Dicembre 2014 - Anno 2 Numero 4 - fip.it · pre ricco di informazioni e contenuti e con un’agenda...
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Newsletter mensile a cura del
Comitato Regionale Fip Veneto e del CNA Veneto
Dicembre 2014 - Anno 2 Numero 4
FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO
COMITATO REGIONALE VENETO
Via Del Gazzato
30174 - MESTRE (Ve)
Tel e Fax: 041 989227
mail: [email protected]
www.fip.it/veneto
GLI ARGOMENTI
Pag. 3 L’EDITORIALE
Pag. 4 L’INTERVISTA
Pag. 5 A LEZIONE CON
Pag. 7 APPUNTAMENTI PAO
Pag. 8 CENTRO TECNICO FEDERALE
Pag.10 NOTE PER I COACH
Pag. 11 RADUNO MINIARBITRI
Pag 12 ALLIEVO ALLENATORE
Pag. 13 ISTRUTTORE DI BASE
Pag. 13 FIP VENETO CLICK
PAG.14 MINIBASKET
Pag. 15 L’AGENDA
L’EDITORIALE
di Andrea Ferraboschi
Edizione con copertina “Natalizia” per questo numero di fine anno come sem-
pre ricco di informazioni e contenuti e con un’agenda fitta di appuntamenti che
potrete consultare all’interno.
Particolarmente intensa in questo periodo è l’attività territoriale svolta a livello
provinciale e regionale con le rappresentative che parteciperanno ai prossimi tornei previsti nel 2015.
Il primo torneo si svolgerà a Rimini con il “TROFEO FABBRI” dove per l’occasione è stato organizzato
un CLINIC PAO al quale, e lo ricordo con un pizzico di orgoglio, sono stati invitati come relatori entram-
bi i nostri Referenti Tecnici Regionali, ANDREA TURCHETTO ed ALBERTO PAN che, tra l’altro, han-
no messo a disposizione per questo numero gli allenamenti appena svolti con il CTFA e la relazione sul
recente Clinic realizzato a Belluno.
Rimanendo in tema di CLINIC, con i prossimi due appuntamenti previsti a LENDINARA(RO) e CASTEL-
FRANCO VENETO (TV) tutte le province avranno organizzato il primo dei due eventi previsti per la sta-
gione 2014/15.
Saranno inoltre le ultime occasioni a disposizione per gli ARBITRI che devono ancora regolarizzare la
partecipazione, prevista da quest’anno, agli appuntamenti PAO del CNA.
Da segnalare la presenza in Regione di GIOVANNI LUCCHESI in occasione del “PROGETTO ANNATE
PRECEDENTI “ del CTFA che si svolgerà a SCHIO (VI). Il Responsabile Tecnico del Settore Squadre Na-
zionali Femminili si intratterrà per alcuni giorni e visionerà partite ed allenamenti delle società Venete.
Tornando ai contenuti di questo numero, parleremo del “Ruolo dell’allenatore” e di
“Collaborazioni offensive semplici “ con appunti tratti dai QUADERNI TECNICI dei corsi Allievi ed
Istruttore di Base e non mancherà la consueta INTERVISTA dedicata questo mese a FRANCESCA
CEOLIN (Referente CNA per la provincia di Belluno).
MAURO FORNARO ci ricorda quali sono le modalità di acquisizione dei crediti formativi per gli istrut-
tori minibasket che parteciperanno da questa stagione agli allenamenti dei Centri Tecnici Regionali non-
ché sulla PROGRAMMAZIONE DEI CLINIC MINIBASKET previsti.
Per finire alleghiamo le slide del “PROGETTO INNOVAZIONE” del settore Minibasket presentato
in maniera capillare da EUGENIO CROTTI su tutto il territorio coinvolto nella sperimentazione, e da-
to che nel numero precedente abbiamo parlato di REGOLAMENTO applicato alle categorie U13 comple-
tiamo l’ informazione allegando per chi non l’ avesse ancora letta l’ ultima deroga rivolta a questo cam-
pionato.
Non mi resta che augurar Vi BUONA LETTURA e BUONE FESTE in attesa di ritrovarci a Gennaio con il
nuovo anno!
Andrea Ferraboschi
Presidente C.N.A. Veneto
L’INTERVISTA
Sei diventata nuovo resp Cna Belluno.
Come vivi questo incarico?
“Positivamente. Mi piacciono le sfide e
cercherò di svolgerlo con partecipazione
ed impegno. Penso sia un'ottima oppor-
tunità per cercare di far crescere il movi-
mento cestistico nella nostra provincia,
per quanto impegnativa e ardua. Per
questo ringrazio il CNA Veneto per aver-
mi dato fiducia.
Qual è la situazione del basket fra le
Dolomiti?
“Il Basket fra le Dolomiti è una grande passione di pochi
che cercano di superare le grandi distanze spazio/
temporali che ci dividono. Siamo pochi, e anche un pò
individualisti, se devo essere sincera, però tramite una
buona comunicazione, penso si possa ottenere molto.
Esistono infatti in Provincia diverse realtà, ne cito solo
alcune, Valbelluna, Feltrese, Agordo, Domegge, che na-
scondono grandi potenzialità e indiscutibile passione.
Certo bisogna gestire le difficoltà economiche delle singo-
le società, la carenza di strutture dedicate al Basket, la
concorrenza con altri sport, la carenza di allenatori e at-
leti. Tuttavia ritengo che esistano delle solide basi su cui
lavorare per far crescere il movimento”.
Idee e prospettive per il futuro?
“Idee ne ho molte, speriamo di riuscire a metterne in
atto almeno qualcuna, mi piacerebbe: potenziare il movi-
mento "rosa" istituendo una campagna di recluting nelle
scuole elementari/medie per le ragazze; creare un team
di giovani allenatori affiatato e motivato per far crescere
le competenze in provincia; incrementare il numero di
allenatori di base e allievi allenatori in provincia; far co-
noscere le belle strutture della provincia per ospitare
amichevoli/tornei di carattere Nazionale per promuovere
il basket nel mio territorio; aumentare il know how dei
singoli allenatori tramite lezione tecniche condivise e
utilizzo di analisi video.
Conosciamo il nuovo responsabile Cna di Belluno A Belluno c’è una nuova responsa-
bile Cna. Si tratta di Francesca Ceo-
lin, a cui dedichiamo la nostra inter-
vista del mese.
Francesca com'è nata la tua pas-
sione per il basket?
“Fin da piccola sono stata un'ap-
passionata di sport nella sua totali-
tà, il basket, però, è entrato nella
mia vita relativamente tardi, circa
all'età di 13 anni. Dopo un'esperien-
za agonistica con il nuoto, ho deciso
di cambiare e di provare con uno
sport di squadra: la pallacanestro. Da quel momento ne
sono stata rapita e ancora oggi il basket accompagna la
mia quotidianità. Ho giocato a Mirano, Montebelluna,
Conegliano e ovviamente Belluno ora alleno la categoria
u15 maschile della mia società e gioco nella serie C con le
compagne di una vita e giovani leve”.
L’ANGOLO TECNICO
COSTRUZIONE DI UNA DIFESA A TUTTO CAM-OBIETTIVI
"ATTACCARE" l'attacco forzandolo a fare cose che non vuole/che non sa fare LETTURA di posizione della palla in relazione al proprio uomo LETTURA degli spazi LETTURA dei tempi SVILUPPAR "senso tattico" costringere la squadra a PARLARE
PROGRESSIONE DIDATTICA TECNICA INDIVIDUALE 1) 1 vs 1 difesa sulla palla e uso delle mani per togliere l'iniziativa: arrivare assie-me alla palla; una mano che attacca la palla dal basso verso l’alto; una mano che impedisce cambio di mano frontale 2) 1 vs 1 difesa sulla palla, arrivare insieme alla palla
e riconoscerne la posizione
1 vs 1 difesa sulla palla: contenere la penetrazione e il cambio di mano / contenere la penetrazione e attaccare sull’arretramento. Insegnare la tecnica di scivolamen-to e obbligare la difesa a parlare: quando l'attacco raccoglie la palla la difesa deve urlare “CHIUSO”.
Andrea Turchetto, classe 1985, è l’RTT del Comitato Regionale Veneto. Nonostante la giovane
età vanta già un curriculum di grande spessore, con esperienze importanti come quella di assi-
stente alla Scavolini Pesaro al fianco di coach Luca Dalmonte. Attualmente è assistente nella
Nazionale Under 15, oltre a ricoprire altri ruoli di scout per il Settore Squadre Nazionali.
L’ANGOLO TECNICO
IL RESTO DELLA LEZIONE E’ CONSULTABILE IN FORMATO PDF SUL SITO
WWW.FIP.IT/VENETO/CNA/CNAVENETOTIME
PRIMA META' CAMPO 4) 1vs 1 difensore salta davanti alla palla. Insegnare alla difesa la tecnica di recu-pero e obbligarla ad urlare "CI SONO"
5) 1 vs 1 difesa mette pressione sul palleggiatore su tutto il campo cer-cando di indirizzare l'attacco a palleggiare con la mano debole senso tattico:
CORRERE, SCIVOLARE, CORRERE RICONOSCERE GLI"SPAZI" RICONOSCERE MANO FORTE/MANO DEBOLE
6) 2 vs 2 difesa tutto campo; lato forte / lato debole.
il difensore dell'attaccante con palla cerca di mandarlo verso la mano debole o verso la li-nea laterale. il difensore dell'uomo senza palla si stacca e difende in guardia aperta fintando un aiuto nel momento in cui l'attaccante con palla palleggia verso il centro e torna poi a difendere in guardia chiuso sul proprio uomo (lato forte/lato debole).
Una volta passata la metà campo, l'attacco passa la palla al secondo appoggio situato in posizione di ala(2^ metà campo), e la difesa deve correre indie-tro posizionandosi sulla "linea della palla". A que-sto punto l'appoggio passa di nuovo la palla ad uno dei due attaccanti e si gioca 2 vs 2.
Per comodità, abbiamo distinto gli eventi “Pao” in PREVISTI ed AUTORIZZATI
I primi sono quelli che sono in fase di pianificazione mentre i secondi hanno già ottenuto il benestare dal
CNA Nazionale che ne assegna anche i punti di credito. Abbiamo deciso di inserire in “CNA VenetoTime” le
riunioni “Pao” previste mese per mese, al fine di permettere a tutti di pianificare in anticipo la partecipazio-
ne. Non si esclude comunque che un “ Pao Previsto”, per problemi organizzativi, o mancata autorizzazione
possa non essere svolto, per cui, rimandiamo gli allenatori a verificare le anticipazioni tra le news del sito re-
gionale dove verranno pubblicati solo quelli già autorizzati.
PREVISTI
DATA: Domenica 21 dicembre 2014 ORARIO: da definire
SEDE: LENDINARA (RO)
RELATORI e ARGOMENTI:
Alberto PAN
Daniele RUBINI
PREVISTI
DATA: Domenica 28 dicembre 2014 ORARIO: da definire
SEDE: CASTELFRANCO VENETO (Tv)
RELATORI e ARGOMENTI: da definire
3 PUNTI
PAO
3 PUNTI
PAO
A LEZIONE CON IL
CENTRO TECNICO FEDERALE
Centro Tecnico Federale
Vi rimandiamo al sito ufficiale di Cna Veneto Time, dove potrete trovare tutto la lezione in formato Pdf e poterla così
scaricare per intero.
CTFA INTERREGIONALE - 11 novembre 2014 - S. Martino di Lupari
elaborazione grafica Alberto Pan
Centro Tecnico Federale
A LEZIONE CON IL
CENTRO TECNICO FEDERALE
vi rimandiamo al sito ufficiale di Cna Veneto Time, dove potrete trovare tutto la lezione in formato Pdf e poterla così sca-
ricare per intero.
CATEGORIA 2000/2001 - 30 novembre 2014 - Schio
elaborazione grafica Alberto Pan
Il Consiglio Federale ha deliberato di prevedere per le Società che hanno ottenuto la deroga di presentarsi in otto giocatori nel
campionato Under 13 la seguente normativa relativa all’utilizzo dei giocatori nei primi due periodi di gioco.
“Obbligo sostituzioni 2° periodo”
È obbligatorio sostituire almeno tre atleti dei cinque che hanno disputato il 1° periodo. Questi tre atleti possono essere sosti-
tuiti nel corso del 2° periodo solo con atleti che non hanno preso parte alla gara, mentre i due atleti che hanno disputato il 1°
periodo possono essere sostituiti con chiunque.
Nel 1° periodo sono ammesse sostituzioni purché si rispetti l'obbligo delle sostituzioni nel 2° periodo.
Nel 3° e 4° periodo le sostituzioni sono libere.
Se una squadra non rispetta l’obbligo delle sostituzioni nel 2° periodo la gara sarà omologata col risultato di 30 a 0.
In caso di infortunio, riconosciuto dall’arbitro, o di uscita per raggiunto limite di falli:
- nel 1° periodo la sostituzione avverrà con uno dei tre della panchina ed il 2° periodo sarà disputato dai due atleti che non
hanno preso parte alla gara, da due giocatori che hanno disputato il 1° periodo e dall’ atleta che ha disputato il 1° periodo ed
ha segnato meno punti;
- In caso di secondo infortunio o di ulteriore uscita per 5 falli si giocherà in quattro e così via;
- nel 2° periodo la sostituzione di uno/a degli atleti che non hanno disputato il 1° periodo potrà avvenire solo con l’ atleta che
ha segnato meno punti nel 1° periodo. Se si è già usufruito di questa facoltà, si continuerà a giocare in quattro e così via.”
Il Consiglio federale ha inoltre deliberato di concedere alle Società che partecipano al campionato Under 13 maschile che ri-
spettano l’obbligo di iscrizione a referto di almeno 10 giocatori, la possibilità di poter scegliere l’utilizzo dei giocatori secondo
le norme vigenti delle DOA oppure la norme di sopra richiamata negli incontri previsti con le Società “derogate”.
MINIARBITRI
IL RADUNO DI SAN MARTINO DI LUPARI
di Filippo D’Avanzo
Responsabile Regionale Miniarbitri
Domenica 5 ottobre presso la palestra del patronato di S. Martino di Lupari si è svolto il raduno regionale miniarbitri
del Veneto, appuntamento che ormai è diventato una tradizione dato che è giunto alla sua terza edizione. Que-
st’anno erano presenti 58 miniarbitri coadiu-
vati da 20 istruttori e tutor: una vera e propria
invasione festante!
La scelta di S. Martino non è stata casuale: si è
voluto infatti tenere il ritrovo nella stessa lo-
calità in cui ha preso il via il campionato di
serie A1 femminile, con la consueta formula
della giornata di apertura che vede tutte le
gare del primo turno svolgersi sullo stesso
campo. In questo modo è stato possibile
affiancare le terne impegnate nella direzione
delle gare di sabato e domenica mandando in campo i miniarbitri di tutto il Veneto. L’iniziativa è stata ben apprez-
zata dai loro colleghi più grandi, che hanno accettato con entusiasmo di poter condividere con i ragazzi più giovani
la preparazione agli incontri, ed è stata emozionante per i nostri arbitri che hanno potuto provare la sensazione di
scendere in campo in un palazzetto gremito in ogni ordine di posto.
Il raduno ha proposto soprattutto delle attività tecniche e dei momenti di ritrovo dopo la pausa estiva, come ogni
raduno di categoria che si rispetti, e si è incentrato sui due aspetti che caratterizzano il ruolo del miniarbitro: la tec-
nica della pallacanestro (giocata e arbitrata) e il divertimento. La mattinata è trascorsa con l’aggiornamento tecnico
curato dagli istruttori Matteo Urpi e Michele Previatello sulle nuove segnalazioni introdotte nel regolamento tecni-
co: si tratta di un aspetto fondamentale per i miniarbitri poiché i segnali regolamentari sono il linguaggio con cui gli
arbitri comunicano le proprie decisioni in campo ed è quindi necessario che tutti i ragazzi “parlino la stessa lingua”,
da Belluno a Verona, da Treviso a Rovigo. A seguire c’è stato l’intervento dell’allenatore di settore giovanile Enrico
Valentini, che ha impiegato tutti i ragazzi per mostrare come i giocatori vengono allenati a leggere le situazioni di
difesa che si trovano ad affrontare ed a trovare le soluzioni adeguate. Si tratta di un capitolo della consueta e
fruttuosa collaborazione tra CIA e CNA che nelle ultime stagioni sta portando risultati positivi nella formazione arbi-
trale giovanile, consentendo di offrire una formazione che non sia incentrata solamente sulla tecnica arbitrale, ma
più in generale sul gioco della pallacanestro. Prima della pausa pranzo c’è stato l’ultimo esercizio della mattinata,
tenuto da Andrea Zangrando sulla percezione degli spazi e sul muoversi in campo.
Dopo la pausa per la pizza in un vicino ristorante, il numeroso gruppo si è trasferito nuovamente in palestra per la
parte ludica della giornata. Il pomeriggio è trascorso tra il torneo 3vs3 a squadre miste, la gara del tiro da tre punti e
la gara ad eliminazione di tiri liberi, a cui hanno partecipato anche gli istruttori. Al termine della giornata, il gruppo
ha raccolto l’invito degli amici del raduno regionale miniarbitri ed ha raccolto 105 euro che sono stati devoluti in
beneficenza all’AISLA, associazione italiana per la lotta alla sclerosi laterale amiotrofica, con tanto di tradizionale
doccia gelata per tutti quanti, approfittando della giornata dalle temperature quasi estive.
Ora miniarbitri e istruttori si ritroveranno insieme sui campi dei vari tornei, sia in regione che fuori, pronti a passare
insieme piacevoli momenti di divertimento e di crescita!
CORSO ALLIEVO ALLENATORE
IL RUOLO DELL’ ALLENATORE
Il coach è colui che istruisce, prepara e guida (to coach) la
squadra. Un allenatore deve dimostrare di essere prepa-
rato in diverse aree: deve conoscere il gioco, i fondamen-
tali, gli aspetti della preparazione atletica, deve capire se
la proposta è adatta ai suoi atleti, deve saper utilizzare
spazi e tempi.
Si parla infatti spesso di Istruttori. Gli istruttori infatti sono
coloro i quali insegnano i contenuti e gli atteggiamenti
corretti.
Un Coach, dunque, deve essere, nei confronti degli allena-
menti, di un’atleta e/o di una squadra, capace di sviluppa-
re le possibilità e le capacità fisiche e psicologiche e di
insegnare la tecnica e la tattica sfruttando gli strumenti a
sua disposizione.
STRUMENTI A DISPOSIZIONE DELL’ALLENATORE
Ogni allenatore ha già a sua disposizione 4 principali strumenti per allenare:
Tono della Voce : esso gli permette di mantenere alta la concentrazione dei propri giocatori
Body Language : anch’esso utile a mantenere alta la concentrazione dei propri giocatori
Posizione in Campo : utile a stimolare i giocatori a lavorare meglio nelle determinate situazioni di gioco, in quanto
supportati dalla presenza del Coach
Autorevolezza : ci permette di farci ascoltare dai nostri giocatori e di conseguenza di fornire loro al meglio le no-
stre conoscenze
Dopo aver focalizzato l’attenzione di quali strumenti sia già dotato ciascun allenatore, passiamo ora a vedere le sue
“conoscenze”.
DEVE SAPERE
Il Coach deve conoscere la teoria che sta dietro ai fondamentali, dimostrare di essere in grado di spiegare, costruendo
una progressione di esercizi.
DEVE SAPERE FARE
Bisogna sempre entrare in palestra con un piano d’allenamento, finalizzato a raggiungere degli obiettivi. Nella progetta-
zione dell’allenamento, è necessario sapere già dove si vuole arrivare concependo gli esercizi partendo dal risultato fina-
le, da una parte semplice a una più articolata e complessa.
L’utilità infatti delle progressioni didattiche è quella di costruire una totalità tramite un processo “gerarchico” affrontato
con dei passaggi interconnessi che rendano più facile e spontaneo l’apprendimento al giocatore.
Il Coach deve essere in grado di spiegare e dimostrare i fondamentali ai propri giocatori.
IL RESTO DELLA LEZIONE E’ CONSULTABILE IN FORMATO PDF SUL SITO WWW.FIP.IT/
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CORSO ISTRUTTORE DI BASE
COLLABORAZIONI OFFENSIVE SEMPLICI
Per collaborazioni offensive si intendo le varie situazioni che sviluppano con 2 o più giocatori partendo da un 2 vs 0 arri-
vando al 5 vs 5.
Prendere e mantenere vantaggio di squadra (insieme ai compagni). La collaborazione più alta in attacco è il passaggio in
quanto porta a dialogare (attraverso il gioco) due o più persone.
Prendere vantaggio
Una corretta collaborazione è dettata dalla perfetta spaziatura che i giocatori riescono a tenere in campo, non troppo
vicini perché chiudono gli spazi e un difensore riesce a difendere su due giocatori. Il giocatore deve possedere autono-
mia per scegliere lo spazio corretto dove posizionarsi utilizzando la visione periferica per leggere la posizione dei propri
compagni, dei difensori e della palla, cercando di dilatare gli spazi. Inoltre il giocatore deve avere iniziativa. L’iniziativa
può essere presa dal giocatore con palla, che, attaccando il difensore, e provoca una sua reazione e un’eventuale reazio-
ne degli altri difensori che, adeguandosi, daranno l’opportunità per un eventuale passaggio o una conclusione. Non solo
l’iniziativa la prende il giocatore con palla ma anche i compagni senza che, guardando il campo, possono occupare lo
spazio vantaggioso lasciato libero dalla difesa. La precedenza tra giocatore con palla e senza palla l’avrà chi ha il vantag-
gio più grande e chi lo sfrutterà per primo; anche questa è una forma di collaborazione.
Mantenere Vantaggio
Mantenere il vantaggio lo si ottiene leggendo la posizione dei compagni in campo e trovando lo spazio libero più vantag-
gioso per i giocatori senza palla. Il giocatore con palla dovrà capire se la sua scelta sta avendo una risposta positiva
(occupare spazio vantaggioso, servire un assist per concretizzare) oppure dovrà cambiare e scegliere una nuova soluzio-
ne (palleggio in arretramento, ribaltamento). Leggere quindi la situazione che la difesa propone e mettere i compagni
nella condizione migliore in base alle proprie caratteristiche.
Concretizzare Vantaggio
È la ricerca del tiro migliore non contestato.
ASPETTI DA CURARE NELLE COLLABORAZIONI
Spazio
Per spazio si intende la distanza da mantenere tra gli attac-
canti e tra attaccante con palla e attaccanti senza palla.
Inoltre bisogna sapere dove ci si trova rispetto al canestro
e rispetto alle linee del campo. Questi concetti di spazio
sono fondamentali perché, quello che vogliamo ottenere
in termini tecnici nella crescita dell’atleta, è una compren-
sione logica degli spazi e del tempo necessari per giocare.
Lo spazio quindi è la prima risorsa per collaborare insieme.
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NO SI
Le ragazze di Azzurrina Veneto sfilano a SCHIO
Il presidente FIP
Petrucci in visita
a Treviso con
I presidenti
Polon e Immucci
La lezione
d’aggiornamento
per i dirigenti
Minibasket
svolta a Mestre
“L’aggiornamento degli istruttori Minibasket” di Mauro Fornaro
Mauro Fornaro è Istruttore nazionale minibasket, componente dello Staff Tecnico
Regionale minibasket e responsabile tecnico minibasket del cmb Reyer Venezia
Come noto, anche per la stagione 2014-15, ogni Istruttore Minibasket ha l’obbligo di acquisire 6 crediti nel cor-so della corrente stagione sportiva, per essere abilitato a svolgere l’attività di istruttore nella stagione 2015-16. Gli istruttori, avranno la possibilità di aggiornarsi durante gli Aggiornamenti Provinciali, i Clinic Integrati, i Centri Tecnici Federali Maschili, i Clinic Nazionali. Ad ogni aggiornamento si potranno acquisire 3 o 6 crediti. Per con-sultare la delibera con tutte le informazioni basta accedere al sito www.fip.it/minibasket, cliccare sul banner “news” e cercare l’informativa “Aggiornamento a Crediti Settore Minibasket 2014/2015 nota a chiarimento”. Lo Staff Tecnico Regionale Veneto, ha pianificato una serie di Aggiornamenti a partire dal mese di dicembre. Gli stessi avranno questi temi: -Il palleggio come strumento per lo sviluppo dell’apprendimento motorio, ipotesi di lezione con un gruppo Aquilotti/Gazzelle. -I giochi di potere, strumento didattico sul modello, ipotesi di lezione con un gruppo Scoiattoli/Libellule. Di seguito, un programma indicativo fino al mese di marzo. Vi ricordo che, ogni istruttore deve consultare tutti gli appuntamenti validi come aggiornamenti consultando il proprio profilo nella sezione FIPONLINE del sito www.fip.it.
DATA COMITATO ORGANIZZATO-
RE LOCATION
CREDITI
MARTEDì 16 DICEMBRE VICENZA MAROSTICA - SCUOLA MEDIA
DALLE LASTE 3
GENNAIO VERONA DA VERIFICARE 3
FEBBRAIO VENEZIA DA VERIFICARE 3
DOMENICA 8 MARZO TREVISO TREVISO - CENTRO SPORTIVO
LA GHIRADA 3
Vi consiglio un libro...
Visto che siamo vicini a Natale, vi consiglio di regalarvi un libro, utile e simpatico. Fabio Benaglia è l’autore del libro “Mio figlio è un fenomeno” - società editrice Il Ponte Vecchio - il frutto di una ventina di colloqui con allenatori, dirigenti ed arbi-tri che hanno raccontato episodi e avventure sull’invadenza dei genitori all’interno delle squadre dei settori giovanili di molti sport. E’ veramente un bel libro, scritto con competenza e solo apparentemente scanzo-nato. Un’analisi sociologica e psicologica sullo sport giovanile. (m.f.)
1 Lu
2 Ma
3 Me
4 Gi
5 Ve
6 Sa
7 Do ALLENAMENTO CTFA MARTELLAGO P. GOLDONI MOD., VIA TRENTO
1 MATT. E POM.
8 Lu
9 Ma ALLENAMENTO CTF MA-
SCHILE MESTRE PALA "ANCILOTTO" VIA OLIMPIA 16.30/19.30
10 Me
11 Gi
12 Ve
13 Sa
14 Do ALLENAMENTO CTFA SOAVE (VR) PALESTRA COMUNALE VIA SAN-
DRI 15.00/17.30
15 Lu
16 Ma CLINIC MINIBASKET MAROSTICA PALESTRA VIA CAMPO SPORTIVO 19.00/21.00
16 Ma ALLENAMENTO CTF MA-
SCHILE MESTRE PALA "ANCILOTTO" VIA OLIMPIA 16.30/19.30
17 Me PROGETTO "ANNATE PRECE-
DENTI" SCHIO (VI) PALACAMPAGNOLA,V.LE INDU-
STRIA, 1
18 Gi 18.00/20.00
19 Ve
20 Sa
21 Do CLINIC PAO CNA LENDINARA (RO)
PALAZZETTO VIA C. A. DALLA CHIESA 9.30/12.45
22 Do ALLENAMENTO CTFA MARTELLAGO
P. GOLDONI MOD., VIA TREN-TO 1 MATT. E POM.
22 Lu
23 Ma
24 Me
25 Gi ALLENAMENTO CTF MA-
SCHILE MESTRE PALA "ANCILOTTO" VIA OLIMPIA 16.30-19.30
26 Ve
27 Sa
28 Do CLINIC PAO CNA CASTELFRANCO
VENETO DA DEFINIRE MATTINO
28 Do ALLENAMENTO CTFA SCHIO (VI) DA DEFINIRE DA DEFINIRE
29 Lu
30 Ma ALLENAMENTO CTFA DA DEFINIRE DA DEFINIRE DA DEFINIRE
31 Me