… grazie di cuore a tutto il per-sonale che ha lavorato nel mio settore…a chi è già andato in pensione e che tornaogni anno a Natale per farci gli auguri…a Lorenza sempre pronta a darci una ma-no… a Francesca che non c’è più, mache ha lasciato nel mio cuore un ricordoindelebile… a quello attuale che condi-vide con me ogni giorno momenti di an-sia… ma anche tante risate in allegria.Ma fra queste ce n’è una con cui abbiamo

condiviso trent’anni di lavoro insieme nella reciproca stima e fiducia… e che destinovuole che con me vada in pensione…Grazie Silvana veramente di cuore di tutto e per tutto!Mi mancherà questa casa… adesso poi che è sempre più bella ancora di più…Buon Natale e ciao a tutti proprio tutti!!

Con affetto e gratitudineAnnalisa

Annalisa e Silvana con le colleghe della lavanderia

A CORNELIO ANDREATTA… auguri per una meritatapensione con l’auspicio di fare nel propriotempo libero attività che lo rendano felice!!

ANNALISA FILOSOe SILVANA ANGELI,

la lavanderia senza di voi non sarà più la stessa!!

Vi auguriamo di godere al meglio la vostra

conquistata pensione!!

Dicembre 2016 | 36

100 E PIù…Come vedete è arrivatoquesto giorno sospiratoun traguardo eccezionalee la festa è speciale.Tra dolori, gioie e affanniSiete arrivate a 100 e più anniE perciò dirvi vi voglio:di noi tutti siete l’orgoglio.Tanti auguri dai parentiche qui oggi son presentie all’augurio si uniràquesta bella Comunità.A questo punto non ci restache gustarci questa festae in coro si griderà:gioia, salute, serenità!

La vogliamo dedicare alle nostre centenarie Giuseppina Tomasi 103Adele Pasqualotto 103

Gioseffa Irma Curzel 101

Adele Pasqualotto

Giuseppina Tomasi Gioseffa Irma Curzel

MOMENTI DI NOI…

Visita guidata con Francesco Filippi al forte delle Benne

Visita al Doss Trento al museo nazionale degli alpini

Gita a PinéGita a Padova da Sant’Antonioe da San Leopoldo

SAORI DE STIANIdi Giovanna Corradi

Voria tornar per ’n moment,lontan dala zitàe dal torment,

’n quel prà, ’n tra i pezzi alti,co’ le montagne che toca ’l ziel,

’scoltar, beata, ’l din-don dei campanazi,su l’erba tendra,

’ntesirme de sol e de pan biòt:i saori semplizi de ’na volta.

La fam l’era ’l pù bon companadec,disnari e zene d’altri tempi,

saor de lat ’pena monzù,dela polenta calda zò ’n del lat.

Me ciama la voze de me mama:“Vei a magnar la mosa!”

La voze de me nona: “Gh’era ’na volta…”,’ntant la me ’nbocava.

Sula ponta dela lengua ’l saor dela luganega coi crauti,

fati ’n casa dal papà;’na gran festa

star entorn a na taola ’n compagnia.

Adess, se magna ’nveze ’n pè,da soli, a strangolon.

’Na volta, la vita la gaveva pù saor,se feva tut ’nsema,

pù poreti, ma con pù amor!

POEM

SCO

RNER